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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Brianna » 04/11/2012, 15:45

[vicino al buffet -> ai divanetti con Liling, Miyabi, Jorge, Caroline Priscilla, Melia, Elisabeth, Ethan Travis, Kayleen ]


"Buonasera! sono Brianna Wollis, piacere di conoscerla."

Piacere mio Brianna. Che bel vestito, non ho mai visto un'apina così graziosa.

La ringrazio Prefetta! - aveva quindi risposto la piccola delfina - il suo vestito le sta d' incanto!
Jorge era compars in quel momento, salutando e poi complimentandosi con la prefetta, per poi voltarsi verso Brianna e salutarla con un «Ciao mezzajappo, se sapevo che tu e fiore di loto sareste venute vi avrei aspettato fuori dalla Sala Comune»

Il soprannome che le aveva dato Jorge era... singolare, non le piaceva troppo, ma il tono del bambino era amichevole, e quindi Brianna aveva risposto, con il sorriso sulle labbra per far intendere che non era ne offesa ne altro «ma come, Jorge... dai dei soprannomi così belli come fiore di loto, e per me trovi solo mezzajappo? hai finito la fantasia?» poi aveva invitato lei ed Elisabeth, che non aveva riconosciuto, ad unirsi al tavolo con loro.

Proprio in quel momento un bambino si avvicinò, anche lui complimentandosi con Arianna per la scelta del vestito, poi rivolto ad Elisabeth « Che bel vestito da damigella, Elisabeth,stai proprio bene...scommetto che non volevi farti riconoscere con quella parrucca...» per poi chiderle «Chi è la tua amica? Non la conosco.E' del primo anno come me giusto?»
Brianna non attese che Elisabeth la presentasse al nuovo arrivato, ma porse lei stessa la manina verso il bambino per presentarsi da sola «Ciao! Io sono Brianna Wollis, piacere. Si, sono del primo anno, anche tu un primino?»

Beh io andrei verso il buffet, cosa fate venite con me?
aveva poi chiesto Elisabeth, che si era poi diretta verso il buffet, mentre Brianna rispondeva
«si, andiamo... ci sono tante di quelle cose che solo a guardarle ti fanno venire l'acquolina in bocca!» quindi anche la piccola si era avviata alla volta del buffet, seguendo Elisabeth, che con la lunga gonna ingombrante faceva un po fatica a farsi largo tra la folla che ormai popolava il locale.
Ancora non erano arrivati al tavolo del buffet, quando la voce di Alexis aveva sovrastato il chiacchiericcio della folla

Buonasera a tutti! Innanzitutto, vorrei ringraziare tutti i presenti per aver deciso di essere qui stasera: io e il mio socio Typhon Seal siamo davvero orgogliosi di vedere il nostro negozio così pieno di persone amiche e non, e lo dobbiamo solo a voi! Vi rubo solo qualche istante per informarvi che stanno per avere inizio la "Gara delle Maschere" e le esibizioni canore: cosa significa? Che da questo momento in poi potrete votare per il vostro costume preferito scrivendo il nome della persona che lo indossa su quei bigliettini che troverete laggiù, per poi inserirlo nel vaso blu che trovate subito lì accanto: chi riceverà il maggior numero di voti sarà eletto "Maschera della Serata", e riceverà un bellissimo premio! Ma non è finita... come vedete di fianco al primo vaso ce n'è un secondo di colore rosso: perché? Perché è lì dentro che potrete scrivere il vostro nome e la canzone che canterete più tardi nel corso delle esibizioni canore! Detto questo, e sperando di vedervi salire in tanti su questo palco, non mi resta che augurarvi buon proseguimento di serata, e grazie ancora per essere qui!

Una parte di Brianna avrebbe voluto salire scrivere il suo nome anche nel vaso rosso, ma la parte piu timida di lei aveva paura di esibirsi di fronte a così tanta gente... e se avesse stonato? Certo, la professoressa Vireau stava facendo un ottimo lavoro con la bambina, e le stava insegnando tutte le tecniche di respirazione e quant' altro fosse utile per cantare bene, ma una cosa che ancora mancava alla piccola Brianna era la sicurezza e il credere in se stessa.
Finito il discorso di Alexis, Brianna dedicò un po di attenzione al ricco buffet, riempendosi il piattino di tutto ciò che attirava la sua attenzione, per poi dirigersi verso i divanetti dove c'erano già Elisabeth, Jorge e tanta altra gente che ancora non conosceva, ma che sperava di conoscere presto.
Appena arrivata li saluto tutti con un «Ciao ragazzi! Io sono Brianna Wollis» e poi, dopo aver riconosciuto la sua compagna di stanza Liling, salutò anche lei dicendo «Ciao Liling! sono contenta di vedere anche te qui, stasera»
Aspettò che gli altri si presentassero, poi chiese loro «Avete già votato per il costume piu bello?»

Spoiler:
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Messaggioda Celine » 04/11/2012, 17:22

[Ai divanetti con Monique, Lucas, Tisifone, Logan, Dylan, Ferdy e Veronique]


L'atmosfera rilassata sembrava aver coinvolto tutto il gruppetto, e Celine fu lieta che la sua presenza non avesse destabilizzato troppo i colleghi di Logan: era consapevole di avere un carattere davvero esplosivo che non tutti riuscivano a sopportare, ma lei era fatta così e, Monique lo sapeva bene, di fingere non le andava proprio: già doveva contenersi durante il lavoro, figuriamoci quando invece era libera dagli impegni e con le persone che amava intorno!

In effetti sei la prima che ce lo dice, ma ne sono davvero lusingato, grazie.
E lungi da me voler deprimere una così bella signorina... Perciò ti darò del tu da oggi in poi, sempre e comunque, puoi starne certa.


Bravo ragazzo, così si fa!

Esclamò la francese, alzando il braccio col palmo della mano ben aperto per farsi dare il cinque alla maniera babbana, sempre ammesso che lui conoscesse quel tipo di modi di fare.

Nessuna Zelda purtroppo, di questo periodo ci sono poche principesse che rapiscono la mia attenzione...
"Bella" immagino sia una sorta di saluto giusto? Allora "Bella" anche a te!
Scusami Celine, non voglio essere artefice della tua sbronza, e poi hai ragione, non dovrei darti del "lei", credo tu sia poco più grande di me giusto?
Ventiquattro, forse massimo ventisei anni, non di più!


Ma che carino! - esclamò Celine ridacchiando nel sentire quanti anni le dava: in effetti, per i modi di fare e di porsi, forse gliene avrebbero dovuti dare una quindicina, ma comunque... - Sfortunatamente per me sono più grande di così, ho la stessa età della signorina qui presente... - ed indicò Monique con un cenno del capo - quindi 28!

Peccato che, appunto, non li dimostrasse minimamente.
Subito dopo, il suo ragazzo si offrì insieme al collega Turner di andare a prendere da mangiare e da bere per tutti, e così Celine seguì i restanti presenti verso i divanetti, sui quali poco dopo vennero posati dei vassoi con un mucchio di cibo e, soprattutto, una boccale gigantesco di birra per la Sauvage che in quel momento avrebbe anche potuto fare sesso davanti a tutti talmente era contenta.

Assaggia che burro, baby...

Ovviamente Logan era pur sempre Logan e così, dopo aver portato da mangiare per loro, aveva deciso di prendere per sé una bistecca gigantesca che, a quanto sembrava, avrebbe condiviso a metà con Lucas, anche se Celine non sapeva se il docente di Trasfigurazione avesse acconsentito a quella mezza pazzia solo per accontentare il Dragoniere o perché effettivamente gli andava di mangiarsela.

Mmmh... ma è buonissima!!

Fai i complimenti anche a quel matto di Turner che ha avuto il coraggio di farsi un chilo di carne col sottoscritto.
Da parte mia ce lo si può anche aspettare, ma da uno smilzo come lui, cazzo, sei una sorpresa continua Luke!


Sentito Lucas?
Hai appena conquistato l'amicizia del signore qui presente...


Commentò Celine con un sorriso divertito, indicando Sykes con un cenno della mano prima di guardare Tisifone e farle un occhiolino.
In tutto quel contesto piuttosto spigliato e divertito soltando Dylan, il collega dei quattro docenti, sembrava starsene piuttosto in disparte, come se fosse immerso in un mondo tutto suo fatto di chissà quali riflessioni.
Quell'atmosfera rilassata, divertita e piacevole, però, sembrò durare poco visto che di lì a qualche minuto Monique sembrò stare male, tanto da far preoccupare immediatamente non solo Celine ma anche Lucas e Tisifone, che evidentemente avevano capito cosa fosse successo.

... l'altra te.

Il capo di Celine si volse di scatto verso le due figure che si stavano avvicinando, ed in particolare su quella coi capelli biondi: nell'ultima lettera che Monique le aveva mandato, la Vireau aveva accennato alla scoperta dell'esistenza di una sorella, di un'altra Celine visto che le due francesi erano unite sin dalla nascita proprio come due sorelle... ma mai la Sauvage avrebbe pensato di trovarsela davanti così, come se niente fosse.

