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Denver

Messaggioda Scarlet » 10/03/2020, 22:54

Può almeno farmi la cortesia di portare lei dentro la mia valigia?
È piuttosto pesante.


Ma le pare Madame, non c'era neanche da chiederlo.
Stavo anzi per invitarla a lasciarmela.
Gliela sistemo vicino alle scale...


No, direttamente sul soppalco.
Accanto al letto, dalla parte sinistra.
E mi raccomando, stia attento anche a non farla sbattere... Ci tengo molto a quella valigia.


Non le era sfuggito il tono ironico e scherzoso con cui Nut rispose al suo modo di fare da signorina aristocratica.
Ma nemmeno era propensa a fargliela passare liscia.
Se il Gresham voleva comportarsi come un umile servitore, così lo avrebbe trattato Scarlet, che non si fece certo pregare per dare ulteriori ordini al Mercenario amico di Dre, prima di rivolgere la propria attenzione completamente verso quest'ultimo.
Purtroppo la sua idea di incontro dopo tanto tempo con il Kingston dovette sfumare all'istante, quando lo vide con quelle bende addosso, in pericolo di riaprire le ferite.
Glissò momentaneamente qualunque domanda sul perché si trovasse lì, informandosi invece su che cosa gli fosse successo, con evidente preoccupazione.

Durante la mia ultima missione un bastardo ha utilizzato una fattura tranciante.
Ho saputo frapporre in fretta una magia di protezione ma l'incantesimo l'ha parzialmente elusa.


Il risultato è stato un taglio superficiale di mezzo centimetro in diagonale, sia sul petto che dietro la schiena.

Il problema è che una volta ricevuto il colpo mi hanno lanciato addosso anche una Pozione Aggravante.
Il suo effetto è quello di amplificare gli effetti di una qualsiasi magia entro un intervallo di quindici minuti.
La ferita ha preso ad allargarsi ed espandersi e se non avessi usato un decotto di rallentamento, adesso mi ritroverei con seri danni agli organi interni.


Gli ho applicato un unguento adatto a neutralizzare gli effetti della pozione ma in alcuni punti ho dovuto anche applicare delle suture.
Ma se questo c****ne fa movimenti troppo bruschi rischia di riaprire i punti e stiamo da capo a dodici!


Ok, ok, ho capito, cercherò di stare più fermo...

Conduci una vita fin troppo spericolata per i miei gusti...

Quella frase non voleva significare che ella non potesse stare con lui per il suo stile di vita, ma che il fatto di saperlo in pericolo non l'aggradava affatto.
Era difficile però comprendere dietro certe frasi quale fosse il reale messaggio della Nygaard, che a malapena era riuscita a sbilanciarsi con il Mercenario, se non durante la loro unica notte di passione insieme.
Ricordava ogni singolo momento e avrebbe desiderato tanto replicare, ma la Figlia di Gaia dovette trattenere la propria passione.
Qualunque tipo di sforzo non poteva che essere dannoso in quel momento per Tybalt, dunque non ci sarebbe stato verso per lei di replicare qualcosa di simile a quanto vissuto qualche settimana prima.
Fece presto la conoscenza di Nut, un Semi Gildato Terran. Era strano pensare che il Kingston ed i suoi amici formassero un trio perfetto, incarnando i sacri elementi principali come Fuoco, Terra ed Acqua.
Una coincidenza davvero buffa, ma in teoria la Nygaard non avrebbe dovuto credere alle coincidenze.
Purtroppo la sua fede in Gaia si era momentaneamente smarrita anche a causa di ciò che era successo tanti anni prima.
Troppa corruzione e troppa presunzione in mezzo ai suoi Figli per credere che essi fossero gli unici prescelti dal Mana degni di sfruttarne l'immane potenza.

Buffo che tu ed i tuoi amici siate così perfettamente equilibrati.
O forse dovrei dire che questo è il volere del... Conflux, così dite vero?


Perché scusa, tu come lo chiami?
Va beh, si dice anche "Equilibrio" ma un Gildato difficilmente non lo sa.


Questo perché lei non è una Gildata, Nut.

E allora come è possibile che conosca la faccenda degli Elementi, scusa?

... Perché lei è una Druida, amico mio!

C***o, mi prendi in giro?!

Era sempre piacevole fare un certo effetto sul prossimo.
Ma in quel momento la ragazza non voleva mettersi in mostra né risaltare agli occhi di Oakland, anche se per forza di cose lo fece.
Il suo interesse era rivolto completamente a Dre e nel seguire i suoi movimenti.
Era quasi fastidioso rendersi conto di quanta attenzione attirassero quelle ferite.
Cercava di distrarsi, di distogliere sguardo e mente, ma poi ritornava lì, puntuale, chiedendosi se non stesse facendo troppi sforzi.
Si innervosì e questo fece salire sul suo viso un'espressione particolarmente imbronciata, corrucciata.
Mentre i due migliori amici davano il meglio di sé in quel siparietto comico improvvisato.

... Questa è una faccenda seria, è la prima druida che conosco...

E sì perché io e Sly prima uscivamo con una comitiva di druidi, vero?

Quindi come si suppone che debba comportarmi?

Se lo chiedi a lei, ti risponderebbe di prostrarti ai suoi piedi, ma ascolta me e semplicemente trattala come una persona normale, però con poco più tatto!

In verità mi sarei accontentata anche solo di un inchino, ma se tu sei un bifolco non posso certo aspettarmi un grado di educazione più elevato dalla gente che frequenti...

Noto una consistente sintonia, eh?

Il gestaccio che Tybalt fece nei confronti del Gresham non era certo nuovo a vedersi per Scarlet, sebbene per lei non fosse un'abitudine così tanto consolidata.
Era il tipico gesto di chi apparteneva ai bassi fondi, di una volgarità tale che lasciava intendere molto bene che tipo di estrazione sociale avesse Dre.
Se avesse portato il ragazzo a casa come suo compagno, i suoi genitori adottivi probabilmente sarebbero sbiancati per l'inadeguatezza del Kingston al rango della Nygaard.
Ma contro l'imprinting non si poteva combattere, contro l'imprinting non si poteva lottare.
Lei lo aveva scoperto ormai giorno dopo giorno, arrendendosi lentamente a ciò che il suo cuore bramava con tanta ferocia.
Quando la cena arrivò, Scarlet si mise seduta a mangiare insieme a loro, facendosi servire dal Gresham e facendogli una serie di domande per assicurarsi che egli stesse davvero aiutando il bifolco del suo cuore a guarire.

Sicuro di avere le giuste competenze per guarirlo?

Direi proprio di sì.

Non sarebbe stato meglio portarlo in un centro ospedaliero qualificato?

Glielo spieghi tu o lo faccio io, Dre?

Purtroppo questa la vita difficile di un Mercenario che cerca di sventare operazioni malavitose, Scarlet.
Dentro gli ospedali possono fare domande molto scomode, prima fra tutte la reale identità.
Normalmente i Mercenari sono coperti dal segreto professionale ma devono anche dimostrare che stessero svolgendo un incarico retribuito da qualcuno.
Se, invece, l'operazione è pressoché privata e autonoma, la copertura cade e allora è meglio provare a curarsi da soli.
In ogni caso Nut come secondo lavoro è un MediMago, sono in ottime mani, per fortuna.


Non disse nulla per il momento, ragionando su quello che il ragazzo di colore le aveva detto per fare i propri dovuti pensieri.
Quanti segreti ancora si portava appresso, quante cose di lui non conosceva, come il perché avesse ricevuto la carica di Semi Gildato del Fuoco.
Avrebbe voluto scoprire tutto e subito, ma la Nygaard sapeva aspettare nonostante l'elemento che la dominava.
Durante la cena ella si chiuse in un silenzio anche piuttosto strano, dato che ella di solito non perdeva occasione per ferire il prossimo con la propria lingua tagliente.
Di sicuro non era la bontà della pizza a tenerla zitta, per questo il Mercenario comprese che probabilmente fosse giunto il momento delle chiacchiere scomode e Nut, per fortuna, capì l'antifona.
Avrebbe passato la notte in albergo e sarebbe ritornato il giorno dopo per controllare in che stato fossero le ferite.
Se solamente avesse proseguito la sua crescita all'interno di una Comunità, forse la Nygaard avrebbe saputo come aiutare il Mercenario a guarire più velocemente da quello stato di degenza.
Purtroppo le sue conoscenze erano ferme, ferme a ciò che aveva appreso prima di essere cacciata via dalla sua casa e dalla sua gente.
Un guizzo di Fuoco le fece stringere il pugno in maniera più violenta, arrabbiata che a causa delle azioni scellerate di altri ella avesse dovuto interrompere il proprio cammino in quanto Figlia di Gaia.

Signorina Druida, mi fido di lei per lo svolgimento di un egregio ruolo da brava infermiera.
Pochi sforzi, di ogni genere...


Sei più capace come portaborse che come comico... Ma cercherò di seguire l'ultimo consiglio.

Nut lasciò lo stanzino delle scope, finalmente, permettendo a Scarlet e Dre di guardarsi occhi negli occhi, da soli e immersi in quell'intimità che li aveva visti uniti solamente una volta, quando finalmente la Nobile del Mana Rosso si era concessa a lui quella singola notte.

Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!

E non hai idea di cosa ho indossato sotto...
Ma temo che dovrò attendere di vederti guarito per potertelo mostrare.


Una piccola battuta maliziosa, un sorriso più complice, poi di nuovo lo sguardo serio, mentre la mano accarezzava delicatamente la zona coperta dalle bende.

Mi dispiace di non essere una Druida molto potente.
Se potessi, ti avrei guarito da queste ferite in un battibaleno...


Un moto di calda sincerità ed affetto, mentre ella abbassò lo sguardo triste sul corpo del Mercenario, una tristezza appena velata.
Forse poteva sembrare difficile credere che la Nygaard non fosse potente, ma la verità era proprio quella, una verità che adesso lo stesso Dre stava apprendendo.
Essere la discendente di un ex-Erede non la rendeva automaticamente superiore rispetto a tanti altri.
La sua connessione col Fuoco era maggiore, ma si fermava lì, insieme al resto della sua magia, vincolata per sempre ad una decisione presa da altri.

Dai, adesso sentiamo.
Siamo io e te e se inserisci il codice 2975 su quella pulsantiera accanto all'ingresso, innescherai anche il sistema completo di protezione.
L'intera casa sarà insonorizzata e sarà impossibile osservare all'interno nemmeno con le migliori tecnologie magiche avanzate.
... Regolati tu in base a quanto pensi sia importante essere al sicuro.


Annuì la ragazza, alzandosi quasi immediatamente per inserire la sequenza numerica che le aveva dato il Kingston.
Un gesto che per ovvi motivi preoccupò il bifolco, rendendolo doppiamente nervoso di non poter essere per lei di un qualsiasi aiuto.
Ma per fortuna i servigi che gli venivano richiesti egli poteva svolgerli anche standosene in quel modo.
L'importante era che la ragazza fosse al sicuro da chiunque la stesse cercando.

Sono qui perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.

L'esordio era molto interessante, criptico, intenso.
Per Scarlet non era facile raccontare quello che aveva scoperto né mettere al corrente il Kingston di tutto quanto stesse accadendo nella sua vita, profezia compresa.
Se avesse compreso i suoi sentimenti e avesse saputo della profezia, come avrebbe reagito il Kingston?
Essere i possibili genitori di un futuro Erede del Fuoco non era certo una responsabilità di poco conto, specie perché nessuno poteva sapere in che misura quella profezia si sarebbe avverata.
Sarebbe diventata lei stessa un'Erede e, di conseguenza, una Jinn insieme all'uomo che amava, oppure la loro unione avrebbe generato un figlio che a sua volta sarebbe poi diventato legittimo padre o madre di un vero Erede del Fuoco?
Tante congetture che la Nygaard non aveva voglia di esporre, per timore di vedere Dre scappare via da lei.
Quel legame che si stava creando fra di loro era ancora così misero e fragile, specie da parte del Semi Gildato, che non aveva dalla sua alcun imprinting ad aiutarlo.
Ma qualcosa avrebbe pur dovuto dirla.

Devi sapere che ancor prima che ci incontrassimo, io... Sapevo di essere in pericolo per via di una profezia fatta su di me e indicatami attraverso la lettura delle Rune.
Secondo le Rune, è scritto nel mio destino che io debba dare alla luce una nuova progenie del Fuoco.
I Figli della Notte più ostili e appartenenti ad un pericoloso clan hanno sempre temuto il potere dei Jinn del Fuoco, per via di un Incantesimo sacro in grado di spazzarli via in un istante.
Quando quella schifosa feccia mi attaccò, credevo che il motivo fosse l'ostilità che nutrivano nei miei confronti per via di quella profezia.
Ma dopo quell'attacco, mio fratello indagò ancora più a fondo scoprendo una verità davvero... Terribile.


Non era spaventata Scarlet, o meglio, non era paura il primo sentimento che le si poteva leggere negli occhi.
Era rabbia quella che si annidava come un focolaio mai del tutto spento dentro di lei, una rabbia che accese immediatamente i suoi capelli, facendoli diventare color delle fiamme.
Il fatto che dei Figli di Gaia volessero la sua morte non faceva altro che accendere l'astio che la Nygaard provava verso i suoi stessi fratelli e sorelle.
Coloro che l'avevano condannata a diventare una Rinnegata avrebbero dovuto temerla molto, se ella fosse salita al potere.
Anzi, non era escluso che dietro ci fossero proprio coloro che un tempo si definirono suoi benefattori e giustificarono quella decisione come la compassione di volerla sapere lontana da qualunque male le fosse stato arrecato.

I Non Morti non sono altro che sicari al soldo degli stessi Figli di Gaia.
Non puoi saperlo, ma non è raro che esistano gruppi ostili ai Jinn e agli Eredi.
Siamo in guerra con i nostri stessi fratelli e sorelle fin da quando siamo nati, ma né mio fratello né io sappiamo dire con certezza da chi provengono questi ordini.
Posso supporre che l'attuale Famiglia del Fuoco abbia un interesse personale a non permettermi di compiere il mio destino...
Ma non escludo altri nemici che potrebbero temere una mia eventuale ascesa al potere.


Intrighi politici, tradimenti di sangue, omicidi.
Scarlet doveva rendere noto a Dre tutto quanto, nonostante la paura di perderlo, nonostante temesse un dietrofront completo su di lei.
Doveva ancora arrivare alla parte in cui gli chiedeva ospitalità e rifugio, ma nel frattempo il Kingston avrebbe potuto osservare diverse sfaccettature sul suo viso, che passavano dalla rabbia, al dolore, alla voglia di vendicarsi di coloro che la stavano minacciando.
E poi negli occhi quella sofferenza, così malcelata in quel momento perché troppo vicina all'uomo che amava.
Una sofferenza che desiderava condividere con Dre, ma che non faceva per orgoglio, per testardaggine, per sfida.

