Periferia e Dintorni

[Phoenix]

E tu... tu hai mai assaggiato il cibo americano?

L'America è molto multietnica, in realtà parlare di "cibo americano" è molto vago, non trovi?
Se intendi hamburger giganti e affini allora sì, ho una discreta conoscenza, ma non ne faccio abuso.

Il suo lavoro non glielo permetteva proprio, altrimenti avrebbe messo su grasso e soprattutto pancia, vanificando i costanti allenamenti che eseguiva affinché rimasse di esempio per tutti gli allievi che addestrava al Ministero della Magia. Si era dimenticato di menzionare quell'altra attività alla ragazza, ma non perché volesse nasconderglielo, semplicemente non gli era venuto in mente, tutto lì.
Andarono avanti a parlare, conversando a proposito della relazione interrotta di Margaret, la quale quindi era a tutti gli effetti single, per la felicità interiore dell'Ignis. La curiosità di sapere però come fosse andata effettivamente c'era, ma con discrezione il ragazzo preferì chiedere soltanto da quanto tempo stessero insieme, lasciando a lei la libertà di aggiungere o meno altri dettagli in merito alla questione.

Due anni.
Credevo fosse la persona della mia vita, ma lui pensava ad un'altra, perciò... abbiamo interrotto la relazione.

Come è possibile pensare ad un'altra quando si sta con una come lei?
Un autentico pazzo, non mi so dare altre risposte.
La gente ormai è abituata a gettare le fortune che la vita riserva loro.
Se solo fossi un po' più alto, ci proverei senza nemmeno doverci pensare.
Chissà quanto era alto il suo ex... di sicuro molto più di me.

Comprensibile.
Non che pensasse ad un'altra, ovviamente, ma che tu abbia deciso di interrompere.
Due anni non sono pochi, ma non sono nemmeno venti o dodici, ti riprenderai presto, ne sono sicuro.

La differenza tra ciò che pensava e ciò che diceva era abbastanza netta, ma non poteva farci nulla introverso e chiuso per natura a causa dei propri problemi e dei propri traumi provenienti dall'infanzia e dall'adolescenza. Tuttavia nel suo tono si poteva leggere una chiara preoccupazione nei confronti della ragazza appena conosciuta, simbolo di una bontà di fondo non rivolta soltanto al desiderio di avvicinarcisi per altri scopi.
Se anche tra loro si fosse conclusa così, con quel semplice incontro volto all'adozione della piccola volpe, lui avrebbe comunque continuato a pensare le stesse cose, dispiaciuto per lei e per la sua sofferenza. A proposito della piccola creatura adottata poi, Phoenix non si era certo dimenticando i continuare a pensare ad un nome da darle, ed infatti, dopo una piccola serie di connessioni logiche, giunse ad una conclusione.

"Peach"!
... Cosa, cosa ne pensi di "Peach"?

Ma se la chiamassi Peach, come il tè?

Ehi ma, com'è possibile?!
Mi legge forse nel pensiero?
Assurdo... Forse è una specie di segno del destino...

Beh, che dire... abbiamo avuto un'ottima idea!
Peach suona bene, ed è anche un nome dolcissimo... dici che le piacerà?

Non seppe rispondere sul momento, troppo impegnato a rimanere sorpreso per quella coincidenza voluta dalla signorina Sanders.
Intanto la volpe, o sarebbe stato meglio dire Peach, alzò la testolina non appena Margaret sbirciò nella cesta, cercando poi subito di mettersi in piedi e camminando piano verso di lei per farsi prendere in braccio o comunque farsi dare un poco di coccole ed attenzioni.
Phoenix terminò il proprio bicchiere di tè, in silenzio, lasciandola fare, immaginando che fosse un momento tutto per loro, utile a stringere il legame che le avrebbe condotte ad essere presto inseparabili. Era così contento di esserle riuscito a trovare una casa calda e accogliente, sinceramente sollevato di non doverla riportare nuovamente in ambulatorio. Di sicuro la dottoressa Dyther gli avrebbe fatto i complimenti.

Comunque sono contenta che tu ti sia fermato a bere qualcosa... era da tanto che non uscivo e che non parlavo con qualcuno: e poi mi è andata bene, ho beccato il ragazzo bello, simpatico ed intelligente tutto in una botta sola!

È è normale non avere voglia di vedere gente in determinati periodi.
Beh, simpatico, non sono di molte parole, lo avrai capito, la bella poi, dei due sei tu.
Sull'intelligente potrei anche starci, ma visto che abbiamo avuto la stessa idea sul nome, direi che è un ex equo!

Tu, invece, hai una fidanzata o comunque esci con qualcuna?

Speravo di poter uscire con te.
... Diglielo, diglielo!

No, non ho una fidanzata, anche io sono single da qualche tempo, circa sei mesi.
Avevamo alcune... differenze che non hanno permesso di proseguire la relazione.

Mi spiace Phoenix, ci ho provato, ma non ce la faccio a stare con un ragazzo più basso di me.

Ma scusa, è solo questo che conta?
Dicevi che ti piacevo sotto tanti altri aspetti, e poi siamo innamorati, possiamo anche superarlo...

Forse tu puoi, non ti interessa stare con una ragazza più alta, ma io no.
Mi deprime, mi sembra quasi di stare con un nano, io 1,83 e tu 1,75!

1,77...

Capirai che differenza, due centimetri non fanno la differenza!

Questo lo dici tu, se fossi 1,79 non puoi capire quanta differenza farebbe, per me.

Beh non lo sei e visto che è abbastanza scontato che rimarrai così per sempre, preferisco chiudere qui, adesso.

... Solo perché sono basso?

Fa tanto, credimi, evidentemente non puoi capire.
Ce ne sono tante di ragazze più basse di te, vedrai che ne troverai una alla quale andrai bene.

Sì ma io amo te.

... Quanto rendi le cose difficili...

No, no, va bene, hai ragione, non dovrei, scusami.
Allora... Ci vediamo.

Stammi bene Phoenix e per quel che vale... è stato bello a prescindere, anche se è durato poco.

Sì, d'accordo, anche per me...

