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Aurora

Messaggioda Sandyon » 16/01/2014, 20:11

Aurora è una città degli Stati Uniti d'America della Contea di Kane nello stato dell'Illinois.
È localizzata prevalentemente nella Contea di Kane ma alcune porzioni sono all'interno delle contee di DuPage, Kendall e Will.
Al 2097 possedeva una popolazione di 228.555 abitanti che ne fanno la seconda città dell'Illinois.
Aurora è sede di due importanti istituti scolastici superiori: uno pubblico e spiecialistico, la Illinois Mathematics and Science Academy (IMSA) e l'altro privato, la Aurora University di proprietà della Chiesa Cristiana Avventista.


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Messaggioda Cecilia » 28/09/2015, 20:07

{24/12/10 - Casa Bishop, Aurora - 18:00}


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Cece?
Cece?
Mi stai ascoltando?


La Bishop sobbalzò quando la madre cercò di attirare la sua attenzione. Per qualche istante si era persa nei propri ricordi, contemplando il volto di una persona che avrebbe fatto meglio a dimenticare.

Scusami, ero sovrappensiero...

Stavi pensando ancora a quel ragazzo?

No...

Farò finta di crederti.
Porta questi piatti in sala da pranzo, io devo finire di preparare la cena.


Annuì senza replicare, dirigendosi verso la credenza e aprendo lo sportello, iniziando ad impilare i piatti uno alla volta: prima quelli piani, poi quelli fondi, i piattini per il dessert, i bicchieri, le posate...
Pensare all'organizzazione del cenone di Natale l'aiutava a distrarsi dal problema "Haytham" e da quello che avrebbe comportato tornare all'A.G.E.R. l'anno dopo. Era riuscita ad ottenere ben tre corsi specialistici gratuiti, si era laureata con il massimo dei voti, aveva persino ottenuto un dottorato, ma tutto questo non riusciva proprio a risollevare il suo morale: solo tre specialistiche significava l'impossibilità per la Bishop di proseguire con la MagiArcheologia. E senza la MagiArcheologia, ci sarebbe stato un allontanamento forzato dal suo Ravnick preferito.

Haytham...

Una parte di lei avrebbe voluto piangere, perchè nonostante tutto si era affezionata a lui e trovava orribile l'idea di non averlo più accanto. Un'altra parte era sollevata, perchè non vedere Haytham avrebbe significato non soffrire più per amore, giusto?
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore: i proverbi in molti casi erano il solo rifugio che Cecilia trovava per poter scampare alla disperazione che l'assaliva al pensiero di non poter più vivere una quotidianità a stretto contatto con il ragazzo.

Ehi orsacchiotta!
Fai attenzione con quei piatti, se li porti tutti insieme rischi che ti caschino per terra.
E poi chi la sente tua madre!


Thomas Bishop si avvicinò alla figlia, togliendole tutto quel peso e adagiandolo con delicatezza sul tavolo. La ragazza rimase in silenzio, ancora pensierosa, ancora indecisa sul suo futuro, continuando a sistemare la tavola come se nulla fosse. Prima i piani poi i fondi, prima i piani, poi i fondi...

Tesoro di papà, perchè non ti apri un po' con il tuo vecchio?

Come?

La voce dell'uomo la riscosse nuovamente dai sogni ad occhi aperti nei quali cascava ripetutamente la Bishop, spingendola a focalizzarsi sul padre e sulla sua richiesta.

Sì insomma, da quando sei tornata a casa non sei più la stessa di sempre.
Sei più calma del solito, parli poco, spesso ti isoli nel tuo mondo personale...
Ti mandiamo dallo psicologo per farti fare dei progressi, non per vederti regredire.


Tranquillo, papà.
Sono solo un po' pensierosa...


C'entra la tua Accademia, non è così?
Guarda che ho capito tutto sai? So perchè sei tanto preoccupata...


Davvero?- chiese, ora più attenta. Che sua madre avesse confessato al marito della sua cotta? Però era strano, il padre le sembrava aver preso anche fin troppo bene quella notizia...

Certo!
E' per l'esame di TecnoMagia, vero?


Si bloccò, fissando il padre mentre ripensava ancora al risultato del suo esame: più che essere preoccupata, si sarebbe definita incazzata nera, visto che non era riuscita a prendere la lode proprio nella materia dove avrebbe voluto specializzarsi. A nulla erano valsi i tentativi di Alexis di farle comprendere che aveva ottenuto dei risultati strabilianti considerando che non possedeva una giratempo e seguendo persino più corsi rispetto al resto del corpo studentesco. I quattro stronzi che l'avevano superata nel test avrebbero visto presto di cosa era capace Cecilia Bishop.
Doveva solo trovare il modo di trasformare la sua depressione in una scarica di adrenalina potente.

No papà, è MagiTecnologia.
Te l'avrò ripetuto un milione di volte.


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Lo sai che non sono bravo con i vostri nomi.
Comunque ho azzeccato, no?


... Ssssì...

Aaaaaah, vieni qua orsacchiotta!
Ricordati che per me e per tua madre sei la migliore in assoluto.
Siamo fieri e orgogliosi di avere una figlia come te e questo non devi dimenticarlo mai, chiaro?


Affermativo, colonnello!

Rispose con una risata, facendosi stringere forte dall'uomo e lasciandosi cullare per un po' dal piacere di avere dei genitori meravigliosi come i coniugi Bishop. Anche se suo padre possedeva un intuito veramente scarso quando si trattava di capire la figlia, aveva però la strana capacità di saper dire sempre la giusta cosa per tirarla su di morale. Ed infatti, non appena la vide sorridere...

Forza, forza, prima finiamo prima potrai andare a sistemarti.
Stasera devi essere perfetta, orsacchiotta mia!


Perchè?
Viene qualcuno di importante?


Alt, niente domande!
Papà ti ha preparato una bellissima sorpresa, non vorrai certo rovinartela, dico bene?


Scosse la testa, abbracciandolo un ultima volta prima di riprendere ad apparecchiare la tavola. Aveva ragione suo padre, aveva ragione Alexis ed aveva ragione Doc: doveva lasciarsi alle spalle qualsiasi pensiero negativo e vedere solo la positività di tutta quella faccenda.
E non era già un bel passo in avanti sapere che il suo cuore batteva finalmente per qualcuno?

Due ore e mezza dopo


Tavola?

Pronta!

Cena?

Quasi pronta!

Decorazioni?

Tutto a posto!

Figlia?

Ben vestita, sistemata e pronta ad accogliere i parenti!

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Tubino a maniche lunghe, calze trasparenti, scarpe nere col tacco e orecchini a forma di perla. Il padre la squadrò dalla testa ai piedi, facendo finta di analizzarla.

Uhm, uhm, uhm...
Scelta del vestito ben fatta, accessori consoni, scarpe forse troppo alte, ma si può soprassedere...
E' il colore che non mi convince del tutto.
Non potevi scegliere qualcosa di rosso?


Lo sai che sono sempre stata anticonvenzionale.
E poi il blu mi porta fortuna.


E blu sia!
Anche perchè stasera la mia bambina deve essere super fortunata.


Ahah, allora mi vuoi spiegare perchè sei tanto su di giri?
Abbiamo apparecchiato anche per due persone in più, sono tuoi conoscenti?


Ecco la mia cervellona! Non ti sfugge proprio niente orsacchiotta!
Ebbene i piatti in più sono... la tua sorpresa!
Anzi un piatto è la tua sorpresa, l'altro è destinato ad una mia carissima conoscente.


La faccenda si faceva sempre più sospetta.

Papà...
Spero che non sia...


Una mia collega che ha lavorato con me nell'esercito ha un figlio poco più grande di te, militare anche lui.
Si chiama Clovis Belmont, è un giovanotto per bene, di sani principi, addestrato alla dura vita e già con una medaglia al valore!


Papà...

Me ne ha parlato così tanto bene che non ho potuto fare a meno di invitarli entrambi a passare la viglia di Natale con noi!

Papà, ma...

Niente "ma" Cecilia!
Non partire con i tuoi soliti pregiudizi: conoscilo, scambiaci due parole, fagli un po' di compagnia, insomma prima di dire di no aspetta di vedere chi è.
E poi con te si sentirà meno spaesato.
Sai, ho scoperto che lui è... come te!


E quando diceva così, significava solo che era un mago.

E tu come lo sai?

Ho conosciuto il padre qualche mese fa: non sapeva nemmeno che cosa fosse un tostapane!

Cece scosse la testa rassegnata, sciogliendo le braccia incrociate sul petto: era impossibile discutere con suo padre quando si metteva in testa qualcosa. Tanto valeva assecondarlo, fare finta di essere interessata al ragazzo e poi dirgli che lui è fidanzato o, alla peggio, che ha tentato di allungare le mani.
Niente problemi, zero ripercussioni.
E un Natale da passare in maniera abbastanza decente.

