Spero di non offenderti, ma... non sembri per nulla una Marchesa!
Non mi offendi, ogni volta che mi guardo allo specchio me lo dico in continuazione.
Insomma, dai: io, una Marchesa?
A malapena ho imparato ad usare le giuste posate a tavola e faccio ancora fatica a distinguere le diverse forchette...
Un po' ti capisco.
Prima di diventare socia dello studio per cui ora lavoro, anche io tante cose le ignoravo...
A cominciare dal sapere come vestirsi in determinate circostanze: Liam l'aveva "sgrezzata" parecchio, le aveva insegnato come muoversi, come comportarsi, a volte anche come parlare così da non far sospettare nessuno dei suoi clienti altolocati della provenienza di Bonnie: non che la MacMalley si vergognasse delle sue origini, anzi, ma comprendeva anche che ai clienti più snob, probabilmente, non avrebbe fatto piacere essere consigliati da una campagnola.
Credo che i miei genitori ti adorerebbero... loro vivono e lavorano in una fattoria, secondo me un posto del genere ti piacerebbe!
Quindi vieni dalla campagna?
Dalla campagna scozzese, esatto!
Deve essere stato un bel salto di qualità lavorare come arredatrice di interni, dico bene?
Salto di qualità?
No, non lo definirei un "salto di qualità" ... -rispose Bonnie con un sorriso gentile- Non sono diventata un'arredatrice d'interni perché consideravo troppo umile il lavoro in fattoria, ho semplicemente seguito una mia passione!
Ma quasi ogni weekend torno a casa dai miei per dare loro una mano, perché in quell'ambiente posso essere me stessa al 100%!
Sorrise ancora, ma questa volta l'espressione era orgogliosa, puro e semplice orgoglio per un passato che faceva ancora ben parte di lei e che mai avrebbe potuto rinnegare, nonostante avesse deciso di seguire i propri sogni.
Comunque non mi ci vedo molto in mezzo a mucche e cavalli: sono cresciuta nelle periferie di Londra, non so nemmeno com'è fatta una fattoria.
E nemmeno una mucca, se devo essere precisa.
Allora, se ti va, potresti venire alla fattoria dei miei genitori, una volta!
Vedresti da vicino com'è la vita da campagna e com'è fatta una mucca! Sempre se pensi che possa fare piacere a te e... -occhieggiò al ragazzino che sguazzava allegramente in piscina- anche al tuo fratellino, perché no!
E poi credimi, la cucina di mia madre è imbattibile...
E su quello non si discuteva proprio.
Terminata quella parentesi più colloquiale, venne il momento di concentrarsi sul lavoro: lo shabby chic era lo stile giusto per quella villa, anche Kelly lo riconobbe, ma giustamente voleva che in essa fossero presenti anche dei tocchi che ricordassero il suo stile; non avendo però la Marchesa una ben precisa idea di cosa volesse, la MacMalley passò minuti su minuti a mostrarle tante foto diversi rappresentanti stili di arredamento diversi, ma con risultati praticamente nulli.
D'accordo, qui è meglio cambiare approccio...
E io ho bisogno di una vera birra...
Maledizione! Volevo contenermi perchè è mattina, ma a questo punto me ne sarei fregata...
E lo dici a me?
Ti ricordo che io sono pure nel bel mezzo di un incontro di lavoro, a certe cose non dovrei nemmeno pensarci...
Sbuffò leggermente, sorridente e divertita, prima di armarsi di carta e penna e farle uno di quei terzi gradi che manco un Auror professionista sarebbe stato capace di effettuare, ma c'era un motivo ben preciso per tante domande... capire quale fosse la casa dei suoi sogni sfruttando ciò che più piaceva alla Everett, senza che nemmeno lei se ne rendesse conto.
Va bene, va bene, credo che questo basti...
Allora?
Qual è il verdetto?
Ecco cosa penso... hai due possibilità: la prima è arredare ogni stanza seguendo un tema a sé stante; è più dispendioso, e c'è il rischioso che poi la villa somigli ad un'accozzaglia di stili diversi senza senso, ma con un po' di lavoro in più potremmo cercare di rendere il tutto armonioso.
