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da Sandyon » 02/11/2016, 22:33
New Orleans (in francese: La Nouvelle-Orléans) è una città degli Stati Uniti d'America, principale città dello Stato della Louisiana e capoluogo della parrocchia di Orleans.
La città prende il nome da Orléans una città situata sul fiume Loira in Francia, ed è ben nota per la sua architettura creola francese. Il nucleo storico della città è il quartiere francese, sede di bar, ristoranti e locali dove viene suonato il jazz. È nota per la sua ricca eredità culturale, specialmente per la sua musica, per la sua cucina, e per il suo pittoresco carnevale (detto Mardi Gras, martedì grasso in francese). È inoltre un centro industriale e di distribuzione ed un importante porto marino.
Al censimento del 2102, la popolazione della città era di 573 319 abitanti. Questa cifra non comprende i sobborghi di Jefferson Parish, Saint Bernard e di altre comunità confinanti. Secondo una stima del marzo 2105, l'area metropolitana della Grande New Orleans aveva una popolazione stimata di circa 1 357 000 abitanti.
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da Kirie » 02/11/2016, 23:33
2112年 12月 15日 (Giovedì) Loft di Nigel Sykes - New Orleans Ore 00 Minuti 01
Con un piccolo pop, la passaporta materializzò la ragazza all'interno di un cantiere chiuso, di fronte al quale era stato posto il divieto d'accesso. Era il luogo ideale e più sicuro in cui far finire le passaporte legalizzate dal Ministero, in quanto gli incantesimi RespingiBabbano impedivano a questi di avere la malsana idea di entrare all'interno del cantiere improvvisato e ficcanasare in giro. Kirie si strinse ancora di più nel cappotto marrone che indossava, fissando il proprio respiro condensarsi nell'aria gelida della notte. Aveva con sè un'unica valigia, preferendo viaggiare con solo lo stretto indispensabile per non invadere troppo gli spazi del fratello di Jean-Drew. Quando era partita da Londra, lasciando casa sua, l'ora era settata sulle cinque del mattino, mentre a New Orleans la mezzanotte era passata solo da qualche minuto. Kirie si guardò intorno, cerca do di ambientarsi in quella nuova città e provando a comprendere quale direzione prendere per raggiungere il loft di Nigel. Dopo qualche secondo, la Morimoto sembrò finalmente decidersi, prendendo una strada che l'avrebbe portata in un vicolo proprio vicino al centro. Lì, fu facile trovare la palazzina ed entrare nel portone, salendo le scale un gradino alla volta fino a raggiungere l'ultimo piano.
Korewa... J.D.-kun no outoto-san no uchi desu... (Questa è la casa del fratello di J.D.)
Non si sentiva ancora pronta. La sua vita era cambiata di colpo da un giorno all'altro e lei non aveva nemmeno avuto il tempo di abituarsi a quella nuova situazione, che la spaventava da morire. Avrebbe voluto avere Ruka insieme a lei o lo stesso J.D., ma non se l'era sentita di chiedere a nessuno dei due di accompagnarla. Cercava in tutti i modi di dimostrarsi forte, per non essere di peso a nessuno, per non coinvolgere più di quanto fosse necessario le persone che voleva bene nella propria vita disastrata. Tutto questo non sarebbe mai successo se lei non fosse nata sbagliata. Se lei avesse avuto i poteri, ogni cosa sarebbe stata diversa.
Chotto matte... (Solo un momento)
Mise giù la propria valigia e si affacciò ad una delle finestre che davano sul vicolo dal quale Kirie era entrata. Provava dentro di sè un vuoto doloroso, lasciato dalle persone alle quali aveva dovuto dire momentaneamente addio: per i primi tempi, sarebbe stato meglio per Jean Drew e per Ruka non andarla a trovare, fino a quando non fosse stata sicura che sua madre non avrebbe potuto risalire a loro pur di trovarla. Ma il pensiero di non poterli vedere o anche di essere stata costretta ad allontanarsi da loro aveva intristito di molto la Morimoto, che invece l'unica cosa che desiderava durante quel periodo dell'anno era stare vicino alle persone che amava.
Ruka-chan... J.D.-kun... Obasan...
Una lacrima le scivolò giù sulla guancia, ma Kirie bloccò le altre, perchè sarebbe stato sconveniente presentarsi a Nigel con gli occhi rossi per il pianto. Facendosi forza dunque, la ragazza percorse gli ultimi metri che la separavano dalla porta dietro la quale abitava il Sykes, mettendo nuovamente giù la valigia e dando una sistemata ai capelli, prima di suonare il campanello. Attese con pazienza che il ragazzo andasse ad aprire la porta, rimanendo in piedi ferma e dritta con la schiena poggiata al muro e le mani infilate nelle tasche del cappotto.
Saiksu Naijeru-san wa? Sono Morimoto Kirie, l'amica di Jean-Drew. Molto... Molto piacere di conoscerla.
Gli strinse la mano, poi fece un inchino, rimanendo ferma per qualche secondo sulla soglia della porta, aspettando che fosse Nigel a darle il permesso di entrare.
La ringrazio per aver accettato di darmi ospitalità nella sua dimora. So di essere solo un disturbo per lei, ma la prego di avere pazienza con me, cercherò di non darle troppo fastidio. Osoreirimasu.
Fece un altro inchino ancora, poi semplicemente la Morimoto prese la propria valigia ed entrò all'interno del loft, guardando l'interno con fare un po' timido.
... Posso sistemare la mia valigia da qualche parte?
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Kirie
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da Nigel » 03/11/2016, 23:46
15 Dicembre 2112 - Giovedì Notte Loft di Nigel Sykes - New Orleans Ore 23:55
Dici che sarà puntuale?
Non ne ho idea Dwight, è la quinta volta che me lo chiedi... Aspetta fino a mezzanotte e se sentirai suonare il campanello, vorrà dire che è stata puntuale...
Il tono con il quale Nigel rispose all'amico rasentò l'esasperazione; sembrava più emozionato Dwight all'idea di conoscere il nuovo arrivo che lo stesso padrone di casa. Non che il Sykes dovesse avere chissà quale cuore in gola, ma naturalmente la prospettiva di avere un'ospite a lungo termine dall'oggi al domani lo aveva abbastanza agitato. L'amico, al contrario, era interessato solo a scoprire quanto fosse appetibile l'amica di Jean-Drew e se ci potesse essere qualche chance di tentare un approccio. Erano state inutili i tentativi da parte di Nigel di dissuaderlo dall'essere lì già dal primo minuto, in quanto era probabile che la ragazza sarebbe giunta spesata e stanca. Quando l'Hobbit Nero si metteva in testa qualcosa, niente e nessuno poteva fermarlo... O quasi...
Dicono che le giapponesi ce l'hanno più stretta, sai?
Ma dai? Non ci dormivo la notte con questo dilemma: più stretta o non più stretta...
Sai questo cosa significa amico? Che già di nostro facciamo ululare le signorine, figurarsi poi con il Sol Levante!
Non riesci proprio a pensare ad altro?
Fammici riflettere un attimo... Uhm... ... Uhm... Uhm... Uhm... Uhm... No!
Ci avrei scommesso.