Sai dirmi se Stone è in pieno possesso delle sue facoltà?

Non userebbe mai il suo potere qui... no?
Voglio dire, siamo sei contro una... non le converrebbe provocarci, non avrebbe motivo di farlo.


Le parole dei due docenti le fecero capire che erano perfettamente a conoscenza non solo dell'identità della ragazza, ma anche delle sue reali capacità e questo sicuramente avrebbe permesso loro di rimanere più razionali e di lasciarsi prendere meno facilmente dal panico.
Celine volse appena il capo verso la sua migliore amica che stava lentamente riprendendo colore, come se qualcosa si fosse sbloccato in lei.

Credo stia usando l'illusione su di lui, e visto come Ferdy sembrava volersi allontanare forse lo sta convincendo a venire qui.
E se la mia supposizione è vera, significa che può crearla senza bisogno di bacchetta né spartito... il che vuol dire che potrebbe essere abbastanza forte da illudere tutto il negozio, altro che noi sei.


Credi davvero sia già arrivata al grado Perfetto?

Domandò Celine, non potendo veramente credere che una ragazza così giovane, di sicuro più giovane di loro, fosse già tanto potente: conosceva le illusioni, con Monique si era fatta una cultura, ma non era in grado di farle e in quel momento quasi se ne dispiacque, almeno avrebbe potuto usarle contro la bionda quasi prossima a fermarsi di fronte al gruppo.

Comportatevi normalmente.

La biondina si volse nuovamente verso Monique e la fissò ancora, per un lungo istante, prima di annuire lentamente: si era sempre fidata di lei, aveva sempre seguito le sue direttive nelle questioni importanti, e di sicuro non avrebbe smesso di farlo proprio ora.

Buonasera ragazzi! E' un piacere trovarvi qui... Lei è Cassandra...

Cassandra.
Era quello il suo vero nome? A Celine bastò un'occhiata alla più grande delle Vireau per comprendere che non era assolutamente così, ma non poté chiedere altro perché Ferdy si era ormai fermato di fronte a loro con la biondina al suo fianco, la quale focalizzò immediatamente tutta la sua attenzione su Monique.

E' un vero piacere conoscerti, Monique... Ho sentito tanto parlare di te.

... anche per me è un piacere... Cassandra...
Un vero piacere.


E mentre lei si presentava alla sorella, Logan si volse verso Celine e Lucas per capire chi fosse davvero colei che aveva tanto sconvolto la Vice Preside.

Chi è... Veramente?

La simpatica sorelllina di Monique.

Sussurrò la Sauvage in risposta senza alcuna inflessione particolare nella voce giusto per non destare alcun sospetto, spostando poi lo sguardo sul Corvonero che stava facendo le presentazioni.

Loro sono Tisifone Samyliak, docente di Divinazione... Il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner; l'insegnante di Alchimia, Dylan Connor; Logan Sykes, docente di Babbanologia e dragoniere... dovresti conoscerlo per fama... e?

Celine Sauvage, migliore amica di Monique - rispose la biondina, alzandosi in piedi a sua volta per stringere la mano sia a Ferdy che all'altra, puntando gli occhi ghiacciati in quelli scuri di lei per qualche istante - Sapete, io e Monique in effetti... siamo come sorelle...

Aggiunse, permettendosi quella piccola frecciatina verso Veronique prima di permettere che fosse Dylan a presentarsi, lo stesso Dylan che poco dopo Monique mandò all'angolo dei bambini per, teoricamente, salvare una Prefetta più grande dalla noia; non fu difficile però per Celine ipotizzare che volesse tenerlo lontano da quella situazione, visto che pareva esser l'unico a non saperne nulla.

Perché non vi sedete con noi?

Propose la francese poco dopo in direzione del collega e della sua accompagnatrice, e Celine si rilassò leggermente: lo sguardo di Monique era determinato, fermo e serio, segno che il panico aveva ceduto il posto alla fermezza; ed una Moni in quello status mentale era pericolosa, persino per la sorella.

In effetti potreste rimanere qui con noi - le diede man forte la Sauvage - stavamo decidendo se esibirci o meno al karaoke... voi che ne pensate, volete tentare?
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Messaggioda Aryanne » 04/11/2012, 19:06

[Ad un tavolo - con Robyn]


E così l'Italia ci porta ancora delle belle perle ogni tanto.
Era da molto che non vedevo ragazze italiane da queste parti inglesi... Italiane così attraenti, intendo.


Era da molto che non incontravo un giovane pirata così ben vestito e che sa come ci si rivolge ad una donna del mio rango.

Replicò Arianna, con un sorrisetto malizioso e divertito sulle labbra: da quanto non si comportava così con un ragazzo, da quanto non lasciava che fossero la malizia e la sensualità ad avvolgerla e a farla sentire bella e provocante?
Da quando stava con Vergil tutto ciò aveva perso importanza, eppure ora, nel ripensare a come lui si era comportato e a come l'aveva trattata, l'unica cosa che le veniva in mente era lasciarsi andare, essere se stessa e godersi la festa, perché insomma che altro poteva fare, starsene tutto il tempo col muso o da sola, senza divertirsi?
Ma proprio no, non quando aveva davanti la possibilità di passare del tempo, sicuramente piacevole, con Robyn, il bel pirata che a quanto sembrava sarebbe stato più che felice di farle compagnia.

Ne sarei... Onorato.

Commentò infatti il ragazzo quando Arianna gli propose di starle accanto e compensare l'assenza di quei cavalieri - solo uno per la verità - che avevano lasciato la Ricciardi da sola.
Osservò per un secondo il suo braccio proteso verso di lei come ad invitarla e, voltandosi un momento verso Elisabeth per accertarsi che stesse bene, si rese conto che la bambina di lì a poco sarebbe stata ancora meglio: il professore di Alchimia, Dylan, si era infatti avvicinato a Melia per chiacchierare un po' con lei e probabilmente farla distrarre visto che stare a lungo con degli 11/12enni per una persona più grande poteva risultare alla lunga noioso; in questo modo, la Serpina avrebbe potuto proseguire la sua serata con gli amici senza il problema delle Herbert accanto.
E fu questo, soprattutto, a far scegliere ad Arianna di accettare quel braccio che le era stato offerto, iniziando così a camminare col ragazzo per il negozio, notando tutte quelle vetrine e quegli strumenti che, per esigenze di spazio, erano state messe da parte.

Giusto per rendermi conto a quale livello stia giungendo il mio lato pedofilo questa sera, potreste farmi la cortesia di dirmi per quanti splendidi anni il sole ha baciato ogni giorno la vostra fronte, milady?

Siete fortunato, mio Signore, poiché sono diventata maggiorenne questo Aprile.
Questo vi fa sentire più tranquillo nel passare il vostro tempo con me?


Rispose la Prefetta di Dragargenteo, ponendogli quella domanda con un sorriso quasi sfacciato: sapeva bene che il suo corpo, le sue fattezze, potevano portare le persone a considerarla più grande di quanto fosse, potevano trarre in inganno; eppure non le dispiaceva perché fin da giovanissima, fin dall'età della Walker per capirci, quel sembrare più grande le era servito per fare cose che le bambine della sua età non si sarebbero mai permesse di fare, quindi tutto di guadagnato.
Arrivò con Robyn fino ad un tavolino libero, di fronte al quale Arianna si sedette con grazie, le gambe accavallate sotto il vestito ampio e candido e le mani posate in grembo, bella e regale come una Principessa vera: lui la osservava e lei certo non era da meno, non si sentiva certo in soggezione perché consapevole di essere bella, ed anzi era curiosa di capire cosa il ragazzo volesse da lei, a parte adularla s'intende.

Smettendola con gli scherzi, i casi in sostanza sono tre: o sei una dama alla quale piacciono le dame e non i messeri, e allora dovrei guardarmi attorno nel terrore che una ragazza mi stia trucidando con lo sguardo, oppure avevi una gran voglia di rimorchiare e in quel caso, Merlino se dovrei sentirmi fortunato, o nel terzo ed ultimo caso, hai ricevuto buca all'ultimo momento ed oltre a sentirmi nuovamente fortunato come per il caso due... Consiglierei al soggetto di comprare un bel po' di collirio, se vuoi puoi anche riferire...

Sorrise a quelle parole, scuotendo appena il capo con aria divertita: il ragazzo era sfrontato ai limiti della sfacciataggine, ma per sua fortuna ad Arianna la cosa piaceva ed anche parecchio; e poi, se non altro, si era capito almeno in parte cosa lui volesse, perché non si facevano certe domande dopo cinque minuti di conoscenza se non si voleva qualcosa di preciso come obiettivo per la serata. Poco romantico? Forse, ma era pratico e ad Arianna la praticità faceva sempre piacere.

