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da Desmond » 18/07/2014, 18:55
… è bello avere qualcuno che mi capisce…
E' bello perdersi nel mare dei tuoi occhi e non aver paura di affogare...
Le prese istintivamente la mano con le proprie e la avvicinò alle labbra per posarvi sopra qualche piccolo bacio. Era molto profumata, era calda, era liscia come la seta, come la buccia di una pesca maturata al sole d'Estate. Incredibile, stavano insieme e non aveva il minimo timore di quel periodo di astinenza. Certo, come gli aveva detto Regina ed anche Eufemia, non era dei primi tempi che doveva preoccuparsi ma del lungo andare, però in fondo al cuore Desmond era sicuro che ce l'avrebbe fatta, che sarebbe arrivato là dove Typhon aveva ceduto, là dove il cugino si era arreso, seppur inconsapevolmente, abbandonandosi alla lussuria. Sapeva che aveva tradito Alexis con Aryanne diverse volte, ma non volle ugualmente confermarlo alla ragazza perché sarebbe stata una violenza gratuita e inutile. L'importante era che dopo il sesso avuto con la Longarno nei giorni precedenti e prima dell'inizio effettivo di quella relazione con la Parker, Flynn non guardasse e desiderasse altro che lei, nessun altra se non la Ricercatrice più bella del mondo.
Nigel Sykes? Uhm, no, non lo conosco… ma è anche vero che non mi è mai capitato di andare a trovare l'Oceano sul posto di lavoro, perciò… È un tuo amico?
E' un mio confratello, amico è una parola grossa! Se ti capita facci due chiacchiere, per come è fatto il tipo, potrebbe anche starti molto simpatico! ... Ma attenta a te, sono piuttosto geloso, chiaro?
In quell'ultima affermazione seguita da una domanda retorica, Desmond assottigliò lo sguardo ed usò un tono più grave e basso, quasi minaccioso. Per quanto in realtà fosse di base scherzoso e fiducioso in lei, comunque, stava mostrando un lato di sé molto simile al cugino, ovvero la possessione. Non gli andava così a genio che la propria fidanzata passasse troppo tempo con altri individui di sesso maschile e già il fatto che praticamente trascorresse ore ed ore a contatto con ragazzi i quali condividevano con lei una passione ed una propensione scientifica non gli piaceva per niente, figurarsi uscite o incontri gratuiti non voluti da un obbligo lavorativo. Gelosie a parte, andarono avanti parlando della faccenda sul Drago d'Acqua affrontato da Alexis ed un suo confratello e di quanto fosse stato spettacolare un evento simile, talmente tanto che la voce si era sparsa sia tra gli Ignis che tra i Terran, riscuotendo uno stupore non indifferente. Certe creature di solito si confrontavano con dei custodi del fuoco o magari del vento, non dell'acqua, senza nulla togliere a quell'elemento che però non era sicuramente conosciuto per la sua indole combattiva, mentre invece per una volta ci fu una eccezione che confermava la regola.
Intendevo dire che non ho fatto nulla di che! È stato pazzesco, ovviamente, incontrare quel Dragone e poterlo aiutare… ma non si può certo dire che io sia stata chissà quanto brava o geniale, è stato piuttosto semplice aiutarlo una volta che ha capito che poteva fidarsi di noi!
Quella si chiama capacità analitica e non ce l'hanno tutti, Occhi Belli. Spirito di osservazione, tattica e gioco di squadra... tre fondamentali che se non sfruttati contro un Dragone decretano la sconfitta. Mentre invece, nel tuo caso, grazie al tuo bel cervellino da genio te la sei cavata egregiamente!
Gli piaceva farle i complimenti sulla sua mente, perché sapeva essere dei lati di lei che pochi altri valorizzavano quando la guardavano. Quanto spesso forse aveva sentito dei ragazzi per strada dirle "che bel paio di chiappe" oppure "guarda che pezzo di fregna", mentre ben pochi si erano soffermati dicendole "hai un cervello davvero pieno di risorse, sei fenomenale", gratificando qualcosa di più interiore, di più autentico. Ovviamente anche per Desmond lei era un gran figa, mica poteva prendersi in giro, ma avrebbe potuto scommetterci tutti i suoi averi che tra un "hai due tette da infarto" e un "fai discorsi così interessanti che ti ascolterei per ore" lei avrebbe sempre apprezzato di più la seconda opzione. Proseguendo oltre, poi, gli venne in mente una idea un po' assurda ma comunque in linea con il proprio estro da artigiano, ovvero la creazione di una bacchetta grazie alla squama regalo che le era stata lasciata dal dragone come segno di riconoscimento. La luce che osservò nello sguardo di Alexis Parker quasi subito, gli fece comprendere che l'idea la allettava e non poco.
Sì, potremmo provare! Non ci avevo pensato, ma potrebbe essere davvero un'idea fantastica! Come funziona? Cioè, ti porto la bacchetta e la squama, e poi… quanto pensi ci potrebbe volere prima che sia pronta? Non mi andrebbe di passare troppo tempo senza averla con me…
Dovrei prima analizzare la compatibilità della tua bacchetta con il nucleo aggiuntivo. Poi osservare le caratteristiche della squama e quanta energia magica sprigiona. In linea di massima comunque, un lavoro simile non porta via più di una settimana ed è ovvio che per te mi darei una mossa!
Le fece un occhiolino, tranquillizzandola che non avrebbe dovuto aspettare tanto per avere restituita la sua arma magica migliorata. Sperava di poter svolgere un lavoro esemplare, voleva a tutti i costi che fosse felice, contenta, soddisfatta e sorridente. Si, se c'era una cosa che proprio trovava irresistibile in lei era proprio il sorriso, o forse qualunque cosa, boh, era ininfluente. Provò a darle un altro bacio sulla mano, prendendola nuovamente, ma infine decise di alzarsi e avvicinarsi direttamente alla Ricercatrice, perché aveva estremo bisogno di posare le labbra sulle sue e rimanervi attaccato per almeno trenta secondi buoni, buoni come la bocca di lei. Una volta concluso quel gesto dolce e passionale allo stesso tempo, Desmond tornò al proprio posto, sospirando quasi contrariato, già, sarebbe rimasto a baciarla per altri venti minuti, ma la quaglia si raffreddava e gli dispiaceva sprecare il cibo, soprattutto se animale, in quanto Gildato.
Alexis, se ti dico una cosa, mi prometti che ci credi? ... Ti trovo molto ma molto più affascinante e attraente di Aryanne.
