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da PnG Staff » 09/02/2017, 22:53
Laboratorio di Ricerca in Andorra Area di Progresso ed Avanzamento Scientifico Generale 14 Marzo 2113 Ore 14:49
Te lo posso assicurare, è una vera strega...
Dopo aver terminato la pausa pranzo, Emmanuel Burn e Xylia Montgomery si erano permessi qualche altro minuto di pace per una passeggiata, sorseggiando un caffè americano schiumato. La Vice Capo Settore non era ancora riuscita ad aggiornarlo sulle novità e sulle meraviglia della sua Area, troppo impegnata nell'imparare a gestire 2000 persone sotto di sé. Quella infatti era davvero la prima volta in assoluto dall'inizio del lavoro che lei e l'amico/amante trascorrevano qualche minuto assieme come i bei vecchi tempi. In particolare modo, dopo aver chiacchierato dei progetti e dei superiori, l'argomento di conversazione cadde per forza sul superiore di Constantine Ice, decisamente meno fortunato di loro.
La dottoressa Pascal Non ha quasi mai ottenuto incarichi o cariche per merito, ma sempre dopo aver scavalcato forzatamente qualcuno. Certo, sono soltanto dicerie senza fondamento, ma quando le dicerie diventano troppe, le domande crescono come anche le possibilità di scovare il vero. Constantine non la sopporta, lo fa impazzire praticamente ogni giorno trattandolo come un novellino e zittendolo ogni qual volta sta per avere una buona pensata. Si è già accaparrata quattro sue idee dall'inizio del percorso di lavoro e non fa che affidargli solo compiti da Assistente Scientifico.
Emmanuel non era affatto avido di pettegolezzi, specie nel vedere la Montgomery così tanto interessata e divertita riguardo la pessima sorte del caro e scorbutico Ice. Constantine odiava essere comandato a bacchetta o essere relegato a secondino senza spessore. Questa superiore rappresentava l'incubo peggiore che potesse ricevere. Camminando per i corridoi dell'Area condivisa proprio da Ice e Burn, ad un certo punto, l'Ignis scorse in lontananza proprio la figura del rivale in amore. A quel punto, bloccò di colpo l'incedere della Acuan dei Mari, facendole segno di guardare in una precisa direzione.
La ferita è di quattro giorni fa... Lui aveva avvertito la dottoressa di una probabile esplosione instabile di un composto minerale artificiale, ma lei non solo non lo ha ascoltato... ... Lo ha anche costretto ad assistere in prima linea e senza occhiali protettivi. Quando è partita una scheggia per poco non è rimasto cieco...
Negli occhi di Ice si leggeva odio, frustrazione, rancore e chissà che altro. Sì, forse anche desiderio omicida, anzi, quello forse era il primo della lista.
... Eh? Macché, nessuna denuncia. Ha dato la colpa a dei calcoli sballati... Gli stessi calcoli suggeriti da Constantine, licenziando un addetto ai calcoli. Vieni, cerchiamo di avvicinarci all'ufficio senza farci notare, così ti renderai conto da sola di quanto sia insopportabile. Sta mettendo alla prova un Ghiaccio come Ice e dire che abbiamo iniziato pure da poco...
Emmanuel condusse Xylia fino al lato della porta di ingresso dell'ufficio della Pascal, lasciata aperta perché tanto lo studio era ben separato dagli altri. Ice era appena entrato per consegnare dei documenti e delle valutazioni approssimative, roba da novellini ovviamente. Dopo aver fatto volutamente finta di non vederlo e sentirlo per almeno dieci secondi, la donna sulla sessantina alzò la testa fissandolo con un sorriso stronzo. Constantine evitava di incrociare lo sguardo per non farsi venire la voglia di addentarle la giugulare.
È diventato forse strabico, dottor Ice? Trovo il non guardare negli occhi il proprio interlocutore altamente irrispettoso e maleducato. Per carità, non che mi possa aspettare chissà quale dimostrazione aulica da parte sua, ma qui stiamo trattando proprio le basi. Avanti, su, faccia un piccolo sforzo anche se so quanto possa essere difficile per un sempliciotto come lei.
Sospirando silenziosamente ma pesantemente e deglutendo saliva con misto di veleno, Ice abbassò gli occhi fissando la donna con aria il più possibile calma.
... Mi perdoni... Dottoressa...
Per l'ennesima volta, dottor Ice, io per lei sono Capo Settore Pascal. Ha presente? Quella figura di potere che le sta sopra di un gradino e le impedisce di fare cretinate. Se avesse ricontrollato i conti nell'ultimo esperimento oggi non si ritroverebbe con quel taglio sul viso. Pf... Somiglia più ad un membro della malavita organizzata piuttosto che ad un Ricercatore di questa illustre struttura.
... Io li avevo ricontrollati ma lei...
Io cosa, dottor Ice? Vuole forse insinuare che io abbia commesso un errore? Considerata la negligenza esposta sul lavoro e il suo abbigliamento per nulla consono all'occupazione, credo proprio che il mio carissimo amico, il dotto Cox, non farebbe fatica a riconoscere il colpevole. Quindi se non desidera un biglietto di sola andata per il posto di Capo Unità, la invito a chiudere il becco e ad andarmi a prendere un tè con poco zucchero e molto, molto limone.
Questa è una mansione che dovrebbe commissionare ad un suo Assistente... Capo Settore Pascal.
Oh ma lei per me è alla stregua di un Assistente, dottor Ice... Non si era capito forse? Dal momento che sono io a comandare, non importa chi ci sia sotto di me a prendere l'incarico di portarmi un tè, se un Assistente o un Vice, tanto a prescindere comando io. Adesso potrebbe essere così gentile da affrettarsi? La caffetteria sta all'ultimo piano e già so che di base ci impiegherà un bel po' ad andare e tornare. Non mi faccia aspettare oltre, sta mettendo la mia pazienza già eccessivamente a dura prova...
... Sì...
Si girò e quando ciò avvenne, Emmanuel fece appena in tempo a tirare indietro la testa a Xylia e allontanarla con sé verso un punto nascosto e riparato alla vista di Ice. Constantine sbucò poco dopo, chiudendosi la porta alle spalle e abbassando la testa, stringendo i pugni con una forza inaudita tale che la pelle divenne bianca cianotica. Poi, con aria ancora più stremata e inquieta si avviò in direzione degli ascensori magici che lo avrebbero condotto alla caffetteria. La Montgomery era ancora dell'idea di riderci su?
Potrà anche essere la mia grande nemesi nella tua conquista... Ma mi fa ugualmente una pena...
Mai come in quell'istante, la Vice Capo Settore avrebbe potuto rendersi conto di che razza di culo avesse avuto nel ricevere Quentin Stein come superiore.
AUTOCONCLUSIVA
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da Grant » 23/03/2017, 21:52
Laboratorio di Ricerca in Andorra Area di MagiTecnologia Sperimentale 28 Maggio 2113 Ore 18:53
Per questo non credo che la dottoressa Bishop sia la persona più adatta per questo incarico, mi capisce?
Mhmh...
Tolleranza zero. Spesso e volentieri i turni vengono invertiti per favorire progetti troppo complessi. Pretende uno sforzo non indifferente dallo staff e per di più non si fa mai aiutare da un Assistente che fosse uno!
Mhmh...
Ehi! Mi sta ascoltando sì o no?!
Grant, dopo aver fatto finta di dare retta all'ennesimo rompipalle, alzò la testa per fissarlo con aria un po' assente.
Senta, se sta cercando di convincermi a boicottare la dottoressa Bishop, può anche andare a mettersi le sue motivazioni nel c**o.
... PREGO?!
Conosco altre lingue, se vuole posso dirglielo anche in Spagnolo, Tedesco e Italiano.
Cosa mi sarei dovuto aspettare dal Vice Capo di un Capo inetto come quella lì?!
