Una volta arrivati nella stanza di Cecilia, lo sguardo di Clovis si soffermò su alcuni dettagli di quel luogo, non aspettandosi niente di intimo.
Non ci voleva di sicuro una scienza per capire che la bionda occhialuta aveva portato il ragazzo lì col semplice intento di fare un torto al padre.
Evidentemente il Colonnello Bishop aveva esagerato durante la conversazione a tu per tu con la figlia, ma il Belmont non sapeva esattamente quanto.
Questo è quello che ti dicevo prima, sul fatto che mi rende la vita impossibile certe volte: mi tratta ancora come una bambina incapace di sapersi comportare in pubblico!
Pensi che questo vestito lo abbia messo perché mi piace e mi sta comodo? No, perché dovevo far contento papà e vestirmi in maniera adeguata alla serata!
E' stressante cercare di ottenere ogni volta la sua approvazione: essere la figlia perfetta, diligente e responsabile...
A volte mi piacerebbe essere un po' più spericolata... Solo per il gusto di sapere che cosa si prova...
Guarda che nessuno ti vieta di esserlo, basta che fai attenzione a non farlo sapere troppo in giro.
Ogni tanto qualche pazzia ci vuole, non solo per movimentare la vita ma anche per sentire che una vita c'è e ci appartiene.
E' vero, hai un carattere tendenzialmente contenuto e calmo, ma se dentro di te qualcosa ribolle, reprimerla ti condurrà gravi danni.
In fondo le pazzie possono anche essere moderate, no?
Non bisogna per forza fare chissà cosa per sentirsi un po' meno "bravi ragazzi"...
Magari, in mezzo a quei comportamenti meno accentuati, c'era pure qualcosa di analogo alle proposte che il Bodyguard fece poco dopo alla quattrocchi, ovvero del petting soft o una pomiciata con un ragazzo appena conosciuto, ma era ovvio che scherzasse, specie perché una simile mancanza di rispetto dentro la casa di un collega della madre avrebbe deluso moltissimo il genitore del ragazzo. Però vedere la reazione di Cecilia fu assolutamente esilarante.
Ma... n-no... che, pff... figurati se...
Ahahah, dovresti vederti in faccia!
Ma ti pare che te lo chiederei così?!
Ahahah...
Cosa?
Mi stavi prendendo in giro?
Ma sei impazzito! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita in un colpo!
Ero già pronta ad usare le mosse di autodifesa che avevo imparato contro maniaci e stupratori...
Saresti potuto rimanerci secco!
Ah sì?
Lo sai che quasi quasi mi hai reso curioso?
Una volta me le farai proprio vedere queste tecniche killer!
Incrociò le braccia al petto, scuotendo la testa e continuando a ridacchiare per lo scherzo riuscito alla perfezione.
Va bene, forse mi avresti messo un po' in difficoltà... forse!
Forse!
Mh? Hai detto "ma ti pare che te lo chiederei così?"
Perché in che modo me lo avresti chiesto, se fossi stato serio?
Inarcò il sopracciglio destro a quella domanda, che faceva quindi intuire una precisa curiosità maliziosa e "zozza", sorridendo poi leggermente.
Con un bel respiro, si mosse verso di lei, appoggiata con la schiena alla porta, annullando il più possibile la distanza tra loro.
Qualora ci fosse riuscito, allora si sarebbe avvicinato col viso a quello della ragazza, togliendole lentamente gli occhiali, con calcolata lentezza.
Fissandola dritto negli occhi, avrebbe appoggiato una mano sul suo fianco e l'altra sulla guancia, facendole una languida ma virile carezza col pollice.
Dopo di che, si sarebbe avvicinato con le labbra all'orecchio per sussurrarle in parole povere la risposta alla domanda ricevuta.
Certe cose non si chiedono, si prendono e basta...
Più o meno mi sarei comportato come ho fatto ora, con la differenza che la mano, dopo aver accarezzato il fianco, avrebbe tentato di afferrare qualcosa di più sostanzioso e meno casto... La carezza sarebbe diventata una presa più ferma sul tuo volto e ancor prima che tu potessi replicare qualcosa di senso compiuto, ti avrei baciato cercando subito la tua lingua per farla giocare un po' con la mia... Forse rendendoti partecipe della mia esuberanza ai piani bassi, un po' impossibile da non percepire ad una distanza tanto ravvicinata...
Dopo aver detto tutto ciò, il Belmont si staccò quasi subito, riprendendo un tono di voce più normale e tranquillo.
Ecco, sì, direi una cosa del genere!
Spero di essere stato abbastanza esaustivo!
In quel preciso istante, la madre del Bodyguard lo chiamò dal piano inferiore, facendogli presente che dovevano andare.
Uff, credo proprio che sia arrivato il momento di salutarci.
E' stato un vero piacere conoscerti, Cecilia... Passa a trovarmi qualche volta, se ti capita, in Andorra.
Basta che ti dirigi al Petit Trianon accanto alla Reggia del Principe e chiedi del Capo della Sicurezza.
Circa cinque minuti dopo, quindi, sia Clovis che la madre stavano all'ingresso della casa dei Bishop, pronti per andarsene.
Thomas carissimo, spero davvero di poter replicare una serata simile molto prima della vigilia del 2112!
Guarda che ci conto, intesi?
Cecilia, ancora congratulazioni per la laurea e buona prosecuzione dei tuoi studi!
Andiamo Clovis, avanti...
Colonnello, signora Bishop... Cecilia... A presto e di nuovo buone feste!
Grazie dell'ospitalità e del cibo assolutamente ottimo.
Un'ultima occhiata con un sorriso sincero e bonario verso la ragazza e poi di nuovo verso casa, dopo aver trascorso una piacevole serata alternativa.
