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da Benedykt » 12/09/2017, 23:43
Devi avere una presa salda, forte, consistente, ok?
Okay, capo... Ma è così grosso...
Stringilo bene... Così!
... E dopo muovo la mano su e giù, giusto?
Solo a quel punto, Benedykt comprese quanto non solo Chloe e Janet lo stesse prendendo in giro, ma anche Emanuelle compresa. Alzò lo sguardo e fissò quel sorriso e quegli occhi vispi, assolutamente maliziosi e furbetti della dipendente, sospirando esasperato.
... Siete perfide, davvero ma davvero perfide! Vuoi un ribasso dello stipendio dopo appena una settimana? Dillo che lo vuoi! E anche voi due laggiù!
Non l'avrebbe mai fatto. Erano minacce bonarie, scherzose, ma di certo amichevoli, da gioco, perché Ben agli scherzi e ai giochi ci stava. Per quello piaceva un po' a tutti, perché ai tempi, quando faceva il piacione, sapeva cogliere la propria fetta di conquiste. Certo, adesso la conquista in mente era decisamente oltre le sue normali possibilità, ma questo non sembrava proprio fermarlo dal mettercisi di impegno e coraggio.
Sai qual è il segreto? Non avere tante unghie... Tienile abbastanza corte e vedrai che cambio!
Mh... Mh...
Era certo che ben presto Emanuelle avesse imparato i trucchi del mestiere, anche perché pareva voler davvero migliorare in quel settore. Lui ci era finito un po' per sbaglio, un po' per propria negligenza giovanile, ma adesso le cose andavano meglio, su tutto un altro piano.
... Grazie.
Sì ma non ci fare l'abitudine!
Le fece un occhiolino simpatico, prima di mandare giù un sorso, guardandosi lentamente attorno, notando la stragrande moria generale. Sì, ogni tanto qualcuno faceva anche un salto, ma tendenzialmente prendeva una pizza da asporto e se ne andava, per la gioia della sorella.
... Allora, come ti stai trovando qui? Non intendo solo allo Shamrock. Ricordami un'altra volta da che parte dell'America arrivi...
Quebec, Canada. Mi sto trovando bene, sono una che si adatta facilmente e Londra è abbastanza fredda e uggiosa da ricordarmi in parte la mia città natale. Inoltre ho già fatto esperienza di un anno all'estero in una città completamente diversa. Viaggiare mi piace, stabilirmi in luoghi diversi da casa mia anche.
Ti capisco bene! Spostarsi fornisce un sacco di esperienza. Qualche viaggio me lo sono fatto, ma sono sempre rimasto nei paraggi. Com'è il Canada? Sono stato a Toronto, ma solo per cinque giorni ed in una pseudo vacanza.
Potevano chiacchierare senza troppi problemi, tanto il da fare era davvero relativo e Chloe sapeva cavarsela perfettamente da sola. Forse un giorno Ben avrebbe nominato un responsabile del personale, ma era ancora pochissimo tempo che stesse aperto. Voleva vedere il lavoro di ognuna, l'impegno, la capacità anche di sapersi regolare con serate pesanti e per il momento non erano ancora iniziate. Il locale doveva ingranare e per quanto lui volesse che accadesse presto, non si sarebbero visti risultati veri prima di un paio di mesi, anche tre. Tuttavia, fornire qualche consiglio spontaneo non poteva mai essere una pessima idea, anzi.
Da quando sono arrivata, ho sentito spesso Chloe e Janet parlare di un certo locale con cui sei in competizione, a Londra. Pare che lì le addette al servizio cantino e ballino per attirare maggiori clienti. ... Perché non lo fai anche tu? A quanto pare in questo posto la musica piace, altrimenti la gente non sarebbe andata tutta a vedere quel concerto...
Competizione?! Pf... Quale competizione, non esiste competizione tra la Serie A e la Serie B...
Lo disse con un tono talmente tanto sicuro e spavaldo da portare a ridergli in faccia quasi in automatico.
... Scherzi a parte, sì, parlano dell'Underground, è il pub più famoso di tutta Londra. In realtà lì le bartender fanno ben altro, credimi, ma non andrei mai a chiedere a Janet, Chloe o a te di mettervi più scollate per attirare clientela. Il ballo e il canto effettivamente ci sono... Ma infatti sto allestendo il nuovo palchetto in fondo al locale proprio per quello!
I lavori erano iniziati già da due settimane ormai, ma bisognava attendere che fossero ultimati e gli operai potevano agire solo la mattina, purtroppo.
A quel punto, faremo anche noi le nostre serate a tema, i nostri piccoli spettacoli dal vivo eccetera... Sai come si dice no? Roma non è stata certo costruita in un giorno solo!
Paragonare lo Shamrock alla prestigiosa Roma Imperiale? E perché no? Benedykt riponeva grandi sogni e speranze in quel pub. La sua passione e la sua grinta bastavano come elemento di trasporto per tutti, al massimo ogni tanto finiva per essere un po' troppo competitivo con...
... Al torneo di Bartending di quest'anno la farò piangere Zoé, vedrai! Mi alleno fin dal giorno successivo alla scorsa competizione...
Come sempre doveva andare a finire che terminassero pari e la cosa si ripeteva da troppo tempo, ben tre edizioni. Incrociò le braccia al petto, il Milkovich, schioccando la lingua al palato, infastidito al pensiero che si potesse ripresentare la stessa sorte. Comunque, proprio nello stesso momento, altre due persone entrarono all'interno del locale, due persone molto specifiche. Un ragazzo moro ed un ragazzo biondo, entrambi vestiti in maniera sportiva, dall'aria abbastanza complice, ma di certo non omosessuale. Sembravano in confidenza, chiacchieravano tra loro, mentre lentamente, sia Janet che Chloe non poterono per nulla trattenersi dal fissarli con l'acquolina in bocca.
Arieccoli... Vorrei tanto sapere cosa combina quando non sta qui a sistemare il piano di sotto...
Si stava riferendo ovviamente ad uno dei due, il moro, per la precisione. Entrambi passarono vicino al bancone, lanciando un saluto veloce verso il proprietario, per poi spostare ognuno per un secondo lo sguardo su Emanuelle.
Dopo di che, si allontanarono dirigendosi verso una porta solitamente chiusa e sigillata, almeno al personale del pub e ai clienti. Una volta chiusasi alle loro spalle, essa attivò nuovamente la serratura, impedendo quindi di far sì che i due individui potessero essere raggiunti.
Quello coi capelli scuri è Cyrus... Ha in gestione la zona sottostante al locale dedicata al ritrovo dei Mercenari. Prima stava con la mia socia, adesso lei sta con Eagle e lui... Boh! ... L'altro invece ultimamente sta spesso in sua compagnia, ma non ho idea di chi sia. Non so se gli stia dando una mano oppure semplicemente si allenino insieme, essendo entrambi nell'ambito militare o sportivo.
Scosse la testa, registrando poi la novità che fossero entrati altri clienti e per la precisione almeno una decina. Forse il concerto era finito e qualcuno aveva voglia di buon cibo al chiuso, perfetto.
Su bella, al lavoro che forse qualche spicciolo in più riusciamo a racimolarlo prima della chiusura!
Dicendo questo, Ben quindi si avviò verso il proprio ufficio, lasciando la questione ai dipendenti. Non immaginando minimamente quanto avrebbero chiacchiericciato Chloe e Janet con Pauline dopo l'arrivo dei due misteriosi individui.
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da Sandyon » 12/09/2017, 23:47
Nel momento stesso in cui i due ragazzi passeranno nei pressi del bancone, quindi a circa due metri da dove si trova Emanuelle, quest'ultima percepirà una fortissima attrazione/desiderio nei confronti sia dell'uno, che dell'altro, come anche il suo Elemento che sembrerà essere richiamato dallo Spirito di tutti e due, indistintamente. Quel magnetismo strano e soprannaturale così forte, comunque, avrà durata fino a quando loro saranno entro un determinato spazio, infatti non appena oltrepasseranno la porta segreta, per lei ritornerà ad essere più o meno tutto come prima, tranne ancora quel sentore di fascino che rimarrà tale per circa un paio d'ore, come una sorta di scia in eco.
