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I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW
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da Robyn » 03/11/2012, 22:19
[tahoma] \ VILLA VIREAU | ORE 20:45 | DA SOLO /Ma cosa...?Robyn, caro, oggi se lo desideri, ti anticipo personalmente la chiusura del periodo allenamenti per partecipare all'inaugurazione di un locale ad Hogsmeade del quale ti lascio l'indirizzo al termine di questa missiva. Se ben ricordo a tuo zio piaceva molto la musica e tale negozio che stanno aprendo si occupa principalmente della vendita di strumenti musicali, per questo ho pensato potesse farti piacere prendervi parte. Sarò lì già dalle 21:00 in poi, quindi non farai fatica a trovarmi, inoltre, i proprietari sono miei studenti, per questo ci tengo particolarmente che abbiano molte persone alla loro inaugurazione e che dunque tu possa farci un salto. Nel caso fossi troppo stanco però, non crucciarti e stai a casa, riposati, non mi offenderò.
Monique
P.S.
Ah, dimenticavo, nel caso decidessi di passare, sappi che il tema della festa è in maschera. Un bacio.
Una volta conclusi tutti gli allenamenti legati alla concentrazione e alla meditazione, Robyn si era fatto velocemente un succo di frutta fatto in casa con tutti i tipi di vitamine possibili e immaginabili. Era stanco, sudato, molto accaldato perché per quanto sembrasse una cosa semplice, meditare alla maniera insegnata da Monique non significava solo stare fermi in una posizione e cercare di allontanarsi dal mondo, ma anche combattere contro i propri sensi che spingono affinché tu ti renda conto di ciò che accade ovunque, anche del più piccolo insetto che cammina, pur di distrarti. Ancora faceva molta fatica a capire che differenza ci fosse tra l'isolarsi per ascoltare al momento giusto i rumori pericolosi ed essere in grado di sentire anche lo sbattito d'ali di una farfalla, ma su quello la mentore ancora non ci era arrivata, assicurandosi solamente che lui seguisse i suoi dettami e le sue indicazioni senza fare troppe domande. E adesso una bella doccia...Sussurrò tra se, mentre saliva le scale che conducevano fino all'enorme bagno, per poi spogliarsi e mettersi sotto l'acqua calda e calmante dei sensi e dei nervi, che scivolava lungo la sua pelle facendolo tornare in uno stato di normalità, pulizia e profumo. Sophie gli aveva lasciato l'accappatoio poco distante dall'uscita della doccia, riscaldato in modo che fosse completamente a suo agio e nel frattempo le aveva anche chiesto se gli procurava dei determinati vestiti che desiderava indossare per il resto della serata, per quella seconda parte improvvisata alla quale aveva deciso di partecipare, in buona parte per fare contenta la sua Maestra, la quale voleva a tutti i costi che l'inaugurazione di due dei suoi studenti fosse perfetta sotto ogni dettaglio, anche dal punto di vista del quantitativo di persone presenti. Uscito dal box ed appannato un poco nella vista a causa della gran quantità di vapore acqueo, Robyn Laars prese l'accappatoio nero mettendoselo indosso, asciugandosi con accuratezza tutto il corpo, asciugandosi poco dopo i capelli medio-lunghi, legandoseli in una coda di cavallo veloce e liscia. Diretto poi nella propria camera, trovò che Sophie gli aveva preparato esattamente quello che lui le aveva richiesto poco prima e fece un mezzo sorriso, prendendo tutto quanto il vestito iniziando a trasformare la sua mise normale in una molto più in tono con l'argomento portante della festa alla quale avrebbe partecipato, ad Hogsmeade. Una volta concluso, si guardò allo specchio giusto per sistemarsi il cappello e le cinghie, dopo di che, stretti per bene gli stivali e fissata la cintura ai pantaloni color crema, in tinta con la camicia sotto, Robyn decise che era quindi giunto il momento di allontanarsi, ipotizzando che sarebbe stato qualche minuto per poi andarsene con la serenità di aver fatto felice Monique Vireau. Sophie, sto andando via, dimentico qualcosa?Si signorino Laars, la sua collana! Eccola qui, Sophie portata!Grazie Sophie, come farei senza di te. A presto allora, non so a che ora rientro ma cerca di non preoccuparti troppo.Va bene signorino Laars, a più tardi! Mi saluti la padroncina Monique!Contaci, ciao...Messosi quindi al collo il suo cimelio, rimasto dei tempi passati con lo zio Daemon, raffigurante una coccinella molto stilizzata e composta da materiali molto preziosi e modificati magicamente, Robyn era definitivamente pronto per andar via ed uscire, dirigersi verso quella cittadina magica non troppo lontano da Londra e dove, nella zona centrale, si stava già svolgendo da qualche minuto l'inaugurazione del negozio di articoli musicali denominato "Sheliak & Vega". \ SHELIAK & VEGA | ORE 21:57 | INGRESSO NEGOZIO | DA SOLO | VERSO ALEXIS /Osservava da lontano quel negozio dal quale si sentivano uscire spesso delle note musicali, si, senza ombra di dubbio la festa si trovava già nel suo pieno vivo e considerando l'orario probabilmente sarebbe durata ancora per un bel po'. Non aveva fatto così tardi, anzi, pensava che tra il lavaggio e la preparazione ci avrebbe messo molto di più, beh, meglio così. Si avviò in direzione di quei suoni ritmati e piacevoli, ricordando bene quando con Daemon qualche volta andava nei piano bar babbani ad ascoltare un poco di musica dal vivo, per poi vederlo mettersi alla tastiera e fare letteralmente miracoli. Quell'uomo, ormai defunto, possedeva la musica nel cuore e dal canto suo il giovane pensava di non aver mai conosciuto nessun altro con un simile estro, con un simile amore per le note e il loro trasporto. Aveva una bella voce, Robyn, ereditata dal ceppo maggiore della famiglia e affinata anche da qualche lezione privata di Daemon, infatti le loro voci potevano definirsi al tempo molto simili, quasi uguali, ma la perfezione tecnica e fluida che possedeva il suo ex maestro, no, al momento lui non la possedeva per niente, per quanto si sentisse sicuramente un cantante capace e potenzialmente sorprendente sotto alcuni aspetti, come gli acuti e la leggerezza nel passaggio da una nota all'altra. Arrivato alla porta, posò la mano destra su di essa e la spinse leggermente, come immaginava essendo una inaugurazione l'avevano lasciata aperta per permettere a chiunque di affacciarsi e osservare cosa stava avvenendo e magari partecipare mangiando un boccone e ascoltando della buona musica. Chiusa quindi la porta dietro di se e appoggiatosi al muro, Robyn si prese prima