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Quartier Generale dei Servizi Segreti del Ministero Luogo di lavoro dei Sicari e dei Profiler
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da Nylea » 20/11/2014, 18:02
Eh no, mi dispiace, questa volta non te ne vai, ci puoi scommettere!
Mai, mai nella sua vita aveva guardato qualcuno tanto male quanto stava guardando Venser in quel momento, dopo che il ragazzo l'aveva praticamente spinta all'indietro per non farla uscire dalla porta: non si capiva chi dei due fosse il più arrabbiato, e si poteva ipotizzare, in quel momento, che se anche lo stesso Cole fosse entrato in quella stanza, con tutto che apparteneva a lui, avrebbe ritenuto più saggio andarsene e lasciarli soli.
Sai che ti dico? Questa volta hai davvero rotto i coglioni!
Ah, io ti ho rotto i coglioni?!
Tu chiedi a me che cosa mi dice il cervello? Tu lo chiedi a me?
Sì, lo sto chiedendo a te!
A me passa per il cervello che se voglio farmi una fottuta maglietta da tenere in casa per smorzare la tensione e il nervosismo dato dal fatto che al momento non sono nient'altro per te che qualcosa di lontanamente vicino ad un ragazzo che potrebbe interessarti, allora lo faccio, cazzo!
Ma non la metti per andare a lavoro e non la fai vedere in giro, cazzo! - replicò lei altrettanto arrabbiata; certo, Venser non aveva confermato di averla mostrata per il Ministero, ma non avendolo nemmeno smentito la Herbert fu portata a credere che qualcuno l'avesse vista.
Se voglio dire chi è che mi fa impazzire e che mi dà una spinta maggiore nel venire a lavorare qui ogni giorno, lo dico, cazzo!
No, non lo dici sapendo quanto a me dia fastidio! - possibile che non lo capisse? - Hai idea di quanto mi debba sforzare ogni fottuto giorno per passare il più possibile inosservata, così da evitare di mandare gente in ospedale? E tu vai in giro a sbandierare che ti piaccio?! Era così necessario giustificarti con una cretina che ti rompe i coglioni facendo il mio nome?!
A Nylea non piaceva essere al centro dell'attenzione, era una cosa che odiava: già stare al Ministero la rendeva claustrofobica, figuriamoci ritrovarsi a dover ascoltare le battutine degli Auror che non perdevano occasione per punzecchiarla; per questo non riusciva a stare calma di fronte a quella maglietta, o alla leggerezza con cui Venser ammetteva di provare dei sentimenti per lei all'intero Ministero, non era meglio tenerle per sé certe cose?
Mi vieni a chiedere se penso sia un gioco? Se credo di essere spiritoso? I giochi non vanno avanti per quasi un anno, Nylea, quindi no, non sto giocando, per la Trama! Penso di essere spiritoso, forse sì, ma con me stesso, perché io sono una persona spiritosa ed anche allegra, ed è anche per questo che sotto sotto ti piaccio, anche se non lo vuoi ammettere!
Sbuffò, prima di osservare irritata - a causa dei discorsi precedenti - la foto che il ragazzo aveva nel portafoglio... e che aveva se stessa come soggetto.
Certo che me la tengo la maglietta e ne vado anche fiero, come mi tengo anche questa e sai perché? Vuoi saperlo? Non te ne frega niente?
...
Beh te lo dico lo stesso... perché sono fottutamente innamorato di te, mi hai capito?! Ho una tua freccia appoggiata su un mobile della mia camera ed un libro illustrato appositamente dedicato ai Fossa!
Tu hai una mia freccia?!
Al libro sui fossa ci sarebbe arrivata con calma, ora riusciva solo a pensare che se aveva una freccia in meno nella faretra era perché quella mancante ce l'aveva lui.
Mi spiace di averti fatto del male, mi spiace di averti delusa per l'ennesima volta. Posso comprendere il tuo fastidio e il tuo risentimento per un comportamento avverso alla tua indole, ma non ti permetto assolutamente di minimizzare o ridicolizzare quello che provo per te, perché dei due quello che ogni sera va a dormire dicendoti buonanotte da lontano sono io! Vuoi andare? Vattene pure! Non temere, alla prossima troia che incontrerò per strada dirò che è stata soltanto una cotta momentanea e che adesso mi interessa un'altra ragazza, così la tua privacy sarà salvata e non dovrai più sentirti attaccata da persone che non conosci e che ti giudicano senza nemmeno provare a scoprirti un po', come ho fatto io e come ha fatto il Capitano ben prima di me, infatti è proprio per questo che ci hai conquistati e ci siamo affezionati, seppur in modo diverso...
Lo osservò in silenzio, studiando il suo volto e i sentimenti che in esso si leggevano.
Ti avverto, non ce la farei a sopportare una delle tue velenose punture sarcastiche e acide. Quindi se è questo che avresti in riserbo per me ora, ti conviene andartene senza dire una parola. Ti chiedo ancora scusa per il male che ti ho fatto, lasciami da solo a prendermela con me stesso per essermi giocato un'uscita con Nylea Herbert, che diventerà un nome fasullo per l'intero Ministero al più presto, te lo garantisco.
... non ho mai letto un libro sui fossa.
Sì, Nylea Herbert aveva un modo tutto suo per stemperare l'atmosfera, originale quanto la sua personalità; incrociò le braccia al petto e fece dei respiri profondi, così da calmarsi e riordinare le idee. Non che pensasse di avere torto, assolutamente, ma proprio perché teneva a Venser più che a qualsiasi altra persona - Cole escluso - stava cercando di ragionare con lucidità e fare qualche passetto verso di lui.
E potevi anche dirmelo di esserti preso una mia freccia, sai quanto ci tengo.
Non a caso chiunque altro avesse provato a prendergliene una sarebbe già morto.
