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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Ferdy » 03/11/2012, 14:21

[Nei pressi dei Divanetti => Tavolo dei Professori - Con Veronique (Cassandra)]

La festa procedeva alla grande: gente dappertutto. Decisamente era la festa adatta per affrontare un clima non dei migliori, decisamente.
Dopo aver consegnato il suo pensiero ad Alexis ed essersi complimentato con loro, lui e Cassandra si erano allontanati dal palco, gettando un'occhiata al buffet posto proprio sotto il palco, ricco di stuzzichini sfiziosi e dall'aria invitante. Dopo ci sarebbe stato tempo per mandare giù qualcosa.
Sicuramente non era contento per il buffet, ma per la presenza con lui in quella serata della sua nuova ragazza, Cassandra Carvier.
Il fatto che lei avesse acconsentito a presentarsi alla festa con lui significava che riponeva fiducia in lui e che non trovava affrettato il fatto di girare tra la gente dopo qualche giorno dall'ufficialità del loro rapporto: la festa era stata il giusto pretesto per affrontare questo punto nel migliore dei modi. Ma forse c'era qualcuno lì tra loro che non la pensava allo stesso modo?
Questa domanda gli era sorta quando parte del tavolo professori si era voltata verso di lui, vedendolo arrivare, ed osservandolo come chi guarda uno spettacolo rivoltante.

Ma cosa?!

Si bloccò all'istante, stringendo la mano della compagna e temendo per un momento di aver stretto la presa un po troppo.
Guardo sè stesso, poi Cassandra, ma non riusciva a trovare il nesso per cui tutti si fossero allarmati così tanto e che avesse spinto Monique Vireau, in particolare, a cambiare colorito ed espressione.
Eppure chiacchierava così animatamente quando l'aveva intravista poco prima.

Forse non guardano noi, o forse semplicemente non siamo la causa di questo "panico" generale... Dopotutto il mio è solo un costume

Ma così non poteva essere: era evidente che stessero mirando proprio a loro, facendolo sentire totalmente estraneo e spingendolo ad indietreggiare di qualche passo. Sicuramente quel gesto avrebbe instranito Cassandra, ma c'era tempo più tardi per parlarne e per scusarsi con lei.
Forse era meglio dileguarsi nella festa per il momento, più tardi, o semplicemente il giorno seguente avrebbe trovato il modo per discuterne con la VicePreside, la quale, sicuramente, gli avrebbe chiarito il tutto: in quell'istante si sentiva solo un "di più".

Forse è meglio... Avvicinarci al buffet...

Le propose, sfruttando la prima scusa che gli fosse venuta in mente, sperando che fosse stato un buon pretesto e che non l'avrebbe insospettita ulteriormente.
Monique stessa si sarebbe scusata con loro più tardi: era una donna intelligente e si sarebbe resa conto del proprio comportamento.

Spoiler:
Tisifone, Lucas, Celine, Dylan, Typhon
Ferdy
 
 

Messaggioda Caroline Priscilla » 03/11/2012, 15:04

[Con Ethan Travis => Ai tavoli]


Aveva deciso di seguire il giovane Grifondoro ai tavoli, per poter prendere insieme a lui qualcosa da mangiare e fargli i complimenti per il bellissimo travestimento. Lo aveva salutato al suo solito modo, un po' da maschiacchio e molto alla mano, dandogli una pacca sul braccio che aveva quasi rischiato di rovesciare i succhi di frutta presi da Ethan Travis. Tuttavia la bambina non si era resa conto di ciò che aveva rischiato di causare, gettandosi invece come al suo solito a parlare senza sosta, fino quando non fu proprio il gigante a fermarla per poter rispondere alle sue domande.

Aspetta aspetta, non posso mica rispondere a tutto se non mi lasci tempo!

Ah...ehm, si hai ragione! Ahahahaha scusami Ethan!

disse la piccola scoppiando in una risata e ascoltando le parole dell'amico, nel mentre prendeva un vassoio e lo caricava di tutto ciò che poteva portarsi dietro.

Allora!
Grazie per il complimento, anche tu sei adorabile!
Sto bene e sono venuto con Miyabi, siamo arrivato pochi minuti fa, ancora no per il regalo, attendo il momento giusto!
Se hai bisogno tu di una mano ti prendo qualche panino e te lo porto io fino al tavolo, così hai meno cose che ti ingombrano, ok?


Mmmhh...si in effetti, una mano mi servirebbe! Potremmo portare due vassoi invece che uno! Ecco prendi pure quello che preferisci!

l corvetto non si è ancora visto in effetti... Magari arriva tra poco, devono ancora arrivare tre gruppi di studenti più grandi!

Già...anche Vergil non è ancora arrivato...anzi, non so neanche se verrà...uff speriamo che stia bene...

L'ultima affermazione la disse a bassa voce, per non farsi sentire da Ethan mentre raccoglieva le ultime cose. Aveva saputo in tempo di record che il suo amato prefetto aveva avuto qualche diverbio con la sua fidanzata (o quasi ex) Arianna Ricciardi. Neanche a farlo apposta, nel mentre pensava a quel nome, la bambina individuò fra la folla la sua "rivale in amore": era bella da mozzare il fiato. Una vera principessa, come doveva voler sembrare lei visto il costume che aveva scelto, sorridente e tranquilla, come se niente fosse successo. Stava chiacchierando allegramente con uno dei proprietari del locale, Typhon Seal, probabilmente congrantulandosi con lui per la riuscita della festa. Per un attimo la ragazzina si sentì mancare, sentendosi meno di niente al suo confronto: come poteva infatti anche solo sperare di potersi avvicinare al cuore del suo Tassorosso, quando lei era...be' era lei. Una zucca contro una principessa: la scelta non era difficile. La bambina arrossì di vergogna ma cercò di superare quei pensieri negativi. Era venuta all'inaugurazione per divertirsi e stare in compagnia, non per pensare a quanto fosse...un brutto anatroccolo in confronto ad Arianna "Principessa" Ricciardi. Caricando quindi con ancora più foga tutto quello che le sue braccia potevano trasportare, si diresse verso il loro gruppo di amici, che sembrava essersi spostato vicino a delle poltrone con al centro un tavolino, dove presto i due ragazzi posarono tutto quello che avevano preso.

[Con Jorge, Kayleen, Melia, Liling, Miyabi, Elisabeth e Ethan Travis => Ai divanetti]


Ecco qui ragazzi! Servitevi pure!

E voi mi raccomando, prendete quello che volete, ma lasciate almeno due panini a Cappie perché sono suoi di diritto!

Ma dai Ethan non c'è bisogno! Non sono così...affamata!

Piccola bugia, ma la piccola non voleva passare per quella che si ingozzava a prescindere qualunque cosa avesse davanti (nomea che ormai si era già fatta da tempo, solo che la giovane Tassorosso non ne era ancora consapevole).

Non ti preoccupare gigante buono, Cappie non si fa soffiare facilmente del cibo da sotto il naso…

Lanciò un'occhiataccia a Jorge, come a dire che neanche lui faceva diversamente. Il delfino era appena tornato dopo aver preso da bere per tutti quanti e solo per questo la piccola non si lanciò a insultarlo con vari e fantasiosi epiteti, visto quanto si era dimostrato gentile.

Spero di aver preso tutto quello che avete chiesto… e anche una BurroBirra…

Mia!

Prima ancora che Melia potesse prendere il bicchiere, la giovane strega lo afferrò con tutta la velocità di cui era capace, rischiando quasi di rovesciarne il contenuto. Decisamente, quando si trattava di burrobirra, la piccola non aveva idea di cosa fossero le buone maniere. Ne rpese un lungo sorso, dissetante e intenso, sorridendo soddisfatta della scelta del delfino.

E' buonissima! Grazie fratellino!

Disse, prendendo poi uno dei tramezzini e addentandolo con gusto. Mentre erano intenti a parlare del più e del meno, una voce risuonò per tutto il locale, proveniente dal palco dove era salita l'altra proprietaria del negozio, Alexis Parker.

