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Periferia e Dintorni

Messaggioda Kirie » 09/10/2016, 23:40

Addobbare l'albero di Natale era solo una delle tante cose che la Morimoto si imponeva di fare per onorare la memoria del defunto parente. Non voleva vivere di tristezza e nostalgia, ma cercava sempre di trovare il bello in ciò che faceva, perchè solo così -era convinta- suo zio avrebbe potuto riposare in pace e non provare pena per i cari che aveva lasciato. Per fortuna di Kirie, poteva contare sull'amicizia di un omaccione di colore che non si arrabbiava con lei nemmeno quando rischiava di farsi saltare qualcosa di peggio rispetto ad un sopracciglio. La semigildata Terran aveva temuto in realtà che potesse perdere un pezzo di naso o di labbra, ma grazie ai Kami non era accaduto nulla di simile e lei poteva continuare a mantenere un bel rapporto anche con la fidanzata del Sykes.

Fammi immortalare questo momento nella mia super memoria fotografica!

Ch-chotto matteyo!
Devo mettermi in posizione...


Si avvicinò all'albero, sistemandosi il maglioncino come se fosse davvero una modella, assumendo persino un'espressione seria, ma era chiaro che quello fosse un gioco per entrambi. Si sporse leggermente in avanti, facendo il tipico segno a "v" e sorridendo felice e contenta accanto al proprio albero di Natale, aspettando che il Sykes scattasse la foto immaginaria che sarebbe rimasta per sempre impressa -a detta sua- nei suoi ricordi.

... CLICK!

Immagine


A posto, fatto, ora non andrà mai più via, registrato tutto!
... Mh... E tu chi sei? Dove sono? Natale, cos'è il Natale?!


J.D.-kun!
Se ti dimenticassi di Peyton-san, lei si arrabbierebbe tantissimo!


Lo apostrofò, sorridendo felice mentre invitava il ragazzone a seguirla verso la cucina, dove avrebbero potuto gustare dell'ottimo tè con biscotti, seduti al kotatsu. Quando la Morimoto diede un'occhiata fuori, sbirciando dalla finestra, vide che aveva finalmente smesso di nevicare e dunque il Sykes sarebbe potuto tornare a casa senza troppi problemi. A parte il sopracciglio mezzo bruciacchiato, ma per quello ci sarebbero volute ancora un paio d'ore prima che ricrescesse del tutto. Nel frattempo però non faceva mai male scusarsi per l'ennesima volta con lui!

Scusami ancora per l'incidente di prima.
La prossima volta, prima di comprare qualcosa che non conosco, leggerò con più attenzione l'etichetta.
Un!


Più che altro poteva suggerirti qualcosa il simbolo a forma di bomba sul retro della confezione!

... E farò più attenzione ai simboli potenzialmente pericolosi!
Spero che Peyton-san non si arrabbi troppo con me.
Pensi che dovrei mandarle una scatola di dolci, per chiederle scusa?


No no!
Lascia stare i dolci!

Nandesuka?

È entrata nel periodo paranoico del "Diventerò una balena e non ti piacerò più", ti odierebbe se glieli mandassi, penserebbe ad un sabotaggio per poterci provare con me!

Aaaah... wakatta!
... Peyton-san non è una balena, ma se vuole posso prenderle del tè che aiuta a purificare il corpo e facilita il drenaggio dei liquidi...
Bevendo tanta acqua e facendo tanto movimento può eliminare più facilmente la cellulite!


Era un pensiero molto innocente quello di Kirie, che forse non teneva conto di come avrebbe potuto prendere la Hastings quel regalo da parte della Morimoto. Certo, fosse stato per lei, Peyton non ne avrebbe avuto bisogno, ma se si sentiva davvero tanto brutta, allora quei semplici rimedi avrebbero potuto aiutarla a stare meglio e sentirsi più carina.
Dopo mesi di conoscenza, Kirie era molto più aperta e spontanea con Jean-Drew, una persona quasi totalmente diversa rispetto alla timida dottoressa che non riusciva nemmeno a pronunciare bene il suo nome! Per questo la Morimoto iniziò a parlare del Natale che lei avrebbe trascorso solo con la zia -non specificando dove fossero i suoi genitori- e chiedendo al Sykes invece maggiori informazioni sulla sua festa in famiglia, una famiglia davvero numerosa.

In realtà ogni anno va a finire che manca qualcuno, ma in linea di massima non siamo mai meno di una cinquantina.

C-cinquanta?
Sugoi...


A quanto ho capito tua zia è una donna forte, ma non sarà facile superare la perdita, stalle molto vicino mi raccomando!
Vi inviterei da noi ma credo proprio che finireste per essere inghiottite dal vortice dei Sykes e morire al suo interno, tipo triangolo delle Bermuda!


Grazie del pensiero, ma preferiamo stare per conto nostro!
Proprio perchè è il primo Natale senza oji-san, voglio che sia tutto perfetto...


Non avrebbe pianto, non avrebbe provato tristezza, solo un po' di nostalgia per non poter condividere quel momento importante con colui che per lei era stato come un padre. Gli occhi della Morimoto si fecero appena più lucidi del normale, ma il sorriso sulle sue labbra testimoniava la profonda gioia che provava nel suo cuore, una gioia lasciata proprio dall'uomo che purtroppo non poteva più esserle accanto in quella vita. Mentre consumavano il tè ed i biscotti, Jean-Drew si informò sui progetti vacanzieri della giapponesina, qualche aneddoto sui Natali magici della sua terra natìa e altre domande che vertevano invece sulle amicizie lasciate in Giappone, come ad esempio la sua migliore amica che non vedeva da un bel po' di tempo ormai.

Senti, a proposito di aria natalizia, avrei da chiederti un piccolo consiglio...
Non riesco a decidermi su cosa prendere a Peyton...
Tu mi sapresti dare qualche idea interessante e soprattutto non scontata?


Vorrei tanto aiutarti J.D.-kun, ma non conosco bene i gusti di Peyton-san.
Non c'è qualcosa che ama particolarmente e che potresti regalarle?
Oppure potresti puntare su qualcosa di molto romantico, forse lo apprezzerebbe di più...


Provò ad aiutarlo per quanto poteva, ma non essendo un'amica intima e stretta della Hastings si trovava davvero in difficoltà nel dare un proprio suggerimento al Sykes.

... Tra l'altro, parlando di amici, come avevi detto che si chiamava la tua migliore amica? Reika?

Ito Ruka, non Reika.

Lei invece pensi che la riuscirai a vedere in questo periodo?

Mi ha scritto la settimana scorsa dicendomi che avrebbe cercato di trovare un momento libero per venirmi a trovare, ma non era sicura che ci sarebbe riuscita...

Non ricordo esattamente cosa fa nella vita anche se me lo avrai spiegato già tre volte...

Aidoru desu!
Una Idol, una cantante molto affermata in Giappone.
Per questo non può venire, probabilmente è molto impegnata con il proprio lavoro...


Ecco, questo la rendeva un po' triste, ma non dava colpe alla ragazza per i suoi impegni. Sapevano perfettamente entrambe che il trasferimento di Kirie avrebbe significato non vedersi così tanto spesso come un tempo. Per questo la Terran cercò di riprendersi in fretta, non palesando troppo il suo dispiacere perchè esso era totalmente inutile e deleterio. Ma proprio in quel momento il campanello della porta suonò con insistenza e improvvisamente, facendo sobbalzare la Morimoto di sorpresa.

Non aspettavo visite!
Ti dispiace attendere qui, J.D.-kun?
Vado a vedere chi è.


Disse, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta, parlando attraverso una piccola fessura che dava sull'esterno e che permetteva -tramite incantesimo- di amplificare la sua voce e di sentire quella dell'altra persona in maniera forte e chiara.

Chi è?

OH OH OH!
MERI KURISUMASU!


Una voce fintamente bassa e cavernosa le rispose, facendole saltare il cuore per qualche secondo dalla gioia. Non poteva davvero essere lei, non poteva averle fatto uno scherzo simile -ma era fatta così, quindi cosa si aspettava di diverso?- facendole credere che non sarebbe riuscita a venire per farle visita. Quando però aprì la porta, Kirie si ritrovò di fronte proprio la sua migliore amica, Ruka, vestita... be' nel suo solito modo un po' eccentrico e stravagante, ma con un enorme sorriso stampato sul volto dolcissimo e da bambina, un sorriso che strappava allegria solo a guardarlo.

Immagine


Babbo Natale ha deciso che quest'anno il regalo per Kirie-chan è Ruka-chan!
Buon Natale, Kirie-chan!


Le disse e come era tipico della Ito... la abbracciò forte forte, stringendola in un abbraccio davvero molto affettuoso.

Spoiler:
Ruka al momento sta parlando in giapponese.
Scusate se non traduco l'intera frase, ma sono un essere umano anche io -.-"
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Messaggioda Jean-Drew » 14/10/2016, 20:49

Senti, a proposito di aria natalizia, avrei da chiederti un piccolo consiglio...
Non riesco a decidermi su cosa prendere a Peyton...
Tu mi sapresti dare qualche idea interessante e soprattutto non scontata?


Vorrei tanto aiutarti J.D.-kun, ma non conosco bene i gusti di Peyton-san.
Non c'è qualcosa che ama particolarmente e che potresti regalarle?
Oppure potresti puntare su qualcosa di molto romantico, forse lo apprezzerebbe di più...


