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da Tyslion » 01/05/2013, 17:16
[ RISTO-BAR "NOCHE VERMILLA" - 23:15 - ACAPULCO BEACH ]
"Egregio Mister Asveras, questa è una richiesta di lavoro ufficiale. Ci sono in ballo per lei 10.000 Galeoni, dei quali un quinto le sarà immediatamente consegnato come anticipo. Il luogo di incontro per concordare l'incarico è ad Acapulco, presso il locale "Noche Vermilla", sulla spiaggia. Alle ore 23:30 riceverà la visita di una delegata adibita ad informarla sulle specifiche del compito da portare a termine. Confidiamo che, come Mercenario n°2 del mondo magico lei non deluda le nostre aspettative, e che in tal caso, possa anche dimostrare di essere molto più capace e fulmineo del suo "collega", Sandyon Vastnor. Abbiamo deciso di puntare su di lei per una semplice questione di fiducia, a suo rischio e pericolo deluderla.
Anonimo."
Dopo l'ennesima lettura dello stesso testo, Tyslion con la destra ridusse in una palla accartocciata la missiva misteriosa che lo aveva condotto lì. Il Messico era uno Stato che aveva sempre visitato molto poco, se non per qualche rifornimento ai mercati neri di materiale delicato e costoso. Di certo non poteva immaginarsi di ricevere un lavoro consistente in una cifra simile da concordare proprio oltre Oceano, in quel "paradiso", un paradiso che dopo la mezzanotte diventava più un luogo di perdizione, peccato, follia ed allegria, tra tequila e rum. La cosa sicura era che per averlo fatto arrivare fin lì, i suoi "datori di lavoro" non volevano in alcun modo destare sospetti o rischiare di mostrare ad un pubblico indiscreto la loro inviata per le spiegazioni della missione. Poco interessava all'uomo, poco gli interessava di tutto e di certo con il nominare Sandyon, questi tizi non avevano fatto passi avanti, ma avevano contribuito soltanto ad infastidirlo ulteriormente.
Come se non sapessi bene che avete scelto me solo perché lui è fuori dal giro... Idioti. Ma vi farò vedere io chi è davvero il numero uno, teste di c***o!
Una rivalità che echeggiava nel suo animo come un fuoco infinito, come una belva in procinto di attaccare tutto e tutti, furiosa, selvaggia. La luce artificiale del luogo faceva risaltare i chiaro-scuri sui volti delle persone che entravano, si sedevano ed iniziavano a farsi servire. Bottiglie che volavano da ogni parte, bicchieri riempiti, cubetti di ghiaccio a volontà e la musica soft jazz che inebriava l'ambiente. Sapeva quindi che ben presto una donna avrebbe fatto il suo ingresso, individuandolo quasi subito, poiché i suoi capi di certo le avevano fornito una foto di riconoscimento di Tyslion, in modo da muoversi più velocemente e con sicurezza. Dunque non doveva fare altro che rimanere in attesa, considerando che mancava meno di un quarto d'ora al momento X. Appoggiato ad uno dei tanti muri del Risto-Bar, vicino al bancone principale e già con un paio di bicchieri di Black-Russian sullo stomaco a riscaldargli diaframma e interiora, Asveras teneva le braccia incrociate, muovendo gli occhi in diverse direzioni, spostando l'attenzione ovunque. Portava una camicia sportiva bianca a maniche corte e dei jeans neri con degli stivali di pelle dello stesso colore, barba appena incolta ed un orologio di acciaio con quadrante spesso al polso sinistro. Dita che tamburellavano di tanto in tanto sul bicipite possente e gonfio.
Mi auguro abbiano avuto la decenza di usare una tirapiedi puntuale, tsk.
Ultima modifica di Tyslion il 01/05/2013, 21:59, modificato 1 volta in totale.