Girò il cucchiaino nella tazza di tè fumante con limone e zucchero. Durante le ore notturne un buon tè caldo era ciò che serviva per scaldare le ossa e i muscoli. Inoltre, stranamente, era una delle poche bevande in grado di svegliarlo e farlo tornare un po' più attivo, nonostante la stanchezza della giornata. Purtroppo avendo avuto quel poco preavviso, non si era potuto risparmiare il turno pomeridiano di visite, ma se non altro era riuscito a spostare quello del mattino seguente. Regnava un silenzio quasi tombale dentro il loft, con Dwight che di tanto in tanto controllava l'orologio per vedere a che punto fossero le lancette. Ormai mancava circa un minuto alla mezzanotte, circa un minuto allo scoprire come fosse questa ospite a sorpresa.
... Oh... oh...
Mh? Che ti succede? Cosa c'è?
... Ma oggi è 15 o è 14?
Direi il 15, Giovedì.
Dwight si alzò di scatto con una espressione assolutamente impietrita.
Si può sapere che ti prende?
Mi prende che Lindsey sta aspettando il sottoscritto da un'ora e mezza dentro al suo appartamento!
Aspetta... Lindsey è quella con la quale ti sei finto un massaggiatore professionista specializzato in chiropratica e ayurveda?
ESATTO! Ci ho messo tre settimane per farcela credere, quando la prozia Wanda ha visto il finto attestato attaccato al muro di casa mi ha schiavizzato per una controllatina alla zona lombare!
Cos... Ma la prozia Wanda non ha 105 anni?!
Non ricordarmelo... Non che mi possa bloccare la crescita, ma comunque non ricordarmelo! No no no, devo scappare mi dispiace, mi presenterai la nuova inquilina alla prima occasione! Ti saluto, ciao ciao ciao ciao ciao!
Nigel osservò Dwight prendere le proprie cose in fretta e furia e fuggire dalla finestra, già, con la scala antincendio avrebbe fatto molto prima ad arrivare in strada. Ecco cosa poteva fermare l'amico dal conoscere una ragazza... L'aver lasciato in sospeso un'altra ragazza potenzialmente intenzionata a dargliela. Il ragazzo di colore si concesse una piccola risata, scuotendo la testa, per poi bere un sorso di tè bollente e sospirare indolenzito. A lui sì che ci sarebbe voluto un chiropratico, ma uno vero. Ultimamente stava più tempo seduto alla scrivania che in giro a curare e questo un po' lo frustrava. Quasi quasi rimpiangeva i tempi come infermiere in Islanda, già, quando la vita andava a gonfie vele e nessuna fidanzata si decideva a mollarti dopo essere andata con tuo fratello.
Basta Nigel, deciditi una volta per tutte a perdonare e andare avanti...
Quando si era ritrovato J.D. di fronte alla propria porta di casa, quasi pensò di avere avuto una specie di allucinazione molto ma molto concreta. Per essere andato da lui di persona doveva avere avuto una vera e propria emergenza con la "e" maiuscola, ed infatti parve proprio che fosse così. Non entrando troppo nei dettagli, il fratello maggiore gli raccontò di Kirie e della sua situazione di fuggitiva dalla famiglia, una famiglia fin troppo restrittiva. Cercando di far finta che tutto procedesse normale con il fratello, alla fine Nigel, di buon cuore, non era riuscito a dire di "no", accettando l'arrivo improvviso della ragazza in casa sua. Se non altro, nel comunicare con Jean-Drew, il più giovane dovette ammettere di non aver provato tutto il disagio e l'imbarazzo di qualche mese prima. Meglio di nulla.
DLIN DLON
Bene, ci siamo.
Si alzò in piedi, sistemandosi meglio la giacca di jeans per poi avvicinarsi alla porta ed aprire. La persona che si ritrovò di fronte, dovette ammetterlo con se stesso, era davvero ma davvero una bellissima ragazza. I tratti orientali erano deliziosi su quel viso un po' imbronciato e preoccupato, per non parlare poi della silhouette del corpo un po' più formosa rispetto allo standard giapponese. Labbra carnose, gambe toniche, abbigliamento "preppy", insomma un connubio veramente piacevole alla vista. Nonostante quindi la piacevole visione, Nigel sorrise molto cordiale e gentile verso la ragazza, congiungendo le mani e strofinando i palmi.
Saiksu Naijeru-san wa? Sono Morimoto Kirie, l'amica di Jean-Drew. Molto... Molto piacere di conoscerla.
Piacere mio, Kirie-san, prego, accomodati pure...
Si strinsero la mano, poi la ragazza fece un tipico inchino, esprimendo un'ultima riverenza prima di entrare nel loft.
La ringrazio per aver accettato di darmi ospitalità nella sua dimora. So di essere solo un disturbo per lei, ma la prego di avere pazienza con me, cercherò di non darle troppo fastidio. Osoreirimasu.
Sarai un disturbo solo se vedrò piatti sporchi in giro o vestiti appesi ovunque, ahahah... Entra, entra...
Obiettivamente la Morimoto non poteva essere spiazzata dal modo di fare del Sykes, in quanto lei un Sykes anche peggiore ormai lo aveva come amico da un po'.
... Posso sistemare la mia valigia da qualche parte?
Vieni, ti mostro subito la tua stanza, seguimi...
Se c'era una comodità nell'avere a disposizione un amico TuttoFare come Theo era la possibilità di chiedergli al volo dei piccoli lavori di falegnameria da pagare con comodo. Aveva già in mente, Nigel, di sistemare la camera lasciata dal fratello qualche tempo prima, ma doveva ancora decidere come, ovvero quale stile. Considerando quindi che all'arrivo imminente della Morimoto quella stanza non aveva ancora una identità, perché non renderla confortevole proprio per la nuova inquilina? Non appena il Sykes aprì la porta, per Kirie probabilmente fu come passare da un mondo ad un altro. Il ragazzo le aveva creato una piccola finestra sulle sue abitudini e sulla sua cultura. C'era solo da sperare che apprezzasse tutto e non ci fosse niente che le facesse storcere il naso.
Hai cambiato vita e ubicazione in meno di 48 ore. Mi auguro che questa piccola sorpresa possa in qualche modo farti sentire un po' più a tuo agio.
A quel punto, Nigel lasciò che ella semplicemente posasse la valigia sul letto, promettendosi poi di sistemare i vestiti nell'armadio scorrevole attaccato al muro.
Preferisci andare subito a dormire? Oppure ti andrebbe un tè bollente? L'ho preparato pochi minuti fa e la teiera è incantata per mantenere la temperatura...
Sorrise ancora verso la ragazza, gentile, cordiale e soprattutto accomodante, dimostrando fin da subito che il buon cuore faceva parte del DNA dei Sykes.
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Nigel
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da Kirie » 05/11/2016, 18:25
Quando suonò il campanello della porta non sapeva che tipo di persona si sarebbe trovata davanti. Jean Drew era particolare e unico nel suo genere, tuttavia Nigel era suo fratello, quindi avrebbero avuto lo stesso carattere? Non era stato facile per lei abituarsi alla spontaneità e anche un po' alla pazzia del maggiore, ma col passare del tempo tutto era stato più semplice. Dunque non avrebbe dovuto fare altro che attendere anche con il minore, sebbene il suo stato d'animo attuale non fosse dei migliori per conoscere persone nuove. Non appena Nigel aprì la porta, Kirie rimase qualche secondo immobile a fissarlo: aveva dei lineamenti diversi rispetto a J.D., uno sguardo ed un sorriso che la Morimoto avrebbe definito dolci. Non le dava l'idea di essere una persona particolarmente vivace e questo contribuì a rilassarla un po', anche se non del tutto.