E nel frattempo che decidi se essere sincera o meno... Scegli.

Un bicchiere viola davanti - un colore magnifico vista la sua Casata - e tre bevande tra cui scegliere: la Ricciardi alzò un sopracciglio per capire se quell'offerta celasse qualche trabocchetto, poi volse appena il capo verso il tavolo dei professori, troppo impegnati con Stone e la sua nuova fiamma - una biondina esplosiva, quasi quanto lei - per darle retta.
E questo poteva voler dire una cosa sola...

Assenzio, grazie.

Sorrise dopo aver risposto con quel ringraziamento in italiano, facendosi così riempire il bicchiere di quel liquido fortissimo che probabilmente nessuno, nemmeno se maggiorenne, le avrebbe fatto bere: ma visto che nessuno, a parte Robyn, la stava guardando, poteva anche fare come le pareva.

Per tornare a noi... direi che tra le possibilità che mi hai dato sia la tre quella più vicina, anche se non del tutto esatta.
Il ragazzo con cui sarei dovuta venire alla festa mi ha dato buca con un po' di anticipo, ma ho scelto comunque di venirci da sola. Per quanto riguarda il collirio penso abbia bisogno di un cervello nuovo, ma è questione di punti di vista.


E fece spallucce, come a voler liquidare l'argomento: in fondo passare il suo tempo con Robyn a parlare di quel Tassostronzo non rientrava tra i suoi progetti.

Come hai saputo della festa?
Insomma, è chiaro che tu non sia uno studente e ad Hogwarts non ti ho mai visto... sei amico di qualcuno dei presenti?


Dubitava lo fosse di Typhon altrimenti il Drago gliel'avrebbe già presentato da tempo, ma forse conosceva l'angioletta Parker ed era stata lei ad invitarlo all'inaugurazione.
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Messaggioda Liling » 04/11/2012, 19:33

[Divanetti con Miyabi, Jorge, Caroline Priscilla, Melia, Elisabeth, Ethan Travis, Kayleen]



“Ehm.. Fang è il tuo nome? O è Liling il tuo nome? O lo sono entrambi?”

Le chiese Kayleen, e lei non potè far altro che sorridere <Hihihi…No, Fang è il mio cognome e Liling il mio nome> le spiegò i giusti termini alla maniera occidentale.
Alexis fece dal palco il proprio annuncio sulla gara canora e sulla gara delle maschere e lei rimase per qualche istante a guardare i propri compagni e i loro costumi. Ognuno di loro era bellissimo e perfetto a modo suo, ma soltanto uno in particolare colpiva il suo sguardo forse per una particolare predilezione per il bello e raffinato.

“Magari il prossimo Halloween potremmo mettere insieme davvero un gruppetto “Sailor Moon”, sarebbe divertente!”

“Sì... magari potremmo vestirci tutte in tema.”

Dissero ad un tratto Kayleen e Miyabi. <Woow! Sarebbe una bella idea! Io però voglio essere Sailor Neptune!> Disse ridacchiando immaginandosi già nelle vesti dell’eroina vestita da marinaretta.
L’attenzione poi si spostò su Caroline Priscilla, che tutti sembravano indicare come possibile cantante.

“Non ci penso minimamente! A malapena sono riuscita a non far vomitare la Vireau alle audizioni!”

Disse la Tassorosso. <Fai parte del coro della scuola?> Le domandò allora Liling, guardandola ammirata. Certo non aveva idea di tutti i complessi che la Tassetta si faceva, però lei ammirava chiunque avesse una dote artistica, da brava delfina. <Sisi, devi per forza cantare Cappie!> Esclamò sulla scia degli altri ragazzi, battendo le manine per incoraggiarla.

Finì di sgranocchiare il suo tramezzino farcito e si spostò insieme agli altri ragazzi verso i divanetti. Si sedette con cura, stando attenta a non rovinare il vestito. Altri ragazzi si avvicinarono a loro e lei alzò il viso quando sentì una voce familiare.

«Ciao Liling! sono contenta di vedere anche te qui, stasera»

<Bri!> Esclamò contenta di vedere la compagna di stanza, Brianna.<Si, alla fine ce l’ho fatta a finire il costume in tempo> Le fece l’occhiolino. <Che bello il tuo costume! Vieni, sediti con noi. Già scelto quale costume votare?> Fece cenno di sedersi a lei a alla sua amica Elisabeth o chiunque fosse con loro. <Ciao, io sono Liling> Si presentò loro, molto piu semplicemente di prima poiche ormai si sentiva molto piu a suo agio.
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Messaggioda Elisabeth » 04/11/2012, 21:41

[Interno negozio con Brianna, Arianna, Paul e Orion => vicino al tavolo del buffet]


Elisabeth era felice del tempo che Arianna, la Prefetta dei Draghi le stava dedicando, la bimba sapeva che la ragazza si sentiva un po’ sola, non vedendo il Prefetto tassorosso accanto a lei.

La bimba era riluttante a lasciare da sola l’amica ed era tentata di declinare l’invito di Jorge di unirsi a lui ed agli altri amici ai divanetti, ma, la Draghessa cerco di spingerla ad andare verso i suoi amici e dalla zuccherosa Melia, la bimba accettò di buon grado di allontanarsi, riuscendo a strappare la promessa alla ragazza di rimanere nei paraggi.

Te lo prometto, rimarrò da queste parti.

La bimba sorrise soddisfatta era riuscita a strappare una promessa alla Draghessa, la ragazza avrebbe fatto qualcosa che la bimba voleva, ma, invece di essere felice per aver convinto la ragazza a restare lì in giro, si sentiva triste, lei sarebbe andata a divertirsi con i suoi amici e la ragazza sarebbe rimasta a guardare, ma, la bimba queste cose non le avrebbe accettata, Arianna era sua amica, forse con lei un po’ si annoiava visto che era piccola, ma, provò ancora una volta a cercare il modo di farle compagnia non volendo per nessun motivo vederla da sola e triste, nonostante la ragazza si sforzasse di sorridere, la bimba si aggrappò a qualsiasi cosa le venisse in mente, compresa la storia dell’Italia e dei suoi musicisti , la bimba si riferiva ai compositori delle famose arie liriche italiane che la bimba amava tanto.

Facciamo un compromesso: tu adesso vai e sei gentile con tutti, soprattutto con la tua Prefetta, io mangio qualcosa e poi ti raggiungo oppure tu raggiungi me, che ne dici?

La Serpina era un po’ delusa non era riuscita a convincere del tutto Arianna ad andare con lei

Va bene, farò come mi ha detto.

Rispose la bimba sorridendo, almeno era un buon inizio, non sarebbe rimasta da sola per troppo tempo.

La Serpina si voltava spesso verso la Draghessa sperando di vederla parlare con qualcuno, ma, ogni volta la vedeva sempre sola, fino a quando non vide un ragazzo vestito da Pirata poco distante dalla Draghessa.

Ti prego fermati e parla con Arianna, ti prego, ti prego.

Pensò la bimba, allontanandosi un po’ riluttante, ma, forse il bel pirata poteva fare compagnia alla sua amica Draghessa, così un po’ più sollevata si allontanò per andare verso i suoi amici.

Un po’ per fortuna per la Serpina ed un po’ per sfortuna del marmocchio di Diagon Alley, Orion i due bambini si scontrarono, con la Serpina che fissava il piccoletto, pronta per continuare il litigio che suo padre aveva interrotto a Londra.

Guarda chi si rivede … Il marmocchio maleducato ... Ti faccio passare la voglia di andare a sbattere contro le persone e fare finta di niente.

Pensò la bimba, allontanandosi, per evitare di litigarci durante la festa e pensando a come rendere la vita del piccoletto un vero inferno.


[Divanetti con Con Jorge, Melia, Caroline Priscilla, Elisabeth, Liling, Miyabi, Ethan Travis]


Finalmente Elisabeth raggiunse i suoi amici e si fermo dietro le spalle della sua amica Kayleen facendola spaventare con la bimba che si affrettava a scusarsi con l’amica e che rispondeva poche semplici cose riguardanti il suo vestito, che la bimba avrebbe scambiato volentieri con un bell’abbraccio della sua mamma.

[b] Si vede, è molto bello. E suppongo sia molto costoso! Guarda che bel tessuto!

Il visino della bimba divenne molto triste, la bimba sentiva tanto la mancanza della mamma ed era raro che lasciasse trasparire qualche emozione, ma, guardando il vestito non riusciva a non pensare a sua madre che aveva sfogliato chissà quale catalogo per riuscire a scovarle quell’abito da regalarle.

Io avrei preferito avere la mamma qui con me questa sera e non un bel vestito.

Disse la bimba con un sorriso trieste, mentre si toglieva la mascherina e chiedeva se si potesse davvero sedere insieme a loro.

La prima ha risponderle fu Caroline Priscilla

Ma perché dovresti disturbarci, scusa? Siamo qui tutti assieme!

