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da Robyn » 23/03/2015, 22:38
Aryanne, la sua ragazza, a letto con un ragazzo di colore di chissà quale dotazione tale da far impallidire anche il suo che era decisamente lontano dalla media. No no no, che figura avrebbe fatto poi nel tornarci in intimità? Già se la immaginava ritornare con la memoria a quella esperienza e dire "Però, devo dire che preferivo l'altro". In un certo senso la sua paura più grande era proprio quella e non era mica una cosa da poco. La fidanzata però sapeva facilmente come scovare i messaggi sotto intensi dell'Auror, agendo poi di conseguenza solo per farlo innervosire.
E non lo dici solo perché temi che io possa volermene accertare di persona, vero? Chissà, potrei anche chiedere a Mia se sia disposta a prestarmi Nigel, un giorno...
Eh?! Ma scusa, ti sembrano prestiti da chiedere? Non penso possano essere così folli da accettare una cosa simile e poi...
Già, e poi che? Poteva davvero dire di sentirsi minacciato nella propria virilità? Non sarebbe stato molto piacevole per la sua autostima ma ormai aveva detto quel "e poi" ed era necessario che continuasse la frase in qualche modo. La mente pensò velocemente ad una scusa adeguata da accodare a quella frase, ma lo sguardo malizioso e attento di Aryanne non aiutava affatto nel rimanere tranquillo, lucido e ponderante. C'era l'immensa probabilità che la Vastnor interpretasse bene anche quel successivo esposto ma tanto, non gli rimaneva scelta che tentare.
... e poi vogliamo anche mettere che potrei essere appena appena geloso? Sei la mia fidanzata, non mi alletta di certo l'idea che tu vada con un altro... CHIUNQUE altro!
Non uno di colore, per intendersi e difendersi ulteriormente.
Inoltre scusa, se tu vai con Nigel, allora dovrei dare una ripassata alla tua migliore amica, per par condicio, no?
Le fece una linguaccia, palesemente scherzoso, prima di cambiare totalmente argomento ed arrivare ad un'altra questione davvero scottante e davvero fondamentale per il loro rapporto: un segreto da mantenere, un segreto gigantesco che adesso custodiva solamente lui e che lo riempiva di gioia. La fidanzata non si era confidata con Typhon, bensì con lui. Un passo avanti? Molto, molto di più, una lunghissima serie di passi avanti. Ming, la Creatura Magica da lei custodita, aveva un aspetto molto docile e giocoso, e rendeva Robyn molti curioso a proposito.
... È soffice al tatto, inoltre ha una temperatura simile a quella umana, di cosa si nutre?
Energia magica, essenzialmente. E...
Cioccolatte!
... Un dolce?
E cioccolatte, ovvero latte e cioccolato... ne va matta, lo berrebbe in continuazione!
Ah ecco... Uhm, Kumar, fallo per due, lo bevo anche io volentieri!
Mandare giù latte e cioccolato poco dopo un piatto di pasta, ma era diventato completamente scemo? No, in verità voleva fare compagnia a Ming e farle vedere che piaceva anche a lui, così da stringere ancora un po' di più il legame con lei. Rappresentava tantissimo per Aryanne ed evidentemente quella piccola desiderava moltissimo dei nuovi amici e con gli amici si condividevano le abitudini preferite, no? Quindi tra esse rientrava pure il bere del "cioccolatte" l'uno vicino all'altra, lentamente e con gusto.
È la mia alleata più preziosa in battaglia, il mio asso nella manica... forse è anche per questo che non voglio dirlo a nessuno, è il mio vantaggio. E poi le voglio bene, tanto, e non so che farei se le accadesse qualcosa...
Questo mi fa supporre che possiede anche delle capacità magiche di attacco e difesa, giusto? Già soltanto il fatto che può rendersi invisibile è notevole, ma se nel caso può anche fare di più... Allora è proprio un'arma esagerata.
Non appena la piccola terminò di bere il suo drink, a sorpresa Robyn tolse la cannuccia dal suo bicchiere vuoto e la mise nel proprio, pieno ancora per metà, mettendoglielo davanti e facendole una piccola carezza sul dorso, invitandola a servirsi liberamente. Dopo tutto ciò, ad un tratto una colomba entrò dall'unica finestra aperta della reggia, lasciando cadere un messaggio di avviso diretto al Paladino Splendente. Brutte notizie: un'emergenza da sistemare presso il Ministero, non ci voleva, non quando quelle erano ore teoricamente libere e scevre da ogni impegno.
Cercherò di sbrigarmi in poco tempo per poi tornare da te, va bene amore? Ci vediamo dopo... Ti amo...
Dopo aver salutato la fidanzata con un bacio e Ming con un occhiolino, Robyn si diresse svelto verso la destinazione lavorativa, non troppo preoccupato ma più che altro scocciato per quella interruzione mai stata più pesante. Oltre tutto dovevano essere problemi di natura interna e d'ufficio, niente sul campo di battaglia, quindi il tutto si traduceva in due palle ancora più grosse del prospettato. Chiunque avrebbe potuto dirgli "Hai rivoluto la bicicletta? Allora pedala!", riferendosi all'essere tornato Auror... e per quanto potesse irritarsi, il Laars sapeva che quel chiunque aveva perfettamente ragione.
USCITA PER ROBYN
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Robyn
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da Aryanne » 24/03/2015, 23:50
Eh?! Ma scusa, ti sembrano prestiti da chiedere? Non penso possano essere così folli da accettare una cosa simile e poi...
Poi? - lo stuzzicò Aryanne con un sorrisetto malizioso e furbetto.
... e poi vogliamo anche mettere che potrei essere appena appena geloso? Sei la mia fidanzata, non mi alletta di certo l'idea che tu vada con un altro... CHIUNQUE altro!
Uhm, sì, tutto sommato è comprensibile... - confermò la Vastnor annuendo, anche se era piuttosto convinta che ci fosse altro dietro: una piccola parte di sé aveva come l'impressione che il Laars non volesse acconsentire ad una cosa del genere per paura che le piacesse troppo, ma chissà, poteva anche sbagliarsi.
Inoltre scusa, se tu vai con Nigel, allora dovrei dare una ripassata alla tua migliore amica, per par condicio, no?
