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Messaggioda Lancelot » 14/05/2016, 18:15

24 Marzo 2112
Stanza Privata di Xylia Montgomery presso il Centro di Ricerca "Cox"
Ore 19:19


L'orario di Laboratorio si era concluso ormai da un poco e molti degli scienziati presenti nella struttura se n'erano andati stanchi e bisognosi di riposo.
In realtà, quello era il momento in cui invece per Lancelot e Xylia iniziavano i veri test e le vere ricerche, visto che non poteva permettersi di starle intorno durante la mattina.
Se qualcuno avesse sospettato del suo coinvolgimento nel progetto della Montgomery, sarebbero stati dolori, quindi lei al mattino rivedeva solo i risultati ottenuti la sera precedente.
Fino ad allora avevano avuto un buon rapporto di relazione pseudo amichevole, con qualche battuta maliziosa e qualche battuta ammiccante ma nulla di esagerato o eccessivo.
Il ragazzo si sottoponeva a tutte le prove che ella gli metteva di fronte, cercando di impegnarsi e non riflettere troppo sulla perdita ormai palese della propria fidanzata, Regina Jones.
La loro storia si era conclusa in un modo talmente tanto triste e amaro da lasciargli ancora pensare ogni tanto di tornare lì, da lei, per riprendersela o per lo meno provarci.
Poi però, si ricordava che stava ancora immerso in mezzo a quelle ricerche, in mezzo a quegli esami, quindi non avrebbe mai potuto dirle la verità finendo per aumentare ancora di più i guai.
Pur tirando forse un po' l'acqua al suo mulino, anche Xylia gli aveva consigliato di procedere oltre e concentrarsi solo sul presente: ci sarebbe stato tempo per le relazioni, magari da guarito!
Ora stava aspettando con ansia i risultati di alcuni test effettuati all'interno della settimana: era Venerdì, quindi per l'ennesima volta avrebbero tirato assieme le somme, sperando in qualche progresso.

Altrimenti penso che Xylia comincerà seriamente a strapparsi i capelli e rotolarsi a terra in preda ad una crisi isterica...

Spesso e volentieri Lance si dava la colpa: non avrebbe dovuto coinvolgerla in tutto ciò, perché era da sola, non aveva un team e lavorare in solitario era tosta anche per una mente brillante come lei.
Nessuno dei Ricercatori della Setta aveva cavato fuori un ragno dal buco nell'arco di sette anni e quattro mesi, quindi perché aspettarsi che lei potesse farcela? Beh, l'ambizione faceva tanto in effetti.
Xylia non stava portando avanti quel lavoro per lui, o meglio, non solo. Lo stava facendo per garantirsi un futuro sfavillante e brillante nel firmamento della scienza magica contemporanea.
Probabilmente riuscire in quel progetto significava andare una spanna sopra tutti, dimostrare di essere la migliore in assoluto e far tremare anche le menti più affermate e famose del campo.
Sperava davvero che ella ce la facesse, che riuscisse nel suo obiettivo. Se il suo sangue la poteva aiutare a sfondare, allora meglio così, in fondo il lato positivo era duplice, sia per lui che per lei.
La ragazza lo aveva avvertito che per i successivi esami avrebbe dovuto effettuare alcuni sforzi fisici e test sotto pressione, ecco perché il Kad Aran stava aspettando il suo ritorno in boxer.
Non aveva freddo perché l'impianto di riscaldamento funzionava alla grande ma doveva proprio ammettere di possedere un filo di appetito. Chissà Xylia, invece, se fosse affamata o meno.
Quando sentì i suoi passi e di seguito l'apertura delle porte scorrevoli del laboratorio, si volse di scatto individuandola subito, parlando all'istante con tono curioso ed un po' preoccupato.

... Allora?
Dimmi che hai buone notizie, ti prego...


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Messaggioda Xylia » 14/05/2016, 23:42

Ω March, 24 • h 19:21 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Io odio aspettare...

Era davvero una di quelle cose che la rendeva insofferente: aveva effettuato così tanti test da quando aveva conosciuto Lancelot -dai più canonici a quelli più assurdi ed improponibili- che se nemmeno quella sera avesse ottenuto alcun riscontro probabilmente avrebbe accarezzato l'idea di mollare tutto e spingerlo ad affidarsi di qualcuno ben più competente di lei; in realtà non le dispiaceva per nulla averlo intorno, specie quando gli faceva svolgere alcuni esami quasi totalmente nudo -ma anche senza il "quasi totalmente", e forse più di quanto fosse realmente necessario- ma non poteva continuare a perdere tempo in quel modo, non era giusto né per lui né per il proprio lavoro, visto che si stava giocando il posto di Capo Settore ad Andorra.
Era stanca, provata, non dormiva né mangiava decentemente da ore... ci stava mettendo davvero tutto l'impegno possibile, seguendo strade conosciute e non, improvvisando teorie ed ipotesi ai limiti dell'assurdo senza arrendersi, nonostante gli insuccessi innumerevoli; ora, però, aveva bisogno di una pausa, perlomeno di quei minuti necessari per fare il punto della situazione proprio con la "cavia", come lo chiamava ogni tanto; così, alzandosi in piedi con un libro ancora tra le mani, Xylia percorse il corridoio fino a raggiungere la stanza in cui Lance si trovava, con indosso solo un paio di boxer anche piuttosto attillati.


... Allora?
Dimmi che hai buone notizie, ti prego...


Ma perché non potevano scopare? La Montgomery si sarebbe sentita molto, molto meglio se avesse potuto sfogare i propri istinti carnali con del sano sesso selvaggio -perché di cercarsi qualcuno le sarebbe risultato troppo impegnativo anche volendo- con colui che le girava per il laboratorio spesso e volentieri nudo o quasi, alimentando le sue fantasie?
Prima poteva capirlo perché aveva una fidanzata, ma adesso era tornato single, allora possibile che non provasse alcun desiderio per lei? D'accordo, negli ultimi tempi non era il massimo dell'erotismo con quell'aria stanca... ma non lo sarebbe sembrata così tanto se avesse potuto sfogarsi come diceva lei!
Alzò lo sguardo su di lui, comunque, osservandolo con l'aria di chi probabilmente avrebbe raggiunto la crisi isterica in 48 ore o forse meno.


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Potrei mai avere questa faccia se avessi buone notizie?
... sto aspettando i risultati degli ultimi esami, ci vorrà una ventina di minuti circa.


Sospirò leggermente, chiudendo il libro, togliendosi gli occhiali e passandosi una mano sul volto, stanca, anche abbastanza affamata: al tempo stesso, però, aveva lo stomaco chiuso, il che spiegava perché non avesse minimamente pensato se e con cosa cenare; probabilmente, dopo i risultati di quegli ultimi esami, avrebbe dato la serata libera a Lancelot, altro che fargli ulteriori test... probabilmente quella sera non ne avrebbe avuto la forza.


Senti, Lance.
Se gli esiti degli ultimi esami fossero deludenti come tutti quelli prima... dovremmo parlare della possibilità di interrompere il nostro rapporto professionale.


Le costava molto pronunciare quelle parole, ma erano necessarie: era sempre stata una persona diretta, in qualsiasi ambito, e quel contesto non era certo diverso da tutti gli altri.


Sono ambiziosa e mi ritengo dannatamente brava nel mio lavoro, questo è vero, ma sono arrivata al punto da non sapere più che inventarmi, e non posso perdere altro tempo sul nulla, tantomeno farlo perdere a te.
Se non otterremo nulla per l'ennesima volta, credo faresti meglio a cercare qualcuno di più qualificato per aiutarti, magari una équipe di professionisti che sanno cosa fare ed hanno anche le risorse per metterla in pratica.
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Messaggioda Lancelot » 15/05/2016, 14:26

... Allora?
Dimmi che hai buone notizie, ti prego...


Potrei mai avere questa faccia se avessi buone notizie?
... sto aspettando i risultati degli ultimi esami, ci vorrà una ventina di minuti circa.


Ok, scusa l'impazienza...

Non voleva metterle fretta o sembrare scocciato. Non pretendeva che ella avesse dei risultati immediati, ormai aveva quasi perso le speranze.
In realtà era molto dispiaciuto per lei: se per caso il progetto fosse andato male, ma veramente male, ella avrebbe perso tutto, ogni possibilità di ricoprire un ruolo di spicco professionale.
Avendo infatti perso due mesi con lui, ripartire da zero con uno svantaggio sugli altri di sessanta giorni era una lacuna tanto grossa che nemmeno la Montgomery avrebbe saputo riempire in tempo.
La vedeva stanca, spossata e bisognosa sia di cibo che di riposo, ecco perché, alzandosi in piedi, le fece capire che desiderava vederla seduta e non appena ciò accadde, si mise dietro di lei.

Cerchiamo di rilassare un po' queste spalle, che ne dici?

La fortuna di avere nel proprio DNA le informazioni riguardanti ogni disciplina, materia o conoscenza? Semplice, il saper essere anche un ben più che capace massaggiatore.
Si adoperò affinché i muscoli si sciogliessero lentamente, aiutandola a rilassarsi nel modo migliore possibile mentre aspettavano che arrivassero quei benedetti risultati.
Meno male che esisteva il campanello del laboratorio altrimenti di sicuro si sarebbe dovuto rivestire di corsa ed andare via prima che arrivassero gli Assistenti Scientifici.
Dopo le spalle fu la volta del collo e successivamente della parte alta della schiena. In realtà c'era una zona che desiderava massaggiare più di altre, ma decise per il momento di trattenersi.

Senti, Lance.
Se gli esiti degli ultimi esami fossero deludenti come tutti quelli prima... dovremmo parlare della possibilità di interrompere il nostro rapporto professionale.


Immaginavo che prima o poi l'avresti detto...

Rispose subito Lancelot, con un sospiro comprensivo.

Sono ambiziosa e mi ritengo dannatamente brava nel mio lavoro, questo è vero, ma sono arrivata al punto da non sapere più che inventarmi, e non posso perdere altro tempo sul nulla, tantomeno farlo perdere a te.
Se non otterremo nulla per l'ennesima volta, credo faresti meglio a cercare qualcuno di più qualificato per aiutarti, magari una équipe di professionisti che sanno cosa fare ed hanno anche le risorse per metterla in pratica.


