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da Caroline Priscilla » 03/02/2013, 21:18
Vediamo cosa possiamo fare, Caroline!
La giovane Tassorosso era talmente tanto presa dal suo gufo che quasi non si rese conto di due particolari: il fatto che Simon l'avesse chiamata Caroline e che nel parlarle non aveva balbettato. Per quanto riguardava la prima, la strega ormai aveva perso le speranze: spiegare a McDullan che preferiva essere chiamata o col proprio cognome o Cappie era impossibile, non perchè lui non ascoltasse, ma perchè era talmente tanto preso da mille cose che se ne dimenticava e bisognava ricominciare tutto da capo. Per quanto riguardava la sua balbuzie, quella era cosa che passava ora in secondo piano; l'importante era guarire Gilbert e lei era venuta lì per quello. Accettò un po' sommessa la carezza paterna che le fece sul campo, evitando accuratamente di fargli notare con tono sarcastico che ormai aveva tredici anni e non si sentiva per nulla una bambina. Quando il docente tentò di avvicinare la mano al gufo, questo si ritrasse sospettoso, non prima di aver schioccato il becco per difendersi.
Non ti preoccupare...non ti farò del male! Cerca solo di fidarti di me...
Professore...non sono tanto convinta che sia una buona idea mettere a repentaglio la sua mano...
Come si chiama?
Gil..ehm, Gilbert, si chiama Gilbert...
So che non ti fidi di me, ma se mi darai solo un attimo posso metterti a posto quell'ala! Guarda che sono piuttosto bravo! Vedi quella scimmietta là? Beh l'ho curata io tante volte, e neanche un grifone adulto potrebbe metterla al tappeto...
Istintivamente la ragazza volse lo sguardo verso Seth, osservandola per un momento: in effetti quella scimmietta sembrava passarsela abbastanza bene. Era bella pasciuta e il pelo sembrava, almeno a guardarlo, morbido e soffice. Si, di sicuro McDullan sapeva prendersi cura dei suoi animali.
Dai! Vieni qui!
A quell'ulteriore esortazione, la Tassorosso guardò nuovamente il proprio gufo, provando a porgerlo all'uomo di fronte a lei. Stranamente, Gilbert non fece una piega: sembrava ancora molto diffidente e riottoso, tuttavia non tentò di beccare la mano che gli stava porgendo Simon, nè di divincolarsi dalla presa della padroncina.
D'accordo...o si fida di lui, o sta davvero molto male per fare ancora delle storie...
Si tenne quei pensieri per sè mentre infine lasciava andare l'animale fra le mani esperte dell'allevatore, se il gufo non l'avesse attaccato, aspettando che lui lo prendesse prima di lasciarlo definitivamente.
Come le ho detto ha un'ala ferita...non so come se l'è procurata, cioè non so se è stata una beccata a fargliela o un artiglio...però quando l'ho trovato sanguinava parecchio. Ha una lunga ferita verticale lungo tutta l'ala destra, non sembra molto profonda ma non riesce a muoverla per il dolore...
Cappie aveva cercato di riassumere in breve quello che aveva dedotto dalle condizioni del suo gufo. Ora spettava a Simon dare l'ardua sentenza...
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da Simon » 04/02/2013, 1:06
Lo sguardo era fisso sul gufo...un leggero sorriso avvicinando la mano ad esso...il gufo lentamente cambiò trespolo, dalla mano della tassetta a quella del Professore...
ottimo...bravo Gil...Ahi!
Non finì la frase vedendo il Gufo beccarlo selvaggiamente...un piccolo ricordo dei suoi primi giorni nella foresta. fece un mezzo sorriso ora neanche sussultando verso quelle furiose beccate. Un respiro profondo andando ad avvicinare il viso, pericoloso, molto pericoloso, ma lui poco gli interessava...
Sei soddisfatto ora? Non ti sembra il caso che non serva beccarmi così forte?
Gli disse con tutta la calma del mondo. Un altro respiro profondo ed infine un sorriso fece verso Glibert...ascoltò nel frattempo il dire di Caroline Priscilla. Annuì mesto mentre osservava l'ala messa male dal cacciatore notturno per via delle fitte. Pensiero rapido fu il suo prima di prendere fiato.