Buonasera a tutti! Innanzitutto, vorrei ringraziare tutti i presenti per aver deciso di essere qui stasera: io e il mio socio Typhon Seal siamo davvero orgogliosi di vedere il nostro negozio così pieno di persone amiche e non, e lo dobbiamo solo a voi! Vi rubo solo qualche istante per informarvi che stanno per avere inizio la "Gara delle Maschere" e le esibizioni canore: cosa significa? Che da questo momento in poi potrete votare per il vostro costume preferito scrivendo il nome della persona che lo indossa su quei bigliettini che troverete laggiù per poi inserirlo nel vaso blu che trovate subito lì accanto: chi riceverà il maggior numero di voti sarà eletto "Maschera della Serata", e riceverà un bellissimo premio! Ma non è finita... come vedete di fianco al primo vaso ce n'è un secondo di colore rosso: perché? Perché è lì dentro che potrete scrivere il vostro nome e la canzone che canterete più tardi nel corso delle esibizioni canore! Detto questo, e sperando di vedervi salire in tanti su questo palco, non mi resta che augurarvi buon proseguimento di serata, e grazie ancora per essere qui!

Esibizioni canore?! Oh no...

Sebbene la ragazzina fosse riuscita ad entrare nel Coro della scuola, non si sentiva ancora abbastanza pronta da poter affrontare un'esibizione in pubblico. Sperava vivamente di non dover essere costretta a salire sul palco a cantare proprio perchè appartenente al club...

Dai, chi è che va a cantare?

disse Liling. Nessuno del gruppo rispose, solo la piccola Miyabi si alzò dicendo che sarebbe andata a votare la maschera più bella.

Io no sicuramente!
I componenti del coro dovrebbero buttarsi!


Non ci penso minimamente! A malapena sono riuscita a non far vomitare la Vireau alle audizioni!

sbottò la giovane, prima di rendersi conto di aver detto a tutti che lei faceva effettivamente parte del Coro. Be', nessuno l'avrebbe costretta a salire su quel palco e se qualcuno ci avesse provato avrebbe prima dovuto passare sul suo cadavere! Stava per riprendere a mangiare tranquillamente, quando una ragazzina si avvicinò al loro tavolo, vestita in maniera spettacolare e col viso coperto.

Buona sera ragazzi, che bei vestiti che avete, siete tutti così colorati. Kayleen il tuo vestito da pavone è bellissimo.

Eli.. Grazie!

Ma certo, era proprio Elisabeth! La bambina l'aveva riconosciuta dalla voce ed era rimasta a bocca aperta nel vedere quanto fosse raffinato e prezioso il suo vestito. Davvero bellissimo.

Anche il tuo è molto bello, suppongo sia stato fatto apposta per te!

Si Ellie! Sei favolosa! Siediti con noi, avanti non fare complimenti!

commentò la ragazzina, cercando di stringersi per fare posto alla nuova arrivata, o alle nuove arrivate, se anche Brianna si fosse unita a loro, mentre guardandosi intorno si chiedeva per chi avrebbe votato per la maschera più bella e soprattutto chi avrebbe avuto il coraggio di esibirsi di fronte a tutta quella gente. Addentò con gioia uno dei suoi tramezzini, nel mentre gli occhi saettavano per tutta la sala, alla ricerca di altri volti conosciuti...
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Messaggioda Paul » 03/11/2012, 15:19

[Interno negozio => Buffet con Arianna e Elisabeth=> Divanetti]

Ti ringrazio Paul, sei molto gentile.
Rispose Elisabeth a Paul.
Beh si, volevo provare a rendermi irriconoscibile, per fare qualche scherzo ai miei amici, ma, a quando pare mi riconoscete tutti subito, la prossima volta mi dovrò impegnare di più, mi sa che nemmeno la mascherina mi aiuta a rendermi irriconoscibile.
Si hai ragione...probabilmente ti conoscono tutti troppo bene! Scherzò Paul.


Dopodichè rivolse i suoi saluti ad Arianna Ricciardi, complimentandosi con lei per il vestito.


Ti ringrazio Paul, anche tu stai molto bene.
Hai trovato il tuo quaderno alla fine?

Per fortuna si, era proprio rimasto nell'aula, ma il professor Armstrong è stato così gentile da tenerlo e restituirmelo...


Beh io andrei verso il buffet, cosa fate venite con me?
Disse ad un certo punto Elisabeth, poi si avviò verso il buffet. Paul la seguì, in effetti aveva un po' fame.
Mentre si serviva, al microfono una ragazza annunciò che da quel momento si poteva votare per il miglior costume della serata e,ci si poteva prenotare per canzare una canzone al karaoke.
Ragazzi io vado a sedermi, quando avete fatto, potete raggiungermi laggiù ai divantetti.


Daccordo...Rispose Paul alla bambina, intento ad ascoltare le istruzioni per il voto.
Non so se dovrei votare...non conosco nessuno di questa scuola a parte poca gente ma...posso lo stesso vedere i costumi e quindi voterò. Decise Paul.
Dopodichè si andò a sedere su un divanetto soffice che si trovava in fondo alla sala.
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Messaggioda Orion » 03/11/2012, 15:29

[Ingresso del negozio]


Forse non doveva nemmeno esserci, forse avrebbe fatto meglio a restare nel suo dormitorio a studiare o a diventare antipatico ad un altro suo compagno di Casa... Eppure era lì in mezzo a tanti occhi indiscreti. Non conosceva neppure uno dei due proprietari del locale, se non di vista, essendo prefetti di Dragoargenteo e Delfinoazzurro, ma si trovava lì travestito da Peter Pan. Indossava una calzamaglia verde ed una veste abbastanza rotta e senza maniche sempre dello stesso colore, che lo faceva morire di freddo. Non era un amante delle favole babbane, ma non disponendo di molti galeoni Orion aveva scelto un vestito semplice, che anche sua madre Jeane avrebbe potuto facilmente confezionarli con un colpo di bacchetta e spedirgli via gufo.
L'arte dell'arrangiarsi e di cavarsela erano proprie di Crimson e faceva di tutto per aiutare sua madre a farle spendere meno galeoni possibili, comprando divise e libri usati di seconda mano. C'è chi lo chiamava poveraccio a scuola, ma Orion non ci faceva molto caso se era più grande, al contrario con chi era più basso di lui non esitava a venire alle mani per fargli intendere che con lui c'era poco da scherzare.
Anche il bullismo in fin dei conti era un mezzo per sopravvivere, per tenersi a galla e non affogare, non di certo per farsi rispettare. Lui non voleva rispetto, solo timore. Non voleva essere amico di nessuno... Cosa significava amicizia? Delusione. Niente di più, niente di meno. E la delusione a Orion faceva paura, tremendamente paura.

Ma quella non sente freddo?

Pensò il bambino vedendo una donna slanciata dalla pelle abbronzata e dai capelli biondi stare nella sala assieme ad un ragazzo vestito da Mangiamorte... Scelta discutibile, ma comunque economica, che a Orion era pure passata per la mente. Peccato che sua madre si fosse rifiutata di fargli un abito del genere. Era come un babbano che si veste da Nazista... più o meno. Il passato è passato ma il dolore e la memoria restano.

[Tavolo buffet]


Si avventurò allora per il negozio in cerca di qualcosa da mettere sotto ai denti. Lì con immensa sorpresa trovò, oltre a tre suoi compagni, la bambina viziata di Diagon Alley, Elisabeth. Apparteneva alla casa di Serpeverde e destino vuole che fin da quando non era stato ancora smistato la loro antipatia reciproca fosse iniziata fin da subito a causa di qualche puzzolente pennuto ed una bacchetta, che Orion credeva non fosse adatta a lui.
Evitò di farsi notare, anche se con quell'abito verde, con quel cappello con la piuma rossa e soprattutto con quella ridicola calzamaglia fosse impossibile non notarlo.
Orion aveva commesso un grave e grande errore: pensare che a una festa in maschera fossero tutti uguali. Ma era impossibile. Elisabeth aveva un abito bellissimo da dama veneziana, che faceva invidia alle sue più giovani compagne, mentre lui era Peter Pan straccione.
Dallo sguardo del Grifondoro però non traspariva affatto vergogna, anzi... Aveva proprio una faccia a schiaffi di sfida.
A che servivano le parole quando la sua espressione diceva chiaramente "Sono il migliore"?
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Messaggioda Asher » 03/11/2012, 16:05

[ Per le vie di Londra]


Era tornato dalla Cornovaglia da circa due giorni ma invece che recarsi al Manor aveva preso una stanza in un albergo costoso della Londra babbana per evitare di essere riconosciuto da chicchesia. Demetri, infatti, aveva reputato più saggio e più salutare per entrambi rimanere lontano da casa fino a quando la rabbia e il risentimento non fossero evaporati del tutto. Stava quindi passeggiando per le vie londinesi alla ricerca di un posto raffinato dove andare a cenare, maledicendo in tutte le lingue che conosceva, e non erano poche, quel damerino di Lucas Turner e tutta la sua specie.