Il Capo Unità Prescott se ne andò indignato dalla sala calcolo privata del Vice Capo Reparto, richiesta appositamente da lui con una normalissima lavagna e pochi mezzi moderni. A Grant piaceva lavorare usando il gesso, lo aiutava a concentrarsi e poi la sorella gli aveva insegnato così e così voleva continuare a comportarsi. Schioccando la lingua al palato, alzò gli occhi verso l'orologio, constatando che finalmente l'orario di lavoro fosse finito, quindi prese una cartina dallo zaino e una bustina di erba. Cosa poteva esserci di più rilassante che una canna per concludere la giornata? Ah sì, giusto, una birra. Aprì il mini frigo magico e ne prese una bottiglietta, stappandola con l'accendino. Si andò ad accomodare sulla poltrona reclinabile, posando i piedi sulla scrivania, quando la porta si aprì nuovamente.
... Ehi, Capo, come va? Non se ne torna a casa come al solito? Resta qui anche stanotte a rivedere i progetti? Serve una mano?
Sempre servizievole ma allo stesso tempo scansafatiche in moltissimi frangenti, specie quando aveva i colpi di sonno oppure aveva fatto tardi la sera precedete. In verità, come gli spiegò la bionda poco dopo, stranamente Cecilia aveva un appuntamento con uno sconosciuto che le aveva scritto chiedendole di incontrarsi per parlare. A detta della Bishop, il nome e cognome non gli dicevano assolutamente nulla ma il tipo aveva richiesto la presenza esclusiva della ragazza e di nessun altro. Peccato che quella notte ci sarebbero state le pulizia nella sua zona di lavoro, quindi avrebbe dovuto prendere in prestito la sala privata del suo Vice Capo. Grant fece un altro tiro.
Mh... Questa storia mi sa tanto di lavoro in nero sottobanco... A lei?
Altro sorso di birra.
A parte questo... Faccia attenzione Capo... ... Secondo me il Dottor Prescott vuole forarla per prendere il suo posto e farla licenziare.
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da Cecilia » 25/03/2017, 12:30
Laboratorio di Ricerca in Andorra Area di MagiTecnologia Sperimentale 28 - 05 - 2113 Ore 18:53
A ridosso della fine del suo turno di lavoro, Cecilia si era chiusa nel suo ufficio privato, cercando nella solitudine di quella stanza un po' di riposo per i suoi nervi stanchi. Aveva aperto il proprio libro degli appunti, lasciando che la matita vagasse sul progetto di uno scudo che aveva preso forma nella sua mente subito dopo l'attacco che aveva spedito Clovis in ospedale. Ricordava come se fosse stato solo l'altro ieri quella sensazione: sembrava che l'ossigeno presente nell'aria fosse andato esaurito del tutto, lasciandola boccheggiante come un pesce fuori dal suo ambiente. In un istante il mondo le era crollato addosso con tutto il suo peso e lei si era ritrovata -non sapeva bene nemmeno come- in ospedale, accanto al suo fidanzato, salvo ma bisognoso di riposo, con le lacrime che le offuscavano la vista e il senno soppiantato da tutte le sue paure. Era rimasta lì per ore, a combattere con tutte le sue forze contro la paura di ciò che le stava accadendo, stringendo fino a farsi male la mano del Belmont. Quando aveva riaperto gli occhi, la Bishop lo aveva attaccato iniziando uno sproloquio lungo una quaresima, sul fatto che lui era un incosciente, che il suo lavoro lo aveva messo in pericolo, che era un egoista insensibile perché non pensava minimamente a come si sarebbe potuta sentire la sua fidanzata vedendolo così... E dopo un quarto d'ora abbondante, ovvero quando ormai aveva concluso le parole, solo allora Cecilia era scoppiata a piangere, abbracciandolo forte e dandogli un bacio sulle labbra, sussurrandogli <Ti amo>. Era stata una prova terribile, una prova che tre giorni prima si era definitivamente conclusa con Clovis finalmente dimesso e salvo a casa. Le ferite riportate sul suo corpo erano quasi del tutto guarite, mentre quelle lasciate nell'animo della fidanzata erano ben lontane dall'essersi cicatrizzate. La paura che il catalano potesse fare la stessa fine del suo fidanzato aveva aperto molto gli occhi della Bishop sull'effettiva pericolosità del lavoro che svolgeva il militare. Essere una guardia del corpo significava essere disposto a morire per qualcunaltro. Il Semigildato Ignis lo avrebbe fatto volentieri per la sua Principessa e per la patria. Ma di certo Cecilia non condivideva affatto il suo spirito patriottico.
Dottoressa Bishop? Potrebbe liberare il suo ufficio, quando va via?
Certo Agnes, non si preoccupi!
La donna di servizio che si occupava di mantenere pulita la sua stanza aveva una paura assurda per i serpenti. Per questo motivo, ogni volta che bisognava pulire l'ufficio di Cecilia, la ragazza era costretta a portarsi il suo Snicky a casa. Quella sera però non sarebbe tornata lì, almeno non subito, visto che aveva un appuntamento con un certo signor Kingston, interessato a proporle un affare. Aveva accettato di incontrarlo soltanto perché nella lettera tale signore aveva affermato di essere stato indirizzato verso di lei da Haytham Ravnick. E visto che -stranamente- la bionda si fidava del MagiArcheologo, aveva acconsentito a vederlo e ad ascoltare le sue richieste.
Andiamo Snicky. Mammina ti porta a casa stasera...
Lasciò che il suo serpente le scivolasse lungo il braccio e poi sulle spalle, chiudendo il suo libro, mettendo via i disegni in un cassetto bloccato magicamente da almeno una decina di incantesimi anti-furto e chiudendosi la porta alle spalle. Dato che non poteva utilizzare il proprio ufficio, avrebbe chiesto a Grant il favore di prestarle il suo. Con il suo Vice il rapporto era altalenante. Ogni giorno poteva diventare una battaglia per raggiungere un compromesso fra ciò che pretendeva lei e ciò che faceva effettivamente lui, facendola uscire fuori di testa dalle cinque alle dieci volte di fila. L'ultima, proprio di quella stessa mattina, era il nuovo look con cui il ragazzo si era presentato a lavoro: maglietta stropicciata, jeans strappati, giacca sudicia -e fin qui nulla di nuovo- e i capelli tinti di biondo. Quando lo aveva visto, la Bishop aveva dovuto fare uno sforzo immane per non mettersi ad urlare, anche perché, come le aveva ribadito più volte Grant, il modo in cui decideva di presentarsi al lavoro erano solo affari suoi. Se il lavoro lo svolgeva bene, lei non aveva motivo di rimproverarlo per qualcosa.
Calma... Calma... Devi stare calma...
Ferma di fronte alla porta con sopra scritto il suo nome, Cecilia fece ben tre respiri profondi, cercando di tranquillizzarsi attingendo al talismano che portava al collo e al suo Elemento. Le sembrava, negli ultimi tempi, di sentirlo molto ma molto più debole del normale. Tuttavia quella poteva solo essere una sua impressione data dal fatto che il suo carattere fin troppo agitato le impediva di ascoltare con calma l'Acqua dentro di lei. E di certo, avere a che fare con il Dexter non l'aiutava a mantenere la sua calma interiore proprio per niente.
... Ehi, Capo, come va?
Togli quei piedi dalla scrivania. Metti via quella birra. Butta subito quello spinello. No! Accidenti! L'ho fatto di nuovo!
Aveva promesso -non sapeva nemmeno come ci fosse riuscito il suo Vice a strapparle via quella promessa- che non lo avrebbe ripreso di nulla quando si fosse trovato nel suo ufficio personale e alla fine ormai del suo orario di lavoro. Erano le sette e un minuto appena passate, per cui Cecilia aveva di nuovo infranto quella promessa, altro motivo che contribuì ad agitarla ancora di più.