Si spostò, andando a sedersi vicino a lei, guardandola negli occhi con una espressione seria e tranquilla allo stesso tempo.

Xylia, guarda che non devi scusarti di nulla.
Io convivo con questa realtà da anni ormai, ma per te era un'occasione appena sbocciata.
Se non ci fossero riscontri sarei molto più dispiaciuto per te, che per me.
Tu sei veramente brava, la più brava che io conosca, mi hai fatto svolgere test ed esami mai fatti prima, nemmeno con una equipe di decine di scienziati.
Hai intuito, perseveranza, caparbietà ed un dose consistente di testicoli... per fortuna solo spirituali!


Le fece un occhiolino e una linguaccia scherzosi.

... Quindi semmai le cose non andassero come sperato... Volevo dirti che... Se vorrai potrò rimanere a farti da Assistente e TuttoFare.
Ormai mi hai "assunto", qui credono tutti così. Dovrai recuperare tanto tempo, lavoro e idee ed un ragazzo in grado di sopperire a tutti i ruoli scientifici che ti servono può solo che essere di aiuto.
Impiegheresti settimane per trovare qualcun altro di adatto e non potresti permetterti di perdere altre ore preziose, quindi tienimi pure da conto.
Non è chissà che, ma è tutto ciò che posso fare per ringraziarti...


Avrebbe rinunciato a tornare in palestra, a svolgere il suo lavoro principale ed eventualmente anche a riavvicinarsi a Regina, tutto ciò era implicito.
Lancelot non era cattivo, non era affatto irriconoscente o egoista, anche se nei mesi precedenti la ex fidanzata lo aveva ritenuto tale, come se avesse dimenticato il perdono ricevuto dopo il tradimento.
La Montgomery era in un guaio grosso, da quei risultati poteva derivare una catastrofe e se quello era il destino, allora il Kad Aran l'avrebbe aiutata a limitare i danni e tornare presto in pista.
Si alzò un attimo, dirigendosi verso la propria borsa, afferrando una cestino da pranzo termico, tornando poi da lei.

Faccio fatica a sentirti parlare con il sottofondo del tuo stomaco che brontola!
Sì lo so, come al solito dici che non hai appetito e non hai voglia di mangiare però... Se il pasto te lo ha preparato con cura la tua cavia preferita... Puoi davvero rifiutare?
Ho fatto un misto mare e monti, non sapendo bene i tuoi gusti... Prima di venire qui ero a casa senza molto da fare, allora perché non ottimizzare i tempi cucinando?
Ecco a te... Basta chiacchiere, tieni le mascelle occupate e la pancia piena!


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Dopo averle passato la wrap e il sushi, entrambi fatti da lui grazie alle sue doti culinarie in mezzo al mucchio, Lancelot le alzò le gambe, togliendole le scarpe e lasciandole i fantasmini bianchi.
A quel punto, quasi come se stesse aspettando quel momento da un po' ma senza darlo a vedere, si mise a massaggiare anche quella zona del corpo, ipotizzando che fosse davvero tanto indolenzita.
Aveva trottato per il laboratorio tutto il giorno con quelle scarpe chiuse e non certo esageratamente comode, quindi un massaggio l'avrebbe riportata letteralmente alla vita.
C'erano ancora una decina di minuti prima che arrivassero i risultati, quindi un altro poco di chiacchiere non guastavano.

Oggi a mensa stavi parlando con una bella ragazza, di colore.
Sembravate parecchio affiatate, è una tua cara amica?
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Messaggioda Xylia » 15/05/2016, 22:12

... Allora?
Dimmi che hai buone notizie, ti prego...


Potrei mai avere questa faccia se avessi buone notizie?
... sto aspettando i risultati degli ultimi esami, ci vorrà una ventina di minuti circa.


Ok, scusa l'impazienza...

Scusami tu, non sono esattamente la persona più simpatica del mondo, al momento.
È solo che sono stanca di non avere risultati dopo tutti i test che abbiamo fatto... e non sono mai stata una persona paziente su certi argomenti.


Gli fece un sorriso velato, tirato e pure un po' forzato, cercando di mostrare -e pure senza riuscirci- una serenità che non possedeva: al contrario percepiva tutta la tensione del momento, una tensione che non riusciva a farla mangiare, dormire o anche solo pensare a qualcosa che non fosse il lavoro; se il loro piano fosse andato seriamente male, cioè senza alcun risultato, avrebbe dovuto ricominciare da zero, inventarsi un nuovo progetto dal nulla e tentare di recuperare il tempo perduto ancora non si sapeva bene come... era già tanto che riuscisse a parlare in modo civile senza ringhiare, insomma.


Cerchiamo di rilassare un po' queste spalle, che ne dici?

Mmmmhhh...

Non appena Lancelot cominciò a massaggiarle le spalle -e subito dopo anche il collo e la schiena- Xylia non poté fare a meno di sentirsi un po' meglio, percependo i propri muscoli sciogliersi, farsi meno tesi ed accavallati; socchiuse gli occhi, reclinò leggermente il capo all'indietro e sospirò di piacere, mentre la voglia di farsi scopare da lui aumentava: diavolo, anche la sua cavia stava in astinenza da un bel po', ormai, come faceva a resistere tanto facilmente?!
Meglio non pensarci, meglio concentrarsi su qualcosa di più serio, anche se molto meno piacevole.


Senti, Lance.
Se gli esiti degli ultimi esami fossero deludenti come tutti quelli prima... dovremmo parlare della possibilità di interrompere il nostro rapporto professionale.


Immaginavo che prima o poi l'avresti detto...

Sono ambiziosa e mi ritengo dannatamente brava nel mio lavoro, questo è vero, ma sono arrivata al punto da non sapere più che inventarmi, e non posso perdere altro tempo sul nulla, tantomeno farlo perdere a te.
Se non otterremo nulla per l'ennesima volta, credo faresti meglio a cercare qualcuno di più qualificato per aiutarti, magari una équipe di professionisti che sanno cosa fare ed hanno anche le risorse per metterla in pratica.


Xylia, guarda che non devi scusarti di nulla.

Lo guardò dritto negli occhi, annuendo leggermente, seria: sapeva che in fondo Lance non si aspettasse chissà quali miracoli da lei, essendo da sola e ancora inesperta, rispetto ai Ricercatori qualificati che l'avevano studiato per anni, ma si sentiva comunque in colpa, come se stesse venendo meno alla promessa di aiutarlo, in un modo o nell'altro.


Io convivo con questa realtà da anni ormai, ma per te era un'occasione appena sbocciata.
Se non ci fossero riscontri sarei molto più dispiaciuto per te, che per me.
Tu sei veramente brava, la più brava che io conosca, mi hai fatto svolgere test ed esami mai fatti prima, nemmeno con una equipe di decine di scienziati.


Diciamo pure che ti ho fatto svolgere test che non stanno né in cielo né in terra, e che probabilmente alcuni definirebbero da pazzi scriteriati senza alcun senso pratico...

Hai intuito, perseveranza, caparbietà ed un dose consistente di testicoli... per fortuna solo spirituali!

Considerando che non mi sei ancora saltato addosso per fottermi come Trama comanda, potrei anche averli i testicoli e non penso cambierebbe nulla...

Mormorò la Montgomery, lanciandogli una frecciatina -e neanche tanto "ina"- su quanto avesse voglia di fare sesso con lui e su quanto il fatto che, all'apparenza, lui quella voglia non la condividesse, la stesse mandando ai matti.


... Quindi semmai le cose non andassero come sperato... Volevo dirti che...

Mh?
Cosa?


Se vorrai potrò rimanere a farti da Assistente e TuttoFare.

... eh?!

Ormai mi hai "assunto", qui credono tutti così. Dovrai recuperare tanto tempo, lavoro e idee ed un ragazzo in grado di sopperire a tutti i ruoli scientifici che ti servono può solo che essere di aiuto.
Impiegheresti settimane per trovare qualcun altro di adatto e non potresti permetterti di perdere altre ore preziose, quindi tienimi pure da conto.
Non è chissà che, ma è tutto ciò che posso fare per ringraziarti...


... sei ancora più leale ed onesto di quanto pensassi, sai?
So bene che questo ti porterebbe via un sacco di tempo e di vita sociale, ma ammetto anche che, nel peggiore dei casi, un aiuto di questo tipo mi farebbe ben più che comodo... anche se non voglio nemmeno pensare a questa eventualità.


Perché avrebbe significato l'aver fallito su tutta la linea con lui, e "fallire" non era esattamente una parola che all'Acuan facesse piacere inserire nel proprio vocabolario, men che meno arrivare ad utilizzarla; gli sorrise dunque, più convinta e sempre riconoscente -perché per quanto a volte sembrasse menefreghista, in realtà un cuore ce l'aveva, ed anche bello grosso- ritrovandosi subito dopo a ridere divertita quando l'altro tornò con del cibo tra le mani.


Fammi indovinare...
Si nota che non ho mangiato nulla per tutto il giorno, vero?


Faccio fatica a sentirti parlare con il sottofondo del tuo stomaco che brontola!

Lo immaginavo!
Senti, il tuo è un pensiero davvero premuroso, solo che...


Sì lo so, come al solito dici che non hai appetito e non hai voglia di mangiare però... Se il pasto te lo ha preparato con cura la tua cavia preferita... Puoi davvero rifiutare?

Questa è una domanda disonesta...

Ho fatto un misto mare e monti, non sapendo bene i tuoi gusti... Prima di venire qui ero a casa senza molto da fare, allora perché non ottimizzare i tempi cucinando?
Ecco a te... Basta chiacchiere, tieni le mascelle occupate e la pancia piena!


Visto che amava molto il sushi, la Montgomery si ritrovò ad accettarlo placidamente, bacchette alla mano e, per rimanere in tema, coi piedi nelle mani di Lancelot, che togliendole le scarpe si mise a dare sollievo anche a quella parte del corpo quasi più indolenzita della schiena, provocandole un basso e lungo gemito di sollievo e soddisfazione.


Oggi a mensa stavi parlando con una bella ragazza, di colore.
Sembravate parecchio affiatate, è una tua cara amica?


Diciamo pure la mia migliore amica... si chiama Daphne, è una delle menti più brillanti che io conosca.
Ci siamo ripromesse di superare questo periodo insieme, e di approdare insieme ad Andorra, l'una al fianco dell'altra.


