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Milano

Messaggioda Monique » 13/12/2013, 13:24

Milano è un comune italiano di 1.305.479 abitanti, capoluogo della provincia omonima e della regione Lombardia.
È il secondo comune italiano per popolazione, dopo Roma, il tredicesimo comune dell'Unione europea per popolazione e costituisce il centro di una delle aree metropolitane più popolate d'Europa. Fondata dagli Insubri all'inizio del VI secolo a.C., fu conquistata dai Romani nel 222 a.C. e fu chiamata Mediolanum; accrebbe progressivamente la sua importanza fino a divenire una delle sedi imperiali dell'Impero romano d'Occidente. Durante la sua storia assunse svariati ruoli, tra i quali capitale, nonché principale centro politico e culturale, del Ducato di Milano durante il Rinascimento e capitale del Regno d'Italia durante il periodo napoleonico. In ambito culturale, Milano è dal XIX secolo il massimo centro italiano nell'editoria, sia libraria sia legata all'informazione, ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica.


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Messaggioda Estelle » 17/12/2013, 16:29

[Ore 18.00 - Milano]


Era tornata ad Hogwarts per ricominciare. Era tornata con la speranza che la sua vita potesse cambiare, e non essere più un monotono accudire il padre ammalato. Le sembrava di non riuscire più a vivere a Lille, ripeteva gli stessi gesti ogni giorno, e ritrovava un po' di vita solo quando si allontanava per frequentare dei corsi di cucina e pasticceria, scelti non a caso.
Poi aveva deciso di tornare, quando suo padre finalmente aveva cominciato a stare meglio. Le era dispiaciuto. Suo padre era l'unica famiglia che le restava, con la sua sorellina; ma, seppur un po' con il rimorso, non si era fermata, e aveva lasciato Lille con la speranza di tornarci per motivi più piacevoli.
Era tornata quindi al mondo magico, ed aveva cominciato a costruire pian piano una nuova vita, a ricominciare da capo, come se non fosse mai partita e quella fosse la prima volta per lei. E quella non fu l'unica prima volta per lei; il suo ritorno al castello le aveva dato l'opportunità di dedicarsi ad un nuovo lavoro, mai svolto prima, ma che svolgeva con passione; aveva anche comprato un appartamento tutto suo, con la speranza che magari un giorno potesse condividerlo con qualcuno. Il destino, poi, le aveva anche dato la fortuna di incontrarlo, quel qualcuno. Ora, la giovane Estelle, dopo un ritorno alla vita del mondo magico forse un po' troppo frettoloso, aveva anche un compagno, la cui bellezza faceva invidia a chiunque. Era quel porto sicuro in cui si era arenata, e si sentiva protetta, finalmente sentiva di aver dato un senso alla sua vita. E, parlando sempre di prime volte, lui era stato il primo per lei.
Insomma, una serie di novità avevano riempito il suo soggiorno ad Hogwarts, rendendolo anche più piacevole.
Ora, dopo del tempo, poteva prendersi un pomeriggio di pausa.

Aveva deciso di prendersi un pomeriggio libero per poter uscire con un'amica, Monique, naturalmente dopo averla invitata ed aver ricevuto una risposta affermativa. Monique era la vicepreside di Hogwarts, e per qualche strano motivo era forse l'unica donna nel castello che riuscisse a vederla non come una bambolina dai capelli biondi, ma come una donna vera, con dei valori, e magari non troppo facile di costumi come alcuni avevano pensato non appena si era sparsa la voce dei suoi incontri con Lucas.
Avevano optato per un pomeriggio di relax e shopping tra ragazze, niente fidanzati, solo loro. Ed eccole quindi a Milano, nella grande capitale Lombarda, che personalmente Estelle non aveva mai avuto il piacere di visitare. Ed in modo particolare nella famosa galleria nel centro di Milano, conosciuta per i suoi negozi e soprattutto per il suo fascino.

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Si erano incontrate da poco e sicuramente non si sarebbero lasciate presto, visto il loro amore per lo shopping. Quella serata era appena cominciata. Sorrise al pensiero, spostandosi una ciocca di capelli biondi dal viso, mentre puntava la macchina fotografica sul volto di Monique.

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Sorridi?