Gilbert è un gufo molto esuberante...diciamo che si sente il maschio Alfa e vuole dimostrarlo a tutti....probabilmente è andato a scontrarsi con gufi di taglia più grande ed ovviamente...è stato battuto...
Un attimo di riposo per le sue parole fissando adesso l'uccello...chinò la testa di lato...l'amuleto brillava sotto la sua camicia...sentiva tanto calore...sentiva la rabbia e l'umiliazione...chiuse gli occhi e fece suo questo sentimento...e poi parlò a Gilbert...
è brutto quando sei emarginato dallo stormo vero? Ti senti messo da parte...non sai il perchè ma ti senti escluso vero? Ti capisco Gil... ma fai di questo la tua forza...anche quando sarai grande non faranno altro che emarginarti... perchè sei diverso! Ma tu non devi dimostrare niente a nessuno! Tu sei Gilbert cavolo! Il nuovo Gufo della famiglia O'Neill! Sii onorato di essere stato scelto fra tanti!
Un altro sorriso verso di lui speranzoso...infondendogli coraggio e serenità...infine attese cercando di capire bene le attuali reazioni del gufo. Nel frattempo Seth sonnecchiava allegro su quel ramo del Bonsai...senza nessuna minima intenzione di spostarsi da li...
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da Caroline Priscilla » 06/02/2013, 16:16
Ottimo...bravo Gil...Ahi!
Come non detto...
La Tassorosso osservò preoccupata Gilbert beccare furiosamente il professore di Cura. Aveva creduto che lui sarebbe riuscito a calmarlo all'istante, ma a quanto pare non era così: quel gufo era troppo testardo, cocciuto e diffidente per lasciare che Simon potesse prendersi cura di lui.
Professore va tutto bene?
chiese titubante e dispiaciuta nel vedere le mani del suo insegnante sanguinare. Tuttavia sembrava che questo non ci badasse più di tanto: anzi, dopo quelle beccate, aveva continuato a stringere il povero Gilbert fra le braccia, continuando a parlarci come se niente fosse.
Gilbert è un gufo molto esuberante...diciamo che si sente il maschio Alfa e vuole dimostrarlo a tutti....probabilmente è andato a scontrarsi con gufi di taglia più grande ed ovviamente...è stato battuto...
La strega annuì mesta alle sue parole. Si, probabilmente era andata proprio così. Ma allora perchè non fidarsi almeno di lei? Perchè continuare a beccarla selvaggiamente ogni volta che si avvicinava? Forse aveva preso un gufo troppo difficile per lei da gestire? Magari avrebbe preferito essere liberato...Quel pensiero velò di tristezza gli occhi della giovane che, sebbene se ne lamentasse sempre, a quel volatile si era già affezionata e non poco. Le sarebbe dispiaciuto lasciarlo andare via, ma se quella fosse stata la cosa giusta per lui non avrebbe potuto trattenerlo, giusto? Avrebbe voluto cercare conferma in Simon, tuttavia decise di rimanere in silenzio e aspettare la prossima mossa dell'allevatore, che nel frattempo era riuscito a calmare definitivamente Gilbert parlandogli con tono dolce e gentile.
E' brutto quando sei emarginato dallo stormo vero? Ti senti messo da parte...non sai il perchè ma ti senti escluso vero? Ti capisco Gil... ma fai di questo la tua forza...anche quando sarai grande non faranno altro che emarginarti... perchè sei diverso! Ma tu non devi dimostrare niente a nessuno! Tu sei Gilbert cavolo! Il nuovo Gufo della famiglia O'Neill! Sii onorato di essere stato scelto fra tanti!
Forse non lo sarà mai...
pensò la piccola, sorridendo timida in direzione dell'uomo vedendo che le sue parole erano riuscite veramente a far si che il gufo si fidasse di lui.