Lei ama molto il sesso... Ma non credo che infiocchettarmelo servirebbe a qualcosa!
Insomma, praticamente ne può usufruire sempre, che razza di regalo scontato è?
... Romantico, mh, anche quelle cose le piacciono, uff, sono davvero arrugginito ormai!


Mise le braccia conserte, continuando a ragionare attentamente su cosa poter regalare alla fidanzata, sapendo bene che non sarebbe stata una impresa semplice.
Peyton e Jean-Drew stavano assieme da poco e dunque non era ancora riuscito ad inquadrarla così alla grande da andare a colpo sicuro, o per lo meno con la sicurezza al 70%.
In tempi differenti avrebbe chiesto maggiore aiuto a Nigel, lui sì che col romanticismo ci sguazzava, ma dopo il discorso Eufemia era meglio evitare.
Non avrebbe fatto nessun regalo romantico quel Natale, il terzogenito dei Sykes, quindi meglio non andare a disturbarlo.
Forse Logan, già, avrebbe ripiegato per forza su Logan, o magari anche Margaret o Zoé all'Underground.

... Tra l'altro, parlando di amici, come avevi detto che si chiamava la tua migliore amica? Reika?

Ito Ruka, non Reika.

Lei invece pensi che la riuscirai a vedere in questo periodo?

Mi ha scritto la settimana scorsa dicendomi che avrebbe cercato di trovare un momento libero per venirmi a trovare, ma non era sicura che ci sarebbe riuscita...

Non ricordo esattamente cosa fa nella vita anche se me lo avrai spiegato già tre volte...

Aidoru desu!
Una Idol, una cantante molto affermata in Giappone.
Per questo non può venire, probabilmente è molto impegnata con il proprio lavoro...


Ah ecco, una cantante!
Ora è tutto più chiaro, magari sta organizzando dei concerti natalizi o sta facendo degli spot pubblicitari.
Anche mio fratello, Nigel, ha una bella voce, forse il più intonato della famiglia!
Gli abbiamo sempre detto che doveva fare il cantante, non il MagiDottore, ma lui capoccione, eheheheh!
... Va beh su, vedrai che riuscirete ad incontrarvi tu e Ruka, basta avere pazienza!


D'altronde non avevano questioni spinose e pendenti tra loro, era un'amicizia genuina e intatta, quindi l'unico ostacolo era giusto il poco tempo e la lontananza.
Per i maghi problematiche simili erano più facili da gestire, anche se bisognava ugualmente avere una solida capacità organizzativa... Oppure la testa matta ed essere pronti a fare follie.
Probabilmente era proprio il parametro della follia ad essere quello più accreditato per la Ito, che decise proprio quella sera di venire a fare visita all'amica del cuore.
Suonarono al campanello e J.D. lasciò che fosse la padrona di casa a preoccuparsi di andare subito ad aprire, sentendo giusto in sottofondo poi delle frasi in giapponese stretto.
Questo poteva voler dire una cosa sola: la famosa ragazza della quale stavano parlando prima era arrivata direttamente dal Sol Levante per fare una bella sorpresa alla Morimoto.

Babbo Natale ha deciso che quest'anno il regalo per Kirie-chan è Ruka-chan!
Buon Natale, Kirie-chan!


Diamine, è una lingua davvero eccitante, c'è poco da fare!

Pensò tra sé con un mezzo sorriso, scuotendo il capo e riprendendo a dare un'occhiata alle palle... Quelle dell'albero, ovviamente!
Dopo circa un minuto abbondante, Kirie tornò dentro alla stanza accompagnata quindi dall'amica di bassa statura e dalla corporatura... Interessante!
A differenza delle normali giapponesi, quella giovane idol aveva delle forme parecchio abbondanti e burrose, tanto da far inarcare il sopracciglio destro al Sykes.

Wow!
Tu devi essere la famosa Ruka!
Qua la mano, Jean-Drew Sykes, primo amico occidentale di Kirie!


Le tese la mano svelto, guardandola dall'alto verso il basso e trovandola quanto mai buffa imbacuccata a quella maniera, ma un buffo dolce, dopo tutto.

Che si racconta nella terra dei samurai?
Certo che devi essere proprio giovane giovane...
... Quanti anni hai? 15? 16?
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Messaggioda Kirie » 16/10/2016, 18:41

Vorrei tanto aiutarti J.D.-kun, ma non conosco bene i gusti di Peyton-san.
Non c'è qualcosa che ama particolarmente e che potresti regalarle?
Oppure potresti puntare su qualcosa di molto romantico, forse lo apprezzerebbe di più...


Lei ama molto il sesso... Ma non credo che infiocchettarmelo servirebbe a qualcosa!
Insomma, praticamente ne può usufruire sempre, che razza di regalo scontato è?
... Romantico, mh, anche quelle cose le piacciono, uff, sono davvero arrugginito ormai!


Rimase in silenzio a sorridere, celando così il suo imbarazzo di fronte alla schiettezza esagerata del Sykes. Aveva imparato a gestire il suo modo di fare, ma certi argomenti -se presi con lui- la imbarazzavano ancora un po', sebbene fosse un dottore e come tale abituata ad analizzare la natura umana da un punto di vista scientifico. In un certo senso l'imbarazzo spariva solo quando si calava nei panni della propria professione, perchè in quel caso la sua professionalità la proteggeva da qualunque tipo di imbarazzo o vergogna. Ma dato che in quel contesto lei e Jean-Drew non erano altro che buoni amici, allora la situazione si faceva un po' più complessa per la Morimoto.

Perchè non le prendi della Polvere di Stelle?- gli chiese, ma di fronte al suo sguardo perplesso, Kirie si affrettò a spiegare -Viene chiamata così una sabbia molto particolare che è possibile trovare solo in una località specifica del Giappone. Poichè è un miscuglio di detriti marini e polvere di vetro, quando viene colpita da una fonte di luce risplende come se fosse fatta di stelle.
Solitamente la si racchiude in dei ciondoli trasparenti ed è usanza regalare il ciondolo contenente questa sabbia alla persona che si ama.
... In più la sabbia è il simbolo che unisce la Terra con l'Acqua...


Un pensiero molto romantico quello della giapponesina, che vedeva la storia fra J.D. e Peyton come una relazione molto seria fra due persone perse d'amore l'una per l'altra. Era forse un difetto dato dalla sua etnia quello di pensare che si potesse stare solo con qualcuno di cui si era profondamente innamorati. Per questo ne aveva parlato tanto liberamente al Sykes, ipotizzando che per lui la Hastings fosse già una persona molto speciale.
Dopo quel suggerimento, Jean-Drew chiese alcune informazioni riguardanti la migliore amica di Kirie che, a causa degli impegni da Idol, difficilmente sarebbe potuta venire a trovarla in Inghilterra.

Non ricordo esattamente cosa fa nella vita anche se me lo avrai spiegato già tre volte...

Aidoru desu!
Una Idol, una cantante molto affermata in Giappone.
Per questo non può venire, probabilmente è molto impegnata con il proprio lavoro...


Ah ecco, una cantante!
Ora è tutto più chiaro, magari sta organizzando dei concerti natalizi o sta facendo degli spot pubblicitari.
Anche mio fratello, Nigel, ha una bella voce, forse il più intonato della famiglia!
Gli abbiamo sempre detto che doveva fare il cantante, non il MagiDottore, ma lui capoccione, eheheheh!


Evidentemente sente che fare il cantante non è la sua vera strada.
Parli spesso dei tuoi fratelli, mi piacerebbe molto conoscerli un giorno: sembrano tutte delle brave persone, proprio come J.D.-kun!


... Va beh su, vedrai che riuscirete ad incontrarvi tu e Ruka, basta avere pazienza!

Soudesune...

Proprio in quel momento il suono del campanello attirò la Morimoto verso l'ingresso, dove dall'altra parte della porta l'attendeva una sorpresa fuori dal comune e inaspettata. Quando aprì a Ruka Ito, la Idol si buttò immediatamente fra le braccia di Kirie, ridendo come una bambina e contagiando nella sua risata anche la MagiDottoressa, che non potè fare a meno di sentirsi al settimo cielo nel rivederla.

Babbo Natale ha deciso che quest'anno il regalo per Kirie-chan è Ruka-chan!
Buon Natale, Kirie-chan!


Ruka!
Sono così felice di vederti! Vieni, entra dentro, fuori fa freddo!
Mi hai fatto uno scherzo... Di nuovo!


No, no, no, Ruka-chan voleva farti una sorpresa!

Allora è stata una sorpresa bellissima.
Sei arrivata al momento giusto, stavo prendendo del tè con J.D.-kun.
Vieni che te lo presento!


Eccomi!

La Ito seguì l'amica fino in cucina -dopo essersi tolta le scarpe all'ingresso- fissando l'uomo di colore per nulla imbarazzata, intimidita o spaesata, togliendosi il cappello e porgendogli la mano per salutarlo in perfetto stile occidentale.

Wow!
Tu devi essere la famosa Ruka!


E tu devi essere il famoso J.D.-san!

Qua la mano, Jean-Drew Sykes, primo amico occidentale di Kirie!

Ruka Ito, primissima amica di Kirie-chan fin dai tempi della scuola!