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Messaggioda Monique » 18/12/2013, 20:57

[Metà Luglio - Venerdì - ore 18.00]


Prendersi una pausa ogni tanto, staccare dal lavoro e dagli impegni, ma anche dai mille problemi a cui doveva tentare di far fronte ogni giorno, insomma, smettere di essere la Vice Preside Vireau e tornare a vivere solo come Monique, ecco, le faceva un gran bene: non che potesse permetterselo sempre, anzi, ma ogni tanto era piacevole lasciarsi alle spalle tutto ed essere la quasi trentenne spensierata e divertente che la francese, quando voleva, sapeva essere; e l'occasione perfetta le si era presentata all'inizio di quella settimana, sotto forma d'invito da parte di Estelle di passare un po' di tempo insieme, magari facendo un po' di shopping.
A quel punto, come avrebbe mai potuto Monique dire di no? In fondo era bastato pronunciare la parola "compere" di fronte a Sandyon per fargli passare qualsiasi voglia d'essere coinvolto nei suoi programmi, ed era meglio così perché per quanto Vastnor l'amasse, difficilmente si sarebbe potuto divertire tra due donne desiderose di fare acquisti anche inutili per il semplice gusto di viziarsi un po'.
Così, le due francesi si erano smaterializzate a Milano, una delle città più modaiole del mondo, anche perché se si doveva fare shopping era sugli stilisti italiani che si doveva puntare: Estelle e Monique, infatti, si trovavano ora nella Galleria Vittorio Emanuele II, una delle tre tappe obbligate dello shopping milanese; in effetti era tutto affascinante per Monique, che pur non vivendo spesso tra i babbani apprezzava alcuni loro punti di forza, come il cibo e, appunto, il gusto per la moda.

Sorridi?

Non sono molto fotogenica!

Esclamò di rimando la Vireau con una risata, decidendo però di mettersi comunque in posa per far immortalare quel momento all'amica: magari a Sandyon avrebbe fatto piacere avere una foto ricordo di quel pomeriggio passato dalla futura consorte a divertirsi, ma se anche così non fosse stato avrebbe comunque rappresentato un momento da immortalare per lei stessa, per ricordarsi che sapeva essere anche divertente e spontanea, quando ne aveva l'occasione.

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Un look molto casual quello della francese, anche perché per dedicarsi allo shopping non si poteva certo camminare sui trampoli... no no, ballerine basse e comode ed un bel po' di euro nel portafoglio, visto che almeno da quel punto di vista i problemi non ce li aveva proprio.

Sono venuta bene? - chiese ad Estelle dopo ch'ella ebbe scattato la fotografia, avvicinandosi a lei con un bel sorriso - Hai già un'idea di cosa comprare, o prima ci facciamo un giro di perlustrazione e poi decidiamo?

Domandò in aggiunta Monique all'amica, guardandosi intorno con fare pensieroso: c'erano talmente tanti negozi che non sapeva davvero da che parte cominciare: Prada, Valentino,Dolce&Gabbana, Gaudì, Vitton, Zara, Gucci, Fendi, Armani, Versace, Cavalli... come si faceva a scegliere un negozio in mezzo a tutto quel ben di Dio?

... mi sa che il giro di perlustrazione è d'obbligo... - commentò infatti, ma con un mezzo sorriso divertito perché l'idea di dedicarsi finalmente a se stessa la esaltava non poco - magari con un bel gelato nello stomaco, che ne dici?
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Messaggioda Estelle » 24/12/2013, 16:09

[Metà luglio - Venerdì - Ore 18.05]


Immersa nel caos di Milano, con accanto Monique, una persona di cui poteva dire di fidarsi, si sentiva libera, come se riuscisse a respirare dopo una settimana di duro lavoro. Non poteva comunque lamentarsi: le sue giornate erano altalenanti; alternavano a momenti di stanchezza dovuto al suo lavoro, ma anche soddisfazione per ciò che faceva per se stesse e per gli altri, in modo da aiutarli ed essere loro utile. E poi c'era Lucas con lei, e questo le bastava per svegliarsi al mattino con un sorriso, con la certezza di avere qualcuno con cui trascorrere in pace la serata, qualcuno che stava cominciando ad amare davvero.
La giovane Estelle stava crescendo; non era più una ragazzina, ma una giovane donna, che stava scoprendo l'amore. Certo, le sue esperienze le aveva avute, ma nessuna era stata come quella che viveva in quel periodo. Lucas la completava. E questo diceva tutto.
Ad ogni modo, sebbene si ritenesse inseparabile dal suo compagno, quel venerdì non aveva esitato a prendersi una serata libera per dedicarla a qualche affetto che voleva diventasse più profondo, così da avere la certezza di potersi fidare di qualcuno quando il resto del mondo le chiudeva le porte in faccia. Qualcuno che non fosse, ovviamente, il suo compagno.
Non aveva mai avuto un'amicizia intensa con Monique, ma quel che bastava per reputarsi semplici amiche, senza aggettivi a descrivere il loro rapporto. Si confrontavano, parlavano di lavoro, e spesso si fermavano assieme a bere un thè, ma mai erano uscite assieme, forse sia per mancanza di tempo, sia perchè magari non ci aspettava di più dal loro rapporto. Ed ora erano assieme a Milano, e questo era solo l'inizio, perlomeno a parere della Corvonero. Quell'incontro erano appena cominciato ed Estelle sapeva che ne avrebbe voluto un altro. In fondo, le amicizie vanno coltivate di volta in volta, per non farle svanire all'improvviso.