Tassorosso... Tzsè... Probabilmente sarà anche un natobabbano.

Andava borbottando, pensando le peggio cose del povero docente di Trasfigurazione, la maggior parte delle quali, se si fosse preso la briga di leggere il dossier che aveva richiesto Asher, avrebbe potuto risparmiarsele in quanto false. Camminava in mezzo ai babbani ignorandoli e disprezzandoli mentalmente fino a quando qualcosa, nella conversazione della coppia che camminava davanti a lui attirò la sua attenzione.

... a Hogsmeade, ci saranno anche i professori, devi stare tranquilla. - andava dicendo un uomo minuto con un osceno cappello in testa alla donna alta e ben vestita che gli camminava a fianco - E poi è solo una festa, che vuoi che accada?

Una festa a Hogsmeade era un evento inusuale, considerato che il villaggio era molto piccolo e la maggior parte delle sue attività ruotava intorno alla scuola. Se poi, da come parlavano quei due, gli studenti di Hogwarts erano stati autorizzati a prendervi parte si doveva trattare proprio di un evento eccezionale a cui di sicuro quel Tassofesso avrebbe preso parte. Ma per potersi organizzare doveva assolutamente saperne di più.

Scusate - disse quindi con voce affabile, ammorbidendo i lineamenti del viso, un sorriso di scuse e preoccupazione rivolto a entrambi.

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Avete detto Hogsmeade? - e abbassò volutamente il tono della voce, a dimostrazione che sapeva perfettamente che non erano discorsi che potessero farsi liberamente - Ho una figlia che frequenta una scuola li vicino e non sapete quante preoccupazioni mi da. Da quando ha compiuto diciassette anni non mi racconta più nulla nè è obbligata a darmene.

Non dovette sforzarsi più di tanto per apparire preoccupato visto che, dettagli anagrafici a parte, non stava mentendo. Lo sforzo semmai era mostrarsi cordiale nei confronti di persone che considerava geneticamente inferiore a lui. Come sarebbe stato più semplice mettere loro sotto imperius e poi oblivarli, ma non poteva correre il rischio di essere colto in fragrante da un Auror di passaggio.

Come non è tenuta?

Chiese subito allarmata la donna, dimostrando una scarsa conoscenza del Mondo in cui viveva il figlio.

Sa a diciassette anni si è maggiorenni quindi non ha bisogno del mio permesso per fare nulla.

Spiegò affabile, mentre stringeva a pugno la mano nascosta nella tasca del mantello intorno alla sua bacchetta, pregando che quei due esseri inutili si sbrigassero a dirgli quello che voleva sapere.

Davvero? - esclamò scandalizzata la donna, coprendosi la bocca con una mano - Quindi non sa che stasera sua figlia parteciperà all'inaugurazione di un locale a Hogsmeade? Nostro figlio sono settimane che non parla di altro, gli abbiamo pure dovuto inviare un abito adatto.

L’espressione perplessa che si dipinse sul volto di Demetri – un tempo la richiesta di un abito da cerimonia era inserita nella lista con il resto dei libri – dovette essere abbastanza esplicativa visto che la Signora si sentì in obbligo di specificare.

Sa è una festa in maschera…

Una festa in maschera

Ripetè l’ex Serpeverde, un ghigno molto poco amichevole sul viso che spaventò la coppia e la convinse a borbottare qualcosa e andare via. Una festa in maschera era proprio quello che gli serviva per poter spiare indisturbato i movimenti di Turner e la locandina di un vecchio film babbano nella vetrina del negozio di fronte cui si era fermato gli aveva anche appena dato l’idea giusta su come vestire.

[Negozio Sheliak&Vega -> Interno -> Tra la folla]


Si era infilato in un vicolo buio della Londra babbana, aveva trasfigurato il proprio aspetto in modo da essere irriconoscibile, incantato una lattina di birra come una Passaporta e si era ritrovato in un batter d’occhio nella via principale di Hogsmeade. Da lì giungere al negozio in cui si teneva la festa era stato semplice, era bastato infatti seguire le varie coppiette mascherate che avevano preferito una passeggiata serale a una corsa in carrozza. Era entrato con aria sicura, mescolandosi alla folla di professori, ragazzi e passanti curiosi, certo che la maschera che aveva scelto non avrebbe permesso a nessuno di riconoscerlo.

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L’unico ostacolo adesso era individuare il ragazzo e vedere con i suoi occhi se era davvero quell’angelo che il suo compagno gli aveva detto.

Ehi ragazzino – disse quindi fermando quello che a occhio e croce doveva essere uno studente del secondo anno – Sai dirmi dov’è il docente di Trasfigurazione?

Certo Signore, il Professor Turner è quello con i capelli lunghi insieme agli altri professori…

Gli rispose subito il ragazzino, prima di sparire tra la folla. Seguendo le sue indicazioni, Demetri si spostò verso sinistra in modo da avere un’ottima visuale sul giovane che stava in atteggiamenti decisamente equivoci con una giovane donna di cui vedeva solo i capelli neri.

Questo perché è un bravo ragazzo di cui ci si può fidare…

Imprecò tra sé il pozionista, deciso ad affrontare subito quel falso di un Tassorosso. La calca però gli impedì di raggiungerlo mentre, in compagnia di un tipo di colore, stava prendendo del cibo, così fu costretto a seguirlo verso i divanetti dove la mora lo stava attendendo insieme alla Vireau e un’altra donna che non conosceva.

Riservi quello sguardo da falso innamorato anche alla nostra Tissy?

Si chiese l’uomo, così sicuro che la Divinante non avrebbe mai messo partecipato a una festa di quel tipo da non accorgersi che la donna che Lucas stava abbracciando fosse proprio lei.

Chi l’avrebbe mai detto che sotto quegli assurdi vestiti colorati la Samyliak nascondesse quelle curve?

Il commento poco lusinghiero di uno studente costrinse Demetri a guardare meglio la mora di prima e quello che vide lo sconvolse a tal punto che, senza accorgersene, si stava avvicinando al gruppo un po’ troppo.

Non può essere….

Mormorò incredulo quando finalmente il suo cervello ammise quello che i suoi occhi continuavano a mostrargli: la donna vestita come una principessa del Deserto con il ventre scoperto e lo sguardo innamorato era proprio la sua milaja.

L’hai corrotta…

Sibilò furente, stringendo la mano intorno al manico della bacchetta, valutando le possibilità di poter lanciare un incantesimo contro l’uomo e smaterializzarsi subito dopo. Si spostò verso destra, in modo da farsi scudo con i corpi di una coppia appena entrata, o meglio dal mantello da Mangiamorte di lui visto che l’abito dell’amazzone bionda di copertura ne offriva ben poca, e fece per sfilare la bacchetta dal proprio di mantello quando all’improvviso tutto il gruppo degli insegnanti si voltò nella sua direzione.
Convinto che Monique fosse in qualche modo riuscita a riconoscerlo in mezzo alla folla, Demetri fece di nuovo scivolare la bacchetta al sicuro e, fatti alcuni passi indietro, si mimetizzò in mezzo alla folla, avvicinandosi all’uscita.

Lo scontro è solo rimandato Turner.

Pensò, prima di uscire per strada e smaterializzarsi lontano da lì.

[Azione autoconclusiva – Fine]
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Messaggioda Veronique » 03/11/2012, 16:34

[In mezzo al negozio - con Ferdy => Ai divanetti - con Monique, Lucas, Tisifone, Logan, Celine e Dylan]


L'espressione che la sorella più grande, Monique, aveva esibito appena si era accorta di lei fece comprendere a Veronique che doveva sapere chi lei fosse: e poteva quasi scommettere che lo sapesse anche la sua cara cuginetta Tisifone, per quanto l'occhiata che le rivolse fosse asettica ed imperscrutabile; ancora poco e le avrebbe conosciute entrambe, non stava più nella pelle...
Peccato non aver calcolato che quelle occhiate preoccupate fossero state notate anche da Ferdy, che ovviamente si stranì parecchio per quella situazione preferendo spostarsi da un'altra parte.

Forse è meglio... Avvicinarci al buffet...

No!

