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Messaggioda Saana Leyla » 10/04/2013, 17:31

Ghiaccio.
Ancora attendeva che miss Perfezione si muovesse accanto a lei.
Cosa mai poteva avere di così tanto speciale questo Lucas Turner da far rimanere bloccata quella cosidetta Mangiamorte per così tanto tempo?
Certo, che fosse brutto era da escludere. Anzi.
Se fosse stata una di quelle sciocche streghette adolescenti non ci avrebbe messo mezzo secondo a sbavargli dietro. Ma non lo era, e presto se ne sarebbe accorto.
Cappuccio calato, anche Julie iniziò a camminare lentamente, al suo fianco.

Era l'ora che ti dessi una mossa.
Non mi piace attendere per emergenze ormonali.


Disse Saana disprezzante.
Odiava attendere, e quella smorfiosa le aveva fatto perdere più tempo del previsto.
Intanto l'orologio della Morte continuava la sua corsa.
Tic tac, tic tac...senza fermarsi mai.

Presto sarete tutti morti, e niente potrà più farvi tornare indietro...

Pensò sfuggente mentre buttava un occhio intorno a sé.
Nessuno la temeva.
Era una Neofita, nessuno si aspettava niente da lei.
Ma un giorno tutti si sarebbero resi conto che i sacrifici compiuti da lei e da sua madre erano valsi la pena.
E i Drokonimov sarebbero sorti a nuovo splendore.

[EXIT]
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Messaggioda Marcus » 27/05/2013, 17:55

[Giovedì - ore 18.23 - Taverna "Hell's Wings"]


Finalmente un po' di relax, per così dire: aveva ucciso O'Neill Senior, sterminato i Vampiri, fatto rapire Dylan Connor, raso al suolo il villaggio nell'arcipelago giapponese... mancavano gli omicidi di Giovanni Ricciardi e di Lindë Vilvarin, ma per il primo poteva anche prendersi un attimo di respiro, mentre per la seconda voleva prima prendere qualche informazione a riguardo; insomma, Marcus Azhad aveva qualche attimo di respiro e ne aveva approfittato per occuparsi di un'altra faccenda importante per la Setta, l'assunzione di un tale Demetri per un lavoretto complicato e ben remunerato, ovviamente, che avrebbe permesso a Melia Herbert di aumentare il proprio potere in maniera considerevole; c'era quasi dell'ironia, Marcus non poteva fare a meno di pensarlo, nel fatto che l'uomo, accettando la sua proposta, avrebbe aiutato la persona che aveva portato il dolore nell'animo della sua dolce Tisifone, facendola scopare con qualcun altro che non fosse il suo ragazzo sotto gli occhi di quest'ultimo... ma non era certo un problema che lo riguardava.
Azhad aspettava il suo futuro interlocutore ad un tavolo appartato nella locanda dal nome evocativo "Hell's Wings", un'insegna perfetta per un posto situato a Notturn Alley, con lo sguardo fisso sulla porta.


Immagine


Era piuttosto sicuro che l'uomo avrebbe accettato la sua offerta, in fondo c'erano in ballo un sacco di galeoni e quelli facevano sempre comodo, ma c'era sempre la possibilità che rifiutasse la sua proposta e Marcus fosse costretto - anche se sarebbe stato più che altro un piacere per la propria bacchetta - ad eliminarlo.
Inutile farsi pronostici prima, comunque, poteva soltanto aspettare e verificare di persona come sarebbero andate le cose, sperando intanto che Korvanikov fosse puntuale, e si presentasse alle 18.30 come concordato.
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Messaggioda Demetri » 27/05/2013, 21:53

Era solito incendiare le missive di cui non conosceva direttamente l'identità del mittente, perché solitamente si trattava di spiantati o di qualche nostalgico dipendente del Ministero in cerca ancora di qualche appiglio per dargli fastidio. Il gufo che aveva ricevuto in mattinata, invece, aveva attirato la sua curiosità non solo perché lo stile era troppo deciso e sintetico per appartenere a un Auror ma soprattutto perché la cifra paventata sembrava attestarsi sulle migliaia di galeoni. No, non era stata la prospettiva di guadagnare molti soldi che lo aveva spinto, quel giovedì pomeriggio a disdire un incontro con dei fornitori non propriamente puliti nel sud della Scozia, quanto la curiosità di sapere cosa mai gli avrebbero chiesto di creare per una somma che si doveva attestare intorno alle quattro cifre. In questo era simile ad Asveras, i soldi non erano mai la motivazione principale, al massimo potevano essere un incentivo. Ma mentre il mercenario era spinto da un desiderio di rivalsa che costringesse il Mondo ad ammettere che era lui e non quello snob insensibile di Vastorn il killer numero uno, Demetri mirava ad acquisire la Conoscenza assoluta da cui gli sarebbe derivato un enorme potere. Così con indosso un paio di pantaloni neri di sartoria e una camicia chiara con il primo bottone slacciato per contrastare la calura settembrina ma non abbastanza da rivelare la catenina alla cui estremità era assicurato l’anello della promessa di Asher, alle 18.29 fece il suo ingresso in una delle poche locande di Notturn Alley che non puzzava di burrobirra rancida e pozioni di infima qualità, l’“Hell’s Wings”.

