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Sulaibiya

MessaggioInviato: 16/09/2014, 11:00
da Monique
Sulaibiya è una piccola città del Kuwait che si distingue per il suo alto livello tecnologico: al suo interno, infatti, sono presenti numerosi laboratori di ricerca ed università d'avanguardia.
A nord-ovest della città è presente una zona desertica ed assolutamente inospitale da cui la maggior parte della popolazione si tiene saggiamente alla larga.


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Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 16/09/2014, 14:01
da Estia
~ Castello dell'Erede del Fuoco • 3.12.08 • 4.32 p.m. ~


Mi avete fatto chiamare, Madre?

Sì, Estia.
Vieni, siediti qui con me.


Lo sguardo dell'Erede del Fuoco si fece immediatamente più serio, intenso, con una sfumatura preoccupata e grave.

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Non capitava spesso che la madre o il padre la mandassero a chiamare per parlare con lei a tu per tu… era chiaro che si trattasse di qualcosa d'importante.
Annuendo, l'Erede si sedette sulla poltroncina situata alla destra di quella della madre, le mani posate in grembo ed un portamento elegante e composto.

Ditemi Madre, vi ascolto.

La donna, però, preferì far seguire i fatti alle parole, e per questo motivo passò alla figlia la stessa pergamena che era stata spedita ai Capi delle Gilde, e che ogni Guida Druidica aveva sottoscritto in accordo con le famiglie degli Eredi.

E così le Gilde sono state informate… molto bene.
Sarà interessante vivere per qualche giorno tra i Terran, conoscerli meglio ed apprendere come vivano giorno dopo giorno la presenza della Trama e del Mana nel loro spirito.


Sono felice tu sia pronta a vedere il lato positivo di questa esperienza… ma cerca di rimanere coi piedi per terra, d'accordo?

Perdonatemi Madre, ma non riesco a seguirvi… - commentò Estia con la fronte corrugata in un'espressione perplessa.

Vedi, bambina mia… ti conosco abbastanza bene da sapere che, dentro di te, quest'occasione sarà un modo per sfuggire ad una realtà che consideri opprimente.

Madre…

Non preoccuparti Estia, lo capisco.
Il Fuoco dentro di te arde e brucia di passione, di curiosità, di apertura verso ciò che si trova fuori da queste mura: tra qualche anno tu e Rawyn vi sposerete, e capisco che vorresti approfittare di questo tempo per vedere il mondo… perciò hai la mia benedizione.


La tua… benedizione?

Esattamente: soddisfa la tua curiosità nei limiti del possibile, scopri tutto ciò che puoi sulle Gilde e sui maghi che ne fanno parte, ed esci dai suoi confini senza eccedere… ma preparati poi a tornare a casa e ad adempiere ai tuoi doveri, d'accordo?

… sì, Madre.

Sapevo che ne saresti stata felice.
Puoi andare ora… a più tardi, tesoro.


Estia si limitò a salutare la Jinn con una riverenza, dandole le spalle per uscire dalle mura del Castello - senza mai superare i confini della sua proprietà, naturalmente; lì, Rikku la stava aspettando, e non appena la vide planò dolcemente verso la padrona per posarsi sulla sua spalla.

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Sentito, Rikku?
Tra un paio di mesi lascerò il Castello per vivere qualche giorno nella Gilda Terran, e alla fine…
- lieve sospiro - … rinchiudermi qui dentro, e finire i miei giorni come i miei genitori.

Una punta di amarezza colorò la sua voce verso la fine, gli occhi fiammeggianti di Rikku che la fissavano intensamente.

Pensi sia così sbagliato volere di più, dalla vita, quando mi è stato dato già così tanto? - le chiese, ascoltando il verso rassicurante dell'aquila di Fuoco che strusciò il capo incendiato, ma non letale per lei, contro la sua guancia, scaldandola.

… vieni.
Andiamo alla sorgente, ho bisogno di pensare.


~ Fine Auto-Conclusiva ~

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 25/10/2014, 22:02
da Estia
~ Castello dell'Erede del Fuoco • 17.02.09 • 6.05 a.m. ~


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Non riusciva a dormire.
Appena chiudeva gli occhi lo rivedeva di fronte a sé, percepiva la sua presenza, il suo odore, il tocco delle sue mani sul corpo e delle sue labbra sulla propria bocca: a quel punto si svegliava, col cuore in gola, e gli occhi divenivano lucidi non appena si rendeva conto che lui non era lì accanto a sé.
Mai avrebbe pensato che potesse succedere a lei, e soprattutto non dal momento in cui era già promessa ad un altro uomo: ma l'Equilibrio aveva deciso diversamente, spingendo il proprio Fuoco verso un Vento diverso da quello che era stato scelto per lei… ed il cuore aveva completato l'opera. Si era ritrovata innamorata del Terran al primo sguardo, e alla fine di quella settimana non aveva potuto fare altro che lasciarlo col pensiero che nulla, nulla le avrebbe impedito di tornare da lui.
Il rientro, a dire, il vero, era stato piacevole: sua madre e suo padre l'avevano aspettata all'ingresso del Castello -la prima sorridente all'idea di riabbracciarla, il secondo ben più serio perché mai, da che Estia se lo ricordava, era stato un genitore troppo espansivo.


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Estia, tesoro… bentornata!

Grazie, Madre.
È bello essere di nuovo a casa.


Ti senti stanca, cara?
Vuoi riposarti un po' prima di raccontarci com'è andata la tua settimana tra i Gildati Terran?


Sì Madre, ve ne prego.

Vai pure cara, abbiamo tutto il tempo per parlare.

Vi ringrazio.
Madre, Padre…


Aveva preferito prendersi un paio d'ore per sé, per riflettere seduta sotto la finestra della propria camera: aveva ripercorso mentalmente ogni istante passato insieme, dal primo sguardo che si erano scambiati alle prime carezze tra le dita delle loro mani, dal primo bacio alle chiacchierate private nella stanza di lui… alla notte in cui avevano fatto l'amore, perché voleva che, in ogni caso, Typhon fosse stato l'unico a cui aveva concesso la parte più intima di lei.
Una parte di sé avrebbe persino voluto scappare da quel Castello che per anni aveva rappresentato la sua più grande sicurezza per correre nuovamente tra le sue braccia, per essere avvolta dal suo Elemento che fomentava il proprio, facendolo sentire completo come mai prima: tuttavia non poteva certo dimostrarsi così vigliacca, soprattutto perché il loro amore dipendeva, in parte, dalla capacità dell'Erede del Fuoco d'imporsi sulla volontà dei genitori e sulle regole della tradizione druidica.
Così, armata di coraggio e dal ricordo di Typhon ancora perfettamente percettibile dentro di sé, la giovane donna era scesa nel salone principale, pronta alla peggiore discussione della sua vita.


Tu… tu che cosa?!

Mi avete sentita, Padre.

Come osi rispondermi in questo modo?!
Sette giorni tra i Terran e già non ti riconosco più!


Sto solo cercando di essere sincera!
Mi avete insegnato che l'onestà è una delle virtù principali dell'uomo giusto, ed è proprio perché voglio esserlo fino in fondo che ve lo sto dicendo… non posso sposare Rawyn, non lo amo!


Ma cara, non lo amavi nemmeno prima, o sbaglio?

Lo sguardo di Estia si era fatto dispiaciuto e triste a quelle parole.

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È vero… ma non ero innamorata di nessun altro.
Quando ho conosciuto Typhon, però, ho capito cosa volesse dire veramente amare una persona, e se prima potevo anche accettare di sposare Rawyn perché tanto il mio cuore non apparteneva a nessuno, ora non riuscirei più a guardarmi allo specchio se lo facessi!
- piccola pausa - Madre, vi giuro che non l'ho fatto apposta, né l'ho premeditato.
È successo, ed ora sento che il mio intero essere appartiene a lui, che non potrebbe essere diversamente.


Non posso credere che tu stia davvero facendo questo discorso, sono così profondamente deluso da te che non riesco nemmeno a guardarti in volto!

