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Incantesimi - Ufficio

Messaggioda Monique » 23/01/2013, 12:35

Sai, ero a Diagon Alley, vicino la vetrina di accessori per il Quidditch, quando mi sono sentito urtare... Mi sono voltato e l'ho vista. Mi ha posto le sue scuse e poi tra una chiacchierata e l'altra siamo entrati in un Pub. Da allora ci siamo mantenuti in contatto ed eccoci qui..

Te la sei studiata proprio bene, eh? - pensò Monique, in un dialogo ipotetico con la sorellina - Una situazione casuale con un professore di Hogwarts, un nome falso, qualche sorrisino... il tutto per arrivare a me. C'era bisogno di prenderlo in giro per ottenere questo?

Non era tanto il fatto che avesse deciso di avvicinarsi a sé ciò che infastidiva la Vice Preside di Hogwarts, quanto il fatto che si era servita di Ferdy per farlo, del giovane uomo di fronte a sé che non aveva fatto nulla per meritare di essere una pedina nei subdoli piani della viziata Veronique.
Ma come fare a dirglielo? Insomma, e se la sorella avesse deciso di vendicarsi? Non sapeva nemmeno in che rapporti fossero esattamente, visto che erano andati alla festa insieme ma, stando al racconto di lui, avevano passato l'estate in due modi ben diversi: e se conosceva un po' la sorella - in fondo il padre era lo stesso, purtroppo - c'era da scommettere che si fosse rifugiata su qualche spiaggia esclusiva, magari babbana per non dare nell'occhio, a crogiolarsi al Sole mentre il povero fesso - non che lei lo considerasse tale, ma probabilmente Veronique almeno una volta l'aveva pensato - se ne rimaneva in Inghilterra a sospirare d'amore per lei.

Possibile che sono l'unica che ha passato così di ... le vacanze?

Mi dispiace...

Commentò Monique, distogliendosi dai suoi pensieri per notare l'espressione di lui: c'era la possibilità che stesse scherzando, ma di base la sua irritazione era perfettamente comprensibile.

Hai mai pensato di fare richiesta a qualche squadra di Quidditch per fare da co-assistente nei mesi estivi, quelli di allenamento e preparazione al campionato? - gli chiese, rispolverando quelle poche nozioni che conosceva a riguardo - Non potrai più giocare a livello professionistico, ma resti pur sempre un bravo sportivo, no?

Era una proposta come un'altra, la sua, ma se non altro Ferdy avrebbe potuto occupare il suo tempo con qualcosa di ben diverso dallo stare chiuso a scuola, o comunque confinato in Inghilterra: ed era piuttosto sicura che molte squadre sarebbero state felici di averlo con sé, come dispensatore di consigli, come allenatore, come assistende del coach.
Insomma, poteva valere la pena tentare.

Hai già provato a contattare Cassandra? - domandò subito dopo, tornando all'argomento originale - Immagino che per una giornalista come lei sia stato un periodo del tutto incasinato...

Aggiunse, fingendo - alla perfezione - un'aria comprensiva: non che Veronique le avesse detto che mestiere "facesse", ma le era bastato fare qualche ricerca su Cassandra Carvier per scoprire molte cose sulla sua vita; la cosa che più la spaventava era che, probabilmente, la vera Cassandra giaceva morta sottoterra da qualche parte.

Mi sembri molto preso da lei...
E' una storia seria?
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Messaggioda Ferdy » 25/01/2013, 15:38

Mi dispiace...

Commentò lei con dispiacere, Ferdy si limitò a rispondere solo con una smorfia tra il dispiaciuto e il felice.
Subito dopo lei gli diede un'idea da prendere seriamente in considerazione, certamente doveva pensarci un po su:

Hai mai pensato di fare richiesta a qualche squadra di Quidditch per fare da co-assistente nei mesi estivi, quelli di allenamento e preparazione al campionato?
Non potrai più giocare a livello professionistico, ma resti pur sempre un bravo sportivo, no?


Rimase deliziato da quel complimento: forse non se n'era accorta, ma Monique gli aveva fatto un complimento che solo chi aveva giocato in passato poteva capirne l'importanza.
Quando un ragazzo smette di giocare o arriva ad un'età tale che il corpo non regge certi carichi, è una delusione abbandonare una passione, come perdere un lavoro per cui qualcuno ha sudato molto per ottenere.
Personalmente era stata una delusione per Ferdy, come se avesse smesso di camminare e non fosse abbastanza bravo per continuare ad andare avanti.
Sorrise felice per quelle parole, anche se a pronunciarle non era stato un giocatore come lui, ma si diceva che il pubblico era il miglior critico.