L'inglese di Ruka era molto più fluido rispetto a quello della Morimoto, così come il suo atteggiamento allegro e spiritoso, supportato da un eterno sorriso da bambina. In effetti assomigliava molto ad una ragazzina la Ito, con quel visetto infantile, quella voce molto acuta e quel modo di parlare di sè stessa in terza persona, che non l'abbandonava mai. Giusto il corpo lasciava intuire che lei non fosse poi così tanto piccola: bassa di statura sì, ma formosa, con un seno estremamente abbondante per una giapponese purosangue.

Che si racconta nella terra dei samurai?
Certo che devi essere proprio giovane giovane...
... Quanti anni hai? 15? 16?


Nijyuugo!
Nijyuugo sai!!!
- disse, protestando con i pugni chiusi e un'espressione da finta offesa -Ruka-chan ha venticinque anni, non quindici!
Non è giusto, tutti scambiano Ruka-chan per una bambina...


Di certo il suo buffo modo di parlare non l'aiutava a farla apparire più adulta. Kirie nascose un sorriso dietro la mano, mentre preparava un'altra tazza di tè da aggiungere a tavola e rimpinguava i biscotti presenti nel vassoio, prima che la Ito riuscisse a spazzolarseli tutti fino all'ultimo.

Ruka-chan è qui perchè voleva fare una sorpresa alla sua senpai!
Sei mancata molto quest'anno a Ruka-chan, sai Kirie chan?
Anche P chan ha sentito la tua mancanza. Infatti ha voluto a tutti i costi venire a trovarti!


In quel momento, dall'interno della borsa spuntò fuori un porcellino nano tutto nero, con una bandana gialla e pezzata di nero che gli adornava il collo.

Immagine


P chan può avere un po' d'acqua? Non gli piace usare la Passaporta, gli fa male al pancino...

Chiese all'amica aspettando che il suo maialino si ambientasse un po', magari facendo anche amicizia con il Sykes, prima di andare a bere dalla ciotola che Kirie gli preparò.

Ruka-chan ha sentito molto parlare di J.D.-san.
La senpai parla spesso di te nelle sue lettere.
Ruka-chan è davvero contenta che Kirie abbia trovato un amico anche in Inghilterra: avevo paura che rimanesse tutta sola soletta!


Disse, mostrando un'espressione molto preoccupata verso la migliore amica, espressione che però si risolse subito in un sorriso, mentre chiacchierava del più e del meno sia con la Morimoto che con il Sykes, facendo soprattutto amiciza con quest'ultimo e informandosi dello stato di salute della MagiDottoressa. Tuttavia, dopo circa un quarto d'ora, l'atteggiamento della Idol sembrò mutare lentamente, passando dall'allegro e scherzoso di prima ad uno molto più impaziente e indeciso. L'indecisione riguardava la presenza dell'uomo di colore in quella stanza, che non permetteva evidentemente di parlare di alcuni argomenti molto importanti per Ruka. Alla fine però sembrò che la battaglia interna della Ito si risolse nella scelta di parlare nonostante la presenza del Commando.

Kirie-chan... Sono qui non soltanto per vederti, ma anche perchè devo parlarti di una cosa molto seria...- cambiò totalmente registro, smettendo i panni della bambina e fissando in volto la ragazza con sguardo serio, anche fin troppo serio -E credo che la presenza di J.D.-san possa esserti solo di aiuto...

Così mi fai preoccupare Ruka... Che cosa è successo?

Qualche settimana fa ho incontrato obasan...

S-sta bene? Le è successo qualcosa?

No, no, sta benissimo!
Non si tratta di problemi di salute, puoi stare tranquilla.
Mi ha invitata a prendere un tè per parlarmi di una questione urgente, ha detto.
... Si tratta della tua famiglia.


La tazza di tè che Kirie aveva alzato per portarla alle labbra rimase sospesa a mezz'aria, mentre il volto diventava di pietra, cristallizzando ogni espressione. Non sembrava voler aggiungere altro, forse troppo concentrata a trattenere le emozioni che le parole di Ruka avevano suscitato in lei. Per questo motivo fu la Idol stessa a interrompere di nuovo il silenzio, questa volta rivolgendo una domanda specifica verso il Sykes lì presente.

J.D.-san, Kirie-chan ti ha mai raccontato chi è sua madre?
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Messaggioda Jean-Drew » 21/10/2016, 21:36

Dopo aver accettato abbastanza entusiasta il suggerimento sul regalo di Natale per Peyton, Jean-Drew chiese qualche info a proposito delle amicizie della Morimoto.
In particolare modo la migliore amica per eccellenza, ovvero Ruka, una ragazza che da troppo tempo non si vedeva nella vita di Kirie, tanto da mancarle terribilmente.
Fortuna volle che la cara giapponese abbondante fosse in vena di sorprese, così tanto da arrivare davanti alla porta di casa della MagiDottoressa proprio in quel momento.
J.D. poco e nulla delle loro chiacchiere sulla porta e ringraziò che la Ito conoscesse bene l'inglese, così da poterci scambiare due parole una volta strettale la mano.
La cosa certa era che fosse abbastanza difficile riuscire a fissarla negli occhi senza concentrarsi sul rigonfiamento allucinante nella zona seno.

Che si racconta nella terra dei samurai?
Certo che devi essere proprio giovane giovane...
... Quanti anni hai? 15? 16?


Nijyuugo!
Nijyuugo sai!!!
Ruka-chan ha venticinque anni, non quindici!
Non è giusto, tutti scambiano Ruka-chan per una bambina...


Venticinque tondi tondi?
Caspita... No va beh, adesso che ti guardo meglio, da diverse angolazioni...
... Ah sì sì, venticinque, assolutamente, non uno di più, non uno di meno!


Fece proprio il giro intorno a lei, come se stesse davvero analizzandola da diversi punti, annuendo convinto e facendo quindi finta di essersi sbagliato amaramente.
Ipotizzava che quell'atteggiamento un po' giocoso ed un po' alla mano non dispiacesse all'amica di Kirie e che soprattutto credesse all'ammissione dell'errore sull'età.
Lasciò poi che le due riprendessero a chiacchierare, con tanto di presentazione del maialino nero di Ruka, piuttosto simpatico, anche se scombussolato.
Poveretto, un viaggio con la passaporta non doveva proprio essere il top per un animale di quella taglia.
Probabilmente se fosse stato un manga avrebbe avuto gli occhi a rotella.

Ruka-chan ha sentito molto parlare di J.D.-san.
La senpai parla spesso di te nelle sue lettere.
Ruka-chan è davvero contenta che Kirie abbia trovato un amico anche in Inghilterra: avevo paura che rimanesse tutta sola soletta!


Ammetto che quando l'ho conosciuta se ne stava sempre in disparte...

Iniziò a raccontare mentre prendeva in braccio il porcellino, sorridendo e coccolandolo, completamente a suo agio con lui.

... ma ci ho messo poco ad inserirla in un contesto sociale: qualche serata fuori, qualche festa, insomma, non è che ora possa definirsi una occidentale fatta e finita, ma ci stiamo lavorando!

Il ragazzone di colore fece un occhiolino ed una linguaccia alla Morimoto, dedicandosi poi a P chan mentre le due ragazze si scambiavano confidenze e racconti di aggiornamento.
Trascorsero quasi volando circa quindici minuti, successivamente ai quali Ruka si ritrovò a mostrare una espressione molto seria ed anche preoccupata.
J.D., per quanto dubbioso sul fatto che non potesse essere un altro scherzo o battuta, focalizzò l'attenzione su di lei, assottigliando lo sguardo.

Kirie-chan... Sono qui non soltanto per vederti, ma anche perchè devo parlarti di una cosa molto seria... E credo che la presenza di J.D.-san possa esserti solo di aiuto...

Così mi fai preoccupare Ruka... Che cosa è successo?

Qualche settimana fa ho incontrato obasan...

Ehm, scusate... "obasan" sarebbe?

Ricevuta risposta alzò il pollice e permise alla pettoruta ragazza di proseguire, continuando nel silenzio.

S-sta bene? Le è successo qualcosa?

No, no, sta benissimo!
Non si tratta di problemi di salute, puoi stare tranquilla.
Mi ha invitata a prendere un tè per parlarmi di una questione urgente, ha detto.
... Si tratta della tua famiglia.


L'espressione di Kirie mutò in fretta ed ella perse subito moltissima lucidità, nonché colorito in viso: anche uno scemo avrebbe compreso che qualcosa non andava con i parenti stretti.
Effettivamente in quell'istante J.D. si ritrovò a pensare quanto fosse stato stupido a non fare mai domande un po' più intime sul rapporto con i genitori e che persone fossero.
Probabilmente c'era molto dietro alla faccenda familiare, per la Morimoto, tanto da spingerla a mutare atteggiamento da un secondo all'altro quasi da far spavento.

J.D.-san, Kirie-chan ti ha mai raccontato chi è sua madre?

... Ammetto di essere stato anche poco interessato io nel chiederglielo.
È un qualcosa che si può sapere?


Chiese quindi guardando la MagiDottoressa e qualora avesse annuito, sarebbe tornato a fissare Ruka, forse più propensa a spiegare.

Dimmi tutto...
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Messaggioda Kirie » 23/10/2016, 21:39

La visita a sorpresa di Ruka aveva portato ancora più allegria all'interno di casa Morimoto. Come c'era da aspettarsi dalla Ito, ella fece subito amicizia con Jean-Drew, parlando in perfetto inglese e divertendosi un mondo ad ascoltare le storie e gli aneddoti che il Sykes aveva sulla sua migliore amica alle prime armi nel mondo occidentale. L'umore generale era alle stelle, nulla sembrava poterlo rovinare, a parte una notizia che ben presto sconvolse la MagDottoressa.