Poi era uscita la storia del coro e Jorge diceva qualcosa riguardante Melia

Bè di certo Melia ha una bellissima voce e sarebbe un peccato non farla ascoltare a tutti.

La Serpina si voltò verso la Prefetta, osservandone meglio il vestito ed aspettando una probabile risposta dalla ragazza, ma, nonostante le facesse venire i brividi starle vicino, proprio perché ne era spaventata, non riuscì a trattenere i suoi pensieri.

E questa sarebbe una Prefetta, ma, guardatela, fa tanto la zuccherosa e poi si concia in maniera così volgare.

Pensò la bimba, mantenendo nonostante il disgusto la sua facciata di brava bambina ed il il visino impassibile, anche se di motivi per arricciare il bel nasino ne aveva tanti.

La Serpina si voltò nuovamente verso la Draghessa e sul suo bel visino si aprì un grazioso sorriso, finalmente la sua amica stava parlando con il giovane Pirata e sperava tanto che il ragazzo restasse a fare compagnia con alla sua amica per tutta al serata.

Poco dopo Cappie disse che faceva parte del coro, con il Delfino che voleva costringere la bimba a cantare ed Elisabeth che per una volta era d’accordo con lui e visto che il proverbio dice che non c’è due senza tre ai due bambini si aggiunge un’altra Delfina Liling

Fai parte del coro della scuola? Sisi, devi per forza cantare Cappie!

Dai Cappie, per favore, mi piacerebbe tanto sentirti cantare.

Disse la Serpina sorridendo, mentre guardava Jorge che trascinava Cappie verso il vaso rosso.

Qualche minuto dopo si unì alla comitiva Brianna che salutò la concasta e la serpina osservò i loro saluti.

Ciao Liling! Sono contenta di vedere anche te qui, stasera. .

Bri! Si, alla fine ce l’ho fatta a finire il costume in tempo. Che bello il tuo costume! Vieni, siediti con noi. Già scelto quale costume votare?

La Serpina era contenta di vedere che Brianna aveva qualche amica, ma, non vedendo Paul insieme alla bimba si guardò in giro e vedendolo accanto ai vasetti si voltò verso una vocina che si stava presentanto.

Ciao io sono Liling.

Piacere di conoscerti Liling, io sono Elisabeth Alexandra Walker

Disse la bimba porgendo la manina alla Delfina.

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Messaggioda Dylan » 04/11/2012, 23:16

- INTERNO "SHELIAK & VEGA" - CON IL GRUPPO DOCENTI, POI MELIA E ALTRI BAMBINI -


Il gruppo dei professori appariva molto affiatato e per quanto da un certo punto di vista Dylan fosse contento di trovarsi per la prima volta in mezzo ad una discussione genuina e non didattica, tentando di fare anche un poco di amicizia con i colleghi, la sua anima era inquieta, non riusciva a stare calmo, tranquillo, rilassato, logorato da una gelosia che nell'animo si ingigantiva ad ogni secondo in più che trascorreva lì, con tutti, mentre di tanto in tanto il suo occhi si spostava per cercare la sua compagna segreta finita chissà dove e chissà con chi.
Già, il nostro pittore era ben poco interessato a dove si trovasse lei ma con chi si trovasse, dato che di certo non era rimasto molto contento quando l'aveva vista conversare con Typhon, l'altro proprietario del negozio che adesso se ne stava apparentemente placido non molto distante da loro, fissando tutta la situazione, come se ci fosse qualcosa da temere riguardo il professor Stone o la sua compagna, Cassandra, una ragazza che oltre ad essere molto attraente era anche molto cordiale, gentile, genuina nei modi di fare di sorridere.

Loro sono Tisifone Samyliak, docente di Divinazione... Il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner.
l'insegnante di Alchimia, Dylan O'Connor, Logan Sykes, docente di Babbanologia e dragoniere... dovresti conoscerlo per fama... e?


Oh, collega, chiedo perdono, non vorrei interromperla ma il mio nome è Connor, non O'Connor...

Non intendeva affatto fargli fare una brutta figura, ma poteva anche trattarsi di una svista data da un poco di alcool bevuto poco prima.
In fondo, se in futuro si fossero ancora incontrati o avessero passato del tempo assieme, trovarsi nella condizione di rimanere "O'Connor" per una persona e ormai non poterla più correggere per via di non farla sentire in eccessivo imbarazzo era abbastanza sconveniente e fuori luogo.
Sperò sul serio che Ferdy non ci fosse rimasto male, o turbato da quel suo appunto, era fatto assolutamente in buona fede.
Tornò seduto quasi all'istante, per permettere a tutti quanti di presentarsi o conversare con i due nuovi arrivati.
Non desiderava di certo staccarsi o allontanarsi da loro, stava tutto sommato bene, ma le parole successive che uscirono dalle labbra di Monique apparvero come una specie di miracolo benedetto, e costrinsero Dylan a non fare espressioni fin troppo palesi che dimostrassero i suoi reali desideri.

Dylan, mi rendo conto di sembrare quasi inopportuna, ma ho notato che la signorina Herbert è da sola in mezzo a tutti quei bambini... perché non vai a salvarla e le fai un po' di compagnia?
Sono certa che gradirà la presenza di un adulto dopo tanti studenti più piccoli...


Certo!
Cioè, si, penso... Di poterlo fare, senza problemi Vice Preside.
Allora con il vostro permesso io mi assenterei qualche minuto... A dopo... A tutti!


Chinò il capo in segno di saluto nei confronti di tutti, alzandosi in piedi e rivolgendo un'ultima occhiata e un ultimo sorriso a Cassandra e al compagno per far capire loro che non erano affatto il motivo di quella sua momentanea assenza.
In realtà era proprio così, dato che i piani di Monique erano proprio di far allontanare le persone che meno sarebbero dovute essere coinvolte nella faccenda, per non esporle a rischi inutili.
Si allontanò allora, guardandosi immediatamente intorno a se per cercare con lo sguardo la sua Biancaneve preferita, ma non gli fu troppo difficile, visto che la ragazza era intenta a far compagnia a tanti bambini che le stavano intorno e parlavano con lei, sorridenti e spensierati.
Sorrise affabile dunque, accelerando ancora di più il passo attendendo che lei lo individuasse.

Ehi...

Disse semplicemente, il nostro Dylan Connor, così innamorato e perso per lei, totalmente attratto dalla sua infinita bellezza e dolcezza con la quale si mostrava disponibile a conversare con ogni studente più giovane che richiedeva i suoi sorrisi e la sua attenzione.
Effettivamente in quel momento il ragazzo avrebbe potuto tranquillamente pensare che il vero intento della sua superiore era mandarlo in soccorso della prefetta Herbert, a giudicare dalla miriade di bambini che la circondavano e che ognuno le chiedeva qualcosa, le rivolgeva la parola o uno sguardo curioso; se, era decisamente il momento per lui di intrattenerla e portarla via con se con una qualunque scusa, pur di rimanere un poco solo con la ragazza, non sperando di certo nella libertà di un bacio ma... Almeno qualche dolce parola, si, quella bastava per ristorare e ridare ossigeno al suo cuore senza fiato.

Chiedo scusa a tutti voi, piccoli, ma adesso la signorina Herbert deve seguirmi per parlare riguardo una questione importante.
Signorina Melia, prego, potrebbe cortesemente seguirmi?
Non le ruberò molto tempo, glielo assicuro...


Una assicurazione valida, perché in realtà l'intento del ragazzo era rubarle una vagonata di tempo, quasi tutto quello del restante serata, se fosse stato possibile, peccato che non lo trovava di certo un buon modo per coprire la veridicità sulla loro relazione.
La buona notizia però era che adesso aveva la scusa supportata dal fatto che la stessa Monique gli aveva cortesemente richiesto di stare con lei, quindi forse era meglio battere il ferro finché caldo.
Attese che Melia lo seguisse fino a raggiungere una zona più o meno appartata, lontano da troppi sguardi indiscreti e con vicino qualche bancone dove prendere nel caso qualcosa da bere e da mangiare.

Non temere, è stata la Vice a chiedermi di venire da te per salvarti un poco dall'orda di bambini...
... Sentito Alexis?
Pensi che canterai... Amore?


Ultima parola?
Chiaramente sussurrata in un tono così basso da risultare quasi impercettibile.
Molto attento il ragazzo, molto molto attento l'artista.
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Messaggioda Melia » 04/11/2012, 23:54

[Ai divanetti - con Elisabeth, Paul, Brianna, Liling, Jorge, Miyabi, Ethan, Cappie, Kayleen => In disparte - con Dylan]


Ma certo che mi.. ci… insomma certo che si!

Sì, credo di aver capito.

