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I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW
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da Monique » 18/07/2016, 13:48
L'Italian Ranch si presenta come il tipico Pub nel quale rilassarsi con gli amici, giocare a biliardo o freccette, ascoltare buona musica e gustare dell'ottimo e genuino cibo italiano: niente cucina raffinata o per palati sopraffini, all'Italian Ranch la tradizione culinaria del bel Paese fa da padrone, con piatti tipici da nord a sud. Bistecche alla fiorentina cotte sulla brace, pesci di prima qualità fritti e grigliata, polente morbide con sughi di selvaggina, ma anche qualche piatto più "made in USA" come gli hamburgers e gli hot-dogs, ovviamente rivisitati in chiave italiana grazie ad ingredienti semplici ma di prima qualità. Il direttore del pub, Jim Nichols, vi accoglierà con una stretta di mano alla maniera del Texas (preparate il ghiaccio, se siete particolarmente delicati!) e sarà lieto di conquistarvi col suo sorriso e i suoi modi di fare amichevoli e genuini: tutto lo staff, inoltre, composto da ragazzi giovani e volenterosi, vi farà sentire come a casa... anzi, meglio, come in un'allargata famiglia italiana! La struttura del pub comprende:
• Doppi servizi • Area "svago" con: biliardo, freccette, ping-pong, biliardino, mini-hockey • Palchetto rialzato (si possono prenotare delle serate per poter suonare gratis all'interno del pub) • Cucina • Magazzino • Bancone con sgabelli • Area ristoro (32 tavoli per un totale di 140 posti a sedere)
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da Nimue » 08/09/2016, 23:36
@ 13.9.12 ¬ Houston (Texas) ¬ Italian Ranch ¬ 9.27 p.m. @
Da quando Xander se n'era andato, l'atmosfera al pub era cambiata. Si rideva ancora. Si scherzava ancora. Si mangiava e beveva ancora. Ma Nimue leggeva un po' di malinconia negli occhi di Jim, di tanto in tanto. Si era affezionato velocemente al McFly. E si era dispiaciuto quando quest'ultimo aveva deciso di partire. Probabilmente più del dovuto, per pensarci ancora a distanza di mesi. Forse gli dispiaceva anche che lui e Nimue si fossero lasciati. Gli piaceva vedere la nipote di Joe felice. E col moro lo era stata, molto. Ma nulla durava per sempre. O perlomeno, non il suo rapporto col ragazzo, partito per una missione riguardante i genitori. Non se l'era sentito di biasimarlo. Ma un rapporto a distanza senza potersi nemmeno scrivere dalla durata indefinita... Non faceva per lei. Non era così romantica. Né così innamorata, a dirla tutta. Si frequentavano solo da pochissimi mesi. E il sentimento non aveva fatto in tempo a solidificarsi al punto da sostenere un legame di quel tipo. Avevano capito entrambi che era finita. Sì, lui le aveva detto che una volta tornato l'avrebbe cercata, se fosse stata libera. Non voleva certo dargli del bugiardo... ma secondo lei non sarebbe accaduto. Il tempo cambiava tutto. Le persone, i ricordi, i sentimenti. E in fondo le piaceva poterlo pensare così, anche a distanza di tempo. Come il primo ad averle fatto battere seriamente il cuore. Era un bel ricordo, che avrebbe serbato nell'animo. Ma doveva andare avanti, concentrarsi su altro. Sulla sua carriera musicale, ad esempio. Yamato Kusanagi era stato molto chiaro a riguardo... Voleva metterla sotto contratto. Far fruttare la sua musica. Darle uno spazio in quel mondo competitivo e per nulla facile. Le aveva detto di pensarci. Di prendersi tempo. E lei ci aveva riflettuto, più e più giorni. L'unica cosa che la frenava davvero era la sua MagiFarmacia. Se si fosse concentrata sul canto, come avrebbe fatto a tenerla in attività? Non poteva nemmeno chiedere aiuto agli amici, essendo tutti babbani. Alla fine in suo aiuto era giunta l'ultima persona che Nimue si potesse aspettare... La sua sorellastra. Lindë Vilvarin. La Sempreverde Terran, per capirsi. La Allen aveva cominciato a frequentarla saltuariamente alla partenza del McFly. Un modo come un altro per impegnare il cervello, almeno all'inizio. Si vedevano sporadicamente, di solito alle Serre della scuola dove insegnava. I loro incontri non duravano mai più di 40 minuti. E di solito parlavano solo del più e del meno. Una volta, però, il discorso MagiFarmacia era venuto fuori. E Lindë l'aveva informata che, se voleva, di MagiFarmacisti ne conosceva diversi. Avrebbe potuto assumerne uno temporaneamente, mentre iniziava la sua carriera. Vedere come andava. Pagarlo il minimo. Ed in seguito assumerne uno più esperto, se fosse stato il caso. Aveva accettato con qualche difficoltà, non sentendosi a proprio agio all'idea di doverle qualcosa. Ma la donna aveva insistito. E poi così l'eredità di Joe non sarebbe andata perduta. Questo aveva significato, però, non avere più motivi per rifiutare la proposta del Kusanagi. Per questo l'aveva accettata, con emozione. Aspettativa. Ed anche del sano terrore. Erano trascorse più di due settimane dalla sua decisione. I managers della "Cat&Fox" -la casa discografica sotto la Kusanagi Records per cui avrebbe dovuto lavorare- non si erano ancora fatti vivi. Ma la Allen cercava di rimanere calma. Sarebbero arrivati, prima o poi. Ogni sera poteva essere quella giusta. Come quella, ad esempio.
Ehi, Nim!
Dimmi Jim, che c'è? Non dirmi che devo sostituire Tray sul palco un'altra volta, è la quinta questa settimana!
No no, una volta tanto quell'incosciente è puntuale e sobrio... In verità c'è qualcuno che ti cerca!
Qual... cuno?
Sì, quei due tizi laggiù!
Non li aveva mai visti. Ma era sicura che fossero loro. L'istinto non sbagliava mai. E da come si agitava il suo Elemento, poteva darsi una doppia conferma.
Grazie Jim... Ci porteresti qualcosa da bere al tavolo? Magari tre birre, leggere però!
Subito! Ma dimmi, sono forse i due che...
Ssssshhh, non dire niente, lo sai che sono scaramantica!
Jim le sorrise e le fece un occhiolino complice, lasciandola libera di respirare a fondo. Si impose di calmarsi, di fare buona impressione. Ci teneva, insomma. Per se stessa, e anche per Joe. E un po' per il Sagitta. Aveva come l'impressione che sarebbe stato fiero di lei se ce l'avesse fatta. ... no, probabilmente non gliene sarebbe importato nulla. Ma tanto lui non era lì per confermarlo/smentirlo.
Ah-ehm... Salve! Sono Nimue Allen, piacere di conoscervi!
Esclamò la nanetta appena fu loro davanti. Esibì il suo sorriso più accattivante, senza però nascondere un po' di sano nervosismo. Era sintomo di quanto tenesse a quell'incontro. E voleva che i due lo percepissero. Si presentò dunque ad Evan e Calvin -così si chiamavano i managers- mentre Jim portava loro da bere. Sembravano competenti, due che sapevano il fatto loro. Che conoscevano bene il loro mestiere. E, a prima vista, le davano l'idea di essere anche simpatici. Ma il meglio di quell'incontro, lo scoprì dopo, doveva ancora venire.
Oh, eccolo lì, ti chiedo scusa per il suo ritardo ma svolgendo un altro lavoro oltre a quello di Vocal Coach, è dovuto venire per conto suo e forse ha avuto problemi a rintracciare l’indirizzo! Gérôme! Da questa parte!
Non credo farai molta fatica a notarlo… È quello con la testa che sovrasta su tutte le altre!
Si volse, cercando all'istante la persona di cui stavano parlando. Il ragazzo alto impossibile da non notare.
L'unico che mancava all'appello. E senza il quale i discorsi seri non sarebbero potuti cominciare.
Ultima modifica di Nimue il 09/09/2016, 23:34, modificato 1 volta in totale.
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da Gérôme » 09/09/2016, 22:10
Appartamento in Istituto di Gérôme Limassol Cipro 14 - 09 - 2112 Ore 04:03
PIPIPI... PIPIPI... PIPIPI...
Mh... ... Zzzzz...
PIPIPI... PIPIPI... PIPIPI...
... Ronf... Ronf...
PIPIPI... PIPIPI... PIPIPI...
Mmmmhhhh... Che succede... ?
Lentamente il professore di MacroBiologia Storica aprì gli occhi, con la testa affossata sul cuscino, osservando la sveglia che lo infastidiva e lo costringeva a svegliarsi. Sbatté le palpebre più di una volta, sospirando pesantemente, per poi allungare il braccio e spegnere quell'aggeggio malefico che gli stava spaccando la testa in due. Mettendosi seduto sul letto, si passò una mano tra i capelli, accorgendosi anche di avere un po' di bavetta sull'angolo delle labbra.
Giusto... L'appuntamento in Texas con il signor Chambers e il signor Owens... Meglio che mi affretti ad andare sotto la doccia altrimenti non mi sveglierò mai...
Alzandosi in piedi barcollò fino al bagno, mettendosi sotto un meraviglioso getto di acqua ghiacciata che lo aiutò a svegliarsi quasi all'istante. Lavata lunga ed intensa, di quelle che servivano a togliere tutto l'odore di stanchezza e sudore della sera precedente, passata in laboratorio più del dovuto. Doveva evitare di restare a studiare fino a tardi e costringersi così ad appena sei ore di sonno, ma bastavano ed avanzavano, insomma, non era mica pensionato.