Kirie-chan... Sono qui non soltanto per vederti, ma anche perchè devo parlarti di una cosa molto seria... E credo che la presenza di J.D.-san possa esserti solo di aiuto...

Così mi fai preoccupare Ruka... Che cosa è successo?

Qualche settimana fa ho incontrato obasan...

Ehm, scusate... "obasan" sarebbe?

È mia zia... obasan...

Disse semplicemente Kirie, presa dalle parole e dall'espressione preoccupata che Ruka continuava ad esibire in volto.

S-sta bene? Le è successo qualcosa?

No, no, sta benissimo!
Non si tratta di problemi di salute, puoi stare tranquilla.
Mi ha invitata a prendere un tè per parlarmi di una questione urgente, ha detto.
... Si tratta della tua famiglia.


Fu facile per l'uomo di colore capire quanta impressione quelle parole fecero sulla Morimoto. Qualcosa non andava fra la giapponesina e la sua famiglia, era indubbio, ma prima di parlare la Ito volle sincerarsi che il Sykes conoscesse almeno un po' la storia di Kirie, perchè altrimenti non avrebbe mai compreso per quale motivo la giovane donna fosse impallidita e irrigidita di colpo.

J.D.-san, Kirie-chan ti ha mai raccontato chi è sua madre?

... Ammetto di essere stato anche poco interessato io nel chiederglielo.
È un qualcosa che si può sapere?


J.D. stava guardando lei, aspettando che facesse anche solo un cenno per poter proseguire. Non sapeva che decisione prendere la Morimoto, perchè da un lato avrebbe voluto non coinvolgere l'amico nel suo passato -un passato che per lei era cancellato ormai- ma dall'altra parte avere qualcuno che conoscesse la sua situazione era stranamente confortante. Alla fine fece un lieve cenno del capo, prendendo una sorsata di tè caldo per rilassarsi e distendere i nervi.

Dimmi tutto...

Chotto matte, Ruka chan...
Questa cosa devo essere io a dirgliela.


Era suo amico e lei non era più una ragazzina. Certe paure andavano affrontate ed esorcizzate anche parlandone e poi lei non aveva nulla di cui vergognarsi, nulla di cui sentirsi in difetto: aveva un talento, la MediMagia, un talento utile per aiutare gli altri. Se sua madre la riteneva solo un inutile spreco di vita, quelli erano affari che non la riguardavano.

Adesso mi chiamo Kirie Morimoto, ma io sono nata Kirie Kurosawa, un ramo del clan Morimoto molto famoso fra i divinanti.
Se non fai parte di quel mondo è difficile che il mio cognome ti dica qualcosa, ma io sono una diretta discendente della famiglia Kurosawa, nonchè al momento unica legittima erede.
La mia famiglia, di generazione in generazione, ha partorito divinanti che possiedono il Dono, motivo che spinge il nostro governo a tenerli in gran considerazione.
Siamo dei privilegiati, rispettati e temuti da tutti: mia madre è l'attuale Capofamiglia e in quanto sua figlia, il comando passerà a me un giorno quando lei non ci sarà più.
Almeno è così che dovrebbe essere, ma la verità... è che io sono nata senza il dono e questo mi rende, agli occhi dei Kurosawa, un disonore e una vergogna per il nostro buon nome.


Era palese quanto in passato avesse sofferto per tale motivo, ma il volto della Morimoto esprimeva anche molta rabbia, una durezza nei lineamenti mai vista prima di allora. Anche se in minima parte, la Terra era presente nel suo spirito e in qualche modo si era adattata a lei e alla sua persona, rendendo il suo carattere più duro e resistente rispetto al passato.

Ogni Capofamiglia genera la sua erede e per generazioni nessuna delle candidate è nata senza il potere di vedere il futuro.
Per questo il fatto che io sia nata senza poteri è stato visto tanto male, al punto da spingermi un giorno ad andarmene e a rinunciare ai miei diritti.
Nessuno mi ha fermata, nè quando sono andata via, nè quando ho cambiato cognome, prendendo quello di mio zio.
Credevo di essere lontana per sempre dal loro mondo...


Un lungo silenzio cadde nella stanza. Kirie non aveva mai parlato con nessuno della sua difficile situazione, preferendo mantenere il segreto con chiunque non avesse vissuto in prima persona ciò che aveva passato lei per tutti gli anni di scuola alla Musashi. Forse c'era dell'altro, ma non ricordava quasi niente della sua infanzia, per cui non poteva sapere che cosa era accaduto e cosa no. Lasciò il tempo a J.D. di assorbire quella notizia, di fare anche i suoi commenti se avesse voluto, e solo dopo si rivolse alla sua migliore amica, fissandola con sguardo estremamente preoccupato.

Che cosa volevano da obasan?

... Sapere dove ti trovavi.- disse infine la Ito, facendo intuire quindi che i Kurosawa non si erano affatto dimenticati di lei -Hanno convocato tua zia per una riunione straordinaria e l'hanno sottoposta ad una specie di interrogatorio.
Volevano sapere tutto di te: cosa avevi fatto dopo essertene andata, che tipo di lavoro hai scelto, se hai avuto relazioni, se ha notato qualcosa di strano in te...
Obasan ha detto che sembravano soprattutto interessati a quest'ultima domanda, poi si sono concentrati semplicemente sul sapere dove eri andata.
Ha detto che tua madre è più che intenzionata a lasciarti vivere la tua vita in maniera serena e pacifica, ma ha parlato di un favore che devi a lei e all'intera famiglia, per far sì che la vostra stirpe possa continuare...


Kirie socchiuse gli occhi per qualche secondo, scuotendo il capo incredula. Sapeva a cosa stava alludendo sua madre, ma non l'avrebbe detto ad alta voce. Inutile farlo, anche perchè lei non aveva più alcuna intenzione di sottostare alle assurde regole dei Kurosawa.

Obasan si è rifiutata di rivelare il tuo attuale indirizzo, ma sappiamo entrambe che loro non hanno bisogno di lei per trovarti.
Kirie-chan, è il caso che tu vada via da qui e stia lontana per un po' di tempo, almeno fino a quando la tua famiglia non smetterà di cerca...


No.- disse, interrompendo il discorso della Ito -Se mia madre vuole incontrarmi la incontrerò e le dirò che rifiuto qualunque sua proposta.
Non ho intenzione di perdere ciò che ho acquisito con tanta fatica, solo per paura di lei...


Fuzakenaideyo!
Sai meglio di me che non si fermeranno ad un semplice no!
E sai anche che tua madre è disposta a costringerti a fare ciò che vuole pur di ottenere un'ere...


Ruka shitsukoi!
(Basta così!)
Ho preso la mia decisione e non si torna indietro.


La Idol tutta pepe non sembrò accettare quel modo di fare da parte della migliore amica, fissandolo con sguardo imbronciato e pronto a scoppiare in un qualsiasi momento. L'arrivo di un gufo da parte del Ministero interruppe quella discussione, spingendo la Morimoto ad allontanarsi per qualche istante, per leggere la missiva che le era stata inviata.

Mi assento solo per qualche secondo.
Continuate pure senza di me...


Disse, in apparenza calma e tranquilla, mentre Ruka continuava a mantenere un'espressione rabbuiata, attendendo solo che la ragazza sparisse dentro un'altra stanza per avvicinarsi di soppiatto al Sykes e fissarlo con l'espressione più seria, dura e decisa che le riuscì.

J.D.-san, devi aiutare quella zuccona di Kirie-chan a seguire il mio consiglio e ad andare via!
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Messaggioda Jean-Drew » 27/10/2016, 21:45

Adesso mi chiamo Kirie Morimoto, ma io sono nata Kirie Kurosawa, un ramo del clan Morimoto molto famoso fra i divinanti.
Se non fai parte di quel mondo è difficile che il mio cognome ti dica qualcosa, ma io sono una diretta discendente della famiglia Kurosawa, nonché al momento unica legittima erede.


... Ok...

Fino a quel momento non aveva detto nulla di assurdo o di strano, semplicemente aveva un altro cognome ed apparteneva ad una famiglia di alto livello.
Jean-Drew si mise ad ascoltare con moltissima attenzione, non smettendo mai di coccolare il porcellino accomodatosi tra le sue braccia, beato e rilassato.
Non poteva sicuramente immaginare che razza di storia avesse dietro la cara e apparentemente tranquilla MagiDottoressa orientale.

La mia famiglia, di generazione in generazione, ha partorito divinanti che possiedono il Dono, motivo che spinge il nostro governo a tenerli in gran considerazione.
Siamo dei privilegiati, rispettati e temuti da tutti: mia madre è l'attuale Capofamiglia e in quanto sua figlia, il comando passerà a me un giorno quando lei non ci sarà più.
Almeno è così che dovrebbe essere, ma la verità... è che io sono nata senza il dono e questo mi rende, agli occhi dei Kurosawa, un disonore e una vergogna per il nostro buon nome.


Ehm... Lo sai vero che se ti manca il dono la colpa non è tua ma evidentemente del DNA Magico di chi ti ha concepita?
Se il dono passa di generazione in generazione e tu non lo hai avuto, allora è stata più tua madre aver scelto male il compagno di accoppiamento, senza offesa per tuo padre!


