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Boston

Messaggioda Camila » 14/09/2015, 10:58

Stupido orsacchiotto mio, ma mi spieghi che piffero vai a pensare?!

Ahi...

Ora, tralasciando il fatto che non sei solo un pezzo di figo da paura, ma anche l'uomo più bello che io abbia mai conosciuto, e 'sti cazzi che secondo Marshall è inutile farti i complimenti perché tanto non ci credi... mi spieghi che razza di ragionamenti ti fai?!
Io sarei "troppo" per te?! E secondo quale criterio?!?


Preferisci un ragionamento discorsivo o una semplice lista?

Tu non hai la minima idea di quanto sei speciale, non riesci proprio a capirlo... hai così tanti pregi che non saprei nemmeno da dove cominciare per descriverli!

Va bene, ok, ho capito...

Sei premuroso, sei leale, sei fedele, ti preoccupi per gli altri e del loro benessere prima che di te stesso, sei una persona di sani principi, sei divertente, sei colto, sei profondo, sei passionale, sei romantico, daresti la vita per le persone che ami, hai un alto senso della famiglia...

Mi hai già fatto questo elenco, molte volte Camila, d'accordo... Ma comunque...

... e mi rendi felice.

Vero, non gliel'aveva mai fatto presente prima: non perché non lo provasse... beh, non solo per quello; chiaro che all'inizio del loro frequentarsi e conoscersi non potesse essere gran fonte di gioia e felicità per lei, in quello stato da "stammi lontano, voglio fare l'eremita misogino per l'eternità". Ma col tempo le cose erano cambiate, Ryan Angel aveva cominciato ad aprirsi e lì si che la Aguilar aveva cominciato a provare quel sentimento di benessere standogli accanto: ma con quale tranquillità avrebbe potuto farglielo presente? Non se la sentiva, temeva che il Vastnor non capisse davvero l'importanza di quelle parole -a causa del suo stato- per questo le aveva tenute per sé: ma quando lo aveva visto aprirsi con lei, poco prima, ammettendo le sue insicurezze ed i suoi dubbi, aveva avuto il sentore che quello... sì, quello era il momento giusto.
Ed infatti, mentre proseguiva a spiegargli l'effetto che egli aveva non solo sul proprio umore, ma anche sulla percezione stessa della vita da parte sua, Camila poté notare che gli occhi sembravano più... accesi, forse lucidi, come se qualcuno vi avesse rimosso un velo che li aveva resi opachi fino a quel momento.

Da quando sto con te è come se il mondo avesse acquistato colore, e tutto è più bello, più luminoso... gli ostacoli sembrano più piccoli e facili da affrontare, e le cose belle ancora più entusiasmanti quando posso condividerle con te.
Sei il mio Lui, Ryan Angel Vastnor, perciò non ti permetto di pensare che io sia troppo per te, perché nessuno, paragonato a te, potrebbe esserlo, e te lo dice una che di uomini ne ha conosciuti!
E se provi a ribattere, giuro che ti ficco i biscotti alla cannella su per il...


Non riuscì a terminare il discorso, ma per la prima volta non le dispiacque affatto: Ryan la prese in contropiede e la baciò di slancio, con trasporto, con partecipazione; e la Aguilar non poté fare altro che abbandonarsi a quel contatto meraviglioso -lo era sempre e comunque, per lei- chiudendo gli occhi e avvicinandosi un poco di più al corpo dell'altro.
Le sembrava un sogno, perché nonostante quello non fosse il primo bacio tra loro... in un certo senso era un po' come se lo fosse: le labbra del Vastnor avevano più sapore, la sua mano accarezzava più dolcemente e l'altra stringeva più forte quella della sivigliana come se non volesse farla andare via; mentre lo baciava allungò anche lei la mano, e questa volta davvero per fargli una carezza, ritrovandosi così a sfiorare la guancia di lui... umida.
Non l'aveva mai visto piangere, in quasi un anno di conoscenza: arrabbiato, triste, pacato, distaccato, moderatamente felice, assonnato, eccitato... ma mai, in tutti quei mesi, aveva visto scendergli lacrime dagli occhi; si stava sfogando, lo capì anche lei, stava finalmente buttando giù tutti i muri e permettendo al cuore di soffrire e di vivere il dolore, così da poter al tempo stesso respirare... e guarire.

....

Lo guardò negli occhi, quando si staccarono, ed una volta tanto la bionda era senza parole: stava sorridendo, Ryan stava sorridendo per davvero, non un'espressione di circostanza o forzata, ma sincera e spontanea. Quello era il primo, vero sorriso che gli vedeva fare da quando lo conosceva.
E non era minimamente finita lì.

... Ti amo...

Nella mente della Aguilar si formò l'immagine del cuore di Ryan libero dai muri, crollati uno dopo l'altro, pronto per essere preso tra le braccia di Camila... e quest'ultima come uno stoccafisso -nello specifico senso del pesce- che boccheggiava come un'ebete con in mano, o meglio, nelle pinne, i famosi martello e scalpello.
... l'amava?
Cioè... l'amava?
L'aveva detto sul serio?
Finalmente si era arreso a quel sentimento?
Davvero Camila ce l'aveva fatta a farlo tornare a vivere?
Non sapeva come reagire, cosa dire o fare, quindi si lasciò guidare dall'istinto: lo abbracciò di slancio, fortissimo, quasi come se volesse strozzarlo, piangendo di gioia e ridendo per il medesimo motivo, aggrappandosi a lui e sussurrandogli in continuazione "ti amo". Anche se non l'aveva mai né ammesso né dimostrato, gli ultimi mesi in particolare erano stati molto difficili per la spagnola, innamorata di un uomo che sentiva di dover continuamente rincorrere: quelle due parole da lui pronunciate, quindi, furono come il metaforico permesso, per lei, di fermarsi, di non dover più correre, perché l'aveva raggiunto e da quel momento in poi avrebbero potuto camminare insieme, l'uno accanto all'altra, mano nella mano.
Si sentiva esausta, in un certo senso, e al tempo stesso viva, come non le era mai accaduto in tutta la sua vita.
Quando smise di stritolarlo in quell'abbraccio, tornò a guardarlo negli occhi, sorridente e piangente insieme.

... ero sicura di essere la tua Lei, ma avevo paura che tu non lo capissi mai... -tirò su col naso, dolce e romantica come sempre e forse anche di più, perché ora sentiva di poterselo permettere- Ti amo Ryan, ti amo da tanto e ti amerò sempre, stupido orsacchiottino mio!!!

E giù a piangere di nuovo, baciandolo ed abbracciandolo in sequenza, facendosi anche di qualche passo indietro così da poter cadere con lui sul divano, scivolando sui cuscini morbidi così da essere sovrastata da lui: era in assoluto, totalmente e senza alcun dubbio il pomeriggio più bello della sua vita.
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Messaggioda Ryan Angel » 14/09/2015, 23:12

... ero sicura di essere la tua Lei, ma avevo paura che tu non lo capissi mai...

In realtà non era stata una presa di coscienza avvenuta nel tempo, bensì istantanea, improvvisa e sorprendente.
Fino ad allora, Camila aveva contribuito a sciogliere un po' il ghiaccio intorno al suo cuore, abbracciandolo e gelandosi, ma rimanendo lì attaccata.
Ovviamente anche quella mossa aveva avuto una buona efficacia, ma mai, mai avrebbe potuto essere potente quanto quella confessione a pieno spirito.
Lui rappresentava per la spagnola la felicità, una fonte inesauribile di sorrisi e benessere, identità nella quale lui non si era mai identificato prima.
O meglio, durante il periodo con Veronique e con Hayley ci credeva, ma poi, poi, nei giorni seguenti, immerso nella solitudine, quella certezza era stata prima messa in dubbio, poi in discussione e poi considerata una emerita idiozia. Infine, eccola lì, la Aguilar, pronta a cambiare le carte in tavola con una maestria invidiabile. Tante avevano provato, tante avevano rinunciato, tante avevano ceduto, ma lei no, lei c'era riuscita, c'era riuscita davvero.

Ti amo Ryan, ti amo da tanto e ti amerò sempre, stupido orsacchiottino mio!!!

Te l'ho già detto che odio quel nomignolo, rompicoglioni del mio cuore!