qualche secondo per dare un'occhiata a tutto lo spazio circostante, farsi qualche mezza risatina leggera guardando le maschere più particolari e cercando nel contempo di individuare la propria Maestra per raggiungerla e salutarla allo stesso tempo. Oh, bene, eccola lì...Stava quasi per fare qualche passo e muoversi da quella posizione statuaria, quando però osservò avvicinarsi un'altra coppia di persone, un ragazzo con un lungo mantello nero e una maschera da Mangiamorte, un travestimento che Robyn definiva abbastanza fuori luogo e stupido, e una ragazza bionda in abiti estremamente succinti e sensuali, evidentemente la sua ragazza, o magari la sorella, vista l'audacia di entrambi nel vestirsi, non certo come lui, un tranquillo e aitante messere pirata del '500. Comunque, forse era meglio lasciar stare per il momento i saluti, visto che a quanto sembrava, Monique era molto presa dalla conversazione con quei due, tanto da invitarli a sedersi per fare quattro chiacchiere, magari era una discussione importante dato che non si notavano da quella zona eccessivi sorrisi. Doveva lasciarla sola e aspettare che fosse un poco più libera per raggiungerla e farle i doverosi saluti, nel frattempo dunque, poteva decidersi a parlare con qualcuno che fosse possibilmente sopra il metro e sessanta e oltre il quinto anno di scuola, altrimenti sai che noia. Congratulazioni Alexis, la festa è bellissima! Ti piace questo vestito da Geisha che ho messo? Non sapevo se scegliere il giallo o il verde acqua ma alla fine la seconda mi è sembrata l'opzione migliore, si intona con i miei occhi! Io e Jeremy prendiamo qualcosa da mangiare, bella idea quella del karaoke, forse quasi quasi mi esibisco anche io, a dopo!Sorrise leggermente dopo aver sentito non solo il nome della ragazza alla quale la Geisha si era appena rivolta, ma anche perché le sue orecchie avevano ascoltato senza ombra di dubbio la parola "karaoke". Si mosse allora dalla sua posizione, muovendosi verso Alexis, la bella ragazza vestita in abito da sera, non appena si trovò libera e senza altre persone attorno a congratularsi per il bel posto, il buon cibo eccetera eccetera. Arrivatole molto vicino allora, cercò di richiamare la sua attenzione con la propria voce, mostrandole un sorriso cordiale e adulto, fissandola intensamene con i suoi occhi color ametista scintillante. Spero di aver sentito bene quando ha parlato di "karaoke" con quella ragazza. Probabilmente sarò ripetitivo ma, complimenti, lei e il suo collega avete saputo gestire nel miglior modo possibile questa inaugurazione. Ah, mi chiamo Robyn, Robyn Laars, piacere di fare la sua conoscenza...Le tese la mano, aspettando che la Parker rispondesse, mentre nel frattempo in prospettiva, non molto distante dalla proprietaria e indietro, il ragazzo vide anche camminare per conto proprio, una principessa dai capelli biondi dall'aria molto solitaria, ma comunque sorridente ed attraente nel modo di camminare, porsi e rivolgersi in direzione dei bambini che popolavano letteralmente tutto il negozio. Se per qualche strano motivo, ella si fosse voltata di qualche grado con il viso incontrando in lontananza quello dell'apprendista della Vireau, allora egli le avrebbe fatto un leggero inchino col capo, come a volerla salutare a distanza, con un relativo sorriso affabile, sereno e a tratti, furbo, accompagnato da un occhiolino, per poi subito dopo tornare a dare la giusta attenzione ad Alexis e ai suoi bellissimi occhi azzurri. Come mai l'idea di un negozio simile? Qualcosa mi dice che tra tante domande, sono il primo farle questa, così apparentemente scontata ma penso gradita...[/tahoma]
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da Alexis » 03/11/2012, 23:32
[Tavolo del buffet - con Robyn]
Tranquillità ed un po' di cibo, ecco di cosa aveva bisogno Alexis in quel momento: la festa era nel pieno del suo svolgimento, tutti sembravano divertirsi e soprattutto c'era un sacco di gente presente; molti professori, quasi tutti in realtà, erano riusciti a passare e sembravano divertirsi, e lo stesso si poteva dire degli studenti che, indipendentemente dall'anno e dalla Casata, stavano chiacchierando divertiti del più e del meno. La Delfina non si era accorta minimamente della tensione che albergava nell'angolo degli insegnanti, forse anche merito di Typhon che aveva deciso di occuparsene in prima persona così da non coinvolgere la fidanzata, la quale adesso poteva così godersi un poco di cibo in santa pace, scegliendo tra l'ampia varietà fornita dalla ditta di catering grazie ai soldi dei genitori: lo sguardo di Alexis si spostò su Arianna, e su come fosse rimasta da sola dopo aver salutato Elisabeth; per un secondo, la Parker si sentì quasi spinta ad andare verso di lei, perché non voleva che rimanesse senza nessuno vicino. Certo, Vergil le aveva spiegato che non era potuto esser presente perché non si sentiva troppo bene, ma Alexis aveva sentito altre voci in giro per il Castello, aveva sentito parlare di una litigata pazzesca tra lui e la Ricciardi e non sapeva se e quanto potesse essere grave.
Certo, dentro di me ho sempre sperato che si lasciassero... ma non vorrei mai vederli soffrire, non lo merita nessuno dei due.
Pensò Alexis con un piccolo sospiro, proprio mentre un ragazzo più grande di lei - o almeno così sembrava - le si avvicinava con aria affabile: sembrava esser vestito da pirata, e Alexis doveva ammettere che quel costume gli donava davvero giustizia.
Spero di aver sentito bene quando ha parlato di "karaoke" con quella ragazza. Probabilmente sarò ripetitivo ma, complimenti, lei e il suo collega avete saputo gestire nel miglior modo possibile questa inaugurazione.
Oh, ehm, grazie mille! - esclamò la Delfina con un sorriso, allungando la mano mentre lui allungava la propria così da potersi incontrare a metà strada - Noi non ci conosciamo vero? Io sono Alexis Parker, uno dei proprietari del negozio, e tu sei... ?
Ah, mi chiamo Robyn, Robyn Laars, piacere di fare la sua conoscenza...
Oh no, ti prego, dammi del tu... credo di essere anche più piccola di te!
Commentò Alexis con un bel sorriso divertito, scuotendo appena il capo perché di farsi dare del lei non le andava proprio, figuriamoci poi da una ragazzo più grande: lo osservò notare Arianna - e come poteva essere altrimenti? - per poi tornare a guardarla negli occhi.
Come mai l'idea di un negozio simile? Qualcosa mi dice che tra tante domande, sono il primo fargli questa, così apparentemente scontata ma penso gradita...