Non sono molto fotogenica!

Estelle emise uno sbuffo divertito, mentre continuava a puntare la macchina fotografica contro l'amica, inquadrandola meglio che poteva. La fotografia era un'altra delle sue grandi passioni, l'unica forse che le era giunta dalla madre. Agnès era un'importante fotografa babbana, ed Estelle l'aveva sempre ammirata per il suo lavoro ed aveva gioito quando la madre le aveva insegnato tutto ciò che sapeva dell'ambito. Ma mai Estelle avrebbe desiderato la sua vita: la madre era sempre in viaggio per il lavoro, e spesso la lasciava sola, o addirittura si trasferivano seguendola. Aspirava a ben altro, lei: all'amore, alla famiglia, al godersi tutto quello e a non lasciarlo andare, proprio come la madre.. che aveva il suo lavoro, ma non più suo marito, e neanche le sue figlie.
Restò bloccata per qualche secondo con l'inquadratura su Monique, sempre perfetta, a volte la invidiava pure, per poi pigiare delicatamente sul tasto di scatto. Una foto ricordo che sicuramente avrebbe consegnato all'amica, che magari si sarebbe ricordata di quel pomeriggio trascorso assieme.

Sono venuta bene?

Certo che era venuta bene. Anzi, molto meglio. Monique era perfetta.
Monique era una ragazza normalissima, una francese castana, dal corpo sensuale e perfettamente delineato, e nella sua semplicità riusciva ad essere elegante e sofisticata. Non come lei. Certo, Estelle era bionda, ed il biondo era strano, spesso giudicato in malo modo. Non era brutta, anzi anch'ella aveva la bellezza dalla sua parte, ma alcune volte era reputata diversamente da come la vedeva lei. Alcune volte riuscivano quasi a farla sentire in colpa per il colore dei suoi capelli, o per il modo in cui vestiva, ma alla fine si apprezzava per come era, e capiva che quelle erano solo pettegole e persone false.

Sei perfetta, Moni.


Commentò lei, con un sorriso, spostando la macchina fotografica in modo che Monique potesse guardarla mentre Estelle le faceva vedere la foto appena scattata. Era uscita bene, e Monique sembrava una modella.

Hai già un'idea di cosa comprare, o prima ci facciamo un giro di perlustrazione e poi decidiamo?

Non aveva le idee chiare su cosa fare prima, ma il fine era certo: sarebbe stato un pomeriggio dedicato alle donne ed allo shopping. Problemi economici non ne avevano, forse Monique meglio di lei, quindi non avevano limitazioni.
Si guardò attorno, imitando la francese, mentre i suoi occhi si spalancavano notando tutte le grandi marche presenti in quella galleria. Era sicuramente il paradiso.

... mi sa che il giro di perlustrazione è d'obbligo...

Direi proprio di sì!


..magari con un bel gelato nello stomaco, che ne dici?

Rise con lei, guardandosi ancora attorno con fare esterrefatto, lasciando che la macchina fotografica le cadesse al collo. Quel pomeriggio faceva caldo, per fortuna non un caldo afoso, ma si stava abbastanza bene per poter passeggiare all'aria fresca. Sorrise.

Ci sto! Serviranno un bel po' di zuccheri per darci la carica.


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Messaggioda Monique » 28/12/2013, 14:10

Non amava farsi fare troppe fotografie, forse perché era sempre convinta di non venire abbastanza bene: non si considerava fotogenica, per niente, o forse erano stati gli anni passati a posare con falsi sorrisi per mantenere l'immagine di famiglia perfetta che Nicholas richiedeva a renderla allergica agli scatti; in quel caso però non si parlava di una foto per i giornali, né di una recita a beneficio del teatrino di Nicholas e Caroline... si trattava di una richiesta spontanea ed innocente da parte di un'amica, per immortalare un momento che, si sperava, sarebbe rimasto nei ricordi di entrambe con un sapore positivo.
Per questo Monique acconsentì a mettersi in posa, a sorridere con le mani in tasca nel modo più naturale possibile, lasciando che Estelle, la francese con cui aveva accettato volentieri di passare la serata, immortalasse quella posa, che catturasse quello scatto e lo conservasse, anche se ovviamente le venne spontaneo chiederle come fosse venuta.

Sei perfetta, Moni.