Immagine


Giunto sulla porta si guardò intorno con fare discreto e un'espressione dura in volto per dissuadere eventuali avventori dall'andargli vicino. Quando i suoi occhi d'onice incrociarono lo sguardo dell'uomo di colore seduto da solo in un angolo tranquillo del locale, qualcosa [Intuito (P)= 27] gli disse di aver trovato il suo uomo misterioso. Si avvicinò a lui, il bastone da passeggio che sottolineava ogni suo passo ticchettando sul pavimento in pietra, la bacchetta riposta al sicuro sulla sua persona, nascosta alla vista degli altri perché quella avrebbe dovuto essere una semplice transazione d'affari, ma pur sempre a portata di mano. Durante il breve tragitto che lo separavano dal tavolo, Demetri studiò la figura del suo interlocutore, classificandolo come un bel bocconcino molto ma molto letale.

Credo che mi stia aspettando.

Esordì quindi con un tono di voce neutro e se l'altro avesse dato segno di riconoscerlo si sarebbe accomodato sulla sedia di fronte a lui, la gamba sinistra accavallata sulla destra, i gomiti posati sui braccioli e le mani congiunte all'altezza del petto in una posizione di elegante e paziente attesa.

Spoiler:
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Messaggioda Marcus » 27/05/2013, 23:56

Non dovette attendere molto: il che era una fortuna perché Marcus odiava aspettare, per questo arrivava sempre in anticipo agli appuntamenti, quasi lo infastidisse pensare che qualcuno lo stava attendendo, perdendo tempo prezioso; e per Marcus era davvero prezioso, il tempo, visto tutto ciò che doveva ancora fare per compiacere la Madre ed essere tranquillo di aver lavorato attivamente per la Setta, essendo il Tredicesimo, non annoverabile tra i 12 ma comunque ad un passo dall'essere considerato tale.
Un paio di minuti dopo il suo ingresso al "Hell's Wings" la porta si aprì, e da essa entrò un uomo: non uno qualsiasi, bensì colui che Azhad doveva incontrare, Demetri Korvanikov; inutile dire che il Tredicesimo aveva preso informazioni su di lui, venendo a conoscenza di tutto ciò che lo riguarda, dal suo passato poco pulito alla relazione col Medimago Asher Brightless, e soprattutto aveva scoperto il rapporto che lo legava alla cugina di Monique Vireau, Tisifone Samyliak... una rete di rapporti che, ne era certo, alla Madre sarebbe piaciuto molto conoscere.

Credo che mi stia aspettando.

Per un momento ho temuto che avesse deciso di non presentarsi all'appuntamento, lieto di scoprire di essermi sbagliato.

Marcus si alzò in piedi, ergendosi nei suoi 190 centimetri di altezza, allungando la mano verso Demetri per stringergliela con una stretta forte e decisa, virile, ammesso che l'altro avesse accettato e ricambiato quel gesto.

Beve qualcosa? - domandò Azhad all'altro, invitandolo a prendere posto di fronte a sé mentre un inserviente si avvicinava loro con aria solerte - Un doppio whiskey liscio.

Attese che anche Demetri ordinasse e che l'inserviente si fosse allontanato, prima d'iniziare a parlare per andare direttamente al nocciolo della questione: odiava i convenevoli e aveva molte faccende da sbrigare appena uscito di lì, quindi non c'era motivo per perdere tempo e farlo perdere anche a lui.

Mi chiamo Marcus Azhad, signor Korvanikov, e sono qui per commissionarle un lavoro, come avrà ben inteso.
Vorrei che lei creasse per me un artefatto conosciuto come "Oracolo della natura" ... immagino lei sappia di cosa sto parlando. Sono disposto a pagare 5000 galeoni per il suo lavoro, se accetta di eseguirlo.


Si fermò un secondo, il tempo di far arrivare le ordinazioni al tavolo, poi prese il bicchiere e se lo portò alle labbra, bevendo un sorso del suo contenuto prima di seguire.

Le interessa?
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Messaggioda Demetri » 28/05/2013, 14:23

Se il tempo, per Marcus, era qualcosa di prezioso che non andava sprecato, per Demetri era un mero artificio umano per cercare di quantificare e dare un senso a qualcosa che non si poteva comprendere a pieno e che tutti cercavano in un modo o in un altro di arrestare o quanto meno fronteggiare, quel processo naturale che portava una cellula a nascere, crescere e inesorabilmente a morire. Il suo lavoro come Pozionista alchemico, poi, gli aveva insegnato a non avere fretta, mai, e che solo rispettando i tempi di ogni singolo elemento si poteva ottenere un risultato eccellente. Un po’ come dire che la fretta era una cattiva consigliera e spingeva a volte a compiere errori di cui ci si sarebbe potuti pentire solo quando era troppo tardi. In ogni caso, il Pozionista, si considerava una persona seria ed affidabile e per questo motivo soleva sempre arrivare puntuale agli appuntamenti, quei pochi che accettava di onorare, per dare un’ottima impressione di sé e partire, per così dire, avvantaggiato nei confronti del proprio interlocutore anche quando si trattava di una persona a lui sconosciuta com’era l’uomo di colore che lo stava aspettando nella locanda e a cui si presentò subito dopo.

