Mi rendo conto di averla sorpresa e probabilmente irritata, questo pomeriggio... ma mi creda, ho le mie buoni ragioni.
"Probabilmente"?
Immagino sia un uomo dedito al minimizzare.
La sottilissima nota sarcastica del suo tono fu percepibile ma non aggressiva, mentre andava sedendosi di fronte al misterioso individuo giunto lì quella mattina al chiosco.
Dopo aver chiuso, poco più di un'ora prima, Jonah aveva anche scelto appositamente di non occuparsi dei conti, cosa che solitamente faceva sempre per avere tutto sotto controllo.
Era troppo nervoso e incuriosito e questo lo avrebbe distratto e indotto a sbagliare qualche somma, mandando all'aria un'intera giornata di lavoro e fatica.
Rifiutò lo scotch, in quanto ormai astemio da un bel po', optando per qualcosa di più leggero, ovvero del succo di mirtillo e mora, fattosi portare in camera dal servizio dell'albergo.
Era un salutista, Yasar, dedito alla cura del corpo come dello spirito. Un ex Mercenario con così tanta esperienza da far comprendere facilmente perché la Setta lo avesse preso in esame.
Il motivo per cui possiedo quelle informazioni su sua moglie... è che conosco l'identità di chi l'ha uccisa, e perché: si tratta di un'Organizzazione magica segreta che voleva sfruttare il dolore e la rabbia conseguenti alla sua perdita per spingerla ad aderire alla causa, e farla diventare uno dei suoi soldati.
Rimase apparentemente impassibile, cercando di concentrarsi e trarre profitto dal lungo periodo di yoga affrontato in quegli anni, ma il pugno venne stretto molto forte.
... Come prego?
Questa Organizzazione mi ha mandata qui da lei per ingannarla, facendole credere che sia essa a conoscere l'identità dell'assassino di sua moglie: l'idea è di scambiare la sua fedeltà alla Setta dei 12, questo è il suo nome, con l'informazione che probabilmente desidera di più al mondo... io, invece, le ho appena offerto la verità, e non negherò di volere qualcosa in cambio.
Fantastico... Ho a che fare con un doppiogiochista.
Non la tipologia di persona che apprezzo più al mondo.
Parlò con voce piuttosto bassa e cavernosa. Era chiaro che stesse ancora cercando di controllarsi, di non cedere a nessun tipo di ira, non avendolo fatto nemmeno in passato.
Quella informazione era talmente scottante però da destabilizzarlo moltissimo. Non erano stati i Mercenari a volerlo mettere fuori gioco con quello "scherzo" di cattivo gusto, bensì questa Setta dei 12.
In sostanza, aveva vissuto per diversi mesi in una convinzione assurda e stupida. Tempo prima aveva anche malmenato un Mercenario passato per il suo chiosco per caso a seguito di una missione.
Quanto si stava sentendo idiota e soprattutto in dovere di scusarsi con la Gilda che lo aveva temprato, migliorato e cresciuto per tanti anni senza mai fargli giungere attacchi alle spalle.
Si passò una mano tra i capelli, mentre sospirava affaticato, dando però il "permesso" a Marcus di andare avanti e parlare, pur non piacendogli particolarmente quel tipo di individuo.
Prima, però, c'è un'altra cosa che sento di doverle dire: qualche tempo fa mi sono trovato di fronte alla necessità di dover proteggere una persona, un ex membro della Setta in fuga, fornendole una nuova identità; ho pensato di fornirle quella di una persona, di una babbana, del tutto anonima, che non avrebbe dato nell'occhio, ignorando le informazioni che conosco adesso e che avrebbero modificato la mia scelta.
E questo a me cosa dovrebbe importare?
... le ho dato l'identità di sua moglie, Selene Thompson. E mi scuso per questo.
CHE COSA?!
Scattò in piedi come una furia, sentendo quella notizia allucinante e inconcepibile che lo spinse momentaneamente a perdere il controllo e afferrare per la camicia Azhad, fissandolo come si fissava la persona prossima ad essere dilaniata, spezzata in ogni osso, brutalmente percossa e chissà cos'altro. Ma evidentemente Marcus sapeva interpretare bene chi avesse di fronte, forse analizzando l'energia messa nell'afferrarlo o una particolare luce negli occhi dell'interlocutore, difatti pur non reagendo minimamente e rimanendo fermo, facendosi acchiappare, per modo di dire, si ritrovò dopo cinque secondi mollato di getto.
Jonah non gli avrebbe fatto del male ma non era detto che l'uomo di colore fosse così bravo nel prevederlo. Oppure semplicemente aveva voluto sperare nel buon cuore dell'ex Mercenario, rischiando?
Una di quelle domande che uomini come Marcus non avrebbero mai risolto. Faceva parte del loro ruolo come esseri avvolti nell'ombra.
Non si azzardi mai più a pronunciare il suo nome, sono stato chiaro?!
Lei non esiste più, la donna più bella, amorevole, divertente del pianeta è scomparsa anni fa...
... Io non posso davvero credere che ci sia qualcun'altra che adesso stia sfruttando i suoi occhi meravigliosi per guardare il cielo, il mare, il sole, la luna, le stelle...
Fissava un punto imprecisato nel vuoto, ma gli occhi gli divennero facilmente più lucidi, ripensando alla donna che aveva sposato e al quale si sentiva ancora innegabilmente legato.
Sapeva come andassero certe cose nella malavita o nelle organizzazioni segrete magiche. Non era la prima volta che sentiva di persone che cambiassero aspetto prendendo quello di defunti.
Infatti quella notizia, pur lasciandolo apparentemente distrutto, non sortì un effetto di sorpresa particolare. Per quello tornò seduto, non certo comodo, più che altro cadendo giù a peso morto.
Deglutì saliva amara, inspirando profondamente e desiderando con tutto se stesso che quello fosse solo un assurdo sogno.
Ma Marcus era ancora lì e non era di certo intenzionato ad andarsene. No, lui doveva esprimere la merce di scambio per quella informazione preziosa e pericolosa.
Prima di proseguire mi dica il suo nome, o non andrò avanti nella conversazione con una persona della quale non conosco l'identità.
Se vuole scusarsi per ciò che ha fatto, faccia in modo che quella donna possa avere un futuro tranquillo, sereno... E che possa morire per cause naturali, tra tantissimi anni.
Per quanto riguarda il ricambiare favore su ciò che mi ha detto poc'anzi, non si auguri di potermi chiedere qualcosa in virtù del mio passato.
Non sarò più un Mercenario, anche se ora so che non sono stati loro a privarmi della gioia di continuare a stare con mia moglie.
Il lavoro attuale mi soddisfa e aiuta a non pensare, a non dannarmi... Quindi se desiderasse qualcosa di diverso da una partita abbondante di sciroppi di frutta fatti in casa, temo abbia fatto un viaggio a vuoto.
No, di certo Jonah non sarebbe stato un uomo semplice da convincere o avvicinare. Non c'era riuscita la Setta dei 12 uccidendo la moglie, ergo doveva essere per forza un osso duro.
Ancora sconvolto per aver saputo di una persona con quel corpo in giro per il Mondo Magico, il Marowak alzò di nuovo gli occhi su Azhad, fissandolo intensamente.
Dov'è lei?
Se volessi anche solo osservarla da lontano, discreto e nascosto, dove la potrei trovare?