Professore, dovrei prendere lezioni da lei sul come trattare con gli animali...specialmente con i gufi Alfa e capricciosi...- scherzò forzatamente, avvicinandosi a lui e tentando di dare una carezza sulla testa di Gilbert -Lei crede che una volta guarito...dovrei lasciarlo libero? Magari non gli piace appartenere a qualcuno...però io non lo considero un oggetto! Ho sempre desiderato avere un gufo e con lui...è stato amore a prima vista...- cercò di spiegare, non volendo passare per quella che trattava gli esseri viventi come cose. -Lei che ne pensa?- chiese infine, attendendo la sua risposta e osservando con attenzione le sue prossime mosse...
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da Simon » 14/02/2013, 18:03
Lo sguardo si alternava tra Cappie e Gilbert...un respiro profondo vedendo che il gufo si stava tranquillizzando, fece un breve sorriso. Non parlò subito alla ragazza della situazione del rapace notturno, stette lì ad osservarlo chinando la testa di lato. Si umettò le labbra ascoltando le parole della sua compagna di casata.
Professore va tutto bene?
gli disse. Annuì mesto osservando per un attimo le sue mani insanguinate, un mezzo sorriso ricordando per un breve flash i suoi molti viaggi in giro per il globo. Ricordò quando andò in Ucraina da un allevatore di Draghi...e quasi non gli mozzò la mano, oppure di quando andò in Russia per aiutare quel villaggio dai Berretti Rossi, oppure quando Volò fino in Australia per aiutare un altro allevatore con un Grifone poco cordiale. Una piccola risata facendo un gesto di diniego con la testa alla ragazza.
Va tutto bene...non è niente!
Concluse tranquillo dando le spalle alla studentessa ed andando vicino al Bonsai, ovviamente Seth si spostò da quella posizione per lasciare spazio a Gilbert che agilmente si posò su un ramo, continuava ad osservarlo. C'era qualcosa che non andava, ma non era solo l'ala, rimase fermo contemplando quel piccolo gufo quando le parole di Caroline Priscilla lo colpirono come un fulmine a ciel sereno. Si girò di scatto verso Cappie, fissandola. I suoi occhi verdi fissi su di lei, seri questa volta, non aveva un sorriso, non aveva neanche un cenno di quella serenità di pochi secondi prima.
Lei crede che una volta guarito...dovrei lasciarlo libero? Magari non gli piace appartenere a qualcuno...però io non lo considero un oggetto! Ho sempre desiderato avere un gufo e con lui...è stato amore a prima vista...
Un attimo di silenzio, un silenzio innaturale in quella stanza. Anche Seth rimase fermo ad osservare la scena, questa volta particolarmente curioso degli avvenimenti all'interno di quella stanza.
Ragazza. Spero vivamente che non l'hai pensato seriamente. Ricordati bene che non sei tu che scegli, è sempre lui a scegliere te. Lasciarlo libero? Perchè? Adesso fa parte della tua famiglia! E' il tuo gufo! E' parte di te...come tu ora sei parte di lui, un legame indissolubile che è impossibile da scindere. Sarebbe come lasciare andare una parte della tua famiglia. E lui lo capisce sai? Capisce che hai dei problemi ad accettarlo, e non sta bene.
Un attimo di riposo. La sua voce diventava sempre più morbida ad ogni parola che esprimeva. Fece un respiro profondo poggiando i palmi della mani sulla scrivania, ovviamente con la testa sempre rivolta verso la tassetta. Poi fu il turno ad un altro sorriso di apparire di nuovo sul volto dell'insegnante. Forse era stato troppo duro con lei, annuì ai suoi pensieri rimanendo in silenzio.
Cerca di mostrare il tuo amore. Un sorriso, una parola dolce, una coccola. Questi sono piccoli esempi, Gilbert come ogni altro essere vivente ha...bisogno... di affetto, di sentirsi integrato, solo così puoi colpire il suo cuore e farti accettare. Non è un compito facile, ma io ti conosco, conosco bene il tuo modo di fare e le tue attitudini...sei una in gamba Cappie. Non lasciarti influenzare dai tuoi pensieri negativi...
Concluse poi guardandolo con un altro leggero sorriso, con aria divertita si avvicinò di nuovo a quella teiera piena di Thè, non parò ma prese solo quel contenitore in ceramica. Con un movimento leggero versò quel liquido ambrato in due tazze differenti. Il fumo fuoriusciva da quei piccoli bicchieri come mille ballerini al vento. Infine riposò la teiera e rimase ad osservare la bambina.