Sono sicuro che anche questa volta mi renderai fiero di te.

La Bishop venne salvata dal suono del campanello di casa. I primi parenti iniziavano ad arrivare e in quel momento la prospettiva di accoglierli era molto più allettante che stare a sentire suo padre decantare le lodi di questo sconosciuto.

Clovis Belmont... accidenti!

In quel momento si sentiva decisamente poco fortunata. Avrebbe dovuto smetterla di essere anticonvenzionale, almeno a Natale!
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Messaggioda Clovis » 29/09/2015, 18:55

Vigilia di Natale 2110 - Ore 20:00 - Pasticceria "La Prestigiosa" - Dallas

Mi dia quella German Cake, cortesemente!

Come mai proprio quella, mamma?

E' la preferita del padrone di casa, Clovis, lo conosco piuttosto bene.

Ah ecco, ora si spiega tutto...

Ecco a lei, guardi che bella!
Gliela confeziono subito!


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E' la prima vigilia che non trascorriamo per conto nostro.
Ammetto che mi hai sorpreso.


L'invito è arrivato all'ultimo momento ma non me la sono sentita di rifiutare.
Il Colonnello Bishop è una persona onesta, affidabile, un valoroso veterano; ho apprezzato il gesto di volerci a casa sua.
Essendo molto tempo che non lo vedo, sarà una splendida occasione per rievocare esperienze passate!


Ahi ahi, insomma prevedo noiose chiacchierate da militari in pensione... Ahahah!

Figliolo... Io in pensione ancora non ci sto.

Sì ma quando parli così sembra proprio che ci stai...

Non temere comunque, il Colonnello ha una figlia poco più giovane di te, quindi avrai compagnia.

Cerchi di rassicurarmi forse?
Guarda che avrei ascoltato le vostre chiacchiere senza problemi, te lo assicuro!


Lo so, lo so... Ma c'è tempo prima di farti aderire alla combriccola dei pensionati!

Le feste ti rendono sempre più spiritosa del solito.

Mi auguro sia un bene...

Di sicuro, mamma.

Clovis diede un bacio sulla guancia della madre, prendendo la confezione con dentro la torta.
Nell'arco di circa una mezz'ora sarebbero arrivati presso l'abitazione della famiglia Bishop grazie ad una Passaporta legale.
L'abbigliamento del ragazzone era un mix di eleganza e sobrietà: camicia a scacchi bianchi e neri, giacca, cravatta e jeans.
Per l'occasione aveva preferito lasciare la barba quasi completamente assente, come anche i capelli, mettendo qualche goccia di profumo.
Ne utilizzava uno di stampo babbano, in quanto preferiva determinati prodotti provenienti dalla fattura non magica.

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Giunti di fronte alla porta della casa, il Belmont si diede una breve sistemata alla cravatta e alla cinta dei pantaloni.
Le scarpe, delle "Hogan" nere, lo rendevano ancora più alto e slanciato di quanto già non fosse, avvicinandolo al metro e novanta.
Avevano tenuto un ritardo di circa cinque minuti, in modo da far arrivare prima tutti i parenti ed amici più stretti, con educazione.

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Fu la madre a bussare, aspettando che il Colonnello andasse ad aprire, e quando ciò avvenne lo salutò con un calore inequivocabile.
Clovis sapeva bene come capire quando una persona le stava cara e quello era proprio il caso del signor Bishop.

Thomas!
Oh che piacere rivederti!
Non sei invecchiato di un solo mese, te lo giuro!
Eccolo qui uno dei pilastri d'acciaio dell'esercito americano!
... Colonnello...


Perché per lei, in pensione o meno, lui restava un Colonnello.

... vorrei presentarle il mio orgoglio, la cosa migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita: mio figlio.

Piacere, Colonnello Bishop, Clovis Belmont, onorato di conoscerla.

Mi sono permessa di portare il tuo dolce preferito, Thomas... Non me ne voglia la tua consorte!

Dentro casa si sentiva già un bel vociare di persone, identificando che ormai stavano proprio tutti lì e mancavano solo loro due all'appello.
Non appena si accomodarono all'interno, Clovis si mise a studiare attentamente tutti i dettagli della casa, dai tappeti a quadri.
Era una tipica casa appartenente ad un militare, con alcune bandiere sparse, medaglie e coppe in delle teche più alcune foto con politici e capi di stato.
Fortunatamente in mezzo a tutta quella folla di gente più o meno intorno ai 40-60 anni c'era anche la famosa figlia del Colonnello, difficile da non notare essendo l'unica diventata da poco maggiorenne. Si avvicinò quindi a lei, tendendole la mano con un sorriso morbido e gentile.

Ehi, ciao!
Piacere di conoscerti, sono Clovis...
... Hai proprio un bel vestito, ti dona moltissimo!


Quasi subito la voce del padre di Cecilia richiamò all'attenzione tutti i presenti, invitandoli a prendere posto a tavola.
Il BodyGuard annuì verso la madre che gli indicò dove sedersi, scoprendo quasi subito di essere stato messo vicino alla bionda con gli occhiali.
Una coincidenza sicuramente piacevole, considerando che forse era la persona con la quale più facilmente avrebbe potuto instaurare un dialogo.
Cominciarono quindi le prime portate, diversi antipasti piccoli e misti per preparare lo stomaco e dar vita al vero convivio natalizio.
Il ragazzo si servì subito del vino bianco, chiedendo anche alla giovane studentessa dell'A.G.E.R. se ne volesse un po', con educazione.

Allora, cosa fai nella vita?
Mia madre mi ha detto che sei un po' più giovane di me ma non ha specificato quanto...
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Messaggioda Cecilia » 29/09/2015, 20:33

Zii, zie, cugini, nonni: tutta la famiglia Bishop -quindi il ramo parentale appartenente al padre- si era riunito quella sera in casa di Cecilia, per prendere parte al solito cenone serale della vigilia. Ognuno di loro aveva portato qualcosa, fra dolci, secondi piatti e alcolici che sarebbero stati stappati allo scattare della mezzanotte, con conseguenti auguri reciproci e canti natalizi da parte dei più piccoli.
Essendo ormai maggiorenne, per sua fortuna alla bionda questo supplizio era stato evitato -non era stonata, ma nemmeno brava, al massimo si limitava a canticchiare- ma suo padre aveva deciso per lei di infliggergliene un altro quella stessa sera e senza nemmeno darle troppe ore di preavviso.
Neanche qualche minuto dopo aver saputo la bella notizia sull'arrivo dei nuovi ospiti, ecco che il suono del campanello attirò l'attenzione di Thomas Bishop, spingendolo ad andare ad aprire e ad accogliere i nuovi arrivati. Nonostante Cece avesse finto di essere indaffarata a parlare con zii e cugini, non mancò di lanciare qualche occhiata a Clovis, tanto per analizzare chi fosse il suo nemico.
E ovviamente, poichè aveva già deciso in partenza che NON le sarebbe piaciuto, era anche ben determinata a trovare in lui tutti i difetti possibili e immaginabili.

La camicia a quadri lo fa sembrare un campagnolo...
Scommetto che lo è, anzi sono sicura al cento per cento che è uno di quei palloni gonfiati...
Sanno impugnare un'arma e si credono di essere i padroni del mondo.
E poi è troppo alto.
Ed è un soldato.
Ma porca puzzola! Perchè la mamma non lo ha fermato!!!!


Era di malumore, pensierosa e con l'insana voglia di rispondere in maniera sgarbata a chiunque avesse osato rivolgerle la parola. Purtroppo, proprio l'unica persona con la quale non avrebbe voluto avere niente a che fare fu quella che si avvicinò poco dopo, con un sorriso gentile e modi affabili, che però -perchè lei non era certo stupida- non incantarono affatto la Bishop.

Ehi, ciao!
Piacere di conoscerti, sono Clovis...


... Belmont, il figlio dell'amica di mio padre.
Cecilia Bishop.


Gli porse la mano, giusto per non sembrare troppo scortese e maleducata -anche perchè il padre la stava tenendo d'occhio da lontano- facendo un lungo sospiro e guardano il ragazzo dritto negli occhi solo per un istante: chissà che cosa stava pensando? Di certo sperava in una figa da paura e invece si era ritrovato di fronte una ragazza intelligente, con gli occhiali, interessata più alla scienza che alle riviste di moda.
Come al solito, Cecilia stava giudicando l'altro in base alle sue paure, ergendo una barriera che avrebbe dovuto proteggerla da qualsiasi malevolenza da parte del Belmont.

... Hai proprio un bel vestito, ti dona moltissimo!

Ah... grazie...

Questo non se lo aspettava. Rimase un po' spaesata, guardandolo con diffidenza per cercare di capire se il suo fosse un semplice convenevole, una cosa che pensava realmente o il giusto mezzo per arrivare ad un solo fine: quello universale di qualsiasi maschio esistente sulla faccia della Terra.