Sorrise dolcemente e fece quella battuta innamorata, mentre sdraiato con lei sul divano si godeva quel momento forse mai veramente atteso.
Non ci sperava o credeva più, quindi perché aspettarlo? Ma quando qualcosa arrivava di improvviso e ti sconvolgeva in positivo l'esistenza non la si poteva non accettare con entusiasmo fuori dal comune. Ora davanti a Ryan il mondo era tornato a colori, colori vivissimi, con leggere tendenze maggiori di brillantezza sul giallo e rosso, i colori della bandiera spagnola. Le diede un altro bacio appassionato, stando vincolato a lei come se non volesse mai più lasciarla andare.
Adesso anche la stessa Aguilar poteva accorgersene: non era la stesso investigatore conosciuto mesi prima, né lo stesso visto pochi minuti prima.
Ora che aveva sbloccato finalmente quel suo benessere dell'anima, avrebbe visto immediatamente gli effetti del miracolo, non serviva nemmeno troppa pazienza. Difatti non appena ci fu qualche secondo di pausa tra un bacio e l'altro...

Mi dispiace di averti fatto penare tanto...
Sei la cosa più bella che mi potesse capitare nella vita...
La mia gelosia nei tuoi confronti è spropositata...
Ti amo, ti amo e ancora ti amo...


Pianse di nuovo, ma con delle lacrime più contenute, palesemente di gioia, mentre la faceva tirare un po' su e se la metteva a cavalcioni.
Gioioso, le posò le mani sui fianchi, stringendo appena, con un leggero accenno di possessione, poi risalì fino alle guance e la spinse ad avvicinarsi di nuovo col volto verso il proprio, baciandola di minuto in minuto, senza fermarsi, senza prendere troppo respiro, perché non gli serviva adesso che viveva di lei.
Non aveva mai preso così tanto l'iniziativa, anzi, spesso e volentieri in passato quando le dava un bacio era come preambolo al sesso o al limite perché lei lo sfiniva dopo un'ora di lamentele sul fatto che avrebbe tanto desiderato un bacio, mettendola quasi come una vaga ipotesi speranzosa.
In quell'istante invece, tutto nel linguaggio sia del corpo che del cuore aveva un atteggiamento differente, come quel bacio, sentito e vero, voluto.
Strofinando un po' il naso sul collo della ragazza, sospirò, odorando la sua pelle come se fosse l'aroma più bello che esistesse, tornando poi a guardarla.

... Quando mi fai conoscere la tua famiglia?
Non vedo l'ora.
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Messaggioda Camila » 15/09/2015, 21:00

Te l'ho già detto che odio quel nomignolo, rompicoglioni del mio cuore!

Era una battuta, l'avrebbe potuto comprendere anche se fosse stata sorda: tutto, nel comportamento di Ryan Angel era mutato, facendo comprendere a Camila che da quel momento in poi si sarebbe dovuta rapportare ad un uomo che, paradossalmente, non conosceva affatto... e non vedeva l'ora di cominciare quella nuova avventura con lui.
Era schiacciata tra il suo corpo ed il divano, in un abbraccio morbido e caldo, il punto migliore per bearsi del suo sorriso: un sorriso vero, un sorriso felice, un sorriso innamorato; l'aveva chiamata "rompicoglioni", come sempre... ma ora era tale per il suo cuore, ora poteva davvero considerarsi la sua ragazza, ora tutto sarebbe diventato come la Aguilar aveva sempre voluto, e il Vastnor le avrebbe finalmente permesso di prendersi cura del proprio cuore. Anzi, esso ormai era già suo, di quella bionda esasperante che l'aveva fatto innamorare.

Mi dispiace di averti fatto penare tanto...

Ne è valsa la pena... ti avrei aspettato tutto il tempo necessario, lo sai. -gli sorrise, accarezzandogli il volto, ancora incredula ma tanto, tanto felice.

Sei la cosa più bella che mi potesse capitare nella vita...
La mia gelosia nei tuoi confronti è spropositata...


Ah sì?
Perché non hai ancora visto quanto divento gelosa io, se qualcuna ti si avvicina...
-scherzava, ma fino ad un certo punto: lo si vedeva negli occhi di Camila, combattiva per natura, che se un'altra femmina avesse tentato di avvicinarsi a Ryan, sarebbero stati guai.

Ti amo, ti amo e ancora ti amo...

Non sai quante altre volte me lo dovrai ripetere... devi recuperare un sacco di mesi, tutti quelli nei quali ti ho amato io!

Cioè, praticamente, dalla prima volta in cui si erano incontrati, visto che per la Aguilar era stato un autentico colpo di fulmine, una botta al cuore in piena regola.
Mentre si metteva a cavalcioni su di lui, rise la spagnola, ricambiando i suoi baci con le mani che gli accarezzavano il petto, poi il collo, le guance, ed infine s'intrecciavano dietro al collo: quanto aveva dovuto pregarlo, in passato, per farsi baciare da lui? Ogni bacio era una sfida, un traguardo da raggiungere, e spesso... sì, spesso non lo otteneva nemmeno.
Ora, invece, baciarsi sembrava la cosa più naturale del mondo, come in effetti era tra due persone che si amavano e che formavano una coppia.

... Quando mi fai conoscere la tua famiglia?
Non vedo l'ora.


Strabuzzò gli occhi incredula, quasi boccheggiando: fino a dieci minuti prima, Ryan era ancora dell'idea che i genitori della Aguilar nemmeno dovessero sapere di lui -si era sempre limitata a dire loro che si stava "frequentando" con un uomo, infatti, senza mai entrare nel dettaglio- ed ora voleva conoscere non solo loro, ma l'intera famiglia?!

... io non so davvero cosa dire, sei...
Sei meraviglioso...


Se lo amava prima, quand'era mezzo vegetale, come avrebbe potuto non amarlo ora che era innamorato, felice, vivo?

Possiamo andare dai miei genitori la prossima settimana se vuoi, in fondo avevo già programmato di andarli a trovare... sarà una grandissima sorpresa per loro scoprire che il mio "frequentatore" non solo è in realtà il mio fidanzato, ma anche l'uomo più bello del mondo!

Ci avrebbe creduto, ora, che per lei era il più bello, il più intelligente, il più romantico, il più tutto? Attese una sua reazione, che fosse anche la semplice risposta alla sua proposta, dopodiché seguì l'istinto e permise allo sguardo di farsi più malizioso, come anche il sorriso sulle labbra che mantenne, comunque, parte della propria dolcezza.

So che tra un po' dovremmo tornare in agenzia... ma voglio farlo, adesso.

Avrebbe capito, l'uomo, l'urgenza nella voce della spagnola, e quel bisogno di fondersi con lui ora non solo per il sesso, come era sempre stato tra loro fino a quel momento... bensì per la volontà e il desiderio di fare l'amore?
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Messaggioda Marshall » 03/12/2015, 16:19

02 - 05 - 2111
Boston
Agenzia Investigativa "Atwood & Rosenberg"
Ore 09:30


In pratica voleva corromperti con... Quanto?

Circa 18.000 Galeoni.

Certo che ne aveva di traffici allora, per volerci azzittire con così tanto...

Ben ventidue diversi agganci, tra Ministero, Vigilanza, Servizio di Sicurezza dell'Albergo e Mafia Magica.
In altre parole stava mettendo su un impero al buio, che farabutto doppiogiochista.


Adesso invece?

Ha assunto Isaac Pendleton come difensore in causa.
Sarà davvero difficile riuscire a farlo rimanere in prigione, spero venga affrontato da uno dei due Montesquieu.


Non credo si lascerebbero sfuggire la possibilità di sconfiggere in aula Pendleton.
Capita raramente che venga sconfitto, specie nel suo campo migliore, ovvero la difesa dei criminali.


DLIN DLON

Mh?
Aspettiamo visite?
Rimettiti la maglietta, potrebbe essere un cliente.


Aaaahhh, tranquillo, è solo Caroline Priscilla!
Le ho detto di passare oggi per il colloquio di assunzione.


Immagine

Ah ecco, beh rimettiti ugualmente la maglietta, non sta bene che la accogliamo con te che stai...

A petto nudo?
Capirai, manco chissà che avesse da vedere, è come quando si va al mare!
E poi non la posso rimettere, è tutta sporca, Camila arriverà tra un'oretta portandomi un cambio.


Sì sì, come dici tu... Vado ad aprire, tanto non ti stai muovendo.

Sto sistemando i fascicoli che avevo in valigia, non vedi?!

Scosse il capo, Marshall Rosenberg, continuando il proprio operato, mentre Ryan Angel Vastnor si avviava verso la porta di sotto dell'ufficio aprendo e sorridendo cordialmente alla ragazza appena arrivata, assottigliando un attimo lo sguardo nel trovarsi di fronte una persona ben diversa da quella descritta diversi mesi prima dall'amico. In effetti, Marshall si era dimenticato di fargli presente l'immane cambiamento della O'Neill che ora sembrava più una specie di modella di Victoria Secret's Babbana che una normalissima ragazza irlandese come tante altre. Tuttavia si spostò per farla accomodare, invitandola seguirlo verso il piano di sopra, così da poter cominciare il colloquio che ella attendeva da molto, moltissimo tempo.