La seconda è puntare sullo shabby chic, ma togliere la vena country per sostituirla con un tocco deciso di modernità.
Vai avanti...
Vedo una villa in legno e marmo, con colori che variano dal bianco al marrone e tocchi di colore qua e là, discreti ma decisi e moderni; vedo spazi ampi ma definiti, luci ed ombre ben calibrate ma senza lampadari opulenti, piuttosto con lampade a zone singole, dei faretti sul muro magari.
Vedo scritte sui muri riportanti frasi dei libri che più ti piacciono, e vedo dei tappeti realizzati sul modello delle copertine dei dischi che più ami...
E come rendere visivamente tutto ciò? Trovando l'immagine che più esplicava l'idea di Bonnie, un'immagine che ovviamente sarebbe valso solo come punto di partenza... ammesso che alla Marchesa piacesse.
... ti piace?
Vuoi scherzare?
Cazzo... è perfetta!
Il sorriso che illuminò il volto della scozzese fu quello di chi aveva appena portato a termine una missione: le spuntava sempre quando vedeva un cliente felice, soddisfatto, un cliente che stava vedendo la sua fantasia prendere vita, e realizzarsi la concretezza di poter vivere nella casa dei propri sogni.
L'idea delle scritte sui muri è semplicemente geniale, ma niente citazioni di libri.
Non saprei quali suggerire, mentre invece potrei puntare... Uhm... Alle mie canzoni preferite!
Perfetto, si può fare tranquillamente. -replicò la bionda, prendendo velocemente appunti.
E più o meno, con uno stile simile, quanto ci aggiriamo come cifra da spendere?
Fammi riflettere.
Dunque, vediamo... ci vorranno almeno... -cominciò a bisbigliare tra sé, facendo i calcoli considerando la quantità di legno e marmo necessari, i mobili, i tappeti, le lampade, la vernice per i muri ma non solo, anche tutto ciò che di indispensabile una casa richiedeva, ovviamente sempre in stile shabby chic- Credo che dovremmo stare entro i 10mila galeoni; potrei farti spendere molto meno, ma questo comporterebbe scegliere materiali di qualità mediocre, e non credo avrebbe senso se dobbiamo dare forma ai tuoi sogni.
Però, visto che conosco piuttosto bene i negozianti e i magazzini a cui richiedere i materiali necessari... forse possiamo scendere fino ad 8mila e 500, ma non di meno.
Sai, lo stile che hai scelto è perfetto per me, ma credo che qualche elemento diverso dovremmo comunque aggiungerlo, perchè non sarò solo io ad abitare qua dentro...
Probabilmente nella camera da letto mia e di Evan sarà meglio inserire qualcosa delle idee da lui suggerite.
L'art déco, quindi, perché lo stile minimal l'avrebbe probabilmente ritrovato in tutta la casa.
Mi dispiace fare solo di testa mia, gli farei capire che praticamente non lo ascolto mai...
E poi c'è mio fratello. Una camera della casa sarà tutta sua, quindi vorrei che gli piacesse e che fosse un po' come lui la vorrebbe.
Ha sempre dovuto accontentarsi, almeno questa volta vorrei fargli un regalo tutto per lui...
Si vede che tieni molto a lui, ed è una cosa stupenda.
La famiglia è molto importante... io lo so bene.
Che dici?
È fattibile?
Dico che tu sei il cliente, ed io quella che realizzerà l'impossibile. -le fece un occhiolino, avendo ormai capito che con Kelly tanti formalismi si potevano tranquillamente evitare- Per quanto riguarda la vostra camera da letto potremmo usare del legno intarsiato al posto di quello normale, dei tocchi d'oro e dei motivi geometrici, così da richiamare lo stile art déco ma facendolo fondere col resto dell'arredamento.
Per quanto riguarda tuo fratello, beh... forse dovremmo chiedere a lui cosa preferisce, non credi?