Per un momento ho temuto che avesse deciso di non presentarsi all'appuntamento, lieto di scoprire di essermi sbagliato.

Il suo invito era troppo allettante per poter essere ignorato così, semplicemente.

Rispose Demetri, lasciando intendere che l’unico motivo che lo aveva condotto lì era la prospettiva di guadagnare un bel po’ di galeoni. Squadrò con occhio critico la figura dell’uomo, sollevando il viso di quel poco che gli serviva per annullare quei quattro centimetri di differenza tra loro, soppesando la mano che gli era stata tesa come se nascondesse chissà quale trappola per decidersi alla fine a stringerla, ricambiando la stretta forte e decisa con una identica.

Beve qualcosa? Un doppio whiskey liscio.

Volentieri. Anche per me.

Rispose, assumendo la posa riflessiva che gli veniva spontanea, la gamba accavallata e le mani posizionate a mo’ di preghiera con i polpastrelli che si sfioravano, il viso rivolto verso il suo interlocutore e che non spostò neanche per fare l’ordinazione, limitandosi a osservare con la coda dell’occhio i movimenti dell’inserviente.

Mi chiamo Marcus Azhad, signor Korvanikov, e sono qui per commissionarle un lavoro, come avrà ben inteso.

Marcus Azhad. Quel nome ovviamente non gli diceva nulla, ma questo non gli avrebbe impedito di prendere delle informazioni su di lui, ammesso che ci fosse riuscito, e a chi doveva la sua lealtà perché, nella sua vasta esperienza dovuta agli anni, difficilmente un committente che poteva permettersi di sborsare grosse cifre si scomodava a scendere nei bassifondi della Londra Magica per svolgere direttamente una transazione d’affari. Solitamente erano i galoppini che si sobbarcavano tutta quella fatica. Ovviamente, pur conoscendo Drokonimov, era uscito dal giro troppo presto per essere a conoscenza dell’esistenza della Setta anche se forse, se l’avesse saputo, avrebbe evitato di ritirarsi a vita privata e vi avrebbe aderito volentieri perché di certo rappresentavano la fonte più importante di tutto ciò a cui lui tendeva: il potere e la conoscenza.

Vorrei che lei creasse per me un artefatto conosciuto come "Oracolo della natura" ... immagino lei sappia di cosa sto parlando.

Naturalmente.

Mormorò, assorto, ricordando come quell’artefatto pozionistico – alchemico l’avesse affascinato a suo tempo ma che aveva finito per trascurare una volta che non era riuscito a trovarne un’applicazione pratica che gli potesse procurare un qualche beneficio che non fosse la semplice distruzione di qualcosa. La richiesta del Tredicesimo quindi stuzzicò non poco la sua curiosità, dando allo stesso tempo un duro colpo al suo orgoglio visto che, a quanto sembrava, qualcuno aveva trovato il modo di utilizzarlo.

E lei saprà che un tale artefatto è stato dichiarato illegale intorno al 1700 dalla Confederazione Internazionale dei Maghi.

Ribattè con tono neutro e uno scintillio negli occhi che poteva essere letto come il desiderio di essere ricompensato generosamente per dover creare qualcosa che avrebbe potuto metterlo in una posizione scomoda nei confronti del Ministero della Magia. Era certo che Marcus fosse a conoscenza del fatto che nel 1692 un alchimista giapponese per vendicarsi del suo villaggio d’origine che lo aveva messo al bando, aveva ampliato la capacità delle api giapponesi di creare calore mediante la loro attività celebrale, spingendole a uccidere, bruciandoli vivi, tutti i membri del villaggio.

Sono disposto a pagare 5000 galeoni per il suo lavoro, se accetta di eseguirlo.

L’arrivo dell’inserviente diede a Demetri la scusa per ritardare la sua risposta, le dita che iniziarono a molleggiare le une contro le altre, mentre gli occhi neri dell’uomo scrutavano il volto dell’altro attraverso il triangolo che le stesse stavano formando di fronte al suo viso. Rimase in quella posizione di contemplazione per tutto il tempo che l’intruso impiegò per posare davanti a loro le ordinazioni, salutare rispettosamente e volatilizzarsi e anche qualche secondo in più.

Le interessa?

Alla fine sciolse quella postura e si risolse a prendere il suo bicchiere, sollevandolo all’altezza degli occhi e osservando i riflessi sul liquido ambrato.