Quelle immagini gli passarono vivide nella mente, chiare come se fossero un film babbano: evidentemente le aveva rivissute spesso di quei tempi.
Ignaro che lei potesse guardarle, si fece pervadere da esse per qualche secondo, provando poi a tornare dov'era, presente in compagnia della ragazza. Non voleva lasciare in sospeso il loro chiacchierare, si stava trovando bene con lei e provò a fare uno sforzo per rompere ancora una volta il ghiaccio. Guardandosi attorno, qualche minuto prima, aveva individuato una fotografia magica, di quelle in movimento, ma essa non ritraeva affatto Margaret, bensì un'altra persona, una donna più adulta quasi sicuramente, con un sorriso sicuro, affascinante e misterioso.
Allungando la mano per fare una piccola carezza alla volpe che gradì moltissimo, decise di chiedere chi fosse, tanto per tornare a parlare.

Hai una sorella maggiore forse?
Stavo guardando quella mensola e mi è saltata all'occhio la cornice.
È una bella donna.

[Margaret]

L'America è molto multietnica, in realtà parlare di "cibo americano" è molto vago, non trovi?
Se intendi hamburger giganti e affini allora sì, ho una discreta conoscenza, ma non ne faccio abuso.

Devi mantenerti a dieta?
A me onestamente sembra che il tuo corpo sia perfetto!

Esclamò Margaret, che la dieta proprio non avrebbe mai saputo come farla: l'idea di rinunciare al suo cibo preferito, di dover mangiare regolarmente e non quando le andava… no, decisamente non faceva per lei.
Come avrebbe fatto, ad esempio, ad abbruttirsi per un mese se avesse dovuto seguire la dieta? … appunto, non era proprio possibile.
E proprio della rottura con Robyn parlarono poco dopo, anche se nei termini generali di quanto fossero stati insieme e perché si fossero mollati.

Come è possibile pensare ad un'altra quando si sta con una come lei?
Un autentico pazzo, non mi so dare altre risposte.
La gente ormai è abituata a gettare le fortune che la vita riserva loro.
Se solo fossi un po' più alto, ci proverei senza nemmeno doverci pensare.
Chissà quanto era alto il suo ex... di sicuro molto più di me.

Possibile che l'altezza fosse così tanto un problema, per lui?
Però quando gli aveva aperto la porta, non è che le fosse sembrato tanto basso: poteva non essere una pertica, ma se ricordava bene era più alto di lei di una decina di centimetri circa, non era mica poco!

Comprensibile.
Non che pensasse ad un'altra, ovviamente, ma che tu abbia deciso di interrompere.
Due anni non sono pochi, ma non sono nemmeno venti o dodici, ti riprenderai presto, ne sono sicuro.

Dopo il primo mese di abbrutimento, devo dire che va già meglio.
Insomma, ho ricominciato a lavarmi, a mangiare decentemente e ad alzarmi dal letto, direi che sono sulla via della guarigione!

Anche perché non avrebbe mai potuto stare con lui nel momento in cui pensava ad un'altra, e forse era stata proprio quella consapevolezza ad aiutarla nel processo di guarigione.
Non volendoci pensare più, però, si concentrò insieme a lui sul nome da dare alla volpina, facendo un po' la furbetta nel pronunciare la sua stessa idea praticamente all'unisono.

Ehi ma, com'è possibile?!
Mi legge forse nel pensiero?
Assurdo... Forse è una specie di segno del destino…

Buffo che tutti considerassero assurda l'ipotesi che lei leggesse nel pensiero, quando erano nel mondo magico ed oggettivamente tutto o quasi poteva essere possibile.
Il nome comunque, a lei, piaceva da morire, ma alla volpina sarebbe piaciuto altrettanto?
Alzò la copertina poggiata sul cestino di vimini per controllare se stesse dormendo, e non appena vide che l'animale era sveglio e che sembrava ricercare attenzioni, lo prese delicatamente tra le mani e se lo avvicinò al viso per baciargli il musetto un paio di volte, posandosela in grembo con annessa copertina per farla stare al calduccio e farla sentire amata: chissà, forse davvero non sarebbe stata tanto male come padrona.
Intanto, l'americana ringraziò l'Infermiere per essersi fermato lì con lei a bere qualcosa, visto che era tanto che non usciva o che parlava con qualcuno che non fossero la sorella o il fidanzato.

È normale non avere voglia di vedere gente in determinati periodi.
Beh, simpatico, non sono di molte parole, lo avrai capito, la bella poi, dei due sei tu.
Sull'intelligente potrei anche starci, ma visto che abbiamo avuto la stessa idea sul nome, direi che è un ex equo!

A me stai simpatico e ti trovo bello, quindi accetta i complimenti e non fare troppe storie! - esclamò Maggie risoluta - Al massimo possiamo dire che siamo entrambi simpatici, belli e intelligenti! E poi magari parli poco perché sei timido con chi non conosci, non c'è mica nulla di male in questo!

Aggiunse la più piccola delle Sanders, prima di domandargli se fosse fidanzato - anche se, grazie alla lettura del pensiero, ipotizzava di conoscere già la risposta.

Speravo di poter uscire con te.
... Diglielo, diglielo!

No, non ho una fidanzata, anche io sono single da qualche tempo, circa sei mesi.
Avevamo alcune... differenze che non hanno permesso di proseguire la relazione.

Mi dispiace… ci sei stato insieme per un periodo molto lungo?

Domandò Maggie con delicatezza, chiedendosi intanto cosa potesse mai dire o fare per tirarlo su di morale e magari fargli capire che l'altezza non era una priorità di tutte le ragazze - specie quelle non particolarmente alte, come lei.
La risposta arrivò quando l'attenzione di Phoenix venne catturata dalla fotografia in movimento sulla mensola del divano.

Hai una sorella maggiore forse?
Stavo guardando quella mensola e mi è saltata all'occhio la cornice.
È una bella donna.

Sì, lei è Julie… è mia sorella maggiore, mi sono trasferita qui con lei diversi anni fa.
Devo dire però che la maggior parte del tempo lo passa a casa del suo fidanzato: è una brava persona e tiene molto a mia sorella, ma è un tale omone… - sì, forse aveva trovato un modo per scuoterlo un po'… non ci avrebbe messo la mano sul fuoco, ma tanto valeva tentare - A mia sorella piacciono gli armadi, grandi e grossi… io invece sono l'esatto contrario! - rise, scuotendo il capo - Non fraintendermi, i ragazzi con un bel fisico mi piacciono, ma quelli troppo alti… il mio ragazzo era una specie di pertica, e visto com'è andata no, questa volta voglio un fidanzato decisamente più alla mia portata!

Annuì con aria convinta, accarezzando la sua volpina, la sua piccola Peach.
Come si sarebbe comportato ora lui?