Piacere, io sono Edward, Edward Atwood.
Quindi tu sei la ex Tassorosso che Marshall ha perseguitato con indovinelli e rompicapi fin dai tempi della scuola.
Mi aveva fatto una tua descrizione sommaria ma devo ammettere che madre natura ha cambiato molto le carte in tavola.


Ehi!
Guarda chi si vede?!
Eccola qui la mia provetta detective! Fatti abbracciare!


L'omone di quasi un metro e novanta si avviò subito a petto nudo verso la bionda, abbracciandola e dandole due baci sulle guance, osservandola.
Era cresciuta ancora di più, facendosi sempre più bella, davvero un bocconcino prelibato per palati raffinati, ma di sicuro sapeva trattenersi, essendo fidanzato ed innamorato, un po' come Ryan stesso, meno interessato però all'aspetto estetico della O'Neill trovando comunque tanto giovane per lui.
Marshall la fece sedere su una delle poltroncine comode davanti alla propria scrivania, sedendosi poi sempre a petto nudo e spiegandole il perché di quella mise alternativa e da spiaggia. Poco dopo lo affiancò anche Ryan Angel: sembrava quasi una specie di esame orale dei M.A.G.O.

Allora, dicci un po': quali sono le tue prospettive nell'entrare nella nostra agenzia?
... Consegna pure il fascicolo degli studi di Hogwarts al mio collega, assieme ai certificati dei Master, così che possa controllare.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 03/12/2015, 22:32

[2 Maggio 2111 - Agenzia Investigativa "Atwood & Rosenberg", Boston - Ore 09:30]


Immagine


Caroline Priscilla O'Neill camminava per le strade di Boston, cercando l'indirizzo scritto sul biglietto da visita lasciatole da Marshall mesi e mesi prima. Era nervosa e agitata per il colloquio di lavoro che si sarebbe svolto fra pochi minuti, tanto è vero che non la smetteva più di toccarsi i capelli, cercando di sistemarli quanto più possibile. No, non era un tipo vanitoso, ma voleva fare una splendida figura di fronte a Marshall e sopprattutto al collega di lui, tale Atwood dell'Agenzia Investigativa. Non lo aveva mai visto nè ci aveva mai parlato, ma visto che i due uomini erano soci l'irlandese sapeva che avrebbe dovuto far colpo anche sull'altro investigatore per essere assunta all'interno dell'Agenzia.
Dopo mesi e mesi di attesa il suo Fulmine scalpitava a più non posso dentro di lei, crepitando tutta l'adrenalina e l'energia di cui Cappie era capace. Aveva scelto anche un vestiario consono al clima di Boston -un clima freddo da quello che aveva sentito dire- ovvero un vestito a balze nero e bianco, con bottoni decorativi, calze nere, scarpe parigine -le sue preferite, comode ed eleganti- e un cappotto verde chiaro per smorzare tutti quei colori scuri e darle un tocco di allegria. Dato che il fidanzato si divertiva più di lei a fare shopping, di tanto in tanto Cappie si concedeva qualcosa, come l'abito che indossava per quell'incontro.
Alla mano destra portava l'anello "Elogio del Mana", comprato qualche settimana prima nel nuovo negozio della Novak Store; al collo indossava il ciondolo MagiFortunato, perchè insomma, in certe occasioni, era meglio servirsi di un pizzico di fortuna per far sì che la giornata filasse liscia; la bacchetta era nascosta nella tasca interna del cappotto, mentre dentro la borsa Cappie aveva messo tutti i beni di prima necessità prima di uscire, compreso il suo Ermes, che la accompagnava sempre e dovunque anche se sottoforma di peluche.
Con queste premesse, la O'Neill suonò il campanello dello studio di Marshall, vedendosi aprire la porta, però, da un perfetto sconosciuto.

Buongiorno, mi chiamo Caroline Priscilla O'Neill e stavo cercando il signor Rosenberg...

Piacere, io sono Edward, Edward Atwood.

Ah signor Atwood! Piacere di conoscerla.

Quindi tu sei la ex Tassorosso che Marshall ha perseguitato con indovinelli e rompicapi fin dai tempi della scuola.
Mi aveva fatto una tua descrizione sommaria ma devo ammettere che madre natura ha cambiato molto le carte in tavola.


Eheheh... ehm, grazie!

Sapeva perfettamente che la natura non c'entrava assolutamente nulla con la sua presunta "crescita" ma ormai mentire era diventato l'ordine del giorno e per quanto a Cappie non facesse piacere, ci si adattò con molta tranquillità, sapendo di aver accettato un vincolo di segretezza che non poteva rompere. Arrossì appena sulle guance e sorrise imbarazzata, perchè le faceva ancora un effetto strano quando qualcuno notava quanto fosse diventata più adulta e più bella. Al tempo stesso però il nervosismo che l'aveva accompagnata fin dal momento in cui aveva lasciato casa di Axell si era attenuato un po', grazie all'atteggiamento disponibile e alla mano di Edward.
Salvo poi ritornare alle stelle quando si ritrovò di fronte un Marshall a petto nudo e pronto a stritolarla in un abbraccio pelle contro pelle.

Ehi!
Guarda chi si vede?!
Eccola qui la mia provetta detective! Fatti abbracciare!


Ciao Marsha....aaall!

Questa volta non potè proprio evitare di arrossire completamente, anche se Cappie tentò di smorzare il tutto con una risata nervosa ed una battuta che le uscì fuori spontanea dalle labbra.

Qualcuno ti ha rubato la maglietta?
Oppure sei uscito da casa senza?


Era ancora rossa come un pomodoro in volto, come se la vecchia Cappie -in quello- non fosse mai cambiata del tutto. Si scompigliò i capelli e poi si accomodò sulla sedia che le indicò il suo investigatore numero uno, provando a non lasciarsi distrarre dal suo fisico allenato e da urlo.
Meno male che il suo ragazzo non era da meno!

Allora, dicci un po': quali sono le tue prospettive nell'entrare nella nostra agenzia?

Se venissi assunta, mi aspetto di imparare il mestiere di investigatore privato, possibilmente cercando di arrivare al tuo stesso livello.
Non so se sia possibile dire che la verità è una vocazione, ma credo che per me sia così.
Inoltre tu sai che c'è un altro motivo che mi spinge a farlo...
- ovvero la scomparsa del padre, ancora rimasta in ombra- e non so se lo hai fatto presente anche al signor Atwood.

Non aveva bisogno di mantenere segreta una cosa del genere: sperava di poter lavorare con Marshall, ma anche con Edward e questo significava che fra loro tre non dovevano esserci segreti, non quelli non necessari almeno. In ogni caso, se Ryan Angel si fosse dimostrato all'oscuro delle motivazioni della O'Neill, la ragazza si sarebbe affrettata a spiegarle in maniera seria e scandendo per bene tutte le parole, apparendo agli occhi di chi la conosceva -quindi Marshall- molto nervosa e tesa rispetto al suo atteggiamento abituale.

... Consegna pure il fascicolo degli studi di Hogwarts al mio collega, assieme ai certificati dei Master, così che possa controllare.

Sì, eccolo qui.

Estrasse dalla borsa il fascicolo con tutta la documentazione che attestava i M.A.G.O. presi dalla O'Neill ad Hogwarts, note disciplinari, attività extracurriculari come il Coro, i Master conseguiti l'anno prima e per ultimo il corso di specializzazione sui Vampiri che le aveva consigliato Marshall, su richiesta della stessa Cappie.

Scusatemi, sono un po' nervosa eheh.
Credo di aver improntato questi ultimi anni della mia vita a diventare un'investigatrice e spero tanto di poter fare questo percorso insieme a voi...


Sapeva che Marshall l'avrebbe accettata ad occhi chiusi, ma Edward? Non restava che attendere per scoprirlo.
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Messaggioda Marshall » 05/12/2015, 22:48

Ciao Marsha....aaall!
Qualcuno ti ha rubato la maglietta?
Oppure sei uscito da casa senza?


Ho avuto un inseguimento all'interno di una fabbrica alimentare, nella sezione degli scarti.
In pratica ti ho detto tutto: non puoi immaginare il grasso, lo sporco e il sangue animale che mi è finito sulla maglia che portavo.
Ho chiesto la cortesia alla nostra informatrice di portarmi un cambio passando da casa, lì avrebbe trovato la mia fidanzata.
Spero non ti scandalizzerà vedermi così, ahahah!