[ FINE PER CLOVIS ]
Non ci voleva di sicuro una scienza per capire che la bionda occhialuta aveva portato il ragazzo lì col semplice intento di fare un torto al padre.
Evidentemente il Colonnello Bishop aveva esagerato durante la conversazione a tu per tu con la figlia, ma il Belmont non sapeva esattamente quanto.
Questo è quello che ti dicevo prima, sul fatto che mi rende la vita impossibile certe volte: mi tratta ancora come una bambina incapace di sapersi comportare in pubblico!
Pensi che questo vestito lo abbia messo perché mi piace e mi sta comodo? No, perché dovevo far contento papà e vestirmi in maniera adeguata alla serata!
E' stressante cercare di ottenere ogni volta la sua approvazione: essere la figlia perfetta, diligente e responsabile...
A volte mi piacerebbe essere un po' più spericolata... Solo per il gusto di sapere che cosa si prova...
Guarda che nessuno ti vieta di esserlo, basta che fai attenzione a non farlo sapere troppo in giro.
Ogni tanto qualche pazzia ci vuole, non solo per movimentare la vita ma anche per sentire che una vita c'è e ci appartiene.
E' vero, hai un carattere tendenzialmente contenuto e calmo, ma se dentro di te qualcosa ribolle, reprimerla ti condurrà gravi danni.
In fondo le pazzie possono anche essere moderate, no?
Non bisogna per forza fare chissà cosa per sentirsi un po' meno "bravi ragazzi"...
Magari, in mezzo a quei comportamenti meno accentuati, c'era pure qualcosa di analogo alle proposte che il Bodyguard fece poco dopo alla quattrocchi, ovvero del petting soft o una pomiciata con un ragazzo appena conosciuto, ma era ovvio che scherzasse, specie perché una simile mancanza di rispetto dentro la casa di un collega della madre avrebbe deluso moltissimo il genitore del ragazzo. Però vedere la reazione di Cecilia fu assolutamente esilarante.
Ma... n-no... che, pff... figurati se...
Ahahah, dovresti vederti in faccia!
Ma ti pare che te lo chiederei così?!
Ahahah...
Cosa?
Mi stavi prendendo in giro?
Ma sei impazzito! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita in un colpo!
Ero già pronta ad usare le mosse di autodifesa che avevo imparato contro maniaci e stupratori...
Saresti potuto rimanerci secco!
Ah sì?
Lo sai che quasi quasi mi hai reso curioso?
Una volta me le farai proprio vedere queste tecniche killer!
Incrociò le braccia al petto, scuotendo la testa e continuando a ridacchiare per lo scherzo riuscito alla perfezione.
Va bene, forse mi avresti messo un po' in difficoltà... forse!
Forse!
Mh? Hai detto "ma ti pare che te lo chiederei così?"
Perché in che modo me lo avresti chiesto, se fossi stato serio?
Inarcò il sopracciglio destro a quella domanda, che faceva quindi intuire una precisa curiosità maliziosa e "zozza", sorridendo poi leggermente.
Con un bel respiro, si mosse verso di lei, appoggiata con la schiena alla porta, annullando il più possibile la distanza tra loro.
Qualora ci fosse riuscito, allora si sarebbe avvicinato col viso a quello della ragazza, togliendole lentamente gli occhiali, con calcolata lentezza.
Fissandola dritto negli occhi, avrebbe appoggiato una mano sul suo fianco e l'altra sulla guancia, facendole una languida ma virile carezza col pollice.
Dopo di che, si sarebbe avvicinato con le labbra all'orecchio per sussurrarle in parole povere la risposta alla domanda ricevuta.
Certe cose non si chiedono, si prendono e basta...
Più o meno mi sarei comportato come ho fatto ora, con la differenza che la mano, dopo aver accarezzato il fianco, avrebbe tentato di afferrare qualcosa di più sostanzioso e meno casto... La carezza sarebbe diventata una presa più ferma sul tuo volto e ancor prima che tu potessi replicare qualcosa di senso compiuto, ti avrei baciato cercando subito la tua lingua per farla giocare un po' con la mia... Forse rendendoti partecipe della mia esuberanza ai piani bassi, un po' impossibile da non percepire ad una distanza tanto ravvicinata...
Dopo aver detto tutto ciò, il Belmont si staccò quasi subito, riprendendo un tono di voce più normale e tranquillo.
Ecco, sì, direi una cosa del genere!
Spero di essere stato abbastanza esaustivo!
In quel preciso istante, la madre del Bodyguard lo chiamò dal piano inferiore, facendogli presente che dovevano andare.
Uff, credo proprio che sia arrivato il momento di salutarci.
E' stato un vero piacere conoscerti, Cecilia... Passa a trovarmi qualche volta, se ti capita, in Andorra.
Basta che ti dirigi al Petit Trianon accanto alla Reggia del Principe e chiedi del Capo della Sicurezza.
Circa cinque minuti dopo, quindi, sia Clovis che la madre stavano all'ingresso della casa dei Bishop, pronti per andarsene.
Thomas carissimo, spero davvero di poter replicare una serata simile molto prima della vigilia del 2112!
Guarda che ci conto, intesi?
Cecilia, ancora congratulazioni per la laurea e buona prosecuzione dei tuoi studi!
Andiamo Clovis, avanti...
Colonnello, signora Bishop... Cecilia... A presto e di nuovo buone feste!
Grazie dell'ospitalità e del cibo assolutamente ottimo.
Un'ultima occhiata con un sorriso sincero e bonario verso la ragazza e poi di nuovo verso casa, dopo aver trascorso una piacevole serata alternativa.
[ FINE PER CLOVIS ]