Sorrise con affetto al pensiero della donna con cui aveva stretto amicizia appena approdata dalle Croft e con la quale aveva deciso di mollarle per buttarsi in quella nuova avventura; chissà se ci aveva già provato con Aidan... era stata tanto impegnata con Lancelot e il lavoro con Lambert da dimenticarsi persino di chiederglielo, che testa!


... dimmi una cosa, in sincerità.
Prima c'era la tua ex, e d'accordo, ma adesso sei single e in astinenza da un bel po'... allora perché non vuoi scoparmi?


Le uscì così, spontaneamente ed in modo del tutto diretto, sfacciato, forse anche troppo... ma il Kad Aran ormai l'aveva capito che Xylia fosse fatta in quel modo e, a parte lo sconcerto iniziale per la domanda in sé, era piuttosto sicura che non se ne sarebbe nemmeno stupito troppo.
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Messaggioda Lancelot » 15/05/2016, 23:13

Ormai mi hai "assunto", qui credono tutti così. Dovrai recuperare tanto tempo, lavoro e idee ed un ragazzo in grado di sopperire a tutti i ruoli scientifici che ti servono può solo che essere di aiuto.
Impiegheresti settimane per trovare qualcun altro di adatto e non potresti permetterti di perdere altre ore preziose, quindi tienimi pure da conto.
Non è chissà che, ma è tutto ciò che posso fare per ringraziarti...


... sei ancora più leale ed onesto di quanto pensassi, sai?
So bene che questo ti porterebbe via un sacco di tempo e di vita sociale, ma ammetto anche che, nel peggiore dei casi, un aiuto di questo tipo mi farebbe ben più che comodo... anche se non voglio nemmeno pensare a questa eventualità.


Siamo in due a non volerci pensare, ma almeno adesso sai che nella peggiore delle ipotesi avrai una grana già tolta.

Le sorrise con un misto di dolcezza, gentilezza e ironia volta a stemperare la tensione per quelle analisi ancora non arrivate e quindi sempre più preoccupanti.
Successivamente poi, la costrinse a mangiare e mettere qualcosa nello stomaco, perché ne aveva bisogno, il cervello ne aveva bisogno ed anche i muscoli, insomma, doveva recuperare energia.
Avendo preparato lui ogni cosa, poteva tranquillamente far leva su quello per arrivare al proprio scopo, ovvero vederla con la bocca occupata, anche se lei avrebbe preferito occuparla in altri modi.
Nel frattempo, perché non approfittare un po' della situazione e dedicarsi ad un bel massaggio anche ai piedini della Ricercatrice? Ovviamente senza far trapelare nulla in merito al proprio feticismo.

Oggi a mensa stavi parlando con una bella ragazza, di colore.
Sembravate parecchio affiatate, è una tua cara amica?


Diciamo pure la mia migliore amica... si chiama Daphne, è una delle menti più brillanti che io conosca.
Ci siamo ripromesse di superare questo periodo insieme, e di approdare insieme ad Andorra, l'una al fianco dell'altra.


Ti guarda con molta ammirazione ed anche un bel po' di complicità!
Se non avessi saputo che fra di voi c'è solo una grande amicizia, avrei quasi pensato che fosse lesbica e persa per te!


Mentre faceva quella mezza battuta, non sapendo di non essere poi tanto fuori strada, Lancelot si andava dedicando all'altro piede, con la voglia allucinante di toglierle i calzini per toccare a pelle quella zona del corpo che gli faceva più sangue di altre. Sapeva però che se ci avesse provato, ella avrebbe di sicuro intuito qualcosa, quindi si trattenne proseguendo a muovere le mani con maestria e tranquillità, ascoltando di seguito la domanda diretta e potente della Montgomery. C'era poco da fare, quella ragazza era talmente tanto secca e senza peli sulla lingua alcune volte che si faceva fatica a rimanere lucidi con lei e non palesare la propria sorpresa netta e consistente.

... dimmi una cosa, in sincerità.
Prima c'era la tua ex, e d'accordo, ma adesso sei single e in astinenza da un bel po'... allora perché non vuoi scoparmi?


Eh?!
C-come?!


Scosse il capo un attimo, sbattendo le palpebre un paio di volte, cercando di replicare subito ma la voce gli si smorzò in gola, sostituita da una mezza risata nervosa.

Mi devi una confessione segreta che non hai mai detto a nessuno, come minimo!
Ahahah... Scherzi a parte... Non mi stai ponendo un quesito semplice, Xylia...


Nonostante fosse completamente in difficoltà e stesse cercando le parole giuste per rispondere, le mani non accennavano minimamente a staccarsi dai piedi della Ricercatrice.

Ricordi quando parlammo delle relazioni qualche settimana fa?
Tu mi dicesti che non sei fatta per le relazioni, che le rifuggi perché non pensi di essere una fidanzata adeguata e temi solo di combinare guai o finire per essere... Infedele.


Quell'ultima parola la espresse con una sfumature leggermente diversa dal resto della frase, ma tornò immediatamente al tono originale, passando da un massaggio ad una carezza.

... Ecco vedi, io vorrei tanto combinare qualcosa con te, perché mi fai davvero un certo effetto, te lo assicuro.
Ma credo anche che se accadesse qualcosa tra noi, io rischierei di affezionarmi, di provare qualcosa in più e di conseguenza tu mi allontaneresti, provocandomi una sofferenza.
Sono sicuro di ciò perché in questi due mesi, a contatto con te... Io ho già iniziato a sentire delle sensazioni differenti dalla semplice amicizia o collaborazione professionale, con te.
Fino ad ora sto tenendo tutto a bada, non lascio che vengano allo scoperto e ci riesco bene, perché tu non alimenti nulla, ma se scopassimo... Se scopassimo sono certo che cambierebbe tutto, per me.


Proprio in concomitanza con quell'ultima frase, che Lancelot disse con assoluta certezza ed un timbro più marcato e graffiante, intenso, il campanello del laboratorio suonò.
Di scatto, il ragazzo si alzò in piedi consegnando le scarpe alla Ricercatrice qualora se le fosse voluta mettere in velocità, altrimenti avrebbe accolto l'Assistente in calzini ed amen.
Quando le porte scorrevoli si aprirono, con il Kad Aran ben nascosto nel piccolo bagno, l'addetto alle verifiche degli esami entrò con uno sguardo acceso ed un leggero sorriso sulle labbra.
Consegnando subito i fascicoli alla Montgomery, spiegò senza esitazione quanto trovato, probabilmente donandole una nuova, gigantesca speranza.

Dott.ssa Montgomery, ci sono notizie sensazionali!
La prova incrociata al microscopio delle quattro basi azotate è stata decisiva!
C'è un Mutagene sconosciuto, che ho definito semplicemente come "Y", che sembrava replicarsi in diverse zone delle basi, mentre invece la questione è completamente diversa.
Non ho idea su cosa stia lavorando e come abbia fatto ad ottenere un Mutagene simile, ma la verità è che esso si sposta da una base all'altra spontaneamente senza stimoli o legami.
Non sono copie, è uno solo che si muove come impazzito da un punto ad un altro!
Inoltre guardi i valori degli zuccheri durante la formazione proteica e la trascrizione del RNA: ogni volta che il Mutagene migra, la trascrizione viene alterata completamente!
Questo significa che potenzialmente un individuo con una struttura di DNA simile potrebbe alterare qualsiasi cosa di se stesso: tessuti, facoltà cellulari, facoltà psichiche e magari anche muscolari...
... Il problema però è che durante la trascrizione avviene sempre un errore, ci sono diversi valori che appaiono sballati ma devono per forza derivare da un danno a monte.
Questo danno però sembra essere introvabile, non ci sono dati sufficienti e per di più il Mutagene sembra nascondersi in fretta, infatti sono riuscito ad osservarlo solo quattro volte.
Di conseguenza l'errore permane e ogni volta che la trascrizione va a buon fine, finisce però per essere incompleta, una parte è esatta, mentre l'altra è uguale, neutra.
In parole povere è come se il DNA dipingesse sempre un quadro al 45% a colori e poi termini la tempera e concluda in bianco e nero...


Non andando oltre, anche perché sinceramente l'Assistente sapeva ben poco del progetto vero e proprio essendo solo un addetto ai test, l'uomo consegnò gli ultimi aggiornamenti di fascicolo e se ne andò.
Pur non avendo capito quasi un accidente di quanto ascoltato, Lancelot uscì ugualmente dal bagno con un bel po' di entusiasmo semplicemente perché per una volta non era stato detto solo "Nulla di fatto, tutto nella norma, nessuna variazione da segnalare". La vide controllare e ricontrollare gli appunti e i resoconti e non se la sentì di disturbarla, ma fremeva, voleva sapere e capire, ecco perché non appena ella alzò gli occhi su di lui, il Kad Aran rispose allo sguardo con un gigantesco "DIMMI TUTTO, PRESTO" scritto in fronte.
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Messaggioda Xylia » 16/05/2016, 11:51

Al di là della voglia di farsi fottere da lui in ogni centimetro del suo laboratorio personale, Xylia aveva riconosciuto già da tempo quanto si trovasse bene a parlare con Lancelot: scherzavano spesso, a volte si stuzzicavano velatamente, ma alcune conversazioni con lui erano risultate, per lei, molto edificanti ed interessanti sia da un punto di vista umano che scientifico; l'idea, quindi, che se le cose fossero andate male avrebbe comunque potuto contare sulla sua presenza nelle vesti di aiutante, rincuorava la Montgomery non solo da un punto di vista lavorativo, anche se sicuramente quello era il motivo principale per il quale gli sorrise riconoscente e grata, prima di passare ad argomenti più leggeri coi piedi massaggiati dal Kad Aran ed un enorme vassoio di sushi tra le mani.


Oggi a mensa stavi parlando con una bella ragazza, di colore.
Sembravate parecchio affiatate, è una tua cara amica?


Diciamo pure la mia migliore amica... si chiama Daphne, è una delle menti più brillanti che io conosca.
Ci siamo ripromesse di superare questo periodo insieme, e di approdare insieme ad Andorra, l'una al fianco dell'altra.