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da Emanuelle » 14/09/2017, 0:10
Quando Benedykt se ne era uscito con quella serie di frasi a doppio senso, la Lamarck non era riuscita a resistere alla tentazione. Gli aveva risposto, in maniera volutamente provocante e maliziosa, aspettandosi che l'altro comprendesse quanto il suo linguaggio fosse pornografico e facilmente fraintendibile. La faceva stare bene, ridere e scherzare col suo datore di lavoro e con le colleghe: le ricordava che potevano esserci momenti belli nella vita, dove tutto sembrava un po' più bianco e dove il nero a tratti acquisiva una sfumatura di tenue grigio. Poteva sopportare l'idea di non stare insieme al fratello, in quei momenti. Circondandosi di persone che le mettessero allegria, esattamente come Stella. Erano la sua cura, meglio di qualunque altra medicina. E per fortuna poteva contare su un capo molto incline a ridere e scherzare con i propri dipendenti.
... Siete perfide, davvero ma davvero perfide! Vuoi un ribasso dello stipendio dopo appena una settimana? Dillo che lo vuoi! E anche voi due laggiù!
Continuava a ridere, un sorriso bellissimo quello di Emanuelle che il fratello maggiore non vedeva da tanto, tantissimo tempo. La sua scelta di non vederlo né sentirlo dopo la "rottura" aveva portato come conseguenza ad un'altra frattura, anche peggiore, nel loro rapporto. Pauline ne sentiva la mancanza, desiderava averlo vicino, ma al tempo stesso provava una forte rabbia ed un cieco furore nei suoi confronti. Passava da un estremo all'altro con molta facilità, diventando succube del Fuoco che di certo non migliorava la sua situazione. Si ostinava a non voler chiedere aiuto, preferendo rimanere in quello stato di cose pur di non ammettere che, in fin dei conti, non voleva essere guarita. Amava Gérôme, lo aveva sempre visto come il suo punto di riferimento, il paragone che nessuno poteva vincere. Non era facile togliersi dalla testa un'idea maturata per anni e anni, specie quando mancava la volontà di farlo. Dopo aver scherzato un po' e fatto pratica con la preparazione dei cocktail per circa venti minuti, il Milkovich offrì alla Lamarck un drink analcolico, invitandola a scambiare quattro chiacchiere insieme. Infatti, la presenza di pochissimi clienti nel pub rendeva quello il momento perfetto per instaurare un bel rapporto.
... Allora, come ti stai trovando qui? Non intendo solo allo Shamrock. Ricordami un'altra volta da che parte dell'America arrivi...
Quebec, Canada. Mi sto trovando bene, sono una che si adatta facilmente e Londra è abbastanza fredda e uggiosa da ricordarmi in parte la mia città natale. Inoltre ho già fatto esperienza di un anno all'estero in una città completamente diversa. Viaggiare mi piace, stabilirmi in luoghi diversi da casa mia anche.
Ti capisco bene! Spostarsi fornisce un sacco di esperienza. Qualche viaggio me lo sono fatto, ma sono sempre rimasto nei paraggi. Com'è il Canada? Sono stato a Toronto, ma solo per cinque giorni ed in una pseudo vacanza.
Nemmeno io ho fatto il giro turistico del Canada. Da bambina non ho mai avuto la possibilità di viaggiare con la mia famiglia...- causa lutto- ... e quando ho compiuto undici anni sono andata alla Cyprus. Di tanto in tanto sono stata nel New Jersey, poi in California a Malibu e poi, dopo il diploma, a Rio de Janeiro.- volle sottolineare, per far capire che sì, sarebbe stata disposta a viaggiare, ma questo non era ancora accaduto, purtroppo - Comunque il Canada è freddo. Troppo freddo per me, preferisco i climi caldi da far schifo. Infatti non mi sarei mai dovuta lasciar convincere a venire a Londra, ma non avevo chissà che grandi opportunità nemmeno stando a casa, per cui ho preferito seguire la mia migliore amica qui... Almeno è un posto nuovo.
Non parlò del vero motivo per cui Stella aveva insistito così tanto affinché la Lamarck si trasferisse insieme a lei. Probabilmente se avesse parlato, Benedykt l'avrebbe presa per una pazza ed una pervertita. Non aveva voglia di sentirsi dare della folle, era qualcosa che rischiava di mandarla veramente fuori di testa. Lei non era pazza e non aveva bisogno dell'aiuto di uno psicologo. Era questo quello che si ripeteva in continuazione, rifiutando la realtà e preferendo non vederla perché perdere quel Fuoco, la sua passione morbosa ed ossessiva per il fratello maggiore le faceva paura e le procurava tanto dolore. Era strano pensare che soffrisse per l'intera situazione, ma al tempo stesso soffriva al pensiero che potesse finire.Tutta quella oscurità, però, rimaneva sepolta molto in fondo nell'animo di Pauline che dimostrava -in superficie- un atteggiamento totalmente diverso, allegro, spigliato e peperino. Infatti, la conversazione fra lei e il Milkovich procedeva spedita e liscia come l'olio, tanto che Emanuelle osò persino consigliargli di offrire della musica dal vivo alla sua clientela, in maniera da attirare ancora più gente allo Shamrock.
Da quando sono arrivata, ho sentito spesso Chloe e Janet parlare di un certo locale con cui sei in competizione, a Londra. Pare che lì le addette al servizio cantino e ballino per attirare maggiori clienti. ... Perché non lo fai anche tu? A quanto pare in questo posto la musica piace, altrimenti la gente non sarebbe andata tutta a vedere quel concerto...
Competizione?! Pf... Quale competizione, non esiste competizione tra la Serie A e la Serie B...
Non commentò, ma bastò il suo sorriso birichino per far capire che cosa stesse pensando in quel momento: era davvero adorabile, un ragazzo tenerissimo che ci teneva molto al proprio locale.
... Scherzi a parte, sì, parlano dell'Underground, è il pub più famoso di tutta Londra.
Underground... Ho capito. Quindi sono davvero così brave?
In realtà lì le bartender fanno ben altro, credimi, ma non andrei mai a chiedere a Janet, Chloe o a te di mettervi più scollate per attirare clientela.
... A me non dispiace mettermi in mostra, ma io ti consiglierei di farmi puntare tutto sul fondoschiena. Davanti non sono molto... Munita.
Il ballo e il canto effettivamente ci sono... Ma infatti sto allestendo il nuovo palchetto in fondo al locale proprio per quello!
Ooooh ecco il perché dei lavori!
Si sporse qualche istante per osservare meglio l'impalcatura che all'effettiva aveva la forma di un piccolo palco. Buono a sapersi, avrebbe potuto offrirsi come volontaria per cantare, tanto le doti le possedeva, come dimostrava il tatuaggio che aveva sul dito della mano destra.
A quel punto, faremo anche noi le nostre serate a tema, i nostri piccoli spettacoli dal vivo eccetera... Sai come si dice no? Roma non è stata certo costruita in un giorno solo!
L'importante è che tu non ci metta gli stessi tempi di Roma...
Lo prese bonariamente in giro, facendogli anche una leggera linguetta. Finì di bere il suo analcolico, sciogliendosi di nuovo i capelli e ravvivandoli un po', riponendo l'elastico nel taschino. Ben sembrava immerso in qualche sorta di pensiero privato e personale e la Lamarck non voleva disturbarlo facendogli presente che a lei non sarebbe affatto dispiaciuto esibirsi. Tuttavia spalancò gli occhi sorpresa e anche un po' disorientata, quando il Milkovich se ne uscì con una frase che lei dovette elaborare nell'arco di qualche secondo prima di afferrarne il concetto.