Mi dispiace che tu la veda in questo modo, Padre… ma non cambierò idea, né rinnegherò i miei sentimenti.
Amo Typhon Seal, e se necessario sono pronta a rinunciare al mio ruolo di Erede per questo.


Estia!
Ma cosa dici?!


Solo la verità, Madre.
Sono disposta a qualsiasi cosa per poter stare con la persona che amo, e se voi riterrete che questi sentimenti interferiscano col mio ruolo come Erede, con la mia capacità di rappresentare il Fuoco e i Druidi… allora evidentemente non sono la persona più adatta a ricoprire questa carica, ed è giusto che non lo faccia più.


… abbiamo organizzato una festa per il tuo ritorno.
Vai a prepararti, io e tua madre abbiamo molto di cui parlare.


Sì, Padre.


Una vittoria? Una sconfitta?
Estia l'aveva considerata una prima conversazione a metà tra le due, non abbastanza positiva da farla sentire tranquilla ma nemmeno così negativa da spingerla a pensare al peggio.
Appena tremante ma ben decisa a mantenere la posizione -perché non sarebbe potuto essere altrimenti- aveva lasciato il salone per chiudersi nella propria stanza e lì prepararsi per la festa che, quella sera, celebrava il suo ritorno al Castello e tra i Druidi: di tutte le persone presenti, colei che Estia aveva rivisto con più piacere era stata la migliore amica, l'Erede del Fulmine.


Solo tu potevi innamorarti di un Terran!

Pensi che ci sia qualcosa di male in questo, Miui?

Io? Assolutamente no!
Ma non mi sembra che tuo padre l'abbia presa molto bene…


No, infatti.
Credo non abbia smesso di parlare con mia madre da quando ho rivelato loro le mie intenzioni.


Entrambe le Eredi avevano voltato lo sguardo in direzione dei genitori di Estia, intenti a discutere animatamente in un angolo del salone.

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L'hai già detto a Rawyn?

Non ho ancora avuto modo di parlargli…
Ma so che verrà al Castello domani e gli parlerò in quest'occasione.


Sei nervosa?

Un po', forse.
Non vorrei fargli del male, tengo a lui… posso solo sperare che capisca e lo accetti, alla fine.


Fossi in te non ci giurerei…


Estia aveva deciso di non essere così pessimista, dando il beneficio del dubbio all'Erede del Vento: con Miui, semplicemente, si congedò con un abbraccio, e chiedendole il favore di dire a Typhon che stava bene, che andava tutto bene e che gli avrebbe scritto il prima possibile; l'amica, dal canto suo, aveva anche tutta l'intenzione di scoprire se questo Terran fosse serio con lei -e quanto- ma era qualcosa che l'altra avrebbe scoperto solo in un secondo momento.
Era andata a dormire molto tardi, e alla fine si era rigirata talmente tanto tra le lenzuola da passare la notte in bianco, nervosa per l'assenza di Typhon e per l'idea di dover parlare con Rawyn, il giorno successivo.
L'aveva incontrato di mattina, dopo colazione, quando si era presentato sorridente e felice di vederla: aveva sorriso, Estia, perché ad essere sinceri anche lei era felice di vederlo -gli voleva bene, al di là di tutto- per poi proporgli di passeggiare in giardino lontano da orecchie indiscrete; preferiva parlare di una questione tanto delicata come quella in privato, e soprattutto le sembrava giusto che lo sentisse direttamente da lei, e non magari dai genitori o quando la voce si fosse sparsa.
In cuor suo aveva sperato fino all'ultimo che tutto si risolvesse per il meglio, come per Miui con Fywir e il Druido che amava in segreto, con la placida accettazione dell'Erede del Ghiaccio… lo aveva sperato davvero.


Mi sembri a disagio, Estia… cosa c'è che non va?
Qualcuno tra i Terran ti ha infastidita? Posso occuparmene personalmente, se è questo che ti preoccupa.


No no, non è successo niente.
Al contrario, sono stati tutti assolutamente gentili e cortesi con me… però devo parlarti di una cosa Rawyn, è molto importante.


Ti ascolto.
Cosa succede?


Io… io non posso più sposarti.

L'aveva visto inarcare un sopracciglio, un leggero sorriso stupito e a tratti incredulo sul volto.

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… scusami?

Lo so che… insomma, so che era già tutto deciso ed organizzato, ma io non… non posso più diventare tua moglie, mi dispiace ma non posso!

Estia, cosa stai dicendo?

Sto dicendo che non voglio più diventare tua moglie Rawyn…

Ma perché?
Ho fatto qualcosa di male, ti ho offesa in qualche modo…


No! No, Rawyn tu non c'entri nulla! - aveva scosso la testa, un'espressione mortificata e colpevole negli occhi - Tu sei un ragazzo fantastico, ed io ti voglio bene, davvero, ma… mi sono innamorata di un altro.
È per questo che… che non posso più sposarti.


Ti sei… innamorata?

Sì…
È successo improvvisamente, senza che potessi controllarlo o farci nulla… e lui ricambia i miei sentimenti, vogliamo stare insieme, perciò…


Chi è?

Come?

Chi è la persona di cui ti sei innamorata?

Ha davvero importanza?

Rispondimi Estia, ho il diritto di saperlo.

… è un Terran del Vento.
Si chiama Typhon Seal, è stato la mia guida durante la visita al villaggio.


… capisco.

Davvero? - aveva alzato la testa verso di lui, sorridendo con aria sollevata - Mi lascerai sposarlo, allora?
Oh, Rawyn…


No.

Il sorriso le era morto sulle labbra.

N-No?

No.

Ma… hai detto che…

Ho detto che avevo capito, non che me lo sarei fatto andare bene.
Non mi farò da parte, Estia, è meglio che tu lo sappia fin da subito.


Rawyn, ma… io non ti…

Non mi ami, l'ho capito.
Ma sono altrettanto convinto che ti renderei felice col tempo, e che di sicuro non possa essere un Terran la persona giusta per te… soprattutto una mia patetica imitazione.


Lo sguardo di Estia si era raffreddato a quelle parole.

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Sei un insolente.

No, sono un realista.
Io sono il simbolo vivente del legame tra uomo e Vento, quindi lui mi è automaticamente inferiore.
Vuole sfidarmi? Lascia che il tuo Tifone si faccia avanti, lascia che mi fronteggi… ma quando l'avrò battuto e tu sarai mia, ricordati le mie parole: le Principesse sposano i Principi, non i mendicanti agli angoli delle strade: a loro è già tanto che venga permesso baciare la terra dove i nobili camminano.


Rawyn!
Non ti permetto di parlare così del ragazzo che amo.


D'accordo d'accordo, hai ragione.
Non parlerò più di lui, ma non ti dimenticare di una cosa… fino a che il tuo Terran non mi sfiderà pubblicamente e non mi avrà battuto, tu resti la mia promessa sposa.
E non ho alcuna intenzione di arrendermi con te, dovresti sapere quanto io sia testardo.


Le aveva fatto una carezza delicata in volto, a cui però Estia era sfuggita facendo un passo indietro; Rawyn, dal canto suo, non si era scomposto, limitandosi a sorriderle quasi beffardo.

Verrò a trovarti domattina, per oggi ti sei agitata anche troppo.
Buona giornata, mia bellissima sposa.


Rawyn…

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Le aveva dato un bacio sulle labbra, a tradimento, a cui Estia aveva reagito spingendolo via e posandosi le dita sulle labbra con gli occhi lucidi di rabbia e dispiacere: non voleva che la sua bocca avesse un sapore diverso da quello di Typhon, voleva conservarne il ricordo sulle labbra fino a che non avesse potuto renderlo di nuovo vivo perché accanto a lui.
Aveva abbassato gli occhi e l'aveva osservato andarsene, scuotendo il capo con una lacrima dispettosa che le rigava la guancia e sentendo il proprio cuore pesante ed oppresso.


