I tuoi sforzi sono del tutto inutili, questo scontro è già deciso.
Era già stata sconfitta una volta.
Vuoi che ti dimostri quanto sei debole? Sta' a vedere.
E adesso quell'incubo si stava ripetendo.
AAAAAH!
Un taglio sul lato del braccio sinistro.
GGGGGH!
Una gomitata sulla spalla destra.
AH! ANF... ANF...
Un calcio dietro la gamba, che la fece cadere in ginocchio, esausta, di fronte al suo avversario.
Aveva perso molto sangue, poteva vederlo sui suoi vestiti, sul terreno, che lo assorbiva come fosse linfa vitale, la sua linfa vitale, quella che la stava lentamente abbandonando. Il Naginata sembrava essere diventato molto più pesante, come se di colpo non fosse lei la legittima proprietaria. Le braccia non rispondevano più ai suoi comandi, stringendo l'arma ma rimanendo ferme, bloccate, mentre Baek le puntava la lama dritto al collo, spingendola ad alzare la testa, a guardarlo in faccia.
Era così che sarebbe finita? Era così che sarebbe stata uccisa la grande Anko Minazuki, la guerriera più forte di tutto il mondo? Aveva già subito un destino altrettanto cocente, aveva già ingoiato la bile per la sconfitta contro l'Amakura... Perché adesso metterla di fronte alla sua totale incompetenza? Nemmeno la sua forza di volontà era così forte da spingerla a rialzarsi in piedi per lei, per Kirie, la donna che avrebbe dovuto proteggere. Sperava solo che la Kurosawa si fosse nascosta per bene, che non uscisse allo scoperto, perché altrimenti la sua morte sarebbe stata del tutto vana. Se doveva morire, che lo facesse almeno compiendo il proprio dovere di salvare la sua unica padrona.
Sembra proprio... che... Io non sia poi... Un così buon partito... Amakura...
Le venne quasi da sorridere, pensando a quanto sarebbe stato sollevato Itsuki di sapere che non avrebbe più dovuto convincere quella rompiscatole della Minazuki a non asfissiarlo con la storia del matrimonio. Se lui fosse stato lì, probabilmente sarebbe riuscito a tenere testa alla Kageuchi e al suo Maestro senza alcuna difficoltà, riuscendo persino a salvare la vita a Kirie completamente da solo. Un pensiero che creava un forte groppo alla gola della giovane donna, un dolore al proprio orgoglio, una ferita che non ne voleva proprio sapere di chiudersi e guarire.
... Non fartene un cruccio.
Se vengo pagato profumatamente per i miei servigi è perché sono il migliore.
Kisuke... Avrei voluto tanto poter mangiare quel sushi insieme a te...
Non sembrava ascoltarlo. Era molto debilitata la Minazuki, così debilitata da non riuscire a reagire, nemmeno per salvare la propria stessa vita. Oppure essere messa di fronte alla proprie debolezze ancora una volta le aveva dato il colpo di grazia, spegnendo la sua voglia di combattere, la sua voglia di diventare più forte, la sua voglia di vivere. A che cosa serviva essersi allenata per tutti quegli anni se poi uno schifoso Mercenario era in grado di farle il culo in quel modo? Non meritava affatto i complimenti della Kageuchi, non meritava l'onore di essere una Minazuki e non meritava nemmeno di unirsi in matrimonio con l'Amakura.
Era debole.
Era una perdente.
Era completamente inutile.
Tanti hanno fatto la tua stessa fine.
Dovevi ascoltarmi quando ti ho chiesto le ultime volontà, almeno avresti avuto l'occasione di esporle.
Ora non posso perdere altro tempo, porrò fine alla tua esistenza e poi mi occuperò della tua cara amica.
Se anche... Riuscissi a prenderla... Lei... Lei saprà... Come tornare... Libera...
Itsuki sarebbe corso a salvarla ed era sicura che Kisuke non si sarebbe tirato indietro, fiondandosi al fianco del migliore amico pur di aiutarlo a salvare la Kurosawa. Non aveva nulla di cui temere Anko, quel Mercenario era lì al solo scopo di rapirla e portarla da sua madre. Non le sarebbe stato torto un capello, a differenza sua invece, che sarebbe morta lì, su quel terreno, senza aver potuto dire addio nemmeno ai propri cari.
... Credo proprio che aspetterò qualche giorno prima di consegnarla.
C... Cosa?
Per... Perchè?