La fece accomodare alla poltrona di fronte alla scrivania, mettendosi poi anche lui tranquillo e beato con affianco il proprio socio in affari.
Da quando Ryan Angel aveva incontrato Camila, la sua vita era migliorata nettamente, così come anche il rapporto con il Rosenberg.
Quando sembrava che fosse Marshall quello più soddisfatto dei due, il Vastnor aveva sorpreso tutto e tutti tramutando la sua vita in una bella favola.
Camminava almeno dieci centimetri sopra il terreno quando stava assieme a lei e tutti se ne accorgevano tranne lui, che scemo.
Camila Aguilar non aveva solo trovato l'uomo giusto da avere accanto per sempre, ma aveva anche reso per sempre quell'uomo felice e soddisfatto.
Tralasciando comunque le questioni amorose e sentimentali del collega, il Granada diede il via al colloquio, facendosi intanto passare i vari fascicoli.

Se venissi assunta, mi aspetto di imparare il mestiere di investigatore privato, possibilmente cercando di arrivare al tuo stesso livello.
Non so se sia possibile dire che la verità è una vocazione, ma credo che per me sia così.
Inoltre tu sai che c'è un altro motivo che mi spinge a farlo... e non so se lo hai fatto presente anche al signor Atwood.


Sono un uomo immensamente discreto, ragazza mia.

Raccontami pure, Caroline Priscilla, ti ascolto.

Ed, chiamala Cappie, altrimenti facciamo notte!

Va bene se ti chiamo per soprannome, Caroline Priscilla?

... Oh guarda, è quasi ora del tè!

Ryan sbuffando appena divertito lanciò un'occhiataccia verso Marshall, pregando la O'Neill di iniziare ad illustrare l'altro motivo per il quale ella stava aspirando alla carriera di investigatrice privata. Nel corso dei successivi minuti, quindi, la ex Tassorosso fece presente il mistero intorno alla morte del padre, dopo una scomparsa improvvisa e nessuna traccia ritrovata dai vari Auror che avevano lavorato al caso. Lo sguardo e la voce di lei erano molto fermi, ma nascondevano sensazioni e sentimenti a lungo lasciati andare come fiumi in piena. Evidentemente la ragazza stava imparando a tenere a bada le emozioni soltanto da poco e quello non poteva che essere un bene, soprattutto in un lavoro come quello.

Scusatemi, sono un po' nervosa eheh.
Credo di aver improntato questi ultimi anni della mia vita a diventare un'investigatrice e spero tanto di poter fare questo percorso insieme a voi...


A parte che, mi spiace molto per il tuo papà. Sono certo che fosse una persona eccezionale.
D'altronde, da quel che hai raccontato, posso anche comprendere che avessi un legame strettissimo con lui.
Ci tengo però a precisare che lavorando qui potrai comunque dedicare un tempo molto ristretto a questa faccenda.
Apprendere un mestiere occupa energie e pratica, pratica ed energie. Non potrei mai concederti il lusso di lavorare ad un solo caso, capisci?


Su questo do' ragione ad Edward.
Prima di tutto non avrai le basi fondamentali per muoverti in questo ambiente per almeno i prossimi tre anni.
A parte ciò, se ti dovessi distrarre dal tuo obiettivo finale per motivi personali, saremmo costretti a licenziarti.
Scusa la schiettezza, ma credo sia giusto mettere subito in chiaro ogni cosa.


Attese una eventuale risposta da parte della biondina, prima di lasciare nuovamente la parola a mister Atwood.

Hai svolto diversi master, immagino suggeriti dal mio socio.
Sei uscita con una buona media scolastica ma... Leggo un richiamo disciplinare al terzo anno.
Di cosa si tratta esattamente?


Entrambi tornarono a fissarla curiosi e attenti, aspettando che ella desse spiegazioni e delucidazioni precise e dettagliate.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 05/12/2015, 23:43

Ho avuto un inseguimento all'interno di una fabbrica alimentare, nella sezione degli scarti.
In pratica ti ho detto tutto: non puoi immaginare il grasso, lo sporco e il sangue animale che mi è finito sulla maglia che portavo.
Ho chiesto la cortesia alla nostra informatrice di portarmi un cambio passando da casa, lì avrebbe trovato la mia fidanzata.
Spero non ti scandalizzerà vedermi così, ahahah!


Per fortuna che Marshall era sempre rimasto lo stesso: forse perchè quando lo aveva incontrato Cappie aveva solo sedici anni, ma l'investigatore privato si era da subito guadagnato la sua fiducia e il suo affetto, un attaccamento che spesso e volentieri aveva fatto ingelosire Jorge in passato. Adesso non erano più dei ragazzini e la O'Neill -pur avendo solo 18 anni- ne aveva viste talmente tante di cose strane da essere cresciuta più della sua età e da saper riconoscere quando una persona diventava un punto fermo nella propria vita.
Il Rosenberg lo era, un punto fermo, ma in un campo specifico: l'investigazione privata. E la O'Neill faceva molto affidamento su di lui affinchè le trasmettesse le sue stesse conoscenze e la rendesse capace di svolgere quel tipo di carriera.

Se venissi assunta, mi aspetto di imparare il mestiere di investigatore privato, possibilmente cercando di arrivare al tuo stesso livello.
Non so se sia possibile dire che la verità è una vocazione, ma credo che per me sia così.
Inoltre tu sai che c'è un altro motivo che mi spinge a farlo... e non so se lo hai fatto presente anche al signor Atwood.


Sono un uomo immensamente discreto, ragazza mia.

Raccontami pure, Caroline Priscilla, ti ascolto.

Ed, chiamala Cappie, altrimenti facciamo notte!

Va bene se ti chiamo per soprannome, Caroline Priscilla?

... Oh guarda, è quasi ora del tè!

Rise anche lei insieme ai due uomini, ringraziando mentalmente il Rosenberg per essere così allegro e scherzoso anche quando lei, invece, si sentiva sotto pressione.

Cappie è un po' il mio secondo nome, quindi sì può chiamarmi in questo modo.

Disse prima di spiegare per filo e per segno a Ryan Angel il motivo che l'aveva spinta a scegliere quella carriera per sè stessa. Non vedeva alcun motivo di nascondere la scomparsa/morte di suo padre, dato che era un'informazione facilmente rintracciabile leggendo le edizioni dei quotidiani pubblicati durante il periodo della sua scomparsa. La O'Neill faceva sempre un po' di fatica a controllare le proprie emozioni quando parlava del padre, ma dato che il Fulmine aveva minato seriamente la sua stabilità emotiva -durante i primi sei mesi- era stata costretta ad imparare a forza a controllarsi, riuscendo quindi in seguito a parlare di quella personale tragedia senza per forza farsi venire gli occhi lucidi dal pianto.

Scusatemi, sono un po' nervosa eheh.
Credo di aver improntato questi ultimi anni della mia vita a diventare un'investigatrice e spero tanto di poter fare questo percorso insieme a voi...


A parte che, mi spiace molto per il tuo papà. Sono certo che fosse una persona eccezionale.

Sì lo era, almeno per me.

D'altronde, da quel che hai raccontato, posso anche comprendere che avessi un legame strettissimo con lui.

Esattamente.
Perderlo è stato come perdere una parte importante e vitale di me...


Ci tengo però a precisare che lavorando qui potrai comunque dedicare un tempo molto ristretto a questa faccenda.
Apprendere un mestiere occupa energie e pratica, pratica ed energie. Non potrei mai concederti il lusso di lavorare ad un solo caso, capisci?


Su questo do' ragione ad Edward.
Prima di tutto non avrai le basi fondamentali per muoverti in questo ambiente per almeno i prossimi tre anni.
A parte ciò, se ti dovessi distrarre dal tuo obiettivo finale per motivi personali, saremmo costretti a licenziarti.
Scusa la schiettezza, ma credo sia giusto mettere subito in chiaro ogni cosa.


Ho passato la fase nella quale pensavo a questo mestiere solo come un mezzo per scoprire la verità su mio padre.- rispose con la stessa schiettezza mostrata prima dai due uomini, facendo poi un profondo respiro. Tre anni erano tanti e lei era una persona molto poco paziente, ma sapeva che questo era meglio di nulla e scoprire la verità anche fra vent'anni era decisamente una prospettiva migliore che morire nell'ignoranza più totale -Quando ho detto che la verità per me è una vocazione non ho mentito.
Mi rendo conto sempre più spesso che odio i segreti e i misteri, specie quelli importanti come la morte di mio padre.
Se posso arrivare a far sì che un giorno un'altra ragazza non passi attraverso il calvario che ho passato io, allora mi sentirò veramente in pace con me stessa.


