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I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW
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da Orion » 05/11/2012, 11:45
[Vicino ai due vasi] Ehi Peter Pan... Perchè non ti unisci a noi?Orion si guardò attorno. Qualcuno lo aveva chiamato. Lo individuò, era un bambino dall’aria furba, che indossava un abito da mimo. Era fra i divanetti assieme alla maggior parte dei piccoli studenti di Hogwarts, fra cui non poteva certo mancare Elisabeth, con cui il giovane Grifondoro aveva un cattivo rapporto. La domanda era cosa fare? Avvicinarsi a loro e tentare di socializzare oppure rimanere lì impettito a mangiare i dolcetti da buffet? Orion non sapeva affatto come comportarsi; in quella scuola aveva sempre evitato di avere contatti, ma con quella festa forse se li era proprio cercati. Forse se faccio finta di nulla magari mi prendano per ritardato e non mi chiamano più…Rifletté dentro di sé Orion… Ma era troppo tardi. Si sentiva i loro sguardi addosso. Si erano accorti forse che lui aveva sentito quel bambino vestito da mimo e che lo stava ignorando volontariamente. Poi si immaginò la scena: Elisabeth che romanzava agli altri che lui era un disadattato (cosa vera) e che era pure un delinquente (altrettanto vera). Orion avrebbe dovuto fregarsene, ma non ci riusciva. Non riusciva a sostenere il peso dei loro sguardi e a far finta di niente, così fece segno di sì al bambino dall’aria furba e con un’aria di falsa sicurezza si avvicinò a loro. [Ai Divanetti con Kayleen, Caroline Priscilla, Brianna, Liling, Miyabi, Ethan Travis, Jorge, Paul] Mentre si avvicinava, il professore di Alchimia, Dylan Condor, se ne stava andando con la Prefetta di Serpeverde. Orion sbuffò tristemente poiché la sua materia lo aveva particolarmente colpito. In particolare aveva molto apprezzato il Fuoco Blu che aveva mostrato alla classe. Era stata una lezione davvero elettrizzante anche se pochi forse l’avevano realmente apprezzata, visto che mancavano calderoni bollenti, bacchette da agitare o scope da cavalcare. Rapito dai pensieri sull’Alchimia, Orion non si era neppure reso conto di essere arrivato là di fronte a tutti loro. Li guardò uno per uno (Elisabeth esclusa), come un gatto che osserva i mobili della nuova casa. Salve…Disse con aria quasi seccata, come se essere arrivato fin lì gli fosse costato cento galeoni. Il suo sguardo era annoiato e sembrava rivolgersi adesso altrove, verso un vassoio colmo di sandwich dall’aria deliziosa. In realtà avrebbe voluto presentarsi, stringere loro le mani e fare qualcosa di stupido o pericoloso. Ma non poteva. Non se la sentiva di mettersi così tanto in gioco, di essere come gli altri… normale. Lui era Orion Crimson, un Grifondoro di undici anni, poco loquace, sarcastico e del tutto irrispettoso delle norme del comune vivere e rapportarsi. Buon Samhain.Aggiunse infine rivolto a tutti sempre con la sua aria annoiata. Sua madre sarebbe stata orgogliosa di quelle parole, ma non adesso. Ora servivano per allontanare tutti loro da lui, un ragazzo che aveva vissuto fin'ora con il popolo druido, praticante dell'Antica Religione. Voleva dimostrare che i loro mondi erano diversi, che avrebbero fatto meglio a lasciarlo lì solo come un cane, invece che a chiamarlo lì in mezzo a loro. Il carattere di Orion era piuttosto... irritante.
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Orion
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da Typhon » 05/11/2012, 15:41
- "SHELIAK & VEGA" - PRESSO GRUPPO DOCENTI -
Era un ragazzo molto attento, forse troppo attento a certe cose. Una delle caratteristiche che adorava della propria casata era che loro si trovavano perennemente in una situazione di allerta, con nervi e riflessi saldi da utilizzare nel momento del bisogno e magari quello poteva esserne uno, per quanto onestamente, adesso come adesso Typhon non comprendeva il perché l'arrivo di "Perdy" con la bionda di dubbio gusto dovesse scuotere tanto le acque. Un'occhiata furtiva e di rassicurazione verso Alexis, che notò lontana ed impegnata a parlare con un ragazzo vestito da pirata che successivamente si avvicinò ad Arianna per cominciare una conversazione apparentemente divertente. Peccato che agli occhi del Drago Arianna appariva esattamente come un libro aperto, come lui per lei, chiaramente. Inarcò il sopracciglio, sbuffando appena.
Tu stai... Flirtando?
Porca miseria ma che le era preso tutto d'un tratto? Va bene che il capellone le aveva dato buca, ma che era successo di così grave per spingerla a tornare la vecchia Arianna di un tempo, magnetica per gli uomini, sbronza di egocentrismo e assurdamente sensuale e maliziosa nei movimenti se compiaciuta abbastanza e soddisfatta del prossimo pretendente davanti a lei? Adesso però non era di sicuro il momento di pensare a certe cose, anche perché non appena la festa fosse finita, a prescindere che lei dormisse o meno, una volta rientrato al dormitorio l'avrebbe buttata giù dal letto per chiederle cosa c***o era successo con Vergil, non tanto per curiosità, ma tanto per valutare l'entità del danno inferto ad Ary nella litigata e valutare quanti denti far saltare al tassorosso. Si volse col capo, riprendendo a guardare verso il gruppo dei docenti, intercettando lo sguardo di Tisifone che gli faceva intendere di rimanere tranquillo ma vigile, aspettando senza fare mosse avventate. Annuì lentamente nei suoi confronti, sicuro che eventualmente la zingara sapesse perfettamente come comportarsi in molte situazioni, in fondo era stata o no una Draghessa anche lei?
Per quanto non ami il suo carattere, non posso non ammettere la sua saggezza ed esperienza... Purtroppo!
Sospirò, mentre nel frattempo Jeremy si avvicinava a lui e gli sussurrava che già molti biglietti erano stati inseriti nell'urna della quale era responsabile Typhon e che il momento delle esibizioni canore si stava ormai avvicinando e bisognava intervenire. Seal disse al DJ di attendere ancora un poco perché nonostante tutto quella era una situazione da tenere sotto controllo. Fu Monique a salvarlo da quella pessima condizione di esistenza, visto che da un secondo all'altro la Parker si sarebbe potuta stranire nel non vederlo avvicinarsi sul palco e non voleva farla preoccupare. La Vice Preside gli fece ulteriore cenno di lasciare che se la cavassero e sistemassero loro, perché secondo quel suo sguardo andava tutto bene e non c'era da preoccuparsi. Typhon ipotizzava che qualcosa di storto ci stesse andando, dato il contrasto di sguardi tra la Vireau e la Samyliak, ma decise di fidarsi di entrambe lanciando un'altra occhiata eloquente verso Tisifone per farle capire che non appena finite le sue mansioni a distanza di brevi lassi di tempo sarebbe tornato nei paraggi pronto ad intervenire, su richiesta. Annuì in direzione di Jeremy e seppur riluttante, si mosse verso il palchetto che aspettava soltanto lui, con il DJ che gli consegnò i vari bigliettini con dentro scritte canzoni e improvvisati cantanti. Prese uno dei foglietti a caso, inspirando ed avvicinandosi al microfono incantato con un "Sonorus", leccandosi le labbra e pronto a parlare, sperando anche di attirare l'attenzione degli adulti così da creare loro un diversivo per calmare le acque.