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da Julie » 01/05/2013, 20:53
[Risto-Bar "Noche Vermilla" - 23.20 - Acapulco Beach]
Se il posto fosse stato un altro, probabilmente si sarebbe scocciata di fare da "galoppina" per la Setta, anche se ovviamente non avrebbe fatto un fiato, accettando quella missione in silenzio e con l'umilità che ci si sarebbe aspettata da una Mangiamorte di secondo grado; per sua fortuna, il luogo nel quale la sua missione si sarebbe dovuta svolgere era caldo, soleggiato e alla moda. Acapulco Beach, Messico. Insomma, cosa volere di più? Non a caso, infatti, la donna era arrivata sul posto un paio di giorni prima, godendosi così il Sole e le spiagge messicane, sorseggiando cocktails e flirtando con gli uomini presenti, in attesa che arrivasse il momento d'incontrare il suo obiettivo: Tyslion Asveras, il secondo mercenario al mondo, quello che la Setta aveva deciso di assoldare per rapire il Capo della Gilda Acuan; e lei, Julie Sanders, era stata inviata da lui per spiegargli in cosa consisteva la missione, una missione che, tra l'altro, la Setta avrebbe pagato profumatamente, se portata a termine in modo corretto. Oltrepassò le porte del locale dieci minuti prima dell'orario stabilito, un tipo puntuale quando voleva: leggings neri attilatissimi, décolletés rosso fuoco con tacco ai piedi, ed una canotta leggera, stretta sul seno e morbida poi in vita, dalla scollatura davvero profonda, con spalline sottilissime e motivi floreali, erano gli indumenti che costituivano il suo abbigliamento, completato dai capelli mossi e sciolti, più chiari grazie al Sole, e dal trucco estremamente naturale.
Lo sguardo scuro scandagliò velocemente il locale, cercando chi le interessava incontrare, anche se era arrivata in anticipo: non ci mise molto ad individuarlo, appoggiato accanto al bancone principale, e la donna si prese qualche secondo per studiarlo con discrezione, prima di prendere passo verso di lui con un sorrisetto lieve e furbo sulle labbra.
Tyslion Asveras?
Gli domandò a bassa voce, quando l'ebbe raggiunto.
Non mi aspettavo di trovarla già qui. Vogliamo sederci? Abbiamo un affare piuttosto importante da discutere, e con un cocktail davanti mi riuscirebbe molto più facile.
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da Tyslion » 01/05/2013, 21:58
Passati circa cinque minuti dalla conclusione del suo ultimo cocktail, il mercenario individuò immediatamente una nuova figura giungere all'interno del locale, una figura slanciata, decisamente attraente, per non dire eccitante all'ennesima, dai capelli lunghi e appena mossi, un seno prorompente ed un portamento ancheggiante da vera femme fatale, il tipo di donna che era in grado di richiamare i suoi istinti a dovere. Di sicuro non si perse in particolare occhiate, non volendo mostrare un interesse eccessivo, limitandosi a fissarla intensamente e con l'aria da duro e virile bastardo fino a quando ella non giunse a distanza di pochissimi metri da lui. Un breve istante di silenzio nel quale forse entrambi si presero la briga di studiarsi appena, prima del primo intervento attivo della donna, inviata da quel fantomatico "anonimo" intenzionato a sborsare una cifra potente come 10.000 Galeoni.
Tyslion Asveras?
La tirapiedi?
Non mi aspettavo di trovarla già qui. Vogliamo sederci? Abbiamo un affare piuttosto importante da discutere, e con un cocktail davanti mi riuscirebbe molto più facile.
Mi faccia strada, io alle belle donne preferisco sempre stare dietro.
Un ghigno ironico e malizioso verso Julie, aspettando che ella quindi si muovesse per camminare e cercare un tavolo abbastanza isolato ed appartato in modo da poter parlare tranquillamente senza scocciature e dare anche la possibilità al greco di ammirare il suo di dietro liberamente e chiaramente, fasciato appena dai sottili leggins neri aderenti. Piccolo ma non troppo, alto, sodo, prestante... Bene bene, la donna sapeva come tenerlo allenato e Tyslion sperava che conoscesse sport decisamente più insoliti, estremi e da camera rispetto al jogging o all'atletica. Arrivati in prossimità del tavolo, si sedette, di certo non aspettando che lei lo facesse prima. No, decisamente era galantuomo quanto Sandyon un chiacchierone, quindi non ci si poteva aspettare chissà che cosa dal suo modo di essere. Il cameriere portò loro due menù con sopra le liste dei vini, per i più raffinati, e quelle degli alcolici e dei cocktail per i più coraggiosi, chiedendo inoltre se volessero qualche nachos con salsa piccante per spizzicare attendendo le bevande principali.