Cece Bishop calmati: cosa ti ha detto Doc?
Non partire prevenuta, non sentirti superiore agli altri e non comportarti male con i ragazzi che ti presenta tuo padre.
Altrimenti continuerà a rompere in eterno su questo storia.


Per sua fortuna le fu risparmiato di replicare altro, proprio grazie al colonello che finalmente diede il via a tutto il parentame di prendere posto a tavola: ognuno aveva un cartellino sul piatto con scritto il proprio nome personale e Cecilia già sapeva dove fosse stato messo il suo.

No, grazie.
Sono astemia.


Rispose alla gentile offerta del Belmont di versarle un po' di vino bianco, preferendo invece della semplice acqua fresca. Essere a contatto con il proprio elemento l'aiutava a calmarsi, forse per davvero o forse solo per autosuggestione. L'importante era che avesse quell'effetto sulla bionda.

Allora, cosa fai nella vita?
Mia madre mi ha detto che sei un po' più giovane di me ma non ha specificato quanto...


Lo fissò ancora una volta in silenzio, alzando poi lo sguardo su suo padre: sembrava impegnato in una rievocazione dei tempi andati insieme alla madre di Clovis, quindi non le avrebbe prestato attenzione per un bel po'. A quel punto, Cece colse la palla al balzo, chiedendo al ragazzo di avvicinarsi un po' di più a lei per potergli sussurrare in un bisbiglio qualcosa che le premeva molto dirgli.

Senti, mettiamo le cose in chiaro: sono anni che mio padre cerca di trovarmi un fidanzato fra i suoi amici commilitoni. Ti ha fatto sedere qui vicino a me perchè spera che tu possa piacermi, ma sappiamo entrambi che è una cosa impossibile visto che veniamo da due mondi completamente diversi.- in realtà solo lei lo sapeva, Clovis ancora non aveva la minima idea di cosa facesse Cecilia nella vita -Fai finta di trovarmi carina e interessante, io farò finta che siamo fatti l'uno per l'altra poi, al termine della serata, gli dirò che sono rimasta profondamente delusa perchè ho scoperto che sei fidanzato e che per un bel po' non voglio più sentir parlare di militari.
D'accordo?


Probabilmente era stata abbastanza brusca col povero Clovis che in tutto ciò, ancora, non aveva fatto nulla di male. Era proprio per comportamenti del genere che ragazzi come Haytham non se la filavano affatto e quel pensiero -un po' triste- la fece sospirare una seconda volta, cercando di addolcire i toni e di provare ad essere un po' più gentile.

La colpa non è tua, è solo che recentemente ho avuto una bella batosta e non ho proprio voglia di sforzarmi a comportarmi come se nulla fosse.
Solo che non posso dire nulla a mio padre: non la smetterebbe più di farmi il terzo grado, rendendomi le vacanze invivibili.


Spiegò, continuando a rimanere sempre molto vicina a Clovis, inspirando il profumo che sprigionava la sua pelle: nonostante avesse già deciso che non sarebbe mai finita a stare con lui, quella fragranza le piaceva davvero tanto. Era buona e gli stava bene, quindi in un certo senso si poteva definire un punto a suo favore no?

Comunque...- disse, riprendendo il discorso -Ho ventuno anni e studio... MagiTecnologia... all'A.G.E.R.- informazione che disse ancora più a bassa voce, perchè ovviamente essendo Natobabbana non poteva permettersi di divulgare quelle informazioni in mezzo a tutti i suoi parenti -In realtà ormai mi sono laureata e a Gennaio inizierò la mia prima specialistica...

Si notava un po' l'orgoglio intrinseco nelle sue parole?

Tu invece?
Sei un soldato giusto?
Esercito, aereonautica...?
Età?


Non che le interessasse molto, ma almeno l'altro era stato gentile ed educato da fingere di voler davvero sapere cosa facesse esattamente la Bishop nella sua vita.
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Messaggioda Clovis » 30/09/2015, 17:02

La camicia a quadri lo fa sembrare un campagnolo...
Scommetto che lo è, anzi sono sicura al cento per cento che è uno di quei palloni gonfiati...
Sanno impugnare un'arma e si credono di essere i padroni del mondo.
E poi è troppo alto.
Ed è un soldato.
Ma porca puzzola! Perchè la mamma non lo ha fermato!!!!


Il blu le sta davvero bene, la rende sofisticata e interessante...
Probabilmente lo è, non ha certo l'aria dell'ochetta da quattro soldi...
Quelle lì valgono poco e nulla, il cervello conta e lei deve averne da vendere.
Alta nella media.
Occhialuta, sono graziose le occhialute.
Meno male, vorrà dire che non avrò affatto una brutta compagnia stasera!


Sarebbe stato molto interessante far sentire all'uno e all'altra i rispettivi pensieri, osservandone poi le diverse reazioni.
Tuttavia la fortuna dell'impossibilità di essere telepatici aiutò quella prima conoscenza superficiale ad andare in porto senza disastri.
I due ragazzi si presentarono e all'inizio tutto parve perfettamente nella norma, con la piccola sorpresa di ritrovarsi anche vicini a tavola.
Clovis non poteva sapere che quello fosse tutto un piano architettato dal padre di Cecilia per avvicinarli, per lui era solo una piacevole coincidenza.
Le chiese se volesse del vino ma ella rifiutò cordialmente, quindi riempì solo il suo bicchiere e con cortesia versò dell'acqua in quello della ragazza.

Allora, cosa fai nella vita?
Mia madre mi ha detto che sei un po' più giovane di me ma non ha specificato quanto...


Una domanda tranquilla, un quesito per riprendere la conversazione mentre diversi parenti e amici chiacchieravano, ridendo tra loro.
Per alcuni secondi, il Belmont parve anche capire che alcune battute sarcastiche fossero addirittura dirette proprio alla Bishop e sperò di sbagliarsi.
A parte questo, non appena la bionda quattrocchi gli chiese di avvicinarsi un momento per potergli parlare in sussurro, Clovis abbastanza curioso eseguì quanto richiesto, sorridendo leggermente. Peccato che quel sorriso fu destinato a spegnersi lentamente con l'avanzare delle parole della neo laureata, trasformandosi in una espressione perplessa e colpita, tanto che inarcò anche il sopracciglio destro.

Senti, mettiamo le cose in chiaro: sono anni che mio padre cerca di trovarmi un fidanzato fra i suoi amici commilitoni.
Ti ha fatto sedere qui vicino a me perché spera che tu possa piacermi, ma sappiamo entrambi che è una cosa impossibile visto che veniamo da due mondi completamente diversi.


... Ok...
Quindi come suggeriresti di agire?


Fai finta di trovarmi carina e interessante, io farò finta che siamo fatti l'uno per l'altra poi, al termine della serata, gli dirò che sono rimasta profondamente delusa perché ho scoperto che sei fidanzato e che per un bel po' non voglio più sentir parlare di militari.
D'accordo?


Metteresti nei guai me, perché poi dovrei essere io a dare spiegazioni a mia madre su chi sia questa fantomatica fidanzata.
Al massimo ponila come una frequentazione appena iniziata, così poi potrò gestire io se è diventata seria o meno.


Dimostrò di non aver alcun problema a cominciare quella messa in scena, con una limpidezza e una tranquillità invidiabili, degni del suo retaggio militare.
In realtà, dentro di sé si sentiva un po' dispiaciuto di quella situazione, giudicandola un po' assurda e giudicando il comportamento di Cecilia molto prevenuto nei suoi confronti. Ella dava per scontato che non potessero interessarsi a vicenda, ma per quale motivo? In quanto lui fosse un soldato o in quanto avesse in comune delle caratteristiche del padre? Non conosceva niente di lui eppure si permetteva di giudicare. Evidentemente era una presa di posizione bella e buona ma dubitava fortemente che un discorso logico potesse farla ragionare, essendo radicata in quelle convinzioni da tanto, troppo tempo.

Comunque...

Mhmh...

Ho ventuno anni e studio... MagiTecnologia... all'A.G.E.R.
In realtà ormai mi sono laureata e a Gennaio inizierò la mia prima specialistica...


Wow, congratulazioni allora!
L'A.G.E.R. è una Accademia esclusiva, devi essere proprio orgogliosa di te stessa!
E' molto interessante la MagiTecnologia, ammetto che mi affascinano le persone che si intendono di un simile ramo scientifico.
Da quand'è che ti sei appassionata a questa materia?
... Quali saranno le tue specialistiche?


Con assoluta dolcezza e gentilezza, Clovis espose quelle domande mentre assaggiava pian piano gli antipasti ed il primo, sorridendo sempre.
Naturalmente, ora che lei aveva fatto tutta quella sparata, non poteva capire se quelle domande, quelle affermazioni e quell'interesse fossero reali oppure semplici cortesie richieste da lei stessa poc'anzi al fine di rendere contento il Colonnello Bishop. Beh peggio per lei, si era data la zappa sui piedi da sola!
Intanto il chiacchiericcio intorno alla figura di Cecilia proseguiva imperterrito, specie da parte di alcune zie un po' attempate e dei cugini poco più grandi e dall'aria abbastanza superficiale.