Comunque, ormai, quel che è fatto è fatto, e non ha senso che ritratti quello che hai già detto. E poi... - attimo di pausa - non mi va che tu dica che hai un interesse per un'altra ragazza. Neanche se è un interesse fasullo.
Era gelosa di lui. Venser avrebbe capito quanto importante e speciale fosse, quel sentimento?
Ma non puoi fare quello che cazzo ti pare quando vengo messa di mezzo anche io, capito? Non lo accetto, non lo tollero, e giuro che la prossima volta che una puttana qualsiasi mi viene a rompere i coglioni prima mando all'ospedale lei e poi vengo a prendere a pugni te. Ci siamo capiti?
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da Venser » 21/11/2014, 21:45
... non ho mai letto un libro sui Fossa.
Se vuoi te lo presto, io ormai lo conosco a memoria.
E potevi anche dirmelo di esserti preso una mia freccia, sai quanto ci tengo.
Rischiando di dovertela restituire e perdere così uno degli oggetti che più mi ricordano di te? Lo so, è ridicolo, non saresti la prima a prendermi in giro per una cosa simile...
Lysa lo aveva preso per il culo una infinità di volte ormai, chiedendogli anche se ci si masturbasse con quella freccia, ogni tanto. La coinquilina mercenaria aveva un modo un po' più rude di far capire all'amico che si doveva dare una svegliata, ma si vedeva che ci teneva a lui e alla sua felicità, soprattutto da quando stava appresso ad una preda difficile come la Herbert. Per lui ormai non era più una questione di conquista, o forse non lo era mai stata. La guardava e gli veniva voglia di stringerla, di baciarla, sì anche di farci del gran sesso. Ispirato completamente da lei, la faceva diventare oggetto di conversazione giornaliera ad ogni cena con Isabelle, finendo irrimediabilmente per essere insultato pesantemente e bonariamente da tutte e due.
Comunque, ormai, quel che è fatto è fatto, e non ha senso che ritratti quello che hai già detto. E poi... non mi va che tu dica che hai un interesse per un'altra ragazza. Neanche se è un interesse fasullo.
Quella che aveva appena sentito era gelosia? Beh di sicuro era qualcosa di molto simile, troppo simile, tanto da spingere il ragazzo a voltarsi lentamente verso il Caporale per guardarla negli occhi a tratti fra l'interrogativo e il sorpreso. Il cuore batteva più forte, non poté far nulla per impedirlo e sinceramente nemmeno ne aveva voglia. Tornò maggiormente eretto col busto, inspirando profondamente, fissando la ragazza con le braccia incrociate che pareva un poco in difficoltà nel dover parlare e rivelare delle verità così delicate e imbarazzanti su se stessa. Fece un passo in sua direzione, avvicinandosi e nel contempo togliendosi la maglietta, così che lei non dovesse vederla e di conseguenza risentire il fastidio precedente. Anche se stava a petto nudo non gli importava, voleva sapere cosa altro l'arciera avesse da dire.
Ma non puoi fare quello che cazzo ti pare quando vengo messa di mezzo anche io, capito? Non lo accetto, non lo tollero, e giuro che la prossima volta che una puttana qualsiasi mi viene a rompere i coglioni prima mando all'ospedale lei e poi vengo a prendere a pugni te. Ci siamo capiti?
Fu un lampo di istinto indescrivibile, un comportamento dettato dal desiderio di lei e dal bisogno di contatto con le sue labbra. Portando le mani dietro il collo della Sicaria con i pollici che sfioravano le guance, Venser tentò di darle un bacio improvviso, così, senza pensarci o rifletterci. All'interno di quell'attimo folle e potenzialmente suicida, il ragazzo annuì come a voler confermare di aver capito le precedenti volontà di Nylea, non smettendo però baciarla, inizialmente in modo molto casto e innocente e successivamente con un poco più di passione e trasporto, questo fino a quando lei avesse voluto e glielo avesse concesso. Quando i suoi occhi si riaprirono e le loro labbra si separarono, il Tenente le allontanò le mani dal corpo e lasciò le braccia lungo i fianchi, esaminando le reazioni di lei.
D'accordo: la tua privacy sarà al primo posto. Però adesso ho anche io una richiesta per te: una volta per tutte, vuoi diventare la mia ragazza o no?
Forse era stato un po' troppo diretto ma ormai aveva capito che con una ragazza come la Herbert bisognava comportarsi in quel modo. Sperare che un input in tal senso provenisse da lei era pressoché da idioti, quindi era necessario che prendesse lui in mano la situazione e cercasse di darle una smossa, che fosse in un senso o in un altro. Venser era consapevole che si stava giocando il tutto per tutto, ma era altresì consapevole che da un momento all'altro avrebbe avuto un esaurimento nervoso e con il lavoro che faceva non poteva permetterselo. Lui voleva Nylea Herbert, desiderava soltanto lei, era giunto il momento che lei questo lo capisse e se lo mettesse bene in testa, magari iniziando pure a farsi un'idea di quanta grinta il ragazzo fosse in grado di produrre al solo scopo di conquistarla.
Io sono innamorato di te. Tu ancora non provi questi sentimenti, però ti piaccio, non neghiamolo. C'è gelosia da parte mia, da parte tua e fisicamente siamo attratti e parecchio, io ti giuro, non sai che ti farei! I presupposti ci sono tutti, smettiamola di rimanere in sospeso, è stancante e non ci porta da nessuna parte, sei d'accordo?
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da Nylea » 21/11/2014, 22:00
Rischiando di dovertela restituire e perdere così uno degli oggetti che più mi ricordano di te? Lo so, è ridicolo, non saresti la prima a prendermi in giro per una cosa simile...
