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Giardino Interno

Messaggioda Elisabeth » 11/12/2012, 18:19

Elisabeth si era voltata velocemente verso la vocina che l’aveva salutata e fu felicissima di rivedere la sua amica Delfina e dopo i saluti di rito e le rispettive domande riguardante il loro stato di salute, l’attenzione della bambina fu tutta per Daphne, e già la piccola volpe faceva strage di cuori, prima Cappie ed ora Brianna, cosa che non infastidiva minimante la bambina, fino a quanto la volpe frequentava i suoi amici le andava bene, ma, le era severamente vietato provare a stringere amicizia con chi la bambina non conosceva e soprattutto non sopportava ed in entrambi i casi la bestiola non faceva niente senza il permesso della bambina.
Ma, questa volta con Brianna era stato diverso, era come se la piccola volpe non gradisse la presenza della bambina e non si trattava solo di gelosia, c’era qualcosa di strano nel comportamento di Daphne dopo l’arrivo della Delfina, così la Serpina decise di porre rimedio allo strano modo di fare della bestiola, usando due semplici paroline “mia amica” con esse Daphne si tranquillizzò e si avvicinò alla bambina, forse attirata dalle parole dell’amica della sua padroncina.

E’ un piacere conoscerti, piccola Daphne… hai un nome bellissimo!

Dopo quelle semplici parole Daphne si avvicinò alla bambina scodinzolando lentamente, cosa che alla Serpina non piacque più di tanto, la sua volpe ancora non si fidava della Delfina, ma, lei non avrebbe fatto niente per costringerla a fare amicizia, ma, sapeva che la scintilla sarebbe scoppiata molto presto, di solito la piccola volpe ubbidiva ciecamente alla Serpina, proprio perché la bambina non le ordinava mai niente in modo autoritario, la bambina si limitava solo a controllare e modificare il comportamento della sua piccola amica.
Notando che Brianna sembrava volesse accarezzare la piccola volpe, Elisabeth fece la cosa più naturale di questo mondo, dare alla bambina il permesso di accarezzare la volpe ed ecco che Daphne ancora titubante sembrava gradire molto le carezze della bambina.
Elisabeth sorrise notando come Brianna accarezzava Daphne e la cosa che la rendeva più felice o forse bisognerebbe dire orgogliosa era che la piccola volpe si comportava bene, si lasciava accarezzare ed ogni tanto cercava di avvicinare il musetto al faccino della bimba, per leccarle affettuosamente una guanciotta.

Mi sa che le piaci sai Bri, potrei diventare gelosa.

Disse ridendo, ma, Elisabeth non sarebbe mai stata gelosa delle coccole che la Daphne elargiva alle sue amiche, quello per la bambina significava solo che le sue amiche piacevano molto anche alla piccola volpe, un buon risultato questo era ovvio.

Ellie, credi che la Vireau ti lascerà portare Daphne alle esercitazioni del coro?

Spero di si, non vedo quale sia il problema, Daphne viene con me ovunque e non credo che portarla con me in Auditorium potrebbe creare dei problemi, ma, per non incorrere in qualche punizione penso che una volta concluse le prove con il coro chiederò alla Prof.ssa Vireau il permesso di portare Daphne con me e spero tanto che acconsenta.

Ma nello sguardo di Elisabeth fece capolino un velo di tristezza, forse la Prof.ssa Vireau, non le avrebbe permesso di portare con lei Daphne, la bambina sapeva quanto la donna tenesse al coro ed immaginava, chissà forse a buon ragione o forse era solo pessimista, che la direttrice del coro non avrebbe accettato Daphne in Auditorium tanto facilmente, ma, chiedere in fin dei conti non costava poi molto.

Le stai insegnando qualcosa? o ti servono solo per giocare con lei? i giochini, intendo.

Alla domanda dell’amica Elisabeth rispose con un sorriso, la domanda era interessante, ma, lei aveva un modo tutto suo per addestrare i suoi animali, niente pretese, la bambina insegnava piccole cose durante i pomeriggi in cui giocava con Daphne e nonostante la bambina non volesse che farle percorrere i sotterranei da sola era sicura che se si fosse trovata nell’Atrio della scuola ed avesse sussurrato il nome della volpina ed avendo quest’ultima la possibilità di uscire dalla Sala Comune sarebbe andata da lei senza soste intermedie.

Un po’ tutte e due le cose, sai di solito uso i giochi per insegnarle un nuovo trucchetto, ma, oggi pomeriggio ci limiteremo a giocare, non è vero Daphne?

Accarezzando la testolina della piccola volpe

Sai prima di portarla con me in Auditorium vorrei chiedere il permesso alla Prof.ssa Vireau e poi casomai farla venire.

Questa volta nello sguardo di Elisabeth si accese una strana scintilla, quella sfida le piaceva e poi tra un po’ ci sarebbe stata anche la gara tra cori.

Forse dovrei approfittare della gara tra cori per chiedere alla Prof.ssa Vireau il permesso di portare Daphne con me, sono sicura che la sua presenza riuscirebbe a farmi calmare.

La verità era che Elisabeth era spaventata, che dico spaventata era terrorizzata dall’idea di prendere parte ad una gara tra cori, lei che fino all’anno prima non credeva proprio che avrebbe fatto un passo del genere ed ora invece eccola lì che si preoccupava di eseguire ogni singolo suggerimento della Prof.ssa Vireau le desse e soprattutto trovare qualcosa o meglio qualcuno in grado di farla calmare e chi meglio di Daphne, che sulla bambina aveva per così dire il dono di farla rilassare.
Quel pensiero sconsolato, passò velocemente, grazie alla piccola Daphne che allontanatasi da Brianna si era letteralmente gettata tra le braccia della padroncina.

Cosa ti prende piccolina? – le chiese la bambina e ricevendo come risposta un’occhiata di Daphne verso Brianna – Va bene, hai vinto tu, adesso chiediamo a Brianna se le va di giocare con noi.

Un secondo dopo aver sentito quelle parole Daphne iniziò a scodinzolare tutta contenta e prendendo una pallina dalla tasca del giaccone della padroncina là portò da Brianna lasciando cadere la pallina davanti alla bambina.

Bri ti andrebbe di giocare un po’ con noi, vedi te l’ho sta chiedendo anche Daphne.

Chiese la Serpina accompagnando le sue parole da un bel sorriso, mentre Daphne strusciava la testolina contro la manina di Brianna.
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Messaggioda Brianna » 13/12/2012, 19:39

La passeggiata all’aria aperta che la bambina aveva deciso di fare si stava rivelando davvero una bellissima idea, non solo aveva incontrato Elisabeth, ma stava anche facendo conoscenza con la sua piccola amica, Daphne, e per Brianna che adorava tantissimo gli animali, questa era una cosa molto, ma molto positiva.

La piccola volpe all’inizio era stata abbastanza reticente, forse non si fidava della delfina, o forse – molto piu semplicemente - non si fidava degli estranei in generale; comunque, dopo i primi momenti di reciproca conoscenza – volpe e bambina – la piccola Daphne aveva deciso che poteva fidarsi di Brianna… forse solo grazie ai segni impercettibili fatti dalla sua padroncina, ai quali comunque Brianna non aveva fatto caso e, se anche li avesse visti non li avrebbe compresi, dal momento che erano un modo di comunicare tra la volpe e la sua padroncina; o forse anche grazie al fatto che si trovavano di fronte due cucciole… la cucciola di volpe e la cucciola d’uomo, e i cuccioli, da sempre, imparano a fidarsi in fretta di chi li tratta bene.

