Sai che non ti ci vedo proprio in sovrappeso? Comunque capisco che intendi dire, a volte se non ci si da' una regolata poi si perde il controllo di se stessi, anche nel cibo... a meno di non avere un metabolismo enormemente accelerato, certo!
Quella è materia di mio fratello maggiore. Quando eravamo piccoli mangiava qualsiasi cosa, davvero, in quantità esagerate. Se è sempre stato di stazza maggiore della mia è proprio perché da giovane ha assunto molte più sostanze proteiche. Non che fossi rachitico, ma ti farei vedere una nostra foto intorno ai 9-10 anni, sembravano il gigante e il bambino! ... Inutile specificare chi dei due era il bambino...
Se ora Ryan Angel era diventato molto più piazzato ed era in grado di sfoggiare un fisico abbastanza muscoloso, lo doveva completamente all'invidia provata nei confronti del fratello fino alla maturità o poco più. Certo, esistevano dei tratti fisici di Sandyon che non si potevano eguagliare per struttura, come la maggiore altezza o la larghezza delle spalle, ma per il resto, adesso come adesso l'investigatore sentiva di non doversi più guardare allo specchio e dire "porca miseria, mio fratello mi batte dieci a uno!" ed era già un gran bel traguardo.
A me non piace molto correre, ma pratico yoga ogni mattina... le prime volte non ti dico come stavo, ero distrutta e malandata da far schifo, mi faceva male ovunque! Però mi fa bene, mi fa sentire meglio con me stessa... e mi permette di mangiare qualche schifezza in più, quindi mi è decisamente utile!
Cavoli, yoga... Interessante! In pratica dovresti essere snodabile come una delle artiste del circo babbano, giusto? So che aiuta molto per la circolazione, la respirazione e...
Ok, gli stava venendo in mente il sesso, ma non poteva mica uscirsene in quella maniera! Di fatto, una ragazza molto snodabile era anche maggiormente in grado di vivere l'esperienza intima con ancor più intensità e sperimentare, per altro, non solo posizioni più estreme, ma anche la tentazione del rapporto con più partner, ma non solo la fantasia di Ryan Angel stava andando fin troppo oltre e rischiava di diventare controproducente al suo dialogo, in più, almeno a giudicare da un'occhiata superflua, Hayley Stark non gli pareva proprio quel tipo di ragazza così estremamente trasgressiva e interessata a certe discipline per un tornaconto intimo.
... e riduce notevolmente lo stress mentale! Ad ogni modo... Max mi aveva detto che ti eri ampliata sull'ala est... Effettivamente l'angolo per giocare a giochi da tavola e per la musica dal vivo è un vero trionfo di stile, poi vedo da qui che la cucina sembra come se l'avessi comprata ieri, pulitissima. Ci tieni molto a questo luogo, non è vero?
È la mia vita... Mi capisci se dico che gestire un'attività del genere è la mia vocazione? È la cosa che mi riesce meglio, ciò che mi viene naturale quanto respirare... sono nata per dirigere un pub. Il White Lion... è la mia creatura: è nata dal nulla, quando i miei genitori l'hanno comprato per me era del tutto vuoto! Riesci ad immaginarlo?
Vagamente... In fondo basta pensare al mio ufficio la prima volta che ci entrai: era un deserto gigantesco.
L'ho arredato pezzo dopo pezzo, dando fondo a tutti i miei risparmi, al punto che all'inizio non potevo nemmeno permettermi di pagare un cameriere part-time che mi desse una mano nei momenti di maggiore affluenza: è stato difficile, faticoso, estenuante, ma... lo rifarei altre mille volte. E sempre col sorriso sulle labbra.
Hai combattuto giorno dopo giorno, impegnandoti a fondo per raggiungere uno scopo. Tutta la volontà, l'energia e l'impegno che hai messo in questa avventura ti fanno onore, rispetto e a dirla tutta anche un bel po' di fascino! Quando sorridi e pensi a ciò che il "White Lion" è diventato, hai una luce tutta particolare negli occhi... La riconosco molto bene. Tu ami questo locale, ami i problemi che ti crea tanto quanto le soddisfazioni, perché è esattamente come un figlio: non puoi volergli bene solo quando prende i bei voti a scuola, ma anche quando fa i capricci o quando rompe un vaso del soggiorno!
Prese un bel respiro, focalizzandosi sulle proprie parole e sul peso che intanto stavano avendo nel suo cuore, unite per altro a tutte quelle che la ragazza gli espresse poco dopo, riferendosi alla sua passata storia e al suo passato amore. Avrebbe dovuto apprezzare la trascorsa esistenza di Veronique nella sua vita a prescindere dal male che gli aveva portato nel cuore. Perché in fondo era nata come un amore ed anche se adesso non esisteva più, non si poteva dire che non era stato vissuto al 100%. Forse ci avrebbe messo un po' prima di poter tornare a guardarla negli occhi, forse ci avrebbe messo un po' prima di decidere di non avvisare più con largo anticipo prima di passare a trovare Sandyon e la moglie per paura di incontrare la ex, ma comunque intanto si stava avvicinando alla riuscita del piano principale: andare avanti e lasciarsi quel malessere alle spalle.
Non ci crederai, ma io fino a pochi anni fa nemmeno ci credevo nell'amore! Faccio proprio pena eh!?
Perché, perché ti sei innamorato ed è finita male? Non sei il primo ad essersi scottato, Edward, e ti assicuro che non sarai nemmeno l'ultimo...
Su quello non ho dubbi, puoi star tranquilla. Di certo non mi figuro come l'essere più sfortunato sulla faccia del pianeta... Ci sono mali peggiori e più importanti.
Onestamente non mi dai l'idea di una persona per cui provare pena, ma di qualcuno che ha solo bisogno di andare avanti, di prendersi il proprio tempo per accettare la cosa e lasciarsi poi andare nuovamente all'amore... perché quando incontri la persona giusta, quella davvero giusta, è qualcosa di meraviglioso.
E tu...
... O almeno, penso sia qualcosa di meraviglioso... purtroppo non ho esperienze personali su cui basarmi!
Ok, hai già risposto alla mia domanda!
Rise appena, scuotendo il capo, ricacciando indietro un altro quesito, ovvero: come mai non ti sei ancora fidanzata, splendida come sei? Non gli serviva parlare, per avere già il responso: era una ragazza in carriera e come tale non aveva tutto quel tempo per stringere rapporti. Si certo, la clientela era sempre vasta ma lei si trovava lì per lavorare, non certo per rimorchiare, e se l'aveva inquadrata abbastanza bene, difficilmente la immaginava a provarci con qualcuno al tavolo come una qualsiasi cameriera gatta morta. Fatto stava che il mondo intero si stava perdendo davvero un gran pezzo di figliola, e dire poi che Ryan in teoria non avrebbe potuto trovarla di chissà quale bellezza, considerando chi era stata la ex fidanzata. Eppure, era proprio quell'essere così pulita, naturale e dalle forme generose e perfettamente imperfette che gli faceva pensare che Hayley fosse una ragazza sensuale e carismatica, tanto quanto la Vireau. Forse, da una parte, c'era anche da considerare che l'investigatore aveva cominciato a considerare spettacolare tutto ciò che fosse in contrasto con la sua ex fidanzata, dunque tra un corpo modellato dal lavoro e dalla genuina e moderata attività fisica come quello della libera professionista e uno temprato dai centri estetici, centri di massaggi e dieta stretta della francese, non era difficile stabilire quale per lui ora vincesse a tavolino.