Concetti normali, standard, piuttosto ovvi per la civiltà occidentale o magari anche per la stessa Ruka accanto a lui, molto più di larghe vedute, ma non per la famiglia di Kirie.
Il Sykes aveva parlato seguendo il suo istinto ma anche il suo raziocinio, lo stesso che ormai la Morimoto aveva imparato a comprendere nel tempo, stando da un po' in quel di Londra.
In concomitanza, il porcellino nero stava formando delle bolle dal naso, dormiente così tanto da invidiarlo spudoratamente.

Ogni Capofamiglia genera la sua erede e per generazioni nessuna delle candidate è nata senza il potere di vedere il futuro.
Per questo il fatto che io sia nata senza poteri è stato visto tanto male, al punto da spingermi un giorno ad andarmene e a rinunciare ai miei diritti.
Nessuno mi ha fermata, né quando sono andata via, né quando ho cambiato cognome, prendendo quello di mio zio.
Credevo di essere lontana per sempre dal loro mondo...


Forza, su, aspetto il fatidico "ma".

Che cosa volevano da obasan?

... Sapere dove ti trovavi.

... Appunto...

Hanno convocato tua zia per una riunione straordinaria e l'hanno sottoposta ad una specie di interrogatorio.
Volevano sapere tutto di te: cosa avevi fatto dopo essertene andata, che tipo di lavoro hai scelto, se hai avuto relazioni, se ha notato qualcosa di strano in te...
Obasan ha detto che sembravano soprattutto interessati a quest'ultima domanda, poi si sono concentrati semplicemente sul sapere dove eri andata.
Ha detto che tua madre è più che intenzionata a lasciarti vivere la tua vita in maniera serena e pacifica, ma ha parlato di un favore che devi a lei e all'intera famiglia, per far sì che la vostra stirpe possa continuare...


Cosa cosa cosa?!
PREGO?!


Inarcò il sopracciglio, svegliando di riflesso anche il porcellino che, intontito, emise un sottile verso, costringendo il ragazzo di colore a passarlo un attimo alla padrona, perché troppo sconvolto.
Stava davvero sentendo una cosa simile? In determinate culture c'erano ancora in atto certe idee folli? Faceva seriamente fatica a crederlo ma Ruka non sembrava proprio in vena di scherzi.
Sbatté più volte le palpebre, fissando Kirie, perché voleva ben sperare che ella volesse rifiutare.

Obasan si è rifiutata di rivelare il tuo attuale indirizzo, ma sappiamo entrambe che loro non hanno bisogno di lei per trovarti.
Kirie-chan, è il caso che tu vada via da qui e stia lontana per un po' di tempo, almeno fino a quando la tua famiglia non smetterà di cerca...


No.
Se mia madre vuole incontrarmi la incontrerò e le dirò che rifiuto qualunque sua proposta.
Non ho intenzione di perdere ciò che ho acquisito con tanta fatica, solo per paura di lei...


Fuzakenaideyo!
Sai meglio di me che non si fermeranno ad un semplice no!
E sai anche che tua madre è disposta a costringerti a fare ciò che vuole pur di ottenere un'ere...


Ruka shitsukoi!
Ho preso la mia decisione e non si torna indietro.


Beh, tutto sommato Kirie sembrava intenzionata ad esprimere chiara e tonda la sua opinione in merito, ovvero che non avrebbe sfornato figli per conto della famiglia, quindi perfetto.
A J.D. andava bene così, d'altronde mica poteva immaginare che per i Kurosawa non sarebbe stato così semplice sentirsi dire un "no" dalla loro unica figlia ed erede.
Un gufo fece allontanare la MagiDottoressa, lasciando il MagiPsicologo e Ruka da soli, il momento migliore per lei per cercare supporto anche dall'unico amico occidentale della ragazza.

J.D.-san, devi aiutare quella zuccona di Kirie-chan a seguire il mio consiglio e ad andare via!

Ma perché mai dover andare via se si può risolvere la questione una volta per tutte?

A quel punto, probabilmente, la Ito avrebbe iniziato a snocciolare le motivazioni dietro al suo avvertimento nei confronti di Kirie sullo sparire e lasciar di nuovo scomparire le sue tracce.
I genitori non accettavano rifiuti e se si fossero trovati costretti avrebbero anche potuto prendersi la figlia con la forza, facendole un torto enorme ma senza il minimo rimorso.
J.D. chiese conferma a Ruka, le chiese se non fosse stata troppo eccessiva nel parlare di certe eventualità, ma quando la ragazza si mostrò nuovamente seria, dovette sospirare annuendo.

Ehi... Kirie, forse è meglio se ti siedi.

Una volta rientrata, la ragazza venne subito invitata a mettersi comoda di fronte ad un Jean-Drew allarmato e dall'espressione decisamente più greve.

Ruka sostiene che i tuoi possano addirittura arrivare a fregarsene delle tue volontà.
Sostiene che tu conosca molto bene la verità e che in realtà tu sappia alla perfezione che sarebbe nelle loro corde costringerti a rientrare.
Sostiene che tu stia solo sperando, che tu stia solo minimizzando un problema che sai già essere enorme e preoccupante... È vero? Rispondimi sinceramente.


Mai prima di allora Jean-Drew si era mostrato tanto uomo, tanto maturo, con i suoi 30 anni alle porte onesti e rappresentabili da determinati comportamenti.
La Morimoto doveva essere completamente realista con lui, obiettiva, senza pensare solo alla vaga possibilità che i suoi fossero cambiati o migliorati in quei pochi anni di distanza.
Qualora quindi avesse infine ceduto, parlando a cuor nudo, allora il Sykes le avrebbe preso la mano, stringendola forte, spronandola a guardarlo, ad ascoltarlo.

In tal caso, se ci tieni alla tua vita, allora credo sarebbe meglio che ascoltassi il consiglio della tua amica che è qui perché ti vuole bene e ci tiene alla tua libertà.
Mi dispiacerà non lavorare più a contatto con te, ma credo che se le cose stanno così e la tua famiglia ha a disposizione grosse risorse, spaventarli o parlarci chiaro servirà a poco.
Per questo dovresti andartene e spostarti in un posto lontano da qui, così da far perdere le tracce una volta per tutte...


Che poi la madre di Kirie fosse in grado di rintracciarla facilmente in poco tempo ovunque ella fosse, quello era un dettaglio che il Sykes ancora non conosceva.

... Non potevo immaginare che avessi dei retroscena tanto assurdi, amica mia!
Tuttavia proprio perché sono tuo amico, non permetterò che i tuoi ti prendano per una "sforna divinanti gratuita".
... Ti fidi di noi? Lo so che vorresti tanto poter risolvere tutto in un modo differente ma se Ruka dice che non c'è e dentro di te sai che è così pure tu... Allora devi chiederci aiuto e farti spalleggiare.
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Messaggioda Kirie » 28/10/2016, 11:45

Kirie aveva cercato di chiudere subito la faccenda, decidendo che non se ne sarebbe andata a causa di sua madre. Non voleva più lasciare che i Kurosawa influenzassero la sua vita, il suo modo di pensare, ogni cosa di lei. Aveva desiderato tanto un posto tutto per lei nel mondo, dove sentirsi felice, e dopo averlo trovato avrebbe voluto rimanerci per sempre. L'arrivo di un gufo ministeriale le impose di allontanarsi brevemente per qualche minuto e di lasciare i suoi due amici da soli.
Quando si alzò in piedi, Kirie mantenne il distacco e la fermezza con i quali aveva concluso la conversazione, cercando di mostrarsi una montagna impossibile da spostare o da scalfire. Tuttavia, lontana da sguardi indiscreti e soprattutto dagli occhi coscienziosi della Ito, le sue mani avevano preso a tremare e la pelle, già bianca di suo, divenne ancora più pallida al pensiero di rivedere sua madre e di ciò che avrebbero potuto farle di fronte ad un suo rifiuto.

Non voglio andarmene... Non voglio andarmene...

Ripeteva dentro di sè, cercando di controllare i tremori, mentre dall'altra parte, nella sala da pranzo adibita per il momento a sala da tè, Ruka cercava di ottenere il supporto completo e totale da parte di Jean-Drew in merito a quella storia.

J.D.-san, devi aiutare quella zuccona di Kirie-chan a seguire il mio consiglio e ad andare via!

Ma perché mai dover andare via se si può risolvere la questione una volta per tutte?

Perchè NON la risolverà una volta per tutte!
Ascolta Ruka-chan, va bene?
Conosco Kirie-chan da quando andavamo a scuola e lei non si era ancora liberata dell'influenza di sua madre.
Mi ha raccontato il modo di agire e pensare dei Kurosawa e se quello che mi ha detto all'epoca è vero, lei non può sperare di convincerli a lasciarla in pace con un semplice no!
Anche sua zia sa che di fronte ad un rifiuto, sarebbero capaci di prenderla con la forza e trascinarla via, per questo motivo mi ha chiesto di avvisarla e di convincerla ad andare via.
Il prestigio del nome Kurosawa, viene prima del singolo individuo e questo Kirie-chan lo sa meglio di me.
Sta solo cercando di mostrarsi forte, ma ho paura che lei non possa farcela, non di fronte a persone che sono pronte a tutto pur di toglierle la sua libertà.


Si era infervorata nel fare questo discorso, prendendo in braccio il proprio maialino nano e cullandolo dolcemente fra i seni fino a quando l'animaletto non si addormentò di nuovo.

Anche Ruka-chan vorrebbe vedere la sua migliore amica felice... Ma se lei non scappa via, potrebbe ritrovarsi con un figlio da crescere o peggio, con una figlia che le verrà strappata via dalle mani non appena verrà alla luce.