Commentò Melia, sorridendo genuinamente: Jorge era molto, molto dolce con lei e la cosa bella era che non aveva dovuto usare il suo potere per legare il bambino a sé, ma semplicemente dargli ciò di cui lui aveva bisogno.
Comprensione, pazienza, ascolto, fiducia e considerazione, non ci voleva molto... se poi a questo si aggiungeva la promessa d'insegnargli a controllare gli altri e l'involucro che racchiudeva il cuore e l'anima corrotti di Melia, beh, il risultato era scontato praticamente.
Non poteva farci niente in realtà, non era nemmeno colpa sua, era stata progettata per essere così e dunque rispondeva alle richieste che la Setta dei 12 aveva posto come essenziali: non c'era nulla di personale nel suo modo di fare, non se la prendeva con la gente tanto per fare, era stata concepita per questo; e poi, a giudicare da come Arianna era stata avvicinata da un bel ragazzo, le aveva davvero fatto un favore, perché se fosse stato presente Vergil ciò non sarebbe mai successo.

Se si mettono insieme sarà solo per merito mio.

Pensò la Serpeverde con un moto di orgoglio mentre Jorge, dopo l'annuncio di Alexis, commentava ad alta voce la voce della Herbert e quindi la possibilità di sentirla cantare sul palco insieme a coloro che sarebbero stati tanto coraggiosi da esibirsi.

Bè di certo Melia ha una bellissima voce e sarebbe un peccato non farla ascoltare a tutti.

Grazie piccolo Delfino, ma non credo che mi esibirò stasera - rispose Melia facendo spallucce - Sai, non ho mai cantato di fronte ad un pubblico e non credo sia questo il momento più adatto. Preferisco di gran lunga ascoltare gli altri e godermi così la serata - ed era sincera in questo senso.

Per lei il canto era sempre stata una cosa molto privata, molto personale, che avveniva tra le mura di casa sua... cantare così, senza alcuna preparazione e di fronte a tutti no, era qualcosa che la Serpeverde ancora non concepiva.
Ma era sicura che il bambino non se la sarebbe presa troppo, visto che lo sguardo confuso e spaventato di lei al pensiero di dover salire sul palco probabilmente sarebbe stato sufficiente per spingere il Delfino stesso a non insistere.
Il gruppo di persone intorno a Melia, comunque, sembrò infoltirsi ulteriormente poco dopo con l'arrivo di altri tre bambini, ed una di questi catturò l'attenzione di Alvares che la indicò leggermente.

E’ lei Lingua Argentata…

Se lo ricordava bene quel soprannome, quello che Jorge aveva pronunciato per riferirsi ad Elisabeth nell'atrio della scuola quando con loro c'era anche Caroline Priscilla: per questo, sentendo quelle parole, Melia si volse nella direzione indicata dal Delfino, incontrando così lo sguardo della Serpina che, per quanto tranquillo, sembrava adombrato da una luce di diffidenza nei confronti della Prefetta.

Buonasera Prefetta Herbert, che bel vestito.

Buonasera a te... Elisabeth, giusto? Jorge e Cappie mi hanno parlato tanto di te, anche se ammetto che un po' mi vergogno a non conoscerti quasi per nulla - la salutò Melia, posando gli occhi dorati dal taglio verticale sulla Serpeverde con un sorriso appena timido, quasi imbarazzato, come se si sentisse in difetto per le poche cose che sapeva sulla bambina - In realtà il mio costume scompare di fronte al tuo... è davvero bellissimo.

E non ci fu bisogno di mentire, era davvero un vestito pazzesco, probabilmente di fattura pregiata - come Elisabeth confermò poco dopo all'amica Kayleen - e quindi anche molto costoso; questo bastava per farle ipotizzare che la famiglia Walker fosse molto ricca, e possibilmente Purosangue se era finita a Serpeverde.
Tutte ottime caratteristiche, tanto che per un momento Melia si chiese quanto effettivamente la bambina possedesse un'anima oscura e corrompibile, sicura che alla Setta una persona con del potenziale avrebbe fatto comodo.
Non fece in tempo a pensare altro però, perché focalizzò quasi subito la sua attenzione sulle pressioni che Cappie stava subendo da Jorge, il quale voleva costringerla a cantare.

Jorge - lo riprese Melia, la voce sì dolce ma velata da quel tono contrariato che probabilmente l'avrebbe fatto bloccare all'istante - Se Cappie non se la sente non devi insistere... non è gentile costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.

O meglio, ci sarebbero tanti altri modi per farlo ma tu ancora non li conosci e ci vorrà tempo perché ciò accada.


Pensò la Serpeverde, non esternando però nulla di quei pensieri e fermandosi semplicemente alle parole pronunciate ad alta voce.
Stava per aggiungere qualcos'altro, quando la voce di Dylan raggiunse le sue orecchie, facendola voltare all'istante verso di lui per puntare gli occhi dorati nei suoi.

Chiedo scusa a tutti voi, piccoli, ma adesso la signorina Herbert deve seguirmi per parlare riguardo una questione importante.
Signorina Melia, prego, potrebbe cortesemente seguirmi?
Non le ruberò molto tempo, glielo assicuro...


Naturalmente professor Connor - rispose Melia in tono ubbidiente ed umile, in linea con quello di una studentessa che si rivolge al suo insegnante, alzandosi in piedi ma voltandosi un secondo verso Cappie prima di allontanarsi - Ricordati di fare solo quello che ti senti, mh? Se salirai su quel palco sarai bravissima, se rimarrai seduta sarà stata comunque la scelta migliore per te.

Una gentilezza gratuita? Beh, all'effettiva non c'era alcun secondo fine nelle parole che la Herbert rivolse alla Tassetta quindi sì, si poteva anche pensare che l'avesse fatto solo per volerla tranquillizzare a scegliere non secondo ciò che gli altri volevano, ma che lei stessa sentiva di voler fare nel profondo del suo cuore.
Le strizzò l'occhio e sorrise ad Jorge ancora una volta, prima di allontanarsi con Dylan verso un punto del negozio lontano da occhi ed orecchie indiscrete per quanto, fortunatamente, la musica che abbracciava il negozio giocasse a loro favore.

E' successo qualcosa?

Non temere, è stata la Vice a chiedermi di venire da te per salvarti un poco dall'orda di bambini...

E sicuramente quelle parole la calmarono un bel po', perché se la Vice Preside l'aveva mandato apposta significava che non c'era alcun sospetto da parte sua del rapporto che intercorreva tra i due. Fece un piccolo sospiro di sollievo ed un sorriso più sereno, mentre Dylan continuava a parlare.

... Sentito Alexis?
Pensi che canterai... Amore?


Non penso proprio - rispose Melia, scuotendo la testa - Non mi sento a mio agio all'idea di cantare di fronte a tutti, preferisco di gran lunga godermi la serata come semplice spettatrice.

Aggiunse, con una modestia ed un'innocenza che avrebbero commosso chiunque - figuriamoci il professore già pazzamente innamorato di lei.

Ti stai divertendo? - gli chiese poi - Spero che con gli altri professori non abbiate parlato per tutto il tempo sempre e solo di lavoro...
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Messaggioda Robyn » 04/11/2012, 23:58

[tahoma]\ SHELIAK & VEGA | CON ARIANNA RICCIARDI /

Assenzio, grazie.

Molto audace... Ecco a te...

Non si fece alcun problema a riempire il bicchiere della bella bionda fino alla metà, ipotizzando che per giungere all'orlo sarebbe stato troppo.
Non voleva mica perdersi Arianna dopo appena dieci minuti di conversazione e poi allo stesso modo, renderla appena appena brilla per lui era solo un modo in più per trovarsi davanti una persona capace di divertirsi, vedere le cose nella giusta ottica, farsi pochi problemi e godersi la serata al meglio senza pensieri, problemi, frustrazioni o ansia di qualunque genere.
Alzò il bicchiere di plastica in segno di brindisi con lei, fissandola intensamente negli occhi sorridendole con lo stesso modo furbo e misterioso che lo contraddistingueva di molte persone presenti lì, quella sera.

A cosa vogliamo brindare?
Alle Principesse coi Pirati?


E nel caso ella avesse accettato o avesse proposto un altro argomento, Robyn avrebbe semplicemente annuito facendo toccare i due bicchieri, fregandosene se fosse di buono o cattivo auspicio, non era superstizioso, per poi portare alle labbra il contenitore e bere in un solo sorso almeno metà del contenuto, lui piuttosto abituato a roba tanto forte.
Quel liquore di suo faceva almeno 60-70 gradi, doveva andarci piano la ragazzina ma, Laars sperava che fosse preparata a quella botta, seppur lo sguardo che aveva lanciato a quella bottiglia prima di guardarsi attorno lasciava capire che per colpa degli adulti e delle regole non aveva mai potuto godersi abbastanza una meraviglia così forte e in grado di incendiare anche un igloo.

Per tornare a noi... direi che tra le possibilità che mi hai dato sia la tre quella più vicina, anche se non del tutto esatta.
Il ragazzo con cui sarei dovuta venire alla festa mi ha dato buca con un po' di anticipo, ma ho scelto comunque di venirci da sola.
Per quanto riguarda il collirio penso abbia bisogno di un cervello nuovo, ma è questione di punti di vista.