6.000 – propose giusto perché per principio non accettava mai la prima offerta che gli veniva presentata – e dovrà fornirmi una cavia animale.

Concluse, bevendo finalmente un sorso del suo drink, la gola che gli bruciava al passaggio del liquido ambrato, gli occhi fissi sul suo interlocutore, un’espressione tranquilla in viso.

A cosa è interessato di preciso?
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Messaggioda Marcus » 28/05/2013, 17:13

Il suo invito era troppo allettante per poter essere ignorato così, semplicemente.

Sì, sapeva come incuriosire le persone Marcus, bisognava dargliene atto.
D'altronde era anche dell'idea che non fossero molte le persone che si rivolgevano a Demetri, perciò forse la sua curiosità era stata stuzzicata anche per la richiesta di un lavoro misterioso e ben remunerato: si presentò a lui senza problemi, consapevole che se anche avesse fatto delle ricerche sulla sua persona, nulla sarebbe uscito allo scoperto; per il Mondo Magico, Marcus Azhad nemmeno esisteva, quindi il caro Korvanikov e le sue ricerche avrebbero fatto un bel buco nell'acqua.
Ordinarono entrambi del whisky, e l'uomo apprezzò internamente il fatto che all'altro piacessero dei liquori forti come quello, che non fosse un effemminato: non aveva nulla contro i gay, lo lasciavano indifferente, ma non sopportava che gli omosessuali si comportassero come femminucce isteriche e quello che aveva davanti non gli sembrava una persona del genere.
Andò subito al dunque, Azhad, chiarendo immediatamente cosa avesse intenzione di commissionare, per conto della Setta, all'altro, e quanto sarebbe stato pagato per un tale lavoro.

Naturalmente.

Ovvio che la conosceva, altrimenti la Madre non gli avrebbe detto di contattare proprio Demetri per commissionare quel tipo di lavoro, ma Marcus sapeva anche di non poter dimostrare troppo apertamente di conoscere alla perfezione cosa sapesse fare l'altro, quali fossero le sue abilità, quindi una domanda come quella sarebbe risultata del tutto lecita e coerente.

E lei saprà che un tale artefatto è stato dichiarato illegale intorno al 1700 dalla Confederazione Internazionale dei Maghi.

Qualcosa mi dice che non sia un problema, per lei, forse soltanto un motivo in più per renderlo incuriosito dalla mia richiesta.

Estremamente perspicace, Marcus [Intuito (Perspicacia): 40], sapeva analizzare bene chi aveva di fronte e non gli era stato difficile capire [Intuito (Sesto Senso): 40] che Korvanikov era rimasto alquanto incuriosito da quella richiesta, comprensibile visto che si trattava di qualcosa di molto inusuale.

6.000... e dovrà fornirmi una cavia animale.

Le cifre tonde hanno sempre provocato in me una forte irritazione... che ne dice di 5900? Ovviamente ci aggiungo anche il drink che ha preso, quello lo offro io - replicò Marcus, incurvando leggermente le labbra in un lieve sorriso - Per la cavia nessun problema, ha preferenze particolari?

Chiese in aggiunta Azhad, riconoscendo dunque la sua ignoranza in materia e preferendo domandare qualsiasi particolare al suo interlocutore: d'altro canto voleva che le cose fossero fatte per il meglio, sempre, e domandare tutto il domandabile era il modo più veloce per ottenere quella condizione.

A cosa è interessato di preciso?

So che questo tipo di artefatto serve per potenziare gli effetti di una caratteristica speciale insita in un animale per alcuni minuti... ed è a questo che punto, nulla di più.
Lo consideri come il capriccio di un uomo annoiato.


Mentiva, naturalmente, e c'erano forti probabilità che Demetri se ne rendesse conto: la cosa, tuttavia, non gli creava particolari problemi, perché ognuno aveva i suoi scheletri dell'armadio e quell'incontro serviva per commissionare un lavoro al pozionista, non certo per psicanalizzare i motivi per i quali Marcus aveva deciso d'ingaggiarlo.

Entro quando pensa che potrà essere pronto il gioiellino?
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Messaggioda Demetri » 28/05/2013, 21:58

Si erano presentati, avevano ordinato da bere e alla fine Demetri aveva scoperto quale era il motivo che aveva spinto il suo interlocutore a contattare proprio lui tra tanti nozionisti esistenti al Mondo Magico. Non era un semplice preparato illegale quello che desiderava, qualcosa che chiunque con una buona predisposizione per le pozioni poteva creare ma un artefatto complesso bandito da tempo da ogni comunità magica del pianeta.

Qualcosa mi dice che non sia un problema, per lei, forse soltanto un motivo in più per renderlo incuriosito dalla mia richiesta.

Come darle torto. Ricreare qualcosa di così… particolare è sempre una sfida per i cultori di certe pratiche.

