Ero calma e tranquilla, perché sapevo che se mi avessero presa tu saresti riuscito a trovarmi in qualche modo.
Ci puoi scommettere.
Le venne da sorridere, il viso nascosto contro il petto dell'uomo. Era incredibile quanta fiducia avesse riposto in così poco tempo nel Muscle, ma lui aveva quella singolare capacità di farla sentire al sicuro e protetta anche dalla propria famiglia. Era solo grazie a lui se la Nonomiya si era dimostrata tanto forte e coraggiosa di fronte a quella situazione di pericolo. Sapeva che Hank non si sarebbe dato per vinto e l'avrebbe trovata in qualunque modo, se lei stessa non fosse riuscita a farcela da sola.
Lo so...
Disse con infinita dolcezza, sporcata però dal pensiero dell'Amakura. Itsuki era rientrato col botto nella vita di Kirie, ricercando un contatto che fosse immediatamente qualcosa di più. Il suo modo di fare aveva colpito profondamente la giapponesina, che di fronte alla possibilità di dover scegliere fra lui ed il Muscle non aveva saputo quale decisione prendere. Non era innamorata di nessuno dei due e poteva dire di avere con entrambi un forte legame -con Hank creatosi da poco, con Itsuki riscoperto solo negli ultimi istanti. Non voleva tenere nulla nascosto al Vigilante, per questo scelse di essere sincera e rivelargli i suoi dubbi e la sua indecisione, chiedendogli poi scusa per quel comportamento tanto irrispettoso nei suoi confronti.
Sumimasen Hank-san...
... Per quale cazzo di motivo ti stai scusando, Kirie?
Ebbe un sussulto di fronte alla volgarità dell'altro, alzando lo sguardo su di lui e incrociandone gli occhi, per nulla gentili, né addolciti. Lo aveva fatto arrabbiare, ma già sapeva di non poter ottenere da lui comprensione. Ella stessa sapeva che si stava comportando in modo sbagliato, tuttavia le riusciva davvero difficile riuscire ad uscire da quella situazione. Si era come inceppata, bloccata, a metà fra ciò che stava creando con Hank e ciò che avrebbe potuto creare con l'Amakura. In parte temeva che scegliendo il Muscle -il quale non le aveva mai dimostrato apertamente di tenerci a lei in un certo modo- potesse soffrire di nuovo, come era accaduto con Nigel. Non riusciva a spiaccicare una parola per i sensi di colpa, ma le gambe funzionavano ancora, abbastanza almeno da permetterle di raggiungere il Kid nei pressi della piscina.
Ti stai scusando perché ti ha baciata?
Ti stai scusando perché il legame che pensi di aver stabilito col sottoscritto senti di volerlo recidere?
Ti stai scusando perché ti senti indecisa su cosa vuoi, su chi vuoi?
Qual è il motivo reale?
L'ultima...
Se davvero pensi si sia creato questo legame, perché il bacio di questo individuo dovrebbe averti scombussolata?
Ti ho sempre vista come una femmina attenta nei confronti dei sentimenti, delle emozioni, una femmina che ha imparato dai propri errori.
Invece sei ancora lì, nuovamente, su un baratro dove non sai come muoverti, dove non sai che cosa fare.
Non ti fa rabbia tutto questo, mh?
M-mi fa male vedere che la mia indecisione possa provocare tanta sofferenza...
Rispose a capo chino, come un cucciolo di cane che veniva sgridato per qualche malefatta appena compiuta. Hank non stava urlando, non la stava insultando e si stava dimostrando anzi fin troppo calmo e controllato per quello che la Nonomiya gli aveva detto. Tuttavia sentire il dispiacere e la delusione nella sua voce bastò a Kirie per provare un fortissimo senso di colpa, supportato dal fatto che il non sapersi decidere stava facendo del male sia al Muscle sia all'Amakura.
L'ago della bilancia, quando si tratta del cuore, non si trova mai nel centro perfetto, o almeno io la penso così.
Pende sempre un po', che sia da una parte o che sia dall'altra, seppur impercettibilmente.
Sta a noi essere capaci di annullare l'indecisione e guardare attentamente con coraggio quello che ci alberga dentro.