Saikusu Naijeru-san wa? Sono Morimoto Kirie, l'amica di Jean-Drew. Molto... Molto piacere di conoscerla.
Piacere mio, Kirie-san, prego, accomodati pure...
Anche se non l'aveva chiamata col suo cognome, Nigel aveva comunque utilizzato il san finale con il nome, dimostrando di avere molta cura e rispetto per la sua cultura, cosa che glielo fece apprezzare ancora di più. Si sentiva un po' in soggezione di fronte a lui, a dire il vero, a causa della sua difficile situazione: stava imponendo ad uno sconosciuto la sua presenza in una casa che non le apparteneva e questo la faceva sentire davvero mortificata nei confronti del MagiDottore. Per questo, prima di entrare in casa, la Morimoto si inchinò di fronte a lui, ringraziandolo in maniera ossequiosa, promettendo che avrebbe cercato di arrecargli quanto meno disturbo possibile.
Sarai un disturbo solo se vedrò piatti sporchi in giro o vestiti appesi ovunque, ahahah... Entra, entra...
H-hai... Sumimasen...
Non era un loft in stile orientale, quindi non avrebbe dovuto togliersi gli stivali. La Morimoto entrò con passo incerto, fissandosi intorno un po' spaesata e chiedendo al padrone di casa se le sarebbe stato possibile mettere la valigia da qualche parte.
Vieni, ti mostro subito la tua stanza, seguimi...
Lo seguì silenziosa nella camera dove avrebbe dormito per qualche tempo. Non si aspettava nulla di che, un letto, un comodino ed un armadio, ma quando il Sykes aprì la porta, per poco a Kirie non sfuggì la valigia dalle mani, mentre fissava meravigliata e stupita la camera di fattura tipicamente nipponica.
Korewa...
Hai cambiato vita e ubicazione in meno di 48 ore. Mi auguro che questa piccola sorpresa possa in qualche modo farti sentire un po' più a tuo agio.
Lo sguardo spaesato e incerto girovagò un po' per la stanza un po' sulla figura di Nigel, non sapendo bene nè cosa dire nè cosa pensare. Era stato un gesto incredibilmente gentile nei suoi confronti, anzi anche fin troppo: non voleva che il Sykes si desse troppo affanno per lei eppure nemmeno era arrivata che già aveva costretto l'altro a modificare parte della sua casa, soltanto per farla sentire un po' più a suo agio.
Lei ha fatto questo... per me? N-non avrebbe dovuto Saikusu-san! Non ce ne era b-bisogno, voi state già facendo tanto per me e io mi sento già di peso...
Nella foga passò persino dal lei al voi, arrossendo per l'imbarazzo mentre prendeva il portafoglio dalla borsa e contava i soldi all'interno.
Quanto ha speso per la camera? La prego, mi permetta di restituirle l'intero importo!
Un altro inchino, con i capelli che le scivolavano davanti coprendole il viso, le mani allungate e un paio di galeoni stretti in mano e pronti per essere lasciati al proprietario del loft. Tutto questo sarebbe durato fino a quando Nigel non avesse accettato la sua proposta o non l'avesse convinta a desistere. Ad ogni modo, quando si rimise con la schiena dritta, il ragazzo la invitò a prendere un tè con lui se avesse voluto, continuando a darle del tu e facendole comprendere quindi che poteva utilizzare un registro più informale.
Preferisci andare subito a dormire? Oppure ti andrebbe un tè bollente? L'ho preparato pochi minuti fa e la teiera è incantata per mantenere la temperatura...
Mi piacerebbe molto bere del tè in tua compagnia... Prima però vorrei prendere una cosa dalla valigia.
Attese che il ragazzo si allontanasse, lasciandola per qualche istante da sola con sè stessa. Non appena fu sicura di essere da sola, Kirie aprì il proprio bagaglio, tirando fuori la foto incorniciata dello zio defunto. La fissò per qualche secondo, con un sorriso velato di malinconia e tristezza, mentre le lacrime minacciavano di nuovo di uscirle fuori. Poi, stringendo al petto la foto, la ragazza cercò di fare un bel respiro, di trarre forza da quel singolo ritratto che infine posò sul comodino vicino al letto.
Mi manchi davvero tanto, ojisan...
Pensò fra sè, accarezzando ancora una volta il viso sorridente e per sempre immortalato in quella cornice, prima di asciugarsi gli occhi ancora umidi, togliere il cappotto e prendere un vassoio con dei pasticcini, incantato magicamente affinchè non potessero rovinarsi all'interno della valigia.
Scusa per l'attesa. Ho portato questi dolci in segno di ringraziamento per la tua ospitalità.
Posò il vassoio di dolci sul tavolo, prendendo posto e aspettando con le braccia in grembo di poter avere una tazza di tè. Lo zuccherò il minimo indispensabile, mettendo solo qualche goccia di limone per non alterare il sapore e stringendolo fra le mani dalle unghie lunghe e affusolate, scaldandosi con il suo tepore.
Nemmeno ho messo piede in questa casa che ti ho già causato disturbo. J.D.-kun mi ha sempre parlato molto bene del suo fratello più giovane, ma non credevo che potesse essere tanto generoso anche con una... gaijin.- cioè straniera -Mi ha anche detto che sei un MagiDottore, vero? Anche io sono un MagiDottore e ho anche l'abilitazione come MagiFarmacista.
Disse, facendo poi calare il silenzio in mezzo a loro. Kirie non sapeva bene che cosa dire o fare, mentre avvicinava la tazza alle labbra per soffiarci sopra.
La tua casa è molto bella e anche la stanza che... Che hai fatto preparare per me. Arigatougozaimasu.
Di nuovo una pausa, infine Kirie fece un bel respiro, osando alzare lo sguardo su Nigel.
Non sentirti in imbarazzo a chiedermi qualsiasi cosa: sono disposta a fare di tutto per ripagare la tua gentilezza. Potevi limitarti ad aiutarmi con il lavoro, invece hai accettato di ospitarmi persino in casa tua. Io... Io lo apprezzo davvero molto. Sono rare le persone come Saikusu-san...
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da Nigel » 05/11/2016, 22:49
Lei ha fatto questo... per me? N-non avrebbe dovuto Saikusu-san! Non ce ne era b-bisogno, voi state già facendo tanto per me e io mi sento già di peso...
Voi chi? Intendi io e mio fratello? ... Ah mi sta dando del "voi"! Ahahah... Ma smettila...
Quanto ha speso per la camera? La prego, mi permetta di restituirle l'intero importo!
Kirie, se avessi davvero la disponibilità per restituirmi l'intero importo, non saresti mia ospite, ma in affitto da qualche parte. Prima di tutto mio fratello mi ha accennato alla tua situazione in rosso e in secondo luogo non accetterai mai nulla per una buona azione fatta di mia volontà. Quelli mettili per la spesa, avranno sicuramente più valore nel riempire il MagiRefrigeratore, non trovi?