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Desmond
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da Alexis » 18/07/2014, 21:22
E' bello perdersi nel mare dei tuoi occhi e non aver paura di affogare…
Cosa si poteva rispondere ad una frase del genere? Ad Alexis non veniva in mente nulla di sensato, nulla che fosse all'altezza di quelle parole meravigliose: tutto ciò che riuscì a fare fu arrossire di brutto, al punto che temeva di sentire le proprie guance prendere fuoco, e stringergli le dita delle mani con cui aveva preso quella di lei, sorridendogli poi dolce e tenera, timida e imbarazzata, ma comunque assurdamente felice, quando lui le coccolò il dorso con tanti piccoli baci; sì, doveva ammetterlo, non avrebbe mai potuto immaginare che Desmond fosse così dolce, così capace di alimentare il suo lato romantico senza farla sentire stupida o inadeguata, ma al contrario compresa ed amata. In effetti, se fosse stata un'altra persona, avrebbe avuto il coraggio di chiedergli cosa provasse esattamente per lei… ma era solo Alexis Parker, e non se la sarebbe mai sentita di porgli una domanda così delicata: meglio concentrarsi sul fatto che erano lì insieme, che lui le stava tenendo la mano, e che lei non aveva occhi che per l'Ignis di fronte a sé. Era tutto buonissimo, quella cena diventava sempre più bella ad ogni secondo che passava e, inaspettatamente, il silenzio imbarazzato del primo incontro non cadeva mai tra loro, lasciando infatti il posto ad un argomento dietro l'altro.
E' un mio confratello, amico è una parola grossa! Se ti capita facci due chiacchiere, per come è fatto il tipo, potrebbe anche starti molto simpatico!
Ah, va bene, se andrò mai sul posto di lavoro dell'Oceano lo cercherò sicuramente! - confermò Alexis, con un sorriso.
... Ma attenta a te, sono piuttosto geloso, chiaro?
Oh… - era abituata alla gelosia ovviamente, perché anche Typhon era un tipo piuttosto possessivo, ma le faceva strano, molto strano che provenisse da lui - io non… non sono una persona infedele, Desmond. Cioè sì, probabilmente stavi scherzando, però… scusa, è solo…
Scosse il capo ed abbassò lo sguardo con un lieve sospiro, un po' incerta su come spiegarsi e soprattutto se fosse il caso di farlo; alla fine sospirò nuovamente e tornò con gli occhi su di lui, desiderosa di volersi confidare e di non tenersi, al contrario, tutto dentro.
Anche Typhon era possessivo… non esageratamente, è ovvio, ma mi diceva spesso frasi come quella che hai appena pronunciato tu, e sentirmelo dire mi ha stranito non poco; forse perché tanto era geloso, che alla fine quella mollata sono stata io - la voce prese una piega amara a quelle parole, tuttavia l'Acuan continuò a parlare - Volevo solo dire che puoi stare tranquillo, e che se ora sto con te è perché sei tu quello che voglio… e non mi serve guardare nessun altro, ecco.
Perché Alexis il tradimento proprio non lo concepiva.
Ti direi che anche io sono una persona piuttosto gelosa e che devi stare attento, ma visti i trascorsi… ho quasi paura di cosa ciò potrebbe comportare… - perché la scottatura, se schiacciata, faceva ancora male - Comunque, ecco… non ti avvicinare troppo a nessun'altra, d'accordo? Soprattutto visto quanto successo in passato, io… non lo sopporterei.
Se una volta, infatti, sarebbe stata molto più tollerante, dopo il dolore che le aveva inferto Typhon col suo comportamento non sarebbe più stata capace di stare in silenzio, o accettare placidamente un rapporto tra Desmond ed un'altra ragazza pari a quello tra Seal e la sua ex Aryanne… il suo cuore non avrebbe retto, semplicemente. Dopo quella precisazione, la conversazione si spostò su quanto successo tra un Dragone Acquatico e lei insieme ad un Confratello, una storia che, inaspettatamente per la Parker, aveva fatto il giro delle Gilde: la Ricercatrice, comunque, non pensava di aver compiuto chissà quale impresa, e lo fece presente a Desmond con molta umiltà.
Quella si chiama capacità analitica e non ce l'hanno tutti, Occhi Belli. Spirito di osservazione, tattica e gioco di squadra... tre fondamentali che se non sfruttati contro un Dragone decretano la sconfitta. Mentre invece, nel tuo caso, grazie al tuo bel cervellino da genio te la sei cavata egregiamente!
Sorrise compiaciuta e con le guance rosse, come sempre, un'espressione deliziata sul volto: sì, l'Ignis ci aveva visto giusto nel pensare che quei complimenti, quelli rivolti al suo cervello piuttosto che al suo corpo, fossero i più apprezzati… naturalmente li riceveva sul luogo di lavoro, ma sentirseli fare da chi non era un "cervellone" come lei era tutta un'altra cosa. Nel suo, comunque, Desmond era indubbiamente un fuoriclasse, e poco dopo la ragazza scoprì che oltre a saper cantare divinamente, era anche in grado di modificare le bacchette magiche: e quale miglior modo per mettere alla prova la sua bravura se non accettare il suo invito a lasciarsi modificare il proprio catalizzatore con la squama di Drago che la creatura le aveva lasciato come ringraziamento per il suo aiuto?
Dovrei prima analizzare la compatibilità della tua bacchetta con il nucleo aggiuntivo. Poi osservare le caratteristiche della squama e quanta energia magica sprigiona. In linea di massima comunque, un lavoro simile non porta via più di una settimana ed è ovvio che per te mi darei una mossa!
D'accordo, mi hai convinta, affiderò a te la mia bacchetta, e… beh, a questo punto speriamo che si possa ottenere qualcosa di positivo, sarebbe bellissimo avere una parte del mio Elemento a suo interno!
Esclamò Alexis con un gran sorriso entusiasta, le guance che ripresero a bruciare quando lui di alzò dal tavolo perché, mentre si avvicinava a lei, l'Acuan già sapeva cosa volesse fare: il cuore prese a batterle a mille, e gli occhi si chiusero automaticamente così da lasciarla al buio nel momento in cui la bocca del ragazzo si posò su quella della Parker, lasciandola senza fiato per tutti e trenta i secondi del bacio a seguito del quale lui tornò al proprio posto.
Alexis, se ti dico una cosa, mi prometti che ci credi?
Mh… va bene, promesso! Cosa mi volevi dire?
... Ti trovo molto ma molto più affascinante e attraente di Aryanne.
Incapace di rispondere ad una frase del genere, Alexis abbassò gli occhi e fece un piccolo sorriso di ringraziamento verso l'altro: non voleva che Desmond facesse paragoni, a prescindere che la vedessero uscire "vincitrice" o meno; però apprezzava quelle parole, perché sapeva - voleva crederlo con tutte le sue forze - che Flynn le aveva pronunciate solo perché le pensava veramente.
… grazie…
Mormorò comunque, non sapendo bene cosa dire o come comportarsi: da quanto era che non usciva con qualcuno, anzi, col suo ragazzo? Era evidente che non sapesse proprio come destreggiarsi in una relazione sentimentale, e la cosa le faceva male, perché aveva paura… sì, paura che Desmond presto o tardi si sarebbe reso conto che non ne valeva proprio la pena.
Secondo te è tanto assurdo che… che io abbia già una paura matta, irrazionale e completa di perderti?
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da Desmond » 19/07/2014, 17:23
Oh… io non… non sono una persona infedele, Desmond. Cioè sì, probabilmente stavi scherzando, però… scusa, è solo…
Che cosa stai cercando di dirmi, Occhi Belli?