Allora... Lì saranno le nove e mezza, quindi sera inoltrata. In Texas farà ancora caldo oppure no? Va beh, una felpa sopra la maglietta la metto, male che va me la tolgo. Dove ho messo l'orologio? ... Ah eccolo qui!
Italian Ranch Houston Texas Il giorno precedente, ore 21:33
Ah-ehm... Salve! Sono Nimue Allen, piacere di conoscervi!
Piacere mio Nimue, io sono Evan Chambers, della "Cat&Fox Sound Studio" e lui è il mio socio in affari, Calvin Owens!
... Piacere...
Calvin fece da subito il distaccato con la Allen, pur rimanendo ugualmente cordiale ed educato. Non voleva di certo farle capire quanto fosse orientato negativamente nel pensare ad una possibile rivale di Ariel. Evan glielo aveva ripetuto almeno trenta volte che facevano due generi completamente diversi ma ormai aveva capito che a certe cose era meglio se l'amico ci arrivasse da solo.
Il Presidente Kusanagi ci ha fornito una demo di alcune tue esibizioni e siamo rimasti piacevolmente colpiti. Hai uno stile che non si sente più tanto, o meglio, non puro come lo esegui tu, ecco perché hai destato la nostra attenzione. Canti da molto? Dove hai effettuato gli studi artistici?
Le solite domande di rito insomma, quelle apposite per capire di più sulla persona e intanto dedicarsi nel prendere un po' di appunti. Calvin intanto la osservava di sottecchi, compreso il vestiario tipicamente casual country con una punta di soft dark, niente a che vedere con Ariel, la FANTASTICA Ariel. Il Chambers di seguito le chiese anche se suonasse strumenti, quali fossero i suoi stili e generi preferiti oltre il proprio e se si ispirasse ad una artista famosa in particolare.
Bene, perfetto, direi che a questo punto la cosa migliore sia farci ascoltare qualcosa, giusto Calvin?
... Sì...
Non badargli troppo, è solo molto analitico e professionale, eheheh!
A proposito di essere professionali, Evan, non possiamo farla esibire senza il Vocal Coach.
Giustissimo, hai ragione... In effetti doveva già essere qui... Oh, eccolo lì, ti chiedo scusa per il suo ritardo ma svolgendo un altro lavoro oltre a quello di Vocal Coach, è dovuto venire per conto suo e forse ha avuto problemi a rintracciare l’indirizzo! Gérôme! Da questa parte!
Non credo farai molta fatica a notarlo… È quello con la testa che sovrasta su tutte le altre!
In effetti, non troppo distante dal loro tavolo, era semplicissimo distinguere un ragazzone alto quasi due metri destreggiarsi tra la folla e irrimediabilmente dare qualche spintone. Chiedeva scusa in continuazione, ad un tratto, facendo cadere la pinta di birra ad un ragazzo, estrasse subito il portafogli per pagargliene una nuova. Terminato il percorso ad ostacoli, finalmente giunse di fronte ai tre che lo attendevano, sorridendo ad ognuno di loro, soffermando un po' di più gli occhi chiari sulla piccola texana.
Sono desolato, non sapevo dove fosse finita la pergamena con su scritto l'indirizzo! Tu dovresti essere Nimue... Gérôme Philip Lamarck, piacere di conoscerti...
Però!... È davvero davvero graziosa... La "Cat&Fox" vuole specializzarsi sulle Cantanti Immagine?
... Belli gli orecchini!
Esordì poi, cercando di farle un complimento qualsiasi che non fosse troppo invasivo o intimo, specie perché comunque stavano svolgendo un colloquio di lavoro. Qualora si fosse avvicinato il padrone del locale per stringergli la mano, il Lamarck non avrebbe avuto problemi, stringendo forte... Parecchio forte. Dopo di che, il docente di Cipro si mise seduto comodo vicino alla ragazzetta, osservando sia Evan che Calvin.
Allora, che mi sono perso?
Abbiamo fatto una chiacchierata di rito con Nimue ed abbiamo segnato qualche informazione importante. Stavamo per chiederle di esibirsi per un brano a sua scelta, ma volevamo che ci fossi anche tu per una valutazione tecnica.
Ah ma sì, naturalmente! Sono pronto... ... Quando vuoi, sono tutto tuo!
Disse poi alla Allen, sorridendole morbido e gentile, non sapendo esattamente quanto la sua voce su una ragazza non Aberrazione facesse un effetto dirompente. Intanto si tolse il maglione blu scuro, lasciandosi solo con una maglietta attillata a maniche lunghe di colore grigio chiaro. Mentre quindi Nimue si preparava per mettersi un po' in mostra e far capire la sua bravura nel canto, Evan e Calvin presero a consultarsi mentre il Lamarck si guardava i loro appunti.
La finisci di comportarti così? Sei odioso!
Non posso farci nulla, al momento per me è solo una arrivista!
Te lo ricordi, vero, che è stata segnalata dal Presidente? Non si è nemmeno proposta lei!
E se fosse tutta una manovra?! Non possiamo esserne certi e poi...
Poi cosa? COSA?!
... E poi Ariel è più bella! Lei è decente, caruccetta, per carità... Ma vuoi mettere con Miss Colombia?
... Calvin... Grrrr...
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da Nimue » 09/09/2016, 23:32
Ah-ehm... Salve! Sono Nimue Allen, piacere di conoscervi!
Piacere mio Nimue, io sono Evan Chambers, della "Cat&Fox Sound Studio" e lui è il mio socio in affari, Calvin Owens!
... Piacere...
È davvero una grande emozione per me conoscervi!
Lo era sul serio. Emozionata. Ed anche un po' nervosa. Lo considerava normale, dopotutto. Voleva piacere loro. Voleva che vedessero del talento in lei. Che la prendessero sotto la loro ala. E che le permettessero di vivere della sua più grande passione.
Il Presidente Kusanagi ci ha fornito una demo di alcune tue esibizioni e siamo rimasti piacevolmente colpiti.
Da... davvero? Oh, mi fa tanto... tanto piacere!
Tutta la sua sicurezza era improvvisamente svanita. Si sentiva piccola. Beh, quello lo era. Ma fragile, soprattutto. Felice e compiaciuta. Le guance rosse lo dimostravano. E di solito, con quello sguardo, era difficile considerarla negativamente. Ma forse Calvin sarebbe stato la prima eccezione a quella regola.
Hai uno stile che non si sente più tanto, o meglio, non puro come lo esegui tu, ecco perché hai destato la nostra attenzione. Canti da molto? Dove hai effettuato gli studi artistici?
Canto fin da quando ero piccola grazie a mio nonno... è stato lui a farmi amare la musica. Non ho effettuato studi specifici, non ho nemmeno provato ad entrare al coro della Cyprus nel periodo scolastico...
Colpa di Clarissa. Quella donna non le era mai piaciuta. Troppo crudele, troppo fredda e dedita alla vittoria. Nimue voleva cantare per piacere. Per divertimento. Per passione. Non per umiliare il prossimo. Con lei non sarebbe mai potuta andare d'accordo.
... ho imparato tutto ciò che so da sola, grazie all'esercizio quotidiano, alla pratica e alla perseveranza. Anche se certo, se non ci fosse stato mio nonno probabilmente non sarei mai arrivata ad un livello tale da farmi notare dal Presidente Kusanagi.
Perché negare l'importanza di Joe? Non avrebbe mai potuto farlo, nemmeno volendo. E tanto la Allen non voleva.
Suono la chitarra acustica da quando ho cominciato ad approcciarmi alla musica, oltre al country mi piacciono molto il pop melodico e la musica sperimentale, e come artisti a cui mi ispiro, beh... naturalmente Cornelia McTyncale, l'indiscussa regina del country! Però ci sono tanti altri cantanti che seguo e che amo, come Desmond e i Saber Dynamos, ed anche Ariel Jiménez!
S'illuminò per un secondo, nel pronunciare il suo nome.
So che lavora con voi e che può sembrare che lo dica solo per compiacervi... ma la trovo davvero eccezionale, con una voce incredibile! Io non sono minimamente al suo livello, ma credo che se lei sia migliorata così tanto sotto la vostra guida... allora forse ci sono buone speranze anche per me.
Sorrise lievemente. Un po' timida. Impacciata. Ma sincera, assolutamente sincera. Non sapeva mentire per vendersi al meglio. Non ci riusciva proprio. E poi era meglio così. Almeno a chi piaceva, piaceva per il proprio essere. E non per ciò che mostrava.
Bene, perfetto, direi che a questo punto la cosa migliore sia farci ascoltare qualcosa, giusto Calvin?
... Sì...
Non badargli troppo, è solo molto analitico e professionale, eheheh!
Oh, certo! Nessun problema, è giusto che io sia giudicata nel modo più distaccato possibile.
A proposito di essere professionali, Evan, non possiamo farla esibire senza il Vocal Coach.
Giustissimo, hai ragione... In effetti doveva già essere qui... Oh, eccolo lì, ti chiedo scusa per il suo ritardo ma svolgendo un altro lavoro oltre a quello di Vocal Coach, è dovuto venire per conto suo e forse ha avuto problemi a rintracciare l’indirizzo! Gérôme! Da questa parte!
Non credo farai molta fatica a notarlo… È quello con la testa che sovrasta su tutte le altre!
Mh?
Il ragazzo -gigante- che si avvicinò loro goffamente poco dopo... Era bellissimo. Alto, immensamente alto, coi capelli e gli occhi chiari, il fisico possente. E quando lo sentì parlare, la sua voce non poté non incantarla.
