... ti piacciono proprio le stelle, eh?
Xander abbassò lo sguardo quasi subito, voltandosi per portare attenzione sulla ragazza appena giunta.
Non aveva preso in considerazione l'idea che qualcuno potesse raggiungerlo lì fuori, ma quando la vide, iniziò a recepire un messaggio ben preciso.
Il vero problema era stabilire se quello fosse un bel messaggio oppure no.
Va tutto bene?
Mi piacerebbe risponderti di "sì".
Scusami, non voglio fare la rompiscatole che non sa starsene al suo posto, quindi se mi sto dimostrando troppo invadente... dimmelo e torno dentro all'instante, promesso!
Il tono della ragazza era piuttosto dolce, il tono di una persona che probabilmente se fosse stata mandata via, ci sarebbe rimasta molto male, pur non dandolo a vedere.
Era giovane, ventenne da poco, con tutte le emozioni e le idee che una ragazza di quell'età sapeva dimostrare, con una storia ancora tutta da scrivere, un destino da costruirsi, giorno per giorno.
Si ritrovò ad invidiare in parte anche lei, ma non la conosceva abbastanza, possibilmente aveva anche lei le sue ombre e le sue difficoltà, quindi perché non provare ad ascoltarla?
Dì pure quello che ti senti, tranquilla...
... la tua storia è più complicata di quello che ci hai detto, vero?
Insomma, non sei semplicemente... partito e basta, come uno pieno di soldi e senza pensieri che vuole fare la mattata di Capodanno.
Sul pieno di soldi ci si può lavorare, non sono ricco ma ho le spalle abbastanza coperte.
Sul senza pensieri la questione... È leggermente diversa.
Sai, anch'io guardo spesso le stelle.
Lo faccio soprattutto da poco meno di un anno, da quando mio nonno è morto... lui è sempre stato un punto di riferimento, nella mia vita.
In tutto ciò che ho fatto, da che io ricordi, Joe, si chiamava così, era lì a spronarmi e ad incitarmi, anche quando fallivo; quando è morto ho pensato che trovare la mia strada senza di lui sarebbe stato impossibile.
Eccolo lì il dettaglio che Xander non conosceva e sul quale aveva puntato prima di invitarla a parlare ed esporre quello che aveva dentro di sé.
Le era morta una figura importante e fondamentale, di riferimento, forse facendola crescere, forse facendole perdere la bussola per un po', a causa del dolore e della sofferenza.
Il McFly si avvicinò di più alla cantante, ascoltandola con attenzione, fissandola negli occhi placido, mentre si toglieva la giacca per mettergliela addosso ed evitare che prendesse freddo.
Però poi ce l'ho fatta: ho seguito l'istinto, ho seguito il cuore, ed esso mi ha portato verso la strada giusta; non la più semplice o la più immediata, solo... la più giusta.
Perciò se sei indeciso su qualcosa... credo dovresti farlo anche tu.
Sorrise appena, sbuffando ma non per presa in giro, assolutamente, bensì perché quelle erano più o meno le stesse parole che gli aveva ripetuto Venser settimane prima.
Allora non lo aveva ascoltato, non se l'era sentita di dar credito a quelle considerazioni, perché temeva di mandare a monte così tutto ciò che si era costruito, ma ora c'era anche un'altra persona con la stessa idea.
In poco tempo due opinioni uguali: potevano davvero essere tutte stupidaggini?
Oppure puoi considerarlo solo come il consiglio di una nanetta saccente, non mi offenderei.
Secondo me un po' sì.
Dai, ammettilo che un pelo pelo sei permalosetta...
La gettò sulla battuta, parlando dopo molto silenzio, questo perché aveva riflettuto, questo perché l'aveva ascoltata attentamente, questo perché aveva voluto darle fiducia.
... però, per quello che vale, sono felice che il destino ti abbia portato qui.
Sei stato un po' la mia sorpresa di Capodanno, perciò grazie... per aver preso quell'aereo, e per aver scelto questo pub.
Hai fatto proprio una bella magia.
Quelle parole furono piuttosto difficili da non interpretare come una sorta di dichiarazione. Xander lo aveva già intuito poc'anzi che probabilmente Nimue si fosse presa una leggera sbandata per lui (al momento la considerava tale), ma nel sentirla rivolgersi in quel modo comprese che non c'erano proprio dubbi. Come comportarsi? Cosa dirle? In effetti non era costretto a dire molto, anche perché non si sentiva in grado di replicare in un modo poco sfuggente o glissante. Accettò il bacio sulla guancia, non era nulla di pericoloso, sentendo un insolito e piacevole calore avvolgente. La ragazza aveva tra l'altro un buon profumo.
Occhio però a non farlo sapere al tuo amico, non credo che apprezzerebbe...
Fece un piccolo sospiro, lievemente in imbarazzo.
Da un lato sono contento anche io di essere arrivato qui e di essere in questo locale stasera.
Le tue parole mi sono servite, posso assicurartelo, come posso assicurarti che prendendo il primo aereo il cuore l'ho seguito eccome.
Chissà... Magari era destino che il proprietario di un locale di stampo italiano, come il sottoscritto, mi offrisse un lavoro.
Le aveva appena fornito una nuova informazione su di lui... Era un inizio, meglio di niente!
... Come magari era destino che incontrassi proprio la stessa voce che questa sera mi ha svegliato alla radio mentre dormivo nella mia stanza del motel.
Poteva capitarmi un pessimo risveglio con un brano Metal!
Fece un occhiolino alla texana, sorridendole con più convinzione.
Credo che ormai sia quasi il momento della tua ultima esibizione.
Torniamo dentro che tra poco si festeggia il 2112 e non provare a levarti la giacca fino a quando non siamo di nuovo al caldo, ci manca solo che se ti viene mal di gola è colpa mia.
Potresti pure venirmi a chiedere i danni per quel che ne so io, oppure era tutta una tua tattica fin dall'inizio perché credevi che fossi un riccone senza pensieri, approfittatrice!
Così, se ella non avesse avuto nulla in contrario, sarebbero rientrati assieme nel locale per tornare dal gruppo e dalle chiacchiere globali senza impegno.