Affermò quindi con molta nonchalance non vedendo la necessità di celare all’altro il suo interesse, cose che, alla fine, avrebbe anche potuto essere considerato come un fatto positivo e cioè la garanzia che si sarebbe impegnato certamente al massimo delle sue possibilità per ottenere qualcosa di men che meno perfetto. Purtroppo però Demetri non era il tipo da accettare la prima offerta che gli venisse fatta così si trovò, per così dire, a contrattare sul prezzo, solo per il gusto di farlo non perché avesse davvero necessità di quei soldi.


Le cifre tonde hanno sempre provocato in me una forte irritazione... che ne dice di 5900? Ovviamente ci aggiungo anche il drink che ha preso, quello lo offro io.

Vorrà dire che ne approfitterò per prenderne un altro, ma solo se accetterà di berlo insieme a me

Commentò con un sorriso divertito in volto, apprezzando non troppo velatamente il modo in cui i lineamenti dell’altro sembravano essersi addolciti a causa di quel lieve incurvarsi delle labbra. Certo era un uomo impegnato e seriamente innamorato della sua dolce metà, ma era anche un uomo privo di qualsiasi morale capace di apprezzare le belle cose quando le vedeva e anche di comprendere quando esse erano lontano dalla sua portata. No, non si stava sottovalutando, anzi era certo di poter sedurre l’uomo che gli sedeva di fronte, se solo si fossero trovati sulla stessa lunghezza d’onda, ma qualcosa nel modo di porsi dell’altro [Intuito (P)=27] gli diceva che non lo erano.

Per la cavia nessun problema, ha preferenze particolari?

Quella domanda da parte di Marcus lo lasciò un attimo perplesso, il sopracciglio destro che si inarcava leggermente, mentre continuava a sorseggiare il suo drink. Forse aveva dato troppo in fretta per scontato che l’altro fosse a conoscenza di come funzionasse per grandi linee la creazione dell’artefatto, così gli pose la seconda domanda per cercare di avere un quadro più completo.

So che questo tipo di artefatto serve per potenziare gli effetti di una caratteristica speciale insita in un animale per alcuni minuti... ed è a questo che punto, nulla di più.
Lo consideri come il capriccio di un uomo annoiato.

E la noia è il veleno più insidioso che esista al mondo.

Ribattè serafico, tendendo il busto in avanti per posare il suo bicchiere semivuoto per poi ritornare indietro e appoggiare la schiena alla poltrona, in una posizione leggermente più tesa di prima, forse perché sapeva che quello che stava per dire non avrebbe fatto per nulla piacere al suo interlocutore e non sapeva come avrebbe potuto reagire. No, non aveva paura, ma questo non voleva dire che era così stolto da sottovalutare la persona che aveva davanti.

Entro quando pensa che potrà essere pronto il gioiellino?

La creazione del gioiellino non mi porterà via più di un mese e mezzo di lavoro – si risolse quindi a dire, con tono di voce calmo, soppesando per bene le parole – Ma voglio essere chiaro con lei, Mister Azhad, giusto per evitare spiacevoli fraintendimenti in futuro. Io sono in grado di creare un artefatto perfetto o una basa perfettibile. – si prese una pausa, per dare all’altro il tempo di metabolizzare il senso delle sue parole umettandosi le labbra con gesto istintivo, il retrogusto di whiskey che gli solleticava le papille gustative - Nel primo caso mi serve sapere il tipo di animale che vuole modificare e quale caratteristica vuole accentuare affinchè l’oggetto sia settato esattamente su quelle onde e funzioni alla perfezione – e questo spiegava come la domanda precedente non fosse stata del tutto oziosa. Vi aveva lavorato molto in passato, prima di rendersi conto che non avrebbe saputo cosa farsene, quindi aveva trovato il modo di migliorare la miscela in modo da renderlo più efficace e mirato – Nel secondo caso avrà in mano un oggetto capace di reagire a qualunque animale e sviluppare qualunque caratteristica ma che potrebbe non soddisfare a pieno le sue aspettative. Nulla le vieta di consegnarlo a un altro Alchimista di sua fiducia affinchè lo perfezioni ma agire sulla materia già manipolata comporta sempre dei rischi.

Aveva parlato con un tono di voce professionale e diretto, senza alcuna particolare inflessione della voce e senza distogliere neanche per un secondo lo sguardo da quello da Marcus, con una sincerità alquanto disarmante per un uomo come Demetri. Ma in quella occasione non aveva nulla da nascondere, tutte le sue affermazioni potevano essere confermate da un ottimo Alchimista, e supponeva che mostrarsi reticente o superbo non gli avrebbe fatto concludere in maniera piacevole la serata.

Ah, ovviamente se sceglie la seconda opzione il prezzo è inferiore… diciamo 5.200 galeoni, visto che non le piacciono le cifre tonde.