Si era preso una sua freccia e se la conservava nella propria camera... assurdo! E magari romantico, anche se sarebbe stato difficile ammetterlo per una come Nylea Herbert: fatto stava che, in qualche modo, Venser sembrava assolutamente deciso a non arrendersi con lei, sbattendo contro tutti i muri che lei gli metteva davanti e buttando giù ad una ad una tutte le porte che proteggevano il suo cuore. Ce n'era ancora di strada da fare prima di arrivare al fulcro dello spirito della Sicaria, naturalmente, ma non sarebbe stato difficile per il Tenente cogliere quei piccoli passi in avanti che evidentemente aveva fatto... come il far arrivare Nylea ad ammettere di essere un pochino - giusto un filo, eh - gelosa di lui, e piuttosto irritata all'idea ch'egli andasse in giro ad inventarsi una cotta per un'altra ragazza, anche se del tutto fasulla. Braccia al petto, la Herbert era evidentemente in difficoltà, e trovò più semplice ritornare sui binari dell'incazzatura precedente e sottolineare come, se le fosse ricapitato da farsi disturbare da un'altra come la Ranger, avrebbe preso provvedimenti nel suo modo preferito, prima con lei e poi con lui: la sua idea era quella di essere abbastanza arrabbiata da fargli entrare in testa il concetto e chiudere, sostanzialmente, il discorso... ma Venser aveva tutt'altra idea.
... !!!
In un secondo, la Sicaria si ritrovò con le mani dell'altro ai lati del collo e la sua bocca sulla propria, in un bacio del tutto inaspettato: mugugnando di fastidio - non le piacevano i baci in pubblico - lentamente si lasciò tuttavia andare al momento, chiudendo piano piano gli occhi e muovendo le labbra e la lingua con quelle di lui, almeno per un paio di minuti buoni.
D'accordo: la tua privacy sarà al primo posto.
Bene, se non altro l'hai cap--
Però adesso ho anche io una richiesta per te: una volta per tutte, vuoi diventare la mia ragazza o no?
Cosa?!?
Lei, Nylea Herbert... la sua ragazza? Ma era forse impazzito?! Lei... lei non poteva essere la sua ragazza, non aveva la minima idea di come si facesse ad essere "la ragazza di qualcuno" ... perché diavolo le aveva fatto una domanda del genere?
Io sono innamorato di te. Tu ancora non provi questi sentimenti, però ti piaccio, non neghiamolo.
Si morse il labbro con forza, ma non tentò di negare l'evidenza: per quanto ancora la costernasse ammetterlo, Venser Laghoon le piaceva davvero, come mai nessuno prima - Cole compreso, visto che si trattava di un "piacere" ben diverso.
C'è gelosia da parte mia, da parte tua e fisicamente siamo attratti e parecchio, io ti giuro, non sai che ti farei! I presupposti ci sono tutti, smettiamola di rimanere in sospeso, è stancante e non ci porta da nessuna parte, sei d'accordo?
Io... non sarei mai la fidanzata che tu vuoi. - rispose dopo un lungo attimo di silenzio Se anche ti dicessi di sì, qui dentro non vorrei comunque che ci fosse nulla di... romantico, tra noi. Niente baci, niente paroline dolci... mi sentirei a disagio, non mi verrebbe naturale, e alla lunga lascerei perdere tutto nonostante i miei sentimenti per te.
Sospirò, in difficoltà, passandosi una mano tra i capelli biondi.
... carezze. Possiamo... farci una carezza ogni tanto, quando lavoriamo. Ma niente più di questo.
E per lei era già una concessione enorme, quasi quanto il membro del suo superiore.
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da Venser » 22/11/2014, 15:45
Io... non sarei mai la fidanzata che tu vuoi.
Scusa, come fai a sapere che fidanzata voglio io? Spiegati meglio...
Se anche ti dicessi di sì, qui dentro non vorrei comunque che ci fosse nulla di... romantico, tra noi. Niente baci, niente paroline dolci... mi sentirei a disagio, non mi verrebbe naturale, e alla lunga lascerei perdere tutto nonostante i miei sentimenti per te.
Cioè, mi stai dicendo che nonostante io ti piaccia e ti troveresti bene con me... se io volessi qualche bacio o qualche attenzione più romantica da parte tua, andrebbe a finire che ti perderei?
... carezze. Possiamo... farci una carezza ogni tanto, quando lavoriamo. Ma niente più di questo.
...
A dirla tutta Venser non si aspettava sicuramente una Nylea da fidanzata tutta coccole e amorevolezza, ma nemmeno una specie di suora o lo stesso pezzo di ghiaccio conosciuto fino a quel momento. Era comunque utile ricordare che lei non aveva alcuna esperienza nello stare con qualcuno e quindi, forse, col tempo, avrebbe potuto anche cambiare idea, accorgendosi che certi atteggiamenti potevano anche farle piacere. Ma se non fosse stato così? Se comunque avesse sempre preferito rimanere nell'ombra, nascondendo quel rapporto come se fosse chissà quale disgrazia, a Venser sarebbe andato bene allo stesso modo? Lei parlava di carezze, una carezza ogni tanto, che nel suo vocabolario significava ogni due o tre ore circa, poi in teoria c'era anche da capire un'altra cosa fondamentale...
... Per quanto riguarda invece fuori di qui? Quando siamo io e te da soli, potremo concederci qualcosa di più di una carezza ogni tanto?
Più che un fidanzamento quello gli sembrava un contratto legale con clausole e postille, non sapeva se mettersi a ridere o a piangere. Non aveva mai dovuto definire l'andamento di un rapporto sentimentale con una ragazza, anzi, a dirla tutta non appena si metteva insieme a qualcuna, ella gli si attaccava subito al braccio ed assumeva i tipici rapporti della fidanzata generica, come era avvenuto con la sua ex storica ad esempio, Regina Jones. In quel momento tra l'altro gli venne in mente che non l'aveva ancora contattata per andarsi a bere una cosa assieme. Gli dispiaceva aver perso ogni contatto dopo l'incidente e la Setta, si sarebbe dovuto far perdonare, ma per quell'istante accantonò quel pensiero, d'altronde non era nulla di altrettanto importante alla faccenda con il Caporale Herbert.