Fino a quando non saprò chi c'è dietro a questo complotto, non posso rimanere con la mia famiglia.
Loro sarebbero i primi ad essere presi di mira.
Anche la Tribù di mio fratello sarebbe in pericolo se mi tenessero lì, sarebbe il primo posto dove verrebbero a cercarmi.
Ma nessuno sa di te.
Tu sei l'unico nascondiglio sicuro che ho al momento e, lo sai, i miei genitori ti pagherebbero bene.
Mio fratello attualmente è in viaggio per depistare coloro che mi stanno cercando, per cui nessuno sa che sono qui.
... Adesso hai compreso il perché della valigia.


Voleva restare lì.
In pianta stabile.
Nello stanzino delle scope.
Era disposta a cambiare vita per avere salva la pelle... O per stare vicina a Dre?
Una domanda a cui Scarlet non avrebbe risposto spontaneamente.
Dal tono di voce, dal modo in cui aveva parlato, per lei era ovvio e scontato che così sarebbe stato.
Ma il Kingston poteva sempre decidere di intavolare con lei una discussione su quanto sarebbe stato più gentile ed educato chiedergli prima se fosse d'accordo.
No, anche nel pericolo, la Rossa non cambiava.
Spocchiosa, presuntuosa e arrogante.
E follemente innamorata di quel bifolco.
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Messaggioda Tybalt » 15/03/2020, 21:50

Che fra Scarlet e Tybalt esistesse una specie di legame interessante e forte, questo Nut lo avrebbe intuito anche senza aver parlato prima con l'amico.
Non appena gli sguardi dei due si incontrarono, si percepì palpabile una chimica consistente, seppur non completamente votata ad un sentimento.
L'aristocratica venuta dall'Europa era un tipetto piuttosto difficile da gestire, ma stranamente nei confronti di Dre faceva denotare una minore arroganza.
Forse il ragazzo di colore era riuscito almeno un po' ad addomesticarla nel breve tempo trascorso insieme?
Oakland non poteva affermarlo con certezza, ma era pur vero che non avesse poi così voglia di restare lì a scoprirlo.

Signorina Druida, mi fido di lei per lo svolgimento di un egregio ruolo da brava infermiera.
Pochi sforzi, di ogni genere...


Sei più capace come portaborse che come comico... Ma cercherò di seguire l'ultimo consiglio.

Ahahah, è forte bello, davvero forte!

Fila via n***o, a domani...

Scuotendo il capo con una evidente espressione divertita, Nut uscì dall'abitazione dopo aver indossato una giacca più pesante.
Avrebbe fatto un giro per la città, forse si sarebbe spostato altrove o magari sarebbe finito per concludere il giro al Real Steel.
L'idea di optare per il White Lion l'aveva accantonata piuttosto in fretta, era in vena di un ambiente più rustico e all'insegna del testosterone.
Forse un po' già gli mancava la sua zona di provenienza, ma era normale, scontato.
Col tempo ci avrebbe fatto l'abitudine, doveva soltanto avere un po' di pazienza.

Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!

E non hai idea di cosa ho indossato sotto...
Ma temo che dovrò attendere di vederti guarito per potertelo mostrare.


Guarda che la fasciatura è al busto, mica sugli occhi.
Non disdegno mai spettacoli d'alta classe, anche se c'è la regola "Guardare ma non toccare".


Ricordava alla perfezione il corpo nudo della Druida Nobile, ma forse proprio per quello avrebbe volentieri rinfrescato la memoria, o forse riscaldato.
Possibile che da un attimo all'altro la temperatura fosse più alta lì dentro? Era merito della ragazza oppure dell'atmosfera?
O magari era soltanto lui ad avere quella percezione, dettata in misura maggiore da istinti primordiali e selvaggi, tipici del suo status di "Bifolco".
Al contrario, Scarlet continuava a guardare quella grossa ferita con aria affranta e preoccupata.
Praticamente era più in allarme lei che Tybalt stesso.

Mi dispiace di non essere una Druida molto potente.
Se potessi, ti avrei guarito da queste ferite in un battibaleno...


Grazie per l'immensa gentilezza, Principessina.
Comunque non proseguire a fissarmi come se fossi più di là che di qua.
È una cosa passeggera, però ammetto di apprezzare tutta questa tua apprensione...


Sorrise verso di lei, esibendo come sempre la dritta e luminosa dentatura bianca, in contrasto con le labbra, anch'esse scure come la pelle.
Tuttavia, c'era ben poco da sorridere, Scarlet come previsto e intuito non era lì per una visita di piacere e lo dimostrò subito.
Appena saputo del meccanismo magico di allarme, ella si prodigò per inserirlo, facendo di riflesso sospirare teso il Mercenario amico di Emmett.
Tanti saluti all'ipotesi che fosse fuggita di casa per raggiungere il suo amore proibito o qualcosa di simile...
... Anche se, in effetti, a pensarci bene non sarebbe stato poi tanto meglio.

Sono qui perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.

Uff... Va' avanti...

Devi sapere che ancor prima che ci incontrassimo, io...

... Tu?

Sapevo di essere in pericolo per via di una profezia fatta su di me e indicatami attraverso la lettura delle Rune.

Oh... Magnifico.
E cosa direbbero queste Rune di preciso?


Secondo le Rune, è scritto nel mio destino che io debba dare alla luce una nuova progenie del Fuoco.
I Figli della Notte più ostili e appartenenti ad un pericoloso clan hanno sempre temuto il potere dei Jinn del Fuoco, per via di un Incantesimo sacro in grado di spazzarli via in un istante.
Quando quella schifosa feccia mi attaccò, credevo che il motivo fosse l'ostilità che nutrivano nei miei confronti per via di quella profezia.
Ma dopo quell'attacco, mio fratello indagò ancora più a fondo scoprendo una verità davvero... Terribile.


... Ok...

I Non Morti non sono altro che sicari al soldo degli stessi Figli di Gaia.

Eh? Mi prendi per il culo? Come c***o è possibile una cosa del genere scusa?!

Non puoi saperlo, ma non è raro che esistano gruppi ostili ai Jinn e agli Eredi.
Siamo in guerra con i nostri stessi fratelli e sorelle fin da quando siamo nati, ma né mio fratello né io sappiamo dire con certezza da chi provengono questi ordini.
Posso supporre che l'attuale Famiglia del Fuoco abbia un interesse personale a non permettermi di compiere il mio destino...
Ma non escludo altri nemici che potrebbero temere una mia eventuale ascesa al potere.


... Giusto, perché se un giorno terrai in forno il futuro Erede, vuol dire che sarai una sorta di Regina o qualcosa di simile.

Il termine preciso era Jinn, ma Dre non se lo ricordava con tutto che la rossa glielo aveva ripetuto un attimo prima.
Non era così pratico con i termini della nobiltà druidica ed in più stava ancora cercando di elaborare tutta la vicenda.
Grazie al c***o aveva messo subito il sistema di allarme, era braccata da un clan di Vampiri!
E giustamente, chi altri mettere in pericolo in una evenienza così rischiosa?
L'unico che era stato in grado di salvarle la vita, e poi si sa che in certe situazioni è il bovero n***o che muore per primo.

Fino a quando non saprò chi c'è dietro a questo complotto, non posso rimanere con la mia famiglia.
Loro sarebbero i primi ad essere presi di mira.
Anche la Tribù di mio fratello sarebbe in pericolo se mi tenessero lì, sarebbe il primo posto dove verrebbero a cercarmi.
Ma nessuno sa di te.
Tu sei l'unico nascondiglio sicuro che ho al momento e, lo sai, i miei genitori ti pagherebbero bene.
Mio fratello attualmente è in viaggio per depistare coloro che mi stanno cercando, per cui nessuno sa che sono qui.
... Adesso hai compreso il perché della valigia.


Più che altro adesso aveva compreso che quella visita non avrebbe avuto breve durata, anzi.
La ragazza intendeva piazzarsi lì molto a lungo e senza nemmeno avere una vaga idea di quando potesse poi andarsene.
Dre esibì un lungo, lunghissimo sospiro, annuendo silenzioso e con gli occhi persi nel vuoto, immerso nelle proprie riflessioni.
Da quel che sapeva, Sly e l'Avanguardia effettivamente avevano tra i loro obiettivi sgominare un preciso clan di Vampiri, ma non era detto che fosse lo stesso.
Magari comunque non sarebbe stato male parlarne anche con lui, in fondo c'era di mezzo la salvezza di una futura importante figura del Mana.

Senti... Prima di tutto, mi dai il permesso di farne parola con Sly e Nut?
Il primo ormai lo conosci bene e del secondo mi fido io ciecamente.
La tua salvaguardia non può essere affidata soltanto a me, preferisco avvalermi del supporto dei miei amici.
Ora più che mai, considerando che per qualche giorno non sarò completamente operativo e in piena forma.
... Ma se tuo fratello è occupato a depistare, chi invece è incaricato di scoprire i responsabili della congiura?


Forse Scarlet avrebbe tenuto il segreto sull'identità di Ymir, ma perché non dirgli del cugino acquisito e del suo ruolo fondamentale?
Una volta saputo che ci fosse un valido MagiInvestigatore all'opera, il SemiGildato Ignis poté sentirsi per lo meno un po' più tranquillo.
In quel momento, Dre cominciò a riflettere seriamente sull'ipotesi di far dotare la Druida di un'arma analoga alla propria.
Avrebbe dovuto parlarne con Cecilia Bishop, sentire la tariffa e i materiali da reperire, tanto per i contanti c'era la famiglia Nygaard.
Giusto, i contanti, anzi, il compenso, lei aveva parlato di un pagamento di qualsiasi cifra ma Tybalt cosa ne pensava?

... Non voglio essere pagato.
Se resti qui e perché sto scegliendo liberamente di aiutarti e tenerti al sicuro.
L'unica cosa che pretendo è essere ascoltato.
Se ti darò delle indicazioni per la tua protezione, dovrai seguirle.
Credo sia il minimo, considerando che ti sei presentata alla mia porta già dotata di valigia senza sentire prima il mio parere...


Assottigliò lo sguardo, fissandola fintamente infastidito, dopo averle lanciato quella piccola frecciatina.
Tanto non c'era verso che potesse farla sentire in colpa o chiedesse in qualche modo scusa, era fatta così e andava accettata così.

... Certo quelle rune l'hanno detta proprio grossa.
Intendiamoci, non so come funzionino queste cose, ma penso che una profezia simile sia abbastanza pesante.
A te cosa suscita?
Voglio dire, alla fine ti riguarda in prima persona e riguarda anche i tuoi futuri figli...
Fosse capitato a me avrei dato di matto, non posso pensare che la mia vita sia prevista ancor prima di essere vissuta.


Alzò le spalle con aria scocciata, dimostrando senza volerlo quanto l'Equilibrio ci avesse visto giusto con lei.
Da quando era iniziata tutta quella avventura, nessuno aveva ancora chiesto a Scarlet cosa ne pensasse, come stesse, cosa sentisse.
Non perché nessuno si interessasse della sua interiorità, ma forse erano stati tutti troppo sorpresi, troppo di fretta, troppo disattenti.
Dre invece, focalizzandosi solo sulla ex Erede, le stava trasmettendo sostanzialmente il completo appoggio emotivo.
Doveva soltanto ricordarsi di scacciare via di tanto in tanto la ridondante curiosità su quale intimo portasse sotto i vestiti.
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Messaggioda Scarlet » 19/03/2020, 23:40

La situazione era drammatica, ma il fatto stesso di trovarsi lì, in compagnia di Dre, rendeva tutto molto più sopportabile.
L'amico del Mercenario era appena andato via, lasciando finalmente da soli la Nygaard con il suo bifolco.
Aveva immaginato diverse volte il loro incontro, ma pur non presentandosi le giuste condizioni, era accaduto qualcosa che aveva un po' sollevato il morale della ragazza.
Quella conversazione, origliata per sbaglio, aveva fatto sorgere una speranza del tutto nuova nel cuore della giovane.
Doveva solo capire quanto in profondità fosse riuscita a penetrare nel cuore del Kingston, cosa non da poco.
Ma al tempo stesso, ella doveva fronteggiare un pericolo molto importante, che l'aveva costretta a lasciare i propri cari per nascondersi in un luogo sicuro.
Per fortuna quel luogo sicuro era proprio lo stanzino delle scope di Tybalt.
L'unica nota positiva in quella cacofonia di sventure.

Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!

E non hai idea di cosa ho indossato sotto...
Ma temo che dovrò attendere di vederti guarito per potertelo mostrare.


Guarda che la fasciatura è al busto, mica sugli occhi.
Non disdegno mai spettacoli d'alta classe, anche se c'è la regola "Guardare ma non toccare".


Sta proprio in questo il problema.
Non ho indossato quello che ho indossato solo per farti... Guardare...


Allusiva, maliziosa, non si preoccupava di nascondere il suo interesse fisico nei confronti di quel bifolco.
Sarebbe stato divertente fare di fronte a lui un breve spogliarello, al solo scopo di veder accendersi nei suoi occhi scuri la luce della passione e del desiderio.
Ma anche quel pensiero dovette essere accantonato, per questioni più urgenti, come ad esempio le ferite sul corpo del giovane.
Se solo fosse stata una Druida più forte, Scarlet avrebbe potuto aiutarlo, mentre così poteva solo aspettare che egli guarisse attraverso le cure di qualcun'altro.
Non le faceva piacere che avesse rischiato così tanto la vita... Ma non poteva nemmeno impedirgli di fare il suo lavoro.
Anche se il compito che gli volevano affidare i suoi genitori avrebbe sicuramente impegnato molto il Mercenario.
C'era possibilità che lui dovesse impiegare ogni risorsa per proteggere la prediletta dei coniugi Nygaard.
Un compito non così tanto sgradito.
Di certo Scarlet avrebbe saputo come ripagarlo della sua ospitalità, un messaggio nascosto in piena vista negli occhi della bella aristocratica.
Anche il gioco però doveva essere messo da parte, quando si trattò di spiegare al ragazzo di colore... Ogni cosa.
La profezia, l'attacco dei Vampiri alleati con i Druidi, la fuga di suo fratello, la sua fuga...
Tybalt si dimostrò tanto capace a letto quanto ad ascoltare.
Meglio così, perché la Nygaard non avrebbe apprezzato troppe interruzioni.
Si sarebbe sentita troppo sotto pressione, specie perché quella profezia poteva coinvolgere anche il Mercenario.
Ma per il momento era preferibile non dirglielo, anzi fosse stato per lei non glielo avrebbe detto mai.
Lui, un Semi-Gildato, non poteva di certo costituire un pericolo.
Anche se a volte Scarlet si domandava se non stesse invece mettendo un X sulla testa del suo amato.

Senti... Prima di tutto, mi dai il permesso di farne parola con Sly e Nut?
Il primo ormai lo conosci bene e del secondo mi fido io ciecamente.


