- INTERNO STANZA TYPHON -
Eleganza?
Tsk, non è roba che fa per me...Mettiti ogni tanto in tiro Seal, non vorrai fare la figura del poveraccio anche nella serata inaugurale del tuo negozio con la Parker!
Se non hai abbastanza stile posso aiutarti io, come una brava e premurosa mammina, vuoi tesoro?Fanculo, faccio solo, mi so vestire benissimo elegante...Ecco bravo, e adesso sparisci da camera mia, non ho nemmeno tutta questa voglia di venire ed in più devo sistemarmi il vestito con il quale farò morire di invidia qualche cozza!Si si... A dopo!Fu così che Typhon liquidò velocemente la collega Prefetta Ricciardi nella sua camera per tornare nella propria a rimuginare su qualche indumento mediamente interessante da mettere per non sfigurare di fronte a tutto il resto della scuola nel locale, quella sera.
Onestamente non aveva tutta quella familiarità con quei riti di preparazione ma Arianna sapeva sempre come fare in modo che lui rifiutasse il suo aiuto, con una massiccia dose di presa in giro riferita alla sua immaturità e bisogno ancora della tetta della mamma per nutrirsi.
Proprio per quello adesso il giovane se ne stava imbambolato davanti alle ante dell'armadio aperto a fissare ogni c***o di vestito per cercare qualcosa di mediamente adeguato all'occasione.
Camicie, poche, giacche, si qualcuna, pantaloni che non fossero di jeans o di pelle? Nessuno. Adesso si che era nei guai fino al collo.
Porca Morgana!Arianna era anche normale che se ne stesse lì ad organizzarsi per andare, ma lui, lui che doveva essere uno dei due proprietari, non poteva per niente al mondo arrivare dopo i primi partecipanti, anche perché entro poche minuti Alexis lo attendeva al negozio per osservare che tutta la situazione fosse precisa e perfetta per dare il via alle "danze" e lui, si, se ne stava ancora in boxer neri a fissare come un cretino le stampelle attaccate all'armadio, con aria tra lo spaesato e lo scocciato.
Si leccò le labbra, assottigliando lo sguardo come se cominciasse a pensare ad una soluzione adeguata e giusta per risolvere il problema, ed in effetti qualcosa nella mente gli doveva esser balenato, visto che prese di corsa tre determinati capi, anzi quattro, uno al volo alla fine, e li lanciò sul letto, mentre entrava di corsa in bagno ficcandosi sotto la doccia tra un po' ancora mezzo vestito, dato il grosso ritardo che doveva recuperare alla grande.
- 7 MINUTI PIU' TARDI -
Forza forza forza!
Maledizione, tra cinque minuti devo essere fuori di qui!Cosa c'è Cenerentola, fatica a trovare le scarpette adatte?FOTTITI!Ci mancava soltanto Ary ad ascoltarlo e parlare dall'altra parte del muro, già, mai abbastanza spesso.
Afferrò di corsa i vestiti e si mise tutto quanto ad una velocità impressionante, desiderando comunque non sudare di nuovo nell'atto.
Una maglietta a maniche lunghe nera, una giacca di velluto color bordeaux, jeans neri abbastanza eleganti perché senza alcune sfumature, sotto, ai piedi, innegabili ed intramontabili anfibi da metallaro che comunque non stonavano troppo con tutto il resto del complesso.
Typhon Seal era giunto alla conclusione che se proprio doveva mostrare un minimo di eleganza, allora doveva farlo comunque nel suo stile, dark e allo stesso tempo metal, donando quella sfumatura classic non fastidiosa perché tenuta e leggera, aspettandosi sicuro di non risultare fastidioso allo sguardo ma anzi, in linea con la propria persona, rivisitata appena solamente per l'occasione.
Una volta sistemato il colletto della giacca e di riflesso anche i bottoni delle maniche, il ragazzo biondo ossigenato si pose davanti allo specchio grande della camera, fissandosi, per giudicare se aveva fatto o meno un buon operato.
Direi che ci siamo, Seal.Un mezzo sorriso ed un ghigno soddisfatto si dipinse sul volto del Drago che immediatamente osservando l'ora decise che era proprio arrivato il momento di darsi una mossa e di raggiungere la sua angioletta al locale che finalmente quella notte avrebbe aperto i battenti: "Sheliak & Vega".