Da quella mattina, Rawyn era passato a trovarla ogni giorno, parlandole di tutto e di più come nulla fosse, ma senza più provare a baciarla; Estia, dal canto suo, non aveva avuto la forza di mandarlo via, ma si era sempre tenuta a debita distanza, trattandolo freddamente: attendeva ancora che i suoi genitori accettassero d'incontrare Typhon e gli dessero la possibilità di sfidare l'Erede del Vento, ma seppur non volesse metter loro fretta -col rischio d'indispettirli- era ben consapevole che non avrebbe resistito a lungo. Per questo motivo, però, non aveva ancora scritto al ragazzo, poiché desiderava che la sua prima lettera coincidesse con la conferma della possibilità di vedersi, e potersi nuovamente riabbracciare.
Sospirò, in quell'ennesima nottata insonne, spostandosi dalla finestra per stendersi sul proprio letto e rannicchiarsi sotto una coperta, ad occhi socchiusi: poteva quasi sentire la sua voce cantare, pronunciare il suo nome, dirle che l'amava… ed era l'illusione più bella del mondo.

~ Fine Auto-Conclusiva ~

Re: L'Aia

MessaggioInviato: 29/01/2015, 17:32
da Typhon
Porca...
... p*****a...
Questa è tutta roba tua?


No, naturalmente no...

Aaahhh ecco, mi sembrava un po' troppo...

Ci sono ancora tutta la parte anteriore del giardino interno, la foresta che circonda per intero il Castello e la grotta termale, solo che da qui non si vedono!

... Ah...
Va beh sì, insomma, tipo "due camere e cucina", già...
... Lasciamo perdere, andiamo.


Seguendo i consigli della fidanzata, all'interno di quel luogo invece che prenderla per mano le diede il braccio, così che potessero camminare esattamente come due nobili medievali. A dire il vero gli faceva davvero strano camminare in quel modo, ma l'idea della ragazza di non far comparire servitù a destra e sinistra lo aiutò moltissimo nel ritrovare un minimo di pace interiore. Ogni angolo del Castello era sfarzoso, elegante, maestoso e soprattutto costoso. Arazzi grandi come tappeti persiani, tappeti persiani grandi come arazzi, lampadari enormi di cristallo (o era diamante? Il Drago preferì non chiedere per la propria salute emotiva) e candelabri d'oro massiccio con delle candele eterne le quali emanavano un fuoco rosso intenso, che quasi scottava al sol guardarlo. Decorazioni di velluto rosso, dipinti che ritraevano diversi esponenti delle famiglie passate probabilmente, mobili di legno pregiatissimo e portoni così pesanti ed imponenti da mettere quasi soggezione.
La loro meta era il Salone di Ingresso, dove in teoria li stavano aspettando il padre e la madre di Estia.
Infatti, non appena fecero il loro ingresso, la ragazza corse subito ad abbracciarli, affettuosa e spontanea.

Madre, padre...

Estia, cara, bentornata a casa.
Sei stata bene fuori dal Castello?


Sì madre, mi sono divertita ed ho imparato molto.
Vorrei presentarvi...


E fu lì che il Drago si fece avanti con aria seria, ancora in silenzio e un poco agitato.

Typhon Seal, Terran della Terra e del Vento... nonché la persona che amo.

Typhon, benvenuto al Castello.
Immagino che questa sia una realtà nuova, per te...


Constatazione piuttosto ovvia, moglie mia.
Per quel che ne so, i Gildati vivono in villaggi che differiscono totalmente dalla nostra dimora.


È un vero piacere e un onore incontrarVi.
Ad essere sincero, il concetto di Castello non mi è così estraneo.
La Scuola di Magia che ho frequentato è grande più o meno quanto la Vostra illustre dimora.


Era certo che il padre lo avrebbe fissato in modo molto poco accomodante, ma ormai era abituato alle occhiatacce di quel tipo.
Una volta che si affrontava lo sguardo inquisitorio di Sandyon Vastnor, tutto il resto dei padri diventano agnellini al confronto.

Madre, posso mostrare a Typhon il Castello prima di pranzo?

Naturalmente cara, c'è tempo prima che tutto sia pronto.
Ho chiesto ai cuochi di preparare un banchetto speciale in onore del nostro ospite, servendo anche carne e pesce.


Oh, grazie, gentilissimi.

Tu consumi carne e pesce?

In minore quantità rispetto al passato.
Da quando sono un Erbologqo, ho imparato ad apprezzare molto di più le delizie vegetali.
Minestroni, zuppe e via dicendo...


Non era affatto una bugia per risultare loro più simpatico. A Typhon non piaceva mascherare la verità, specie per cose così poco importanti.
Certo, c'era una cosa a base di carne che adorava più di qualsiasi zuppa o minestra, ovvero lo spezzatino di pollo, ma evitò di menzionarlo.

Andate, comunque, è una bellissima giornata per passeggiare.
Ah, Estia... oggi saremo soli, ma domani saranno presenti anche gli altri Eredi, le loro famiglie, ed un gruppo di Druidi scelti... confido che entrambi saprete mantenere un comportamento diplomatico.


Ma perché, cosa pensa che potremmo fare?
Mica mi metto a pomiciarla davanti a tutta la corte...


Non temere padre.
Vieni, avremo tempo per parlare.


Presa sotto braccio la fidanzata, si diressero quindi all'esterno, ma non prima che il Drago rivolgesse un inchino verso la sua famiglia, per rispetto.
Una volta giunti presso un giardino interno, con portici di marmo, panchine di pietra e un gazebo gigante con tavolini e sedie, Estia si informò se il Terran si sentisse bene e tranquillo, forse un po' preoccupata ma dentro di sé consapevole che come primo incontro non era andato affatto male, non per gli standard dei propri genitori. Typhon, dal canto suo, tirò ugualmente un bel respiro, visto che comunque stare a contatto con quelle persone era molto pesante per la psiche e la tranquillità interiore. Per fortuna che la Terra in lui lo aiutava a comportarsi a dovere.

... come ti senti?

Sto bene, non mi sottovalutare!
Insomma, quale sarà il programma prima di metterci a tavola?
Mi faresti vedere la caverna termale?
Devo dire che è la parte che più mi incuriosisce, perché immagino che la tua camera per ora sia off limits...

Re: L'Aia

MessaggioInviato: 29/01/2015, 18:42
da Estia
... Ah...
Va beh sì, insomma, tipo "due camere e cucina", già...


Come?

... Lasciamo perdere, andiamo.

Seppur non avesse capito con esattezza cosa Typhon intendesse dire, Estia lo prese sottobraccio ed attraversò con lui tutto il giardino interno - la zona posteriore di esso, ovviamente - fino ad arrivare all'interno del Castello ed entrarvi: ora che aveva vissuto un poco nel mondo dei maghi "normali" immaginava bene quanto tutto ciò potesse risultare estraneo per il Terran, mentre invece per lei ogni cosa, dall'arazzo appeso alla parete, al vaso di porcellana pregiata, al tappeto persiano, sapeva di casa e la riportava indietro nel tempo, ai ricordi d'infanzia.
Nel Salone principale, i Jinn del Fuoco attendevano l'arrivano della figlia, che abbracciarono con calore quando fu loro davanti prima di concentrarsi sul Seal e dargli il benvenuto in casa loro.

È un vero piacere e un onore incontrarVi.
Ad essere sincero, il concetto di Castello non mi è così estraneo.
La Scuola di Magia che ho frequentato è grande più o meno quanto la Vostra illustre dimora.


Typhon mi ha mostrato il luogo dove ha studiato, il Castello di Hogwarts... in effetti le dimensioni sono simili a casa nostra, solo che lì vi risiedono migliaia di studenti! - confermò Estia con un sorriso dolce, facendo da ponte tra il fidanzato ed i genitori.

Chiese poi ad entrambi il permesso di uscire a fare una passeggiata col ragazzo prima di pranzo che, seguendo i gusti dell'ospite, avrebbe contemplato anche carne e pesce, oltre ai piatti vegetariani.

In minore quantità rispetto al passato.
Da quando sono un Erbologo, ho imparato ad apprezzare molto di più le delizie vegetali.
Minestroni, zuppe e via dicendo...


E lo spezzatino di pollo.
Estia ci ha detto che è il tuo piatto preferito...


