[tahoma]
29 Settembre - Grand Canyon - ore 5.45Cos'era l'istinto se non la fiamma che ardeva indomita nell'anima di ogni Ignis che si rispettasse?
Impulsività, carattere indomito e irreprensibilità, superate solo dalla voglia di mettersi in gioco e non arrendersi mai, di fronte a nulla.
Yamato Kusanagi nella sua vita si era arreso qualche volta, in gioventù, da ragazzo giovane, adolescente e ingenuo.
Aveva versato lacrime, aveva riguardato al passato chiedendosi il perché di tanta stupidità, consolato dalla famiglia, da chi era più saggio di lui e successivamente dalla donna che, accanto a sé, lo accompagnò per molti anni fino al momento della morte in battaglia.
Quel lutto non fece altro che mostrargli la luce del Sole con ancor più nitidezza, risvegliando uno spirito razionale non necessariamente contenuto che lo aiutasse a guardare in faccia la realtà e saper valutare quando era possibile risvegliare il suo indomito e selvaggio spirito.
Ricco di tutti i consigli ricevuti, delle filosofie apprese e delle esperienze propedeutiche passate, l'Ignis Elios fu molto più elastico nel decidere di contattare una persona incontrata tempo prima, una Druida per la precisione, chiedendole di vedersi e scambiare di nuovo quattro chiacchiere in un posto voluto da lei, senza restrizioni, senza limitazioni, tanto si era dimostrata abbastanza arguta da capire quali potessero essere i luoghi più adatti a passare del tempo al Capo della Gilda del fuoco e dei fulmini.
Infatti, quando l'orientale vide giungere l'ultima lettera fondamentale, sorrise con leggerezza nel constatare che
Nanée, quello il nome della figlia del Mana, era perfettamente in grado di accontentare entrambe i gusti.
Giusto l'orario di incontro lo fece accigliare perplesso e sorpreso, ma non fu un problema, adorava l'alba, era uno degli attimi migliori per osservare la maestosità del suo simbolo: il Sole.
Non mancò di vestirsi nel suo stile inconfondibile, già potuto osservare al loro primo incontro.
Un completo di colore nero: pantaloni classici, scarpe di pelle con cinturino e fibbia d'argento, camicia nera a maniche lunghe lasciata fuori e cinta di cuoio nero con fibbia sempre d'argento. Capelli sciolti e mossi, per dare quel tocco più libero e naturale, chiedendosi se le sarebbe piaciuto.
A differenza della donna, preferì comparire direttamente sulla vetta della grande roccia: le avrebbe mostrato le sue abilità atletiche in un'altra occasione, qualora ce ne fosse stato il caso e la possibilità.
Una volta arrivato, il fuoco dentro di sé prese ad aumentare con intervalli regolari, segno che un altro fuoco, molto potente e vivo in un altro cuore, lo stava chiamando, indicandogli dove posare lo sguardo.
In ogni caso, non fece in tempo a girarsi, perché la voce della Druida giunse al suo udito leggermente prima, facendolo voltare lentamente con il corpo che, manco a farlo a posta, si frapponeva tra lei e i raggi solari, così che sembrasse che partissero da lui.
E finalmente i miei occhi possono godere della vista del Sole...Una vista attesa forse fin troppo a lungo...
E' assurdo inoltre pensare che possa esistere in natura qualcuno in grado di oscurare la lucentezza di quella stella...
Malgrado ciò, sono costretto a ricredermi.In effetti, la figlia del Mana era a dir poco stupenda: un modo di vestire così spontaneo, sensuale senza volerlo e meritevole di mettere in risalto non solo le forme della donna ma anche il suo carattere selvaggio e degno dell'appellativo di Druido.
Soltanto adesso, Yamato si accorse che la persona incontrata mesi fa, quella fotografa così discreta e professionale, altri non era che la maschera ben costruita di una creatura molto diversa, capace di fondersi in due mondi ma sapendo sempre quale far predominare davvero.
L'uomo fece qualche passo avanti, raggiungendola, soffermando lo sguardo sulle sue mani, non solo eleganti ma anche affusolate e grandi, con unghie spesse e lucenti, lisce, di suo immenso gradimento.
Ricercò infatti proprio quella parte del corpo, tendendo la propria per aiutarla, in un gesto voluto esclusivamente allo scopo di sfiorarla, ad alzarsi in piedi, fissandola negli occhi e spostandosi di poco sulla destra così da tornare a farla illuminare dal vero e autentico Sole.
Come stai?
Hai nascosto gli altri quattro elementi così bene da risultare quasi impercettibili.
Non staranno forse troppo stretti, stipati in un piccolo angolo?[/tahoma]