Ti guarda con molta ammirazione ed anche un bel po' di complicità!
Se non avessi saputo che fra di voi c'è solo una grande amicizia, avrei quasi pensato che fosse lesbica e persa per te!


Naaaa, è un gran fan del cazzo esattamente come la sottoscritta, però qualche volta abbiamo anche scopato insieme!
Siamo migliori amiche che fanno sesso di tanto in tanto, quando non sono impegnate con qualcuno... o meglio, quando Daphne non è impegnata con qualcuno!


Perché difficilmente Xylia si sarebbe potuta definire tale; rivelò quel particolare con estrema semplicità, senza alcuna traccia di vergogna o imbarazzo, ma Lance doveva averlo mai capito quanto l'Acuan fosse una persona diretta, senza peli sulla lingua, capace di mostrarsi senza filtri, con pregi e difetti, con una schiettezza spesso in grado di stupire e prendere in contropiede... come in quel caso.


... dimmi una cosa, in sincerità.
Prima c'era la tua ex, e d'accordo, ma adesso sei single e in astinenza da un bel po'... allora perché non vuoi scoparmi?


Eh?!
C-come?!


Hai capito benissimo...

Mi devi una confessione segreta che non hai mai detto a nessuno, come minimo!
Ahahah... Scherzi a parte... Non mi stai ponendo un quesito semplice, Xylia...


Non le sfuggì certo che, nonostante l'apparente nervosismo, le mani continuassero a massaggiarle i piedi, anzi, in effetti quasi si muovevano con maggiore intensità... ma non disse nulla, fingendo per il momento di non essersene accorta, preferendo concentrarsi sulle sue parole ed ascoltarlo con attenzione: anche perché, c'era da ammetterlo... con ciò che disse dopo, fu il turno di Lance di sconvolgerla e prenderla in contropiede.


Ricordi quando parlammo delle relazioni qualche settimana fa?
Tu mi dicesti che non sei fatta per le relazioni, che le rifuggi perché non pensi di essere una fidanzata adeguata e temi solo di combinare guai o finire per essere... Infedele.


Certo che me lo ricordo...

Confermò lei, cogliendo quella sfumatura velata nel pronunciare la parola "infedele" e ricollegandola a quanto il Kad Aran le avesse raccontato, ovvero di come, tempo prima, avesse tradito Regina e fosse quasi arrivato a perderla, venendo poi perdonato da lei che però, alla fine, l'aveva mollato comunque.
Il karma? Il Conflux? Forse semplicemente tanta sfiga.


... Ecco vedi, io vorrei tanto combinare qualcosa con te, perché mi fai davvero un certo effetto, te lo assicuro.

... ah.

Ma credo anche che se accadesse qualcosa tra noi, io rischierei di affezionarmi, di provare qualcosa in più e di conseguenza tu mi allontaneresti, provocandomi una sofferenza.

Quindi non fai sesso con me per un rischio che potrebbe anche non sussistere?
Insomma, perché non...


Sono sicuro di ciò perché in questi due mesi, a contatto con te... Io ho già iniziato a sentire delle sensazioni differenti dalla semplice amicizia o collaborazione professionale, con te.

....................

Fino ad ora sto tenendo tutto a bada, non lascio che vengano allo scoperto e ci riesco bene, perché tu non alimenti nulla, ma se scopassimo... Se scopassimo sono certo che cambierebbe tutto, per me.

Lo fissò incredula per un tempo che le sembrò indefinito, quando in realtà passarono solo pochi istanti: quindi Lance provava qualcosa per lei? Qualcosa oltre l'amicizia e la professionalità? Lei gli piaceva come ragazza? La desiderava? Voleva fare sesso con lei e anche qualcosa di più? Se tutto ciò era vero, cavolo, era stato bravissimo a non darne mai alcun sentore, nemmeno il più piccolo accenno... ma poi perché non credergli? Perché avrebbe dovuto mentirle? Il punto era che provasse qualcosa per lei, ma che preferisse tenersi tutto dentro -compresa la voglia fisica- a causa del timore di soffrire; e come dargli torto, quand'ella era la prima a dire che poteva essere tutto, tranne la fidanzata di qualcuno?


Lance...

Non sapeva nemmeno cosa dire, ma aveva già iniziato a parlare e probabilmente le cose sarebbero venute da sole, se qualcuno non avesse suonato il campanello facendola sobbalzare sul posto: la sua cavia si alzò di scatto, passandole le scarpe che la Montgomery si infilò in velocità per poi andarsi a nascondere in bagno; l'Acuan, dal canto suo, si mise a sua volta in piedi, dandosi una sistemata veloce, e non appena l'addetto alle verifiche degli esami entrò nel laboratorio con gli occhi luminosi ed un sorriso velato, il cuore di lei prese a battere forte, fortissimo, nel petto.


Dott.ssa Montgomery, ci sono notizie sensazionali!
La prova incrociata al microscopio delle quattro basi azotate è stata decisiva!


... c-cosa?

C'è un Mutagene sconosciuto, che ho definito semplicemente come "Y", che sembrava replicarsi in diverse zone delle basi, mentre invece la questione è completamente diversa.
Non ho idea su cosa stia lavorando e come abbia fatto ad ottenere un Mutagene simile, ma la verità è che esso si sposta da una base all'altra spontaneamente senza stimoli o legami.
Non sono copie, è uno solo che si muove come impazzito da un punto ad un altro!


Non è possibile...

Inoltre guardi i valori degli zuccheri durante la formazione proteica e la trascrizione del RNA: ogni volta che il Mutagene migra, la trascrizione viene alterata completamente!
Questo significa che potenzialmente un individuo con una struttura di DNA simile potrebbe alterare qualsiasi cosa di se stesso: tessuti, facoltà cellulari, facoltà psichiche e magari anche muscolari...


Un individuo in grado di fare tutto...

... Il problema però è che durante la trascrizione avviene sempre un errore, ci sono diversi valori che appaiono sballati ma devono per forza derivare da un danno a monte.
Questo danno però sembra essere introvabile, non ci sono dati sufficienti e per di più il Mutagene sembra nascondersi in fretta, infatti sono riuscito ad osservarlo solo quattro volte.


Mh...

Di conseguenza l'errore permane e ogni volta che la trascrizione va a buon fine, finisce però per essere incompleta, una parte è esatta, mentre l'altra è uguale, neutra.
In parole povere è come se il DNA dipingesse sempre un quadro al 45% a colori e poi termini la tempera e concluda in bianco e nero...


Ho... ho capito.
D'accordo, io... grazie mille.


Non appena l'uomo se ne andò, chiudendosi la porta del laboratorio alle spalle, Lance riemerse dal suo nascondiglio, guardandola impaziente e in ansia: sul momento, però, Xylia nemmeno lo vide; come se fosse mossa da una forza esterna, infatti, ella si appoggiò alla scrivania, sfogliando febbrilmente i documenti appena riportati, ricercando vecchi appunti trascritti giorni prima, rivedendo grafici, proiezioni, file archiviati nel magi-computer tempo prima; ci mise almeno venti minuti buoni, forse di più, ma quando alzò gli occhi sull'altro, cogliendo in lui l'urgenza di sapere tutto, lo sguardo che gli rivolse fu a metà tra l'incredulo e lo stralunato.


... siediti.

Fu quella la prima cosa che gli disse, prendendo subito dopo posto di fronte a lui coi documenti ancora tra le mani, appoggiati delicatamente sul proprio grembo.


Fino a qualche settimana fa credevo che la chiave della tua diversità si trovasse in una delle quattro basi azotate del tuo DNA, per questo ho cercato di studiarle minuziosamente una per una, senza però trovare nulla; così, per quanto mi fosse sembrata una follia...

A proposito di test ed esami fuori dal mondo che nessuno si sarebbe mai sognato di compiere.


... ho deciso di punto in bianco di effettuare un controllo incrociato sulle quattro basi contemporaneamente, per vedere cosa ne sarebbe uscito fuori.
Non pensavo di trovare nulla, onestamente, credevo sarebbe stato l'ennesimo buco nell'acqua... ma mi sbagliavo: la chiave della tua diversità, Lance, sta in un Mutagene sconosciuto, un singolo gene anomalo che si sposta da una base all'altra senza alcun vincolo, non creando copie di sé, ma rimanendo nella sua singolarità e spostandosi di volta in volta a seconda ciò che ti serve saper fare in quel momento.
Mi segui fin qui?


Andava abbastanza spedita perché sapeva che, grazie alle sue conoscenze di base, probabilmente l'altro sarebbe riuscito a starle dietro e comprendere i suoi ragionamenti.


Per questo nessuno ha mai capito quale fosse il tuo problema, perché non si è mai provato a controllare le quattro basi nello stesso momento... assurdo, pensavo fosse la cazzata più epica della storia, e invece è stata la chiave per arrivare alla svolta!
Tsk... incredulità a parte, c'è un'altra cosa che devi sapere, ovvero il motivo per cui sai fare tutto solo al 45%, sì, questa è la tua percentuale di conoscenza generale di qualsiasi argomento esistente ed apprendibile nell'essere umano: questo Mutagene, per quanto sia capace di reinventare se stesso in ogni momento, è anche altamente instabile; ciò significa che, quando tenta di trascriversi da un punto all'altro del tuo DNA per farti essere capace di fare questo o quello, è come se si perdesse dei pezzi per strada, e da lì si arriva alla percentuale che ti ho citato prima.


Ricercò un bicchiere d'acqua, dopo quelle parole, che riempì fino all'orlo e bevve fino all'ultima goccia, lentamente, passandosi poi una mano sul viso: gli occhi erano finalmente accesi, luminosi e splendenti, l'incarnato aveva riacquistato colore e le energie sembravano esserle tornate tutte, era come essere rinata di punto in bianco e tutto di lei ne sembrava essere la prova.


Ora che conosco questo Mutagene posso lavorare su di esso, ti rendi conto? Se riesco ad isolarlo e a capire di cosa sia composto, potrei ridurne la complessità, renderlo stabile, direzionarne il movimento e creare un composto adattivo che gli permetta di essere iniettato in un qualsiasi individuo... capisci che intendo? Porterei davanti alla commissione un gene che, in base al tratto di DNA a cui viene aggiunto, può compensare mancanze diverse, sarebbe la scoperta del secolo!!