Specificò, allungandosi di nuovo verso il tavolo per prendere il bicchiere e bere un altro sorso di whiskey. Una volta ottenuta una qualunque risposta, Demetri sarebbe passato a chiedere dettagli molto più frivoli.

Come vuole che glielo presenti l’artefatto? Come una pietra grezza adatta a qualsiasi montatura o preferisce che la incastoni direttamente su qualcosa di suo gradimento?
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Messaggioda Marcus » 28/05/2013, 22:34

La curiosità di creare qualcosa di particolare, unico, spingeva spesso le persone a concentrarsi su cose che, altrimenti, avrebbero lasciato da parte: ed era ciò che avrebbe permesso più facilmente a Marcus di convincere Demetri a lavorare per lui, oltre ovviamente ai galeoni che, si sa, potevano sempre tornare utili. Inoltre, cosa non del tutto da sottovalutare, un lavoro ben fatto avrebbe potuto portare ad altri rapporti futuri dello stesso tipo, e avere alleati capaci, almeno dal punto di vista di Azhad, poteva sempre fare molto comodo.
Il Tredicesimo decise, comunque, di non cedere alla controfferta di seimila galeoni da parte di Korvanikov, non perché gli cambiasse qualcosa - all'effettiva cento galeoni, per lui, non erano nulla - ma per una questione di orgoglio tutto maschile nell'avere l'ultima parola, uno dei pochi vezzi dell'uomo che aggiunse alla nuova somma anche i drink che stavano bevendo insieme.

Vorrà dire che ne approfitterò per prenderne un altro, ma solo se accetterà di berlo insieme a me.

Rifiutare un alcolico, quand'è buono, lo considero un delitto, perciò accetto volentieri la sua offerta, signor Korvanikov.
Ragazzo!


Alzò appena la voce, ed ecco che l'inserviente di prima si avvicinò al tavolo con uno scatto: a Marcus bastò fargli un cenno con la mano, alzando indice e medio per indicare il numero due, e subito il ragazzo fece capire di aver compreso l'ordine, preparando subito dopo due bicchieri che portò al tavolo in sostituazione di quelli vuoti.

E la noia è il veleno più insidioso che esista al mondo.

Vedo che ci capiamo molto bene... divento facilmente irritabile quando mi annoio, perciò comprenderà bene il mio desiderio di trovare qualcosa che mi tenga la mente impegnata.

Aggiunse Marcus, lasciando che quel sorriso semi-divertito indugiasse sulle proprie labbra a testimonianza che era anche in grado di scherzare, quando e con chi voleva.
Visto che comunque Demetri sembrava aver accettato l'incarico proposto da Azhad, quest'ultimo preferì porre tutte le domande del caso, mostrando apertamente e senza alcun problema la sua ignoranza in materia.

La creazione del gioiellino non mi porterà via più di un mese e mezzo di lavoro.

Un mese e mezzo, un tempo ragionevole, soprattutto considerando che Melia avrebbe avuto modo, in quel lasso temporale, di crescere ed acquisire una maggiore consapevolezza e padronanza dei propri poteri.

Ma voglio essere chiaro con lei, Mister Azhad, giusto per evitare spiacevoli fraintendimenti in futuro. Io sono in grado di creare un artefatto perfetto o una base perfettibile.

Lo sguardo di Marcus si fece più intenso, le labbra vennero bagnate di whisky e poi umettate, ed il capo fece un piccolo cenno di assenso, come per invitare Demetri a proseguire in quella spiegazione.

Nel primo caso mi serve sapere il tipo di animale che vuole modificare e quale caratteristica vuole accentuare affinchè l’oggetto sia settato esattamente su quelle onde e funzioni alla perfezione.
Nel secondo caso avrà in mano un oggetto capace di reagire a qualunque animale e sviluppare qualunque caratteristica ma che potrebbe non soddisfare a pieno le sue aspettative. Nulla le vieta di consegnarlo a un altro Alchimista di sua fiducia affinchè lo perfezioni ma agire sulla materia già manipolata comporta sempre dei rischi.


E soprattutto, la Madre ne sarebbe stata ben poco entusiasta: a lei piacevano i lavori ben fatti, completi, non quelli composti solo a metà, da dover passare di mano in mano prima di poterli considerare perfetti; una pietra non ultimata avrebbe fatto indispettire la donna, e Marcus non aveva intenzione di subirne i capricci.

Ah, ovviamente se sceglie la seconda opzione il prezzo è inferiore… diciamo 5.200 galeoni, visto che non le piacciono le cifre tonde.

La ringrazio per la cortesia.

Commentò Marcus, tingendo gli occhi di una luminosità nuova, ironicamente gentile: sembrava che l'altro lo stesse più che altro punzecchiando, ma non gli dava affatto fastidio.

Come vuole che glielo presenti l’artefatto? Come una pietra grezza adatta a qualsiasi montatura o preferisce che la incastoni direttamente su qualcosa di suo gradimento?