Pensò Veronique, imprecando mentalmente ma rimanendo solo espressivamente confusa all'esterno per non insospettire il suo accompagnatore: ovvio che lui volesse evitare problemi, ma la più piccola delle Vireau aveva atteso davvero troppo quel momento per farselo sfuggire dalle mani così facilmente.
Così, quasi a malincuore - visto che di solito il Corvonero la accontentava senza bisogno di "spinte" magiche - la bionda si volse verso di lui, incatenando gli occhi ai suoi mentre, nella sua testa, una melodia lenta e quasi ipnotica si andava a formare per avvolgere Stone nel pieno della sua illusione (Concentrazione 24 + 19/d20 = 43) e piegarlo al volere della giovane donna.

Ma io... ci tenevo tanto a conoscere i tuoi colleghi...

Mormorò innocentemente abbassando appena lo sguardo, mentre i suoi pensieri andavano a controllare la mente del Corvonero che si sarebbe ritrovato ad eseguire i suoi ordini senza discutere, impossibilitato a reagire in alcun modo.

Portami a conoscere i tuoi colleghi come se nulla fosse.
Sii fiero di stare con me ed affrontali come se non ti stessi accorgendo delle loro occhiate, sii cordiale ed affabile come prima coi proprietati del negozio.


Ecco cosa lei voleva che lui facesse quindi, che la portasse da Monique e compagnia come se non avesse fatto caso ai loro sguardi preoccupati, come se fosse diventato momentaneamente cieco di fronte alla realtà.
In questo modo, Veronique poté essere portata dal proprio ragazzo proprio vicino a Monique, Lucas, Tisifone, Logan, Celine e Dylan, ai quali rivolse un sorriso innocente e divertito prima di posare gli occhi sulla sorella: lasciò che fosse Ferdy a presentarla e poi, lentamente, allungò la mano verso la più grande delle Vireau in un gesto di innocua presentazione.

E' un vero piacere conoscerti, Monique - e in fondo essendo lei la Vice Preside di Hogwarts era normale rivolgersi per prima cosa in sua direzione - Ho sentito tanto parlare di te.

:arrow:
Spoiler:
Ho mosso direttamente Veronique verso i divanetti perché essendo lei Illusionista di grado Perfetto a Ferdy servirebbe un grado di Concentrazione pari almeno a 22 che purtroppo lui non ha, quindi ho dato per scontato che lui eseguisse direttamente i suoi ordini.
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Messaggioda Dylan » 03/11/2012, 18:25

[ INTERNO NEGOZIO "SHELIAK & VEGA" , ASSIEME AL GRUPPO DEI PROFESSORI, VERSO FERDY E CASSANDRA ]


Non era decisamente lui, eh proprio no.
Il nostro Dylan non presentava quel suo proverbiale modo di fare estroverso ed allegro, esattamente come ricordava giustamente Tisifone, mentre si mostrava infine a lui togliendosi la maschera.
La motivazione vera e propria di quel carattere maggiormente propenso verso l'allontanamento e la riflessione era che Melia Herbert, la sua "amata", si trovava in qualche altra zona del negozio, parlando un poco con tutti, mostrandosi dolce, carina, cordiale e adorabile, esattamente come lo era spesso anche con il pittore.
Ma se non si fosse potuto trovare nulla di male nel conversare semplicemente con un bambino, per Dylan Connor invece il male c'era eccome, era un male terribile, che gli attanagliava il cuore e l'anima e lo faceva sentiro oppresso e bloccato lì, incapace di fare qualunque cosa.
I bambini che le stavano intorno e che le parlavano, il proprietario del locale che catturava la sua attenzione per le congratulazioni, durante il giorno nel castello facevano le parti di studenti rispettosi e di un collega menefreghista, mentre adesso tutto era diverso, tutto lo mandava in collera e doveva tentare di bloccare l'incedere di quella rabbia oppure avrebbe potuto destare troppi, decisamente troppi sospetti.

Ti ha salvato il Connor, maledetta... "Bella" Dylan, con quel vestito, p**** t**** sei sei... Finisci tu piccola...

Cazzo, un Link versione mora, questa mi mancava!
Un costume davvero originale, ti sei portato dietro anche Zelda per caso?
Ovviamente vale la stessa cosa anche per te, dammi del "tu" o vado ad ubriacarmi da qualche parte per la tristezza!


Nessuna Zelda purtroppo, di questo periodo ci sono poche principesse che rapiscono la mia attenzione...
"Bella" immagino sia una sorta di saluto giusto? Allora "Bella" anche a te!
Scusami Celine, non voglio essere artefice della tua sbronza, e poi hai ragione, non dovrei darti del "lei", credo tu sia poco più grande di me giusto?
Ventiquattro, forse massimo ventisei anni, non di più!


Ed era sincero nelle sue parole, nessun tentativo di fare complimenti da ragazzo intenzionato a provarci o altro, solamente una stima da parte di un occhio artistico abituato a ritrarre anche persone di varie età e che quindi era stato ingannato dai tratti così perfetti e giovanili della bella francese dagli occhi chiari.
Parlare con gli altri lo aiutava di gran lunga, sentiva che forse poteva resistere lontano da lei, pur sapendola così intenta a conversare con tantissime persone, se avesse continuato a parlare del più e del meno con loro, cercando in ogni modo di concentrarsi sul sorridere il più tranquillo e rilassato possibile.
Nel frattempo, gli stomaci iniziavano a chiamare a gran voce la presenza di cibo dentro di loro, per questo Logan si adoperò subito per prendere delle ordinazioni da tutti i professori e non, in maniera da servire del cibo in tavola nell'arco di pochi minuti.
Sempre pensato fosse una persona molto gentile il professore di Babbanologia.

PVego i gentili signoVi di faVe le vostVe oVdinazioni, specificando al sottoscVitto i gusti di salato pVefeViti, dopo di che, pVepaVerò peVsonalmente un vassoio da poVtata con tanti assaggi per allietaVe i palati di voi gentili clienti...
InoltVe vi invito nel fVattempo dell'attesa ad accomodaVvi presso uno dei tavoli del nostVo ristoVante.
VimaVVete estasiati dalla nostVa cucina, posso gaVantiVe, il nuovo cuoco italiano fa miVacoli ai foVnelli!
Con peVmesso...


Quell'imitazione molto parodica e caricaturale del tipico cameriere di stampo francese lo fece sorridere non poco, costringendolo quasi a soffocare una risata più genuina di quanto si aspettasse.
Attese allora che le colleghe ragazze si preoccupassero di fargli sapere cosa preferivano, prima di poter parlare lui, visto che comunque era buona educazione far parlare prima le donne, oltre al fatto che desiderava rifletterci per bene su prima di scegliere adeguatamente cosa mangiare quella sera, sempre che il suo stomaco si fosse aperto e avesse deciso di collaborare.
Melia non si vedeva quasi per niente in giro, pareva essere quasi scomparsa, ma lui non poteva voltare il capo per cercarla, nommerlino, altrimenti qualcuno si sarebbe potuto insospettire.

Grazie collega, per me va bene qualunque cosa, basta che non contenga peperoni o salvia, purtroppo ne sono intollerante.
Sei davvero gentile...


Non poté far altro che seguire il resto dei colleghi fino agli appositi tavoli, dove iniziarono quasi subito le degustazioni di cibo che portarono Tisifone e Monique a parlare di quanto fosse stata brava Alexis nello scegliere la ditta di catering che si era occupata di rifornire di tante cose buone l'intero negozio, in vista dell'inaugurazione, una festa che stava andando sempre meglio, minuto dopo minuto, trasformandosi in un vero e proprio evento generale di serenità e conciliazione.
La stessa Parker poi salì sul palchetto, cercando di richiamare l'attenzione di tutti i presenti, in procinto di dare maggiori spiegazioni sulle regole della sfida delle maschere e sulla successiva sfilata di esibizioni canore in vista per il corso della notte.

Buonasera a tutti!
Innanzitutto, vorrei ringraziare tutti i presenti per aver deciso di essere qui stasera: io e il mio socio Typhon Seal siamo davvero orgogliosi di vedere il nostro negozio così pieno di persone amiche e non, e lo dobbiamo solo a voi! Vi rubo solo qualche istante per informarvi che stanno per avere inizio la "Gara delle Maschere" e le esibizioni canore: cosa significa? Che da questo momento in poi potrete votare per il vostro costume preferito scrivendo il nome della persona che lo indossa su quei bigliettini che troverete laggiù, per poi inserirlo nel vaso blu che trovate subito lì accanto: chi riceverà il maggior numero di voti sarà eletto "Maschera della Serata", e riceverà un bellissimo premio! Ma non è finita... come vedete di fianco al primo vaso ce n'è un secondo di colore rosso: perché?
Perché è lì dentro che potrete scrivere il vostro nome e la canzone che canterete più tardi nel corso delle esibizioni canore!


