• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 27.12.12 - ore 10.27 •
Dottoressa Parker, posso disturbarla?
Certo, mi dica!
Volevo solo consegnarla questa, è arrivata poco fa per lei!
Ah, che gentile, grazie!
Di nulla, buona giornata!
Una volta richiusa la porta della propria stanza, Alexis aprì con curiosità la lettera che le era appena stata consegnata e si ritrovò a sorridere non poco -anzi, a dire il vero piuttosto commossa- quando una fotografia magica le scivolò tra le mani, un'immagine ritraente un gruppo di bambini in primo piano e tante altre persone adulte, di diverse età, che salutavano felici; in mezzo a tutti una donna bionda, con gli occhiali, che teneva per mano due bimbi in particolare i cui nomi né la Parker né la Hastings avrebbero mai potuto scordare, nemmeno da lì a cinquant'anni.
La lettera, proveniente dall'Isola di Nauru e scritta proprio da quella donna, raccontava di come stessero i suoi abitanti dopo la somministrazione del vaccino, dei miglioramenti effettuati per disinfestare la zona dai Goblin e quindi elevare le condizioni igieniche del territorio, e di come tutti fossero riconoscenti verso lei e Peyton, al punto da invitarle a visitare Nauru in qualsiasi momento l'avessero voluto.
Era stata una delle prove più difficili per le due Ricercatrici, che per fortuna non avevano dovuto far tutto da sole: già, Alexis ancora ricordava quando era rientrata nel proprio laboratorio personale in Inghilterra, con Peyton e Desmond ad aspettarla, ed aveva mostrato loro il frutto dei suoi sforzi...
Ecco la suddivisione dei prossimi dieci giorni sulla base degli impegni comuni...Sabato: Mattina (Nessuno) - Pomeriggio (Typhon)
Domenica: Mattina (Gérôme) - Pomeriggio (Nessuno)
Lunedì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Desmond)
Martedì: Mattina (Jasper) - Pomeriggio (Typhon)
Mercoledì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Zephyr)
Giovedì: Mattina (Nessuno) - Pomeriggio (Gérôme)
Venerdì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Jasper)
Sabato: Mattina (Typhon) - Pomeriggio (Zephyr)
Domenica: Mattina (Gérôme) - Pomeriggio (Desmond)
Wow...
Ma come hai fatto a convincere tutte queste persone ad aiutarti?!Suppongo abbiano capito quanto la nostra situazione attuale sia grave...
O forse sono sembrata talmente disperata e sull'orlo dell'esaurimento da spaventarli a morte, ahahahah!Beh, quale che sia la motivazione... sei stata grande, Lex!
Credo che dovremmo darci subito da fare, senza perdere un secondo di tempo... che ne dici?Che possiamo mangiare qualcosa anche mentre lavoriamo, perciò all'opera!
Abbiamo un intero Stato da salvare, mi rifiuto di avere le vite di quelle persone sulla coscienza.Per non parlare dell'incazzatura atomica del dottor Cox che è quasi peggio di qualsiasi epidemia!
Anche lei aveva fatto fatica a credere, man mano che le persone si offrivano di aiutarle, che la fortuna avesse deciso di dar loro una mano tanto sfacciata: forse il Conflux aveva compreso la buona volontà di entrambe, e le stava mettendo in condizione di affrontare positivamente quell'ostacolo per raggiungere un obiettivo non premeditato ma ora importante... o forse davvero il buon cuore della Parker aveva richiamato la stessa bontà in quelli di Gérôme, di Zephyr, di Typhon e di Jasper, spingendoli a dirsi disponibili.
Desmond era un discorso a parte, perché volente o nolente - e spesso era nolente - si era sempre dimostrato più che pronto a supportare la moglie, a starle vicino e a mettersi a sua disposizione in tutto e per tutto, mettendo le proprie conoscenze, per quanto limitate, a suo servizio.