Ci pensò su qualche istante, prima di annuire lentamente, non essendosi accorta della sua linguaccia.
Beh, effettivamente sarebbe giusto... glielo chiederò!
Esclamò alla fine, serena e contenta, comportandosi come nulla fosse, come se non avesse appena fatto intendere che uno scambio di coppia le sarebbe andato bene e l'avrebbe fatto volentieri. Ci sarebbe stato tempo per approfondire la questione, ora la cosa davvero importante era che Robyn conoscesse Ming, e che mantenesse il segreto della fidanzata.
Ah ecco... Uhm, Kumar, fallo per due, lo bevo anche io volentieri!
Anche a Robyn piace il cioccolatte, evviva evviva, sentito Ary? Diventeremo grandi grandi amici, sì sì sìììì!!
Come una cucciola entusiasta oltre ogni immaginazione, Ming cominciò a saltellare nell'aria intorno al Laars, strusciandosi su di lui in ogni momento possibile come a fargli capire quanto avesse apprezzato quella sua scelta: successivamente, poi, bevve il suo cioccolato con aria beata, quella di chi si sentiva quasi in paradiso.
Questo mi fa supporre che possiede anche delle capacità magiche di attacco e difesa, giusto? Già soltanto il fatto che può rendersi invisibile è notevole, ma se nel caso può anche fare di più... Allora è proprio un'arma esagerata.
Puoi scommetterci che possegga capacità del genere... te le mostrerò presto, ma credimi, è meravigliosa sotto ogni punto di vista.
Oooh, Ary, ma così mi fai arrossire!! Ti piace il ciocc-- !!! Me lo stai lasciando, davvero davvero davvero? Posso bere anche il tuo cioccolatte? Che bello, che bello, che bello!!
... credo tu l'abbia appena conquistata! - mormorò Aryanne divertita, rabbuiandosi poi però quando vide una colomba entrare dalla finestra con un messaggio per Robyn: si trattava sicuramente di lavoro, ne era sicura... e infatti non si era sbagliata.
Cercherò di sbrigarmi in poco tempo per poi tornare da te, va bene amore?
Per forza... - rispose con un broncio da manuale, ricambiando suo malgrado il bacio del fidanzato.
Ci vediamo dopo... Ti amo...
Anche io...
Sussurrò mentre lo guardava andare via, sbuffando con forza e consolandosi abbracciando Ming che, dopo aver salutato Robyn con un ultimo strusciamento di naso, ed avendo il pancino pieno, si addormentò lentamente tra la sue braccia, riempita dai bacini dolci della sua migliore amica.
Fine
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da Kalas » 14/07/2015, 14:59
Villa di Aryanne Vastnor 04/08/2110 Ore 17:00
Mh... Non ci siamo. Qualcosa sta andando decisamente storto... Già, ma cosa?
Per focalizzarsi sugli addestramenti inerenti al nuovo incantesimo, Kalas ed Aryanne avevano potuto sfruttare solo l'arrivo dell'Estate. Nei mesi precedenti, infatti, la ragazza era stata assorbita moltissimo dagli allenamenti combinati del padre e dello "zio" Asveras, decisamente più cattivo del genitore scopertosi biologico. Kalas per certi versi era diventato ormai obsoleto, anche perché la sua abilità non era minimamente paragonabile a quella dei due allenatori della Vastnor, una ragazza che diventava brava e forte ogni giorno di più. Tuttavia, essendo quella sul nuovo incantesimo una teoria esclusivamente sua e non necessariamente fondata su basi solide, voleva occuparsene personalmente, così da non far perdere tempo né a Sandyon né tanto meno a Tyslion. A partire da Giugno, si era incontrato con la mezza italiana una volta a settimana, la Domenica pomeriggio a partire dalle 14:00, dopo pranzo insomma, ma ancora non era venuto fuori nulla di positivo, per quanto nell'Expulso generato dalla bacchetta della Mercenaria c'era sempre una scintilla in più, una sfumatura diversa, sfumatura che lasciava intendere che le basi per renderlo più potente ci fossero, doveva solo individuare quasi fossero, tali basi.
Da quello che mi hai detto, quindi, nelle ultime missioni, quando lo hai usato, hai notato che gli avversari volavano indietro più lontano, giusto? Allora le mie supposizioni erano giuste, è bastato testarlo sul campo per darle come certe. ... Ricominciamo l'analisi: il movimento del polso è lo stesso, l'energia incamerata pressoché simile ed anche quella sprigionata dalla bacchetta. Però si percepisce stranamente come se il catalizzatore volesse spingere più forte la magia, ma non ci riesce...
Stava vestito con una maglietta leggera, munita di cappuccio, alla quale aveva tolto le maniche per propria comodità con un "Diffindo". Sotto dei pantaloni di lino bianchi e scarpe da ginnastica dello stesso colore. Occhiali da sole (per lui una sorta di costante) e barbetta modellata. Teneva anche un blocco dove inseriva appunti su appunti, scritti nel corso di quelle settimane ed anche a tempo perso quando stava a casa da solo, magari mentre la fidanzata era fuori con la sorella da qualche parte del Mondo Magico a combinare guai. I bersagli sistemati in palestra erano consumati quasi completamente, con tutto che li aveva rinforzati in modo che durassero più del dovuto, ma continuando a tartassarli di "Expulso" prima o poi avrebbero ceduto lo stesso. Sapeva che gli stava sfuggendo qualcosa, magari era una semplice stronzata, ma fondamentale affinché l'esperimento andasse a buon fine. Ripensò attentamente ai vari passaggi: posizione del braccio, della spalla e l'intenzione del corpo. Tutto giusto, assolutamente giusto, d'altronde Aryanne ormai con gli incantesimi offensivi ci sapeva fare alla perfezione, come perfetto e tonico, per non dire anche sodo, era interamente il suo fisico, allenato sotto ogni punto di vista, nulla escluso.
Noi stiamo cercando di portare a termine un incantesimo con la semplicità di esecuzione di un "Everte Statim", l'efficacia di un "Expulso" ma il potenziamento di uno "Stupeficium". ... E se fosse che la chiave sta proprio nel cambio di movimento del polso?!