Sono certo che Mel straccerebbe tutti quanti... E' la più brava in assoluto...
E' sicuro che quella voce sia in grado di fare miracoli...
La amo così tanto...


Partito, decisamente partito, mi vergogno io stesso a giocarmi un tonto come lui, ma ormai non posso farci nulla!
Di seguito, il gruppo iniziò a parlare non solo delle possibili vicende che sarebbero state raccontate riferite alla Vice Preside di Hogwarts, ma anche delle varie possibilità per i presenti di dedicarsi a cantare una canzone dimostrando le loro capacità canore.
Non sapeva bene se fosse un tipo intonato o capace di cantare, di sicuro non aveva mai tentato di esporsi in una disciplina artistica come quella, concentrandosi esclusivamente sulla parte pittorica, l'unica arte che davvero lo rispecchiava e faceva sentire sicuro e protetto nel suo guscio di pensieri, emozioni e sogni.
A parte quetso però, non era di certo poco curioso di sapere e sentire le abilità dei suoi colleghi, anche perché, tutto pur di non pensare ancora e ancora e ancora alla bellezza che sarebbe scaturita dalla sua ragazza, la Herbert, nel caso si fosse decisa a cantare e mostrare a tutti quanti la loro nullità nell'arte del canto e dell'interpretazione dei sentimenti.
Chi meglio di Melia, una creatura così dolce (?), pura (??), leale (???) e angelica (ma vaff****o), avrebbe potuto scaldare il cuore e i corpi di ogni presente lì dentro? Nessuno, no, proprio nessuno, o almeno, quello era il pensiero di Dylan Connor, si, il cretino.

Ma cosa...

Tissy...

Che c'è Moni, che hai visto?

Uhm?

E' un vero piacere conoscerti, Monique.
Ho sentito tanto parlare di te.


Le attenzioni e i vaneggiamenti mentali del pittore però, dovettero trovare momentaneamente pace, dopo che un'altra persona, o meglio, un'altra coppia di persone si fece avanti all'interno del locale e poi, subito dopo, verso di loro, lasciando alquanto basiti e atterriti alcuni membri del corpo insegnante, proprio come la Vice Preside, il professor Turner e la professoressa Samyliak.
Connor, ignorante in quel caso non per colpa di strani magheggi mentali, non poteva immaginare chi ci fosse effettivamente davanti a loro, o meglio, sapeva benissimo che ci fosse Ferdy, il collega di Volo, ma l'altra bella ragazza bionda, no, quella non gli pareva proprio di averla mai vista in vita sua, evidentemente era la fidanzata.
Comunque, fidanzata o no era maleducazione rimanere lì imbambolati a fissare due persone senza nemmeno salutare o presentarsi adeguatamente agli sconosciuti.
Si mise quindi in piedi allungando la mano con tranquillità e morbidezza in direzione del signorino Stone, sorridendogli adeguatamente, per poi spostare l'attenzione sulla ragazza, che di nome reale faceva Veronique e porgere la mano anche a lei, con tutta la naturalezza possibile che un'anima buona come la sua poteva mostrare, infatti per quanto i seni fossero molto bene in vista e a portata di sguardo indiscreto, il suo occhio non vi cadde mai e poi mai.

Ferdy, è bello vederti, credo che per il momento il primato di costume più spaventoso e vintage sia il tuo!
Signorina, mi chiamo Dylan Connor, professore di Alchimia e collega lavorativo del suo accompagnatore, piacere di conoscerla...


Chissà come mai sono tutti così tesi, pare tanto una brava ragazza...
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Messaggioda Jorge » 03/11/2012, 19:27

[Ai divanetti - Con Melia, Miyabi, Ethan Travis, Caroline Priscilla, Kayleen, Elisabeth, Brianna, Liling, Paul]



Posso averti creato il vestito, ma è merito di chi lo indossa se sembra tanto bello.

Il sorriso che era spuntato sul viso di Jorge non appena Melia si era aggiunta a loro si ampliò maggiormente, rendendo il viso del portoghese grottesco viste le lacrime da Pierrot dipinte di nero che abbellivano la maschera. Ma come poteva anche solo pensare di essere triste quando la sua Ninfa lo aiutava e in più gli faceva un sacco di complimenti davanti a tutti? Si sentiva felice e fiero di sé, ovviamente ancora più grato e legato alla Prefetta verde argento per quella dimostrazione pubblica di stima, come se fosse stato colpito da un Wingardium tanto il suo animo volteggiava a metri di altezza.
Ci pensò Cappie, poco dopo, a riportarlo con i piedi per terra, mandando a monte la sua scommessa con Kayleen, togliendosi la maschera prima che la Grifa potesse anche solo provare a sparare un qualche nome.


E chi ti dice che io non avrei indovinato che lì sotto c’era proprio Cappie?

Ma dai… poteva esserci chiunque sotto quel sacco… avresti avuto proprio una botta di fortuna incredibile… - ribattè Jorge sottolineando quello che per lui era ovvio – E se tu hai tutta questa fortuna meglio tenerla da parte per qualcosa di meglio, no?

E fece una sorta di occhiolino complice a Kayleen, che a tutti gli effetti, era diventata, per lui, una sorta di braccio destro per le malefatte da compiere nel Castello. Peccato che fino a quel momento avevano provato a metterne in cantiere una sola e avevano fallito su tutta la linea. In ogni caso Cappie gli aveva impedito di verificare anche quanto fortunata, o perspicace, potesse essere la Girfa ma quando si volse verso di lei per rimproverarla trovò il vuoto. A quanto sembrava la tassetta era scappata lontano dalla sua ira e più vicino al posto che aveva puntato fin dal momento in cui avevano messo piede nel negozio, il tavolo del buffet. A quel punto Jorge si guardò intorno e propose ai suoi amici di avvicinarsi ai divanetti in modo da poter consumare comodamente seduti tutte le leccornie che Caroline Priscilla avrebbe portato aiutata da Ethan Travis.

Che bella idea che hai avuto Jorge-kun!

Grazie visino di pesca, mica posso permettere che vi stanchiate tutte… se no poi come faccio a prendervi in giro quando ballerete?

Rispose facendole la linguaccia, dando per scontato che, essendo una festa, di sicuro prima o poi si sarebbe ballato e allora non voleva che le ragazzine inventassero qualche scusa per non farlo. Inoltre il fatto che stavano per andarsi a sedere gli permetteva di sondare il terreno con la sua Ninfa, chiedendole se le andava di stare un po’ con loro.


Perché no, posso farvi un po' di compagnia se vi va!

Ma certo che mi.. ci… insomma certo che si!

Esclamò raggiante il delfino, finendo un po’ per balbettare anche visto che non voleva dimostrare a tutti quanto ci tenesse alla presenza di Melia ma probabilmente fallendo su tutta la linea. Così un po’ per allontanarsi dalla “linea di fuoco” un po’ per dimostrare alla ragazza più grande che anche lui, come il Grifo, sapeva essere gentile e cavalleresco, si offrii di andare a prendere da bere per tutti.

Grazie, ma a me sta già prendendo qualcosa Ethan-kun...

Ma chi l’avrebbe detto mai…

Pensò tra sé Jorge ridacchiando sotto i chili di cerone che si era messo in viso.

Uhm... direi che della Pepsi andrà bene, mi è stato suggerito di provarla quindi se c'è mi butterò su quella.


Non hai mai bevuto la Pepsi? – disse Jorge esterrefatto. Si trovava così bene con Melia che tendeva a dimenticare che lei era una Purosangue e quindi probabilmente c’erano un sacco di cose del mondo babbano che non conosceva. E questo,dal suo punto di vista, lo metteva in una sorta di posizione di potersi sdebitare con lei, mostrandole un sacco di cose nuove. – Non è la cosa più buona che i babbani abbiano prodotto… però te la porto volentieri – poi avvicinandosi a lei in modo che nessuno potesse sentire quello che le voleva dire e così prenderlo in giro – poi se vuoi scrivo alla mamma e mi faccio mandare qualsiasi cosa ti vada di provare…

Certo gli sarebbe piaciuto portarla per la Londra babbana a fare shopping e farle da cicequalcosa ma purtroppo lui era ancora piccolo, nessuno gli avrebbe mai dato il permesso di lasciare Hogwarts per un sabato e se ci avesse provato di certo lo avrebbero beccato ed espulso.