Perchè?

La tua salvaguardia non può essere affidata soltanto a me, preferisco avvalermi del supporto dei miei amici.
Ora più che mai, considerando che per qualche giorno non sarò completamente operativo e in piena forma.


... Concesso.
C'è altro che vuoi chiedermi?


... Ma se tuo fratello è occupato a depistare, chi invece è incaricato di scoprire i responsabili della congiura?

Con la mia nuova famiglia ho acquisito anche un cugino MagiInvestigatore, il migliore nel suo campo.
E ovviamente gildato.
Seguirà lui le indagini, con l'aiuto di un'Esclusa della Tribù di mio fratello.
A tal proposito, spero che tu abbia un MagiFax o che tu possa procurartene uno in fretta.
Ho promesso a mio cugino che lo avrei contattato almeno una volta a settimana per fargli sapere che sto bene, sarebbe scortese da parte mia non farlo, visto quello che sta facendo per me...


La faceva apparire come una mera questione di gentilezza e cortesia.
Come se non ci fosse un vero legame fra di loro, come se si mantenesse sempre distaccata e distante.
Che razza di possibile Erede del Fuoco si comportava in maniera tanto glaciale?
Una atipica come Scarlet, appunto, la quale ricercava un atteggiamento che la difendesse dal male che le era stato causato.
In ogni caso, la risposta di Dre le fece capire che egli avesse accettato l'incarico.
Una notizia che fece sorgere un bel sorriso sul volto della bionda.
La quale però dovette rimanere per forza sorpresa, quando il Mercenario si espresse anche a proposito del suo compenso.

... Non voglio essere pagato.

Come?
Mi stai prendendo in giro?


Se resti qui e perché sto scegliendo liberamente di aiutarti e tenerti al sicuro.
L'unica cosa che pretendo è essere ascoltato.
Se ti darò delle indicazioni per la tua protezione, dovrai seguirle.
Credo sia il minimo, considerando che ti sei presentata alla mia porta già dotata di valigia senza sentire prima il mio parere...


L'ho fatto perché credevo ti avrei assoldato per essere protetta.
I miei genitori avrebbero pagato qualunque cifra, anche per sostenere le spese del mio mantenimento oltre che il tuo compenso.
... Mi sorprendi bifolco, non è che per caso, sotto sotto io ti piaccio un po'?


La buttava sul ridere, sullo scherzo, sull'ironico.
Ma desiderava da morire sentire una risposta affermativa a quella domanda.
E dentro di sé si chiedeva come potesse esistere una persona così tanto generosa e disinteressata come il Mercenario.
Un Mercenario.
Generoso e disinteressato.
Era questa forse la cosa più folle e assurda.
Ma forse era anche il motivo per cui il Mana aveva scelto lui.
Per insegnare di nuovo a Scarlet un po' di bontà nel suo cuore inaridito.

... Certo quelle rune l'hanno detta proprio grossa.
Intendiamoci, non so come funzionino queste cose, ma penso che una profezia simile sia abbastanza pesante.


Lo è, non hai detto nulla di sbagliato.

A te cosa suscita?

Fissò il Kingston negli occhi, un po' sorpresa quando le fece quella domanda.
Non perché fosse strana, ma perché lui era il primo a preoccuparsi di come potesse sentirsi la Nygaard ad essere oggetto di una simile profezia.
Suo fratello, che tanto si fregiava di volerle bene, non le aveva mai chiesto un parere su come stesse.
Si era mezzo salvato per aver cercato di salvarla a discapito della propria vita, ma ciò non toglie che nessuno, nessuno nella sua famiglia aveva mai chiesto il parere di Scarlet sulla questione.
Un po' come quando accaduto dopo lo stupro.
Tutti a parlare di cosa fare, come agire, come evitare uno scandalo.
Nessuno che si era mai chiesto come stesse lei, la ragazzina vittima dello stupro.
Per questo poi era esplosa.
Perché se nessuno voleva ascoltare la sua voce, allora lei avrebbe urlato centomila volte di più.

Voglio dire, alla fine ti riguarda in prima persona e riguarda anche i tuoi futuri figli...
Fosse capitato a me avrei dato di matto, non posso pensare che la mia vita sia prevista ancor prima di essere vissuta.


Le rune possono dare un singolo responso, ma avere decine di interpretazioni diverse.
Nel mio caso, quelle di Concepimento, Rinascita, Stirpe, Fuoco e Prosperità sono ricorrenti.
Questo non significa per forza che io sarò la futura Jinn del Fuoco...


Ci tenne a sottolineare e correggere ciò che il Kingston non aveva ancora capito in che modo chiamare.

... Ma potrebbe significare che dalla mia discendenza si arriverà ad una nuova stirpe.
Mi avrebbe toccato di più se fossi diventata la prossima Jinn... I miei nemici avrebbero dovuto tremare al pensiero della mia collera.
Ma se davvero non sarò io la madre di un Erede, allora non ha senso che mi preoccupi del mio destino.
La cosa migliore per far sì che le cose avvengano è ignorarle.
Non mi interessa andare alla ricerca di qualcuno che possa dare lustro alla mia famiglia.
Non è un mio problema... Né lo diventerà in futuro.


Perché specificare a tutti i costi che non le interessava trovare alcun Principe del Fuoco, così da fondare una nuova stirpe potentissima?
Forse per far capire al Kingston che lei aveva intenzione di seguire il proprio cuore, un cuore che si stava rivolgendo solo verso di lui e verso nessun altro.
I suoi veri genitori le avrebbero imposto un matrimonio di convenienza, così da poter ottenere di nuovo ciò che avevano perso.
E se in passato Scarlet avrebbe accettato una simile linea di pensiero, adesso invece non sentiva alcun bisogno di seguirla.

... Questa tua convalescenza mi impedirà di farti anche il dono che ti avevo promesso.
Che disdetta... Ma è meglio non mettere a repentaglio la tua salute.
Certo, adesso non potrai accettare nuovi incarichi.
Sono io il tuo nuovo incarico... Dovrai tenermi sott'occhio ventiquattro ore su ventiquattro...
Anche mentre dormo...
Anche mentre mi faccio la doccia...
Anche mentre pis**o...


Non poteva resistere oltre.
Si avvicinò lentamente al ragazzo di colore, sorridendo maliziosa.
La mano posata sul suo viso, la bocca già schiusa quando impattò con le sue morbide labbra.
La lingua calda e rovente che si insinuò dentro il suo palato, vezzeggiando la gemella.
Un bacio in piena regola, un bacio desiderato, voluto.
Con sprazzi di romanticismo e sensualità che si mescolavano, un po' dolce un po' piccante, esattamente com'era la Nygaard.
Al termine di quel bacio, la ragazza si staccò, dando una rapida occhiata ai piani bassi del Kingston.
Solo per accertarsi di avergli fatto un certo effetto.
In quel caso, avrebbe sorriso in maniera più maliziosa, leccandosi sensualmente le labbra.

Lo sai che questa convivenza forzata non mi dispiace affatto?
Sarà anche uno stanzino per le scope... Ma a mio parere c'è una mazza molto grossa che non mi dispiace avere a mia disposizione tutte le volte che voglio...


Fece roteare lentamente la lingua sulle sue labbra.
Come se non le importasse nulla di essere braccata.
Come se non fosse veramente in pericolo.
Ma... Era davvero in pericolo? Oppure aveva inventato ogni cosa come scusa per stare vicino a Tybalt?
Scarlet conosceva la verità completa, ma Dre ignorandola poteva pensare qualunque cosa.
Quel modo di stuzzicarlo comunque terminò dopo un po', mentre la mano gli accarezzava con fin troppa dolcezza il viso.

Allora... In che modo mi dovrò prendere cura di te?
Devo spalmarti qualche crema particolare?
Cambiarti le bende?
Il tuo amico comico ha detto che devo svolgere un perfetto ruolo da brava infermiera...
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Scarlet
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Messaggioda Tybalt » 28/03/2020, 0:10

Guarda che la fasciatura è al busto, mica sugli occhi.
Non disdegno mai spettacoli d'alta classe, anche se c'è la regola "Guardare ma non toccare".


Sta proprio in questo il problema.
Non ho indossato quello che ho indossato solo per farti... Guardare...


... Beh, se ti sai accontentare, come ben ricordi su questo tavolo possono essere servite pietanze ben diverse dal cibo, Principessina.

Non sarebbe stato difficile per Scarlet ritornare con la memoria a quel giorno, quando era andata a chiedergli di farle da Guardia del Corpo per il gala.
Uno dei loro soliti ed iniziali battibecchi, conclusosi con la rossa sdraiata su quel tavolo, con le cosce divaricate e Tybalt seduto, pronto a servirsi, senza bisogno di posate.
Sarebbe stato stupido entrare più nel dettaglio, di certo la Nygaard possedeva un'ottima dose di perspicacia, sia lei che le sue parti intime.
Tuttavia, ogni possibile decisione o risvolto in materia carnale dovevano aspettare che si concludesse la conversazione più importante e fondamentale.
Nell'arco di poche settimane Dre era passato dall'essere una Guardia del Corpo per una serata tra ricconi a Baluardo di Protezione contro un complotto mortale.
E dire che neanche gli incarichi più pesanti per scovare membri della malavita mondiale si erano rivelati così rischiosi.
Proprio per questo motivo, avere la libertà di interpellare e chiedere ausilio a persone fidate come Sly e Nut divenne assolutamente vitale.
Era sicuro che non gli avrebbero voltato le spalle, ma anche Scarlet doveva acconsentire affinché loro conoscessero i retroscena di quella assurda verità.
Nel frattempo, un parente MagiInvestigatore si sarebbe occupato di scovare i colpevoli della congiura, possibilmente in tempi stretti.

A tal proposito, spero che tu abbia un MagiFax o che tu possa procurartene uno in fretta.
Ho promesso a mio cugino che lo avrei contattato almeno una volta a settimana per fargli sapere che sto bene, sarebbe scortese da parte mia non farlo, visto quello che sta facendo per me...


Nut ha portato il suo, gli chiederò se possa prestartelo ogni tanto.
Ancora meglio che il proprietario non abbia alcun legame con te.
Mi raccomando, usa una firma falsa, tanto se tuo cugino è un tipo sveglio, capirà subito l'antifona.


Che gran casino.
Tybalt incrociò le braccia al petto, facendo molta attenzione affinché non comprimesse la fasciatura e la ferita.
Scarlet lo stava mettendo in un impiccio tremendo, eppure non sembrava affatto vedere quella situazione come un peso, come un problema.
Evidentemente il discorso fatto con Oakland nascondeva molti più dettagli in profondità in merito all'importanza rappresentata dalla Druida per il Bifolco.
Che poi, così tanto in profondità non bisognava scavare se alla fine della fiera il Kingston sceglieva anche liberamente di non ricevere un quattrino in cambio.

Se resti qui e perché sto scegliendo liberamente di aiutarti e tenerti al sicuro.
L'unica cosa che pretendo è essere ascoltato.
Se ti darò delle indicazioni per la tua protezione, dovrai seguirle.
Credo sia il minimo, considerando che ti sei presentata alla mia porta già dotata di valigia senza sentire prima il mio parere...


L'ho fatto perché credevo ti avrei assoldato per essere protetta.
I miei genitori avrebbero pagato qualunque cifra, anche per sostenere le spese del mio mantenimento oltre che il tuo compenso.
... Mi sorprendi bifolco, non è che per caso, sotto sotto io ti piaccio un po'?


Andiamo Principessina, prendi in giro chi ti pare ma non me.
Sei intelligente, sai perfettamente che nessuna cifra, neanche un'intera montagna di Galeoni, potrebbe convincere al 100% un Mercenario a dare la vita per te.
Specie quando affermi di avere alla calcagna un bel mucchio di individui pronti a tutto pur di levarti dalla faccia del pianeta.
Quella valigia è il tuo modo strafottente per indicarmi la speranza che io accetti di esserti vicino in quella follia.
... Potrò non negare che tu mi piaccia un po', ma tu non puoi negare che io sia una delle pochissime persone nella tua vita meritevoli di fiducia e apprezzamento.


Non parlava forbito, anzi, il suo slang americano era quanto mai tipico dei bassifondi più bassi delle strade.
Ma questo non significava essere privi di un cervello pensante, il suo ceto sociale non rappresentava incapacità di ragionare o percepire sensibilmente il prossimo.
La guardò negli occhi per diversi istanti, quel dualismo di fattezze che in realtà si rivelava magnifico: iridi come la pece contro iridi chiare come l'acqua esposta al sole.
Pelle fondente contro pelle nivea, capello nero contro chioma bionda o, eventualmente rossa.
Si completavano e non lo sapevano, o magari lo intuivano ma senza ammetterlo, non ancora, ma i loro cuori inevitabilmente comunicavano, sia nel silenzio che nella voce.
Dre non poteva mettersi nei suoi panni, ma trovava ovvio che una condizione del genere fosse assai pesante, quindi perché non chiederle come stesse?
Impossibile che nessuno prima di lui lo avesse fatto... Oppure no?

Voglio dire, alla fine ti riguarda in prima persona e riguarda anche i tuoi futuri figli...
Fosse capitato a me avrei dato di matto, non posso pensare che la mia vita sia prevista ancor prima di essere vissuta.


Le rune possono dare un singolo responso, ma avere decine di interpretazioni diverse.
Nel mio caso, quelle di Concepimento, Rinascita, Stirpe, Fuoco e Prosperità sono ricorrenti.
Questo non significa per forza che io sarò la futura Jinn del Fuoco...


Neanche posso appellarmi ai ricordi delle lezioni di Divinazione, chi è mai andato a scuola?

... Ma potrebbe significare che dalla mia discendenza si arriverà ad una nuova stirpe.

E cosa cambierebbe?
Non è lo stesso?


Mi avrebbe toccato di più se fossi diventata la prossima Jinn... I miei nemici avrebbero dovuto tremare al pensiero della mia collera.
Ma se davvero non sarò io la madre di un Erede, allora non ha senso che mi preoccupi del mio destino.


Tu dici, mh?

La cosa migliore per far sì che le cose avvengano è ignorarle.
Non mi interessa andare alla ricerca di qualcuno che possa dare lustro alla mia famiglia.
Non è un mio problema... Né lo diventerà in futuro.


... Sì, è un discorso che fila in effetti.
Intanto eviti di farti ammazzare, poi Trama... O nel tuo caso Mana, vede e provvede!
... Non l'hai mai sentito dire?
In realtà è una rivisitazione, l'originale è babbano, "Dio vede e provvede", ma da queste parti si usa spesso con la versione magica.
Farai bene a mimetizzarti un poco con la società locale, in questo modo sarai più al sicuro...


Una vera tragedia per Scarlet, necessariamente costretta a ridurre il comportamento altolocato e assumerne uno più da "popolana".
Naturalmente quella scena dentro casa poteva anche essere evitata, l'importante è che la ragazza risultasse poco se stessa nei luoghi pubblici.