Non se ne torna a casa come al solito?
No, questa volta no, anzi avrei un favore da chiederti...
Resta qui anche stanotte a rivedere i progetti? Serve una mano?
A dire il vero mi serve solo che mi lasci il tuo ufficio libero per qualche ora. Ora ti spiego...
Fece un sunto della lettera che le era arrivata, della richiesta del suo "cliente" di incontrare lei da sola senza nessun altro. Un incontro richiesto in quel modo poteva solo far pensare male e difatti il pensiero di Grant fu lo stesso identico a quello che aveva avuto la Bishop quando aveva letto per la prima volta quelle parole. Per questo motivo, sotto forma di fermaglio, aveva con sé Samus a proteggerla. In caso di pericolo poteva chiederle di intervenire per metterla in salvo. Ma sperava che Snicky bastasse come deterrente per chiunque avesse avuto cattive intenzioni con lei.
Mh... Questa storia mi sa tanto di lavoro in nero sottobanco... A lei?
L'ho pensato anche io ma dato che questo Tybalt Kingston mi è stato mandato da Haytham, gli darò comunque il beneficio del dubbio. Niente mi vieta di ascoltarlo, al massimo gli dirò di no dopo.
Lasciò che Snicky spaziasse libero nell'ufficio del suo Vice, tanto a quanto pareva il rettile pareva aver preso in simpatia il ragazzo fin da subito. Sembrava che a Grant non desse fastidio averlo in giro, per cui si sentì più tranquilla nel prendersi quella libertà. Dopo avergli chiesto implicitamente il permesso, sistemò anche la sua borsa con i suoi affetti personali sulla scrivania, prendendo in mano la bacchetta proprio mentre Grant se ne uscì con un'altra delle sue ipotesi assurde e fuori dal mondo.
A parte questo... Faccia attenzione Capo...
Dici con questo tipo? Sì, sì, non ti preoccupare...
... Secondo me il Dottor Prescott vuole forarla per prendere il suo posto e farla licenziare.
Lo fissò per qualche istante a bocca aperta, con un'espressione a metà fra l'incredulo e il sarcastico. Dopo qualche secondo di silenzio, la bionda si riprese, sistemandosi meglio gli occhiali sul naso e fissando Grant con tutta la sicurezza derivata dalla sua posizione e dalla sua autostima.
Il Dottor Prescott è soltanto invidioso perché sono più giovane di lui e ho una posizione di maggior rilievo rispetto alla sua. Non riuscirà mai a farmi licenziare, sono troppo brava nel mio lavoro e svolgo il mio compito alla perfezione. I miei superiori sanno quanto valgo, per cui il suo è solo tempo sprecato. Farebbe meglio a concentrarsi sui progetti che gli propongo, invece, visto che non è stato capace di realizzarne nemmeno uno!
La Bishop mostrava una sicurezza fin troppo eccessiva nelle proprie doti e capacità, sottovalutando il pericolo dell'essersi inimicata praticamente l'intero Reparto di MagiTecnologia Sperimentale. Nella sua ottica non era lei ad essere troppo ambiziosa ma gli altri troppo inetti perché non riuscivano a stare dietro ai suoi ritmi e alle sue idee. Purtroppo, Cecilia non riusciva a rendersi conto del grosso errore che stava commettendo né aveva vicino qualcuno disposto a farla ragionare in tal senso.
Anche tu, non pensare più a questa storia e concentrati soltanto su quello che devi fare. Pare assurdo, ma sei l'unico in grado di seguirmi ogni volta che penso di realizzare qualcosa di un po' più difficile rispetto al solito!
Ed ammetterlo le costava veramente tanta fatica.
Quella è l'unica birra che ti berrai stasera, VERO? E almeno mettiti vicino alla finestra quando fumi! Non voglio che le tue droghe mi spappolino il cervello.
Disse, infastidita dall'odore dolciastro che si diffuse nell'aria e dal vedere che il suo vice si comportava proprio come un drogato con problemi di alcool. Si chiedeva ancora come fosse possibile che quel ragazzo avesse un Q.I. così tanto alto, ma quando quel pensiero le sovvenne in mente cercò di scacciarlo, altrimenti avrebbe rischiato di sentire pulsare gli istinti omicidi dentro le sue mani.
Giuro mi chiedo come faccia il tuo a... a... a non essere ancora... Imploso!
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da Grant » 26/03/2017, 22:17
... Ehi, Capo, come va?
Togli quei piedi dalla scrivania. Metti via quella birra. Butta subito quello spinello.
Tre... Due... Uno...
No! Accidenti! L'ho fatto di nuovo!
Relax, Capo... le offrirei un goccio o un tiro... Ma sarebbe tempo perso.
Evitava quasi sempre di osservarla troppo intensamente e a lungo, per un motivo assai semplice: non restare imbambolato a chiedersi quanto fosse sexy e bella. Grant sapeva nascondere bene le proprie sensazioni, specie perché la Bishop era felicemente fidanzata, almeno da quel che ne sapesse lui, e non certo interessata a colui che definiva "Tossico". Che poi, giusto per una canna ogni tanto alla fine del lavoro... E ad inizio giornata... E durante la pausa pranzo. Però per il resto non fumava! Meglio di niente, no?
No, questa volta no, anzi avrei un favore da chiederti...
Resta qui anche stanotte a rivedere i progetti? Serve una mano?
A dire il vero mi serve solo che mi lasci il tuo ufficio libero per qualche ora. Ora ti spiego...
Un lavoro periferico da portare a termine per uno sconosciuto. O meglio, il colloquio inerente ad un possibile lavoro con un tipo inviatole da Haytham Yuan Ravnick. Bello che per lei sembrava essere una normalissima amicizia anche piuttosto irritante, quando in realtà trattavisi di una tra le più giovani menti brillanti, geniali e scientifiche di tutti i tempi. Ma d'altronde una che puntava in alto come lei, sentendosi al top giorno per giorno, poteva pure vedere il Ravnick come un pari o al limite come qualcuno da stimare, rispettare, non ammirare. Probabilmente sarebbe stato quell'atteggiamento a condurla presto in un baratro, anzi, in una fossa piena di leoni pronti a sbranarla per avere la sua scrivania e i suoi progetti. Già, perché non solo essere licenziati voleva dire essere fuori da un circuito di ricerca eccezionale, ma anche essere costretti a mollare ogni idea in mano agli altri, in quanto proprietà del Laboratorio.
... Secondo me il Dottor Prescott vuole forarla per prendere il suo posto e farla licenziare.
Porca t**ia, non pensare a quegli occhiali sporchi... Non farlo, non farlo, non... ... Uff, troppo tardi, 'fanculo!
Il Dottor Prescott è soltanto invidioso perché sono più giovane di lui e ho una posizione di maggior rilievo rispetto alla sua. Non riuscirà mai a farmi licenziare, sono troppo brava nel mio lavoro e svolgo il mio compito alla perfezione. I miei superiori sanno quanto valgo, per cui il suo è solo tempo sprecato. Farebbe meglio a concentrarsi sui progetti che gli propongo, invece, visto che non è stato capace di realizzarne nemmeno uno!
Non ne realizzano nemmeno uno perché sono progetti da Settore e non da Reparto, Capo... Ci ha mai pensato? So bene che lei guarda in grande, ma non tutti quelli che sono stati assunti a questo livello specifico, sanno barcamenarsi con certi gradi di scienza. ... Comunque le sto solo dicendo di fare attenzione e tenere gli occhiali, cioè, gli occhi aperti!
Scosse il capo socchiudendo le palpebre alcuni istanti, mandando via diverse immagini pornografiche dalla fantasia, mandando giù un altro sorso di birra e tirando un paio di volte la canna.