Bene, siamo giunti al momento precedentemente accennato dalla mia collega, il "karaoke". Come suggerisce la frase, in base alle vostre scelte verrà messa una canzone particolare che canterete voi in singolo o in gruppo. Una volta che chiamerò la persona o le persone, questi saranno invitati a salire velocemente qui dove sono io ed iniziare la loro esibizione. Ho notato che in una delle richieste c'è stata la volontà di cantare un pezzo proprio, confermo che per un singolo ed unico caso sarà possibile, visto che non lo abbiamo proibito nella precedente informazione, ma da questo momento in poi chiedo a tutti di inserire titoli di canzoni esistenti, grazie mille... Bene, allora possiamo iniziare con Orion, che vorrebbe cantare "Set fire to the rain", il nostro DJ è pronto per far partire la base non appena glielo indicherai tu, vieni pure e gradirei un applauso per questo ragazzo che inaugura con la propria voce il nostro negozio.
Detto questo, Typhon si spostò dal centro del palchetto aspettando che Orion salisse e si mettesse d'accordo con Jeremy che dalla zona ombrata a sinistra lo osservava per capire quando far partire la base con l'ausilio degli spartiti musicali magici e di un oggetto babbano richiesto proprio daAlexis e Typhon, i quali in quanto mezzosangue potevano anche sfruttare la loro cultura nel campo della riproduzione musicale non magica.
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da Aryanne » 05/11/2012, 16:44
[Ad un tavolo - con Robyn]
Sì, si era buttata sull'assenzio, ma non certo per fare colpo su Robyn: la verità era che una volta lei e Typhon erano abituati a bere alcolici anche pesanti fino a sbronzarsi completamente, era una sorta di prassi per loro, la sfida più gettonata a cui i due facevano appello per vincere sull'altro. Peccato che da quando il suo rivale/ex/migliore amico si era fidanzato con la Parker non aveva più tempo per certe cose, o forse semplicemente quel poco che aveva voleva - com'era anche giusto - passarlo con Alexis visto che stavano insieme ed erano felici.
Almeno loro due...
Molto audace... Ecco a te...
Pensò Arianna mentre permetteva al ragazzo di riempirle per metà il bicchiere, e pregustando già il sapore bruciante dell'alcolico sulla lingua: ricordava ancora la prima volta che l'aveva assaggiato ed era stato proprio col Drago, una sera, tanto per provare. Entrambi 14enni erano quasi morti dopo averne bevuta una sorsata, ma ovviamente non se l'erano ammesso per niente, le guance rosse come uniche testimoni di quanto le loro bocche stessero implorando pietà.
A cosa vogliamo brindare? Alle Principesse coi Pirati?
Facciamo più che altro ai Pirati che salvano le Principesse dalla noia... e rendono interessante la loro serata. Meglio, no?
Replicò Arianna quando Laars le propose quel brindisi, un sorrisetto velato di malizia sulle labbra che, poco dopo, andarono a bagnarsi dell'assenzio da lui servitole: quella non era una gara a chi ne beveva di più, quindi la Ricciardi non si sentì in dove di strafare; ne bevve un paio di sorsi, sentendo la bocca e la gola bruciarle in modo piacevole, e posò poi il bicchiere sul tavolo leccandosi lentamente le labbra ed rivelando al suo nuovo accompagnatore quale tra le tre possibilità da lui espresse fosse quella giusta.
Quindi saresti... Accoppiata?
La Prefetta dei Draghi non rispose subito a quella domanda, abbassando appena lo sguardo: teneva a Vergil, e non sarebbe bastata certo una litigata a spingerla a non provare più nulla per lui... ma le accuse che le aveva rivolto, in modo in cui le aveva parlato e l'indifferenza che le aveva mostrato, anche nel decidere di saltare l'inaugurazione del negozio di quella che, a quanto ne sapeva, era la sua migliore amica, pur di non stare accanto a lei, non erano certo cose da poco e spingevano Arianna a rispondere in modo ben diverso da quello che avrebbe voluto/dovuto.
... non questa sera.
E nel dirlo lo sguardo si posò, lento e magnetico, sul ragazzo che aveva di fronte, come a volergli trasmettere, con quella semplice occhiata, tutto ciò che vi era nascosto dietro, e tutto ciò che quelle parole comportavano. Ma anche lei era curiosa, se non altro di sapere com'è che avesse saputo della festa: aveva ipotizzato che fosse amico o conoscente della Parker, ma le sue parole successive le fecero capire che non era affatto così.
Conoscente della Vice Preside. Mi ha informato con un poco di ritardo di questa manifestazione, per questo ci ho messo più del dovuto. La mia fortuna è di essere riuscito a non fare così troppo da non trovarti più, magari andata via in preda ad una noia mortale...
Se avessi saputo che la Vice Preside conosce ragazzi così carini avrei cercato di farmela amica molto prima.
Commentò la Ricciardi che di sicuro non era una di quelle ragazze che i complimenti li sapeva solo ricevere: insomma, era un bel ragazzo - molto, molto bello - quindi perché negargli la possibilità di sapere che lo considerava come tale? Osservò il suo modo di fare mentre si apprestava anche lei a terminare quell'alcolico che le aveva riempito il bicchiere per metà, e quando l'ebbe finito si ritrovò davanti al viso un quadratino di cioccolato fondente che Robyn le stava porgendo e che, a quanto sembrava, voleva posarle personalmente sulla lingua. Arianna lo fissò per un lungo istante con un sopracciglio inarcato, poi sorrise e schiuse le labbra, avvicinando il viso alle sue dita così da farsi poggiare il cioccolato sulla lingua: fece molta attenzione, però, a non sfiorare le dita di lui con la propria bocca, perché non voleva dargliela vinta tanto facilmente; un po' di adulazione sì, resa incondizionata proprio no.
A te...
Grazie.
Rispose lei, succhiando quel quadrato di dolcezza peccaminosa che, sciogliendosi, andò a mitigare l'impatto forte lasciato dall'assenzio sul proprio palato. Intanto Robyn era tornato di fronte a lei, e sembrava avere tutta l'intenzione di monopolizzare il resto della sua serata: ma in fondo, almeno per Arianna quello era solo un bene... che altri programmi aveva?
... Parlami di te, avanti, non pensare a nient'altro, guardami dritto negli occhi e fatti conoscere.
Con quello sguardo mi riuscirebbe un po' difficile il contrario...
Replicò la Drgahessa, indicando con un cenno del capo gli occhi viola di lui che, in effetti, erano abbastanza magnetici e catturavano senza alcun problema l'attenzione altrui: quasi impossibile, quindi, non guardarlo dritto in essi. In ogni caso, la ragazza fece un piccolo respiro e poi schiuse le labbra, pronta a parlare di sé con lui.