Immagine


La volpe, probabilmente presa un pochino più di confidenza dopo le iniziali coccole di Brianna, avvicinò il musetto alla faccia della bambina, e Brianna fu ben felice di lasciarsi, per così dire, baciare dalla piccola volpe e, ridendo, le disse

mi fai il solletico Daphne!

Brianna era da ormai un po' di tempo che non si sentiva così bene, come in quel giorno… così innegabilmente se stessa… nessun pensiero, nessuna preoccupazione… tutte le cose brutte svanite grazie alla presenza dell’amica, e soprattutto, dell’amicizia che stava nascendo tra la bambina e l’animaletto.

Mi sa che le piaci sai Bri, potrei diventare gelosa.

Il sorriso che stava nascendo sulle labbra di Brianna per l’ affermazione di Elisabeth, morì di colpo, sostituito da un’espressione molto seria sul viso della bambina, che si era prontamente spostata dalla volpina… non voleva che la sua amica diventasse gelosa… e sapeva benissimo com’era fatta lei… i suoi genitori glielo dicevano sempre, e anche Sayuri – la sua sorellina – glielo aveva fatto notare… Brianna, quando si metteva ad accarezzare un animale, quando ci giocava, era come se diventasse un'altra persona, come se tutto, attorno a lei, scomparisse, e lei si lasciasse davvero andare… e se si comportava così con un animale non suo, era facile che il proprietario magari ne fosse geloso.
E anche se Elisabeth aveva detto quella frase ridendo, la bambina non poteva non notare però le parole, così rispose

Elisabeth… io non vorrei mai che tu potessi essere gelosa… se… se dovessi essere, come dire… eccessiva con la tua Daphne, ti prego, dimmelo… non lo faccio apposta. Ok?

Aveva sottolineato di proposito la parola “tua”, in quanto – appunto – l’animale era di Elisabeth.

Poi le due bambine cambiarono decisamente argomento, Brianna aveva chiesto all’amica se pensava che la professoressa Vireau le avrebbe lasciato portare Daphne in Auditorium

Spero di si, non vedo quale sia il problema, Daphne viene con me ovunque e non credo che portarla con me in Auditorium potrebbe creare dei problemi, ma, per non incorrere in qualche punizione penso che una volta concluse le prove con il coro chiederò alla Prof.ssa Vireau il permesso di portare Daphne con me e spero tanto che acconsenta.

Non lo so Ellie, ma ho notato che lei porta sempre Fire a lezione, ma non mi sembra di averlo mai visto alle prove… però magari se glielo chiedi, te la lascia portare… Daphne è molto educata e non credo possa disturbare.

Nel frattempo la piccola volpe si era stancata di stare ferma e farsi coccolare da Brianna, ed era tornata verso Elisabeth, e Brianna, notando i giochini ce aveva portato Elisabeth, le aveva chiesto se li usasse solo per far giocare la piccola volpe o la stesse in qualche modo addestrando a fare qualcosa… Brianna non si sarebbe mai permessa di sostituire Elisabeth nell’addestramento della volpina, non le era nemmeno passato per la testa una cosa del genere… solo, aveva chiesto ai suoi genitori un animaletto tutto suo, ma non aveva idea di come fare ad addestrarlo ad essere buono, sempre se i suoi avessero acconsentito a regalarglielo, e magari, se avesse visto Elisabeth come faceva, poteva provarci anche lei… ma chissà se davvero quell’animale tanto agognato sarebbe arrivato per davvero? Se lo fosse stato, magari avrebbe potuto chiedere all’amica qualche dritta in merito.

Un po’ tutte e due le cose, sai di solito uso i giochi per insegnarle un nuovo trucchetto, ma, oggi pomeriggio ci limiteremo a giocare, non è vero Daphne?

Che trucchetti le insegni?

La sua era solo curiosità, ma alla fine la voglia di giocare era maggiore.

Sai prima di portarla con me in Auditorium vorrei chiedere il permesso alla Prof.ssa Vireau e poi casomai farla venire.

Si, direi che è la cosa migliore da fare… almeno sei sicura che, nel caso, non te la fa rimanere fuori dalla porta da sola

Ragionò ad alta voce Brianna

Forse dovrei approfittare della gara tra cori per chiedere alla Prof.ssa Vireau il permesso di portare Daphne con me, sono sicura che la sua presenza riuscirebbe a farmi calmare

La gara tra cori… io… non mi sento così brava, spero di non far sfigurare la scuola – disse la bambina dando voce ai suoi pensieri – ma sono sicura che se glielo dici alla Vireau, con queste motivazioni te la lascia portare Daphne… o almeno lo spero!

Si, sarebbe stata utile anche per la bambina la presenza di Daphne. Forse, in un Auditorium non più del tutto asettico per la presenza della volpina, sarebbe riuscita anche a cantare meglio, chissà… di sicuro la volpina – se fosse potuta andare con loro – avrebbe agito su Brianna come una sorta di effetto placebo, e la bambina sarebbe stata un filino più tranquilla… chissà!

Nel frattempo la volpe era tornata da lei, per farsi coccolare ancora un po' e Brianna era stata ben felice di accontentarla; ad un certo punto però, la piccola volpe era corsa in braccio alla sua padroncina e Brianna, un pochino preoccupata, chiese

che c’e Daphne? Ti ho forse fatto male accarezzandoti? Scusami, non l’ho fatto apposta!

E mentre lei diceva queste parole, Elisabeth – che ovviamente conosceva molto meglio di lei la sua volpe – le chiedeva

Cosa ti prende piccolina? Va bene, hai vinto tu, adesso chiediamo a Brianna se le va di giocare con noi

No, non le aveva fatto male, voleva solo giocare con lei! E infatti subito dopo

Bri ti andrebbe di giocare un po’ con noi, vedi te l’ho sta chiedendo anche Daphne.

E mentre Ellie chiedeva a Brianna se le andasse di giocare, la piccola volpe aveva “rubato” la pallina dalla tasca del giubbotto della sua padroncina e l’aveva lasciata cadere ai piedi di Brianna

Ma certo Daphne, che mi va di giocare con voi!

Aveva esclamato allora Brianna, la gioia che aveva decisamente fatto presa nel suo cuoricino, mentre accarezzava la testolina della volpe

Come fai Elisabeth? Gliela devo lanciare e lei la va a riprendere?

Domanda banale, certo, ma ogni animale era addestrato in modo diverso dal proprietario e Brianna voleva essere certa che la piccola volpe capisse e giocasse anche con lei; e se la risposta di Elisabeth fosse stata affermativa, Brianna avrebbe preso la pallina e l’avrebbe lanciata non molto distante, ridendo nel vedere la piccola volpe partire all’inseguimento di quello che, molto probabilmente, era il suo gioco preferito.

Elisabeth, sai… forse i miei regaleranno anche a me un animaletto per Natale… lo spero tanto!