Del thè? Riscalda lo spirito ed il corpo, E poi... Aiuta a pensare!
Un altra piccola risata dopo l'invito alla ragazza di bere insieme a lui. Rimase alla fine in silenzio, aspettando la decisione della ragazza, sperando che non si sia offesa per quelle parole dure, ma si sapeva, Simon era un tipo strano.
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Simon
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da Caroline Priscilla » 21/02/2013, 16:42
Ragazza. Spero vivamente che non l'hai pensato seriamente. Ricordati bene che non sei tu che scegli, è sempre lui a scegliere te.
La Tassorosso strabuzzò gli occhi all'affermazione di Simon. Ricordava molto bene il suo primo "incontro" con Gilbert, o forse avrebbe dovuto dire scontro. Lo aveva preso l'anno prima a Diagon Alley, durante il periodo delle vacanze natalizie. Il padre l'aveva accompagnata al Serraglio Stregato, il negozio di animali più fornito di tutta Londra. L'allora dodicenne era entrata all'interno del negozio, ma non aveva fatto in tempo a dire buongiorno che un ammasso di piume e artigli le era piombato in testa, beccandola furiosamente. Passarono cinque minuti buoni, in cui sia lei che il gufo si dibatterono all'unisono, cercando una di liberarsi e l'altro di tenersi ancora più aggrappato. Quando la commessa del negozio era riuscita a immobilizzarlo, spiegò alla giovane strega che quel gufo era la sua rovina: nessuno lo voleva perchè troppo aggressivo, era impossibile da gestire e probabilmente sarebbe rimasto lì a vita. Fu amore a prima vista: Cappie capì subito che quello era il gufo che lei stava cercando e che, probabilmente, anche Gilbert lo aveva capito.
Lasciarlo libero? Perchè? Adesso fa parte della tua famiglia! E' il tuo gufo! E' parte di te...come tu ora sei parte di lui, un legame indissolubile che è impossibile da scindere. Sarebbe come lasciare andare una parte della tua famiglia. E lui lo capisce sai? Capisce che hai dei problemi ad accettarlo, e non sta bene.
L'uomo nel frattempo continuava a parlare, distogliendo la ragazzina da quei pensieri. Cappie arrossì nel sentire il docente spiegarle che forse era lei che non riusciva a ad accettare Gilbert per quello che era e questo lo rendeva nervoso.
Non è vero! Io...l'ho sempre...accettato...
Cercò di protestare, non sapendo bene se questo fosse giusto o sbagliato. Si esaminò la coscienza: era davvero così? Aveva sempre accettato Gilbert in tutte le sue stranezze e in tutta la sua aggressività? Forse non era propriamente così. Ricordava un paio di volte in cui si era veramente scocciata di quel gufo che non stava mai fermo e la beccava sempre. Forse avrebbe dovuto essere più comprensiva con lui e dare ragione alle parole di McDullan.
Cerca di mostrare il tuo amore. Un sorriso, una parola dolce, una coccola. Questi sono piccoli esempi, Gilbert come ogni altro essere vivente ha...bisogno... di affetto, di sentirsi integrato, solo così puoi colpire il suo cuore e farti accettare. Non è un compito facile, ma io ti conosco, conosco bene il tuo modo di fare e le tue attitudini...sei una in gamba Cappie. Non lasciarti influenzare dai tuoi pensieri negativi...
Si sentì commuovere dalle parole del mago, che ora la guardava sorridendo, come a volerla rassicurare. La giovane strega annuì vigorosamente, ricambiando il sorriso del professore e confermando le sue intenzioni a voce alta.
Si professore! Non la deluderò e non deluderò più neanche Gilbert! Grazie...
Disse con tono più leggero, mentre osservava il docente avvicinarsi ad una teiera e versare del delizioso tè caldo in due tazze.
Del thè? Riscalda lo spirito ed il corpo, E poi... Aiuta a pensare!