Anche tu, non pensare più a questa storia e concentrati soltanto su quello che devi fare. Pare assurdo, ma sei l'unico in grado di seguirmi ogni volta che penso di realizzare qualcosa di un po' più difficile rispetto al solito!
Quello che mi dà da fare, Capo, è talmente semplice che anche uno Specializzando dell'A.G.E.R. saprebbe soddisfarla. Perché non prova a darmi qualcosa di un po' più impegnativo di supervisioni, controlli di routine e... Portarle cappuccino? Vice significa anche altro...
E se non riusciva a dare il giusto spazio e fiducia ad un Vice, figurarsi nei confronti di tutti gli altri sottoposti, trattati alla stregua di poveri dementi.
Quella è l'unica birra che ti berrai stasera, VERO? E almeno mettiti vicino alla finestra quando fumi! Non voglio che le tue droghe mi spappolino il cervello.
... Altro da aggiungere?
Non rispose nulla alla domanda e non si sognò, ovviamente, di andare verso la finestra, essendo quello il suo luogo personale.
Giuro mi chiedo come faccia il tuo a... a... a non essere ancora... Imploso!
Provi a dare questa come nuova Ricerca al suo team, magari potrebbe essere alla loro altezza, chissà!
Ah Capo, le piace il mio nuovo look?
Sorriso strafottente e furbetto.
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da Cecilia » 27/03/2017, 21:08
Relax, Capo... le offrirei un goccio o un tiro... Ma sarebbe tempo perso.
Fece una smorfia di disgusto che non tentò neanche alla lontana di dissimulare, perché in fondo il Dexter era abituato a quel tipo di espressioni da parte della Bishop. Il suo Vice era veramente bravo a nascondere i suoi sentimenti nei confronti della bionda, perché Cecilia non si era minimamente resa conto del modo diverso in cui egli la guardava. Avrebbe potuto averne il sospetto quando aveva scoperto tutte quei fake fatti con le sue foto, ma nell'ottica della Ricercatrice Grant era soltanto un maiale che di tanto in tanto si divertiva a pensare a lei sotto quell'aspetto e niente altro. Nonostante questo però, di lui si fidava o meglio di fidava abbastanza da reputarlo un tantino al di sopra rispetto al resto della massa inetta che si trovava a dirigere come Capo Reparto. Non era nella sua ottica il desiderio di offendere nessuno, ma le riusciva davvero difficile non pensare nulla di offensivo quando si ritrovava di fronte le facce per lo più perplesse dei suoi colleghi davanti a dei progetti un tantino più complessi rispetto al normale. Lei pretendeva tanto, da tutti, e al tempo stesso si preoccupava affinché non ci fossero incidenti, esplosioni o altre cose simili che potessero mettere in pericolo la vita dei dipendenti in quella sezione. Per questo motivo spesso e volentieri preferiva fare da sola tutto quanto, non accettando l'aiuto di nessuno, nemmeno del suo Vice.
Il Dottor Prescott è soltanto invidioso perché sono più giovane di lui e ho una posizione di maggior rilievo rispetto alla sua. Non riuscirà mai a farmi licenziare, sono troppo brava nel mio lavoro e svolgo il mio compito alla perfezione. I miei superiori sanno quanto valgo, per cui il suo è solo tempo sprecato. Farebbe meglio a concentrarsi sui progetti che gli propongo, invece, visto che non è stato capace di realizzarne nemmeno uno!
Non ne realizzano nemmeno uno perché sono progetti da Settore e non da Reparto, Capo... Ci ha mai pensato?
Pfff andiamo! Non sono tutti così impossibili!
So bene che lei guarda in grande, ma non tutti quelli che sono stati assunti a questo livello specifico, sanno barcamenarsi con certi gradi di scienza. ... Comunque le sto solo dicendo di fare attenzione e tenere gli occhiali, cioè, gli occhi aperti!
Va bene, VA... BENE! Terrò da conto il tuo consiglio e cercherò di essere più accomodante e meno pretenziosa. Per quanto, secondo la mia modesta opinione, questo non farà altro che rallentarci rispetto a tutti gli altri reparti...
Insomma, non era poi così contenta di doversi abbassare al livello altrui, ma in quanto capo anche questo rientrava nelle sue mansioni, quindi era meglio correggere il tiro piuttosto che ritrovarsi una folla inferocita sotto le scarpe.
Anche tu, non pensare più a questa storia e concentrati soltanto su quello che devi fare. Pare assurdo, ma sei l'unico in grado di seguirmi ogni volta che penso di realizzare qualcosa di un po' più difficile rispetto al solito!
Quello che mi dà da fare, Capo, è talmente semplice che anche uno Specializzando dell'A.G.E.R. saprebbe soddisfarla. Perché non prova a darmi qualcosa di un po' più impegnativo di supervisioni, controlli di routine e... Portarle il cappuccino? Vice significa anche altro...
Supera brillantemente altri tre mesi di test anti-droga e riconsidererò la mia posizione riguardo alle mansioni che mi sentirò fiduciosa di affidarti.
Rispose con sguardo e tono di chi la sapeva lunga, mentre la verità era che il Dexter la stava facendo per modo di dire contenta e coglionata fin dall'inizio. Non conoscendo nulla di droghe, la Bishop ignorava che bevendo del semplice latte fresco, Grant riuscisse a far sballare regolarmente tutti i suoi test mattutini, uscendone pulito anche se pochi attimi prima si era appena fumato una canna. Le manie di controllo della bionda arrivavano a tali livelli di ossessività che sembrava quasi un miracolo che nessuno l'avesse ancora mandata a quel paese per il modo in cui si comportava. Specialmente il suo Vice poi, bersaglio preferito delle sue ramanzine. Grant sembrava infatti la persona più tranquilla e cordiale del mondo, pacata e serena, come se tutto ciò che Cecilia diceva o faceva gli scivolasse addosso senza problemi.
Quella è l'unica birra che ti berrai stasera, VERO? E almeno mettiti vicino alla finestra quando fumi! Non voglio che le tue droghe mi spappolino il cervello.
... Altro da aggiungere?
Ovviamente il ragazzo non si spostò nemmeno di un millimetro dal suo posto, continuando a fumare di fronte alla Bishop che fu costretta, spazientita dal suo atteggiamento, ad aprire la finestra dell'ufficio con modi di fare scattosi e irritati, ritornando poi di fronte a lui e fissandolo indispettita.
Giuro mi chiedo come faccia il tuo a... a... a non essere ancora... Imploso!
Provi a dare questa come nuova Ricerca al suo team, magari potrebbe essere alla loro altezza, chissà!
Oh no, se io non sono capace di capirlo figurati loro!
Parole molto offensive, ma spesso Cecilia non lo faceva apposta, era solo il suo atteggiamento spontaneo, fatto di gaffe e malintesi a non finire.
Ah Capo, le piace il mio nuovo look?
Si era trattenuta fino a quel momento, sempre per la famosa promessa di non criticarlo più quando non era necessario farlo. In realtà era anche un piccolo fioretto che Cecilia aveva deciso di fare, ma per sé stessa, per non uscire completamente di testa ogni volta che aveva a che fare con il sosia di Haytham. Tuttavia, visto che il cavaliere aveva appena stuzzicato il drago proprio nella sua tana, Cece non ci vide nulla di male a rispondere con assoluta sincerità e senza freni. Anche perché Grant se l'era un po' cercata.
