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da Alexis » 23/01/2012, 21:45
Dovette attendere più o meno cinque minuti, ed ecco che dall'entrata del campo da Quidditch fece il suo ingresso Ferdy, la persona che quel pomeriggio le avrebbe dato qualche ripetizione di Volo nella speranza di migliorare un po' la sua capacità pratica.
Ehi ciao...
Ciao a te!
Esclamò Alexis quando il ragazzo le baciò la guancia: si ritrovò ad arrossire leggermente, probabilmente perchè non era abituata a contatti di quel tipo con persone dell'altro stesso; la cosa comunque non le diede fastidio, anzi le fece piacere perchè significava che il Corvonero si trovava a suo agio con lei.
Uhm... Sono in ritardo, non è vero?
No no, figurati - lo rassicurò subito la ragazza - Sono appena arrivata anche io. Come stai? Grazie per il tempo che hai deciso di passare con me, oggi.
Aggiunse Alexis con un piccolo sorriso riconoscente, scostandosi i capelli dal viso: sapeva bene quanto dovessero impegnarsi quel giorno, ma potevano anche lasciarsi andare ad una piccola conversazione prima d'iniziare, no? E poi si sentiva ancora un po' a disagio, perchè non sapeva bene come comportarsi con lui: insomma, Typhon la provocava e lei doveva solo rispondere a tono, Vergil la faceva ridere e quindi doveva solo lasciarlo sparare battute su battute... ma Ferdy era dolce, e lei non riusciva ancora a capire quale fosse il modo giusto di approcciarsi a lui.
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Alexis
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da Ferdy » 24/01/2012, 10:41
Ma subito la ragazza lo rassicurò, privandolo del disagio, o dell'imbarazzo, che lo aveva persusaso in quel momento;
No no, figurati. Sono appena arrivata anche io. Come stai? Grazie per il tempo che hai deciso di passare con me, oggi.
Disse scostandosi i capelli davanti il viso; era una ragazza estremamente timida, e per quanto si poteva avere confidenza con lei, un minimo gesto di affetto la imbarazzava, sia da parte sua che dell'intelocutore, e ciò si era verificato qualche momento prima, quando il ragazzo l'aveva salutata con un bacio sulla guancia. Un debole venticello accarezzava il pomeriggio, e per un momento fu scosso dalla stessa sensazione che aveva sentito sul Lago, in sua presenza, piacevole ed elettrizzante al contempo; ricordandolo fece alzare un angolo della sua bocca in una sorta di sorriso per un momento, ma non lo fece notare alla ragazza, che vedendolo avrebbe potuto prenderlo per pazzo.
Oh è un piacere passare del tempo con te, non devi ringraziarmi; inoltre Monique si è dimostrata molto gentile e comprensiva...
Solo quando finì quella frase si rese conto di aver chiamato Monique con il suo nome, come se fosse sua sorella; sperò che la Delfina non se ne fosse accorta, altrimenti avrebbe fatto la figura dello stupido che si credeva chissà chi, che non era certo una buona impressione per cercare di iniziare un rapporto con la giovane; ma accorgendosi di questo sbaglio cercò di riparare subito sviando la situazione su qualcos'altro che potesse interessare entrambi.
Le tue pecche nel Volo sono di base, nel senso, come librarsi a mezzo metro da terra, o acquisire dimestichezza con il manico di scopa che ci ritroviamo di fronte, insomma, dimmi un po, così so da dove iniziare...
La incoraggiò il ragazzo, mentre dalla tasca posteriore del pantalone estraeva la propria bacchetta magica, e, flettendo il gomito a metà, la aigtò appena, mentre nella sua mente...
Accio manici di scopa...
Poi con un sorriso si rivolse nuovamente la ragazza e con la mano fece cenno di guardare in cielo e di attendere: poi come dal nulla due manici di scopa apparvero dal cielo e si fermarono davanti a loro, per poi posarsi a terra: erano due modelli decisamente antichi, due Nimbus 2001, dal manico di legno che presentava alcune schegge morbide, ma abbastanza maneggevoli e utilizzabili. Quei modelli avevano fatto la storia dei manici di scopa per un annetto circa, finché la scena fu catturata dalla Firebolt, la scopa più veloce degli anni 1990-2000. Ferdy le ammirò per qualche attimo, poi scosse la testa velocemente e si rivolse nuovamente ad Alexis.