Avrebbe poi confidato all’ amica, mentre aspettava il ritorno di Daphne con la pallina.
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Messaggioda Elisabeth » 23/12/2012, 22:24

Elisabeth fu molto felice di incontrare Brianna in giardino e vedere che Daphne sembrava non fidarsi della bambina, rattristò la Serpeverde, certo la piccola volpe di solito aveva ragione, ma, Brianna non era un pericolo e poi le due bambina aveva tanto in comune, l’amore per la musica, entrambe membri del coro della scuola e per quello che poteva vedere l’amore per gli animali.
Chi ama gli animali si vede subito e Brianna faceva parte della categoria amo gli animali per quello che sono, non per quello che possono essere.
La Serpina forse un po’ troppo autoritaria, per la prima volta impose la sua volontà alla piccola volpe, la bambina voleva che la sua amica si avvicinasse alla bambina e ci sarebbe riuscita, così con un movimento impercettibile della manina diede le sue direttive, ora volente o nolente Daphne si sarebbe avvicinata a Brianna ed avrebbe in qualche modo fatto amicizia con la bambina.
Mentre Elisabeth pensava a come fare per farsi insegnare da suo nonno, come poteva dare le sue direttive a Daphne solo con lo sguardo, la piccola volpe si era avvicinata alla bambina e trovando le coccole ricevuto di suo gradimento, come del resto la bambina, che ora le piaceva quasi quando Cappie per ripagarla le diede una leccatina sulla guanciotta.

mi fai il solletico Daphne!

Vedendo che alla piccola volpe Brianna piaceva, ridendo Elisabeth disse che poteva diventare gelosa delle attenzioni che la sua piccola amica aveva per l’amica, senza pensare che forse poteva far restare male la bambina e di fatti era successo proprio questo.

Elisabeh… io non vorrei mai che tu potessi essere gelosa… se… se dovessi essere, come dire… eccessiva con la tua Daphne, ti prego, dimmelo… non lo faccio apposta. Ok?

Diventare eccessiva con Daphne?!? Aahh …. Ho capito, cosa vuoi dire. Mi sa che tu ed io abbiamo lo stesso problema, anch’io come te quando vedo un animaletto non capisco più niente, mi dimentico di tutto, focalizzo tutta la mia attenzione su di loro e so solo che voglio che si sentano amati e protetti e come puoi vedere mi sa che sto iniziando a viziare un po’ troppo Daphne, visto che le permetto di venire con me praticamente ovunque, ma, lei ha il dono di farmi calmarmi e come ha detto papà quando me l’ha regalata, Daphne ha qualcosa di speciale, anche se ancora non so bene cosa.

Disse la Serpeverde accompagnando le sue parole da un grazioso sorriso, mentre accarezzava la testolina della sua piccola volpe.
Il discorso cambiò velocemente da Daphne si parlò dell’opportunità di portare la piccola volpe in Auditorium durante le prove e con la Serpina che rispondeva che prima di poter portare il suo calmante personale con lei in Auditorium doveva prima chiedere il permesso alla Vice Preside, sperando ovviamente di riuscire ad ottenere il consenso della donna.

Non lo so Ellie, ma ho notato che lei porta sempre Fire a lezione, ma non mi sembra di averlo mai visto alle prove… però magari se glielo chiedi, te la lascia portare… Daphne è molto educata e non credo possa disturbare.

Mentre le due bambina continuavano a conversare amabilmente, Daphne iniziava a diventare irrequieta le coccole erano belle, questo era certo, ma, lei era stata portata dalla padroncina su quel prato per giocare mica per passare il tempo a chiacchierare con le sue amiche e con la Serpina che spiegava all’amica cosa servivano i giocattoli che si era portata dietro, visto che la bambina utilizzava le palline sia per far semplicemente giocare la cucciolina, sia per insegnarle qualche trucchetto.

Che trucchetti le insegni?

Per ora le ho insegnato a riportare la pallina e devo dire che è diventata veramente brava, la prende, me la riporta indietro e me la lascia direttamente in mano, pronta per ricominciare tutto da capo. Ultimamente le sto insegnando un altro trucco, ma, questo è un po’ complicato, magari più tardi ti faccio vedere, ma, per ora voglio solo che si diverta niente esercizi.

Intanto la Serpina spiegava all’amica che voleva chiedere il permesso prima di portare Daphne con lei e che magari poteva utilizzare come scusa l’imminente gara tra cori, in fin dei conti se Daphne era in grado di calmarla perché non doveva approfittare della presenza della piccola volpe, ma, il problema era ottenere il permesso di portala con se mica voleva lasciarla fuori dall’Auditorium, lei che non permetteva alla piccola volpe nemmeno di camminarle accanto in sotterraneo, figuriamoci se le poteva piacere l’idea di lasciarla da sola per due ore.

La gara tra cori… io… non mi sento così brava, spero di non far sfigurare la scuola.

Elisabeth sorrise, lei e Brianna erano davvero tanto simili anche la Serpina aveva gli stessi dubbi, la bambina aveva preso qualche lezione di canto, ma, era da così tanto tempo che non cantava più che forse o meglio quasi probabilmente tutto quello che aveva imparato l’aveva dimenticato, poteva solo fare del suo meglio durante le prove con il coro e fare tesoro di tutto quello che la Prof.ssa Vireau le diceva e che diceva ai suoi compagni.

ma sono sicura che se glielo dici alla Vireau, con queste motivazioni te la lascia portare Daphne… o almeno lo spero!

Già dobbiamo solo sperare che permetta a Daphne di unirsi a noi, magari la sua presenza oltre ad aiutare me potrebbe aiutare anche te Brianna e perché no magari qualche anche qualche altro membro del coro.

Mentre le due bambina parlavano del coro, Daphne si godeva le coccole della Delfina quando improvvisamente lascio la bambina e corse in braccio alla padroncina.

Che c’e Daphne? Ti ho forse fatto male accarezzandoti? Scusami, non l’ho fatto apposta!

Non preoccuparti Brianna non si è fatta male, vuole solo giocare non è vero Daphne?

La bambina conosceva fin troppo bene, il comportamento della piccola volpe, che nonostante stesse iniziando ad addestrare evitava accuratamente di modificare in qualche modo il suo comportamento, la bambina voleva solo che ubbidisse ai suoi comandi solo quando era necessario per il resto poteva seguire i suoi istinti come meglio credeva proprio come in quel momento, con la bambina che aveva campito senza problemi che la volpe voleva solo giocare e che si era stufata delle coccole, anche se poteva vivere di sole coccole, ma, era un cucciolo ed i cuccioli si sa amano giocare, proprio come i bambini.
La Serpina prontamente chiese di giocare con lei e la piccola volpe, con Daphne che aveva preso una pallina dalla tasca della padroncina ed era trottata verso la Delfina lasciandole cadere la pallina accanto ai piedi.

Ma certo Daphne, che mi va di giocare con voi!
Come fai Elisabeth? Gliela devo lanciare e lei la va a riprendere?


Si più o meno facciamo così, puoi provare a lanciarle la pallina se vuoi, dopo quando è il mio turno ti faccio vedere un trucco che le sto insegnando, vedrai è bravissima.

Gli occhietti della Serpeverde si illuminarono al pensiero di far vedere all’amica quanto Daphne fosse ubbidiente e soprattutto quanto fosse brava a stanare o meglio a trovare gli oggetti che la bambina nascondeva e che in seguito le chiedeva di trovare, ma, per ora voleva solo che Daphne si divertisse e correre dietro ad una pallina era uno dei suoi giochi preferiti, come del resto correre per il giardino insieme alla padroncina.
Intanto Brianna stava dicendole qualcosa in merito ad un regalo per Natale.

Elisabeth, sai… forse i miei regaleranno anche a me un animaletto per Natale… lo spero tanto!

Davvero riceverai un animaletto per Natale?

Chiese la Serpina entusiasta, dando subito dopo un consiglio all’amica sempre se quest’ultima l’avesse ascoltato.

Ti suggerisco di andare al Serraglio Stregato, se dici al suo proprietario che sei mia amica, eviterà di venderti qualche barbagianni e ti lascerà scegliere l’animaletto che vuoi. Se posso darti un consiglio in merito alla scelta, non scegliere il tuo nuovo amico in base a quanto lo trovi carino, lascia che sia lui a sceglierti.

