Re: Virginia Beach
Inviato:
07/03/2015, 18:50
da Lyra
Molto più di quanto lei possa credere.
Francamente ne dubito, ma ognuno è libero di pensarla come vuole...
Non voleva sgridarlo per ciò che stava facendo -bere senza mettersi un limite- ma quella risposta le venne spontanea e uscì fuori dalle sue labbra prima ancora che la cantante avesse il tempo di riflettere su quanto stesse per dire. Abbassò lo sguardo, dispiaciuta, provando a far comprendere all'altro che non voleva intromettersi nelle sue faccende private, ma le era anche difficile riuscire a rimanere impassibile. Quell'uomo sembrava distrutto e a pezzi: Lyra non conosceva nulla di lui, non sapeva cosa lo abbattesse in quel modo, ma dentro di sè non poteva fare a meno di immaginarsi -al posto di Ryan Angel- il suo ex-fidanzato, che chissà come se la stava passando in quel momento.
Forse anche lui aveva avuto quella stessa aria tempo prima, quando si erano mollati, e forse ce l'aveva ancora, chissà! Fatto sta che i sensi di colpa della giovane Bennet bruciavano più che mai, osservando l'investigatore seduto al suo fianco, e qualcosa la spingeva a voler perlomeno provare a parlare con l'uomo, anche per scoprire qualcosa in più di lui.
Anche per avere qualcuno al suo fianco in quella serata che si stava rivelando pesante da passare in solitudine.
Allora non doveva presentarsi qui ad un orario simile.
Giusta osservazione.- glielo concesse, sorridendo gentile e accennando anche ad una lieve risata -Ma potrei dirle che se mi fossi presentata più tardi, non avrei avuto modo di incontrare una persona tanto gentile e ammirevole come lei...
Lui sembrava l'ombra di sè stesso, lei cercava di donargli un sorriso pur sapendo che l'altro avrebbe potuto -senza troppi problemi- mandarla a quel paese. Ma se nella vita reale, quella da strega, la piccola Bennet stava sempre molto attenta a ciò che faceva e diceva, lì, in mezzo ai babbani, si sentiva libera di essere e comportarsi con più naturalezza, preoccupandosi di meno di ciò che gli altri avrebbero potuto pensare di lei.
Parole che ho sentito molto spesso.
Spero parole che le abbiano anche fatto piacere...
Senza saperlo, la Bennet stava collezionando una gaffe dietro l'altra -come poteva capire che le ex dell'uomo avevano pronunciato parole simili dopo averlo mollato?- ma erano commenti fatti con innocenza e ignoranza, che quindi avrebbero potuti essere perdonati, se ci si trovava nel mood giusto. Al momento Ryan non sembrava particolarmente interessato nè pronto a socializzare, ma gli sarebbe bastato una parola per far si che la giovane donna se ne andasse via. Se non l'aveva ancora fatto, forse non gli dispiaceva così tanto che lei stesse lì. O -più verosimilmente- non gli cambiava assolutamente nulla della sua presenza o assenza.
... Ad ogni modo la ringrazio, posso offrirle da bere?
Un'altra aranciata con cannuccia, magari.
Lei è molto gentile, ma non si preoccupi.
Ha già pagato il conto di quella ragazza e le ordinazioni di quei tre signori laggiù, non voglio pesare sul suo budget.
E poi la mia aranciata durerà ancora parecchio, la bevo sempre molto lentamente!
Questo perchè non abituata a tutte quelle bollicine, il motivo principale per cui Lyra riusciva a finire un bicchiere di aranciata in un'ora circa.
Come si chiama e cosa fa nella vita?
Se proprio debbo cercare di farle compagnia, mi aiuti parlandomi di lei.
... Io sono Angel.
Angel...- ripetè quel nome, come se le ricordasse qualcosa, mentre lasciava che lo sguardo vagasse sul volto dell'uomo seduto al suo fianco -Ha davvero un bellissimo nome.