Spero tu abbia molto tempo a disposizione, conoscermi non è esattamente la cosa più semplice del mondo... ma vedrò che posso fare per aiutarti. Arianna Ricciardi, 17 anni,italiana di nascita e fiera di esserlo. Mio padre è un politico piuttosto influente all'interno del Ministero della Magia italiano - e qui il naso si storse leggermente - mentre mia madre lo segue ciecamente e non vuole altro dalla vita - e stavolta furono gli occhi a muoversi e ad essere alzati verso il cielo - Ti risparmio la parte della mia vita in cui non mi prestano minimamente attenzione, tanto continuano a farlo tutt'ora e so che questo non cambierà mai. In ogni caso sono una Dragargenteo, e della mia Casata sono anche Prefetta insieme a Typhon Seal, l'altro proprietario di questo negozio: mi piace vincere qualsiasi sfida e sono una persona molto competitiva, mi piace andare a cavallo e giocare a Quidditch, fare shopping e cenare fuori - si fermò un momento, pensando al suo mentore, e scosse il capo con un sorrisetto quasi incredulo per ciò che stava per dire - Ma la cosa che più adoro... è allenarmi per diventare più forte, migliorandomi ogni giorno di più.
Già, Vastnor la stava decisamente influenzando e non era sicura che ciò fosse propriamente un bene.
E tu invece? Cosa mi puoi raccontare di te, a parte che stai benissimo vestito da pirata?
Gli chiese subito dopo, proprio mentre il collega di Arianna e fidanzato della Parker saliva sul palco per annunciare l'inizio delle esibizioni e chi sarebbe stato il primo ad incantare tutti con la propria voce: un mezzo sorriso si dipinse sulle labbra della Draghessa nel ripensare alla sua esibizione canora con Faith, e per un momento avrebbe voluto averla lì con sé... di sicuro insieme si sarebbero divertite un mondo.
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da Caroline Priscilla » 05/11/2012, 18:12
[Con Ethan Travis, Jorge, Kayleen, Elisabeth, Brianna, Liling, Miyabi, Melia e Orion => Ai divanetti]
Stavano diventando sempre più numerosi. Ormai sembrava quasi che tutta la scuola fosse presente all'inaugurazion: a parte qualche ovvia eccezione come la Regina dei Ghiacci Bennet, mancavano ancora all'appello Vergil, Peter e...anche Simon Mc Dullan! La piccola rimase stranita nel constatare che il professore di Cura non si fosse ancora presentato alla festa, tanto più visto che quello stesso pomeriggio aveva chiesto aiuto alla tassetta (o per meglio dire, era stata la tassetta a convincerlo a farsi dipingere la faccia) per trovare un costume di Halloween adatto. E quale miglior costume del personaggio di un film babbano estremamente famoso per l'animo torbido e oscuro? Tuttavia, il docente forse pensava che quella mascherata fosse eccessiva per un uomo di trent'anni,visto che non si era ancora presentato alla festa. Peccato, secondo la giovane strega avrebbe riscosso molto successo! Cappie non si soffermò troppo su quei pensieri: strabuzzò gli occhi nel vedere quanto la sua amica Ellie e Jorge tentasserò di andare d'accordo...una cosa davvero mai vista! Sorrise speranzosa verso entrambi, forse un'amiciza fra i due non era poi qualcosa di così infattibile! Intanto era ormai arrivata a finire il suo terzo tramezzino e si apprestava a prenderne un quarto, quando la conversazione si spostò su chi dovesse esibirsi di fronte a tutti. L'ingenua ragazzina credeva che sarebbe bastato un secco e fermo "no" per allontanare eventuali proposte di far cantare lei sul palco, tuttavia sembrò che il destino, o per meglio dire un delfino, avesse deciso per lei tutto il contrario.
No???? Sei entrata nel coro, mi ha strappato la promessa che ti sarei venuto a sentire tutte le santissime volte che la mia Capa vi riunisce per le prove e si sa, saranno miliardi perché lei è una perfezionista, e tu ora non ti vuoi esibire???
Esatt...
Caroline Priscilla tu non hai possibilità di scelta…. TU canterai
E due. Quella del fratellino di chiamarla col suo nome per intero stava diventando una pessima abitudine. Il giovane afferrò la tassetta per il polso, costringendola ad alzarsi e lasciando il suo tramezzino a metà di un morso.
Puoi solo scegliere cosa cantare….
Ma Jorge! Non ne sono capa...
Dai Cappie ha ragione Alvares, perché non sali sul palco e non ci canti qualcosa
Ma...ma...Ellie ti ci metti anche tu adesso?!
Fai parte del coro della scuola? Sisi, devi per forza cantare Cappie!
Ma...Campanelli...ehm, Liling, io non sono brava!
Quella sembrava non essere proprio la sua serata. Jorge continuava a trascinarla verso i due vasi, mentre la giovane si impuntava ancora di più, aggrappandosi a qualsiasi cosa avesse sottomano (in questo caso il bordo del divanetto). Solo Melia, con le sue parole, sembrò venirle in aiuto e soprattutto riuscire a calmare il fratellino impazzito.
Jorge...Se Cappie non se la sente non devi insistere... non è gentile costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole
In quell'istante arrivò Dylan Connor, il docente di Alchimia, ad allontanare via dal loro tavolo la prefetta di Serpeverde.
Ricordati di fare solo quello che ti senti, mh? Se salirai su quel palco sarai bravissima, se rimarrai seduta sarà stata comunque la scelta migliore per te
Grazie Melia, sei davvero molto gentile!
Gli occhi della ragazzina luccicavano dalla commozione, come quelli di un cane nel rivolgersi con riconoscenza verso il proprio padrone, mentre la guardava allontanarsi dal loro gruppo. La piccola con uno strattone cercò di liberarsi dalla presa dell'amico, facendogli una smorfia come a dire "Ben ti sta!". Tuttavia, la giovane non aveva previsto quanto potesse essere subdolo e meschino il fratellino solo usando le parole
Scusa sorellina se non pensi di essere abbastanza brava per cantare in pubblico non fa nulla. Meglio correre il rischio di fare brutta figura con pochi amici e i membri del coro...
Quelle parole furono come un lampo nella mente della tassetta.
Che cosa hai detto?
Il delfino le aveva forse appena lanciato uno sfida? Forse! Quel che ora contava era che il giovane mago avesse fatto leva sull'unica cosa che in quel momento avrebbe smosso Cappie: il suo amato prefetto. In effetti, aveva cantato e anche male più volte di fronte a lui durante le prove del Coro...perchè non dimostrare ora a tutti quanto lei potesse valere? Ma c'era un problema, la piccola non se la sentiva di salire su quel palco da sola, non ancora per lo meno. Aveva bisogno che qualcuno la accompagnasse...guardò con interesse prima Elisabeth e poi Brianna...forse aveva trovato la soluzione!
Ellie! Brianna! Verreste un attimo con me?
chiese la piccola Tassorosso, sul volto un sorriso che non lasciava trasparire nulla di buono. Una volta che le due ragazze si fossero alzate e si fossero appartate insieme a lei, la strega avrebbe esordito in questo modo:
Ragazze, non posso lasciare che Jorge l'abbia vinta, mi ha lanciato una sfida e non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro. Solo che...ho bisogno di una mano, non sono ancora capace a cantare bene! Brianna, tu fai parte del Coro come me, quindi io e te non dovremmo avere problemi...Ellie, ti ho sentita cantare l'altro giorno e sei bravissima, quindi possiamo farcela! Vi prego, reggetemi il gioco! Conoscete"The Tide is High"? Sono sicura che tutte e tre insieme riusciremo a cantarla e faremo un figurone alla faccia del Delfino Spinnato!