Uno strano consiglio per una bambina così piccola, ma, per Elisabeth era sempre stato più semplice fare amicizia con gli animali che lasciare che fossero loro a sceglierla come loro amica era una cosa naturale, forse non lo sarebbe stato per Brianna, ma, nessuno poteva dirlo in fin dei conti le due bambine erano molto simili e chissà forse lo erano anche in questo.
Intanto Daphne era partita dietro la pallina lanciata dalla Delfina e velocemente recuperò la pallina e tornava verso le due bimbe, pronta a ripartire all’inseguimento una seconda volta.
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Messaggioda Brianna » 27/12/2012, 13:20

Diventare eccessiva con Daphne?!? Aahh …. Ho capito, cosa vuoi dire. Mi sa che tu ed io abbiamo lo stesso problema, anch’io come te quando vedo un animaletto non capisco più niente, mi dimentico di tutto, focalizzo tutta la mia attenzione su di loro e so solo che voglio che si sentano amati e protetti e come puoi vedere mi sa che sto iniziando a viziare un po’ troppo Daphne, visto che le permetto di venire con me praticamente ovunque, ma, lei ha il dono di farmi calmarmi e come ha detto papà quando me l’ha regalata, Daphne ha qualcosa di speciale, anche se ancora non so bene cosa.

Brianna sorrise alle parole dell’amica, lieta che avesse compreso il suo problema, seppur esposto in modo non proprio perfetto… a quanto pareva erano molto più simili di quanto non si fosse aspettata.

Forse, la cosa speciale che intende il tuo papà è proprio quella, che ha il potere di farti calmare, di farti stare più tranquilla…

Per Brianna la capacità di un animale, di qualsiasi animale, di riuscire a farla stare più tranquilla, era la più alta manifestazione di magia che lei conoscesse… l’aveva sempre considerata tale, una magia appunto, ancor prima di scoprire che esistevano esseri umani – proprio come lei – in grado di fare magie… quella degli animali era comunque qualcosa che, per la bambina, stava al di sopra e al di fuori di qualsiasi magia avesse mai potuto imparare… forse per Elisabeth non era la stessa cosa, o forse si… chissà.

Poi avevano iniziato a chiacchierare di tante cose, fino ai vari giochini che Elisabeth aveva portato per Daphne, e Brianna curiosa come sempre se si trattava di animali aveva chiesto che genere di trucchetti l’amica stesse insegnando alla sua volpacchiotta

Per ora le ho insegnato a riportare la pallina e devo dire che è diventata veramente brava, la prende, me la riporta indietro e me la lascia direttamente in mano, pronta per ricominciare tutto da capo.


Daphne, ma allora sei proprio una brava volpina ubbidiente!

Si, Brianna parlava anche con gli animali, per lei era normale come respirare

Ultimamente le sto insegnando un altro trucco, ma, questo è un po’ complicato, magari più tardi ti faccio vedere, ma, per ora voglio solo che si diverta niente esercizi.

Oh, mi piacerebbe tanto vedere! Ma solo se Daphne non è troppo stanca!

Poi le due bambine erano passate a chiacchierare del fatto che Elisabeth avrebbe voluto portare la sua volpe in Auditorium, ma la Delfina non era proprio sicura che la Direttrice Artistica glielo avrebbe lasciato fare, anche se forse, chiedendolo alla Vireau, forse gliel’avrebbe concesso… chissà.

Già dobbiamo solo sperare che permetta a Daphne di unirsi a noi, magari la sua presenza oltre ad aiutare me potrebbe aiutare anche te Brianna e perché no magari qualche anche qualche altro membro del coro.

A me aiuterebbe di sicuro - ammise sincera la Delfina – per gli altri non lo so… c’e sempre il rischio che qualcuno possa averne paura, per quanto Daphne sia beneducata… ma sono sicura che la Vireau, qualora ti desse il permesso di portarla, sistemerebbe tutto.

Nel frattempo la volpina si era decisamente stancata delle coccole… era una cucciola, e come tale si comportava… coccole si, ma dopo un po' si era annoiata e aveva per così dire rubato una pallina dalla tasca della padroncina per farla cadere ai piedi di Brianna, in un chiaro invito al gioco… invito che Brianna non vedeva l’ ora di ricevere e che era stata ben contenta di accogliere, ma non sapendo bene come era stata addestrata la volpina, aveva chiesto all’amica come doveva fare, in modo che la piccola volpe riuscisse a capire cosa faceva Brianna e di conseguenza potesse giocare con lei.

Come fai Elisabeth? Gliela devo lanciare e lei la va a riprendere?


Si più o meno facciamo così, puoi provare a lanciarle la pallina se vuoi, dopo quando è il mio turno ti faccio vedere un trucco che le sto insegnando, vedrai è bravissima.


E se gli occhi della serpina si erano illuminati di orgoglio per ciò che la sua volpacchiotta era in grado di fare, quelli di Brianna brillavano di gioia nel poter giocare con Daphne e magari anche apprendere qualcosa in più su come addestrare un animale, soprattutto in vista del possibile animaletto che forse le sarebbe arrivato per le feste di Natale.

Non vedo l’ora di vedere!

Esclamò ad Elisabeth mentre raccoglieva la pallina di Daphne che era ai suoi piedi e la lanciava poco lontano, mentre il fulmine rosso partiva all’inseguimento per poterla prendere il prima possibile e riportarla indietro, divertendosi in quel gioco che le aveva insegnato la sua padroncina.

Elisabeth, sai… forse i miei regaleranno anche a me un animaletto per Natale… lo spero tanto!

Davvero riceverai un animaletto per Natale?

Si!

Risposta monosillabica quella della bambina, che al pensiero di un animaletto tutto suo, da coccolare ed accudire, si era tutta illuminata… era un regalo che, a dire la verità, aspettava da tantissimo tempo… era da quando aveva 7 - 8 anni che chiedeva ai suoi genitori di poter avere un animale tutto suo, ma poi per un motivo o per l’altro non era mai successo… ma stavolta sembrava fosse la volta buona… o almeno la piccola lo sperava con tutta se stessa!

Nel frattempo Elisabeth le dava un preziosissimo consiglio

Ti suggerisco di andare al Serraglio Stregato, se dici al suo proprietario che sei mia amica, eviterà di venderti qualche barbagianni e ti lascerà scegliere l’animaletto che vuoi.

Davvero se gli dico che sono tua amica mi farà vedere tutti gli animali?

Chiese la bambina incredula

Se posso darti un consiglio in merito alla scelta, non scegliere il tuo nuovo amico in base a quanto lo trovi carino, lascia che sia lui a sceglierti.

La bambina sorrise alle parole dell’amica… anche lei la pensava esattamente allo stesso modo… erano decisamente molto molto simili!

Hai perfettamente ragione Ellie!Dovrà essere lui a scegliere me, così sarò sicura che mi vorrà bene… anche il nome se lo dovrà scegliere lui alla fine… tu hai fatto così con Daphne? Hai lasciato che fosse lei a scegliersi il nome?

Chiese ancora Brianna mentre la piccola volpe arrivava con il suo giocattolo in bocca, per lasciarlo quindi cadere nelle mani della bambina, che prontamente rilanciò la pallina, stavolta un poco più lontano, solo per la gioia di vedere come la piccola volpe sembrasse felice nel correre dietro quella pallina e riportarla alle due bambine.