... Senti, ti ho fatto fare anche troppo tardi. Non mi fido a farti rientrare da sola a casa, va bene se ti accompagno?
Quella è materia di mio fratello maggiore. Quando eravamo piccoli mangiava qualsiasi cosa, davvero, in quantità esagerate. Se è sempre stato di stazza maggiore della mia è proprio perché da giovane ha assunto molte più sostanze proteiche. Non che fossi rachitico, ma ti farei vedere una nostra foto intorno ai 9-10 anni, sembravano il gigante e il bambino!
Non sapevo avessi un fratello maggiore! - esclamò Hayley con un sorriso: beh, in effetti non aveva nemmeno mai saputo che Marshall avesse un fratello minore fino a che quest'ultimo non le si era presentato davanti…
... Inutile specificare chi dei due era il bambino…
Beh, se mi concedi un commento totalmente sincero… questo bambino è venuto su decisamente bene!
Gli strizzò l'occhio, ma aveva detto solo ciò che pensava: non aveva idea di che aspetto avesse l'altro Atwood -o meglio, Vastnor- della famiglia, ma basandosi su ciò che vedeva ed aveva di fronte… Ryan Angel era un pezzo d'uomo di tutto rispetto, che secondo Hayley non aveva nulla da invidiare agli altri esemplari maschili in circolazione -o che perlomeno circolavano nel suo pub. Sicuramente, dopo aver sentito le sue parole, molta della sua bellezza fisica dipendeva dal un sano e doveroso allenamento fisico: a lei non piaceva troppo correre o andare in palestra, ma aveva imparato ad apprezzare lo yoga ed aveva finito per praticarlo ogni mattina.
Cavoli, yoga... Interessante! In pratica dovresti essere snodabile come una delle artiste del circo babbano, giusto?
Beh, oddio, magari non arrivo proprio a quei livelli… ma di sicuro sì, lo yoga mi ha resa molto più flessibile di prima! Te ne intendi?
So che aiuta molto per la circolazione, la respirazione e…
E?
... e riduce notevolmente lo stress mentale!
Ah, beh, non so se valga per chiunque, ma effettivamente da quando mi dedico alla yoga ogni giorno non ho più voglia di prendere a calci qualcuno, perciò…
Alzò le spalle e fece un gran sorriso, come a voler sottolineare l'ironia -ma non totale- di quelle parole: effettivamente si sentiva meno stressata da quando quello sport era entrato nella sua vita, ma bisognava anche dire che Hayley non era per carattere una persona solita alla perdita di controllo o all'ira, quindi il fatto di non urlare od arrabbiarsi non doveva essere ricondotto totalmente alla disciplina da lei praticata. Inoltre, per quanto spesso risultasse un lavoro stancante, amava il White Lion al punto da sopportare tutto pur di vederlo prosperare ed accogliere ogni giorno i clienti -vecchi e nuovi- che lo affollavano: era la sua vita, ciò per cui aveva sudato e combattuto, il posto che aveva tirato su dal nulla ed arredato pezzo dopo pezzo con sacrificio, ma senza mai smettere di sorridere.
Hai combattuto giorno dopo giorno, impegnandoti a fondo per raggiungere uno scopo. Tutta la volontà, l'energia e l'impegno che hai messo in questa avventura ti fanno onore, rispetto e a dirla tutta anche un bel po' di fascino!
Ah, beh, grazie!
Quando sorridi e pensi a ciò che il "White Lion" è diventato, hai una luce tutta particolare negli occhi... La riconosco molto bene. Tu ami questo locale, ami i problemi che ti crea tanto quanto le soddisfazioni, perché è esattamente come un figlio: non puoi volergli bene solo quando prende i bei voti a scuola, ma anche quando fa i capricci o quando rompe un vaso del soggiorno!
E per fortuna il mio pub non può proprio permettersi di fare i capricci, altrimenti sai che casino?
Scherzò la Stark, ma aveva annuito mentre l'uomo parlava, a testimonianza che non stava solo capendo il suo ragionamento, ma che lo condivideva anche appieno: sì, amava il White Lion a prescindere da cosa le portava, perché nel bene o nel male era troppo importante per se stessa… e lo stesso ragionamento poteva valere per lui, riflettendoci. La sua storia era finita male, su questo non c'erano dubbi, ma gli aveva permesso di crescere, l'aveva fatto stare bene, l'aveva reso felice: era questo l'importante, e si doveva unire alla consapevolezza che, da qualche parte, c'era sicuramente la donna fatta per lui, il vero amore… o almeno, questo pensava Hayley, che tuttavia non poteva testimoniarlo in prima persona -e poteva solo affidarsi alle sue convinzioni romantiche.
... Senti, ti ho fatto fare anche troppo tardi. Non mi fido a farti rientrare da sola a casa, va bene se ti accompagno?
Uhm? - non si era resa conto di che ora si fosse fatta fino a che non osservò il quadrante del grande orologio appeso al muro dietro di sé, al di là del bancone - Caspita, non ci avevo fatto caso! Non voglio che ti disturbi troppo, ma se davvero ti va di fare due passi, visto che abito qui vicino… accetto volentieri! - perché in fondo le faceva piacere non camminare da sola, e poi avrebbe potuto chiacchierare ancora qualche minuto con qualcuno che non vedeva da tempo, e che si stava rivelando essere una piacevolissima compagnia.
Se mi aspetti, finisco di pulire in un secondo!
In effetti ci mise più di un secondo, ma se Ryan avesse avuto la pazienza di attenderla, la Stark avrebbe portato via il piatto di patatine ed il boccale vuoto, pulito il bancone e lavato quelle due cose sporche nel minor tempo possibile, così da ripresentarsi dietro al bancone ed oltrepassarlo poi per dargli le spalle ed arrivare alla porta del White Lion: a quel punto la aprì e ruotò il collo leggermente, per mostrargli il viso sorridente.
Andiamo?
E non appena l'altro fosse uscito da quella stessa porta, Hayley avrebbe chiuso tutto a chiave e con la massima cura, badando di non aver lasciato nessuna luce accesa, prima di potersi finalmente godere l'aria fresca di quella notte ormai inoltrata.
Il mio bilocale è da quella parte… ti faccio strada! - esclamò la giovane donna, mettendosi a camminare con le braccia incrociate all'altezza del petto - Pensi che, dopo stasera, riuscirò ad incrociarti a lavoro qualche volta, o dovrò aspettare che ti venga un'altra improvvisa voglia notturna di birra?
Beh, se mi concedi un commento totalmente sincero… questo bambino è venuto su decisamente bene!
Ah... ... Grazie, i complimenti da ragazze incantevoli come te sono sempre ben accetti.