E' un'idea da non ripudiare, sai? Ma temo che non funzioni proprio così. A livello professionista, solitamente è la squadra che chiede aiuto all'assistente e non il contrario, non è come un lavoro. Per farti un esempio banale: la Bergman sceglie i suoi professori, per assicurarsi il meglio, così anche nel Quidditch. - esitò un istante, gli occhi rivolti verso il basso - Mi riderebbero in faccia...

Ferdy sospirò, notando che quella fiamma che si era accesa era destinata ad emanare bagliore ancora per poco.
Subito dopo l'argomento si spostò nuovamente su Cassandra, e alzò nuovamente lo sguardo sulla sua superiore sentendo il nome della sua "lei".
Le mancava tanto, e faticava a comprendere il motivo per cui la giornalista non gli avesse mandato neppure un gufo.
Il lavoro... e se non era effettivamente così? Sapeva ancora così poco della sua vita, cominciava quasi a credere che il loro era stato un passo avventato.
Forse era in preda al nervosismo e il suo cervello parlava così, forse doveva armarsi di una buona dose di tranquillità.

Hai già provato a contattare Cassandra?
Immagino che per una giornalista come lei sia stato un periodo del tutto incasinato...


No, non le ho mandato nemmeno un gufo... Immagino di si, comunque. Credo che appena trovi del tempo sarà lei a contattarmi.

Continuò lui, tra il serio e il teso. Poi tornò sovrappensiero.

Possibile che non trovi del tempo per buttare giù due righe?

Prese a tamburellare sul tavolo con le dita, sempre più veloce, tanto che ad un certo punto si accorse del rumore fastidioso e si bloccò all'istante.
In quel momento non lo si poteva definire una buona compagnia; non voleva nemmeno chiedere di lei e Sandyon: primo perché lei ne parlava poco, secondo perché lui non conosceva affatto bene il suo compagno e terzo perché non credeva di avere abbastanza confidenza per permettersi di porre una domanda del genere.
Decise di andare sul solito argomento su cui potessero discutere due colleghi.

Come ti sembrano quest'anno i ragazzi? Li vedi più motivati?

Dovevano esserlo; lì fuori correvano brutti tempi e una buona preparazione in tutti i campi era l'unica risorsa di cui potevano disporre. Se volevano sopravvivere, combattere, dovevano studiare, per far luce in un mondo in cui le forze oscure incombevano, di nuovo.

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Messaggioda Monique » 25/01/2013, 22:18

Sperava di aver dato a Ferdy un motivo per sorridere, per tirarsi un po' su di morale dopo aver compreso che le sue vacanze erano state praticamente un disastro... ma purtroppo quella scintilla di entusiasmo che aveva acceso in lui si spense quasi subito.

E' un'idea da non ripudiare, sai? Ma temo che non funzioni proprio così. A livello professionista, solitamente è la squadra che chiede aiuto all'assistente e non il contrario, non è come un lavoro. Per farti un esempio banale: la Bergman sceglie i suoi professori, per assicurarsi il meglio, così anche nel Quidditch.
Mi riderebbero in faccia...


Non oserebbero mai! - esclamò di rimando Monique, un tono di voce indignato che si accoppiava perfettamente con l'espressione sul suo viso - Tu sei Ferdy Stone, ex giocatore di Quidditch di successo ed ora insegnante di Volo nella prima ed unica Scuola di Magia e Stregoneria di tutta Europa... pensi davvero che questo non valga niente?

Aggiunse la donna, cercando di scuoterlo, di fargli ricordare chi era: d'accordo, non giocava più da professionista, ma la sua carriera da insegnante non era certo cosa da poco visto che Hogwarts era l'unica scuola di tutto il mondo magico europeo; la francese stava dunque tentando di far reagire l'amico, di spingerlo a tentare e a non dare per scontato che i giochi fossero ormai definitivamente conclusi, per lui.
Forse non avrebbe più potuto giocare a livello professionistico, ma poteva essere un elemento prezioso per molte squadre di Quidditch ed era meglio che se lo ricordasse; inoltre, se si fosse impegnato in qualcosa oltre alle lezioni lì a scuola, forse sarebbe riuscito a dimenticare la sorellastra della Vice Preside, anche se la cosa ora sembrava impossibile.

No, non le ho mandato nemmeno un gufo... Immagino di si, comunque. Credo che appena trovi del tempo sarà lei a contattarmi.

Notò quel movimento nervoso delle mani, e tanto bastò per farle capire che stava già soffrendo per lei, che probabilmente la stava pensando, magari chiedendosi [Intuito (Perspicacia) = 34] che fine avesse fatto.