Posò le mani su quelle della ragazza, portandole di nuovo al suo petto, respingendo l'offerta con cortesia e simpatia. Era una ragazza buona, una ragazza d'oro, lo si capiva da certi gesti, ma era pur vero che la cultura dalla quale proveniva era sicuramente molto più civilizzata di quella americana standard. Le chiese quindi se volesse del tè caldo, giusto per scaldarsi un po' le ossa e magari conciliarsi pure il sonno, visto che probabilmente ben presto sarebbe tornata a riposare.
Mi piacerebbe molto bere del tè in tua compagnia... Prima però vorrei prendere una cosa dalla valigia.
Fai con comodo, io intanto vado a preparare. Ci vediamo in soggiorno.
Le sorrise un'ultima volta, poi fece in modo che potesse rimanere da sola con i propri pensieri e le proprie malinconie, giuste e comprensibili. Versò del tè in un'altra tazza uguale alla propria, avvicinando anche la fettina di limone e il contenitore con lo zucchero di canna, quello raffinato lui non lo mangiava. Non appena ella tornò, Nigel le passò anche un cuscino da mettersi eventualmente dietro la schiena, avendole lasciato il divano libero ed essendosi messo lui sulla poltrona.
Scusa per l'attesa. Ho portato questi dolci in segno di ringraziamento per la tua ospitalità.
Ah ma questi...
Ne prese uno per sincerarsi di aver avuto la giusta intuizione, aprendolo a metà e trovandovi all'interno della marmellata di frutta, proprio come ipotizzato.
... si chiamano "Daifuku", l'ho detto bene? Li ho mangiati una volta quando sono stato a Kyoto per un corso di specializzazione ed aggiornamento MediMagico. Sono davvero deliziosi... Mmmmhhh... E tu sei davvero bravissima nel prepararli!
Ne mandò subito giù uno con molto gusto e soddisfazione, pulendosi poi le labbra con un fazzoletto: erano stati riempiti proprio tanto e senza parsimonia.
Nemmeno ho messo piede in questa casa che ti ho già causato disturbo. J.D.-kun mi ha sempre parlato molto bene del suo fratello più giovane, ma non credevo che potesse essere tanto generoso anche con una... gaijin. Mi ha anche detto che sei un MagiDottore, vero? Anche io sono un MagiDottore e ho anche l'abilitazione come MagiFarmacista.
Scusami, cosa vorrebbe dire "gaijin"? ... Ah ecco, adesso è più chiaro! Tu non sei una straniera, Kirie, sei un'amica di mio fratello e per legge dei Sykes, gli amici di uno sono anche gli amici dell'altro.
Era facile riconoscere come Nigel fosse molto più calmo rispetto al fratello, pur mantenendo sempre un certo brio tipico dello stile di famiglia. Parlava calmo, manteneva un tono placido e allo stesso tempo morbido, per aiutarla nel rilassarsi, sciogliersi e trovare al più presto la propria dimensione anche in quella casa. Era consapevole che ci sarebbe voluto tanto, ma il SemiGildato non disperava ed era certo che prima o poi tutto avrebbe preso una piega migliore.
MagiFarmacista? Dici sul serio, caspita, lo sai che potresti capitare a fagiolo? La MagiFarmacista che mi affiancava è dovuta tornare in India per questioni familiari. Ero intenzionato a cercarne un'altra al più presto ma se tu hai l'abilitazione... Beh, potrei provare a proporti agli altri membri dello studio. Non possono affidarsi solo alla mia parola, per quanto la mia raccomandazione di sicuro ti aiuterebbe nel ricevere il loro benestare. Hai modo di fornirmi entro dopodomani un tuo curriculum? Forse riuscirò a rimediarti un'occupazione molto prima del previsto, Morimoto-san!
Non gli era sfuggito il dettaglio dell'usare il cognome prima del suffisso, ecco perché Nigel decise di chiamarla in quel modo, facendole poi un occhiolino. Imparava in fretta e più semplicemente sapeva che determinati atteggiamenti l'avrebbero alleggerita ulteriormente della tensione e dell'imbarazzo accumulati prima di giungere lì. Aveva dei grandi e profondi occhi scuri, la giapponese, occhi un po' tristi, bellissimi ma tristi.
La tua casa è molto bella e anche la stanza che... Che hai fatto preparare per me. Arigatougozaimasu. Non sentirti in imbarazzo a chiedermi qualsiasi cosa: sono disposta a fare di tutto per ripagare la tua gentilezza. Potevi limitarti ad aiutarmi con il lavoro, invece hai accettato di ospitarmi persino in casa tua. Io... Io lo apprezzo davvero molto. Sono rare le persone come Saikusu-san...
Menomale che Dwight non fosse lì presente ad ascoltare la frase "sono disposta a fare di tutto", altrimenti sarebbe come minimo corso in bagno inciampando pure da qualche parte.
... Va bene, allora ti dirò quali saranno da questo momento in poi i modi per ringraziarmi e ripagarmi. Sei pronta ed attenta? Ascoltami attentamente perché non amo ripetermi.
Utilizzò anche un tono piuttosto serio, fissandola meno sorridente e più perentorio.
Dunque... Norma numero uno: devo essere chiamato per nome e va abolito il "lei" o tanto meno il "voi". Norma numero due: devo ricevere saltuariamente qualche piccola lezione di giapponese, partendo dalle basi, ogni weekend per un'oretta il Sabato e la Domenica, salvo altri impegni per entrambi. Norma numero tre: mi insegnerai a preparare questi dolci e dovrai farmene provare di altri, compresi piatti salati, tra i quali il Sukiyaki che ricordo essere delizioso! Norma numero quattro: inviterai qui le tue amiche e i tuoi amici, da ovunque essi arrivino, passando il tempo con loro e sentendoti il meno possibile una ospite. Norma numero cinque: dovrai girare sempre in intimo per casa, in alternativa anche completamente nuda va bene...
Il ragazzo di colore attese qualche secondo, al termine di quella lista, prima di ritornare a sorridere ed anzi, a ridere, per quella piccola presa in giro.
... Sto scherzando! Ahahah, ovviamente scherzavo solo per la norma cinque, le altre devi considerarle verissime! Tutto chiaro quindi? Altre domande?
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da Kirie » 06/11/2016, 1:10
Quanto ha speso per la camera? La prego, mi permetta di restituirle l'intero importo!
Kirie, se avessi davvero la disponibilità per restituirmi l'intero importo, non saresti mia ospite, ma in affitto da qualche parte. Prima di tutto mio fratello mi ha accennato alla tua situazione in rosso e in secondo luogo non accetterai mai nulla per una buona azione fatta di mia volontà. Quelli mettili per la spesa, avranno sicuramente più valore nel riempire il MagiRefrigeratore, non trovi?
Sentì il tocco caldo delle mani di Nigel sulle proprie, mentre il ragazzo respingeva delicatamente l'offerta di Kirie di pagare lei tutti i lavori fatti dal Sykes per rendere la sua camera da letto molto più vicina allo stile orientale. In quel momento le guance della Morimoto si colorarono di rosso, mentre fissava per qualche secondo il contrasto fra il colore della sua pelle -candida come la neve- e quella di Nigel -più vicino al cioccolato- trovando quell'effetto davvero bellissimo da osservare, così come il MagiDottore che la fissava in piedi sorridendo.
Suppongo che... sia così...