Io comunque... posso dirti che sì, mi sta bene quello che mi hai detto, quello che mi imponi. Non sei una ragazza come tutte le altre, non voglio pretendere qualcosa che non ti riuscirebbe naturale. A me basta sapere che sei mia, poi tutto il resto può passare in secondo piano.
Si stava quindi accontentando di quelle poche scintille di affetto che lei si sentiva di donargli nel quotidiano. Lysa sicuramente lo avrebbe preso in giro anche per quello, mentre Belle avrebbe preferito pensare di festeggiare per il fidanzamento, trovando le parole giuste per donare all'amico un poco di ottimismo. Quelli erano i casi nei quali avere una migliore amica divisa in due era comodo e salutare per la sua psiche. Bene, adesso come adesso quindi si trovavano sul luogo di lavoro, quindi dovendo seguire le indicazioni pattuite, Venser avrebbe dovuto assumere un comportamento normale e professionale nei confronti della Herbert, con le solite punte di amicizia dimostrate fino ad allora e non sospette. Tolse la protezione sonora dalla stanza e liberò i vetri, tanto non c'era più nulla da nascondere.
Immagino anche che, a parte il Capitano, nessuno dovrà sapere di noi due, giusto? Non preoccuparti, non è una polemica, mi serve solo per adeguarmi e capire come muovermi, tutto qui.
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da Nylea » 22/11/2014, 17:23
Lei. E lui. Fidanzati. Non sapeva se ridere o piangere a quel pensiero. Per intendersi, Venser le piaceva eccome... ma non era proprio in grado di fare la fidanzata, non quella classica con cui sbaciucchiarsi in pubblico, sussurrarsi paroline dolci e tenersi per mano; sul posto di lavoro, soprattutto, Nylea non avrebbe mai sopportato certi atteggiamenti intimi: già faceva fatica a sorridere ai colleghi di lavoro - Darksteel e Laghoon esclusi - per non parlare dello scherzare amichevolmente con loro... figurarsi dunque spingersi verso livelli più intimi e complici. Naturalmente capiva che era necessario sforzarsi almeno un po', e se era pronta a farlo era solo perché Venser le piaceva davvero... quindi potevano farsi qualche carezza ogni tanto, mentre erano a lavoro, ma nulla più di questo.
... Per quanto riguarda invece fuori di qui? Quando siamo io e te da soli, potremo concederci qualcosa di più di una carezza ogni tanto?
Quando siamo soli... possiamo lasciarci andare, sì. - nei limiti di quello che entrambi si sentivano di fare, o forse quel ragionamento valeva di più per lei - Non è quello che fanno le persone che stanno insieme? Baciarsi, passare il tempo l'uno con l'altra, tenersi per mano... ? - l'affermazione divenne una domanda alla fine, visto quel poco o niente che ne sapeva lei su quei tipi di rapporto - Solo... che non voglio farlo in pubblico.
Non subito, almeno. Forse, probabilmente col tempo sarebbe diventata meno rigida, sentendosi maggiormente a proprio agio in veste di fidanzata... tuttavia al momento quelle erano le regole da seguire per avere una relazione, per quanto sembrasse brutto doverle stilare: ma la Herbert l'aveva detto più volte... lei non era una ragazza normale, con cui si poteva avere un rapporto normale.
Io comunque... posso dirti che sì, mi sta bene quello che mi hai detto, quello che mi imponi.
Dici sul serio? - domandò lei, inarcando un sopracciglio.
Aveva capito davvero?
Non sei una ragazza come tutte le altre, non voglio pretendere qualcosa che non ti riuscirebbe naturale. A me basta sapere che sei mia, poi tutto il resto può passare in secondo piano.
Annuì lentamente, soppesandolo con lo sguardo mentre lui toglieva tutte le protezioni dalla stanza: Nylea, dal canto suo, gli passò il maglioncino, visto che la maglietta se l'era tolta prima - e per la serenità mentale della fidanzata sarebbe stato meglio per lui non rimetterla più.
Immagino anche che, a parte il Capitano, nessuno dovrà sapere di noi due, giusto? Non preoccuparti, non è una polemica, mi serve solo per adeguarmi e capire come muovermi, tutto qui.
Giusto. Lo dirò a Cole questa sera, ma agli altri... no, non diciamo nulla. - e non perché volesse giocare ancora con Douglas o altro... ma perché erano fatti suoi con chi stesse, e tali voleva che rimanessero.
... ti va di andare fuori da qui? - gli propose improvvisamente, spostandosi i capelli dal viso - Posso stilare il rapporto sull'interrogatorio anche più tardi, non c'è tutta questa fretta. Andiamo via dal Ministero... andiamo a festeggiare. Non si fa così, quando due persone stanno insieme?
Abbozzò un sorriso, un nervoso, incerto sorriso, tipico di chi non sorrideva praticamente mai. Si stava sforzando, ci stava provando. Venser l'avrebbe capito?
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da Venser » 22/11/2014, 18:17
Quando siamo soli... possiamo lasciarci andare, sì. Non è quello che fanno le persone che stanno insieme? Baciarsi, passare il tempo l'uno con l'altra, tenersi per mano... ?
Imboccarsi quando si mangia, dormire abbracciati, fare sesso selvaggio, bagno o doccia assieme... Dobbiamo fare una lista adeguata? Farai quello che ti sentirai di fare, Nylea, comunque tutto ciò che hai detto è giusto. Diciamo che io attenderò la prima mossa da parte tua per ogni comportamento citato e una volta che ti sarai sbloccata in uno dei tanti, mi sentirò libero di poterlo fare anche io con te quando mi va e quando siamo da soli.