Tu invece?
Sei un soldato giusto?
Esercito, aereonautica...?
Età?


Lo ero, adesso ho cambiato ruolo.
Sono il BodyGuard della Contessa di Andorra, Danielle Montesquieu.
Ho assunto anche il ruolo di Ispettore nella Vigilanza Magica, ma solo per comodità e facilitazione del mio lavoro principale.
Infatti mi è stato consegnato il distintivo automaticamente, senza che facessi alcuna domanda.
Prima sono stato un Sicario, un Agente Speciale, un Volontario Auror e un Commando... Ho 26 anni.


Concluse poi, mettendo in bocca un'altra forchettata di fettuccine al salmone.

Hai un carattere molto forte e una tempra mentale non indifferente.
Scommetto che ti sei accorta da un bel po' delle varie prese in giro e delle frecciate nei tuoi confronti, ma non dai loro soddisfazione.
Fai bene, anche se non capisco cosa abbiano tanto da rompere le palle.


Ultime parole ovviamente dette in sussurro.
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Messaggioda Cecilia » 30/09/2015, 20:42

Allora, cosa fai nella vita?
Mia madre mi ha detto che sei un po' più giovane di me ma non ha specificato quanto...


Ora che non poteva evitarlo, ora che non poteva confondersi in mezzo alla folla di parenti, Cecilia si ritrovò "costretta" a conversare con Clovis, una costrizione che poi non si rivelò nemmeno tale visto che provvide subito a mettere in chiaro la situazione con il ragazzo, spiegando il tutto con quel suo modo di fare saccente e pignolo.
Il Belmont però parve prendere ogni singola parola di Cecilia senza mostrare dispiacere o altro, rafforzando ancora di più l'idea nella Bishop che il militare non si sarebbe mai potuto interessare ad una tipa come lei, preferendo sicuramente delle ragazze più belle.
Il fatto che il suo atteggiamento acido e prevenuto portasse i ragazzi ad allontanarsi da lei passò in secondo piano, ovviamente, almeno per il momento.

Fai finta di trovarmi carina e interessante, io farò finta che siamo fatti l'uno per l'altra poi, al termine della serata, gli dirò che sono rimasta profondamente delusa perché ho scoperto che sei fidanzato e che per un bel po' non voglio più sentir parlare di militari.
D'accordo?


Metteresti nei guai me, perché poi dovrei essere io a dare spiegazioni a mia madre su chi sia questa fantomatica fidanzata.
Al massimo ponila come una frequentazione appena iniziata, così poi potrò gestire io se è diventata seria o meno.


Nessun problema, l'importante è che mio padre la smetta con questa storia.
Allora... andata?


E gli porse la mano sotto il tavolo, per stringerla in un muto accordo, mentre lo sguardo di addolciva un po' di più e il sorriso diventava più spontaneo. Si era tolta in fretta un problema, quindi adesso poteva anche stare più tranquilla e concentrarsi seriamente sul Belmont, anche perchè se avesse dovuto prestare attenzione a quello che si diceva in giro fra i suoi "parenti serpenti" -e dire che Snicky le era pure diventato simpatico- si sarebbe fatta andare di traverso nuovamente la cena di Natale.

Comunque...

Mhmh...

Ho ventuno anni e studio... MagiTecnologia... all'A.G.E.R.
In realtà ormai mi sono laureata e a Gennaio inizierò la mia prima specialistica...


Wow, congratulazioni allora!
L'A.G.E.R. è una Accademia esclusiva, devi essere proprio orgogliosa di te stessa!


Questa laurea me la sono letteralmente sudata quindi sì, sono decisamente orgogliosa di me stessa...

Anche se quel 98 in MagiTecnologia ancora le bruciava.

E' molto interessante la MagiTecnologia, ammetto che mi affascinano le persone che si intendono di un simile ramo scientifico.

Davvero?- chiese sorpresa, non riuscendo a capire se stesse dicendo la verità oppure sè stesse recitando la parte che Cece stessa gli aveva imposto -Saresti il primo ragazzo non cervellone che conosco a dire una cosa del genere.

Da quand'è che ti sei appassionata a questa materia?

Da quando ho scoperto di essere una strega, praticamente!
Sono sempre stata portata per la tecnologia in generale, soprattutto il comparto informatico, ma una volta entrata alla Cyprus
- perchè lei aveva studiato lì- ho scoperto che potevo unire la mia passione alle mie qualità e così ho deciso di fare.
Mi affascinano come i maghi riescano ad infondere la magia all'interno di manufatti tipicamente... babbani!


Parlava sempre molto vicina a Clovis, perchè quelli erano argomenti che nessuno in famiglia -a parte mamma e papà- dovevano sapere. In parte si lasciava andare a quella conversazione perchè le veniva spontaneo farlo -e questo grazie alla gentilezza di Clovis- in parte perchè non voleva ascoltare il continuo mormorìo sul fatto che la piccola Bishop si fosse finalmente trovata un ragazzo, era ora, prima non avrebbe mai potuto, troppa ciccia e troppi brufoli...
Insomma, commenti non proprio carini da fare in sua presenza -lei che possedeva un altissima autostima per il proprio cervello ma estremamente bassa per il proprio aspetto fisico- tuttavia ci era abituata e per questo continuò a conversare come se nulla fosse.

... Quali saranno le tue specialistiche?

MagiTecnologia Avanzata e MagiIngegneria Avanzata e la terza... sono ancora indecisa...

Per un attimo il suo sguardo si rattristò, mentre il volto di Haytham le apparve davanti agli occhi. Non voleva pensare a lui, si era imposta di non farlo e di trascorrere quelle vacanze in santa pace, ma era davvero difficile non farlo specialmente quando pensare all'A.G.E.R. la faceva pensare automaticamente a lui.
Per fortuna poteva concentrarsi un po' sul Belmont, nella speranza di distrarsi abbastanza da non assumere un aspetto mortificato.

Lo ero, adesso ho cambiato ruolo.
Sono il BodyGuard della Contessa di Andorra, Danielle Montesquieu.
Ho assunto anche il ruolo di Ispettore nella Vigilanza Magica, ma solo per comodità e facilitazione del mio lavoro principale.
Infatti mi è stato consegnato il distintivo automaticamente, senza che facessi alcuna domanda.
Prima sono stato un Sicario, un Agente Speciale, un Volontario Auror e un Commando... Ho 26 anni.


Cos... solo ventisei!!!
E hai fatto tutta questa roba?


Chiese sinceramente colpita, fissando il ragazzo a bocca aperta e somigliando, in quel momento, ad un simpatico pesce biondo con gli occhiali.

Hai un carattere molto forte e una tempra mentale non indifferente.

Davvero? Perchè?

Scommetto che ti sei accorta da un bel po' delle varie prese in giro e delle frecciate nei tuoi confronti, ma non dai loro soddisfazione.

Ah per quello.
Figurati, è la prassi ormai: ci ho fatto l'abitudine.


Fai bene, anche se non capisco cosa abbiano tanto da rompere le palle.

Cece si lasciò sfuggire un sorriso, tentando di nasconderlo dietro il bicchiere d'acqua che stava bevendo. D'accordo, aveva giudicato male Clovis, probabilmente non era il tipico soldato che suo padre decideva di presentarle e in apparenza sembrava anche divertente e simpatico. Non che questo cambiasse poi molto la sostanza: un militare rimaneva un militare e lei desiderava con tutta sè stessa non avere una copia di suo padre come possibile consorte.

Si sentono inferiori perchè sono la più intelligente della famiglia e non mi faccio problemi a dirlo.
D'altronde perchè dovrei smentirmi quando le cose stanno così?
Visto che non possono criticarmi nulla da quel punto di vista, preferiscono buttarsi su altro: atteggiamento, carattere, vestiti, aspetto fisico...
Prima o poi qualcuno di loro mi ricorderà quanto ero grassa e piena di brufoli alle superiori, quindi preparati e non stupirti troppo.


Disse con una leggera alzata di spalle, finendo di mangiare il primo.

Come mai siete venuti solo tu e tua madre?
Tuo padre è... ?


Morto, ma si evitò di dirlo ad alta voce, preferendo lasciare che fosse Clovis a rispondere e a confermare o smentire la sua ipotesi.
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Messaggioda Clovis » 01/10/2015, 22:41

E' molto interessante la MagiTecnologia, ammetto che mi affascinano le persone che si intendono di un simile ramo scientifico.

Davvero?
Saresti il primo ragazzo non cervellone che conosco a dire una cosa del genere.


Da quand'è che ti sei appassionata a questa materia?