Anche Typhon era possessivo… non esageratamente, è ovvio, ma mi diceva spesso frasi come quella che hai appena pronunciato tu, e sentirmelo dire mi ha stranito non poco; forse perché tanto era geloso, che alla fine quella mollata sono stata io... Volevo solo dire che puoi stare tranquillo, e che se ora sto con te è perché sei tu quello che voglio… e non mi serve guardare nessun altro, ecco.
Ok, ok...
Ti direi che anche io sono una persona piuttosto gelosa e che devi stare attento, ma visti i trascorsi… ho quasi paura di cosa ciò potrebbe comportare… Comunque, ecco… non ti avvicinare troppo a nessun'altra, d'accordo? Soprattutto visto quanto successo in passato, io… non lo sopporterei.
Ehi, ehi, ascoltami, d'accordo? Stammi bene a sentire...
Le prese nuovamente la mano, guardandola negli occhi, intensamente. Il tono dolce, morbido, rassicurante e soprattutto sincero al 100%.
Il problema di Typhon si è concluso con Typhon. Io non sono lui, lui è acqua passata ed ora non è più in grado di farti del male. Non l'ha fatto apposta, ovviamente, ma in te sussiste ancora il terrore lasciato dai suoi gesti. Il modo migliore, anzi l'unico, per debellare queste paure... E' superarle. Vivi e pensa come se io fossi il tuo primo fidanzato in assoluto. Dì quello che ti senti, non avere paura, non con me. Lo so, è difficile, ma non impossibile.
Ovviamente sapeva benissimo che ad Alexis sarebbe servito moltissimo tempo per riprendersi, per andare oltre, per dimenticare, ma lui era lì proprio per accelerare quel processo e trasformarlo in una cura del cuore e dell'anima continua e crescente. Le baciò ancora la mano, strusciandosela sulla guancia come ad auto fornirsi una carezza, annusando la pelle morbida, candida e profumata della Parker. Era certo che mai e poi mai le avrebbe fatto del male, in alcun modo, se non costretto da chissà quale forza sconosciuta, ma era necessario che trasmettesse quella sicurezza anche a lei, alla sua Ricercatrice, per fare in modo che si sentisse sempre più a suo agio con lui. Aveva già vissuto la vita come fidanzata, ora doveva tornare a quegli albori ma dimenticando il dolore di un tempo. Desmond credeva in lei. Alexis, d'altra parte, dimostrò di cominciare a credere in lui quando gli concesse di occuparsi della sua bacchetta magica e della squama per crearne un connubio perfetto, un'arma nuova che contenesse dentro di sé il misterioso e stupefacente potere dell'elemento Acqua.
D'accordo, mi hai convinta, affiderò a te la mia bacchetta, e… beh, a questo punto speriamo che si possa ottenere qualcosa di positivo, sarebbe bellissimo avere una parte del mio Elemento a suo interno!
Cercherò di fare il possibile affinché ciò avvenga, l'importante è che il nucleo contenga un principio positivo e considerando che il Drago te l'ha fornito come segno di ringraziamento, non ho dubbi che sarà così.
Dopo quella parentesi di conversazione chiusa in bellezza e rimandata al momento delle modifiche artigianali, Desmond si alzò in piedi per andare a cercare le labbra della ragazza e baciarla così per diversi secondi. Non era riuscito a trattenere la voglia di sentire ancora il sapore della sua saliva, della bocca, quella parte così proibita ed intima di lei che mai e poi mai si sarebbe sognato di avere in dono, un giorno. Più continuava ad avere certi atteggiamenti con lei e più sentiva il peso della responsabilità di essere sincero nei confronti del cugino, con il quale avrebbe dovuto parlare al più presto per non rischiare spiacevoli incidenti. Typhon Seal era un ragazzo molto orgoglioso, molto permaloso riferito a certe cose, quindi Flynn non sapeva sinceramente come affrontare il discorso e come dirgli la verità. Manco a dire che poteva dirglielo in presenza di Aryanne e non perché a lei potesse dar fastidio ma piuttosto perché a quella maniera avrebbe di sicuro costretto il Terran ad avere un comportamento differente da quello naturale, forse per non infastidire la fidanzata o per tranquillizzarla che fosse tutto in ordine dentro di lui. Considerando però che quello era il loro primo, vero appuntamento, Desmond si rese conto che non gli andava di pensare a certe cose, anzi, proprio pensando ad Aryanne riferita al possibile discorso con Ty, una volta tornato al proprio posto si sentì quasi in dovere di far presente il proprio apprezzamento riferito alla Parker in contrapposizione con la giovane scelta in precedenza dal parente.
… grazie…
Cosa c'è che non va? Sembri turbata...
Secondo te è tanto assurdo che… che io abbia già una paura matta, irrazionale e completa di perderti?
Quelle parole ebbero il potere di fargli arrivare un'ondata di sentimento allo spirito talmente grande da avvolgerlo completamente. Rimase in silenzio per qualche secondo, assottigliando appena lo sguardo, respirando lentamente, fissandola rapito, catturato. Lei aveva paura di perderlo, lui in realtà a quello non ci aveva mai pensato, forse perché era insito nella sua natura più istintiva e irrazionale. Forse avrebbe dovuto fare un po' più di luce nel cuore, nei suoi sentimenti, nelle sue aspettative da tutto ciò che derivava da quel rapporto. Quando però provò a guardare dentro di sé, per scovare la risposta più adatta da fornirle, si stupì di quello che riuscì a recuperare, incredulo. Le palpitazioni aumentarono, il desiderio di starle vicino fece la stessa sorte, la voglia di parlare sinceramente e senza timori giunse irruenta. A quel punto, un piccolo, inizialmente leggero sorriso comparve sul suo volto, un sorriso che via via si fece più netto, ma non divertito, bensì puro, per certi versi indifeso, come se Desmond Flynn avesse deciso in quell'istante di calare ogni protezione tra lei e la sua interiorità, permettendole di entrargli dentro come mai nessuna aveva fatto prima d'ora, nemmeno Eufemia Longarno.
Io ti rispondo solo se... tu rispondi prima alla mia domanda, anche se in teoria è maleducazione. ... Secondo te è tanto assurdo che... io senta già di amarti?
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Desmond
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da Alexis » 19/07/2014, 20:45
Si era incartata, come spesso succedeva quando si toccava un argomento che le stava particolarmente a cuore: in quel caso, il discorso "gelosia e possessione" di Desmond aveva scaturito in lei ricordi della sua relazione passata che le facevano male, perché in passato se c'era una col diritto di considerarsi gelosa avrebbe dovuto essere lei e non certo il fidanzato, visto che era stato lui a lasciarla e forse - probabilmente - a tradirla; ed era stato proprio quello, il pensiero del tradimento, a spingerla a parlare in quel modo, con scetticismo ed un pizzico di amarezza, ma anche con la consapevolezza che, a differenza del passato e proprio a causa di quest'ultimo, non sarebbe mai riuscita a sopportare nuovamente una situazione come quella con Seal.
Ehi, ehi, ascoltami, d'accordo? Stammi bene a sentire...