Inutile dire che la Vireau si sporse subito verso di lei per osservare la foto che l'amica aveva appena scattato, studiandosi con occhio critico, quel modo di fare - l'autocritica continua - che era un retaggio della sua educazione francese; e sebbene, nella sua mente, si fossero palesati mille piccoli difetti che avrebbe tranquillamente potuto far notare a se stessa e alla fotografa che l'aveva immortalata, decise di non dire nulla e di godersi ciò che vedeva... una donna serena, felice, e sorridente.
Nient'altro avrebbe dovuto avere importanza, per lei.
Quel tardo pomeriggio sarebbe stato dedicato allo shopping, al divertimento tra donne, in una serata che avrebbe visto le due francesi da sole, senza i corrispettivi compagni - che probabilmente si sarebbero scocciati all'ennesima potenza in quella sessione di compere sfrenate: l'unica problema era decidere da quale parte cominciare, vista la moltitudine di negozi che si presentava di fronte a loro in un mare di luci, di abiti, di sottofondi musicali, quasi invitandole ad avvicinarsi per scegliere da che parte cominciare.
E visto che nessuna delle due pareva sapersi decidere, tanto valeva cominciare con un bel giro di avanscoperta, per osservare i negozi che più erano indicati per le loro aspettative: e quale modo migliore di condire quella prima perlustrazione, se non con un bel gelato?

Ci sto! Serviranno un bel po' di zuccheri per darci la carica.

Sono assolutamente d'accordo!

Esclamò Monique, avvicinandosi all'ingresso della prima gelateria disponibile - almeno per scegliere quella non c'erano problemi né difficoltà! - all'interno della quale scelse un cono con nocciola, cioccolato e pistacchio, concedendosi anche uno spruzzo di panna sopra perché, insomma, se dovevano riempirsi di zuccheri tanto valeva farlo al meglio, e poi un gelato così era difficile trovarlo in Inghilterra; attese che anche Estelle avesse scelto il suo gelato, pagò per entrambe perché le faceva piacere offrirle quel piccolo angolo di dolce paradiso zuccheroso - ed insieme con lei prese a camminare accanto alle vetrine, studiandole curiosa mentre leccava il gelato e lasciava che i vari gusti le si sciogliessero sulla lingua, rinfrescandola.

E' da tantissimo tempo che non parliamo un po' da sole... - le disse ad un certo punto, voltandosi verso di lei con un sorriso leggero - Sono felice che adesso abbiamo un po' di tempo per recuperare.

Aggiunse sincera, individuando con la coda dell'occhio qualcosa che attirò la sua attenzione, spingendola ad indicare col dito la vetrina dietro la quale l'aveva vista.

Guarda quant'è carino quell'outfit, Est!

Esclamò, aspettando che la Moreau posasse gli occhi su ciò che Monique aveva individuato.

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Adoro il cappottino e la borsa!!
Tu che ne dici?
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Messaggioda Estelle » 10/01/2014, 12:41

Lo shopping non era ancora cominciato, ma le due ragazze avevano raggiunto il centro di Milano in un istante, senza neanche accorgersene. Forse per il fatto che fossero assieme, lungo il tragitto ed anche per tutta la serata. Estelle era sempre più convinta dell'importanza degli amici, nella propria vita, e lei purtroppo poteva contarli sulla punta delle dita.
Si incolpava molte volte per non aver avuto il tempo di approfondire maggiormente le sue conoscenze, e alcune volte però ricordava a se stessa che se aveva avuto la fortuna di incontrare, nella propria vita, Lucas, Ferdy e Monique, allora non era lei il problema ma solo gli altri, o forse non aveva ancora visto il mondo, e da qualche parte era nascosto qualcuno che sarebbe potuto diventare una persona importante per lei.
Ferdy le mancava. Un tempo le sarebbe bastato solo avere lui al suo fianco. Ora, pur sapendo che il posto del suo migliore amico assassinato non l'avrebbe potuto prendere nessun'altro, aveva bisogno di tempo per pensare, e per tornare a sorridere. Lucas stava facendo un ottimo lavoro, nella sua vita. Riusciva a completarla, e quando era con lui si sentiva bene. Ma non poteva concentrarsi su di lui per sempre, e se tra loro le cose poi non sarebbero funzionate sarebbe rimasta sola, di nuovo.

Milano era perfetta, per un pomeriggio tra negozi. E, naturalmente, essendo la prima volta per lei nella grande città lombarda, non poteva non portare con se la sua macchina fotografica, anche se la faceva pensare ad Agnès. Cacciò quel pensiero, scattando quindi una foto a Monique, che pareva un po' dubbiosa del risultato. Ma non disse nulla e forse era anche un bene: Estelle, sicuramente, non avrebbe fatto altro che ricordarle quanto fosse perfetta, cosa che fece lo stesso, ma senza dilungarsi molto, magari per non metterla troppo in imbarazzo. Si ripromise, comunque, che un giorno le avrebbe chiesto di posare per lei, o di posare assieme. Sorrise al pensiero, seguendo Monique verso la prima gelateria disponibile, con un grande sorriso sulle labbra.
Evitò di fare discussioni con l'amica quando si offrì di pagare anche per lei, ripromettendosi che le avrebbe ricambiato il favore, e toccò a lei scegliere, quindi optò per un cono gelato alla stracciatella, cocco e cioccolato fondente, un insieme dei suoi gusti preferiti ed un mix perfetto per il palato, soprattutto il quel momento che aveva voglia di qualcosa di dolce.
Le due, quindi, presi i loro gelati, soddisfatte, cominciarono la loro passeggiata per i negozi.