Era stato strano, a volte difficile, ma molto stimolante confrontarsi e lavorare accanto a persone tanto diverse, con modi di ragionare diversi, con tempistiche di azione diverse, con routine lavorative diverse: era stata, a posteriori, una sfida nella sfida, anche se spesso sul momento si era sentita frustrata nel non trovare con gli aiuti esterni la stessa sintonia che, al contrario - e com'era giusto che fosse - poteva vantare con Cecilia, con Peyton o con Desmond stesso.
Eppure...
Grazie per essere venuto, Typhon...
E così tu saresti il famoso Typhon Seal!
... posso quasi immaginare il motivo della mia fama...
Tu saresti?
Peyton Hastings, piacere di conoscerti!
Sei stato proprio bravo a battere l'Erede del Vento, congratulazioni anche se... beh, decisamente in ritardo!
Il Bosco aveva evitato, in quell'occasione, di menzionare per cos'altro conoscesse il Seal - ovvero ciò che aveva fatto, in passato, all'amica, ma gli occhi del Terran l'avevano compreso comunque, Alexis ne era sicura; e tuttavia egli non aveva detto un fiato, facendosi subito mostrare gli appunti che Lambert aveva consegnato loro.
Risparmiati frasi come "siete nella merda" o cose simili, perché lo sappiamo perfettamente per conto nostro. - chiaramente lei non si sarebbe mai espressa in quel modo, ma Typhon non era lei, evidentemente - E passiamo subito al dunque: pensi che una composto erbologico disinfettante possa essere integrato alla base che Lambert ci ha fornito? Lui, come avrai notato, ha utilizzato diverse piante per la base, ma io avevo pensato di aggiungerne altre come la melaleuca o il bergamotto, per accentuarne l'azione purificatrice...
Però sei tu l'esperto, quindi dimmi... cosa ne pensi?
Lavorargli accanto, doveva ammetterlo, era stato molto strano, soprattutto all'inizio: l'ultima volta che si erano ritrovati così a contatto, lavorativamente parlando, era stato quando entrambi si occupavano ancora attivamente dello Sheliak&Vega; non solo una vita fa, dunque, ma anche in un contesto del tutto diverso, con un'urgenza anche diversa.
Eppure, nel corso dei giorni successivi, le era sembrato quasi che gli anni non fossero mai trascorsi, come il babbano imparare ad andare in bicicletta che non si scordava più, a prescindere da quanto tempo fosse passato tra una pedalata e l'altra; chiaramente, non avendo mai lavorato con lui da quel punto di vista, non aveva percepito la stessa sintonia forte di quando gestivano il negozio di musica - poiché in quel caso erano abituati a collaborare su una stessa materia - ma una sorta di eco di quel passato, di quel feeling, riproposto ora in chiave più matura e fragile, ma comunque presente. Ed alla fine, ripensandoci, si era sentita grata al Seal per essersi messo a disposizione, per averla aiutata, perché era con quei piccoli passi, di questo era convinta, che un giorno presto o tardi loro due sarebbero tornati ad essere amici.
Lavorare di Domenica non era stato strano per nessuna delle due, che a dimenticarsi dei weekend erano abituate - forse la Parker più ancora che la Hastings, addirittura - ma era stato strano rapportarsi con qualcuno che risultava essere un estraneo per entrambe: Gérôme Lamarck, infatti, era stato suggerito come possibile "guest star" in quella maratona impossibile al vaccino perfetto da Desmond, che lo conosceva in quanto attuale Vocal Coach di Ariel Jiménez e, prima, di Regina Jones... il fatto che fosse stato Flynn ad indicarlo come possibile aiuto era bastato ad Alexis per andarlo a cercare e domandargli aiuto, ma aveva voluto dire al tempo stesso affidarsi e scegliere di collaborare con qualcuno di cui, nome a parte, non conosceva nulla.
A suo favore, comunque, doveva ammettere che egli si fosse immediatamente posto nel modo migliore possibile, con gentilezza, ottimismo e spirito altruistico... e che voce!
Spero di non essere in ritardo, Alexis...
Ma no, figurati!
Ah, lei è Peyton, la collega invischiata con me in questo pasticcio...