Un lampo gli attraversò la mente. Forse era giunto ad una vaga ipotetica soluzione. Nulla di sicuro, ma meglio tentare. Si alzò in piedi di scatto, posando gli appunti sopra la panca di legno, per poi avvicinarsi alla ragazza con la bacchetta alla mano. La affiancò, distendendo il braccio, così che ella potesse seguire i suoi stessi movimenti, cercandone il contatto visivo. Eseguì prima il movimento del polso della prima magia, poi della seconda ed infine della terza, lentamente.
Possiamo provare a fare in questo modo: la stoccata ondulata di un "Everte Statim" è la più secca e veloce in assoluto, nonché la matrice di tutti quanti gli "schiantesimi", infatti ognuno comincia allo stesso modo, solo che la prima versione è quella più svelta. L'Expulso lo teniamo come evocazione magica mentale, ma per ora prova a dirlo ad alta voce, non si sa mai. Infine, lo "Stupeficium" si differenzia dagli altri perché al momento della stoccata, il dito indice, premendo sulla bacchetta, induce una veloce rotazione antioraria. Quello che ti chiedo è provare ad effettuare l'ondulazione con la stoccata ma, terminare con la rotazione, e dicendo in contemporanea il nome dell'incantesimo "Expulso". Cerca però di essere molto concentrata ed attenta, non escludo che possano volerci più tentativi, d'altronde stai forzando una manovra della Trama non canonica...
Assieme alla Vastnor, Kalas tentò con calma e lentezza il movimento completo più e più volte, così che le entrasse bene in testa. Non era facile mischiare tre magie fino ad allora distaccate tra loro da differenti movimenti e passaggi, ma forse la soluzione era vicina. Una volta assicuratosi che fosse pronta per tentare da sola, Kalas si andò a rimettere in disparte, in piedi però, per la tensione. Il primo tentativo non produsse praticamente nulla, il secondo emanò una leggera scintilla, il terzo parve funzionare ma solo parzialmente, quasi fosse un ibrido del vero incantesimo che doveva ancora mostrarsi, mentre il quarto... Beh, il quarto fu davvero devastante, tanto da far sgranare gli occhi allo stesso Tìamat. L'Expulso che venne prodotto dalla bacchetta di Aryanne raggiunse il bersaglio, lo fece volare indietro spaccandolo e coinvolse anche gli altri due bersagli ai lati, facendoli schizzare di circa un paio di metri ai lati destro e sinistro, con alcune ammaccature.
... Incredibile... Ce l'hai fatta... Ce l'abbiamo fatta!
Normale che il primo istinto fu quello di andare da lei ed abbracciarla, difatti fece proprio così, stringendola con orgoglio. Era riuscita là dove nessun altro era arrivato, potenziando e perfezionando un incantesimo tutto suo, esclusivamente suo. Quello era ormai il suo marchio di fabbricare ed avrebbe dovuto soltanto trovargli il nome giusto, ma per quello c'era tempo. Ora bisognava allenarsi per far sì che funzionasse sempre e ben presto avrebbe stupito un bel po' di nemici, forse Calamity Jane compresa.
Sei stata grande... Non abbiamo mollato ed è stata la mossa giusta. ... Come ti senti? Parecchio potente, non trovi?
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da Charlotte » 30/08/2015, 23:33
Mansarda di Charlotte Shepard • Trafalgar Square • Londra • 2110, Ottobre 10 • h 22.37
La serata era stata un successo: Hyenn si era rivelato una compagnia piacevole, ancor più di quanto da lei ipotizzato; avevano chiacchierato tanto -anche se, pensandoci a posteriori, era stata soprattutto lei a raccontargli di sé- e non c'erano mai stati silenzi imbarazzanti tra loro. Si erano trovati subito d'accordo nell'andare in una steakhouse non troppo distante dal centro di Londra -la zona babbana che, essendo lei un po' negata con la magia, sentiva più familiare- e Charlotte non si era fatta problemi ad ordinare del vero cibo, bistecca al sangue e patatine fritte, alla faccia delle altre ragazze presenti nel locale che andavano avanti ad insalatine light ed acqua naturale. Era consapevole dell'abbondanza del proprio corpo, ma nel corso degli anni era giunta alla conclusione che si piaceva così, e che non era necessario fare nulla per cambiare; inoltre quel pomeriggio, quando aveva scelto cosa indossare per la serata, si era guardata a lungo allo specchio, arrivando a definirsi un gran bel bocconcino. Shorts di jeans con sotto leggings neri, stivali in stile cowboy di colore scuro, una maglia a maniche corte, con una bella scollatura, scura ed attillata e sopra ancora un giubbotto di jeans a richiamare gli shorts, uno stile non ricercato, piuttosto informale ma comunque sexy a modo suo.
Eccoci arrivati, lì c'è casa mia!
Dopo la cena, come promesso qualche giorno prima, i due avevano deciso di spostarsi a casa di lei, anche se più che altro si doveva parlare di mansarda: era un posticino piccolo, ma anche accogliente; e poi Charlotte viveva da sola, quindi non si poteva dire che avesse bisogno di chissà quanto spazio. Lo precedette all'interno del condominio nel quale risiedeva, e poi in ascensore fino ad arrivare di fronte alla porta di casa.
Non è una reggia, ma è il mio piccolo angolo di serenità. Accomodati pure!
Non c'erano molti mobili, ma si notava una gran cura per i dettagli e qualche tocco di originalità: tappeti di fattura indiana a terra, cuscini colorati, quadri stravaganti appesi alle pareti e molti vasi di fiori sparsi qua e là per ingentilire l'ambiente; dopotutto non guadagnava certo una fortuna nel fare l'infermiera, e non le servivano a nulla mobili pregiati o chissà quanto lussuosi.
Fa' come fossi a casa tua, mettiti pure comodo! Io prendo il dessert!
Aveva insistito molto sul fatto di non prendere il dolce al ristorante, e questo perché si era impegnata tutta la mattina nel tentativo di crearne uno con le proprie mani: pur essendo una fan dei dessert, Charlotte era solita mangiali piuttosto che prepararli, ma sperava che dopo vari tentativi qualcosa di buono fosse venuto fuori comunque.
Ti porto qualcosa da bere, intanto?
