15/04/2114
Abitazione di Kirie Nonomiya
Colorado Springs
Ore 15:47Dopo un piccolo periodo influenzale che ne aveva indebolito il corpo, alla fine Hinako Kurosawa aveva dato il proprio benestare per incontrare il nipote.
Itsuki si era segnato per bene cosa raccontare alla nonna, così da poterle poi chiedere la cortesia di aiutare Kirie con la Divinazione da poco recuperata.
La Nonomiya non sarebbe andata con lui, trattandosi solamente di una piccola chiacchierata introduttiva di pochi minuti mista ad una vera e propria visita alla propria famiglia.
Nel caso in cui la signora anziana avesse accettato di fornire il proprio aiuto, allora Itsuki avrebbe provveduto a far collegare il camino italiano con quello americano.
Dunque quel Sabato a pranzo si dovettero fare compagnia la padrona di casa e la
"babysitter" di Nabiki, ovvero Anko Minazuki.
Un pasto piacevole, con la bambina in rapida crescita adagiata sempre sul letto della camera, poco distante da loro, perennemente con gli occhi chiusi.
La giornata si presentava molto buona, con una temperatura godibile e pochissime nuvole in cielo.
Fino ad allora, nessun collega si era reso davvero conto dell'allontanamento sentimentale tra Kirie ed Hank Muscle.
Come fatto presente durante la loro ultima conversazione fatidica, il giorno seguente l'uomo aveva fatto sì che fosse chiesto un suo trasferimento temporaneo.
La data di rientro era prevista per l'inizio dell'Autunno, ovvero durante la seconda decade di Settembre, mentre il luogo di spostamento era stato l'Australia.
Ciao Anko!
Come vanno le cose lì da Itsuki?
Mi ha detto che finalmente sei uscita alla scoperto con Kirie, mi fa piacere, sono certo che diventerete ottime amiche!
Ti scrivo per informarti che sono riuscito a reperire quel pezzo speciale per la tua moto, non ci speravi più, non è vero?
Dovremmo riuscire a ridurre di almeno un terzo il consumo di carburante, ma dovrò lavorarci su più o meno quattro giorni.
Proverò a fare un salto il prossimo fine settimana dopo aver sbrigato qualche lavoretto in sospeso dalle mie parti.
Cosa ne diresti di un sushi una di quelle sere?
Non sarà come quello giapponese, ma scommetto che sei un po' nostalgica dei piatti della tua terra!
Sei sempre nei miei pensieri...
Mi manchi davvero tanto...
Già so che ti troverò ancora più bella della volta scorsa...
Passa delle belle giornate e se Itsuki ti fa ammattire dimmelo, così lo pesto a dovere! (In realtà sono molto più forte di lui, mi piace farcelo credere)
Ti voglio bene!
Un bacio!
A presto!
Kisuke
La lettera era giunta alla finestra di Kirie appena un'ora prima.
Ormai il volatile del Danma sapeva che se per caso Anko non si fosse trovata a destinazione, bastava fare una deviazione per il Colorado.
Quando la Nonomiya aveva preso tra le mani la busta dalle zampe dell'animale aveva avvertito distintamente una sensazione strana, di calore soffuso.
Era come se quella missiva fosse intrisa di sensazioni contrastanti, infinitamente emotive.
Per un secondo ebbe anche una visione flash dove vide distintamente Kisuke scrivere
"Mi manchi davvero tanto...", per poi cancellarlo subito dopo.
I poteri si mostravano concreti anche senza bisogno di un addestramento iniziale, era ovvio che ci fosse di mezzo la grande veggenza donata da Hisoka.
Tuttavia, tali poteri si attivavano completamente soli ed agivano per volontà delle Forze dell'Essere, non secondo la necessità del loro possessore, se non in rari casi.
Ecco perché, nonostante la donna stesse per correre dei serissimi rischi, il suo Sesto Senso non ebbe alcun guizzo.
Al contrario però, mentre stavano terminando il tè nel salotto, Anko percepì distintamente delle vibrazioni d'allarme date dal proprio retaggio guerriero.
Fece appena in tempo a dire alla protetta di abbassarsi immediatamente che un enorme spillo appuntito forò il tessuto della porta andandosi a conficcare in una piccola trave di legno.
Successivamente di spilli ne arrivarono altri, probabilmente una decina.
La Minazuki, facendo mettere la Kurosawa accanto a lei ed alzando il tavolino a mo' di scudo, riuscì ad evitare che ella si facesse del male.
Essendo stata effettuata una effrazione, il sistema di allarme fatto impostare da Itsuki si mise in moto e l'intera camera dove stava Nabiki venne resa quasi invulnerabile.
Era costato molto installare un impianto simile ma almeno grazie a quelle magie automatiche Kirie poteva tranquillizzarsi che alla sorella non sarebbe accaduto nulla di nulla.
Kirie Kurosawa.
Esci immediatamente fuori.
Se ti consegni a me senza opporre resistenza garantisco che non subirai alcun danno.
In caso contrario sarò costretta a portarti via di qui con la forza e non ti piacerà.Giudicando i punti nei quali si erano conficcati gli spilli, si notava chiaramente che l'intento non fosse ucciderla, ma spaventarla.
Nessuno di essi l'avrebbe mai presa in zone vitali, forse si sarebbero bucati i vestiti, ma erano stati incantati affinché evitassero la carne viva.
La voce, femminile, aveva chiamato la donna con il cognome originale, segno evidente che forse la famiglia fosse riuscita a scovarla.
Probabilmente per nessun motivo al mondo Anko avrebbe mandato fuori casa la "Padroncina", chiedendole di rimanere lì mentre si avventurava lei all'esterno.
Una volta raggiunta l'uscita, avrebbe chiaramente osservato una figura piuttosto minuta starsene a circa cinque metri dall'abitazione.
Spiacente, ma so benissimo com'è fatta Kirie Kurosawa e non sei certamente tu.
Levati di mezzo e non farmi perdere tempo...
... Ho ucciso per molto meno.La giovane donna, che oltre ad essere minuta fisicamente era anche piuttosto bassa di statura, aveva uno sguardo fermo e una voce molto risoluta.
Indossava abiti analoghi allo stile normalmente usato dalla stessa Minazuki, ovvero una giacca chiodo di cuoio, pantaloni attillati neri lucidi e scarponcini.
Sotto aveva una maglia con fantasie a macchie di colori spenti e sul lato sinistro del fianco svettava un fodero di legno nero dalla fattura pregiata.
Un occhio esperto come quello di Anko avrebbe riconosciuto in quell'oggetto e nella sua lunghezza approssimativa l'involucro di una
Chisa Katana.
Arma di dimensioni a metà tra una Wakizashi ed una Katana vera e propria, si prestava molto bene all'utilizzo femminile ad una e due mani.
La lama in questione per il momento restava dentro il proprio fodero ma non era escluso che la sicaria potesse estrarla da un attimo all'altro con facilità.
Non c'erano dubbi insomma, Anko aveva di fronte una combattente marziale, non solo magica.
Chi sia io non sono affari che ti riguardano e credimi, questa informazione da morta non ti serverebbe a molto.
Kirie Kurosawa, fatti vedere o il prossimo invito a venire allo scoperto sarà la testa della tua amica che rotola in soggiorno.