Quindi saresti... Accoppiata?

Non una sola domanda sulle motivazioni, non una sola domanda su chi fosse lui, cosa avesse detto o su come si fosse comportato.
Fatti suoi, al momento lei era una perfetta sconosciuta e per Robyn i c***i altrui erano pressoché sacri, ragionando lui stesso in quel modo.
Per questo con tutta la non curanza e tranquillità possibile era passato direttamente al sodo, al discorso che più gli premeva ed interessava.
Che poi quella domanda potesse essere rivolta solamente per sapere se la ragazza era probabilmente disposta ad una storia di una sera, di un incontro improvviso e casuale tra due persone molto affini, oppure a qualcosa di maggiormente importante e serio, beh, quello non era proprio dato saperlo, magari anche per lasciare quel minimo dubbio e piccante a quello che solitamente le donne adoravano chiamare "inebriante sensazione di mistero e di attesa".

Come hai saputo della festa?
Insomma, è chiaro che tu non sia uno studente e ad Hogwarts non ti ho mai visto... sei amico di qualcuno dei presenti?


Conoscente della Vice Preside.
Mi ha informato con un poco di ritardo di questa manifestazione, per questo ci ho messo più del dovuto.
La mia fortuna è di essere riuscito a non fare così troppo da non trovarti più, magari andata via in preda ad una noia mortale...


Sorrise, facendole un occhiolino, mentre finiva la sua porzione di assenzio ed osservava a che punto fosse lei con il proprio, andando comunque a prendere dal tavolo qualche piccolo quadratino di cioccolato fondente per porgerlo ad Arianna ma, no, ovviamente non appoggiandolo davanti a lei, ma volendo imboccarla, sempre qualora lei avesse voluto accettare, ovviamente.
Era risaputo che il cioccolato fondente o qualcosa di comunque un po' amaro aiutasse il palato a tornare più sensibile dopo il forte impatto bruciante di liquori alcolici a quei livelli; probabilmente lei lo sapeva benissimo e quel gesto non lo avrebbe trovato affatto strano o fuori luogo... Imboccatura a parte.

A te...

Immagine

... Parlami di te, avanti, non pensare a nient'altro, guardami dritto negli occhi e fatti conoscere.[/tahoma]
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Messaggioda Tisifone » 05/11/2012, 0:07

[Divanetti con Monique, Lucas, Celine, Logan, Ferdy, Dylan, Veronique]


Sta andando tutto benissimo .Tu sei assolutamente splendida e la tua compagnia è piacevolissima non solo per me, ma anche per tutti i nostri colleghi. Rilassati e stringimi, perché tanto non me ne vado da nessuna parte...

Ubbidiente Tisifone strinse la mano del compagno, da cui sembrava acquisire sicurezza e spigliatezza, tanto da azzardare a fare delle battutine che se non proprio divertenti almeno non risultavano essere troppo pungenti. Rotto il ghiaccio con i presenti, bisogni più terreni vennero a galla così Logan si offrì di andare a prendere da mangiare per tutti mentre gli altri si sarebbero diretti verso i divanetti, continuando la conversazione leggera e Tisifone chiese a Lucas cosa preferisse fare se accompagnare lei o dare una mano al dragoniere.

Per quanto mi piacerebbe condurla personalmente a sedere, mia Regina, trovo sia molto scorretto lasciar andare il prode Sykes da solo... Perciò, col vostro permesso, vado ad aiutarlo.

Questo perché non saresti andato da nessuna parte… - lo canzonò, arricciando il naso e resistendo alla tentazione di fargli la linguaccia davanti a tutti – Mi raccomando… non vi perdete per strada che le distrazioni sembrano essere tante…

Li ammonì, per poi dare un’occhiata in giro e notare come molte delle studentesse più grandi avessero optato per dei costumi decisamente appariscenti per non dire osè.

HUmmm la Herbet batte la Ricciardi…

Commentò tra sé e sé, notando come l’abito di Arianna fosse molto meno appariscente e più di buon gusto rispetto a quello di Melia, ovviamente secondo i propri canoni. Un leggero sorriso ironico le velò il viso al pensiero che la Ricciardi non avrebbe preso quel suo commento interiore come un complimento, anzi probabilmente si sarebbe sentita offesa, visto l’opinione che la Draghessa aveva del suo gusto nel vestire.
Nel frattempo Tisifone, insieme a Monique, Dylan e Celine aveva preso posto su uno dei divanetti e avevano ripreso la conversazione di prima, anche se il Prefetto dei Delfini non sembrava essere proprio al massimo della sua forma, sembrando meno esuberante del solito.

Alla frutta, totalmente analcolico.
L'aspetto mi sembrava invitante, spero lo sia anche il sapore.


Ottimo… fruttato con un pizzico di zenzero…

Commentò, dopo aver bevuto un sorso del cocktail che Lucas le aveva portato, adagiandosi sul suo torace per stare più comoda ma soprattutto per accentuare il contatto con il proprio compagno mentre Logan faceva assaggiare a Celine un pezzo di quella che era di sicuro la più grande bistecca che avesse mai visto.

Fai i complimenti anche a quel matto di Turner che ha avuto il coraggio di farsi un chilo di carne col sottoscritto.
Da parte mia ce lo si può anche aspettare, ma da uno smilzo come lui, cazzo, sei una sorpresa continua Luke!


Voltò la testa per guardare in faccia il proprio compagno, un’espressione perplessa e un luccichio divertito negli occhi.

Falso magro non sei.. – gli sussurrò in un orecchio, accarezzandogli lo stomaco con un tono di voce malizioso ma abbastanza basso da essere certa che nessuno potesse sentirla - … quindi per mantenere questo fisico perfetto dovremo necessariamente farti fare un sacco di esercizio dopo…

Sentito Lucas?
Hai appena conquistato l'amicizia del signore qui presente...


Al commento di Celine, Tisifone si allontanò leggermente dal compagno, giusto quel che serviva per guardarla in faccia e sorridere al suo occhiolino, sperando che le sue guance non fossero rosse come se le sentiva per l’allusione che aveva appena finito di fare all’orecchio dell’ex Tassorosso. La conversazione continuò sulla bontà del cibo e poi sulle capacità canore di Monique e Celine, dopo l’annuncio che ci sarebbe stata una sorta di esibizione canora. L’atmosfera rilassata e divertente però venne interrotta all’improvviso dall’apparizione di qualcosa o qualcuno che sembrava star avanzando verso di loro e che Monique, rivolta verso la porta e quindi la folla, aveva individuato per prima. Fu il sussurro con cui la chiamò a farle comprendere che era appena accaduto qualcosa di tremendo, non solo il fatto che era sbiancata tutto a un tratto. Lentamente Tisifone si voltò a sua volta per comprendere cosa avesse spaventato la cugina, trovandosi così a guardare negli occhi la più piccola delle Vireau. Tutta la solarità e spensieratezza che si era fatto largo nell’animo della Divinante per permetterle di godersi al meglio la festa sparirono in un colpo, lasciando il posto alla maschera impenetrabile di freddo distacco che era solita mostrare al mondo.
Strinse con forza la mano di Lucas, per spingerlo a voltarsi anche lui, e il compagno non ci mise molto ad associare il volto di quella bionda con la persona di cui avevano parlato pochi giorni prima nei suoi alloggi.

Ma... non è possibile... Quella è...

Si.

Una sola sillaba di assenso, detta con un tono freddo, perché era sicura che non ci fosse bisogno di aggiungere nulla né svelare ai quattro venti il rapporto reale che esisteva tra Veronique e Monique. In seguito, il suo primo pensiero, vedendo che Veronique era in compagnia di Stone, fu chiedere se il Professore di Volo fosse o meno sotto l’influsso dell’illusione, mentre Lucas esprimeva il suo pensiero sulla follia di affrontare tutti loro da sola.

Non userebbe mai il suo potere qui... no? Voglio dire, siamo sei contro una... non le converrebbe provocarci, non avrebbe motivo di farlo.

Io lo farei. – disse seria, senza distogliere lo sguardo dal viso di Veronique – Può anche essere una ma noi siamo solo sei con la responsabilità di un intero negozio pieno di bambini.