E quando la volpe si fosse stancata di correre dietro alla pallina lanciata da Brianna o da Elisabeth, Brianna avrebbe chiesto all’amica

Mi faresti vedere il trucchetto che le hai insegnato? Se non è troppo stanca, ovviamente.
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Messaggioda Elisabeth » 26/01/2013, 16:53

Forse, la cosa speciale che intende il tuo papà è proprio quella, che ha il potere di farti calmare, di farti stare più tranquilla…

Forse hai ragione tu, eppure ho l’impressione ci sia qualcos’altro sotto.

Probabilmente la piccola Elisabeth sopravvalutava il potenziale magico di suo padre, ma, come darle torto, in fin dei conti Alexander aveva dimostrato più volte di sapere perfettamente cosa passava per la testolina della figlia in più di un’occasione e molte volte aveva assecondato i suoi piccoli capricci.
Una piccola volpe al posto di un aquila era stato un grande cambiamento per la bambina, ma, Daphne aveva il dono di farle dimenticare la nostalgia che saltuariamente l’assaliva pensando a casa sua, alle lunghe giornate in giardino a giocare con i cagnoloni del nonno e le lunghe ore che trascorreva quando poteva farlo, nell’ambulatorio della mamma.
Comunque sia, Daphne stava facendo un ottimo lavoro, in sua compagnia la piccola Elisabeth era spesso di buonumore e raramente perdeva la pazienza, un ottima cosa visto il brutto carattere della bambina.
Ben presto le due bimbe parlarono di quanto Daphne fosse brava a riportare la pallina e con Elisabeth orgogliosa dei progressi che la piccola volpe stava facendo in pochissimo tempo, ovviamente gli esercizi erano semplici visti l’età del cucciolo, ma, constatare che nel giro di pochissime settimane aveva imparato a riportare la pallina alla padroncina era una cosa grandiosa ed il fatto che addirittura gliel’ha consegnava praticamente in mano era da non credere, visto che la Serpeverde non aveva ancora insegnato come fare, certo le sarebbe piaciuto che lo facesse e vederglielo fare di sua spontanea volontà le fece molto ma molto piacere.

Daphne, ma allora sei proprio una brava volpina ubbidiente!

Le parole della Delfina sembrarono piacere anche a Daphne che contrariamente alla sua natura diffidente accettava volentieri le coccole della bambina ed anzi la stava invitando a giocare con lei, lasciandola ai piedi la pallina che aveva rubato poco prima della tasca del giaccone della padroncina.
Elisabeth sorrise vedendo il gesto della sua piccola amica, forse Brianna non ci aveva fatto caso così lei cercò di dare una spintarella all’amica, incitandola ad iniziare a giocare con la piccola volpe e nel frattempo le accennava ad un nuovo trucco, ma, questa volta il nuovo gioco che la Serpeverde stava insegnando alla piccola volpe era un po’ difficile, ma, a quanto sembrava aveva incuriosito la sua amica, che di fatti le rispose.

Oh, mi piacerebbe tanto vedere! Ma solo se Daphne non è troppo stanca!

Daphne moriva dalla voglia di giocare, era stanca di starsene buona e tranquilla, così con i dentini afferrò la manina del giaccone della padroncina tirandola.

Va bene ho capito, vuoi giocare. Tranquilla Bri, Daphne può andare avanti per ore, saremo noi a stancarci, non lei.

Aggiunse la Serpeverde sicura di quello che aveva appena detto e ricevendo in risposta dalla piccola volpe una bella leccata, come per far capire alla padroncina che aveva perfettamente ragione, sarebbero state solo loro due a stancarsi e non lei.
Elisabeth confidò all’amica che voleva chiedere a Madame Vireau il permesso di portare Daphne con lei durante le prova, la bimba era sicurissima che se la sua piccola volpe fosse stata presente lei avrebbe fatto gli esercizi con maggiore concentrazione e sarebbe riuscita a rimanere calma e tranquilla, sperando magari che potesse avere lo stesso effetto anche su altri Musicanti, l’unico problema era come fare per ottenere tale autorizzazione, e se ci fosse stato qualche guastafeste come al solito e se per colpa di qualcuno alla fine Daphne sarebbe rimasta da sola fuori dalla porta dell’Auditorium? Di certo avrebbe scatenato una bruttissima reazione della bambina che essendo vendicativa avrebbe reso la vita al mal capitato un vero inferno e statene certi ne era capacissima.
Dopo aver ascoltato l’intenzione di Elisabeth di portare Daphne con se in Auditorium dopo aver spiegato all’amica che l’avrebbe aiutata a rilassarsi anche Brianna sembrava felice dell’idea e rispose

A me aiuterebbe di sicuro per gli altri non lo so… c’e sempre il rischio che qualcuno possa averne paura, per quanto Daphne sia beneducata… ma sono sicura che la Vireau, qualora ti desse il permesso di portarla, sistemerebbe tutto.

Non credo che si possa avere paura di un cucciolo però non si sa mai.

Rispose la Serpeverde abbracciando la piccola volpe che dopo aver fatto lei le coccole alla padroncina per qualche minuto si allontano dalle braccia della bimba, rubandole un’altra pallina, ora Daphne voleva solo giocare un po’ ed Elisabeth lasciò che il primo lanciò venisse effettuato dalla Delfina.

Ok Bri, spara una bella cannonata.

Disse la bimba sorridendo mentre Daphne si preparava a correre dietro la sua pallina.

Come fai Elisabeth? Gliela devo lanciare e lei la va a riprendere?

Indovinato, ma, stai bene attenta al momento in cui Daphne parte all’inseguimento, ti assicuro che rimarrai stupita.

Aggiunse la Serpeverde facendo l’occhiolino all’amica.

Non vedo l’ora di vedere!

Allora non ti rimane altro da fare che lanciare il tuo bolide e goderti lo spettacolo.

Così non appena Brianna avesse caricato il tiro e lanciato lontano la pallina, Daphne sarebbe partita all’inseguimento più veloce di un fulmine, impedendo con molta probabilità alle due bimbe di vedere le zampine toccare il terreno ed una volta recuperato il giocattolo sarebbe corsa con altrettanta velocità dalle bimbe per riprendere nuovamente quello che fino a quel momento era il suo gioco preferito e tra un tiro e l’altro Brianna raccontò di un regalo che avrebbe ricevuto presto per Natale.

Elisabeth, sai… forse i miei regaleranno anche a me un animaletto per Natale… lo spero tanto!

Davvero riceverai un animaletto per Natale?

Si!

Vedere Brianna così felice perché presto avrebbe ricevuto un animaletto tutto suo da amare ed accudire riempì di gioia il cuore della Serpeverde e proprio perché voleva molto bene alla bimba le diede un prezioso consiglio riguardante il Serraglio Stregato, in fin dei conti la bambina era un’ottima cliente del negozio e per di più il suo proprietario le doveva diversi favori, grazie alla scandalosa pubblicità che la piccola faceva tra gli amici ed i cugini ed un piccolo favore non poteva di certo negarglielo.

Davvero se gli dico che sono tua amica mi farà vedere tutti gli animali?

Certo che puoi dire di essere mia amica, il proprietario del Serraglio Stregato mi deve un sacco di favori, però Bri, quando fai il mio nome dovresti dire il nome per esteso “Elisabeth Alexandra Walker” così capirà subito che stai parlando di me, altrimenti la prenderà per le lunghe e ci metterà un secolo a farti vedere tutti gli animali e vorrà rifilarti la solita civetta. Però fai in modo che sia il tuo nuovo amico a sceglieri e ti posso assicurare che tra di voi si instaurerà un forte legame, un po’ come quello tra Daphne e me.