Riesci a causare guai anche quando non sei fisicamente presente...
... sei davvero figlia di nostro padre, Veronique.


Pensò la donna, sospirando: cercò un modo per rassicurare Ferdy, per far tornare un po' di serenità nella sua vita, ma non le venne in mente nulla... a parte Obliviarlo, s'intende.
E all'improvviso, quella le sembrò una soluzione dannatamente facile ed immediata: un colpo di bacchetta, uno solo... e lui si sarebbe dimenticato di Veronique, avrebbe smesso di soffrire e sarebbe stato fuori pericolo; sarebbe stato così sbagliato farlo alle sue spalle?
Probabilmente se l'avesse chiesto a Sandyon si sarebbe sentita rispondere di no, ma questa poteva essere considerata una cosa positiva o meno?

Come ti sembrano quest'anno i ragazzi? Li vedi più motivati?

Come? Ah, sì... i ragazzi - mormorò, riprendendosi da quel momento di riflessione per fare un leggero sorriso in direzione del collega - Beh, ammetto che i primini mi sembrano meno scalmanati del solito, e studenti come la O'Neill o Alvares mi paiono, almeno all'apparenza, più giudiziosi quest'anno... quindi forse possiamo sperare per il meglio.

Rispose Monique, facendo spallucce: temeva di essere fin troppo ottimista ma chissà, forse invece quell'anno sarebbe stato, almeno dal punto di vista scolastico, migliore dei precedenti; anche se, a pensarci bene, c'era ancora un piccolo problema da affrontare...

Sai, non sono più andata nella Foresta...
Credi che il Mezzo-Drago, pur senza bacchetta, sia ancora lì?


Chiese a Ferdy, curiosa di sentire cosa ne pensasse lui: tutti sapevano che aveva tentato di attaccare lei, McDullan ed una studentessa, così come tutti sapevano che la bacchetta di quell'essere era stata presa in custodia da Monique... ma questo significava necessariamente la sua ritirata dai dintorni del Castello? Non era sicura di cosa pensare, e forse confrontarsi col ragazzo l'avrebbe aiutata in questo senso.
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Messaggioda Ferdy » 26/01/2013, 15:30

Non oserebbero mai!

Rispose subito lei stizzita dalla sua risposta.
Ferdy non credeva che Monique avesse così tanta stima nei suoi confronti, almeno per quanto riguardasse il Quidditch. Sinceramente in tutti i campi: forse per il fatto che non avesse mai visto in Monique una predilezione per il Quidditch o non avevano mai avuto modo di parlarne, lei non l'aveva mai guardato con ammirazione.
Questo non poteva che lusingarlo.

Tu sei Ferdy Stone, ex giocatore di Quidditch di successo ed ora insegnante di Volo nella prima ed unica Scuola di Magia e Stregoneria di tutta Europa... pensi davvero che questo non valga niente?

Gli venne quasi da ridere: Monique sembrava essersela presa più di lui, ma si limitò solo a sorriderle e ad agitare la mano per frenare la sua partenza in quinta.
Di certo non era stato poco bravo nel Quidditch, ma comunque rimaneva il fatto che non era stato richiesto il suo intervento da nessuna parte, o perché non ne avessero bisogno o perché non era un individuo di troppo rilievo.
In entrambi i casi rimaneva della convinzione che non era lui che doveva andare dalla squadra, ma sarebbe stata la squadra, in caso, ad andare da lui. Fare il contrario sarebbe parso sfacciato e non degno di lui: era decisamente contrario all'idea.

Beh... Forse, si, conta... Ma non è questo il punto... No, non credo che sia una buona idea.
Monique, forse tu non sai che queste cose non funzionano esattamente così.


Concluse la parentesi senza troppe parole, riferendosi alla sua teoria giusta o meno che fosse "Squadra chiama Ferdy" e non "Ferdy va da squadra".
Poi presero a parlare dei ragazzi, e non rimase sorpreso quando la Vice Preside si espresse positivamente a riguardo.

Come? Ah, sì... i ragazzi

La colse di sprovvista, doveva essere sovrappensiero perché ci mise un po a capire ciò di cui stava parlando il Prefetto e Professore di Volo.
Poi sembrò fare mente locale.

Beh, ammetto che i primini mi sembrano meno scalmanati del solito, e studenti come la O'Neill o Alvares mi paiono, almeno all'apparenza, più giudiziosi quest'anno... quindi forse possiamo sperare per il meglio.