Così la piccola prendeva amorevolmente in giro il fratellino, mentre cercava in tutti i modi di convincere le due bambine ad aiutarla nella sua impresa di esibirsi. Una volta che le due avessero accettato (se avessero accettato) la bambina si sarebbe diretta verso i due vasi: in quello blu avrebbe votato la maschera che più considerava originale e divertente, in quello rosso avrebbe scritto il nome della canzone e chi l'avrebbe cantata. Nel frattempo, la tassetta avrebbe salutato il nuovo arrivato, Orion, schizzando poi via come una scheggia per portare a termine il suo piano...
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da Lucas » 05/11/2012, 18:36
[Ai divanetti con Logan, Celine, Tisifone, Monique, Dylan, Ferdy, Veronique]
Perfetto collega, allora con me e veloce, ci sono delle dame e i loro stomaci da salvare!
Questo perché non saresti andato da nessuna parte… Mi raccomando… non vi perdete per strada che le distrazioni sembrano essere tante…
La mia unica distrazione sei tu.
Sorrise alle parole di Logan, anche se in effetti aveva ragione perché le donne potevano diventare alquanto pericolose quando avevano fame... e lui non voleva certo che Tisifone si trasformasse in una tigre pronta a graffiarlo. Non in quel contesto, comunque. E fu proprio alla compagna che il docente si rivolse con quelle parole, il sorriso sghembo sulle labbra e lo sguardo sincero di chi aveva occhi solo per lei: le baciò dolcemente le labbra, assaporandole per un istante con le proprie, dopodiché seguì il collega verso il tavolo del buffet colmo di roba da mangiare. Aiutò quindi Sykes a riempire un paio di vassoi con cibo e bevande, ma proprio quando toccava a lui decidere cosa prendere per sé, la voce del Dragoniere raggiunse le sue orecchie.
Turner, che dici, te la fai con me a metà quella bestia da quasi due chili? Occhio che la nostra amicizia deriva sopratutto da questa tua risposta affermativa...
E come rifiutare? Non metterei mai a rischio la nostra amicizia per una bistecca mancata.
Rispose Lucas con una mezza risata divertita per le parole dell'altro, per quanto dentro di sé quasi si dispiaceva che non fosse sempre così facile fare amicizia con qualcuno: in ogni caso, lasciò che fosse Logan a portare la bestia al tavolo dove il resto del gruppo stava seduto, e quando anche loro si furono accomodati accanto alle rispettive compagne Lucas prese la sua parte e se la mise davanti mentre Sykes spiegava a Celine com'è che era riuscito a permettersi di poterla mangiare.
Fai i complimenti anche a quel matto di Turner che ha avuto il coraggio di farsi un chilo di carne col sottoscritto. Da parte mia ce lo si può anche aspettare, ma da uno smilzo come lui, cazzo, sei una sorpresa continua Luke!
Non fece in tempo a rispondere che la voce di Tisifone nel suo orecchio e la sua mano sullo stomaco lo distrassero completamente, provocandogli dei brividi non indifferenti ed una momentanea concentrazione del sangue verso la zona inguinale, visto anche cosa lei gli stava sussurrando.
Falso magro non sei.. quindi per mantenere questo fisico perfetto dovremo necessariamente farti fare un sacco di esercizio dopo…
Adoro quando vuoi prenderti cura di me così... intimamente...
Mormorò lui in risposta, incatenando gli occhi a quelli di lei: certo, non si stavano baciando appassionatamente davanti a tutti, ma anche quel breve momento fu intenso, speciale e lasciò fuori il resto del mondo, e di questo Lucas fu felice perché significava che Tissy era presa da lui quanto il docente di Trasfigurazione era preso di lei.
Sentito Lucas? Hai appena conquistato l'amicizia del signore qui presente...
La voce di Celine li riportò alla realtà, tanto da far spostare subito lo sguardo di Turner dalla compagna alla biondina frizzante accanto a Logan, alla quale rivolse un sorriso divertito.
Mai amicizia è nata in un modo più semplice.
Commentò lui, del tutto ignaro che a poca distanza da loro Demetri aveva tirato fuori la bacchetta per affatturarlo: se l'avesse saputo, probabilmente si sarebbe ritrovato a dover ringraziare Ferdy e Veronique per il loro arrivo provvidenziale; ma poiché ne era all'oscuro, Lucas accolse il loro arrivo un po' come Tisifone, Monique e anche Celine, quando fu messa al corrente di chi la biondina fosse. Turner era, dal canto suo, convinto che la più piccola delle Vireau non avrebbe mai attaccato in qualche modo la sorella o tutti loro all'interno del negozio perché numericamente inferiore, ma le successive parole della compagna e della stessa Monique gli fecero cambiare bruscamente idea.
Io lo farei. Può anche essere una ma noi siamo solo sei con la responsabilità di un intero negozio pieno di bambini.
Credo stia usando l'illusione su di lui, e visto come Ferdy sembrava volersi allontanare forse lo sta convincendo a venire qui. E se la mia supposizione è vera, significa che può crearla senza bisogno di bacchetta né spartito... il che vuol dire che potrebbe essere abbastanza forte da illudere tutto il negozio, altro che noi sei.
Credi davvero sia già arrivata al grado Perfetto?
Non aveva compreso cosa intendesse Celine, ma era anche vero che la "Perfezione" in quella che era la sua capacità speciale, ovvero fare delle illusioni musicali che influenzassero la mente altrui, non doveva affatto essere una cosa positiva. Spostò alternativamente lo sguardo dalla compagna a Monique in attesa di istruzioni, e d'improvviso sembrò che la Vice Preside avesse raggiunto una sorta di fermezza tale da permetterle di affrontare la situazione con calma e decisione: Lucas annuì appena, appoggiando la donna silenziosamente e sicuro che, se fossero rimasti compatti ed uniti, nulla di male sarebbe accaduto ai loro studenti.
Comportatevi normalmente.
Ricevuto.
Mormorò solo Turner, e quando Ferdy e la sorella di Monique si avvicinarono fermandosi proprio davanti a loro, il giovane uomo esibì uno dei suoi sorrisi solari, amichevoli e perfetti, ma chi lo conosceva bene - come Tissy - avrebbe capito subito quanto fossero forzati: per gli altri (anche se ci sarebbero potuti arrivare con un po' di buon senso) era un'espressione sincera e totalmente serena.
Buonasera ragazzi! E' un piacere trovarvi qui... Lei è Cassandra...
Mentre Veronique si presentava subito alla sorella, così da puntare l'attenzione proprio su di lei, Logan chiese a lui e a Celine chi fosse la bionda con Stone ma Lucas lasciò che fosse la sua compagna a rispondere, osservando ancora silenzioso e sorridente la scena in attesa che fosse il suo turno di presentarsi.
Loro sono Tisifone Samyliak, docente di Divinazione... Il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner; l'insegnante di Alchimia, Dylan Connor; Logan Sykes, docente di Babbanologia e dragoniere... dovresti conoscerlo per fama... e?
Celine Sauvage, migliore amica di Monique. Sapete, io e Monique in effetti... siamo come sorelle...
Solo lo sguardo improvvisamente più luminoso di Lucas tradì il divertimento che il giovane uomo stava provando in quel momento di fronte alla palese frecciatina della bionda verso l'accompagnatrice di Ferdy, che poverino non aveva colpe se non aver incontrato la persona sbagliata...