In quel preciso istante, la Morimoto fece il suo ritorno nella stanza, andando ad inginocchiarsi sui morbidi cuscini per terra e scusandosi con gli ospiti per averli lasciati da soli.

Volete che prepari altro tè?
Vedo che si è quasi del tutto finito...


Stava per alzarsi in piedi, quando la voce seria e adulta del Sykes la costrinse a rimanere al suo posto, fissandolo con sguardo altrettanto serio, ma anche molto, forse troppo spaventato.

Ruka sostiene che i tuoi possano addirittura arrivare a fregarsene delle tue volontà.
Sostiene che tu conosca molto bene la verità e che in realtà tu sappia alla perfezione che sarebbe nelle loro corde costringerti a rientrare.
Sostiene che tu stia solo sperando, che tu stia solo minimizzando un problema che sai già essere enorme e preoccupante... È vero? Rispondimi sinceramente.


Per qualche istante volse il proprio sguardo verso Ruka che lo ricambiò, con la faccia più seria e risoluta che potesse fare -ma lei, con quel suo visino da bambina sembrava sempre un po' buffa. Infine tornò di nuovo a guardare l'uomo, chinando il capo e lasciando che ciocche di capelli le ricadessero intorno al viso.

C'è la possibilità che mia madre non tenga da conto le mie volontà.
Non minimizzo nulla... Demo... Non voglio più scappare da lei.
Non voglio sentirmi... Una vigliacca...


Non era forse una fuga dalle proprie paure quella messa in atto da Kirie la prima volta? Per quanto in quel caso si era rivelata la scelta migliore per lei, la Morimoto non poteva sopportare il pensiero di darla ancora una volta vinta alla propria famiglia, lasciando che si prendessero tutto ciò che per lei era importante.

In tal caso, se ci tieni alla tua vita, allora credo sarebbe meglio che ascoltassi il consiglio della tua amica che è qui perché ti vuole bene e ci tiene alla tua libertà.
Mi dispiacerà non lavorare più a contatto con te, ma credo che se le cose stanno così e la tua famiglia ha a disposizione grosse risorse, spaventarli o parlarci chiaro servirà a poco.
Per questo dovresti andartene e spostarti in un posto lontano da qui, così da far perdere le tracce una volta per tutte...


Ascolta il nostro consiglio, è lo stesso di obasan. Anche lei è d'accordo che Kirie-chan deve andare via, anzi le dispiace da morire ma non verrà qui da te a Natale... Preferisce averti al sicuro e lontana dalla tua famiglia...

La testa della Morimoto si chinò ancora di più a quell'ulteriore notizia, che la rese davvero immensamente triste. Anche sua zia era convinta che la cosa migliore da fare fosse fuggire, quindi perchè continuare a rimanere ferma sulle proprie posizioni? Forse perchè, almeno agli occhi di Kirie, quello non era altro che un rimandare l'inevitabile. Non sarebbe mai riuscita a sfuggire a sua madre; lei aveva il Dono, lei poteva interrogare il Fato e, oltre a questo, tutti coloro che erano strettamente legati ai Kurosawa erano pronti a servire e ad ubbidire agli ordini della Capofamiglia. Che speranze poteva mai avere, se non quella di prolungare un'agonia già difficile da sopportare? Per J.D. e Ruka, tuttavia, sembrava molto importante che lei seguisse il loro consiglio, per cui alla fine, senza dire una parola, annuì, accettando placidamente ciò che il Sykes e la Ito le avevano detto, facendo tirare un sospiro di sollievo alla idol.

Adesso bisogna solo organizzare la tua fuga!
Vedrai, sarà divertente come in un film di spionaggio e poi possiamo coinvolgere anche Shin-chan!
Lei magari conosce un posto dove tenerti al sicuro...


... Non potevo immaginare che avessi dei retroscena tanto assurdi, amica mia!
Tuttavia proprio perché sono tuo amico, non permetterò che i tuoi ti prendano per una "sforna divinanti gratuita".


Ben detto J.D.-san!

... Ti fidi di noi? Lo so che vorresti tanto poter risolvere tutto in un modo differente ma se Ruka dice che non c'è e dentro di te sai che è così pure tu... Allora devi chiederci aiuto e farti spalleggiare.

Alzò per qualche istante lo sguardo triste sull'uomo di colore, uno sguardo che non mostrava alcuna speranza di riuscita di quel piano.

J.D.-kun, Ruka-chan...
Vi ringrazio per tutta la premura che avete nei miei confronti, ma i vostri sforzi, per quanto belli, non serviranno a niente.
Io non voglio risolvere le cose in un modo differente, perchè non c'è alcun modo per risolverle.


Kirie-chan sei troppo pessimista!
Non va bene!


Anche scappando via, dove potrei andare? Come farò a lavorare?

Una soluzione si troverà!
Posso aiutarti io con le spese iniziali, non preoccuparti!


E non avete tenuto conto di una cosa...

Cosa?

Mia madre è una divinante.
Se decide che vuole trovarmi a tutti i costi, sapere dove mi trovo, può farlo.
Per questo, non sarò al sicuro in nessun posto sulla faccia della Terra, ovunque andrò.


Concluse così il suo discorso, tornando a chinare la testa mentre Ruka fissava J.D., esprimendo con gli occhi la consapevolezza di non aver pensato a quella eventualità.

Sto soltanto rimandando l'inevitabile...

Ad un certo punto, lo sguardo della Ito si fece ancora più duro e incazzato di prima, mentre la ragazza metteva giù il suo P chan e si avvicinava alla migliore amica. Sembrava davvero buffa, con quelle guanciotte un po' gonfie, un po' meno buffa quando prese le guance della Morimoto e iniziò a pizzicarle e tirarle, facendola gemere di dolore.

ITAI! ITAI! ITAI!
Yameteyo, Ruka-chan!


Iie! Kirie-chan yameteyo!
Ti stai comportando come la ragazzina timida e spaventata che eri a sedici anni!
Avevi detto di essere cambiata, no?
Avevi detto che non avresti permesso mai più a tua madre di trattarti in quel modo?
E ora che cosa ti sento dire? Che stai solo rimandando l'inevitabile?!


Demo...

Smettila di autocommiserarti e inizia a reagire!
Combatti per te stessa e non lasciare semplicemente che gli altri facciano di te ciò che vogliono!
... A meno che questo non piaccia tanto a Kirie-chan, ma non credo che sia così, vero?


Kirie si massaggiò le guance, doloranti, con ancora le lacrime agli occhi, mentre guardava un po' Ruka e un po' J.D., vergognandosi del suo atteggiamento di prima.

Quindi... Quindi che cosa posso fare?

Finalmente hai capito!
Non lo so, però qualcosa ce la inventeremo.


Non era molto incoraggiante a dire il vero, ma perlomeno la Ito era riuscita a dare una scossa alla MagiDottoressa, che ora la fissava, cercando di decidere se fosse meglio deprimersi peggio per la sua risposta oppure ridere per l'incredibile forza che possedeva la sua Ruka-chan.

J.D.-san, tu non è che per caso, ma proprio per caso per caso, ti ritrovi da qualche parte un nascondiglio segreto dove poter mettere al sicuro Kirie-chan?

Ma solo per caso, ovviamente.
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Messaggioda Jean-Drew » 30/10/2016, 17:18

Anche Ruka-chan vorrebbe vedere la sua migliore amica felice... Ma se lei non scappa via, potrebbe ritrovarsi con un figlio da crescere o peggio, con una figlia che le verrà strappata via dalle mani non appena verrà alla luce.

Per J.D. quelle erano realtà allucinanti, mai contemplate e ipotizzate solamente nei più barbarici tempi antichi, ma sembrava proprio non essere così.
Ruka parlava con sincerità, preoccupata per l'amica ed anche decisa a tutti costi nel volerla far fuggire in modo da prolungare il tempo di lontananza dalla famiglia.
Ecco perché, al ritorno della Morimoto dentro la stanza, anche il Sykes scelse di appoggiarla e aiutarla nel far realizzare davvero all'amica quanto la situazione fosse preoccupante.

C'è la possibilità che mia madre non tenga da conto le mie volontà.
Non minimizzo nulla... Demo... Non voglio più scappare da lei.
Non voglio sentirmi... Una vigliacca...


Quando Kirie confermò le parole di Ruka, J.D. trasse un gran sospiro, ma non di sollievo, bensì di amara preoccupazione ed anche un po' di pena nei confronti della orientale.
Non si meritava un trattamento simile, avrebbe dovuto vivere la vita come preferiva, senza restrizioni, condizioni od obblighi assurdi.
Se non altro comunque, il fatto di averlo ammesso era il primo passo affinché si decidesse a muoversi e ad agire nel modo adeguato, ovvero scappando via di lì.

Adesso bisogna solo organizzare la tua fuga!
Vedrai, sarà divertente come in un film di spionaggio e poi possiamo coinvolgere anche Shin-chan!
Lei magari conosce un posto dove tenerti al sicuro...


E adesso chi è questa?

Il ragazzo di colore si informò quindi sull'identità di un'altra amica indiretta di Kirie, molto più legata a Ruka in quanto facenti parte dello stesso mondo.
Sembrava quindi che, a parte altre piccole delucidazioni sul da farsi, fossero tutti quanti d'accordo su come organizzare la fuga, Morimoto compresa.
Peccato che né il Sykes, né la Ito però, ricordassero un dettaglio pressoché fondamentale riguardante le capacità della madre di Kirie.