Rise, a metà tra l'ebbro di felicità e l'isterico -ma ci stava che i suoi nervi fossero un po' a pezzi, dopotutto- prima di tornare immediatamente seria e guardarlo intensamente negli occhi.


Ma non si tratta solo di questo... se riuscissi davvero a comprendere tutto di questo Mutagene, potrei offrirti due soluzioni: o creare un Antigene che lo debelli, rendendoti a tutti gli effetti una persona normalissima, come qualsiasi altra... o stabilizzarlo nella sua complessità attuale fino a renderlo perfetto, fino a renderti capace di fare tutto al 100%.
Al momento sono tutte teorie, non saprei da che parte cominciare perché devo ancora iniziare a studiare questo Mutagene anomalo, però... posso guarirti, Lance. Ora so che posso farlo.
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Messaggioda Lancelot » 17/05/2016, 23:03

Diciamo pure la mia migliore amica... si chiama Daphne, è una delle menti più brillanti che io conosca.
Ci siamo ripromesse di superare questo periodo insieme, e di approdare insieme ad Andorra, l'una al fianco dell'altra.


Ti guarda con molta ammirazione ed anche un bel po' di complicità!
Se non avessi saputo che fra di voi c'è solo una grande amicizia, avrei quasi pensato che fosse lesbica e persa per te!


Naaaa, è un gran fan del cazzo esattamente come la sottoscritta, però qualche volta abbiamo anche scopato insieme!
Siamo migliori amiche che fanno sesso di tanto in tanto, quando non sono impegnate con qualcuno... o meglio, quando Daphne non è impegnata con qualcuno!


È una bellissima ragazza, quindi immagino che non passi mai troppo tempo single!
... Ehi, aspetta un attimo... hai detto "migliori amiche che fanno sesso ogni tanto"?!


A quale uomo etero sano di mente, in quel preciso istante, non sarebbe venuta l'immagine fantasiosa delle due amiche intente a sollazzarsi tra loro?
Ecco appunto, Lancelot non ci mise molto ad ipotizzare una scena simile, rimanendo imbambolato alcuni secondi, prima di recuperare lucidità.
Soprattutto perché solo grazie alla lucidità avrebbe potuto rispondere sinceramente al quesito importante della Montgomery, ovvero il perché non si erano ancora dati da fare sessualmente.
La risposta, pur sembrando apparentemente semplice, celava in verità tante sorprese che la stessa Xylia trovò a dir poco sconcertanti, in quanto il Kad Aran era stato parecchio bravo a nascondersi.

Sono sicuro di ciò perché in questi due mesi, a contatto con te... Io ho già iniziato a sentire delle sensazioni differenti dalla semplice amicizia o collaborazione professionale, con te.

....................

Non era semplice per lui esporsi così tanto, perché significava metterla al corrente di una verità che poteva apparire anche come scomoda per la collaborazione futura.
Forse avrebbe dovuto semplicemente glissare, inventarsi un'altra scusa ed andare avanti, o magari accontentarla, scopare con lei e poi, se fosse sbocciato un amore, avrebbe sopportato.
La Montgomery non amava per niente le relazione, glielo aveva detto più e più volte durante le normali chiacchiere notturne, ecco il motivo del non voler rischiare, per non rimanere scottato.
Ella stava anche per dire qualcosa, mossa probabilmente da qualche sensazione interiore provata in diretta, ma una notizia importantissima interruppe quel momento, rendendolo sensazionale.

... siediti.

Quando uscì dal bagno ancora in boxer, Lancelot attese che la ragazza gli desse qualche delucidazione in più sugli esami, sedendosi all'istante quando ella glielo chiese.
Era un fascio di nervi e vedere la luce negli occhi della dottoressa non faceva che aumentare il suo battito cardiaco a livelli esorbitanti: forse erano giunti ad una prima conclusione.
Ascoltò con attenzione la spiegazione, provando a seguirla, annuendo quando poteva proseguire e dicendole di fermarsi e rispiegare quando lo trovava necessario, col fiato corto.
Xylia aveva realizzato qualcosa che numerosi Ricercatori avevano cercato per anni senza alcun frutto. Era fantastica, bravissima, spettacolare, un genio fatto e finito... Un genio seriamente sexy.

Ora che conosco questo Mutagene posso lavorare su di esso, ti rendi conto?

P-più o meno...

Se riesco ad isolarlo e a capire di cosa sia composto, potrei ridurne la complessità, renderlo stabile, direzionarne il movimento e creare un composto adattivo che gli permetta di essere iniettato in un qualsiasi individuo... capisci che intendo? Porterei davanti alla commissione un gene che, in base al tratto di DNA a cui viene aggiunto, può compensare mancanze diverse, sarebbe la scoperta del secolo!

Tutto ciò è meraviglioso...

Ma non si tratta solo di questo... se riuscissi davvero a comprendere tutto di questo Mutagene, potrei offrirti due soluzioni: o creare un Antigene che lo debelli, rendendoti a tutti gli effetti una persona normalissima, come qualsiasi altra... o stabilizzarlo nella sua complessità attuale fino a renderlo perfetto, fino a renderti capace di fare tutto al 100%.

Rimase in silenzio, profondo silenzio, dopo aver sentito quelle parole, abbassando lo sguardo come se fosse troppo difficile assorbire tutta assieme quella novità.
Forse era vicino alla soluzione di tutti i suoi problemi, avrebbe potuto migliorare come tutti, avrebbe potuto riprendere, anzi, cominciare una vita vera, una vita autentica.
Si alzò in piedi, guardandosi il corpo, le mani, poi alzando gli occhi su di lei, su Xylia Montgomery, colei che forse aveva davvero tutte le carte in regola per aiutarlo.
Ciò che era cominciato come un tentativo un po' a vuoto, con poca fiducia ma tanto impegno, adesso stava prendendo forma, una forma che lasciava decisamente ben sperare.

Al momento sono tutte teorie, non saprei da che parte cominciare perché devo ancora iniziare a studiare questo Mutagene anomalo, però... posso guarirti, Lance.
Ora so che posso farlo.


Si avvicinò velocemente a lei, annullando la distanza tra loro in un lampo e poi... Poi la baciò.
Un bacio sulle labbra talmente tanto intenso e sentito che sprigionava energia, gioia e passione da ogni poro, insomma, il bacio reale di un maschio non solo riconoscente, ma anche preso.
La ragazza aveva fatto breccia in lui sia con la testa che con il corpo ed anche se tutte le provocazioni ricevute erano andate a vuoto fino a quel momento, già, ma solo fino a quel momento.
Afferrandola per i fianchi, la alzò per poi metterla seduta sulla scrivania, continuando a baciarla anche con la lingua qualora avesse voluto, apprestandosi poi a sbottonare la camicetta.

... Festeggiamo...

Le sussurrò graffiante ed eccitato, mentre in mezzo alle gambe della dottoressa già si poteva sentire distintamente la pressione prepotente dell'erezione del ragazzo.
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Messaggioda Xylia » 08/06/2016, 15:33

Ω June, 13 • h 08:12 • Stanza Privata di Xylia Montgomery => Laboratorio Esami Ω


Come ho detto, non mi interessa.
Doveva pensarci prima e prenotare il laboratorio esami per tempo, io l'ho fatto una settimana fa ed ora lo sfrutto quanto e come voglio. Chiaro?


Ma... ma...

Era convinzione comune che l'amore rendesse le persone più gentili, accomodanti, in pace col mondo e propense alla bontà e all'altruismo... beh, ovviamente chi aveva pronunciato quelle parole non si era mai ritrovato faccia a faccia con Xylia Montgomery. Il fatto che provasse dei sentimenti per Aidan O'Toole, realtà con la quale era scesa a patti e che l'aveva addirittura spinta ad intraprendere una vera relazione sentimentale con lui, non aveva cambiato di una virgola la sua ambizione, la sua competitività, la sua voglia di primeggiare e la poca propensione alle buone azioni: nello specifico, in quel momento a fare le spese del suo caratterino -da stronza, probabilmente, ma anche da leader naturale- era il povero TuttoFare di un collega di Xylia, la cui unica colpa era stata quella di interrompere il lavoro dell'Acuan per riportarle la richiesta fatta dal Ricercatore che stava affiancando.
Si poteva dire che, ormai, la competizione tra i partecipanti a quella sorta di "esperimento di sopravvivenza" -come l'a Montgomery l'aveva soprannominato- fosse entrata nel vivo, e che quindi i singoli progetti stessero finalmente prendendo forma con maggiore o minore velocità: al tempo stesso, ciò aveva incrementato l'utilizzo delle attrezzature messe a disposizione dai loro referenti, scatenando quindi una vera e propria corsa all'ultimo microscopio; un buon senso dell'organizzazione, di riflesso, era l'unico modo per uscirne vincitori, ed era esattamente ciò di cui era provvista Xylia che, quando si trattava di richiedere esami specifici/attrezzature particolari/consulti col proprio referente, prenotava il tutto settimane prima, per non arrivare all'ultimo con un pugno di billywig in mano.
Il fatto che quella mattina, dunque, stesse negando ad un collega la possibilità di sfruttare il laboratorio esami, non era certo un gesto dettato dalla bastardaggine insita nell'Acuan, né che lo facesse per fargli un dispetto, ma semplicemente il lasciar correre le cose nel loro ordine naturale: se il laboratorio era prenotato a nome suo, sarebbe stata lei ad usarlo, punto.


Dì a Barkas che la prossima volta si organizzi meglio, e che non può contare sul buon cuore altrui, soprattutto quando il favore deve venirlo a chiedere a me.

Perché, insomma, lei non si chiamava mica Alexis Parker -la cui fama di "buona" si era ormai estesa per l'intera struttura.


Finirò di usare il laboratorio intorno all'ora di pranzo, e se dopo di me non l'avrà già prenotato nessuno, allora sarà tutto suo.
Ora, cortesemente, vorrei tornare al mio progetto se non ti dispiace.


V-Va bene dottoressa, a-allora... g-grazie...