L'ho detto e lo confermo!
Typhon ne va matto, e le nostre cuoche ne preparano uno delizioso... ti piacerà, vedrai!
- con tutto che erano lì, nel Castello della sua famiglia, alla giovane donna premeva coccolare l'altro in ogni modo possibile - Allora noi andiamo a fare una passeggiata.
A più tardi!


Così, preso sottobraccio il fidanzato, Estia uscì con lui all'esterno del Castello, beandosi della vista del verde che la circondava e che, seppur fosse stata via molto poco, le era mancato.
Come primo incontro le sembrava che non fosse andato troppo male, ma bisognava sempre vedere quali fossero le impressioni del Terran a riguardo.

Sto bene, non mi sottovalutare!
Insomma, quale sarà il programma prima di metterci a tavola?


Volevo mostrarti la zona anteriore del giardino: qui coltiviamo delle piante rarissime che credo ti faranno impazzire di gioia... - rispose con un sorriso la mora, stringendo di più il braccio del fidanzato - Tu hai qualche preferenza particolare?

Mi faresti vedere la caverna termale?
Devo dire che è la parte che più mi incuriosisce, perché immagino che la tua camera per ora sia off limits...


Naturalmente... - rispose Estia, con un sorriso malizioso - Dormiremo in stanze separate, ma chissà... potrei anche fare la cattiva e venire a trovarti nella tua, a notte fonda. - gli sussurrò all'orecchio, conducendolo giù per gli scaloni d'ingresso e cominciando a mostrargli il giardino prima e la sorgente termale poi, secondo le sue richieste.

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Amo venire qui e rilassarmi da sola, o al massimo in compagnia di Rikku... - che peraltro aveva volato sopra di loro per tutto il tempo - è il posto perfetto per me quando voglio riflettere su quello che mi succede, e rilassarmi un po'.
Ho passato molto tempo qui dopo esser tornata dal Villaggio Terran, sai?
- gli confidò l'Erede, cercando le sue labbra per baciarlo lentamente e con passione.

Domani sarà una giornata complicata: ci saranno tutti gli Eredi, e loro... beh, Miui naturalmente no, e non credo nemmeno Fywir, ma gli altri non saranno affatto gentili.
Quello che mio padre voleva dire... è che dovremo mostrarci indifferenti e distaccati a qualsiasi provocazione.
- gli disse dopo diversi istanti di silenzio, guardandolo negli occhi - E soprattutto io, ecco... non dovrò mostrarmi troppo attaccata a te.
So che è una cosa stupida, perché se ho accettato che ti battessi per me è ovvio che vorrei vincessi tu, ma sono le regole, e devo rispettarle.
Quindi domani dovrò... cercare di essere il più imparziale possibile, e non perdere mai il controllo sulle mie emozioni.


E visto l'Elemento che la governava, non sarebbe stato semplice.

Ma voglio che tu sappia che mai, nemmeno per un istante, smetterò di credere in noi, nel nostro amore, e nel nostro futuro insieme.
D'accordo?


Glielo disse guardandolo intensamente negli occhi, le mani che gli accarezzavano con amore le guance: niente e nessuno avrebbe potuto separarli, mai.

Vieni, torniamo al Castello. - sorrise, la mora, prendendogli la mano e tornando con lui all'interno della residenza, nella sala da pranzo principale.

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Eccovi qui, giusto in tempo.
Sedetevi pure, il pranzo sta per essere servito.


I genitori di Estia erano già seduti a tavola, e non appena i due ragazzi presero posto dei Druidi, che Typhon avrebbe potuto identificare come camerieri, cominciarono a mettere sul tavolo di tutto: zuppe, minestroni, piatti freddi e caldi di verdure, di formaggi, e anche carne e pesce cucinati in ogni modo possibile, oltre a frutta e dolci.
C'era di tutto e di più, su quel tavolo, accompagnato da acqua e vino.

Buon appetito! - si vedeva che Estia era felice, felice che Typhon fosse lì con lei, nel suo mondo.

Allora... Estia ci ha detto che sei un Erbologo.
Anche i tuoi genitori lavorano in questo stesso campo?
- gli chiese l'uomo, burbero nell'espressione ma cortese nel tono.

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 01/02/2015, 16:06
da Typhon
- Grotta Termale -


Amo venire qui e rilassarmi da sola, o al massimo in compagnia di Rikku... è il posto perfetto per me quando voglio riflettere su quello che mi succede, e rilassarmi un po'.

Di sicuro non fai molta fatica a rilassarti.
Piuttosto solitario, ti puoi addentrare per diversi metri e non si sente un singolo suono provenire dall'esterno.


Quei tipi di meraviglie naturali, da quando era Gildato, gli suscitavano molta più attenzione e assumevano un alone di bellezza ancor maggiore.
Typhon da giovanissimo non era un appassionato di certe cose, lo incuriosivano, sì, ma non è che fosse il tipo da rimanere incollato a guardare ogni dettaglio per minuti e minuti, mentre invece adesso camminava e sfiorava ogni superficie, spostava gli occhi sulla superficie d'acqua calda come sulle pareti piene di muschi tipici e rocce calcaree antiche di chissà quante centinaia di anni. Da un lato invidiava tantissimo Estia per avere a sua disposizione un territorio simile. Semmai fosse diventata una Erbologa o qualcosa di simile, avrebbe avuto a disposizione una vastità infinita di risorse per portare a termine i lavori, ma il Drago era abbastanza certo che la ragazza non avesse alcuna aspirazione simile e in fondo, considerando la bella vita di lusso che faceva, lo comprendeva anche un pochino.

Ho passato molto tempo qui dopo esser tornata dal Villaggio Terran, sai?

Lo credo bene, per isolarsi e stare in pace è il luogo ideale.
Hai mai fatto il bagno qui con Miui?
Tra l'altro non so neanche bene qual è il vostro concetto in amicizia di passare il tempo assieme...


Già, due Eredi amiche si comportavano come due amiche normali del mondo magico?
Typhon non lo credeva, più che altro perché non vedeva molto bene Estia e Miui a parlare di ragazzi, andare a fare shopping e fuori nei locali.
La vita dei Druidi normali era già molto diversa di suo, figurarsi quella degli Eredi. Beh tanto ci avrebbe pensato la fidanzata stessa ad illuminarlo sulle loro abitudine (che poi avrebbe scoperto essere piuttosto noiose per i suoi gusti), adesso era meglio concentrarsi su qualcos'altro, ovvero la situazione del giorno successivo e le raccomandazioni del padre di lei. La motivazione dietro tutta l'apprensione dei genitori derivava dal comportamento che avrebbe dovuto tenere Estia in presenza degli altri "colleghi". Non poteva mostrarsi intima con il Drago, in quanto ancora ufficialmente promessa sposa ad un altra persona. Naturalmente la cosa a Typhon non è che andasse esattamente a genio, ma non era stupido, conosceva le condizioni attuali ed era anche in grado di controllarsi entro i limiti del consentito.

Domani sarà una giornata complicata: ci saranno tutti gli Eredi, e loro... beh, Miui naturalmente no, e non credo nemmeno Fywir, ma gli altri non saranno affatto gentili.
Quello che mio padre voleva dire... è che dovremo mostrarci indifferenti e distaccati a qualsiasi provocazione.
E soprattutto io, ecco... non dovrò mostrarmi troppo attaccata a te.


Spero che la mia adrenalina e curiosità nel conoscere le prove da affrontare superi il nervosismo allora...

So che è una cosa stupida, perché se ho accettato che ti battessi per me è ovvio che vorrei vincessi tu, ma sono le regole, e devo rispettarle. Quindi domani dovrò... cercare di essere il più imparziale possibile, e non perdere mai il controllo sulle mie emozioni.

Devo dimostrare ai tuoi che non sono un cattivo elemento.
Quindi quanto meno dovrò provare a seguire il tuo esempio.


Ma voglio che tu sappia che mai, nemmeno per un istante, smetterò di credere in noi, nel nostro amore, e nel nostro futuro insieme.
D'accordo?