Beh, mi è sempre piaciuta l'idea di dirigere un negozio tutto mio, e ad Hogsmeade non c'è nessun posto specializzato in questo senso... così io e il mio fidanzato abbiamo pensato di aprirne uno per chi vuole imparare a suonare o semplicemente ama il canto e la musica - spiegò a Robyn in modo molto semplice e schietto - Poi credo sia bello mettere a disposizione del prossimo degli strumenti che possano permettergli di sviluppare il proprio talento, non pensi anche tu?
Aggiunse la Delfina, facendo spallucce: molto altruista, sicuramente, ma Alexis era fatta così ed era naturale in quel suo modo di essere e di porsi, ed era quella in fondo la cosa importante.
Comunque se t'interessa esibirti al karaoke, devi scrivere il tuo nome e la canzone che vuoi cantare su un bigliettino ed inserirlo all'interno del vaso rosso che trovi laggiù - disse poi la Parker, indicandoglielo con un cenno della mano - Dove si trova quella ragazza vestita come una Principessa.
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da Orion » 03/11/2012, 23:46
[Tavolo buffet] Si stava allontanando da quel tavolo quando "per sbaglio" quella bambina dai capelli biondi si scontrò contro di lui. Ma era decisa a tormentarlo per il resto della sua vita scolastica? Lui cosa le aveva fatto? Ah... nulla, eccetto guardarla male e trattarla come se non fosse nessuno nella via principale di Diagon Alley. Ormai gli stava antipatica, ma non sapeva neppure cosa dirle o come attaccarla per non risultare un ragazzino sboccato... come lei, d'altronde. Simpatica... Commentò dentro di sé sarcastico Orion, quando Elisabeth, sebbene lo avesse urtato a posta, gli aveva intimato carinamente di alzare lo sguardo per prestare attenzione a chi decideva di schiantarsi su di lui sbadatamente. Quella piccola barbie intanto se ne era andata. Sapeva il fatto suo in quanto a dar fastidio. Ma Orion era una peste ancor più indomabile della Serpeverde. Purtroppo la presenza di professori e prefetti lo faceva desistere dal proferire qualche perla di sana maleducazione delle sue. Forse dovrei fare qualcosa perché mi sto davvero annoiando... Non qualcosa di stupido o avventato... Ti supplico...Intervenne prontamente la sua coscienza quando la sua mano si stava lentamente avvicinato alla tasca del suo costume verde dov'era contenuta la sua bacchetta. Orion si guardò allora in giro e scorse le due urne che i due prefetti avevano lasciato per voti e prenotazioni delle esibizioni canore. Orion era combattuto: doveva fare la più grande scemenza della sua vita o doveva desistere, come la logica voleva. Inutile dire che il Grifondoro scelse la via degli avventati. Quella sera si era sentito punto nel vivo dalla Serpeverde, che lo considerava alla stregua della tappezzeria. Lui non era un "ragazzo da parete" e glie lo voleva dimostrare e benché odiasse i riflettori quasi quanto la sua strisciante conoscente, dovette accettare l'idea pazza di esibirsi difronte a quegli estranei. Ecco: questa - per esempio - è una cosa stupida e avventata.Disse dentro di sé una vocina fastidiosa, mentre inseriva il suo nome legato ad una delle poche canzoni che conosceva nell'urna rossa. In quella blu aveva già preso la sua decisione su quale fosse il costume migliore... In fin dei conti era piuttosto semplice scegliere: ce ne erano pochissimi degni di nota... Il suo non rientrava tra essi.
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da Robyn » 04/11/2012, 0:33
[tahoma]\ SHELIAK & VEGA | VERSO ALEXIS /
Beh, mi è sempre piaciuta l'idea di dirigere un negozio tutto mio, e ad Hogsmeade non c'è nessun posto specializzato in questo senso... così io e il mio fidanzato abbiamo pensato di aprirne uno per chi vuole imparare a suonare o semplicemente ama il canto e la musica. Poi credo sia bello mettere a disposizione del prossimo degli strumenti che possano permettergli di sviluppare il proprio talento, non pensi anche tu?
Tutto ciò che ci permette di soffermarci maggiormente su quello che possiamo tirare fuori da noi stessi è degno di essere messo a disposizione... Comprendo perfettamente quello che dici, ti parlo per... Esperienza personale.
Non si soffermò troppo a riflettere sulle sue parole, probabilmente perché il ragazzo desiderava dire quello che gli passava per la testa senza preoccuparsi di oscurare il giudizio altrui. Pose una conclusione a quella parte del discorso con un sorriso sincero ed una stretta maggiore della mano, lasciando poi libera quella di Alexis, non volendo risultare fastidioso. Scosse il capo infine, quando ella si chiese se si erano già conosciuti da qualche parte. No, sicuramente no.
Temo che sia la prima volta che ci incrociamo, non sono di queste parti. Sono stato invitato da miss Vireau in persona... Siamo... Ottimi conoscenti.
Preferì non far presente ad anima viva per il momento il suo rapporto con Monique, considerando che forse lei poteva anche non volere che fosse una cosa risaputa da tutti, dato che se per caso la signorina Parker fosse stata una tipa pettegola, bastava dirlo a lei per farlo finire anche sulla Gazzetta del Profeta e visti i tempi che correvano, Robyn di certo non voleva cacciarsi e cacciarla nei guai più di quanto non lo fossero entrambi, lei decisamente più di lui, per altro. Nonostante tutto però, sul discorso "karaoke" Alexis proseguì ancora, spiegandogli adeguatamente come potesse fare affinchè potesse darsi da fare ed esibirsi sul palchetto ascoltato da tutti i partecipanti della festa, insomma, finalmente qualche buona notizia.
Comunque se t'interessa esibirti al karaoke, devi scrivere il tuo nome e la canzone che vuoi cantare su un bigliettino ed inserirlo all'interno del vaso rosso che trovi laggiù. Dove si trova quella ragazza vestita come una Principessa.
Principessa, afferrato... Beh mi auguro non ci siano problemi se la canzone è opera mia, immagino possa esserci qualche musicista che possa seguirmi, non è vero? Nel caso per la tastiera o la batteria posso occuparmene io...
La domanda per lui era piuttosto scontata, visto e considerato che, essendo l'inaugurazione di un negozio musicale, per lo meno una band o qualcosa di simile doveva essere ospite per preoccuparsi di seguire i ragazzi durante le loro esibizioni. Per fortuna Robyn poteva preoccuparsi della batteria, il DJ Jeremy della tastiera e dell'emulazione del basso e Typhon probabilmente la chitarra, quindi si, poteva esserci tutto, senza nessun intoppo. Annuì ancora un'ultima volta in direzione di Alexis il giovane Apprendista, muovendo il passo ora in direzione dell'urna rossa dove poter depositare il proprio bigliettino, che prontamente doveva scrivere al volo. Giunto nel luogo di distribuzione delle pergamene, ne prese una e ci scrisse solamente il proprio nome e il fatto che la canzone fosse la sua, per poi inserirlo nell'urna e nel frattempo lanciare un'altra piccola ma intensa occhiata nei confronti di quella Principessa ancora per conto suo e forse in attesa che giungesse qualcuno per farle compagnia... Qualcuno come lui ad esempio.