Sei ancora qui? Muoviti, e se ne porti un solo cestino per due te lo faccio ingoiare.
Le pupille dell'uomo adibito al servizio si dilatarono per lo spavento e con un mezzo e veloce inchino si dileguò andandosi a preoccupare personalmente della preparazione di due cestini con dentro un bel po' di nachos e della salsa piccantissima a parte dove poterli affogare. Tornò quasi subito, posandone uno per ciascuno, fortunatamente non incontrando qualche obiezione da parte di Tyslion che annuì lentamente. A quel punto non rimaneva che effettuare anche le ulteriori ordinazioni per rallegrare adeguatamente la notte e la conversazione all'insegna dell'alcol e del bruciore dello stomaco.
Per me assenzio puro, la signorina ordina quello che vuole, metti sul mio conto.
La voce bassa, pesante, roca, quasi cattiva e secca, insomma, quella di Tyslion Asveras. Il cameriere prese anche la preferenza di Julie, assentandosi quasi subito in modo che finalmente, almeno per qualche minuto, sarebbero potuti rimanere completamente soli con il jazz a fare da sfondo a quella conversazione proibita e di lavoro. Un paio di nachos intinti nella salsa e poi subito in bocca, per mandarla adeguatamente a fuoco e prepararsi anche all'alcol puro in arrivo. Qualche respiro più forte e il palato che sudava saliva bollente, una sensazione, per lui, assolutamente appagante e soddisfacente. Doveva venirci più spesso in Messico, un piccolo promemoria per la sua voglia di piccante. Occhi neri come il petrolio che tornarono sul viso risoluto della tirapiedi, braccia di nuovo incrociate.
Prima di tutto, non parlo con chi non so il nome. Dopo che ti sarai presentata, passa al sodo e sentiamo che c***o devo combinare per quella cifra.
Ovvio che qualche volta gli occhi cadevano sulla mercanzia della donna, ma senza il minimo accenno di nascondere la cosa. Un po' sfacciato, un po' maleducato, un po' rozzo. Ma forse lei se ne era già accorta dal "tu", appropriatosi precedentemente senza chiederle nemmeno il permesso. Alcuni, tanti lo giudicavano odioso e pericoloso... E lei invece, come lo avrebbe trovato?
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da Julie » 01/05/2013, 23:16
Alto, almeno cinque centimetri più di lei, possente - si sperava in ogni parte del corpo - sguardo da figlio di put**na... sì, era decisamente il suo tipo; il sorriso sulle labbra le si ampliò e il corpo, sinuoso ed ancheggiante, si fermò appena di fronte a lui, studiandolo così come Tyslion sembrava essere intento a fare con lei, ma d'altronde se stava per dargli un quinto di diecimila galeoni, era normale suscitare in Asveras un po' d'interesse.
Mi faccia strada, io alle belle donne preferisco sempre stare dietro.
Non mi riesce difficile crederlo.
Replicò l'americana con un sorrisetto divertito sulle labbra, decidendo così di precederlo ed ancheggiare volutamente fino ad un tavolo appartato, così da permettere all'uomo una panoramica completa del suo sedere perfetto, invitante, ottimo da artigliare durante una folle e selvaggia seduta di sesso. Si sedettero entrambi, quasi in contemporanea, e la donna accavallò le gambe per stare più comoda proprio mentre il cameriere si avvicinava loro con la lista dei vini e dei cocktails.
Sei ancora qui? Muoviti, e se ne porti un solo cestino per due te lo faccio ingoiare.
Modi di fare rozzi, sì, forse anche cattivi, ma di sicuro Julie non l'avrebbe fermato, né si sarebbe preoccupata delle sorti del povero cameriere terrorizzato che scattò lontano da loro solo per tornare poco dopo con nachos e salsa piccante, occupandosi infine di prendere le loro ordinazioni.
Per me assenzio puro, la signorina ordina quello che vuole, metti sul mio conto.
Fanne due.
Coincisa in quell'ordinazione che le diede il tempo di tornare quasi subito a fissare l'altro, incrociando le braccia all'altezza del petto: evitò i nachos, a quelle ore non aveva fame per niente - o meglio, ce l'aveva di qualcos'altro la fame - preferendo concentrarsi su Asveras nell'attesa che il cameriere servisse loro da bere.