Abbassò lo sguardo e rimise a posto i soldi, chiedendo poi al Sykes qualche secondo di solitudine prima di passare in salotto e lì prendere una tazza di tè insieme a lui. Approfittò di quei pochi minuti non soltanto per sistemare la foto dello zio sul comodino, ma anche per concentrarsi un po' di più su sè stessa, raccogliendo le forze per affrontare quella situazione per lei così caotica e movimentata. Già che era lì, la Morimoto sistemò via il cappotto e prese anche una scatola di latta al cui interno aveva messo dei dolcetti tipicamente giapponesi fatti con le sue mani. Erano il suo modo di ringraziare Nigel per averla accolta in casa sua, come fece presente anche al diretto interessato che si dimostrò subito entusiasta del suo dono.
Ah ma questi... ... si chiamano "Daifuku", l'ho detto bene?
Hai! Saikusu-san li aveva già mangiati prima?
Li ho mangiati una volta quando sono stato a Kyoto per un corso di specializzazione ed aggiornamento MediMagico. Sono davvero deliziosi... Mmmmhhh... E tu sei davvero bravissima nel prepararli!
H-hontoudesuka? Sono molto contenta che ti stiano piacendo...
Disse, abbozzando un sorriso un po' più sereno mentre provava ad assaggiare il tè preparato da Nigel, sentendo il buon odore che si sprigionava dalla tazza.
Che miscela è?
Chiese al ragazzo, cercando poi un altro spunto di conversazione e incentrandolo sulla professione che condividevano entrambi, ovvero quella della MediMagia.
Scusami, cosa vorrebbe dire "gaijin"?
Ah, persona esterna... cioè straniera.
... Ah ecco, adesso è più chiaro! Tu non sei una straniera, Kirie, sei un'amica di mio fratello e per legge dei Sykes, gli amici di uno sono anche gli amici dell'altro.
Saikusu no houritsu! Un... lo ricorderò!
Non era certo la prima volta che sentiva parlare di questa fantomatica legge! Stare a contatto con Jean Drew le era servito per decifrare il linguaggio e il modo di fare tipico di quella famiglia tanto numerosa quanto esuberante, ma in fondo di buon cuore. Un ulteriore prova l'ebbe praticamente l'istante dopo, quando Nigel sembrò aver trovato un lavoro adatto alla Morimoto.
MagiFarmacista? Dici sul serio, caspita, lo sai che potresti capitare a fagiolo?
Perchè?
La MagiFarmacista che mi affiancava è dovuta tornare in India per questioni familiari. Ero intenzionato a cercarne un'altra al più presto ma se tu hai l'abilitazione... Beh, potrei provare a proporti agli altri membri dello studio.
Eeeeeeeeeh? Dici sul serio?
Non possono affidarsi solo alla mia parola, per quanto la mia raccomandazione di sicuro ti aiuterebbe nel ricevere il loro benestare. Hai modo di fornirmi entro dopodomani un tuo curriculum? Forse riuscirò a rimediarti un'occupazione molto prima del previsto, Morimoto-san!
Era passato in brevissimo tempo dal chiamarla Kirie a Morimoto, sempre utilizzando il suffisso san e dimostrandole il rispetto che meritava. Ma in quel momento la giapponesina era troppo focalizzata sull'idea che il ragazzo, in meno di due secondi, era riuscito persino a trovarle un lavoro, un lavoro che le piaceva e che la poneva comunque a contatto con dei pazienti, se ci fosse stato bisogno.
Saikusu-san arigatou... Arigatougozaimasu...
Questa volta le lacrime agli occhi le vennero davvero e lei non potè fare niente per nasconderle, se non chinare il capo quanto più possibile e celarle dietro al sorriso commosso che le spuntò sul bellissimo volto.
È più di quanto avessi osato sperare. Ed è tutto merito di Saikusu-san e di J.D.-kun...
Già, se J.D. fosse stato lì, Kirie probabilmente lo avrebbe abbracciato molto forte e per la prima volta, per ringraziarlo della sua amicizia. Ad ogni modo la Morimoto non permise alle lacrime di rovinare quel bel momento, spingendosi ad asciugarle e a tornare a sorridere al Sykes. Riprese a parlare, facendo presente la propria volontà di sdebitarsi in qualunque modo possibile con lui. Nigel pareva avere al riguardo le idee molto chiare, come infatti fece capire anche a Kirie dicendole tutto quello che lei avrebbe dovuto fare per ripagare il suo debito.
... Va bene, allora ti dirò quali saranno da questo momento in poi i modi per ringraziarmi e ripagarmi. Sei pronta ed attenta? Ascoltami attentamente perché non amo ripetermi.
H-hai...
Dunque... Norma numero uno: devo essere chiamato per nome e va abolito il "lei" o tanto meno il "voi". Norma numero due: devo ricevere saltuariamente qualche piccola lezione di giapponese, partendo dalle basi, ogni weekend per un'oretta il Sabato e la Domenica, salvo altri impegni per entrambi. Norma numero tre: mi insegnerai a preparare questi dolci e dovrai farmene provare di altri, compresi piatti salati, tra i quali il Sukiyaki che ricordo essere delizioso! Norma numero quattro: inviterai qui le tue amiche e i tuoi amici, da ovunque essi arrivino, passando il tempo con loro e sentendoti il meno possibile una ospite. Norma numero cinque: dovrai girare sempre in intimo per casa, in alternativa anche completamente nuda va bene...
Non si permise di interrompere il ragazzo per nulla al mondo, ascoltando super concentrata ciò che lui le stava dicendo, ma quando Nigel se ne uscì con quell'ultima frase, Kirie alzò di scatto lo sguardo su di lui, fissandolo spaesata e con l'espressione di chi è non sicura di aver capito bene.
Sono davvero queste le volontà di Sa... di Naijeru-san?
Chiese, non sapendo bene nè cosa dire nè cosa fare, quando l'espressione seria del Sykes si sciolse in una lenta risata, facendole comprendere che... be', che come suo fratello, anche a Nigel piaceva prendersi un po' gioco della tontaggine di Kirie!
... Sto scherzando! Ahahah, ovviamente scherzavo solo per la norma cinque, le altre devi considerarle verissime!
Non rispose, ma si limitò ad annuire con la testa, sillabando un "sì" in giapponese mentre dentro di sè tirava un bel sospiro di sollievo perché non era sicura che l'ultima regola sarebbe riuscita a mantenerla, pur provandoci con tutta sè stessa.
Tutto chiaro quindi? Altre domande?
Naijeru-san è stato molto chiaro e io mi impegnerò per rispettare ogni singolo punto. T-tranne l'ultimo, come hai detto tu...
Precisò, decidendosi finalmente a bere il proprio tè con calma e lentezza, riflettendo qualche secondo sulla strana richiesta di voler imparare la sua lingua madre o il desiderio di provare altri piatti tipicamente giapponesi.
J.D.-kun ha detto che tu sei un semi-gildato, soudesuka? Anche io lo sono... Naijeru-san come lo è diventato?
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da Nigel » 06/11/2016, 22:09
La MagiFarmacista che mi affiancava è dovuta tornare in India per questioni familiari. Ero intenzionato a cercarne un'altra al più presto ma se tu hai l'abilitazione... Beh, potrei provare a proporti agli altri membri dello studio.
Eeeeeeeeeh? Dici sul serio?