Stone, scelta di dubbio gusto il tuo…
... ed aver scelto un costume che non rientrava nei gusti di Tisifone. Anche in quel caso Lucas trattenne un sorriso divertito, per quanto così la compagna si era sicuramente mostrata come se stessa, alzandosi dopo di lei per avvicinarsi ai due nuovi arrivati.
Ferdy, una scelta sicuramente originale la tua... non badare troppo alla mia dama, è arrabbiata perché l'ho trascinata a questa festa quasi a forza.
Disse verso il ragazzo, cercando di essere il più normale possibile e provando anche a convincere la sorella di Monique che tra quest'ultima e Tisifone non c'era un gran legame, e che la docente di Divinazione era lì era soltanto per fare un piacere a lui: magari quel tentativo non sarebbe servito a niente, ma valeva la pena provarci.
Signorina Cassandra, lieto di fare la sua conoscenza - aggiunse poi, spostando gli occhi su Veronique ed esibendosi, qualora lei gliel'avesse permesso, in un elegante baciamano - Posso azzardarmi ad ammettere che siete davvero molto bella?
Doveva essere naturale, no? E allora lo sarebbe stato. E nella sua naturalezza rientrava anche l'essere galante con le giovani donne, soprattutto se belle, ma non c'era nessuna malizia o doppio fine in quelle parole se non la semplice constatazione di una realtà oggettiva, e cioè che la sorellina di Veronique era una bellissima ragazza.
Perché non vi sedete con noi?
Certo, che bella idea! Prego, accomodatevi accanto a noi! Siete arrivati giusto in tempo, stanno per cominciare le esibizioni canore.
Confermò Lucas, rimanendo quindi fedele alla linea adottata da Monique, Tisifone e Celine, spostandosi appena così da fare loro posto e continuando a sorridere amichevolmente mentre Dylan veniva mandato in soccorso della Herbert circondata dai bambini - probabilmente un modo per toglierlo da quell'angolo piuttosto teso - e Celine chiedeva ai due se anche loro avrebbero voluto cantare sul palco di fronte a tutti.
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Lucas
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da Paul » 05/11/2012, 18:54
[Buffet=> Divanetti con Arianna,Elisabeth Brianna], Paul chiese alla bambina dietro ad Elisabeth il suo nome, lei gli rispose: Ciao! Io sono Brianna Wollis, piacere. Si, sono del primo anno, anche tu un primino? Si in effetti sono un primino anche io…In quel momento Elisabeth li chiamò per andare al buffet, dove si avviarono, dopodichè Paul andò a votare ed infine si sedette sui divanetti. Poi chiese a tutti, o almeno ai pochi che conosceva E voi ragazzi avete già votato il costume della serata?Poco dopo si unì a loro un altro ragazzo del primo anno, chiamato a gran voce,visto che all'inizio non sembrava volersi avvicinare, con il costume di Peter Pan. Salve…Paul lo salutò da seduto. Ciao, ci conosciamo? Subito Paul gli tese la mano Io mi chiamo Paul, grifondoro e tu? Poi aspettò la risposta
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da Orion » 05/11/2012, 20:33
[Sul Palco]Non ebbe il tempo di rispondere a Paul, che era stato chiamato sul palco ad esibirsi. Ebbe timore. Lo stava facendo davvero? Lui, che non aveva mai parlato con quasi nessuno a Hogwarts stava per cantare di fronte a sconosciuti? Salì lentamente su quella struttura. Sembrava fosse stato condotto al patibolo dal prefetto Dragoargenteo. Guardò Typhon per rassicurarsi, ma quell’occhiata non ebbe alcun effetto, così andò a “parlare” – si fa per dire - col DJ, Jeremy, che benché simpatico non ricevette da Orion nulla se non il titolo della canzone già detto in precedenza dal prefetto. Era agitato... Avrebbe rigettato il buffet su coloro che malauguratamente lo stavano per ascoltare? Oppure si sarebbe limitato a scappare? Dall’alto di quel palco si guardò attorno. Riconobbe subito le figure dell’antipatica Elisabeth, della sua rispettabile Caposcuola, la professoressa Tisifone e della Vicepreside Monique Vireau. Lui era solo lì, di fronte a tutti. Era in calzamaglia verde! Che imbarazzo; quasi rimpiangeva di non aver preso il suo mantello nero e di non essersi vestito da Mangiamorte o da Vampiro. Peter Pan era stata sicuramente una scelta discutibile su tutti i punti di vista. Sono uno dei tanti… Sono uno dei tanti… Potranno prendermi in giro per un mese… Ma dopo una fattura ben assestata credo di poter far terminare la mia gogna anche prima.Pensò dentro di sé il ragazzino. Ora doveva trovare la forza per esibirsi. Si guardò di nuovo attorno e nessun viso gli pareva tanto familiare da fargli cantare quella canzone. Doveva concentrarsi e tirare fuori chi poteva realmente liberare le sue corde vocali da quelle catene che si era auto imposto. La vide… Eccola lì! La vedeva fra loro… o per meglio dire la immaginava sola di fronte a lui. Sua madre, con i suoi abiti mezzi rattoppati, quell’aria furba, malandrina ed allo stesso tempo materna. Quegli occhi verdi che avevano più volte represso le lacrime per essere forte per far essere forte suo figlio. Quelle mani che più volte avevano impastato il pane per lui, nonostante fossero ferite dal marito. Lei, ora frutto della sua immaginazione, era lì… non c’era nessuno. Fece cenno ai due negozianti che era pronto. Un cenno rassicurante per far vedere che non avrebbe vomitato su nessuno per l’imbarazzo. Come poteva essere imbarazzato un bambino di fronte alla propria madre? [yt]http://www.youtube.com/watch?v=nCLza6Pn4rI[/yt] Re- Fa Do Sol-… Orion non aveva mai studiato musica. Non sapeva leggere il pentagramma. Ma ricordava perfettamente quel suono, ne conosceva i tempi, anche se in realtà non sapeva bene spiegarsi cosa fossero.... Era il momento di iniziare. I let it fall, my heart, And as it fell you rose to claim it It was dark and I was over Until you kissed my lips and you saved me Orion aveva appena cominciato. La sua voce era per così dire calda ma allo stesso tempo acerba e dolce; la fase della pubertà ancora era appena arrivata e poteva ancora definirsi una voce ancora femminile. Più che cantare, stava raccontando la sua storia… una storia fatta di molte ombre, ma anche di una luce abbagliante… My hands, they're strong But my knees were far too weak To stand in your arms Without falling to your feet
But there's a side to you That I never knew, never knew. All the things you'd say They were never true, never true, And the games you play You would always win, always win. Quella strofa gli rievocò un ricordo. Come fosse stato in un pensatoio dentro di sé vide quel bambino dai capelli mori e quella signora che lo teneva con sé. Lo sosteneva con le sue braccia piene di lividi. Lui le chiedeva perché fosse accaduto, perché papà la picchiasse e lei non poteva che dire che papà ieri non l’aveva picchiata, che gli era solo caduto addosso perché aveva alzato un po’ troppo il gomito e lui non poteva che crederle. Perché lui credeva ancora a quella famiglia. I suoi occhi luccicarono, ma fortunatamente la voce non si era affatto incrinata, anzi era potente per la rabbia. Il suo diaframma quindi gli permise di raggiungere note che sembravano farlo esplodere, mentre chiudeva gli occhi. But I set fire to the rain, Watched it pour as I touched your face, Well, it burned while I cried 'Cause I heard it screaming out your name, your name!