Da quando ho scoperto di essere una strega, praticamente!
Sono sempre stata portata per la tecnologia in generale, soprattutto il comparto informatico, ma una volta entrata alla Cyprus ho scoperto che potevo unire la mia passione alle mie qualità e così ho deciso di fare.
Mi affascina come i maghi riescano ad infondere la magia all'interno di manufatti tipicamente... babbani!


Ho apprezzato molto la legge 580 della Costituzione Magica riguardo la proibizione della MagiTecnologia a scopo bellico.
Così facendo ci siamo nettamente distinti dai Babbani che hanno realizzato con l'evoluzione tecnologica solo delle armi di morte.
Basta la Maledizione Senza Perdono a crear grossi danni, non ci servono proprio altri mezzi per privare le persone del loro dono più grande.


La vita, ovviamente, ma non serviva di certo specificarlo.
Pur essendo un militare, Clovis parlava proprio come un pacifista convinto, una persona buona, una persona magnanima e dal gran cuore.
La verità era che il ragazzo aveva esattamente quel tipo di spirito, altro che guerre, voglia di gettarsi nella mischia e via dicendo.
Il suo retaggio gli aveva insegnato l'adrenalina del campo di battaglia, certo, ma anche lottare andava fatto in maniera oculata, senza il desiderio di uccidere. Tanti ancora non lo capivano, tanti non volevano prigionieri o feriti, mentre lui, beh lui la pensava in tutt'altro senso.

... Quali saranno le tue specialistiche?

MagiTecnologia Avanzata e MagiIngegneria Avanzata e la terza... sono ancora indecisa...

Immagino tu non abbia nemmeno troppo tempo per scegliere, giusto?
Non c'è nulla che ti ispira? O magari qualcosa che può servirti come implemento per gli studi che stai seguendo...


Pur non essendo per nulla esperto del settore e non avendo la più pallida idea della complessità delle materie affrontate dalla ragazza, Clovis utilizzava la logica e la deduzione per provare a darle dei consigli possibilmente oculati e non stupidi, mentre nel frattempo si concentrava nell'ascoltare il meno possibile tutto il vociare da parte dei parenti della bionda, intenzionati a quanto sembrava a voler ridere e scherzare esclusivamente sulla quattrocchi.
Successivamente poi, fu la volta per lui di raccontare alcuni elementi della propria vita e del proprio lavoro, specificando tutte le attività svolte in passato e per ultima la propria età, dettaglio che lasciò piuttosto sbalordita e sorpresa la stessa Cecilia.

Cos... solo ventisei!!!
E hai fatto tutta questa roba?


Mi sono diplomato alla Musashi, quindi a 16 anni ero fuori scuola.
Da allora si sono susseguiti ruoli da circa due anni l'uno, più le varie discipline marziali.


Per lui era tutto normale, proprio come per lei era normale parlare di scienza, esperimenti, calcoli e via dicendo.

Scommetto che ti sei accorta da un bel po' delle varie prese in giro e delle frecciate nei tuoi confronti, ma non dai loro soddisfazione.

Ah per quello.
Figurati, è la prassi ormai: ci ho fatto l'abitudine.


Fai bene, anche se non capisco cosa abbiano tanto da rompere le palle.

Le vide farsi sfuggire una risata, spontanea, genuina, molto dolce. Era davvero una ragazza carina, sotto tanti aspetti.

Si sentono inferiori perché sono la più intelligente della famiglia e non mi faccio problemi a dirlo.
D'altronde perché dovrei smentirmi quando le cose stanno così?
Visto che non possono criticarmi nulla da quel punto di vista, preferiscono buttarsi su altro: atteggiamento, carattere, vestiti, aspetto fisico...
Prima o poi qualcuno di loro mi ricorderà quanto ero grassa e piena di brufoli alle superiori, quindi preparati e non stupirti troppo.


Le superiori sono una fase di transizione, non ci si può attaccare a quel periodo.
Se si chiama "dello sviluppo" un motivo dovrà pur esserci, no?
... Almeno la famiglia dovrebbe aiutare a guardare il lato positivo dello scorrere del tempo, e invece...


Invece eccoli lì, tutti quanti pronti a sparlare e sputare sugli sforzi di una persona semplicemente perché non era loro figlia.
Clovis emise un sospiro infastidito e amaro, tornando a mangiare per non far freddare niente, anche perché era tutto davvero molto buono.
Gli venne da chiedersi se qualcosa l'avesse preparata lei, ma per ora evitò di chiedere, specie perché la bionda sembrava intenta a volergli fare altre domande. Andava sbloccandosi, era un bene, almeno non stava conversando perché si sentiva obbligata.
Così la serata proseguiva con un po' più di leggerezza.

Come mai siete venuti solo tu e tua madre?
Tuo padre è... ?


No, no, non è morto...
... Si sono separati diversi anni fa, più o meno in concomitanza con la mia presa di coscienza su che militare volessi diventare nella vita.
Il loro rapporto era fatto solo di aggiornamenti, chiacchiere sul loro reggimento e niente dolcezza, amore, tenerezza, sì insomma: sentimenti.
Essere militare non vuol dire abolire il cuore, anzi, un militare dovrebbe averne molto di più di tanti altri, perché il suo obiettivo primario è proteggere, non distruggere, ma questa consapevolezza è andata in disuso da diversi secoli e non credo proprio di riuscire a riportarla in auge da solo.
Nel mio piccolo posso solo seguire questa filosofia fregandomene delle considerazioni altrui.
Credo che se anche mio padre avesse ragionato nello stesso modo, oggi sarei qui con entrambi i genitori.
... Però lei è contenta anche così, per conto suo, quindi mi preoccupo fino ad un certo punto!


Terminò quel discorso con un sorriso sereno e sicuro, guardando il genitore intento a chiacchierare col Colonnello, carico di rispetto e ammirazione.
La cena proseguì ancora, passarono i secondi ed anche i contorni: il momento del dessert era sempre più vicino ma prima tutti quanti si dedicarono ad una piccola pausa per dare tregua allo stomaco, alzandosi in piedi ed andandosi a sedere nei vari divani e poltrone, continuando a chiacchierare del più e del meno. L'aria di festa era palese e tangibile, ma il tipico freddo riscontrabile nelle case dei militari si notava eccome, bastava farci un poco di attenzione.
Il Belmont vide la ragazza scambiare quattro chiacchiere col padre, quindi distolse l'attenzione, concentrandosi sulla neve fuori dalla finestra.
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Messaggioda Cecilia » 02/10/2015, 22:29

Ho apprezzato molto la legge 580 della Costituzione Magica riguardo la proibizione della MagiTecnologia a scopo bellico.
Così facendo ci siamo nettamente distinti dai Babbani che hanno realizzato con l'evoluzione tecnologica solo delle armi di morte.
Basta la Maledizione Senza Perdono a crear grossi danni, non ci servono proprio altri mezzi per privare le persone del loro dono più grande.


Certo, ricordo quella legge: ha fatto discutere parecchio tempo fa, ma per mia fortuna è qualcosa di cui non devo preoccuparmi.
Non ho alcuna intenzione di utilizzare le mie doti in campo militare, anzi: voglio diventare qualcuno certo, ma non a discapito della vita di altre persone.
Sorpassare i limiti imposti a noi maghi... Pensa semplicemente ai viaggi nel tempo!
Con la Giratempo è possibile tornare indietro di qualche ora, ma se invece fosse possibile riuscire a farlo di mesi, se non addirittura di anni?
Io credo che sia possibile, anzi ne sono assolutamente convinta!


Battè il pugno sulla mano, dando ancora maggiore carica a quello che stava dicendo mentre, parlando, si infervorava senza rendersene conto: lei ed Alexis erano riuscite -nel futuro- a fare qualcosa del genere, permettendo a Jasper e Victoria di tornare nel passato e di cambiare le sorti dell'intero mondo magico. Molte volte, parlando con la Parker, le due amiche avevano scherzato sul fatto che erano delle eroine ma nessuno lo avrebbe mai saputo. Era divertente da un lato e anche abbastanza triste dall'altro, ma Cece cercava di non pensarci: sapeva che un giorno avrebbe trovato la propria strada e l'occasione giusta per mettersi in mostra. Lei era ambiziosa, voleva arrivare molto in alto e non accontentarsi. Una filosofia di vita con il quale il padre l'aveva forgiata fin dalla tenera età di cinque anni e una delle poche eredità che la Bishop aveva accettato dal suo retaggio militare.

Però... Non credevo che potesse esistere un militare pacifista!
Ma se la pensi in questo modo, perchè hai scelto proprio questo tipo di vita?


Chiese, sempre più incuriosita e sempre meno fredda nei suoi confronti, non rendendosi conto di aver lasciato perdere la parte della finta sostenuta già da un pezzo e che si stava mostrando per quello che era di fronte a Clovis, facendo -neanche a dirlo- la felicità di suo padre.
A prescindere dalla risposta, il Belmont si informò poi sulla sua di carriera, chiedendole che tipo di specilistiche avesse intenzione di portare avanti.