Gli domandò mentre si toglieva il giubbotto e metteva su un po' di musica di sottofondo, lei che non ci metteva nulla a scatenarsi in un balletto improvvisato dovunque e comunque, appena ne si presentava l'occasione. A prescindere dalla risposta dell'agente di sicurezza, dopo essere sparita per qualche istante in cucina la Shepard tornò nel soggiorno con un vassoio in mano, due piattini e, sopra di essi, dei piccoli cupcakes con forchettina compresa.
Te l'avevo detto che non era necessario ordinarlo lì, il dolce! -esclamò con un sorrisetto compiaciuto e soddisfatto l'infermiera.
In realtà non era del tutto certa che il sapore fosse il massimo -a lei sembrava buono, ma era una questione di gusti- e tuttavia voleva sperare che l'impegno profuso in quei piccoli dolci, alla fine, sarebbe stato ripagato. E poi, in casi come quello, non era più che altro il pensiero a contare?
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da Hyenn » 31/08/2015, 22:57
Mansarda di Charlotte Shepard Trafalgar Square | Londra 10-10-2110 22.37
Eccoci arrivati, lì c'è casa mia!
Alla fine, la bella bionda aveva mantenuto la parola: dopo la bella serata fuori a mangiare e chiacchierare, l'aveva condotto nella sua dimora. Steakhouse, ottima scelta, sia per il cibo che per l'atmosfera, non troppo da pub ma nemmeno sofisticata come un ristorante. Aveva ordinato una bistecca di controfiletto al sangue alta sei centimetri, dal peso di circa 900 grammi, in pratica una bestia. L'appetito non gli era mai mancato e poi il suo metabolismo era incredibilmente accelerato e gli imponeva di mangiare sempre in gran quantità. Ad accompagnare il tutto una "Caesar Salad" di taglia gigante, spazzolata in meno di dieci minuti, sotto lo sguardo forse stupito dell'infermiera. Da bere della semplice acqua frizzante. Non era mai riuscito ad adeguarsi ai sapori delle bevande moderne, gli sapevano tutte di finto.
Non è una reggia, ma è il mio piccolo angolo di serenità. Accomodati pure!
... Sei una minimalista sofisticata...
Questo fu il suo primo commento, senza il minimo segno di fastidio, che Hyenn si sentì di farle non appena mise piede dentro l'abitazione. Carina, tutto sommato piacevole alla vista, con diversi rimandi al colore bianco, il suo preferito, già, lo stesso della sua Nayru. Da quando l'aveva vista arrivare all'uscita dell'ospedale vestita in quel modo così country e sexy allo stesso tempo, le sue idee erano mutate in fretta. Se fosse stata davvero una reincarnazione della "Dea della Saggezza", probabilmente si sarebbe vestita in modo totalmente diverso, più all'antica. Ormai era giunto alla conclusione che era più probabile che si stesse trattando di una discendente, ma a lui non dispiaceva affatto, anzi. La Trama aveva comunque trovato il modo di rendergli merito per la missione che stava compiendo: togliere dal mondo la minaccia del faro di morte.
Fa' come fossi a casa tua, mettiti pure comodo! Io prendo il dessert! Ti porto qualcosa da bere, intanto?
Giusto, il dolce. Quasi me n'ero dimenticato. Da bere? Sì, dell'acqua frizzante per favore...
Lui quella sera aveva indossato un jeans nero con degli stivaletti di cuoio dello stesso colore. Sopra una canottiera bianca attillata, coperta da una maglia a maniche lunghe autunnale di colore scuro con macchie bianche. Barba come sempre presente ma abbastanza curata, capelli all'insù e una gran voglia di sbattersi quella femmina, ma quello non era un dettaglio della mise. Si appoggiò vicino ad una finestra, osservando l'esterno e intanto riflettendo su cosa fare, cosa dire, come comportarsi. Era la prima volta che entrando nella casa di una ragazza, quest'ultima non cercava subito di mettersi in ginocchio, non che gli dispiacesse, anzi, a lui esaltava l'idea di rallentare il processo che li avrebbe condotti al sesso, semplicemente voleva però capire come e in che toni.
Te l'avevo detto che non era necessario ordinarlo lì, il dolce!
Mh? ... E' un... Cupcake? L'hai fatto tu?
Chiese inizialmente, osservando il piccolo dessert con tanto di piccola forchetta per essere degustato, facendole un piccolo sorriso. No, non era avaro di sorrisi con lei, anche se non era un tipo eccessivamente dedito a quei tipi di espressioni. Pensare lei gli addolciva lo spirito, perché era un riflesso di Nayru, anche se in molti aspetti diversa, in molti aspetti unica e a sé stante. La osservò a lungo negli occhi, giusto per farle capire quanto gli facesse sangue, poi, si dedicò ad assaggiare la creazione zuccherata della Shepard. Dopo qualche secondo di masticazione e successiva deglutizione, Hyenn le rivolse ancora una volta un leggero sorriso, annuendo soddisfatto. Era buono, delicato, non troppo eccessivo nel sapore e vagamente alcolico, ma senza esagerare.
Allevi il dolore umano di giorno e crei capolavori di pasticceria nella notte... Una doppia vita, da super eroina, quasi... Hai altri super poteri dei quali non sono ancora a conoscenza?
A parte quello di provocare i miei sensi al punto che ti sbatterei sul pavimento di questa stessa stanza...
Attese la sua risposta, per poi mettersi comodamente seduto su una delle poltrone disponibili.
Insomma non sei mai stata un gran che con la magia. In cosa ti senti poco ferrata? Non te l'ho detto ma... Sono un Master Teacher, oltre che un Commissario di Vigilanza. Magari potrei darti delle ripetizioni, qualche volta.
Quanto suonava sconcia quella domanda da uno a dieci? Intorno ai sedici milioni.
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da Charlotte » 01/09/2015, 14:28
... Sei una minimalista sofisticata...
Lo prendo come un complimento?
Domandò Charlotte con un sorriso divertito, togliendosi poi la giacca di jeans che lanciò su una poltrona a poca distanza da sé: non era una persona troppo ordinata, ed un po' di caos nella propria vita, così la vedeva lei, non poteva che fare bene. A parte qualcosina lasciata in giro qua e là, comunque, non si poteva certo dire che vivesse in un porcile, al contrario, quindi non si sentiva per nulla a disagio all'idea che Hyenn potesse notare quel suo modo di fare molto "easy".