Immagino tu non abbia alcun indumento adatto.
Sì, è vero, come stai oggi sarebbe perfetto, se non fosse che ogni etichetta sui vestiti dimostri quanto schifosamente siano costati.
Domani per prima cosa andremo in un grande magazzino nelle vicinanze e metterai su un nuovo guardaroba.
Chiederò ad una mia amica di venire con noi, così potrai avere anche un parere femminile.
Anche lei è fidata, per quanto non le racconterò l'intera faccenda, riferirò solo che sei una mia cliente da tenere sotto copertura.


In verità permettere a Cappie di andare a fare spese con loro avrebbe significato minor ingrossamento di palle per lui.
Non era decisamente tipo da shopping e la Druida ne aveva parecchio da svolgere il giorno seguente.
Dopo di che forse la parte più difficile sarebbe stata insegnarle la parlata easy e non da cocktail bar, ma una cosa alla volta.
Bisognava anche mettere in conto di guarire al più presto, chiedendo a Nut di intensificare le cure così da guadagnare qualche giorno...
... E questo non lo pensava solo al fine di potersi portare di nuovo al letto un po' prima la cliente!

... Questa tua convalescenza mi impedirà di farti anche il dono che ti avevo promesso.
Che disdetta... Ma è meglio non mettere a repentaglio la tua salute.


Un regalo che può mettere a repentaglio la mia salute?
Scusa Principessa, ma forse abbiano due concetti molto differenti di "Regalo"...
... Il mio prevede qualcosa di gradito, non mortale.


Inarcò il sopracciglio destro, fissandola con un sorriso incuriosito.
Perché mai un dono pensato per lui poteva fargli correre dei pericoli?
Non ne stavano già correndo abbastanza da quel momento in poi?
Certe volte quella femmina riusciva a lasciarlo completamente perplesso.
In altre invece tremendamente eccitato, a onor del vero, proprio come qualche minuto dopo.

Certo, adesso non potrai accettare nuovi incarichi.
Sono io il tuo nuovo incarico... Dovrai tenermi sott'occhio ventiquattro ore su ventiquattro...
Anche mentre dormo...
Anche mentre mi faccio la doccia...
Anche mentre pis**o...


Gli sarebbe piaciuto che si piazzasse a cavalcioni sopra di sé, ma non si poteva, Nut lo avrebbe preso a sassate.
Questo però non gli impedì di accogliere il bacio improvviso che ella volle dargli, evidentemente impaziente già da un po'.
Scarlet sapeva come incendiare il suo animo e i suoi sensi, doveva proprio rendergliene merito.
Ne aveva incontrate di femmine capaci di mandarlo su di giri, ma come la Nygaard ben poche, o forse nessuna.
La mano destra andò lesta dietro la nuca della rossa, impedendole di staccarsi da quel contatto di labbra a piacimento.
Non poteva sognarsi, come al solito, di gestire tutto lei, doveva aspettarselo che Tybalt riuscisse in certi casi a dirigere al posto suo.
Grazie all'Imprinting il Kingston era l'unico capace di tenerle testa e mostrarsi spregiudicato senza il minimo riscontro negativo.
Oppure l'Imprinting aveva soltanto aperto la strada a quel loro rapporto, mettendola nelle condizioni di accettare un maschio simile, nonostante gli orrori del passato.
Insomma, tornando sempre sulla matrice religiosa babbana... Le vie dell'Equilibrio sono finite.

Lo sai che questa convivenza forzata non mi dispiace affatto?

Ma va'?

Sarà anche uno stanzino per le scope... Ma a mio parere c'è una mazza molto grossa che non mi dispiace avere a mia disposizione tutte le volte che voglio...

... Attenta a ciò che desideri Principessina, cominciando dall'osservazione H24.
Per ridurre al minimo gli spostamenti potrei addirittura decidere per una traversina, così eviteremmo anche possibili attacchi in un luogo senza vie d'uscita come il bagno.


Ovvio che fosse impossibile essere attaccati dentro il gabinetto di casa, considerando che l'allarme impediva l'accesso in ogni zona dello "Stanzino".
Ma come lei si divertiva a giocare maliziosamente con lui, di riflesso si ritrovava stuzzicata ed anche in una maniera piuttosto rozza.
Nessuno mai si sarebbe permesso il suggerimento/minaccia di farle fare i bisogni su un tappetino per animali, ma con un Bifolco poteva capitare quello ed altro.
No, Tybalt non dubitava della veridicità del racconto, ormai conosceva abbastanza Scarlet da poter depennare tra i suoi difetti la caratteristica di bugiarda.
E ben presto avrebbe anche potuto inserire "Spirito da Crocerossina" nella lista dei pregi, per altro.

Allora... In che modo mi dovrò prendere cura di te?
Devo spalmarti qualche crema particolare?
Cambiarti le bende?
Il tuo amico comico ha detto che devo svolgere un perfetto ruolo da brava infermiera...


Ahahaha, sì, il bendaggio va cambiato ogni volta che si applica la nuova dose di farmaco.
È un gel e va distribuito accuratamente su tutta la superficie della ferita.
Da quello che ricordo basta una volta al giorno, la sera prima di andare a dormire, ma per oggi ho già fatto.
Però la vista del taglio potrebbe darti leggermente fastidio, quindi se preferisci evitare non fa nulla...
... Apprezzo però il pensiero, sei molto carina a preoccuparti per me, Scarlet.
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Messaggioda Scarlet » 30/03/2020, 21:35

Ritrovarsi così vicina a Dre da poterne sentire l'odore, da poterlo toccare, da poter rivivere nella propria mente il ricordo del suo volto.
E non poter fare nulla, imbrigliare il Fuoco e domarlo, perché qualunque tipo di slancio passionale avrebbe potuto fargli male.
Scarlet dimostrava di tenerci davvero molto a colui che che definiva solo un semplice bifolco.
Una persona egoista come lei metteva sempre davanti sé stessa prima di chiunque altro.
Ma sembrava che quei tempi fossero finiti, che Dre le stesse insegnando ad essere un po' più generosa col prossimo.
Lo dimostrava quel minimo senso di preoccupazione che provava per suo fratello, un fratello che nel profondo le stava ancora un po' a cuore.
Lo dimostrava il dispiacere di aver lasciato da sola Céleste, consapevole che la bionda sarebbe stata facile preda e vittima di tanti pronti ad approfittarsi di lei.
Lo dimostrava che sentiva in fondo il calore trasmessole dalla madre adottiva, forse l'unica persona che a suo modo aveva imparato ad amarla.
E tutto questo la Nygaard lo doveva al rozzo Mercenario di cui si era innamorata e per cui avrebbe compiuto follie.
Non si trattava infatti di follia il volersi trasferire immantinente da lui?
Certo erano entrati in gioco altri fattori a spingerla dentro quello sgabuzzino per le scope, ma di base la Principessina non stava aspettando altro che una scusa per poter rivedere il suo Principe Nero.

Se ti darò delle indicazioni per la tua protezione, dovrai seguirle.
Credo sia il minimo, considerando che ti sei presentata alla mia porta già dotata di valigia senza sentire prima il mio parere...


L'ho fatto perché credevo ti avrei assoldato per essere protetta.
I miei genitori avrebbero pagato qualunque cifra, anche per sostenere le spese del mio mantenimento oltre che il tuo compenso.
... Mi sorprendi bifolco, non è che per caso, sotto sotto io ti piaccio un po'?


Andiamo Principessina, prendi in giro chi ti pare ma non me.
Sei intelligente, sai perfettamente che nessuna cifra, neanche un'intera montagna di Galeoni, potrebbe convincere al 100% un Mercenario a dare la vita per te.
Specie quando affermi di avere alla calcagna un bel mucchio di individui pronti a tutto pur di levarti dalla faccia del pianeta.
Quella valigia è il tuo modo strafottente per indicarmi la speranza che io accetti di esserti vicino in quella follia.
... Potrò non negare che tu mi piaccia un po', ma tu non puoi negare che io sia una delle pochissime persone nella tua vita meritevoli di fiducia e apprezzamento.


No, infatti...
Ti sei guadagnato questo privilegio... Speriamo che tu non sia altrettanto bravo a perderlo...


C'era una nota di rabbia nel tono di voce che usò per pronunciare l'ultima frase.
Una rabbia che celava, verso la fine, una nota di tristezza, difficile da percepire, quasi impossibile.
Scarlet si era sentita tradire da molte persone nella propria vita.
La sua famiglia biologica, prima di tutto.
I suoi stessi fratelli Druidi.
Suo padre adottivo, col passare degli anni.
Il sesso forte, ogni giorno di più.
Non c'era stato attimo o istante o momento in cui la Nygaard non avesse guardato un maschio con disprezzo e disgusto.
Ognuno di loro si comportava male ed ognuno di loro meritava di soffrire.
Aveva smesso di credere, di aver fiducia, di vedere il mondo con gli occhi di una persona speranzosa ed ottimista.
Era diventata arida e cinica e questo aveva condizionato il suo modo di essere, rendendola simile a quel cinismo e all'aridità che tanto albergava nel suo animo.
Eppure anche in quel deserto qualcosa stava fiorendo lentamente.
Un seme era stato piantato e adesso un fiore ne era sbocciato, rigoglioso e colorato e profumato.
Quella semplice frase, l'ammissione da parte di Tybalt che lei potesse piacergli, bastò affinché Scarlet esibisse un dolce sorriso, malizioso, un po' risaputo, ma anche dolce.
Ma le sorprese non erano terminate e il Kingston dimostrava ogni secondo che passava di essere diverso da chiunque altro la Nygaard avesse mai incontrato.
Fu il primo a preoccuparsi di come ella avesse preso la profezia che era stata fatta su di lei.
Ed ella parlò, dimostrando la sua totale volontà di non prestare fede a quelle parole.
Perché l'unione con un Semi-Gildato mai avrebbe potuto portare ad una stirpe talmente tanto grande da richiedere di sedere sul trono del Fuoco.

Intanto eviti di farti ammazzare, poi Trama... O nel tuo caso Mana, vede e provvede!
... Non l'hai mai sentito dire?
In realtà è una rivisitazione, l'originale è babbano, "Dio vede e provvede", ma da queste parti si usa spesso con la versione magica.
Farai bene a mimetizzarti un poco con la società locale, in questo modo sarai più al sicuro...


E in che modo dovrei farlo?

Immagino tu non abbia alcun indumento adatto.

Spiacente, avevano finito i sacchi della spazzatura...
Perché? Come sono vestita adesso è perfetto.


Sì, è vero, come stai oggi sarebbe perfetto, se non fosse che ogni etichetta sui vestiti dimostri quanto schifosamente siano costati.
Domani per prima cosa andremo in un grande magazzino nelle vicinanze e metterai su un nuovo guardaroba.
Chiederò ad una mia amica di venire con noi, così potrai avere anche un parere femminile.
Anche lei è fidata, per quanto non le racconterò l'intera faccenda, riferirò solo che sei una mia cliente da tenere sotto copertura.


Un'amica.
Fu improvvisa quella sfiammata di gelosia, a cui ella cercò di non badare.
Non poteva dimostrarsi troppo colpita da quell'affermazione, l'avrebbe resa debole ai suoi occhi.
Ma il fastidio nacque di colpo e incrementò la temperatura nel corpo della Nygaard.
Tutto sotto controllo, aveva il pieno potere del suo Elemento.
E non voleva certo rovinarsi quella serata pensando ai trascorsi di Dre con altre femmine.
L'importante è che il suo sguardo adesso fosse sempre rivolto verso quello chiaro della Figlia di Gaia.

... Questa tua convalescenza mi impedirà di farti anche il dono che ti avevo promesso.
Che disdetta... Ma è meglio non mettere a repentaglio la tua salute.


Un regalo che può mettere a repentaglio la mia salute?
Scusa Principessa, ma forse abbiano due concetti molto differenti di "Regalo"...
... Il mio prevede qualcosa di gradito, non mortale.


E ciò che ho in mente per te è un sacro dono, che richiede tempo, concentrazione e un'ottima salute fisica.
Non rischieresti nulla se tu non fossi in queste condizioni, ma le tue ferite potrebbero aggravarsi se tentassi di fare qualunque cosa.
Voglio preservare la vita della mia guardia del corpo quanto più a lungo possibile...


Un vero peccato invece che non potesse dedicarsi a nient'altro.
Avrebbe dovuto rimandare ogni piacere e desiderio carnale fino a guarigione avvenuta.
Certo, a meno che non avesse accettato la precedente proposta del Mercenario, pronto a cibarsi di pasti alternativi fino al momento della totale rimessa in salute.
Nel frattempo, era meglio che Scarlet si assicurasse egli sapesse come svolgere il proprio compito a dovere.
Egli non avrebbe mai dovuto perderla di vista, nemmeno mentre espletava certi bisogni necessari del proprio corpo.
E poi finalmente zittì ogni sua risposta con un bacio caldo, sensuale, fiammeggiante.
Baciarla era come baciare una bocca infiammata, con una lingua di Fuoco che si agitava, accendendo picchi di intensa passione.
Attraverso quell'unico contatto fece ribollire appena il suo sangue e prima che potesse giungere nella parte ferita.
Fare una cosa del genere avrebbe rischiato farlo sanguinare e lei non avrebbe mai potuto farlo.
Quando si staccò vide nel suo sguardo l'intensità del suo desiderio, un desiderio che non la allontanava, al contrario.
La attirava ancora di più a sé.

Lo sai che questa convivenza forzata non mi dispiace affatto?

Ma va'?

Sarà anche uno stanzino per le scope... Ma a mio parere c'è una mazza molto grossa che non mi dispiace avere a mia disposizione tutte le volte che voglio...

... Attenta a ciò che desideri Principessina, cominciando dall'osservazione H24.
Per ridurre al minimo gli spostamenti potrei addirittura decidere per una traversina, così eviteremmo anche possibili attacchi in un luogo senza vie d'uscita come il bagno.


Gli occhi si spalancarono per qualche istante nel sentirgli pronunciare frasi così tanto volgari.
Nessuno avrebbe mai osato fare lo stesso con lei, temendo le ritorsioni di quella Rossa con lo spirito da incendiario.
Dre però non lo faceva con cattiveria e non lo faceva con la voglia di sopprimere la dignità della Nygaard.
Era più un rispondere alle sue provocazioni, al farle comprendere che potesse tenergli testa, quasi ad esserle complice.
Si fece più vicina la ragazza, sorridendo maliziosa.
Toccò con le proprie labbra quelle del Mercenario, sfiorandole appena, soffiandoci sopra un fiato bollente come lava stessa.

Sei l'unico che può osare trattarmi come una ca**a e sapere di uscirne... Illeso.