Anche scappando via, dove potrei andare? Come farò a lavorare?

Una soluzione si troverà!
Posso aiutarti io con le spese iniziali, non preoccuparti!


E non avete tenuto conto di una cosa...

Cosa?

Mia madre è una divinante.
Se decide che vuole trovarmi a tutti i costi, sapere dove mi trovo, può farlo.
Per questo, non sarò al sicuro in nessun posto sulla faccia della Terra, ovunque andrò.


Tralasciando la scena successiva che vide le due amiche avere uno scontro più forte, Jean-Drew nel mentre si preoccupò di ragionare tanto su quella verità esposta dall'amica.
Certo, grazie ai poteri della madre, rintracciare la figlia non sarebbe stato un grosso problema, in quanto un Divinante sapeva interrogare le Forze dell'Essere per individuare chiunque.
In parole povere proprio come quando si andava utilizzando una Pozza Lunare, con analoghe proprietà divinatorie ma fornite dai poteri del Mana e non della Trama.

Quindi... Quindi che cosa posso fare?

Finalmente hai capito!
Non lo so, però qualcosa ce la inventeremo.
... J.D.-san, tu non è che per caso, ma proprio per caso per caso, ti ritrovi da qualche parte un nascondiglio segreto dove poter mettere al sicuro Kirie-chan?


Come?
... Oh, scusatemi, stavo riflettendo su quello che hai detto prima Kirie e mi è venuta in mente un'idea.
Se ricordo bene le lezioni sulle Pozze Lunari, mi pare che il potere divinatorio insito in esse non funzionasse qualora la persona interessata fosse avvolta da uno schermo magico anti individuazione.
Tu alla fine dovresti conoscere un po' le dinamiche della materia, no?
La Divinazione di tua madre potrebbe essere ostacolata da un amuleto che impedisce alla tua Trama Magica di essere riconosciuta, tracciata o scoperta?


Non è che avesse avuto chissà quale grande idea, si trattavano di semplici nozioni ricevute a scuola molto tempo fa e riesumate giusto perché necessità faceva virtù.
Qualora quindi la ragazza avesse confermato le parole del Sykes, facendo nascere in lui un'altra buona speranza di aiuto, allora J.D. le avrebbe chiesto di farlo riflettere ancora.
Poteva conoscere qualcuno adatto allo scopo? Qualcuno capace di eseguire un lavoro simile di artigianato magico efficace e potente, abbastanza potente da fermare la madre della Morimoto?

... Forse allora, in questo caso, potrei attivarmi nell'aiutarti a procurare questo amuleto e in tal modo dovresti essere al sicuro.
Tua madre non penso si presenterà qui tanto presto, quindi se te ne andrai già ora, le sarà impossibile prevederlo e le ci vorrà tempo per rintracciarti nuovamente.
Per allora, potresti già aver ricevuto l'amuleto e trovarti quindi in una condizione di protezione assoluta dalle sue abilità divinatorie!


Era abbastanza probabile che grazie a quella uscita, sia Kirie che Ruka acquisissero molta più fiducia e sorriso, un sorriso nato dalla possibilità di liberare la MagiDottoressa una volta per tutte.
... Ed a proposito di MagiDottoressa, in effetti J.D. aveva a disposizione anche un'ennesima soluzione adatta allo scopo di fornire quasi da subito una nuova vita all'amica in difficoltà.
Certo, avrebbe dovuto parlare con Logan affinché facesse un po' da tramite, o magari farsi coraggio lui, ma c'era qualcuno dall'altra parte del globo che non gli avrebbe mai detto di no.

Mio fratello...

Disse solamente, tra sé, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre stava ancora in modalità ponderante.

... Ma sì, certo, ovvio!
Mio fratello Nigel è un MagiDottore a New Orleans, in America, fa parte di uno studio MediMagico associato, se non erro.
Non so se potrà trovarti facilmente un nuovo impiego, ma essendo entrambi nello stesso settore, sono certo che saprebbe aiutarti in qualche maniera.
Inoltre, da quando un altro mio fratello, Logan, ha lasciato la stanza che divideva con Nigel, mi pare che non siano stati cercati altri coinquilini.
Questo vuol dire che quasi sicuramente ti potrà dare ospitalità per i primi tempi e poi insomma, Trama vede e provvede, no?


Era pur sempre un inizio, un inizio molto meglio avviato che scappare chissà dove senza neanche un tetto e nessuna idea su che lavoro fare per guadagnare qualcosa.

Cercherò di contattarlo già domani e avvertirlo del tuo arrivo, spiegando per sommi capi la situazione.
Tu invece, sempre domani, ti farai aiutare da Ruka a preparare i bagagli così da poter partire direttamente dopodomani mattina, molto presto, tipo le 05:00.
Ho qualche conoscenza valida al Ministero, mi farò convalidare una PassaPorta per New Orleans in tempi record, ok?


Sembrava proprio che non mancasse nulla, compresa la volontà di riuscire sul serio a sfuggire per sempre dalla madre e dalle assurde imposizioni familiari.

... Riguardo l'amuleto, avrai mie notizie appena ci sarà modo di crearlo, fino ad allora, organizza la tua nuova vita e prepara le carte di dimissioni ministeriali.
In questo modo avrai diritto alla liquidazione e per lo meno partirai con una piccola cifra abbastanza consistente già sul conto, ma ricorda, depositali in una cassetta di sicurezza non a nome tuo.
Ruka può farsene un'altra o magari potresti usare un nome fittizio, ma ci sarebbero problemi con i documenti falsi...


Ecco cosa succedeva quando J.D. metteva in moto il cervello e il suo essere Acuan dell'Acqua: fluido, veloce, analitico e focalizzato.

E tu...

Rivolgendosi inquisitorio verso la Ito.

... Prima di andare via dovrai assolutamente togliermi una curiosità...

Attimo di suspance.

... Ma quella è una quarta, una quinta o una sesta?!
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Messaggioda Kirie » 31/10/2016, 23:36

Era sconfortante pensare che l'incubo di sua madre avrebbe continuato a perseguitarla. Lentamente, la luce che aveva animato Kirie in quelle ultime settimane, anzi negli ultimi anni, si stava spegnendo di fronte all'oscurità gettata su di lei dai Kurosawa. Vederla in quello stato spinse la migliore amica a cercare di farla reagire, con metodi un po' alternativi, ma perlomeno efficaci a far sì che la Morimoto non diventasse l'ombra di sè stessa. Nel frattempo, Jean-Drew si preoccupava di elaborare un piano affinché la MagiDottoressa potesse mettersi al sicuro dai poteri divinatori della madre, in grado di rintracciarla ovunque se solo lo avesse voluto.

Come?
... Oh, scusatemi, stavo riflettendo su quello che hai detto prima Kirie e mi è venuta in mente un'idea.


Davvero?!
Ma è fantastico! Che cosa ha pensato J.D.-san?


Se ricordo bene le lezioni sulle Pozze Lunari, mi pare che il potere divinatorio insito in esse non funzionasse qualora la persona interessata fosse avvolta da uno schermo magico anti individuazione.
Tu alla fine dovresti conoscere un po' le dinamiche della materia, no?


Hai...

La Divinazione di tua madre potrebbe essere ostacolata da un amuleto che impedisce alla tua Trama Magica di essere riconosciuta, tracciata o scoperta?

Kirie sbattè più volte le palpebre, riflettendo attentamente sulle parole del Sykes. Non ci aveva pensato, ma effettivamente un amuleto -se incantato nel modo corretto- avrebbe potuto rendere la sua persona impossibile da localizzare.

Credo di si...
Sicuramente le renderebbe le cose più difficili.


... Forse allora, in questo caso, potrei attivarmi nell'aiutarti a procurare questo amuleto e in tal modo dovresti essere al sicuro.

C-cosa?
Tu faresti questo... per me?


Ruka-chan sapeva che J.D.-san era una persona speciale!

Tua madre non penso si presenterà qui tanto presto, quindi se te ne andrai già ora, le sarà impossibile prevederlo e le ci vorrà tempo per rintracciarti nuovamente.
Per allora, potresti già aver ricevuto l'amuleto e trovarti quindi in una condizione di protezione assoluta dalle sue abilità divinatorie!


Le stava venendo da piangere. L'istinto fu molto forte, ma Kirie sapeva come trattenersi e non farsi notare, chinando il volto e rimanendo così per qualche secondo, come se si fosse immersa in una profonda riflessione, mentre invece si sentiva solo triste al pensiero di dover lasciare un amico come il Sykes.

Una cosa del genere verrà a costare tantissimo, vero?
Aaaah ma non c'è problema! Ruka-chan ha tanti tanti tanti soldi che è pronta a prestare alla sua migliore amica!
Vedrai, in questo modo tutto si risolverà.
Però... Uhm... adesso bisogna trovare un rifugio a Kirie-chan...


Disse pensierosa la Ito, facendo scattare un'altra idea all'uomo di colore, che parve aver trovato una soluzione anche per quel problema.

Mio fratello...

Eh?

Hai detto qualcosa?