Disse la bimba, sperando di aver dato un buon consiglio all’amica, lei di solito faceva così lasciava che fosse il suo nuovo amico a sceglierla, ma, con Daphne era stato diverso si erano scelte a vicenda e proprio per questo ogni giorno che trascorrevano insieme il loro legame diventava sempre più profondo.

Hai perfettamente ragione Ellie!Dovrà essere lui a scegliere me, così sarò sicura che mi vorrà bene… anche il nome se lo dovrà scegliere lui alla fine… tu hai fatto così con Daphne? Hai lasciato che fosse lei a scegliersi il nome?

Si alla fine è stata Daphne a scegliersi il nome ed è stato buffissimo, avevo un libro con i nomi e li stavo leggendo sperando di trovare un nome adatto, quando questa piccola peste – accarezzando la testolina della volpina e lanciandole per l’ennesima volta la pallina lontano – Mi è venuta in braccio ed ha appoggiato le zampine sulla pagina e con il tartufo si è messa ad annusare parte del libro dove c’era stampato a caratteri dorati la scritta Daphne, così ho fatto come voleva lei e l’ho chiamata così.

Disse la bambina con gli occhioni che le brillavano ripensando a quel giorno e proprio in quel momento la piccola volpe si sdraiò ai piedi della padroncina che sorridendo si inginocchiò accanto al piccolo animaletto e dolcemente le accarezzò il pelo.

Mi faresti vedere il trucchetto che le hai insegnato? Se non è troppo stanca, ovviamente.

Le chiese la Delfina ricordandosi del nuovo trucco che l’amica stava insegnando alla volpe, mentre la Serpina continuava ad accarezzare dolcemente la sua Daphne, per poi rivolgersi all’amica.

Vedrai adesso scatterà in piedi come suo solito, a questo punto del pomeriggio, fa sempre così reclama le coccole e le prime volte mi faceva anche spaventare, non è vero monella, allora pronta per un altro gioco?

Disse la Serpeverde continuando ad accarezzare la piccola volpe, che nel frattempo era di nuovo in piedi, prontissima a divertirsi con le due bimbe.

Ok Daphne rimani ferma qui, vicino a Brianna, mi raccomando non imbrogliare, io vado a nascondere questo pupazzetto, quando ti do il via vai a cercarlo.

Detto ciò la bambina si allontanò di un paio di metri e nascose il pupazzetto sotto un mucchietto di foglie secche e tornò dall’amica e dalla piccola volpe.

Stai a vedere Bri, cosa ti combina. Cerca Daphne.

Dopo aver ascoltato il nuovo ordine impartitole dalla padroncina la piccola volpe iniziò la sua ricerca, muovendosi lentamente, cercando la scia che aveva lasciato la padroncina quando si era allontanata, ma, il bel tartufone umidiccio di Daphne, perdeva spesso quella scia, distratto dai nuovi odori che sentiva in giardino, ma, diligentemente immagazzinava il nuovo odore e ripartiva alla ricerca della scia lasciata dalla padroncina e mentre la piccola volpe svolgeva il nuovo compito che le era stato affidato le due bambine la osservavano da lontano, ma, una piccola curiosità si fece strada nella Serpeverde.

Bri, sai già che animale vorresti?

Chiese la Serpeverde, attendendo la risposta dell’amica tornando ad osservare i movimenti della piccola volpe.
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Messaggioda Brianna » 01/02/2013, 22:09

Va bene ho capito, vuoi giocare. Tranquilla Bri, Daphne può andare avanti per ore, saremo noi a stancarci, non lei.

Le parole di Elisabeth erano quasi musica alle orecchie della Delfina… anche lei avrebbe passato ore e ore a giocare, e se l’amica e la sua volpe erano della sua stessa opinione, la piccola non poteva che esserne felice!

Quindi, come le aveva spiegato Elisabeth, Brianna prese la pallina che nel frattempo le aveva portato la piccola volpe, fece per lanciarla, mentre Ellie le dava un ultimo consiglio

Indovinato, ma, stai bene attenta al momento in cui Daphne parte all’inseguimento, ti assicuro che rimarrai stupita. Allora non ti rimane altro da fare che lanciare il tuo bolide e goderti lo spettacolo.

Brianna lanciò la pallina più lontano che poté, e la piccola volpe, quasi istantaneamente, partì all’inseguimento del suo gioco… correva talmente veloce che quasi non si vedevano le zampine toccare terra… era uno spettacolo emozionante per la piccola bambina vedere la volpe correre in quel modo; senza quasi dare il tempo a Brianna di accorgersi, la piccola volpe aveva recuperato la pallina ed era tornata, sempre correndo velocissima, verso le due bambine, con l’aspettativa di riprendere il gioco… lanciarono la pallina diverse volte, ed ogni volta la piccola volpe partiva alla rincorsa del gioco velocissima… Brianna era felice, si stava divertendo tantissimo; ed era felicissima che Elisabeth stesse condividendo con lei quel momento spettacolare. Il volto della piccola era illuminato dalla gioia, le guancette rosse per l’aria frizzante di quella giornata, e nessun pensiero triste per la testa… cosa poteva volere di più dalla vita?

Decise di raccontare ad Ellie dell’animaletto che forse avrebbe ricevuto dai suoi genitori per le vacanze di Natale, mentre continuavano a giocare con Daphne, e la serpina le diede un consiglio molto prezioso, quello d dire al proprietario del Serraglio stregato che era amica sua; alla domanda incredula di Brianna, se poteva davvero fare una cosa del genere Ellie aveva risposto

Certo che puoi dire di essere mia amica, il proprietario del Serraglio Stregato mi deve un sacco di favori, però Bri, quando fai il mio nome dovresti dire il nome per esteso “Elisabeth Alexandra Walker” così capirà subito che stai parlando di me, altrimenti la prenderà per le lunghe e ci metterà un secolo a farti vedere tutti gli animali e vorrà rifilarti la solita civetta. Però fai in modo che sia il tuo nuovo amico a sceglieri e ti posso assicurare che tra di voi si instaurerà un forte legame, un po’ come quello tra Daphne e me.

Annuì alle parole dell’amica, avrebbe di sicuro fato così… gufi civette e compagnia non interessavano alla bambina, lei voleva un animale da coccolare, e se era vero che così facendo il negoziante le avrebbe fatto vedere anche qualche animale particolare perché non farlo?
Una domanda sorse spontanea alle labbra della piccola, che chiese alla Serpina se era stata proprio Daphne a scegliersi il nome o se l’aveva scelto lei

Si alla fine è stata Daphne a scegliersi il nome ed è stato buffissimo, avevo un libro con i nomi e li stavo leggendo sperando di trovare un nome adatto, quando questa piccola peste mi è venuta in braccio ed ha appoggiato le zampine sulla pagina e con il tartufo si è messa ad annusare parte del libro dove c’era stampato a caratteri dorati la scritta Daphne, così ho fatto come voleva lei e l’ho chiamata così.

Si vede che le è piaciuto subito – replicò Brianna – in effetti è un nome bellissimo! La tua volpe ha proprio gusto!