... Al torneo di Bartending di quest'anno la farò piangere Zoé, vedrai!
Mh? Chi?
Mi alleno fin dal giorno successivo alla scorsa competizione...
... Ah, Zoé dovrebbe essere la tua rivale all'Underground? Ho capito... Allora immagino che quest'anno sarai preparatissimo!
Proprio in quel momento, la porta del pub si spalancò facendo entrare due ragazzi di altezza imponente -il biondo più del moro- con un abbigliamento di stampo sportivo. Le due colleghe della Ignis -Chloe e Janet- si bloccarono a fissare i due con la bocca semi aperta, palesando apertamente quanto fosse gradita la loro presenza. Anche Emanuelle si fermò a fissarli entrambi, lo sguardo chiaro che si posava intensamente su uno e sull'altro. Tuttavia, a differenza delle colleghe, lei non sorrideva, anzi la sua mascella si serrò quasi infastidita dall'arrivo dei nuovi arrivati. Anche se in realtà non si trattava propriamente di fastidio.
Arieccoli... Vorrei tanto sapere cosa combina quando non sta qui a sistemare il piano di sotto...
Non stava ascoltando le parole di Ben, non del tutto. Era rapita dal fascino che i due ragazzi esercitavano su di lei, una sensazione per lei del tutto nuova perché nessuno era mai riuscito, MAI, a competere con il fratello. A prima vista tutti apparivano insulsi rispetto a lui, mentre i nuovi arrivati sembravano catturare l'attenzione di Pauline con una facilità disarmante. Quando poi le passarono a qualche metro di distanza, guardandola a loro volta, il suo elemento ebbe una reazione fortissima e violenta, che le fece sgranare gli occhi incredula. Il Fuoco divampò all'istante, la temperatura del corpo si alzò in maniera vertiginosa e lei faceva fatica a controllarsi, a controllarlo, attratto più che mai da quei due strani individui. Si mosse nervosa sullo sgabello, respirando lentamente per cercare di tamponare gli effetti del Fuoco. Non voleva che il Milkovich la rimandasse a casa perché pensasse che le fosse venuto un improvviso colpo di febbre. Per fortuna, quando i due sparirono dietro la porta, la Ignis riuscì a placarsi e a stare meglio, ma l'attrazione vivida ed intensa che aveva provato per loro... Quella era rimasta, per sua grande sfortuna.
... Chi erano quei due?
Chiese infine, incuriosita di saperne di più. Le era stato detto che sotto lo Shamrock ci fosse un ritrovo di mercenari, ma non aveva mai incrociato chi lo gestisse. Almeno fino a quel momento.
Quello coi capelli scuri è Cyrus... Ha in gestione la zona sottostante al locale dedicata al ritrovo dei Mercenari. Prima stava con la mia socia, adesso lei sta con Eagle e lui... Boh!
E l'altro?
... L'altro invece ultimamente sta spesso in sua compagnia, ma non ho idea di chi sia. Non so se gli stia dando una mano oppure semplicemente si allenino insieme, essendo entrambi nell'ambito militare o sportivo.
Sportivo tipo... Quidditch?
Benedykt non seppe risponderle, ma ugualmente la sua affermazione aveva gettato la pulce nell'orecchio ad Emanuelle. Avrebbe parlato a Stella di quello strano incontro, anche perché era più che certa che la reazione del suo elemento non fosse del tutto normale. Inoltre quella strana attrazione non poteva essere solo una coincidenza. Rifiutava di credere di aver appena avuto un colpo di fulmine, anche perché sarebbe stata davvero un bel po' puttana se fosse accaduto con entrambi i ragazzi. A mente lucida e fresca avrebbe potuto ragionare meglio su chi dei due l'avesse colpita di più, ma in quel momento il locale parve riempirsi magicamente, richiamando Emanuelle ai suoi doveri di cameriera.
Su bella, al lavoro che forse qualche spicciolo in più riusciamo a racimolarlo prima della chiusura!
Sì... Vado...
Il Milkovich si chiuse nel proprio ufficio, impegnato probabilmente in altri tipi di mansioni, mentre Pauline si mise subito a servire ai tavoli. Questo però non le impediva, fra un ordine e l'altro, di scambiarsi opinioni con Chloe e Janet sui due ragazzi misteriosi. Tutte e tre erano d'accordo sul fatto che fossero dei gran figoni, ma le loro chiacchiere -anzi pettegolezzi- si limitarono soltanto a quello. Nessuna delle due era una Gildata, purtroppo. E poi la Lamarck aveva bisogno di riflettere ancora e di maturare quanto accaduto. Due ragazzi che l'attraevano quanto il fratello... Sembrava che il Conflux avesse deciso di benedire la moretta con due piccoli miracoli.
Chiusura per Emanuelle e Benedykt
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da Benedykt » 11/11/2017, 22:24
Venerdì 19 Ottobre 2113 \ Shamrock Pub \ Hogsmeade Centrale \ Ore 14:00
Emanuelle, puoi portare queste due BurroBirre al tavolo tre per favore? ... Chloe, gli hamburger per il tavolo undici si stanno intiepidendo, svelta su su! Vincent, la Pepsi portala al tavolo sei, mentre la Fanta al tavolo quattro. Paige, è pronta la quattro stagioni?
Davvero niente male quel Venerdì pomeridiano. Una bella quantità di ragazzini ordinava da bere e mangiare, occupando quasi tutti i tavoli. I "Tre Manici di Scopa", chiusi per ristrutturazione, avevano garantito allo Shamrock un introito eccezionale. Gita di Hogwarts ad Hogsmeade completamente a carico del locale di Ben, in pratica!
Vediamo un po'... Ci sono liberi quei due tavoli laggiù, accomodatevi pure, vi mando qualcuno tra pochi minuti!
In quel preciso istante, il Milkovich quasi si stava maledicendo di non avere a disposizione più posti a sedere. Seriamente, c'era più gente che in un normale Sabato sera, un vero e proprio record da ricordare e magari anche da replicare. La giornata, tra l'altro, era anche abbastanza serena e soleggiata, con una temperatura vivibile, per essere l'Inghilterra. Ogni elemento del personale andava dritto spedito e non c'era davvero niente fuori posto... Tranne un piccolissimo dettaglio.
Da quando in qua il fratellino di Kelly sa rimorchiare in quella maniera?!
Cameron era indubbiamente un ragazzino simpatico, alla mano, sveglio e pieno di iniziativa e vitalità, senza ombra di dubbio. Ma da lì a ritrovarsi in compagnia di una ben più che ventenne il passo era decisamente più lungo e soprattutto impossibile da effettuare. Eppure di fronte a lui, seduta al tavolo, c'era una vera e propria sventola bionda che pareva pure guardarlo con complicità e "affetto". Una pedofila forse? Non era da escludere. Quando mai una venticinquenne poteva andare ad interessarsi di un quattordicenne, e su?!
Mh... Questa faccenda non mi piace... E non piacerà nemmeno a sua sorella... Già già...
Guardava la strana coppia di sottecchi, Benedykt, mentre preparavo l'ennesimo cocktail con disinvoltura senza manco bisogno di guardare. Era un mago con lo shaker, praticamente era per quello che veniva rispettato un po' da tutti lì dentro, oltre al blando atteggiamento da "boss". Ad un tratto, parve che Cameron con la bambolona si dovessero mettere in piedi per poi uscire ed andarsene. La ragazza prese il portafoglio, facendo intendere che avrebbe pagato lei, così andò avviandosi in direzione della cassa.
Julio, vai a vedere se in cucina serve aiuto, qui ai pagamenti faccio io...