Sono desolato, non sapevo dove fosse finita la pergamena con su scritto l'indirizzo! Tu dovresti essere Nimue... Gérôme Philip Lamarck, piacere di conoscerti...
N-Nimue Allen... pia... piacere...
Balbettò la mora. Dannandosi per la figura da stupida che probabilmente stava facendo. Ma consapevole di non riuscire proprio a farne a meno. Aveva un sorriso contagioso, solare. Dolce e gentile. E poi quella voce... Avrebbe potuto passare ore ed ore ad ascoltarlo parlare. Di qualsiasi argomento, per di più, e con gioia. Rapita, incantata. E chissà come sarebbe potuto essere sentirlo cantare...
... Belli gli orecchini!
A-Ah... Grazie! Sono i miei orecchini portafortuna...
Confessò Nimue, con una risatina nervosa. Quel giorno li aveva messi senza pensarci. O forse il suo inconscio aveva capito che quella sera sarebbe stata speciale. Merito del Conflux? Da quando era una Gildata, le veniva più semplice pensarlo. Intanto Jim portò da bere a tutti. Quattro birre, ovviamente. Alla maniera del Texas, con tanto di stretta di mano. Quella di Gérôme gli piacque particolarmente. E non era nemmeno difficile capirne il motivo.
Allora, che mi sono perso?
Abbiamo fatto una chiacchierata di rito con Nimue ed abbiamo segnato qualche informazione importante. Stavamo per chiederle di esibirsi per un brano a sua scelta, ma volevamo che ci fossi anche tu per una valutazione tecnica.
Ah ma sì, naturalmente! Sono pronto...
A... Anche io...
... Quando vuoi, sono tutto tuo!
Probabilmente in quel preciso istante la sua affinità al Fulmine schizzò al massimo possibile. Non poteva dirle certe cose con quella voce, insomma! Arrossì vistosamente, sentendo le guance diventare roventi. Per fortuna si poteva pensare che fosse tutto a causa del dover cantare di fronte a loro. Fu proprio quel pensiero, invece, a spingerla a calmarsi. Non poteva giocarsi un'occasione come quella a causa degli ormoni. Non se lo sarebbe mai perdonato. Joe non gliel'avrebbe mai perdonato. Prese un lungo respiro, allontanandosi dunque dal tavolo. Raggiunse il palco, lì dove la band già la aspettava. Avevano capito, i ragazzi, cosa ci fosse in palio per Nimue. E volendole bene -come tutti lì dentro- desideravano aiutarla. Non sapeva bene cosa cantare. O meglio, non si era preparata nulla. Ma aveva composto da un po' di tempo una canzone. L'aveva fatta sentire solo a Caleb, e a lui era piaciuta. Forse l'amico era di parte, ma di solito commentava con sincerità ciò che la Allen gli proponeva. Poteva solo sperare che il suo giudizio combaciasse con quello dei giudici. Lo spartito l'aveva con sé. Come sempre, come tutti quelli delle sue canzoni. Lo duplicò di nascosto con la magia. Lo distribuì alla band. Gli strumenti erano già accordati. Tutto era pronto. La sua grande occasione era appena arrivata. E Nimue avrebbe fatto di tutto per giocarsela al meglio.
I don't have any answers I'm not short on questions anymore Still choosing lost causes, Defending battles and hopeless wars
With the right heart Wrong decision Keeps you blinded Tunnel vision Oh the road to Love is paved with good intentions
I'm still getting to the good part The breaking down Learning how to write my story And I'm in the middle of the madness The live and lose Finding who I'm gonna be From the start till the end I'm still learning the road between
La voce della Allen era calda. Avvolgente. Coinvolgente. Molti clienti smisero di parlare. Alcuni presero posto. Si vedeva che lì tutti la conoscessero. Che amassero sentirla cantare. E i managers della casa discografica? E quel gigante mozzafiato del Lamarck?
I'm gonna need to borrow patience A shot of courage for letting go Rent a little wisdom Until I can afford my own
With the right heart Wrong decision Going slower Tunnel vision Oh, the road to Love is paved with good intentions
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Jim sorrise, da lontano. Un omone grande e grosso con gli occhi lucidi per l'emozione. Era un tenerone, c'era poco da fare. Voleva che Nimue avesse il meglio dalla vita. Che ce la facesse, perché credeva in lei. Proprio come ci credeva Joe.
And I know it ain't gonna be easy, no But I'm a fighter and you can't take that from me, no This is just a page in the chapter I'm in
Sapeva di non avere una voce potente. Di non essere chissà quanto dotata vocalmente. Ma non era su quello che puntava. Nella sua semplicità, credeva di poter trasmettere tanto. Di spingere il prossimo ad immedesimarsi in ciò che cantava. Di trasportarlo nel proprio mondo. Con dolcezza, con carezze delicate. Lentamente, anche. Ma non serviva a nulla ripeterselo, tentare di convincersene. Non era lei a giudicarsi, quella sera. Quella sera il suo parere non contava nulla. Quella sera il suo futuro era nelle mani altrui.
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Gli applausi dei clienti li sentì fino ad un certo punto. Era concentrata su altro, comprensibile no? Fece un inchino veloce, comunque, di ringraziamento. Posò il microfono, scese dal palco, e tornò dal trio che la aspettava. Con buone notizie per lei, si sperava.
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da Gérôme » 10/09/2016, 18:18
Hai uno stile che non si sente più tanto, o meglio, non puro come lo esegui tu, ecco perché hai destato la nostra attenzione. Canti da molto? Dove hai effettuato gli studi artistici?
Canto fin da quando ero piccola grazie a mio nonno... è stato lui a farmi amare la musica. Non ho effettuato studi specifici, non ho nemmeno provato ad entrare al coro della Cyprus nel periodo scolastico...
Ah bene, quindi completamente autodidatta! Quindi è tuo nonno che fino ad ora ti ha fatto da manager? È qui per caso? Possiamo conoscerlo?
Una leggera gaffe da parte del Chambers che, una volta saputo del decesso, accusando il colpo abbassò un momento il capo con aria dispiaciuta.
Non sapevo... Condoglianze in ritardo e perdonami per la brutta figura.
Continuarono a parlare e ad affrontare altri discorsi, chiacchierando però prevalentemente della preparazione artistica e le inclinazioni stilistiche della ragazza. Evan si comportava sempre in modo molto professionale ed attento, quella era decisamente la carriera che faceva per lui, più andavano avanti e più se ne rendeva conto. Al momento poi di nominare gli artisti "Guida", Calvin affilò lo sguardo sulla Allen, diventando immediatamente più sospettoso.
Però ci sono tanti altri cantanti che seguo e che amo, come Desmond e i Saber Dynamos, ed anche Ariel Jiménez! So che lavora con voi e che può sembrare che lo dica solo per compiacervi... ma la trovo davvero eccezionale, con una voce incredibile! Io non sono minimamente al suo livello, ma credo che se lei sia migliorata così tanto sotto la vostra guida... allora forse ci sono buone speranze anche per me.
Ariel è stata la nostra prima stella, l'astro nascente che ha illuminato i corridoi della nostra casa discografica ormai quattro anni fa, quasi cinque. Sono sicuro che nel caso saprete diventare buone amiche, anche perché d'altronde avere due stili completamente opposti, quindi una rivalità risulterebbe inutile. Giusto Calvin... Calvin?!
Ma chi credi di incantare con quel sorriso dolce, quegli occhi luminosi e quella voce gentile, mh?! Evan forse sarà un tonto ma io sono sveglio e attento, arrivista e anche falsa! Certo, tra tutte le artiste più in vista e famose sei andata a prendere proprio una esordiente... Tsk... Ti ho capito subito a te, carina!
Calvin sei ancora qui con noi?!
Mh? Cosa? Ah sì sì, certo! E-ero un po' soprappensiero, tutto qui!
In realtà Evan aveva capito perfettamente dove stesse il collega con la testa, ma preferì soprassedere momentaneamente, anche perché ormai era arrivato anche il Vocal Coach. Gérôme si presentò molto cordialmente con la ragazza, la quale in risposta si mostrò decisamente tanto imbarazzata, comportamento strano per entrambi i manager. Successivamente il Lamarck le fece un piccolo complimento e quando la invitò a cantare perché era pronto ad ascoltarla, un picco di energia elettrica si scatenò nel suo animo.
Allora è una Consorella del Fulmine. Wow... Credo proprio si tratti di una Tempesta. Dovrò raccontarlo a Cappie, magari la conosce!
Pensò tra sé mentre la "nanetta" si alzava lentamente e si avviava verso il palchetto, dando così modo al docente di Cipro di lanciare un'occhiata svelta al suo fondoschiena. Da quando aveva scelto di andare avanti e non pensare più di troppo ad Ariel e al suo due di picche, Gérôme provava ad imporsi di avere atteggiamenti un po' più "maschi" e "impulsivi". Il Ghiaccio ovviamente non lo aiutava, ma il carattere naturalmente estroso del Lamarck faceva sì che l'Elemento non lo ostacolasse eccessivamente nei suoi comportamenti meno controllati.
Alto... Pieno... Neanche troppo piccolo considerando che è piccola lei. Probabilmente ha delle coscette non tanto magre, niente male davvero, anzi!
Gérôme apprezzava sia le ragazze poco prosperose che parecchio prosperose, l'importante era non stare nel mezzo, o comunque gradiva di meno. A prescindere però le gambe eccessivamente magre non lo attiravano per nulla, mentre invece Nimue Allen era perfettamente in linea col suo gradimento. Ovviamente stava lì per giudicare, non certo per fare il casca morto con una possibile nuova artista da seguire, quindi recuperata la concretezza di intenti, si mise ad ascoltarla.