When I lay with you I could stay there Close my eyes Feel you here forever You and me together Nothing gets better
'Cause there's a side to you That I never knew, never knew, All the things you'd say, They were never true, never true, And the games you play You would always win, always win. Stavolta si trovava abbracciato a sua madre. Erano appena riusciti a fuggire da quella casa, lui aveva il busto completamente fasciato dai druidi con bende intrise di unguenti potenti per far guarire la brutta cicatrice lasciata dalla magia oscura del padre dietro la schiena. Lui gli prometteva vendetta; voleva vederlo incatenato Liam, che non riusciva più a chiamare padre, ma lei, sua madre, che fin’ora da quell’uomo aveva subito solo violenza lo continuava a perdonare e tentava di distrarre Orion e a farlo desistere. Lui non l’aveva denunciato… Sua madre continuava a “vincere”, anche se questo non è certo il termine più appropriato… Lui non la capiva… But I set fire to the rain, Watched it pour as I touched your face, Well, it burned while I cried 'Cause I heard it screaming out your name, your name!
I set fire to the rain And I threw us into the flames Well, it felt something died 'Cause I knew that that was the last time, the last time!
Sometimes I wake up by the door, That heart you caught must be waiting for you Even now when we're already over I can't help myself from looking for you.
I set fire to the rain, Watched it pour as I touched your face, Well, it burned while I cried 'Cause I heard it screaming out your name, your name
I set fire to the rain, And I threw us into the flames Well, it felt something died 'Cause I knew that was the last time, the last time!
Let it burn Let it burn
I set fire to the rain! Concluse quella canzone magnifica con due acuti a dir poco meravigliosi, potenti e cristallini. Aveva cantato lì davanti a tutti, il cuore gli stava esplodendo in petto dall’emozione. Era stato immensamente difficile tenere ogni nota e non sapeva come fosse realmente andato. Solo quel pubblico gli avrebbe dato un verdetto, ma lui era soddisfatto di sé.
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da Brianna » 05/11/2012, 20:46
[ai divanetti con Ethan Travis, Jorge, Kayleen, Elisabeth, Liling, Miyabi, Melia, Oryon, Dylan; Caroline Priscilla] « Ciao Liling! sono contenta di vedere anche te qui, stasera» aveva esordito Brianna appena aveva riconosciuto un volto amico in mezzo a tanti altri bambini che ancora non conosceva; e la sua compagna di stanza l’aveva salutata calorosamente < Bri! Si, alla fine ce l’ho fatta a finire il costume in tempo…Che bello il tuo costume! Vieni, sediti con noi. Già scelto quale costume votare?>“ sono contenta che tu abbia finito il tuo costume in tempo… è bellissimo! Credo di sapere quale costume votare, anche se sono ancora indecisa… i costumi sono tutti bellissimi! non ho ancora votato…voi l’avete già fatto? E la domanda non era rivolta a nessuno in particolare. Poi decise di presentare la sua compagna di stanza alla sua amica serpina “ Elisabeth, lei è Liling la mia compagna di stanza; Liling, lei è Elisabeth” quindi le due bambine si presentarono a loro volta. Poco dopo arrivò il prefetto dei delfini e iniziò a parlare con la ragazza piu grande che era con loro, per portarla via subito dopo; mentre era in corso un dibattito tra Jorge e Cappie… infatti Jorge voleva che Cappie si esibisse, visto anche che faceva parte del coro, ma la bambina vestita da zucca non ne voleva sapere… tutti volevano che lei cantasse, solo Melia mostrò un po' di gentilezza nei confronti della bambina arrivando a riprendere, seppur non in modo aspro, Jorge “ Se Cappie non se la sente non devi insistere... non è gentile costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.” E dopo aver detto queste parole, la ragazza se ne andò con il professore di alchimia. Jorge l’aveva stupita qualche momento piu tardi, quando in modo molto solenne aveva detto a Brianna “ Avevi proprio ragione sai Brianna, In Sala Comune l'altro giorno non ho proprio avuto fantasia... credo che Ape Maia ti si addica di più.” Ma il fare solenne fu inevitabilmente cancellato dal piccolo ghigno furbetto che gli si dipinse sul viso a quelle parole. Brianna sorrise al suo compagno di casata “ sai Jorge… nessuno mi aveva ancora chiamata ape maia… al massimo Bri o pel di carota… comunque, ape maia mi piace!” e il sorriso le illuminò gli occhi. Poi aveva chiamato un ragazzo vestito da peter pan, il quale era giunto fin li da loro, ma sembrava che non si stesse divertendo affatto… piu che altro sembrava annoiato… “ Salve.” Aveva detto rivolto a tutti i presenti, per poi aggiungere “ Buon Samhain.” La bambina, entrata ormai nello spirito della festa, rispose al saluto di Orion fatto con aria annoiata con un caloroso “ Ciao! Io sono Brianna!” per poi aggiungere, con fare interrogativo “ Samhain? Che significa?” La festa era davvero entrata nel vivo, c’era moltissima gente… a dire il vero sembrava che ci fosse tutta la scuola professori compresi… beh, magari non c’erano tutti i professori… ad esempio, dov’era il professore di cura delle creature? E la professoressa di pozioni? Ma forse erano travestiti in modo da non essere riconosciuti, e la piccola non dedicò che un piccolo pensiero a questo, mentre Cappie la chiamava, insieme alla sua amica Elisabeth. Ellie! Brianna! Verreste un attimo con me?Brianna si volse verso la sua amichetta, quindi si avvicinò alla tassetta e quando le raggiunse anche Ellie, la tasso rosso esordì con “ Ragazze, non posso lasciare che Jorge l'abbia vinta, mi ha lanciato una sfida e non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro.” beh – rispose pratica Brianna – puoi farlo davvero, di salire su quel palco intendo!” Solo che...ho bisogno di una mano, non sono ancora capace a cantare bene! Ma come? Non sai cantare bene? Ma se fai parte del coro!di sicuro se la professoressa Vireau ti ha presa nel coro significa che hai del potenziale… non mi è sembrata il tipo che scherza su queste cose!” esclamò una Brianna un po' stupita dalle parole di cappie, ma comunque desiderosa di aiutarla Brianna, tu fai parte del Coro come me, quindi io e te non dovremmo avere problemi...Ellie, ti ho sentita cantare l'altro giorno e sei bravissima, quindi possiamo farcela! Vi prego, reggetemi il gioco! Conoscete"The Tide is High"?Si, l’ho cantata qualche volta con mia sorella… è una bella canzone! Secondo te possiamo fare un terzetto? Dici che Typhon sarebbe d’accordo?La proposta di cappie era perfetta anche per Brianna che voleva cantare ma ancora non aveva superato per bene le sue paure, e cantare da sola su quel palco… beh, avrebbe cantato, e non sarebbe stata sola… sempre che anche Elisabeth accettasse di cantare con loro, dal canto suo, Brianna aveva deciso. Avrebbe aiutato la tassetta a vincere la sfida con Jorge e sarebbe salita su quel palco, avrebbe cantato pure lei e si sarebbe divertita, e il tutto senza dover affrontare da sola il grande pubblico. Sono sicura che tutte e tre insieme riusciremo a cantarla e faremo un figurone alla faccia del Delfino Spinnato!“ se si può fare, accetto volentieri cappie!” esclamò allora Brianna, per poi voltarsi verso Elisabeth, e chiedere “ e tu Elisabeth? Ti va di cantare con noi?”