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Ferdy
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da Alexis » 02/02/2012, 18:00
Oh è un piacere passare del tempo con te, non devi ringraziarmi; inoltre Monique si è dimostrata molto gentile e comprensiva...
Monique? Conosci la VicePreside molto bene...
Commentò Alexis con aria stupita quando Ferdy parlò in quel modo della donna, quasi fosse una vecchia amica piuttosto che un suo superiore: ma forse non se ne doveva stupire, magari la professoressa Vireau era, una volta conosciuta meglio, una persona completamente diversa da quella che in realtà appariva all'esterno. Poteva dunque pensare semplicemente che i due avessero un rapporto più stretto che tra colleghi, e questo secondo la ragazza era positivo.
Le tue pecche nel Volo sono di base, nel senso, come librarsi a mezzo metro da terra, o acquisire dimestichezza con il manico di scopa che ci ritroviamo di fronte, insomma, dimmi un po, così so da dove iniziare...
Vediamo... beh, fino a che devo alzarmi con la scopa va tutto bene, ma quando poi si tratta di muovermi e dimostrare la mia agilità... ecco, lì iniziano i problemi.
Rispose la Prefetta, un pochino imbarazzata di dover ammettere di fronte al ragazzo i suoi problemi: d'altronde erano lì proprio per quello, no? Per aiutarla a migliorarsi. Quindi tanto valeva mettere da parte l'imbarazzo e darsi da fare; Ferdy nel frattempo aveva appellato due manici di scopa, e da un'occhiata veloce Alexis capì che si trattava di vecchi modelli.
Sono delle Nimbus? Non conosco bene il modello, ma mi sembra piuttosto antico.
Domandò interessata, guardando Ferdy coi suoi occhioni argentati con aria ammirata: a prescindere dalle brutte figure che avrebbe potuto fare, quello sarebbe stato un bel pomeriggio.
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da Ferdy » 04/02/2012, 15:13
La osservò, come in attesa di una risposta decisiva per qualcosa di davvero importante, gli occhi scuri si allacciarono a quelli chiari di lei, come se i suoi volessero cercare la verità in quelli della ragazza, e fu come se le avesse guardato dentro per un attimo e si dispiacque, quasi come se non avesse voluto e avesse creato una sensazione di disagio, una seconda volta. Con la coda dell'occhio si accorse che il sole si era nascosto dietro una nuvola passeggera, e per un attimo temette che stesse per arrivare il maltempo, poi si rassicurò; sentì una seconda volta brillare i raggi del sole sui loro vissi, attraverso uno spiraglio tra il vapore acqueo simile a spuma marina nel cielo. Vediamo... beh, fino a che devo alzarmi con la scopa va tutto bene, ma quando poi si tratta di muovermi e dimostrare la mia agilità... ecco, lì iniziano i problemi.In quel momentoparve a lui di aver posto alla Delfina una domanda alquanto stupida, o meglio, l'aveva posto in modo sbagliato, in quanto sarebbe stato esagerato non sapersi sollevare a mezzo metro da terra con una scopa, ma ciò che avveniva alla ragazza era una cosa abbastanza singolare. Facendogli quella domanda lui era convinto già di conoscere la risposta, che la sua scarsa prestazione nel Volo fosse dovuta ad un approccio sbagliato con il manico della scopa. Chiunque che l'avesse sentito ragionare in quel modo avrebbe potuto pensare che fosse un pazzo, ma in realtà sapeva anche che non era l'unico a pensarla in quel modo. Chiunque aveva conosciuto il manico di scopa, nel vero senso della parola conoscere avrebbe parlato in quel modo, ed