E' da tantissimo tempo che non parliamo un po' da sole...Sono felice che adesso abbiamo un po' di tempo per recuperare.

Io sono felice che tu abbia accettato l'invito. Sentivo proprio il bisogno di un'uscita solo donne.


Ammise lei, sincera, mostrandole un grande sorriso, sinceramente contenta che anche Monique provasse ciò che stava provando lei in quel momento. Non aveva davvero nessun motivo per rimpiangere le sue giornate abituali ad Hogwarts e ad Hogsmeade, e sicuramente non disprezzava il tempo che trascorreva con il suo compagno, anzi, per lei era una grande gioia anche quella. Ma le mancavano le uscite con le amiche, e le chiacchiere parlando di uomini, o di vestiti, e magari le ore nei negozi anche senza comprare nulla. Sorrise, seguendo Monique verso una vetrina.

Guarda quant'è carino quell'outfit, Est!

Sorrise dell'entusiasmo di Monique, posando gli occhi sul manichino in vetrina, osservandolo con attenzione.

Adoro il cappottino e la borsa!!
Tu che ne dici?


Mi piace lo stile, e credo che ti starebbe benissimo. Vuoi provarlo?


Chiese, non lasciandole il tempo di rispondere. La prese per mano e assieme entrarono nel negozio. Estelle rimase affascinata dalla varietà di colori presenti, ma ancora di più dalla numerosa gente che aveva deciso di fare shopping, come loro, proprio quel pomeriggio. Rise di gusto, mentre si avvicinava verso una commessa.

Mi scusi.. ho notato il cappottino nero in vetrina. Vorrei sapere se per caso è disponibile la taglia per la mia amica.


Certo controllo subito.

La ringrazio.


Sorrise alla commessa, vedendola allontanarsi e scomparire dietro una porta a specchio. Si guardò ancora attorno, notando un paio di ragazzine intente a scegliere dei mini - dress che sicuramente lei non avrebbe indossato. Poco dopo, la commessa tornò da loro, tra le mani un cappottino nero avvolto in una copertura di plastica.

Prego. I camerini sono da quella parte.

Grazie mille.


Si allontanarono dalla commessa, ed assieme cominciarono a camminare, nella folla, verso i camerini. Estelle sorrise a Monique, mantenendole il cappotto, e parlando, facendole l'occhiolino.

Vedi? Siamo belle e fortunate.


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Messaggioda Monique » 10/01/2014, 14:50

Io sono felice che tu abbia accettato l'invito. Sentivo proprio il bisogno di un'uscita solo donne.

Sì, a volte fa bene staccare tutto e dedicarsi un po' a se stessi!

Confermò Monique con un gran sorriso, leccando il proprio gelato con aria estasiata: in realtà da quando casa sua era diventata una sorta di porto di mare per il via vai continuo di gente, non si poteva dire che seguisse una dieta troppo equilibrata - Celine ed Aryanne diventavano sempre più brave a corromperla - ma nonostante questo quando si ritrovava a mangiare il gelato o qualsiasi cosa che fosse dolce diventava immediatamente la persona più felice del mondo, nemmeno fosse in crisi d'astinenza da anni.
Ed era proprio mentre chiacchieravano che la Vireau notò un cappotto molto particolare, dalla linea maschile che però a lei piaceva un sacco: lo fece notare anche ad Estelle per conoscere il suo parere, e fu molto felice nel constatare che anche all'altra piaceva il modello da lei indicato.

Mi piace lo stile, e credo che ti starebbe benissimo. Vuoi provarlo?

Oh, beh, non so se...

Non fece manco in tempo a finire la frase che Estelle la trascinò dentro al negozio, facendola scoppiare in una risata divertita: massì, che c'era di male a provare qualcosa? Diede un'altra leccata al gelato, sperando che non facessero loro storie per il fatto di essere entrate con del cibo, e lasciò che fosse la Moreau a parlare con la commessa, evidentemente si stava divertendo molto e la cosa le faceva davvero piacere.
Non era sicura che ci fosse la misura per il cappotto, una 40 solitamente, ma dipendeva da come vestivano i singoli indumenti, ma poi la commessa tornò con uno dei modelli in mano, che consegnò all'amica francese indicando loro i camerini.

Vedi? Siamo belle e fortunate.

E spero che la fortuna mi aiuti anche nel prezzo, o Sandyon finirà per uccidermi...

Commentò Monique con un mezzo sorriso colpevole: il compagno non commentava mai il suo shopping, non faceva mai storie quando la vedeva rientrare a casa con buste su buste, con tutto che magari quello che aveva comprato ce l'aveva già in abbondanza, per cui era sicura che se anche l'avesse comprato, il cappotto, non le avrebbe detto niente... ma se doveva riempirsi l'armadio di cose che obiettivamente non le servivano, sperava che almeno non le costassero un patrimonio.
Mentre camminavano verso i camerini, l'occhio di falco - per certe cose - della francese individuò un altro indumento che le piacque subito, ma questa volta non per sé.