Stabiliamo un segnale che possa esserci di aiuto, non trovi possa essere una buona idea?
Che so... quando io farò schioccare leggermente le dita della mano destra, vorrà dire "Ti amo, ho voglia di te, sei mia".
Tu puoi scegliere il segnale che vuoi. So bene che non cambierai idea, come ovviamente non posso farlo io, ma credimi aiuta molto la psiche e soprattutto l'autocontrollo, almeno per quel che mi riguarda. Sarà un po' come un bacio a distanza o una carezza.


La attaccò per diversi minuti alla parete della caverna e si dedicò a baciarle le labbra, il collo e la curva superiore dei seni.
Era pazzo di lei, in tutto e per tutto, inoltre c'era da ammettere che quei vestiti che indossava gli facevano un certo effetto eccitante.

Vieni, torniamo al Castello.

Prima che ti lanci nella vasca termale e abusi di te?
Sì, forse è meglio...


- Salone da Pranzo del Castello -


Eccovi qui, giusto in tempo.
Sedetevi pure, il pranzo sta per essere servito.


Ma hanno invitato anche tutta la Gilda Terran?

Quello fu il primo pensiero che venne in mente a Typhon non appena si mise seduto con la fidanzata e i camerieri cominciarono a portare le pietanze per mangiare. Il Drago si augurava vivamente che avessero poi modo di conservare tutto oppure che gli avanzi finissero nello stomaco della servitù, per quanto era abbastanza impossibile che i figli del Mana facessero degli sprechi in materia alimentare.
C'era davvero di tutto: formaggi, salumi, verdure grigliate, zuppe, minestre, spezzatini, praticamente gli sembrava di esser tornato ad Hogwarts.
Forchetta e coltello per fortuna non avevano subito differenze dall'usanza comune, quindi non dovette concentrarsi per capire come si utilizzassero.

Buon appetito!

Buon appetito a tutti.

Allora... Estia ci ha detto che sei un Erbologo.
Anche i tuoi genitori lavorano in questo stesso campo?


No, assolutamente.
Mio padre è un allenatore di Quidditch, un gioco di squadra per Maghi che si svolge sulle scope e sopra un campo d'erba.
Mia madre invece è un Avvocato: per essere più precisi, quando due persone si ritrovano a litigare perché pensano che ci sia stata una violazione della legge e che tale violazione abbia recato all'una o all'altra un danno fisico o morale, mia madre assiste una delle due parti all'interno di un processo che deciderà chi ha torto e chi ragione, sottolineando gli eventuali motivi per i quali il proprio cliente non ha motivi di essere accusato. La decisione finale, comunque, spetta ad un Magistrato, che è in pratica l'Azzeccagarbugli della vostra società.


Oh sì che si era preparato tutto il discorso, mica stupido Typhon Seal.
Sapeva che i lavori della propria famiglia erano totalmente sconosciuti ai Jinn, ma questo non l'avrebbe fermato dal farglieli capire ugualmente.
D'altronde i genitori non avrebbero avuto motivo di infastidirsi del fatto che si era già delineato il discorso prima di incontrarli, anzi, a dire il vero quello per il Drago era un gesto di premura e rispetto, non voleva essere poco preciso o poco chiaro con la famiglia della propria fidanzata.
Nel frattempo si prese mezza mozzarella, qualche peperone e zucchina grigliate e un bel bicchiere di vino bianco.

Ho notato in giro per il Castello tutti i vari ritratti dei vostri antenati.
Caratteristica comune ad ogni quadro è che non c'è nessun avo con gli occhi chiari, come tutti voi del resto.
Deriva da una qualche radice genetica oppure è una semplice e quanto mai curiosa casualità della vostra stirpe?

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 01/02/2015, 18:44
da Estia
Di sicuro non fai molta fatica a rilassarti.
Piuttosto solitario, ti puoi addentrare per diversi metri e non si sente un singolo suono provenire dall'esterno.


Ed era proprio per quelle caratteristiche che Estia adorava la grotta termale, e che vi passava il suo tempo ogni volta che poteva: era un luogo suggestivo, mistico, con acqua calda rocce corrose proprio dalle gocce trasparenti nel corso dei secoli, ed un'atmosfera intima, raccolta.
L'ideale per rimanere da soli e immergersi nei propri pensieri - oltre che nel liquido tiepido - un luogo che l'Erede aveva frequentato spesso dopo il suo rientro dalla Gilda Terran.

Lo credo bene, per isolarsi e stare in pace è il luogo ideale.
Hai mai fatto il bagno qui con Miui?
Tra l'altro non so neanche bene qual è il vostro concetto in amicizia di passare il tempo assieme...


Sì, ci è capitato di fare il bagno insieme. - confermò Estia, con un sorriso - Quando siamo insieme... beh, facciamo cose normali, credo.
Solitamente beviamo qualcosa e mangiamo le leccornie sfornate dai cuochi delle rispettive famiglie, e poi chiacchieriamo di tutto quello che ci succede intorno, ascoltiamo la musica dei nostri bardi e la balliamo, talvolta ci scambiamo gli abiti e li proviamo per vedere come ci stanno, magari osserviamo l'una le capacità dell'altra nell'uso delle armi bianche... oppure stiamo in mezzo alla natura! A volte passeggiamo a piedi qui nel giardino e anche nella foresta intorno al mio Castello, altre, quando siamo da lei, andiamo a cavallo per la riserva naturale sotto le rocce e mettiamo i piedi in acqua...


Già, per lei erano passatempi stupendi, ma poteva quasi scommettere che per Typhon fossero, al contrario, di una noia mortale... d'altronde non era certo cosa da poco provenire da due mondi totalmente opposti, con convenzioni e regole del tutto diverse a seconda di quale mondo fosse il proprio; ad esempio, nonostante fosse palese che la mora volesse sposare Seal e non l'Erede del Vento, nel corso del pranzo del giorno dopo avrebbe dovuto mantenere un contegno distaccato ed il più imparziale possibile.
Questo non cambiava assolutamente né influenzava il fatto che Estia amasse il Terran con ogni fibra del proprio essere e che volesse solo lui per il resto della propria vita, comunque, e ci tenne a farlo presente al ragazzo con sguardo e tono di voce follemente innamorati.

Stabiliamo un segnale che possa esserci di aiuto, non trovi possa essere una buona idea?

Un segnale dici?
E di che tipo?


Che so... quando io farò schioccare leggermente le dita della mano destra, vorrà dire "Ti amo, ho voglia di te, sei mia".
Tu puoi scegliere il segnale che vuoi. So bene che non cambierai idea, come ovviamente non posso farlo io, ma credimi aiuta molto la psiche e soprattutto l'autocontrollo, almeno per quel che mi riguarda. Sarà un po' come un bacio a distanza o una carezza.


Allora quando mi passerò una mano sul cuore, così - e gli mostrò quale gesto intendesse - ti starò dicendo "ti amo, ho voglia di te e sono tua come tu sei mio" ...

Replicò la mora, lasciandosi attaccare alla parete della caverna, ed affondando le dita tra i suoi capelli mentre lo baciava con ardore e passione, ansimando forte per l'eccitazione che lui le accendeva anche solo con lo sguardo; avrebbe voluto farsi prendere lì, in quel momento ed in quel luogo, ma non poteva e lo sapevano entrambi molto bene, tanto che non appena lei gli fece presente che dovevano tornare al castello, Typhon non fece alcuna obiezione.

Prima che ti lanci nella vasca termale e abusi di te?
Sì, forse è meglio...


Sorrise maliziosa a quelle parole, posandogli un ultimo bacio innamorato sulle labbra prima di prenderlo sottobraccio e tornare dentro con lui, nel salone da pranzo dove i genitori di Estia li stavano aspettando: chiaramente avevano preparato cibo a sufficienza per sfamare il loro ospite, che quasi stava a bocca aperta di fronte alla quantità di cibo - pietanze di prima qualità ovviamente, con ingredienti freschissimi preparati a dovere - che aveva di fronte.
Mentre Estia si serviva nel piatto una serie di verdure miste e formaggi dalle varie consistenze, accompagnate da marmellate, miele e pane, i genitori di lei cercavano di conoscere meglio Typhon, a cominciare dal lavoro dei suoi genitori.