Si lasciò prendere la mano e lo fissò intensamente negli occhi, il cuore aperto e pronto ad ascoltare le - e soprattutto a credere alle - parole di lui, perché alla base del loro rapporto appena nato doveva esserci fiducia reciproca, senza dare peso al passato, per quanto doloroso potesse esser stato.
Il problema di Typhon si è concluso con Typhon. Io non sono lui, lui è acqua passata ed ora non è più in grado di farti del male.
No, non poteva più farle del male perché non faceva più parte della sua vita.
Non l'ha fatto apposta, ovviamente, ma in te sussiste ancora il terrore lasciato dai suoi gesti. Il modo migliore, anzi l'unico, per debellare queste paure... E' superarle.
Più facile a dirsi che a farsi…
Vivi e pensa come se io fossi il tuo primo fidanzato in assoluto. Dì quello che ti senti, non avere paura, non con me. Lo so, è difficile, ma non impossibile.
Vuoi che ti consideri come fossi… il mio primo ragazzo? - domandò Alexis, ripetendo le parole di lui prima di riflettere attentamente su esse: le stava chiedendo di dimenticare Typhon e la brutta esperienza con lui, di considerarla una parentesi che quasi non era mai esistita, come fosse stato un brutto sogno e basta - Ci… ci posso provare…
Disse alla fine la Parker: non gli poteva promettere che ce l'avrebbe fatta, ma poteva promettere che ci avrebbe provato, che avrebbe tentato di vivere ogni secondo con Desmond senza timore che la relazione prendesse la stessa piega di quella precedente, credendo in lui e dandogli tutta la fiducia possibile. Di sicuro consegnargli la propria bacchetta per farla modificare sarebbe stata una bella dimostrazione della suddetta fiducia, ma non avrebbe rinunciato alla possibilità di avvicinarsi ulteriormente al suo Elemento perché forse anche ricevere quella squama era stato un volere del Conflux.
Cercherò di fare il possibile affinché ciò avvenga, l'importante è che il nucleo contenga un principio positivo e considerando che il Drago te l'ha fornito come segno di ringraziamento, non ho dubbi che sarà così.
Mi affido a te… e non parlo solo della bacchetta.
Commentò lei, gli occhi chiari fusi per qualche istante in quelli di lui: si stava affidando all'Ignis interamente, gli stava donando sì il proprio catalizzatore, ma al contempo anche cuore ed anima - ed un giorno, se si fossero sposati, anche il corpo. Si sentiva già molto legata a lui, lo percepiva dal modo in cui il cuore le batteva mentre Desmond la baciava, assaporando la sua bocca come se fosse la cosa più buona che avesse mai assaggiato nella sua vita: quando le sfiorava le labbra, quando la teneva per mano, quando le faceva i complimenti o le sorrideva, la Parker si sentiva tanto felice al punto da sprofondare nel più cieco terrore all'idea di perderlo. Era normale, a così poca distanza dalla loro conoscenza più approfondita? Non sapendo cosa rispondersi, l'Acuan lo chiese a lui, anche per comprendere la sua reazione di fronte a quelle parole: in un primo momento Flynn non disse nulla, fissandola in silenzio al punto da farla arrossire e sentire totalmente in imbarazzo; poi, un lento sorriso gli comparve sul volto, prima leggero, poi sempre più deciso, un sorriso che non avrebbe saputo come definire - forse sincero, pulito, indifeso in un certo senso.
Io ti rispondo solo se... tu rispondi prima alla mia domanda, anche se in teoria è maleducazione.
Beh… va bene, cercherò di rispondere come meglio posso! Dimmi…
... Secondo te è tanto assurdo che... io senta già di amarti?
A quelle parole, il cuore di Alexis saltò un paio di battiti e gli occhi si spalancarono, facendo un'accoppiata perfetta con la bocca che si era aperta per formare una "O" ovale, sintomo di piena incredulità: le sembrò persino che le stesse mancando il fiato, mentre nella sua testa si ripetevano come in un eco infinito le parole dell'Ignis. Amarla. Lui sentiva già di amarla. Tipico dei figli del Fuoco e del Fulmine essere così assurdamente precipitosi! … oppure no? Forse questo non c'entrava niente col suo appartenere ad una Gilda piuttosto che un'altra, forse Desmond era semplicemente istintivo nel senso più puro e concreto del termine… e la amava. Le guance dell'Acuan erano decisamente andate in fiamme, e gli occhi brillavano luminosi, spostandosi dal volto del ragazzo al piatto, poi a terra e di nuovo su di lui.
… io non so… non so bene che cosa dire… - ammise Alexis, con la voce più dolce e tenera che ci fosse al mondo - Tu sei… sei sicuro di quello che senti? Cioè, non c'è pericolo che tutto sia semplicemente fomentato dal tuo Elemento, vero?
Voleva esserne sicura, a costo di sembrare pedante, insicura e paranoica: non voleva che Desmond l'amasse perché il Fulmine dentro di lui la spingeva a farlo… voleva che accadesse perché sentiva davvero quei sentimenti per lei, perché era consapevole che li avrebbe sentiti anche se non avesse fatto parte della Gilda Ignis.
Comunque mi… mi fa sentire bene quello che hai detto, mi fa sentire amata, e… - si schiarì la voce, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio - E se considero quanto senta il bisogno di averti con me, e quanto mi fa paura l'idea di perderti, immagino… di non essere molto lontana dal provare i tuoi stessi sentimenti…
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da Desmond » 20/07/2014, 22:37
Vuoi che ti consideri come fossi… il mio primo ragazzo? Ci… ci posso provare…
E sapeva che a lungo andare ci sarebbe riuscita, anche grazie a lui, al suo impegno e alla sua dedizione nel renderla sicura che mai più un dolore simile a quello provato con l'ex ragazzo sarebbe tornato a portarle sofferenza e lacrime, sicuro dei propri sentimenti verso di lei. Si, erano appena i primi momenti, i primi baci, le prime carezze e i primi battiti accelerati e chiunque avrebbe potuto dire al cantante "ehi, svegliati, adesso è tutto rose e fiori ma vedrai quando non te la darà per mesi e mesi come starai"... ma Flynn scacciava ogni dubbio, faceva fuggire ogni cattivo presagio, lasciava semplicemente che fossero gli Occhi Belli di Alexis a riempire il suo spirito e la sua speranza, niente di più.
Mi affido a te… e non parlo solo della bacchetta.
Mi prenderò cura di lei quanto del tuo cuore.
Nessun occhiolino, nessuno sguardo malizioso, divertito, ironico o scherzoso. Lei ci teneva sul serio, lei credeva sul serio di poter essere in pericolo, lei temeva ogni secondo che potesse morire di dolore, per questo Desmond non ci rideva su, anzi, le parlava calmo e pacato quasi come se non fosse il fulmine a dominare il suo essere, ma era il risultato di quando, a prescindere dall'elemento, si teneva tremendamente a qualcuno. Dopo un lungo bacio e una confessione per nulla semplice da parte della ragazza, l'Ignis decise di esporsi maggiormente, anche più di lei, facendo presente i propri sentimenti come già estremamente forti e potenti. Inutile dire che adesso era molto curioso di capire cosa aveva suscitato in lei.