Giusto, il dolce. Quasi me n'ero dimenticato. Da bere? Sì, dell'acqua frizzante per favore...
Come te l'eri quasi dimenticato? Sei veramente pessimo, ma se lo sanno tutti che il dolce è il modo migliore per concludere una serata!
Lo prese in giro, azzardando anche una leggera linguaccia prima di allontanarsi dal salottino per spostarsi nella piccola cucina dove passava, doveva ammetterlo, ben poco tempo: le piaceva mangiare -si vedeva- ma aveva poco tempo per dedicarsi seriamente alla preparazione di piatti elaborati; e poi i prodotti già pronti esistevano proprio per quello! Per l'appuntamento -perché di quello si trattava- con Hyenn, però, aveva cercato di fare uno sforzo, preparando il dolce di suo pugno: certo, c'erano voluti diversi tentativi prima di produrre qualcosa di decente, perlomeno alla vista, ma fu con aria assolutamente orgogliosa che, poco dopo, tornò dall'agente di sicurezza col dessert tra le mani.
Mh? ... E' un... Cupcake?
Fiuuu, già che lo riconosci dall'aspetto significa che visivamente proprio schifo non fa! -esclamò lei sorridente ed elettrizzata, evidentemente ansiosa di scoprire se gli piacesse o meno.
L'hai fatto tu?
Ammetto che dopo il quarto tentativo fallito la voglia di comprarli già fatti è schizzata alle stelle... ma non mi sono data per vinta e alla fine ho domato quel maledetto impasto! Sono una persona piuttosto testarda, se non l'avessi capito...
Guance arrossate leggermente, occhi luminosi, sorriso dolce e sbarazzino, così si presentava Charlotte Shepard in quel momento: lui, d'altronde, per quanto sapesse sorridere con facilità era come perennemente avvolto -nella sua ottica- da un'aura di mistero che non poteva non attrarla. Cosa nascondeva il Commissario Liafort dietro quegli occhi scuri e profondi?
Allevi il dolore umano di giorno e crei capolavori di pasticceria nella notte...
Capolavori di pasticceria? Non ne hai mangiati molti di dolci in vita tua, eh? -scherzò l'infermiera che, nonostante l'evidente compiacimento per il complimento ricevuto, era abbastanza onesta con se stessa da ammettere che quel cupcake non era affatto un capolavoro, al massimo un dolce decente considerando che era la prima volta che ci si cimentava.
Una doppia vita, da super eroina, quasi... Hai altri super poteri dei quali non sono ancora a conoscenza?
Se te li rivelassi poi dovrei ucciderti. ... pfffff ahahahahahah!!!
Aveva provato ad assumere un'aria seria e grave, peccato che poi non fosse riuscita a mantenerla per più di dieci secondi: certo, forse Hyenn in quello sguardo avrebbe potuto cogliere dei rimandi alla donna che, un millennio prima, gli aveva rubato il cuore, ma d'altronde aveva deciso che Charlotte ne fosse una discendente e, dunque, era anche possibile che la cosa non lo interdicesse troppo.
Insomma non sei mai stata un gran che con la magia.
Diciamo che ho sempre fatto proprio schifo...
In cosa ti senti poco ferrata?
Tutto ciò che comporta l'uso della bacchetta? -rispose lei ironica, ma sincera, prima di aggiungere con un sospiro leggero- In realtà alcuni incantesimi mi riescono proprio bene, mentre gli altri... -scosse il capo, mordicchiandosi il labbro inferiore con fare inconsapevolmente seducente- I miei genitori si sono disperati per anni, non riuscendo a capire cosa non andasse in me, e alla fine ci hanno semplicemente rinunciato. Forse ho scelto di fare l'infermiera proprio per questo: non devo usare la bacchetta, e se anche fosse necessario per un'emergenza, gli incanti di guarigione sono gli unici che riesco a castare correttamente!
Se solo avesse saputo il perché di questa sua stranezza...
Comunque, perché me l'hai chiesto?
Non te l'ho detto ma... Sono un Master Teacher, oltre che un Commissario di Vigilanza. Magari potrei darti delle ripetizioni, qualche volta.
A parte il doppio senso di quest'ultima frase... -sorrise maliziosa, facendogli un occhiolino scherzoso- Non immaginavo che potessi fare anche il Master Teacher, sono due lavori così diversi! E di quali materie ti occupi?
Mentre lo chiedeva, prese il proprio piattino col cupcake, ne staccò un pezzettino con la forchetta e lo avvicinò alla sua bocca, provando ad imboccarlo: un gesto intimo e malizioso, ma non era un segreto che la tensione sessuale tra loro fosse alle stelle, giusto?
Sai, mi sono resa conto che per tutta la sera ho quasi sempre parlato io, mentre di te non so praticamente nulla... dai, dimmi un tuo segreto! -si mise seduta accanto a lui, incrociando le gambe sotto il sedere con aria curiosa e divertita- Confidami qualcosa che non hai mai detto a nessuno, e ti prometto che porterò con me il tuo segreto per sempre... mi sembra un giusto compenso per avermi fatto raccontare quasi tutta la mia vita in una sola serata!
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da Hyenn » 01/09/2015, 22:01
Una doppia vita, da super eroina, quasi... Hai altri super poteri dei quali non sono ancora a conoscenza?
Se te li rivelassi poi dovrei ucciderti. ... pfffff ahahahahahah!!!
Quando per alcuni istanti lo sguardo di Charlotte si fece fintamente più serio, Hyenn poté rivedere in lei alcune sfumature della sua amata Nayru. La differenza sostanziale tra le due ragazze, era che Nayru non sorrideva quasi mai, anzi, spesso e volentieri aveva un'aria assorta e malinconica. In verità, per lei un'emozione come la malinconia non esisteva, era un'espressione tipica dei Na'eh, sempre in contemplazione di tutto e tutti. Poi però, quando la bionda si mise a ridere gioiosa e "umana", Hyenn sorrise leggermente a sua volta: lei era il ponte di congiunzione tra lui e Nayru. Terminò il dolce mentre parlavano, seduti uno sulla poltrona e l'altra sul divano, del rendimento magico della Shepard, molto scarso a quanto pareva. In effetti era molto strano per una strega: non aveva mai sentito di persone completamente incapaci.