Prima di tutto, non parlo con chi non so il nome. Dopo che ti sarai presentata, passa al sodo e sentiamo che c***o devo combinare per quella cifra.
Julie Sanders, sono qui per conto di chi ti ha commissionato la missione. Dovrai rapire una donna, e tenerla con te fino a quando i miei capi non verranno a prenderla. Semplice, no?
Rispose la mora, andando dritta al punto proprio come aveva richiesto lui: inutile dire che di dargli del lei non ci aveva manco pensato, in fondo non doveva mica ingraziarselo o altro... sarebbe stato pagato, ed anche profumatamente, per quel lavoro, ci mancava solo fargli qualche ipocrita sviolinata.
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da Tyslion » 02/05/2013, 0:30
Signori, le vostre ordinazioni!
Quando giunsero i due bicchieri, Tyslion non si degnò nemmeno di ringraziare, limitandosi a scoccargli un'occhiata veloce ed istantanea. Respirava con lentezza, fissando il contenuto del proprio drink, con qualche foglia di menta a guarnire l'alto tasso alcolico che emanava il vetro. Si leccò appena le labbra, posando le dita sulla superficie cilindrica trasparente, facendola girare ed osservando con aria curiosa le due cannucce color verde scuro, accorgendosi soltanto adesso della possibile ipotesi dei gestori del locale che lui e la donna di fronte a se fossero insieme in modo più intimo e personale. Inarcò il sopracciglio, togliendo la cannuccia al volo gettandola nel secchio lì vicino, concentrandosi ora sulle parole di...
Julie Sanders, sono qui per conto di chi ti ha commissionato la missione. Dovrai rapire una donna, e tenerla con te fino a quando i miei capi non verranno a prenderla. Semplice, no?
Anche lei gli diede subito del "tu", ma questo non lo infastidì per niente, proprio perché a certe sottigliezze di educazione non ci pensava proprio. La fissò dritto negli occhi dopo aver sentito quella proposta di lavoro, avvicinando al contempo il bordo del bicchiere alla bocca per poi sorseggiare un poco di assenzio che, scorrendo giù per la gola, la incendiò rigorosamente. Lei non aveva assaggiato nemmeno un poco di nachos con la salsa piccante, forse non aveva appetito, magari la cena era stata abbondante. Chiuse le palpebre per alcuni attimi, inspirando profondamente, godendosi ancora quel calore giunto infine allo stomaco, appoggiando nuovamente il drink al tavolino di legno pregiato, riaprendo piano piano la vista, focalizzandosi meglio sulla tirapiedi, in attesa di una risposta da parte sua.
Semplice a dirsi, ma sul da farsi avrei qualche dubbio. Non si offrono quantitativi di Galeoni simili tutti i giorni e non "solo" per rapire una donna qualunque.
Un modo piuttosto implicito per far capire alla maggiore delle Sanders che di certo non gli bastava avere soltanto quell'info, quasi stupida. C'era bisogno di capire chi fosse in realtà questo bersaglio, dove lo avrebbe potuto trovare e quali erano le sue mansioni nella vita, che fosse stata solo babbana o anche magica; d'altronde lui non era un investigatore magico e quando gli venivano dati dei compiti, di certo non aveva il dovere di andare a sbattersi per trovare la preda e poi catturarla, a meno che una buona parte di quel denaro fungesse proprio da incentivo per una manovra simile di spionaggio sotto-banco.
Dati e fotografia della vittima. Tempo a disposizione per lo svolgimento ed eventuali richieste o informazioni aggiuntive: Devo farle sputare il rospo su qualcosa? Posso uccidere ci cerca di ostacolarmi o solo mandarlo all'ospedale per una mesata?
Tutto quanto doveva essere non solo limpido ma anche preciso, altrimenti quel lavoro l'avrebbe mandato comunque a p*****e. Tyslion Asveras, in quanto uno dei migliori sulla piazza, seguiva un iter preciso, volto a trasformare il suo dovere in un'opera d'arte drammatica. Necessitava di ogni questione in aggiunta per non tralasciare alcun dettaglio, mentre nel frattempo, proseguiva a sorseggiare il suo assenzio con calcolata lentezza e tranquillità, immaginando che la conversazione non sarebbe finita tanto presto. Nel contempo, con la mancina afferrava un nachos e lo intingeva per bene nella salsa piccante, portandolo al palato per gustarlo e lasciarsi avvolgere dall'immenso sapore speziato che trasmetteva, imitando nuovamente lo stesso gesto, dirigendo però il cibo alle labbra della donna.