Si grazie, molto volentieri
Rispose la piccola, prendendo la tazza che Simon le stava offrendo e soffiandoci sopra. Il contatto della ceramica bollente con le sue mani la fece scottare un po', ma la ragazza non sembrò infastidita da tanto calore. Nel frattempo che cercava di raffreddare il tè, osservava il suo gufo appollaiato sul bonsai che Simon teneva nel suo ufficio e dove stava prima sdraiata la sua scimmietta Seth.
Professore, quanto tempo ci vorrà prima che Gilbert guarisca?
Chiese, sorseggiando un po' del suo tè e scottandosi subito la lingua. Era ancora troppo caldo, quindi continuò ad aspettare che il professore rispondesse alla sua domanda, prima di riprenderlo a bere...
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da Simon » 16/04/2013, 16:12
Professore, quanto tempo ci vorrà prima che Gilbert guarisca?
Le parole di Caroline Priscilla erano più che giuste. Annuì lentamente andando a bere da quella tazza di ceramica. Si morse il labbro inferiore andando a deliziarsi di quella miscela tanto speciale. Fece un respiro profondo osservando con i suoi occhi verdi la figura di Gilbert O'Neill sul trespolo. Ancora quel suo sguardo arcigno, ancora quel suo fare irrequieto. Una leggera risata divertito da quella figura.
Beh, per il corpo dammi una settimana e sarà come nuovo.
Le disse tranquillamente lasciando che il bordo del piccolo recipiente rimanesse a contatto con il labbro inferiore dello scozzese. Un sorriso che non smise di rimanere sul suo volto, anche quando decise di girarsi verso la tassetta.
Per lo spirito...
E si fermò. Si riflesse nel suo thè. Guardò il suo viso stanco, quelle occhiaie, quel suo naso e quelle labbra. Annuì a qualche suo pensiero mordendosi il labbro inferiore. Fece girare tra le mani quella tazza in ceramica. Un attimo di silenzio prima di riprendere fiato e ricominciare a parlare.
Vedi...Glibert è come un fuoco d'artificio sul punto di esplodere. Si sente forte, vuole dimostrarlo, e lo vuole dimostrare anche a te. E' orgoglioso e testardo. Un po come la sua padrona no?
Un'altra piccola risata verso di lei andando a bere e finire quella tazza di thè. Posò il recipiente sulla sua scrivania avvicinandosi a Gilbert. La mano destra che corse subito a stringere Nyssa tra le dita. Diffidenza. Questo sentiva provenire dal giovane rapace. Un altro sorriso girandosi di nuovo verso Cappie.
Il suo spirito si acquieterà quando comincerai ad accettarlo e rispettarlo, in tutte le sue sfaccettature!
Concluse poi poggiando il gomito sul trespolo. Del tutto inaspettato il rapace, sentendo la calma e la tranquillità di Simon, decise lentamente di salire su quel gomito, fino ad arrivare alla spalla. Simon dal canto suo osservò con la coda dell'occhio quell'azione. Nyssa brillava sotto la camicia. Cominciava a capire ed a farsi capire. Un sorriso radioso verso la Tassetta.
Vedi? Ma non ti preoccupare, questo succederà anche con te! Ma devi esserne convinta dal profondo del tuo cuore. Solo così puoi cambiare la realtà che è intorno a te. Solo se le tue convinzioni sono forti e pure.
fece scendere Gilbert dalla spalla in modo che potesse riposarsi e nel frattempo si avvicinò al suo orologio a pendolo. Osservò l'ora e si mise le mani in tasca. Battè ritmicamente il tallone del piede sinistro sincronizzandosi con il rumore delle lancette.
Forse è ora che torni nei tuoi dormitori. Si è fatto tardi. Non ti preoccupare, il tuo Gufo è in buone mani!
Concluse poi girandosi verso di lei ed attendendo qualche sua risposta.
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Simon
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da Caroline Priscilla » 24/04/2013, 11:39
Beh, per il corpo dammi una settimana e sarà come nuovo.
L'ansia che attanagliava lo stomaco della Tassorosso al pensiero che il suo gufo si fosse ferito, si sciolse del tutto quando la piccola vide la sicurezza con il quale Simon aveva annunciato che Gilbert sarebbe guarito in poco tempo. Il thè si era nel frattempo raffreddato, tanto che la ragazzina si azzardò a berne un sorso mentre ascoltava il suo professore continuare a parlare.