In cosa ti senti poco ferrata?
Tutto ciò che comporta l'uso della bacchetta?
Addirittura?
In realtà alcuni incantesimi mi riescono proprio bene, mentre gli altri...
Secondo me le magie migliori tu le sai fare con quelle labbra...
Labbra che già pregustava su un punto ben preciso del corpo e senza neanche sforzarsi troppo con l'immaginazione.
I miei genitori si sono disperati per anni, non riuscendo a capire cosa non andasse in me, e alla fine ci hanno semplicemente rinunciato. Forse ho scelto di fare l'infermiera proprio per questo: non devo usare la bacchetta, e se anche fosse necessario per un'emergenza, gli incanti di guarigione sono gli unici che riesco a castare correttamente!
Solo quelli? Interessante...
Molto interessante a dire il vero, considerando che Nayru, tra i Na'eh, era la guaritrice più eccellente e capace in assoluto.
Comunque, perché me l'hai chiesto?
Non te l'ho detto ma... Sono un Master Teacher, oltre che un Commissario di Vigilanza. Magari potrei darti delle ripetizioni, qualche volta.
A parte il doppio senso di quest'ultima frase...
Un doppio senso spero totalmente concesso...
Non immaginavo che potessi fare anche il Master Teacher, sono due lavori così diversi! E di quali materie ti occupi?
In realtà credo nulla che possa interessarti, se il tuo problema è la magia diretta dalla bacchetta. Sono Supplente delle materie pratiche, quindi Pozioni, Erbologia e Alchimia, in particolar modo.
Anche per lui era problematico non saper sfruttare la Trama dei maghi di quei tempi, specie poi perché non era in grado di curarsi, non avendo più la Magia Bianca dentro di sé. Quindi avere accesso alle conoscenze dell'Abilità Magica era decisamente utile, la quale sopperiva abbastanza bene alle sue mancanze. Grazie ai decotti e ai composti sapeva curare le proprie ferite e i propri danni subiti combattendo contro persone e Creature Magiche. Per Charlotte invece il discorso era totalmente opposto: in una situazione di pericolo avrebbe saputo curare chiunque in maniera eccellente e fulminea, rimanendo però lesa facilmente dagli attacchi avversari, non sapendo utilizzare la Trama in fase offensiva. Sarebbero stati perfetti insieme, uno di fianco all'altro, a combattere, a vivere, a scopare.
... Ahm...
Accettò di buon grado il pezzo di dolce che lei gli donò con la forchetta e decise di fare più o meno la stessa cosa, servendoglielo però con due dita.
Sai, mi sono resa conto che per tutta la sera ho quasi sempre parlato io, mentre di te non so praticamente nulla... dai, dimmi un tuo segreto!
Un mio segreto?
Confidami qualcosa che non hai mai detto a nessuno, e ti prometto che porterò con me il tuo segreto per sempre... mi sembra un giusto compenso per avermi fatto raccontare quasi tutta la mia vita in una sola serata!
Non stava chiedendo la cosa più semplice del mondo, anzi, onestamente gli stava chiedendo un'impresa quasi impossibile. Lui di segreti ne possedeva in abbondanza, ma nessuno di quelli più fondamentali potevano essere condivisi con qualcuno, nemmeno con la discendente di Nayru. Non gli andava nemmeno però di prenderla in giro, di dirle una bugia, no, con lei faceva fatica ad essere falso, perché si sentiva in colpa, sentiva di farle del male indirettamente, di sporcare alla lontana il ricordo della sua amata. Sbuffò, socchiudendo gli occhi, cercando di pensare a qualcosa di adatto da dire, qualcosa che andasse bene, che fosse abbastanza segreto ma che non compromettesse la sua figura di facciata in alcun modo. Magari la soluzione migliore in assoluto era sfoderare un po' di quella umanità che l'essere un Ibrido gli aveva regalato circa mille anni prima.
... Ho paura di provare dei sentimenti non corrisposti. Ho paura di amare ma di non essere amato. Ho paura di apprezzare ma di non essere apprezzato. Ho paura di vivere per qualcuno senza che quel qualcuno viva per me. Questo è uno dei miei segreti...
Ed anche una realtà che aveva solcato la sua anima per circa vent'anni.
... Perdonami, credo di aver appesantito l'atmosfera più del dovuto.
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Hyenn
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da Charlotte » 01/09/2015, 23:13
In realtà credo nulla che possa interessarti, se il tuo problema è la magia diretta dalla bacchetta. Sono Supplente delle materie pratiche, quindi Pozioni, Erbologia e Alchimia, in particolar modo.
Forse non colmerei le mie lacune, però penso sarebbero lezioni interessanti! Potrei anche venire ad ascoltare qualche tua supplenza, una volta... che ne dici? Sei pronto a sottostare al mio severissimo giudizio?
Scherzava, era ben più che evidente, ma sul fatto di assistere ad una sua lezione al Ministero no, su quello era seria: proprio perché, per molti aspetti, il mondo della magia era troppo difficile per Charlotte, sapere invece cavarsela in qualche aspetto di esso la rendeva esaltata, ed ansiosa di imparare qualcosa di nuovo; visto che non poteva apprendere le basi di ciò che non sapeva -perché pur sforzandosi non ci riusciva- poteva almeno approfondire ciò che invece, miracolosamente, le riusciva. Gli sorrise, felice che Hyenn fosse lì, che avessero passato la serata insieme, che stessero ancora chiacchierando e che il dolce da lei stessa preparato gli stesse piacendo: fu proprio per questo che si azzardò ad imboccarlo, o almeno ci provò, usando la forchetta per avvicinarla alle sue labbra ed invitarlo a mangiare in quel modo un pezzetto di cupcake.
... Ahm...
Che c'è, nessuna donna ti ha mai imboccato prima?