Un intento altruistico, ma era fatta così la O'Neill, sempre pronta a pensare al prossimo e non solo a sè stessa. Come la Gilda sarebbe diventata per lei una missione, così quel lavoro l'avrebbe aiutata non solo a mantenersi, ma anche a fare del bene, o almeno questa era la sua visione ottimistica della cosa.
Aveva ancora molto da imparare, ma i due uomini avrebbero saputo capire che lei era ancora una ragazza, che si affacciava solo in quel momento sulla vastità del mondo.

Hai svolto diversi master, immagino suggeriti dal mio socio.

Esatto, più qualcuno che ho preferito seguire per mio gusto personale.

Sei uscita con una buona media scolastica ma... Leggo un richiamo disciplinare al terzo anno.
Di cosa si tratta esattamente?


Tanto amava la verità quanto odiava doverla nascondere. Forse in questo era fin troppo martire, ma Cappie quando non lo vedeva necessario odiava mantenere segreti. Oltre al fatto che prima i due uomini avessero saputo dei guai combinati durante la scuola, prima avrebbero potuto valutare se prenderla o meno nella loro agenzia.

Si è trattata di una bravata da tredicenni che ha rischiato di mettere in pericolo... l'intera scuola...

Non voleva indorare la pillola in nessun modo, ma si poteva notare perfettamente quanta vergogna provasse ancora Cappie nel rievocare quei ricordi. Spiegò come si svolsero i fatti all'epoca in cui aveva solo tredici anni e lei e Jorge erano degli incoscienti pronti a gettare la propria vita alle ortiche. Di come si fossero trovati a litigare e a duellare all'interno della Foresta Proibita, dell'incontro con i cuccioli di mezzodrago e di quello che successe in seguito quando quattro professori andarono contro la madre dei due cuccioli per ucciderla e mettere in salvo tutti loro.
Se aveva imparato a trattenere le emozioni quando parlava di suo padre, diverso fu il discorso per quella vicenda, perchè nulla di ciò che aveva fatto l'aveva mai fatta vergognare tanto in vita sua.

E' stata una lezione durissima, ma non completamente assorbita...
Marshall è già a conoscenza di tutto, ma immagino che per discrezione non le abbia raccontato nulla.
Io non voglio iniziare questo lavoro nascondendo tutti gli errori che ho fatto in passato. E' giusto che venga giudicata anche per le mie bravate.
Dovrebbe esserci un secondo richiamo disciplinare in quel fascicolo, ma il professor Vastnor ha preferito non far risultare nulla per non precludere a me e ai miei compagni qualsiasi carriera lavorativa.


Ignara di star parlando proprio col fratello minore di Sandyon, Cappie raccontò quindi anche della disavventura avvenuta nell'Ottavio Piano, questa volta con minor vergogna rispetto al disastro combinato al suo terzo anno scolastico. Sapeva di aver fatto una grossa minchiata, ma sapeva anche che qualcosa di buono, da tutta quella storia, era uscito fuori: ovvero che l'alchimista era stato salvato e poteva finalmente concludere la sua vita fuori dalla sua prigione.
Era triste pensare in realtà che se non fosse diventato mezzo pazzo e non avesse scambiato Victoria per la figlia defunta, probabilmente avrebbe preferito marcire nel luogo dove lo aveva rinchiuso Donald.
Ma Cappie sperava che una vita libera fosse sempre una vita migliore di quella condotta prigioniero di un Lich.

E questo è tutto.
Alla fine il professore mi ha anche restituito la spada...


Ma del discorso fatto all'interno dell'ufficio di Difesa preferì tacere, in quanto privato e confidenziale fra lei e Sandyon.
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Caroline Priscilla
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Messaggioda Marshall » 12/12/2015, 22:08

Sei uscita con una buona media scolastica ma... Leggo un richiamo disciplinare al terzo anno.
Di cosa si tratta esattamente?


Si è trattata di una bravata da tredicenni che ha rischiato di mettere in pericolo... l'intera scuola...

I due investigatori si fissarono l'un l'altro per alcuni secondi, prima di invitare la ragazza a proseguire e a raccontare nel dettaglio cosa fosse effettivamente successo qualche anno prima, durante il terzo anno ad Hogwarts. Il raccontò non durò moltissimo, anche perché Caroline Priscilla era piuttosto svelta nelle chiacchiere, così tanto che qualche volta Ryan le chiese anche di rallentare, ripetere una frase oppure bere un po' d'acqua e poi riparte. Sembrava parecchio nervoso, glielo si leggeva in faccia. Marshall, non sapendo l'accaduto proprio come il socio, fu inizialmente scioccato e basito, con un sopracciglio alzato in puro segno di perplessità assoluta: cosa cavolo aveva combinato la bionda apparentemente innocua di fronte a loro? Senza considerare poi che fino a qualche tempo prima ella appariva ancora più innocente e tenera, invece aveva rischiato di mandare la scuola in pasto a delle bestie giganti senza controllo.

... Complimenti...

... Concordo...

E' stata una lezione durissima, ma non completamente assorbita...
Marshall è già a conoscenza di tutto, ma immagino che per discrezione non le abbia raccontato nulla.
Io non voglio iniziare questo lavoro nascondendo tutti gli errori che ho fatto in passato. E' giusto che venga giudicata anche per le mie bravate.
Dovrebbe esserci un secondo richiamo disciplinare in quel fascicolo, ma il professor Vastnor ha preferito non far risultare nulla per non precludere a me e ai miei compagni qualsiasi carriera lavorativa.


... Ok.
Vuoi illustrarci anche quest'altra epopea?


Ascolta attentamente socio, è una avventura davvero niente male!

Nei minuti successivi, anche il racconto inerente all'ottavo piano di Hogwarts venne espresso in velocità e nervosismo. Per Ryan fu abbastanza semplice ricollegare quella faccenda ad una simile vissuta dal fratello maggiore ai tempi della scuola con Tyslion. Anche quei due erano penetrati nell'ottavo piano senza però fregarsene del prigioniero ed uscendo, anche perché nessuno dei due si era preso la briga di scoprire di più a proposito di quel luogo misterioso, rivelando quindi una specie di prigione di un pover'uomo che invece la O'Neill aveva deciso di aiutare e salvare assieme al suo affiatato gruppetto di emergenza. Terminata anche quella storia, sia l'uno che l'altro investigatore si misero a braccia conserte, rimuginando su quanto sentito e facendo un po' mente locale per cercare di far tornare tutti i tasselli al loro posto e ragionando anche sulla ragazza davanti a loro, una ragazza effettivamente temprata da tantissime peripezie ma che, si sperava, avesse smesso di mettersi nei pasticci di proporzioni epiche e simili a quelli trascorsi.

E questo è tutto.
Alla fine il professore mi ha anche restituito la spada...


Ma non mi dire...

Quelle parole, apparentemente senza un significato effettivo per la irlandese, per Marshall assunsero un connotato abbastanza comico.

Perfetto perfetto, adesso che non hai più segreti con noi, direi che sia meglio passare alle domande più importanti.
Terremo da conto questo simpatico excursus scolastico e tra l'altro bisognerà capire se con questa condizione burocratica tu possa accedere ad un posto specifico di copertura.


Qualora ella avesse chiesto di cosa si trattasse...

Un posto di copertura è un lavoro secondario che, integrandosi alla tua carriera come investigatrice, ti garantisce una specie di facciata per il Mondo Magico.

Una copertura, per dirla in termini più semplici.
Io ad esempio sono un Auror Sole d'Oro, mentre il mio collega è un Agente Speciale ed un Pugile nel mondo babbano.


Anche se il mio secondo lavoro lo svolgo più come una passione.

Certo, a dire il vero puoi anche cercare di trovare una occupazione che concili un tuo piacere ma ti consigliamo vivamente di cominciare con qualcosa che possa accostarsi velocemente al tuo ruolo vero all'interno della società.

Ad ogni modo, ne parleremo con maggiore approfondimento solo una volta deciso se assumerti o meno.

Successivamente, Ryan si fece anche passare il certificato medico e l'assicurazione magica del Ministero per infortuni sul lavoro.
Era tutto quanto in regola, per fortuna Marshall l'aveva informata preventivamente di tutto ciò che gli serviva.

Dunque... Il mio socio mi ha detto che ti ha sottoposto a diversi giochi di logica nel corso di questi anni per temprarti e mantenere in allenamento il tuo cervello, giusto? Perfetto... Allora direi che possiamo passare al test vero e proprio. Marshall, le fornisci gentilmente carta e penna?

... Ah, sapevo che l'avresti detto!
D'accordo... Ecco a te Cappie, ecco svelato il motivo di tutto il tuo allenamento.