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Che ne dici?
La capigliatura non mi fa impazzire!
... Della canzone!
Aaaaahhhh... Mh, beh, buon ritmo, atteggiamento su cui si dovrebbe lavorare ma partenza adeguata. Quel suo muovere il braccio verso l'alto e chiudere gli occhi mi sa troppo di retrò e poi fornisce poco contatto spirituale con chi la ascolta. La potenza vocale non è di mia competenza, ma secondo me è deboluccia, siamo davvero sicuri che ne valga la pena?
Assolutamente sì.
Sia Evan che Calvin portarono la loro attenzione verso il Lamarck, che ascoltava calmo, concentrato e analitico l'esibizione della texana dal bel culetto.
Spiegati meglio, siamo curiosi.
Negli acuti ondeggia tra le tre e le sei ottave e noi sappiamo bene che Ariel ormai raggiunge anche le otto ottave con un po' di sforzo. Ma Nimue ha una morbidezza nel timbro ed una pulizia vocale che Ariel ha acquisito soltanto dopo tantissimo esercizio. Inoltre dovete considerare le inflessioni verbali e dialettali del luogo di provenienza: quando canta il suo inglese si perfeziona. Ariel invece spesso e volentieri ancora non riesce a celare del tutto la sua inclinazione latina e si sta esercitando da molte settimane per togliere questo difetto, in Nimue pressoché nullo. Hanno un anno di differenza ma lei, leggendo i vostri appunti, è cresciuta e si è esercitata da sola, senza essere seguita da Vocal Coach, preparatori artistici o altro. Nutro speranze ferree nei confronti di una ragazza simile: secondo me potrebbe sul serio fare la differenza, senza nulla togliere alla nostra fantastica colombiana.
Evan si volse verso Calvin, fissandolo come a dire "ecco, beccati questa", mentre intanto Nimue proseguiva il proprio brano e successivamente lo terminava.
And I'm still getting to the good part The breaking down Learning how to Write my story And I'm in the middle of the madness The live and lose Finding who I'm gonna be From the places I've been To wherever I'll go From the start till the end I'm still learning the road between
Nel suo lavoro, il Lamarck era perfetto e sapeva riconoscere subito sia pregi che difetti, individuando gli elementi positivi o poco incisivi, merito dell'addestramento ricevuto dalla zia. Per quanto Clarissa non fosse la persona migliore del mondo, come insegnante in tal senso lo aveva temprato e forgiato impeccabilmente, rendendolo affidabile al 100%. Ecco perché quando applaudiva al termine di una canzone, chi si era esibito poteva essere certo di essere andato bene, anzi, benissimo.
I miei complimenti, un testo davvero interessante, è una tua canzone? Appare scontato quindi che tu sia anche una cantautrice, quanti brani per conto tuo hai già finito e completato? Se per te va bene, vorremmo darci un'occhiata in futuro.
Aggiunse subito il Chambers, bevendo un sorso di birra.
Gérôme, hai qualche appunto da farle?
Oh sì, certamente. Allora... Hai una respirazione troppo pesante mentre canti, questo fa sì che qualche volta, sfiatando nel microfono, infastidisci la resa vocale. Dovresti quindi esercitarti nell'incamerare più aria e sfruttare molto di più il diaframma, ma si tratta di tecnica e le lacune da autodidatta sono più che ovvie e comprensibili.
Finalmente qualche difetto, ahahah! Il tuo futuro Vocal Coach non ha fatto altro che tessere le tue lodi mentre cantavi! In parole povere ha detto che secondo lui sei una promessa musicale da prendere seriamente in considerazione, quindi immagino avrai capito dove voglio arrivare...
La Allen aveva capito benissimo, Evan Chambers era d'accordo sul farle firmare un contratto di collaborazione con la "Cat&Fox". Il ragazzo osservò velocemente Calvin così che anche lui alla fine cedesse all'ovvia bravura della moretta e acconsentisse a farla entrare in "famiglia", per così dire. Non appena Evan estrasse il contratto e lo allungò verso la cantante, pure Gérôme le si rivolse subito per complimentarsi.
Congratulazioni, vedrai, faremo un'ottima squadra!
Mentre Nimue quindi si preoccupava di firmare, il Lamarck cercò con lo sguardo il proprietario del locale, alzandosi di seguito e raggiungendolo. Gli chiese se fosse possibile utilizzare il palco dove si era prima esibita la texana, perché anche a lui andava di cantare qualcosa. Fortunatamente per Jim non vi fu alcun problema ad accettare, forse anche con l'intento di essere accomodante verso i nuovi datori di lavoro della "nanetta" dell'Italian Ranch.
Ma, dov'è finito Gérôme?
Ehm... Coff coff... Prova... Prova... Ok, mi sentite tutti? Perfetto, voi non mi conoscete...
Molti si voltarono verso il palco dove il ragazzone stava parlando attraverso il microfono.
... ma ci tenevo ad informarvi che da oggi sono il Vocal Coach della vostra carissima amica, Nimue Allen. Infatti vorrei che faceste un applauso caloroso a questa ragazza che oggi inizia la sua avventura come possibile futura cantante famosa. Per augurarle tutto il meglio possibile, canterò qualcosa di mio... Anche perché mi sembra giusto che stia tranquilla da subito sul fatto che il suo "allenatore" non è un incompetente!
Sorrise a quella battuta, mentre si avvicinava alla tastiera, posava sul leggio una pergamena magica e faceva finta di inserire una chiavetta usb nello strumento. In tal modo i babbani non avrebbero capito che la vera base musicale provenisse dal foglio magico, ipotizzando che fosse nella memoria del normale oggetto tecnologico della cultura non magica. Le luci calarono leggermente e Gérôme Philip Lamarck, chiudendo gli occhi, diede il via alla propria performance, mentre l'espressione di Calvin si ammorbidiva quasi di riflesso.
... Aaaaahhh, ma come fa ad esistere un maschio che canta così?
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da Nimue » 10/09/2016, 21:49
Hai uno stile che non si sente più tanto, o meglio, non puro come lo esegui tu, ecco perché hai destato la nostra attenzione. Canti da molto? Dove hai effettuato gli studi artistici?
Canto fin da quando ero piccola grazie a mio nonno... è stato lui a farmi amare la musica. Non ho effettuato studi specifici, non ho nemmeno provato ad entrare al coro della Cyprus nel periodo scolastico...
Ah bene, quindi completamente autodidatta! Quindi è tuo nonno che fino ad ora ti ha fatto da manager? È qui per caso? Possiamo conoscerlo?
No, lui... Purtroppo è venuto a mancare non molto tempo fa.
Rispose Nimue. Lo sguardo si rabbuiò per qualche istante. Le accadeva sempre, inevitabilmente, quando pensava a Joe. Si costrinse a non pensarci. Fece un piccolo sorriso, scuotendo il capo.
Non sapevo... Condoglianze in ritardo e perdonami per la brutta figura.
Non si preoccupi, non poteva saperlo. Ad ogni modo... non ho mai avuto un manager. La musica è sempre stata la mia passione, ma finora l'ho trattata come un passatempo, e sono stata io il manager di me stessa.
Ecco perché un contratto con loro le avrebbe cambiato radicalmente la vita. Ecco perché, avendo deciso di seguire quel sogno, ci tenesse tanto. Ecco perché, ora, cercava di tenere a bada il nervosismo con risultati medio-scarsi.
Però ci sono tanti altri cantanti che seguo e che amo, come Desmond e i Saber Dynamos, ed anche Ariel Jiménez! So che lavora con voi e che può sembrare che lo dica solo per compiacervi... ma la trovo davvero eccezionale, con una voce incredibile! Io non sono minimamente al suo livello, ma credo che se lei sia migliorata così tanto sotto la vostra guida... allora forse ci sono buone speranze anche per me.
Ariel è stata la nostra prima stella, l'astro nascente che ha illuminato i corridoi della nostra casa discografica ormai quattro anni fa, quasi cinque. Sono sicuro che nel caso saprete diventare buone amiche, anche perché d'altronde avere due stili completamente opposti, quindi una rivalità risulterebbe inutile.
Rivalità?
Aggrottò la fronte. Perplessa. Interdetta.
Giusto Calvin... Calvin?! Calvin sei ancora qui con noi?!
Mh? Cosa? Ah sì sì, certo! E-ero un po' soprappensiero, tutto qui!
Non sono sicura di aver capito il discorso... perché pensate che potesse nascere una rivalità tra me ed Ariel? Oltre ad amare e comporre due generi musicali molto diversi, non sono minimamente alla sua altezza... e poi sono certa che ci siano almeno un milione di cose che potrei imparare da lei.
Umile per natura. Onesta per carattere. E leale per educazione. Sorrise ad entrambi, educatamente. Ma quando vide Gérôme le risultò impossibile non scomporsi. Era bellissimo, affascinante, gigantesco -almeno per lei che era una nanetta in tutto e per tutto. E la sua voce, naturalmente, la incantava. La trasportava, cullava le sue fantasie. Si sentiva spontaneamente più timida di fronte a lui. E più nervosa all'idea di cantargli di fronte. Tuttavia non poteva certo tirarsi indietro. Ne andava del suo futuro. Del suo sogno. E poi sapeva cantare, cavolo! Doveva solo dimostrarlo. Per questo si alzò in piedi, allontanandosi dal tavolo. Ancheggiando in modo spontaneo, automatico. Arrivò sul palchetto, si mise d'accordo coi musicisti. E, semplicemente, iniziò a cantare. Cantò con emozione, con trasporto. Cantò rilassandosi, senza pensare più a nulla. Cantò per il gusto di farlo. Cantò per emozionarsi e per commuoversi. E ad esibizione finita, tornò dal trio con la consapevolezza di aver fatto del proprio meglio. Sarebbe bastato per convincerli?