MagiTecnologia Avanzata e MagiIngegneria Avanzata e la terza... sono ancora indecisa...

Immagino tu non abbia nemmeno troppo tempo per scegliere, giusto?

No, infatti...

Non c'è nulla che ti ispira? O magari qualcosa che può servirti come implemento per gli studi che stai seguendo...

Tasto dolente quello appena toccato dal ragazzo. Cece lo fissò, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore e mostrando un'espressione molto dubbiosa e combattuta: era un problema che si era posta nel momento stesso in cui aveva saputo di poter accedere ben a tre specializzazioni all'A.G.E.R., tovando un blocco pesante quando si era trattato di scegliere la terza materia da studiare.

Mi ispira MagiArcheologia... Ma mi servirebbe Metodologia Scientifica Magica...
E sono giorni che non so cosa scegliere: da una parte mi piacerebbe poter proseguire gli studi di MagiArcheologia, ma mi chiedo se lo stia facendo veramente perchè mi interessa la materia o perchè mi interessa... !


Si bloccò all'istante, con le labbra che si univano come se cercasse di sigillare ulteriormente le parole. Stava per compromettersi parlando di Haytham, perchè se qualcuno dei suoi l'avesse sentita - in particolar modo sua madre- avrebbe saputo che Cecilia provava qualcosa per il suo professore di MagiArcheologia e non per un ragazzo qualsiasi.

Qualcuno! Uno qualsiasi! A caso, già! Ahahahahah che sciocca, meglio che inizi a pensare seriamente alla Metodologia...

Non era proprio brava a saper gestire i momenti di imbarazzo, motivo per cui rischiò quasi di soffocarsi bevendo un sorso d'acqua e facendosi venire degli attacchi di tosse che tentò comunque di soffocare. D'accordo, non aveva alcun interesse in Clovis, ma ugualmente quando iniziava a trovarsi bene con una persona -di genere maschile- automaticamente iniziavano la sequela di figuracce accompagnate da momenti di imbarazzo pesanti e che la mettevano a disagio. Meno male che si passò a parlare di lui, così la Bishop potè concentrarsi su altro e riprendere un po' di autocontrollo.

Mi sono diplomato alla Musashi, quindi a 16 anni ero fuori scuola.
Da allora si sono susseguiti ruoli da circa due anni l'uno, più le varie discipline marziali.


E come mai hai cambiato tanto spesso?

Perchè non rimanere un Sicario o un volontario Auror o un Commando o un Agente speicale, insomma? Domanda che avrebbe avuto presto una risposta, prima che Clovis facesse presente a Cecilia delle continue frecciatine che i suoi parenti le lanciavano, lasciandola però -al momento- del tutto indifferente.

Le superiori sono una fase di transizione, non ci si può attaccare a quel periodo.
Se si chiama "dello sviluppo" un motivo dovrà pur esserci, no?
... Almeno la famiglia dovrebbe aiutare a guardare il lato positivo dello scorrere del tempo, e invece...


Alzò le spalle in segno di resa, perchè tanto lei aveva rinunciato già da tempo a capirli. Si limitava a sopportarne la presenza quando non era possibile evitarla e a farsi andare bene quelli che con lei si comportavano almeno in maniera normale. Per il resto le bastavano mamma e papà e ovviamente la sua splendida Lex. E Clovis invece? perchè erano stati invitati solo lui e sua madre?

No, no, non è morto...
... Si sono separati diversi anni fa, più o meno in concomitanza con la mia presa di coscienza su che militare volessi diventare nella vita.
Il loro rapporto era fatto solo di aggiornamenti, chiacchiere sul loro reggimento e niente dolcezza, amore, tenerezza, sì insomma: sentimenti.
Essere militare non vuol dire abolire il cuore, anzi, un militare dovrebbe averne molto di più di tanti altri, perché il suo obiettivo primario è proteggere, non distruggere, ma questa consapevolezza è andata in disuso da diversi secoli e non credo proprio di riuscire a riportarla in auge da solo.
Nel mio piccolo posso solo seguire questa filosofia fregandomene delle considerazioni altrui.
Credo che se anche mio padre avesse ragionato nello stesso modo, oggi sarei qui con entrambi i genitori.
... Però lei è contenta anche così, per conto suo, quindi mi preoccupo fino ad un certo punto!


Lo sguardo di Cece per un attimo si spostò verso il punto dove erano seduti, vicini, Jillian e Thomas Bishop, ancora innamorati come il primo giorno. Nonostante fossero diverso l'uno dall'altro come l'acqua col fuoco, i due erano riusciti a rimanere insieme tutti quegli anni amandosi e supportandosi a vicenda, senza mai mostrare crepe nella loro storia che avrebbe potuto portarli a separarsi in qualche modo.

Allora io credo di essere stata molto fortunata.
Guarda mio padre: vivere con lui non è semplice, perchè il suo lavoro gli ha dato un modo di pensare e comportarsi che lui tende a voler applicare anche su di me, rendendomi a volte la vita... non dico impossibile, però certo mi sento messa sotto pressione!
Però con mia madre diventa un'altra persona: si vede lontano un miglio che si amano e che senza di lei sarebbe perduto quindi forse il tuo ragionamento non è tanto sbagliato.
Mi dispiace molto per i tuoi, dico sul serio: io non saprei immaginare la mia vita con i miei genitori separati l'uno dall'altro.


Gli disse, posandogli una mano sul braccio e sorridendogli con solidarietà, riprendendo poi a mangiare e a parlare di argomenti meno pesanti. La cena era squisita, ma lo stomaco della Bishop quella sera non aveva un granchè di appetito, anche a causa dei continui commenti che di tanto in tanto riusciva a cogliere da lontano. Prima di passare al dolce era meglio lasciare qualche minuto di pausa per la digestione, minuto che la ragazza occhialuta dedicò a suo padre e a sua madre, abbracciandoli forte e con affetto.

Allora orsacchiotta, ti stai divertendo?

Abbastanza sì, devo ammettere che Clovis non è una cattiva compagnia...

Lo sapevo, lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!
Il tuo vecchio non sbaglia mai.
Gli hai già chiesto di come si è guadagnato la sua medaglia al valore?


No papà, abbiamo parlato di altro...

Hai fatto male! Come pensi di giudicarlo un buon partito per te se non sai nemmeno come si comporta in battaglia?

Ma io non voglio giudicarlo un buo-

Cecilia smettila e vai da lui.
Insomma, anche questa è buona educazione!
Di sicuro adesso ti starà giudicando male perchè non gli hai ancora chiesto nulla al riguardo.


Come riuscire a mortificare la figlia in pochi secondi. Cece annuì, il sorriso che Clovis si era tanto faticosamente conquistato adesso sostituito da un'espressione molto poco allegra. L'impulso di andarsene seduta stante era forte, ma la Bishop sapeva che in questo modo suo padre ce l'avrebbe avuta a morte con lei. Per questo motivo si avviò in direzione del Belmont, trovandolo che contemplava la neve fuori dalla finestra, bussandogli con la mano sulla spalla per attirare la sua attenzione su di sè.

Vieni, ti mostro la casa.
Niente domande, tu vieni e basta.


Poi, prendendo il ragazzo per mano e trascinandolo dietro, si avviò verso il Colonello, sorridendogli col suo miglior sorriso falso, architettato in anni e anni di esperienza di vita sotto lo stesso tetto dell'uomo.

Clovis è davvero curioso di vedere l'intera casa, papà, quindi lo porto a fare un giro.
Non aspettateci per il dolce.


L'ultima frase avrebbe dovuto far supporre qualcosa di molto poco innocente ed infatti era proprio quello l'intento di Cecilia: far credere al padre che stava per mettersi in una situazione compromettente, senza che lui potesse fare qualcosa.

Questo è il salotto... questo il bagno... lo studio privato di mamma... la loro camera da letto...

Disse, elencando in fretta e velocità tutte le stanze della casa, fino ad arrivare al secondo piano dove lì si trovava camera sua, portarlo là dentro e chiudere la porta dietro di sè con un respiro profondo. Era palese che il suo intento era proprio quello di arrivare lì.

Dimmi la verità: ti sono sembrata maleducata perchè non ti ho chiesto come hai ottenuto la tua medaglia al valore?
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Messaggioda Clovis » 04/10/2015, 20:10

Però... Non credevo che potesse esistere un militare pacifista!
Ma se la pensi in questo modo, perché hai scelto proprio questo tipo di vita?


Perché se esistono i militari cattivi, allora devono esserci pure quelli buoni no?
Per bilanciare, creare una sorta di equilibrio...
Inoltre non ho mai avuto chissà quale mente adatta all'apprendimento e alla scienza come la tua.
Ho scelto questo percorso perché se non altro la Trama mi ha donato un corpo adeguato alle mie esigenze.
... Mica possono essere tutti fortunati come te: bel corpo e bella testa!