Diceva sul serio al 100%, il caro Nigel Sykes, assicurandole che non stesse affatto scherzando, anche perché non ne aveva proprio motivo. Dopo averle detto della miscela di tè (Bergamotto, Miele e Calendula, quindi sia esageratamente rilassante che conciliante il sonno), parlarono quindi anche delle possibilità lavorative. Se tutto fosse andato come sperato, Kirie avrebbe ricevuto un lavoro inserito nelle sue facoltà e conoscenze molto prima del previsto.
Saikusu-san arigatou... Arigatougozaimasu... È più di quanto avessi osato sperare. Ed è tutto merito di Saikusu-san e di J.D.-kun...
Il ragazzo le passò subito un fazzoletto con un sorriso incoraggiante.
Sei capitata nel posto giusto al momento giusto, ecco tutto. Starà a te guadagnarti il posto nel lungo termine lavorando bene, con costanza e impegno. Sono però certo che te la caverai egregiamente, te lo leggo negli occhi che sei una in gamba!
Pur cercando di tranquillizzarla sul fatto che non avesse bisogno di ringraziare, Kirie si sentì ugualmente in dovere di fargli presente quanto fosse disposta a tutto pur di dimostrare la propria gratitudine. A quel punto, immagini da doppio senso a parte, scaturite prevalentemente dai suggerimenti telepatici di Dwight e forse anche un po' di Theo, Nigel decise di scherzare un po' con lei, aggiungendo una leggerissima nota piccante a dimostrazione del fatto che non era stato un Ignis del Fuoco effettivo per nulla.
Norma numero cinque: dovrai girare sempre in intimo per casa, in alternativa anche completamente nuda va bene...
Sono davvero queste le volontà di Sa... di Naijeru-san?
Se ci fosse stato uno dei due amici, probabilmente gli avrebbero tappato la bocca per impedirgli di far intendere che fosse uno scherzo. Kirie Morimoto aveva appena detto una frase che lasciava intendere una cosa sola, ovvero che se il Sykes glielo avesse imposto sul serio, forse era pure possibile che ella accettasse. Scacciando dalla mente l'idea di lei in giro per casa in mutande o anche peggio, Nigel comunque esibì un'espressione divertita, facendole tirare un bel respiro di sollievo.
Tutto chiaro quindi? Altre domande?
Naijeru-san è stato molto chiaro e io mi impegnerò per rispettare ogni singolo punto. T-tranne l'ultimo, come hai detto tu...
Beh, non ti sto imponendo di stare in giro sempre vestita, intendiamoci. Adesso puoi considerarla anche un po' casa tua, ergo se ti va di girare con qualcosa o senza niente sono affari tuoi. Ipotizzo che, al massimo, quando e se accadrà, sarai da sola, ahahah...
Terminò il proprio tè e passò subito a mangiare un altro dolce, sì, in effetti ne andava matto, l'impasto era morbido e dolce, la marmellata consistente e zuccherata al punto giusto. Non era un golosone ma quando si trattava di pietanze orientali in effetti diventava un po' tanto di stomaco capiente. Meglio che Kirie non lo vedesse mai ad un "Sushi All You Can Eat". Intanto si erano fatte le 00:45, non tardissimo, ma sempre più notte fonda.
J.D.-kun ha detto che tu sei un semi-gildato, soudesuka? Anche io lo sono... Naijeru-san come lo è diventato?
Oh, sì, è vero, mi aveva informato che tu fossi SemiGildata Terran della Terra. Io non lo sono diventato, più che altro sono stato costretto da alcuni eventi a rinunciare all'Elemento pieno e dinamico dentro di me. Una delusione sentimentale molto forte ha fatto sì che il mio Fuoco mi provocasse degli stati alterati di salute dolorosi e preoccupanti. Dopo una lunga riflessione, decisi di parlare con il Capo Gilda e lui mi consigliò di "chiudere" il mio Elemento e controbilanciarlo con quello opposto, per evitare ricadute. È stata una decisione sofferta, ma a conti fatti credo anche la più utile e saggia: oggi sono Semi Fuoco e Semi Acqua e mi trovo bene, davvero.
Cercava di parlare il meno possibile di Eufemia e dell'incidente con J.D., questo perché temeva di far tornare dissapori tra lui e il fratello che stava provando a superare. In un certo senso, il fratello più grande aveva fatto soltanto venire alla luce delle differenze tra Nigel e la ex fidanzata che se scoperte più in ritardo avrebbero creato incidenti peggiori. Non che ci fosse da stringerli la mano, ma almeno grazie a quell'idea il terzogenito dei Sykes stava riuscendo ad andare oltre, ritrovando il perdono.
... Ah, J.D. mi ha detto che hai una migliore amica davvero eccezionale e... Lui l'ha definita "molto dotata", anche se non ho capito in che senso! ... Spero me la farai conoscere al più presto! Io attenderò prima di farti conoscere quei due pazzi scriteriati dei miei amici, credimi, ne va della tua salute mentale!
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da Kirie » 07/11/2016, 23:04
Sei capitata nel posto giusto al momento giusto, ecco tutto. Starà a te guadagnarti il posto nel lungo termine lavorando bene, con costanza e impegno. Sono però certo che te la caverai egregiamente, te lo leggo negli occhi che sei una in gamba!
E lei poteva leggere negli occhi di Nigel tutta la dolcezza e la gentilezza di cui era dotato quel ragazzo. Kirie sorrise, felice di quell'opportunità che sembrava in qualche modo ricompensarla per aver perso -almeno per il momento- la sua vita a Londra, nella casa che le aveva lasciato lo zio. Iniziava a vedere il futuro un po' più roseo e ad immaginare che sarebbe andato tutto bene, che neanche sua madre avrebbe potuto ostacolarla una seconda volta. Trascorsero altri minuti a parlare e a bere del tè, tempo del quale la Morimoto approfittò per esternare al ragazzo i propri sentimenti, assicurandogli che avrebbe fatto qualsiasi cosa per sdebitarsi con lui. Fu in quel momento che Nigel mostrò di possedere lo stesso sangue di Jean Drew nelle vene, prendendo un po' in giro la giapponesina che tuttavia sembrò dimostrarsi molto accondiscendente nonostante l'assurdità di certe richieste. Questo non le impedì però di tirare un sospiro di sollievo quando scoprì essere tutto quanto uno scherzo, chinando il capo un po' rossa in faccia e imbarazzata. Meglio cambiare discorso, parlando delle Gilde, argomento che accomunava entrambi i due MagiDottori.
J.D.-kun ha detto che tu sei un semi-gildato, soudesuka? Anche io lo sono... Naijeru-san come lo è diventato?
Oh, sì, è vero, mi aveva informato che tu fossi SemiGildata Terran della Terra. Io non lo sono diventato, più che altro sono stato costretto da alcuni eventi a rinunciare all'Elemento pieno e dinamico dentro di me.
Ooooh... Posso sapere quali?
Una delusione sentimentale molto forte ha fatto sì che il mio Fuoco mi provocasse degli stati alterati di salute dolorosi e preoccupanti. Dopo una lunga riflessione, decisi di parlare con il Capo Gilda e lui mi consigliò di "chiudere" il mio Elemento e controbilanciarlo con quello opposto, per evitare ricadute. È stata una decisione sofferta, ma a conti fatti credo anche la più utile e saggia: oggi sono Semi Fuoco e Semi Acqua e mi trovo bene, davvero.