I miei complimenti, un testo davvero interessante, è una tua canzone?
Sì, l'ho scritta io. È un testo recente, in effetti... e mi fa molto piacere che le sia piaciuta.
Appare scontato quindi che tu sia anche una cantautrice, quanti brani per conto tuo hai già finito e completato? Se per te va bene, vorremmo darci un'occhiata in futuro.
Ne ho circa una quindicina pronti, ed altrettanti in fase di lavorazione... Certamente, non avrei problemi a farvi visionare i miei testi.
Se fossero stati i suoi capi, avrebbe seguito fedelmente le loro direttive. Dopotutto non sarebbe stato nel loro interesse che Nimue avesse successo?
Gérôme, hai qualche appunto da farle?
Oh sì, certamente. Allora... Hai una respirazione troppo pesante mentre canti, questo fa sì che qualche volta, sfiatando nel microfono, infastidisci la resa vocale. Dovresti quindi esercitarti nell'incamerare più aria e sfruttare molto di più il diaframma, ma si tratta di tecnica e le lacune da autodidatta sono più che ovvie e comprensibili.
Grazie per il suggerimento! So che ci sono tanti punti da migliorare nel mio modo di cantare, perciò m'impegnerò a fondo per riuscirci!
Esclamò la Allen quasi senza fiato. Ma il Lamarck per caso faceva quell'effetto a tutte? Perché, se così fosse stato, non ci avrebbe trovato nulla di anomalo. Non con quella presenza. Non con quel sorriso. Non con quella voce.
Finalmente qualche difetto, ahahah! Il tuo futuro Vocal Coach non ha fatto altro che tessere le tue lodi mentre cantavi!
Fu... Futuro...
In parole povere ha detto che secondo lui sei una promessa musicale da prendere seriamente in considerazione, quindi immagino avrai capito dove voglio arrivare...
L'emozione che provò alla vista di quel contratto fu indescrivibile. Il Fulmine impennò dentro di lei. Gli occhi si fecero appena lucidi. Il cuore prese a battere fortissimo. Le guance si arrossarono per l'emozione. E dentro di sé le sembrò anche di sentire la risata orgogliosa di Joe. Ovunque fosse, era certa che fosse fiero di lei.
Congratulazioni, vedrai, faremo un'ottima squadra!
Ne... ne sono certa...
Il sorriso le si ampliò sulle labbra. Se non fosse stato poco professionale, si sarebbe messa a saltare. Invece si trattenne. Meglio concentrarsi su altro, come la firma del contratto. Da quel momento in poi non sarebbe tornata indietro. La sua vita avrebbe subìto una brusca svolta. Un nuovo capitolo sarebbe cominciato. Ed avrebbe dovuto impegnarsi molto per dimostrare di esserne all'altezza.
Ecco... Questa credo sia l'ultima firma!
Ma, dov'è finito Gérôme?
Mh? Forse è andato in bagno... ?
Ehm... Coff coff... Prova... Prova... Ok, mi sentite tutti? Perfetto, voi non mi conoscete...
Si volse anche Nimue, nel sentire la sua voce. Gérôme era salito sul palco. Da lì era ancora più bello. Come poteva essere? Probabilmente era la Allen a rincoglionirsi sempre di più nel guardarlo.
... ma ci tenevo ad informarvi che da oggi sono il Vocal Coach della vostra carissima amica, Nimue Allen. Infatti vorrei che faceste un applauso caloroso a questa ragazza che oggi inizia la sua avventura come possibile futura cantante famosa.
L'applauso scrosciò all'istante. E durò a lungo. Le volevano davvero tutti un gran bene. Chi batteva di più le mani era, ovviamente, Jim. Con gli occhi ancora più lucidi ed il naso rosso. Lo avrebbe abbracciato fino a farsi spezzare le ossa, appena fossero stati soli.
Per augurarle tutto il meglio possibile, canterò qualcosa di mio... Anche perché mi sembra giusto che stia tranquilla da subito sul fatto che il suo "allenatore" non è un incompetente!
Non aveva certo ipotizzato che egli fosse stonato. Anzi, con una voce del genere... Ma per quanto le piacesse, non c'era paragone con quella stessa voce che cantava. Nimue si ritrovò ad essere rapita dalla prima nota. E a non poter che dare ragione a Calvin, totalmente.
... Aaaaahhh, ma come fa ad esistere un maschio che canta così?
Non lo so… ma ringrazio la Trama per la sua generosità...
Una voce profonda, quella di lui. Intensa. Coinvolgente. Emozionante. La Tempesta si ritrovò a desiderare che stesse cantando per lei. Solo per lei. Si ritrovò a volere che fossero da soli. Solo loro due. Solo loro e quella musica. Solo loro e le loro voci che cantavano insieme. Rapita, ecco come appariva ad un occhio esterno. Non si trattava nemmeno più di essere affascinati dall'estetica dell'altro. Era la musica di lui che richiamava il suo spirito. Che lo innalzava. Che lo faceva volare. ... che la faceva innamorare.
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da Gérôme » 11/09/2016, 17:18
Ecco... Questa credo sia l'ultima firma!
Ma, dov'è finito Gérôme?
Mh? Forse è andato in bagno... ?
Ehm... Coff coff... Prova... Prova... Ok, mi sentite tutti? Perfetto, voi non mi conoscete...
In effetti forse una capatina al bagno dopo l'avrebbe fatta, ma adesso il suo intento non era affatto "cambiare l'acqua al pesce", per così dire. Voleva dare il proprio personale benvenuto a Nimue Allen nella "Cat&Fox" e tra l'altro dimostrarle che potesse fidarsi ciecamente di lui sotto il profilo tecnico e artistico. Per Gérôme non era scontato che lei lo ritenesse automaticamente all'altezza, voleva darle prove concrete, gli sembrava giusto e rispettoso.
... Aaaaahhh, ma come fa ad esistere un maschio che canta così?
Non lo so… ma ringrazio la Trama per la sua generosità...
Calvin inarcò il sopracciglio appena un istante, ma si dimenticò quasi subito di quella uscita da parte della Allen in quanto pure lui era rimasto estasiato dalla musica del Lamarck. Evan, nel frattempo, non essendo soggetto al fascino del Vocal Coach, continuò a sistemare i documenti in ordine e a scuotere il capo ripensando al pessimo comportamento del socio. Era ovvio che per Nimue non ci fosse alcun motivo di concorrenza, anzi, quella ragazza era proprio ciò che a loro serviva: una persona onesta, brava e soprattutto UMILE.
Just give it one more try to a lullaby And turn this up on the radio If you can hear me now I'm reaching out To let you know that you're not alone And if you can't tell, I'm scared as hell 'Cause I can't get you on the telephone So just close your eyes Oh, honey here comes a lullaby Your very own lullaby Oh, honey here comes a lullaby Your very own lullaby...
Gérôme di sicuro non desiderava per forza applausi od ovazioni, ma se ce ne fossero state di sicuro avrebbe ringraziato tutti quanti, per poi alzarsi e tornare verso il tavolino. Quando aveva la possibilità di cantare e sfruttare una struttura di amplificazione, il Lamarck lo faceva sempre, perché di suo ormai gli capitava davvero di rado. Dovendo aiutare sempre Ariel non aveva la libertà e soprattutto il tempo per divertirsi con la musica.
Complimenti Gérôme... Sei come sempre divino...
Grazie mille... E a te è piaciuta?
Chiese immediatamente alla Allen rimettendosi seduto vicino a lei e sorridendole con gentilezza e genuinità.
Perfetto! Allora... Nimue, in parole povere la struttura della nostra casa discografica sarà pronta a partire da Gennaio. Quindi purtroppo significa che fino ad allora dovrai per forza lavorare a Londra presso la sede centrale. Il Presidente ha dato disposizioni che, vista la difficoltà di spostamento, potrai effettuare un tempo parziale. Tre giorni a settimana, tre ore di prove, questo è quanto. Gérôme sarà a tua disposizione, naturalmente, ma dobbiamo cercare di non incrociare i turni con Ariel.
Mentre diceva questo, il Chambers spostava la cartellina verso la Allen, mostrandole una tabella suddivisa in giorni della settimane e orari di lavoro. Stando alle caselle segnate da Evan, Nimue poteva scegliere tra il Lunedì mattina, Martedì pomeriggio, Mercoledì pomeriggio, Giovedì mattina, Venerdì pomeriggio e Sabato mattina. L'orario mattutino andava dalle ore 10:00 alle ore 13:00 mentre quello pomeridiano dalle ore 16:00 alle ore 19:00.
Metti pure una "x" dove preferisci, al resto ci penseremo noi! Questa è la tessera magica per attivare i distributori automatici nell'area relax. La puoi caricare di Galeoni tramite la tua banca ed hai uno sconto personale del 30% su ogni prodotto.
Di fronte però c'è un'ottima caffetteria che fa anche da ristorante a pranzo, qualora ti andasse qualcosa di un po' più preparato ed espresso.
È importante che da adesso in poi tu sappia di non poter più effettuare nessuna dimostrazione musicale, di nessun genere. Questo vuol dire che purtroppo dovrai comunicare al padrone di questo locale che, a meno che non paghi una somma alla nostra casa discografica, tu non potrai più esibirti per lui. So che è una rottura di scatole ed anche Ariel all'inizio ha fatto fatica ad abituarcisi, ma noi organizzeremo concerti per te e se le persone che vogliono ascoltarti sapessero che basterebbe venire qui la sera senza pagare il prezzo di alcun biglietto, il bilancio delle nostre vendite andrebbe un po' a picco, capisci?