Con la bocca foderata di questa roba, il sapore del drink è tutta un'altra cosa...
Assottigliò lo sguardo su di lei, con nessuna particolare inflessione maliziosa nella voce. In lui la malizia o l'erotismo non nascevano da un cambio di tono nel parlare, ma nella durezza e serietà cattiva con la quale esprimeva i concetti. La musica Jazz intanto si interrompeva, per qualche minuto, probabilmente perché di lì a poco, passata la mezzanotte, il "Noche Vermilla" sarebbe stato invaso dal ritmo tipico e sanguigno della musica latino-americana da sala. Meglio così, per qualche istante, silenzio intorno a loro e tutta l'attenzione focalizzata sul timbro di voce di Julie Sanders, quello, il suo nome. Cercò nella sua memoria episodi nei quali la poté sentir nominare, ma per ora, nessuna traccia di eventi passati.
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da Julie » 03/05/2013, 1:00
Sì, in effetti, detta così, la missione sembrava teoricamente fin troppo semplice: trovare una donna, rapirla e tenersela in casa, legata ed impossibilitata a fuggire, ovviamente, fino a che non fossero passati i colleghi di Julie a prendersela. Ma Tyslion non era uno sprovveduto, sapeva bene che la teoria era ben diversa dalla pratica, per questo non ci pensò nemmeno ad accettare subito, volendo prima capire meglio di cosa trattasse quella missione da diecimila galeoni.
Semplice a dirsi, ma sul da farsi avrei qualche dubbio. Non si offrono quantitativi di Galeoni simili tutti i giorni e non "solo" per rapire una donna qualunque.
Mai pensato che chi ti sta offrendo un lavoro sia un tipo piuttosto eccentrico?
Replicò la Sanders al mercenario, prendendo intanto il suo bicchiere con l'assenzio per berne un sorso piccolo: un alcolico forte, fortissimo, che andava dosato nella bocca dell'americana per poterselo gustare al meglio senza esagerare; le piacevano i cocktails forti, ovviamente, ma non voleva nemmeno bruciarsi la gola giusto per fare la figa di fronte a qualcun altro.
Dati e fotografia della vittima. Tempo a disposizione per lo svolgimento ed eventuali richieste o informazioni aggiuntive: Devo farle sputare il rospo su qualcosa? Posso uccidere ci cerca di ostacolarmi o solo mandarlo all'ospedale per una mesata?
Sorrise, annuendo semplicemente in sua direzione a quelle parole, si guardò intorno, e si sporse appena verso di lui, prendendo dalla tasca del leggings una foto della donna che presentò di fronte all'uomo, prendendo infine a parlare con aria complice e tono basso, così da farsi sentire soltanto da Asveras.
Eibhlin Johanndottir, nata il 25 Dicembre 2074 a Reykjavík. Lavora come Vice-Capo Infermiera all'ospedale "Karenjía Olofdottir", sempre a Reykjavík, ma passa la maggior parte del suo tempo in un villaggio protetto da incantesimi di un livello talmente avanzato da essere considerato impenetrabile. Hai un mese di tempo per compiere il rapimento, puoi ammazzare chi vuoi, anzi, devi, perché è necessario che non ci siano testimoni, e non ci sono informazioni particolari che devi farle ammettere. Devi soltanto tenerla con te, saranno i miei superiori a venirla a riprendere.
No, non gli disse niente riguardante l'appartenenza di Eibhlin nella Gilda, perché le erano state date specifiche istruzioni a riguardo da parte di Marcus, e non sarebbe stata così pazza da non seguirle: in fondo, se era davvero il mercenario numero due al mondo, gli sarebbe bastato il tempo che l'Acuan passava in Ospedale per rapirla, no?
Con la bocca foderata di questa roba, il sapore del drink è tutta un'altra cosa...
No, grazie. Preferisco sentire l'alcol che mi brucia il palato.