- SHELIAK & VEGA / 10 MINUTI PRIMA DELL'INIZIO -
Mentre giungeva presso la meta designata, Ty vide lentamente allontanarsi un gruppo di catering leggermente più numeroso rispetto a quanto ricordava di aver visto qualche giorno prima quando era andato con Alis a prenotare.
Inarcò il sopracciglio piuttosto stranito e confuso, avvicinandosi ad uno di loro bloccandolo con una mano sulla spalla.
L'uomo che pareva abbastanza tranquillo e rilassato si volse nei suoi confronti e lo ascoltò, spiegandogli che era stato recapitato circa il 20% in più della merce nel negozio per il rinfresco, cosa che lasciò il prefetto Dragargenteo ancora più perplesso.
Ringraziò velocemente, inspirando per trattenere qualsivoglia tipo di nervosismo, visto che alla fine era lui quello che aveva detto ad
Alexis di non perdere la calma e con uno scatto svelto si diresse alla porta di nuovo chiusa del negozio, aprendola facendo appositamente un poco di rumore per richiamare l'attenzione della collega probabilmente già dentro.
Alis, non dirmi che presa dal panico hai ordinato in velocità altre co-... Oh porca miseria mi venisse un accidenti.Sbatté le palpebre qualche volta, mentre gli si formava un groppo in gola e perdeva allo stesso tempo parte del respiro incanalato nei polmoni fino a quel momento, mentre richiudeva la porta e si avvicinava dunque verso Alexis Parker che si era vestita divinamente.
Ok, si, l'aveva vista in mise abbastanza eleganti fino a quel momento, come al pranzo/barbecue coi parenti, ma quella era tutta un'altra cosa, davvero tutta un'altra cosa.
Le posò le mani sui fianchi, guardandola bene negli occhi, non riuscendo ancora a dire molto, per quanto era decisamente meglio che parlasse a meno che non volesse che la prima reale risposta in commento al vestito e all'abito della fidanzata fosse una imprecazione per certi versi volgare e contadinotta.
... Volevo dire che... Sei uno schianto.Si prese qualche secondo per avere la sua dose di zucchero necessaria ad imprimere sulla propria bocca il sapore di panna e fragola facente parte del lucida-labbra di lei, non aggiungendo nessun pizzico di malizia o trasporto, evitando quindi l'istinto di sdraiarla lì su qualche tavolo facendosi spazio tra rustici e tartine per poi far avvenire l'inimmaginabile.
Alla fine presto sarebbero arrivati gli ospiti, se fossero arrivati, quindi era meglio far trovare loro una festa fatta in piena regola e non i due proprietari a darsi da fare selvaggiamente.
Ma rimangono comunque belle fantasie...Pensò Ty mentre si staccava dalle labbra di lei, leccandosi le proprie tornando a guardarla negli occhi, spostando poi la vista sui tavoli molto più pieni di quanto sarebbero dovuti essere.
Di certo la bella figura era ancora più semplice da raggiungere, senza dubbio, ma la domanda adesso era... Perché?
Non so cosa hai combinato ma me lo spiegherai più tardi, adesso vado a sistemare la musica di inizio, tu fatti trovare all'ingresso per accogliere le persone e se stai pensando una cosa tipo "Oh Merlino, io accogliere i potenziali futuri clienti del negozio? Sei sicuro? Non è che mi si fermano le parole in gola" ed altre cazzate simili... Beh non lo pensare perché sarai Grande, chiaro?
Vado, ti raggiungo tra breve e... Ancora ottimo lavoro Alis.Annuendo col capo a quello spettacolo visivo che ella aveva organizzato e messo su con egregia maestria, Typhon decise che era davvero giunto il momento di recarsi presso la zona sul retro dove si trovavano tutte le attrezzature per far partire la musica in giro per ogni anfratto del negozio.
Prese a trafficare lì in mezzo, cercando di scegliere per quanto più possibile un buon brano per cominciare al meglio la serata, e alla fine optò per qualcosa di strumentale, abbastanza acustico, che desse grinta e che fosse allo stesso tempo soft per rallegrare senza dare la parvenza che fosse ancora tutto nel pieno vivo... Già, le vere sorprese dovevano ancora cominciare.
Bene, si dia il via alle danze, da questo preciso istante "Sheliak & Vega" è ufficialmente aperto, pivelli.[yt]http://www.youtube.com/watch?v=zuT29ILbME4[/yt]