Guarda che carino quello!

Esclamò subito, infatti, indicandole l'abito nero che aveva puntato.

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Devi assolutamente provarlo, con le tue forme ti starebbe benissimo!
Già m'immagino la faccia di Lucas nel vedertelo addosso...


Perché Estelle, a differenza di Monique, aveva tutte le curve al posto giusto, una conformazione che si sarebbe potuta definire mediterranea: e con un abito come quello, che metteva in risalto seno e fianchi, avrebbe sicuramente fatto morire il compagno, a differenza della Vireau che di sicuro non poteva vantare una grande abbondanza nelle forme, la qual cosa un po' invidiava nell'amica.
Si permise ovviamente di parlare del compagno di lei perché ormai era ufficiale il loro rapporto, e non si sentiva di fare un torto a Tisifone visto che a quanto sembrava anche lei aveva trovato l'amore, e se Merlino voleva era anche quello giusto.

Allora, che ne dici?
Dai, non posso mica provare qualcosa da sola!


La incitò con un gran sorriso che sperava fosse abbastanza convincente.
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Messaggioda Estelle » 21/01/2014, 15:45

Sì, a volte fa bene staccare tutto e dedicarsi un po' a se stessi!

E Monique aveva proprio ragione. Le stava facendo bene essersi allontanata dalla frenesia di Hogwarts e di Hogsmeade, da quella vita che improvvisamente l'aveva travolta portandola per la prima volta in un mondo.. felice. Era proprio così, tutto strano: un giorno aveva deciso di tornare nel mondo magico, perchè sentiva che quello era il suo mondo, anche se aveva sempre saputo trarre il meglio da entrambi i suoi mondi. Aveva comprato quel loft con un po' di indecisione, semplicemente perchè voleva la sua indipendenza, ed in qualche modo voleva separarsi dalla vita 24 ore su 24 di Hogwarts. E forse, se non fosse stato per quel loft, non avrebbe rincontrato Lucas, un vecchio amore.. ed ora diventato anche attuale. La vita l'aveva sorpresa, ed era successo tutto come un fulmine.
Ed ora, non è che se ne dispiacesse, ma sentiva che la sua vita era diventata così perfetta però mancava qualcosa: mancavano le persone che dovevano stare vicine, quando il proprio ragazzo non era presente. Ed era sempre stato un desiderio potersi confrontare meglio con le vecchie amicizie.
Il gelato terminò, e il lungo pomeriggio di shopping prese il via. Monique, al primo negozio, notò un outift perfetto, che sicuramente le sarebbe stato d'incanto. E non era affatto da lei trattenersi così, perciò Estelle prese l'iniziativa, volendo che l'amica provasse quell'outfit che ora sicuramente stava sognando, e magari regalarglielo lei di suo pugno. Da quando era tornata ad Hogwarts aveva guadagnato abbastanza per poterselo permettere.
Perciò dopo aver parlato con la commessa, si assicurò che ci fosse la taglia dell'amica, e quando la commessa le consegnò il cappotto Estelle, contenta, trascinò Monique verso i camerini.

E spero che la fortuna mi aiuti anche nel prezzo, o Sandyon finirà per uccidermi...

Sandyon non dovrà preoccuparsi.

Rispose lei di rimando, sorridente, ammiccando con fare losco, come a voler intendere che pensava qualcosa ma che non poteva ancora ammetterla. Monique, se avesse saputo, non avrebbe sicuramente accettato. Quindi il regalo andava fatto quando meno se l'aspettava, in un momento di stasi, alla cassa.

Guarda che carino quello!

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce squillante della vicepreside, che ora indicava un abito nero, lungo almeno fino le ginocchia, con delle perline bianche sul seno. Lo impreziosivano abbastanza, donando un'aria sensuale ed elegante. Estelle lo osservò, con l'aria indecisa sul volto. Le piaceva, ma data la sua bassa autostima, non se lo vedeva per niente sul proprio corpo.

Devi assolutamente provarlo, con le tue forme ti starebbe benissimo!
Già m'immagino la faccia di Lucas nel vedertelo addosso...


Le bastò quel nome per rendersi conto che forse Monique aveva ragione, ma la cosa divertente era il pensiero che a Lucas sarebbe piaciuta anche con un sacco di yuta addosso. Sorrise di quel pensiero, lanciandosi un'occhiata dal seno in giù, immaginandosi con quel vestito nero indosso. Sorrise, questa volta, rendendosi conto che forse non le sarebbe stato male.

Allora, che ne dici?
Dai, non posso mica provare qualcosa da sola!