Il Rosenberg l'aveva preparata adeguatamente in tutti quei mesi proprio perché sapeva che il test principale di Ryan per entrare a far parte dell'agenzia investigativa era proprio uno di quegli indovinelli, giochi o enigmi ai quali era stata sottoposta nelle svariate lettere ricevute di quando in quando.
Come faceva a saperlo? Semplice: aveva dovuto risolvere pure lui un gioco di logica!

Ti fornisco esattamente un'ora per risolvere questo caso fittizio.
Non puoi fare domande di alcun genere e dovrai stare in quella stanza, chiusa e in completo silenzio.
In compenso potrai usufruire di tutto il cibo e le bevande che ci sono, contenta?


Però puoi scriverti e appuntarti tutto.
Se necessario Edward ti ripeterà i vari passaggi, vero?


Va bene, ma solo perché ci tieni tanto a lei...

Marshall fece un mezzo sorriso più sereno, tornando a guardare la bionda e facendole un occhiolino, alzandole il pollice.

Pronta?
Quando vuoi, iniziamo...


Aspettò quindi che Caroline Priscilla gli desse il via, prima di cominciare a spiegare l'enigma passo dopo passo, con calma e scioltezza.

Una sera quattro esploratori di nome Jack, Cal, Bruce e Omar si accampano separatamente lungo la riva di un fiume.
Wilson, un quinto esploratore accampato da tutt'altra parte comunicava via radio con gli altri nel corso della notte.
Quando, a partire dalle 10.30 di sera, non ha più ricevuto risposta da Omar, ha parlato con gli altri esprimendogli la sua preoccupazione.
Al mattino Omar viene trovato morto: è stato assassinato.
Le prove sulla scena del crimine evidenziano che l'assassino è arrivato all'accampamento di Omar con una barca dal fiume.
Jack, Cal e Bruce avevano tutti accesso a una canoa la notte precedente.
Wilson sospettava che uno dei tre avesse ucciso Omar, ma dai fatti seguenti ha potuto eliminare due dei tre dalla lista dei sospettati:

Omar è stato ucciso nel suo accampamento prima delle 10.30 la notte precedente; è stato sparato ed è morto all'istante.
Il killer è andato all'accampamento di Omar e tornato al suo con la canoa.
L'accampamento di Jack era più vicino alla foce del fiume rispetto a quello di Omar, quello di Bruce più vicino alla fonte e quello di Cal dall'altra riva del fiume, di fronte a Omar.
Ci volevano almeno 80 minuti per ciascuno dei tre per andare e tornare dall'accampamento di Omar con la canoa.
Il fiume ha una forte corrente.
Wilson ha ricevuto risposte alle chiamate radio a queste ore:

Da Omar: 9.15
Da Jack: 8.15, 9.40 e 10.55
Da Cal: 8.20, 9.45 e 11.00
Da Bruce: 8.25, 9.50 e 11.05

Dimmi, Cappie, quale dei tre non si può eliminare dalla lista dei sospettati?
... La saletta relax si trova lì, vicino alla porta di ingresso sulla destra.
Buon ragionamento, ci vediamo tra un'oretta.


Forza, so che puoi farcela!
A dopo!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 15/12/2015, 0:28

Parlare del suo passato e in particolar modo dei guai in cui si era cacciata durante il periodo ad Hogwarts, non fu semplice per la O'Neill, che però ci mise tutta la volontà di far sapere ai suoi futuri -si sperava- capi tutto ciò che avrebbero potuto scoprire a loro volta un giorno, stando semplicemente a contatto con lei. L'irlandese era stata un vero peperino ai tempi della scuola e pur avendo corretto molti dei suoi atteggiuamenti sconsiderati, altri tuttavia erano rimasti, alimentati anche dal suo essere ora una Ignis del Fulmine. Certo questo non avrebbe potuto raccontarlo nè a Edward nè a Marshall, per questo si limitò invece a far presente delle sue "imprese" - bravate- in maniera che i due uomini potessero giudicare loro stessi quanto fosse giusto e fattibile prenderla sotto la loro ala protettiva.
Il Rosenberg in realtà aveva già dimostrato molta fiducia in lei e pazienza, ma il socio in affari che cosa avrebbe detto? Il suo giudizio -per quel che ne sapeva Cappie- valeva tanto quanto quello di Marshall.

Perfetto perfetto, adesso che non hai più segreti con noi, direi che sia meglio passare alle domande più importanti.
Terremo da conto questo simpatico excursus scolastico e tra l'altro bisognerà capire se con questa condizione burocratica tu possa accedere ad un posto specifico di copertura.


Di copertura?

Un posto di copertura è un lavoro secondario che, integrandosi alla tua carriera come investigatrice, ti garantisce una specie di facciata per il Mondo Magico.

Una copertura, per dirla in termini più semplici.
Io ad esempio sono un Auror Sole d'Oro, mentre il mio collega è un Agente Speciale ed un Pugile nel mondo babbano.


Davvero?

Anche se il mio secondo lavoro lo svolgo più come una passione.

Certo, a dire il vero puoi anche cercare di trovare una occupazione che concili un tuo piacere ma ti consigliamo vivamente di cominciare con qualcosa che possa accostarsi velocemente al tuo ruolo vero all'interno della società.

Allora credo di dover escludere l'Auror...- anche perchè, come gildata, le era negato l'accesso a quella carriera essendo le Gilde, per loro natura, neutrali.

Ad ogni modo, ne parleremo con maggiore approfondimento solo una volta deciso se assumerti o meno.

Annuì, di nuovo nervosa perchè ancora una volta le veniva fatto presente che era tutto in gioco, che tutto poteva cambiare da un momento all'altro. Credeva che non ci fosse altro da aggiungere, a parte tutte le certificazioni che Marshall le aveva detto di preparare preventivamente e che consegnò nelle mani del socio. Ora doveva solo lasciare che i due investigatori si consultassero, decidendo se prenderla o meno, giusto?
A quanto pare no, c'era ancora una sorpresa in ballo per la O'Neill.

Dunque... Il mio socio mi ha detto che ti ha sottoposto a diversi giochi di logica nel corso di questi anni per temprarti e mantenere in allenamento il tuo cervello, giusto? Perfetto... Allora direi che possiamo passare al test vero e proprio. Marshall, le fornisci gentilmente carta e penna?

... Ah, sapevo che l'avresti detto!
D'accordo... Ecco a te Cappie, ecco svelato il motivo di tutto il tuo allenamento.


Guardò per un attimo spaesata Ryan e poi Marshall, arrivando a comprendere infine che la vera prova per poter essere presa al lavoro come investigatrice sarebbe stato un gioco di logica, da risolvere in un tempo limitato.

Ti fornisco esattamente un'ora per risolvere questo caso fittizio.
Non puoi fare domande di alcun genere e dovrai stare in quella stanza, chiusa e in completo silenzio.
In compenso potrai usufruire di tutto il cibo e le bevande che ci sono, contenta?


Però puoi scriverti e appuntarti tutto.
Se necessario Edward ti ripeterà i vari passaggi, vero?


Va bene, ma solo perché ci tieni tanto a lei...

Grazie...

Disse con riconsocenza verso il Rosenberg: non credeva che l'uomo si fosse veramente affezionato così tanto a lei, addirittura da prepararla nel corso del tempo a quella prova. Marshall ci teneva davvero che lei potesse accedere alla carriera assieme a loro e Cappie -pur di non deluderlo- avrebbe fatto di tutto affinchè fosse così. In realtà le sarebbe bastato risolvere l'indovinello che le propose poco dopo Ryan Angel, ma per quello ci avrebbe messo tutto l'impegno possibile.

"Una sera quattro esploratori di nome Jack, Cal, Bruce e Omar si accampano separatamente lungo la riva di un fiume.
Wilson, un quinto esploratore accampato da tutt'altra parte comunicava via radio con gli altri nel corso della notte.
Quando, a partire dalle 10.30 di sera, non ha più ricevuto risposta da Omar, ha parlato con gli altri esprimendogli la sua preoccupazione.
Al mattino Omar viene trovato morto: è stato assassinato.
Le prove sulla scena del crimine evidenziano che l'assassino è arrivato all'accampamento di Omar con una barca dal fiume.
Jack, Cal e Bruce avevano tutti accesso a una canoa la notte precedente.
Wilson sospettava che uno dei tre avesse ucciso Omar, ma dai fatti seguenti ha potuto eliminare due dei tre dalla lista dei sospettati:

Omar è stato ucciso nel suo accampamento prima delle 10.30 la notte precedente; è stato sparato ed è morto all'istante.
Il killer è andato all'accampamento di Omar e tornato al suo con la canoa.
L'accampamento di Jack era più vicino alla foce del fiume rispetto a quello di Omar, quello di Bruce più vicino alla fonte e quello di Cal dall'altra riva del fiume, di fronte a Omar.
Ci volevano almeno 80 minuti per ciascuno dei tre per andare e tornare dall'accampamento di Omar con la canoa.
Il fiume ha una forte corrente.
Wilson ha ricevuto risposte alle chiamate radio a queste ore:

Da Omar: 9.15
Da Jack: 8.15, 9.40 e 10.55
Da Cal: 8.20, 9.45 e 11.00
Da Bruce: 8.25, 9.50 e 11.05"


Dimmi, Cappie, quale dei tre non si può eliminare dalla lista dei sospettati?
... La saletta relax si trova lì, vicino alla porta di ingresso sulla destra.
Buon ragionamento, ci vediamo tra un'oretta.