Replicò lei, con gentilezza velata e forse lievemente ironica, non per prenderlo in giro ma perché si rendeva conto di avere gusti un po' particolari. Prese un altro piccolo sorso di assenzio e sorrise a Tyslion, occhieggiandolo con aria curiosa.
Allora, accetti Asveras?
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da Tyslion » 04/05/2013, 0:42
Gli venne presentata avanti la fotografia, e Tyslion si prese diversi secondi per assimilarla e memorizzarla. No, non l'aveva mai vista in giro, una simile bellezza, così rara ed apparentemente pura e innocente non avrebbe mai fatto parte dei suoi giri. Capelli lunghi, molto, del colore che lui più apprezzava, poiché appartenuti all'unica donna che fino al momento aveva amato, poi, occhi chiari, penetranti e allo stesso tempo, velati di emozioni indistinguibili. Le emozioni che invece trasparivano dallo sguardo del mercenario poi, lo erano ancora di più, completamente oscurate, mischiate a quella espressione seria ed impassibile, dura e carnefice che possedeva soltanto un uomo in grado di fare lavoro sporco come il suo. Mise la foto nel proprio borsello di jeans, facendo attenzione a non sciuparla, essendo ad ora l'unico indizio in suo possesso riguardo l'incarico. Nel frattempo, Julie iniziava la spiegazione su chi fosse la vittima e come dovesse essere svolto il tutto.
Eibhlin Johanndottir, nata il 25 Dicembre 2074 a Reykjavík. Lavora come Vice-Capo Infermiera all'ospedale "Karenjía Olofdottir", sempre a Reykjavík, ma passa la maggior parte del suo tempo in un villaggio protetto da incantesimi di un livello talmente avanzato da essere considerato impenetrabile. Hai un mese di tempo per compiere il rapimento, puoi ammazzare chi vuoi, anzi, devi, perché è necessario che non ci siano testimoni, e non ci sono informazioni particolari che devi farle ammettere. Devi soltanto tenerla con te, saranno i miei superiori a venirla a riprendere.
Un mese di tempo, apparentemente abbastanza, in realtà poteva anche scorrere in un soffio. Non poteva giudicarlo così, non poteva permettersi di essere così spavaldo, adesso che sapeva la verità. Un villaggio protetto da un quantitativo infinito di incantesimi, bene, allora questo voleva dire che la ragazza era scottante, parecchio. Deglutì e mandò giù un altro poco di liquido alcolico, facendolo scorrere lentamente in gola e poi nello stomaco. Stessa cosa la fece la Sanders, ponendo attenzione a non strafare per poi sentirsi peggio. Dieci secondi e la mano dell'uomo le tese del cibo con sopra la salsa piccante, invitandola a tentare l'accoppiamento con il drink, ma ella rifiutò.
No, grazie. Preferisco sentire l'alcol che mi brucia il palato.
Tsk, come vuoi.
Tanto meglio, portò lo stesso nachos alla propria bocca e lo mangiò tutto in un boccone solo, gustandosi il sapore ardente che lo distingueva. Spesso e volentieri l'occhio cadeva sulla grandi e sode bombe che la donna mostrava sul davanzale, sfacciato e desideroso quasi di volerle ammirare meglio, ma senza mai parlare o essere diretto, non certo per educazione, ma solo per esigenza lavorativa. L'esperienza nella sua vita gli aveva insegnato che a volte poteva anche darsi che la stessa persona che ti forniva il lavoro per conto di qualcun altro, era in realtà quello stesso qualcuno, e magari voleva metterlo alla prova per capire se fosse o meno un credulone pronto a cascare nella trappola di un paio di cosce mettendo in secondo piano gli affari, la vera linfa vitale del traffico di lavori sporchi del Mondo Magico. La f**a e i soldi un tempo li metteva sullo stesso piano, oggi la faccenda era molto diversa, faceva come gli pareva, si, quello indiscutibilmente, ma il concetto di benessere fisico davanti e benessere economico avevano assunto due pesi e due misure ben differenti dai tempi del mercenario novellino che stava imparando a fare i primi passi con Vastnor.
Allora, accetti Asveras?