Suonava strana quella frase. Troppo strana. Non riusciva ad intuire perché, sebbene lo sguardo poco rassicurante di Baek facesse intendere che quell'uomo non fosse poi così gestibile come forse aveva creduto Ouse Kurosawa. Aveva dato sua figlia in pasto ad un uomo non solo privo di scrupoli nello svolgere il proprio lavoro, ma anche con le vittime che avrebbe dovuto rapire. Aveva perso molto sangue Anko, sì, ma il cuore prese a battere in maniera più veloce, quando deliziato il Mercenario spiegò quali fossero le sue reali intenzioni una volta rapita la giovane donna giapponese.
Se ben ricordo non è niente male, un po' di sano divertimento non farà che rendere questo compito ancora più piacevole.
Avrebbe fatto del male a Kirie. L'avrebbe torturata e stuprata prima di consegnarla nelle mani di sua madre, viva sì, ma non sana, non integra, non salva. Non poteva sopportare un simile pensiero Anko. Non poteva lasciarsi andare se il destino della sua ojousama era quello di essere ferita da un uomo spregevole come quel Baek, un uomo pronto ad approfittarsi di lei, a trattarla come un oggetto fatto di carne e sangue. Vento e Fuoco si risvegliarono come se si fossero momentaneamente sopiti, sprigionando una scarica di energia che la Minazuki credeva di non possedere più. I denti serrati in un ringhio, i pugni stretti sull'impugnatura del Naginata, la giovane guerriera era pronta di nuovo a combattere, di nuovo a lottare, pur di tenere quel Mercenaraio lontano dalla sua padrona... Ed unica amica.
GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!
SCHIFOSO BASTARDO!
TU NON LA TOCCHERAIIIIIIIII!
Tentò con tutte le sue forze di sollevare il Naginata da terra, per infilzare colui che ora la teneva in pugno. Ma l'uomo era troppo forte e lei era davvero troppo indebolita per sperare, nonostante la rabbia, di riuscire a ferirlo abbastanza da farlo desistere dai suoi sporchi propositi nei confronti della Nonomiya. Con un colpo di spada prima bloccò la lama della sua arma e poi la disarmò, facendo volare via l'unica sua difesa concreta contro la morte imminente. Stava per essere finita, terminata, stava per perdere la testa, quando la voce del ragazzo di colore accorso in suo aiuto parlò, bloccando quell'istante prima della morte.
La tua missione è già fallita, co****ne!
... Come scusa?
Ho già provveduto a portare via Kirie Kurosawa mentre lei lottava con la tua sottoposta, quindi è al sicuro lontano da qui.
Se fosse stata una persona particolarmente spigliata e procace con l'altro sesso, probabilmente Anko avrebbe baciato in bocca Sly dopo aver sentito una notizia del genere. L'ansia di quello che sarebbe potuto accadere a Kirie svanì in una nuvola di fumo non appena la Minazuki ebbe la sicurezza che la giovane donna fosse stata già portata via da quella casa. Nabiki, la sorella minore, era ben nascosta, addormentata e protetta da qualunque pericolo, per cui nessuno avrebbe potuto trovarla o la stessa Kirie non l'avrebbe mai abbandonata così facilmente.
E pensi davvero che un simile bluff possa funzionare? Le tue menzogne non salveranno la vita a questa perdente.
GRRRR... Io... Non sono... Una perdente...
La rabbia continuava a montare su ogni secondo che passava, ma la forza fisica non rispondeva a quel richiamo, nonostante persino Vento e Fuoco si agitassero, anelando la battaglia. Era completamente bloccata Anko, non poteva fare nulla né aveva la forza di fare nulla. Si sentiva troppo debole per riuscire a reagire in maniera efficace, ma quando Setsuka venne scelta per controllare che le parole di Sly fossero vero, qualcosa di strano accadde alla Minazuki. Poté sentire la pelle formicolare quando un incantesimo di supporto la investì, eppure non poteva essere stato Emmett, dal momento che il Mercenario era sotto assedio di Baek tanto quanto lei. No, l'unica persona che poteva aver fatto una cosa del genere era stata la Kageuchi, un gesto dettato probabilmente dalla volontà di essere lei quella che avrebbe sconfitto Anko... O da un animo nobile che non era stato intaccato del tutto, nemmeno da quell'uomo mostruoso.
Grazie Kageuchi-san...
Non aveva recuperato molta energia, ma ne aveva abbastanza da riuscire a guardare meglio a testa alta Baek. E tanto le bastava per non sentirsi soccombere completamente.
Il rilevatore magico non riconosce alcuna traccia!
È come ha detto lui...
... Il nostro obiettivo è stato fatto fuggire Maestro.
Questa me la paghi, rifiuto!