Terminata la frase, Tisifone diede un’occhiata veloce in giro, per verificare quello che il suo “occhio strategico demetriano” le aveva suggerito e cioè che erano in una posizione di netto svantaggio. Individuò subito i due o tre gruppetti di studenti dei primi anni, in compagnia della Prefetta delle Serpi, la Ricciardi che parlava con un ragazzo più grande e che quindi avrebbe potuto essere una bacchetta in più, Alexis che faceva da padrona di casa in giro per il negozio e Typhon che, probabilmente allertato dall’improvviso cambio di umore di tutto il corpo docente, si stava avvicinando a loro. Fece un lieve cenno del capo in direzione di quest’ultimo come a volersi congratulare per la sua presenza di spirito che gli aveva fatto comprendere immediatamente che c’era qualcosa che non andava, ma se il ragazzo si fosse preso la briga di guardarla negli occhi probabilmente sarebbe riuscito a leggervi un monito, di restare in disparte ma a portata di bacchetta. Per quanto non nutrisse molta simpatia per il ragazzo e il suo modo di fare, di sicuro doveva essere un valente mago per aver convinto la Vilvarin a prenderlo come suo assistente e quindi sarebbe stato più utile averlo come una sorta di elemento sorpresa, insieme agli studenti più grandi, oltre al fatto che se restava fuori dall’occhio del ciclone avrebbe avuto maggiori possibilità di porre in salvo gli studenti più piccoli.
Pensieri e strategie che si affollavano nella mente della Divinante ma che Monique riuscì a spazzare via in un lampo, semplicemente rispondendo alla sua domanda sullo stato mentale di Ferdy.

Credo stia usando l'illusione su di lui, e visto come Ferdy sembrava volersi allontanare forse lo sta convincendo a venire qui.

Tisifone spostò lentamente lo sguardo sul docente di Volo, come se fosse qualcosa di puramente casuale, notando come stesse tentando di dirottare l’accompagnatrice verso il tavolo del buffet per poi rigirarsi verso di loro. Si, decisamente aveva appena cambiato idea, ma lei non sapeva dire se era perché la bionda fosse un’abile manipolatrice o un’illusionista.

E se la mia supposizione è vera, significa che può crearla senza bisogno di bacchetta né spartito... il che vuol dire che potrebbe essere abbastanza forte da illudere tutto il negozio, altro che noi sei.

Credi davvero sia già arrivata al grado Perfetto?

Un sospiro sfuggì dalle labbra di Tisifone, che non comprese la domanda di Celine né reputò quello il momento migliore per chiedere delucidazioni. L’unica cosa sensata da fare sarebbe stata quella di evacuare il negozio oppure, in alternativa, schiantarla adesso che sembrava distratta a parlare con Ferdy. Ma in fondo sapeva che nessuna delle due strade era percorribile, che dovevano solo aspettare, vedere quale motivo l’aveva spinta a presenziare a quella festa, sperare che la sua fosse solo una sorta di visita conoscitiva, una sfida aperta lanciata a Monique. L’unica cosa da fare quindi era...

Comportatevi normalmente.

Monique aveva dato vita al suo pensiero, con un tono secco e autoritario di chi era appena giunto a una decisione importante ed era pronto a portarla avanti fino in fondo. A Tisifone non serviva sapere quale fosse questa decisione, non era la sua battaglia quindi non toccava a lei dettare ritmi e regole, quindi si sarebbe limitata a restare in disparte, a dare il suo supporto alla cugina in qualsiasi modo le sarebbe servito, cercando di limitare l’iniziativa personale.

Buonasera ragazzi! E' un piacere trovarvi qui... Lei è Cassandra...

E' un vero piacere conoscerti, Monique... Ho sentito tanto parlare di te.

... anche per me è un piacere... Cassandra... Un vero piacere.

Giusto per chiarire subito le proprie intenzioni, Veronique puntò direttamente verso la sorella, presentandosi da sola in una maniera talmente docile e causale che avrebbe di sicuro inganno chiunque non fosse a conoscenza della sua vera identità e battendo sul tempo il suo cavaliere.

Loro sono Tisifone Samyliak, docente di Divinazione... Il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner; l'insegnante di Alchimia, Dylan Connor; Logan Sykes, docente di Babbanologia e dragoniere... dovresti conoscerlo per fama... e?

Lasciando alle due sorelle il tempo per valutarsi a vicenda, Tisifone posò lo sguardo freddo e inespressivo su Ferdy, squadrandolo da capo a piedi, come se stesse valutando la maschera che aveva scelto di indossare quella sera. Se doveva comportarsi normalmente allora così avrebbe fatto, e per lei essere sarcastica, fredda, distaccata e pungente era la normalità. Allentò persino la stretta della mano con cui teneva quella di Lucas, non per escluderlo da sé ma perché aveva bisogno di tutta la sua lucidità e autocontrollo.

Stone, scelta di dubbio gusto il tuo …

Commentò quindi con un tono di voce privo di qualsiasi inflessione, riferendosi alla maschera di Mangiamorte. Forse a un estraneo quel suo modo di salutare un collega sarebbe potuto suonare strano o fuori luogo, ma appunto i suoi colleghi la conoscevano abbastanza bene per sapere che quella era la “vera” lei, al massimo Celine e Veronique avrebbero potuto avere qualcosa da ridire.

Ferdy, è bello vederti, credo che per il momento il primato di costume più spaventoso e vintage sia il tuo!
Signorina, mi chiamo Dylan Connor, professore di Alchimia e collega lavorativo del suo accompagnatore, piacere di conoscerla...


Doveva ritrovare tutta la sua esuberanza proprio ora?

Si chiese Tisifone di fronte alla presentazione spontanea e amichevole a cui si abbandonò il collega di Alchimia, che Monique prontamente mandò via con una scusa banale quanto plausibile che il ragazzo accettò con una velocità sorprendente. Probabilmente in altre circostanze Tisifone sarebbe rimasta perplessa per quel comportamento così strano da parte del collega, ma per fortuna di lui le circostanze erano tali da impedire a chiunque di porre attenzione a qualsiasi cosa non fosse Veronique e la motivazione per cui si trovava lì. In realtà una parte di lei avrebbe voluto trovare una scusa per mandare via anche il compagno e quindi metterlo al sicuro ma era certa che lui si sarebbe rifiutato categoricamente di spostarsi da dove si trovava.

Celine Sauvage, migliore amica di Monique. Sapete, io e Monique in effetti... siamo come sorelle...

La frecciatina che Celine lanciò a Veronique fece sorgere nell’animo della Divinante un ghigno sarcastico: non aveva ancora deciso se quella francesina sboccata e tutto pepe le piaceva o meno, però di sicuro era da ammirare per lo sprezzo del pericolo che stava dimostrando.

Signorina…

Rispose quindi a sua volta, con un tono neutro e un cenno del capo, ponendo l’accento sul fatto che Ferdy si era premurato di dire i cognomi di tutti tranne quello di Cassandra e lei non aveva alcuna intenzione di chiamarla per nome. Si era alzata in piedi anche lei ma a differenza delle altre due teneva le mani incrociate in grembo e non dava alcun segno di voler stringere la mano alla nuova arrivata. Da quando era giunta a Hogwarts sembrava che il suo Occhio Interiore si fosse svegliato e considerato che il contatto facilitava profezie e premonizioni, aveva tutta l’intenzione di non toccare Veronique neanche accidentalmente. Peccato che per non sembrare troppo villana era stata costretta a privarsi della stretta di Lucas.

Perché non vi sedete con noi?

Non battè ciglio per quella proposta che poteva sembrare azzardata ma che a lei appariva completamente sensata: meglio tenere il nemico il più possibile sotto controllo che lasciarlo libero di scorrazzare per il negozio.

Il posto di certo non manca…

Aggiunse serafica, mentre anche Celine appoggiava l’idea di Monique, dando un segnale bello chiaro e cioè che erano uniti e compatti.
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Messaggioda Jorge » 05/11/2012, 10:34

[Ai Divanetti con Melia, Dylan, Kayleen, Caroline Priscilla, Brianna, Liling, Miyabi, Ethan Travis]



Grazie piccolo Delfino, ma non credo che mi esibirò stasera . Sai, non ho mai cantato di fronte ad un pubblico e non credo sia questo il momento più adatto. Preferisco di gran lunga ascoltare gli altri e godermi così la serata.

Avrebbe tanto voluto replicare qualcosa ma ovviamente non disse nulla, anzi cercò di posare una mano su una spalla della Prefetta per tranquillizzarla che nessuno l'avrebbe costretta a salire sul palco, come se fosse possibile una cosa del genere o se lei avesse bisogno di sostegno. In ogni caso ormai a Jorge era venuto il desiderio di sentire cantare la sua Ninfa quindi di certo le avrebbe chiesto, in un secondo momento, di cantare almeno per lui da solo. Intanto Brianna aveva seguito il suo consiglio, avvicinandosi con la sua misteriosa amichetta, ignorando che sotto il vestito da dama ci fosse Elisabeth anche se avrebbe dovuto immaginarlo visto che quello era di sicuro il costume più costoso che aveva visto quella sera, come Kayleen fece notare al posto suo.

Si vede, è molto bello. E suppongo sia molto costoso! Guarda che bel tessuto!

E' un po' troppo... per una festa in maschera no?