Signor Chambers, non vorrei assolutamente interrompere ma... Insomma, da quello che ho visto, qui tutti le vogliono bene e il padrone del locale era anche commosso mentre la sentiva. Non si potrebbe, che so, fare una specie di accordo per il quale Nimue può esibirsi qui una volta al mese e una percentuale dell'incasso della serata va a noi? In questo modo non ci andremmo troppo a rimettere... Giusto?
Gérôme aveva un cuore buono, comprendeva quando qualcosa poteva dispiacere tantissimo e non gli andava che la Allen ne soffrisse nel decidere di affiliarsi alla "Cat&Fox". Un bellissimo gesto, senza dubbio, ma onestamente impossibile da accontentare, nemmeno per un ragazzo elastico mentalmente come Evan Chambers. Anche se certo, forse con qualche lieve modifica...
... Una volta al mese credo sia ugualmente troppo. Potrei azzardarmi a parlare di una volta ogni tre, ma questo solo fino a quando Nimue non sarà eccessivamente famosa, ok? Mi spiace davvero, più di questo non posso proprio... Altrimenti poi sono io a sentirmi il Presidente sbraitare!
Meglio di nulla. Il Lamarck fu molto felice di aver trovato quella piccola soluzione, forse perché intuiva quanto alla ragazza andasse di esibirsi lì ogni tanto, semplicemente perché da lì era cominciato tutto. Non bisognava mai abbandonare la bellezza dei luoghi dove nascevano i sogni, Gérôme lo sapeva bene, ecco perché aveva ripreso ad abbracciare la musica nella sua vita, non concentrandosi solo sulla scienza. I due manager a quel punto si alzarono in piedi, dando la mano alla texana, Calvin molto più distrattamente e con poco entusiasmo.
I restanti dettagli saranno discussi a partire dalla prossima settimana quando verrai a Londra. Il nostro compito è concluso, quindi ce ne andiamo. Ancora una volta benvenuta! Gérôme, tu cosa fai, vieni con noi o resti qui?
Ecco, beh, se non vi dispiace, io resterei per mangiare qualcosa. La sveglia all'alba mi provoca un'apertura impressionante dello stomaco! Buon rientro!
D'accordo, allora buon appetito!
Ci vediamo fusto!
Evan e Calvin si avvicinarono al padrone del locale e lo salutarono cordialmente, per poi andare via e lasciare quindi Gérôme lì da solo.
Noto che i tuoi amici hanno una gran voglia di abbracciarti e festeggiare! Vai pure, non devi per forza farmi compagnia! Basta che mi dici qual è il piatto forte qui, poi posso regolarmi da solo...
Tranquillizzò così la Allen, lasciandola eventualmente correre dalla comitiva per una sorta di "evviva" generale, meritatissimo e quasi d'obbligo. Avendo quindi saputo dalla ragazza che uno dei pezzi più gustati delle cucine dell'Italian Ranch fossero le alette di pollo fritte e speziate, se ne ordinò una porzione con patatine fritte. Non esattamente dedito al cibo leggero, il Lamarck, specie quando gli veniva la fame da sveglia presto, quella alla quale non sapeva proprio resistere.
Woah! Che aspetto magnifico! Grazie infinite... Mh... Deliziose in effetti!
Panatura leggera e asciutta, spezie presenti ma non eccessive (anche perché lui essendo Ghiaccio mal sopportava il piccante esagerato) e patate croccanti e cotte al punto adeguato. Il ketchup poi, fatto direttamente lì nel locale e quindi artigianale, aveva un sapore deciso, mieloso ed eccezionale, che donava sia alle allette che alle patate un arome indescrivibile. Il caro Lamarck lo si faceva felice con poco, c'era da ammetterlo. Se poi al tutto si accostava una bibita fredda, anzi, GHIACCIATA, insomma, il top del top.
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da Nimue » 11/09/2016, 21:57
Complimenti Gérôme... Sei come sempre divino...
Grazie mille... E a te è piaciuta?
Mi ha... conquistata...
Era senza fiato. Infatti pronunciò quelle parole con un soffio di voce. Si rendeva conto di quanto fosse bravo? Avrebbe potuto diventare un cantante professionista in un attimo. Con quella voce e quell'aspetto... Non ci si sarebbe nemmeno dovuto sforzare. Trama, era così assurdo volerlo ascoltare ancora?
Perfetto! Allora... Nimue, in parole povere la struttura della nostra casa discografica sarà pronta a partire da Gennaio. Quindi purtroppo significa che fino ad allora dovrai per forza lavorare a Londra presso la sede centrale.
Oh... beh, d'accordo! Ho qualche conoscenza lì...
Leggasi Lindë.
... perciò non mi peserà spostarmi!
Il Presidente ha dato disposizioni che, vista la difficoltà di spostamento, potrai effettuare un tempo parziale. Tre giorni a settimana, tre ore di prove, questo è quanto. Gérôme sarà a tua disposizione, naturalmente, ma dobbiamo cercare di non incrociare i turni con Ariel.
Mi sarà possibile incontrarla, ogni tanto? Poterla sentire cantare dal vivo sarebbe un vero sogno, per me!
Si premurò di chiedere. Ovviamente non voleva stare tra i piedi alla Jiménez. Se ne sarebbe stata in disparte. Ed in silenzio. Ma poterla osservare mentre cantava, mentre svolgeva le sue prove... Non era nemmeno quantificabile tutto ciò che avrebbe potuto apprendere solo guardandola.
Metti pure una "x" dove preferisci, al resto ci penseremo noi!
Okay! Allora vediamo, direi... Uhm...
Segnò i giorni in cui preferiva svolgere le prove -Lunedì, Giovedì e Sabato, sempre la mattina- con una x decisa. Poi restituì la penna ed il foglio ad Evan. Non sapeva perché, ma aveva la sensazione di non piacere a Calvin. Forse perché non la guardava mai. O forse perché non le aveva rivolto un solo sorriso dall'inizio del colloquio. A pelle si sentiva rifiutata da lui. Questo le dispiaceva molto, ovviamente. Ma non sapendo il perché di quell'astio, non poteva fare nulla per eliminarlo.
Questa è la tessera magica per attivare i distributori automatici nell'area relax. La puoi caricare di Galeoni tramite la tua banca ed hai uno sconto personale del 30% su ogni prodotto.
Di fronte però c'è un'ottima caffetteria che fa anche da ristorante a pranzo, qualora ti andasse qualcosa di un po' più preparato ed espresso.
E tu... ci mangi spesso? Potremmo... non so... pranzare insieme ogni tanto...
Era troppo sfacciata, forse? Però non c'era idealmente nulla di male. Insomma, un pranzo tra amici. Tra Vocal Coach e cantante agli esordi. Tra un ragazzo e una ragazza. Tra un maschio... ed una femmina che con lui avrebbe voluto farci di tutto.
È importante che da adesso in poi tu sappia di non poter più effettuare nessuna dimostrazione musicale, di nessun genere. Questo vuol dire che purtroppo dovrai comunicare al padrone di questo locale che, a meno che non paghi una somma alla nostra casa discografica, tu non potrai più esibirti per lui.
C... Come?
So che è una rottura di scatole ed anche Ariel all'inizio ha fatto fatica ad abituarcisi, ma noi organizzeremo concerti per te e se le persone che vogliono ascoltarti sapessero che basterebbe venire qui la sera senza pagare il prezzo di alcun biglietto, il bilancio delle nostre vendite andrebbe un po' a picco, capisci?
M-Ma...
Non cantare più al pub? Mai più? Non potersi più esibire con Jim, o coi ragazzi della band? Non avrebbe mai più avuto la libertà di cantare lì, dove il suo talento era sbocciato e cresciuto? Abbassò lo sguardo, sentendo improvvisamente uno strano groppo alla gola. Lo stomaco le si accartocciò per qualche istante, in modo doloroso. Come potevano chiederle una cosa del genere? E come poteva lei accettarla? Certo, comprendeva il discordo di Evan. Era logico. Ma faceva ugualmente male. E fu allora che Gérôme intervenne. Che salvò ciò che le dava gioia, ovvero esibirsi lì al pub. Che divenne ufficialmente il suo eroe.
Signor Chambers, non vorrei assolutamente interrompere ma... Insomma, da quello che ho visto, qui tutti le vogliono bene e il padrone del locale era anche commosso mentre la sentiva. Non si potrebbe, che so, fare una specie di accordo per il quale Nimue può esibirsi qui una volta al mese e una percentuale dell'incasso della serata va a noi? In questo modo non ci andremmo troppo a rimettere... Giusto?
Rialzò gli occhi di scatto. Fissò prima il Lamarck, riconoscente. Poi il Chambers, speranzosa.
... Una volta al mese credo sia ugualmente troppo. Potrei azzardarmi a parlare di una volta ogni tre, ma questo solo fino a quando Nimue non sarà eccessivamente famosa, ok? Mi spiace davvero, più di questo non posso proprio... Altrimenti poi sono io a sentirmi il Presidente sbraitare!
Va... Va benissimo! Una volta ogni tre mesi, grazie!!
Si percepiva riconoscenza a tutto spiano, dalla sua voce. Sorrise al manager, ma soprattutto all'altro. Al Vocal Coach bello, con la voce coinvolgente ed il cuore buono. Possibile che fosse anche single? Sarebbe stato il massimo, quello.
Non dovrei nemmeno farli questi ragionamenti, cavolo! È il mio Vocal Coach, e poi come potrebbe mai guardarmi in un certo modo? Lui lavora con Ariel, e lei è talmente bella...