Ho cercato di trattenermi per tutto il giorno perché mi hai fatto presente quanto non fosse carino da parte mia dirti in faccia ciò che penso se sono critiche che riguardano il modo in cui ti presenti al lavoro e non come lavori. Ma, visto che me lo hai chiesto, immagino che tu sia preparato a sentirti dire che sembri un teppistello da quattro soldi, che questo non è un atteggiamento consono e da scienziato serio, maturo e professionale. Aggiungerei inoltre che nonostante ora i tuoi capelli sembrino più naturali del tuo colore naturale, trovo di pessimo gusto la scelta di tingersi i capelli a vent'anni per un maschio, perché sembra che tu voglia urlare al mondo le tue sofferenze sopite da adolescente in crisi e mai del tutto superate. Detto questo, il colore si intona con i tuoi occhi chiari e tutto sommato ti sta bene... Ma questo non significa che mi piaccia!
Meglio mettere in chiaro tutto, altrimenti chissà, il Dexter poteva persino farsi delle strane idee in testa. Alla fine della solfa, la bionda fece un bel respiro e un sorriso gigante, come se finalmente si fosse liberata di un grosso peso trattenuto fino a quel momento e buttato fuori di colpo.
Aaaaaah ora va molto meglio! È come se di colpo mi sentissi più... Leggera!
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da Grant » 29/03/2017, 23:01
Quello che mi dà da fare, Capo, è talmente semplice che anche uno Specializzando dell'A.G.E.R. saprebbe soddisfarla. Perché non prova a darmi qualcosa di un po' più impegnativo di supervisioni, controlli di routine e... Portarle il cappuccino? Vice significa anche altro...
Supera brillantemente altri tre mesi di test anti-droga e riconsidererò la mia posizione riguardo alle mansioni che mi sentirò fiduciosa di affidarti.
Come non si poteva sognare di sbatterla al muro e strapparle ogni cosa portasse indosso? Non si poteva, ed infatti Grant lo fece eccome, fissandola leggermente imbambolato. Non dava mai a vedere molto, in realtà era ben capace di dissimulare (complice la sua espressione molto monotematica in diversi casi), ma poteva essere fregato dal silenzio prolungato. Povera Cecilia, ignara delle tecniche infallibili del ragazzo per prenderla in giro e così passare indenne ogni esame anti droga, manco fosse una addetta della Vigilanza sotto copertura. La bionda cercava spesso di fargli determinati tipi di ramanzine sperando che il Vice Capo la ascoltasse, però nella maggior parte dei casi era un parlare a vuoto. Questo sia per il fumo che, naturalmente, anche per il bere!
Quella è l'unica birra che ti berrai stasera, VERO? E almeno mettiti vicino alla finestra quando fumi! Non voglio che le tue droghe mi spappolino il cervello.
... Altro da aggiungere?
E per l'ennesima volta, Gran dovette fare un grande, grandissimo sforzo nel non soffermarsi troppo a fissare i glutei ondeggianti e abbondanti del suo Capo. Mentre si dirigeva alla finestra con aria stizzita, la ragazza muoveva il culo in una maniera tale che il ragazzo dovette farsi subito un paio di tiri e tre sorsi così da distrarsi. Quella sarebbe stata una lunga serata, fatta di sogni ad occhi aperti, ante dell'armadio spalancate e la mano destra intenta in un lavoro lentoveloce ma al 50% insoddisfacente. Determinate manovre risultavano essere un piacere a metà, se paragonate alla verità, alla realtà. Purtroppo però, la Bishop non avrebbe mai reso concrete quelle sue fantasie, meglio farsene una ragione. La vide tornare e nel suo piccolo cercò di rimanere attento, prendendola bonariamente in giro e chiedendole pure un parere sul nuovo look, ovvero i capelli tinti.
Ho cercato di trattenermi per tutto il giorno perché mi hai fatto presente quanto non fosse carino da parte mia dirti in faccia ciò che penso se sono critiche che riguardano il modo in cui ti presenti al lavoro e non come lavori.
Forza forza, arriviamo al "ma"...
Ma...
Mhmh...
... visto che me lo hai chiesto, immagino che tu sia preparato a sentirti dire che sembri un teppistello da quattro soldi, che questo non è un atteggiamento consono e da scienziato serio, maturo e professionale. Aggiungerei inoltre che nonostante ora i tuoi capelli sembrino più naturali del tuo colore naturale, trovo di pessimo gusto la scelta di tingersi i capelli a vent'anni per un maschio, perché sembra che tu voglia urlare al mondo le tue sofferenze sopite da adolescente in crisi e mai del tutto superate.
Per la miseria Capo, oltre che MagiIngegnere anche MagiPisicologa... Ma quando scoprirò mai un difetto in lei? Sicura di averne?
Posando la birra semi vuota sulla scrivania, incrociò le braccia al petto con ancora la canna in bocca, osservandola sorridente e strafottente.
Detto questo, il colore si intona con i tuoi occhi chiari e tutto sommato ti sta bene... Ma questo non significa che mi piaccia!
... Tranquillo Capo, non avrei mai potuto pensare una cosa del genere! Comunque grazie, adesso che so di non piacerle mi sento molto più tranquillo e sereno nell'andare in giro così. Sa, il suo rifiuto nei miei confronti a volte è quasi un piacevole tepore che accompagna la monotonia delle mie giornate...
Fece un ultimo tiro, terminando così la canna, per poi spegnerla nel posacenere vicino a lui e mettersi in piedi con un appena visibile bozzo al cavallo dei pantaloni. Probabilmente, ipotizzando le normali dimensioni standard conosciute da Cecilia, ella avrebbe potuto pensare che fosse completamente eccitato. Grant al contrario non ci fece troppo caso, essendo in verità per lui un lieve accenno rispetto alla sua normalità.
Aaaaaah ora va molto meglio! È come se di colpo mi sentissi più... Leggera!
Tipo come quando si va al bagno dopo un bel po' di giorni? Anche se non posso parlare per me... ... Sono sempre piuttosto regolare!
Con una alzata di spalle, il ragazzo si ritrovò a parlare dei propri ritmi intestinali di fronte alla Bishop senza alcuna remora o decoro. Non che fosse la prima volta che succedesse una cosa analoga, ma fino a quel momento non era mai accaduto in merito a quell'argomento specifico. Si mise quindi tutto il kit per la preparazione delle canne dentro la tasca del pantalone, terminò la birra gettandola nel cestino e si preparò a sgombrare il campo. Non che avesse molto sonno, sarebbe rimasto volentieri, ma se il cliente segreto aveva parlato di massima privacy, pazienza, era costretto a sloggiare. Stava quasi per uscire dalla porta quando un pensiero lo interruppe, facendolo girare di poco a guardare il superiore.
Ah, Capo... Uno del mio gruppo di nerd ha rimediato la Trilogia del Cavaliere Oscuro datata anni 2000, roba di puro antiquariato. Ce la vedremo tutta quanta a fila a maratona il prossimo weekend con annesso dibattito tecnico e filmico... ... Non so, è interessata?
A prescindere dalla risposta, comunque...
Notte Capo! A domani! E faccia attenzione che c'è ancora quella mano lunga del TuttoFare in giro...
Alzò la mano per un saluto svelto e senza aggiungere altro, uscì dalla stanza, lasciando sola la Bishop in quel covo di fumo, alcol, forse qualche germe in più e svariato disordine.
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Grant
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da Cecilia » 30/03/2017, 15:44
Supera brillantemente altri tre mesi di test anti-droga e riconsidererò la mia posizione riguardo alle mansioni che mi sentirò fiduciosa di affidarti.