Già... Ma perché era l'unico?
Perché aveva guadagnato il suo rispetto?
Perché si era votata al cioccolato fondente?
O perché provava qualcosa per lui?
Svicolò qualunque domanda la Principessina, riportando l'argomento sulle cure mediche che Dre avrebbe dovuto ricevere.
Visto che avrebbe dovuto fargli da infermiera, tanto valeva essere messa al corrente di quali sarebbero stati i suoi compiti.

Allora... In che modo mi dovrò prendere cura di te?
Devo spalmarti qualche crema particolare?
Cambiarti le bende?
Il tuo amico comico ha detto che devo svolgere un perfetto ruolo da brava infermiera...


Ahahaha, sì, il bendaggio va cambiato ogni volta che si applica la nuova dose di farmaco.
È un gel e va distribuito accuratamente su tutta la superficie della ferita.
Da quello che ricordo basta una volta al giorno, la sera prima di andare a dormire, ma per oggi ho già fatto.
Però la vista del taglio potrebbe darti leggermente fastidio, quindi se preferisci evitare non fa nulla...


Tzé, non sono così debole, bifolco.

... Apprezzo però il pensiero, sei molto carina a preoccuparti per me, Scarlet.

Un'espressione infastidita si manifestò sul suo viso, prima che potesse controllarsi.
Carina.
Non le piaceva essere definita carina.
Non quando quella parola era stata usata in uno specifico contesto, in uno specifico momento e si era impresso come un marchio su di lei.
Se fosse stata meno carina, forse sarebbe stata risparmiata.
Oppure l'intenzione di quei due non sarebbe mai potuta cambiare.

Non sono "carina" e gradirei tu non mi definissi più come tale.
Piuttosto preferisco cagna.
T***a...
Z*****a...


Nel mentre pronunciava quegli insulti verso la propria persona, Scarlet iniziò a sbottonarsi lentamente i bottoni della camicia azzurrina, rivelando il famoso intimo indossato sotto esso.
Un intimo davvero singolare, dato che, almeno per la parte superiore, ella non portava assolutamente nulla.
Lanciò l'indumento addosso a Tybalt, senza alcun sorriso sulle labbra, solo una faccia da... Beh, la stessa che portava di solito.
Si incamminò fino alla zona cucina del piccolo appartamentino, sistemandosi sopra il tavolo dove poco prima era stato consumato il pasto della serata.
Gambe accavallate, piedi ancora nelle scarpe, la Nygaard attese che il Mercenario si avvicinasse a lei, incuriosito.
E se avesse tentennato anche solo per un secondo...

Muoviti, bifolco.
Hai detto che su questa tavola vengono serviti anche pasti alternativi, no?
È appena arrivato il dessert...
Devi mangiarlo subito, prima che diventi freddo.


La convivenza con la Nygaard si stava già rivelando molto, molto infuocata.

The End
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Messaggioda Tybalt » 04/06/2020, 16:35

29 Maggio 2114
Monolocale di Tybalt Kingston
Denver - Colorado
Quartiere Babbano Periferico
Ore 09:55


Pronta?
Ok, possiamo andare allora...


Immagine

Dopo aver fatto colazione intorno alle 09:00, Dre aveva chiesto alla momentanea coinquilina Scarlet di vestirsi comoda o sportiva a sua scelta.
Oramai il guardaroba della rossa conteneva simili elementi di vestiario, limitando al minimo anche i tempi di attesa per prepararsi.
Non le aveva detto esattamente il perché di quella richiesta ma a giudicare dalla sua espressione, trattavasi di una motivazione seria.
Dopo la chiacchierata avuta con Caroline Priscilla, il Kingston aveva operato alcune riflessioni importanti, ignaro che anche la Nygaard avesse ascoltato.
Successivamente aveva chiesto a Sly un piccolo ma allo stesso tempo grande favore, accettato quasi subito dal migliore amico.
Una volta usciti di casa, il giovane di colore prese la mano alla Druida ex Erede e in attimo attivo la smaterializzazione.
Quando riapparvero in un'altra zona sconosciuta, gli occhi chiari della Figlia di Gaia non riconobbero affatto la struttura davanti a loro.
Sembrava un gigantesco edificio simile ad una fabbrica, con alcune parti ben definite ed altre in piena fase di ristrutturazione.
Diversi operai agivano qua e là utilizzando la magia, facendo quindi intendere che quella costruzione dovesse ospitare probabilmente maghi e streghe.

Lì in alto, all'ultimo piano, sta l'ufficio di Sly.
Ti ho parlato per sommi capi del suo progetto dove sono coinvolto anche io, no?
Ecco, questa si potrebbe definire come la sede operativa.
Comunque non siamo qui per una gita, seguimi, la nostra destinazione è sul retro.


L'intero luogo era circondato da una buona quantità di vegetazione: alberi, fiori, aiuole e quant'altro.
Ovvio quindi che non si trovassero in nessuna area centrale a prescindere dalla città di appartenenza.
Dava una bella sensazione di immersione nella natura e nel relax, ma alla fine la facciata era un centro di disintossicazione, quindi perfetto così.
Arrivati sul lato posteriore, Dre aprì uno grossa porta anti panico, permettendo alla rossa di avanzare ed entrare.
Una volta richiuso l'ingresso, ogni rumore divenne non solo ovattato ma anche lontanissimo, per via di un ottimo effetto di insonorizzazione.

Immagine

Sly mi ha detto che questa parte dell'edificio verrà sistemata per ultima, tra circa due mesi, intorno ad Agosto.
Gli ho chiesto se fino a quel periodo potesse essere sfruttata e non ha fatto obiezioni.
Come vedi c'è un sacco di spazio, l'illuminazione è buona anche senza energia elettrica, per di più la privacy è garantita...


Perfetto, fantastico, magnifico (per modo di dire), ma perché?
Non c'erano molti dubbi sul fatto che Scarlet potesse fargli quell'ovvia domanda, alla quale sarebbe seguito un piccolo sospiro dell'afroamericano.
Si avvicinò alla grande vetrata, guardando per un attimo all'esterno, cercando di trovare le parole adatte per cominciare.
Nel mentre, spostando l'attenzione sul fondo del grande salone, la Nygaard avrebbe intravisto alcuni bersagli da tiro con l'arco disposti qua e là a distanze sparse.
Ma non solo, anche un sacco per il pugilato ed alcuni strumenti da ginnastica.
Pur non essendo quella una palestra, era stata attrezzata affinché lo somigliasse, per di più dotata di un'area dedicata alle armi a lunga distanza.
Tybalt si girò di nuovo e ricercò lo sguardo della Druida, tornando nuovamente più vicino a lei.

... Io vorrei insegnarti un po' di autodifesa.

Non le aveva forse mai parlato con un tono tanto solenne e grave.
Forse non era la migliore prospettiva da illustrare ad una aristocratica ma il Kingston aveva scelto ugualmente di tentare.

Non sto dicendo di essermi stancato di proteggerti.
Ma se la minaccia che dobbiamo affrontare è davvero così grande, allora credo che tu non possa affidarti solo a qualcun altro.
Io potrei essere messo fuori combattimento, o in condizione di non poterti aiutare per un qualsiasi c***o di motivo.
Se accadesse, vorrei che tu fossi capace di non darla vinta tanto facilmente a quei figli di p****na.
Hai buone attitudini alla magia, sia la nostra che la tua, per questo penso che tu possa migliorare parecchio in poco tempo se allenata...


Usare quel plurale non fu affatto strano, anzi, gli venne talmente tanto spontaneo da non accorgersene neanche.
Per lui ormai erano insieme a far fronte a quella assurda lotta per la sopravvivenza della Druida, non lei che aveva semplicemente assoldato una Guardia del Corpo.
Inoltre, un'altra motivazione segreta dietro quella proposta stava nella volontà di provare ad avvicinare i loro mondi e non farli apparire più così incompatibili.
Rendere Scarlet un po' meno snob ed un po' più badass non era un'idea assurda, perché si vedeva che quella femmina le carte in regola le avesse già.
Peccava forse di presunzione, Tybalt, nel credere che in realtà il mondo agevolato della ricchezza non fosse per forza l'unico adatto a lei?
Le era stato cucito addosso, d'accordo, ma perché non provare anche a scoprire nuovi orizzonti, nuove prospettive di vita, destino, realtà?
In fondo la pizza le era piaciuta un sacco... Sì, come se bastasse quel piccolo gusto alternativo alimentare a fornire speranze e basi solide di cambiamento.
Ma Dre cercava di convincersi anche con quel poco, sotto gli occhi di uno Sly che l'aveva intuito, ma aveva preferito non demoralizzarlo o fare il pessimista.
Scarlet poteva arrivare anche a sorprendere, in tal caso, sarebbe stato davvero felice per il migliore amico.

Inoltre faremmo anche qualche esercizio per la difesa fisica corpo a corpo.
Un po' di ginnastica per rinforzare i muscoli.
E poi non mi dispiacerebbe che tu imparassi ad usare un'arma come la mia.


Un fucile, o qualcosa del genere insomma, comunque un oggetto magico da combattimento avanzato.
In quanto egregio e quasi infallibile cecchino, Tybalt era l'insegnante migliore per chiunque, Druida compresa.
Grazie a lui ella avrebbe facilmente capito come mirare, sparare e colpire il bersaglio.
Non le chiedeva di arrivare a saperlo centrare da venti metri, gli bastava però che avesse la prontezza per afferrare l'arma e scaricare qualche proiettile.
Fece un altro passo avanti, posandole le mani sulle spalle, continuando a guardarla con l'aspettativa di un responso affermativo.
Scarlet Nygaard, miss gala eleganti, soldi a palate, sfarzosità e vita mondana... Che accettava di cimentarsi in pugni, calci, schiantesimi e fucilate.
... Doveva essere proprio pazzo, oppure, troppo pazzo di lei.

Due ore al giorno, tutti i giorni, mattina o pomeriggio è indifferente, fino ad Agosto, non chiedo di più.
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Tybalt
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Messaggioda Scarlet » 05/06/2020, 23:10

29/05/2114
Denver - Colorado
Quartiere Magico
Ore 09:55


Pronta?

No, mi devi dare ancora qualche istante...
Non ho finito di prepararmi.


Erano forse quindici minuti che se ne stava chiusa in bagno.
E dire che il Kingston si era raccomandato con lei di non vestirsi troppo bene, dal momento che il luogo dove sarebbero andati non era affatto un posto chic.
Ma le vecchie abitudini erano piuttosto dure a morire, specialmente per una come la Nygaard, cresciuta nel lusso più sfrenato, nobile sia di sangue che nello stile di vita.
Il vero motivo poi per cui ci teneva ad essere sempre piuttosto bella risiedeva chiuso e nascosto nel suo cuore.
Non voleva mai sfigurare, di fronte al Mercenario, seppur egli fosse un rozzo bifolco le cui aspettative riguardo le ragazze, be'... Non si avvicinavano minimamente al livello raggiunto dalla Principessina.
Ma Scarlet era meticolosa in questo e non lasciava nulla al caso, volendo sempre stupire, sempre fargli girare la testa, sempre accenderlo di desiderio.
Le aveva chiesto di mettersi in tenuta sportiva, un tipo di look che non faceva parte affatto del suo stile.
Ma la ragazza aveva saputo cogliere la palla al balzo per mettere in risalto tutto il suo corpo, dovendo ammettere con sé stessa che fosse davvero molto semplice farlo quando le vesti che indossava si adattavano perfettamente ad ogni sua curva.

Eccomi... Che ne dici, come sto?

Immagine

Alzò le braccia in alto, abbassandole per poi cimentarsi in una sorta di giravolta su sé stessa, lasciandosi ammirare completamente dal ragazzo di colore.
Il vestiario indossato era un completo formato da due pezzi monocolore: un top che finiva poco sotto il seno -lasciando scoperto pancia ed ombelico- ed un pantacollant aderente, entrambi di colore bordeaux.
Scarpe da ginnastica nere ai piedi, viso pulito e capelli, biondi, legati in uno chignon alto e ben stretto.
Unico elemento di eleganza gli orecchini dorati a forma di cerchio, piccoli, quasi invisibili, ma che le donavano quell'aria graziosa, quell'aria che rimaneva, anche in quella veste, da aristocratica pura.

Ok, possiamo andare allora...

Un momento, prendo la felpa e arrivo.

A che pro passare tanto di quel tempo in bagno a vestirsi e sistemarsi, se poi la ragazza aveva intenzione di indossare una felpa larga che ne avrebbe coperto ogni cosa?
Il motivo era abbastanza semplice e scontato, per qualcuno in grado di vedere l'ovvio.
Tutta quella messinscena era servita solo ed unicamente a farsi notare da Dre.
Solo per lui si degnava di fare simili spettacoli, al fine di colpire il maschio e provare ad attrarlo ancora di più a sé.
Non era detto che il Kingston comprendesse ancora quelle meccaniche così ingegnose, da tipica femmina di razza.
Ma non era importante, non per Scarlet, che vedeva solo il risultato finale, senza soffermarsi sul contorno.
E se gli occhi di Tybalt si fossero illuminati nel guardarla, questo le sarebbe bastato, mentre i due si preparavano alla smaterializzazione, per dove la Nygaard ancora non lo sapeva.
Quando infine la ragazza aprì gli occhi, il luogo dove si trovarono non poteva per nulla essere definito romantico.
Non che ella ci avesse sperato, considerato il modo in cui Dre l'aveva fatta vestire, ma nemmeno voleva finire all'interno di un mezzo edificio in costruzione.
C'erano diversi rumori che li circondavano, persone che andavano e venivano ma soprattutto uno strano sentore nell'aria.
Era stato strano Tybalt negli ultimi giorni, strano da quando aveva ricevuto la visita della sua amica Cappie.
In verità anche lei non ne era uscita totalmente immune, ma a differenza del Mercenario, la Nygaard era sempre stata brava a nascondere le proprie vere emozioni, mantenendo i propri pensieri per sé.

Eheheheh… Sembra proprio che la cotta per te non le sia per niente passata, vero?

Cotta? Lo pensi anche tu?

Mi stai dicendo che non ti sei reso conto di nulla?!

Beh... Da un lato vorrei che le passasse, tanto obiettivamente cos'ho da offrirle io? Guarda che vitaccia, quella del Mercenario, tu lo sai bene.

Certo la tua non è una vita tranquilla, assolutamente… Quindi questo significa che lei non ti interessa per nulla?

No va beh, che c'entra? Uff, cazzo, ok ok insomma, non mi metto a ragionare su quello che posso provare o non provare io, tanto che utilità ci sarebbe?

Non lo so, ma di solito non si sta insieme ad una persona per “utilità”.
E poi se non lasci alcuna possibilità al altro di sorprenderti, come fai a dire che una relazione è destinata a fallire in partenza?