Restò in silenzio per qualche secondo, che ancora fissava l'abito nero sul manichino. Una vocina interiore la incitava a provarlo, ricordandole quanto fosse bella, e non aveva motivo di pensare il contrario. Rise, abbandonandosi a quei pensieri.

Sei così convincente, Moni!
Non farlo per tutti i vestiti che troverai se no mi toccherà fare un mutuo.


Rise, allontanandosi per poter fare cenno alla commessa di portarle il vestito nero da provare della sua misura. Non attese molto. Infatti la commessa non ebbe difficoltà, ed Estelle ebbe subito il suo vestito e raggiunse Monique ai camerini.

Bene. Cappotto, vestito. Possiamo andare.

E detto questo, le due amiche entrarono nei loro camerini, sorridendo.

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Messaggioda Monique » 21/01/2014, 18:54

Una giornata in giro per negozi si poteva considerare un ottimo metodo per rilassarsi un po', per stare con un'amica e magari portare a casa qualche nuovo capo d'abbigliamento... ma con Monique Vireau, "qualche" significava un intero guardaroba, e "nuovo" significava firmato e costoso.
Per questo temeva la sua indole spendacciona, che veniva fuori proprio in momenti come quelli - Celine e Veronique ne sapevano qualcosa - e sperava che, se non altro, ciò che i suoi occhi puntavano non fosse eccessivamente costoso, giusto per non dover ammettere con Sandyon che l'uomo aveva ragione a temere ogni volta che usciva con un'amica... anche se, certo, il fatto di essere nel centro di Milano circondata da boutique lussuose non le dava molte speranze sull'idea di riuscire a spendere poco.

Sandyon non dovrà preoccuparsi.

L'espressione di Estelle, così compiaciuta e furbetta, fece intendere a Monique che l'amica stava pensando a qualcosa: e considerato ciò di cui stavano parlando, la Vice Preside di Hogwarts poteva ipotizzare (Perspicacia 40) che l'altra avesse in mente di farle un regalo, comprandole il cappotto così da non farle spendere niente e tranquillizzare il futuro marito dell'amica.
Ovviamente una parte di sé non voleva assolutamente che la donna spendesse per lei, anche perché ipotizzava - ed era quello il motivo per il quale si sentiva morire all'idea di osservarsi allo specchio e provare la voglia di acquistarlo - che si trattasse di un capo piuttosto costoso, e seppur non aveva alcuna intenzione di fare i conti in tasca ad Estelle, allo stesso tempo non le andava di sapere che aveva speso così tanto per regalarle qualcosa; un'altra parte di sé, tuttavia, sapeva che quando si voleva bene a qualcuno si provava piacere nel coccolarlo di tanto in tanto, e che sarebbe stato brutto per Estelle ricevere un rifiuto nel momento in cui avesse provato a fare un gesto carino verso Monique.
Per questo la Vireau non disse nulla, fissandola con un sorrisetto quasi rassegnato mentre i suoi occhi si focalizzavano su qualcos'altro, su un vestito che sembrava essere fatto apposta per Estelle, il cui corpo poteva vantare delle forme davvero prorompenti e sensuali a differenza dell'altra francese, più piatta e minuta da questo punto di vista: per questo la spinse a provarselo, sicura che a Lucas, un uomo evidentemente amante delle belle forme, sarebbe piaciuto molto.

Sei così convincente, Moni!
Non farlo per tutti i vestiti che troverai se no mi toccherà fare un mutuo.


Non è colpa mia se hai un corpo fatto per farsi stare bene addosso praticamente tutto!

Esclamò di rimando la Vireau con un occhiolino: sincera in quel dire, non glielo stava dicendo per chissà quale secondo fine, per ingraziarsela o altro; pensava davvero quanto detto, e non a torto visto che Estelle aveva un corpo magro ma formoso, che dunque poteva permettersi vestiti attillati senza sembrare una salsiccia compressa ma, anzi, una bomba sexy.
Anche la commessa sembrava pensarla allo stesso modo, visto che non disse nulla ma anzi, con un bel sorriso prese il vestito per Estelle e glielo porse, così da farglielo provare.

Bene. Cappotto, vestito. Possiamo andare.

Mi sento quasi ad una sfilata di moda privata...

Commentò ridacchiando Monique, infilandosi nel camerino - e per fortuna che faceva fresco in quel negozio grazie all'aria condizionata babbana, altrimenti con quel cappotto avrebbe sudato da morire! - e sfilandosi la giacca leggera che indossava per provarselo: lo allacciò lentamente ed uscì per prima dal camerino, visto che non è che avesse dovuto spogliarsi o chissà cosa.
Il cappotto le aderiva al corpo, sottolineava il suo punto vita, era di un taglio classico ma con quel tessuto che bastava a renderlo particolare: le piaceva soprattutto il collo così aperto ed ampio, perfetto nel caso in cui avesse voluto mettersi una sciarpa voluminosa.
Stava ancora osservandosi di fronte allo specchio, mettendosi di profilo per osservarsi meglio, quando la tenda dietro la quale si trovava Estelle si mosse, e la francese uscì con l'abito addosso: Monique la squadrò lentamente, serissima in volto... prima di fare un gran sorriso ed annuire in modo energico.