… io non so… non so bene che cosa dire… Tu sei… sei sicuro di quello che senti? Cioè, non c'è pericolo che tutto sia semplicemente fomentato dal tuo Elemento, vero?
Se fosse fuoco potrei capire il tuo dubbio, la tua preoccupazione, perché potrebbe farmi percepire una passione maggiore. Ma io ho l'elettricità dentro, ergo essa mi spinge solo ad essere più istintivo e più impulsivo nel dire e nel fare... come anche esprimere la verità. Non hai da temere ripensamenti, se è questo che mi stai chiedendo...
Comunque mi… mi fa sentire bene quello che hai detto, mi fa sentire amata, e… E se considero quanto senta il bisogno di averti con me, e quanto mi fa paura l'idea di perderti, immagino… di non essere molto lontana dal provare i tuoi stessi sentimenti…
... Perfetto.
Sorrise lentamente, inebriato all'idea di ciò che lei gli stava anticipando e cioè che forse un giorno gli avrebbe potuto dire di amarlo e di tenere soltanto a lui, vivere per lui, destinare ogni suo pensiero, respiro, sospiro, battito del cuore esclusivamente al nuovo primo fidanzato. Da quando avevano parlato dello status da innamorata di Alexis nel loro primo incontro fuori casa del cugino, Desmond era rimasto profondamente colpito, chiedendosi cosa si potesse provare ad avere una ragazza così devota vicina. Magari era stato anche quel pensiero a spingerlo nel provare ad avvicinarcisi, ma adesso non era importante, ormai aveva perso la testa ed il cuore per lei, cosa gli importava dei motivi e delle ipotesi?
Una volta finito di mangiare, cosa ti andrebbe di fare?
Non aveva la più pallida idea di come alla Parker piacesse trascorrere il tempo libero, dal momento stesso in cui solitamente ad un ragazzo ed una ragazza, privi di limitazioni date dal matrimonio, dopo un pasto del genere andava di rotolarsi insieme nel letto bruciando le calorie appena prese. Era importante quindi che capisse quali fossero le sue abitudini, quali fossero i suoi concetti di stare insieme, di condividere spazio e tempo. Naturalmente per lui ora cominciava una vita nuova, sicuramente più ardua, ma supportata da una volontà ferrea, votata ad una promessa solenne: tramutare ogni lacrima in un sorriso, ogni singhiozzo in una speranza, ogni tristezza in una felicità... e ci sarebbe riuscito, a qualunque costo.
Ah, comunque... cercherò di parlarne con Typhon al più presto. Tu non gli accennare nulla se lo incontri di sfuggita al negozio. Preferisco occuparmene personalmente...
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da Alexis » 20/07/2014, 23:01
Mi prenderò cura di lei quanto del tuo cuore.
E lei ci voleva credere, oh, quanto lo desiderava! Certo, la sua prima - ed unica - esperienza come fidanzata non era stata un granché, ma era pur vero che non poteva mica arrendersi alla prima difficoltà! Anche Ariel, ad esempio, aveva dovuto provare e riprovare prima di essere felice, perciò anche Alexis doveva darsi una seconda possibilità e smettere di incolpare Desmond per qualcosa che non aveva fatto: lui non era Typhon, era una persona diversa, e come tale doveva considerarla. Tuttavia non si sarebbe mai aspettata di sentirsi dire certe cose dal cantante, più che altro a così poca distanza da quando avevano cominciato a frequentarsi e vedersi in modo più o meno regolare: fu forse la velocità con cui i sentimenti dell'Ignis erano sbocciati in lui a farle venire il dubbio che il suo Elemento avesse in qualche modo potuto influenzarli, e a costo di risultare paranoica preferì domandargli qualche delucidazione in merito.
Se fosse fuoco potrei capire il tuo dubbio, la tua preoccupazione, perché potrebbe farmi percepire una passione maggiore. Ma io ho l'elettricità dentro, ergo essa mi spinge solo ad essere più istintivo e più impulsivo nel dire e nel fare... come anche esprimere la verità. Non hai da temere ripensamenti, se è questo che mi stai chiedendo…
Quindi erano tutta farina del suo sacco… Desmond si stava innamorando di lei. O forse già lo era, innamorato, ma ancora non se la sentiva di dirlo chiaro e tondo - e come biasimarlo? Lei, dal canto suo, non poté fare altro che ricambiare la sua sincerità con la propria, al 100%, per quanto la spaventasse mettersi così tanto in gioco subito, praticamente al primo appuntamento! Ma il cuore viaggiava ad un ritmo ben diverso dalla mente, dalla ragione, anche in un'Acuan riflessiva e razionale come Alexis Parker… e se anche quella era la prima uscita ufficiale tra i due, lei già provava il timore di poterlo perdere, una paura che di sicuro non poteva testimoniare altro se non dei sentimenti simili a quelli dell'Ignis che, a dispetto di qualsiasi previsione, la ragazza stava sentendo nascere dentro di sé.
... Perfetto.
Sorrise anche lei, timida, imbarazzata, radiosa, bellissima con quelle guance rosse e quegli occhi luminosi che lui tanto amava, che le erano valsi il soprannome datole da Desmond al loro primo, vero incontro. Abbassò lo sguardo e si schiarì la voce tossendo, finendo gli ultimi bocconi di quaglia rimasti nel piatto prima che diventassero troppo freddi e dunque immangiabili.
Una volta finito di mangiare, cosa ti andrebbe di fare?
Oh, beh… di solito la sera sto a casa, in Gilda, a leggere di fronte al camino o a fare una passeggiata per le stradine del Villaggio… - ammise Alexis, cercando di scacciare la sensazione d'inadeguatezza e di "sfigaggine" che la stava circondando, quella vocina interiore che la prendeva in giro e sottolineava come Flynn, pieno di vita sociale, l'avrebbe sicuramente trovata noiosa e patetica - Potremmo fare una passeggiata per Vaduz, io non mi sono mai fermata oltre l'orario di lavoro! - gli propose velocemente, le guance che bruciavano infuocate - E poi… ecco, io t'inviterei anche da me, ma non posso farti entrare al Villaggio…
E non aveva una casa tutta per sé perché costava: oh, quanto le sarebbe piaciuto mettersi comoda di fronte ad un camino, abbracciata a Desmond, magari con una coperta leggera a coprirli, a parlare, a ridere, a baciarsi, o anche solo a stare in silenzio, percependo l'uno il respiro dell'altra, ad occhi chiusi… ma non poteva accadere nulla del genere, non nella sua abitazione alla Gilda Acuan, comunque, e non aveva certo la faccia tosta di auto-invitarsi da lui.
Ah, comunque... cercherò di parlarne con Typhon al più presto. Tu non gli accennare nulla se lo incontri di sfuggita al negozio.
Sei sicuro che non vuoi che dica niente?