Ricordo di aver sentito una volta una storia che parlava di una Pincipessa e di un Pirata, tu ne sai nulla?
Pronunciò verso Arianna mentre si avvicinava a lei a passo lento, togliendosi il cappello e facendo un inchino di quelli pomposi del '500, non smettendo di interrompere il contatto visivo con lei, sorridendole furbo, genuino, maturo.
Messer Robyn Laars, per servirla milady... Come mai nessun cavaliere a portarle una coppa di idromele o sidro di prima qualità vedo al vostro fianco? Posso davvero avere l'ardire di pensare che siete sola?
Non smetteva di sorridere, oh assolutamente no, scherzava e si divertiva, nel mentre Monique si teneva pienamente occupata ma, per quanto lo riguardava, aveva trovato un degno diversivo per ammazzare il tempo e magari anche qualcosa di molto più che un semplice gioco, forse un flirt vero e proprio, in attesa che venisse annunciata la sua presenza sul palchetto ad opera del secondo gestore e proprietario, Typhon Seal.[/tahoma]
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da Ferdy » 04/11/2012, 0:39
Verso i Divanetti (Gruppo professori) - Con Cassandra (Veronique)]
L'espressione che Monique e tutti i professori con lei avevano avuto vedendolo prese Ferdy alla sprovvista, facendolo sentire quasi indesiderato: ma era evidente che non era proprio così, nel senso che Monique non voleva fargli capire quello, anzi, sembrava più preoccupata, ma per cosa? Stava cercando di darsi delle ipotetiche risposte senza mai avvicinarsi alla reale spiegazione, cosa che lo spinse ad allontanarsi da loro e riparlarne in un altro momento con Monique stessa, ma a quanto pareva Cassandra non era della stessa opinione, tutt'altro: sembrava irremovibile e decisa a conoscere il gruppetto seduto a pochi metri da loro.
Ma io... ci tenevo tanto a conoscere i tuoi colleghi...
La stessa sensazione di mesi prima, quando erano parecchio distanti dal posto attuale, lo invase e lo impietosì così tanto che per quella precisa frazione di secondo in cui doveva rispondere non esisteva la negazione nel suo vocabolario. Abbassò timidamente lo sguardo, come poteva resistere? Dopotutto non poteva mai immaginare di quali poteri si stesse servendo la donna per cui non c'era opposizione: doveva accontentarla. Così, carezzandole una guancia, e alzandole il viso bello e puro, fece un cenno affermativo con il capo e il volere precedente del giovane ragazzo fu deviato una seconda volta verso la zona dei docenti.
Se proprio lo vuoi...
E così la condusse, mano nella mano, verso il gruppetto spaventato/infastidito dal loro arrivo? Ciò non occupava più alcuna importanza nella sua mente: soddisfare il desiderio della sua ragazza era la cosa più importante da fare in quel momento. Le sue pupille non potevano rilevare la loro perplessità, per cui era come se in quel momento gli stessero suggerendo "Avanti unisciti a noi e presentaci la tua nuova ragazza". Si avvicinò a loro sorridendo e salutando il gruppo composto da sei membri: Dylan O'Connor, il professore di Alchimia e suo collega Prefetto della casata di Delfinazzurro, Logan Sykes, dragoniere e supplente di Babbanologia, Tisifone Samyliak, docente di Divinazione, con il compagno Lucas Turner, insegnante di Trasfigurazione, la VicePreside ed Insegnante di Incantesimi, Monique Vireau ed infine una biondina la cui identità era oscura all'ex giocatore di Quidditch.
Buonasera ragazzi! E' un piacere trovarvi qui... Lei è Cassandra...
Non fece in tempo a terminare la presentazione come si vede che Cassandra affrettò il procedimento, destinando le sue attenzioni ad uno, o meglio una, in particolare la VicePreside: sicuramente era la persona di maggior rilievo tra loro, tuttavia questo mise leggermente in soggezione Ferdy, ma forse i presenti non ci avrebbero nemmeno badato, o forse si...
E' un vero piacere conoscerti, Monique - pose educatamente la mano lei - Ho sentito tanto parlare di te.
E chi non aveva sentito parlare della potente e bellissima Monique Vireau? La sua abilità nelle arti magiche e quanto fosse versata in esse non era una notizia sconosciuta nel Paese, o forse, addirittura nel mondo; forse si poteva considerare una delle Streghe più potenti in circolazione. Per non rimediare una figuraccia pensò Ferdy ad introdurre Cassandra agli altri cinque.
Loro sono Tisifone Samyliak, docente di Divinazione... - disse facendo un cenno alla professoressa, sperando che non la freddasse come era suo solito fare - Il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner; l'insegnante di Alchimia, Dylan O'Connor; Logan Sykes, docente di Babbanologia e dragoniere... dovresti conoscerlo per fama... e?
Concluse poi, essendogli sconosciuta la sesta e bellissima ragazza presente al tavolino con loro. Non l'aveva mai vista, ma il suo istinto gli diceva che avesse a che fare, per esclusione o con O'Connor, parente o qualcos'altro, oppure con il dragoniere. Ma la seconda era più probabile visto che la donna dimostrava a primo impatto una certa affinità con Logan.
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da Aryanne » 04/11/2012, 1:09
[Tavolo del buffet - con Robyn]
Era quasi paradossale che lei, proprio lei, fosse ora così a suo agio nel parlare coi bambini, nel circondarsi di studenti: quella era una delle cose che veniva bene all'angelica Alexis, non di certo all'acida e pungente Arianna; eppure era lei ora a parlare con Paul, Elisabeth e Brianna, e la cosa bella era che nessuno l'aveva costretta, nossignore, aveva deciso autonomamente di fermarsi con loro a chiacchierare anche se il motivo era sconosciuto persino a se stessa.
Per fortuna si, era proprio rimasto nell'aula, ma il professor Armstrong è stato così gentile da tenerlo e restituirmelo...
Immaginavo, ne sono contenta. La prossima volta cerca di stare più attento, perché dopo il coprifuoco è vietato uscire per i corridoi della scuola.
E soprattutto se dimenticassi il libro nell'aula di Divinazione scommetto che la zingara te lo brucerebbe senza pensarci due volte...