Sorrise, ancora più soddisfatta nel vedere che il Dexter rimase in silenzio a fissarla con sguardo vacuo. Per lei quell'assenza di parole significava soltanto una conferma che i suoi test anti-droga impedivano al ragazzo di fumarsi qualunque spinello prima dell'orario di lavoro, mentre invece ben altra era la verità. Nemmeno impegnandocisi con tutta sé stessa avrebbe capito che Grant provava qualcosa per lei. Sospettava che la trovasse vagamente attraente, ma non cercava mai di concretizzare quei sospetti in certezze, perché sapeva essere sbagliato ed un comportamento per nulla adatto ad una ragazza fedele ed innamorata. Inoltre era più difficile rendersi conto di certe cose quando l'altro cercava in tutti i modi di farti saltare i nervi, fumando a più non posso, bevendo e facendo il sarcastico, specie quando chiese a Cecilia se le piacesse il suo nuovo look. La bionda prese la pluffa al balzo e si lanciò in una critica pungente ed ironica, che nella sua ottica -distorta- doveva apparire costruttiva e fatta a fin di bene. La Ricercatrice nemmeno si rendeva conto a volte della sequela di offese che riusciva a buttare fuori in una sola frase, ma -come già detto in precedenza- il suo Vice non sembrava il tipo che si lasciava colpire da queste frecciatine. Anzi, il più delle volte, ogni insulto di Cecilia gli scivolava addosso come Acqua sulle rocce.
Per la miseria Capo, oltre che MagiIngegnere anche MagiPisicologa... Ma quando scoprirò mai un difetto in lei? Sicura di averne?
Per Grant, quello era un modo velato di farle un complimento, asserendo quanto fosse perfetta la Bishop. Per Cecilia invece, la frase era stata detta con tono sarcastico, con il solo ed unico scopo di prenderla in giro e nient'altro.
Fai pure lo spiritoso quanto ti pare, ciò non toglie che la mia opinione rimane tale e quale a come te l'ho esposta! Detto questo, il colore si intona con i tuoi occhi chiari e tutto sommato ti sta bene... Ma questo non significa che mi piaccia!
... Tranquillo Capo, non avrei mai potuto pensare una cosa del genere! Comunque grazie, adesso che so di non piacerle mi sento molto più tranquillo e sereno nell'andare in giro così. Sa, il suo rifiuto nei miei confronti a volte è quasi un piacevole tepore che accompagna la monotonia delle mie giornate...
Quella frase ebbe il potere di rendere un po' meno sicura Cecilia delle opinioni appena espresse di fronte al ragazzo. Come diavolo era possibile che il suo Vice riuscisse a farle provare dei sensi di colpa solo perché aveva detto ciò che pensava dei suoi capelli tinti? Lo sguardo che prima lo aveva guardato con una certa sicurezza, per qualche istante divenne un po' meno sicuro, almeno fino a quando il Dexter non si alzò in piedi ed ella poté notare uno strano rigonfiamento all'altezza dei pantaloni che le fece comprendere una cosa: ovvero, Grant non aveva ascoltato una singola parola di ciò che aveva detto.
Santi numi, GRANT! Tu sei... Tu sei... Oooh sei veramente un... un maiale! Sì, ecco che cosa sei! Almeno la prossima volta che stai pensando a qualcosa di... di... sconveniente, avvisami prima così non spreco più fiato a farti delle ramanzine costruttive con tanto impegno!
Disse, rossa in faccia per l'imbarazzo e con un'espressione corrucciata, che però si rilassò non appena finì di rimbeccarlo per la terza volta, come se finalmente si fosse tolta di dosso un grosso peso dalla coscienza.
Aaaaaah ora va molto meglio! È come se di colpo mi sentissi più... Leggera!
Tipo come quando si va al bagno dopo un bel po' di giorni?
Sì, ESATTAMENTE!- disse con fin troppo entusiasmo, senza nemmeno rendersene conto.
Anche se non posso parlare per me... ... Sono sempre piuttosto regolare!
Beato te! A me invece accade tutto il... Ma perché lo vengo a dire a te poi?!
Si bloccò sul più bello, rendendosi conto che non le andava proprio di parlare dei suoi problemi fisiologici con Grant, specie perché per lei erano questioni davvero molto private. Era arrivato il momento per il ragazzo di andarsene e lasciarla da sola ad aspettare il suo misterioso cliente. La Bishop a dire il vero avrebbe voluto avere qualcuno vicino - non necessariamente il suo Vice, ma anche lui sarebbe andato bene- perché rimanere da sola con una persona che non conosceva, in un luogo quasi del tutto isolato... Le faceva venire l'ansia! Tuttavia doveva ricordare a sé stessa che non era da sola, perché Snicky e Samus erano con lei fin dall'inizio. E poi insomma, mica poteva pensare male di qualunque maschio si fosse presentato alla porta con il chiaro intento di proporle un affare illegale, no?
Ah, Capo...
Eh? Cosa c'è?
Uno del mio gruppo di nerd ha rimediato la Trilogia del Cavaliere Oscuro datata anni 2000, roba di puro antiquariato. Ce la vedremo tutta quanta a fila a maratona il prossimo weekend con annesso dibattito tecnico e filmico... ... Non so, è... ?
STAI SCHERZANDO? SÌ! ASSOLUTAMENTE SÌ!- rispose senza nemmeno lasciarlo finire, gli occhi spiritati e luccicanti, la bocca aperta dalla sorpresa di sapere che davvero uno degli amici del ragazzo era riuscito a procurarsi qualcosa di tanto raro e prezioso -Dove si farà? Da te, in Galles? A che ora? Cosa bisogna portare da mangiare? Ooooh no, aspetta! Non posso io... Clovis è appena stato rimesso dall'ospedale, forse avrà bisogno di me...
Chiaro che le dispiacesse, perché col fidanzato non poteva condividere quelle passioni che soltanto un Natobabbano come lei poteva comprendere. Tuttavia l'amore era amore e il dovere anche, per cui con un certo rammarico e dispiacere, la Bishop fu costretta a scuotere la testa in segno di diniego.
Nulla da fare... Sareste costretti a spostare la serata più in là, ma non conosco nessuno dei tuoi amici, non credo che sarebbero disposti a farlo per una sconosciuta...
E lei nemmeno lo pretendeva. Avrebbe dovuto rassegnarsi all'inevitabile e perdersi quell'occasione, un'occasione che non era sicura le sarebbe ricapitata di nuovo. Dispiacere a parte, quello era davvero il momento di salutarsi, non prima che Grant desse una piccola raccomandazione al suo Capo, dato che sarebbe rimasta da sola nella struttura.
Notte Capo! A domani! E faccia attenzione che c'è ancora quella mano lunga del TuttoFare in giro...
I-il Tuttofare? Cosa c'entra il Tuttofare? N-non c'è nulla fra me e il Tuttofare! Soltanto un sano e onesto rapporto professionale q-quindi non devi preoccuparti di nulla, so cavarmela b-benissimo... da sola... Anche con lui... presente...
In realtà le era capitato -solo un'unica volta- di cedere proprio con l'uomo, per cause però che non dipendevano dalla sua volontà. In quel periodo infatti Cecilia era sotto effetto di una droga dal potentissimo effetto afrodisiaco che le aveva somministrato il migliore amico di Clovis, Eugene, pensando erroneamente che ella potesse soddisfare le sue voglie proprio con il fidanzato. Purtroppo il caro Milkovich aveva fatto male i conti, perché in quel periodo il Belmont era assente da casa per via del suo lavoro al castello dei Montesquieu. Di seguito, la Bishop aveva ceduto alle sue voglie -pentendosi amaramente subito dopo- e per il benessere suo, di Eugene e del fidanzato aveva preferito tacere quei fatti, autogiustificandosi con il "Non ero in me, se lo fossi stata non avrei MAI fatto una cosa simile!".
Adesso vai, non voglio che il cliente scappi vedendoti insieme a me! Ci vediamo domani e... Puntuale! Hai capito?
Lo salutò in quel modo, lasciandolo andare, sistemando la scrivania per mettere tutte le cose fuori posto in perfetto ordine -altra sua fissazione- per poi igienizzare la sedia e sedersi su di essa solo una volta che fu sicura di averla disinfettata per bene. Snicky si era acciambellato accanto a lei sopra la scrivania, strusciando di tanto in tanto la testolina contro gli occhiali della bionda. La Ricercatrice sperava tanto che tale signor Tybalt Kingston fosse almeno puntuale, perché lei di certo non aveva alcuna intenzione di aspettare troppo quando il suo fidanzato la stava aspettando a casa.