Preferisco occuparmene personalmente…
Va… va bene… - acconsentì la Ricercatrice con aria piuttosto pensierosa - Beh, comunque non credo ci sarà chissà quale reazione da parte sua, visto che non ho deciso io d'interrompere la nostra relazione… - ed alzò le spalle, abbozzando un sorriso - Ti è piaciuta la cena, allora? Qui fanno anche uno strudel di mele fantastico, se ti andasse il dolce…
Gli propose, pronta sia a prendere due dessert diversi, sia a dividerne uno con lui, sia invece a non prendere più niente - perché era quel tipo di persona che odiava mangiare da sola, mentre l'altro la fissava. E naturalmente, alla fine della cena, non avrebbe nemmeno provato a convincerlo a farle pagare la sua parte, poiché quello era un appuntamento galante e all'effettiva era giusto che il ragazzo pagasse la cena alla sua ospite… in quel caso direttamente la sua fidanzata, a dirla tutta - senza contare che il cameriere, alla fine, fece loro un bello sconto, forse in un impeto di tenerezza volto a far passare ad Alexis la serata perfetta. E così la Ricercatrice si sarebbe trovata ben presto fuori dal ristorante, mano nella mano col suo nuovo - primo - ragazzo.
Grazie… e non solo per la cena. Mi hai appena fatto passare una serata indimenticabile…
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da Desmond » 21/07/2014, 23:13
Oh, beh… di solito la sera sto a casa, in Gilda, a leggere di fronte al camino o a fare una passeggiata per le stradine del Villaggio...
Le avrebbe voluto chiedere se quello era il suo programma ideale o l'unico programma che aveva disponibile oltre al dormire per via delle poche conoscenze e la rottura del fidanzamento con il cugino. Tuttavia, seppe trattenersi, ipotizzando che una domanda simile l'avrebbe bloccata, fatta sentire patetica o magari stupida e lui non voleva assolutamente che pensasse questo. Era la sua vita, poteva gestirla e portarla avanti come preferiva, senza contare che leggere non era mai un male, anzi, avrebbe dovuto leggere anche lui di più, non per nulla era l'ignorante della coppia!
Potremmo fare una passeggiata per Vaduz, io non mi sono mai fermata oltre l'orario di lavoro!
Perché no? Mi sembra un'ottima idea... E poi?
E poi… ecco, io t'inviterei anche da me, ma non posso farti entrare al Villaggio…
Inoltre presentarmi subito alla famiglia sarebbe abbastanza fuori luogo!
Come a dire, se non c'è il villaggio esiste comunque casa tua, ma lei ormai viveva con i genitori e andare lì al primo giorno di fidanzamento era un azzardo bello e buono, senza contare che Desmond avrebbe gradito parecchio che la ragazza preparasse la famiglia al fatto che lui era il cugino di Typhon Seal, in modo da non trovarsi nella condizione di osservare i volti truci e giudicatori presi alla sprovvista da quella notizia nefasta. A proposito di parlarne, poi, chiese alla Parker di non dire nulla al cugino, perché ci voleva pensare lui stesso e per fortuna ella acconsentì subito.
Va… va bene… Beh, comunque non credo ci sarà chissà quale reazione da parte sua, visto che non ho deciso io d'interrompere la nostra relazione…
Si è vero, in teoria è così, ma Ty è e rimane un ragazzo molto orgoglioso e competitivo. Una volta che avrò terminato di parlargli si farà venire le solite paranoie del tipo "chissà se la saprà baciare meglio di me?!" oppure "e se lei ci facesse qualcosa molto prima del tempo che ho atteso io?" e via dicendo... non lo fa apposta, è un Drago, lascia stare!
Ti è piaciuta la cena, allora? Qui fanno anche uno strudel di mele fantastico, se ti andasse il dolce…
L'unico dolce che può andarmi ora come ora sono le tue labbra Occhi Belli, sai perché? Perché sono le più buone, non ingrassano e non riempiono ulteriormente lo stomaco!
No no, decisamente lui era giunto al capolinea. Non era un mangione, seguiva una dieta ben precisa perché stava tentando alla lontana di mettere su un poco più di massa muscolare, visto che alla Gilda Ignis gli allenamenti si facevano sempre più duri e lui voleva rimanere l'indiscusso campione tra i rappresentanti dell'elettricità. Fu piuttosto bello e soddisfacente poter pagare la cena offrendola alla Ricercatrice senza la solita lagna del "non c'è bisogno, possiamo dividere". In quel frangente quindi, la propensione al romanticismo all'antica dell'Acuan giunse nettamente a suo favore.
Grazie… e non solo per la cena. Mi hai appena fatto passare una serata indimenticabile…
E pensa che non è ancora giunta nemmeno a metà...
Già, in fondo che ore si erano fatte? Le 21:30? Non era di sicuro l'orario adatto per interrompere l'uscita di una coppia. Lei si sarebbe dovuta svegliare presto l'indomani, almeno per le 06:30, ma Flynn non voleva sicuramente farle toccare più della mezzanotte. Camminarono per le strade della città, commentando luoghi, persone ed anche il cielo notturno sopra di loro, e Desmond passò ogni istante a chiederle cosa facesse al lavoro, di cosa si stesse occupando e su cosa vertessero i suoi esperimenti. Difficile da credere, vero?
Io avrei una bella proposta, se ti va... ... Potremmo andare da me e passare un po' di tempo sul divano accoccolati, magari leggendo una rivista insieme! L'importante è che ti piacciano le donnole, perché ne ho una molto appiccicosa e dolce che dovrei presentarti...
Nessun tentativo strano di approccio sessuale, nessuna spinta a fare qualcosa che non voleva e nessuna voglia di cambiare i suoi soliti programmi. A lei piaceva leggere la sera prima di dormire? Allora avrebbero letto, vicini vicini, facendosi ogni tanto qualche carezza, sussurrandosi una parola d'amore o semplicemente guardandosi negli occhi come se non ci fosse un domani. Fu felice quando ella accettò, sorridendole rassicurante, e quando Alexis gli chiese se i baci fossero compresi nel prezzo, lui rispose... "Ti ricordo che non ho ancora avuto il mio dessert...".
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da Dylan » 13/01/2015, 0:12
La quest che sta per cominciare ha come protagonista una sola PG, ovvero Alexis Parker. Considerando che il mio povero personaggio non può più essere cattivo, ho chiesto alla player della ex Delfinazzurro se avesse voglia di cimentarsi in una giocata narrata che potesse far venire fuori il mio estro ingegnoso quanto malefico e lei ha gentilmente accettato. Ho deciso di svolgere la vicenda nel mese di Luglio, esattamente a metà, due settimane prima della fine delle attività del laboratorio di ricerca. Sono gli ultimi giorni, proprio per questo motivo le attività sono estremamente intense, gli incarichi svolti dai ricercatori sono tantissimi ed è necessario l'aiuto di ognuno dei membri presenti, anche quelli più inesperti o che ancora non hanno molta familiarità con il lavoro pratico. Proprio per quel motivo, la giovane aspirante Ricercatrice si trova in un laboratorio al diciottesimo piano dove sta assistendo alcuni colleghi più illustri e capaci nella preparazione di alcuni composti alchemici altamente instabili, utilizzabili nel campo della bio-magi-ingegneria minerale.
Dott.ssa Parker, non stia lì impalata, versi il contenuto con le dosi concordate...