Disse Arianna a Paul, formulando naturalmente solo la prima parte ad alta voce mentre la seconda, quella riferita a Tisifone, se la tenne per sé, anche se doveva ammettere che quella sera era agghindata meglio del solito; già, evidentemente la presenza del professor Turner - e a questo punto doveva essere ufficiale che stessero insieme - la spronava a voler sembrare più femminile del solito invece che voler sembrare una tenda sbiadita che cammina - cosa che comunque le riusciva benissimo. Successivamente Jorge invitò il gruppetto a raggiungere lui e gli altri studenti ai divanetti e la Ricciardi spronò i tre affinché ci andassero, anche perché a dirla tutta lei non era troppo di compagnia quella sera, non al momento comunque: prima di lasciar andare Elisabeth, però, la Draghessa le rassicurò che non le sarebbe accaduto nulla, perché l'avrebbe tenuta d'occhio da lontano.
Va bene, Arianna, farò come mi ha detto. Però mi promette di rimanere nei paraggi, per favore, mi basta solo sapere che è abbastanza vicina per sentirmi tranquilla.
Te lo prometto, rimarrò da queste parti.
Le promise la Dragargenteo strizzandole l'occhio, anche perché lì c'era da mangiare e quindi non aveva motivo di spostarsi, aveva anche saltato la cena per la rabbia verso il Tassostronzo quindi doveva decisamente recuperare: a metà strada, però, la Prefetta notò la Serpina tornare indietro, e il modo in cui si rivolse a lei subito dopo le fece molta tenerezza.
Venga anche lei, non credo di fermarmi molto con i miei amici, visto chi è con loro e mi piacerebbe tanto poter passare il resto della serata in sua compagnia, sempre se è d’accordo ovviamente, magari, lei mi può parlare dell’Italia, è un paese tanto bello, io ho visto pochissimi posti, solo Firenze e Milano, ma, conto di visitare altre città, anche se la mia passione sono le opere dei grandi musicisti italiani.
Facciamo un compromesso: tu adesso vai e sei gentile con tutti, soprattutto con la tua Prefetta, io mangio qualcosa e poi ti raggiungo oppure tu raggiungi me, che ne dici?
Un modo insomma per conciliare le due cose, per permetterle di stare sia coi suoi amici - e in fondo era giusto che fosse così, Herbert a parte gli altri erano tutti coetanei della Serpina - che con se stessa più avanti nel corso della serata, a parlare dell'Italia e di tante altre cose: Arianna sentiva che doveva spingere Elisabeth a interagire con gli altri studenti perché di lì a poco il suo percorso scolastico sarebbe terminato, e non avrebbe più potuto interagire con la bambina come invece accadeva ora; meglio, allora, farla già abituare, soprattutto dal momento che la Draghessa la vedeva bene come nuova padrona della scuola - e una così doveva conoscere tutti, ma proprio tutti quanti gli studenti. Le sorrise in modo complice e la osservò avvicinarsi agli altri bambini salutandoli un po' tutti, Melia compresa, mentre si girava un poco verso il buffet e cercava di decidere quale dolce assaggiare per primo: con la coda dell'occhio notò uno sconosciuto avvicinarsi e parlare con Alexis, e quando i loro sguardi s'incrociarono le labbra della Draghessa si aprirono in un sorriso in risposta a quello di lui; mentre la piccola Miyabi scriveva il nome della persona con la maschera che voleva votare e il proprio per cantare - particolare che non le era certo sfuggito - Arianna continuò a tenere d'occhio Elisabeth ed ogni volta che la Serpina si voltava verso di lei per cercarla la poteva sempre trovare allo stesso posto, con in mano ora un bicchiere con dentro un liquido colorato di colore viola - omaggio alla propria Casata - visto che ancora non aveva scelto cosa mangiare. E tra il tenere d'occhio Elisabeth e il prendersi da bere, la Ricciardi non si accorse che lo sconosciuto vestito da pirata si era intanto avvicinato a lei e aveva segnato il proprio nome per cantare, notandolo solo quando questo le si rivolse direttamente.
Ricordo di aver sentito una volta una storia che parlava di una Pincipessa e di un Pirata, tu ne sai nulla?
A quelle parole, Arianna si volse verso di lui mentre il ragazzo - giovane uomo, di sicuro più grande di lei - si toglieva il cappello e le faceva un inchino perfetto, continuando a guardarla negli occhi: erano viola i suoi, come quelli di Miyabi, e brillavano di furbizia almeno ad una prima analisi. Bisognava ammettere che era davvero un bel ragazzo o uomo che dir si voglia, e il costume si adeguava perfettamente al suo corpo: c'era una piccola parte di lei che si sentiva un po' in colpa a fare quelle constatazioni, ma un'altra le diceva che non c'era nulla di male... anzi.
Tu vuoi starmi lontano? Non vuoi che mi vedano con te? Perfetto, allora vorrà dire che troverò qualcun altro disposto a darmi attenzione.
Pensò lei, rivolta col pensiero verso Vergil, mentre lo sconosciuto le si presentava di fronte.
Messer Robyn Laars, per servirla milady...
Arianna Ricciardi, lieta di fare la vostra conoscenza Signore.
Rispose la Dragargenteo, esibendosi a sua volta in una riverenza a dir poco esemplare, un lieve sorriso sulle labbra ed il vestito che si muoveva leggiadro ad ogni suo movimento; oh sì, si sarebbe divertita con o senza il Tassostronzo. Lanciò un'occhiata veloce alla Serpina per assicurarsi che stesse bene - gliel'aveva promesso in fondo di tenerla d'occhio - e tornò poi con lo sguardo sul bel pirata che le sorrideva ora con aria affabile.
Come mai nessun cavaliere a portarle una coppa di idromele o sidro di prima qualità vedo al vostro fianco? Posso davvero avere l'ardire di pensare che siete sola?
Pensereste davvero bene, Signore. Evidentemente nessun cavaliere mi ha considerata degna di accompagnarlo ad una celebrazione come questa - rispose a Robyn, ed in fondo era vero, stava solo riportando le parole di Cartwright in modo più elegante - Vorreste forse proporvi come mio accompagnatore e rimediare alla terribile offesa che mi è stata fatta dai suddetti cavalieri?
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Aryanne
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da Monique » 04/11/2012, 1:59
[Ai divanetti - con Tisifone, Lucas, Logan, Celine, Dylan, Ferdy, Veronique e Typhon]
Sconvolta? A dir poco. Monique credeva quasi di aver visto un fantasma, un fantasma biondo, provocante e dannatamente corporeo che rispondeva al nome di Veronique, sua sorella. Ma come poteva conoscere Ferdy, dove si erano incontrati? Un caso o tutto un piano della più piccola delle Vireau per avvicinarsi a lei? Stone era in pericolo?