Non avrebbe voluto essere nei panni di quel poveretto al quale, ora, sarebbe toccato l'ingrato compito di tornare dal Ricercatore che affiancava e riferirgli il messaggio della Montgomery: d'altronde anche lei, di pensieri, ne aveva non pochi... da quando Lancelot si era rimesso con la sua ex -avrebbe dovuto scommettere fior di galeoni e sarebbe diventata multi-milionaria visto quanto il suo istinto ci avesse visto giusto- in concomitanza col fatto di aver finalmente trovato il mutagene nel suo DNA da poter studiare, l'Acuan lo vedeva di meno, non avendo più secondi fini per tenerlo in laboratorio con lei e volendogli anche lasciare più tempo con la fidanzata -d'accordo, forse un tantino più buona lo era diventata. Questo, ovviamente, l'aveva portata di riflesso a svolgere più lavoro in solitaria, considerando anche il fatto che, proprio per quel clima ora più teso e competitivo, giravano persino voci su colleghi che cercavano di rubarsi i progetti tra loro, il che aveva accresciuto lo stato di paranoia della Montgomery: certo, lei non lasciava mai in giro nulla che potesse ricondurre alle sue ricerche e all'oggetto del suoi studi, ma ciò non toglieva che la tensione fosse aumentata nell'ambiente di lavoro, e non di poco.


Non è posto per gli smidollati, questo...

Mormorò tra sé Xylia mentre raccoglieva alcuni fascicoli e lasciava la propria stanza personale -chiudendosela alle spalle e dando anche un giro di chiave- per scendere nel laboratorio esami: si trattava di una stanza a parte, usufruibile solo su prenotazione -essendocene tre per ogni gruppo- all'interno della quale si trovavano alcuni dei macchinari più avanzati nel campo della magitecnologia i quali permettevano di effettuare esami di qualsiasi tipo e di ottenerne -se si era abbastanza precisi da sapere cosa effettivamente si stesse cercando- i risultati in brevissimo tempo.


Buongiorno.
Lei è la... dottoressa Montgomery, esatto?


Sì, ho prenotato il laboratorio dalle 8.15 alle 12.15.

Benissimo, un momento solo...
Perfetto, da adesso fino all'ora stabilita questo spazio è tutto a sua disposizione.
Verrà lasciata da sola per garantirle quanta più privacy possibile, ma se avesse bisogno su qualche spiegazione riguardo al funzionamento dei macchinari qui presenti, le basterà suonare quel campanello ed un tecnico la raggiungerà per aiutarla.


Molto gentile, grazie.

A lei, buon lavoro!

Non appena la porta scorrevole si chiuse alle sue spalle, Xylia tirò un lungo sospiro, respirando l'aria che la circondava: vagamente elettrica, satura di tecnologia avanzata, di conoscenza e di possibilità, un'aria quasi "ispiratrice", si sarebbe potuto dire; quel laboratorio ti dava come la sensazione di poter fare tutto, di poter riuscire in tutto, ti faceva credere di non avere limiti e che non ci fossero ostacoli tanto difficoltosi da impedirti di raggiungere l'obiettivo.
Cominciò a tirare fuori tutto il materiale che aveva portato con sé, concedendosi un paio di minuti di pensieri in libertà, come li chiamava lei, prima di intraprendere la sessione lavorativa: e a chi avrebbe mai potuto pensare, in quel poco tempo, se non al ragazzo che alla fine aveva scelto? Era stato un brutto colpo sia per Ice che Burn -soprattutto per Ice- scoprire che la Montgomery avesse intrapreso una strada diversa dalle due che le avevano proposto, mentre Daphne si era mostrata decisamente più entusiasta, forse perché anche lei all'epoca aveva messo gli occhi sull'O'Toole, reputandolo di conseguenza un ottimo partito.
Ora che conosceva il suo segreto, l'Acuan si sentiva molto più vicina a lui, e felice che ci fosse sincerità nel loro rapporto... ma non del tutto: Aidan non era un Gildato, non conosceva nulla di quel mondo, e Xylia temeva che, nel lungo tempo, quel segreto li avrebbe fatti allontanare; per questo, nel tempo, aveva iniziato a vagliare la possibilità di renderlo un semi-Gildato Acuan, avendone le capacità in quanto facente parte del Consiglio delle Maree. Tuttavia non si trattava di una decisione facile o che si potesse prendere a cuor leggero: non poteva donargli una scintilla elementale solo per far funzionare meglio il loro rapporto, doveva anche essere certa che fosse in grado di dimostrarsene degno, perché sarebbe stata sua la responsabilità, non certo del Conflux che, di suo, non l'aveva scelto -motivo per il quale, per esempio, la politica della Sempreverde fosse quella di non semi-Gildare nessuno, e per nessun motivo; l'Oceano, invece, aveva concesso ai membri del Consiglio quel potere, raccomandando loro di usarlo con saggezza... sarebbe stato saggio, si chiedeva perciò, fare dell'O'Toole un Acuan, anche se solo in parte?


Beh, perlomeno con un potere come il suo, potrebbe fare del bene per la Gilda; e poi visto che dei semi-Gildati parteciperanno alla sfida, potrebbe fare il tifo insieme a me...

Le sarebbe piaciuto poter condividere con lui un momento tanto importante per l'Equilibrio, soprattutto nel caso in cui avessero vinto, e poi Aidan era uno a cui la competizione piaceva, quindi sarebbe stato divertente -a parer suo- incitare i Confratelli a dare il massimo e vincere... sì, forse la sua idea di semi-gildarlo, tutto sommato, non era affatto male.


Ed ora che ho pensato al mio bellissimo e deviatissimo fidanzato...

Due aspetti molto importanti per lei, specialmente il secondo.


... posso cominciare a lavorare seriamente.
Mutagene, a noi!


Si sentiva molto più sicura di sé da quando aveva capito su cosa fosse importante concentrarsi, per il suo progetto: inoltre Lance, forse grazie alla ritrovata serenità con Regina, le aveva anche detto di concentrarsi prima su quello e solo secondariamente sull'aiutarlo a potenziare -era quella la scelta fatta dal Kad Aran, alla fine- tutte le proprie abilità senza arrivare alla perfezione; in pratica, nella lista di priorità della Montgomery, le aveva permesso di mettere al primo posto il suo progetto individuale e al secondo quello per lui, invitandola a lavorarci con più calma e serenità. Era una gran cosa questa, per l'Acuan, che almeno poteva dedicare la maggior parte delle proprie energie allo studio del Mutagene e al suo utilizzo, lasciandosi uno spazio più piccolo per il lavoro promesso al Kad Aran -che comunque non avrebbe mai abbandonato, perché era intenzionata ad aiutarlo a prescindere dal loro rapporto- senza dimenticare il lavoro da svolgere in gruppo con Lambert anche se, doveva dirlo, quello era il minore dei suoi problemi: aveva impiegato tempo ad occupare, dalle Croft, un minimo posto di rilievo, tempo passato a lavorare in team, con un capo, perciò non aveva avuto difficoltà a riprendere quel ritmo; e in quanto all'attitudine al comando, beh... quella alla Montgomery veniva assolutamente naturale.


Dunque...
Inseriamo i dati in questo gioiellino, così... e vediamo cosa viene fuori...


C'erano dei macchinari fantastici all'interno di quel laboratorio, ma il preferito di Xylia era sicuramente il proiettore olografico tridimensionale a simulazione indotta -grazie tante, Novak Industries!- una piccola, e mica tanto, meraviglia che permetteva, collegandosi ad un magicomputer, non solo di elaborare una simulazione sui dati che uno inseriva -ad esempio per simulare la reazione chimica di un composto a contatto con un metallo- ma la proiettava tridimensionalmente grazie ad un ologramma di ultima generazione, carico di così tanti dettagli da dare la reale illusione che di poter toccare con mano ciò che veniva proiettato.
In quel momento, ciò a cui puntava la Ricercatrice era proiettare olograficamente il Mutagene studiato fino a quel momento, così da poterlo osservare più "da vicino": erano passati tre mesi da quando ne aveva scoperto l'esistenza grazie ad una mezza follia -studiare contemporaneamente le quattro basi azotate del DNA di Lance- mesi nei quali la donna aveva impiegato ogni singola particella di energia per scoprire quanto più possibile riguardo al Mutagene unico e incredibile che l'altro possedeva; isolarlo non era stato così complesso, una volta saputo cosa e dove guardare per "catturarlo", mentre comprenderne la composizione, quello sì che era stata una sfida degna di questo nome!


Tsk, assurdo come bastino delle molecole sfasate e qualche aminoacido di troppo per creare qualcosa di tanto unico nel suo genere...

Ovviamente, per poterci lavorare sopra, aveva dovuto trovarli tutti, gli aminoacidi e le molecole, uno step che aveva richiesto ore ed ore di lavoro fino a farsi bruciare gli occhi ed esplodere la testa: alla fine, però, la composizione del Mutagene era stata individuata, e Xylia era potuta passare allo step successivo, ovvero ridurne la complessità -motivo per il quale si trovava lì in quel momento.
Ridurre la complessità del Mutagene voleva dire, in termini semplici, eliminare alcuni elementi della sua composizione per renderlo più facilmente manovrabile: la Montgomery era convinta, infatti, che la sua complessità fosse inversamente proporzionale alla sua stabilità, e che quindi più fosse stata capace di semplificarlo, maggiori sarebbero state le possibilità di renderlo stabile.


Ed è qui che entri in gioco tu, amico mio...

Mormorò la donna, sedendosi di fronte al magicomputer connesso al proiettore ed iniziando a digitare tutta una serie di dati che le servivano per la simulazione: usare quel proiettore olografico era il modo più veloce per osservare il Mutagene più da vicino e capire quali elementi si potessero eliminare mantenendo per la sua proprietà integra.
Quando il macchinario si accese, Xylia si prese qualche istante per osservare la proiezione olografica tridimensionale del Mutagene, così dettagliata da risultate quasi impalpabile.


Incredibile...

Immagine


Sorrise, un po' incredula ed un po' entusiasta -perché pure le Croft, macchinari come quello, se li potevano sognare- con gli occhi luminosi e coinvolti da quello che per molti non avrebbe avuto alcun significato, ma che per lei valeva la possibilità di etfettuare un salto di qualità enorme nella sua carriera.


D'accordo, cominciamo.
Al momento la percentuale di stabilità del Mutagene è... mh, 18%, e poi ci stupiamo che non riesca a funzionare come dovrebbe...