Annuì energicamente con il capo quando sentì il nome di Alvares: più il tempo passava e più quel ragazzino diventava il suo pupillo: aveva stoffa, lo si vedeva, ed era anche molto simpatico e divertente, un tipo curioso e sempre con assi nella manica.
La Tassorosso la conosceva di meno, l'incontro più informale che avesse avuto con lei era stato nel suo ufficio, dove avevano scambiato quattro chiacchiere e aveva riscontrato una personalità vivace e poco incline alle regole, vedesi il "battibecco" che avevano avuto per via del permesso di recarsi ad Hogsmeade nel fine settimana non includente primo e secondo anno.

Sai, non sono più andata nella Foresta...
Credi che il Mezzo-Drago, pur senza bacchetta, sia ancora lì?


Ferdy si fece più serio quando Monique nominò la creatura con cui mesi addietro lui, lei e altri due individui si erano fronteggiati.
Monique era stata meno fortunata, lei era capitata contro quell'essere per...

Ora che ci penso, non può essere solo un caso il fatto che Monique si sia ritrovata di fronte a quell'essere per ben due volte. Insomma, se l'essere è qui mira a qualcosa o a qualcuno, possibile che si tratti proprio della VicePreside? [Elaborazione = 8]

Ferdy parve in catalessi, poi si riprese, ricordando che la ragazza gli aveva posto una domanda.
Aprì e chiuse gli occhi, spalancandoli di poco per acquistare lucidità, poi la guardò negli occhi e in testa sua sperava tanto che si sbagliasse.

Non credo... - scosse la testa sicuro della sua affermazione - Hai detto che è privo della bacchetta, sarebbe un rischio rimanere nei pressi di una scuola dotata di docenti qualificati e versati nelle arti magiche, potrebbe lasciarci le squame...

Però era anche vero che poteva rimanere nella penombra della foresta per il motivo contrario.
Il MezzoDrago poteva aver deciso di rimanere nascosto nella foresta, pronto a farsi avanti non appena la VicePreside fosse uscita da sola, e riprendersi poi la bacchetta. Ma era più improbabile questa seconda ipotesi: aveva un cervello ben sviluppato quell'essere, abbastanza intelligente per comprendere il rischio di non avere un'arma con sé. Se avesse attaccato Monique, pur essendo sola, quest'ultima avrebbe potuto metterlo K.O.; era una donna incredibilmente potente, furba, veloce e versata nel duello, a quanto si diceva in giro. Figlia di Nicholas Vireau, Monique non era il genere di donna con cui si volesse avere a che fare in un duello.
Decise di comunicarle ciò che pensava riguardo le intenzioni della bestia sputa fuoco.

Monique, tu sei l'unica che ha fronteggiato quell'essere due volte, io una sola, e così anche Tisifone, Typhon e il professor Mc.Dullan e se proprio vogliamo, includiamo anche la sfortunata Anne.

Un attimo di pausa per vedere se Monique avesse capito in anticipo il ragionamento a cui lui voleva condurla.

Riflettiamo: o il caso ha voluto così, oppure il MezzoDrago vuole qualcosa da te, oltre la sua bacchetta.

Nella stanza calò il silenzio; Ferdy smise di parlare e l'espressione serena di poco prima mutò in preoccupazione, ma anche sfida e conforto per la sua amica.

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Messaggioda Monique » 26/01/2013, 20:45

Beh... Forse, si, conta... Ma non è questo il punto... No, non credo che sia una buona idea.
Monique, forse tu non sai che queste cose non funzionano esattamente così.


In effetti sono totalmente inesperta in questo senso - ammise Monique, non nascondendo certo la sua ignoranza nel campo dello sport più popolare tra i maghi, il Quidditch - E naturalmente sei libero di fare quello che più ritieni giusto - non si sarebbe mai permessa di costringerlo a fare qualcosa che non voleva, non era quel tipo di persona - Per quel che può valere, comunque, per me rimani un grande giocatore e un ottimo insegnante... e se gli altri non lo capiscono beh, sono loro a perderci.

E di questo era super convinta, in tutto e per tutto.
Ma non volendo parlare più di quell'argomento, ben presto lei e Ferdy spostarono l'oggetto della loro conversazione, prendendo in esame prima gli studenti ed il loro comportamento - migliorato, almeno all'apparenza, rispetto all'anno scorso - e successivamente l'ancora possibile presenza del Mezzo-Drago nei pressi di Hogwarts, nascosto da qualche parte dentro la Foresta Proibita.

Non credo...
Hai detto che è privo della bacchetta, sarebbe un rischio rimanere nei pressi di una scuola dotata di docenti qualificati e versati nelle arti magiche, potrebbe lasciarci le squame...