Sono d’accordo, forse lì saremmo più comodi.
Una spremuta di pomodoro per me, grazie!


Ma come fai a bere quella cosa lì? – chiese poi a Kayleen, un’espressione disgustata sul viso – Va bene… ci vuoi anche un po’ di sale?

La prese in giro, ma scappò via di corsa prima che l’altra potesse ribattere o anche solo provare a prenderlo a calci: con la Grifa tutto poteva essere.
Non stette via molto, giusto il tempo per riempire un vassoio con un sacco di bicchieri multicolori, salutare la Prefetta Ricciardi, incassare il suo complimento con un’espressione perplessa in viso e invitare Brianna con i suo amici al tavolo con loro. Quando tornò il cibo era già arrivato e con esso anche il Grifo e la Tassetta.

La Pepsi per la bella Prefetta – e porse il bicchiere a Melia – il succo di pomodoro con i tramezzini vegetariani per la Grifa pennuta – e porse a Kayleen il malloppo che aveva messo da parte.

Ehm.. Grazie Jorge.
Anche se non hai rispettato il mio pavone!!


Io lo rispetto… infatti non lo mangio e non lo indosso – ribattè sarcastico come al solito, condendo il tuo con una bella linguaccia, per poi continuare a distribuire bicchieri – e la BurroBirra per la zucca cattiva…

E porse anche a Cappie un bicchiere visto l’entusiasmo che aveva dimostrato quando aveva annunciato di aver preso anche quella bevanda. In realtà non era proprio sicuro che fosse quella giusta così si avvicinò alla sorellina con fare furtivo.

Bevila con attenzione che non sono sicuro di cosa sia… - le sussurrò in un orecchio – Però ho visto un sacco di studenti più grandi prenderlo quindi di sicuro non è succo di zucca.

L’unica cosa che poteva sperare era di non aver beccato un qualche cocktail alcolico che avrebbe steso la sua amichetta. Subito dopo l’attenzione di tutti fu attirata da Alexis che, salita sul palco, ringraziò tutti e diede due notizie molto interessanti dal punto di vista del Delfino. Ci sarebbe stata una gara di maschere e soprattutto un’esibizione canora.

<Wow..Una gara delle Maschere! Sarà davvero dura decidere qual'è la migliore..Ce ne sono cosi tante di stupende!>

Hai ragione fiore di loto sarà davvero ardua…

Commentò Jorge, guardandosi intorno con aria critica. Certo il vestito della sua Prefetta era bello ma solo perché era lei a indossarlo, ma di sicuro per un dodicenne la zucca di Cappie o l’ape di Brianna avevano maggiore fascino.

<Dai, chi è che va a cantare?>

Per un attimo o due il silenzio calò sul gruppetto, come se nessuno avesse il coraggio di rispondere a quella domanda innocua.

Bè di certo Melia ha una bellissima voce – si decise a dire alla fine il Delfino rivolgendosi alla Prefetta – e sarebbe un peccato non farla ascoltare a tutti.

In realtà avrebbe preferito ascoltarla da solo, ma non glielo avrebbe mai chiesto per paura di un suo rifiuto. Stava per riproporre la domanda di Liling, per vedere chi avrebbe cantato quando notò un’apetta avvicinarsi a loro e così si volse verso il nuovo gruppetto per accoglierli con un sorriso.

Buona sera ragazzi, che bei vestiti che avete, siete tutti così colorati. Kayleen il tuo vestito da pavone è bellissimo.

Il sorriso soddisfatto che si era dipinto sul viso di Jorge quando aveva visto la jappo apetta - perché questo sarebbe stato da adesso in poi il soprannome di Brianna – si adombrò non poco quando dalla maschera da dama antica si sollevò la voce di Elisabeth.
Non disse nulla sul so abito, troppo pretenzioso e sfarzoso, secondo lui, per una bambina, ma si limitò ad abbassarsi verso la Prefetta per indicarle la ragazzina, controvoglia.

E’ lei Lingua Argentata…

Confermò quindi, guardando le ragazzine scambiarsi complimenti sui loro abiti, considerando falsi tutti i sorrisi che la serpina stava elargendo in giro: non si fidava di lei e difficilmente avrebbe cambiato idea anche se in Biblioteca alcuni giorni prima si era comportato proprio bene. Intanto il suo cervellino, che lavorava sempre meno del normale quando era inebriato dall’odore stupendo di Melia, aveva processato uno scambio di battute che era avvenuto prima tra Kayleen e Cappie sul cantare o meno.

No???? – si voltò di scatto quindi verso Cappie con un’espressione furibonda sul viso che stava parlando amichevolmente con Elisabeth– Sei entrata nel coro, mi ha strappato la promessa che ti sarei venuto a sentire tutte le santissime volte che la mia Capa vi riunisce per le prove e si sa, saranno miliardi perché lei è una perfezionista, e tu ora non ti vuoi esibire???

E si, Jorge era davvero irritato con la sua sorellina per quella mancanza di autostima che stava dimostrando.

Caroline Priscilla tu non hai possibilità di scelta…. TU canterai – e così dicendo iniziò a marciare verso la ragazzina, tentando di prenderla per un polso, un gomito, una mano, insomma per qualsiasi parte del corpo disponibile – Puoi solo scegliere cosa cantare….

E non avrebbe smesso di importunarla fino a quando non fosse riuscito a trascinarla fino al vaso rosso per farle scrivere una canzone da cantare.
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Messaggioda Logan » 03/11/2012, 20:33

{ NEGOZIO SUPER FIGO "SHELIAK & VEGA" - TUTTI I PROF E LA BELLA CASSANDRA/VERONIQUE }

Oh beh, visto che ci tieni tanto, d'accordo... per me qualche uovo ripieno, una coppa di cocktail di gamberi, qualche verdura mista come olive, carciofini e funghi, degli spiedini di polpette e del pesce fritto. Nessuna preferenza particolare per le bevande.

Bè se proprio insisiti… Mi accodo alla nostra VicePreside solo che invece della verdura mista potrei avere un misto di fritti? Non mi sento molto salutistica stasera… Anzi solo un po’ visto che vorrei del succo di zucca da bere…

Quanto è scemo... Ma è anche per questo che mi piace.
Per me un po' di tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto, vedi di non fare il furbo, mh?


Per quanto mi piacerebbe condurla personalmente a sedere, mia Regina, trovo sia molto scorretto lasciar andare il prode Sykes da solo... Perciò, col vostro permesso, vado ad aiutarlo.

Perfetto collega, allora con me e veloce, ci sono delle dame e i loro stomaci da salvare!

Affermò svelto e sorridente Logan Sykes, mentre dava una pacca sulla spalla a Lucas per spingerlo a seguirlo presso i vari banconi con le cose da mangiare, in modo da organizzarsi adeguatamente su cosa prendere ad ogni persona, posando a terra il suo fucile finto così da non avere troppi ingombri durante il trasporto del cibo.
C'era davvero molta roba lì presente sui tavoli e non era facile scegliere per se stesso, anche se forse avrebbe optato per qualcosa fatto alla brace... Sopratutto quella bistecca assolutamente enorme che lo stava fissando da circa dieci minuti, del peso di almeno un chilo e mezzo e forse anche qualcosina in più.
Gli venne inevitabilmente l'acquolina in bocca mentre continuava a guardare quella fetta di carne con tanta insistenza da farla quasi cuocere con lo sguardo, una cottura misera, per carità, ma aveva davvero il fuoco nelle nere iridi, così, mordendosi appena il labbro inferiore, fece un mezzo sorriso voltandosi in direzione del collega di Trasfigurazione.

Turner, che dici, te la fai con me a metà quella bestia da quasi due chili?
Occhio che la nostra amicizia deriva sopratutto da questa tua risposta affermativa...


Se quindi Lucas avesse accettato di fare quella mezza pazzia prendendo la mega bistecca immane, allora i due ragazzi, con tanto di due giganteschi vassoi pieni di cose da mangiare di ogni genere e tipo ed un altro vassoio con bicchieri riempiti fino all'orlo, sarebbero tornati verso il gruppo di chiacchiera adulta, posando tutto quanto sopra il tavolino, iniziando a far servire sia Tisifone, che Monique, che Dylan, che Celine, alla quale avvicinò un pezzo di bistecca con la propria forchetta, con tutta l'intenzione di farle assaggiare quella leccornia non indifferente, visto che la carne gli si stava sciogliendo letteralmente in bocca.

Assaggia che burro, baby...