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da Tybalt » 01/04/2017, 23:33
28/05/2113 Camera 336 Motel "Kissing Cousin" Seghedino Ungheria Babbana Ore 08:36
"Egregio Mercenario Dre. L'incarico che desidero affidarle è di assoluta importanza ma anche di estrema difficoltà e rischio. Ho avuto conferma che, nel caso di un suo coinvolgimento professionale, verranno assunti contro di lei anche altri tre Mercenari di Alta Graduatoria. A tal fine la pregherei nel caso di riflettere attentamente sulla possibilità ed eventualità di farsi affiancare da altri due colleghi. Li avrei scelti io, ma preferirei che fosse lei a dirmi chi pagare, così da poterle garantire un lavoro più sereno e agevolato nella sua riuscita. Le fornisco ancora due mesi di tempo, poi mi troverò costretto a cercare altrove.
Cordialmente, Stefan Salvatore.
... E se coinvolgessi Aryanne ed Emmett?
È ormai più di un anno che non li vedo, sarebbe bello collaborare assieme una volta tanto...
La verità era che per Dre quel lavoro fosse davvero molto, troppo difficile da eseguire da solo o con due sconosciuti a caso, anche tra i migliori su piazza. In un lavoro come il suo, sapere di poter contare su delle figure di riferimento capaci ma anche amiche era una sorta di carta vincente con su scritto "Vittoria". Avrebbe fatto visita alla coppia nel corso delle prossime settimane, intanto aveva ancora degli incarichi da terminare in America e poi il mandante aveva disposto altri due mesi di tempo.
Stasera speriamo di avere buone notizie.
Haytham Yuan Ravnick lo aveva indirizzato verso Cecilia Bishop, garantendo a Dre la completa fiducia nei confronti delle sue capacità MagiTecnologiche. Non che conoscesse molto il Ricercatore Scienziato, ma a parlarci in Gilda gli era sembrato come uno a posto, un tipo sveglio, molto burlone ma sostanzialmente conoscitore del fatto suo. Inoltre non avrebbe avuto motivi per dubitare della sua parola, essendo a prescindere dei Concugini.
Forza, una bella doccia e poi al lavoro, non posso permettermi di restare fermo qui troppo a lungo.
Almeno fino a quando le sue tracce non fossero state completamente disperse e i lavori al progetto da sottoporre alla Scienziata non si fossero conclusi a buon fine. Pur essendo l'ora dell'appuntamento molto vicina, ormai, pensare di restare lì era alquanto fuori da ogni logica. Le ombre del passato lo perseguitavano, forse avrebbe fatto meglio a rilassarsi. In ogni caso, la troppa prudenza non poteva che fare bene, bastava che non sfociasse in paranoia, ecco.
28/05/2113 Area di MagiTecnologia Sperimentale Laboratorio di Ricerca Andorra La Vella Andorra Magica Ore 19:03
La comodità del poter parlare con un Capo Reparto stava proprio nel fatto che egli potesse decidere di fornire un pass ad un ospite senza dover chiedere permessi speciali. In questo modo, Dre poté quindi entrare a patto che fornisse per ovvi motivi il proprio vero nome, per quanto immaginava che non fosse stato poi divulgato troppo in giro. Era un Laboratorio immenso, con delle strutture di altissima modernità, tanto da spingere il ragazzo di colore a guardarsi attorno piuttosto interessato. Lui apparteneva ad un altro tipo di studio, un po' più magico grezzo, ma ugualmente immerso in certe tipologie di ricerche talvolta avanzate in maniere similari. Seguendo le direttive per l'incontro, Tybalt arrivò quindi nei pressi di una porta con una sigla numerica e posò la mano sul pomello, premendo e spingendo in avanti. Chiaramente rimase sull'uscio, guardando solo se effettivamente la ragazza fosse presente e nel caso quindi, annunciando il proprio arrivo.
Dottoressa Cecilia Bishop? Sono Tybalt Kingston. È permesso?
Essendo stagione calda ed avendo il Fuoco dentro, l'atletico Mercenario nero aveva scelto di optare per un abbigliamento casual sportivo. Con sé aveva anche una sacca impermeabile di colore bianco ancorata alla schiena, dal contenuto ignoto. Una volta messo piede nello studio privato, chiuse la porta alle spalle, avvicinandosi alla ragazza per tenderle la mano mostrando quindi indirettamente il Bracciale da SemiGildato Ignis.
La ringrazio per aver accolto la mia richiesta. So che sembra molto strano desiderare un incontro così di nascosto e in tardo orario, ma effettivamente il discorso che dovrò prendere ha una natura decisamente segreta. Preferisce che le racconti intanto qualcosa a proposito della mia persona oppure vuole passare direttamente al sodo, per così dire?
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da Cecilia » 02/04/2017, 10:47
Una volta che Grant fu andato via -anzi, meglio dire che venne cacciato dal suo stesso ufficio- la Bishop si mise comodamente seduta dietro la scrivania, dopo aver dato una rassettata e disinfestata veloce alla stanza. Chiuse gli occhi, portando le dita delle mani sulle tempie per massaggiarle. Era un gesto che ultimamente le veniva spontaneo fare ogni sera, dopo una giornata passata a lavorare in maniera dura e faticosa. Era vero quello che aveva asserito il suo Vice: Cecilia non si fidava di nessuno all'interno di quel laboratorio e questo la portava -egoisticamente- a voler fare ogni cosa da sola. Per questo motivo negli ultimi tempi era diventata più intrattabile, più nervosa e anche più distante dal fidanzato, senza però che la bionda se ne rendesse conto. Per lei era normale tornare a casa stanca e buttarsi sul letto a dormire, perché ogni briciolo delle sue energie veniva poi impiegato il giorno successivo in laboratorio, a supervisionare e a fare il lavoro che in teoria avrebbero dovuto svolgere i suoi sottoposti. Purtroppo i traumi subiti dalla Bishop -ovvero la morte del fidanzato- la ponevano in un'ottica di allerta ed allarme costante, timorosa che l'incidente accaduto ad Aaron potesse ripetersi se lei non fosse stata vigile e pronta a sedarlo. La sua sfiducia nel prossimo risiedeva dunque in una nuova paura che ancora non aveva compreso avere, né era riuscita ad affrontare. Per farlo ci sarebbe voluto tempo, tempo che possibilmente Cecilia avrebbe potuto non avere.
Dottoressa Cecilia Bishop? Sono Tybalt Kingston. È permesso?
Prego, venga pure dentro.
Quando il cliente segreto arrivò finalmente -puntuale, questo glielo doveva concedere- la Ricercatrice rimase per qualche istante ferma al proprio posto, stupita dalla persona che le si parò di fronte. Non si alzò in piedi, invece si sistemò meglio gli occhiali sul naso, guardandolo dal basso verso l'alto, valutandolo sull'impressione che le diede sul momento.
Era giovane. Era alto. Ed era di colore. Non che l'ultima caratteristica desse problemi, semplicemente contribuiva a dare al Kingston un'aria che metteva un po' in soggezione. Quando finalmente Cecilia si alzò in piedi per salutarlo come si deve, anche in quel caso la differenza d'altezza era palese fra loro due. Ma ben presto l'attenzione della ragazza venne catturata dal bracciale -color rosso- che Tybalt portava sul polso. Lo stesso identico a quello di Clovis. Questo contribuì a rassenerare molto la bionda e a stringere la mano al mercenario con un po' più di fiducia.