No, assolutamente.
Mio padre è un allenatore di Quidditch, un gioco di squadra per Maghi che si svolge sulle scope e sopra un campo d'erba.
Mia madre invece è un Avvocato: per essere più precisi, quando due persone si ritrovano a litigare perché pensano che ci sia stata una violazione della legge e che tale violazione abbia recato all'una o all'altra un danno fisico o morale, mia madre assiste una delle due parti all'interno di un processo che deciderà chi ha torto e chi ragione, sottolineando gli eventuali motivi per i quali il proprio cliente non ha motivi di essere accusato. La decisione finale, comunque, spetta ad un Magistrato, che è in pratica l'Azzeccagarbugli della vostra società.


I due adulti ascoltarono con attenzione le parole del ragazzo, mentre Estia annuiva e sorrideva verso tutti i presenti.

Ho già avuto modo di conoscere Caesar ed Eveleen, e sono due persone davvero meravigliose!
Mi hanno accolto col sorriso nonostante non fossero stati avvertiti prima che li avrei conosciuti, hanno condiviso con me la loro cena e hanno fatto di tutto per mettermi a mio agio!
- non che servisse spezzare lance a favore dei genitori di Seal, visto che erano davvero persone meravigliose, ma ad Estia faceva piacere sottolinearlo.

Ho notato in giro per il Castello tutti i vari ritratti dei vostri antenati.
Caratteristica comune ad ogni quadro è che non c'è nessun avo con gli occhi chiari, come tutti voi del resto.
Deriva da una qualche radice genetica oppure è una semplice e quanto mai curiosa casualità della vostra stirpe?


In effetti credo sia più una questione di legame con l'Elemento.

Come la cenere del Fuoco, anche i nostri occhi sono scuri: si dice anche che un Erede del Fuoco possa riconoscere la sua anima gemella da questo dettaglio, proprio perché il suo futuro sposo o sposa dovrebbe avere gli occhi scuri.

Non ci avevo mai creduto prima a cose come questa, ma oggi... - non concluse la frase, la mora, ma bastava osservare gli occhi di Typhon per capire a cosa stesse pensando.

E come Erbologo, di cosa ti occupi esattamente?
Curi semplicemente le piante, o le sfrutti per crearne qualcosa di utile per gli esseri umani?


S'informò la madre di Estia, dando il via ad una conversazione relativamente tranquilla e serena da ambo le parti: si vedeva chiaramente che, pur un po' a disagio per aver di fronte una persona così diversa da loro, i due Jinn stessero cercando di aprirsi il più possibile verso Typhon, e si sperava che il ragazzo apprezzasse questo sforzo.
Nel pomeriggio, l'Erede del Fuoco mostrò a Typhon nel dettaglio tutta la struttura del Castello, la sua biblioteca personale - enorme, assolutamente enorme - ed anche la sala dove si allenava con la daga, mostrando per la prima volta al fidanzato la sua bravura con tale arma.
Dopo uno spuntino pomeridiano leggero ed un'altra cena abbondante accompagnata dalla musica dei bardi del Castello, la notte arrivò e portò con sé anche un sonno ristoratore che calò su tutti, compresa Estia che, però, non rinunciò ad una piccola visita - un paio d'ore e non di più, nel timore di addormentarsi - nella stanza del fidanzato.

~ 29.03.09 • 9.02 a.m. ~


La mattina dopo, fu Rikku a svegliare il Terran col suo verso gentile, facendogli intendere che non era tardi - appena le 9, in effetti - ma che sarebbe stato meglio se si fosse alzato; la fidanzata, d'altronde, era in piedi già da molto, lavata, vestita e pettinata, ed era anche uscita dalla stanza per andare ad accogliere la prima, tra gli Eredi, arrivata al Castello da pochi minuti, e che con espressione seria - quasi ferita - fissava un punto indefinito oltre la finestra, immersa nei suoi pensieri.

Immagine


Estia sapeva bene perché l'amica fosse così rabbuiata, come poteva essere altrimenti quando il tradimento di Oliver era ancora stampato a fuoco nel suo cuore?
Il fatto che non lo amasse più era sicuramente un punto a favore della sua ripresa, ma il dolore e l'umiliazione per ciò che era successo non potevano essere cancellati tanto velocemente: per fortuna l'Erede del Fuoco sapeva bene come far tornare il sorriso a Miui...

Volevi accertarti che non stessi facendo nulla di sconveniente?

L'Erede del Fulmine si volse, sobbalzando appena, per poi sospirare e sorridere, scuotendo il capo, in direzione di colei che considerava al pari di una sorella.

Immagine


Ti conosco abbastanza da sapere che non faresti mai nulla di sbagliato in una situazione del genere... anche se la presenza di Typhon scommetto sia stata una bella tentazione, stanotte.

Lo ammetto, è vero, ma mi sono trattenuta alla perfezione... o quasi.
È bello vederti, Miui.


Le si avvicinò, l'abbracciò forte, permettendo ai loro Elementi di fondersi, e le sorrise poi con affetto.

Sono arrivata troppo presto?

Nient'affatto, anzi, sei giusto in tempo per fare colazione con me e Typhon.
I miei genitori hanno già mangiato e credo siano fuori dalle mura del Castello, amano passeggiare di mattina presto, quindi saremo solo noi tre!


Come ti senti per oggi?
Nervosa?


Un poco sì... ma sono fiduciosa che entrambi sapremo comportarci al meglio delle nostre capacità, e poi con te e Fywir vicino sarà tutto più semplice!
A proposito di Typhon, a momenti dovrebbe arrivare...


Gli hai dato una mappa per orientarsi nel Castello? - scherzò Miui, più serena.

Non esattamente, ma sono sicura che Rikku gli indicherà perfettamente dove dirigersi.
Vogliamo spostarci in salone, intanto?


Le propose Estia, prendendo sottobraccio l'Erede del Fulmine per farsi poi trovare dal Terran in salone non appena egli si fosse presentato.

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 02/02/2015, 17:01
da Typhon
Nell'arco di quella prima parte di giornata, Typhon Seal aveva scoperto moltissimi dettagli a proposito degli Eredi e della loro vita.
Completamente differente dalla sua, la loro maniera di condurre la giornata si presentava abbastanza lineare, quasi abitudinale.
Passeggiare in giro per il giardino, danzare al suono del liuto, scambiarsi vestiti e mettere i piedi a mollo nell'acqua raccontandosi qualche vicenda.
Tendenzialmente per il Drago quella non era una vera e propria noia, qualche volta avrebbe anche potuto trovare interessante trascorrere qualche ora così, ma tutti i giorni assolutamente no, probabilmente avrebbe puntato al suicidio molto presto. Da un lato però c'era da ricordarsi che per Estia forse quelle erano le ultime occasioni per condurre una vita simile. Una volta sposati, ella avrebbe dovuto abbracciare almeno al 50% la vita di un Mago/Gildato e questo non le permetteva di frequentare vecchie conoscenze con la stessa frequenza attuale. Tutto ciò le faceva del male?
Typhon scrutava spesso negli occhi della fidanzata ma faceva fatica a capirlo: evidentemente era molto brava a nascondere le proprie emozioni.
Una volta tornati al Castello per il pranzo, il pasto venne accompagnato da alcune domande di rito ed altre un poco più specifiche, come ad esempio la singolare ricorrenza dell'occhio scuro in ogni famiglia di Eredi del Fuoco. La spiegazione giunse velocissima e Typhon annuì con estremo interesse e perplessità. Davvero una caratteristica genetica decretava o meno la possibilità di legarsi sentimentalmente e spiritualmente.
Era tutto deciso in precedenza dal Conflux oppure rimaneva comunque un buon margine di casualità? Evitò di mettersi a fare certe domande forse troppo pesanti per una prima chiacchierata di conoscenza, così terminò il proprio piatto apprezzando di gran lunga lo spezzatino e tutto il resto del cibo messogli a disposizione. Gli risultava ancora un poco difficile considerare quelle persone come dei semplici genitori, forse per la posizione che tenevano all'interno della Gerarchia del Mana, ma il Drago era da sempre molto famoso per il sapersi adattare quasi ad ogni situazione.