Se accadesse qualcosa di male a Ferdy per colpa mia, io... ... io non potrei mai perdonarmelo..
Pensò la francese, sentendo la disperazione opprimerle il petto: era già spaventoso il pensiero che la bionda potesse fare del male a se stessa o alle persone a lei care e consapevoli della sua identità, figuriamoci a qualcuno come il Corvonero che non ne sapeva niente! Fu il tocco della cugina a tenerla coi piedi per terra, tanto che un gesto istintivo Monique andò a cercare la mano di Tisifone e la strinse forte, per qualche istante, benedicendo Morgana e soprattutto Lucas per averla portata lì.
Che c'è Moni, che hai visto?
... l'altra te.
Mormorò la Vireau in risposta alla domanda di Celine, sicura che lei avrebbe capito: nelle ultime missive che si erano scambiate, per spiegare alla Sauvage la situazione Monique aveva usato quelle parole "l'altra te", per farle comprendere di avere una parente per giunta pericolosa sulle sue tracce, visto che la Diplomatica era come una sorella per lei; per questo non aveva dubbi sul fatto che parlare così di Veronique sarebbe stato il modo migliore per farle capire chi lei fosse davvero.
Sai dirmi se Stone è in pieno possesso delle sue facoltà?
Non userebbe mai il suo potere qui... no? - domandò Lucas, evidentemente a conoscenza dell'identità della biondina che si stava avvicinando - Voglio dire, siamo sei contro una... non le converrebbe provocarci, non avrebbe motivo di farlo.
Monique assottigliò lo sguardo su Ferdy e Veronique, che si erano fermati ora e stavano parlando tra loro: e mentre parlavano, la Vireau poté quasi... percepire come la sorella stesse usando le illusioni su di lui; non sapeva spiegarselo, era una sensazione a pelle che non aveva mai avuto modo di provare prima - visto che quando era Rose ad usarle era ancora troppo piccola, e successivamente nessuno poteva controllarle a parte lei. In quel momento avrebbe tanto voluto avere con sé il Crisoberillo e quel pensiero la portò quasi a contattare mentalmente Mog: dovette trattenersi dal farlo, tuttavia, perché chiedere aiuto al Moguri avrebbe significato sicuramente mettere in mezzo anche Sandyon, e Monique non voleva farlo preoccupare inutilmente; poteva solo sperare che ci fossero altre occasioni per constatare quanto l'animo della sorella fosse corrotto, anche perché la più grande delle Vireau era portata a pensare che quello fosse per Veronique una sorta di banco di prova, e non di certo il momento perfetto per uno scontro.
Credo stia usando l'illusione su di lui, e visto come Ferdy sembrava volersi allontanare forse lo sta convincendo a venire qui - mormorò dunque Monique, rispondendo così sia a Tisifone che a Lucas - E se la mia supposizione è vera, significa che può crearla senza bisogno di bacchetta né spartito... - aggiunse, sorprendentemente razionale vista la situazione - il che vuol dire che potrebbe essere abbastanza forte da illudere tutto il negozio, altro che noi sei.
Giusto per non indorare la pillola a Turner che di illusioni probabilmente sapeva poco o niente: se avevano lo stesso potenziale, allora Monique poteva affermare senza alcun dubbio che la sorella sarebbe stata in grado di circondare l'intero locale con la sua illusione, e allora non ci sarebbe stato scampo per nessuno. Eppure il suo volto stava riacquistando colorito, le mani avevano smesso di tremare; era come se una parte di sé si fosse risvegliata, quella che da mesi non aspettava altro se non quel momento.
Comportatevi normalmente.
Una richiesta che suonò quasi come un ordine ma Monique non voleva imporre niente a nessuno... semplicemente le era venuto spontaneo parlare in quel modo e con quel tono, perché sentiva che era una questione tra se stessa...
E la sorella.
E se era Monique che l'altra voleva, beh, Monique avrebbe avuto.
Buonasera ragazzi! E' un piacere trovarvi qui... Lei è Cassandra...
Disse Ferdy quando fu finalmente arrivato di fronte a tutti, presentando la sorella della Vice Preside con una falso nome che probabilmente lei stessa gli aveva dato per reale: e naturalmente Veronique non perse tempo, allungando la mano per presentarsi a lei con un sorriso innocente sulle labbra.
E' un vero piacere conoscerti, Monique... Ho sentito tanto parlare di te.
... anche per me è un piacere... Cassandra... - replicò la donna mentre si alzava in piedi e stringeva la mano a Veronique, fissandola dritta negli occhi - Un vero piacere.
Ferdy, è bello vederti, credo che per il momento il primato di costume più spaventoso e vintage sia il tuo! Signorina, mi chiamo Dylan Connor, professore di Alchimia e collega lavorativo del suo accompagnatore, piacere di conoscerla...
Aggiunse, lanciandole ancora un'occhiata profonda prima di lasciare che fosse Dylan a presentarsi: e mentre Logan chiedeva a Celine e Lucas chi fosse l'altra, Monique spostò lo sguardo su Typhon, poco distante, scuotendo il capo come per fargli capire che andava tutto bene, che non ci sarebbero stati problemi... lei non l'avrebbe permesso. E a proposito di Connor, essendo l'unico estraneo alla faccenda forse sarebbe stato meglio farlo allontanare da lì: sì, ma con che scusa? Monique decise, dopo che Stone e Veronique avessero risposto al giovane insegnante, di usare la prima che le venne in mente osservando l'intero negozio e in particolare l'angolo con tutti gli studenti ammassati sui divanetti, e se solo avesse saputo quanto le sue parole lo avrebbero reso felice, probabilmente le avrebbe pronunciate molto prima.
Dylan, mi rendo conto di sembrare quasi inopportuna, ma ho notato che la signorina Herbert è da sola in mezzo a tutti quei bambini... perché non vai a salvarla e le fai un po' di compagnia? Sono certa che gradirà la presenza di un adulto dopo tanti studenti più piccoli...
In realtà non le importava nulla di Melia, voleva solo proteggere Connor e sperò tanto che la scusa funzionasse: se Dylan si fosse dunque allontanato, Monique sarebbe tornata con lo sguardo su Ferdy e Veronique, riuscendo persino ad aprire le labbra in un sorriso.
Perché non vi sedete con noi?
Propose, forse sbalordendo la cugina, la migliore amica o Lucas con quel suo comportamento: eppure Monique non era impazzita, anzi, nel suo sguardo c'era una luce ferma che lo faceva brillare, una consapevolezza nuova ed importante per la donna.
Io non ho paura di te.
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da Robyn » 04/11/2012, 2:10
[tahoma]\ SHELIAK & VEGA | CON ARIANNA /
Arianna Ricciardi, lieta di fare la vostra conoscenza Signore.