Dott.ssa Parker, mi ha preso l'estratto di eucalipto che le avevo chiesto cinque minuti fa?
Dott.ssa Parker, urgentemente otto cc. di plasma allo stato gassoso, in fretta!
Dott.ssa Parker... Dott.ssa Parker... DOTT.SSA PARKER MA INSOMMA!
Un vero e proprio inferno per i novellini, che poi tanto novellini non dovrebbero essere, almeno nel caso di Alexis, una ragazza formidabile dal punto di vista culturale e scientifico, tra le più giovani ad aver varcato la soglia di quel centro di ricerca ed anche una tra le più inesperte ad essersi guadagnata una minima attenzione da parte del boss di tutta la struttura, ovvero il dottor Cox. Superare però il quindicesimo piano era per chiunque tra gli inesperti una prova difficile da superare: richieste da ogni angolo, scienziati esauriti e per di più orologi con scadenze fissate che correvano talmente tanto da sembrare quasi che lì il tempo avesse un percorso più accelerato. Come poteva sapere, dunque, il povero fidanzato della signorina, di essere capitato proprio nel momento peggiore in assoluto? Desmond Flynn l'aveva fatta chiamare alla reception del primo piano per incontrarla e donarle un bel mazzo di fiori da tenere nella propria stanza, visto che la sera prima lei gli aveva fatto presente quanto le dispiacesse di trovarsi in un ufficio condiviso molto poco allegro e senza nessuna traccia di colore. Quel gesto, inevitabilmente, provocò lo sguardo omicida di tutti quanti i ricercatori del diciottesimo piano rivolto alla Parker, bisognosi del suo aiuto per non rischiare di combinare qualche disastro per le pochissime ore a disposizione.
A.P., questo non è un luogo per appuntamenti romantici. Se preferisci continuare in eterno e fuori da questa struttura la tua luna di miele, accomodati pure. In caso contrario, liquida il biondino e torna al lavoro.
Cox era un tipo di pochissime parole, uomo tutto d'un pezzo, fermo sulle proprie posizioni e gran coordinatore del lavoro altrui. Queste furono le sue parole non appena incrociò Alexis al pianterreno, uscendo da uno dei tanti laboratori di sperimentazione erbologica. Cosa avrebbe dovuto fare in quel frangente la giovane ricercatrice? Beh, era abbastanza evidente in effetti, ma chissà, poteva anche essere così tanto folle da disobbedire a tutti e farsi licenziare...
Ehi Occhi Belli... Disturbo? Sono per te... Qualche tinta calda in più alla tua scrivania!
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da Alexis » 13/01/2015, 16:47
• Centro di Ricerca Sperimentale di Percival Ulisses Cox - Metà Luglio - ore 12.02 •
Dott.ssa Parker, non stia lì impalata, versi il contenuto con le dosi concordate...
Subito dott--
Dott.ssa Parker, mi ha preso l'estratto di eucalipto che le avevo chiesto cinque minuti fa?
Ah, sì, eccolo q--
Dott.ssa Parker, urgentemente otto cc. di plasma allo stato gassoso, in fretta!
Arrivo in un sec--
Dott.ssa Parker... Dott.ssa Parker... DOTT.SSA PARKER MA INSOMMA!
Quanto avrebbe voluto poter urlare in quel momento, su una scala da uno a dieci? Probabilmente un milione, e forse non sarebbe nemmeno bastato a buttar fuori tutto lo stress accumulato fino a quel momento... ma di sicuro l'avrebbe fatta stare meglio. Non aveva mai lavorato così tanto prima al centro di ricerca, e aveva come l'impressione che il picco massimo non fosse ancora stato raggiunto: aveva attaccato alle 7.30 di quella mattina ed ancora non si era mai fermata, correndo da una parte all'altra del laboratorio per assistere i diversi Ricercatori che avevano bisogno di lei - perché lì dentro la Parker era una novellina, assolutamente interdetta alla parte manuale del lavoro; in pratica, nonostante Cox stesso avesse riconosciuto la validità di alcune sue teorie, le aveva dato il divieto assoluto di testarle in modo concreto, continuando a farla lavorare in linea teorica. Alexis era consapevole, naturalmente, di aver parecchia strada da fare prima di arrivare a potersi considerare un'esperta nel campo, ma dentro di sé le dispiaceva molto non poter mai tentare un approccio più diretto a ciò per cui si sbatteva da anni ormai, studiando e lavorando senza sosta e senza mai lamentarsi. Anche in quel momento, nonostante l'urlo mentale che aveva lanciato, non aveva accennato a rallentare il ritmo, cercando di assistere tutti i dottori nel modo migliore e più celere possibile con sorrisi o parole gentili - perché sarebbe stato irrispettoso rispondere loro male, o in modo scocciato: certo, la stavano facendo diventare matta... ma tra i tanti novellini lì dentro avevano chiamato lei e questa, per la Parker, era già una mezza vittoria. Vittoria che quasi rischiò di esser schiacciata dalle occhiate omicide dei dottori presenti al 18esimo piano quando Alexis, poco dopo, venne chiamata alla reception del pianterreno per la presenza di Desmond Flynn, il suo fidanzato.
T-Torno immediatamente...
Mormorò la Parker, mortificata dagli sguardi omicidi dei superiori, mentre correva verso l'ascensore che la trasportò velocemente al primo piano della struttura: uscì da esso a passo veloce, ma prima di arrivare all'ingresso dove Desmond l'aspettava, incrociò il Capo di tutto il Centro, il Boss, la figura mistica... il Dottor "Ti-Incenerisco-Con-Lo-Sguardo-Se-Me-Le-Fai-Girare" Cox.
A.P., questo non è un luogo per appuntamenti romantici. Se preferisci continuare in eterno e fuori da questa struttura la tua luna di miele, accomodati pure. In caso contrario, liquida il biondino e torna al lavoro.
S-Sì signore, subito signore!
Non aveva mai fatto il servizio militare babbano, ma era quasi sicura che Cox sarebbe stato un comandante perfetto; con un sospiro triste - triste per l'impossibilità di non potersi fermare a parlare col fidanzato - Alexis raggiunse Desmond all'ingresso della struttura, rivolgendogli un piccolo sorriso felice e rassegnato al tempo stesso.
Ehi Occhi Belli... Disturbo? Sono per te... Qualche tinta calda in più alla tua scrivania!
Des, ciao! - lo abbracciò forte, perché sapeva che si sarebbe dovuta far bastare quel contatto fino a quando non fosse tornata a casa, quella sera - Grazie, sono... davvero bellissimi!
Finti, certo, ma era anche la cosa più logica visto che così avrebbe sempre potuto tenerli sulla propria scrivania - altresì cubicolo - senza il rischio che appassissero.
Mi dispiace di non aver tempo per parlare, ma ora è... - come spiegarglielo? - È come se, nel bel mezzo di un tuo concerto, io pretendessi di salire sul palco e mettermi a discutere con te di fisica quantistica. Rendo l'idea?