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da Jorge » 05/11/2012, 20:48
[Ai divanetti con Miyabi, Brianna, Ethan Travis, Liling, Caroline Priscilla, Paul, Orion[, Kayleen Stava cercando di convincere Cappie a cantare con le cattive, o meglio come avrebbe fatto un qualsiasi bambino, e cioè trascinandola verso l’urna, quando il rimprovero di Melia lo fece desistere, o meglio lo convinse a mollare la presa sul costume da zucca della sorellina. Grazie Melia, sei davvero molto gentile!Il luccichio che vide negli occhi della tassetta lo fece sorridere di contentezza perché se lei e la sua Ninfa andavano d’accordo allora di sicuro lui non avrebbe avuto problemi a stare in compagnia di entrambe. Vi era però una traccia di gelosia in quel sorriso, come se una parte di lui non volesse dividere Melia con nessuno, così come non aveva mai dovuto dividere l’affetto della mamma con qualcun altro, essendo figlio unico. Una volta che la Prefetta fu andata via con Dylan, Jorge però giocò l’ultima carta per convincere Cappie a cantare e cioè quella dell’orgoglio, e quella frecciatina sembrò andare in porto. Che cosa hai detto?Nulla nulla…Rispose con un aria innocente così finta che non ci sarebbe cascato neanche un Tassorosso, sollevando anche le mani in aria e mettendosi a distanza di sicurezza da eventuali ritorsioni da parte della sorellina. Anzi, a dirla tutta, si estraniò un attimo dal gruppetto che lo circondava per vedere se riusciva a reclutare qualcun altro, possibilmente maschietti come lui. Fu per questo che urlò a Orion di unirsi a loro e fu con un sorriso furbetto in viso che lo accolse non appena si decise di avvicinarsi a loro. Solo i secchioni e i bugiardi stanno in disparte a una festa… tu cosa sei?Gli chiese subito, senza neanche presentarsi, per saggiare un po’ il terreno con quel nuovo ragazzino, aggrottando le sopracciglia di fronte a quel suo strano saluto. Buon Samhain.Quel nome non gli era nuovo, ma anzi gli era familiare, anche se non riusciva a ricordare dove l’aveva già sentito. A scuola di sicuro no, quindi l’unico posto era a casa, ma loro non festeggiavano null’altro che fossero le festività cristiane e quindi Natale, Pasqua e qualche altra festività minore. E loro erano ad Halloween con le zucche e tutto il resto. Ma certo…la zucca…Pensò Jorge ricordando una vecchia maglietta che aveva suo padre, un cimelio del secolo precedente di una vecchia band che suonava musica per lui assurda. Buon Samhain anche a te… - disse quindi con una note di perplessità – Forse però chiamare Halloween come una vecchia band babbana non è il massimo…Aggiunse, sollevando le spalle e pescando dietro di lui un bicchiere a caso da offrire al ragazzino. In ogni caso un nome ce l’hai? Anzi no, è inutile che me lo dici tanto non lo userò mai… - Confessò candidamente, occhieggiando il povero ignaro di essersi appena conquistato un nomignolo tutto suo – Da oggi ti chiamerò Peter Pan…E se Orion non avesse detto subito qual era il suo nome, Jorge non se la sarebbe presa a male, soprattutto perchè da lì a poco lo sarebbe venuto a sapere lo stesso, visto l’annuncio fatto da Typhon. Intanto a loro due si era unito anche un altro ragazzino con la maschera da diavolo che, a differenza del primo, si presentò subito. Io mi chiamo Paul, grifondoro e tu? Lui non lo so…- si intromise Jorge che, trovandosi vicino a Orion non potè non vedere o sentire Paul – Io mi chiamo Jorge e sono un delfino e non do la mano agli sconosciuti.Presentazione un po’ anomala ma non voleva che l’altro restasse lì con la mano tesa tutta la serata. Però originale il vestito… un Grifo vestito da diavolo mi mancava… a proposito … Ehi figlia dei fiori… a quanto pare in giro ci sono anche i tuoi primini…Urlò in direzione di Kayleen, sicuro che l’altra conoscesse già Paul e quindi che sarebbe stata contenta di vederlo alla festa. Si voltò per provare a parlare ancora con Orion ma quello era sparito per riapparire niente meno che sul palco con un microfono in mano: sarebbe stato lui a inaugurare le esibizioni canore. Orion... nome buffo... meglio Peter Pan... - commentò ad alta voce Jorge, tanto l'altro non avrebbe mai potuto sentirlo - Vai Peter Pan...Urlò poi per dare una sorta di sostegno a quel bambino che aveva il coraggio di sfidare tutti cantando in pubblico. Ascoltò con attenzione la canzone, sentendo un magone formarsi all'altezza del petto, senza però comprendere il perchè, volendo all'improvviso la sua mamma l' accanto a sè. Bravo Peter Pan... bravo...Acclamò poi, sbattendo le mani e incitando gli altri a fare lo stesso. Si, la canzone gli era piaciuta e anche lui, da quello che aveva potuto sentire, se l'era cavata bene. Probabile che dopo quella performance la sua Capa gli avrebbe chiesto di entrare a far parte del coro.
Ultima modifica di Jorge il 05/11/2012, 20:50, modificato 1 volta in totale.
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Jorge
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da Kayleen » 05/11/2012, 23:40
[Ai divanetti || Con Liling, Brianna, Elisabeth, Jorge, Caroline Priscilla, Orion] Insieme ad Elisabeth, si era avvicinata anche un’altra bambina. Senza alzarsi dal divanetto su cui si era accomodata da un po’, voltò il capo in sua direzione ed iniziò ad osservarla in tutta curiosità. Non la stava guardando in nessun modo particolare, ne stava giusto studiando l’aspetto ed il costume da piccola ape. Molto dolce.. Pensò, poco prima che lei iniziasse a parlare.
Ciao ragazzi! Io sono Brianna Wollis!
Quando Brianna si presentò, si rese conto che non aveva mai sentito il suo nome prima di quel momento; in realtà anche il suo viso le risultava del tutto nuovo. Dedusse quindi che si trattata di una primina, appena arrivata al Castello.
Ciao Liling! sono contenta di vedere anche te qui, stasera!
Il fatto poi che conoscesse Liling gliene diede la conferma: si trattava proprio di due matricole, anche se riguardo alla Wollis non poteva sapere a quale casata appartenesse.
Avete già votato per il costume piu bello?
Chiese quindi e lei si affrettò a rispondere. Ancora no.. C’è una gran varietà di maschere ed io non sono ancora sicura delle mie preferenze! Tu? Hai già scelto?
Le domandò a sua volta, per poi rendersi conto di essersi dimenticata di presentarsi, che era tra l’altro la cosa più importante in una nuova conoscenza. Ah, io sono Kayleen Ward, molto piacere!
E un istante dopo tornò a rivolgersi a Liling, che nel frattempo aveva soddisfatto la sua curiosità riguardo al suo nome.
Hihihi…No, Fang è il mio cognome e Liling il mio nome
Ah quindi è come se io mi presentassi dicendo “Ward Kayleen”! Ma non le piaceva molto come suonava. Non si sarebbe mai presentata in quel modo, ma di certo non si sarebbe nemmeno sognata di criticare quel modo di fare “straniero”. Alla bambina tra l’altro era piaciuta l’idea che aveva proposto, quello di creare un “gruppetto Sailor Moon”.