Gli parve il compromesso migliore, volto soprattutto a fornirle tutta la libertà possibile nel gestire il rapporto seguendo i suoi tempi e le sue attese. Anche in quel caso, stava facendo una mossa molto azzardata, poiché significava in un certo senso essere ai comandi della Herbert e rimanere fermo fino a quando lei non avesse decretato la possibilità di fare un passo avanti, ma Venser ormai era quasi certo che quello fosse l'unico modo per sperare di attirarla verso di sé e farle sbocciare nel cuore un sentimento per lo meno analogo al proprio. Aveva dunque accettato di affrontare un fidanzamento con quei presupposti, lasciando perplessa anche la ragazza stessa. Unico altro punto da definire era chi potesse sapere della loro relazione segreta e chi no, escludendo il Capitano, ovviamente. La risposta della Herbert fu quasi scontata.
Giusto. Lo dirò a Cole questa sera, ma agli altri... no, non diciamo nulla.
Ricevuto. Ti avverto però che alla mia migliore amica e coinquilina lo dovrò dire. Con lei non ho misteri come tu non ne hai con il Capitano. A parte lei, saremo due perfetti fidanzati in incognito!
Dentro di sé era molto felice per quello che stava succedendo, per aver fatto quel passo avanti fondamentale e inaspettato, ma aveva comunque un poco di timore per il futuro. Resistere dallo sfiorarla, toccarla, farle un po' tutto, ora che erano una coppia, sarebbe stato ampiamente frustrante, più di quando non stavano assieme, almeno prima poteva avere la scusa che non era nulla per lei e lei nulla per lui. Tuttavia voleva provare ad essere ottimista e concentrarsi soltanto sul lieto evento. Aveva aspettato quasi un anno ma alla fine ce l'aveva fatta, ci era riuscito, Nylea Herbert era diventata sua e non sarebbe stato così scemo da lasciarsela scappare. Si avvicinò a lei e, visto che almeno quello gli era stato concesso, le fece una carezza sulla guancia ed una sul collo, per poi rimettersi il maglione.
... ti va di andare fuori da qui?
Fuori? Perché?
Posso stilare il rapporto sull'interrogatorio anche più tardi, non c'è tutta questa fretta. Andiamo via dal Ministero... andiamo a festeggiare. Non si fa così, quando due persone stanno insieme?
Aaaahhhh... ok...
Acconsentì, con un tono morbido e dolce, guardandola sorridere e sentendo il cuore battere all'impazzata.
... Ci beccheremo il turno di notte Sabato o Domenica ma chi se ne importa. Va bene, andiamo a festeggiare e...
Le diede la maglietta dopo averla piegata, facendo attenzione che il lato con la scritta fosse rivolto all'interno.
Questa tienila tu e usala come pigiama. So che è un regalo strano ma... ha un significato a mio parere molto prezioso. Grazie ad essa io e te oggi siamo una cosa sola, o almeno, io mi sento così...
Sapeva che non gli avrebbe risposto, frase ad ora troppo romantica per lei, ma non era necessario che lo facesse.
Caporale Herbert, la seguo, mi faccia pure strada! END x2
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da Beatriz » 08/09/2015, 22:56
12 Novembre 2110 Ore 9:30 Ministero della Magia (Londra)
Dopo essere entrato nella Resistenza -termine coniato da Emmett e accettato da tutti- Venser Lagoon, una delle Aberrazioni create da Tezzereth, aveva fornito il proprio aiuto a Marcus e a Beatriz per permettere a quest'ultima di poter accedere alla carriera di Sicario. Avrebbe accettato qualsiasi lavoro che Azhad le avesse imposto, ma da un punto di vista obiettivo e logico quella dei Sicari era stata la scelta più appropriata: pur essendo ormai libera, la Schtauffen conservava delle abilità in battaglia che nessuno -senza un opportuno Oblivion- avrebbe mai potuto toglierle. Non sfruttare le sue capacità sarebbe stato un vero e proprio delitto, oltre che un vero spreco per la Resistenza. Dovevano essere pronti a qualsiasi cosa. Decidere di schierarsi contro la Setta significava accettare di finire in battaglie con un alto tasso di mortalità. Beatriz non aveva mai avuto paura di morire durante uno scontro, ma mettersi contro uno dei Dodici... Quello era tutto un altro discorso. Ci voleva una grande dose di follia per farlo e di fortuna; e non possedendo nè uno nè l'altro, la ex-Mangiamorte preferiva affidarsi all'unica cosa che la faceva sentire sicura: le sue abilità combattive. Ora che Marcus le aveva fornito un motivo per combattere -la propria libertà e la possibilità di vendicarsi- la tedesca avrebbe dovuto trovare un modo per mantenersi allenata, per non infiacchirsi durante quella che sarebbe stata la sua nuova vita da essere libero. E i Sicari, in questo, erano la scelta migliore. Con un Aberrazione dalla loro parte -che poteva sempre chiudere un occhio sulla presenza di Beatriz lì dentro- nessuno avrebbe potuto mettere in pericolo di nuovo la sua vita. Nessuno eccetto sè stessa, ma quella era stata una scelta fatta dalla donna stessa e non un vincolo che le era stato imposto da terzi. Aspettava, quindi, che il capitano dei Sicari -un certo Cole Darksteel- la ricevesse per il colloquio: gilet di jeans sotto una giacca nera elegante, pantaloni color beige e stivali neri col tacco.I capelli erano stati legati in una coda bassa e perfettamente lisci, come se ogni cosa del suo aspetto dovesse imprimere nel Capitano l'idea di una persona precisa, attenta e coordinata. Ed in effetti era proprio così.
Beatriz Schtauffen? Può entrare.
Si staccò dal muro dove si era poggiata, la bacchetta nascosta sotto la manica sinistra della giacca, mentre si avviava finalmente all'interno dell'ufficio: non volendo fare tardi quel primo giorno era stata ben più che puntuale, presentandosi lì alle 9:20.
Capitano Darksteel? Buongiorno, Beatriz Schtauffen. E' un vero piacere conoscerla.
Stretta di mano forte e decisa: la stretta di una donna che non era stata solo la dirigente della Novak Industries.