Ecco la spinta finale che le serviva per contrattaccare. Quel gesto di volerla uccidere, senza nemmeno guardarla, come se non valesse niente, che le diede la forza di reagire, di non soccombere sotto la lama del Mercenario, pronta a calare sopra la sua testa, ma non quel giorno. Con una velocità ed una forza ritrovata, Anko bloccò l'avanzare della lama con entrambe le mani. Fu talmente fulminea in quel movimento da lasciare momentaneamente sorpreso l'uomo, così da permetterle tempi di reazione più veloci dei suoi. Andando indietro con la schiena, ella poté tirare un calcio dal basso verso il polso del Mercenario, che sotto l'azione del suo colpo perse una delle proprie spade. Questa venne getta via, il più lontano possibile, mentre con una capriola all'indietro la Minazuki riuscì a recuperare il proprio Naginata e a mettersi in posizione di guardia. Con Sly che, al tempo stesso, le donò altro supporto, portando la giovane guerriera a sentire nuova forza scorrere in tutto il suo corpo.
NON MOLLARE!
Ci puoi scommettere le p***e!
Lo scontro fra Sly e Setsuka riprese senza che Baek li degnasse più di uno sguardo. La reazione della Minazuki lo aveva infastidito parecchio ed era chiaro dal suo sguardo che non ci sarebbe stata alcuna pietà per lei, che questa volta l'avrebbe uccisa una volta per tutte.
Rimpiangerai di non aver abbracciato la morte un attimo fa.
Oh no brutto str***o... Sei tu che rimpiangerai di esserti messo sul mio cammino!
Cercava di disorientarla, camminando lento e senza alcuna fretta, ma Anko era vigile ed attenta, pronta a schivare o parare i suoi successivi attacchi. Un colpo di spada trasversale, che puntava a farle perdere nuovamente la presa sul Naginata, venne schivato dalla giovane guerriera con un passo fulmineo all'indietro. Poi un calcio, atto a sbilanciarla, che la prese in pieno, senza però riuscire nell'intento. Miracolosamente, la giovane donna rimase in piedi, riuscendo a schivare con una capriola all'indietro l'affondo di Baek nella sua spalla sinistra. Aveva di nuovo perso un po' una delle propria energia, ma non la voglia di lottare, di vendicarsi di quel bastardo che aveva osato sfidare lei e l'incolumità di Kirie. Ora che si ritrovavano di nuovo uno di fronte all'altro, Anko non aveva più intenzione di soccombere.
Ti farò rimpiangere ogni singolo attimo passato ad insultarmi BA*****O!!!!
Con uno scatto in avanti, la Minazuki si lanciò in una scivolata contro il proprio obiettivo, quasi come se il suo intento fosse quello di colpirlo alle caviglie per fargli perdere l'equilibrio e farlo cascare a terra. In realtà, arrivata praticamente a ridosso dell'uomo, la giovane guerriera bloccò il proprio incedere puntando la lama del Naginata contro il suo ventre, cercando di farla sprofondare quanto più possibile nelle carni del Mercenario, cambiando al contempo posizione e mettendosi in ginocchio, mentre ancora lo manteneva infilzato.
Te lo avevo detto che la mia lama si sarebbe colorata del tuo sangue, figlio di pu****a...
Senza nemmeno stare a guardare se fosse riuscita o meno nell'intento -era impossibile che non ce l'avesse fatta no?- Anko sfilò con brutale forza il Naginata dal ventre di Baek, rotolando all'indietro e rimettendosi in piedi. Fatto questo, la giovane donna non attese troppo per riprendere ad attaccare, puntando a tirargli un calcio in piena zona viso, poi un colpo in orizzontale con l'arma ed infine un altro calcio, nella stessa zona dove prima aveva tentato di trapassarlo da parte a parte. Quando terminò la propria serie, la Minazuki si rese conto di qualcosa di strano. Il ventre dell'uomo non stava sanguinando come avrebbe dovuto, eppure era sicura di averlo colpito per bene, al punto che le era parso di sentire persino le carni di lui lacerarsi sotto l'azione della sua lama. In posizione di difesa, lanciò un singolo sguardo al proprio Naginata, notando come la lama, che avrebbe dovuto presentare una colorazione rossiccia, era rimasta invece completamente intonsa.
Me**a... Quel bastardo è bardato!
Era troppo tardi per poter rimediare. Gli ultimi colpi che aveva dato a Baek erano stati molto più deboli, come se la sua energia stesse scemando di attimo in attimo, così come la sua forza. Solamente l'incantesimo di rinforzo che le aveva lanciato Sly le permetteva ancora di reggersi in piedi, nonostante l'ingente perdita di sangue e di energie. Quella battaglia però sembrava essere ben lontana dal concludersi, non con il Mercenario ancora in piedi e, apparentemente, ancora in piena forma fisica.
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