Per lo spirito...
Il silenzio di McDullan fece sì che Cappie lo guardasse nuovamente col fiato sospeso, chiedendosi quale consiglio le avrebbe dato.
Per lo spirito?
Vedi...Glibert è come un fuoco d'artificio sul punto di esplodere. Si sente forte, vuole dimostrarlo, e lo vuole dimostrare anche a te. E' orgoglioso e testardo. Un po come la sua padrona no?
La tassetta sorrise, annuendo vigorosamente alle parole dell'uomo.
Il suo spirito si acquieterà quando comincerai ad accettarlo e rispettarlo, in tutte le sue sfaccettature!
Io...si, lo farò! Voglio bene a Gil e desidero che lui mi accetti...ma per farlo, devo prima accettarlo io, ho capito! Va bene professore, ce la metterò tutta!
Rispose convinta, osservando con un enorme sorriso il suo Gilbert spostarsi sul braccio teso di Simon e guardarlo con sguardo apparentemente truce ma tranquillo. Niente graffi nè beccate: rimaneva lì, immobile, con l'ala ferita ma non sofferente.
Vedi? Ma non ti preoccupare, questo succederà anche con te! Ma devi esserne convinta dal profondo del tuo cuore. Solo così puoi cambiare la realtà che è intorno a te. Solo se le tue convinzioni sono forti e pure.
Lo sono!
Rispose, finendo in fretta la sua tazza di thè mentre ora il docente di Cura riponeva il povero gufo sul suo trespolo per farlo riposare.
Forse è ora che torni nei tuoi dormitori. Si è fatto tardi. Non ti preoccupare, il tuo Gufo è in buone mani!
D'accordo professore! Allora le lascio Gilbert. Buona serata e...grazie di tutto!
Cappie posò la sua tazza, ormai vuota, sul tavolo. Dopodichè, data una piccola carezza a Gilbert, si diresse verso la porta dell'ufficio di Simon, voltandosi per salutarlo un'ultima volta e uscendo dalla stanza.
[Uscita per Caroline Priscilla]
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da Irvyne » 31/07/2013, 14:41
{ GIOVEDI' MATTINA - ORE 10:28 - 3 NOVEMBRE }
Quella mattina sia lui che il docente di Cura non avevano lezioni in programma, per questo Irvyne Trigger aveva approfittato di quella occasione per andarlo a trovare nel suo ufficio, sperando vivamente di non disturbarlo. Nelle settimane addietro aveva portato al collega un esemplare di cucciolo di allocco ferito a una zampa, chiedendogli cortesemente di curarlo e dargli tutte le medicine necessarie (pagando qualunque cifra) affinché potesse tornare forte e resistente, adatto a diventare un autentico postino privato per la sua futura abitazione con la presto consorte Vilvarin. Simon si rivelò in quel frangente una persona squisita e gentilissima, annuendo immediatamente e prendendosi cura di Aranel, questo il nome dell'allocco, nei successivi cinque giorni, informando ogni 12 ore il suo padrone dei progressi di guarigione. Una volta riconsegnato, il piccolo sprizzava vita da tutti i pori, volava egregiamente ed era affettuoso e dal piumaggio splendente. Allora perché mai Irvyne non avrebbe dovuto ringraziarlo a dovere per quella cortesia? Essere un docente di Cura ed un collega non gli imponeva di non richiedere alcun compenso monetario, ed invece non aveva accettato nessuna remunerazione in Galeoni, accettando solo una placida stretta di mano. Chiunque conosceva il professor Trigger però, sapeva che in qualche modo la propria gratitudine prima o poi l'avrebbe dimostrata, quando meno uno se lo aspettava, ed infatti quella mattina stava proprio per fare una cosa simile. Bussò alla porta del suo ufficio, attendendo pazientemente di avere il permesso per entrare, e quando il collega l'avesse dato, allora, posando la mano sulla maniglia, sarebbe entrato con sotto il braccio sinistro una specie di grosso pacco regalo incartato.