Terminò il suo drink, posando con decisione il bicchiere al tavolo, afferrando anche una foglia di menta per gustarla lentamente. Ripensò un secondo alla foto, al suo contenuto, al denaro in ballo e al fatto che non riceveva un offerta simile da almeno due o tre anni. C'era davvero poca scelta, ma Tyslion preferì soffermarsi e rivedere tutti i dettagli per esser sicuro di non aver perso nulla per strada, prima di decidersi a dare la propria risposta affermativa nei confronti della donna, adesso in silenziosa attesa con un sorrisetto da z*****a in volto.
Non voglio alcun anticipo, preferisco l'intera cifra alla fine. Non mi va di avere dei vincoli, anche metaforici, sulle spalle, mentre devo eseguire qualcosa di delicato. Avrete mie notizie solo tre giorni prima del periodo stabilito, non un'ora prima, né un'ora dopo. Inoltre, visto che mi avete fatto venire in un luogo che non conosco e non ho adeguata compagnia, usufruirò della tua. Altri due o tre drink, è un bel programma, non credi?
Il sorriso che gli uscì fuori non era sicuramente gentile e sarcastico, anzi, forse era decisamente maligno, malefica ironia e divertimento. Alzò il braccio e schioccò le dita, richiamando il cameriere che immediatamente corse in loro direzione, abbassando il capo in segno di riverenza.
Senti cosa vuole la signorina, per me un rum con ghiaccio.
Attese che anche lei, eventualmente, ebbe fornito la propria preferenza e subito dopo, incrociando le braccia sul tavolo, assolutamente maleducato, tornò a fare quel sorriso precedente, che si spense però dopo circa due o tre secondi, facendolo di nuovo essere la faccia da str***o di poco fa.
Allora, cosa fai nella vita, a parte la tirapiedi?
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da Julie » 06/05/2013, 15:26
Non gli aveva nascosto alcuna informazione: tutto ciò che Marcus le aveva riferito, lei l'aveva appena riportato a Tyslion, col chiaro intento di aiutarlo, nelle sue possibilità, a portare a termine la missione nel modo più soddisfacente. Lo fissò dopo quella domanda, un sorrisetto sulle labbra nell'attesa di conoscere la sua risposta: avrebbe accettato per amor di sfida, e dei soldi, o avrebbe rinunciato a quei 10mila galeoni? Già il fatto che avesse preso la foto e l'avesse riposta nel borsello, poteva dare qualche indizio su quali fossero le sue intenzioni.
Non voglio alcun anticipo, preferisco l'intera cifra alla fine. Non mi va di avere dei vincoli, anche metaforici, sulle spalle, mentre devo eseguire qualcosa di delicato. Avrete mie notizie solo tre giorni prima del periodo stabilito, non un'ora prima, né un'ora dopo. Inoltre, visto che mi avete fatto venire in un luogo che non conosco e non ho adeguata compagnia, usufruirò della tua. Altri due o tre drink, è un bel programma, non credi?
Se è per amore del lavoro...
Mormorò di rimando Julie, la voce femminile carica di malizia ben poco velata: ma perché dover nascondere, poi, quello che a detta sua era stato un invito a proseguire la serata insieme, e chissà, magari anche in una posizione ben diversa da quella attuale, che li vedeva seduti l'uno di fronte all'altra? Annuì dunque al suo dire, sapendo di dover mandare quanto prima un gufo a Marcus per informarlo delle parole di Asveras e di come, dunque, lui avesse accettato il lavoro: l'americana non avrebbe saputo fare previsioni su una sua riuscita o meno, ma d'altronde la cosa le interessava poco; lei il compito l'aveva portato a termine, ora stava a Tyslion fare lo stesso. Intanto, fatto segno al cameriere, questo si avvicinò, pronto a prendere le loro ordinazioni.
Senti cosa vuole la signorina, per me un rum con ghiaccio.
Tequila liscia, doppia.
Ordinò per sé, osservando Asveras sistemarsi più comodamente, con le braccia appoggiate sul tavolo; lei, dal canto suo, si limitò ad incrociare le braccia all'altezza del petto, una gamba accavallata sull'altra in una posa piuttosto sensuale, e lo sguardo scuro fisso in quello di lui, come una sfida silenziosa a farle desiderare di rimanere in sua compagnia quanto più possibile.
Allora, cosa fai nella vita, a parte la tirapiedi?