era sicuro che Alexis avrebbe capito e non sarebbe parso in tal modo inopportuno. Penso di riuscire a capire...Continuò mentre le scope arrivavano dal cielo e si posizionavano davanti a loro, con un altro cenno della bacchetta queste si posarono sul terreno e lei potè ammirarle. Era una rarità unica per averle con loro, che per quanto costituissero un modello vecchio e scarso valevano una ricchezza di quel tempo; un bagliore istantaneo nei suoi occhi, ma poi ritornò serio, velocemente. Sono delle Nimbus? Non conosco bene il modello, ma mi sembra piuttosto antico.La guardò con un sorriso e fece cenno di si energicamente con la testa. Aveva un buon occhio la ragazza, e per la teoria stava apposto; Direi che per la teoria stiamo messi bene, signorina Parker...Una piccola risata... Bene, ora, seppur i tuoi problemi siano a metà del nostro percorso, cominceremo dall'inizio, per cui posizionati al fianco del tuo manico di scopa e tendi il braccio più vicino parallelamente alla Nimbus, pronunciando energicamente "Su!", come sai già fare del resto... Ricorda Alexis, per far si che il tuo manico di scopa si pieghi al tuo volere devi conquistare la sua fiducia, e per farlo devi iniziare fin dal primo contatto, coraggio!Concluse facendole cenno di avvicinarsi al manico di scopa, mentre lui andava vicino al secondo, pronto ad imitarla. Riponeva piena fiducia in quella ragazza, stranamente, seppur si conoscevano a malapena; era davvero una ragazza piena di "saper fare", chissà se mai da quel problema che avrebbe risolto con lui sarebbe diventata una giocatrice professionista, tutto era possibile!
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Ferdy
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da Alexis » 05/02/2012, 23:26
Era leggermente arrossita nel dover ammettere che non aveva un gran controllo di sé sopra la scopa, ma Ferdy non la prese in giro né rise di lei, semplicemente annuì e disse che riusciva a capire ciò che intendeva: questo la fece sentire più tranquilla e così poté anche dimostrare al ragazzo un po' delle sue conoscenze teoriche, quando le due scope arrivarono nelle loro mani.
Direi che per la teoria stiamo messi bene, signorina Parker...
Beh, meno male, almeno in quello!
Commentò Alexis con un piccolo sorriso divertito, in attesa delle istruzioni che Ferdy le avrebbe dato per poter iniziare quella lezione di recupero.
Bene, ora, seppur i tuoi problemi siano a metà del nostro percorso, cominceremo dall'inizio, per cui posizionati al fianco del tuo manico di scopa e tendi il braccio più vicino parallelamente alla Nimbus, pronunciando energicamente "Su!", come sai già fare del resto... Ricorda Alexis, per far si che il tuo manico di scopa si pieghi al tuo volere devi conquistare la sua fiducia, e per farlo devi iniziare fin dal primo contatto, coraggio!
Capito! D'accordo, vediamo un po'...
La ragazza si morse il labbro inferiore e fece un piccolo sospiro, prendendo però poi coraggio e sistemandosi accanto alla propria scopa, il braccio disteso di fronte a sé, perfettamente sopra la Nimbus che stava per richiamare a sé: chiuse gli occhi per un momento, raccogliendo la maggior concentrazione possibile, ed infine li riaprì con aria decisa.
Su!
Esclamò la Delfina e, con sua grande soddisfazione, la Nimbus le volò tra le dita seppur con aria un po' incerta e tremolante: Alexis la strinse tra le dita ed alzò lo sguardo su Ferdy, sorridendo soddisfatta.
Allora, com'è andata?
Gli domandò con aria ansiosa.