Buonasera signor Kingston. Lei è un concugino Ignis vedo! Io sono una Gildata Acuan, come può vedere da... Ah no, giusto! Non è in grado di vederlo...
Non era sua intenzione sottolineare che la sua fosse una condizione superiore rispetto a quella del Kingston, semplicemente la Bishop aveva fatto un'altra delle sue gaffe da trofeo a cui cercò di porre rimedio scusandosi con il ragazzo e invitandolo a sedersi sulla sedia di fronte alla scrivania. Nel frattempo, Snicky sibilava annusando l'aria con la lingua, incuriosito dal nuovo arrivato ma rimanendo sempre fermo vicino alla sua mammina.
La ringrazio per aver accolto la mia richiesta. So che sembra molto strano desiderare un incontro così di nascosto e in tardo orario, ma effettivamente il discorso che dovrò prendere ha una natura decisamente segreta. Preferisce che le racconti intanto qualcosa a proposito della mia persona oppure vuole passare direttamente al sodo, per così dire?
No, preferisco prima conoscerla un po', se non le dispiace. Non è perché non mi fidi di lei, ma sinceramente mi ha fatto una richiesta un po' strana e prima di accettare voglio assicurarmi che almeno la persona con cui ho a che fare non sia... pericolosa.- non aveva altri modi per dirlo, ma era quella la verità. Al di là di ciò che Tybalt aveva intenzione di chiederle, se Cece lo avesse reputato un delinquente lo avrebbe mandato via senza alcuna riserva -Partiamo dalla cosa più importante: come ha conosciuto il dottor Ravnick? Ah se si sente più a suo agio, può darmi del Tu senza problemi!
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da Tybalt » 02/04/2017, 17:29
Buonasera signor Kingston. Lei è un concugino Ignis vedo! Io sono una Gildata Acuan, come può vedere da... Ah no, giusto! Non è in grado di vederlo...
È tutto ok! Non è una condizione che mi renda felice, ma ormai ho imparato a conviverci. Acuan eh? Beh sì, in un certo senso me lo sarei dovuto aspettare...
Non era una così grossa novità che gli scienziati e le teste belle attive fossero nella maggior parte dei casi Acuan o Terran, ma di sicuro più la Gilda Blu. Dre era SemiGildato da circa un anno e mezzo e pur non avendo all'inizio apprezzato il fatto di non poter riconoscere i concugini, alla fine aveva dovuto cedere alla realtà dei fatti. Se non altro il poter andare in Gilda e stare a contatto con loro, finalmente, risultava ugualmente essere un lato positivo.
La ringrazio per aver accolto la mia richiesta. So che sembra molto strano desiderare un incontro così di nascosto e in tardo orario, ma effettivamente il discorso che dovrò prendere ha una natura decisamente segreta. Preferisce che le racconti intanto qualcosa a proposito della mia persona oppure vuole passare direttamente al sodo, per così dire?
No, preferisco prima conoscerla un po', se non le dispiace.
Affatto! Può farmi tutte le domande che vuole. Posso prendere questa sedia?
Chiese la cortesia, prima di sistemarsi comodo di fronte alla bionda ed osservarla bene dritto negli occhi, con un leggero sorriso calmo.
Non è perché non mi fidi di lei, ma sinceramente mi ha fatto una richiesta un po' strana e prima di accettare voglio assicurarmi che almeno la persona con cui ho a che fare non sia... pericolosa.
Certo, certo, lo trovo giusto.
Partiamo dalla cosa più importante: come ha conosciuto il dottor Ravnick? Ah se si sente più a suo agio, può darmi del Tu senza problemi!
Ho svolto qualche incarico per lui in passato, durante delle ricerche svolte in territori rischiosi. Ci sono state persone molto poco contente dei suoi scavi e delle sue spedizioni territoriali. Ho difeso la sua incolumità e quella di suo fratello, di professione sono un Mercenario.
Stava dicendo soltanto parte della verità ma il motivo stava nella richiesta di Haytham sul non parlare della sua appartenenza alla Gilda Ignis con la dottoressa Bishop. Il Ravnick aveva ribadito che nel caso avesse scelto di dirle la verità, allora se ne sarebbe occupato lui personalmente, quindi Dre si limitò a seguire le indicazioni disposte. Inoltre era comunque vero che il MagiArcheologo si fosse servito di lui come difensore durante qualche spedizione, quindi sostanzialmente il Kingston non stava passando per bugiardo. Perse qualche minuto a dirle nel dettaglio degli incarichi svolti per Haytham, così che lei eventualmente potesse anche fare delle proprie ricerche a conferma della verità. Dopo di che, senza altri indugi, Tybalt si tolse dalla schiena la sacca e da essa estrasse dei contenitori a tubo di plastica rinforzata, ben chiusi e sigillati.
Voglio essere sincero con te. Non sono sempre stato un Mercenario, anzi, fino a poco tempo fa appartenevo ad uno dei gruppi malavitosi americani più in vista. Ho lavorato per loro, sono un Pozionista, Erbologo ed Alchimista molto capace ed abile, nonché abbastanza famoso nei pessimi ambienti. Mi hanno sfruttato per la maggior parte della mia vita, convincendomi di non avere scelta, di non avere una via d'uscita, di fuga, come se il mio destino ormai fosse definitivo. Quei gran bastardi si sono serviti delle mie qualità per fare del male a persone importanti, ad avversari... Ma non solo... Una volta ci andò pure di mezzo un bambino. Ti prego non giudicare da subito negativamente il mio ruolo in tutto ciò. Io non ero messo al corrente dell'uso dei miei composti esplosivi e quando venni a sapere del fatto...
Interruppe per qualche secondo le proprie parole, stringendo forte il pugno destro e socchiudendo gli occhi con aria molto affranta e dispiaciuta. Se fosse stato un attore, beh allora gli avrebbero dovuto dare il MagiNobel per la recitazione perché la propria frustrazione e senso di colpa li manifestava alla perfezione e con estrema realtà. Dopo aver abbassato un po' gli occhi come se fosse tornato con la memoria a quei tempi, rialzò nuovamente le iridi nere e profonde sulla ragazza, proseguendo a parlare.
... Con quel peso sulla coscienza, il mio lavoro subì un fortissimo calo e culminò in un incidente quasi mortale, dove venni creduto appunto morto. Approfittando di quella fortuna, mi rifugiai da alcuni amici Mercenari che mi accolsero e mi aiutarono ad escogitare un piano per togliere di mezzo una volta per tutte quel clan malavitoso. Ci volle moltissimo tempo ma dopo circa tre mesi riuscimmo nell'intento e finalmente potei reputarmi vagamente libero e fuori pericolo. Persa ogni possibilità di lavoro onesto a causa della mia fedina sporca, mi decisi a diventare anche io un Mercenario, su consiglio dei miei amici, forte anche della mia non propriamente bella reputazione. Ad oggi il mio lavoro consiste in incarichi di natura varia ma sempre con le stesse regole personali: nessuna vita innocente da togliere, nessuna estorsione a persone oneste, nessun compenso dalla mafia.
Per il resto era ovvio che potesse anche trovarsi a svolgere ruoli poco onorevoli ma era pur sempre la vita di un Mercenario, non certo un Auror o un Commando.
A prescindere però dai miei obiettivi e dai miei lavori derivanti da altre persone paganti, ho un mio compito personale ed esclusivo. Ogni organizzazione malavitosa dovrà temere il mio nome, perché ho scelto di impegnare la mia intera esistenza nella lotta contro queste organizzazioni segrete piene di pezzi di m***a. ... Ma si sa, per creare fastidi o incutere timore a certa gente c'è bisogno di mezzi unici e assi nella manica sconosciuti... Ecco perché qui dovresti entrare in gioco tu.
Detto questo, Dre le passò i tre tubi di plastica chiusi, aspettando solo che ella li aprisse e ne controllasse il contenuto.
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