Palestra Interna
Inviato: 14/01/2014, 17:47
[tahoma]
Lezioni concluse, per quel pomeriggio: col fatto che quelli del settimo anno, come lei, avevano i M.A.G.O. alle porte, non aveva senso imparare nuove nozioni o nuovi concetti, era molto più utile fare delle simulazioni, ripassare tutto il programma non solo di quell'anno, ma anche dei precedenti.
Non era troppo nervosa, Ariel, all'idea di sostenere gli esami, forse perché era sempre andata piuttosto bene in tutte le materie e, soprattutto, non possedeva quel desiderio di perfezione che invece era proprio di altri studenti, come Alexis Parker in passato; da quando poi aveva deciso che le sarebbe piaciuto provare ad affermarsi nel mondo della musica, si era resa conto che certo, era importante avere un diploma ed una base solida di cultura magica alle spalle, ma non era così utile al fine di diventare una cantante - e dunque, ad esempio, non avrebbe dovuto per forza passare due anni da specializzanda, o fare stage particolari al Ministero prima di ottenere un lavoro.
Ma non era quello il motivo per cui si trovava fuori dalla Palestra situata nella struttura interna del Campo da Quidditch, ciò che l'aveva spinta in quel luogo non erano né gli esami, né la sua carriera: un mese prima, durante un allenamento solitario per cercare di portare a termine il compito assegnatole da Robyn, la Grifa aveva avuto modo di parlare con Vergil... un incontro finito con un bacio, e con il crollo delle certezze della colombiana che, se prima era convinta di aver relegato ormai il professore di Volo in un angolo del proprio cuore e di esser riuscita a farlo diventare un semplice amico per sé, con quell'avvicinamento aveva finito per rimettere tutto in discussione.
Compreso il suo rapporto col Prefetto di Corvonero, Zephyr Kenway.
Si era presa un mese di tempo, aveva riflettuto attentamente, si era chiesta più volte quali fossero le possibili implicazioni di una scelta piuttosto che di un'altra, e si era anche consigliata con le sue amiche più fidate - Samantha, Mary Jane e Cappie - per conoscere il loro parere... ma alla fine il cuore aveva comunque deciso sopra ogni altra cosa, ragione compresa.
Dopo un lungo, lunghissimo sospiro, la Grifondoro attraversò la soglia della palestra interna, superando la porta semi-aperta per entrare all'interno del luogo e cercare subito Vergil con lo sguardo: una volta trovatolo, le labbra s'incurvarono in un sorriso leggero, dolce, gli occhi verdi che le brillavano di aspettativa.
Dei jeans scuri nella cui tasca posteriore giaceva la bacchetta, ballerine nere, come nera era la canottiera che indossava sopra: non che facesse così caldo, ma il pensiero di dover parlare con l'ex Tassorosso le faceva salire addosso una tale ansia da far alzare di almeno un paio di gradi la sua temperatura corporea.
Si mosse dunque, prendendo passo verso di lui coi capelli lisci che si muovevano con lei ad ogni passo, ed infine gli si fermò accanto, schiarendosi un po' la voce - temeva che le sarebbe tremata altrimenti - prima di salutarlo.
Ciao Vergil...
Ti disturbo?[/tahoma]
[Maggio - ore 16.28]
Lezioni concluse, per quel pomeriggio: col fatto che quelli del settimo anno, come lei, avevano i M.A.G.O. alle porte, non aveva senso imparare nuove nozioni o nuovi concetti, era molto più utile fare delle simulazioni, ripassare tutto il programma non solo di quell'anno, ma anche dei precedenti.
Non era troppo nervosa, Ariel, all'idea di sostenere gli esami, forse perché era sempre andata piuttosto bene in tutte le materie e, soprattutto, non possedeva quel desiderio di perfezione che invece era proprio di altri studenti, come Alexis Parker in passato; da quando poi aveva deciso che le sarebbe piaciuto provare ad affermarsi nel mondo della musica, si era resa conto che certo, era importante avere un diploma ed una base solida di cultura magica alle spalle, ma non era così utile al fine di diventare una cantante - e dunque, ad esempio, non avrebbe dovuto per forza passare due anni da specializzanda, o fare stage particolari al Ministero prima di ottenere un lavoro.
Ma non era quello il motivo per cui si trovava fuori dalla Palestra situata nella struttura interna del Campo da Quidditch, ciò che l'aveva spinta in quel luogo non erano né gli esami, né la sua carriera: un mese prima, durante un allenamento solitario per cercare di portare a termine il compito assegnatole da Robyn, la Grifa aveva avuto modo di parlare con Vergil... un incontro finito con un bacio, e con il crollo delle certezze della colombiana che, se prima era convinta di aver relegato ormai il professore di Volo in un angolo del proprio cuore e di esser riuscita a farlo diventare un semplice amico per sé, con quell'avvicinamento aveva finito per rimettere tutto in discussione.
Compreso il suo rapporto col Prefetto di Corvonero, Zephyr Kenway.
Si era presa un mese di tempo, aveva riflettuto attentamente, si era chiesta più volte quali fossero le possibili implicazioni di una scelta piuttosto che di un'altra, e si era anche consigliata con le sue amiche più fidate - Samantha, Mary Jane e Cappie - per conoscere il loro parere... ma alla fine il cuore aveva comunque deciso sopra ogni altra cosa, ragione compresa.
Dopo un lungo, lunghissimo sospiro, la Grifondoro attraversò la soglia della palestra interna, superando la porta semi-aperta per entrare all'interno del luogo e cercare subito Vergil con lo sguardo: una volta trovatolo, le labbra s'incurvarono in un sorriso leggero, dolce, gli occhi verdi che le brillavano di aspettativa.
Dei jeans scuri nella cui tasca posteriore giaceva la bacchetta, ballerine nere, come nera era la canottiera che indossava sopra: non che facesse così caldo, ma il pensiero di dover parlare con l'ex Tassorosso le faceva salire addosso una tale ansia da far alzare di almeno un paio di gradi la sua temperatura corporea.
Si mosse dunque, prendendo passo verso di lui coi capelli lisci che si muovevano con lei ad ogni passo, ed infine gli si fermò accanto, schiarendosi un po' la voce - temeva che le sarebbe tremata altrimenti - prima di salutarlo.
Ciao Vergil...
Ti disturbo?[/tahoma]