... Ma sì, certo, ovvio!
Mio fratello Nigel è un MagiDottore a New Orleans, in America, fa parte di uno studio MediMagico associato, se non erro.
Non so se potrà trovarti facilmente un nuovo impiego, ma essendo entrambi nello stesso settore, sono certo che saprebbe aiutarti in qualche maniera.
Inoltre, da quando un altro mio fratello, Logan, ha lasciato la stanza che divideva con Nigel, mi pare che non siano stati cercati altri coinquilini.
Questo vuol dire che quasi sicuramente ti potrà dare ospitalità per i primi tempi e poi insomma, Trama vede e provvede, no?


J.D.-kun, demo...

Cercherò di contattarlo già domani e avvertirlo del tuo arrivo, spiegando per sommi capi la situazione.
Tu invece, sempre domani, ti farai aiutare da Ruka a preparare i bagagli così da poter partire direttamente dopodomani mattina, molto presto, tipo le 05:00.
Ho qualche conoscenza valida al Ministero, mi farò convalidare una PassaPorta per New Orleans in tempi record, ok?


Sembrava un vulcano in piena eruzione di idee, lasciando basita non soltanto la Morimoto, ma anche la Ito che lo fissava con un'espressione stupita sul volto da bambina. Non era ben chiaro come fosse possibile che il fratello di Jean-Drew potesse accettare di aiutarla senza averla mai conosciuta, ma l'uomo sembrava davvero convinto che lo avrebbe fatto e questo spiazzò e al tempo stesso riempì il cuore della giapponesina di profonda gratitudine per entrambi i fratelli. Si sentiva un peso perchè stava causando loro tanti fastidi e tanto disturbo, ma avrebbe cercato di impegnarsi al massimo per evitare che il fratello minore di J.D. potesse pentirsi della sua scelta -scelta? Ancora non sapeva nulla!- di darle una mano.

... Riguardo l'amuleto, avrai mie notizie appena ci sarà modo di crearlo, fino ad allora, organizza la tua nuova vita e prepara le carte di dimissioni ministeriali.
In questo modo avrai diritto alla liquidazione e per lo meno partirai con una piccola cifra abbastanza consistente già sul conto, ma ricorda, depositali in una cassetta di sicurezza non a nome tuo.
Ruka può farsene un'altra o magari potresti usare un nome fittizio, ma ci sarebbero problemi con i documenti falsi...


Ruka-chan aprirà oggi stesso un conto tutto suo alla Gringott, così Kirie-chan potrà depositare tutti i soldi che vuole!

Fino a quel momento, la Morimoto non era riuscita ad aprire bocca. Era abituata alla generosità e alla profonda amicizia che Ruka le dimostrava sempre, ma era la prima volta che lo stesso trattamento le veniva riservato da una persona conosciuta da pochissimo tempo come il Sykes. Per tale motivo, non appena il brillante piano ideato da J.D. venne esposto del tutto, Kirie -ancora inginocchiata per terra- si rivolse verso di lui, inchinandosi in avanti fino a toccare terra con la punta del naso, esprimendo in quel modo la profonda gratitudine che aveva nel cuore.

Doumo sumimasen, arigatougozaimasu.

Non avrebbe saputo in che altro modo esprimersi in inglese. Non esisteva nessuna espressione adatta per dire che le dispiaceva profondamente avergli causato tanto disturbo e per fargli capire che sentiva profondamente la riconoscenza che aveva per lui. Quando finì di ringraziarlo in quel modo, la ragazza si rialzò con il busto, asciugandosi una lacrima furtiva che scendeva giù sulla guancia e un sorriso molto tenero stampato sul volto dalle fattezze orientali.
Persino Ruka si stava commuovendo, ma ben presto l'attenzione delle ragazze venne attirata da altro, quando il Sykes si rivolse verso la Idol chiedendole qualcosa di molto particolare.

E tu...

Io?

... Prima di andare via dovrai assolutamente togliermi una curiosità...

Ruka-chan è maggiorenne, l'ho già detto!

... Ma quella è una quarta, una quinta o una sesta?!

J-J.D.-kun!
Ma che domande fai!


Ghghgh, vuoi saperlo davvero?
Prova ad indovinare da solo!


Prima che Kirie potesse fare qualcosa per fermarla, la Ito si sollevò in un impeto di follia lo strano maglione che aveva indossato per quel giorno, rivelando sotto un seno ben più che abbondante e florido per una giapponese pura, qualcosa che l'uomo di colore non avrebbe dimenticato tanto facilmente anche col passare del tempo.

Immagine


Ruka-chan!!!!
Lui è fidanzato! FI-DAN-ZA-TO!!!


Oooooh... allora scusa tanto J.D.-san, Ruka non voleva metterti nei guai con la tua ragazza!
Ecco, sparite!


Un po' troppo tardi ora che al Commando era venuto un ictus con relativo infarto a causa della bravata della Ito. I successivi minuti passarono con Kirie che cercava di scusarsi per il comportamento avuto dalla migliore amica e con Ruka che continuava a ghignare, soddisfatta di essere riuscita ancora una volta a prendersi gioco di qualcuno. Era stato un momento un po' imbarazzante e molto esilarante -almeno per la idol- che però era servito al suo scopo: far dimenticare alla Morimoto quel brutto muso lungo che le era spuntato fuori nel sapere della sua imminente partenza.

終わり
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Kirie
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Messaggioda Kelly » 23/03/2017, 22:33

[4 Giugno 2113 - Borgo londinese di Hillingdon - 19:40]


Comoda finalmente...

Immagine


Jeans a vita alta elasticizzati, maglia a canottiera bianca e infradito. Quando rientrava a casa, Kelly diventava l'emblema della comodità, lasciando perdere tutti gli orpelli che era costretta ad indossare per dare un'immagine di sé che fosse all'altezza del suo datore di lavoro. Prese una pinza fermacapelli dal bagno e tirò indietro le ciocche davanti, che sfuggivano di tanto in tanto al suo controllo, spostandosi poi in cucina dove -nel magifrigo- l'attendeva una bella birra fredda messa lì quella stessa mattina.
Non si trovava nella sua villa ad Andorra, come al suo solito, ma era a casa di Evan, nella periferia di Londra. In vista di quell'udienza, la Everett aveva preferito cambiare momentaneamente il luogo dove fare ritorno una volta finito di lavorare, assumendo una mercenaria affinché si fingesse lei ogni mattina ed ogni sera per rientrare al posto suo nella sua casa ad Ordino.
La londinese era rimasta molto soddisfatta di come Freyja stesse svolgendo il proprio lavoro, non mancando mai agli orari da lei prefissati e rimanendo sempre presente ogni qual volta lei si chiudeva nell'aula di tribunale durante le udienze. Fino a quel momento se ne erano svolte tre, durante le quali l'apprendista giuridica aveva cercato in tutti i modi di procrastinare il verdetto dell'imputato che agli occhi di Carlyle Jung era colpevole, ma non davanti a quelli della Corte.
Era proprio lui che Kelly stava aspettando, bottiglia di birra stappata in mano e qualche stuzzichino per allentare un po' la fame. Al termine dell'ultima udienza, era stata costretta a contattarlo per informarlo di come stesse procedendo il caso e della possibilità che questo venisse chiuso a favore del colpevole se l'uomo non le avesse fornito altre prove per rinviare ancora il momento del verdetto.
Si erano messi d'accordo che si sarebbero incontrati proprio lì, a casa del Chamber, il quale fra l'altro non sarebbe rientrato per un paio di giorni a causa del suo lavoro nella sede texana. Non le dava fastidio, anzi un po' di solitudine era quello che ci voleva, specie perché quando parlava di lavoro preferiva non avere persone fra i piedi.
Proprio mentre stava per mandare giù la seconda sorsata di birra, il campanello della porta suonò e la Everett si precipitò ad aprire, lasciando la bottiglia sul ripiano della cucina. La prima cosa che fece fu afferrare la bacchetta che teneva sempre a portata di mano, assicurarsi poi che il suo ospite fosse veramente Lyle e infine, quando lo vide dallo spioncino della porta, lo fece entrare scostandosi per lasciarlo passare.

Lyle!
Ben arrivato. Accomodati e butta pure la giacca lì sul divano.
In frigo se vuoi c'è una birra gelata che ti aspetta.


In realtà aveva messo ben più di una bottiglia in fresco, ma quelle erano solo nel caso in cui i due si fossero fermati a parlare fino a tardi, cosa che poteva anche non accadere. Quando accolse Jung, la bionda gli sorrise in maniera amichevole e ben disposta, visto che nell'arco di quei mesi avevano potuto approfondire il loro legame al punto tale da darsi del tu e chiamarsi per nome.
In un certo senso Kelly lo preferiva, perché odiava dover sempre essere formale in ogni contesto che le si presentava. Il Principe probabilmente non si sarebbe mai mostrato così a nessuno, forse nemmeno alla sorella/moglie, ma a lei fregava c***i, per cui se qualcuno si infastidiva per il suo modo di fare poteva anche andarsene a fare in c**o.

Dimmi che porti buone notizie, ti prego.
Se ti serve una confessione dall'imputato sono disposta a prenderlo a calci in c**o per farlo parlare, ma nessuno dovrà sapere del mio coinvolgimento, intesi?


Si permise quella battuta un po' ironica, offrendogli anche ciò che aveva da mangiare-salatini, patatine, olive verdi- per poi sistemarsi seduta sull'isoletta della cucina, prendere i documenti che riguardavano quel caso e fissare molto più seria il nuovo arrivato.

A parte gli scherzi, che cos'hai per me?
Tu e il tuo compare siete riusciti a scoprire qualcosa in più?
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Kelly
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