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da Ferdy » 06/02/2012, 15:19
Capito! D'accordo, vediamo un po'...Avrebbe voluto seguire il suo modo di agire, ma sapeva che forse la ragazza si sarebbe sentita oppressa, quasi sotto esame, e per le prime volte era meglio lasciarle libertà, quanta più possibile. Sentì l'aria intorno gremirsi di concentrazione, e per un momento l'unico rumore presente fu il fischiettare di qualche uccello nel cielo sopra i due giovani; sorrise, un po instranito da quell'aria, che si ruppe non appena lei, raggiunto il concentramento necessario, pronunciò Su!L'angolo della sua bocca si incurvò verso l'alto, e la coda dell'occhio, che finora l'aveva osservata senza farsene accorgere, ritornò sulla sua Nimbus, ancora ferma a terra, ci volle il tempo di inarcare per una frazione di secondo le sopracciglia e... Su...Un rumore, come una frusta che tagliava l'aria, ed entrambi reggevano le vecchie scope nella mano, pronte ad essere cavalcate. In quel momento la scopa stava incominciando a conoscere, bisognava solo aprirsi a lei, istituire con essa un legame di fedeltà, dando fiducia, la quale doveva essere reciproca. Si voltò verso la ragazza, la quale era abbastanza incerta, ma presto avrebbe acquisito maggiore sicurezza. Allora, com'è andata?Domandò la ragazza ansiosa della sua risposta; Ottimo - fece lui continuando - ora però devi sapere che lui non è ancora pienamente fiducioso in te, sii decisa, fallo tuo servitore, devi sopraffarlo, ma allo stesso tempo comparire a lui come un' "amica", come se stessi davvero a contatto con qualcosa di vivente: tutto ciò è possibile con un pizzico di concentrazione e convinzione, avanti! Puoi montarci su, mantenendo i piedi a terra, poi, sempre mantenendo questo controllo, prova a sollevarti da terra di mezzo metro...e rimanere sospesa!Fece lui, incoraggiante, sicuro delle capacità nascoste della Delfina; nel frattempo anche lui si preparava a salirci sopra, tranquillo, quasi come se avesse ritrovato una vecchia amica dopo tanto tempo: era sempre stato così, ogni qual volta, il suo corpo e la scopa entravano a contatto era sempre la stessa sensazione, in un primo momento di estraneità, successivamente come essersi ricordato improvvisamente di quella persona.
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da Alexis » 06/02/2012, 16:58
Osservare la facilità con cui Ferdy riuscì a far scattare la scopa da terra alla sua mano suscitò in Alexis un moto di invidia e meraviglia al tempo stesso: era normale guardarlo con ammirazione, ma da un giocatore di Quidditch di fama nazionale come lui non ci si poteva certo aspettare qualcosa di meno. Alexis abbassò lo sguardo sulla sua scopa e le fece un mezzo sorriso, chiedendosi se mai sarebbe riuscita ad avere la stessa scioltezza del ragazzo: il Corvonero aveva un dono, chissà se ne rendeva conto. Dopo quella prima fase iniziale, Alexis chiese all'altro come fosse andata, e dal suo sorriso sembrò abbastanza soddisfatto.
Ottimo. Ora però devi sapere che lui non è ancora pienamente fiducioso in te, sii decisa, fallo tuo servitore, devi sopraffarlo, ma allo stesso tempo comparire a lui come un' "amica", come se stessi davvero a contatto con qualcosa di vivente: tutto ciò è possibile con un pizzico di concentrazione e convinzione, avanti! Puoi montarci su, mantenendo i piedi a terra, poi, sempre mantenendo questo controllo, prova a sollevarti da terra di mezzo metro...e rimanere sospesa!
Devo trattare la scopa come un... essere umano?
Domandò con aria incerta, aggrottando la fronte: possibile che si dovesse trattare in quel modo una semplice scopa? Non era sicura che fosse davvero il caso, però era pur vero che con la bacchetta magica era lo stesso principio, un oggetto magico che riconosceva la persona come suo proprietario e ne diventava la fedele alleata, supportandolo in ogni suo gesto. Forse con la scopa era così, forse si doveva davvero instaurare un legame di quel tipo.
D'accordo... allora io vado...
Mormorò la ragazza verso Ferdy, mettendosi bene seduta sulla scopa: si morse il labbro, fece un gran sospiro e chiuse gli occhi, richiamando nuovamente a sé quanta più concentrazione possibile; le mani si strinsero lungo l'impugnatura della scopa ed il cuore prese a battere forte.