Quel nome gli ricordò immediatamente qualcosa, ma non c'era da stupirsi vista la grande influenza che il padre della ragazza aveva nei confronti di molti altri stati dell'Unione Europea. Quella bionda mozzafiato quindi era davvero la figlia dell'onorevole Giovanni Ricciardi? Onestamente poteva trattarsi di omonimia, oppure Robyn aveva di fronte una persona di alto lignaggio e con un sangue nelle vene da vera aristocratica, ma proprio perché troppo spesso le persone che hanno simili parenti ne conoscono anche i lati negativi oppure non gli piace essere visti sotto l'ombra di qualcun altro, il ragazzo preferì limitarsi ad annuire a quel nome non facendo trapelare alcuna emozione o espressione sorpresa per il nome, o meglio, cognome appena sentito.
E così l'Italia ci porta ancora delle belle perle ogni tanto. Era da molto che non vedevo ragazze italiane da queste parti inglesi... Italiane così attraenti, intendo.
Adularla? Ma si, perché non avrebbe dovuto? Nessuno in giro, in più, diceva solamente la verità, e poi alle ragazze piaceva sempre ricevere qualche complimento, non serviva a nulla negare una realtà e per di più fare un favore all'ego di quella Principessa che con tanto sforzo e tanta cura si era dedicata interamente la sera a mettersi in quelle meravigliose spoglie per farsi ammirare, perché lei aveva il volto di una che voleva farsi ammirare in tutto e per tutto... Ma in questo Robyn era ben capace e fin troppo sfacciato, vista la panoramica fisica che si prese di lei, del suo corpo e delle sue intere fattezze.
Pensereste davvero bene, Signore. Evidentemente nessun cavaliere mi ha considerata degna di accompagnarlo ad una celebrazione come questa. Vorreste forse proporvi come mio accompagnatore e rimediare alla terribile offesa che mi è stata fatta dai suddetti cavalieri?
Ne sarei... Onorato.
Assottigliò lo sguardo su di lei, sorridendo ancora con quell'alone di furbizia e da cattivo ragazzo che di certo anche dopo i numerosi allenamenti con una persona brava e buona come la Vireau, non se ne andava mai. Probabilmente faceva parte della sua indole, del suo carattere indomabile, della sua virtù, era semplicemente un tipo volto a prendersi, se lo voleva, ciò che in quel momento lo attirava, come una gazza attirata da un oggetto luccicante, così, senza attendere oltre le porse il braccio per farselo prendere ed iniziare così a camminare verso qualche altro angolo del negozio appena aperto, tra le vetrine con gli strumenti, i tavoli con il cibo e le bevande e ben distanti dalla zona ove sedevano i professori.
Giusto per rendermi conto a quale livello stia giungendo il mio lato pedofilo questa sera, potreste farmi la cortesia di dirmi per quanti splendidi anni il sole ha baciato ogni giorno la vostra fronte, milady?
Beh, onestamente era anche giusto voler capire e sapere quanto si stava spingendo in là, più che altro perché se lei fosse stata sotto il settimo anno, allora si trattava di piena pedoflilia, idem anni minori, per quanto la fisicità e i modi di fare di Arianna dimostravano che sicuramente la maggiore età l'aveva superata, forse anche di qualche anno, un paio o tre nella migliore dei casi, allora si che non ci sarebbe stato alcun problema. Arrivati presso una serie di tavolini metallici vuoti e liberi, piuttosto appartati, elegantemente Robyn Laars fece accomodare la sua lady di quella sera, andando poi a sedersi anche lui di fronte a lei, posando i gomiti sulla superficie e congiungendo le mani, assumendo una posa quasi di studio della persona avanti a se, mentre i suoi occhi viola cercavano in tutti i modi di trovare uno spiraglio libero per insinuarsi nella mente della bionda per non andare più via e lasciare il loro ricordo per molto, molto tempo.
Smettendola con gli scherzi, i casi in sostanza sono tre: o sei una dama alla quale piacciono le dame e non i messeri, e allora dovrei guardarmi attorno nel terrore che una ragazza mi stia trucidando con lo sguardo, oppure avevi una gran voglia di rimorchiare e in quel caso, Merlino se dovrei sentirmi fortunato, o nel terzo ed ultimo caso, hai ricevuto buca all'ultimo momento ed oltre a sentirmi nuovamente fortunato come per il caso due... Consiglierei al soggetto di comprare un bel po' di collirio, se vuoi puoi anche riferire...
Ma non specificò la motivazione di quella sua ultima affermazione, o consiglio a dir si voglia, più che altro perché ipotizzava vivamente che Arianna ci arrivasse da sola al fatto che quello fosse un altro bel complimento rivolto a lei e alla stupidità del ragazzo che l'aveva lasciata da sola perché stava abbandonando un vero gioiello della natura, qualcosa di molto difficile da rimediare nuovamente in giro. Robyn Laars era così: sfacciato, pratico, schietto e con quella punta di galanteria da pirata che lo contraddistingueva da un gentiluomo qualunque e a tratti tendenzialmente stucchevole. Allungò il braccio, essendo con il tavolino molto vicini ad uno di quelli con le bevande sopra, e afferrò due bicchieri di plastica, uno viola scuro e l'altro verde scuro, prendendosi lui quello verde e lasciando ovviamente quello più femminile a lei, prendendo al contempo una bottiglia di birra, una di acquaviola ed una di... Assenzio. Certo, l'incantesimo sopra le bottiglie che le faceva scomparire e tornare al loro posto se toccate da un minorenne era sempre utile ed efficiace, peccato che adesso a sfiorare quel contenitore di alcol parecchio alto come gradazione ci fosse un adulto in tutto e per tutto.
E nel frattempo che decidi se essere sincera o meno... Scegli.[/tahoma]
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Robyn
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da Paul » 04/11/2012, 12:10
[Divanetti con Elisabeth e Arianna=>Urna per le votazioni]
Mentre salutava la prefetta Arianna essa gli chiese se era riuscito a ritrovare il suo quaderno ìdimenticato.Paul gli rispose che effettivamente lo aveva recuperato dall'aula.
Immaginavo, ne sono contenta. La prossima volta cerca di stare più attento, perché dopo il coprifuoco è vietato uscire per i corridoi della scuola.
Rispose Arianna sollevata. Dopodichè su idea di Elisabeth si spostarono tutti verso il buffet e in seguito ai divanetti. Dopo un po' Paul decise comunque di andare a votare,per il miglior costume, quindi si avvicinò al vaso azzurro, scrisse su un biglietto ed infilò il nome nell'urna.Poi tornando ai divanetti, chiese ad Elisabeth
E tu hai già deciso chi votare? Io l'ho appena fatto!