Le fece un occhiolino, il tono di voce sincero e la serenità con la quale si espresse faceva intuire in lui una simpatia nata quasi subito.
Clovis Belmont era un ragazzo molto alla mano: leale sicuramente, nel suo piccolo abbastanza dolce ma anche maturo e virile.
Inoltre, pur non avendo particolari attitudini legate alle materie cervellone, provò ad ascoltare al meglio la neo laureata, cercando anche di fornirle dei consigli attraverso domande semplici. Il più grande dilemma della ragazza era sul percorso di specializzazione da affrontare, indecisa tra due specifici corsi.
Uno appariva come il più indicato, ma l'altro...

Mi ispira MagiArcheologia... Ma mi servirebbe Metodologia Scientifica Magica...
E sono giorni che non so cosa scegliere: da una parte mi piacerebbe poter proseguire gli studi di MagiArcheologia, ma mi chiedo se lo stia facendo veramente perché mi interessa la materia o perché mi interessa... !


... Chi?

Qualcuno! Uno qualsiasi! A caso, già!
Ahahahahah che sciocca, meglio che inizi a pensare seriamente alla Metodologia...


Focalizzati sulla prima cosa che mi hai detto: "Mi ispira MagiArcheologia... Ma mi servirebbe Metodologia Scientifica Magica...".
Questo significa che tu già sai, in teoria, cosa sia meglio per te, cosa sia più utile.
Da quello che so l'A.G.E.R. è una accademia esclusiva, dove l'accesso è consentito una volta sola nella vita entro una certa età.
Devi pensare che quindi hai una sola possibilità di esserci all'interno e devi sfruttarla al meglio, carpire quello che ti serve veramente per il futuro.
... So che potrà sembrare brutto, ma quando c'è di mezzo qualcosa di così unico, ciò che serve verrà sempre prima di ciò che ci ispira.


Non si aspettava di certo che ella seguisse le sue direttiva e indicazioni senza battere ciglio, ma ci teneva a fornirle il suo parere, forse perché ipotizzava quanto potesse essere complesso decidere quando di mezzo ci stavano questioni anche sentimentali. Sì, aveva capito bene qual era uno dei problemi della scelta, ma non calcò la mano e non fece domande scomode, non c'era abbastanza confidenza e poi nessuno gli dava la garanzia che la batosta presa dalla quattrocchi non fosse collegata a quella specifica persone del corso di MagiArcheologia. Proseguirono nella conversazione, passando quindi alla vita di Clovis, dopo quella della Bishop, trattando prevalentemente di tutte le attività svolte nell'arco di pochissimo tempo.

Mi sono diplomato alla Musashi, quindi a 16 anni ero fuori scuola.
Da allora si sono susseguiti ruoli da circa due anni l'uno, più le varie discipline marziali.


E come mai hai cambiato tanto spesso?

Per una questione di preparazione ed esperienza nei vari campi di azione.
Un soldato non può essere chiuso nei propri metodi, deve poter valutare situazioni e strategie sotto tante ottiche differenti.
Aderendo a vari corpi militari ho analizzato come ragionavano e credimi, ognuno è un mondo a parte.
Un po' come un marinaio che è diverso da un soldato che a sua volta è diverso da un pilota, per intenderci...
Sono soddisfatto della mia preparazione, è grazie ad essa che oggi posso definirmi effettivamente in grado di proteggere una persona importante.


Il sottinteso era "pur essendo ancora molto giovane", difatti la maggior parte delle guardie del corpo avevano più di trent'anni e molti più anni di servizio militare alle spalle rispetto a Clovis, ma lui, grazie a quel tipo di addestramento, vantava delle capacità in più, una elasticità mentale nelle operazioni di salvataggio più attendibile e affidabile. Tuttavia quel tipo di pensiero e di realtà in lui non erano sviluppati al loro massimale, in quanto il catalano credeva fermamente nell'importanza di trattenere dentro di sé una buona dose di cuore ed anima. Il motivo? Nel suo passato e nelle disgrazie della famiglia, una famiglia mandata in frantumi proprio dall'eccesso di freddo e calcolo, tipici dei campi di battaglia, non dei salotti di una casa.

Allora io credo di essere stata molto fortunata.
Guarda mio padre: vivere con lui non è semplice, perché il suo lavoro gli ha dato un modo di pensare e comportarsi che lui tende a voler applicare anche su di me, rendendomi a volte la vita... non dico impossibile, però certo mi sento messa sotto pressione!
Però con mia madre diventa un'altra persona: si vede lontano un miglio che si amano e che senza di lei sarebbe perduto quindi forse il tuo ragionamento non è tanto sbagliato.
Mi dispiace molto per i tuoi, dico sul serio: io non saprei immaginare la mia vita con i miei genitori separati l'uno dall'altro.


Ciò che gli fornisce tua madre è un valore insostituibile e fondamentale che mia madre non ha mai avuto.
La puoi vedere, anche ora: lei è del tutto una soldatessa, non sa essere una donna. Non gliene faccio una colpa, è stata cresciuta così.
Ma quando si dice che gli opposti si attraggono, non è tanto sbagliato come concetto. I miei sono della stessa pasta ed infatti si sono distanziati.
Sicuramente non varrà per ogni caso, ma forse quando la pasta è davvero troppo simile allora sì che bisognerebbe fare attenzione...


La cena si concluse così, con quell'ultima frase a chiudere un cerchio di conoscenza blando ma almeno non forzato, tanto da spingere il padre di Cecilia non solo a congratularsi in parte con lei, ma anche a darle dei consigli fondamentali su come comportarsi nei confronti dell'Ispettore, mortificandola e rendendola leggermente rabbiosa nei confronti del genitore. Tutto il discorso avuto con Thomas spinse quindi la figlia a prendere una decisione un bel po' drastica che mise in mezzo anche lo stesso Clovis.

Ah, eccoti qui!

Vieni, ti mostro la casa.
Niente domande, tu vieni e basta.


Ma... Ok...

Clovis è davvero curioso di vedere l'intera casa, papà, quindi lo porto a fare un giro.
Non aspettateci per il dolce.


Audace!

Pensò tra sé il soldato, mentre trascinato da Cecilia si faceva mostrare le diverse stanze alla velocità del suono.
Era piuttosto ovvio che a lei non interessasse una emerita minchia di fargli vedere quei posti, l'intento infatti era arrivare dentro camera sua.
Clovis la osservò un momento, notando i vari dettagli, il letto, i peluche, la scrivania dove probabilmente studiava durante le vacanze scolastiche ecc.
Proprio mentre stava per fare qualche domanda a proposito di quel luogo, la Bishop incalzò con un'altra domanda a sua volta parecchio strana.
Difatti costrinse il ragazzone ad assottigliare lo sguardo e guardarla con maggiore perplessità.

Dimmi la verità: ti sono sembrata maleducata perché non ti ho chiesto come hai ottenuto la tua medaglia al valore?

Scusa?
Non ti sto seguendo, cosa c'entra la medaglia al valore?


Scosse la testa ancora più confuso, alzando le spalle.

Cosa te ne dovrebbe fregare a te di come ho ottenuto una medaglia al valore?
E' come se ti venissi a chiedere come hai ottenuto la laurea... L'hai ottenuta studiando e facendoti un mazzo grosso quanto un secchio, ecco come!
Io la medaglia l'ho ottenuta per una impresa militare importante, senza stare a specificare dettagli e quant'altro.
Onestamente ho trovato logico che non mi facessi una domanda simile, è da oca superficiale e tu non rientri per nulla nella categoria.
Tranquilla, non mi hai offeso e non sei stata maleducata, anche se credo che il dubbio non te lo sia fatto venire da sola, ma sia stato indotto.


Ascoltò l'eventuale risposta della figlia del Colonnello, risposta che in parte si aspettava, per poi archiviare il discorso e andare avanti.

Allora, immagino che siamo qui perché vuoi fare un dispetto a tuo padre, dico bene?
Quindi da cosa vogliamo iniziare: ti attacco al muro, una pomiciata veloce, un po' di petting soft... Non so, dimmi tu, a me va bene tutto!


Lo sguardo del ragazzo era estremamente serio e concentrato, come se attendesse davvero disposizioni da parte della bionda.
In realtà la stava palesemente prendendo in giro, difatti dopo qualche secondo, forse nel vederla imbarazzata o stizzita o altro, prese a ridere.

Ahahah, dovresti vederti in faccia!
Ma ti pare che te lo chiederei così?!
Ahahah...
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Messaggioda Cecilia » 05/10/2015, 17:52

Perché se esistono i militari cattivi, allora devono esserci pure quelli buoni no?
Per bilanciare, creare una sorta di equilibrio...
Inoltre non ho mai avuto chissà quale mente adatta all'apprendimento e alla scienza come la tua.
Ho scelto questo percorso perché se non altro la Trama mi ha donato un corpo adeguato alle mie esigenze.
... Mica possono essere tutti fortunati come te: bel corpo e bella testa!