Professor McDullan, buongiorno, è un piacere vederla, come sta?
Chiese cortesemente, chiudendo la porta dietro le spalle ed avvicinandosi al docente per tendergli la mano in segno di saluto. Posò la scatola di medie dimensioni sopra la scrivania dell'Allevatore, avvolta in una carta da regalo di colore argentato ed un grosso fiocco rosso fiammante sopra , tipico quasi dei soliti doni natalizi, seppur con almeno una buona mesata di anticipo.
Ero passato a ringraziarla di nuovo per lo splendido lavoro che ha fatto con il piccolo Aranel. Ha già consegnato la prima decina di lettere ed è davvero velocissimo, le sue cure lo hanno rimesso al mondo e per me quell'animaletto è come un figlio, dunque per prima cosa avrei piacere di invitarla una volta a cena, a casa mia e della mia compagna... La professoressa Vilvarin.
Prima bomba sganciata, ovvero, lui e l'erbologa di Hogwarts stavano insieme, ed anche da parecchio se si considerava che avevano già una cosa in comune. Al tempo delle cure dell'allocco, Simon non poteva sapere da Irvyne che il postino sarebbe stato adibito alla consegna delle lettere in casa Trigger-Vilvarin, perché nella coppia vigeva ancora il segreto di relazione; adesso però che lei era tornata ed aveva deciso di vivere normalmente e apertamente a contatto con l'Astronomo, quel segreto poteva finalmente cadere e il professore non aveva alcun problema nel cominciare ad informare i colleghi partendo proprio da colui che aveva dato un suo piccolo contributo riferito al suo angolo di Paradiso con Lindë. Aspettò che l'uomo assorbisse la notizia, magari anche facendogli i complimenti, dato che una convivenza possibilmente avrebbe portato ad un non troppo futuro matrimonio, dopo di che, andò avanti con la conversazione, sempre sorridente, sempre educato.
Ma prima di tutto... Questo pacco è per lei. La prego lo apra, lo so che non voleva nulla in cambio ma l'ho fatto con tutta la devozione possibile e la pregherei di accettarlo, sperando di aver azzeccato un minimo i suoi gusti personali!
Se dunque Simon McDullan avesse deciso di sciogliere il fiocco ed aprire il regalo, all'interno avrebbe trovato una enciclopedia completa in svariati volumi della nota testata babbana "National Geographic" che ritraeva tutti quanti gli animali del mondo più o meno conosciuti. Dal settore mammiferi, agli uccelli ai pesci, trattati con la migliore cura e precisione possibili, fornendo anche fotografie non solo di tipologia artistica ma anche ai raggi x, per una dettagliata spiegazione dell'apparato osseo, comprese anche immagini disegnate con gli animali visti dall'interno, quindi organi e tessuti muscolari.
Allora, mi dica... E' di suo gradimento, professor McDullan?
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da Simon » 09/10/2013, 13:42
La teiera fumava allegramente su quel piccolo fuoco da campo che Simon tendeva sempre ad avere con sé. Lo scozzese stava riordinando i libri nella sua ampia libreria posta al muro di destra. Nella dritta aveva ancora due o tre tomi mentre con la mancina stava inserendo un testo nella fessura che aveva appena creato. Dopo quell'incontro nella foresta e quelle strane scelte aveva sentito il bisogno di riordinare la sua vita, e quale cosa era la migliore se non iniziare da quella dannata libreria? Stava sfruttando la mattinata libera per poter fare quel lavoro e Simon stava cominciando a trovarlo stimolante. Ovviamente tutto l'ufficio era un putiferio di oggetti messi nei posti sbagliati. Seth si trovava sul suo solito ramo di quel grande bonsai che il Professore comprò a Londra per lui. Lo fissava stranito da quel cambiamento e dalle sue movenze, più decise e meno titubanti. Simon dal canto suo si accorse di quelle strane occhiate e si girò verso di lui fissandolo con i suoi occhi verde smeraldo.
Beh? Che c'è? Dai non fare il pigro e vieni a darmi una mano piuttosto!