Ciò che è imperfetto non fa per me, signor Korvanikov.
Avrà la sua cavia ed un anticipo di 3000 galeoni entro due giorni, se per lei va bene... il resto, a lavoro ultimato.
L'animale è il serpente a sonagli, e desidererei che fosse amplificata la sua capacità di ipnotizzare la propria vittima...
- piccola pausa prima di riprendere - Credo che per qualcosa di così potente ci voglia qualcosa di altrettanto elegante... un anello, magari. Le consegnerò una montatura perfetta per l'occasione, così potrà incastonarvi la pietra direttamente.

Rispose infine, sicuro e fermo nella sua posizione: l'imperfezione, con la Madre, non se la poteva permettere.
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Messaggioda Demetri » 29/05/2013, 12:32

Era stata la contrattazione più breve che potesse ricordare, dovuta principalmente al fatto che quello che gli interessava non erano i galeoni ma bensì la possibilità di adoperarsi a ricreare un artefatto particolare su cui, in passato, aveva già speso tempo ed energie che, finalmente, avrebbero dato i loro i frutti. Per Demetri, infatti, non era un problema dover passare giorni o settimane a scegliere ingredienti, dosarli e mescolarli in modo da ottenere la giusta mistura, facendo anche esplodere qualche calderone, se però tutto quel lavoro aveva un suo fine utile. No, la ricerca fine a se stessa, non era qualcosa che interessava realmente all’ex Serpeverde, per quanto in passato avesse dovuto mostrarsi di altro avviso. Accettò quindi i 5.900 galeoni che Marcus gli offrì, proponendo un altro giro di whiskey da consumare insieme per sancire l’affare appena concluso.

Rifiutare un alcolico, quand'è buono, lo considero un delitto, perciò accetto volentieri la sua offerta, signor Korvanikov.
Ragazzo!

L’angolo destro della bocca dell’uomo si inarcò leggermente all’insù mentre la testa veniva chinata in avanti di poco, come per confermare le parole dell’altro. Posò quindi il suo bicchiere ormai vuoto sul tavolo e attese che il cameriere sgombrasse il tavolo e portasse la nuova ordinazione, prima di continuare quella conversazione banale in superficie ma colma di significati nascosti.

Vedo che ci capiamo molto bene... divento facilmente irritabile quando mi annoio, perciò comprenderà bene il mio desiderio di trovare qualcosa che mi tenga la mente impegnata.

Un altro cenno del capo, a dimostrazione che comprendeva esattamente cosa volesse dire, visto che anche lui rifuggiva la noia come la più mortale delle malattie, e forse se si fosse impegnato, sarebbe anche riuscito a farsi un’idea di come era solito il suo interlocutore ingannare il tempo quando la noia raggiungeva livelli insopportabili. Agli occhi di Demetri Azhad sprigionava un’aurea di malvagità controllata e sete di sangue che lui stesso conosceva bene non tanto perché gli appartenesse, uccidere per lui non era mai stato particolarmente piacevole, più un atto necessario per raggiungere altri scopi, e che lo portava ad avere rispetto più che timore della persona che gli sedeva davanti. Fu per questo che, invece di accettare semplicemente la somma offertagli e dare loro il prototipo di “Oracolo della natura” che si trovava in quei rari libri di Alchimia sfuggiti alla repressione ministeriale, spiegò all’uomo quello che era realmente in grado di fare, lasciando a lui la scelta se confidargli o meno quali erano in parte i suoi obiettivi in modo da permettergli di consegnargli un artefatto perfetto o perfettibile. E considerato che gli stava offrendo due lavori diversi che avrebbero comportato un impegno differente si premurò di illustrargli anche il prezzo del secondo oggetto, azzardandosi a prendersi la libertà di fare un po’ di ironia, contando sul fatto che l’altro sarebbe stato troppo occupato a riflettere sulla sua proposta per darci troppo peso.

La ringrazio per la cortesia.

Mi piace considerarmi una persona onesta e attenta ai desideri dei miei clienti.

Ribattè volutamente ironico, sollevando il bicchiere e inclinandolo verso l’altro in un muto brindisi. Se la seconda parte della sua affermazione era vera, e la spiegazione data poc’anzi ne era una prova, la prima invece suonava maledettamente male sulle sue labbra, considerato, appunto, che si stava apprestando a realizzare qualcosa di illegale.

Ciò che è imperfetto non fa per me, signor Korvanikov.
Avrà la sua cavia ed un anticipo di 3000 galeoni entro due giorni, se per lei va bene... il resto, a lavoro ultimato.
L'animale è il serpente a sonagli, e desidererei che fosse amplificata la sua capacità di ipnotizzare la propria vittima...