Mandò il solito cassiere a dare una mano, eccezionalmente, così da poter essere in breve faccia a faccia con la simpatica pervertita. Non appena se la ritrovò di fronte, poté osservarne meglio le forme generose e l'aspetto sicuramente sexy, da acquolina in bocca. Sapeva esercitare un certo fascino, questo glielo doveva, ma questo non toglieva il fatto che fosse ugualmente una deviata adesca ragazzini. Prese le banconote con aria di sufficienza, quasi infastidita, il Milkovich, fissandola serioso, incalzando quasi subito ancor prima che lei potesse aprire bocca.
Fossi in te non ronzerei troppo attorno a quel tuo "amichetto", sai? Si dia il caso che conosca bene la sorella e non sarebbe per nulla contenta di saperti impegnata ad intrattenerti con lui. Non so se te ne sei accorta ma è ancora un minorenne, potresti puntare a target più maturi... ... Il proprietario del locale ad esempio, si dice in giro che sia un tipo davvero carismatico!
Ovviamente quell'ultima frase venne accompagnata da un tono leggermente più ironico e malizioso. La targhetta metallizzata con su scritto "Proprietario" brillava attaccata alla maglietta attillata color celeste. Una volta consegnatole il resto, Ben si spostò di poco, appoggiandosi al bancone così da guadagnare qualche centimetro verso di lei. Cameron sembrava essere intenzionato ad usare il bagno, quindi avevano ancora un po' di tempo a disposizione per chiacchierare.
Scherzi a parte, dico sul serio: sono guai se lo venisse a sapere, fidati, quella femmina non è gestibile! Non è che tu possa farci poi un dialogo costruttivo, è cresciuta nei bassifondi, un po' come il sottoscritto, quindi conosco bene il genere, per intenderci. Sicuramente Cameron avrà già tutte le carte in regola per piacere e rendersi interessante al pubblico femminile ma ho un ottimo rapporto con la sorella... ... Ergo non ce la farei a tenere il segreto, mi spiace.
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da Kelly » 12/11/2017, 16:40
[Venerdì, 19 Ottobre 2113 - Shamrock Pub Hogsmeade - 14:00]
A cosa stai pensando?
Aveva lo sguardo fin troppo perso il suo fratellino. Come ogni terzo venerdì del mese, Kelly andava ad Hogsmeade a trovare appositamente Cameron, pranzando insieme a lui allo Shamrock e facendosi aggiornare sulle ultime novità scolastiche: voti, lezioni, condotta, insomma tutto quello che serviva per comportarsi da bravo genitore. A causa della malattia e della sua lenta ripresa, aveva dovuto interrompere quell'usanza per il mese di Settembre, ma già ad Ottobre aveva deciso che nulla l'avrebbe fermata dall'andare a trovare il fratello minore. Anche se l'adolescente si era comportato in maniera strana per tutto il tempo.
... Nulla.
Non dire stronzate. Ti stai comportando come se non vedessi l'ora di andartene via. Cos'è, ti fa schifo passare un po' di tempo insieme a tua sorella?
Non è questo...
E allora cosa?
... Sei diversa e faccio fatica... a...
Basta così, non c'è bisogno di aggiungere altro.
Non riusciva a riconoscerla. Era anche normale, lei stessa di tanto in tanto faticava a guardarsi allo specchio ogni mattina. Eppure non smetteva mai di fissare il proprio riflesso in ogni superficie, cercando di accettarsi per ciò che era adesso. Anche in quel momento, approfittando di un secondo nel quale il ragazzo abbassò gli occhi colpevole, la bionda si voltò incrociando il suo stesso sguardo che si rifletteva nella vetrina del pub. Tante cose diverse, sia nel bene che nel male. L'idea di fare un salto da Lyle e farsi aiutare con qualche seduta iniziava ad assumere dei contorni davvero molto invitanti.
Mi dispiace...
Dispiace di più a me, credimi. Di aver perso quei tratti che mi accomunavano a te, a Brian e a Andy. Ma sono sempre io. Sapevi che sarei cambiata, ti avevo preparato al peggio, però dentro sono la stessa di sempre. Non ce la fai proprio ad accettarmi?
Allungò una mano per stringere quella del fratello, in un gesto molto intimo e affettuoso da sorella maggiore, che però dall'esterno poteva essere scambiato per altro. Non si accorse, infatti, delle occhiatacce malevole che le stava lanciando il proprietario dello Shamrock, sua conoscenza di vecchia data. Aveva occhi solo per suo fratello, occhi da sorella maggiore, ma che un certo Milkovich stava scambiando per quelli di una pedofila fin troppo interessata.
C-ci posso provare...
Quello che Kelly non poteva assolutamente immaginare, era la semi-erezione che stava avendo il parente proprio a causa di quel suo nuovo aspetto. Non che prima fosse una brutta ragazza, ma era stato facile non provare mai nulla per lei associando a tali sembianze il concetto di "sorella". Ma da quando era cambiata, anche Cameron faceva fatica in quella associazione di idee prima tanto naturale e spontanea, provando ogni volta che si trovava in sua compagnia imbarazzo, disagio e terrore che la Everett potesse scoprire qualcosa.
Adesso però è t-tardi e io devo assolutamente rientrare...
Come mai? Hai gli allenamenti di Quidditch?
Sì, esatto!
Strano... Vergil mi aveva detto che li avresti avuti soltanto il giovedì ed il sabato...
Sì ma il C-capitano ha deciso di prendersi anche un altro giorno... P-per cui...
Uhm... Va bene. Sia mai che tu faccia schifo a giocare a Quidditch, mi vergognerei per te! Vado a pagare e torno, aspettami qui, d'accordo?
Gli diede un piccolo buffetto sulla guancia, sorridendo e alzandosi per dirigersi verso la cassa. Nel farlo, prese anche il cardigan nero, infilandolo per le maniche e completando quel look molto semplice ma comunque lievemente elegante: jeans scuri a fasciarle le gambe ed il culo, maglietta bianca a maniche corte e scarpe décolléte con tacco alto. Più qualche monile ad adornare collo e mani, tutto rigorosamente di ottima marca, in linea con i desideri del suo datore di lavoro. Si avvicinò al bancone con passo sicuro di sé, lanciando un sorriso a Benedykt: non era ancora riuscita a complimentarsi con lui per aver assunto la direzione del pub più famoso di Hogsmeade, ma forse avrebbe potuto approfittare di quel momento per farlo. Lei continuava a sorridergli, mentre lui sembrava piuttosto incazzato. Be', magari aveva un sacco di pensieri per la testa e poi, chiaramente, come avrebbe fatto a riconoscerla calcolando quanto fosse cambiata dopo la malattia?
Hey! Come...
Fossi in te non ronzerei troppo attorno a quel tuo "amichetto", sai?
Ma che cazzo stai dicendo?!
L'uscita di Ben ebbe il potere di congelare il sorriso della Everett. In un primo momento non fu in grado di comprendere cosa stesse accadendo e in quale razza di equivoco fosse cascato il nipote di Eugene Milkovich, ma bastarono altre poche battute da parte sua per comprendere appieno che cosa stesse accadendo. E per far sorgere nella londinese l'insana voglia di continuare quella farsa, giusto per prendersi un po' gioco del ragazzo.
Si dia il caso che conosca bene la sorella e non sarebbe per nulla contenta di saperti impegnata ad intrattenerti con lui.
... Ma davvero? E come mai?
Non so se te ne sei accorta ma è ancora un minorenne, potresti puntare a target più maturi...
Tipo?
... Il proprietario del locale ad esempio, si dice in giro che sia un tipo davvero carismatico!