Potevo accettare la tua debolezza al tempo, quella notte al pub, ma non adesso, non da quando mi dicesti quel "Grazie".
Gomenasai...
Cos'altro poteva dire se non che le dispiaceva? Hank stava sottolineando in tutti i modi quanto ancora avesse da lavorare la Nonomiya su sé stessa per raggiungere quella forza e quel coraggio che l'uomo voleva vedere in lei. Forse però lei non possedeva nulla di tutto questo. Forse quell'episodio era servito per confermare che in sostanza la MagiDottoressa non potesse andare bene al Vigilante, in nessun modo. Questo le faceva davvero molto male, ma stette zitta e in silenzio, mantenendo quei pensieri per sé, fino a quando il Kid non fece qualche passo verso di lei, avvicinandosi talmente tanto che ella poté sentire distintamente il suo profumo.
Era peggio quando rimaneva in silenzio. Perché in quel caso Kirie non poteva sapere che cosa stesse pensando, ma solo cercare di intuirlo. Di solito era brava in quello, questa volta però faceva molto più fatica a comprendere cosa si stesse celando dietro i suoi occhi, complice sicuramente il panico che ancora non accennava a diminuire. Tuttavia non distolse lo sguardo nemmeno una volta da quello azzurro cielo del Muscle. Lo fissò senza dire nulla, fino a quando non fu egli a prenderla, a stringerla contro di sé e ad avvicinarsi per darle un bacio, privandola della possibilità di opporsi.
... Mh...
Qualche mugolio le sfuggì, anche svariati sospiri, mentre accoglieva con sorpresa quel bacio, lasciandosi però andare quasi subito, cosa che non aveva fatto invece con Itsuki. Le venne spontaneo ricambiare, adeguarsi al ritmo delle sue labbra e della sua lingua, respirare all'unisono con il suo respiro e sentirsi scombussolata, ma felice. Le veniva persino da piangere al pensiero che l'uomo fosse stato costretto a baciarla anzitempo, per colpa di quell'episodio dal quale si era lasciata travolgere. Quando si staccò, per un istante gli occhi della Nonomiya erano fusi di dolcezza e batticuore, una visione che durò molto poco.
Hai bisogno di una risposta?
E va bene... Te la darò io, ma che sia l'ultima volta.
... Se questo fosse accaduto prima di incontrare Amakura-san...
Adesso saresti così confusa e indecisa?
Voleva quindi dirle cosa? Che avrebbe dovuto scegliere lui e basta? Non ebbe il tempo di chiederglielo e nemmeno di rispondere alla sua domanda, perché un istante dopo il Muscle la fece finire fra le acque fredde della piscina con una spinta, così com'era vestita. Andò giù, non potendo combattere contro la forza di gravità, e quando riemerse si scostò i capelli appiccicati al viso, fissando sbalordita il Kid.
D-doushite?!
Il pranzo per oggi salta.
Ci vediamo direttamente in ufficio...
... Possibilmente con le idee un po' più chiare.
Baka.
Galleggiava nell'acqua e in mezzo ai cani, fissandolo sbalordita allontanarsi per dirigersi verso la porta finestra.
B-baka janaiyo!
Reagì urlando qualche secondo in ritardo, nuotando fino a bordo piscina e sforzandosi per tirarsi su ancora sconvolta dal bacio e dalla reazione avuta dall'uomo. Aveva i vestiti completamente zuppi e appiccicati al corpo, una sensazione fastidiosa ed una situazione che possibilmente avrebbe potuto farla ammalare. Starnutì sonoramente, probabilmente per del pelo di cane che aleggiava nell'aria, avvicinandosi all'interno della casa per recuperare i suoi effetti personali. Nemmeno se ne stava rendendo conto, ma aveva un'espressione indispettita e irritata in volto, con la bocca chiusa ma le guance che si gonfiavano appena, quasi stessero per esplodere.
A domani!
Salutò ancora arrabbiata, allontanandosi per potersi smaterializzare e raggiungere la caserma a Denver. Una volta lì, avrebbe avuto tutto il tempo per riflettere con calma su quanto accaduto con Hank. E finalmente prendere una decisione.
終わり