Forse, quello fu il primo vero momento nel quale Ryan si ritrovò a fissare intensamente negli occhi una persona dell'altro sesso con quel tipo di sguardo. Uno sguardo ammirato, uno sguardo intenso, uno sguardo che nascondeva mille parole e mille considerazioni. Non osservava più in quel modo una ragazza da... da... da Veronique. La stava guardando come un maschio guardava una femmina, una bellissima femmina, per altro. Evidentemente fu proprio a causa di quel primo evento un po' sconcertante della serata che Ryan cominciò a nutrire diversi pensieri inerenti alla proprietaria del locale, pensieri non del tutto casti e nati nel momento stesso in cui ella gli raccontò di praticare assiduamente lo yoga. Per fortuna riuscì a trattenersi dal fare una pessima figura, ma nonostante questo l'immaginazione proseguì nel suo intento fastidioso, costringendolo ad un gioco forza molto sofferto che lo condusse ad una nuova e totale tranquillità interiore.
Le ho fatto un complimento... Un vero complimento... Che forse abbia trovato qualcun altra che mi piace? ... Lei?
Quella domanda mentale non era riferita alla persona in sé per sé, quanto al fatto che lui aveva visto Hayley praticamente ogni giorno durante il periodo di fidanzamento con la francese e, a parte qualche battuta poco elegante fatta con Marshall solo in sede di alcolici nel sangue, non l'aveva mai presa in considerazione come una ragazza che potesse interessargli, nemmeno alla lontana. Quello era l'amore? Davvero era una forza in grado di montare un para occhi così enorme da non mostrare nemmeno le persone più vicine o più compatibili o forse più belle, sia dentro che fuori? I suoi occhi vagarono sul bancone per qualche secondo, mentre Ryan Angel continuava a rimuginare su quella faccenda, esattamente a distanza di pochi secondi dopo aver riso e scherzato con la Stark riguardo i "capricci" del locale. Ulteriormente spinto da quelle verità che lentamente affioravano nel suo spirito e nel suo cuore, l'investigatore decise di proporre all'interlocutrice la possibilità di farsi accompagnare a casa da lui. A prescindere che fosse un tentativo per passare ancora qualche minuto insieme, l'orario non era sicuro per una ragazza intenta a camminare da sola per le strade di Boston, dunque per lui fu un po' come cercare di prendere due piccioni con una fava.
Uhm? Caspita, non ci avevo fatto caso!
Onestamente nemmeno io, il tempo è volato stando con te...
Ancora con frasi del genere? Doveva smetterla, prima di non riconoscersi più.
Non voglio che ti disturbi troppo, ma se davvero ti va di fare due passi, visto che abito qui vicino… accetto volentieri!
Il cuore prese a battere più velocemente e l'uomo le mostrò un piacevole sorriso contento. Annuì non appena lei gli chiese di attendere solo qualche altro istante perché doveva finire di pulire e rimase quindi ad aspettarla. Quando poi la vide vestita e pronta per incamminarsi, Ryan si alzò dallo sgabello del bancone mentre lei lo aggirava e si avviava in direzione della porta. In quello stesso istante, ci fu un particolare dettaglio del corpo di Hayley che gli fece per un attimo salire il groppo in gola e scendere il sangue da tutt'altra parte rispetto che al cervello: il sedere. Era magnifico, no, di più, era qualcosa di indescrivibile, così tondo, pieno, non piccolo, naturale e possibilmente tosto e morbido allo stesso tempo per via dello yoga, che l'investigatore dovette sforzarsi immensamente per inquadrare subito il viso della Stark non appena ella si voltò per richiamarlo.
Andiamo?
Sì, sì... Arrivo!
Una volta all'esterno...
Il mio bilocale è da quella parte… ti faccio strada!
Sono la tua ombra!
Pensi che, dopo stasera, riuscirò ad incrociarti a lavoro qualche volta, o dovrò aspettare che ti venga un'altra improvvisa voglia notturna di birra?
No no, puoi stare tranquilla, ho deciso di voltare pagina, di darmi una mossa e una svegliata... Non mi riconosco più già da diverse settimane ed è arrivato il momento di tornare alle origini, scetticismo verso l'amore a parte!
Camminarono per diversi minuti, continuando a parlare del più e del meno, del locale che le faceva concorrenza alle rispettive famiglie, per poi passare al lavoro di lui e che fine avesse fatto Marshall e perché era da un bel po' che non si vedeva più. Più sentiva la sua voce e più gli piaceva ascoltarla, più la guardava sorridere e più era come se non ne potesse fare a meno. Raggiunsero l'abitazione di Hayley fin troppo presto, secondo i gusti soggettivi di Ryan, ma ormai il portone era a poca distanza e non è che ci fossero moltissime altre scuse per restare.
Ah, quindi è qui che abiti... Nemmeno troppo lontano in effetti.
L'espressione uscì quasi dispiaciuta e a dirla tutta era proprio così.
Senti, ecco io... Ti ringrazio per essermi stata vicina, stasera. Non eri obbligata e invece sei rimasta, cambiando il mio umore nero nell'arco di pochi minuti. ... Mi spieghi come hai fatto? Non so, una magia che non conosco, un potere speciale di famiglia, hai corretto la birra con un filtro, mh?
Rise leggermente, poi la fissò di nuovo negli occhi.
Passa una buona notte... Ci rivedremo sicuramente molto presto, te lo assicuro.
Ah... ... Grazie, i complimenti da ragazze incantevoli come te sono sempre ben accetti.
Sorrise, arrossendo anche leggermente per quel commento inaspettato ma galante: non capitava spesso che qualcuno la definisse "incantevole", forse perché d'incantevole non pensava d'avere nulla; era una lavoratrice, una giovane donna semplice e pratica, con forme generose ed armoniose certo, ma di sicuro incapace di ammaliare -se non inconsapevolmente. Eppure, per Ryan Angel lei era una "ragazza incantevole", un complimento che, già lo sapeva, le sarebbe risuonato nella mente ben più di una volta, dopo quella sera; intanto, però, era il caso di lasciare il White Lion e tornare a casa… e visto che si era fatto piuttosto tardi -non se n'era minimamente accorta- forse la cosa migliore era approfittare della gentilezza dell'investigatore privato ed accettare la sua offerta di farsi accompagnare fino a casa.
Onestamente nemmeno io, il tempo è volato stando con te...
Sentì le gote farsi ancora più rosse, ed un piccolo sorriso compiaciuto fece capolino sulle sue labbra: chiaro che fosse felice per quell'ammissione, soprattutto perché, a prescindere da ogni altra cosa, l'uomo che lei conosceva come Edward stava ammettendo di aver passato dei momenti piacevoli e positivi, e dunque di gradire la sua compagnia; era qualcosa per cui Hayley si sentiva molto felice, dato che lei per prima aveva scoperto di provare la stessa sensazione di benessere nel chiacchierare con lui, al punto che le dispiaceva non aver mai avuto modo di farlo prima.
No no, puoi stare tranquilla, ho deciso di voltare pagina, di darmi una mossa e una svegliata... Non mi riconosco più già da diverse settimane ed è arrivato il momento di tornare alle origini, scetticismo verso l'amore a parte!
Per fortuna, il tragitto dal pub al suo bilocale si rivelò essere un ottimo mezzo per recuperare un po' di quel tempo perduto: una volta chiuso il White Lion, infatti, i due continuarono a parlare di tutto ciò che passava loro per la mente, scoprendo di poter sostenere una conversazione che andava ben oltre il classico dialogo tra "cliente-gestore"; una scoperta -la seconda, per quanto riguardava Hayley- del tutto positiva, unita a quella di quanto fosse piacevole l'uomo come persona con cui dialogare, confrontarsi, ridere e scherzare. Non era solo bello, cosa che di per sé comunque non guastava, ma si stava mostrando anche intelligente, brillante e molto simpatico, alla mano; non sapeva perché l'ex fidanzata l'avesse lasciato, ma se non altro non se la sentiva di biasimarla per essersi innamorata di lui.