Quella scena aveva davvero del comico. Aveva immaginato che potesse non essere riconosciuta, ma addirittura scambiata per una razza di adesca ragazzini, quello proprio non le era passato nemmeno per l'anticamera del cervello! Sorrise maliziosa, divertita, incrociando le braccia al petto e fissando intensamente Ben. Lo sguardo cadde quasi istantaneamente sulla targhetta che lo indicava come proprietario del locale, insomma un tentativo un po' mal riuscito di adescare a sua volta. Certo però che tristezza: l'aveva vista in compagnia di un minorenne e nonostante questo ci stava provando con lei! Dovette contenersi per non scoppiare a ridergli in faccia, limitandosi ad un sonoro sbuffo divertito dalle labbra.
Scherzi a parte, dico sul serio: sono guai se lo venisse a sapere, fidati, quella femmina non è gestibile!
E questa non è un'esagerazione solo per spaventarmi, dico bene?
Non è che tu possa farci poi un dialogo costruttivo, è cresciuta nei bassifondi, un po' come il sottoscritto, quindi conosco bene il genere, per intenderci. Sicuramente Cameron avrà già tutte le carte in regola per piacere e rendersi interessante al pubblico femminile ma ho un ottimo rapporto con la sorella... ... Ergo non ce la farei a tenere il segreto, mi spiace.
Secondo me, stai mentendo...
Disse, poggiando entrambi i gomiti su bancone, sorridendo e lasciando che dal sopra della maglietta fosse possibile vedere il suo seno, meno abbondante di prima ma ugualmente consistente.
Non può avere una sorella così terribile come la stai dipingendo tu. Anche perché, proprio non riesco a capire: che cosa intendi dire con "non è gestibile"? Che cosa mai potrebbe farmi?
Cameron sembrava aver urgente bisogno del bagno, quindi Kelly avrebbe potuto divertirsi ancora un po' con il malcapitato Ben. Già, perché il Milkovich non poteva saperlo, ma quella era una trappola bella e buona, un di quelle che se ne fosse uscito male avrebbe dovuto affrontare quella famosa Kelly "ingestibile" di cui stava parlando.
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Kelly
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da Benedykt » 12/11/2017, 23:09
Fossi in te non ronzerei troppo attorno a quel tuo "amichetto", sai?
Ma che cazzo stai dicendo?!
Inutile che fai quella che casca dal pero... Ti ho vista mentre gli posavi dolcemente la mano sulla sua. Lascia perdere le farse e fattene una ragione: sei stata beccata in flagrante. Si dia il caso che conosca bene la sorella e non sarebbe per nulla contenta di saperti impegnata ad intrattenerti con lui.
... Ma davvero? E come mai?
Benedykt cadde nella trappola dell'aspetto di Kelly con una velocità e facilità impressionanti, ma era pur vero che della Kelly pre operazione fosse rimasto ben poco. Qualche tratto effettivamente c'era, senza volersi prendere troppo in giro, ma la differenza era tale che il Milkovich non ci pose troppo caso. Prima analogia tra tutte, ad esempio, la voce. Quella era rimasta uguale, così come determinate espressioni oppure lo slang tipico dell'Inghilterra povera. Ben però sentiva voci su voci ogni giorno ed in più non stava in compagnia della Everett da circa una eternità, tutte coincidenze sfortunate... Per lui.
Scherzi a parte, dico sul serio: sono guai se lo venisse a sapere, fidati, quella femmina non è gestibile!
E questa non è un'esagerazione solo per spaventarmi, dico bene?
Non è che tu possa farci poi un dialogo costruttivo, è cresciuta nei bassifondi, un po' come il sottoscritto, quindi conosco bene il genere, per intenderci. Sicuramente Cameron avrà già tutte le carte in regola per piacere e rendersi interessante al pubblico femminile ma ho un ottimo rapporto con la sorella... ... Ergo non ce la farei a tenere il segreto, mi spiace.
Secondo me, stai mentendo...
Inarcò il sopracciglio, a quella affermazione, facendosi di improvviso più dubbioso e perplesso.
Che cosa vorresti dire, scusa?
Non può avere una sorella così terribile come la stai dipingendo tu.
Seh... Parli così perché non la conosci.
Anche perché, proprio non riesco a capire: che cosa intendi dire con "non è gestibile"? Che cosa mai potrebbe farmi?
L'occhio cadde miseramente sulla zona vuota della maglietta della Marchesa, in modo tale che il Milkovich potesse bearsi della vista delle tette schiacciate apposta da lei. Era stata una mossa molto bastarda da parte della bionda, ma d'altronde lo aveva detto anche lui poc'anzi che fosse tipa dal bel caratterino. Deglutì piano, fissando per ancora tre o quattro secondi il solco dei seni, tornando poi quasi subito con l'attenzione sulla pedofila, per così dire. Cercò di riprendere lucidità, anche perché sennò sai che figura da morto di f**a?
Intendo... GLOM... Dire... Uff... ... Voglio dire che è una ragazza che sa mettere tranquillamente paura. È piuttosto rozza, volgare, risponde in maniera pesante e sa rendersi incredibilmente antipatica. Inoltre ha intrapreso da un po' la carriera giuridica quindi credimi, se volesse potrebbe fartela pagare sia a pugni, che legalmente!
L'aveva elogiata e insultata nella stessa frase e ce l'aveva di fronte. Per quanto ancora sarebbe andata avanti quella scenetta comica (per Kelly)? Cameron si diresse verso il bagno e quindi il Milkovich ne approfittò per spostarsi verso il bancone, dove servì alla femmina una birra piccola, offerta dalla casa. Metodo di approccio standard, niente di esagerato e non troppo invasivo. Un classico.
Ci conosciamo praticamente da adolescenti. Non abbiamo chissà quale grande rapporto, per carità, ma non me lo perdonerebbe se non la informassi di una cosa simile. Quindi in pratica lo faccio un po' per la tua incolumità... Ed un po' per la mia! Dio, non so proprio come faccia il fidanzato a sopportarla ogni giorno!
Scosse la testa, sbuffando con un sorriso ironico.
Che poi va beh, probabilmente la motivazione è che quello lì sa bene di aver trovato un biglietto della lotteria vincente... Detto tra noi, non è un gran che lui, mentre lei, caratteraccio a parte, è un gran bel pezzo di figliola... Ancora mi chiedo perché si sia andata a prendere quell'individuo così... Sciapo! Pure il nome è inconsistente, comune, Evan... Bah!
Se c'era una cosa sulla quale puntava spesso nel fomentare la propria (poca) autostima, era decisamente il nome, in quanto il suo piuttosto inusuale, ma bello. Ringraziava ogni giorno la madre per averlo scelto, specie perché stranamente diverse ragazze lo avevano preso come valore aggiunto al fine di accettare il flirt. Chiaramente ci si stava riferendo ad una su dieci, ma meglio che nulla! Intanto, conversazione con annesso sputtanamento proseguivano a gonfie vele.
Dai, toglimela questa curiosità: perché proprio quelli più giovani? Cioè, cosa ci trovi? Devono ancora svilupparsi, sono immaturi, nessun futuro delineato... Qual è il bello?!
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Benedykt
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da Kelly » 13/11/2017, 22:53
Inutile che fai quella che casca dal pero... Ti ho vista mentre gli posavi dolcemente la mano sulla sua. Lascia perdere le farse e fattene una ragione: sei stata beccata in flagrante.
Il povero Ben aveva preso un grosso, enorme, gigantesco granchio. In un primo momento Kelly lo fissò sconcertata dal suo atteggiamento, fino a quando la consapevolezza non si fece strada ed ella comprese cosa avesse pensato il ragazzo di lei vedendola insieme al fratello. Era chiaro, non aveva l'aspetto di prima, dunque il Milkovich l'aveva scambiata per una pedofila. Quasi avrebbe anche apprezzato l'interessamento e il desiderio di proteggere l'incolumità di Cameron, se non fosse che il proprietario dello Shamrock prese a "sparlare" di lei, nel tentativo di allontanare la presunta pedofila dal piccolo Everett. Una situazione che la divertiva per quanto fosse paradossale e che la spinse a stare al gioco per il proprio puro divertimento personale.