Domandò la Shepard, notando la sua faccia appena interdetta, mentre accettava a sua volta il pezzo di dolce che lui, questa volta, le stava offrendo, prendendolo direttamente con le dita: nella sua ottica, uno come il Liafort -bello, interessante, intelligente e tenebroso- di donne ne aveva avute a bizzeffe, ce ne doveva esser stata almeno una che avesse avuto l'idea di imboccarlo! Lei, dal canto suo, quando il Commissario la imboccò non solo accettò il boccone con un sorriso malizioso, ma fece ben attenzione a sfiorare casualmente le dita di lui con la punta della lingua, giusto per ricordargli che sì, ora stavano parlando e basta, ma la voglia di lui c'era ancora, eccome se c'era. Intanto, però, proprio perché per il momento si chiacchierava come due amici -o trombamici, dipendeva dalla piega che avrebbe preso la serata- Charlotte gli propose di confidarle qualcosa di sé che nessun altro sapeva, un suo segreto insomma, come ricompensa per avergli raccontato praticamente tutta la propria vita senza sapere nulla di lui. Lo osservò mentre cercava qualcosa da dirle, portandola a pensare che le cose erano due: o non aveva segreti -improbabile- e dunque stava cercando comunque di rispondere alla sua provocazione in qualche modo... oppure ne aveva talmente tanti -decisamente più plausibile- da non sapere quale scegliere.
Senti... se sono stata troppo invadente ti chiedo sc--
... Ho paura di provare dei sentimenti non corrisposti.
Le parole le morirono in gola nel sentire l'affermazione dell'altro, il segreto che non aveva mai rivelato a nessuno: in quel momento, guardandolo, Charlotte si rese conto che non avrebbe mai pensato di poterlo osservare con quell'espressione... insicura. Spaventata. Triste. E forse anche ferita.
Ho paura di amare ma di non essere amato. Ho paura di apprezzare ma di non essere apprezzato. Ho paura di vivere per qualcuno senza che quel qualcuno viva per me.
Stava parlando di qualcuno in particolare? Era una sua paura in generale, oppure una donna ben specifica gli aveva spezzato il cuore? E che diritto aveva per fargli domande di quel genere? Essere curiosa, in quei casi, era più un difetto che una dote. Eppure... Perché si sentiva così... dispiaciuta... per lui? E non un dispiacere normale, quello che qualsiasi ragazza al posto suo avrebbe potuto provare: sentiva che il proprio cuore si stringeva nel petto, dolorante, e c'era qualcosa, un'emozione stonata, che non comprese subito, ma alla cui consapevolezza arrivò lentamente e con profondo sconcerto.
... perché mi sento in colpa? Io non ho fatto niente, lo conosco solo da una settimana!
Questo è uno dei miei segreti... ... Perdonami, credo di aver appesantito l'atmosfera più del dovuto.
Scosse il capo, perché in fondo era stata lei a chiedergli di svelarle un suo segreto, era stata lei l'impicciona che non sapeva quando frenare la curiosità e la lingua: non era colpa sua, lui non doveva farsi perdonare di nulla, e voleva che lo capisse... ma nonostante fossero questi i pensieri di Charlotte, quando la voce della ragazza raggiunse Hyenn egli si sarebbe potuto accorgere che, per quanto simile, essa non assomigliava esattamente a quella ascoltata fino a quel momento.
Non dovresti avere queste paure. Nessuna donna potrebbe mai resisterti, Hyenn.
Anche dopo mille anni di lontananza quella voce gli sarebbe apparsa come conosciuta, come familiare: e se avesse provato ad alzare lo sguardo su di lei...
Nessuna allucinazione, nessuna illusione: non era uno scherzo della sua mente innamorata, anche se avrebbe potuto pensarlo, ma qualcosa che stava veramente accadendo lì, in quel momento, e che durò il tempo di un respiro, di un battito, di un movimento di ciglia. Forse il Liafort non avrebbe nemmeno avuto il tempo di fare un passo verso di lei per toccarla prima che Charlotte tornasse esattamente se stessa... ma era successo, il suo cuore non avrebbe avuto alcun dubbio su questo.
Io ti conosco poco, però... non capisco perché qualcuna non dovrebbe ricambiare i tuoi sentimenti. E il fatto stesso che tu sia impaurito da quei pensieri dimostra quanto sei profondo in realtà, anche se all'apparenza sembri solo un ragazzo misterioso che non vuole esporsi troppo. È una cosa che chiunque apprezzerebbe... che io apprezzo. Molto.
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da Hyenn » 02/09/2015, 15:26
Non dovresti avere queste paure. Nessuna donna potrebbe mai resisterti, Hyenn.
!!!
Un secondo, forse anche meno. Il battito d'ali di una farfalla, forse avrebbe potuto definirlo esattamente così. Il tempo nel quale ad Hyenn parve di avere di fronte non Charlotte, ma Nayru, fu esattamente quello, troppo poco, decisamente inferiore al desiderato. Aveva atteso mille anni chiuso e bloccato in una lapide, in stasi, ricordando però alla perfezione quei lineamenti, quei toni, quei profumi. Non c'era dubbio, non era stata un'illusione, anche perché il volto dell'amata era perfettamente accostato al vestiario dell'infermiera. Sgranò gli occhi, incredulo, incapace di reagire abbastanza velocemente da dire o fare qualsiasi cosa, poi più nullo, di nuovo lei, non più l'altra. Il cuore batteva più forte di quanto potesse lontanamente immaginare; si sentiva smarrito, e allo stesso tempo... ritrovato.
Io ti conosco poco, però... non capisco perché qualcuna non dovrebbe ricambiare i tuoi sentimenti. E il fatto stesso che tu sia impaurito da quei pensieri dimostra quanto sei profondo in realtà, anche se all'apparenza sembri solo un ragazzo misterioso che non vuole esporsi troppo. È una cosa che chiunque apprezzerebbe... che io apprezzo. Molto.
Anche quando il tono mutò e il viso tornò quello della Shepard, Hyenn poté distinguere in quelle parole un rimando al pensiero di Nayru. Cosa significava tutto ciò? Il collegamento con la ragazza antica di mille anni quanto era forte e quanto era diretto? Che fosse il suo spirito a richiamarlo, pur essendo solo il residuo genetico di una discendenza? Oppure c'era altro, qualcosa che all'Ibrido sfuggiva? Rimase in silenzio, rimase bloccato, cercava di pensare, di riflettere ma non era semplice, non dopo averla rivista dopo tanto tempo. Avrebbe voluto trovarsi da solo, nel suo letto, a contemplare quella visione ancora e ancora, magari piangendo, magari arrabbiandosi per non averla bloccata ed averle impedito di andarsene ancora una volta da lui. Ma non poteva farlo, non poteva interrompere così quell'incontro, era troppo importante.