I restanti dettagli saranno discussi a partire dalla prossima settimana quando verrai a Londra. Il nostro compito è concluso, quindi ce ne andiamo. Ancora una volta benvenuta!
Grazie ancora della fiducia, vi prometto che non vi deluderò! Buon rientro, e a presto!
Gérôme, tu cosa fai, vieni con noi o resti qui?
Ecco, beh, se non vi dispiace, io resterei per mangiare qualcosa. La sveglia all'alba mi provoca un'apertura impressionante dello stomaco! Buon rientro!
D'accordo, allora buon appetito!
Ci vediamo fusto!
Li osservò andarsene, sorridente. Era dentro. Ce l'aveva fatta. Ora cominciava davvero la sua nuova avventura.
Noto che i tuoi amici hanno una gran voglia di abbracciarti e festeggiare!
Quell'affermazione la fece voltare. Caleb, Lucy e tutta la compagnia la fissavano, elettrizzati.
Vai pure, non devi per forza farmi compagnia! Basta che mi dici qual è il piatto forte qui, poi posso regolarmi da solo...
Sicuro? Beh, se non ti dispiace, allora...
Fece solo in tempo a dirgli di provare le ali di pollo. Dopodiché praticamente si fiondò dagli amici. Saltò tra le loro braccia, quasi volando. Abbracciò tutti, commossa. Ed ovviamente si fece strapazzare da Jim per almeno cinque minuti. Dovette anche comunicargli la brutta notizia, mentre il Lamarck mangiava. Il non potersi più liberamente esibire al pub. L'omone la capì, senza prendersela. E la commosse ancora di più, per quello. Ovviamente Jim offrì da bere a tutti, per festeggiare. Anche Nimue si concesse una birra. Ma mentre beveva, un pensiero le frullava in testa. Un posto in cui voleva andare. Sì, ma da sola le dava quasi fastidio. No, avrebbe chiesto a qualcuno di accompagnarla. E forse... Forse sapeva anche a chi chiederlo.
Erano buone le ali, vero?
Aveva atteso che Gérôme finisse. Non voleva disturbarlo mentre mangiava. Quello era un piatto che andava gustato fino all'ultimo morso. Ma visto che aveva spazzolato il piatto...
Senti, ti... Ti andrebbe di accompagnarmi in un posto?
Lo chiese di getto. A bruciapelo. Un po' timida, ma anche speranzosa. Se egli avesse accettato, Nimue lo avrebbe condotto fuori dal locale. In tutt'altro luogo.
Pazzesco, vero? Ti basta percorrere appena qualche chilometro fuori Houston...
E un'oasi verde era lì, a portata di mano. Di notte poi, risultava suggestiva. Sì, amava quel posto. Ma non l'aveva portato lì solo per fargli fare un giro.
... è qui che mio nonno cantò per me, la prima volta. Ero piccolissima, nemmeno parlavo del tutto ancora... ma la musica mi piacque fin da subito. Fu Joe a farmela amare. Mi fece promettere che se un giorno avessi fatto della musica la mia vita e lui non ci fosse stato più, sarei dovuta venire qui a ricordarlo. So di essere appena all'inizio... ma sentivo di dover venire qui, per lui.
Si fece un poco imbarazzata. Abbozzò un sorriso timido. Si tolse una ciocca di capelli dal viso, fermandola dietro i capelli. Poi tornò a guardarlo.
Ti chiedo scusa per averti chiesto di accompagnarmi, magari volevi tornare a casa, ma... non volevo venire da sola. Però se vuoi... te ne puoi andare...
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Nimue
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da Gérôme » 12/09/2016, 22:33
Vai pure, non devi per forza farmi compagnia! Basta che mi dici qual è il piatto forte qui, poi posso regolarmi da solo...
Sicuro? Beh, se non ti dispiace, allora...
Le fece un ultimo sorriso, permettendole di andare, per così dire, visto che non aveva alcun diritto sul suo tempo e poi non era rimasto lì per infastidirla. Voleva semplicemente mangiare qualcosa di buono, senza contare che ben presto avrebbero avuto altre occasioni per mangiare assieme. Per il Lamarck era ovvio che non ci fosse alcun problema nel dividere il pranzo qualche volta, specie perché trovava la compagnia della Allen decisamente gradevole. Lì dentro comunque la cucina era davvero ottima. Per quanto fosse un piatto semplice quello che aveva davanti, Gérôme dovette riconoscere che era stato preparato al meglio. Ringraziò da lontano Nimue per l'ottimo consiglio, vedendola esultare con gli amici e col padrone del locale, sorridendo tra sé, contento per lei, contento per il suo futuro. No, a lui non interessava fare il cantante, era soddisfatto al 100% della sua vita, beh, quella lavorativa per intendersi, perché riguardo quella sentimentale...
Erano buone le ali, vero?
Mh? Oh sì sì, eccezionali! Grazie per avermele segnalate!
A dire il vero, quando la moretta tornò da lui, poté constatare che il piatto era vuoto già da un po', compreso il bicchiere di Pepsi gelata. Mangiava svelto il Lamarck, quando l'appetito era di quelli essenziali dell'appena sveglio, perché senza dimenticarlo, per lui erano circa le sei e mezza di mattina. Si alzò in piedi, prendendo dal marsupio che aveva con sé una bottiglietta di plastica con dentro dell'igienizzante gel per le mani, quando la voce della "nanetta" lo richiamò all'attenzione.
Senti, ti... Ti andrebbe di accompagnarmi in un posto?
Io?
Sì guardò a destra e sinistra, poi indietro.
No, decisamente non vedo altri giganti oltre a me!
Rise un poco, divertito, mentre afferrava il maglione dallo schienale della sedia.
D'accordo, pago il conto e arrivo, aspettami fuori.
Non aveva motivo di rifiutarsi: sì, certo, gli faceva un po' strano a dire il vero, considerando che per il momento erano due perfetti sconosciuti, ma evidentemente la Allen avrà avuto un motivo per chiedere proprio a lui e non ad un amico più stretto, giusto? Una volta dati i soldi alla cassa, il Lamarck la raggiunse fuori dall'Italian Ranch, chiedendole quindi di fargli strada ovunque ella avesse voluto, tanto si era impegnato la mattinata per quell'incontro di lavoro, ergo non aveva impegni fino all'ora di pranzo, come minimo.
QUALCHE ISTANTE DOPO
Pazzesco, vero? Ti basta percorrere appena qualche chilometro fuori Houston...
È davvero... Suggestivo!
Non sapeva quali altri termini usare e quello gli parve il più azzeccato. Le aveva preso la mano e si erano smaterializzati molto lontano dal centro abitato, ma ne era valsa la pena. Gérôme avanzò qualche passo in mezzo a quella boscaglia illuminata e poetica, con quel tocco di magia che non guastava mai, non nel loro mondo almeno. Adesso però sorgeva spontanea la domanda, ovvero perché Nimue aveva scelto proprio quel posto per una gita fuori porta? Il Vocal Coach si volse a fissarla, chiedendoglielo implicitamente.
... è qui che mio nonno cantò per me, la prima volta.
Ora si spiega tutto... Ti va di raccontarmi più nello specifico? Sono curioso, lo ammetto...
Chiese con cortesia ed educazione, restando sempre sorridente.
Ero piccolissima, nemmeno parlavo del tutto ancora... ma la musica mi piacque fin da subito. Fu Joe a farmela amare. Mi fece promettere che se un giorno avessi fatto della musica la mia vita e lui non ci fosse stato più, sarei dovuta venire qui a ricordarlo.
Quindi è qui che ti immagini aleggi il suo spirito, la sua anima.
So di essere appena all'inizio... ma sentivo di dover venire qui, per lui.
Beh, quando si festeggia per un'offerta di lavoro lo si fa ad offerta ricevuta, non a lavoro avviato, dico bene?
Cercò di razionalizzare, da buon Acuan del Ghiaccio, ma era un tentativo orientato al farla stare meglio e a farle vivere con maggiore leggerezza quell'evento. In realtà era lui a sentirsi un po' in imbarazzo, perché non aveva alcuna confidenza con lei e quello era un luogo che, a suo parere, avrebbe dovuto condividere con ben altre persone. Non che gli desse fastidio l'essere stato scelto, ma determinate sensazioni nascevano spontanee, non certo perché era lui a volersi sentire di troppo o fuori contesto a tutti i costi.
Ti chiedo scusa per averti chiesto di accompagnarmi, magari volevi tornare a casa, ma... non volevo venire da sola. Però se vuoi... te ne puoi andare...
No... No, resto, in fondo è un luogo bellissimo e non mi dispiace onorare la memoria di una persona che ha amato la musica e l'ha trasmessa con il cuore ad una nipote. Piuttosto però mi fai sorgere naturale una domanda: come mai hai scelto proprio me? Lì in mezzo alla comitiva c'erano amici molto stretti... Oppure anche Jim, il padrone del locale sembra essere per te una figura di riferimento. Mi sarei aspettato di più che chiedessi a qualcuno di loro, se non la compagnia al completo, di fare un salto qui... Ed invece eccomi qui, un autentico pesce fuor d'acqua!
Sorrise e rise ancora una volta con ironia e complicità, aspettando che ella rispondesse e gli facesse capire il proprio punto di vista. Poi, dopo averla ascoltata, si avvicinò di più a lei e le posò una mano sulla spalla: in quel modo, lasciò fluire un po' del suo potere che le provocò alcuni brividi lungo la schiena. Non fu affatto invasivo, altrimenti sapeva che il suo Fulmine avrebbe reagito subito negativamente, d'altronde i loro Elementi non andavano esattamente d'amore e d'accordo.