E come Erbologo, di cosa ti occupi esattamente?
Curi semplicemente le piante, o le sfrutti per crearne qualcosa di utile per gli esseri umani?


Faccio entrambe le cose, secondo gli insegnamenti della Sempreverde.
La Terran Verdigris mi ha insegnato fin dall'inizio ad apprezzare la pianta in quanto tale e non in quanto possibile risultato erbologico.
Credo che la connessione spirituale con il mio Elemento derivi proprio da questo.
La prima volta che vidi un bonsai appena potato fremere di ringraziamento al mio tocco, fu una gioia indescrivibile.
Beh, che ve lo dico a fare, se non mi capiste voi, chi mai potrebbe allora?


Sorrise sia all'uomo che alla donna di fronte a sé, comportandosi sempre più naturalmente, complimentandosi della cucina.
Typhon era un ragazzo che andava accettato esattamente in quel modo: spontaneo, forse a volte un po' troppo, ma mai con cattiveria.
Era il tipo che diceva "non c'è bisogno" quando uno dei due Jinn chiamava la servitù per farsi riempire il piatto, perché ci pensava lui proprio come era stato educato in casa sua a tavola. Trasportava la sua cultura nel luogo dove andava, non dimenticandosi mai di adattarsi alle usanze che non potevano proprio essere modificate. Non tutti lo avrebbero capito, anzi, forse addirittura la professoressa Vilvarin si sarebbe passata una mano tra i capelli nel vederlo comportarsi in quel modo, ma spettava soltanto ad Estia e alla sua famiglia decidere se accettarlo positivamente oppure no. Nell'arco della conversazione, poi, Typhon raccontò anche della sua invidia bonaria nei confronti della fidanzata riferendosi alla capacità di quest'ultima di potersi trasformare in un Drago vero e proprio, anche se non aveva ancora avuto il "piacere" di osservarla dal vivo.
Spiegò un po' di meccanismi ed aneddoti riferiti ad Hogwarts, introdusse meglio il gioco del Quidditch e per di più si offrì di piantare una tipologia di erba aromatica e medicinale all'interno del vasto giardino, la quale non era presente di suo normalmente in quel territorio.
Trascorsero così i successivi minuti a tavola, fino a quando non giunse il momento di alzarsi e tornare nuovamente ognuno alle proprie faccende.
La visita guidata del Castello proseguì con la biblioteca e con la palestra di allenamento, tutti luoghi come al solito abominevolmente enormi e con uno stile e un arredamento sfarzosi e antichissimi. Durante la notte, infine, l'Erede del Fuoco riuscì anche a fare una piccola scappata in camera del fidanzato per stare un poco assieme e scambiarsi le ultime effusioni prima dell'arrivo del giorno di costrizione all'essere distaccati e un po' lontani.

La Mattina Seguente


Durante la notte si era rigirato nel letto con un nervosismo in corpo assurdo.
C'era da considerare che quello non era il suo materasso, in più il pensiero di tutto ciò che sarebbe avvenuto il giorno dopo gli faceva rivoltare lo stomaco e contrarre i muscoli addominali. Senza riuscire ad accumulare più di 5-6 ore di sonno, Typhon Seal decise di mettersi in piedi prestissimo, addirittura prima di quando doveva andare a lezione a scuola. Alle 08:10 era già pulito, profumato e vestito con un cambio rispetto al giorno precedente. Non intendeva svegliare la fidanzata, ipotizzava che avesse bisogno di dormire, quindi decise di farsi soltanto una semplice passeggiata in giro per il Castello, guardandosi il proprio piano e scambiando qualche parola con la servitù, sempre che costoro avessero voluto farlo.
Informato che la colazione per lui e la fidanzata avrebbe avuto luogo nel Salone alle ore 09:05, per farle una sorpresa si diresse già lì intorno alle 08:50, aspettando soltanto che entrasse per salutarla. Quando però la porta della stanza si aprì e il ragazzo vide anche un'altra presenza, sorrise leggermente sorpreso ma allo stesso tempo contento della visita anzi tempo.

Oh, guarda chi si vede di buon ora...
Buongiorno ad entrambe!


Immagine


Il Drago si avvicinò dunque alla fidanzata dandole un casto bacio sulle labbra.
Non volle esagerare, anche se potevano ancora permetterselo, questo perché ricordava alla perfezione la brutta storia passata da Miui.
Quando fu di fronte all'Erede del Fulmine, eseguì un piccolo inchino col capo ed un baciamano, comportandosi da gentiluomo rispettoso.
Si notava ancora benissimo l'espressione spenta e in alcuni casi risentita della ragazza, ma Ty sapeva benissimo che non era rivolta a lui.

Non ti chiederò come stai.
Al massimo posso provare a sincerarmi che tu stia un po' meno peggio, è possibile?
Il vestito ti dona davvero moltissimo Miui, per quanto il mio Amore è davvero incantevole...

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 02/02/2015, 21:28
da Estia
Cosa ti aspetti da questa giornata?

A parte sopravvivere? - domandò Estia di rimando, sbuffando con un sorriso leggero - Non mi aspetto nulla più di quello che accadrà, Miui.
So già che tu e Fywir sarete dalla mia parte sempre e comunque, mentre Razìa e Moira... loro supporteranno Rawyn, ovviamente.


E lui non ti preoccupa?
Da quant'è che non vi vedete?


Un paio di settimane... da quando gli ho detto che Typhon sarebbe venuto qui a conoscere i miei.
Tre giorni dopo ho ricevuto la sua lettera nella quale mi proponeva d'incontrarlo formalmente qui al Castello per decretare le prove da superare per la sfida, e dopo aver accettato... più niente.


Ti aspettavi che accettasse la presenza degli altri Eredi?
Insomma, sa che io e Fywir appoggeremo qualsiasi tua scelta...


Ma lui ha Razìa e Moira dalla sua, nonché l'appoggio di quasi tutti i Jinn e i Druidi.
Cosa vuoi che gli importi se due persone abbiano preferito prendere le parti dei miei sentimenti?


Non posso credere che ti faccia questo... dovrebbe permetterti di essere felice se davvero ti ama come dice, tu lo faresti per Typhon, ed io lo farei... - si bloccò, abbassando lentamente lo sguardo - ... l'avrei fatto per...

Non parliamo di lui, non voglio vederti triste.
Ho bisogno di tutto il tuo appoggio oggi Miui, o non so come arriverò a fine giornata.


Credevo non fossi preoccupata...

Non sono preoccupata all'idea del confronto tra Typhon e Rawyn: ne abbiamo parlato, sa che probabilmente lui farà di tutto per farlo impazzire e fargli perdere le staffe, tanto per screditarlo ulteriormente, quindi sa anche che dovrà mantenere il controllo assoluto sul proprio essere, per non dargli soddisfazione. - e credeva che Seal potesse farlo, assolutamente.
Mi preoccupa il dovermi mostrare distaccata e fredda nei confronti di tutto questo... come se per me non cambiasse assolutamente nulla se vince uno o l'altro, ed è una cosa così stupida! - sospirò frustrata, scuotendo il capo.

Capisco che intendi... dovrai comportarti con imparzialità anche se tutti sanno perfettamente chi vorresti sposare e a chi hai donato il tuo cuore: anche io lo trovo assolutamente stupido ma sono...

Sono le regole, lo so.

Esatto...
E Typhon come ha preso tutto questo? Intendo il fatto che dovrai essere imparziale e mostrarti distaccata.


Bene.
Molto bene, in effetti.


Miui la squadrò meglio, analizzando i suoi Elementi in silenzio per qualche istante prima di mostrarsi leggermente più preoccupata.

Estia... cosa c'è?

Nulla, nulla... - scosse la mano come a voler minimizzare/liquidare la cosa, ma sapeva di non poterla dare a bere all'Erede del Fulmine, e infatti, dopo un sospiro rassegnato, si decise a vuotare il sacco - È solo che a volte non mi dispiacerebbe vederlo un po' più... come dire, teso.
Voglio dire, lui sa che lo amo e che il mio amore sarà per sempre, ed io so che lui mi ama davvero e che non sfiderebbe mai Rawyn se così non fosse, però... paradossalmente sembro io quella più nervosa tra noi, il che è un po' assurdo.