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da Cole » 10/09/2015, 20:41
12/11/2110 Q.G. dei Sicari Ministero della Magia Inglese 09:24
Maggiore Fernandez, i fascicoli con i rapporti delle ultime tre missioni?
Il Tenente Laghoon sta terminando le trascrizioni, dopo di che provvederò a farglieli avere.
Com'è andata la missione con il Caporale Scelto Herbert e il Sergente Douglas?
Meravigliosamente, oserei dire. Nessuna ferita riportata e cattura quasi immediata dei ricercati. Adesso sono in sala sedici con il Caporale Scelto.
Perfetto. Beh per ora è tutto, portami un cappuccino per cortesia, ne ho estremo bisogno.
Sì Capitano!
Quelli erano veri e propri giorni di fuoco per i Sicari del Ministero. Dopo la notizia di alcune evasioni dalla prigione di stato per motivi di scarsa sorveglianza, il Ministro aveva dato la propria parola che il tasso di cattura dei malviventi ricercati sarebbe aumentato almeno del 30%, costringendo così Cole ad assumersi una grossa responsabilità, ovvero cercare in lungo e in largo tutti quanti i peggiori esponenti della malavita magica e gettarli dietro le sbarre dopo un attento e intenso colloquio. Per quanto a Nylea piacesse quella particolare sessione dopo la cattura, era ovvio che il lavoro essendo aumentato portasse anche più stress e stanchezza, infatti, tanto per dirne una, il Capitano non vedeva decentemente la propria compagna da almeno due settimane, limitandosi a piccoli pranzi sporadici e una notte nel weekend. Danielle l'aveva addirittura minacciato (scherzosamente, si sperava) che se la situazione fosse rimasta tale si sarebbe trombata la sua guardia del corpo per motivi di astinenza, ma purtroppo il Sicario non aveva nemmeno potuto assicurarle che quella storia sarebbe finita in tempi ragionevoli, limitandosi a prometterle che avrebbe fatto di tutto affinché la questione si stabilizzasse e al Ministro passassero un poco di paranoie. Beata la Herbert che almeno il fidanzato lo aveva al lavoro e ci poteva stare a contatto tutti i giorni, peccato che i due giovani non potessero approfittare troppo di quel vantaggio e di sicuro non per volere del Tenente. A proposito di Venser, tra l'altro, quel giorno gli aveva procurato il colloquio con una possibile nuova recluta. Quando confermarono a Cole che la donna, Beatriz Schtauffen, attendeva di poter essere ricevuta, l'uomo di colore diede l'ok affinché la facessero entrare. L'abbigliamento del Darksteel, quella mattina, era formale e da ufficio, visto che non erano previste missioni con lui come partecipante attivo. Completo grigio scuro quindi, con scarpe nere "Hogan" e orologio da polso regalo della fidanzata, del "modico" valore di 1000 Galeoni tondi tondi.
Capitano Darksteel? Buongiorno, Beatriz Schtauffen. E' un vero piacere conoscerla.
Per la miseria che gran pezzo di femmina... Attento Tenente Laghoon, se questa qui è una tua amica, prevedo dolori con la fidanzatina...
Il Capitano si alzò in piedi, tendendo la mano alla donna, sorridendole leggermente, per poi tornare al proprio posto.
Signorina Schtauffen, piacere mio. Prego, si accomodi, stavo giusto dando un'occhiata al suo file. Posso farle portare qualcosa? Per me ho preso un cappuccino, non esiti a chiedere, è orario di colazione per tutti.
Con estrema tranquillità e cura, estrasse dall'apposita cartellina la domanda di affiliazione ai Sicari compilata dal Tenente Laghoon. Sapeva benissimo l'identità della donna, a livello sociale, ma non gli interessava e di certo non aveva intenzione di chiederle il motivo del licenziamento. Non l'aveva mai vista prima ed era lì per valutare la possibilità di ingresso nella sezione militare segreta, tutto lì. Quando giunse il cappuccino (ed eventualmente qualsiasi cosa richiesta dalla domenicana), Cole ringraziò la segretaria, prendendone subito un sorso.
Uff, ora sì che mi sento meglio! Allora, cerchiamo di cominciare per gradi: età 29, 167 cm per 53 kg, diplomata con dieci M.A.G.O. privatamente ed un Master in Duelli Magici. Il suo certificato medico parla chiaro, è sana come un pesce, inoltre ha svolto come lavoro secondario la Mercenaria per ben quattro anni e mezzo. Interessante, nessuno sapeva niente ed intanto si faceva la pelle, lo apprezzo molto, glielo confesso...
Detto questo, posò le carte vicino a sé congiungendo le mani e di seguito appoggiò le braccia sulla scrivania, fissandola.
Partiamo dalla domanda di rito: come mai vuole essere dei nostri? Noi abbiamo una gerarchia, un ordine, un particolare metodo di lavoro che invece i Mercenari non hanno affatto. Non li sto criticando, ci mancherebbe, ma qui di sicuro la sua libertà decisionale verrebbe drasticamente ridotta, se ne rende conto?
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Cole
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da Beatriz » 10/09/2015, 21:38
Signorina Schtauffen, piacere mio.
Squadrò per bene il Capitano dei Sicari, cosa che probabilmente stava facendo anche lo stesso Cole Darksteel: nonostante l'abbigliamento da ufficio più che da militare, era possibile vedere una muscolatura molto forte e ben sviluppata, supposizioni che Beatriz fece basandosi anche sulla stretta di mano che l'uomo le diede. Una stretta salda e sicura, come era ovvio aspettarsi da un Capitano: si stupiva solo della sua giovane età -fra i 30 e i 35 anni massimo- per essere arrivato ad un livello tanto alto. Probabilmente era un elemento fondamentale fra e per i Sicari.
Prego, si accomodi, stavo giusto dando un'occhiata al suo file. Posso farle portare qualcosa? Per me ho preso un cappuccino, non esiti a chiedere, è orario di colazione per tutti.