Ah, quindi è qui che abiti... Nemmeno troppo lontano in effetti.
Eh sì, ho preso un piccolo bilocale in affitto… non è chissà che, ma è tutto mio e per una persona sola direi che sia l'ideale! - e soprattutto era economico, la qual cosa le piaceva parecchio non essendo proprio una spendacciona.
Senti, ecco io... Ti ringrazio per essermi stata vicina, stasera. Non eri obbligata e invece sei rimasta, cambiando il mio umore nero nell'arco di pochi minuti. ... Mi spieghi come hai fatto? Non so, una magia che non conosco, un potere speciale di famiglia, hai corretto la birra con un filtro, mh?
Ahahah, ma no! - esclamò lei, scuotendo il capo con un gran sorriso - Credi tu avessi solo bisogno di qualcuno con cui chiacchierare senza troppi freni… e poi si sa che le mie patatine fritte rimetterebbero al mondo chiunque! - e lui, di essere rimesso al mondo, ne aveva avuto parecchio bisogno.
Passa una buona notte... Ci rivedremo sicuramente molto presto, te lo assicuro.
Lo spero tanto, sono stata benissimo con te… - ammise Hayley sincera, decidendo poi di non trattenersi visto che non aveva in mente nulla di male, e baciando dunque con leggerezza la guancia dell'altro - Buonanotte Edward, passa dal White Lion quando vuoi!
Perché sarebbe sempre stata felicissima di vederlo, poco ma sicuro.
Credo tu avessi solo bisogno di qualcuno con cui chiacchierare senza troppi freni… e poi si sa che le mie patatine fritte rimetterebbero al mondo chiunque!
Sei tu che mi hai rimesso al mondo, per quanto anche le patatine hanno dato il loro ottimo contributo! Senza dimenticare la birra, preferisco menzionarla, magari poi si offendesse! Passa una buona notte... Ci rivedremo sicuramente molto presto, te lo assicuro.
Lo spero tanto, sono stata benissimo con te… Buonanotte Edward, passa dal White Lion quando vuoi!
Ricevette quel bacio sulla guancia e nuovamente il cuore prese a battere più forte, segno che in qualche modo la vicinanza con Hayley era differente rispetto alla vicinanza di una qualunque altra ragazza. Le rivolse un altro sorriso leggero, incapace di aggiungere altro, osservandola mentre, di spalle, si avviava verso la porta del proprio palazzo. Ecco nuovamente quel fondoschiena, che tanto stava iniziando ad idolatrare, danzare di fronte ai suoi occhi, diventando secondo dopo secondo la parte del corpo della Stark che Ryan preferiva e quasi anelava, sessualmente parlando. Se avesse dovuto invece pensare ad altri dettagli di lei, beh, per quello aveva tutto il tempo, infatti per lui fu quasi impossibile addormentarsi quella notte. Una volta rientrato a casa, l'investigatore si mise in canottiera nera e boxer dello stesso colore, stendendosi sul letto con le mani dietro la nuca, a pancia in su, fissando il soffitto con aria abbastanza persa. Gli veniva da ripensare a quelle chiacchiere appena trascorse, agli occhi, alle labbra, alle mani, alle guance, alla voce di Hayley, rendendosi conto che quella sera l'aveva "vista" per la prima volta. Per qualche ora era riuscito ad accantonare i ricordi riferiti a Veronique e alla sua storia con lei, dedicandosi ad altro, a qualcun altro. Sicuramente era un dato importante, lasciava intendere che Ryan Angel stava davvero andando avanti, stava davvero proseguendo per la propria strada, dopo essere rimasto fermo nel punto in cui l'aveva lasciato la francese per diversi mesi, in ginocchio, a pezzi, senza energie, senza forze. Ora come ora, desiderava soltanto rivedere quella ragazza, quella proprietaria del pub migliore di Boston, anche soltanto per ammirarla da lontano, senza disturbarla nelle sue faccende, sperando che ella si accorgesse di lui, già, ma poi? Che avrebbe dovuto fare? Invitarla ad uscire? Stava forse correndo troppo? Magari precipitarsi a quella maniera era controproducente. Oppure stava mettendo in mezzo un mucchio di idiozie, calcolando che erano mesi che non aveva alcun contatto con una donna? C'era solo un modo per scoprirlo, farsi consigliare da una persona esterna, la persona più schietta, sincera e conoscitrice del mondo femminile che egli conoscesse... E no, non stava parlando di Faith, per quanto lei rappresentava una sicura seconda scelta, ma ultimamente si stava dedicando ad un grosso lavoro con Aryanne e non voleva disturbarla!
Venerdì Ore 12:45 Ufficio Investigativo
Vodka? Come accompagnamento da bere al pranzo? Ma... Sei sicura?
Ryan Angel passò con lo sguardo dalla propria bottiglia di acqua leggermente frizzante a quella di "Absolute Vodka" richiesta da Celine Sauvage, la sua ospite per pranzo di quella mattina. Era rinomata ormai la sua resistenza agli alcolici, ma che ormai li avesse quasi sostituiti alle bevande classiche, beh, quella era sicuramente una novità sconcertante. Non poteva mica sapere che il Fuoco dentro di lei faceva diventare anche le bevande con temperature elevate dello stesso livello di una birra semplice. Superato appena quell'iniziale sconcerto, l'investigatore decise di sorvolare sulla faccenda e proseguire oltre, concentrandosi sui due argomenti che avrebbe voluto trattare con la diplomatica: l'eventuale assunzione come Agente Speciale e... Hayley Stark. Già, era lei la persona che reputava più qualificata per dargli delle risposte. Monique era troppo speranzosa affinché lui trovasse presto una nuova metà che c'era il pericolo che non fosse abbastanza obiettiva, mentre invece con Celine, Ryan aveva la sicurezza di un giudizio obiettivo e incorruttibile. Aveva fatto portare per entrambi degli hot dog speciali proprio dalla proprietaria del White Lion, ma evidentemente doveva aver avuto parecchio lavoro perché invece che venire lei di persona aveva mandato uno dei camerieri.
E se le andasse a dire che mi ha visto pranzare con una bionda da favola? Cosa penserebbe? ... Andiamo, ti stai davvero facendo simili paranoie? ... Sì...
Ehi Ed, sto andando a prendermi una pizza qui sotto, tu che fai? Vie-wow... ... Buongiorno signorina, Maxwell Rosenberg, qual buon vento la porta qui?
Max... La signorina è la migliore amica di mia cognata ed è felicemente fidanzata.
Oh... Beh, felicemente felicemente?
Il minore dei Vastnor preferì che fosse Celine in persona a confermare il proprio status.
Ok ok, pazienza allora! Vi auguro buon pranzo, piacere ugualmente di averla conosciuta miss Sauvage, ci vediamo dopo Ed!
Ciao Max...