L'hai sentito? Quello era il mio Ghiaccio. Sono un Confratello Acuan e sono onorato di conoscere la prima Tempesta dopo tanti decenni. Ho dato una letta alla nostra storia e so che in assoluto le Tempeste sono le più rare tra i Gildati Instabili delle tre Gilde. Ti trovi bene in questa condizione? Hai già designato qualche Magnete?
Ovviamente Gérôme, da buono studioso, si era guardato bene i documenti sulle Gilde ed aveva approfondito un po' tutti gli argomenti possibili e immaginabili. Fu contento di poter parlare con lei apertamente di quella realtà che spesso e volentieri doveva tenere nascosta alle persone, anche quelle care, anche quelle più vicine. Poi, tornando a fissare un momento i tronchi degli alberi che si perdevano nel verde con le varie lucciole notturne, gli venne una bella idea.
Cosa ne diresti di commemorare la figura di tuo nonno e festeggiare la tua promessa mantenuta con la preghiera al Conflux? Sono sicuro che l'Equilibrio ha accolto pienamente lo spirito di una persona buona come lui e magari potrebbe riuscire a sentirci, ovunque si trovi. Se non la conosci posso insegnartela, credimi, è molto molto facile...
La preghiera al Conflux era una preghiera nei confronti dell'Equilibrio stesso che veniva tramandata ugualmente in ogni Gilda, differentemente dall'inno singolo degli Ignis, Acuan o Terran. Non era necessario apprenderla e a volte i nuovi arrivati ci mettevano un po' a scoprire che esistesse, ecco perché il Lamarck si propose nel caso di farle da Precettore improvvisato. Qualora invece Nimue l'avesse già scoperta e assimilata, non le restava altro che decidere se accettare o meno la proposta.
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Gérôme
- Acuan Borea
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da Nimue » 13/09/2016, 14:59
Erano buone le ali, vero?
Mh? Oh sì sì, eccezionali! Grazie per avermele segnalate!
Senti, ti... Ti andrebbe di accompagnarmi in un posto?
Io? No, decisamente non vedo altri giganti oltre a me!
Rise a sua volta. Attendeva speranzosa, con gli occhi luminosi. Voleva che Gérôme le dicesse di sì. Ma certo, non avrebbe potuto costringerlo.
D'accordo, pago il conto e arrivo, aspettami fuori.
Il sorriso le si ampliò sulle labbra. Annuì, trattenendosi dal saltellare felice. Si mosse, prendendo passo verso l'esterno. Evitò di dirgli che quasi sicuramente Jim gli avrebbe offerto il pasto. Come infatti avvenne. Tanto non c'era modo di far cambiare idea al manager dell'Italian Ranch. Se non voleva farti pagare, tu non pagavi. Punto. Una volta fuori, lo prese per mano. Doveva farlo, se voleva smaterializzarsi insieme. Stringere le sue dita, comunque, le provocò un fremito piacevole. Dovette sforzarsi molto per non immaginarsele su tutto il corpo. Chiuse gli occhi, respirando con calma. Recuperò lucidità. E alla fine spostò entrambi lontano da lì. Lontano dal centro di Houston. In un luogo assolutamente indescrivibile.
Pazzesco, vero? Ti basta percorrere appena qualche chilometro fuori Houston...
È davvero... Suggestivo!
Sì, lo è, ma per me ha anche un valore altamente sentimentale... ... è qui che mio nonno cantò per me, la prima volta.
Ora si spiega tutto... Ti va di raccontarmi più nello specifico? Sono curioso, lo ammetto...
Ero piccolissima, nemmeno parlavo del tutto ancora... ma la musica mi piacque fin da subito. Fu Joe a farmela amare. Mi fece promettere che se un giorno avessi fatto della musica la mia vita e lui non ci fosse stato più, sarei dovuta venire qui a ricordarlo.
Quindi è qui che ti immagini aleggi il suo spirito, la sua anima.
Non esattamente. Se penso a Joe, non ce lo vedo proprio a rimanere qui senza far nulla... si annoierebbe di certo!
Rise, dolcemente. Parlare di lui era sempre una gran gioia. Una gioia malinconica ovviamente, per la sua mancanza. Ma pur sempre una gioia.
Questo è il luogo che me lo ricorda maggiormente, tutto qui. Il posto che mi fa sentire più vicina a lui, per i ricordi che abbiamo condiviso... il mio, ad esempio, sarebbe l'Italian Ranch. Credo che ciascuno abbia un suo posto "totem" ... per Joe era questo.
Motivo per cui lo aveva invitato ad accompagnarla lì. In quel luogo magico e speciale. Di notte, poi, assumeva dei connotati assolutamente unici.
So di essere appena all'inizio... ma sentivo di dover venire qui, per lui.
Beh, quando si festeggia per un'offerta di lavoro lo si fa ad offerta ricevuta, non a lavoro avviato, dico bene?
Sì, hai proprio ragione! ... Ti chiedo scusa per averti chiesto di accompagnarmi, magari volevi tornare a casa, ma... non volevo venire da sola. Però se vuoi... te ne puoi andare...
No... No, resto, in fondo è un luogo bellissimo e non mi dispiace onorare la memoria di una persona che ha amato la musica e l'ha trasmessa con il cuore ad una nipote. Piuttosto però mi fai sorgere naturale una domanda: come mai hai scelto proprio me? Lì in mezzo alla comitiva c'erano amici molto stretti... Oppure anche Jim, il padrone del locale sembra essere per te una figura di riferimento. Mi sarei aspettato di più che chiedessi a qualcuno di loro, se non la compagnia al completo, di fare un salto qui... Ed invece eccomi qui, un autentico pesce fuor d'acqua!
Beh, in primo luogo... sia Jim che i miei amici sono tutti babbani, quindi per arrivare fin qui senza magia ci avremmo impiegato ore.
E già quello era un motivo ben più che valido a parer suo. Ma non l'unico.
Inoltre credo che a Joe saresti piaciuto molto per il lavoro che fai: tu metti le tue conoscenze e la tua esperienza musicali al servizio di chi vuole vivere della propria passione... è qualcosa che a mio nonno avrebbe fatto nascere un enorme sorriso compiaciuto sulle labbra, ne sono certa. Ed infine... ho apprezzato davvero tanto il tuo intervento, prima.
Si fece appena più rossa in volto. Imbarazzata, ma ben decisa a parlare.
Non mi conoscevi, ma hai capito all'istante quanto per me fosse importante continuare a cantare al pub ed hai cercato di convincere i tuoi capi a lasciarmelo fare, anche solo per poco. Non credo di saperti spiegare a parole quanto questo mi abbia fatto piacere, quanto mi abbia colpita... per questo ti ho portato qui, per condividere questo momento con qualcuno che mi ha davvero scaldato il cuore.
Gli sorrise, dolcissima e velatamente commossa. Era davvero gigante, doveva alzare la testa per posare gli occhi sul suo viso. Ma ne valeva davvero la pena, perché era bellissimo... E freddissimo. O almeno questo fu ciò che pensò quando il Lamarck la sfiorò con la mano. Un'ondata di Ghiaccio le raggiunse lo spirito. La fece rabbrividire, ma non eccessivamente. Di certo le fece spalancare gli occhi, sorpresa.
L'hai sentito? Quello era il mio Ghiaccio.
Quindi... anche tu...
Sono un Confratello Acuan e sono onorato di conoscere la prima Tempesta dopo tanti decenni. Ho dato una letta alla nostra storia e so che in assoluto le Tempeste sono le più rare tra i Gildati Instabili delle tre Gilde. Ti trovi bene in questa condizione? Hai già designato qualche Magnete?
Diciamo che mi ci sto abituando, anche se all'inizio non è stato per nulla semplice...
In realtà quello era un eufemismo bello e buono.
... ad ogni modo sì, ho già un Magnete, anche se si tratta di una Creatura Magica fuori dal comune.
A quel punto gli spiegò brevemente cosa fosse Ceryx. Cosa sapesse fare. E come quindi fosse diventato il suo primo -e unico al momento- Magnete.
Cosa ne diresti di commemorare la figura di tuo nonno e festeggiare la tua promessa mantenuta con la preghiera al Conflux? Sono sicuro che l'Equilibrio ha accolto pienamente lo spirito di una persona buona come lui e magari potrebbe riuscire a sentirci, ovunque si trovi.
La... cosa?
Se non la conosci posso insegnartela, credimi, è molto molto facile...
No, non la conosceva. Non ne aveva mai sentito parlare. In realtà le faceva pure un poco strano pensare di recitare una preghiera. Perlomeno quando i suoi pensieri tutto potevano essere considerati tranne che puri. Ma Gérôme stava facendo uno sforzo per sottolineare l'importanza di quel momento. Doveva dargliene atto. Ed adeguarsi.
Mi piacerebbe molto che tu me la insegnassi, davvero. Voglio pronunciarla con te!
Sorrise, con convinzione. Si fece quindi insegnare dal Lamarck la preghiera al Conflux. E la pronunciò col maggior trasporto possibile. Perché al di là dei pensieri impuri, le faceva davvero piacere. Ed una volta finita di pronunciarla, si chiese se davvero Joe, ovunque fosse, l'avesse sentita. Lei ci sperava tanto.
Grazie ancora... per tutto! Credo tu sia appena diventato il mio eroe, e per diversi motivi!
Si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo fissò per qualche secondo. Si morse il labbro, indecisa. Alla fine, però, decide di buttarsi. Meglio saperle subito, certe cose.
So che ti sembrerò tremendamente impicciona, ma... Tu sei fidanzato?
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Nimue
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