Io mi chiamo Lyra, molto piacere...
Angelo della Musica. Nel corso della sua carriera, la cantante era stata chiamata in tanti modi diversi, ma nessun nome le era rimasto così tanto impresso e appiccicato addosso come quello. Tutti la vedevano come un angelo, un essere perfetto venuto a rallegrare i loro cuori con la magia della sua voce e della sua musica. Un marchio di fabbrica sul quale il manager della giovane donna aveva puntato ogni singolo sforzo -a ragione- rendendo la sua pupilla una giovane stella nel panorama mondiale della musica.
E sono una musicista. Suono il pianoforte per la precisione, un lavoro e un passatempo insieme.
Non aveva bisogno di nascondersi agli occhi di un babbano, bastava solo che modificasse un po' la realtà. Una musicista che viveva della propria musica, senza essere esageratamente brava e famosa. Un alibi che calzava a pennello e che portava la giovane Bennet ad essere più sincera e meno portata a dire bugie.
Lei invece, che cosa fa nella vita Angel?- si, gli piaceva il suono di quella parola, si sposava bene con l'uomo che si trovava davanti -A parte salvare ragazze incinte da fidanzati stronzi e poco responsabili...
E a parte bere come una spugna...
Ma questo commento -solo pensato- lo tenne gelosamente per sè.
Re: Virginia Beach
Inviato:
09/03/2015, 22:29
da Ryan Angel
Allora non doveva presentarsi qui ad un orario simile.
Giusta osservazione.
Ma potrei dirle che se mi fossi presentata più tardi, non avrei avuto modo di incontrare una persona tanto gentile e ammirevole come lei...
Sono piuttosto facile da dimenticare.
Non ha rischiato grosso, non si preoccupi.
La risposta venne detta con un tono talmente tanto calmo da non sembrare nemmeno una persona con l'autostima sotto le scarpe.
Piuttosto sembrava direttamente che l'autostima non ce l'avesse, ma d'altronde Lyra non poteva certo conoscere la sua storia.
Forse fu anche per quello che Ryan si rivolse a lei mascherando tutto con un tiepido sorriso, molto leggero, accennato, ma visibile.
Spero parole che le abbiano anche fatto piacere...
In qualche occasione sì, indubbiamente.
È a quelle parole che mi aggrappo per continuare a considerarmi per lo meno una persona piacevole all'amicizia.
Ergo "mi sono state dette da persone che poi mi hanno spezzato il cuore ed hanno esposto il classico < rimaniamo amici che ti voglio bene >".
Bevve un altro generoso sorso di birra, sospirando perché in realtà desiderava stare da solo ma tanto per carattere buono non avrebbe mai cacciato via una persona che gli aveva chiesto compagnia. In più c'era qualcosa che stava valutando secondo dopo secondo e voleva capire quanto fosse vera.
Lei è molto gentile, ma non si preoccupi.
Ha già pagato il conto di quella ragazza e le ordinazioni di quei tre signori laggiù, non voglio pesare sul suo budget.
E poi la mia aranciata durerà ancora parecchio, la bevo sempre molto lentamente!
Come preferisce.
Come si chiama e cosa fa nella vita?
Se proprio debbo cercare di farle compagnia, mi aiuti parlandomi di lei.
... Io sono Angel.
Angel... Ha davvero un bellissimo nome.
Io mi chiamo Lyra, molto piacere...
E sono una musicista. Suono il pianoforte per la precisione, un lavoro e un passatempo insieme.
Questa è la serata dei nomi insoliti.
Credo di averne trovato uno anche più raro del mio, però piacevole all'ascolto.
A giudicare dalla sua voce, quasi scommetterei che oltre a saper suonare il pianoforte lei sappia anche cantare discretamente bene.