Scosse il capo con un sorriso divertito: pareva quasi che l'essere ringiovanito l'avesse reso anche più immaturo, ma forse era proprio così. Non si potevano conoscere appieno gli effetti del potere di un Esarca Temporale e fra questi poteva anche esserci la regressione mentale del soggetto all'età in cui veniva ricondotto. Tralasciando simili congetture da specialista in Difesa o Cura, Ryan Angel prese il proprio hot dog (quello con la salsina speciale di Hayley, per intendersi) e dopo avergli dato un morso, avvicinò alla zona della scrivania della francese una cartellina plastificata con all'interno dei documenti compilati da cima a fondo.
Ecco qui, questi sono i certificati che mi hai chiesto. Il curriculum lo trovi nella seconda pagina, le vaccinazioni nella terza e le fasce orarie libere nella quarta. Ti ringrazio davvero per il favore che mi stai facendo... Sei proprio sicura che, passando sotto banco questi fogli, mi convocheranno prima al colloquio? Davvero, posso mettermi in attesa come chiunque altro, se è un disturbo lascia stare!
Vodka? Come accompagnamento da bere al pranzo? Ma... Sei sicura?
Tesoro...
... la mia resistenza all'alcol è alta quanto la propensione di tuo fratello a non sorridere. Rendo l'idea?
No, per Celine Sauvage bere bibite alcoliche non rappresentava proprio più un problema: certo, un leggero margine di debolezza c'era ancora - se ad esempio avesse bevuto alcolici per tutto il giorno, ininterrottamente, forse alla fine si sarebbe ubriacata anche lei - ma la francese sapeva quando e come fermarsi, e quando invece darsi alla pazza gioia; e quel giorno, per pranzo, era il momento perfetto per concedersi della vodka liscia che, per lei, avrebbe avuto lo stesso effetto di una lattina di birra, forse peraltro di bassa qualità. Peraltro, non si aspettava proprio un invito da parte di Ryan Angel, cognato della sua migliore amica, per mangiare insieme, ma non avendo particolari impegni diplomatici aveva accettato di buon grado di passare del tempo con lui, ed ora poteva gustarsi vodka ed hot-dog - i migliori della zona, così le aveva detto Vastnor - seduti di fronte alla sua scrivania.
Ehi Ed, sto andando a prendermi una pizza qui sotto, tu che fai? Vie-wow... ... Buongiorno signorina, Maxwell Rosenberg, qual buon vento la porta qui?
Max... La signorina è la migliore amica di mia cognata ed è felicemente fidanzata.
Oh... Beh, felicemente felicemente?
Felicementissimo, spiacente!
Confermò Celine, studiando con sguardo discreto il giovane uomo che aveva di fronte, ovvero un Marshall Rosenberg ringiovanito dopo la sua avventura con Aryanne di fronte all'Esarca Temporale - quando si era così vicini a Monique, era inevitabile venire a conoscenza di simili dettagli.
Ok ok, pazienza allora! Vi auguro buon pranzo, piacere ugualmente di averla conosciuta miss Sauvage, ci vediamo dopo Ed!
Ciao Max...
Signor Rosenberg...
Lo salutò lei, sorridendo a sua volta con ironia: il sorriso, però, non si spense dopo che l'altro se ne fu andato, e fu proprio su Ryan che si posò prima che la Sauvage scuotesse la testa.
Mi ero quasi dimenticata che fu con quel nome che ti presentasti a me la prima volta... Edward Atwood...
Commentò infatti, dando un morso all'hot-dog - porca miseria che buono! - e ripensando a come lui non ci avesse provato con lei sostanzialmente, così pensava, perché aveva già Veronique - quella stronza rachitica - in testa; considerando come fosse finita tra loro, forse avrebbe fatto meglio a buttarsi sulla bionda, tempo addietro.
Ecco qui, questi sono i certificati che mi hai chiesto.
Sicuro ci sia tutto?
Il curriculum lo trovi nella seconda pagina, le vaccinazioni nella terza e le fasce orarie libere nella quarta. Ti ringrazio davvero per il favore che mi stai facendo... Sei proprio sicura che, passando sotto banco questi fogli, mi convocheranno prima al colloquio? Davvero, posso mettermi in attesa come chiunque altro, se è un disturbo lascia stare!
Ma per favore, non dirlo neanche! - esclamò Celine, scuotendo il capo mentre si versava tre dita di vodka e le mandava giù come fosse acqua liscia - Non c'è nessun problema Ryan, davvero... se lo sto facendo, è perché sono convinta che saresti davvero portato per essere un Agente Speciale... e dopo i primi cinque minuti di colloquio, secondo me, se ne convincerà anche tutta la commissione!
Esclamò la francese, mettendo via la cartellina con estrema cura, prima di mordere nuovamente il suo pranzo con un mugolio di piacevole soddisfazione.
Certo che avevi proprio ragione, questi hot-dog sono fenomenali!
Gli fece un gran sorriso, poi si pulì le labbra col tovagliolo e lo fissò più intensamente.
Ora... considerando che questa cartellina avresti potuto inviarmela via gufo, o passare a casa di Monique uno qualsiasi di questi giorni sapendo di trovarmi lì... c'è forse qualcos'altro di cui mi volevi parlare?
Non poteva immaginare che l'argomento riguardasse proprio la creatrice di quegli hot-dog fantastici, ma sentiva che c'era qualcos'altro nella mente di Ryan [Intuito (Perspicacia): 24] e voleva capire cosa fosse.
Ma per favore, non dirlo neanche! Non c'è nessun problema Ryan, davvero... se lo sto facendo, è perché sono convinta che saresti davvero portato per essere un Agente Speciale... e dopo i primi cinque minuti di colloquio, secondo me, se ne convincerà anche tutta la commissione!
D'accordo, d'accordo, mi fido, però ricorda che pretendo di ringraziarti in qualche maniera, ma niente che sia troppo costoso, di questi tempi non navigo sicuramente nell'oro...
Preferì non approfondire quella faccenda, ipotizzando per altro che la francese arrivasse facilmente a capire che, in generale, durante il periodo da fidanzato con Veronique, l'ex fidanzata gli avesse fatto tal volta spendere anche più di quanto potesse permettersi, ignara che lui stesse facendo quegli sforzi soltanto per lei, per amore, per non farle sentire un dislivello eccessivo tra i loro due stili di vita completamente diversi. Nell'arco di qualche istante, l'investigatore si ritrovò a pensare a come sarebbe andata se invece che con la Vireau, ci avesse provato con la Sauvage. Le aveva incontrate più o meno nello stesso periodo, per quanto già allora si era avvicinato fin troppo alla figlia di Nicholas, ma le aveva trovate entrambe non solo bellissime ma anche con una capacità di ammaliamento e seduzione alta allo stesso identico livello (realtà che comunque non fece mai presente successivamente con Veronique, onde rischiare di ritrovarsi avvolto in una illusione perpetua dove non aveva più gli attributi).
Certo che avevi proprio ragione, questi hot-dog sono fenomenali!
Prendine un morso dal mio, ha una salsa speciale... Dimmi com'è. Non te ne ho preso uno uguale perché non conosco abbastanza bene i tuoi gusti! ... Allora?