Immagine

Fai i complimenti anche a quel matto di Turner che ha avuto il coraggio di farsi un chilo di carne col sottoscritto.
Da parte mia ce lo si può anche aspettare, ma da uno smilzo come lui, cazzo, sei una sorpresa continua Luke!


Disse con un bel occhiolino nei confronti del collega, mentre aspettava che Celine terminasse il suo boccone di carne per lasciarlo di nuovo tornare a dedicarsi alla sua belva di manzo personale.
Pezzo dopo pezzo se la stava facendo fuori tutta, accompagnando ogni boccone con una bella pepsi ghiacciata, complimentandosi mentalmente con Alexis e Typhon per la scelta del gruppo di cottura della carne, dei veri intenditori ed esperti come pochi altri ne aveva incontrati a delle manifestazioni simili.
Vorace, appariva davvero come estremamente vorace, seppur non maleducato, solo molto, parecchio svelto ad ingurgitare tutto quasi da far paura anche al campione mondiale americano dei mangiatori di bistecche, evidentemente ne andava parecchio matto.
Ovviamente davanti alla fidanzata aveva lasciato una bottiglia da un litro e mezzo di birra tedesca di prima qualità, gelata e arricchita da una fettina di limone all'interno per esaltare maggiormente il gusto, sapeva che avrebbe fatto la mossa giusta.

Allora, cosa mi sono perso?
Che confessioni scabrose sono venute fuori a proposito di Moni mentre io e Marco Polo eravamo via?


Ma cosa...

Tissy...

Che c'è Moni, che hai visto?

Uhm?

Inarcò il sopracciglio nell'osservare quelle facce abbastanza stranite e turbate, almeno, quelle delle tre donne perché anche Dylan appariva disorientato da tutta la situazione.
Posò il suo piatto ormai vuoto sul tavolino, voltandosi per osservare come adesso stava entrando qualcun altro nel locale e sembrava proprio un altro collega, ovvero Ferdy Stone, professore di Volo, accompagnato da...

Una gnocca stratosferica...
Hai capito il bambinello del settimo anno, evidentemente fa ancora tendenza l'esser stato un ex giocatore internazionale!


Ma... non è possibile... Quella è...

Aspetta... La conoscono?

Sai dirmi se Stone è in pieno possesso delle sue facoltà?

Possesso delle sue... Ma che diavolo significa?

Non userebbe mai il suo potere qui... no?
Voglio dire, siamo sei contro una... non le converrebbe provocarci, non avrebbe motivo di farlo.


Ok, decisamente la situazione si stava facendo molto più complessa, sopratutto quando Logan Sykes cominciava ad annusare odore di problemi e inghippi da qualche parte, inghippi che provenivano, a quanto pareva, dal fronte della coppietta felice in avvicinamento.
Ovviamente la zia non lo aveva avvertito su tutti i pericoli che ci fossero intorno alla figura della Vice Preside Monique Vireau, ritenendo che in buona parte non fossero affari suoi, e alla fine era anche giusto, peccato che in quel momento il ragazzone di colore avrebbe voluto sapere molto, molto di più.
Osservò Dylan mettersi in piedi proprio a poca distanza da quando Veronique si avvicinò ulteriormente per salutare in particolare proprio la francese al tavolo con loro, fu allora che comprese che lì gatta ci covava.

E' un vero piacere conoscerti, Monique.
Ho sentito tanto parlare di te.


Ferdy, è bello vederti, credo che per il momento il primato di costume più spaventoso e vintage sia il tuo!
Signorina, mi chiamo Dylan Connor, professore di Alchimia e collega lavorativo del suo accompagnatore, piacere di conoscerla...


Era preoccupata anche la sua ragazza, questo significava soltanto una cosa, che la situazione era piuttosto grave.
Approfittò del fatto che il corpo del professor Connor fosse davanti al suo e quello della Sauvage e di Turner per rivolgersi a bassa voce a loro, mentre inevitabilmente Monique si trovava costretta a dover rispondere a quel saluto, tenendosi comunque pronto nel caso accadessero di lì a poco dei problemi, lanciando anche un'occhiata in direzione di Typhon Seal facendogli un cenno col capo come a dire, rimani qui fermo e appena puoi porta via questi due se insistono troppo a rimanere, sillabando senza fiatare le parole "Qualunque scusa, basta che ci lasci di nuovo soli".
Tornò poi su Celine e Lucas.

Chi è... Veramente?
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Messaggioda Elisabeth » 03/11/2012, 21:37

[Interno negozio con Brianna, Arianna, Paul e Orion => vicino al tavolo del buffet]


Elisabeth era felicissima che Arianna le fosse andata vicino durante la festa e l’aveva saluta, cosa che la bambina ricambiò immediatamente, chiedendo un po’ imbronciata come avesse fatto a riconoscerla subito ed il primo a rispondere fu Paul

Si hai ragione…probabilmente ti conoscono tutti troppo bene!

Seguito poco dopo da Arianna

Le belle bambine si riconoscono sempre.

La bimba sorrise al complimento della Draghessa e facendo i suoi complimenti alla Draghessa per il bellissimo vestito che indossava, la ragazza era un sogno, e spiegando alla Prefetta che aveva sbagliato di poco nell’indovinare il suo vestito e le aveva raccontato che la sua mamma l’aveva fatto fare in Italia solo per lei.

Allora sarà un vestito preziosissimo, i sarti italiani sono i migliori... parola mia.
Ma ti prego, chiamami Arianna... siamo amiche, no?


Sul visino della piccola Elisabeth apparve un sorriso felice che le illuminò il visino, la Draghessa, le aveva dato il permesso di chiamarla per nome, magari per il tu c’era bisogno di un po’ di tempo, ma, già il fatto di potersi rivolgere alla Prefetta più potente di Hogwarts chiamandola semplicemente per nome elettrizzava la bimba.

La Serpina si ricordò che non era sola nel negozio ed essendo lei una bambina beneducata presentò la piccola Brianna alla Draghessa e la bimba prontamente si era presentata

Buonasera! sono Brianna Wollis, piacere di conoscerla.

Con la Prefetta che rispondeva alla bimba

Piacere mio Brianna.
Che bel vestito, non ho mai visto un'apina così graziosa.


Poco dopo si unì anche Paul, un bambino alla quale la Serpina aveva fatto una mezza ramanzina accanto al Platano Picchiatore, di sicuro il bambino non si sarebbe più avvicinato a quell’albero tanto presto o almeno non si sarebbe più azzardato ad andare a dormire sotto la sua chioma.

La Serpina si guardò un po’ intorno e decise di andare verso il buffet, proponendo anche ai suoi amici di fare lo stesso, con Arianna che accettava la proposta della bimba.

Perché no, andiamo!

Poco dopo fece la sua comparsa Jorge che sembrò non riconoscere la Serpina e fece i complimenti per il vestito alla bella Arianna ed Elisabeth ascoltava i convenevoli fra i due restando in silenzio per vedere se il Delfino le avrebbe lanciato una delle sue frecciatine o meno, ma, che invitava lei e la Delfina ad unirsi al suo tavolo insieme agli altri amici della Serpina.

Elisabeth guardò in direzione dei divanetti, le sarebbe piaciuto andare anche lei, ma, non voleva stare troppo vicino né al portoghese, semplicemente perché lo strano idillio creato in Biblioteca non poteva durare in eterno e non voleva in nessun modo rovinare la festa all’altro Prefetto dei Draghi nonché migliore amico di Arianna, così era molto titubante nell’accettare il suo invito.

Potrei andare a fare un salutino e poi vado via subito, così non litigo con nessuno e sto lontano dalla Zuccherosa.

Pensò la bambina sentendo dei brividi che le attraversavano il corpicino, era una cosa da non credere una Serpe che non vuole assolutamente stare vicino ad un’altra Serpe, alla bambina il modo di fare zuccheroso della Prefetta sembrava falso e proprio per questo le faceva paura, al punto da non fidarsi del tutto della ragazza.

Credo dovreste accettare l’invito di Jorge. Io mangio qualcosa e poi magari vi raggiunto. A più tardi!

Ma, Elisabeth non voleva allontanarsi dalla Draghessa, lei non voleva lasciare la Draghessa per avvicinarsi di sua spontanea volonta alla Herbert e cercava ogni scusa dentro di sè ogni scusa possibile per rimanare con la ragazza, ora si era attaccata al fatto che la vedeva triste e non voleva lasciarla da sola e quando la vide avvicinarsi a lei e sussurrarle, per un momento ebbe paura che la ragazza avesse capito il suo gioco e la stesse per rimproverare, ma, Arianna le stava solo sussurrando di affrontare la sua paura.