Ho già fatto colazione, ma la ringrazio per la premura. Non ho bisogno di nulla.
Non era tipa da mangiare fuori gli orari stabiliti, a meno che non si trattasse degli spezza-fame che al momento era ben lungi dal voler prendere. Con una vita come la sua, passata sotto un simil regime militare, la Schtauffen si era abituata presto a quel ritmo e pur avendo ormai conquistato la libertà le risultava ancora troppo difficile disabituarsi a certe costanti. Attese quindi che il cappuccino dell'uomo arrivasse, esibendo una calma e una tranquillità impressionanti: non aveva bisogno di mostrarsi nervosa o allarmata, era lì per un colloquio che era sicura avrebbe passato. Almeno le sue abilità combattive erano sempre state al top.
Uff, ora sì che mi sento meglio! Allora, cerchiamo di cominciare per gradi: età 29, 167 cm per 53 kg, diplomata con dieci M.A.G.O. privatamente ed un Master in Duelli Magici. Il suo certificato medico parla chiaro, è sana come un pesce, inoltre ha svolto come lavoro secondario la Mercenaria per ben quattro anni e mezzo. Interessante, nessuno sapeva niente ed intanto si faceva la pelle, lo apprezzo molto, glielo confesso...
La ringrazio, non tutti sarebbero comprensivi come lei...
A quel punto le convenzioni sociali avrebbero voluto che la ex-Mangiamorte sorridesse, quasi a voler rendere complice l'altro di una verità risaputa: ovvero che la carriera da mercenario non era proprio quello che mamma e papà sognerebbero per una figlia. Ma lei un padre e una madre non ce li aveva più da molto tempo e la carriera da mercenaria era solo una scusa per nascondere al resto del mondo la sua vera professione: il dirigente della Novak Industries era solo una copertura, ma la Setta aveva fatto di lei una Mangiamorte fino al midollo, togliendole -almeno fino a qualche mese prima- la libertà di scelta. Beatriz non sorrise, si limitò a stringere appena le labbra, come se il ricordo di quegli anni fosse ancora troppo doloroso e ben stampato a fuoco nella mente.
Partiamo dalla domanda di rito: come mai vuole essere dei nostri? Noi abbiamo una gerarchia, un ordine, un particolare metodo di lavoro che invece i Mercenari non hanno affatto. Non li sto criticando, ci mancherebbe, ma qui di sicuro la sua libertà decisionale verrebbe drasticamente ridotta, se ne rende conto?
Alla perfezione. Ed è proprio questo ciò che voglio.
Fece una breve pausa, poi iniziò a spiegare.
Ho passato quasi cinque anni della mia vita come mercenaria e tutto questo tempo mi è servito per comprendere che la suddetta carriera non è fatta per me. Non perchè io sia scarsa a combattere, anzi in quello credo di sapermerla cavare anche abbastanza bene.- meglio mantenere un profilo basso -Ma perchè la mancanza di disciplina e di un capo che sappia guidarmi non fanno per me. Manco di capacità nel sapermi autogestire e autodirigermi durante una missione...
E forse proprio per quello era stata licenziata dalla Novak Industries, ma questo non lo disse, lasciando che fosse il Darksteel a trarre le giuste conclusioni.
Per questo credo che entrare nei Sicari non possa fare altro che giovarmi. Sono un ottimo soldato e un pessimo comandante... ma per quest'ultimo immagino che possa fare affidamento su di lei.
Avrebbe fatto passare quella risposta come buona?
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da Cole » 13/09/2015, 16:05
Partiamo dalla domanda di rito: come mai vuole essere dei nostri? Noi abbiamo una gerarchia, un ordine, un particolare metodo di lavoro che invece i Mercenari non hanno affatto. Non li sto criticando, ci mancherebbe, ma qui di sicuro la sua libertà decisionale verrebbe drasticamente ridotta, se ne rende conto?
Alla perfezione. Ed è proprio questo ciò che voglio.
Si spieghi meglio.
Ho passato quasi cinque anni della mia vita come mercenaria e tutto questo tempo mi è servito per comprendere che la suddetta carriera non è fatta per me. Non perchè io sia scarsa a combattere, anzi in quello credo di sapermerla cavare anche abbastanza bene. Ma perchè la mancanza di disciplina e di un capo che sappia guidarmi non fanno per me. Manco di capacità nel sapermi autogestire e autodirigermi durante una missione...
E' un difetto piuttosto consistente. Ci è arrivata dopo addirittura quasi cinque anni? Singolare...
Per questo credo che entrare nei Sicari non possa fare altro che giovarmi. Sono un ottimo soldato e un pessimo comandante... ma per quest'ultimo immagino che possa fare affidamento su di lei.
La osservò attentamente negli occhi, individuando sfumature particolari nelle espressioni, cambi di tono, respiro, dilatazione della pupilla, tutto. Era il suo lavoro da un bel po' ormai comprendere le variazioni nel comportamento umano e di conseguenza eventuali segreti nascosti nelle loro parole. Poteva essere quasi certo che Beatriz stesse mentendo, che avesse qualche scheletro nell'armadio ma che preferisse in alcun modo farlo presente. Non stava facendo un colloquio con una persona qualunque: nel campo dei Profiler, il Capitano era considerato tra i migliori non per nulla. Tuttavia non disse niente, si limitò ad annuire molto lentamente, forse però con il chiaro intento di far intuire a Beatriz che lui "sapeva". Diede un'ultima occhiata al fascicolo perfettamente compilato ed apparentemente perfetto, già, apparentemente, poi lo richiuse.
... Tutti i miei soldati fanno affidamento su di me. Mi affidano la loro vita ogni giorno, perché sono io a prendere le decisioni ed io a prendermi le responsabilità. Questo significa che chiunque, in questo ambiente, si fida del mio giudizio e di conseguenza un mio errore, significa sofferenza per tutti. Da ciò ne deriva che, qualora dovessi riscontrare la conferma di un mio qualsiasi azzardo, provvederei immediatamente a correggere il tiro, eliminando ogni possibile minaccia in prima persona... E le posso assicurare che ho tutte le carte in regola per farlo.