Era ansioso di conoscere il giudizio di Celine, manco la salsa fosse stata un'invenzione sua, ma forse era perché si trovava di mezzo Hayley che provava quelle sensazioni nuove, calde, particolarmente frizzanti e del tutto sconosciute. Inoltre, c'era anche da mettere in conto che la Sauvage era abbastanza famosa per i fondi offerti al settore della ristorazione non di lusso, pub in particolare, quando ne notava un ottimo potenziale, quindi chissà, magari inconsapevolmente Ryan stava facendo una sorta di regalo indiretto alla proprietaria del "White Lion". Nessuno ad una prima occhiata avrebbe considerato la francese una filantropa, ma bastava solo guardare quanto aiuto aveva dato al fidanzato per l'avvio della società per rendersi conto di quanto potesse essere generosa, ovviamente in base ai propri guadagni e alle proprie disponibilità monetarie. Ma la bionda Ignis non era conosciuta soltanto per quello, bensì anche per le sue doti di perspicacia e furbizia, la prima di queste soprattutto. D'altronde per essere una Diplomatica affermata serviva molto più che un cervello comune... E Celine ne possedeva uno sveglio ed eclettico.
Ora... considerando che questa cartellina avresti potuto inviarmela via gufo, o passare a casa di Monique uno qualsiasi di questi giorni sapendo di trovarmi lì... c'è forse qualcos'altro di cui mi volevi parlare?
Non ti sfugge proprio niente eh?! Mi stai dando una mano a diventare Agente Speciale, se vuoi ho qualche aggancio per il settore investigativo!
Sorrise divertito, versandole altra vodka nel bicchiere, sospirando infine perché sapeva che adesso era il suo turno di parlare. Verissimo, avrebbe potuto inviarle tutto quanto tramite posta veloce o consegnare i documenti alla migliore amica, ma voleva chiacchierare con lei di qualcos'altro, anzi, di qualcun altro, perché necessitava assolutamente di un parere spassionato, obiettivo e per nulla di parte.
... Ho conosciuto una ragazza, due giorni fa, o meglio, l'ho conosciuta meglio. Ci siamo visti spesso da un anno a questa parte ma solo perché è la fautrice di questi mitici hot dog, in parole povere è la persona che ci serve il pranzo e la cena qui in ufficio.
Grazie alla bacchetta magica, evocò l'immagine mentale della Stark, mostrandola così a Celine.
Si chiama Hayley e devo dire che... Mi piace molto.
Attese prima una qualsivoglia reazione da parte della bionda, poi proseguì.
Non me la sentivo di parlarne con Monique, non perché temessi che lo riferisse alla sorella ma soltanto perché avevo paura che nel darmi una sua opinione ci mettesse di mezzo il suo desiderio di vedermi di nuovo sereno vicino a qualcuna. Per questo ho pensato di confidarmi con te e sapere, secondo il tuo punto di vista... Credi sia ancora troppo presto per me per avvicinarmi a lei? O meglio, pensi ci sia una anche minima possibilità che inconsciamente io la veda come un "chiodo schiaccia chiodo"?
D'accordo, d'accordo, mi fido, però ricorda che pretendo di ringraziarti in qualche maniera, ma niente che sia troppo costoso, di questi tempi non navigo sicuramente nell'oro...
Ti sei dimenticato con chi stai parlando, Ryan? - fece quasi l'offesa, ovviamente per finta, ma alla fine cambiò idea e si limitò a lanciargli una semi-occhiataccia per poi accompagnarla con un occhiolino leggero - Il massimo che arriverei a chiederti è di farti una serata di bevute al pub con annessa gara di rutti! Ci puoi stare?
Gli domandò divertita, godendosi poi il suo hot-dog che era davvero fenomenale: pane tostato leggermente croccante, würstel cotto alla perfezione, crauti saporiti e dosaggio perfetto delle salsine… non sapeva dove Vastnor li avesse presi, ma erano di prima qualità.
Prendine un morso dal mio, ha una salsa speciale... Dimmi com'è. Non te ne ho preso uno uguale perché non conosco abbastanza bene i tuoi gusti!
D'accordo! Aaaahmm! - esclamò la Sauvage, dando un bel morso all'hot-dog di Ryan.
... Allora?
Porca miseria, ma è ottima! Che salsina è?! Non l'avevo mai assaggiata!
Spalancò leggermente gli occhi, socchiudendoli subito dopo di piacere con un mugolio leggero: doveva assolutamente farsi dire da Ryan dove avesse ordinato il pranzo, così da stringere la mano al proprietario… e possibilmente ordinare una scatola intera di hot-dog da portare a casa. Intanto, poiché l'argomento principale in teoria avrebbero potuto risolverlo anche senza pranzare insieme, a Celine venne in mente che forse c'era qualcos'altro di cui voleva discutere con lei… e la reazione dell'investigatore le fece capire di averci visto giusto.
Non ti sfugge proprio niente eh?! Mi stai dando una mano a diventare Agente Speciale, se vuoi ho qualche aggancio per il settore investigativo!
Grazie grazie, ma sto benissimo così! - rispose lei con un gran sorriso compiaciuto - Avanti, sentiamo… che cos'è che ti ronza per la testa? Non preoccuparti, sono una brava ascoltatrice… sputa il boccino!
... Ho conosciuto una ragazza, due giorni fa, o meglio, l'ho conosciuta meglio. Ci siamo visti spesso da un anno a questa parte ma solo perché è la fautrice di questi mitici hot dog, in parole povere è la persona che ci serve il pranzo e la cena qui in ufficio.
E questo già me la rende simpatica! - perché faceva degli hot-dog fenomenali - Fammela vedere, forza!
Lo esortò la Sauvage, osservando a lungo l'immagine evocata da Ryan Angel che mostrava una ragazza molto semplice ma bella, con labbra carnose ed uno sguardo penetrante.
Si chiama Hayley e devo dire che... Mi piace molto.
Sgranò appena gli occhi a quelle parole, ma non disse nulla, facendogli un cenno per spingerlo a continuare nel suo discorso.
Non me la sentivo di parlarne con Monique, non perché temessi che lo riferisse alla sorella ma soltanto perché avevo paura che nel darmi una sua opinione ci mettesse di mezzo il suo desiderio di vedermi di nuovo sereno vicino a qualcuna. Per questo ho pensato di confidarmi con te e sapere, secondo il tuo punto di vista... Credi sia ancora troppo presto per me per avvicinarmi a lei? O meglio, pensi ci sia una anche minima possibilità che inconsciamente io la veda come un "chiodo schiaccia chiodo"?
Considerando che sono passato mesi e mesi dalla tua rottura con… Veronique? - e dovette trattenersi dal non insultarla pesantemente - Ryan… non penso che si possa definire in modo obiettivo e logico quanto bisogna attendere quando una storia finisce, ognuno necessita del proprio tempo in modo del tutto personale! Non mi pare che tu ti sia gettato a pesce su ogni ragazza disponibile dopo di lei, e se solo ora, dopo tutto questo tempo, ti sei accorto di questa Hayley, evidentemente è perché il tuo cuore si sente pronto per aprirsi di nuovo a qualcuno.
Prese un secondo di pausa, poi alzò leggermente le spalle.
E poi scusa… mica stiamo parlando di matrimonio o cose del genere, no? Non c'è nulla di male nel frequentarla! Esci con lei, vedi come ti fa sentire e cosa ti fa provare… se ti da' sensazioni positive e finisci con l'innamorartene ottimo, se non succede invece almeno avrai avuto la prova di essere nuovamente pronto per una relazione seria: in ogni caso, tutto di guadagnato!