Poi Brianna ricordò quello che Elisabeth le aveva detto qualche prima, qualcosa su un trucchetto che la piccola le stava insegnando e che Brianna avrebbe tanto voluto vedere… così, aveva chiesto all’amica se lo poteva vedere, ovviamente con un occhio di riguardo alla volpe… la bambina non voleva che si stancasse troppo… era vero che era un cucciolo e quindi con fonti di energia quasi inesauribili; ma era anche vero che Brianna non ne avrebbe mai approfittato, e se la volpe fosse stata stanca era disposta a vederlo un altro giorno, sempre se Elisabeth avesse voluto farglielo vedere ovviamente… ma il problema non si pose minimamente

Vedrai adesso scatterà in piedi come suo solito, a questo punto del pomeriggio, fa sempre così reclama le coccole e le prime volte mi faceva anche spaventare, non è vero monella, allora pronta per un altro gioco?

La bambina osservò l’intesa esistente tra le due… quella era magia… quel rapporto bellissimo tra un animale e il suo proprietario sembrava, a Brianna, quasi più magico di tutti gli incantesimi che aveva imparato a scuola, perché gli incantesimi poteva impararli chiunque avesse un minimo di magia dentro di se… avere un rapporto con un animale come quello esistente tra Elisabeth e Daphne non era da tutti, ed essere magici non era una prerogativa necessaria per creare u n rapporto così bello.

Ok Daphne rimani ferma qui, vicino a Brianna, mi raccomando non imbrogliare, io vado a nascondere questo pupazzetto, quando ti do il via vai a cercarlo.

Disse quindi Elisabeth, mentre si allontanava con il giochino della piccola volpe

Vieni qui piccola

La chiamò Brianna, e appena la volpe le si fosse avvicinata, Brianna avrebbe iniziato a coccolarla, cercando in tutti i modi di distrarla dal guardare la sua padroncina e vedere quindi dove nascondeva il giocattolino.

Stai a vedere Bri, cosa ti combina.

Le disse Ellie non appena fu tornata, dopo aver nascosto il gioco

Vediamo di cosa è capace questa piccola volpe!

Esclamò Brianna sorridendo

Cerca Daphne.

E alle parole della Serpina la piccola volpe era partita alla ricerca, tartufo a terra alla ricerca della traccia, di una traccia qualsiasi che portasse al suo gioco, quello stesso gioco che Elisabeth aveva appena nascosto.

Mentre osservavano la piccola volpe cercare il giocattolo, Ellie pose una domanda a Brianna

Bri, sai già che animale vorresti?

Non lo so Ellie… so che non vorrei un gufo o una civetta… io voglio un animale da coccolare e non credo che i rapaci siano troppo coccoloni… pensavo più ad un furetto o qualcosa di simile… ma staremo a vedere cosa succederà al Serraglio Stregato perché penso proprio che seguirò il tuo consiglio… magari sarà proprio un animale fuori dal comune a scegliere me…

La bambina si era fatta pensierosa… e se non avesse trovato l’animale giusto per lei? E se non fosse riuscita a comprendere?
La bambina voleva un animale tutto suo, ma sarebbe stata in grado di accudirlo al meglio? Erano tutte domande che affollarono in un attimo il cervello della bambina, ma poi pensò che non era il caso di pensarci ora… non aveva ancora un animale suo… ci avrebbe pensato al momento opportuno…

Ellie… ma il proprietario del serraglio stregato mi dirà per bene tutto sull’animale che sceglierò? Cioè cosa mangia, quanto… insomma, le cose importanti per un animale… e se poi dovesse stare male? Mamma mi direbbe di andare da un veterinario ma… ci sono veterinari qui ad Hogwarts?
Ci pensò un attimo, poi

Beh, c’e il professor McDullan… lui è il professore di Cura, deve essere in grado di sistemare tutto!

La fiducia sulla bravura del professor McDullan era immensa e quindi il problema “e se starà male che faccio?” era risolta… c’era il professor McDullan!

Il tempo era trascorso velocissimo, giocando con la volpina e chiacchierando con la sua amica Ellie, le prove del coro aspettavano entrambe, e di sicuro la professoressa Vireau non sarebbe stata per niente felice se le due bimbe fossero arrivate in ritardo… senza contare che Brianna odiava fare ritardo per qualsiasi cosa.

Ellie, tra un po' iniziano le prove del coro… che dici, torniamo al castello? Io devo ancora preparare i miei spartiti e tutte le cose… forse, se arriviamo un po' prima, e se la Vireau c’e potresti parlarle di Daphne… credi che sia una buona idea? parlarle subito, intendo…

E se Ellie fosse stata d’accordo si sarebbero avviate insieme verso il castello, Brianna pronta per una nuova prova di canto dove sperava di imparare più cose possibili e migliorare quelle che ancora non le venivano.
In caso contrario, Brianna avrebbe salutato l’amica e Daphne, per dirigersi da sola verso il castello, sicura che comunque avrebbe rivisto Ellie di li a pochissimo.

[EXIT per Brianna]
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Messaggioda Mark » 10/02/2013, 17:48

[Sala Comune Grifondoro/Interno Giardino, 10 Febbraio ore 10:00]

Finalmente era Domenica! Ormai era passato quasi un mese da quando Mark era arrivato ad Hogwarts. Le giornate di Febbraio non erano per niente calde e il piccolo Mago restava sempre nella sua Sala Comune in compagnia del suo Barbagianni Soren svolgendo i compiti che fino a quel momento gli erano sembrati semplici. Ogni tanto guardava l'orologio per vedere se aveva qualche possibilità di finire prima del coprifuoco per andare un po' in giro... Ma torniamo a noi: era ovvio che un piccolo Grifondoro non poteva stare chiuso in una torre di Domenica... Così in compagnia di Soren che era mezzo addormentato uscì dalla Sala Comune calda e accogliente e s'incamminò verso la biblioteca. Poi guardò oltre le finestre. Finalmente la bufera era finita e ora il giardino pieno di neve era baciato dal Sole che era spuntato dopo circa settimane. Mark cambiò subito direzione e corse verso la Sala d'ingresso. Superata quest'ultima arrivò al portico. Il suo gufo si alzò in aria pensando che il padrone si fermasse lì

Ehi! Knl mrkajry, ghainl an nthb fy alcdikha!
(Ehi! torna qui, dobbiamo andare in giardino!)

L'uccello però si librò ancora di più ...infine, visto che il Grifo andava avanti, si buttò in picchiata e sfiorò la spalla dello studente del primo anno e vi si accovacciò. Arrivò all'ingresso del giardino dove molti studenti giocavano con la neve: alla destra di Mark quattro o cinque ragazze del secondo anno si lanciavano palle di neve... alla sua sinistra un bambino del primo anno toglieva la neve addosso al suo gatto. Il Grifo andò oltre fino all'interno del cortile e si fermò voltandosi verso il Barbagianni che aveva le zampe ben strette sul cappotto di Mark

uthanl aly alu gha sa gha!
(Siamo arrivati a destinazione ora!)

Il gufo non si mosse. Forse non aveva voglia di volare in quel momento. Passarono due minuti... poi cinque... infine al piccolo mago venne in mente il volto di una ragazza del terzo anno della sua stessa casata che gli diceva che qualche volta gli avrebbe insegnato a fare...

... i pupazzi di neve! Soren guarda che belli... chissà chi li ha fatti...

Il Grifo guardò con attenzione il più grande fra i 4 pupazzi che occupavano tutta la zona centrale del cortile. Indossava una sciarpa rossa e dei guanti e un cappello del medesimo colore. Probabilmente uno studente che apparteneva alla sua stessa casata aveva messo i suoi effetti a quel bel pupazzo

Immagine

Poi Mark alzò gli occhi e vide Miyabi, proprio quella che gli aveva promesso di insegnargli come fare i pupazzi di neve. Si avvicinò alla ragazza e disse con voce davvero allegra

Ciao Miyabi!!!!!! Questi bellissimi pupazzi di neve li hai fatti tu?