Perdonami se ti ho fatto questa domanda. Se avessi saputo che dipendeva da un'esperienza dolorosa non avrei mai chiesto nulla a Naijeru-san. Comunque... due elementi insieme? Capisco... Non sapevo che l'elemento potesse influenzare anche il nostro corpo. Da quando sono diventata semigildata, non ho mai incontrato altri miei simili o persone come J.D.-kun. Voi siete i primi per me...
Disse, raccontando poi di come lei fosse diventata una SemiGildata, ovvero salvando la vita ad un uomo che casualmente faceva parte del concilio delle Foreste. Questo le aveva permesso di ottenere il suo attuale rango, anche se la sua scintilla, lungi dall'essere forte e rigogliosa seppur statica, non raggiungeva nemmeno la percentuale di affinità di un SemiGildato di primo stadio.
Secondo Auditore-sensei questo dipende da qualcosa nel mio spirito che blocca la mia Terra. Anche se non saprei proprio dire che cosa possa essere...
Nè aveva la minima idea di come scoprirlo. Più parlava, più la timidezza insita in Kirie di scioglieva e più lei assumeva una posa più tranquilla, lasciandosi andare a quella piacevole conversazione e a gesti molto più spontanei e naturali, come accavallare le gambe mentre beveva il suo tè e sorridere di più verso Nigel, con sguardo sempre estremamente dolce.
... Ah, J.D. mi ha detto che hai una migliore amica davvero eccezionale e... Lui l'ha definita "molto dotata", anche se non ho capito in che senso!
Ruka, sì è la mia migliore amica. Molto... dotata?- riflettè un attimo sul significato di quella parola e quando lo comprese, semplicemente, la Morimoto cercò di mascherare i suoi pensieri con una risatina imbarazzata, chinando di nuovo il capo ma questa volta non per timidezza -Sì, io credo di aver capito il motivo che ha spinto J.D.-kun a dire questo...
... Spero me la farai conoscere al più presto!
Certamente, ma non ti spiegherò che cosa intendeva dire tuo fratello. Lo vedrai da solo.
Io attenderò prima di farti conoscere quei due pazzi scriteriati dei miei amici, credimi, ne va della tua salute mentale!
Sarei molto onorata di conoscerli al più presto, invece. Se sono amici di Naijeru-san, significa che devono essere delle belle persone. Pazzi scriteriati, dici? Uhm... uhm... Anche Ruka-chan si può definire un po' pazza, quindi direi che siamo pari!
Disse ridendo, finendo di bere la sua tazza di tè e lasciando i pasticcini al ragazzo, dato che il Sykes sembrava andare davvero matto. Tentò di sopprimere uno sbadiglio, ma non ci riuscì: d'altronde era davvero stanca e interrompere il sonno di colpo non l'aveva aiutata certo a sentirsi riposata.
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo, ma credo adesso di aver bisogno di dormire. A Naijeru-san non dispiace se mi ritiro nella mia stanza, vero?
Chiese e sembrava davvero convinta del fatto che se a Nigel questo avesse provocato un dispiacere, lei sarebbe rimasta un po' di più solo per poterlo compiacere.
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da Nigel » 17/11/2016, 11:13
Perdonami se ti ho fatto questa domanda. Se avessi saputo che dipendeva da un'esperienza dolorosa non avrei mai chiesto nulla a Naijeru-san. Comunque... due elementi insieme? Capisco... Non sapevo che l'elemento potesse influenzare anche il nostro corpo. Da quando sono diventata semigildata, non ho mai incontrato altri miei simili o persone come J.D.-kun. Voi siete i primi per me...
Un Elemento può influenzare tutto: corpo, mente, emotività, salute. Non si può mai sapere quali effetti avrà una variazione dentro di noi, si può solo cercare di controllarla. Purtroppo a volte capitano degli eventi che ci rendono decisamente più deboli ed allora vanno prese scelte concrete.
In verità, a Nigel era stato proposto di affrontare un periodo di meditazione speciale all'interno del quale avrebbe potuto stabilizzare il proprio Fuoco, ma pur dandosi dell'egoista, per una volta aveva deciso di seguire un po' di più l'esigenza del proprio benessere, diventando un SemiGildato e perdendo così l'obbligo di stare in Gilda almeno una volta alla settimana. In tal modo non sarebbe stato costretto ad incontrare anche solo per caso Eufemia, la ex fidanzata. Poteva proseguire nel difendere il Conflux anche in quel modo ed inoltre aveva anche accesso alla Gilda Acuan qualora gli fosse andato di stare in mezzo agli altri Confratelli, anzi Concugini, per un periodo di tempo maggiore e prolungato. Si fece quindi raccontare la maniera in cui Kirie ottenne la micro scintilla di Mana della Terra, soffermandosi poi sul motivo per cui tale scintilla non fosse completamente sviluppata.
Secondo Auditore-sensei questo dipende da qualcosa nel mio spirito che blocca la mia Terra. Anche se non saprei proprio dire che cosa possa essere...
Sono stato un Precettore, quindi posso esporti anche il mio giudizio. Il blocco di un Elemento può provenire da tanti fattori, alcuni addirittura sconosciuti al nostro conscio. Potresti aver subito qualche trauma o qualche shock a tua insaputa, ad esempio... E non è nemmeno detto che debbano essere accaduti dopo aver ricevuto la scintilla. Questo significa che nella migliore dei casi potrebbe trattarsi anche solo di una questione di tempo, quindi per adesso non preoccuparti troppo. Al limite, se proprio ti trovassi nella condizione di mal sopportarlo eccessivamente, potresti provare a richiedere un consulto con la Sempreverde, so che è una persona molto disponibile.
Si espresse con il tipico tono da MagiDottore, quel tono capace di placare gli animi e tranquillizzare il prossimo, perché in fondo in un momento come quello, aggiungere altri problemi a quelli già esistenti sarebbe stato deleterio e Nigel era sicuro che il fatto di non possedere la completa percentuale di affinità fosse per Kirie motivo di ulteriore tristezza. Doveva pensare solo alla nuova vita e alla nuova impostazione lavorativa, ripartendo da zero ma con delle ottime basi a differenza di quanto ipotizzato. Così, dopo aver riso un po' sulla questione amicizie folli, si passò per forza al momento dei saluti notturni.
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo, ma credo adesso di aver bisogno di dormire. A Naijeru-san non dispiace se mi ritiro nella mia stanza, vero?
Scherzi? Devi assolutamente confermarmi la comodità del letto, quindi va' pure! Domani avrai il giorno libero per preparare il curriculum e andremo anche a fare qualche spesa per oggetti di casa che definirei... "Femminili"! Ahahah... Poi però da dopodomani mi raccomando, sveglia alle 07:30, ok? Ehm... Vediamo se ricordo bene... Oyasumi, Kirie-san!
Sperando anche di averlo pronunciato abbastanza bene, il Sykes dimostrò di ricordare ancora vagamente bene determinate frasi ascoltate durante il suo viaggio in Giappone, in quel caso la "Buonanotte". Lasciò quindi che la ragazza si ritirasse nella propria camera per togliere di torno la teiera e i biscotti dal salotto. L'indomani sarebbe stata una giornata impegnativa, nella ricerca di precise spazzole, un po' di vari prodotti cosmetici, saponi da doccia e compagnia bella. Se proprio doveva ricominciare, per lo meno che lo facesse nel modo migliore, giusto? E magari anche con qualche nuovo amico nel letto...