Pratica, veloce, diretta, concreta: ma, in fondo, era per questo che Ryan le aveva chiesto un consiglio, no?
Con una delle bionde più sexy che abbia mai conosciuto?
Il massimo che arriverei a chiederti è di farti una serata di bevute al pub con annessa gara di rutti! Ci puoi stare?
Gara di rutti? Diciamo che passo, non sono il mio forte, riguardo la serata bevute va bene, basta che poi mi riaccompagni tu a casa, visto che rimarrai quella perfettamente sobria di fronte al qui presente cadavere agonizzante con presunta cirrosi epatica!
Ultimamente la sua resistenza all'alcol era migliorata moltissimo, a forza di bere e bere in crisi di disperazione e depressione, ma non era comunque nulla al confronto di Celine, una donna in grado di bere vodka a pranzo come fosse acqua del rubinetto. Evitava di chiederle il perché di una simile tempra fisica, in fondo se era un dono della Trama (e quanto ci stava andando vicino con quella affermazione) al massimo poteva invidiarla. Le offrì un morso dell'hot dog, rimanendo quindi in attesa del responso della Sauvage, trovandosi completamente d'accordo con lei non appena si mise a decantare le doti di quella salsa sensazionale che aveva reso in pochissimo tempo il "White Lion" come un luogo di culto per gli abitanti più giovani e nottambuli di Boston.
Porca miseria, ma è ottima! Che salsina è?! Non l'avevo mai assaggiata!
L'ha inventata la proprietaria del locale che ci fornisce pranzo e cena qui in ufficio. Normalmente non la serve negli hot-dog ma solo negli hamburger, però con me fa un piccolo strappo!
E il fatto che nel dirlo Ryan Angel mostrò un maggiore rossore delle guance e un tono di voce più morbido e sognante, diede quindi il "via" alla francese per cominciare a pensare che ci fosse qualcosa sotto oltre alla semplice e strana convocazione per la consegna dei documenti utili alla nomina come Agente Speciale. Non era stata invitata lì soltanto per quello, ma anche per ricevere una serie di domande, richieste di consigli più che altro, in modo che l'investigatore potesse avere anche una opinione esterna e non di parte su tutta la faccenda e sull'intenzione dell'uomo di provare ad avvicinarsi ad Hayley Stark, magari cercando qualcosa di più interessante di una placida e platonica amicizia.
Considerando che sono passato mesi e mesi dalla tua rottura con… Veronique?
... Meglio dire "la tua ex", ti ringrazio...
La ferita faceva ancora troppo male.
Ryan… non penso che si possa definire in modo obiettivo e logico quanto bisogna attendere quando una storia finisce, ognuno necessita del proprio tempo in modo del tutto personale! Non mi pare che tu ti sia gettato a pesce su ogni ragazza disponibile dopo di lei, e se solo ora, dopo tutto questo tempo, ti sei accorto di questa Hayley, evidentemente è perché il tuo cuore si sente pronto per aprirsi di nuovo a qualcuno.
Questo l'ho pensato anche io, ma un conto è dirlo a se stessi, un altro avere conferma da terzi.
E poi scusa… mica stiamo parlando di matrimonio o cose del genere, no? Non c'è nulla di male nel frequentarla! Esci con lei, vedi come ti fa sentire e cosa ti fa provare… se ti da' sensazioni positive e finisci con l'innamorartene ottimo, se non succede invece almeno avrai avuto la prova di essere nuovamente pronto per una relazione seria: in ogni caso, tutto di guadagnato!
... Uff, d'accordo.
Si sentì subito sollevato nell'ascoltare l'opinione di Celine, perché in un certo senso stava confermando che per lui era arrivato il momento di ricominciare a vivere, senza il terrore di quello che provava o di come lo provava o di quanta intensità ci metteva. Aveva appena ripreso a guardarsi intorno, a respirare aria nuova, ma visto e considerato che la Vireau era stata l'unica ad averlo catturato, per lui era tutto un territorio nuovo, un'ottica differente, più autentica ma allo stesso tempo più inquietante. Più rifletteva su ciò che viveva nello spirito però, e più non poteva far altro che chiedersi se in un certo qual modo avesse dovuto ringraziare Veronique anche solo per una cosa: gli aveva aperto il cuore. Era riuscita a predisporlo ad amare, cosa che prima non era mai riuscito a fare. Si, glielo aveva calpestato, trafitto e reso parecchio malconcio, ma prima lo aveva trasformato da un blocco di pietra a qualcosa di passionale, pulsante e caldo. Ecco, forse quello era il lato positivo della sua storia passata, ciò che gli aveva detto Hayley poche ore prima: guardare ciò che ti veniva dato, non solo ciò che ti veniva tolto, apprezzando quei momenti passati perché in ogni caso avevano contribuito ad una evoluzione ed un miglioramento. Nel frattempo, una volta concluso il pranzo, Ryan si accorse che si stava facendo tardi e doveva per forza proseguire con il lavoro. Scusandosi con la Sauvage per non poter passare maggior tempo con lei, la accompagnò alla porta di ingresso, salutandola con un abbraccio e un bacio sulla guancia.
Grazie davvero per quello che stai facendo... Intendo per tutto. Porta i miei saluti al fratello imbronciato, la bellissima cognata e a quel gran lavoratore del tuo fidanzato, ok? Digli che lo invidio moltissimo e che un giorno passerò sicuramente a trovarvi... A presto!
Chiuse la porta lentamente, con un ultimo sorriso gentile verso la francese diplomatica, prima di rimanere nel completo silenzio, da solo. Marshall non sarebbe tornato prima di un'oretta circa, dunque questo lo riportava di nuovo a pensare e pensare e pensare, come spesso avveniva quando nella solitudine lo avvolgeva il vuoto. Non doveva necessariamente riflettere solo su di lei, quei pensieri nostalgici che per fortuna avevano smesso di attanagliargli l'anima, ma flash improvvisi di vita vissuta tornavano alla memoria come lame affilate che tagliavano là dove adesso la carne era viva, là dove il sangue scorreva veloce e provava ad irrigare di nuovo un fiume da tempo rimasto completamente secco. Quando la sua storia con Veronique si interruppe, Sandyon gli aveva detto che ben presto avrebbe dimenticato tutto, che un giorno si sarebbe svegliato e alzato dal letto considerando il capitolo chiuso del tutto. Monique poi gli ricordava che era successo a tutti, che prima o poi capitava che una storia finisse e non ci si poteva lasciare andare senza reagire. Tutte bellissime parole, ma nessuna di queste aveva ritrovato riscontro per moltissimo tempo. Analoghi i discorsi del socio, della migliore amica e perfino di qualche cliente abituale con il quale si era confidato. Risalendo le scale, tornando verso la propria scrivania, interruppe il suo percorso quando gli saltò all'occhio la porta della sala relax aperta, ove all'interno c'era un prezioso pianoforte, comperato tendenzialmente come arredo e non per uso vero e proprio. Ci aveva pensato ogni tanto, ma troppo spesso era in compagnia e non gli andava di condividere "quella cosa" con gli altri, perché era sua, perché era privata e dentro il cuore era come se avesse paura che se non l'avesse fatto da solo, in qualche modo Veronique lo sarebbe venuto a sapere, motivazione per la quale ad esempio non aveva fatto quella cosa in casa sua, ignaro di quando Marcus avrebbe potuto affacciarsi per osservare cosa stesse facendo. Adesso però, era completamente solo, nessuno lo disturbava e quindi, perché non approfittarne? Camminò fino allo sgabello e vi prese posto, sfiorando i tasti come in una carezza, sorridendo appena mentre gli occhi si facevano più lucidi e una lacrima colava lungo la guancia sinistra. Socchiudendo le palpebre e respirando con amarezza e dolore non indugiò oltre, immaginando che se non avesse sfruttato quell'istante, forse non avrebbe più trovato il coraggio di buttarsi...