Sulla bella testa non aveva tutti i torti, ma sul bel corpo Cece non seppe proprio cosa pensare: tecnicamente -essendo lei una ragazza intelligente e non un'oca qualsiasi- non si sarebbe messa a ridere come una stupida, cadendo ai piedi del Belmont al primo complimento velato che egli faceva sul suo aspetto fisico; ma, dato che gli aveva imposto di comportarsi come se lei gli interessasse davvero, forse anche quello era un modo come un altro di recitare la propria parte, una parte che gli stava venendo davvero, ma davvero bene!

Non ti preoccupare, non c'è bisogno che ti sforzi di dirmi che sono carina!
Però grazie comunque, apprezzo il pensiero!


Le sembrava una buona via di mezzo per non risultare troppo attaccata a determinati tipi di complimenti e per proseguire senza intoppi la loro chiacchierata. Una chiacchierata che li portò presto a parlare del futuro di Cece all'interno dell'A.G.E.R.

Focalizzati sulla prima cosa che mi hai detto: "Mi ispira MagiArcheologia... Ma mi servirebbe Metodologia Scientifica Magica...".
Questo significa che tu già sai, in teoria, cosa sia meglio per te, cosa sia più utile.
Da quello che so l'A.G.E.R. è una accademia esclusiva, dove l'accesso è consentito una volta sola nella vita entro una certa età.
Devi pensare che quindi hai una sola possibilità di esserci all'interno e devi sfruttarla al meglio, carpire quello che ti serve veramente per il futuro.
... So che potrà sembrare brutto, ma quando c'è di mezzo qualcosa di così unico, ciò che serve verrà sempre prima di ciò che ci ispira.


Immagine


Era un discorso sensato, lo riconosceva anche lei, ma questo non le impedì di assumere per qualche istante un'espressione molto triste e contrita, come se avesse covato quella segreta speranza non volendo affrontare la realtà dei fatti: era consapevole anche lei che non avrebbe mai potuto scegliere MagiArcheologia, un corso troppo lontano da ciò che la Bishop stessa aveva intenzione di fare. E sentirselo ripetere anche da una persona più grande e matura -tecnicamente- le fece prendere atto che avrebbe dovuto abbandonare completamente quell'idea fissa e pensare solo ed esclusivamente a sè stessa.

Immagino di dovermi mettere l'anima in pace, allora...

Disse con un sorriso un po' triste, ma sforzandosi di sorridere: in fondo Clovis le aveva solo dato il suo parere sincero, un parere che in fondo la Bishop aveva apprezzato.
La conversazione continuò, fra l'alternarsi di primi e secondi, battute sarcastiche rivolte a Cecilia e la spiegazione di come il Belmont avesse scelto tanti mestieri diversi, per specializzarsi nel suo campo ed essere in grado di proteggere al meglio una nobile come la Contessa di Andorra. Dopo, l'argomento toccato furono i genitori di entrambi, con la Bishop che poteva vantare -nonostante i difetti di suo padre- una famiglia meravigliosa, mentre Clovis aveva osservato da vicino gli effetti di una relazione fra persone troppo simili fra loro.

Ciò che gli fornisce tua madre è un valore insostituibile e fondamentale che mia madre non ha mai avuto.
La puoi vedere, anche ora: lei è del tutto una soldatessa, non sa essere una donna. Non gliene faccio una colpa, è stata cresciuta così.
Ma quando si dice che gli opposti si attraggono, non è tanto sbagliato come concetto. I miei sono della stessa pasta ed infatti si sono distanziati.
Sicuramente non varrà per ogni caso, ma forse quando la pasta è davvero troppo simile allora sì che bisognerebbe fare attenzione...


Il ragazzo non poteva sapere della cotta di Cece per Haytham che, dal punto di vista lavorativo, potevano definirsi "della stessa pasta". Ma il Ravnick le era piaciuto così tanto proprio perchè come carattere era completamente diverso da lei sotto molti aspetti.
"Era" proprio così: doveva mettere il passato, altrimenti non sarebbe mai riuscita ad andare avanti.
La cena venne interrotta per dare respiro a tutti gli invitati prima di buttarsi sulla frutta secca, i dolci e i liquori. In quel breve lasso di tempo, la Bishop si avvicinò al padre con l'unico intento di abbracciarlo felice di averlo come genitore, ma bastarono pochi minuti col Colonello per farle cambiare totalmente idea: sempre disposto a criticare la figlia e raramente, molto raramente, a riconoscere i suoi sforzi, Thomas aveva detto una parola di troppo riguardo la ragazza già pronta a scattare di suo. Difatti, in quel breve lasso di tempo, Cece fu capace di elaborare un astuto piano per far andare su tutte le furie suo padre, un piano che coinvolse anche Clovis.
Avvertendo tutti quanti che si sarebbe allontanata insieme a lui, Cecilia portò il Belmont in giro per casa, arrivando dritto filato in camera sua e lì chiudersi dentro insieme a lui.
Il suo intento, ovviamente, non era quello di farci sesso, ma scoprire se veramente lui l'avesse giudicata una maleducata solo per non essersi informata sui suoi successo militari.

Cosa te ne dovrebbe fregare a te di come ho ottenuto una medaglia al valore?
E' come se ti venissi a chiedere come hai ottenuto la laurea... L'hai ottenuta studiando e facendoti un mazzo grosso quanto un secchio, ecco come!
Io la medaglia l'ho ottenuta per una impresa militare importante, senza stare a specificare dettagli e quant'altro.
Onestamente ho trovato logico che non mi facessi una domanda simile, è da oca superficiale e tu non rientri per nulla nella categoria.
Tranquilla, non mi hai offeso e non sei stata maleducata, anche se credo che il dubbio non te lo sia fatto venire da sola, ma sia stato indotto.


Questo è quello che ti dicevo prima, sul fatto che mi rende la vita impossibile certe volte: mi tratta ancora come una bambina incapace di sapersi comportare in pubblico!
Pensi che questo vestito lo abbia messo perchè mi piace e mi sta comodo? No, perchè dovevo far contento papà e vestirmi in maniera adeguata alla serata!
E' stressante cercare di ottenere ogni volta la sua approvazione: essere la figlia perfetta, diligente e responsabile...
A volte mi piacerebbe essere un po' più spericolata... Solo per il gusto di sapere che cosa si prova...


Ma per troppi anni aveva mantenuto la testa sulle spalle, quindi le riusciva davvero difficile fare una cosa del genere. Senza volerlo, la Bishop aveva confessato una parte molto intima di sè al ragazzo, poggiando la schiena contro la porta: non c'era presenza di Samus in quella stanza solo perchè la stellina si era tramutata in una spilla che la ragazza aveva appuntato alla bratellina del reggiseno.

Allora, immagino che siamo qui perché vuoi fare un dispetto a tuo padre, dico bene?

Detta così la fai sembrare una cosa immatura...
Sì è vero, è a tutti gli effetti un comportamento immaturo e me ne rendo conto, però volevo semplicemente prendere un po' di respiro dall'intera serata e far saltare un po' i nervi a mio padre!


Quindi da cosa vogliamo iniziare: ti attacco al muro, una pomiciata veloce, un po' di petting soft... Non so, dimmi tu, a me va bene tutto!

Si azzittì all'istante quando il Belmont le fece tutte quelle proposte: la temperatura corporea schizzò alle stelle facendola diventare rossa in faccia, gli occhi sgranati e la bocca che si apriva e chiudeva ritmicamente, sperando di trovare qualcosa di intelligente da dire.
Erano soli dentro la stanza. Lei aveva portato un ragazzo appena conosciuto dentro camera sua. Lo aveva fatto facendo intendere che aveva intenzione, in effetti, di farsi una bella pomiciata, anche se per lei era evidente che non fosse così.
Per lei, certo. Ma non per lui.

Ma... n-no... che, pff... figurati se....

Ahahah, dovresti vederti in faccia!
Ma ti pare che te lo chiederei così?!
Ahahah...


Cosa?
Mi stavi prendendo in giro?
Ma sei impazzito! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita in un colpo!
Ero già pronta ad usare le mosse di autodifesa che avevo imparato contro maniaci e stupratori...
Saresti potuto rimanerci secco!


Certo, un esperto militare messo K.O. da una biondina occhialuta. L'immagine era talmente assurda e comica da far scoppiare a ridere persino la stessa Cece, il cui volto era tornato ad essere del suo candore naturale.

Va bene, forse mi avresti messo un po' in difficoltà... forse!
Mh? Hai detto "ma ti pare che te lo chiederei così?"
Perchè in che modo me lo avresti chiesto, se fossi stato serio?


Chiese per curiosità, indicandogli intanto il letto nel caso avesse deciso di volersi sedere su qualcosa di morbido.
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