E' anche vero però che è perfettamente in grado di risultare letale anche senza la bacchetta, e noi lo sappiamo bene - replicò lei, lanciandogli un'occhiata eloquente visto che entrambi l'avevano fronteggiato nella Foresta - Forse pensa che rimanendo nei paraggi prima o poi riuscirà a riprendersela.

E questo rendeva quella creatura ancora più misteriosa agli occhi di Monique, perché si trattava di un essere pensante, di un mostro con le fattezze di un Drago in grado non solo di sputare fuoco, ma di essere abbastanza intelligente da saper usare in modo corretto una bacchetta: non si trattava certo di una creatura comune, ed era anche piuttosto scettica sul fatto che fosse frutto di Madre Natura.
A meno che questa non avesse un pessimo senso dell'umorismo.

Monique, tu sei l'unica che ha fronteggiato quell'essere due volte, io una sola, e così anche Tisifone, Typhon e il professor Mc.Dullan e se proprio vogliamo, includiamo anche la sfortunata Anne.
Riflettiamo: o il caso ha voluto così, oppure il MezzoDrago vuole qualcosa da te, oltre la sua bacchetta.


Quelle parole la costrinsero a compiere una riflessione: in effetti era stata piuttosto brava ad evitare gli attacchi del Mezzo-Drago la prima volta, l'aveva colpito e, oltre a questo, l'aveva anche preso in giro per la sua scarsa capacità, visto che lei da sola, in passato, aveva avuto la meglio su un Dragone di Cristallo reale, in tutto e per tutto; sul momento non ci aveva pensato, durante lo scontro l'aveva fatto solo per fargli perdere lucidità, ma poteva anche essere che Ferdy avesse ragione, e a quel punto si poteva ipotizzare [Intuito (Perspicacia): 34] che il Mezzo-Drago ce l'avesse proprio con lei.
A quel pensiero, Monique rimase silenziosa per qualche istante prima di sospirare e scrollare le spalle.

Beh, se è davvero me che vuole, dovrà mettersi in fila.
Ci sono fin troppe persone che vogliono vedermi morta, dovrà attendere il suo turno.


Commentò alla fine, i nervi saldi e l'espressione determinata: ormai aveva capito che non poteva sfuggire ai propri nemici, al padre, alla sorella, al Mezzo-Drago... l'unica opzione era combattere, usando tutta la propria capacità strategica e offensiva, ed era proprio ciò che avrebbe fatto.

Per il momento cerchiamo solo di tenere gli studenti fuori pericolo... e conto anche su di te per questo, d'accordo?
Soprattutto quelli più scapestrati, non voglio che mettano piede nella Foresta, mi raccomando.


Aggiunse, lanciando un'occhiata complice al ragazzo: si fidava di lui, e sperava che Ferdy fosse pronto a vigilare ancora di più sugli alunni della scuola come da lei richiesto.
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Messaggioda Ferdy » 26/01/2013, 23:56

Una volta chiusa la parentesi del Quidditch l'argomento si spostò sugli studenti e sulla motivazione dei ragazzi per l'anno appena iniziato. Quella seconda parentesi però fu chiusa subito dopo, quando Monique attirò l'attenzione di Ferdy ricordando l'accaduto della Foresta e del MezzoDrago e sulla possibile posizione attuale della creatura e se fosse da escludere il fatto che gironzolasse nei dintorni della scuola.
Se era vero che quella bestia fosse alle calcagna di Monique allora la questione non era da prendere sottogamba; nella sua mente balenarono velocemente i ricordi di una foresta in fiamme e di una voce spenta dalla fiammata di dimensioni non indifferenti di una stramba creatura non nota a nessuno dei quattro giovani lì presenti per combatterla, quasi tutti sfiancati.

E' anche vero però che è perfettamente in grado di risultare letale anche senza la bacchetta, e noi lo sappiamo bene

Era anche vero, ma Ferdy la considerava una minaccia minore se avesse dovuto rivivere l'evento della Foresta contro quell'essere disarmato; era molto più sicuro di avere la meglio con quattro bacchette contro il fuoco.

Forse pensa che rimanendo nei paraggi prima o poi riuscirà a riprendersela.

Ferdy storse il muso, non sapendo se quella fosse la reale intenzione del nemico; avevano avuto poco tempo a contatto per essere certi delle sue reali intenzioni. Ora, prendendo la situazione in toto, non gli veniva in mente niente. Cominciò a mordicchiarsi il labbro inferiore, evidente segno che fosse preso da una riflessione importante.

Per quanto ha lasciato il segno, non ha lasciato nulla di se che potesse darci qualche dritta... Che pasticcio!