Secondo me, stai mentendo...
Che cosa vorresti dire, scusa?
Non può avere una sorella così terribile come la stai dipingendo tu.
Seh... Parli così perché non la conosci.
Anche perché, proprio non riesco a capire: che cosa intendi dire con "non è gestibile"? Che cosa mai potrebbe farmi?
Si era sporta sul bancone strizzando quanto più possibile il seno, lasciando a Benedykt la possibilità di sbirciare sotto la maglietta. Possibilità che il Milkovich catturò al volo, con doppio rimbalzo carpiato a giudicare dallo sguardo affamato con il quale si concentrò ad osservare il ben di dio offerto dalla Everett. Nel frattempo, Kelly si godeva la scena, il gomito poggiato sul bancone e la guancia posata sulla mano. Sembrava davvero ignara di conoscere questa fantomatica sorella maggiore, ma non doveva nemmeno sforzarsi di fingere, calcolando quanto poco stesse ragionando il cervello di Ben in quel momento.
Intendo... GLOM... Dire... Uff...
... Sssì?
... Voglio dire che è una ragazza che sa mettere tranquillamente paura.
Addirittura?
È piuttosto rozza, volgare, risponde in maniera pesante e sa rendersi incredibilmente antipatica.
Cazzo... Una bella stronza, insomma!
Inoltre ha intrapreso da un po' la carriera giuridica quindi credimi, se volesse potrebbe fartela pagare sia a pugni, che legalmente!
Non era affatto suscettibile o permalosa. Anzi, sapeva riconoscersi i difetti che Benedykt le attribuiva, ma questo non costituiva per lei motivo per farsi montare dalla rabbia. Aveva sempre saputo di avere un caratteraccio e sapeva che esistevano persone in grado di accettarlo, nonostante tutto. Perché dunque prendersela per dei giudizi simili? Non era da lei e poi sospettava che il Milkovich stesse in parte ingigantendo il tutto per spaventare la presunta pedofila. Sospettava, non poteva esserne certa, ma per il suo bene preferì lasciargli il beneficio del dubbio. Nel frattempo, il ragazzo la convinse a spostarsi al bancone vero e proprio, offrendole una birra piccola che la bionda accettò, bevendo e leccandosi le labbra per pulirsi dalla schiuma. Un atteggiamento fatto per irretire ancora di più il povero malcapitato che di certo mai e poi mai avrebbe potuto riconoscere Kelly da suo comportamento. La ragazza che ricordava Ben era appunto rozza, vestiva con quello che riusciva a trovare al mercatino delle pulci e non mostrava alcun atteggiamento di classe o anche solo vagamente educato. La persona che si stava trovando davanti, invece, vestiva bene, aveva un linguaggio tutto sommato abbastanza pulito e non troppo volgare, oltre ad una classe che lei stessa non sapeva di possedere. Tanto tempo in compagnia del Principe Montesquieu le aveva trasmesso un modo di fare diverso dal solito, più consono e conforme all'ambiente del nobile che al proprio. Motivo per cui il Milkovich poteva essere giustificato nel non aver saputo riconoscere all'istante la londinese.
Sembra proprio che tu la conosca molto bene...
Ci conosciamo praticamente da adolescenti. Non abbiamo chissà quale grande rapporto, per carità, ma non me lo perdonerebbe se non la informassi di una cosa simile. Quindi in pratica lo faccio un po' per la tua incolumità... Ed un po' per la mia! Dio, non so proprio come faccia il fidanzato a sopportarla ogni giorno!
Vaffanculo stronzo!
Ecco, quell'ultima uscita del Milkovich l'aveva un po' colpita, facendola innervosire anche se all'esterno cercava ugualmente di mantenersi calma per non sputtanarsi. Fortuna che il proprietario dello Shamrock sapeva come riprendersi all'ultimo, evitando che il nervosismo della bionda diventasse davvero ingestibile.
Che poi va beh, probabilmente la motivazione è che quello lì sa bene di aver trovato un biglietto della lotteria vincente...
... Che cosa intendi dire?
Detto tra noi, non è un gran che lui, mentre lei, caratteraccio a parte, è un gran bel pezzo di figliola... Ancora mi chiedo perché si sia andata a prendere quell'individuo così... Sciapo! Pure il nome è inconsistente, comune, Evan... Bah!
Magari ci sta insieme, ma in realtà gli fa una valangata di corna. Ha proprio il nome del tipico maschio che viene fatto pesantemente cornuto, devo dire di sì...
Quanto si sarebbe eccitato il suo fidanzato quando gli avrebbe riferito per filo e per segno quella conversazione? Da morire e la cosa avrebbe eccitato e divertito anche la Everett, mentre sedeva con le gambe accavallate, continuando a bere la propria birra piccola.
Dai, toglimela questa curiosità: perché proprio quelli più giovani? Cioè, cosa ci trovi? Devono ancora svilupparsi, sono immaturi, nessun futuro delineato... Qual è il bello?!
Sembrava che Cameron avesse da pisciare ancora a lungo, per cui Kelly avrebbe avuto tutto il tempo di divertirsi ancora un po' alle spalle di Ben, incuriosito di sapere come ragionasse la mente di una pedofila. E probabilmente anche interessato a riportarla sulla giusta strada, possibilmente da lui. Sorrise in maniera maliziosa, leccandosi di nuovo le labbra come se fosse rimaste tracce di birra su di esse, sporgendosi quel tanto che bastava per permetterle di parlare con complicità verso il Milkovich.
Il bello... Il bello... Non so se potresti mai capirmi...- disse, seria, con voce calda, leggermente bassa, quasi eccitata nel parlare come se l'idea di scoparsi sui fratello potesse davvero farle un certo effetto -Quando sono giovani, sono anche così... inesperti... innocenti... con tutto un mondo da scoprire, mi capisci? Intendo il mondo del sesso... Dare loro la prima volta... vederli godere grazie ad un semplicissimo p*****o... Sentirli morire mentre li cavalco, sopra di loro... E godermi le loro espressioni beate mentre faccio su... E giù... Su... E giù...
Descrisse bene ciò che avrebbe dovuto provare, godendosi la scena dell'espressione -possibilmente- eccitata del Milkovich. Chiaro che per lei i minorenni fossero fuori discussione, men che meno il suo fratellino. Ma era divertente vedere in che modo reagisse Ben ad una simile notizia, dato che non si faceva alcun problema a volerci provare con una persona simile. Anzi, visto che Benedykt aveva messo in chiaro quanto lei fosse stronza e insopportabile per il proprio ragazzo, perché non fargliela pagare un po'? L'idea era fin troppo allettante per essere messa da parte.
Ma non mi piacciono solo i ragazzini, lo sai? Mi eccitano anche i ragazzi adulti, con un viso giovanile, dolce, dall'aria innocente. Quelli che sembrano proprio dei bravi ragazzi, con la testa sulle spalle e tanta voglia di lavorare. Che non esiterebbero un attimo a proteggere un povero, tredicenne indifeso dalle mire di una poco di buono...
Il povero Ben sarebbe cascato nella sua odiosa trappola?
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da Benedykt » 19/11/2017, 12:55
La figura di merda stava riuscendo piuttosto bene, c'era da ammetterlo, ma Kelly era cambiata troppo per essere riconosciuta al volo. O meglio, chiunque ci stesse a contatto spesso ce l'avrebbe quasi fatta per diversi motivi (timbro, tono, sguardi) ma non Ben, con il quale ci si vedeva una volta ogni tanto. Per il ragazzo quella era semplicemente una figona con un gran bel paio di tette e probabilmente una altrettanta attrezzatura posteriore da favola. Certe ragazze non potevano perdere il loro tempo prezioso con ragazzini o con fidanzati poco "saporiti", proprio come la Marchesa, nell'ottica del Milkovich.