P-Piacere... - la Hastings aveva aspettato che il Lamarck si allontanasse per studiare i documenti di Lambert prima di sussurrare all'orecchio dell'amica con gli occhi luminosi, per non dire a semi-curiocino ed un tono di voce fin troppo ammirato - Cavolo, Lex, ma ti sei accorta che ha una voce da orgasmo?!
Pey, ti ricordo che sei fidanzata!
Felicemente e senza alcuna intenzione di tradire J.D., ma ammetterai che con quella voce potrebbe spingere qualsiasi femmina a fare qualsiasi cosa lui voglia!
Se lo dici tu...
Aveva mormorato Alexis, alzando le spalle con fare noncurante: provando l'amore di un'Erede, in realtà, era quasi del tutto insensibile al fascino da aberrazione del Lamarck, reputando la sua voce come bellissima e coinvolgente ma non tale da ipnotizzarla come, invece, stava accadendo con la Hastings - che per quel giorno ed i successivi dovette sforzarsi molto per non sbavargli addosso - per questo non condivideva l'entusiasmo del Bosco e si stava concentrando, piuttosto, sul chiedersi come sarebbe stato lavorargli accanto. Nonostante le vicende tra loro, infatti, con Typhon poteva comunque vantare una certa confidenza... ma con Gérôme? Si sarebbe dimostrato tanto "positivo" come la prima sensazione che le aveva trasmesso, a pelle?
I risultati ottenuti dal professor Lambert, per quanto incompleti, sono davvero notevoli, devo ammetterlo...
Già, se fossimo dovute partire da zero probabilmente non avremmo saputo nemmeno dove iniziare a mettere le mani!
Togli il "probabilmente" ...
Comunque credo che la tua conoscenza magibiologica possa esserci molto d'aiuto, soprattutto in questa prima fase di lavorazione iniziale: pensavo che forse la cosa migliore potrebbe essere studiare ciò con cui abbiamo a che fare partendo dalla sua causa...
Intendi il virus?
Esattamente.
Sono convinta che se ne comprendessimo a fondo la natura e la struttura ci risulterebbe poi più semplice lavorare sul vaccino, ma è il tuo campo, perciò...
No no, non sminuirti.
È un'idea molto intelligente, e mi trovi totalmente d'accordo con te.
Vogliamo cominciare?
Sentito com'è professionale?!
Aaaaahhh...
Riusciva sempre a farla sorridere, la Hastings, anche quando ripensava alle cose a distanza di giorni: doveva ammettere, però, che nonostante si fosse incantata una volta o due la Terran aveva comunque svolto il proprio lavoro in modo eccellente, affiancando i due - che di MagiBiologia ne sapevano molto più di lei - in modo perfetto, mettendosi a loro disposizione in tutto e per tutto senza mai sentirsi da meno; e Gérôme si era dimostrato incredibile, gentile, preciso, competente e professionale senza però mai mostrarsi presuntuoso, anche se probabilmente in quel campo specifico era più ferrato della Parker.
Quell'imprevisto, quell'assurdo malinteso si era rivelato di giorno in giorno sempre più utile non solo al fine di conoscere persone nuove, ma anche di poter apprendere da loro, come in effetti era accaduto... e col passare delle ore tutto era divenuto più chiaro: prima la struttura del virus, la sua natura, le sue implicazioni e come esso agiva sull'essere umano, poi una bozza di come contrastarlo, partendo dalla base di Lambert ma perfezionandola, darle ulteriori sfumature naturali e non solo.
Un altro aiuto, fondamentale per la riuscita di quell'impresa in cui forse, perlomeno all'inizio, né lei né Peyton avevano creduto più di tanto, era arrivato grazie a Zephyr, colui che da ragazzo introverso si era trasformato negli anni in un giovane uomo di tutto rispetto, serio e di valore, su cui poter contare: non erano mai stati grandi amici, loro due, eppure il Kenway aveva subito mostrato la propria disponibilità alla Consorella, nel momento del bisogno, qualcosa che ella aveva molto apprezzato e che l'aveva portato lì, in quel laboratorio, per la gioia della Hastings che non poteva credere a quanti uomini stupendi l'amica conoscesse.
Buon pomeriggio, Alexis.
Hai un laboratorio invidiabile, ma credo tu lo sappia bene.