Non poteva dire a Tybalt di aver origliato di nascosto quella conversazione, perché avrebbe significato palesare apertamente i suoi sentimenti per lui.
Eppure, nonostante l'imprinting, Scarlet temeva ancora quel confronto, temeva il momento in cui gli avrebbe confessato ciò che provava.
Un timore assolutamente normale, condivisibile, perché se lei sapeva di amare lui e nessun altro, non era detto -ancora- che Dre ricambiasse.
E se la sua risposta fosse stata negativa, be', questo avrebbe condannato lei all'infelicità e lui... Lui a nulla, perché non provando amore nei suoi confronti, il suo cuore non poteva esserne ferito.
Per questo motivo, Scarlet non si azzardava ad esporsi, cercando però al contempo di instillare amore nel bifolco.
Cercava di fare enormi sacrifici -enormi per una come lei- di avvicinarsi quanto più possibile ai suoi gusti ed al suo mondo, provando a non chiudersi perché se lo avesse fatto allora in che modo si sarebbe conquistata il cuore del Mercenario?
Forse, se fosse stata più sincera ed onesta con lui, il Kingston avrebbe aperto a sua volta un cuore già votato alla Nobile Figlia di Gaia.
Ma ciò che lui sentiva come ostacoli esistevano realmente, perché i mondi a cui loro due appartenevano erano diametralmente opposti, a volte nemmeno si incrociavano mai.
Strano destino quello che voleva una potenziale Erede del Fuoco innamorata di un semplice Semi Gildato.
Ma Scarlet aveva abbandonato da tempo i dettami della propria gente, rinnegandoli così come lei era stata Rinnegata, disprezzando qualunque tipo di condizione etica e morale della sua comunità.
Lei non si sentiva più parte di nessuna comunità e per quanto la riguardava coloro che la dirigevano potevano anche morire fra le fiamme iraconde di Gaia per come era stata trattata quasi dieci anni prima.

Lì in alto, all'ultimo piano, sta l'ufficio di Sly.
Ti ho parlato per sommi capi del suo progetto dove sono coinvolto anche io, no?
Ecco, questa si potrebbe definire come la sede operativa.
Comunque non siamo qui per una gita, seguimi, la nostra destinazione è sul retro.


Inizio a credere che tu voglia mettermi a lavorare in mezzo a questa gentaglia, bifolco...

Disse con ironia, sarcasmo, definendo "gentaglia" le persone frequentate dal Mercenario, ma al tempo stesso innamorata persa di un Mercenario.
A parte quell'unico episodio di strafottenza, però, la Nygaard seguì docilmente il ragazzo all'interno dell'edificio, nella parte retrostante la facciata principale, in una zona non ancora del tutto completata ma che sembrava essere, ad una prima occhiata, una sorta di palestra.

Sly mi ha detto che questa parte dell'edificio verrà sistemata per ultima, tra circa due mesi, intorno ad Agosto.
Gli ho chiesto se fino a quel periodo potesse essere sfruttata e non ha fatto obiezioni.
Come vedi c'è un sacco di spazio, l'illuminazione è buona anche senza energia elettrica, per di più la privacy è garantita...


Privacy per cosa, esattamente?
Tutti questi misteri stanno iniziando ad innervosirmi.


Le braccia conserte sul petto, lo sguardo fiero ed altezzoso mentre fissava la schiena del Mercenario, che fissava l'esterno dalle ampie vetrate della sala.
Non era un tipo particolarmente paziente Scarlet, non se non aveva dietro un buon motivo.
Già era stata costretta a vestirsi in quel modo, avrebbe voluto almeno che ci fosse un motivo valido dietro.

... Io vorrei insegnarti un po' di autodifesa.

... Per quale motivo?
È tuo compito proteggermi... O te ne vuoi già lavare le mani?


Una provocazione, una puntura velenosa.
La Nygaard era fatta in questo modo e sperare che ella cambiasse, diventando più docile e gentile, era vera e propria utopia.
Il suo carattere era e sarebbe rimasto un po' più snob rispetto al resto del mondo.
Inoltre non le era piaciuto ciò che Dre le aveva appena detto, facendole sospettare che il ragazzo si fosse già stancato di averla intorno ed era questo il motivo per cui desiderava che ella sapesse difendersi da sola.
Così da poterla allontanare da sé quanto prima possibile.

Non sto dicendo di essermi stancato di proteggerti.
Ma se la minaccia che dobbiamo affrontare è davvero così grande, allora credo che tu non possa affidarti solo a qualcun altro.
Io potrei essere messo fuori combattimento, o in condizione di non poterti aiutare per un qualsiasi c***o di motivo.
Se accadesse, vorrei che tu fossi capace di non darla vinta tanto facilmente a quei figli di p****na.
Hai buone attitudini alla magia, sia la nostra che la tua, per questo penso che tu possa migliorare parecchio in poco tempo se allenata...


Normalmente si sarebbe comportata in maniera spavalda, facendo sfoggio di quello che era in grado di fare, grazie alle sue capacità come Druida erede di una stirpe del Fuoco molto potente.
Ma ricordava più che bene come si fosse sentita in trappola, quando quel branco di Vampiri aveva cercato di ucciderla.
Ricordava perfettamente che la paura aveva bloccato ogni istinto di sopravvivenza, pur essendo lei in grado di incenerirli con una sola palla di fuoco.
Lo ricordava e comprendeva perché Dre le stesse chiedendo di mettersi in gioco.
Ed il fatto che lo stessero facendo insieme fu la spinta che le permise di ascoltare il suo discorso sino alla fine, senza interromperlo, ma soprattutto con la mente aperta a qualunque proposta.

Inoltre faremmo anche qualche esercizio per la difesa fisica corpo a corpo.
Un po' di ginnastica per rinforzare i muscoli.
E poi non mi dispiacerebbe che tu imparassi ad usare un'arma come la mia.


... Perché la tua arma personale la so usare già molto bene...

Le venne spontaneo provocarlo in quel modo, anche se lo sguardo di Dre era serio, anche se il suo discorso era molto serio, anzi anche troppo.
Scarlet non aveva alcuna possibilità di leggere nel suo cuore la voglia ed il desiderio fortissimo di tenerla vicina a sé, di vedere se fosse possibile per entrambi essere davvero una coppia.
Ma per farlo sentiva il bisogno di saperla capace di vivere anche nel suo di mondo, perché era sicuro Tybalt che mai e poi mai sarebbe finito a vivere in quello della Nygaard.
Lo capiva perfettamente questo la Figlia di Gaia.
Anche lei reputava impossibile che il Kingston diventasse, di punto in bianco, un damerino come tanti altri... E sinceramente non lo voleva.
Si era innamorata di lui per colpa dell'imprinting, ma le stava piacendo ogni giorno di più per quello che era veramente.
Un eroe, in fondo, un cavaliere, non come quello delle fiabe, più grezzo, più rozzo, ma anche più autentico.
Un eroe che, come la Principessa, nascondeva dentro di sé le cicatrici di un passato difficile, cicatrici in verità che esistevano anche fuori, ben visibili, sul suo corpo.
Ogni volta che lui non poteva vederla, perché addormentato, la ragazza le osservava, cercando di comprendere che cosa gli fosse successo.
Erano cicatrici da ustioni, ma ancora non aveva avuto modo di chiedergli nulla, di sapere nulla da lui, aspettando sempre il momento migliore per poter scoprire qualcosa di più sul suo passato.

Due ore al giorno, tutti i giorni, mattina o pomeriggio è indifferente, fino ad Agosto, non chiedo di più.

... Va bene, bifolco.

Si aspettava forse che lei facesse delle storie.
Qualche battuta cattiva.
Rimostranze a non finire.
Ma di sicuro, non si aspettava che ella accettasse con così tanta facilità la possibilità di allenarsi insieme a lui.
Perché poi? Perché accettare subito, senza riflettere?

Sostanzialmente perché mi annoio.
A parte quando passiamo del tempo insieme ed in intimità, non ho molto da fare, il tuo stanzino delle scope non offre chissà che grandi divertimenti e nemmeno posso uscire la sera, perché rischio di vanificare i tuoi sforzi.
Hai detti che vuoi affrontare insieme a me questo pericolo e lo apprezzo davvero molto.
Mi fa capire che stai pensando seriamente alla mia incolumità.
... Inoltre mi fido di te.
Se credi che imparare l'autodifesa o ad usare un'arma come la tua possa servirmi a qualcosa allora... Ben venga.
... Mi sono rotta le p***e di essere quella che deve sempre essere salvata.
Se avessi saputo difendermi, probabilmente a quest'ora io...


Si bloccò dal proseguire, consapevole che le parole le stavano uscendo dalle labbra spontanee, sincere, fin troppo sincere.
Scarlet era stata in pericolo sostanzialmente due volte nella sua vita.
La prima volta non era uscita incolume dall'incontro con esseri spregevoli.
La seconda volta, era intervenuto Dre ad aiutarla.
Ma era chiaro che ella non si stesse riferendo affatto a quando quel gruppo di Vampiri l'aveva attaccata, chiaro almeno per lei.
Si morse le labbra, distogliendo momentaneamente lo sguardo dal ragazzo di colore, corrucciata come se ci fosse un pensiero che la disturbava troppo per essere espresso.

Non importa, ormai quel che è fatto è fatto.
Sappi solo che sono d'accordo, per cui...


Si tolse di dosso la felpa, rimanendo con indosso solo quel completo che poco prima avrebbe dovuto istigare pensieri piuttosto peccaminosi nel Mercenario.

... Immagino che se mi hai portata qui, tu voglia già dare inizio alle lezioni.
Avanti bifolco... O da questo momento in poi dovrò chiamarti Maestro?


Nella cultura dei Figli di Gaia, esistevano i Maestri d'armi, tanto nelle comunità quanto ancor di più nelle Tribù di Esclusi.
Lo sapeva perché, volente o nolente, attraverso quella disavventura insieme al fratello, aveva appreso momenti di vita quotidiana qua e là fra la gente di Lowell.
Non era comunque importante quanto a Scarlet piacesse stuzzicare il ragazzo di cui era innamorata.
L'importante forse era che se lui si sentiva tanto pazzo di lei da provare a convincerla a diventare più cazzuta...
... Lei era talmente tanto pazza di lui da accettare la proposta.

The End
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Scarlet
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Messaggioda Ethan Travis » 29/09/2024, 0:43

16/09/2114
"Real Steel Pub"
Denver Magica
Colorado
Ore 23:36




Immagine

Haven't seen you since high school
Good to see you're still beautiful
Gravity hasn't started to pull
Quite yet, I bet you're rich as hell...


... One that's five and one that's three
Been two years since he left me
Good to know that you got free
That town I know was keeping you down on your knees...


Se la cavavano ancora piuttosto bene e rendere omaggio alla loro "carriera" nel coro di Hogwarts era stata un'idea proprio della O'Neill.
Dopo una birra di troppo aveva deciso di trascinare il socio Ethan proprio su quel palco dove di solito si esibiva il Vice Sceriffo Muscle.
Qualcosa di allegro, qualcosa di ritmato, qualcosa che simboleggiasse un legame mantenuto nel tempo anche dopo mille peripezie.
Di certo il testo parlava di una coppia ben più matura ma non era importante il significato in sé quanto il concetto espresso: l'esserci l'uno per l'altra.
Il Fox poi l'aveva sorpresa non poco, dimostrandosi ben più capace di quando si dilettava in qualche esibizione elementare a scuola.
Forse aveva fatto pratica, forse la sua voce era cresciuta e sviluppata, in ogni caso adesso sapeva farsi valere anche affianco ad una come Cappie.

Have you seen him?

Not in years... How 'bout her?

No but I hear... She's in Queens with the man of her dreams

Funny back then, she said that about you...


Dopo la faccenda con Miyabi, Ethan aveva impiegato il massimale delle sue energie nel lavoro e in ogni incarico condiviso con la bionda irlandese.
C'era ancora in atto quello strano dubbio, quei sospetti di lei in merito a dei possibili sentimenti ma ancora la verità era avvolta nella nebbia.
Il Detective Ministeriale era sempre gentile, sempre sorridente, tratteneva la sofferenza e intanto mostrava una immensa energia correlata di ottimismo e speranze, un carattere che ottimamente si sposava con quello di Cappie, fondamentalmente molto simile a lui sotto diverse sfaccettature.
Quella sera avevano portato a termine l'ennesima investigazione che non dava frutti da settimane, rischiando di trasformarsi in un buco nell'acqua.
Per festeggiare, Ethan ricordò della proposta di lei di portarlo in un pub di sua conoscenza, così la ripropose, trovando la O'Neill più che d'accordo.

These bruises make for better conversation
Loses the vibe that separates
It's good to let you in again
You're not alone in how you've been
Everybody loses, we all got bruises
We all got bruises


Quello non era lo stile musicale al quale era normalmente abituati i clienti del Real Steel, ma già dopo qualche nota diversi clienti avevano iniziato a battere le mani e a sorridere, attirati da quelle parole calorose, nostalgiche, propositive e alla fine facenti parte della vita di molti, che fossero appassionati di classica o metallari incalliti. Strofe che sfioravano le corde del cuore e dell'anima, rievocando momenti e ricordi, illuminando gli occhi facendoli brillare di una gentile nota umida e carica di emotività. Erano tornati momentaneamente due ragazzini spensierati che si trovavano il pomeriggio all'Auditorium e si esercitavano, aspettando il momento di esibirsi per fargliela vedere a quei pomposi della Cyprus. Ogni tanto era bello dimenticare il presente, era bello far finta che non esistessero responsabilità, gravità e problemi, in una realtà contornata da instabili incertezze.

These bruises make for better conversation
Loses the vibe that separates
It's good to let you in again
You're not alone in how you've been
Everybody loses
Everybody loses
Everybody loses

We all got bruises
We all got bruises
We all got bruises


Lentamente la musica prese a scemare ed uno scroscio di applausi rese giustizia a quella performance esemplare e genuinamente deliziosa.
Ethan prese la mano a Cappie e insieme fecero un inchino teatrale verso la folla che fischiava entusiasta l'ultima esibizione per quella notte.
Si trattava di un giorno feriale, perciò non si tendeva a fare tardi come il weekend dove la musica dal vivo e il karaoke si protraeva fino all'alba.
I due amici scesero giù, tornando verso il tavolo dove un altro drink e qualche snack era stato portato come premio gratuito dal gestore del pub.
Il Fox si sentiva ancora parecchio elettrizzato e circondato da una particolare sensazione di benessere, ma sapeva perfettamente non essere la musica a trasmettergli tali percezioni, bensì il sorriso, la risata, gli occhi della meravigliosa ragazza davanti a sé.

Hanno fatto bene a portarti solo una Pepsi questa volta, ahahah!
... Ti ho lasciata di stucco all'inizio, vero?!
Credo di aver affinato le mie abilità canore sotto la doccia, già, ahahah!