Ricordati, non evitare la Herbert per nessun motivo, salutala e comportati normalmente. Io la tengo d’occhio.

Va bene, Arianna, farò come mi ha detto. Però mi promette di rimanere nei paraggi, per favore, mi basta solo sapere che è abbastanza vicina per sentirmi tranquilla.

Disse la bambina, decisa ad affrontare il timore che provava verso la Herbert, non riusciva a fidarsi della ragazza, proprio perchè il suo modo di fare la spaventava, ma, la bambina non era una vigliacca, lei affrontava tutto a testa alta, così si fece coraggio ed un passo dopo l'altro si diresse verso i divenetti dove si trovavano i suoi amici, ma, a metà strada tornò indietro verso la Draghessa, era preoccupata per la ragazza e nonostante fosse una bambina cercò di offrirle il suo aiuto indirettamente non voleva sembrare sfacciata.

Venga anche lei, non credo di fermarmi molto con i miei amici, visto chi è con loro e mi piacerebbe tanto poter passare il resto della serata in sua compagnia, sempre se è d’accordo ovviamente, magari, lei mi può parlare dell’Italia, è un paese tanto bello, io ho visto pochissimi posti, solo Firenze e Milano, ma, conto di visitare altre città, anche se la mia passione sono le opere dei grandi musicisti italiani.

Disse la bimba con gli occhietti che le brillavano ed allontanandosi dalla Prefetta e venendo praticamente spintanata da un primino.

Ehi … Guarda dove vai.

Disse la bimba senza guardare in faccia il bambino e poco dopo riconoscendolo subito, era lo stesso monello di Diagon Alley, Orion.

La bimba si trovava di fronte lo stesso piccolo delinquente di Diagon Alley, lo stesso marmocchio che l’aveva disturbata durante la sua visita nel negozio di animali e con il quale aveva litigato, prima dell’arrivo di suo padre.

La Serpina non degnò tutto sommato più di tanto il delinquentello ora smistato in grifondoro, la Parker stava facendo un annunciò che interessò alla bimba fino ad un certo punto ed allontanandosi subito dopo diretta verso i suoi amici e lasciando dove si trovava il bambino.



[Ai divanetti con Cappie, Kayleen, Liling, Miyabi, Ethan Travis, Jorge e Melia]

Elisabeth sicura che Arianna la stesse osservando si avvicinò ai suoi amici salutandoli tutti insieme e complimentandosi con loro per i vestiti ed in particolare con Kayleen visto che era l’unico vestito che aveva capito cosa raffigurasse, anche se quello degli altri bambini le piaceva tutti moltissimo.

La bimba memore delle parole di Arianna salutò anche Melia, la Prefetta verde-argento, di cui non riusciva a fidarsi, proprio perchè in lei c'era qualcosa che intimoriva la serpina.

Buonasera Prefetta Herbert, che bel vestito.

Elisabeth si accorse troppo tardi che era apparsa fin troppo silenziosamente alle spalle della sua amica Kayleen facendola spaventare.

Eli.. Grazie!
Finalmente qualcuno che apprezzava le sue piume!
Anche il tuo è molto bello, suppongo sia stato fatto apposta per te!


La Serpina iniziò a sorridere sfoderando un sorriso dolcissimo, forse più dolce persino di quelli che elargiva in giro la Prefetta delle Serpi, la bimba indossava un costume del cinquecento e voleva apparire una perfetta damigella, anche se tanto dolce la bimba non era proprio.

Scusami Kay, non era mia intenzione spaventarti, ti ringrazio per il complimento, sei gentilissima. Si la mia mamma esagera sempre, questo l’ha fatto confezionare da un sarto italiano suo amico per farsi perdonare che quest’estate doveva lavorare e non è potuta venire in vacanza con me ed il papà.

Disse la bimba con noncuranza, la bambina non stava realmente sfoggiando il vestito, aveva semplicemente risposto ad una domanda della sua amica, come avrebbe fatto con chiunque altro, senza aggiungere niente e dicendo semplicemente come stavano le cose ed osservando ogni singolo movimento del Delfino che stava parlando con la Herbert e sembrava indicarla.

Cos’è mi sparli dietro adesso.

Pensò la bimba, pronta a recitare la parte da brava bambina da perfetta piccola attrice qual'era e si rivolse al Delfino gentilmente, non avrebbe fatto niente per provocarlo, doveva essere il Pinnato e fare la prima mossa e solo allora lei si sarebbe comportata di conseguenza, ma, per ora continuava a recitare la parte della brava bambina.

Jorge la mamma nella lettera che accompagnava il vestito per la festa, mi ha scritto che domani il nonno dovrebbe ricevere i libri che gli ho chiesto. – disse la bimba fingendosi premurosa – Il nonno si scusa per il ritardo, ma, ha dovuto contattare un suo amico a Lisbona ed i libri arriveranno a Parigi domani e domani in giornata o al massimo dopodomani dovrebbe spedirmeli, appena me li manda te li faccio avere subito, puoi consideralo un mio regalo per la festa di Halloween anche se in ritardo, o un regalo in anticipo per Natale, fai tu. – aggiunse sorridendo gentilmente proprio come aveva fatto qualche giorno prima in Biblioteca e fingendo di voler davvero fare un regalo al bambino senza mirare ad altro ed osservando come avrebbero reagito i suoi amici nel sentirle dire che voleva fare un regalo al Delfino.

Dopo Kayleen, anche Caroline Priscilla

Si Ellie! Sei favolosa! Siediti con noi, avanti non fare complimenti!

Grazie Cappie, sai che il tuo costume da zucca è veramente bello. - disse la bimba sorridendo, per poi fingere che forse qualcuno dei presenti non gradiva la sua presenza e lei non voleva rimanere dove non era bene accetta, la recita stava inizando, sempre nel limite del credibile naturalmente - Sei sicura che non vi disturbo sedendomi un po' qui con voi?

Chiese la bimba in parte sincera, anche se immaginava cosa passava nella mente del Delfino sul suo vestito nonostante non dicesse niente, i quadri di Hogwarts fin troppo pettegoli le aveva detto cosa diceva il bambino in giro sul suo conto, come se la bimba non lo sapesse che il Delfino la riteneva una snob e tutte le cattiverie gratuite che diceva sul suo conto, ma, il bambino non sapeva ancora contro chi si era messa.

Vediamo cosa ti inventi adesso. - pensò la bimba con gli occhietti che le brillavano - Voglio proprio vedere come giustifichi il fatto che voglio farti un regalo. - e mantenendo il modo di fare gentile che aveva dimostrato verso le sue amiche Kay e Cappie alle quali voleva tanto bene.

Intanto il Delfino si voltò di scatto verso Cappie, per qualcosa che riguardava il coro della scuola

No???? Sei entrata nel coro, mi ha strappato la promessa che ti sarei venuto a sentire tutte le santissime volte che la mia Capa vi riunisce per le prove e si sa, saranno miliardi perché lei è una perfezionista, e tu ora non ti vuoi esibire??? Caroline Priscilla tu non hai possibilità di scelta…. TU canterai Puoi solo scegliere cosa cantare….

La Serpina osservava ogni singolo movimento del piccolo gruppo, si sentiva strana a disagio e con la coda dell’occhio cercava spesso Arianna, per essere sicura che la stesse osservando, anche se non erano proprio vicine la bimba si sentiva rassicurata sapendo che la Draghessa la stava guardando e che in caso di bisogno poteva intervenire per aiutarla.

Dai Cappie ha ragione Alvares, perché non sali sul palco e non ci canti qualcosa.

Negli occhi della Serpina c’era una strana lucina, quel palco l’attirava come le falene ed al tempo stesso le faceva paura, era una specie di amore e odio, la bimba amava la musica alla follia, sua madre le aveva trasmesso la passione per il bel canto, ma, il genere che la bimba amava non era adatto ad un karaoke e voleva tanto comprare uno strumento da suonare da sola in giardino, lontano da tutto e da tutti, la bimba voleva solo suonare per il semplice gusto di farlo, voleva solo riprovare la gioia di esercitarsi con uno strumento musicale o magari riprendere a cantare, non le importava che qualcuno potesse sentirla lei voleva solo farlo per lei, perché prima di emozionare qualcuno doveva essere lei a sentire delle emozioni e la bimba queste cose le sapeva bene.



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