Ottimo modo di tenere nascosta la sua vera vita. In verità la ragazza aveva praticamente detto la verità, nascondendo però il sottile dettaglio che fosse una musicista famosissima (seppur non in quel mondo) e acclamata da una grossa schiera di persone che la reputavano un vero fenomeno vocale. Intanto, nel frattempo, Ryan Angel lanciava degli sguardi sporadici verso un tavolo in particolare, ma senza destare troppi sospetti.
Lei invece, che cosa fa nella vita Angel?
A parte salvare ragazze incinte da fidanzati stronzi e poco responsabili...
Se glielo dicessi poi sarei costretto ad ucciderla...
Era una battuta oppure non lo era? A giudicare dal tono no, a giudicare dal volto invece sì: di poco divertito, mentre scuoteva la testa.
Sono un detective privato.
Ancora agli esordi, ma lavoro abbastanza da permettermi di poter offrire le consumazioni ad una ragazza incinta e tre sconosciuti.
Piccoli prezzi da pagare per avere un po' di pace in una serata così triste.
Lanciò un'altra occhiata al tipo seduto distante ad un tavolo. Un luccichio nella manica della giacca fece individuare un obiettivo.
Paparazzo pagato molto profumatamente, per averla seguita fin dentro un locale babbano.
... Lei è consapevole che se continua a far fare le bollicine alla aranciata prima o poi perderà tutto il gas?
Sembra divertirsi molto.
Re: Virginia Beach
Inviato:
09/03/2015, 23:30
da Lyra
Sono piuttosto facile da dimenticare.
Non ha rischiato grosso, non si preoccupi.
Dopo questa frase credo invece che mi sarà molto più difficile dimenticarmi di lei...
Cercò di ridere, buttandola sullo scherzo, ma la verità è che l'uomo le stava facendo davvero tanta pena per il modo in cui si stava ponendo con lei. Il suo atteggiamento lasciava comprendere solo una cosa: che la sua autostima non fosse proprio alta, se non del tutto inesistente e questo non faceva altro che far nascere il dispiacere nella giovane Bennet, sempre pronta a commuoversi per le sfortune altrui.
A cosa si sarebbe potuto imputare altrimenti la sua naturale generosità, che in pratica si risolveva in donazioni anche molto abbondanti verso tutti gli enti e le associazioni benefiche di aiuto al genere umano?
Aveva progettato, col proprio manager, di passare anche qualche tempo in Africa, in una missione umanitaria per aiutare i bambini più bisognosi. Sarebbe stata una bella esperienza per la giovane donna, ma che -se possibile- avrebbe fatto passare inosservata per non dover fare pubblicità anche su qualcosa che lei considerava un semplice e proprio dovere morale.
In qualche occasione sì, indubbiamente.
È a quelle parole che mi aggrappo per continuare a considerarmi per lo meno una persona piacevole all'amicizia.
Scommetto che da sobrio e con uno stato d'animo un po' più allegro, lei riuscirebbe a risultare molto più che una persona piacevole all'amicizia.
Glielo garantisco, ho fiuto per queste cose!
Gli fece un'occhiolino, continuando a sorridere, continuando a fingere che lei non avesse problemi al mondo, che tutto quanto andasse per il meglio. Era abituata a nascondere ciò che la tormentava, non perchè fosse fredda e glaciale come la sorella, ma perchè sapeva usare egregiamente l'arte di incantare il prossimo, un'arma che Lyra si ritrovava ad usare più volte di quanto avrebbe voluto.
Con Ryan Angel però non aveva motivo di nascondersi: non lo conosceva, lui non conosceva lei -o almeno così credeva- e questo costituiva un buon incentivo per essere più sincera col prossimo e farsi molti meno problemi di confessargli ciò che le passava per la testa.
Anche perchè, per quanto si sforzasse di sorridere, l'uomo non stava affatto nascondendo la sua depressione. E Lyra poteva capirlo perfettamente.
Ma la comprendo.
A volte le delusioni sono talmente forti che l'unica cosa che vorrei è smettere di pensare a tutto ciò che di storto c'è in me.