Woow! Sarebbe una bella idea! Io però voglio essere Sailor Neptune!
Si ricordava bene Sailor Nettuno, con i suoi capelli lunghi color petrolio; era la compagna di Sailor Uranus se la memoria non la ingannava, la tipa più maschile di tutti, con un solo orecchio al lobo, un taglio da uomo ed un abbigliamento virile. Mhm.. Va bene!
Le rispose, con un filo di esitazione iniziale, anche perché il prossimo Halloween era piuttosto lontano e non poteva sapere come sarebbero andate le cose da lì a dodici mesi. Subito dopo, fu con Elisabeth che scambiò quattro chiacchiere. In particolare, si parlava del suo vestito confezionato benissimo e su che gliel’avesse mandato.
Io avrei preferito avere la mamma qui con me questa sera e non un bel vestito.
Ecco, quello era proprio il genere di cose che lei non avrebbe mai detto. Non perché non le mancassero i suoi genitori, in realtà le mancavano tantissimo, ma non l’avrebbe mai ammesso davanti a nessuno. Le piaceva fare la “dura”, soprattutto davanti ai suoi compagni di classe. Doveva comunque cercare qualcosa da dire di sensato, per non sembrare del tutto insensibile.
Bhe.. Pensa che se ti ha mandato un vestito tanto bello è perché ti ha pensato molto! Sperava davvero che quelle parole bastassero a tirarle su il morale, appena un pochino. Di tutt’altro tono furono invece le parole di Jorge.
Ma dai... di adulti in giro ce ne sono anche fin troppi! E' una festa e quindi dobbiamo divertirci... E sebbene avesse voluto sembrare più sensibile di quello che realmente era, non potè fare a meno di concordare con il suo compagno di marachelle.
Jo ha ragione! Gli fece eco. Stasera nessuno deve essere triste!! Nel frattempo, le insistenze per far cantare Caroline Priscilla continuavano.
Ma Jorge! Non ne sono capa...
Dai Cappie, per favore, mi piacerebbe tanto sentirti cantare.
Ma...ma...Ellie ti ci metti anche tu adesso?!
Visto anche Lingua Argentata pensa che sia una buona idea... quindi forse non dovresti farlo... Però sei nel coro quindi si, devi cantare.
E lei continuava a godersi la scena, ovviamente divertita, dando un altro morso al suo tramezzino ed alternandolo con abbondanti sorsate di succo di pomodoro. Tuttavia la Tassorosso non era sola, anche Meliasubiva le insistenze del suo piccolo fan.
Grazie piccolo Delfino, ma non credo che mi esibirò stasera. Sai, non ho mai cantato di fronte ad un pubblico e non credo sia questo il momento più adatto. Preferisco di gran lunga ascoltare gli altri e godermi così la serata.
Non si aspettava di certo una risposta del genere. Tutt’altro, era convinta che un tipo come lei si sarebbe fiondata sul palco per cantare qualcosa di particolare. Era anche vero però che non aveva troppo elementi su cui giudicarla: si poteva basare solo sul suo vestito sexy, ma non la conosceva per nulla. Forse è più timida di quel che sembra.. Pensò, decidendo di osservarla e conoscerla meglio in un secondo momento. In quell’istante, il loro gruppetto fu raggiunto da un “adulto”; un adulto vero, un Professore, Dylan. Quell’arrivo la fece sussultare di nuovo, stavolta perché non si aspettava quell’intrusione. Che abbiamo combinato? Si chiese istintivamente, perché quel pensiero le frullava in testa ogni volta che un adulto si avvicinava a lei senza un motivo apparente. In realtà, più che per sgridare loro, pareva essere giunto fin lì proprio per la Prefetta Serpeverde.
Chiedo scusa a tutti voi, piccoli, ma adesso la signorina Herbert deve seguirmi per parlare riguardo una questione importante. Signorina Melia, prego, potrebbe cortesemente seguirmi? Non le ruberò molto tempo, glielo assicuro...
Forse è lei che ha fatto qualcosa! Dedusse a quel punto, senza pensare a nient’altro di più complesso. Fece spallucce e tornò ad occuparsi di altro: non le faceva nessuna differenza se Melia era con loro o meno. In realtà si era anche chiesta cosa ci trovasse divertente nel stare con dei bambini più piccoli di lei di due anni o forse di più.
Ma siamo a una festa... Cioè... ufff... poi torna però... così ridi un po' con noi...
Lei tutta quella insistenza da parte del delfino proprio non la capiva: era come se si fosse improvvisamente innamorato della Prefetta. Ovviamente a quell’età non è che si va molto a fondo delle questioni: quando una persona si comporta in un modo tanto succube, è perché ha una cotta. Gli rivolse un’occhiata pensierosa, grattandosi appena il mento mentre rifletteva. Dovrò proprio chiederglielo.. Concluse: avrebbe trovato sicuramente un momento tranquillo, dopo la festa, per fargli qualche domanda.
Ehi Peter Pan... Perchè non ti unisci a noi?
Ma con chi sta parlando? Quel richiamo la distrasse dai suoi pensieri e, voltandosi, scorse un bambino vestito da Peter Pan. Non era la prima volta che lo vedeva, l’aveva incrociato in sala comune o a tavola in sala grande, ma non ci aveva mai parlato fino a quel momento: sapeva solo che si chiamava Orion, nient’altro.
Salve… Buon Samhain.
Ignorava completamente cosa fosse “samhain”, per cui si dedicò alla prima parte del discorso: il saluto.
Ciao! Primino Grifondoro, giusto?
E non è che voleva chiamarlo “primino” in tono spregiativo, è che voleva solo dire qualcosa per coinvolgerlo nel gruppo. Anche se, ad una prima occhiata, non sembrava esser troppo a suo agio.
Bene, siamo giunti al momento precedentemente accennato dalla mia collega, il "karaoke". Come suggerisce la frase, in base alle vostre scelte verrà messa una canzone particolare che canterete voi in singolo o in gruppo. Una volta che chiamerò la persona o le persone, questi saranno invitati a salire velocemente qui dove sono io ed iniziare la loro esibizione. Ho notato che in una delle richieste c'è stata la volontà di cantare un pezzo proprio, confermo che per un singolo ed unico caso sarà possibile, visto che non lo abbiamo proibito nella precedente informazione, ma da questo momento in poi chiedo a tutti di inserire titoli di canzoni esistenti, grazie mille... Bene, allora possiamo iniziare con Orion, che vorrebbe cantare "Set fire to the rain", il nostro DJ è pronto per far partire la base non appena glielo indicherai tu, vieni pure e gradirei un applauso per questo ragazzo che inaugura con la propria voce il nostro negozio
Non ebbe più tempo di pensare, perché la voce di Typhon richiamò l’attenzione di tutti: era ora di iniziare a cantare e lei era davvero curiosa di vedere chi era il pazzo che aveva scelto di esibirsi. Rimase assolutamente stupita quando sentì il nome Orion: tornò a guardare la matricola, ma questa si stava già posizionando sul palco. Uno, due, tre, e la canzone era iniziata. La conosceva, anche se non troppo bene, ma la seguì comunque con la testolina, a ritmo della musica.
Non aveva mai avuto occasione di parlare con quel ragazzino ma cavolo.. Era tosto! E cantava pure bene!
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Kayleen
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