Disse con allegria nella voce mentre tornava a rimettere quei libri nello scaffale libero. Non si aspettava nessuna visita quella mattina, beh, in fondo non si aspettava mai visite per tutta la giornata. Difficile che qualcuno veniva addirittura a bussare alla sua porta quando poteva sempre chiedergli informazioni durante i pasti o subito dopo le lezioni. Fortunatamente quella non era una delle solite giornate. Si fermò quando sentì bussare, colpi precisi e diretti arrivarono alle orecchie dell'Allevatore.
Avanti!
Disse con tono tranquillo seppur curioso di sapere chi fosse la persona che voleva incontrarlo a quell'ora del mattino. Si umettò le labbra chinando la testa di lato. Vide la porta aprirsi e palesarsi la figura del professore di Astronomia. Mostrò un sorriso verso di lui poggiando i libri sulla sua scrivania. Si ricordava bene del professor Trigger, aveva curato il suo allocco per cinque giorni ad una zampa, un lavoro molto rilassante doveva dire.
Professor McDullan, buongiorno, è un piacere vederla, come sta?
Si avvicinò al collega porgendo e stringendo la sua mano in segno di saluto. Annuì lentamente portandosi di nuovo con il busto eretto.
Buongiorno a lei, è un piacere anche per me! Io abbastanza bene e lei? Aranel?
Come ogni professore di Cura delle Creature Magiche che si rispetti, il suo primo pensiero dopo i convenevoli era rivolto al piccolo allocco. Ovviamente non riteneva il rapace più importante della persona con la quale stava disquisendo. Per sua fortuna anche questa informazione arrivò in un battito d'ali dalla voce di Irvyne.
Ero passato a ringraziarla di nuovo per lo splendido lavoro che ha fatto con il piccolo Aranel. Ha già consegnato la prima decina di lettere ed è davvero velocissimo, le sue cure lo hanno rimesso al mondo e per me quell'animaletto è come un figlio, dunque per prima cosa avrei piacere di invitarla una volta a cena, a casa mia e della mia compagna... La professoressa Vilvarin.
Sgranò un attimo gli occhi realizzando la grandissima notizia che era riferita ai due colleghi. Il sorriso divenne più ampio e la mano si mosse di nuovo per provare a stringere, in segno di congratulazioni, quella del collega.
Davvero? Sono felicissimo per voi! Congratulazioni! Sono davvero onorato del suo invito e con molto piacere accetto!
Niente balbettii e niente disagio, il professore era rinato come una una persona più sicura di sé. Seth dal canto suo sgranò gli occhi a quella vista, non lo aveva mai visto così bendisposto ad accettare un invito di quel genere. Si alzò ritto su quel ramo e cominciò a pensare che non era Simon quello che si trovava davanti a lui, ma una copia fatta male del suo amico. Continuò ad osservarlo indispettito e curioso allo stesso tempo.
Ma prima di tutto... Questo pacco è per lei. La prego lo apra, lo so che non voleva nulla in cambio ma l'ho fatto con tutta la devozione possibile e la pregherei di accettarlo, sperando di aver azzeccato un minimo i suoi gusti personali!
Ma non doveva, davvero! L'ho fatto in amicizia, non c'era davvero bisogno! Ma visto che insiste lo accetto, la ringrazio!
Velocemente le mani corsero al fiocco per scioglierlo, rivelando quello che era il regalo. Rimase un attimo in silenzio, gli occhi verdi che rimasero fissi su quell'enciclopedia. Si umettò il labbro superiore, davvero un regalo azzeccato per il nostro scozzese che non smise di osservare tutti quei volumi della testata babbana che tanto gli interessava.
Allora, mi dica... E' di suo gradimento, professor McDullan?
Alla sua domanda il professore alzò lo sguardo verso il collega, annuendo velocemente.
Non poteva farmi un regalo migliore, davvero! Ah, sto facendo del thè, ne vuole una tazza?
Chiese poi con straordinaria gentilezza al collega, invitandolo implicitamente a fargli compagnia per quella mattinata piuttosto attiva.
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Simon
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- Grado: 11
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Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
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2013-02-04 01:14:55 |
Caroline Priscilla |
d20 |
1 |
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2013-02-03 23:49:16 |
Caroline Priscilla |
d20 |
20 |
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