Spoiler:

[Uso Potere: Lettura del Pensiero vs. Phoenix || Mantenimento Concentrazione]

[Phoenix]

Devi mantenerti a dieta?
A me onestamente sembra che il tuo corpo sia perfetto!

Oltre all'infermiere sono anche un preparatore atletico al Ministero.
Mi occupo di allenare i volontari e gli Auror veri e propri, quindi devo mantenermi sempre in forma.
Devo dare loro il buon esempio, è importante.

Più che altro già la maggior parte di loro gli mangiava in testa, figurarsi poi se non mostrava un corpo di degno rispetto, in pratica faceva prima a lasciare il posto al migliore amico Lancelot e ritirarsi a lavorare nella palestra per tutto il resto del tempo. Si sentiva sotto pressione ogni giorno, guardato da molti con scetticismo. Riusciva a cavarsela perché era molto preparato tecnicamente e grazie alle proprie nozioni faceva capire di essere davvero un istruttore competente, ma le prime settimane erano state un autentico caos. Non poteva certo immaginare che forse un giorno l'ex fidanzato di Margaret sarebbe entrato dalla porta della palestra per farsi allenare da lui o per ricevere consigli. Lo avrebbe trattato come chiunque altro, naturalmente, ma con quella punta di curiosità nel voler capire sempre il motivo del pensare ad un'altra. Nonostante la brutta rottura però, la ragazza sembrava essere tornata in buona forma e di umore meno negativo. Quelli erano passi avanti fondamentali.

Dopo il primo mese di abbrutimento, devo dire che va già meglio.
Insomma, ho ricominciato a lavarmi, a mangiare decentemente e ad alzarmi dal letto, direi che sono sulla via della guarigione!

È un processo che affrontiamo un po' tutti, chi più chi meno.
Anzi che il metabolismo ti ha aiutata, in certi casi mangiare malissimo anche solo per un mese può essere fatale.

Non era il caso di Margaret, senza ombra di dubbio, ma quante volte molte clienti erano entrate in palestra chiedendo aiuto per rimettersi in forma dopo un brutto periodo post rottura col fidanzato? Una marea. Di sicuro era anche un modo per rimettersi in piazza e mostrarsi al mondo, infatti la palestra per conoscere ragazzi era una meta abbastanza gettonata, ma oltre a questo, certi tipi di grasso potevano essere eliminati solo con esercizi precisi e mirati che la semplice corsa al parco non poteva assolutamente eguagliare. Lei invece non sembrava proprio che avesse bisogno di rimediare alla follia alimentare passata, le cosce e le braccia non presentavano segni evidenti ed era ipotizzabile che fosse così anche per tutto il resto del corpo, immagine che Phoenix dovette spostare dalla propria mente quasi all'istante per non ritrovarsi deconcentrato durante il discorso. Era contento di starle simpatico, non molte persone le reputavano tale nei primi momenti di conoscenza, scansandolo subito.

A me stai simpatico e ti trovo bello, quindi accetta i complimenti e non fare troppe storie!
Al massimo possiamo dire che siamo entrambi simpatici, belli e intelligenti!
E poi magari parli poco perché sei timido con chi non conosci, non c'è mica nulla di male in questo!

Diciamo che non sono lo stereotipo del chiacchierone nemmeno quando prendo confidenza, ma sicuramente la differenza è notevole, lo ammetto. Allora accetto i complimenti, non capita spesso di riceverli da graziose fanciulle come te.

Utilizzò quel termine antico, "fanciulle", al solo scopo scherzoso, provando a mostrarle finalmente un sorriso poco più accennato, facendosi coraggio. Non era facile tornare ad avere un confronto col mondo femminile dopo così tanto tempo. La sua ultima storia lo aveva segnato moltissimo, al punto da convincerlo che forse non avrebbe mai potuto trovare una ragazza che lo apprezzasse così com'era, senza sperare in qualcosa di meglio, senza sperare in un ragazzo più alto, a dire la verità. Ormai i tempi passavano, il mondo progrediva e si evolveva, normale che una persona della sua statura fosse considerato alla stregua di un uomo di 1,70 nei primi anni 2000, ovvero uno "bassino".
Comunque non era affatto stupido, ormai aveva capito che la ex fidanzata non avesse di certo tutte le ragioni per abbandonarlo, anzi, se quello era l'unico problema allora era lei ad averci rimesso, ma quando poi ci si metteva di mezzo l'insicurezza, beh, lì la depressione faceva il resto.

Mi dispiace… ci sei stato insieme per un periodo molto lungo?

No, non tantissimo, all'incirca un anno, o forse meno, undici mesi.
Era la Cercatrice della squadra di Quidditch di Aquilarossa alla Cyprus.
Tu dove hai studiato?

Annabeth Yates, una bellissima ragazza ed anche molto, molto alta.
Di un anno più grande rispetto a lui, temperamento forte ed altissima propensione nel cedere alle provocazioni. Parecchio suscettibile.
A causa delle frequenti prese in giro rivolte a lei riguardo il suo fidanzato "nano", alla fine aveva ceduto ed aveva chiuso la relazione con Phoenix.
Il PA preferiva non ricordare mai quell'episodio, ma gli fu impossibile non immaginarselo qualche secondo durante il discorso con Margaret, finendo inequivocabilmente per farglielo vedere, mettendo a nudo le proprie emozioni, per quanto non ne fosse minimamente al corrente.
Cercando di trovare una soluzione per cambiare argomento e pensare ad altro, Phoenix utilizzò come scusa la fotografia vista poc'anzi sopra una mensola del soggiorno, la quale ritraeva una bellissima donna dai capelli scuri, che scoprì successivamente essere la sorella della padrona di casa.

Sì, lei è Julie… è mia sorella maggiore, mi sono trasferita qui con lei diversi anni fa.
Devo dire però che la maggior parte del tempo lo passa a casa del suo fidanzato: è una brava persona e tiene molto a mia sorella, ma è un tale omone…

Omone?

A mia sorella piacciono gli armadi, grandi e grossi… io invece sono l'esatto contrario!

In che senso?

Non fraintendermi, i ragazzi con un bel fisico mi piacciono, ma quelli troppo alti… il mio ragazzo era una specie di pertica, e visto com'è andata no, questa volta voglio un fidanzato decisamente più alla mia portata!

P-per tua portata, intendi che può starci anche uno come me nel mucchio?