Dopodichè si sedette, mentre la gente continuava a muoversi e a ballare, le feste non erano certo il suo forte.
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da Kayleen » 04/11/2012, 13:26
[Divanetti || Con Jorge, Melia, Caroline Priscilla, Elisabeth, Liling, Miyabi, Ethan Travis]
Ma dai… poteva esserci chiunque sotto quel sacco… avresti avuto proprio una botta di fortuna incredibile… E se tu hai tutta questa fortuna meglio tenerla da parte per qualcosa di meglio, no?
Che cosa poteva obiettare? Insistere su quel discorso era ormai inutile, quindi concluse l’argomento con poche semplici parole: Ma la fortuna non si esaurisce mica! Sì, la sua non era una vera e propria obiezione, ma qualcosa doveva pur dire. E poi davvero.. Da quando la fortuna si doveva "conservare"? Quella o la si ha, o non la si ha. Lei generalmente non l'aveva.
Diede quindi un bel morso al suo sandwich vegetariano. Non le restava che attendere qualcosa da bere, ma anche su quello il bambino delfinoazzurro ebbe qualcosa da ridire.
Ma come fai a bere quella cosa lì?
Ma è buonissimo! Ribattè con tono convinto, pur sapendo dentro di sè che nessuno ci avrebbe mai creduto. Quale bambino preferiva il succo di pomodoro alla Coca-cola??
Va bene… ci vuoi anche un po’ di sale?
Quella battutina non la prese troppo male, anche perchè stava cominciando a capire il modo di fare del suo interlocutore. Tuttavia anche stavolta non riuscì a trattenere una risposta. Tu continua a riempirti lo stomaco con quelle schifezze zuccherose.. Neppure sai quanto fanno male! Non era troppo sicura che lui fosse riuscita a sentirla, anche perché dopo aver parlato era schizzato via velocemente verso il tavolo del buffet, ma che importava? Lei aveva detto la sua. O meglio, aveva detto quella dei suoi genitori.
La Pepsi per la bella Prefetta, il succo di pomodoro con i tramezzini vegetariani per la Grifa pennuta.
Oh grazie mille! Disse poi, quando arrivò anche la sua bevanda. In quel momento era davvero a posto: aveva da mangiare, aveva da bere, era comodamente seduta su un divanetto.. Cosa poteva chiedere di più? Anche a livello di compagnia non poteva lamentarsi: quasi tutti i suoi compagni di classe erano lì presenti ed anche Elisabeth li aveva appena raggiunti. Si stava creando proprio un bel gruppetto con cui divertirsi.
Scusami Kay, non era mia intenzione spaventarti, ti ringrazio per il complimento, sei gentilissima. Si la mia mamma esagera sempre, questo l’ha fatto confezionare da un sarto italiano suo amico per farsi perdonare che quest’estate doveva lavorare e non è potuta venire in vacanza con me ed il papà.
Si vedeva lontano un miglio che il vestito della Serpe era diverso da quello di tutti gli altri. Era tecnicamente perfetto, proprio a livello di fattuta, e rendeva altrettanto perfettamente l’idea di cosa volesse rappresentare: lei non conosceva benissimo la storia babbana, l'aveva studiata per pochi anni prima di Hogwarts, ma quel che sapeva le era sufficiente per riconoscere una dama rinascimentale.
Si vede, è molto bello. E suppongo sia molto costoso! Guarda che bel tessuto! Aggiunse, senza alcuna invidia nella voce, cercando nel frattempo di allungare una mano libera per pizzicare un lembo della veste della coetanea: era proprio curiosa di saggiarne la consistenza. Lasciò poi che lei parlasse anche con gli altri presenti e tornò a parlare solo in un secondo momento.
Sei sicura che non vi disturbo sedendomi un po' qui con voi?
Quella domanda era rivolta a Cappie, ma lei si intromise lo stesso. Ma perché dovresti disturbarci, scusa? Siamo qui tutti assieme! Anche Elisabeth era una studentessa dei primi anni, no? Per i suoi canoni non doveva farsi nessun problema. Ovviamente lei era del tutto all’oscuro di quello che stava succedendo tra lei e Jorge e non poteva neppure immaginarlo.
Tutto stava andando per il meglio. Non si sarebbe alzata dalla sua postazione per nessun motivo, men che meno per esibirsi su quel palchetto. E non sembrava nemmeno l'unica ad essere di quell'avviso. Quando si parlava di mettersi a cantare pubblicamente infatti, chissà per quale motivo tutti si tiravano indietro. Lei per prima. Non che non le piacesse cantare, tutti si dilettavano a farlo sotto la doccia, ma mettersi a farlo davanti a tutti era qualcosa che mai avrebbe fatto. Non aveva né le capacità canore, né una tale faccia tosta. Era anche per questo che non si era mai interessata al coro della scuola.
Bè di certo Melia ha una bellissima voce e sarebbe un peccato non farla ascoltare a tutti.
Si volse a guardare in direzione di Melia, curiosa più che altro di sapere se quella che aveva appena sentito era una bugia o la verità. Ciò di cui era certa in quel momento era che la Prefetta non fosse tipa da imbarazzarsi: visto il costume scelto, sembrava tutto tranne che impacciata o timida.
Non ci penso minimamente! A malapena sono riuscita a non far vomitare la Vireau alle audizioni!
Caroline Priscilla invece fu la prima a rispondere negativamente alla sua proposta precedente: aveva chiesto ai componenti del coro di farsi avanti, perché fra tutti erano sicuramente quelli che cantavano meglio. Quando tra l’altro aveva fatto quella domanda, manco sapeva che la Tassorosso ne faceva parte, lo scopriva in quell’esatto momento. Con lei comunque non insistette, anche perché non era abbastanza in confidenza per farlo. Furono Jorge ed Eisabeth a farlo al posto suo.
Caroline Priscilla tu non hai possibilità di scelta…. TU canterai! Puoi solo scegliere cosa cantare….
Dai Cappie ha ragione Alvares, perché non sali sul palco e non ci canti qualcosa.
La scena che seguì fu parecchio divertente: il Delfino stava cercando di trascinare la Tassetta verso il vaso rosso, ma non era troppo sicura che quest’ultima si sarebbe lasciata convincere senza opporre resistenza. Lei comunque non vi prese parte, sorseggiando la sua spremuta di pomodoro tenendo gli occhi puntati sui tre.
Doveva ancora votare la maschera migliore, ma finora non ci aveva pensato seriamente. Forse era ora di cominciare a riflettere ed a fare una scelta.
Ultima modifica di Kayleen il 04/11/2012, 16:40, modificato 1 volta in totale.
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Kayleen
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