Sei una gran scopa ed io invece una volatrice mediocre, quindi non posso proprio farcela se tu non mi aiuti... voglio fidarmi di te, voglio smettere di avere paura quando ti uso, ma per fare tutto ciò ho bisogno che tu mi dia una mano... che ne dici, ci stai?
Alexis parlò mentalmente alla Nimbus, sperando che se davvero ci fosse stata una scintilla vitale in quell'oggetto, esso l'avrebbe ascoltata ed assecondata: subito dopo, la ragazza si diede una piccola spinta verso l'alto e sentì il proprio corpo librarsi in aria con un movimento appena tremante.
Andiamo bella, su!
Si disse la Delfina incitando sia lei che la scopa, mentre continuava a salire verso l'alto fino a raggiungere il mezzo metro, salda sulla scopa quel tanto che bastava per non cadere anche se quel minimo d'incertezza rimaneva: a quel punto abbassò lo sguardo raggiante sul Corvonero, aprendo le labbra in un sorriso luminoso e lanciando un piccolo urletto di gioia.
Ce l'ho fatta Ferdy, ce l'ho fatta!
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Alexis
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da Ferdy » 08/02/2012, 14:11
Devo trattare la scopa come un... essere umano?
In quel momento lui potè capire il suo disagio, o meglio, la sua estraneità a quel genere di portamento nei confronti di un manico di scopa; non era di certo lì per giudicare il lavoro svolto dall'insegnante precedente però aveva sempre creduto che quella modalità di agire fosse chiara a chiunque avesse intenzione di volare con una scopa. La guardò e poi le rivolse un sorrisino quasi dispiaciuto, come se quello che stava per fare era decisamente stupido, anche se in realtà lui ci vedeva qualcosa di affascinante, e poi annuì con il capo.
D'accordo... allora io vado...
La guardò mettersi comoda sul manico di scopa, e trovare la concentrazione necessaria affinchè riuscisse nel compito appena assegnato; la guardò concentrarsi ancora, e questa volta non ci fu nemmeno bisogno di nascondere lo sguardo per farlo: era ancora più bella del solito in situazioni del genere; Ferdy sorrise a quel pensiero, e stette a guardarla, quasi rilassato e pienamente fiducioso...
Avanti Alexis, puoi farcela, devi solo volerlo...
"Devi solo volerlo", sembrava ch la ragazza non stesse per prendere quota con una scopa, ma che si stesse esercitando per imparare a cruciare, ma vedere la ragazza cruciare, nella sua mente, gli veniva molto difficile, probabilmente perché la ragazza aveva quei tratti di purezza, angelici, benefici, puri... Scosse la testa, e cominciò a rilassarsi per poi prendere quota, e alzarsi lentamente all'altezza che aveva detto alla ragazza di raggiungere, poi si fermò e guardò la ragazza che lentamente saliva, rimanendo pur sempre concentrata, poi il ragazzo scese nuovamente in basso: un'altra cosa importante era che la ragazza fosse in grado di produrre gesti nuovi con la scopa attraverso la rielaborazione mentale personale e non attraverso l'imitazione, anche perché imitando avrebbe perso tutto il lavoro mentale effettuato da quando aveva afferrato la scopa.
Ce l'ho fatta Ferdy, ce l'ho fatta!
Un sorriso raggiante in sua direzione; la ragazza aveva raggiunto il metro e mezzo di quota come richiesto da lui, ed entusiasta aveva esultato per il compimento dell'obiettivo. Lui la guardò sorridente, soddisfatto della Delfina, ridendo contento; successivamente si dette una spinta con i piedi e la affiancò, facendole un occhiolino. Le nuvole di un momento prima erano scomparse dal cielo azzurro sgombro, reso tale dalla luminosità del sole caldo di metà giornata inoltrata, quella giornata si andava rivelando sempre più particolarmente adatta ad una lezione di volo...