Ne hai parlato con lui?

Assolutamente no.
Voglio che sia concentrato sull'incontro di oggi, avremo tempo per parlare dopo essere sopravvissuti ad una giornata semi-infernale...


Per quello che vale, puoi contare su di me.

Lo so... - mormorò Estia, stringendo le mani dell'amica con affetto - Sei tanto cara, Miui...
E sono certa che presto il tuo cuore amerà di nuovo.


L'Erede del Fulmine sembrò sul punto di dire qualcosa, quando la porta della sala per la colazione si aprì improvvisamente, e Typhon fece il suo ingresso nella stanza vestito con abiti tipicamente babbani ma piuttosto eleganti.

Oh, guarda chi si vede di buon ora...
Buongiorno ad entrambe!


Buongiorno amore mio!

Buongiorno Typhon...

Estia sorrise con amore - perché nonostante le preoccupazioni lo amava, e l'avrebbe fatto sempre - al fidanzato, ricambiando il suo bacio leggero e lasciando che salutasse poi Miui con un baciamano ed un inchino.

Non ti chiederò come stai.
Al massimo posso provare a sincerarmi che tu stia un po' meno peggio, è possibile?
Il vestito ti dona davvero moltissimo Miui, per quanto il mio Amore è davvero incantevole...


Posso suggerirti di non chiamarla così, di fronte agli altri Eredi? - replicò l'Erede del Fulmine, aprendo le labbra ad un sorriso che, pur non contagiando gli occhi, era sincero - Sto un po' meno peggio, sì.
E tu, invece? Ti piacciono il Castello di Estia e questo tipo di vita?


S'informò la ragazza mentre prendeva posto a tavola.
Anche Estia si sedette, e non appena Typhon le imitò ecco che dei Druidi cominciarono subito a servire loro la colazione: fette di pane con burro, marmellata e miele, tanta frutta freschissima, latte, spremute, torte, biscotti, pasticcini... come sempre un tripudio di pietanze che facevano venire l'acquolina in bocca solo a guardarle sul tavolo.

A che ora dovrebbero arrivare gli altri?

Suppongo prima di pranzo, anche se forse Fywir arriverà prima...

Ci puoi scommettere che arriverà prima, non vedeva l'ora di conoscere il tuo contendente... - rispose con espressione divertita - Fywir, l'Erede del Ghiaccio, è il terzo dei buoni.
Razìa, Moira e Rawyn fanno invece parte del trio dei cattivi!


Miui!

Beh, che c'è? È vero! - scherzò lei, alzando le spalle e servendosi la colazione - Sei nervoso per oggi?
Dopotutto non capita propriamente a chiunque di ritrovarsi nella stessa stanza con i sei Eredi e le loro famiglie...

Re: Sulaibiya

MessaggioInviato: 03/02/2015, 21:52
da Typhon
Buongiorno amore mio!

Buongiorno Typhon...

Era strano trovarsi vestito come una persone comune in mezzo a due ragazze che invece indossavano abiti così tanto all'antica.
Per un secondo, al Drago parve quasi di essere tornato indietro nel tempo ed essere quindi lui quello fuori posto totalmente.
Ricordava che Miui fosse più in carne l'ultima volta che l'aveva vista, ma forse il periodo di tristezza e dolore doveva averla un po' debilitata.
Typhon odiava vedere le ragazze struggersi per i bastardi, forse perché lui in primis lo era stato con Alexis Parker.
Le diede un ultimo sguardo intenso, carico di conforto ed energia, prima di rispondere alla sua domanda e proseguire con le chiacchiere.

Sto un po' meno peggio, sì.
E tu, invece? Ti piacciono il Castello di Estia e questo tipo di vita?


Assolutamente no!
Ahahah, scherzo, parlo solo dello stile di vita che non mi è per nulla consono.
Il Castello fa la sua gran bella figura ma devo dire che apprezzo maggiormente i dintorni e la grotta.


Nella quale sarebbe tornato molto volentieri per farsi un bel bagno in compagnia della fidanzata, nudi e abbracciati.
Non che non apprezzasse la compagnia di Miui, per carità, ma immaginarsela nuda con loro nella vasca, per quanto allettante da un punto di vista meramente sessuale, lo trovò fin troppo fuori luogo e inadeguato. Gli bastava ottimamente la sua fidanzata senza bisogno di far aggiungere "invitati" alle danze. I veri invitati, invece, quelli del pomeriggio, sarebbero giunti entro breve e onestamente al Drago non andava per nulla di vederli.
Nel frattempo, i tre si misero seduti e i camerieri portarono la colazione, peccato che Typhon avesse lo stomaco praticamente bloccato.

Ci puoi scommettere che arriverà prima, non vedeva l'ora di conoscere il tuo contendente...
Fywir, l'Erede del Ghiaccio, è il terzo dei buoni.
Razìa, Moira e Rawyn fanno invece parte del trio dei cattivi!


Miui!

Beh, che c'è? È vero!
Sei nervoso per oggi?
Dopotutto non capita propriamente a chiunque di ritrovarsi nella stessa stanza con i sei Eredi e le loro famiglie...


Ad essere sincero sono più scocciato all'idea di non poter essere naturale con Estia.
Non mi piace fingere, specie le emozioni e le sensazioni, quindi fare il freddo o il distaccato sarà stressante.
La presenza di tutta la nobiltà al completo mi mette in soggezione fino ad un certo punto...


Un po' assurdo il Terran, con delle priorità tutte sue, priorità diverse da quelle di ogni altro essere vivente al mondo, forse.
Per lui i sentimenti, il suo rapporto, i suoi obiettivi, venivano prima di grandi onori o di grandi presenze, non ci poteva fare nulla.
Si versò del latte e del caffè in una tazza e bevve solo quella, rifiutando qualsiasi altra cosa ma senza smettere di essere cordiale o sorridente.
Chiese a Miui quali fossero le differenze tra il suo castello e quello della fidanzata, si informò dei tratti somatici dell'Erede del Ghiaccio così da riconoscerlo subito tra i due e volle sapere cosa aveva pensato e provato l'Erede del Fulmine nel ricevere il suo spartito alcune settimane prima.

Vedo che ti piacciono le brioches, Miui.
Sai, se una volta facessi un salto con Estia nella mia dimensione, ti porterei in un posto dove fanno dei cornetti ripieni favolosi.
Si trova in Italia, la prima volta mi ci ha portato una mia amica Ignis che vive da quelle parti.
Lì sì che sanno come farcire la pasta sfoglia...


In base a quanto aveva saputo da Estia, era piuttosto improbabile che l'amica accettasse un invito fuori dalle proprie mura e dal proprio mondo, ma a Typhon non costava nulla tentare ugualmente, magari facendo leva sul fatto che avesse bisogno di prendere aria nuova dopo la brutta batosta data dall'ex promesso sposo. Il tempo trascorse fin troppo velocemente, un dettaglio che al Drago non faceva esattamente piacere.
Quando uno dei tanti addetti al servizio informò il trio che stavano per giungere altri ospiti (Erede e famiglia), il Terran comprese che da quel momento in poi il suo comportamento con la fidanzata sarebbe dovuto mutare. Si volse quindi verso quest'ultima, prendendole le mani.

Mi costringessero a lottare con un gigante a mani nude.
Mi costringessero a nuotare ed uscire indenne da un lago pieno di tritoni.
Mi costringessero a vincere una gara di corsa con un centauro.
Supererò ogni prova e ti avrò per me, te lo prometto, anzi, te lo giuro, anzi no... te lo assicuro.
Sarò io l'unico vento che ti scompiglierà i capelli, l'unico Drago con il quale volerai in coppia, l'unico ragazzo che vedrai all'altare.
Ti amo.


Detto questo, le diede un piccolo bacio sulle labbra, piccolo ma sentito, intenso, romantico, per poi mettersi in piedi.

Ok, sono pronto.