Forza, so che puoi farcela!
A dopo!


A dopo!

Si chiuse all'interno della saletta, con carta penna e tutto il dolciume disponibile per poter ragionare e rispondere correttamente alla domanda. Si sedette comoda, togliendosi il cappotto e prendendo in mano la penna con la quale iniziò ad elencare tutte le condizioni -secondo lei fondamentali- che l'indovinello le aveva posto per trovare il sospettato assassino.

-La vittima è stata uccisa prima delle 10:30
-Il killer è andato all'accampamento di Omar e tornato al suo con la canoa
-Rispetto ad Omar, i tre sospettati si trovano:
Jack alla foce del fiume
Cal di fronte ad Omar, sull'altra sponda
Bruce vicino alla sorgente del fiume
-Il tempo di andata e ritorno per l'accampamento di Omar è di 80 minuti per tutti e tre
-Il fiume ha una forte corrente


Poi, su un altro pezzo di carta, riscrisse con maggior chiarezza l'ultima ora alla quale Omar aveva risposto alla chiamata radio e, di seguito, quelle dei suoi compagni.

Omar: 9:15
Jack: 8.15, 9.40 e 10.55
Cal: 8.20, 9.45 e 11.00
Bruce: 8.25, 9.50 e 11.05


Che cosa poteva dedurre, nell'immediato, rileggendo tutte le informazioni? Intanto la diversa difficoltà dei tre sospettati nel raggiungere l'accampamento della vittima: Jack, quello più vicino alla foce, era il sospettato che avrebbe dovuto risalire la corrente, mettendoci molto di più ad andare che a tornare; per Bruce, vicino alla sorgente, sarebbe stato un gioco da ragazzi raggiungere Omar, ma non altrettanto il ritorno. Cal, invece, avrebbe impiegato lo stesso quantitativo di tempo e di sforzi per andare e tornare, quindi era molto plausibile che potesse essere stato lui...

Ma non spiegherebbe perchè proprio lui.

C'erano difatti altri indizi che sicuramente non andavano trascurati. Perchè darle gli orari precisi delle chiamate se non per farle comprendere che era con essi che avrebbe trovato la soluzione? Poteva prendere come punto di riferimento l'ora nella quale Omar non aveva risposto alla chiamata di Wilson, ovvero le 10:30. Da qui, Cappie fece un'altra riga sotto il foglio provando a fare una stima del tempo che gli altri ci avrebbero impiegato a partire dalla loro seconda chiamata per raggiungere la vittima.

Omar non risponde alla chiamata delle 10:30
Jack dalle 9.40 fino alle 10.30 impiega 50 minuti. Rimangono 30 minuti per tornare.
Cal dalle 9.45 fino alle 10.30 impiega 45 minuti. Rimangono 35 minuti per tornare.
Bruce dalle 9.50 fino alle 10.30 impiega 40 minuti. Rimangono 40 minuti per tornare.


Perchè tutti e tre, secondo l'indovinello, ci avrebbero messo all'incirca 80 minuti. Tuttavia qualcosa non quadrava: calcolando i minuti rimanenti dopo le 10:30, i tre sospettati sarebbero arrivati tutti e tre all'incirca dopo cinque minuti dalla risposta effettiva all'ultima chiamata di Wilson. In più Bruce era impossibile che bruce ci mettesse gli stessi minuti sia ad andare che a tornare, dato che si trovava vicino alla sorgente. Questo significava solo una cosa: che c'era un errore nel ragionamento della O'Neill.

Aaaaah dannazione!

Era già passata mezz'ora e non poteva perdere altro tempo. Ma necessitava di una pausa, di zuccheri e di qualcosa da bere, per questo si servì di succo di zucca e di qualche crostatina al cioccolato, masticando lentamente e riflettendo. Forse il suo errore era stato non calcolare la prima chiamata alla quale i tre sospettati avevano risposto. Sì ma in che modo poteva essere fondamentale? Cappie masticava e rimuginava, masticava e rimuginava febbrilmente a tutte le varie ipotesi.

Intanto Cal ci impiega lo stesso tempo ad andare e tornare, il che significa che sono 40 minuti all'andata e 40 al ritorno. Questo presuppone che gli altri due quindi ci abbiano impiegato...uhm... Jack all'incirca 60 ad andare e 20 a tornare e Bruce 20 ad andare e 60 a tornare. Però, manca ancora qualcosa...

Un particolare fondamentale, che fino ad allora era sfuggito all'irlandese ma che si trovava invece proprio sotto ai suoi occhi. E per fortuna, non dovette aspettare troppo, prima di trovare la strada giusta.

E' morto prima delle 10:30, ma la sua ultima risposta è stata alle 9.15!

Questo significava che Omar sicuramente era stato ucciso dopo quell'orario, un dopo che poteva consistere anche in cinque minuti dopo. Di conseguenza, avrebbe dovuto iniziare a contare i minuti da molto prima. Si risedette, prendendo di nuovo la penna in mano, cancellando l'ultima ipotesi fatta e disegnando un nuovo schema con tutte le informazioni nuove al suo interno.

Cal è quello che impiega lo stesso quantitativo di tempo.

Cal: A/R= 40/40


Quindi se lui è partito dopo le 8.20, e ci ha messo 40 minuti ad arrivare da Omar, vuol dire che deve essere arrivato da lui per le... 9.00! E questo significa che non può essere stato lui!

Perchè si supponeva che fosse stato Omar a rispondere alla chiamata di Wilson alle 9:15, per cui doveva essere ancora vivo prima di quell'orario.

Adesso tocca a Jack e Bruce.
Bruce è quello che ci impiega di meno ad andare da Omar, ipoteticamente 20 minuti su 80...


Bruce: A/R= 20/60


Quindi, se è partito dopo la sua prima chiamata alle 8.25, sarà arrivato lì intorno alle... 8.45! Ancora troppo presto.

Sentiva l'adrenalina crescere in corpo, perchè sapeva di essere sempre più vicina alla risoluzione dell'enigma e questo alimentava ancora di più il suo elemento. Controllò il proprio orologio da polso, rendendosi conto che mancavano davvero pochissimi minuti allo scadere dell'ora.

Jack è quello che ci impiega di più. Partendo alle 8:15 e mettendoci 60 minuti buoni per arrivare dalla vittima, si farebbero esattamente le 9:15!
E avrebbe avuto tutto il tempo poi di ritornare al proprio accampamento, giungendo cinque minuti prima che Wilson lo chiamasse via radio per la seconda volta!


Aveva trovato la soluzione proprio allo scoccare dei sessanta minuti, quando Marshall e Edward entrarono all'interno della stanza, mentre lei li fissava con un enorme sorriso raggiante.

La risposta alla tua domanda è: Jack è l'unico dei tre che non si può togliere dalla lista dei sospettati.
La motivazione è molto semplice: Omar è stato ucciso prima delle 10:30, ma la sua ultima risposta è stata alle 9:15. Si puù ipotizzare quindi che sia stato ucciso poco dopo quell'orario.
I sospettati impiegano tutti e tre 80 minuti per arrivare dalla vittima, ma in modo diverso: Cal, trovandosi dalla parte opposta dove si trovava Omar, ne impiegherebbe 40 per andare e 40 per tornare. L'esatta metà.
Jack, invece, è quello che fa più fatica perchè si trova vicino alla foce del fiume, quindi dovrebbe risalirlo tutto combattendo contro la corrente: facciamo un 60 o 70 minuti ad andare e un 20 o 10 minuti a tornare.
Bruce invece si troverebbe agevolato all'andata e non al ritorno, perchè è vicino alla sorgente, quindi lo stesso di Jack ma al contrario: lui ci impiegherebbe 20-10 minuti ad andare e 60-70 minuti a tornare.
Se partiamo a calcolare il tempo che intercorre fra la loro prima chiamata e la seconda, avremmo questo risultato:
Cal, che ha risposto alle 8.20, dopo 40 minuti si troverebbe da Omar alle 9 spaccate, quindi può essere eliminato dalla lista perchè fino alle 9:15 Omar era ancora vivo.
Bruce, la cui ultima chiamata alla radio risale alle 8.25, arriverebbe da Omar alle 8.35 o se preferite alle 8.45, sempre e comunque troppo presto. Quindi anche lui è fuori dalla lista.
Jack è l'unico che, partendo dalle 8.15, arriverebbe da Omar esattamente 60 minuti dopo la sua chiamata. Se ipotizziamo che ha impiegato 70 minuti, allora è arrivato da lui intorno alle 9.20, uccidendolo e tornando esattamente 10 minuti prima della seconda chiamata di Wilson alla radio.
Quindi per logica Jack è l'unico sospetto veramente certo.
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Messaggioda Marshall » 22/12/2015, 23:10

... Beh, era rimasto molto poco!