Non hai scelta tesoro, lo devi comprare.
Sul serio, ma guardati, sei pazzesca!


Esclamò, facendole spazio cosicché potesse osservarsi allo specchio a sua volta: era bellissima, innegabile ed impossibile pensarla diversamente; e visto che erano in vena di regali, quasi sperava che Estelle non fosse troppo convinta dell'acquisto... così avrebbe potuto comprarglielo lei.
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Messaggioda Estelle » 10/02/2014, 16:25

Monique non rispose, e ciò le diede una piccola speranza. Certo, Monique poteva anche non aver recepito il suo messaggio, ma era una ragazza abbastanza sveglia e le due si conoscevano abbastanza da poter dire di capirsi con un solo sguardo. Ma, ad ogni modo, il fatto che la Vicepreside non le avesse risposto le dava la speranza che avrebbe accettato senza problemi quel piccolo - anche se piccolo forse non era - regalo. Estelle lo faceva con il cuore, pensando che potesse essere anche un modo per lasciare un ricordo nell'appartamento di Monique, che per giunta non aveva mai visitato. In tanti anni di amicizia non ne aveva mai avuto modo, ma Estelle doveva anche fare i conti con il pensiero che Monique, ormai, non era sola: era cresciuta ed era innamorata, aveva trovato l'uomo giusto. Un po' come lei, ma per ora Monique poteva anche non avere la certezza di trovare Lucas in giro per il suo loft, anche se ad Estelle sarebbe piaciuto davvero molto.
Le due amiche, quindi, si adoperarono per provare i loro vestiti. Alla fine la Corvonero fu convinta dall'amica: decise di provare quell'abito, pensando magari di poterlo indossare quando avrebbe incontrato Lucas la volta dopo. Il solo pensiero la fece sorridere. Sicuramente a Lucas sarebbe piaciuta, magari così tanto, e l'attrazione sarebbe tornata.. e la serata si sarebbe conclusa nel migliore dei modi.
Quanto le piaceva pensarsi accanto a lui. Non riusciva a vedere altro uomo. E non riusciva a vedersi in atteggiamenti intimi con nessun'altro.

Non è colpa mia se hai un corpo fatto per farsi stare bene addosso praticamente tutto!

Esagerata.

Rise divertita all'amica, prendendo tra le braccia il suo vestito e dirigendosi con Monique verso i camerini. Nel negozio, seppur affollato in quel pomeriggio di shopping milanese, fortunatamente i camerini erano disponibili, ma ancora per poco.

Mi sento quasi ad una sfilata di moda privata...

Ci amerebbero tutti. Siamo troppo belle e sensuali.

Sorrise, infilandosi nel camerino ancora ridendo. Lasciò l'abito nero al gancio in alto, mentre lei lentamente si svestiva più in fretta che poteva restando solo in intimo. Restò per un attimo in silenzio, fissando l'abito nero che Monique aveva scelto per lei, come se fosse proprio lei e solo lei ad indossarlo. Era davvero stupendo, ed una parte di lei non vedeva l'ora di vederselo addosso. Ma data la sua poca autostima, sicuramente avrebbe indossato quel vestito e non si sarebbe neanche ammirata allo specchio.
Dopo uno sbuffo, abbassò la cerniera ed indossò l'abito. Era elegante, ed il tessuto sembrava essere stato cucito apposta per lei. Era leggero, le cadeva alla perfezione, mettendo in risalto le sue curve senza farla sembrare un sacco di patate.
Con un po' di indecisione, si decise ad uscire dal camerino. Si stupì di trovare Monique già pronta e contenta nel vedersi con il cappotto davanti allo specchio. Un paio di occhi la scrutarono, Estelle distolse lo sguardo e si avvicinò all'amica, sorridente, che la stava osservando senza alcuna espressione.

Non hai scelta tesoro, lo devi comprare.
Sul serio, ma guardati, sei pazzesca!


Dai, non è vero..

Lo ammise inizialmente, per poi tacere quando allo specchio le apparve la figura di una giovane donna dai capelli biondi, troppo bella per pensare di essere lei, e quell'abito nero addosso che le aderiva perfettamente. Restò letteralmente a bocca aperta.
E se prima non aveva la certezza di essere una bella donna, ora l'aveva.. un pochino.

Beh.. non mi sta così male.

Ammise lei, sorridendo. Ovviamente scherzava, perchè sapeva di stare benissimo, non bene. Decidendo di distogliere l'attenzione da lei, si voltò verso Monique.

Come pensavo.. quel cappotto ti sta benissimo, Moni. E' perfetto per te.

Spoiler:
Monique
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