Questa volta gli era proprio scappata, eh no, non era riuscito a trattenerla e la voce era andata completamente da sola, mossa dall'istinto, d'altronde se era un Ignis qualche motivo doveva pur esserci e l'impulsività faceva parte di loro, a prescindere dal carattere mite o agitato.
Deglutì appena nervoso, abbassando e rialzando lo sguardo, leggermente imbarazzato per quell'uscita che sapeva tanto di ragazzo disperato.
Non era decisamente più capace di sapersi rapportare con l'altro sesso, forse doveva comprare un manuale di istruzioni o qualcosa di simile.
Quella considerazione di Margaret, comunque, contribuì a conferirgli un poco di coraggio in più per buttarsi, rendendolo più tranquillo e togliendogli il timore che anche lei potesse preferire di gran lunga i ragazzi tanto più alti rispetto a lei.
Difatti il problema di Phoenix non era di risultare basso in confronto alle ragazze, bensì di risultarlo vicino a molti altri suoi coetanei.

Mi spiace, non volevo palesare in modo così netto e penoso il fascino che eserciti su di me...

[Margaret]

Oltre all'infermiere sono anche un preparatore atletico al Ministero.
Mi occupo di allenare i volontari e gli Auror veri e propri, quindi devo mantenermi sempre in forma.
Devo dare loro il buon esempio, è importante.

Uhm, beh certo, così si spiega tutto!
Devi stare a dieta per mostrarti sempre al massimo della forma... - commentò Margaret, annuendo con fare comprensivo - Beh, a me sembri assolutamente perfetto già così, quindi se vuoi mangiare un altro pasticcino non sentirti in difetto... non credo ti verrà la pancia per un bignè in più!

Chiaro che non avrebbe insistito ancora, ma era un modo come un altro per far capire a Phoenix che, secondo lei, non aveva assolutamente nulla di cui preoccuparsi; nemmeno lei comunque aveva di quei problemi, e tutto grazie al proprio metabolismo che le aveva permesso, in quel mese di abbrutimento, di lasciarsi andare senza presentare problemi eccessivi: forse, a ben guardare, aveva preso un chiletto o due, ma le era bastato un mese di pasti regolari per tornare esattamente come prima.

È un processo che affrontiamo un po' tutti, chi più chi meno.
Anzi che il metabolismo ti ha aiutata, in certi casi mangiare malissimo anche solo per un mese può essere fatale.

Mi è andata bene, lo ammetto!
Poi sai che c'è? Che io le diete proprio non le so fare, e sono fondamentalmente molto, molto pigra!

Ammise l'americana, con un gran sorriso: genuina, spontanea, si presentava con semplicità in tutto e per tutto, senza voler nascondere quelli che magari, per lui, potevano essere visti come dei difetti - l'essere pigra, per esempio; ma che senso aveva presentarsi in un modo, ed essere in realtà in un altro?
Non l'avrebbe sopportato negli altri, per questo non lo faceva con se stessa, nascondendo solo il segreto più profondo e prezioso di sé che di certo non poteva sbandierare al mondo come nulla fosse; per esempio, dello spagnolo, le faceva piacere che non si mostrasse più chiacchierone di quello che in realtà era, anche se magari così facendo risultava meno simpatico che parlando maggiormente.

Diciamo che non sono lo stereotipo del chiacchierone nemmeno quando prendo confidenza, ma sicuramente la differenza è notevole, lo ammetto. Allora accetto i complimenti, non capita spesso di riceverli da graziose fanciulle come te.

E questa fanciulla a sua volta ringrazia il messere per le gentili parole alla sua persona!

Esclamò Maggie per farlo sorridere ancora di più - anche perché quando sorrideva era decisamente più carino di quando stava tutto serio e compìto... naturalmente l'argomento di conversazione che affrontarono poco dopo chiedeva la serietà in modo quasi obbligatorio, visto che parlarono della precedente relazione dell'Infermiere.

No, non tantissimo, all'incirca un anno, o forse meno, undici mesi.
Era la Cercatrice della squadra di Quidditch di Aquilarossa alla Cyprus.
Tu dove hai studiato?

Ah, anche io alla Cyprus, e pensa, pure io sono stata una Aquilarossa! - esclamò la Sanders, spalancando gli occhi - Ma come si chiama? Possibilmente la conosco, se ti va di dirmelo!

Perché poteva anche non volerne parlare, per quanto ne sapeva lei.
Senza volerlo, poco dopo l'americana vide la scena della rottura tra Phoenix e l'ex fidanzata, che riconobbe come la sua Prefetta del tempo: non disse nulla, logicamente, fingendo la più totale indifferenza, ed anzi, cogliendo l'occasione che si presentò sotto forma di fotografia di Julie per far capire al ragazzo che lei non considerava affatto come un "tappo" da cui dover stare alla larga - o qualsiasi altra cosa le sue paranoie gli facessero pensare.
Gli spiegò dunque che, avendo avuto un fidanzato molto alto, il prossimo avrebbe voluto averlo più alla sua portata, anche per una questione di armonia visiva.

P-per tua portata, intendi che può starci anche uno come me nel mucchio?

Alzò un sopracciglio - dopotutto se non avesse letto i suoi pensieri, non avrebbe potuto sapere cosa pensasse di lei - e lo fissò per un secondo o due, interdetta, notando la sua espressione assolutamente imbarazzata.

Mi spiace, non volevo palesare in modo così netto e penoso il fascino che eserciti su di me...

Alzati in piedi! - quasi glielo ordinò, e non appena Phoenix l'avesse fatto, Maggie avrebbe fatto lo stesso, posizionandosi di fronte a lui con Peach in mano - Beh, oddio, per me sei comunque alto... - gli avrebbe fatto piacere quel complimento particolare - Però sì, direi che uno come te è decisamente quello che cerco!

Confermò sorridente, annuendo e facendo intanto le coccole alla sua piccola volpina.

Sei interessato, dunque? - domandò, forse appena appena provocatrice - Perché sai, non è che si sia capito proprio bene... dovresti essere un po' più preciso e diretto!

Spoiler:

[Uso Potere: Lettura del Pensiero vs. Phoenix || Mantenimento Concentrazione]

[Phoenix]

Ah, anche io alla Cyprus, e pensa, pure io sono stata una Aquilarossa!
Ma come si chiama?
Possibilmente la conosco, se ti va di dirmelo!

Non c'è nulla di male, credo: Annabeth Yates.
È un po' difficile non ricordarla, in effetti...