Non sapeva che aggettivo usare se bello, costoso, impegnativo, così lasciò la frase a metà lasciando che ognuno potesse scegliere quello che voleva. Certo i soldi non erano i suoi e se la famiglia di Elisabeth poteva permettersi di sperperarli in quel modo, ben venga, ma per uno abituato al concetto di "sudare ogni centesimo" investire tanti soldi, anche se poteva solo immaginare quanti, per un semplice abito che si sarebbe potuto rovinare con del cibo, le bibite o altro era solo un enorme spreco.

Io avrei preferito avere la mamma qui con me questa sera e non un bel vestito.

Ma dai... di adulti in giro ce ne sono anche fin troppi - ribattè poi, azzardandosi a lanciare un'occhiata al divanetto con i professori, che gli sembrarono tutti impegnati a parlare tra loro per poter badare a loro - E' una festa e quindi dobbiamo divertirci...

E quello per lui voleva dire provare a fare anche qualcosa che di solito gli adulti non avrebbero mai permesso loro di fare tipo assaggiare qualche alcolico. Infatti indicò i bicchieri che aveva portato, scelti a caso in parte tra quelli con i frutti sopra e in parte dal lato dove aveva visto servirsi gli studenti più grandi. Questi erano i più colorati, e per non fare torto a nessuno ne aveva preso uno del colore di ogni Casata, senza sapere che erano quelli alcolici.

Jorge la mamma nella lettera che accompagnava il vestito per la festa, mi ha scritto che domani il nonno dovrebbe ricevere i libri che gli ho chiesto. – Jorge inclinò la testa a quella precisazione, un'espressione sul volto molto in linea con il suo personaggio, non riuscendo a comprendere esattamente di cosa stesse parlando la serpina. L'incontro che avevano avuto in Biblioteca lo aveva archiviato nella sua mente come surreale ed "esperimento gentilezza" riuscito, dimenticando tutto il resto. – Il nonno si scusa per il ritardo, ma, ha dovuto contattare un suo amico a Lisbona ed i libri arriveranno a Parigi domani e domani in giornata o al massimo dopodomani dovrebbe spedirmeli, appena me li manda te li faccio avere subito, puoi consideralo un mio regalo per la festa di Halloween anche se in ritardo, o un regalo in anticipo per Natale, fai tu.

Noi non usiamo fare regali a Halloween, quindi meglio Natale.

Rispose scrollando le spalle, lanciando un'occhiata prima a Melia e poi a Cappie, per far vedere loro quanto era stato bravo con Lingua Argentata dopo la loro conversazione: non solo era riuscito a tenere una conversazione civile ma in più lei gli faceva anche dei regali. Dire che era soddisfatto di sè era davvero poco.

Grazie Cappie, sai che il tuo costume da zucca è veramente bello. Sei sicura che non vi disturbo sedendomi un po' qui con voi?

Ma perché dovresti disturbarci, scusa? Siamo qui tutti assieme!

E visto che non voleva mandare tutto a monte, che di spazio ce ne era tanto così come di gente, e che già Kayleen e Cappie l'avevano invitata a restare, Jorge decise di fare buon viso a cattivo gioco.

A meno che non pretenda di sederti in braccio a qualcuno direi che si, puoi benissimo rimanere con noi.

Confermò a sua volta, anche se non con l'entusiasmo che avevano usato le due ragazze, rimanendo quindi fedele a se stesso: gentile anche falso mai. Intanto si ricordò che Melia aveva mostrato curiosità in merito alla serpina così Jorge si prese la briga di indicargliela,battendo di un paio di secondi la ragazzina che si presentò a sua volta subito dopo.

Buonasera Prefetta Herbert, che bel vestito.

Lui non si accorse del sentimento di astio e diffidenza che Elisabeth sembrava nutrire nei confronti della Herbet, troppo preso dal cibo, dalla musica e dalla compagnia e questo fu solo un bene visto che nulla l'avrebbe trattenuto dal litigare con la Walker pur di difendere l'onore della sua Ninfa.

Buonasera a te... Elisabeth, giusto? Jorge e Cappie mi hanno parlato tanto di te, anche se ammetto che un po' mi vergogno a non conoscerti quasi per nulla. In realtà il mio costume scompare di fronte al tuo... è davvero bellissimo.

Sopratutto perchè non era possibile che qualcuno trovasse antipatica la Prefetta, con quei suoi modi di fare gentili e premurosi per nulla finti, almeno da quello che potevano comprendere dei semplici bambini, tanto perfetta la Setta l'aveva creata. I ragazzini avevano preso a parlare tra loro e a divertirsi, quando Alexis annunciò la possibilità di esibirsi sul palco, creando con quella notizia una piccola scaramuccia tra la tassetta, che non voleva assolutamente cantare, e Jorge che invece insisteva per convincerla a proporre una canzone.

Dai Cappie ha ragione Alvares, perché non sali sul palco e non ci canti qualcosa.

Visto anche Lingua Argentata pensa che sia una buona idea... quindi forse non dovresti farlo... - mormorò a bassa voce, in modo che potesse sentirlo solo la zucca - Però sei nel coro quindi si, devi cantare.

Era così concentrato a discutere con Cappie come solo i bambini sanno fare, cercando di tirarla per qualche lembo del costume per farla avvicinare al vaso rosso quando la voce melodiosa di Melia lo gelò sul posto.

Jorge. Se Cappie non se la sente non devi insistere... non è gentile costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.

Era così abituato a ricevere solo complimenti o blandi rimproveri per qualche comportamento impulsivo da lei che quelle parole lo mandarono in confusione. Non stava facendo nulla di male, stava semplicemente cercando di convincere la sua sorellina a cantare. Che forse quello non era il modo migliore per farlo? La stava deludendo per come si stava comportando? Ma gli veniva naturale, quindi forse per rendere fiera di lui la sua Ninfa doveva essere diverso? Troppi interrogativi complessi per un bambino di dodici anni che quindi si limitò a lanciare un'occhiata confusa da cucciolo smarrito alla Prefetta per poi mollare subito la presa su Cappie.

Scusa sorellina se non pensi di essere abbastanza brava per cantare in pubblico non fa nulla - disse cercando però di giocare la carta dell'orgoglio. - Meglio correre il rischio di fare brutta figura con pochi amici e i membri del coro...

Aggiunse allusivo in modo però che solo la tassetta avrebbe potuto comprendere se avesse voluto, visto che si stava riferendo a Vergil, assente quella sera ma sempre presente alle prove del coro. Detto questo Jorge si voltò di nuovo verso Melia per chiederle cosa avesse sbagliato ma l'arrivo di Dylan glielo impedì.

Chiedo scusa a tutti voi, piccoli, ma adesso la signorina Herbert deve seguirmi per parlare riguardo una questione importante.
Signorina Melia, prego, potrebbe cortesemente seguirmi?
Non le ruberò molto tempo, glielo assicuro...


Naturalmente professor Connor

Ma siamo a una festa... - esclamò spontaneo il delfino, prima di rendersi conto che quello che si trovava di fronte era un suo Professore oltre che un Prefetto. - Cioè... ufff... poi torna però... così ridi un po' con noi...

Disse a Melia, cercando di sfiorarle un braccio con una manina nel gesto non compiuto di trattenerla lì con lui, sottolineando come di sicuro con Dylan si sarebbe annoiata tantissimo parlando di cose barbose da adulti. L'arrivo di Brianna fu quindi tempestivo perchè distolse Jorge dai suoi pensieri per nulla lusinghieri nei confronti del proprio Prefetto, reo, dal suo punto di vista, di aver appena rapito la sua Ninfa. Ascoltò quindi lo scambio di battute tra le due nuove delfine, osservando per la prima volta attentamente il costume della mezzo jappo.

Ciao Liling! Sono contenta di vedere anche te qui, stasera. .

Bri! Si, alla fine ce l’ho fatta a finire il costume in tempo. Che bello il tuo costume! Vieni, siediti con noi. Già scelto quale costume votare?

Avevi proprio ragione sai Brianna - si intromise con fare serio e solenne, visto che stava per cambiare soprannome alla bambina - In Sala Comune l'altro giorno non ho proprio avuto fantasia... credo che Ape Maia ti si addica di più.

Sentenziò con un ghigno furbetto sul viso, visto che coniugava l'abito che aveva indosso quella sera con la sua provenienza giapponese. Poi prese un bicchiere dal contenuto verde che non conosceva e, prima di portarselo alle labbra, si mise a curiosare in giro, notando un ragazzo che non conosceva vicino al vaso rosso incriminato. Si voltò verso il suo gruppetto, dove oltre a Ethan Travis che però sembrava essere perso dietro a visino di pesca, erano tutte femmine, così azzardò a chiamarlo.

Ehi Peter Pan... - urlò quindi usando la maschera per attirare la sua attenzione - Perchè non ti unisci a noi?

Lo invitò, non facendo lo stesso con Paul perchè gli era sembrato che si stesse avvicinando a loro insieme a Brianna.

Spoiler:
Orion
Ultima modifica di Jorge il 05/11/2012, 11:59, modificato 1 volta in totale.
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