La sua riflessione continuò, pensando a qualunque cosa che potesse rappresentare una piccola fiamma da alimentare e ottenere qualcosa che non conducesse ad un vicolo cieco. Poi la soluzione parve evidente.

Hai fatto analizzare la bacchetta? Le ricerche nella caverna dov'era imprigionato l'ostaggio?

Ora che ci pensava avevano trascurato un elemento che poteva passare in secondo luogo ma lì per lì era un'informazione di vitale importanza: l'ostaggio.
Chiunque fosse l'uomo o la donna presente nella caverna, cosa facesse nella vita, avrebbe potuto indirizzarli sulla giusta via e magari sarebbero arrivati a scoprire l'origine del mostro.

Beh, se è davvero me che vuole, dovrà mettersi in fila.
Ci sono fin troppe persone che vogliono vedermi morta, dovrà attendere il suo turno.


La fissò per un lungo istante ma quello che gli venne fuori fu solo una lunga risata, ma di certo la sua intenzione non era quella di deriderla, anzi. Anche se la situazione era davvero grave voleva renderla meno drastica di quanto già lo fosse, e alzò una mano in caso la donna si fosse offesa o si fosse espressa con aria interrogativa.

Non fraintendermi... E' solo che qui entra in gioco la tua vita ma tu ne parli come se fosse la posta in gioco di una partita a Sparaschiocco. Sei... incredibile!

Non riuscì a trovare altre parole per definirla, quello era proprio il giusto termine per definire una donna con il fegato.
In quello stesso istante Monique gli apparve agli occhi come una donna sola, condannata per un motivo che nemmeno lui conosceva e quasi gli veniva da correre dietro la scrivania ad abbracciarla per dirle che lui c'era, ma non era l'occasione giusta, decisamente.
Calò di nuovo il silenzio prima che la VicePreside ricominciasse a parlare e a raccomandarlo sulle vecchie disposizioni.

Per il momento cerchiamo solo di tenere gli studenti fuori pericolo... e conto anche su di te per questo, d'accordo?
Soprattutto quelli più scapestrati, non voglio che mettano piede nella Foresta, mi raccomando.


Quello era ben chiaro nella sua mente. L'avrebbe fatto anche se non avesse quella spilla luccicante sul petto; Hogwarts era la sua casa: lì c'erano i suoi amici, c'erano le persone che l'avevano aiutato a crescere, Hogwarts andava difesa.

Ti do la mia parola, Monique. Io ci sono, noi ci siamo, Hogwarts tutta è con te, amica mia.

E con un lungo sorriso riuscì a sostenere per la prima volta, senza timore, senza distogliere gli occhi, il peso del suo sguardo; uno sguardo forte, deciso, ma che, era evidente, nascondeva preoccupazione, agitazione. Agitazione non per la propria vita, per la vita dei ragazzi che in quel momento vagavano ignoti per i corridoi della scuola.

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Messaggioda Monique » 27/01/2013, 18:32

Hai fatto analizzare la bacchetta? Le ricerche nella caverna dov'era imprigionato l'ostaggio?

Non ancora - rispose Monique, scuotendo il capo - A quanto pare per far analizzare la bacchetta dovrei assentarmi per un weekend da Hogwarts, e di questi tempi non credo sia saggio - troppe cose da fare e a cui pensare - Potrei approfittarne le periodo delle vacanze, però, in fondo allontanarmi in quei giorni non dovrebbe risultare così problematico. Per quanto riguarda la caverna, so che la Preside Bergman l'ha fatta analizzare da cima a fondo, ma senza alcun risultato significativo... non che mi aspettassi qualcosa di diverso comunque.

Aggiunse la donna, scuotendo lentamente il capo: non sperava certo di trovare qualche indizio importante sul Mezzo-Drago dentro la caverna, ed anche le ricerche fatte non avevano portato ad alcun risultato; in quanto alla vittima di quella mostruosa creatura, nemmeno lei era stata identificata, né si era riuscito ad ipotizzare chi fosse tramite una ricerca delle persone scomparse.
Insomma, un autentico buco nell'acqua su tutti i fronti, anche se probabilmente far analizzare la bacchetta sarebbe stato il punto di svolta... o almeno così sperava lei.
L'ipotesi di Ferdy sul Mezzo-Drago, e cioè che in qualche modo potesse avercela proprio con lei, che volesse farle del male magari per ciò che aveva detto durante il loro primo scontro, fece scaturire dalle labbra della francese una battuta sarcastica - ma assolutamente veritiera - che strappò all'amico una sonora risata, facendo inarcare un sopracciglio a Monique con aria perplessa.

Non pensavo di aver detto qualcosa di divertente...