Non era colpa del cantante, non poteva immaginare certo che razza di periodo fosse quello, per la Parker e tutto il laboratorio in generale: Alexis evitava di entrare nei dettagli con lui, non perché non volesse parlargliene ma perché, semplicemente, una volta arrivata a casa si voleva solo rilassare, dimenticarsi del lavoro e godersi il tempo col fidanzato; dopotutto, e nonostante l'arduo lavoro, si sentiva appagata tanto in campo lavorativo che in quello sentimentale. Aveva un ragazzo meraviglioso accanto ed il lavoro dei suoi sogni... che avrebbe potuto desiderare di più?
Sì, forse qualcosa c'era... ma per quello ormai era troppo tardi.
Ci vediamo stasera a casa, d'accordo? Ti amo, e scusami...
Si sarebbe fatta perdonare in qualche modo, di sicuro, ma ora doveva assolutamente tornare a lavoro. Così, non appena Desmond l'avesse salutata, Alexis si sarebbe nuovamente diretta all'ascensore, stringendosi il mazzo di fiori al petto con un leggero sorriso innamorato sulle labbra.
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da Dylan » 14/01/2015, 21:21
Des, ciao! Grazie, sono... davvero bellissimi! Mi dispiace di non aver tempo per parlare, ma ora è... È come se, nel bel mezzo di un tuo concerto, io pretendessi di salire sul palco e mettermi a discutere con te di fisica quantistica. Rendo l'idea?
Alexis Parker aveva reso benissimo l'idea, tanto che il fidanzato, alzando le mani in segno di resa, si scusò con lei per l'improvvisata evidentemente fuori luogo, salutandola all'istante e dicendole che l'avrebbe aspettato poi la sera a casa per conversare e mangiare insieme. Il centro di ricerca sperimentale era un luogo meraviglioso per le menti brillanti e geniali come quella della ex Delfinazzurro, ma in alcuni momenti diveniva una sorta di circo folle pieno di gente che correva da una parte e dall'altra dando di matto, peggio che in un manicomio. A differenza di moltissimi scienziati abbastanza esauriti, il dottor Cox sembrava l'unico faro di irremovibile stabilità mentale che coordinava tutto con incredibile freddezza di nervi, tanto da chiedersi quasi se fosse un essere umano o una macchina. Certe personalità erano fondamentali quando si verificavano delle emergenze o degli eventi non previsti, proprio come accadde in quel preciso istante, mentre Alexis si stava dirigendo verso l'ufficio per sistemare i fiori in un vaso di circostanza prima di tornare alle proprie faccende al diciottesimo piano.
Codice Rosso 166 al Settore 11. Codice Rosso 166 al Settore 11. Isolare immediatamente la Minaccia e Chiudere le porte dell'intera Struttura. Isolare immediatamente la Minaccia e Chiudere le porte dell'intera Struttura.
Quando scattava il codice 166 significava una cosa sola: sostanze chimiche o alchemiche instabili durante un processo di sperimentazione. Uno degli allarmi peggiori perché costringeva l'intero centro di ricerca a chiudersi per non far evacuare alcuna sostanza potenzialmente nociva ed ogni altra attività veniva interrotta per dar spazio alla risoluzione immediata del problema. Altra grana fastidiosa era che non solo venivano chiuse le porte principali, ma anche quelle di accesso ad ogni piano, in modo da limitare al minimo il pericolo di contagio. Purtroppo per la povera Parker, il piano dove si trovava era anche quello del Settore 11 e per altro era anche una delle poche presenti al momento, oltre ad una dozzina di altri scienziati e il personale di segreteria. L'altoparlante si accese all'istante poco dopo che le porte di vetro spesso del piano si chiusero inesorabilmente: la voce del dottor Cox, impossibile da non riconoscere, istituì subito il da farsi invitando ad avere il massimo autocontrollo.
State tutti fermi ed ascoltate attentamente, non voglio perdere la pazienza. Grace e Hormazd si dirigeranno alla stanza numero venti e si occuperanno di recuperare mascherine per tutti gli altri. Al Settore undici sono attualmente presenti il dottor Quebec e la ricercatrice Mahoney, non so cosa Trama abbiate combinato ma vi consiglio di mantenere sotto osservazione la situazione e terminare ciò che stavate facendo. Gli scienziati Longo, Pepperpots, Taylor e Jopez si rechino nella sala antidoti ed attendano disposizioni. A.P., sei la più vicina al Settore undici, muovi le chiappe e vai a dare una mano, sei autorizzata a gestire le sostanze chimiche liquide, solide e gassose presenti nella camera per aiutare i tuoi colleghi, muoversi MUOVERSI!
Come animati da una forza superiore, tutti i nominati dall'altoparlante si mossero per andare ad eseguire gli ordini ricevuti. Qualora anche Alexis Parker avesse deciso di abbandonare ogni altra mansione per dare la priorità alle parole del dottor Cox, al suo arrivo nel Settore 11 avrebbe trovato una nebbia piuttosto fitta. Prima di entrare, i due scienziati l'avrebbero invitata a mettere la mascherina protettiva alle labbra e gli occhiali di plastica trasparente e resistente. Ad un primo sguardo, pare che il lavoro che stessero svolgendo riguardasse il contratto con una nota casa di cosmetici magici che si stava sviluppando negli ultimi mesi. All'interno di un a ciotola di ceramica bianca stava un composto cremoso di colore violetto acceso, mentre di fianco ad essa tre porta-fiale ognuna con due fialette contenenti dei liquidi di diversi colori brillanti e luminosi ad intermittenza.
Dott.ssa Parker, pare che il monossido di calcio abbia reagito male all'unione con il composto basico fornitoci dalla fabbrica. Avevano assicurato la completa adesione delle sostanze senza effetti collaterali, ma evidentemente qualcosa che non comprendiamo è andata storta e possiamo affermare con certezza che il polline tossico sprigionato dalla crema possa in qualche modo risultare venefico per il sistema cardio-respiratorio. È necessario ridurre l'acidità e bilanciare il livello di solfato di potassio, ma non abbiamo idea di come si possa fare. Lei ha qualche idea in merito?
E se la ragazza attendeva il momento giusto per mostrare di che pasta fosse fatta...
Tiro del dado da 30 aggiungendo l'Elaborazione.
Tra 22 e 28 --> Alexis è troppo impanicata per arrivare ad una soluzione, quindi si affida principalmente ai due colleghi.
Tra 29 e 33 --> Alexis cerca di fare mente locale, seppur molto nervosa, arrivando ad una soluzione aiutata dai colleghi.
Tra 34 e 41 --> Alexis si focalizza sul problema con una punta di nervosismo ma dà l'idea giusta per formulare un'ipotesi adeguata.
Tra 42 e 46 --> Alexis, guidata da ragionamenti veloci e accurati indica il procedimento da svolgere, che si rivelerà esatto.
Oltre il 47 --> Alexis, mossa da un istinto razionale scientifico assoluto, fa tutto da sola risolvendo il problema.
Nel frattempo, presso il quarantacinquesimo piano, davanti i video delle telecamere...
Dottor Cox, signore, abbiamo informato il dipartimento di sicurezza e dall'ospedale ci comunicano che...
Sssshhh. Fai silenzio.
Vediamo cosa combinerai, pivella.
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