C'era davvero bisogno di così tanto Sesto Senso per capire il messaggio insito nella frase del Capitano Darksteel?
... Ad ogni modo, tanta è la responsabilità che mi tengo sulle spalle, tanto è il rispetto che esigo dai miei soldati. La gerarchia è fondamentale in un sistema militare come il nostro è questo significa che una volta ricevuto un grado, lei dovrà accettarlo immediatamente. Ascoltare gli ordini dei suoi superiori, anche qualora si sentisse più capace, più intelligente, più matura o più preparata di loro. ... Ha quasi 30 anni, questo vuol dire che è aperta ad ogni posizione gerarchica fino al Tenente, essendo appena arrivata e aderendo ora al nostro sistema, escluderei a priori la possibilità di farla rientrare immediatamente nella terza posizione precedentemente citata. ... Mi segua, ci sposteremo nell'area test fisici e magici.
Detto questo, Cole si alzò in piedi, aspettando che Beatriz lo seguisse, per poi percorrere un lungo corridoio in mezzo ad uffici e salette con tavoli circolari, raggiungendo una porta blindata apparentemente indistruttibile. C'era una luce ad intermittenza sulla porta che lampeggiava di verde, segno che al suo interno non c'era nessuno e l'ingresso era libero. Una volta entrati, la donna poté trovarsi davanti un sistema di addestramento altamente avanzato, con macchinari da duello magico e fisico di ogni genere e strumenti di allenamento muscolare per ogni esigenza. Stranamente, sulla destra era sistemata anche una pedana metallica a se stante con dei bersagli intorno, in alto e mobili, come quelli usati per le armi a distanza babbane. Quella sezione, comunque, era bloccata e chiusa, come se non fosse accessibile a tutti quanti i membri dei Sicari.
Eseguirò la procedura Magica Autonoma di Livello 2. Le difficoltà impostate vanno dalla 1 alla 10, ma solo fino alla numero 6 è possibile eseguirle da soli. Dalla 7 in poi sono necessari minimo due membri, 9 e 10 invece sono eseguibili da minimo quattro. La 2 è lo standard, viene effettuato da ogni soldato la mattina appena arriva in questa struttura per riscaldarsi, dopo aver fatto stretching. Estragga la bacchetta e si metta in posizione di guardia, al resto provvederò io. Faccia finta che non ci sono, si concentri e svolga al meglio delle sue capacità: buon lavoro.
SEQUENZA 2 AVVIATA PROCEDURA CARICAMENTO ALLENAMENTO VIRTUALE ATTIVO
Circa quindici minuti dopo, l'addestramento guidato terminò di funzionare, dando quindi il comando di conclusione. Cole analizzò per tutto quanto il tempo la nuova recluta, analizzando sia i movimenti tecnici, sia quelli istintivi, traendo le proprie conclusioni. Beatriz aveva combattuto in passato per la propria vita, ma con molto sangue freddo ed un controllo delle proprie azioni pressoché completo. Tuttavia, quando si trovava a dover decidere se contrastare prima un bersaglio o un altro, tentennava, venendo irrimediabilmente colpita nel 30-40% dei casi. Ecco cosa intendeva con "Necessità di un Comandante", una necessità molto più importante di quanto il Capitano avesse pensato. La invitò a rinfoderare l'arma magica, invitandola di seguito a farsi una doccia nell'apposito spogliatoio, aspettandola infine nell'ufficio.
QUALCHE MINUTO DOPO
Allora, facciamo un attimo il punto della situazione... Secondo i parametri presenti nel mio schedario tecnico, potrei suddividere la sua performance in questo modo: Capacità Magica: Molto Sopra la Media Resistenza Magica: Sopra la Media Riflessi: Molto Sopra la Media Concentrazione: Sopra la Media Qualità Fisiche: Opportune Qualità Tecniche: Più che Opportune Qualità Istintive: Poco Opportune Preparazione Generale pari a 8/10.
Bevve un sorso d'acqua, passandosi una mano sulla nuca pelata ed osservando di seguito l'orario.
E' un risultato ben più che ottimo, ma naturalmente ci sono delle qualità che non ho avuto modo di osservare del tutto. Tuttavia ora come ora sarebbero superflue e credo che per prendere una decisione relativa al suo arruolamento, quanto ho visto mi possa bastare. La integrerò con la Carica di Sergente, signorina Schtauffen, e il suo ruolo comincerà già a partire da domani mattina. Il Ministerò le fornirà una divisa e il distintivo, la tessera per accedere al piano e tutti gli accessori da infiltrazione e battaglia.
Rimase un attimo in silenzio, aspettando le probabili parole in risposta della donna, per poi proseguire il discorso.
Sergente, mi stia a sentire molto bene, perché non mi ripeterò e so che soldato avvisato è mezzo salvato. Io non ho idea da cosa o chi stia fuggendo, non ho idea di che cosa abbia fatto realmente in questi anni oltre al Dirigente Esecutivo della Novak Industries. Non ho idea di quanto mia stia nascondendo e di riflesso quanto nasconderà ai suoi colleghi ma... Qualora dovesse accorgersi che la situazione le sta sfuggendo di mano, le ordino di venire in questo stesso ufficio e parlare. I segreti sono ammessi in questa struttura, tutti ne abbiamo, alcune persone così tanto dolorosi e pesanti che chiunque, se ne avesse una vaga idea, cambierebbe nettamente atteggiamento verso costoro...
... Quindi non la costringerò a dire nulla, per adesso. Faccia molta attenzione però e si ricordi: da oggi in poi, ogni suo collega... E' come parte di una sua grande famiglia allargata.
Leggera pausa, poi un sospiro.
Domande, Sergente Schtauffen?
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Cole
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