FINE x2
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da Kirie » 15/03/2017, 23:34
2113年 06月 26日 (Martedì) Loft di Nigel Sykes - New Orleans Ore 5 Minuti 47
Quel tocco delicato sembrava così reale. Non era effimero come il suo nome, come la sua esistenza, ma le scaldava il cuore, accelerando i suoi battiti che risuonavano come una vecchia melodia da tempo conosciuta e mai del tutto dimenticata. Era Nigel che la svegliava con il suo dolce sorriso, fissandola con occhi dietro i quali l'amore li accendeva di nuova luce, un amore rivolto esclusivamente verso di lei. Non avrebbe mai desiderato svegliarsi, ma le pareti del suo sogno erano troppo evanescenti per riuscire a credere che tutto quello stesse accadendo realmente. Nonostante questo, la giovane donna scelse di credere che il sogno fosse realtà e la realtà soltanto un incubo, mentre si alzava col busto, andando incontro alle labbra morbide e umide del suo amato. Il trasporto di quel bacio accendeva i suoi sensi e scaldava parti di lei rimaste celate per troppo tempo agli occhi di un uomo. Sentiva di volerlo subito dentro di lei, di completare con quel gesto l'apice del suo nirvana personale. Lo desiderava con tutta sé stessa ma proprio quel desiderio spazzò via completamente il mondo da lei creato in sogno per ricondurla di nuovo all'interno della sua camera da letto, da sola, infelice. L'orologio sul muro indicava che le sei del mattino erano prossime a venire. Ma non sarebbe riuscita a chiudere nuovamente gli occhi e a riprendere sonno, perché tutto il suo corpo era scosso da fremiti violenti e il petto le faceva così tanto male che le lacrime sfuggirono ancora una volta al suo controllo, bagnando la federa del cuscino.
Nigel... kun...
Perché non era stata capace di farsi amare da lui? Perché non era riuscita a fargli capire i suoi sentimenti? Non conosceva la risposta, ma continuava a farsi ugualmente le stesse domande, coprendo gli occhi con il dorso della mano e lasciando che anche la sua stessa pelle si bagnasse. Non piangeva mai forte, ma sempre in silenzio, come se persino il suo dolore potesse essere motivo di disturbo per l'uomo. Di certo lo era ormai la sua presenza in quella casa, una casa diventata troppo piccola per poter essere condivisa da due persone che non stavano insieme. La decisione di lasciare quel luogo l'aveva presa il giorno stesso aver saputo dei sentimenti di Nigel per la sua ex fidanzata, ma sul metterla in pratica era passato un po' di tempo. Non voleva che lui potesse sospettare qualcosa, per tale motivo aveva atteso qualche settimana prima di comunicargli la sua volontà di voler andare via. Ora il problema era legato non solo al quale casa cercare, ma anche dove trovare un nuovo lavoro che la portasse lontana -per un po' di tempo- dal Sykes.
Forse... Potrei semplicemente tornare... A casa mia...
Pensava, stesa nel suo letto e voltando la testa dall'altro lato, con lo yukata di fattura pregiata che si apriva sulle spalle e sulle cosce, lasciando scoperte porzioni di pelle candida. Sarebbe stata una vera follia ritornare nella sua casa a Londra, perché il pericolo che la sua famiglia la stesse ancora cercando era troppo alto. Al tempo stesso, sentiva di non appartenere più nemmeno a quel luogo, dove ogni sua emozione veniva soffocata per non disturbare colui il cui cuore soltanto da poco stava ricominciando a guarire. Si sentiva come una viandante in quel vasto mondo, senza una meta e senza una casa alla quale poter tornare, senza un compagno che la stesse aspettando. Aveva amato Nigel nel silenzio dei suoi gesti, lasciando che fossero i fatti a far comprendere all'altro cosa realmente celasse dietro gli occhi scuri. Ma evidentemente la sua persona non era degna di lui. Per questo egli aveva preferito battere una strada già percorsa nonostante la paura di farsi male fosse ancora molto forte.
Credevo che... Ti avrei guarito, con il mio amore. Credevo che... Ti avrei fatto sentire non più solo, con la mia presenza. Credevo che... Un giorno... Ti saresti accorto di me... Però... è stato bello... illudersi... Che potesse andare davvero... In questo modo...
Che... Io e te potessimo stare... Insieme...
Che i nostri destini... Fossero legati da quel filo rosso...
Che tu potessi essere soltanto mio.
Le note di una triste melodia sembravano espandersi dentro quella stanza, ma era solo la sua suggestione e la sua fantasia a far risuonare quella musica dentro la testa. I pensieri che la tormentavano si trasformavano in note che non avrebbe mai tradotto su uno spartito. Forse un giorno le dita le avrebbero rincorse sui tasti di un pianoforte, ma per il momento ogni cosa rimaneva rinchiuso dentro di lei, come i suoi sentimenti, le sue emozioni, la sua verità. E di nuovo, il rimpianto si fece più forte, il senso di abbandono ingigantito e la sensazione che nessuno sarebbe mai riuscita ad amarla una dolorosa realtà a cui si apprestava il suo triste cammino.
Inutile dal giorno in cui sono nata. Inutile per mia madre. Inutile per la mia famiglia. Inutile... persino di fronte a me stessa. Ma non riesco a perdonarmi... Di essere stata inutile anche per Te.
L'oscurità della stanza sembrava avvolgere non soltanto l'ambiente, ma anche il cuore della giovane donna, che continuava a piangere, lasciando fluire liberamente le lacrime. Sembrava che non ci sarebbe mai stata una fine a quel dolore, eppure lei era mutevole e cangiante, proprio come la Luna. Perché quando l'alba con i suoi dolci raggi le illuminò il viso, facendo brillare le sue lacrime, di colpo anche il lato più oscuro del suo cuore si riempì di luce e la speranza ricominciò a crescere dentro di lei, rivolta verso quel calore che le donava conforto.
Adesso basta. Devi essere grata di ciò che hai e non lasciare che le difficoltà sigillino il tuo cuore. Me lo hai insegnato tu, ojisan, ma è un insegnamento che sto ancora imparando ed è sempre più difficile senza di te. Nigel-kun merita la sua felicità, per questo io devo aiutarlo a raggiungerla. Andrò via, ma non lo dimenticherò. Perché è finalmente arrivato il momento di ricominciare...
Aveva avuto bisogno di toccare il fondo della sua disperazione, per decidersi infine a risalire. Il senso di inutilità e di abbandono erano soltanto suoi spettri personali, ai quali lei lasciava libertà di perseguitarla quando avrebbe potuto scacciarli via in un soffio. Nigel non avrebbe mai saputo quanto profondi fossero i sentimenti provati per lui, ma ormai quel momento era passato e lei non poteva rimanere ferma a guardarlo col rimpianto. Quella mattina, anche se aveva interrotto il suo sonno, si sarebbe alzata e avrebbe sorriso in modo diverso al Sykes, incrociandolo per il corridoio della stanza. Un sorriso che finalmente non era dato dal dovere né dal peso di una responsabilità che si era auto-imposta. Un sorriso che nasceva direttamente dal cuore.
Ohayo, Nigel-kun...
終わり
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