Voglio togliere di mezzo chiunque abbia mire su di te dai tuoi pensieri. Come ho già detto, voglio sbarazzarmi di una qualunque concorrenza. ... Perché ti voglio, tutta, corpo... e Anima, in esclusiva, solo mia.
La voce si fece più bassa, graffiante e imperativa, mentre gli occhi si illuminavano di una luce ancora più forte, ancora più energica e determinata. Se Nayru apparteneva così tanto a Charlotte, allora Charlotte ben presto gli avrebbe donato il suo cuore, doveva conquistarselo, perché lei se l'era preso ancor prima di quanto potesse immaginare, forse con una scorciatoia non voluta, un trucco inconsapevole, ma fatto stava che Hyenn sapeva con sicurezza che da quel momento in poi nessun'altra femmina in tutto il pianeta avrebbe potuto interessarlo quanto lei, ormai divenuta la sua ossessione perpetua, come la notte che decorava il suo nome secolare. Si alzò in piedi e si avvicinò a lei, mettendosi poi in ginocchio così che fosse alla sua stessa altezza, guardandola con un tale ardore che sembrava quasi un uomo sul punto di chiedere in moglie una compagna per la vita.
Dimmi come posso fare, dimmi in che modo diventare l'unico e ti garantisco che non fallirò. Non aver paura Charlotte... Non sono diventato pazzo tutto d'un colpo, o forse sì, ma solo di te...
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da Charlotte » 02/09/2015, 17:06
Ignorava totalmente cosa fosse successo, cosa Hyenn avesse visto, e forse era meglio così: se si fosse vista allo specchio mentre i contorni del suo viso cambiavano, diventando a tutti gli effetti un'altra persona, probabilmente sarebbe svenuta e, nel peggiore dei casi, le sarebbe venuto un infarto; per qualche impercettibile istante, Nayru era riuscita a prendere il controllo di Charlotte, imponendole il proprio essere, la propria volontà. Il fatto aveva lasciato anche la Na'eh -chiusa nell'oblio della coscienza della Shepard- sorpresa ed incredula: com'era riuscita ad emergere così tanto da sovrastare l'altra? Era tutto merito di quella forte esplosione di energia percepita giorni prima, o forse era anche la vicinanza di Hyenn a renderlo possibile? Avrebbe voluto che ciò accadesse di nuovo, ma non sapeva come, non aveva il controllo su quanto successo: inoltre, lo doveva ammettere, era strano ritrovarsi a provare dei sentimenti per lui. Quand'era una Na'eh il concetto d'amore era totalmente sconosciuto per lei, per questo aveva sempre rifiutato l'Ibrido: ma dopo mille anni passati a reincarnarsi, Nayru aveva fatto propri i sentimenti tipici degli esseri umani, sviluppandoli e provandoli. Ed ora li provava, esattamente come Charlotte... con la differenza che la Na'eh dentro la Shepard, per il Liafort, provava quelle stesse emozioni che lui provava per lei: l'infermiera, al contrario, si sentiva per il momento solo molto attratta da lui; un'attrazione anche mentale, doveva ammetterlo, ma nulla che si avvicinasse all'amore. Chiaro quindi che, in questo senso, ciò che successe poco dopo non solo la lasciò interdetta, ma totalmente sbigottita.
Voglio togliere di mezzo chiunque abbia mire su di te dai tuoi pensieri. Come ho già detto, voglio sbarazzarmi di una qualunque concorrenza.
Ma, Hyenn...
Di colpo, il suo modo di essere era radicalmente cambiato: non che prima la tenesse a distanza, naturalmente, ma ora sembrava che la stesse quasi... venerando; lo sguardo dell'uomo era, infatti, totalmente rapito, e il tono con cui le parlava era appassionato, accalorato.
... Perché ti voglio, tutta, corpo... e Anima, in esclusiva, solo mia.
I-io non so cosa... cosa dire... -mormorò la Shepard, con palese in difficoltà, arrossendo violentemente quando lui le s'inginocchiò di fronte- M-ma che fai?!
Perché, nel mondo moderno, ci si comportava così solo quando si voleva fare una proposta di matrimonio a qualcuno... ma non poteva essere quello il caso, giusto? Insomma, da quanto la conosceva? Ma allora perché quella posa? E perché quello sguardo carico d'ardore e passione?
Dimmi come posso fare, dimmi in che modo diventare l'unico e ti garantisco che non fallirò.
Non capisco cosa ti stia prendendo, però forse è meglio se ti alzi... Sei... sei sicuro di stare bene?
Non aver paura Charlotte... Non sono diventato pazzo tutto d'un colpo, o forse sì, ma solo di te...
Cosa rispondere a parole del genere? Il Commissario le sembrava perfettamente in sé, nonostante fosse cambiato radicalmente nell'atteggiamento da un secondo all'altro: inoltre, e forse era questa la cosa più assurda, qualcosa in Charlotte sembrava come spingerla a... dargli una chance; che, nella pratica, avrebbe significato non uscire più con nessun altro, essere soltanto sua. Ma perché provava quella sensazione? Ciò che la rendeva già strana di suo la stava anche influenzando in quel momento? E a che pro? Risposte che la Shepard non poteva darsi, mentre era nelle sue facoltà non lasciare ancora l'uomo in attesa di una sua risposta: non era del tutto convinta di ciò che stava per dire, ma quando schiuse le labbra per parlare le parole uscirono quasi automaticamente.
... possiamo provare a frequentarci. In esclusiva, dico, senza uscire con altre persone... e vedere come va...
Abbassò gli occhi, arrossendo in maniera deliziosa, dolcissima ed un poco in difficoltà: di sicuro ora sarebbe toccato ad Hyenn, che l'imbarazzo l'aveva creato, farla tornare a proprio agio, specie se il fine ultimo dell'Ibrido era farla innamorare di sé.
Ed io troverò il modo di comunicare ancora con te... Te lo prometto.
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2015-09-01 23:18:40 |
Charlotte |
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