Perfetto! Non è poi così difficile no? Ora proviamo a salire e sterzare, senza incrementare la velocità, ok? Stai andando bene, davvero
Un sorriso e una seconda volta gli occhi nocciola si allacciarono a quelli color ghiaccio e gli sembrò di scottarsi, per un momento, una scotta molto dolce, molto molto dolce.
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da Alexis » 12/02/2012, 19:05
Era felice, oh se lo era: aveva appena realizzato qualcosa che per tempo le era sembrato impossibile, e tutto grazie a Ferdy, alle sue spiegazioni ed alla fiducia che il ragazzo poneva nei suoi confronti; quando la affiancò a mezz'aria, del tutto a proprio agio sulla scopa, Alexis gli sorrise di nuovo con aria raggiante.
Perfetto! Non è poi così difficile no? Ora proviamo a salire e sterzare, senza incrementare la velocità, ok? Stai andando bene, davvero.
Ovviamente si poteva dire che avessero appena iniziato, infatti stare sospesi a mezz'aria non era per nulla sufficiente se si voleva affermare di saper volare... purtroppo per lei. Alexis sospirò leggermente ed annuì con aria rassegnata, impugnando con più forza il manico della scopa: salire e sterzare in pratica virare leggermente la traiettoria dopo aver preso un altro po' di quota.
Uhm, va bene... non dev'essere poi così difficile in fondo. Allora ci provo, ma tu... stammi vicino, d'accordo?
Sì, si sentiva molto stupida a parlare così ma era pur vero che stava salendo ancora più in alto con un mezzo del quale non si fidava ancora troppo, quindi i suoi dubbi erano abbastanza comprensibili: lanciò un'occhiata al Corvonero e salì leggermente con la Nimbus di un altro mezzo metro, spostando poi il manico della scopa verso destra con molta lentezza, così da farle cambiare traiettoria; seppur in modo incerto, l'oggetto sembrò rispondere bene e Alexis alzò subito gli occhi su Ferdy per accertarsi di comportarsi nel modo più giusto.
Va bene così?
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da Ferdy » 13/02/2012, 14:32
Uhm, va bene... non dev'essere poi così difficile in fondo. Allora ci provo, ma tu... stammi vicino, d'accordo?La ragazza si stava cominciando a irrigidire e ciò non doveva accadere; tuttavia poteva capirla, dopotutto era lì per migliorare, non per esaminare. La guardò con un bagliore negli occhi, quasi per rassicurarla, un mezzo sorriso e poi un cenno con la testa per rispondere positivamente alla sua richiesta; le rimase vicino, e la guardò muovere la sua Nimbus, e potè notare che la concentrazione in lei faceva fuoriuscire il suo vero spirito, la voglia di fare... Pensando e rimanendo in un certo senso "incantato" si era distratto, ma in fretta, nella sua mente rimise a posto ogni cosa, ritornando a focalizzare il motivo per cui erano lì. La sua scopa si alzò di un altro mezzo metro circa, e lei riuscì a sterzarla, rimanendo pur sempre rigida... Va bene così?Esitò per un momento, poi, concludendo dunque che il problema risiedeva esclusivamente nella sua rigidità lo comunicò alla ragazza, cercando di essere il più chiaro possibile e cercando di rimanere sul linguaggio comune e non ricorrere al gergo "volatile", se così si poteva definire: Bhe... Io credo che seppur il movimento è esatto, il tuo agire è un po poco fluido, devi lasciarti andare maggiormente, meno rigida, più sciolta, grinta, devi essere più volenterosa... quasi a volerla sfidare, a sfidare la forza di gravità, giocandoti di lei! Avanti, proviamo a salire ancora... Avanti sciogliti, Alexis...Fu pacato, non doveva in alcun modo rimproverare ne lei, ne i suoi alunni, altrimenti essi avrebbero accumulato ansia e sarebbero stati impediti, e ciò non doveva accadere in alcun modo. La scrutò ancora all'azione, convinto che la seconda volta sarebbe riuscita in ciò che lui le aveva richiesto. Avanti... so che ce la puoi fare!
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Ferdy
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