Non fraintendermi... E' solo che qui entra in gioco la tua vita ma tu ne parli come se fosse la posta in gioco di una partita a Sparaschiocco. Sei... incredibile!

Rimase sorpresa, per qualche istante, nel sentire quelle parole, prima di aprire le labbra ad un piccolo sorriso a metà tra l'ironico e il rassegnato.

Immagino di esserti sembrata... superficialmente sicura di me - commentò Monique, spostandosi i capelli dal viso dietro le orecchie - Scusami, è solo che... credo sia il mio modo di sdrammatizzare. Insomma, se cerco di sorridere di fronte a tutti i casini della mia vita, forse mi sentirò meno oppressa da essi.

Gli spiegò la Vice Preside di Hogwarts, pensando che forse così gli sarebbe apparsa meno fuori di testa; pensare a tutti quei problemi, però, le fece venire in mente che quasi sicuramente il suo controllo sulla scuola non bastava, e che era necessaria la collaborazione di tutti gli insegnanti per mantenere sicuro il Castello.
Per questo si rivolse al giovane professore di fronte a lei, chiedendogli aiuto per proteggere al meglio gli studenti, e la risposta che ne ottenne la fece commuovere.

Ti do la mia parola, Monique. Io ci sono, noi ci siamo, Hogwarts tutta è con te, amica mia.

Sì, lei e Ferdy erano amici davvero e sapere di poter contare su di lui era, per la donna, un grande conforto: e fu proprio quel sentimento a spingerla a prendere una decisione importante ma necessaria, per il suo bene.
Sandyon probabilmente le avrebbe detto che stava facendo la cosa giusta, Celine forse no, ma in quel momento stava solo seguendo l'istinto, ed esso le diceva che doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, per farlo uscire da una situazione che rischiava di fargli soltanto altro male.

Allora, sbaglio o qualcuno deve andare a coordinare gli allenamenti della squadra di Quidditch di Corvonero?

Domandò all'amico con un sorriso innocente, in una finzione perfetta: le dispiaceva mentirgli, ma non poteva certo permettere che lui capisse cos'avesse in mente: se dunque Ferdy si fosse congedato da lei con un sorriso ed un saluto, Monique avrebbe atteso il momento in cui l'altro si fosse trovato di spalle, prima di farsi scivolare silenziosamente la bacchetta tra le dita per poi puntarla contro la schiena di lui.

Non ricorderai più niente di colei che hai conosciuto col nome di Cassandra Carvier, e dimenticherai tutto ciò che della tua vita hai fatto con e provato per lei... da questo momento in poi lei non esisterà più, né nella tua mente né nel tuo cuore.
... Oblivion.


Obliviate/Oblivion

Difficoltà: 7
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Cancella la memoria. Si suppone che sia il mago che lancia questo incantesimo a decidere di quanto debba essere cancellata
Genere: //
Danno: //


L'incantesimo non Verbale partì dalla punta del catalizzatore della francese e si diresse contro la sua vittima, che, di spalle, difficilmente avrebbe potuto accorgersi dell'accaduto (Cap. Magica 18 + Bonus Bacchetta 4 + 6/d20 = 28), subendo così passivamente l'azione di lei.

Spero mi perdonerai, un giorno...
Ti voglio bene, Ferdy.
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Messaggioda Ferdy » 28/01/2013, 15:50

Non ancora.
A quanto pare per far analizzare la bacchetta dovrei assentarmi per un weekend da Hogwarts, e di questi tempi non credo sia saggio - troppe cose da fare e a cui pensare - Potrei approfittarne le periodo delle vacanze, però, in fondo allontanarmi in quei giorni non dovrebbe risultare così problematico. Per quanto riguarda la caverna, so che la Preside Bergman l'ha fatta analizzare da cima a fondo, ma senza alcun risultato significativo... non che mi aspettassi qualcosa di diverso comunque.


Ferdy ascoltò in silenzio ed annuì con lo sguardo rivolto verso il basso, grattandosi il mento e gli occhi persi in un punto indefinito sul pavimento, segno che fosse caduto in una riflessione che in realtà non portava frutti.
Aveva avanzato tutte le ipotesi possibili; lì per lì non gli veniva null'altro nella testa che potesse suggerirgli qualcosa di plausibile o certo. L'unico modo per saperne di più sul MezzoDrago era entrarci in contatto un'ennesima volta, e quest'ultima volta avrebbero dovuto concludere la storia; gli studenti non potevano vivere per sempre con quel pericolo, e le famiglie si sarebbero allarmate sapendo che i loro figli correvano un rischio così grande.
Monique lo guardò male quando scoppiò a ridere, ma dopo che si giustificò lei tornò a sorridergli un po tristemente e un po comprensiva.