... Che cosa intendi dire?
Detto tra noi, non è un gran che lui, mentre lei, caratteraccio a parte, è un gran bel pezzo di figliola... Ancora mi chiedo perché si sia andata a prendere quell'individuo così... Sciapo! Pure il nome è inconsistente, comune, Evan... Bah!
Magari ci sta insieme, ma in realtà gli fa una valangata di corna. Ha proprio il nome del tipico maschio che viene fatto pesantemente cornuto, devo dire di sì...
... T-tu... Tu dici?! Non sapevo ci fossero nomi da... Beh da quello! ... Pensa se dovesse piacergli?! Tsk, si sarebbe risolto il problema!
Rimasto colpito e sorpreso da quella affermazione, non poté non sentire uno strano moto interiore fatto di diversi tipi di emozioni. Deglutì ancora, meno pesante di prima ma forse ugualmente udibile, non riuscendo nel suo intento di mostrarsi spavaldo come prima. Non che Kelly potesse intuire chissà cosa da quell'atteggiamento, ma era pur vero che ormai in "materia" fosse piuttosto esperta. Ad ogni modo, ripresosi svelto, fece un'alzata di spalle con noncuranza, scuotendo la testa come a dire "Chissà!".
Magari chissà, una volta farò un tentativo e scopriremo l'arcano...
Sì, il tentativo sempre con la stessa persona di fronte a lui. Più andava avanti, più andava affondandosi, mentre il fratellino della bionda, nel bagno, ci stava mettendo un po' più del dovuto. Evidentemente aveva un poco di mal di pancia o magari il nuovo corpo della sorella aveva fatto un effetto non voluto. Nel secondo caso, meglio che la Everett non sospettasse assolutamente nulla.
Dai, toglimela questa curiosità: perché proprio quelli più giovani? Cioè, cosa ci trovi? Devono ancora svilupparsi, sono immaturi, nessun futuro delineato... Qual è il bello?!
Il bello... Il bello... Non so se potresti mai capirmi...
P-posso provarci... Sentiamo!
Quando sono giovani, sono anche così... inesperti... innocenti... con tutto un mondo da scoprire, mi capisci? Intendo il mondo del sesso... Dare loro la prima volta... vederli godere grazie ad un semplicissimo p*****o... Sentirli morire mentre li cavalco, sopra di loro... E godermi le loro espressioni beate mentre faccio su... E giù... Su... E giù...
Ben si ritrovò a fare su e giù con la testa andando a ritmo con le parole calde e fintamente erotiche della Giurista. Poteva quasi immaginarsi la stessa scena ma eliminando completamente Cameron dall'equazione: perché, perché aveva già 25 anni, dannazione! Inspirò profondamente, palesando la propria eccitazione ma provando lo stesso a fare il semplice ascoltatore distaccato. Allo stesso tempo però, per quale razza di motivo andarsi ad eccitare? Per una interessata solo ai poppanti?!
Ma non mi piacciono solo i ragazzini, lo sai?
Alt... Fermi tutti... Calma... Ci sono buone notizie...
Mi eccitano anche i ragazzi adulti, con un viso giovanile, dolce, dall'aria innocente.
Oooohhhh...
Si leccò le labbra che nel frattempo erano diventate secche, continuando a pendere dalle labbra morbide e carnose della Everett.
Quelli che sembrano proprio dei bravi ragazzi, con la testa sulle spalle e tanta voglia di lavorare. Che non esiterebbero un attimo a proteggere un povero, tredicenne indifeso dalle mire di una poco di buono...
Fece un paio di colpetti di tosse, gonfiando nel mentre il petto e annuendo con aria quasi infastidita e più seria, cambiando radicalmente la voce.
Sì sì, va bene ho capito benissimo, non serve che entri nei dettagli, ok! Interessantissima conversazione, non lo metto in dubbio, ma qui come vedi ho un'attività da portare avanti, sta tutto sulle mie spalle, non so se mi spiego. La mattina sto in piedi presto e non si sa nemmeno che ora possa andare a fare la sera, il lavoro è lavoro e non posso perdere minuti preziosi, neanche per una piacevole conversazione. Comunque, come già detto, ti invito a lasciar stare quell'innocente ragazzino, è ancora inesperto, deve fare esperienze con femmine della sua età e cose del genere!
Nell'ipotesi più plausibile, si stava rendendo largamente ridicolo agli occhi di Kelly, oppure esageratamente divertente, chi poteva dirlo?!
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da Kelly » 19/11/2017, 18:21
Benedykt stava rendendo quella giornata sorprendentemente divertente. Il malinteso nel quale era incappato aveva permesso alla Marchesa di conoscere un po' di più il punto di vista del ragazzo, riguardo lei certo ma anche in generale la possibile situazione di suo fratello a pranzo con una pedofila. Lodevole il suo voler proteggere Cameron e la lealtà che diceva di dimostrare nei suoi confronti; un po' meno lodevole il pensiero che il Milkovich stesse facendo tutto questo anche per un proprio tornaconto personale. Sembrava che il proprietario dello Shamrock avesse un talento speciale nel continuare a fare figuracce su figuracce, affossandosi senza nemmeno saperlo in un pantano di pura merda. Come quando sparlò di Evan, trovadolo -a suo dire- un ragazzo poco interessante sotto tutti i punti di vista.
... Che cosa intendi dire?
Detto tra noi, non è un gran che lui, mentre lei, caratteraccio a parte, è un gran bel pezzo di figliola... Ancora mi chiedo perché si sia andata a prendere quell'individuo così... Sciapo! Pure il nome è inconsistente, comune, Evan... Bah!
Magari ci sta insieme, ma in realtà gli fa una valangata di corna. Ha proprio il nome del tipico maschio che viene fatto pesantemente cornuto, devo dire di sì...
... T-tu... Tu dici?! Non sapevo ci fossero nomi da... Beh da quello! ... Pensa se dovesse piacergli?! Tsk, si sarebbe risolto il problema!
Eh già...
Non aggiunse altro, momentaneamente, soffermandosi a guardare Ben con maggiore attenzione. Le sembrava strana la sua improvvisa agitazione nel sentir parlare di corna, persino sospetta. Ma non si diede nemmeno troppo pensiero a cercare di scoprire se ci fosse qualcosa sotto oppure no. Al momento non le interessava e poi ci pensò il Milkovich a distrarla, proponendosi come possibile preda per l'affamata Kelly.
Magari chissà, una volta farò un tentativo e scopriremo l'arcano...
Che matto... Quasi vorrei esserci solo per vedere come va a finire! Questo però significa... Che sei messo bene là sotto, dico bene?
Di certo per credere di poter far cedere una ragazza felicemente fidanzata doveva avere molta autostima e soprattutto una dotazione non da poco ai piani bassi. Il sorriso era malizioso, incuriosito e anche interessato: quasi quasi gliela avrebbe data una possibilità a quell'idiota di Benedykt, giusto per mettere alla prova la sua capacità in fatto di sesso. Nel frattempo, era divertente stuzzicarlo e vedere la sua reazione mentre lei descriveva cosa dovesse provare -ipoteticamente- nell'andare a letto con dei minorenni in piena fase adolescenziale. Sembrava che ogni sua parola lo stesse incantando e non era nemmeno troppo difficile immaginare che cosa stesse succedendo sotto i suoi pantaloni. Ma la stangata doveva ancora arrivare, quando la Everett affermò di essere interessata anche ad un tipo di ragazzo che rassomigliava molto -nella descrizione- proprio allo stesso Milkovich. Il quale, non contento, volle sottolineare ancora di più quelle caratteristiche che avrebbero dovuto far perdere la testa alla presunta molestatrice.
Quelli che sembrano proprio dei bravi ragazzi, con la testa sulle spalle e tanta voglia di lavorare. Che non esiterebbero un attimo a proteggere un povero, tredicenne indifeso dalle mire di una poco di buono...