Voti ottimi, curriculum scolastico di prima categoria, Prefetta, Assistente di due docenti per due anni consecutivi e molto, molto alta.
Aveva avuto parecchio fegato Phoenix, al tempo, per chiederle di provare a stare insieme, ma lui naturalmente non era tipo da fermarsi alle apparenze, aiutato anche dalla propria vita e dal proprio background. Una storia d'amore andata piuttosto male, con tutto che ci aveva messo impegno e cuore, ma quando ci si andava a scontrare contro i luoghi comuni e il mal parlare della gente, o si aveva una fortissima resistenza agli affronti o un fortissimo sentimento verso il partner. A differenza sua, Annabeth probabilmente non possedeva né una cosa né l'altra.

Alzati in piedi!

Come?
Sì, certo!

Beh, oddio, per me sei comunque alto...

... Alto?

Però sì, direi che uno come te è decisamente quello che cerco!

Guardandola negli occhi, l'Ignis non era molto sicuro su cosa dire e come comportarsi. Il primo istinto fu quello di prendere quella reazione da parte di lei come una sorta di tentativo disperato di tirarlo su di morale, una specie di presa in giro a fin di bene. Successivamente però, quando aggiunse la seconda parte, definendolo quello che cercava, lo fece ricredere, perché nessuna, anche a scopo di farlo sentire meglio, avrebbe detto una cosa simile col rischio magari di ritrovarsi una corte da parte sua indesiderata. Il vero problema dello spagnolo, comunque, non era la considerazione che le ragazze avevano di lui, quanto la sua nel rapportarsi al resto del mondo maschile, ma era troppo difficile esprimerlo.

Sei interessato, dunque?

Ah beh, pensavo che...

Perché sai, non è che si sia capito proprio bene... dovresti essere un po' più preciso e diretto!

Ecco, quella era una vera presa in giro, ma senza la minima punta di cattiveria, anzi, a Phoenix venne pure da sorridere spontaneamente.
Margaret aveva uno spiccato senso dell'umorismo e la capacità insita di metterlo non solo a suo agio ma anche di buon umore, in poco tempo.
Si passò una mano dietro la nuca, imbarazzato e in quell'istante gli passarono nell'immaginazione molte fantasie dove aveva slanci eroici e la baciava di impeto (bacio ricambiato, ovviamente), oppure dove si avvicinava a lei e le accarezzava il viso con sicurezza e trasporto. No, lui poteva anche essere simile a quelle visioni ma solo dopo un determinato livello di conoscenza e affinità, oltre al fatto che non voleva inciampare.

Ok ok, recepito il messaggio, eheheh...
... È vero, mi sei interessata subito a dire il vero, perché sì, insomma, sei veramente una ragazza... bella.

La voce, nonostante lui fosse emozionato, era ferma e sempre con un timbro energico, possibilmente naturale in lui.

Forse il mio commento non servirà a nulla, però... Il tuo ex fidanzato è stato davvero pazzo a pensare a chiunque altra.
Sei una perla molto, molto rara, di quelle che bisogna pregare di trovarne una in mezzo all'oceano, nemmeno il semplice mare.

Stava andando bene con i complimenti? Non ne era tanto sicuro. La sincerità era massima ma l'esposizione poteva lasciare a desidera considerando il suo essere arrugginito con le ragazze. La reazione di lei, comunque, lo avrebbe aiutato a capire se aveva fatto centro oppure no.
Più passava il tempo e più era consapevole che doveva rientrare all'ambulatorio per informare la dottoressa Dyther della buona notizia, ma mica era così semplice andarsene via da lì, con tutti i punti che stava accumulando. E se quella stessa sera, uscendo per locali, lei avesse incontrato subito qualcun altro che gliel'avesse soffiata? Decisamente stava diventando un po' troppo catastrofico, già, assolutamente troppo.

Io adesso però, uff, mi tocca tornare in ospedale, faccio il turno serale e il mio Capo conta su di me.
... Però, però io voglio provarci con te, cioè, rivederti! Ed anche presto, se vuoi!
Quando sei libera? Nei prossimi giorni ho tutte le sere libere!... Tranne Domenica, a dire il vero.

... Sono un disastro...

[Margaret]

Non c'è nulla di male, credo: Annabeth Yates.
È un po' difficile non ricordarla, in effetti...

Yates, Annabeth Yates... ah, sì, certo che me la ricordo!
Simpatica, anche se un po' troppo superficiale per i miei gusti.

E visto che aveva lasciato Phoenix perché non era abbastanza alto per lei, proprio così tanto profonda non doveva essere.
Tralasciando quei commenti personali e che tali rimasero, l'americana invitò il ragazzo ad alzarsi e gli si piazzò di fronte, studiandolo con aria critica prima di ammettere che, pur essendo per lei alto - e lo era oggettivamente parlando, lo si notava con palese evidenza - comunque sicuramente rientrava nell'idea del prototipo maschile che lei aveva in mente, per carattere, pensieri ed aspetto fisico.
La domanda vera, però, era: ma a lui interessava essere preso in considerazione?
In realtà Margaret sapeva bene che lo spagnolo era interessato a lei, ma voleva che l'Infermiere lo ammettesse ad alta voce, in modo diretto, che avesse il coraggio d'invitarla ad uscire, insomma.
Attese, sorridente ed incoraggiante, che l'altro parlasse, osservando con interesse i suoi pensieri - nei quali la baciava, le accarezzava la guancia, le faceva capire direttamente, appunto, che voleva uscire con lei - che, ormai aveva cominciato a capirlo, molto probabilmente non avrebbero mai rispecchiato le sue azioni.
E infatti...

Ok ok, recepito il messaggio, eheheh...
... È vero, mi sei interessata subito a dire il vero, perché sì, insomma, sei veramente una ragazza... bella.

Sorrise, arrossendo leggermente a quelle parole, spostandosi i capelli dietro l'orecchio ed aspettando che continuasse a parlare.

Forse il mio commento non servirà a nulla, però... Il tuo ex fidanzato è stato davvero pazzo a pensare a chiunque altra.
Sei una perla molto, molto rara, di quelle che bisogna pregare di trovarne una in mezzo all'oceano, nemmeno il semplice mare.

Già, un pazzo... ma l'aveva fatto comunque, alla fine.
Eppure, per la prima volta in quei due mesi, Margaret si sentiva un po' più ottimista per il suo futuro, e probabilmente era tutto merito dello spagnolo.