Zephyr, ben arrivato e grazie ancora per essere venuto!
Sì, so di essere molto fortunata... posso presentarti Peyton Hastings?
Quando il Kenway aveva posato gli occhi sul Bosco, quest'ultima li aveva spalancati leggermente di riflesso, incredula: come poteva quel ragazzo attrarla così tanto?! D'accordo, Gérôme l'aveva attratta per la voce, ma a parte quella lo trovava un bel ragazzo e basta, mentre Zephyr... Zephyr era tutto attraente, in ogni suo dettaglio, probabilmente anche i peli del suo naso sarebbero stati per lei fonte di attrazione.
Piacere di conoscerti.
Io sono Zephyr.
... ah-ha... - un colpetto al fianco, dato dal gomito di Alexis, le diede la lucidità necessaria per schiarirsi la voce ed abbozzare un sorriso imbarazzato - Coff coff, cioè, volevo dire che... ah-ehm... Peyton!
I-Io sono Peyton!
Lui le aveva sorriso, semplicemente, e la Hastings si era sentita sciogliere e scaldare al tempo stesso, portandola a chiedersi come fosse possibile che Alexis conoscesse così tanti ragazzi affascinanti... e che non si sentisse minimamente attratta da loro! E Desmond, poi, come faceva a non essere geloso di lei?!
Lex...
So già cosa stai per dirmi, Pey...
Zephyr è un semi-Vampiro, probabilmente è per questo che ti senti così attratta da lui.
... sei... sei assurda!
Insomma, sei circondata da un maschio più affascinante dell'altro e sembra che tu non te ne renda nemmeno conto!
Senza nulla togliere a nessuno di loro...
Non c'è un singolo uomo più affascinante o migliore di Desmond al mondo per me, amica mia... - erano state le ultime parole pronunciate dalla donna a riguardo, prima di concentrarsi sul motivo per cui il Kenway fosse lì - Abbiamo già cominciato a modificare la base che ci ha fornito il dottor Lambert, sfruttando le conoscenze di Typhon e le competenze di un'altra persona, il dottor Lamarck, riguardo al vaccino stesso, ma la tua competenza in campo medico ci è necessaria.
Mh...
Questo è un campione del virus, esatto? E questi sono tutti i risultati dei test effettuati?
Sì, esattamente.
Ti sei già fatto un'idea?
Effettivamente sì.
E l'idea se l'era fatta eccome, per ciò che gli era congeniale: nei giorni in cui era stato con loro, il suo aiuto era stato fondamentale per comprendere ed effettuare ipotesi sull’accettabilità e sulla tolleranza del farmaco una volta assunto dal corpo umano, quali effetti collaterali o controindicazioni.
Non solo, ma la sua presenza ed il suo supporto permisero alle due Ricercatrici, una volta che il vaccino venne completato e considerato pronto all'uso, di stilare una sorta di bugiardino dapprima solo ipotetico e poi confermato con riportati i vari effetti imprevisti, le dosi di somministrazione e l’integrazione con altre sostanze in base all’età, oltre a quali cibi o bevande non assumere in concomitanza con esso.
Nelle ore trascorse insieme, come il Lamarck, anche il Kenway si dimostrò preciso e disponibile, sempre sorridente e gentile, ma di una cortesia diversa, più distaccata e a volte quasi inumana, fuori dall'ordinario; di quei pensieri, comuni per entrambe le Gildate, nessuna ne fece mai parola nemmeno con l'altra, preferendo concentrarsi sul contributo dato dall'Acuan del Ghiaccio.
E quando si parlava di contributo, come non pensare a Jasper? Lui era l'ultima persona da cui Alexis si sarebbe mai aspettata un aiuto, non certo perché fosse qualcuno di poco altruista o sgradevole in generale, bensì perché sapeva bene quanto fosse impegnato, senza contare che a differenza di un Typhon, di un Gérôme o di uno Zephyr egli era uno scienziato ferrato in generale e non tarato, come gli altri appunto, su una branca specifica; eppure, il suo aiuto si era rivelato forse il più utile di tutti alla fine, perché era stato come lavorare in tre, e non solo in due - perché si erano organizzate in modo tale da avere sempre non più di una persona per volta in laboratorio oltre a loro, così da non incasinarsi troppo.