Ipnotizzare la propria vittima. A quelle parole un rivolo di sudore freddo corse lungo la spina dorsale dell’uomo, una sorta di avvertimento che però Demetri ignorò volontariamente. Ricordava perfettamente le parole del compagno su quale poteva essere la causa dello strano comportamento che aveva indotto Tissy mesi prima a rovinare la sua relazione con Turner, ma, oltre a non considerare quella una vera e propria tragedia, non riusciva a immaginare come un serpente, le cui capacità ipnotiche solitamente si traducevano nel rendere le proprie prede immobili mentre loro le attaccavano, potesse indurre un uomo a comportarsi in una data maniera. Liquidò quindi velocemente quel pensiero come irrilevante, senza soffermarsi sul fatto che la sua milaja era una rettilofona e quindi più facilmente assoggettabile al fascino di un serpente, per rispondere al suo interlocutore.

Due giorni è il tempo necessario che mi serve per approntare il mio laboratorio.

Confermò quindi, optando per farsi consegnare la roba a Londra e poi pensare lui stesso a traslocare in una residenza più idonea e, secondo lui, segreta, dove poter svolgere il lavoro in tutta sicurezza. Risolta la parte importante della transazione, Demetri si premurò di chiedere altri dettagli, giusto perché gli piaceva consegnare un prodotto finito immediatamente utilizzabile.

Credo che per qualcosa di così potente ci voglia qualcosa di altrettanto elegante... un anello, magari. Le consegnerò una montatura perfetta per l'occasione, così potrà incastonarvi la pietra direttamente.

Mi sembra una soluzione eccellente. Gli artigiani di oggi non mettono abbastanza cura nei loro lavori e qualcuno di poco esperto potrebbe scheggiare la pietra nel tentativo di adattarla alla montatura.

Affermò quindi serio e con una punta di sollievo nella voce per non dover sovraintendere i lavori di montaggio di un qualche artigiano per essere certo che non rovinasse il suo lavoro.

Quindi direi che possiamo vederci qui tra un mese e mezzo esatto, il whiskey che servono vale la pena di un’altra visita ai bassifondi, non crede?

Una volta definita anche quell’ultima formalità, Demetri avrebbe terminato il suo drink e si sarebbe congedato dal suo ospite alzandosi in piedi e stringendogli con forza la mano, per poi uscire dalla locanda e fermarsi qualche insegna più giù per iniziare la ricerca degli ingredienti che gli servivano per la realizzazione del manufatto.
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Messaggioda Marcus » 29/05/2013, 20:11

Mi piace considerarmi una persona onesta e attenta ai desideri dei miei clienti.

Non poté non sorridere a quelle parole, più che altro per la prima parte dell'affermazione: era abbastanza convinto che Demetri fosse davvero attento a soddisfare i capricci delle persone che gli commissionavano i lavori più svariati, ma il fatto che fosse pronto a preparare un artefatto illegale come quello la diceva lunga sulla sua onestà.

Due giorni è il tempo necessario che mi serve per approntare il mio laboratorio.

Molto bene, sarà mia premura farle avere tutto tra 48 ore, dunque.

Confermò Marcus, annuendo brevemente per poi prendere un sorso del proprio drink ed assaporarlo con gusto: che Korvanikov rimanesse convinto di avere ancora dei segreti, ad Azhad non importava niente e, anzi, questo avrebbe significato lavorare meglio con lui, perché se avesse saputo che in realtà la Setta conosceva ogni cosa della sua persona probabilmente non sarebbe stato così disponibile; in effetti non lo sarebbe stato nemmeno se avesse scoperto che era stata proprio una creatura della Setta a distruggere la vita della sua dolce figlioccia, ma al momento quello era un dettaglio del tutto irrilevante.

Mi sembra una soluzione eccellente. Gli artigiani di oggi non mettono abbastanza cura nei loro lavori e qualcuno di poco esperto potrebbe scheggiare la pietra nel tentativo di adattarla alla montatura.

E rovinare qualcosa di così ben fatto sarebbe un vero peccato oltre che un segno di disprezzo del suo lavoro... no, è decisamente qualcosa che preferirei evitare.

Aggiunse l'Eletto della Setta, inarcando le labbra in un sorriso soddisfatto: la trattativa era stata breve e positiva, esattamente quei tipi d'incontri che piacevano a lui, quelli conclusi in modo veloce e con un risultato soddisfacente; certo, c'era ancora da vedere come Demetri aveva lavorato, ma se la Madre gli aveva detto di rivolgersi proprio a lui, beh, un motivo ci doveva pur essere.

Quindi direi che possiamo vederci qui tra un mese e mezzo esatto, il whiskey che servono vale la pena di un’altra visita ai bassifondi, non crede?

E sia, ci rivedremo qui tra 45 giorni... sperando che il whisky sia buono come oggi.
Le auguro una buona serata, signor Korvanikov.


Gli strinse la mano, nuovamente con forza e decisione, e lasciò che se ne andasse per primo, dedicandosi poi al whisky che finì, e pagò, all'incirca dieci minuti dopo, pronto a rientrare da Veronique per la cena; un'altra giornata proficua per Azhad, un altro successo per la Setta.
Sì, decisamente quello era, per lui, un periodo fortunato.


[Fine]
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