Io adesso però, uff, mi tocca tornare in ospedale, faccio il turno serale e il mio Capo conta su di me.
... Però, però io voglio provarci con te, cioè, rivederti! Ed anche presto, se vuoi!
Quando sei libera? Nei prossimi giorni ho tutte le sere libere!... Tranne Domenica, a dire il vero.

... Sono un disastro...

Sorrise dolcemente, per quelle parole e per quel pensiero che rispecchiava in pieno la sua tenera goffaggine: eppure era chiaro che le intenzioni fossero sincere, e forse fu per questo che la Sanders si sentì ancora più portata a dargli una possibilità.

Domani sera, pub e poi cinema!
Ci vediamo qui per le 20, mi raccomando puntuale!

Non una domanda, bensì un'affermazione.
Margaret Sanders gli aveva dato un appuntamento, e non voleva sentire discussioni; ma probabilmente a Phoenix, di discutere, non sarebbe proprio passato per la mente.

[Fine]

[Jean-Drew]

Ristopub "Otherwise We Get Mad"
Periferia Londinese
5 Settembre 2109
Ore 22:45

CHECCOSA?!



Come sarebbe a dire "Abbiamo finito le salsicce"?
Cioè, organizzate voi una gara di resistenza a birra e salsicce... senza prendere una scorta epica di salsicce?

Ci scusiamo davvero per l'inconveniente, ma non pensavamo che... che...

Che? Che? Che?

... Che riusciste a mangiarne così tante...

Jean-Drew Sykes si diede una bella manata sulla fronte a mo' di schiaffo, chiudendo gli occhi e chinando la testa.
Ok, forse era vero che di salsicce ne aveva mangiate, come anche gli altri due ultimi concorrenti rimasti, ma era ugualmente una presa a male.
E adesso come avrebbe saputo chi era il vero vincitore? Il mangiatore seriale di salsicce e birra più potente e senza fondo della città?
Non c'era modo di saperlo perché le salsicce erano finite, porca miseria ladra! Si bevve l'ultimo sorso del settimo boccale di birra chiara doppio malto, facendo anche un bel rutto in segno di protesta, alzandosi dal tavolo della finale e dirigendosi di corsa verso il bagno.
No, non doveva mica buttare tutto fuori, ma aveva una pipì in serbo per la tazza di quelle da ricordare per i posteri, da raccontare ai nipoti.
Felpa primaverile bianca a strisce rosse, jeans nero e stivali dello stesso colore, assurdo che era da poco finito Agosto e in Inghilterra già facevano 15°. Una volta messa a tacere la vescica, il ragazzone di colore uscì fuori dalla toilette incontrando di nuovo il gestore del locale che stava parlando con una ragazza, una dei due finalisti per la precisione, la quale sembrava irata anche più di lui.

Vi assicuriamo che tutto il pasto è ugualmente offerto dal locale!

E ti credo!
Mica solo questo però, anche quello delle prossime tre visite, come minimo!
Giusto?

Chiese alla ragazza dal tipico accento inglese, volendosi far dare man forte nel guadagnarsi qualche pasto gratis nelle settimane successive.
Certo che quella tipa parlava proprio come uno scaricatore di porto con le emorroidi, complimenti per la finezza!
J.D. comunque era abituato a sentire ragazze parlare come lei, anche se non proprio tutti i giorni e non in tutti i luoghi del mondo.
Si trattavano per lo più di ricercate e catturate dai Sicari che poi doveva interrogare per arrivare ad estorcere loro informazioni.
Ad ogni modo, una volta concordato col gestore l'accordo per le cene a costo zero, quest'ultimo si allontanò lasciando il Commando e la duchessa da soli.

Per quel che vale, mi stavi seriamente spaventando!
Macinavi salsicce alla velocità del suono.
In quanto vincitore con te a pari merito, le mie congratulazioni vivissime!
Jean-Drew Sykes, per servirla ed, eventualmente, rimorchiarla, bella pulzella!

Sorriso furbo, divertito, e occhiolino da provolone piccante.

Spoiler:

Kelly

[Kelly]

[Londra, Periferia - 5 Settembre 2109 - Ore 22:45]

Cosa cazzo significa che non avete più salsicce?!

Il tono della londinese era incredulo, sbigottito e incazzato nero: come diavolo era possibile che durante una gara di birra e salsicce non ci fossero più quest'ultime? Aveva fatto chilometri, per modo di dire, per arrivare fin lì; aveva mollato a casa il suo ragazzo, malato, per poter partecipare a quella gara. E adesso che era ad un passo dalla vittoria, salvo rigurgiti improvvisi, quegli idioti dell'Otherwise erano a corto di salsicce? Una cosa inconcepibile, incomprensibile, imperdonabile! E a quanto pare non era l'unica a pensarla in questo modo. Uno dei finalisti, un osso duro a giudicare da come stava tenendo testa alla Everett, si era indignato nel suo stesso identico modo, dando addosso ad uno degli organizzatori di quella competizione.

Ci scusiamo davvero per l'inconveniente, ma non pensavamo che... che...

Che? Che? Che?

... Che riusciste a mangiarne così tante...

E la gara per cosa l'avete messa a fare, allora?
Senti bello, meglio se trovi una scusa migliore perchè questa fa davvero cagare!
Vedi? Lui sta già correndo in bagno!

In realtà l'uomo di colore doveva espletare altri tipi di funzioni corporali, ma la Everett poco si curava di quei dettagli, anche perchè il soggetto in questione non era lì presente a smentire - o confermare- la sua versione dei fatti. Invece, a subire le sue angherie fu il povero ragazzo che si stava sorbendo un'arringa -molto Montesquieu style- sul perchè e sul per come il mancato approviggionamento di salsicce fosse un'offesa bella e buona a tutti coloro che avevano sperato di vincere quella gara e che come tale si sarebbe lamentata col proprietario del locale per aver interrotto in quel modo il round finale.

Vi assicuriamo che tutto il pasto è ugualmente offerto dal locale!

Grazie al cazzo!

E ti credo!
Mica solo questo però, anche quello delle prossime tre visite, come minimo!
Giusto?