Che cosa le importava di far sapere ad un babbano quanto imperfetta si sentisse la perfetta Lyra? Probabilmente il loro sarebbe stato un incontro fugace, che sarebbe iniziato e finito lì, all'interno di quel locale.
Gli sorrise, con aria complice, e riprese a fare qualche bolliccina soffiando nella cannuccia, prima di prendere un sorso della sua aranciata.
Questa è la serata dei nomi insoliti.
Credo di averne trovato uno anche più raro del mio, però piacevole all'ascolto.
Lo prendo come un complimento, la ringrazio!
A giudicare dalla sua voce, quasi scommetterei che oltre a saper suonare il pianoforte lei sappia anche cantare discretamente bene.
Devo dire che me la cavo, si...
Nessuno si è mai lamentato nel sentirmi cantare finora!
Lei invece, che cosa fa nella vita Angel?
A parte salvare ragazze incinte da fidanzati stronzi e poco responsabili...
Se glielo dicessi poi sarei costretto ad ucciderla...
Uuuuh così mi mette paura...
Non è tutto uno stratagemma per spaventarmi e costringermi ad andare via, vero?
Chiese, un po' più giocherellona, notando che a discapito della voce seria il volto presentava un sorriso che le fece comprendere lo scherzo insito nella frase appena pronunciata dall'investigatore privato.
Sono un detective privato.
Ancora agli esordi, ma lavoro abbastanza da permettermi di poter offrire le consumazioni ad una ragazza incinta e tre sconosciuti.
Piccoli prezzi da pagare per avere un po' di pace in una serata così triste.
Agli esordi ha detto?
Ed è già così bravo da bastarle un'occhiata per comprendere quando una donna al primo mese di gravidanza è incinta?
Se questi sono i presupposti, immagino che farà molta strada...
Disse scuotendo appena la testa e tornando a concentrarsi sulla propria bevanda, soffiandoci dentro senza ritegno. Non si era resa conto dell'uomo che l'aveva seguita e che, probabilmente, avrebbe venduto quelle fotografie ad un prezzo carissimo, fornendo alle riviste scandalistiche la possibilità di ricamare una love story fra la famosa Lyra e l'uomo appena incontrato nel bar.
Mi dispiace che per lei questa serata sia triste...- aggiunse poco dopo, tornando a fissare l'uomo con i suoi grandi occhi color nocciola -Anche se posso sembrare invadente, si ricordi che se vuole passare la serata da solo non ha che da chiederlo e la lascerò in pace.
Solo...non beva troppo. Conosco perfettamente gli effetti dell'alcool, non merita di ridursi uno straccio per un momento non proprio felice...
Disse in un impeto di sincerità e serietà, lasciando che i suoi occhi sio offuscassero per un attimo, perdendosi nei ricordi di un passato fin troppo conosciuto dalla giovane Bennet.
Fu però la successiva domanda di Ryan a destarla dai suoi pensieri, riportando la giovane cantante sulla realtà presente.
... Lei è consapevole che se continua a far fare le bollicine alla aranciata prima o poi perderà tutto il gas?
Sembra divertirsi molto.
Perchè? Non è questo lo scopo della cannuccia?
Chiese sbalordita e facendo saltare -ma c'era mai stata?- la copertura di donna babbana che non conosceva affatto la magia e il mondo magico.
Oh...però è una cosa divertente da fare, no?
Insomma...se voglio bere qualcosa mi basta poggiare direttamente le labbra sul bicchiere, senza bisogno di usare altri oggetti...
Però devo ammettere che anche per bere è comodissima!
Rispose d'un tratto divertita, togliendo la cannuccia e prendendo una sorsata molto più lunga direttamente dal bicchiere, sentendo le bolliccine pizzicarle la bocca e la gola.
E' buonissima, ma faccio un sacco di fatica a mandarla giù...
Sa per via del fatto che pizzica...