Spoiler:
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Messaggioda Miyabi » 26/02/2013, 13:06

[newsgoth]
[Martedì - ore 10.12]


Non sapeva per quanto tempo ancora la neve avrebbe continuato ad imbiancare Hogwarts, per questo era ben decisa ad approfittare ancora di quelle belle giornate fredde e dal paesaggio di un bianco immacolato per divertirsi a modo suo; nello speficifico, la piccola Miyabi era andata col suo inseparabile compagno Murai in giardino, nella parte più interna di esso, per dedicarsi un po' ad un'attività che le piaceva molto... ovvero creare pupazzi di neve.
La cosa che la divertiva era soprattutto partire da un piccolo cumulo di neve per ottenere alla fine un bell'ometto rotondo e sorridente, quel genere di figura che le metteva allegria.

Anata wa dōomoimasuka? Kore no yō ni ka?
(Cosa ne pensi? Ti piace?)

Domandò la giapponesina al piccolo criceto che le stava poggiato sopra la spalla destra, sul mantello pesante con lo stemma dei rosso-oro: ed il pupazzo che aveva appena finito di creare era proprio ispirato ai Grifondoro, visto che gli accessori usati richiamavano il rosso della sua Casata.
Un sorriso soddisfatto aleggiava sulle labbra della bambina, con le guance rosse per il freddo e per l'attività effettuata fino a quel momento, e gli occhioni viola che brillavano intensamente di piacere per lo sforzo appena compiuto.
E fu mentre osservava la sua opera, quasi attendendo una risposta dal suo animale, che la voce di Mark giunse alle sue orecchie.

Ciao Miyabi!!!!!! Questi bellissimi pupazzi di neve li hai fatti tu?

La Grifetta volse il capo in direzione del compagno di Casata, aprendo poi le labbra in un sorriso timido ed euforico al tempo stesso.

Ciao Mark-kun!
Oh, beh, non tutti... solo quello!


Gli rispose, indicandogli proprio il pupazzo che aveva berretto, sciarpa e guanti in coordinato tra loro, tutti rossi e sgargianti, impossibili da non notare sul bianco della neve.

Ti piace?
Vuoi che ti insegni a farne uno?


Gli propose poi, sorridente.[/newsgoth]
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Messaggioda Mark » 26/02/2013, 15:16

Ciao Mark-kun!
Oh, beh, non tutti... solo quello!


Mark la guardò stupito. Come faceva a costruire un pupazzo con della candida e morbida neve che dava la sensazione di sciogliersi subito? Per lui quella era "Magia" nel vero senso della parola e con la M maiuscola! Si guardò intorno e muovendo il collo sentì il suo barbagianni Soren lamentarsi e alzarsi in volo per poi posarsi sull'erba candida lasciando le impronte delle zampe. Il piccolo Grifo si avvicinò all'animale e si mise in ginocchio. Poi sperando di non farsi sentire da Miyabi aprì la bocca e con voce affettuosa disse al gufo

Ant afdhl cala ghly ktfy!
(Si sta meglio sulla mia spalla!)

Forse aveva parlato un po' troppo ad alta voce. Ormai aveva parlato però e doveva accettare le conseguenze. Poi afferrò Soren che non fece storie e se lo mise di nuovo sulla spalla. Si girò verso la sua compagna e si alzò da terra. La guardò mortificato ma ormai qualcuno doveva pur sapere le sue origini. Aprì la bocca per parlare e con voce allegra rispose

Davvero? E' bellissimo! Non ne ho mai visto uno così... la tua è davvero una dote naturale! Da quando hai cominciato a farli così bene?

Aveva un po' di invidia per la Grifa perché lui non aveva mai fatto un pupazzo di neve... non li sapeva fare, quelli che aveva provato a fare erano sempre tutti orribili e schiacciati. Ormai però aveva imparato a vivere senza quella soddisfazione anche se a volte gli sarebbe piaciuto tornare a cinque anni sapendo che gli altri lo avrebbero preso in giro se avesse provato a costruire un pupazzo di neve... così avrebbe potuto evitarlo... Poi la ragazza parlò

Ti piace?
Vuoi che ti insegni a farne uno?


Gli occhi di Mark si illuminarono. Poteva ancora imparare d'altronde... e poi con una maestra come Miyabi! La guardò per un momento con curiosità, uno studente del terzo anno non lo aveva mai trattato come un amico, aveva avuto una brutta esperienza con Elisabeth che si comportava come se fosse una professoressa, almeno questa era l'impressione di Mark. Aveva sempre desiderato un amico o un'amica che fosse stato o stata paziente e che lo aiutasse a superare quel piccolo "trauma infantile". Poi con voce davvero felice e allegra disse alla ragazza

Beh... veramente io, io... ma si! Grazie, ne sarei davvero felice ma non so se tu fra poco ne sarai contenta perché io come già saprai non so neanche mettere due palline di neve insieme!

Naturalmente aveva esagerato però! Così aspettò la risposta della ragazza sperando che fosse stata positiva.
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Messaggioda Miyabi » 05/03/2013, 18:00

[newsgoth]Davvero? E' bellissimo! Non ne ho mai visto uno così... la tua è davvero una dote naturale! Da quando hai cominciato a farli così bene?

Inutile dire che quel complimento fece arrossire Miyabi, le cui guance divennero rosse quasi quanto la sciarpa, il cappello e i guanti indossati dal pupazzo di neve: in realtà la giapponesina non vedeva nulla di speciale in ciò che aveva fatto, era solo un pupazzo di neve in fondo, chiunque ci sarebbe riuscito con un po' di pratica!
Ma Mark sembrava sinceramente colpito dalla sua bravura, e questo spinse la Grifondoro a rispondergli sinceramente, per quanto un poco imbarazzata.

Oh, beh... li faccio da quand'ero piccola - spiegò Miyabi, anche se sembrava un po' strano che a dirlo fosse una bambina di 13 anni - E all'inizio li facevo piccoli piccoli, e tutti sbilenchi... ma poi sono diventata brava, col tempo. Ci vuole pazienza, e tanto impegno!

Proseguì, tutta contenta: lei ci perdeva davvero le ore, quando ne doveva fare uno, ma alla fine quando si ritrovava sfinita col pupazzo di neve di fronte a sé, diventava tutta orgogliosa e compiaciuta di se stessa.
E visto che Mark sembrava non esserne in grado, si decise a proporgli quella soluzione, quell'offerta di insegnargli a costruire dei pupazzi di neve insieme a lei: in fondo quand'era toccato alla Grifetta imparare, era stato suo papà a starle vicino... quindi ora toccava a lei aiutare qualcun altro.

Beh... veramente io, io... ma si! Grazie, ne sarei davvero felice ma non so se tu fra poco ne sarai contenta perché io come già saprai non so neanche mettere due palline di neve insieme!

Ma no, vedrai, è facile!
Allora, dobbiamo cominciare facendo la base, quindi una palla di neve bella grossa... ci lavoriamo insieme!


Disse poi, facendo cenno di avvicinarsi a lei, e se Mark l'avesse fatto allora si sarebbero potuti mettere accovacciati tra la neve per cominciare a formare una prima sfera piuttosto grande, il "corpo" del pupazzo di neve.

Gli esami si avvicinano... sei nervoso?

Gli chiese intanto, curiosa ma felice di poter fare due chiacchiere con lui mentre giocavano e si divertivano insieme.[/newsgoth]
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