Non la stava affatto prendendo in giro, Ethan era un autentico cantante da doccia, tra una insaponata e l'altra, facendo durare l'atto almeno mezz'ora.
D'altronde non aveva avuto certo il tempo di iscriversi a qualche corso di canto serale o roba simile, avvalorando ancor di più la tesi che quanto detto non fosse per niente uno scherzo. La ex Tassorosso quella sera aveva il suo normale aspetto, quello autentico e che per il Fox era l'unico e inimitabile.
Portava vestiti molto semplici, niente di particolarmente attraente o femminile, ma non le serviva nulla per valorizzare ogni aspetto di sé e risultare per l'ex Grifondoro come la ragazza più bella in assoluto. Miyabi era stata una sofferenza passeggera, un amore della scuola che forse non era mai stato un sentimento reale, bensì una convinzione scaturita da abitudini e legami immaturi, i quali purtroppo non erano sfociati in qualcosa di concreto.

Te lo giuro!
Sono stato solamente un convinto autodidatta!
... Allora se non mi credi una volta vieni in doccia con me e te lo dimostrerò!
Ehm... Cioè... Sì beh forse mi è uscita un po' male...


Calò per alcuni secondi uno strano imbarazzo, generato da diversi fattori differenti. La frase in sé aveva forse scatenato velocemente in entrambi lo scenario appena proposto, con relative considerazioni interiori. Per Ethan fu un autentico flash erotico e conturbante, un qualcosa da dover scacciare quanto più possibile appositamente per non rischiare di farsi scoprire dalla socia. Bevve un lungo sorso della sua aranciata e tentò di fare il vago guardandosi attorno, sperando che qualcosa li aiutasse a venire fuori da quella inciampata clamorosa. Per fortuna alcuni clienti di passaggio si complimentarono nuovamente con loro, riuscendo a spezzare momentaneamente la tensione, già, peccato che aggiunsero anche il commento su quanto fossero una bella coppia e quanto gli augurassero ogni bene, facendo finire quella situazione dalla padella nella brace.

No no, noi non... Ecco... Niente, ormai se ne sono andati...
... Non capisco perché dover credere una cosa simile, insomma, due amici non possono decidere di cantare insieme?
E poi non ci siamo... Che ne so... Baciati o tenuti per mano... Dove ci avranno visto come fidanzati vorrei proprio saperlo!


Ma Ethan era letteralmente rosso come rosso era il colore principale della sua ex Casata, oltre ad avere le palpitazioni ed una temperatura più alta di almeno mille gradi o giù di lì. Il problema era che mentre parlava innescava in automatico le relative immagini, andando per ordine: lui e Cappie che si baciavano, lui e Cappie che camminavano mano nella mano, lui e Cappie che si facevano le coccole, lui e Cappie che facevano... Facevano... Quello che normalmente facevano due fidanzati affiatati ed eccitati, ecco. Forse era meglio terminare di mangiare, bere e poi uscire per camminare e lasciare che il fresco della sera raffreddasse un minimo quei bollenti spiriti appena sorti con prepotente insistenza. Si offrì di pagare lui quanto non offerto dal gestore, d'altronde l'idea di andare lì era stata sua, dopo di che entrambi si avviarono all'esterno, in mezzo ad una Denver semi vuota.

Per essere un quartiere americano a mezzanotte, è anche fin troppo deserto...
Forse tanta gente preferisce riposare in vista della giornata lavorativa di domani...
... Invece noi per una volta non dovremo svegliarci troppo presto, ci siamo meritati una dormita più libera!


Un po' per l'incarico pesante finalmente risolto ed un po' perché da pochi giorni in effetti Ethan non era più un dipendente ministeriale a tempo pieno.
Aveva lasciato le incombenze lavorative più pressanti per dedicarsi meglio allo studio privato, accettando una paga minore ma ottenendo anche maggiori libertà. Cappie, dal canto suo, non aveva quasi mai orari esageratamente vincolanti, si accordava con il Fox su quando presentarsi ed inoltre negli ultimi tempi il socio le aveva dato anche tolleranze più elastiche senza chiedere spiegazioni eccessive, avendo ammesso in più di una occasione di fidarsi di lei ciecamente. Tanta stima e rispetto, frutti di un rapporto genuino o di un sentimento fuorviante? Se non altro, a prescindere dalla risposta, per fortuna Caroline Priscilla era davvero una persona affidabile e onesta, Avanguardia o meno, mai avrebbe tradito l'aspettativa del gallese.

Ti manca ogni tanto la tua vecchia vita nello studio con Marshall?
Molto di quello che hai appreso lo devi a lui e scommetto che oggi come oggi rimarrebbe stupito da quanto sei cresciuta e migliorata.
Certe volte hai guizzi di ingegno che mi lasciano stupito... E dire che ai tempi della scuola eri abbastanza tra le nuvole, come me!
E adesso questi due ex distratti e ingenui fanno gli investigatori, hanno imparato ad usare il cervello e si sono messi al servizio della verità.
... Ripensando a quella canzone, non posso non rendermi conto che per quanto il testo parlasse di due compagni che non si vedono da anni, quando io e te ci siamo riuniti è stato un po' come pensare di aver trascorso un decennio, a causa di tutti i cambiamenti e le evoluzioni... Non trovi?


Mentre parlavano il loro cammino li aveva condotti presso un piccolo parco giochi senza limitazioni, cancelli o transenne.
Le loro parole risuonavano come echi notturni lungo un viale illuminato, accompagnati dal rumore cullante della ghiaia spostata dai passi.
In lontananza si vedevano le giostre dei bambini, robuste e di metallo lucido, nuovo, evidentemente di recente costruzione.
Due altalene erano troppo invitanti per non sedervisi e proseguire la conversazione, una conversazione nostalgica e malinconica.
Ethan stava facendo un bilancio e dentro di sé la questione con la Stevens aveva ugualmente aperto un forte dibattito emotivo e caotico.
Non poteva però immaginare quanto il suo recente colpo di scena poco potesse rivaleggiare con tutte le avventure vissute dalla O'Neill.

Ci sono attimi nei quali vorrei rintanarmi dentro la mia Casa Comune e preoccuparmi solo dei compiti della Bennet.
Aspettare la sera e addormentarmi fra quelle coperte sempre profumate dopo una cena magnifica preparati dagli Elfi Domestici delle cucine.
Guardarti in lontananza mentre ti ingozzi, ahahah... Eri sempre con le labbra sporche e le dita unte, però felice, prima che tuo padre...
... Scusami, non volevo...


Possibile che fosse così tanto triste per lei? Possibile che quella memoria riuscisse ad essere tanto lenitiva quanto lacerante?
Era normale per un individuo di buon cuore come lui soffermarsi su certe cose e subirne gli effetti negativi di rimbalzo.
Portava su di sé il peso dei dolori e dei supplizi altrui, un altro di quei tratti che aveva in comune con la bionda elettrica.
Due stupidi sentimentali che spesso accettavano gli incarichi più per pena e trasporto che per il reale compenso monetario.
In più di una occasione si erano accordati per una miseria semplicemente perché il cliente in questione aveva bisogno di aiuto ma era anche povero.
Loro sì che sapevano come non navigare nell'oro, ma erano felici, si accontentavano dell'essenziale per andare avanti, ripagati dalla gratitudine.

Siamo due sciocchi, abbiamo ricevuto cento Galeoni dal caso Scholler quando solo di risorse ne abbiamo investiti sessanta.
... E quei due fratelli diciassettenni con la madre scomparsa? Non ci siamo nemmeno fatti pagare, accettando solo un rimborso spese.
Molti direbbero che siamo due idioti, che presto o tardi andremo a picco fallendo, che come imprenditori non valiamo un cazzo...
Beh se a te non interessano certi commenti allora ti confesso che non tangono neanche me... Meglio fallire da onesti che vincere lucrando.
Forse dovremmo solo imparare a... Alzare poco poco la parcella con i clienti più facoltosi e meno... Come dire... Disperati!


Già, avrebbero proprio dovuto, ma a quel punto sarebbe stato giusto far pagare ai più ricchi i minori compensi per quelli più poveri?
C'era davvero tanta complessa etica di mezzo, ma quel lavoro non era fatto per gli eccessi di integrità, una lezione che Cappie si era sentita ripetere spesso non solo da Ryan ma anche da Shuyun, seppur con timbri differenti e meno accomodanti. Era necessario fare qualche compromesso con la propria coscienza, altrimenti davvero la barca finiva per accogliere troppa acqua ed infine affondare senza via di scampo. Se volevano davvero sacrificarsi per le persone meno abbienti, allora dovevano imparare a chiudere un occhio etico con gli individui più disposti a spendere e di sicuro perfettamente in grado di perdere qualche Galeone senza accorgersene nemmeno.

... Ehi, Cappie, stai ancora riflettendo sulla mia offerta?
Non voglio metterti fretta, ok? Era solo per chiedere, tutto qui.
Anzi sai che ti dico? Non rispondermi, non ce n'è bisogno, stasera dovremmo pensare solo a svagarci...
... Ed io forse so anche come!


No, nulla di pornografico o estremo, niente di adulto o ponderato.
Ethan scese dalla propria altalena e andò dietro Cappie, per poi iniziare a spingerla esattamente come una bambina.
Per lui lo svago più grande e bello era sentirla ridere ed emettere qualche mugolio infantile, dolce, spensierato.
Loro due, da soli, in quel parco, sotto il cielo limpido e pieno di stelle, che si comportavano come quei bambini che non erano più da anni.
Eppure ogni tanto quegli sfoghi servivano, ogni tanto uscire dall'isolamento della realtà era l'unico modo per poterci rientrare senza subire danni costanti e, alla lunga, permanenti. Il Fox non la smise di spingerla per almeno una buona decina di minuti, quando poi, frenando a poco a poco, non la fece rallentare e tornare con i piedi per terra. Esatto, anche se per un po' ci si dimenticava del presente, alla fine si doveva tornare forzatamente con gli arti inferiori ben piantati al suolo, perché era anche quello diventare adulti, crescere, perdere l'innocenza e fare spazio alla consapevolezza.
Era quasi l'una, sì certo l'indomani potevano dormire, ma al pomeriggio sarebbero dovuti presentarsi in ufficio svegli e pronti a mettersi a lavoro.
Un intermezzo prezioso più di quanto si potesse immaginare, perché avrebbe garantito un sospiro felice mentre si posava la testa sul cuscino.

Che dici, usciamo da Hogwarts e oltrepassiamo di nuovo il ponte di pietra?

Come a volerle dire "Sei pronta per tornare alla realtà?".

Cappie... Io... No, niente...

Sul momento non riuscì a parlare, ma qualora la biondina lo avesse esortato a non trattenersi...

... Credo che il mondo oltre il ponte non mi faccia più così paura... Da quando lo affrontiamo insieme.

Ancora una volta una frase ambigua, ancora una volta parole equivoche, ancora una volta sentì la necessità di insabbiare il vero.

... Grazie per essermi rimasta amica, ti prometto che non deluderò mai la nostra amicizia...

Quei sospetti della O'Neill che si facevano via via più concreti, quelle elucubrazioni che lasciavano meno spazio ai dubbi.
Ethan Travis Fox stava cercando con tutto se stesso di non perderla, stava provando a reprimere per non rischiare di rovinare tutto.
Le sorrise, la affiancò offrendole il braccio, lui sempre così alto e lei effettivamente tanto più bassa da potersi fare piccola.
Qualora avesse accettato di stringersi al socio, in quella maniera avrebbero camminato fino all'uscita del parco, verso un vicolo isolato.
Ci avrebbe pensato lui a smaterializzare entrambi e ad accompagnarla prima a casa, assicurandosi che rientrasse e fosse al sicuro.
Lì, dopo averla salutata ed aver osservato il portone chiudersi, avrebbe infine sospirato, sussurrando nel vento ciò che non poteva sussurrarle a fior di labbra prima di rubarle un soffice bacio innamorato.

... Buonanotte, non vedo l'ora sia domani per poterti rincontrare, nel frattempo... Vado a farlo nei miei sogni.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 20/10/2024, 18:29

[16 Settembre 2114 - "Real Steel Pub", Denver Magica - Ore 23:236]


Era da parecchio tempo che la O'Neill non aveva l'occasione di imbracciare la chitarra acustica, mettendosi a suonare e a cantare. L'occasione si era presentata proprio quella sera, grazie un po' alle spinte di Ethan che aveva convinto la ex-Tassetta a salire sul palco e ad esibirsi insieme, in una canzone dallo stile rock-country molto nostalgico. Gli abituali frequentatori del Real Steel Pub non erano tipi da canzonette: solitamente chi frequentava quel locale si definiva un assiduo ascoltatore di musica rock e metal, generi insomma abbastanza pesanti, anche se Cappie sospettava che dietro molti di essi si nascondessero dei veri e propri amanti del genere melodico.
Di solito quel palco era il trono indiscusso di Hank Muscle, tuttavia il Vice Sceriffo amico di Cappie era al momento assente per un periodo non ben definito, motivo per cui la serata rischiava di risultare piuttosto moscia. Parlandone con il socio, il Fox aveva quindi preso la strana e folle decisione di salire loro due insieme sul palco, per ravvivare un po' la serata a tutti. La O'Neill non era affatto un tipo timido, tuttavia anche lei fu molto sorpresa della buona accoglienza che gli avventori fecero della loro esibizione, sorridendo a tutti quanti allegra, una volta terminato di cantare e suonare, rimettendo l'apposito strumento al suo luogo di destinazione.

Hanno fatto bene a portarti solo una Pepsi questa volta, ahahah!
... Ti ho lasciata di stucco all'inizio, vero?!
Credo di aver affinato le mie abilità canore sotto la doccia, già, ahahah!


Più che altro, mi sorprendo di quanto siamo ancora capaci di essere intonati, ahahahahah!
Accidenti, ti ricordi le prime volte che dovevamo cantare insieme?
Un disastro, un vero disastro, la Vireau si voleva strappare i capelli per quanto fossimo poco armonici...


Seguendo un po' il filo conduttore della canzone che avevano appena finito di cantare, Cappie e Ethan avevano iniziato a ricordare il loro passato insieme a Hogwarts, mantenendo l'atmosfera della serata allegra e brillante. Stavano festeggiando un nuovo caso impossibile che erano riusciti a risolvere e avevano deciso, un po' di comune accordo, di uscire fuori a festeggiare. Entrambi desideravano allontanarsi un po' dai pensieri più negativi e pesanti, ce ne erano tanti, tutti diversi, ma in quel momento era bello riuscire ancora a ridere e sorridere, senza doversi per forza sforzare.
In verità, la O'Neill si chiedeva se il sorriso del suo migliore amico fosse davvero così spontaneo e sincero o se stesse nascondendo altro. Non avevano ancora affrontato per bene la questione Miyabi -presto lo avrebbero fatto- ma era indubbiamente strano vedere il Fox riuscire con così tanta facilità a mettersi alle spalle una storia durata per tutto il suo periodo scolastico, senza apparenti ferite né cicatrici. L'irlandese sentiva che qualcosa non tornava, ma per il momento stava cercando di mantenersi neutrale, facendo finta di non aver compreso nulla. Non voleva che l'altro si sentisse in imbarazzo o pressato dalle sue domande, anche perché Ethan stesso le aveva sempre lasciato molta libertà ma soprattutto fiducia, specie quando si trattava di quei segreti di cui Cappie non poteva assolutamente parlare.