Vuoi dire che non aveva lasciato quasi niente di ciò che c'era prima?
Camila è veramente matta, ahahah!


Sssshhh, non ridere così forte, potresti distrarre la ragazza!

Oh giusto!
... Ma tu come l'hai presa?


Un po' male.
Le ho fatto presente che mi dispiaceva, un po' perché alcune di quelle cose avevano un valore affettivo e poi...
... Poi insomma, avrei preferito fare determinate scelte drastiche con lei.
Tornare a casa e trovare casa ridisegnata e cambiata da cima a fondo è deprimente!


Sì forse quello è vero.
Cioè, io lo capisco molto poco perché non mi interessa molto l'arredamento ma so che tu a certe cose ci tieni, quindi...


Però sai, poi ti guarda con quegli occhi speranzosi, un po' dolci, un po' furbi... E allora tutta la rabbia se ne va.

La cara Aguilar sarebbe stata in grado di far desistere Voldemort dalla conquista del mondo magico, con le sue espressioni!

Hai proprio ragione...

Ehi, sveglia!
Certo che ormai sei proprio innamorato.


Sì, decisamente... Mentre tu?

Pure io ovviamente!
Se continuiamo così, penso che tra non molto le chiederò di fare il grande passo.


... Eh ti capisco...

... SCUSA?!

SSSSHHHHHHH!

Ah giusto!
Dannazione!
... Che significa "ti capisco"?!


La risposta alla tua domanda è: Jack è l'unico dei tre che non si può togliere dalla lista dei sospettati.

Sia Ryan che Marshall si voltarono di improvviso, osservando Caroline Priscilla appena tornata dalla stanza relax.
Ridendo, scherzando e chiacchierando erano trascorsi ben 57 minuti, quindi quasi il tempo totale a disposizione per la risoluzione del test.
A quanto sembrava, la O'Neill non solo aveva salvato temporaneamente Ryan dalla sua uscita scottante, ma inoltre aveva pure trovato l'apparente soluzione.

Mh... Va' avanti.

Spiega passo per passo come mai sei giunta a questa conclusione.

La motivazione è molto semplice...

Fu così che la ex Tassorosso si mise a spiegare tutto il ragionamento effettuato per arrivare alla verità, dimostrando di aver analizzato praticamente tutti i fattori che solitamente un investigatore non doveva mai tralasciare, ovvero le condizioni, le tempistiche, i luoghi e le probabilità. In altre parole, Marshall aveva trovato un elemento molto valido e Ryan se ne stava convincendo di secondo in secondo, sorridendo leggermente verso il socio.

... Quindi per logica Jack è l'unico sospetto veramente certo.

D'accordo, torna pure a sederti.

Edward Atwood attese quindi che la ragazza prendesse posto di nuovo di fronte ad entrambi. Giovane, intelligente, deduttiva, induttiva e capace di far lavorare il cervello anche in condizioni di stress. Naturalmente era appena all'inizio e necessitava di crescere, ma proprio in quanto giovane, forniva ottime speranza per un miglioramento celere sotto tanti e diversi aspetti professionali.

La tua risposta è esatta, complimenti.
Marshall aveva delle grandi aspettative nei tuoi confronti e tu le hai confermate, senza dubbio.
E' chiaro che, come ben immaginerai, impiegare 57 minuti su una scena di un delitto così semplice è un tempo ancora molto lungo, ma semplice potrà esserlo per noi, non certo per una principiante quale ad ora sei tu. Dovresti quindi essere contenta delle qualità e capacità raggiunte fino a questo momento.
Quindi per quel che mi riguarda puoi considerarti effettivo nuovo elemento lavoratore all'interno della nostra agenzia.
Tu cosa ne pensi socio?
Vuoi illustrarle le sue future mansioni?


Io ne penso che avevo già intuito la grinta e l'impegno di questa ragazza già anni fa.
Hai una forza di volontà incredibile e sono sicuro che sfruttandola per questa carriera, ti renderà grandi soddisfazioni.
Per quanto riguarda le illustrazioni sul tuo piano di lavoro futuro, posso dirti fin da subito che osserverai un periodo di segreteria ed affiancamento silenzioso per i prossimi sei mesi circa. Affiancamento silenzioso vuol dire che ci seguirai durante i casi ma non avrai voce in capitolo e non potrai in alcun modo porci domande o interrompere le indagini. Dovrai solo osservare come lavoriamo e come ci rapportiamo versi i clienti e verso i sospettati, imparando lentamente ma con costanza, senza mai dimenticare di curare l'aspetto puramente manuale che è quello della segreteria. Di tanto in tanto potremo darti qualche specifico esercizio da svolgere e ti preghiamo di fidarti di noi anche quando determinati esercizi ti appariranno un po' assurdi.


L'idea migliore è che tu ti trasferisca qui in città.
Vedo dai tuoi documenti che risulti residente ancora con tua madre.
Cerca di trovare una soluzione adeguata a questa faccenda in tempi brevi, ok?


DLIN DLON

Sicuramente questa sarà Camila.
Lei è la nostra informatrice ufficiale.
E' un bene che sia arrivata adesso, così posso presentartela.
Scusate un momento, torno subito.


Ryan quindi si alzò in piedi e si avviò verso le scale che conducevano al piano di sotto e poi all'atrio dell'agenzia, lasciando Cappi e Marshall da soli.
Non appena il socio si allontanò, l'omaccione raggiunse la biondina e le fece battere il cinque in segni di vittoria e conquista, sorridendo contento.
Sperava davvero di poterle garantire quel posto, un giorno.

YEAH!
Hai visto!?
Ce l'hai fatta, ci sei riuscita!
Sei contenta o no?
Non preoccuparti per la sistemazione, c'è un piccolo appartamento al piano terra di questo palazzo, disabitato da anni.
Essendo una struttura piuttosto signorile e costosa, nessuno l'ha mai voluto perché ha dimensioni ridotte, pensa, 37 mq, un buco.
Inoltre è accatastato come "uso magazzino", in parole povere parlando col proprietario potremo ottenere un affitto da ridere!


Aveva pensato proprio a tutto, il Rosenberg, ma in quanto detective aveva la mente abituata a fare calcoli e conti ancora prima degli altri.
Nel frattempo, il socio più grande andava ad aprire la porta, accogliendo la fidanzata con un bacio a fior di labbra ed un sorriso gioioso di vederla.
Ella in mano aveva il famoso cambio per Marshall, almeno così poteva evitare di ricevere i clienti della giornata a petto nudo.

Ehi... Quanto mi sei mancata... Sei una meraviglia.
Vieni, ti devo presentare il nostro nuovo acquisto.


Dopo aver condotto quindi Camila al piano di sopra, lasciò che le due femmine si avvicinassero e salutassero.

Lei è Caroline Priscilla O'Neill, da oggi la nostra nuova apprendista, per ora in veste di segretaria ed osservatrice silenziosa.

... Ehi, aspettate un attimo!
Ah, tra l'altro, grazie del cambio, Cami, so che sono irresistibile così ma non voglio far sfigurare il tuo fidanzato!


Ah... Ah... Ah...
Beccati questa!


Immagine

Sì... sì, niente male!
Ma chi è meglio, eh Cappie?
Tu almeno puoi dare un giudizio non di parte!


Ma per favore!
E' tua amica da quando stava ancora a scuola!


Lo canzonò Ryan Angel, rimettendosi la maglietta dopo aver scherzato.

Torniamo a parlare di cose serie?
Che illuminazione ti era venuta?


Giusto!
Pensavo... E se come lavoro di copertura Camila la facesse entrare nella sua agenzia?
Alla fine Cappie è una bella sventola, ci metterebbe poco a farla assumere!


... Mh... Lo sai che non hai tutti i torti?
Tu Camila che ne pensi? Corrisponde ai requisiti?


La cosa bella è che nessuno si era ancora interessato nel chiedere alla povera ragazza se le andasse bene fare la escort.
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Marshall
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