Tutti mi dicevano vedrai, è successo a tutti però poi... Ti alzi un giorno e non ci pensi più, la scorderai... ... Ti scorderai di lei...
Solo che non va proprio così... Ore spese a guardare gli ultimi... attimi in cui tu eri qui con me, dove ho sbagliato e perché... Ma poi mi son risposto che... non ho...
Nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte, capita che... Appena prima di dormire, mi sembra di sentire il tuo ricordo che mi bussa e... mi... fa male un po'...
Come dicon tutti il tempo è... L'unica cura possibile... Solo l'orgoglio ci mette un po'... un po' di più... a ritirarsi su...
Però mi ha aiutato a chiedermi... Se era giusto essere trattato così, da una persona che... diceva di... amarmi e proteggermi, prima di abbandonarmi qui... Non ho...
Nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte, capita che... Appena prima di dormire, mi sembra di sentire il tuo ricordo che mi bussa ma... io... non aprirò...
"La sai una cosa bell'investigatore?... Credo proprio di amarti..."
"Oh... Beh... Wow... Io non so, non so cosa dire..."
"Che significa che non sai cosa dire? Semplice: ti amo anche io, con tutto me stesso!"
"... Io..."
"Perché... Non è forse così, Ryan?"
"..."
"Uhm?"
"... Ti amo anche io, con tutto me stesso, Veronique..."
"... Così va meglio, mi hai fatto prendere un colpo, però ti sei salvato, altrimenti ti mollavo!"
Nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte, capita che... Appena prima di dormire, mi sembra di sentire il tuo ricordo che mi bussa ma... io... non aprirò...
La Sera Seguente Ore 21:30 Pub "White Lion"
Molta, moltissima gente quella sera nel locale, ma era ovvio, essendo Sabato, essendo l'inizio della baldoria e del weekend. Era da tantissimo tempo che l'investigatore non metteva piede in un locale in quel giorno, non più abituato a tutto quel casino incredibile. Però voleva rivederla, adesso più sicuro di sé, più sicuro delle proprie intenzioni e più sicuro di non avere timori, voleva dimostrarle che non aveva parlato a vanvera, che non aveva fatto promesse che poi non avrebbe mantenuto, che era sinceramente desideroso di rivederla. Vestito con abiti casual e appena appena eleganti allo stesso tempo (ormai faceva un po' parte del suo stile), l'uomo entrò nel locale spingendo qua e là gruppi di ragazzi che si voltavano a guardarlo un po' come quando si fissava qualcosa di strano, di fuori luogo: adolescenti. Puntando lo sguardo un po' ovunque, cercò di individuare la sua meta, il motivo per il quale si trovava lì: Hayley Stark. L'obiettivo della serata? Passarla tutta lì dentro, fino alla chiusura, ordinando qualsiasi cosa fosse possibile e senza mai smettere (nei limiti del consentito) di incontrare un piccolo contatto visivo con lei per rivolgerle un sorriso o magari anche una parola.
Il sabato sera era, come sempre, una sorta d'Inferno per il White Lion: c'erano clienti ovunque, anche se la maggior parte si concentrava nel pub in cerca di una birra, di qualcosa da mangiare o, per lo più, di entrambe le cose; per quello stesso motivo, il personale di servizio era al culmine sia per quantità che per velocità, muovendosi come piccole trottole da un punto all'altro del locale. Li aveva scelti uno per uno, Hayley, preferendo la professionalità al risparmio: preferiva togliersi la paga e non guadagnare niente, che ridurre il budget su cibo e dipendenti; in quel modo, la qualità dei piatti sarebbe stata sempre ottima e i camerieri/cuochi che lavoravano per lei il meglio possibile. Oltretutto, col tempo, tra lei e loro si era instaurato un legame bellissimo ed erano diventati un po' come una piccola famiglia, pronti a ridere e scherzare insieme ma sempre con un occhio di riguardo verso il cliente - che doveva venire prima di tutto. Per questo, quando martedì sera la proprietaria del White Lion aveva lasciato aperto più a lungo per un singolo cliente, la notizia si era sparsa tra i dipendenti del locale, e la Stark aveva passato il resto della settimana a sentirsi prendere bonariamente in giro: nessuno, però, le aveva fatto parola del pranzo che Edward Atwood aveva consumato, il giorno prima, con una bionda da paura - un'informazione che Jimmy, il cameriere addetto alla consegna del pranzo a domicilio quando Hayley era impegnata, aveva subito condiviso coi colleghi - perché il loro capo era sembrato un po'... sognante, dopo martedì sera, e non volevano rischiare d'intristirla volontariamente. Così, quella sera, quando Ryan Angel entrò nel pub da solo, con lo sguardo rivolto subito alla ricerca della giovane donna, Jimmy non si fece alcun problema ad avvicinarlo con aria vagamente diffidente e minacciosa - nel secondo caso egli tentò di sembrare tale, ma con scarsi risultati.
Da solo questa sera, mister Atwood, o aspetta compagnia?
Gli domandò, guardandolo leggermente di traverso prima di accompagnarlo ad un tavolo in base alla risposta dell'uomo, che forse avrebbe potuto riconoscere nel cameriere proprio la persona che gli aveva portato il pranzo il giorno prima - e dunque avrebbe potuto fare i dovuti collegamenti.
Sa già cosa ordinare?
Chiese ancora Jimmy, prendendo l'eventuale ordinazione dell'uomo per poi portarla in cucina, e rivolgersi successivamente al suo capo, la donna che in quel momento stava accettando con un sorriso compiaciuto e lusingato i complimenti di un paio di turisti passati lì per una cena veloce: pantaloni scuri di cotone, ballerine grigie ed una maglia nera e verde, il solito abbigliamento comodo, sportivo e semplice.
Ehi, Hayley!
Che c'è Jimmy, problemi?
No no, figurati, solo... c'è una visita per te, credo...
Jimmy le indicò il tavolo verso cui era seduto Ryan, e quando la Stark colse il suo sguardo, un'espressione dapprima sorpresa e poi felice - per quanto contenuta - le si dipinse in volto facendole brillare gli occhi.
Torno subito!
Certo...
Rispose il cameriere, fissando il Vastnor da lontano con aria truce prima di tornare al suo lavoro: Hayley, dal canto suo, si avvicinò rapidamente al tavolo dell'investigatore, portandosi mentre camminava una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio.
Edward, che bello vederti! - esclamò la Stark quando gli fu di fronte, sporgendosi per posargli un bacio leggero sulla guancia e sentendo lo stomaco contrarsi un poco in modo inaspettato ma piacevole, tutto sommato - Che ci fai qui? Ti è venuta un'altra improvvisa voglia di birra e patatine?