E comunque non ci credo che ti sei allenato cantando sotto la doccia!

Te lo giuro!
Sono stato solamente un convinto autodidatta!
... Allora se non mi credi una volta vieni in doccia con me e te lo dimostrerò!
Ehm... Cioè... Sì beh forse mi è uscita un po' male...


Un po' tanto, ahahahahahah!

Era evidente l'imbarazzo di Ethan, ma anche in quel caso la O'Neill non disse nulla, non saltò subito alle dovute conclusioni, pur tenendo molto da conto le parole che il Sagitta le aveva detto. Raramente Shuyun parlava a sproposito, anzi, forse era meglio dire che raramente parlava. Ma quando qualcosa catturava la sua attenzione, questo poteva solo significare che ci fosse un indizio interessante che lo aveva colpito, un indizio che aveva voluto condividere anche con l'irlandese. Caroline Priscilla faceva tesoro di tutto quello che le concedeva il Muramasa, ma in quel caso agire con i piedi di piombo era essenziale, dal momento che doveva comprendere per bene prima che cosa stesse passando per la testa di Ethan. Era già difficile accettare che per il Fox la sua storia con Miyabi fosse finita in quel modo -assurdo e inenarrabile- senza apparenti conseguenze esteriori. Chissà a che cosa pensava l'ex Grifondoro quando non era vicino a Cappie, chissà quali pensieri turbavano la sua mente. Una mezza risposta la O'Neill se l'era pure data, ma era mezza, appunto, e non completa, quindi per il momento preferiva aspettare e vedere in che modo si sarebbero evolute le cose.
Nel frattempo, nuove situazioni di imbarazzo si profilavano all'orizzonte, o meglio, situazioni sulle quali c'era solo da ridere e non da prendersela così tanto, come invece aveva fatto lo stesso Detective Ministeriale.

No no, noi non... Ecco... Niente, ormai se ne sono andati...
... Non capisco perché dover credere una cosa simile, insomma, due amici non possono decidere di cantare insieme?
E poi non ci siamo... Che ne so... Baciati o tenuti per mano... Dove ci avranno visto come fidanzati vorrei proprio saperlo!


Te la stai prendendo un po' troppo, che ti importa di quello che pensano gli altri?
Mh?
Ethan va tutto bene? Hai la faccia di uno che sta per esplodere!
Forse fa troppo caldo qua dentro, dai usciamo fuori, ci farà bene un po' di aria fresca.
Tranquillo, stasera paga la società!


Fece quella battuta, forse per aiutare un attimo il socio ed amico a riprendersi, sorridendogli al suo solito modo, ma dentro di sé nascondendo un po' quel senso di preoccupazione ed agitazione. Non aveva mai pensato al Fox sotto termini diversi da quell'amicizia, probabilmente perché il loro rapporto era nato e cresciuto sempre e solo su quelle basi. In verità, si era resa conto tardivamente di quanto poco conoscesse il Fox, di come fosse maturato e cambiato, diventando addirittura un giovane detective piuttosto arguto e brillante. Nessuno lo avrebbe detto conoscendolo dai tempi della scuola, ma nessuno avrebbe detto lo stesso di lei. Dopo aver recuperato la giacca di pelle e relativa borsa, con all'interno Ermes in versione peluche, l'irlandese raggiunse il gallese fuori dal pub, iniziando a camminare e proseguendo nelle chiacchiere.

Ti manca ogni tanto la tua vecchia vita nello studio con Marshall?

Uhm... Ogni tanto sì, lui è stato il mio primo mentore, gli sono davvero tanto affezionata, lavorare insieme era interessante oltre che... Be', divertente!

Molto di quello che hai appreso lo devi a lui e scommetto che oggi come oggi rimarrebbe stupito da quanto sei cresciuta e migliorata.

Ahahahahaha, tu dici?
Chissà... Forse sì...
- disse, portandosi una mano dietro la nuca, in un gesto di istintivo imbarazzo per tutte quelle lodi.

Certe volte hai guizzi di ingegno che mi lasciano stupito... E dire che ai tempi della scuola eri abbastanza tra le nuvole, come me!
E adesso questi due ex distratti e ingenui fanno gli investigatori, hanno imparato ad usare il cervello e si sono messi al servizio della verità.


Tu sei ancora più incredibile di me, lo sai?
Il tuo percorso come Detective è stato molto d'ufficio, molto... Per dire tranquillo, ma hai dimostrato ugualmente di avere un cervello incredibilmente arguto su tante cose.
Io invece credo di essermi svegliata per via di tutte le esperienze che ho vissuto, di tutte le vicissitudini... Che non sono state poche!
Insomma, penso che tu abbia più materia grigia di me, mentre io invece l'ho dovuta sviluppare per necessità.
Ma non mi lamento, l'importante è che venga utilizzata a fin di bene!


... Ripensando a quella canzone, non posso non rendermi conto che per quanto il testo parlasse di due compagni che non si vedono da anni, quando io e te ci siamo riuniti è stato un po' come pensare di aver trascorso un decennio, a causa di tutti i cambiamenti e le evoluzioni... Non trovi?

Mi trovi assolutamente d'accordo.

Già dai primi anni di scuola, Cappie aveva vissuto esperienze tali da averne accumulate per almeno altri vent'anni. Mentre parlavano e camminavano, i due ex studenti trovarono un piccolo parco giochi ovviamente deserto a quell'ora, stabilendosi lì per proseguire a chiacchierare. Veniva spontaneo, erano parecchio in sintonia e la serata non era ancora così tanto inoltrata da decidere che fosse il caso di tornare a casa. Entrambi, insomma, volevano rimanere lì a chiacchierare, chi lo faceva spontaneamente, senza accorgersene, e chi invece lo desiderava per via dei forti sentimenti che aveva sviluppato nei confronti della socia.

Ci sono attimi nei quali vorrei rintanarmi dentro la mia Casa Comune e preoccuparmi solo dei compiti della Bennet.

Trama... Quelli erano terribili...

Aspettare la sera e addormentarmi fra quelle coperte sempre profumate dopo una cena magnifica preparati dagli Elfi Domestici delle cucine.

Erano fantastici in tutto...

Guardarti in lontananza mentre ti ingozzi, ahahah...

Hey!
Devi proprio tirarlo fuori come ricordo? Ahahahahah!


Eri sempre con le labbra sporche e le dita unte, però felice, prima che tuo padre...
... Scusami, non volevo...


Si fermò qualche secondo a guardarlo, scuotendo la testa con un sorriso, un sorriso velato sempre da un leggero tocco di tristezza e malinconia, ma non più tinto dei toni più cupi del dolore.

Non preoccuparti Ethan... Mio padre non è un argomento tabù, lo sai.
Sai anche che sto ancora indagando per scoprire chi sono i responsabili del suo omicidio.
Lui non c'è più, il tatuaggio che porto su questa spalla me lo ricorda sempre...


Disse, andando ad accarezzarsi la zona interessata.

Tuttavia, a parte il dolore provocato dalla sua assenza, so che ormai la sua anima è in pace e che lui non prova alcun dolore.
Un giorno, quando verrà il tempo, potrò riabbracciarlo... Lo so, suona strana come cosa, ma io ci credo veramente al fatto che le persone buone ecco... Abbiano un loro paradiso personale, ahahahahah!
- stranamente sentiva gli angoli degli occhi pungere, come se le lacrime volessero uscire fuori, ma oramai le ferite si erano cicatrizzate abbastanza da permetterle di mantenere ancora il controllo -Se mio padre non fosse morto, io non sarei mai diventata quella che sono adesso. Non posso tornare indietro, determinati eventi sono troppo... Cruciali, per farlo...- Lei aveva viaggiato nel tempo, ma si era sempre rassegnata al fatto che quel particolare episodio non le sarebbe mai stato permesso di cambiarlo, né mai avrebbe provato a sovvertire così tanto l'ordine dell'Equilibrio -Posso solo cercare di tratte il buono dal male più assoluto... E credo che quello che sono diventata sia decisamente molto buono.

Chiacchierare con Ethan era un po' come riscoprire le chiacchiere che in passato ella faceva a iosa con il suo fratellino, Jorge Alvares. Anche con lui il rapporto era stato incredibilmente travagliato, ma era stata felice alla fine di scoprire che la sua innocenza era intatta e che adesso stava ricominciando una nuova vita, dopo aver pagato lo scotto dei suoi crimini. Per molto tempo la diffidenza si era impossessata della O'Neill, impedendole di avvicinarsi a qualunque altra persona che potesse definirsi a lei tanto amica come lo era stato il portoghese. Ma doveva ammettere con sé stessa che con Ethan questo non era accaduto, forse perché con il Fox c'era già un rapporto pregresso, forse perché in lui riusciva a vedere sempre e solo luce e mai ombra.

Siamo due sciocchi, abbiamo ricevuto cento Galeoni dal caso Scholler quando solo di risorse ne abbiamo investiti sessanta.
... E quei due fratelli diciassettenni con la madre scomparsa? Non ci siamo nemmeno fatti pagare, accettando solo un rimborso spese.
Molti direbbero che siamo due idioti, che presto o tardi andremo a picco fallendo, che come imprenditori non valiamo un cazzo...
Beh se a te non interessano certi commenti allora ti confesso che non tangono neanche me... Meglio fallire da onesti che vincere lucrando.


Non ho mai voluto intraprendere questa carriera per soldi.
Sono diventata un'investigatrice privata per scopi personali e solo dopo ho compreso che le mie qualità potevano servire anche ad aiutare il prossimo.
So che cosa si prova quando qualcosa di brutto accade alle persone che ami, ma non sai il motivo... Non conoscere la verità mi ha fatto impazzire, non voglio che questo accada ad altri e se posso cercherò di aiutare quante più persone possibili.


Forse dovremmo solo imparare a... Alzare poco poco la parcella con i clienti più facoltosi e meno... Come dire... Disperati!

Finché riusciamo a coprire ancora tutte le spese, cerchiamo di attenerci semplicemente ad essere onesti con i facoltosi e disponibili con i bisognosi...

Senza nemmeno rendersene conto, la O'Neill aveva parlato al futuro, come se la loro società non dovesse sciogliersi da un momento all'altro. Non aveva ancora dato una risposta ad Ethan, voleva capire bene che cosa ne sarebbe stato di lei, anche in che modo stare all'interno dell'Avanguardia avrebbe cambiato il suo tempo da dedicare alla società con il Fox. Sarebbe stato il caso per lei di ottenere un secondo incontro con Sly, così da discutere magari anche di quella eventualità e capire se ci fosse un'altra possibilità per l'irlandese, oltre a quella di lasciare tutto e diventare membro attivo dell'Avanguardia a tutti gli effetti.

... Ehi, Cappie, stai ancora riflettendo sulla mia offerta?

Come se le avesse letto nel pensiero, Ethan pose quella domanda cogliendo di sorpresa la ex-Tassorosso, che lo fissò per qualche istante in silenzio, non sapendo bene che cosa rispondergli.

Ah... Ecco...

Non voglio metterti fretta, ok? Era solo per chiedere, tutto qui.
Anzi sai che ti dico? Non rispondermi, non ce n'è bisogno, stasera dovremmo pensare solo a svagarci...
... Ed io forse so anche come!


Mh?
Che intendi fare.... WUOOOH!


Dovette tenersi ben stretta alle corde dell'altalena, quando il Fox si alzò in piedi, spingendola con forza. Come una bambina, Cappie si lasciò andare completamente, iniziando a ridere senza riuscire a smettere, godendosi l'aria che le sferzava il viso ma senza farle male, quella sensazione che tanto ricordava quando saliva a sella di una scopa e si librava in aria. Chiuse persino gli occhi, godendosi ancora meglio quel momento, quasi ritornando bambina, quando ancora la sua vita non era stata appesantita da tutte le tragedie e le esperienze vissute già nei primi anni scolastici.
Era quasi divertente immaginarsi ancora ad Hogwarts, lei ed Ethan ancora undicenni, che ridevano e scherzavano facendo amicizia, pur trovandosi in due casate differenti. Ma in fondo, come in Cappie c'era un po' di Grifondoro, era straconvinta che anche in Ethan ci fosse un po' di Tassorosso, altrimenti da dove poteva uscirgli fuori tutta quella bontà d'animo?
Dopo un po' le spinte iniziarono a calare e la O'Neill si ritrovò ed essere bloccata, con dietro Ethan, altissimo su di lei, che la guardava sorridendo. Un sorriso bellissimo, solare, capace di trasmettere tanta felicità, un sorriso che riuscì a raggiungere in un istante il suo cuore, portandola a commuoversi d'affetto per lui, anche a provare, per qualche istante, una strana punta di interesse.

Però... Non ci avevo mai fatto caso, ma è davvero carino...

Quel pensiero istintivo le fece riabbassare di colpo la testa in avanti, mentre il leggero imbarazzo che stava provando le accese le gote di rosso e che per fortuna, a causa della scarsa illuminazione, non erano così facili da notare.

Che dici, usciamo da Hogwarts e oltrepassiamo di nuovo il ponte di pietra?

Sì... Sì, andiamo.

Scese dall'altalena, ma proprio in quel momento il Fox richiamò di nuovo la sua attenzione, portandola a girarsi verso di lui.

Cappie... Io...

Cosa c'è?

No, niente...

Dai, dimmi pure!

... Credo che il mondo oltre il ponte non mi faccia più così paura... Da quando lo affrontiamo insieme.

Ethan...

... Grazie per essermi rimasta amica, ti prometto che non deluderò mai la nostra amicizia...

... Ma sei sicuro che sia solo questo ciò che vuoi?

Non pose la domanda al diretto interessato, ma la tenne per sé, sciogliendo un po' quel momento importante, scuotendo la testa come se si stesse risvegliando da un sogno ed avvicinandosi al Fox, circondandolo in un forte abbraccio.

So che, in generale, tu non mi deluderai mai.

Avrebbe compreso, quindi, che qualunque cosa fosse accaduta, il loro rapporto non si sarebbe spezzato? Cappie non sapeva ancora bene che cosa volesse Ethan né cosa lei stessa voleva, ma era indubbio che il Fox fosse diventata una persona importante, quasi indispensabile. Quella persona che fungeva da ancora, non perché le impediva di proseguire per la propria strada, ma perché le ricordava sempre e comunque chi lei fosse.

Allora, caro il mio cavalier Grifo... Si decide finalmente ad accompagnarmi a casa?

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Caroline Priscilla
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