Era stato il più energico tra gli "aiutanti", il più solare e positivo... anche se nemmeno lui risultò normale agli occhi di Peyton, che si ritrovò a chiedersi se per caso fosse lei quella strana: possibile, insomma, che si sentisse attratta da tutti i maschi convocati dall'amica? Forse l'unico che si salvava era giusto Typhon, per il quale provava più che altro ammirazione - per la vittoria contro l'Erede del Vento - e curiosità; la cosa positiva di Jasper, però, fu che nonostante l'attrattiva fuori dal comune il suo modo di fare così spigliato ed amichevole permisero alla Hastings di sentirsi decisamente a proprio agio rispetto agli altri.
Buongiorno!
Ho portato la colazione, non possiamo cominciare a lavorare senza un po' di carburante in corpo...
Tu devi essere Peyton, giusto? Io sono Jasper, piacere!
Oh! Piacere... sì sono io!
Jasper, ben arrivato!
Mmmh, che buon odore!
Cioccolata calda per la signorina Parker perché so che la adora, quindi ecco qui!
Non conoscendo i tuoi gusti per te ho preso del caffè normale, Peyton, spero di non aver fatto male!
Ma no, figurati, anzi!
Sei stato gentilissimo, e poi io il caffè lo amo, non posso farne a meno!
A chi lo dici, ahahahah!
Allora, mentre beviamo questa roba bella calda e ci mangiamo una ciambella appena sfornata, perché non mi dite a che punto siete?
Oh sì!
Dunque, fino a questo momento...
[...]
... ecco, in sostanza per ora ci siamo fermate qui!
Cristallino!
Che ne dite di cominciare subito con un'analisi molecolare e biocellulare avanzata comparativa tra una persona infetta ormai da qualche giorno ed una appena infettata? Alcuni particolari del virus non si notano subito, ci vuole del tempo che spesso però risulta essere fatale per il malato... ma noi qui abbiamo la possibilità di sfruttarlo a nostro vantaggio senza fare del male a nessuno, quindi diamoci da fare!
Sì, erano stati tutti utili, fondamentali anzi: ognuno nel suo campo aveva contribuito a realizzare una sorta di utopia che però, alla fine, aveva risparmiato migliaia di vite; avevano lavorato giorno e notte, avevano oltrepassato i loro limiti, scoperto risorse che non pensavano di possedere, avevano imparato da coloro che le avevano aiutate e si erano fortificate, spinte dal desiderio di farcela, per loro stesse certo, ma anche per coloro che contavano sulle capacità di quelle due Ricercatrici forse non tanto brave a comandare, ma che insieme formavano una squadra invidiabile.
Ed alla fine ce l'avevano fatta, avevano creato un vaccino in grado di contrastare efficacemente il virus dei Goblin: si erano presentate lunedì mattina di fronte a Cox e Lambert coi visi stanchi, pallide e con delle occhiaie da far spavento... ma indescrivibile fu la soddisfazione nel presentare loro i frutti di quel lavoro, di quella stanchezza, di quella debolezza più mentale che fisica, e leggere nei loro occhi che erano fieri di quelle due combina-guai, anche se forse - soprattutto Cox - non l'avrebbero mai ammesso apertamente.
Avevano ricevuto il permesso di consegnare i propri progetti una settimana dopo rispetto agli altri, avendo quindi più tempo, ma ad Alexis importava fino ad un certo punto: aveva salvato delle vite, aveva restituito la serenità e la speranza agli abitanti dell'isola di Nauru, ed era cresciuta più in quei dieci giorni che in mesi e mesi di lavoro.
Non siete voi che dovete ringraziare me... - pensò la Parker mentre sorrideva alla fotografia che teneva ancora tra le mani, posandola delicatamente sul tavolo così da potersi concentrare sul motivo per cui si trovava lì quella mattina - ... sono io a dover ringraziare voi.
• Auto-Conclusiva (1° Parte) •