Commentò la Montgomery con uno sbuffo sarcastico, ripensando a Lance ed al suo dono di replicare ogni capacità psico-fisica dell'essere umano solo fino al 45%; avrebbe dovuto eliminare un componente per volta e ricalcolare la stabilità del composto ad ogni passaggio per capire se si stesse muovendo o meno nella direzione giusta.
Come? Oh beh, il simulatore entrava in gioco anche in quel caso con uno schema di reazione tanto intuitivo quanto semplice: se il Mutagene, nella simulazione, esplodeva... allora era meglio ricominciare tutto da capo.


Vediamo quindi se ho capito bene come funzioni...
Avvio della prima simulazione: eliminazione della molecola biatomica di H2+ dal Mutagene in analisi...


Appena il tempo di digitare l'ordine all'interno del magicomputer, che si sarebbe poi di seguito trasferito al simulatore... e, all'interno della proiezione, il Mutagene cominciò a tremare, ad accartocciarsi su se stesso e ad esplodere, disintegrandosi.


... d'accordo, questa ce la teniamo, fantastico.

Mormorò Xylia, scuotendo la testa e sognando qualcosa sul block-notes che aveva portato con sé, consapevole che quello sarebbe stato un lavoro molto, molto lungo.
Circa tre ore dopo, e a seguito di un numero imprecisato di tentativi, la Montgomery era riuscita a ridurre la complessità del Mutagene di un quarto, aumentando la sua stabilità fino al 36%.


Un risultato niente male, ma comunque non sufficiente...

Insomma, chi mai avrebbe iniettato in un paziente un Mutagene stabile solo in quella percentuale? Non avrebbe potuto mai portarlo al 100% di stabilità, considerando il tempo a disposizione e le conoscenze di cui disponeva -era intelligente e brillante, ma non così tanto- ma puntava perlomeno a fargli superare la soglia del 50%, al fine di poter procedere con la creazione del composto adattivo -che l'avrebbe reso idoneo alla conservazione esterna al corpo umano- e, cosa più importante, al fine di poter lavorare sul suo "movimento", riuscendo quindi a plasmarlo in modo tale da indicargli, in un certo senso, in quale punto del DNA posizionarsi ed agire.


È una mia impressione o quando l'ho spiegato a Lance sembrava tutto molto più semplice di così?

Si domandò a bassa voce Xylia, con uno sbuffo e gli occhi che bruciavano: il suo tempo nel laboratorio non era ancora scaduto, ma l'aveva prenotato anche per il giorno dopo, quando ci sarebbe stato Lance, perciò poteva comunque interrompersi e riposare il cervello, preferendo continuare l'indomani con la presenza del ragazzo che, chissà, magari le sarebbe tornato utile.
E poi così Barkas avrebbe potuto strappare un'oretta di operatività a quei macchinari...


Sì, sto decisamente diventando troppo, troppo, troppo buona!


Ω Auto Conclusiva Ω
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Messaggioda PnG Staff » 14/10/2016, 12:58

Laboratorio Privato di Xylia Montgomery
Centro Ricerche Sperimentali del Liechtenstein
24/10/2112
Ore 14:49


Ehi... Aspetta, aspetta un attimo!
Te lo passo io, non agitarti...


Daphne non era solo una semplice amica, ma molto molto di più. Cosa non faceva l'affetto portato a certi livelli!
Pur avendo tanto da fare nel proprio settore, aveva accettato di aiutare Xylia a creare l'uracile sintetico in meno di due mesi.
Certo, Lambert aveva detto che in teoria bastassero 40 giorni, ma intendeva per uno come lui, naturalmente.
La dottoressa Montgomery quindi ci avrebbe impiegato almeno il doppio del tempo, se non fosse stato per l'aiuto provvidenziale della Sykes.

Manda giù questo caffè... Ho detto mandalo giù!
Ecco... Brava, adesso prenditi cinque minuti, ti massaggio le tempie e riprendiamo...


Avere Daphne come Assistente Scientifica significava non solo avere un valido aiuto ma anche una persona che si prendeva cura della Ricercatrice.
Si preoccupava che si riposasse, le faceva di tanto in tanto un massaggio, non le faceva mai mancare caffeina, teina e zuccheri.
Oltre a questo, evitava che Ice o Burn la infastidissero o distraessero, mandandoli via ogni qual volta si trovavano troppo nei paraggi.
Avrebbe dedicato meno ore al riposo per il proprio percorso, ma per la sua Xylia quello ed altro.

Laboratorio Privato di Xylia Montgomery
Centro Ricerche Sperimentali del Liechtenstein
09/11/2112
Ore 01:20


Prova ad aggiungere altre due gocce... Una... Due... Perfetto!
Faccio la scansione biometrica e ti dico se i valori sono stabili!


Senza considerare che quando stava in laboratorio, Daphne era una vera e propria macchina da guerra scientifica.
Veloce, precisa, pratica e soprattutto multitasking: non dimenticava mai niente, versatile al 100% e poi ottimista, sempre molto ottimista.
Contrastava facilmente i momenti di delirio della Montgomery che di tanto in tanto sfociava nelle capocciate isteriche.
Le prendeva il viso tra le mani, le dava un lungo bacio e poi semplicemente le diceva...

... Forza all'opera, siamo più forti noi del problema, cazzo!

Un bel sorriso, l'attesa di un cenno positivo e poi di nuovo all'opera, spaziando ovunque, confrontando i dati e sistemando i documenti.
La creazione di quell'uracile sintetico era talmente tanto complessa che in molti casi entrambe dovettero prendere qualcosa per il mal di testa.
Arrivate a circa venti giorni di lavoro, l'obiettivo non era più troppo lontano ma la meta si notava appena all'orizzonte.
Per quel motivo alla fine Daphne decise di rischiare ulteriormente e giocarsi anche la Domenica di tutti i weekend successivi.

Abitazione di Daphne e Keegan Sykes
Corsica
25/11/2112
Ore 22:37


Fratellino, per favore, puoi prepararci qualcosa di energico?

Nello specifico?

Non lo so, sbizzarrisciti, basta che ci tenga sveglie!

Ok ok, vedrò di combinare qualcosa di potente...

Il fratello, in parte segretamente invaghito di Xylia, non si face alcun problema ad offrire il proprio aiuto quando stava a casa.
La Domenica capitava spesso ed ecco perché nel suo piccolo offriva il proprio contributo, pur non avendo nulla a che fare con la scienza.
In tal modo, visto che si occupava lui dei rifornimenti, Daphne poteva dedicarsi completamente nell'esaminare gli appunti con la Montgomery.
Sedute sul divano con di fronte il tavolino e la valigetta contenente un laboratorio in miniatura portatile, anche quella notte avrebbero fatto tardi.

Cioccolata calda bianca con caffè al ginseng, marshmallow e una pasticca a testa multivitamine.

Oh... Kee... Sei un vero tesoro, è un tesoro o no, Xylia?

Sì, decisamente bastava molto poco per ingraziarsi il fratello minore di Daphne, specie quando le belle parole venivano dalla Montgomery.

Laboratorio Privato di Xylia Montgomery
Centro Ricerche Sperimentali del Liechtenstein
04/12/2112
Ore 19:05


Se i tuoi dati sono esatti, allora in teoria potrebbe essere pronto...
... Aspetta! No no no, porca troia, manca il correttore cellulare!
Un attimo un attimo, buona, calma calma calma... Quello si prepara in meno di quattro giorni, siamo ancora in corsa dai!
Sforeremo di poco ma arriveremo alla meta, te lo prometto!


Dopo esattamente 43 giorni di lavoro incessante e complesso, l'ultimo ostacolo era stato individuato e l'elaborazione cominciata.
Si trattava di piccole rifiniture con altrettanti piccoli esami di compatibilità e sicurezza in modo da far risultare il composto stabile.
La Ricercatrice ne era consapevole, senza Daphne ci avrebbe impiegato come minimo due mesi abbondanti, quindi anche un po' di ritardo sui quaranta giorni previsti poteva essere accettato solamente con un sorriso disteso e rilassato.

Diamine Xylia, sei una corda di violino!
Ci siamo quasi, non fare così... Sei ad un solo passo dalla vittoria!
... Ok ok, a mali estremi, estremi rimedi...
Ora vieni qui, brava, stenditi e apri le gambe... Ci pensa Daphne e rilassarti e a farti distendere per bene...


Laboratorio Privato di Xylia Montgomery
Centro Ricerche Sperimentali del Liechtenstein
07/12/2112
Ore 09:18


Analisi preliminare... 100%!
Analisi di classificazione standard... 100%!
Analisi strutturale... 100%!
... Analisi di compatibilità adattiva... 97,9%!


Il 100% per la compatibilità, essendo un prodotto sintetico, non poteva mai essere garantito.
Il range migliore andava dal 90% al 98,4%, quindi Xylia e Daphne avevano svolto un lavoro eccellente.
La ragazza andò subito ad abbracciare la Montgomery, stringendola forte forte ma davvero forte.
Ci erano riuscite, o meglio, ci era riuscita Xylia con un valido e affermato aiuto sempre presente.

Sai che cosa ci vuole ora?
Un bel brindisi di festeggiamento!
Non voglio sentir ragioni.
Per scaramanzia non ho tirato fuori la bottiglia prima dei risultati ma... Eccola qui!


La Sykes estrasse dalla borsa una bottiglia di gin costosissima e pregiatissima, della migliore fattura, oltre alla potenza alcolica.
La Montgomery in quanto Acuan non avrebbe retto più di un bicchierino, ma almeno uno avrebbe dovuto mandarlo giù, assolutamente.
Adesso la Ricercatrice aveva tutti i mezzi per concludere il lavoro, a ridosso del Natale il progetto era completato al 90%.
Mancavano gli esami di routine, le prove sperimentali e la formulazione della tesi, in parole povere, ci era quasi riuscita.

... Alla Ricercatrice migliore di tutto il Mondo Magico!

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Messaggioda Xylia » 14/10/2016, 17:03

Ω October, 24 • h 14:51 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Mi serve quello Daphne, subito!

Ehi... Aspetta, aspetta un attimo!

Ce la faccio, devo solo allungarmi un po' di più...

Te lo passo io, non agitarti...