Sarebbe il minimo per ripagarci! Io direi anche quattro, giusto per non farci mancare nulla

Insomma, i due concorrenti/avversari si stavano alleando per spillare cene gratis all'Otherwise we get mad, e a quanto pare ci stavano riuscendo ampiamente, almeno a giudicare dal tono accondiscendente del ragazzo che assicurò loro dei buoni pasto assolutamente e deliziosamente gratis! Questo però non servì a far tornare il buonumore alla ragazza: Evan era rimasto a casa a causa di un brutto virus intestinale, cosa che l'aveva costretto a stare seduto sulla tazza del cesso ventiquattro ore su ventiquattro. Solo dopo molte sue insistenze, Kelly si era decisa ad uscire ugualmente, convinta che almeno Vergil o Calvin sarebbero stati assieme a lei: invece i due traditori le avevano dato entrambi buca, chi per un impegno improvviso chi per una una conquista, lasciando la bionda inglese ad affrontare quella competizione completamente da sola.
Si era forse fatta spaventare da quella situazione? Per nulla. Lo spirito competitivo della Everett era venuto fuori quasi subito, facendole macinare salsicce su salsicce in pochissimo tempo e soprattutto bere litri e litri di birra a più non posso. Probabile che da un momento all'altro avrebbe ruttato tutto ciò che aveva ingurgitato e sarebbe dovuta scappare in bagno, anche lei, a tirare fuori tutta la birra bevuta; ma tutto questo avrebbe avuto un sapore migliore se solo avesse potuto vedere effettivamente come sarebbe andata a finire quella gara.
Stava quasi per andare a prendere il proprio giubbotto di pelle e andarsene, quando il concorrente numero uno -l'avversario più temibile secondo il suo giudizio- le si parò davanti con un sorriso amichevole e uno sguardo anche fin troppo amichevole, presentandosi alla bella inglese.

Per quel che vale, mi stavi seriamente spaventando!
Macinavi salsicce alla velocità del suono.

A chi lo dici!
Ti sei scolato almeno dieci litri di birra in dieci minuti: uno spettacolo!

In quanto vincitore con te a pari merito, le mie congratulazioni vivissime!
Jean-Drew Sykes, per servirla ed, eventualmente, rimorchiarla, bella pulzella!

Sykes?

Chiese incuriosita, visto che il suo ex-professore di Babbanologia, buon'anima, portava lo stesso identico cognome. Ed era nero. Non che tutti i neri dovessero essere per forza imparentati o roba simile, ma le due, chiamiamole, coincidenze fecero supporre alla ex-Tassorosso la possibilità di avere di fronte a sè un parente, vicino a lontano, del caro buon vecchio Logan.
In ogni caso, una persona decisamente interessante.

Kelly Everett, pronta a farsi rimorchiare e anche offrire un altro boccale di birra...
...se ce la fai, ovviamente!

Lo provocò, togliendosi il cappello da cowboy e consegnandolo al legittimo proprietario, un affezionato cliente dell'Otherwise che aveva perso miseramente contro la bella londinese, scommettendo il suo prezioso copricapo. Kelly non era così stronza da tenerselo e quel gesto avrebbe fatto comprendere al ragazzo che, dietro lo sguardo da zoccola e la parlantina spiccia e volgare, batteva un cuore gentile a modo suo. Un cappello che comunque si sposava divinamente col vestiario scelto, per quella sera, dalla ragazza: jeans chiari, camicetta a quadretti con risvolti rossi e gli immancabili stivali texani ai piedi, i suoi preferiti. Vista l'elevata temperatura -sia all'interno del locale, sia corporea a causa di tutto l'alcool che aveva ingerito- la Everett aveva annodato i lembi della sua camicia, tirandola su per scoprire la pancia e i fianchi, messi in risalto dai pantaloni, molto attilati.

Allora bel maschione: la fai arrivare questa birra o vuoi lasciarmi a bocca asciutta ancora per molto?

Decisamente voleva che l'altro intendesse il doppio senso, mentre si dirigeva verso un bancone facendo ondeggiare i fianchi abbastanza da far risaltare il movimento di quelle chiappe stratosferiche che si ritrovava.

[Jean-Drew]

A chi lo dici!
Ti sei scolato almeno dieci litri di birra in dieci minuti: uno spettacolo!

Dieci magari no, cinque di sicuro!
Beh in fondo la gradazione alcolica era abbastanza sotto controllo...
Se mi davano una rossa doppio malto ero steso con la stessa quantità in dieci minuti!
In quanto vincitore con te a pari merito, le mie congratulazioni vivissime!
Jean-Drew Sykes, per servirla ed, eventualmente, rimorchiarla, bella pulzella!

Sykes?

Sì, perché, il mio cognome non ti è nuovo?
Magari hai conosciuto mio fratello Nigel o mio fratello Logan, rispettivamente minore e maggiore.
Io sono il mediano, però in verità anche il più simpatico, ma meglio che loro non lo sappiano, potrebbero offendersi!

Quelle sì che erano piacevoli coincidenze: incontrare una ex allieva del fratello più grande in una sfida del genere.
J.D. continuava a chiedersi, osservando la mise e le forme della ragazza di fronte a lui, come avesse fatto Logan a trattenersi dal trombarsele tutte di santa ragione. Sì, certo, il fatto che alcune di loro fossero minorenni giocava a sfavore, ma quelle del settimo anno ormai potevano tranquillamente darla via come il pane quindi perché non approfittarne? Quel cavolo di Auror non l'avrebbe capito mai e poi mai!

Kelly Everett, pronta a farsi rimorchiare e anche offrire un'altro boccale di birra...
... se ce la fai, ovviamente!

Ad offrire sì, a condividere direi proprio che passo!
Acqua, acqua freschissima e al massimo un po' effervescente, devo cacciare via l'alcol altrimenti domattina vedrai che mal di testa che mi ritrovo!
Kelly, wow, una mia ex si chiama Kelly, chissà che fine ha fatto, non è che sei tu per caso?
In fondo da quel che ricordo era bionda ma non la vedo da circa sei anni...

Era ovvio che scherzasse palesemente, ma il ragazzo era fatto così, molto buontempone, molto alla mano, molto... Sykes!
La accompagnò fino ad un tavolo appartato da due, lontani dal fracasso e dal frastuono della gente ubriaca che urlava o litigava.
Mentre camminavano, la londinese avanzò volutamente per provocarlo, mostrando la generosa mercanzia del fondoschiena.
Porca miseria, quelle sì che erano delle chiappe con "C" maiuscola! Inoltre il look da cowgirl le donava abbastanza da renderla pro stupro.

Allora bel maschione: la fai arrivare questa birra o vuoi lasciarmi a bocca asciutta ancora per molto?

Sia mai che una signorina per bene e a modo come Voi rimanga a bocca asciutta.
Non lo permetterei mai e poi mai...