Lavoro per chi ti ha commissionato il lavoro per la maggior parte del tempo, per il resto viaggio, spezzo cuori innamorati, a volte ammazzo qualcuno, scopo... cose del genere, insomma.
Rispose la donna senza farsi problemi a dire una cosa del genere, come se fosse la cosa più normale del mondo: d'altronde si trovava di fronte ad un mercenario, non è che lui facesse il lavoro più innocuo del pianeta.
E tu, invece? Ti sei trovato spesso di fronte offerte di lavoro così cospicue?
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da Tyslion » 08/05/2013, 3:08
Se è per amore del lavoro...
Per amore del lavoro e piacere personale, se le due cose non vanno di pari passo, libera di andartene.
La fissò piuttosto intensamente subito dopo aver fiatato ancora, con quell'aria seria, fredda, calcolatrice e bastarda, da tipico uomo cattivo. Leccandosi appena il labbro inferiore spostò l'attenzione sul cameriere, chiedendo il proprio drink, ascoltando poi la scelta di Julie che si rivelò molto dedita al gioco forte e duro, quello molto vicino alla sbronza, a meno che non reggesse davvero così bene l'alcol, in tal caso, tanto di capello al fegato della signorina... O signora. Che fosse stata impegnata o meno, a Tyslion fregava davvero poco, visto e considerato che nel caso, di certo non sarebbe stata la prima donna fidanzata, accompagnata, legata o sposata alla quale avesse fatto fare le corna al proprio uomo, e dentro di se, Asveras figurava il volto di una persona in particolare, la prossima in lista in quel senso. Dalle sue espressioni comunque, non si evinse alcuna emozione diversa o pensiero lontano, pareva solo che l'uomo fosse del tutto interessato a conoscere qualche retroscena in più della vita della bella e accattivante tirapiedi di fronte a lui, e lei lo accontentò immediatamente.
Lavoro per chi ti ha commissionato il lavoro per la maggior parte del tempo, per il resto viaggio, spezzo cuori innamorati, a volte ammazzo qualcuno, scopo... cose del genere, insomma.
Piuttosto soddisfacente come ritmo.
E tu, invece? Ti sei trovato spesso di fronte offerte di lavoro così cospicue?
Una volta. Un paio di migliaia di Galeoni in meno, ma in quel caso... Dovevo far fuori più di cinquecento persone in tre giorni.
Il cameriere giunse con le ordinazioni, posando ogni rispettivo bicchiere davanti al cliente, facendo poi una riverenza ed allontanandosi subito. Tyslion osservò il recipiente di vetro con il ghiaccio ed il liquido scottante, afferrandolo saldamente ed iniziando a farlo roteare. Portando il bordo trasparente alle labbra, mandò giù un accennato sorso, socchiudendo gli occhi, inspirando e gonfiando il petto enorme e possente. Terminata quell'opera, l'aria incamerata nei polmoni venne buttata fuori tutta assieme ed un sorriso di piacere e malignità si dipinse sul suo volto. Riprese a guardare la Mangiamorte, posando il bicchiere sul ripiano di pregiato legno, mentre l'orologio faceva scoccare la mezzanotte.
Temo però che nessuno di quei cinquecento possa confermarti che abbia portato a termine l'incarico... Spiacente.
A buon intenditor... Sbuffò, divertito e macabro, scuotendo un po' la testa e lanciando l'ennesima occhiata sul seno in bella vista di Julie Sanders. Nel modo di fare appariva tranquillo, calmo, quella calma letale che spesso precede una tempesta, e forse era proprio questo che si poteva leggere in continuazione nel suo sguardo e nel riflesso dei suoi occhi: furore, imprevedibilità e pericolo. Appena un minuto più tardi, una musica iniziò a riscaldare e movimentare l'atmosfera del locale.
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Volse il capo, osservando la pista centrale che stava iniziando a ghermirsi di coppie. Si alzò in piedi, scrocchiando il collo e le spalle, tendendo la mano alla affascinante seguace del male.
Sei capace a ballare in pista o sai muovere il bacino solo sugli uccelli?
Occhiata e tono provocatori, bastardi, indice e medio che le fecero segno di avvicinarsi, come una sfida silenziosa.
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Tyslion
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