Immagino di esserti sembrata... superficialmente sicura di me.

In effetti Monique non doveva prendere la cosa troppo sotto gamba. Se le cose fossero state realmente come lui aveva ipotizzato doveva prestare molta cautela nei suoi movimenti e nel suo modo di pensare.
Certo, era facile parlare, ma era anche da considerare il fatto che se lui si fosse trovato nella sua storia non avrebbe saputo nemmeno come muovere più le gambe, come comportarsi. Non la invidiava per nulla, ma sapeva bene che poteva contare sul sostegno suo e di tutti gli insegnanti e gli studenti.

Scusami, è solo che... credo sia il mio modo di sdrammatizzare. Insomma, se cerco di sorridere di fronte a tutti i casini della mia vita, forse mi sentirò meno oppressa da essi.

No... tranquilla! So che non è facile, posso capirti - rifletté sulle sue parole - No, non posso capirti, però... insomma, hai capito quello che voglio dire.

Disse lui, alludendo al fatto che comprendeva che la sua fosse una situazione difficile ma che non poteva comprenderla a pieno, non poteva immaginare quanto fosse complicata: era una di quelle cose che se non si vivevano non si potevano comprendere realmente, ma solo approssimativamente.
Cercò di tranquillizzarla quando gli raccomandò di vigilare sulla Foresta affinché nessuno studente si cacciasse nei guai e lei sembrò molto più rincuorata.
La discussione giungeva al termine:

Allora, sbaglio o qualcuno deve andare a coordinare gli allenamenti della squadra di Quidditch di Corvonero?

Quelle parole lo fecero sobbalzare. Monique gli aveva ricordato della preparazione della squadra Corvonero, se n'era quasi scordato. Si mise una mano sulla fronte, pensando che ancora doveva preparare la borsa con gli indumenti necessari e si alzò dalla sedia molto bruscamente, gli occhi che a momenti uscivano dalle orbite.

Mio Dio, hai ragione! Me n'ero quasi scordato - ora si rivolse con il solito tono gentile - Bene, se è tutto io andrei, sai, sono leggermente in ritardo.
Ci si vede in giro!


E con un occhiolino si voltò e a passo svelto si diresse verso la porta non potendo presagire quello che di lì a poco sarebbe accaduto.
Giunto vicino l'uscita della stanza fu travolto da un senso di vuotezza, come un albero spoglio d'inverno.
Un sensazione tipica a un leggero solletico gli colpì la zona del petto in prossimità del cuore, per poi salire sopra, fino alle tempie.
Gli occhi si fecero vitrei, vuoti, come se stesse vivendo un dolore tanto forte da immobilizzarlo e senza alcun modo di reagire.
Alcune immagini nella testa vorticarono fino a scomparire in un punto indefinito; non stava realizzando quello che stesse accadendo:

Immagine

Cassandra... Cassandra... Cassandra... Cassandra...


Scosse la testa; era tutto normale. Stava uscendo dall'ufficio della VicePreside di corsa.

Guarda com'è tardi!

Cassandra Carvier non esisteva più.

[Fine]


Spoiler:
Monique
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Messaggioda Sandyon » 29/01/2013, 15:55

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Messaggioda Artemisia » 13/04/2013, 18:16

Sabato 16,30
La piccola Corvetta camminava a passo spedito sperando di non essere notata. Sembrava che dovesse fare qualcosa di proibito, che non andava scoperto per nessuna cosa al mondo.
Nella mano destra teneva un foglietto accartocciato e a tracolla la borsa nera dove era solita tenere gli appunti e i libri.
A vederla bene si notava che era delusa per qualcosa
spero che nessuno mi noti....non è possibile che abbia fallito
pensò nella sua mente guardandosi intorno per capire se stava prendendo la via giusta.
piano sesto....e ci siamo
salì le scale con andatura svelta, quasi di corsa. Il cuore le batteva all'impazzata per quello che stava facendo. Non voleva che nessuno la vedesse. Cosa avrebbero pensato gli altri corvonero se avessero saputo?
Cercò di scacciare per un attimo quel brutto pensiero continuando a camminare. Dopo una decina di minuti arrivò di fronte ad una porta che recava la seguente targhetta
incantesimi-ufficio
Docente Monique Vireau

bene ci siamo.....
prese un profondo respiro e con tutto il coraggio che potè prendere busso alla porta.
Nessuna risposta.
Magari la vicepreside non aveva sentito.
Bussò una seconda volta, appena più forte
Aprì lentamente la porta affacciandosi appena
E' permesso professoressa?
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