Sì sì, va bene ho capito benissimo, non serve che entri nei dettagli, ok! Interessantissima conversazione, non lo metto in dubbio, ma qui come vedi ho un'attività da portare avanti, sta tutto sulle mie spalle, non so se mi spiego. La mattina sto in piedi presto e non si sa nemmeno che ora possa andare a fare la sera, il lavoro è lavoro e non posso perdere minuti preziosi, neanche per una piacevole conversazione. Comunque, come già detto, ti invito a lasciar stare quell'innocente ragazzino, è ancora inesperto, deve fare esperienze con femmine della sua età e cose del genere!
Non fu proprio capace di trattenersi. Scoppiò in una risata, continuando a fissare Ben che di sicuro non avrebbe compreso il motivo di tanta ilarità da parte sua. Ma lei era fin troppo divertita da quell'uscita per riuscire a spiegare tutto quanto. No, non ce la faceva proprio. In quel momento poi Cameron finalmente si decise ad uscire dal bagno, raggiungendola nel momento esatto in cui la risata corposa della Everett si spense, anche se una traccia era ancora ben visibile dietro le iridi.
Scusa se ci ho messo tanto... Possiamo andare.
No scusami tu Cam, salutiamoci qui. Stavo facendo una chiacchierata interessante con Ben e vorrei rimanere ancora un po'. Tanto hai gli allenamenti no?
Sì sì... Come vuoi.
Dai, vieni qua e dai un bacio alla tua sorellina!
Bleah! Ma sei impazzita? Non sono più un ragazzino Kelly! Che schifo... Se mi vedessero i miei amici...
Mi scambierebbero per una bella figa e tu saresti il loro mito. D'accordo, fai come vuoi! Ci vediamo fra qualche settimana, fai il bravo, studia e non fare schifo a Quidditch!
Aspettò che il fratellino uscisse fuori dal locale, prima di rivolgere nuovamente tutta la propria attenzione verso il Milkovich. Con sguardo soddisfatto. Braccia conserte. E un sorriso un tantino da stronza.
Ciao Ben! È belo sapere che ci tieni così tanto all'incolumità di mio fratello. Ti giuro, non me lo sarei mai immaginato...
Quanto ci avrebbe messo il ragazzo a chiederle perdono in ginocchio, frustandosi la schiena in segno di profondo pentimento?
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da Benedykt » 22/11/2017, 23:00
Magari chissà, una volta farò un tentativo e scopriremo l'arcano...
Che matto... Quasi vorrei esserci solo per vedere come va a finire! Questo però significa... Che sei messo bene là sotto, dico bene?
Pf... Modestamente posso dire di avere una attrezzatura di tutto rispetto, cara la mia fan dei "piccoli calibri"...
Ok che Cameron poteva essere meglio sviluppato rispetto ai ragazzini della sua età, ma per la miseria si sperava che non lo fosse ancora a grandi livelli. Ben lanciò quindi quella specie di provocazione alla bionda, come a dirle "Smettila di andare appresso ai minorenni, non sai cosa ti perdi!". Mostrò uno sguardo apertamente spavaldo e tranquillo, un sorriso malizioso e sicuro, alimentando così le risate interiori della Everett. Kelly ormai era entrata nell'ottica di volersi divertire un bel po' con lui, tanto da spingerlo nel fare figure una peggio dell'altra.
La mattina sto in piedi presto e non si sa nemmeno che ora possa andare a fare la sera, il lavoro è lavoro e non posso perdere minuti preziosi, neanche per una piacevole conversazione. Comunque, come già detto, ti invito a lasciar stare quell'innocente ragazzino, è ancora inesperto, deve fare esperienze con femmine della sua età e cose del genere!
A quel punto, il Milkovich cominciò a pensare di aver errato qualcosa, saltato qualche passaggio, già, ma esattamente quale? La bionda mozzafiato si mise a ridere, una risata quasi di scherno, anzi no, forse proprio da presa in giro, lasciandolo tra il perplesso e l'imbarazzato. Non aveva previsto un atteggiamento simile ma cercò ugualmente di contenersi e mantenersi placido, cercando nel contempo di non apparire colpito nel vivo. Stava anche per chiederle il motivo di una tale reazione così vistosa, quando però il fratellino della ragazza fece la sua comparsa, iniziando l'incubo.
Mi spieghi esattamente cosa ti ha fatto rid-...
Scusa se ci ho messo tanto... Possiamo andare.
Aspetta un attimo Cam, tu non vai da nessuna...
No scusami tu Cam, salutiamoci qui. Stavo facendo una chiacchierata interessante con Ben e vorrei rimanere ancora un po'. Tanto hai gli allenamenti no?
Sì sì... Come vuoi.
Dai, vieni qua e dai un bacio alla tua sorellina!
... GLOM...
Cosa aveva appena sentito? SORELLINA? Non poteva aver sul serio detto "Sorellina", ma no, andiamo! Insomma, per quanto la sua memoria facesse un bel po' schifo, ricordava alla perfezione... O quasi, l'aspetto di Kelly, e non era quello. Si gelò in ogni caso, mentre Cameron e Kelly si salutavano normalmente, confermando quindi che la bionda non fosse affatto una pedofila. Allo stesso tempo però Benedykt aveva appena confermato invece quanto fosse coglione.
Ciao Ben!
Eheheh... Ciao...
È bello sapere che ci tieni così tanto all'incolumità di mio fratello. Ti giuro, non me lo sarei mai immaginato...
... A-aspetta un attimo qui, solo un secondo, torno immediatamente!
Sembrò infrangere la barriera del suono, correndo, anzi, schizzando via in direzione della porta del proprio ufficio. Lì andò subito a guardare la parete dove aveva appeso tutte le diverse fotografie in movimento a lui più care o dove, eventualmente, fosse venuto meglio. Tra queste, ne rintracciò una precisa, di quattro anni prima, al pub dello zio Eugene, dove c'era appunto lui ed anche la stessa Kelly. Chiaramente la Kelly precedente all'operazione, alla malattia.
Allora non sono diventato malato di Alzheimer, dannazione!
Come promesso, il Milkovich ritornò fino al bancone in pochi istanti, sospirando e fissandola quasi completamente.
Gran bello scherzo, oh sì Kelly, davvero esilarante! Mettiamo alla prova quel povero disgraziato di Ben assumendo la polisucco di una strafiga stellare per farlo cadere nel tranello! Certo, eh, ovviamente! Non ti è bastato ogni volta, negli anni passati, ipnotizzarmi con le tue scollature vertiginose, vero?! Oppure ancheggiare mentre te ne andavi solo per poi girarti di scatto e beccarmi, no, macché, adesso passiamo anche ai travestimenti!
La indicò con l'indice della destra manco stesse eseguendo lui una arringa da tribunale, accusatorio, convinto, quasi offeso.
... Emanuelle! Le prossime quattro consumazioni di questa ragazza mettile sul mio conto, senza limiti di tempo!
Salvo poi però non riuscire a mantenere troppo a lungo quello status, provvedendo immediatamente a rimediare per la figuraccia effettuata.
Un'altra birra? O magari ti vanno due noccioline? Come sta il Principe? Vinto molte cause ultimamente?
Si mise a fare tutto il carino al solo e semplice scopo di non essere pestato dalla bionda, ricordando bene ogni parola detta poc'anzi. L'aveva insultato e non solo, aveva fatto lo stesso anche con il fidanzato, impelagandosi in un bel mare di m***a. Ma in tutto questo proprio non ce la fece a non calare nuovamente con l'occhio sul solco del seno di lei, accidenti. Sarebbe rimasto dietro quel bancone per ancora un bel po'... E chi aveva il coraggio di andarle davanti?
Comunque Evan come nome non è tanto brutto...
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