Quaranta giorni per creare dell'uracile sintetico... sì, se ci si chiamava Raiden Lambert, probabilmente: ma lei era Xylia Montgomery, mente brillante, ma non così brillante, specie a ridosso della scadenza del progetto più importante della sua vita, almeno fino a quel momento; una volta data la pessima notizia a Lancelot l'aveva congedato -anche perché di lui in laboratorio se ne faceva poco- ma per fortuna in suo soccorso era comparsa la Sykes che, per amicizia e per amore, aveva deciso di darle una mano, facendole in tutto e per tutto da Assistente Scientifico.


Mh, non lo voglio...

Manda giù questo caffè...

Daaaaaaph...

Ho detto mandalo giù!

Va bene...
Glu glu glu...


Ecco... Brava, adesso prenditi cinque minuti, ti massaggio le tempie e riprendiamo...

Era come avere una madre/sorella/amica/fidanzata/balia/assistente/terapista/guardia del corpo tutte concentrate in una singola figura energica, positiva e solare, che non la mollava mai un secondo, che le dedicava tutto il proprio tempo -anche quello che in teoria non aveva- pur di assicurarsi che la Montgomery, in quei giorni peggio di una bambina altamente capricciosa, arrivasse lì, esattamente dove voleva... al top.
E se questo significava perdere tempo od esercitarsi poco, per la Sykes, non aveva alcuna importanza, perché il benessere psico-fisico della sua migliore amica aveva la proprietà assoluta, soprattutto quando rischiava di esplodere ogni istante e doveva fare i conti con tutto il resto del mondo -come Ice e Burn che, non conoscendo la delicatezza del momento, ogni tanto tentavano di distrarla con metodologie più o meno allettanti.


Ω November, 11 • h 01:22 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Così ancora non ci siamo, non è abbastanza...

Prova ad aggiungere altre due gocce...

Sì, probabilmente hai ragione.
Contale tu però, a me si stanno incrociando gli occhi...


Una... Due... Perfetto!
Faccio la scansione biometrica e ti dico se i valori sono stabili!


Tanto Daphne risultava essere con la testa tra le nuvole fuori dal contesto lavorativo -al punto da apparire talvolta svampita, smemorata, pure un po' oca- tanto cambiava quando si trovava nel suo ruolo professionale: diventava una piccola macchina instancabile, multitasking, capace di controllare più dati insieme, contemporaneamente, e con una precisione che rasentava la perfezione; per questo Xylia, al di là della loro amicizia, la apprezzava e stimava tanto, perché proprio a livello lavorativo, beh... il suo tesoro sapeva sempre distinguersi in positivo.


Aaaaah, ci sta mettendo troppo questa dannata scansione!
Ma che hanno oggi i macchinari, sono tutti in sciopero?!
Giuro che se non finisce entro dieci secondo io mm-mmmmmhhh!!


E quale modo migliore per zittire una Montgomery arrabbiata, se non baciandola a lungo e dolcemente per farla rilassare? Ovviamente era una cosa che solo la Sykes poteva permettersi di fare, ma l'Acuan doveva dire che in fondo non le dispiacesse affatto, perché quando la sua Acqua vacillava, ingrossandosi e minacciando di straripare, ci pensava l'altra a contenerla, con dolcezza, amore...


... Forza all'opera, siamo più forti noi del problema, cazzo!

Ed anche un bel po' di ottimismo, che in lei non mancava mai -e come facesse, per la Ricercatrice, era un mistero; il punto era che, con Daphne accanto, tutto sembrava improvvisamente più fattibile, anche un'impresa assurda come quella di sintetizzare dell'uracile in laboratorio; non era certa che sarebbero state nei tempi, ma il lavoro in laboratorio procedeva bene... e in fondo a chi sarebbe importato, quell'anno, se praticamente in casa Xylia Montgomery anche il weekend fosse diventato un giorno lavorativo come qualsiasi altro?


Ω November, 11 • h 22:39 • Abitazione di Daphne & Keegan Sykes (Corsica) Ω


Ed alla fine, volente o nolente, Xylia aveva finito per coinvolgere anche il fratello minore di Daphne, Keegan, che se pur non in grado di aiutarle sul piano lavorativo, poteva sempre supportare le due scienziate in altri modi... culinariamente parlando, per esempio!


Fratellino, per favore, puoi prepararci qualcosa di energico?

Nello specifico?

Non lo so, sbizzarrisciti, basta che ci tenga sveglie!

Ok ok, vedrò di combinare qualcosa di potente...

Molto potente!

C'era da dire poi, ad onor del vero, che Keegan subisse abbastanza il fascino della Montgomery, che -ormai lo si era capito- coi maschi ci sapeva fare non poco: qualche sorriso più malizioso, qualche complimento su quanto si fosse fatto carino e via, lui scattava per preparare loro da mangiare, da bere, per massaggiare spalle e piedi, insomma, meglio di una SPA gratuita a domicilio!
Ma nonostante sembrasse una cosa del tutto egoistica e per un proprio tornaconto personale, l'Acuan teneva davvero al ragazzo, al punto da non esitare un secondo ad aiutarlo se si fosse trovato nei guai... un po' come per la sua Daphne!


Cioccolata calda bianca con caffè al ginseng, marshmallow e una pasticca a testa multivitamine.

Senti che odorino delizioso...

Oh... Kee... Sei un vero tesoro, è un tesoro o no, Xylia?

Un assoluto tesoro...

Al punto che forse si sarebbe meritato un ringraziamento speciale, ad incubo finito.


Ω December, 4 • h 19:07 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Se i tuoi dati sono esatti, allora in teoria potrebbe essere pronto...

Se i miei dati non fossero esatti, giuro che vado a fare la puttana per strada...
Eppure qualcosa non mi quadra Daph, è come se sapessi che stiamo dimenticando qualcosa, me lo sento!
Fammi ricontrollare ancora una volta gli appunti...


... Aspetta!

Che c'è?!
Cosa, dove, parla!!


No no no, porca troia, manca il correttore cellulare!

... vado a cambiarmi e a trovarmi un pappone, torno subito.

Un attimo un attimo, buona, calma calma calma... Quello si prepara in meno di quattro giorni, siamo ancora in corsa dai!
Sforeremo di poco ma arriveremo alla meta, te lo prometto!


Ma non possiamo sforare, lo capisci?!
Siamo già a 43 giorni, da questo dipende tutta la mia carriera futura, non posso impiegare altre 96 ore per un correttore cellulare, porca...


Le partì la bestemmia magica potente, a quel punto, ma tanto Daphne a certe sottigliezze non ci faceva caso -non ce l'aveva mai fatto, in realtà- quindi Xylia non si preoccupò nemmeno di chiederle scusa: si passò le mani sul volto, piuttosto, esasperata e stanca, soprattutto stanca; ogni ora che passava, ogni giorno che trascorreva le sembrava durare settimane, mesi, passando dall'euforia di un secondo prima -per il fatto che ormai mancava poco- alla disperazione del secondo dopo -perché non ce l'avrebbero mai fatta in tempo, Ice avrebbe preso il posto che le spettava di diritto ad Andorra e lei sarebbe andata a vendere borse usate all'angolo della strada... se non peggio!


Diamine Xylia, sei una corda di violino!
Ci siamo quasi, non fare così... Sei ad un solo passo dalla vittoria!


Non ci riesco, sento che sto crollando...

Aveva persino le lacrime agli occhi, la Montgomery, cosa che non succedeva praticamente mai... ma che dava anche l'idea di quanto profondamente l'Acuan fosse in realtà un essere umano con una soglia della stanchezza esistente, forse difficile da raggiungere, ma comunque tale.


... Ok ok, a mali estremi, estremi rimedi...

Che vuoi fare?
Daph...


Ora vieni qui, brava, stenditi e apri le gambe... Ci pensa Daphne e rilassarti e a farti distendere per bene...

Non credo sia il caso, non abbiamo tem--
... ooooooohhhh...


Ω December, 7 • h 09:21 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Sei pronta?
D'accordo, ci siamo... dai il via alle ultime analisi, per favore.


Aveva incrociato tutto, anche i peli pubici, per quell'ultima verifica, perché da essa valeva tutto: il suo lavoro, il frutto delle sue fatiche, i giorni persi senza dormire e mangiando solo il minimo indispensabile, la sua vita sessuale... la sua sanità mentale.
Dovevano andare bene.


Analisi preliminare... 100%!
Analisi di classificazione standard... 100%!
Analisi strutturale... 100%!


Ti prego, ti prego, ti prego...

... Analisi di compatibilità adattiva... 97,9%!

... quasi il 98%...
Questo significa che... che...


Che ce l'avevano fatta.
Insieme avevano creato dell'uracile sintetico, insieme erano riuscite in un'impresa apparentemente impossibile in meno di due mesi, entro 50 giorni, solo dieci in più di quanto ci avrebbe messo Lambert -da solo, probabilmente, ma che importanza aveva?
In un primo momento, quando Daphne la abbracciò, Xylia non riuscì nemmeno a ricambiare quel gesto, travolta e stordita dalla portata di quanto appena realizzato: poi, però, cominciò a stringerla forte, sempre più forte, piangendo sommessamente contro la sua spalla così da scaricare ogni traccia di tensione, di disperazione, di frustrazione e di paura, quella paura di fallire che anche una come lei poteva provare... ogni tanto.


Sai che cosa ci vuole ora?

Aprire un chiosco di granite ai Caraibi?

Un bel brindisi di festeggiamento!

Daphne, siamo in laboratorio, non dovremmo...

Non voglio sentir ragioni.
Per scaramanzia non ho tirato fuori la bottiglia prima dei risultati ma... Eccola qui!


Wow, ma quello è davvero gin?!
Tu mi vuoi far ubriacare, confessa...


Sorrise, stanca ma felice, incredula ma raggiante: ora che aveva l'uracile poteva concludere il proprio progetto! Certo, mancavano gli ultimi esami per rendere il Mutagene autonomo ed operativo e soprattutto capire come spiegare alla commissione ciò che aveva fatto senza mettere in mezzo Lancelot e la sua storia, facendola passare tutta come farina del proprio sacco... ma in quel momento il mondo le sembrava, per la prima volta dopo tanto tempo, di nuovo immensamente bello.


... Alla Ricercatrice migliore di tutto il Mondo Magico!

Non ce l'avrei mai fatta senza di te...

Immagine


... però ammetto di essere davvero una fuoriclasse quando mi ci metto...


Fine


Spoiler:
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