Le fece un occhiolino, sedendosi di fronte a lei, mentre faceva cenno al cameriere di avvicinarsi e prendere le ordinazioni.
Per Kelly quindi un'altra birra, ma 'sta volta fu una bella scura, come scura era la pelle del ragazzo intento a rimorchiarla.
Lui invece, come premesso prima, una bella bottiglia da un litro d'acqua fresca e dissetante, così da riempire un altro poco la vescica.
Per mantenere lo stomaco attivo un fritto misto per due, così da non farsi mancare proprio niente.

Allora, cosa mi puoi raccontare di te, a parte che sei single?
Io ho ben poco da dire: sono un Commando e un MagiPsicologo, ma quest'ultimo solo all'occorrenza, non ho un mio studio privato.
27 anni ed ho studiato naturalmente nella tua stessa scuola, nella Casata della cara Priscilla, per la precisione!

Ecco a voi, buona permanenza!

Grazie caro!
... Dicevamo?

[Kelly]

Sì, perché, il mio cognome non ti è nuovo?

Per nulla!

Magari hai conosciuto mio fratello Nigel o mio fratello Logan, rispettivamente minore e maggiore.

Ma certo, Logan Sykes! E' stato il mio professore di Babbanologia per qualche tempo...
Ho sempre trovato inutile quella materia, ma lui era simpatico e divertente!

Anche perchè una natababbana come lei poco si curava di come i maghi vedessero il mondo dei babbani. Solitamente frequentava le lezioni di Logan giusto quando era Cappie a convincerla a farlo (lei che le trovava eccezionali, pur essendo una mezzosangue) e doveva ammettere con sè stessa che il caro professor Sykes era capacissimo di fare il suo lavoro, specie quando si trattava di rendere una lezione leggera e interessante. Un vero peccato che avesse lasciato la cattedra: quella svampita della Moreau riusciva ad andarle ben poco a genio.

Ad offrire sì, a condividere direi proprio che passo!

Ma come! Mi deludi così?

Acqua, acqua freschissima e al massimo un po' effervescente, devo cacciare via l'alcol altrimenti domattina vedrai che mal di testa che mi ritrovo!
Kelly, wow, una mia ex si chiama Kelly, chissà che fine ha fatto, non è che sei tu per caso?
In fondo da quel che ricordo era bionda ma non la vedo da circa sei anni...

Sei anni fa avevo tredici anni, dubito di essere io quella Kelly...
Ci hai provato, ma non è andata: come scusa però non è male!
Sono stata rimorchiata in modi ben peggiori!

Rise divertita, non le dispiacevano i ragazzi allegri e simpatici, che sapevano come farla divertire con i loro metodi di approccio spesso fuori dal comune. Jean-Drew aveva dalla sua il fascino del ragazzo comico, ma anche quello di una persona adulta -si vedeva che non era giovane quanto la Everett- e un fisico che secondo la stima della londinese non doveva essere per niente male. Per il momento, però, la ragazza si limitò ad un flirt leggero e senza impegni, giusto perchè le andava a genio quel Sykes. E perchè voleva farsi offrire un altro boccale di birra, ovvio!
Si sedettero quindi ad un tavolino appartato, Kelly facendo ondeggiare il fondoschiena da urlo giusto per incantare un po' lo sguardo del bel maschione che aveva appena rimorchiato. Ordinò JD per entrambi, prendendo alla bionda inglese della birra scura, un gesto molto gentile da parte sua e che la Everett apprezzò con un sorriso.

Allora, cosa mi puoi raccontare di te, a parte che sei single?- non smentì le parole dell'altro, in fondo non trovava necessario dover far sapere per forza che lei fosse fidanzata con Evan, un Evan che in quel momento se ne stava beatamente (per modo di dire) a casa, sperando che non gli venisse un altro attacco di dissenteria -Io ho ben poco da dire: sono un Commando e un MagiPsicologo, ma quest'ultimo solo all'occorrenza, non ho un mio studio privato.
27 anni ed ho studiato naturalmente nella tua stessa scuola, nella Casata della cara Priscilla, per la precisione!

Quindi eri un Corvo!
Mai andata d'accordo con i Corvi, ce n'era uno, un certo Garurumon, Gororomon...insomma non ricordo il nome, ma sembrava uscito da qualche cartone animato giapponese!
Si credeva 'stocazzo e guardava spesso con disprezzo noi Tassorosso...- ecco spiegato il motivo di tanto astio- Un vero peccato che mi sia diplomata prima di riuscire a ficcargli la bacchetta su per...vabbè, insomma hai capito no?

Meglio evitare certe uscite di stile e non certo perchè la londinese si vergognasse di usare un quel tipo di linguaggio. Passare tutto il suo tempo insieme al magiavvocato Montesquieu richiedeva un grande sforzo nel controllare la propria parlantina, provando a depurarla da tutti i volgarismi alla quale la Everett era abituata. Un esercizio che spesso tentava di replicare anche fuori dall'ufficio, in maniera da non ritrovarsi un giorno o l'altro a rispondere in maniera poco consona a qualche cliente o peggio al proprio capo.

Ecco a voi, buona permanenza!

Grazie caro!
... Dicevamo?

Che sei un Commando e un MagiPsicologo, hai 27 anni e due fratelli, di cui il maggiore insegnava Babbanologia ad Hogwarts. Ho dimenticato qualcosa?- chiese divertita, lanciando un'occhiata un po' più lunga e interessata al ragazzo-E a quale tipo di plotone appartieni, esattamente?- se ne intendeva, visto che passava la maggior parte del tempo al Ministero della Magia -Io invece ho 19 anni e sono segretaria di un difensore legale che lavora al Ministero- lo informò, riassumendo il tipo di occupazione che svolgeva tutti i giorni, evitando però di menzionare il nome del suo capo. Faceva sempre un certo effetto sugli altri, una reazione che la Everett si sarebbe evitata volentieri -Ho tre fratelli ma a differenza tua sono io la maggiore. E anche la prima strega della famiglia...

Stava fornendo un sacco di informazioni sulla propria vita privata, ma c'era da dire che JD sapeva come mettere a proprio agio una ragazza, specie se questa ragazza partiva già ben disposta nei suoi confronti.

Sarebbe stato divertente brindare insieme, ma sarebbe un'oscenità farlo con l'acqua...
Sicuro di non volermi fare compagnia?

E chi vuole intendere intenda, come dice il famoso detto!