Antica cattedrale del Sapere Magico, dintorni di Györ - Ungheria
18 Gennaio 2114
Ore 01:38
Secondo le iscrizioni trovate da Haytham in Guatemala, il tomo leggendario dovrebbe essere nascosto in questa cattedrale...
Nana... Ti prego, ricordami ancora per quale motivo siamo sgattaiolate qua dentro come delle ladre invece che fare le nostre ricerche domani mattina, alla luce del sole.
Intanto perché non siamo le sole che lo stanno cercando.
Squall potrebbe essere sulle sue tracce esattamente come noi e non mi va che lui mi soffi la scoperta!
Poverina, saresti costretta a pagare pegno col tuo corpo e la cosa proprio non ti va, dico bene?
... E in secondo luogo, mia sarcastica e per niente spiritosa amica, Haytham si è raccomandato la massima discrezione.
Questa è roba che scotta, una simile ricerca deve rimanere segreta quanto più possibile e noi dobbiamo battere sul tempo tutti gli altri.
Siamo arrivate qui questa mattina, non potevo attendere altre 24 ore.
La notte ed il buio ci aiuteranno a nasconderci e poi il cattivo tempo è un ottimo deterrente per i nostri concorrenti.
Sì, ma rende tutto più pericoloso.
Questo luogo sarà pieno di antiche maledizioni e trappole, ne sei consapevole, vero?
Sììììì e la cosa non rende tutto ancora più eccitante?!
Sono tutta bagnata...
Le due giovani donne camminavano fianco a fianco, le bacchette in mano e un doppio Lumos ad illuminare il loro cammino dentro quelle antiche rovine.
Fujiko Danma era la fedele assistente della MagiArcheologa, nonché esperta di culture e popoli magici, Nausicàa Patroklos, dipendente e docente all'Istituto di MagiArcheologia dei fratelli Ravnick.
La loro collaborazione professionale durava da anni e la loro amicizia era nata ancor prima di essa, quando le due erano poco più che delle ventenni, in fuga dai loro problemi.
Fujiko, in particolar modo, scappava da una profonda delusione d'amore e di vita, che l'aveva lasciata profondamente scottata e segnata.
La Gilda Acuan le accolse e in meno di un anno entrambe le giovani ragazze divennero fidate alleate, proseguendo il loro percorso -di vita e lavorativo- insieme.
Pur essendo tipa da scaffali polverosi e scrivania, la Danma aveva sempre accettato di accompagnare Nausicàa nei suoi viaggi, alla ricerca di qualche reperto archeologico.
Ne avevano vissute tante di avventure insieme ed insieme ne erano uscite fuori. Quella notte, tuttavia, un brutto presentimento si era impossessato dell'Acuan Gelum.
Il tempo, non propriamente buono per loro, il luogo, antico e pericoloso, e la consapevolezza di altri sulle tracce della loro ricerca rendevano lo Spirito della giapponese inquieto e sull'attenti.
A differenza della migliore amica, che sembrava molto più entusiasta e sconsiderata. In parte era giustificabile per via della pioggia, che alimentava l'Acqua residente nel suo Spirito.
Ma in parte quella era soltanto una facciata che non intaccava il giudizio della ormai esperta MagiArcheologa Patroklos.
Poteva sentire il pericolo scorrerle nelle vene ed elettrizzarla, ma la sua lucidità rimaneva ferrea al suo posto, facendole presagire ed intuire ogni possibile pericolo.
Mi sento incredibilmente euforica al pensiero di mettere mano su tutto lo scibile magico custodito qui!
Sembra che dentro questa cattedrale ci sia una biblioteca molto antica, dove in passato erano custoditi migliaia di libri sulla magia della Trama.
Se riuscissimo a trovarli, potremmo recuperarne ancora qualcuno, magari abbastanza conservato.
Servirà sicuramente un'esperta di Antiche Rune, ma ho sentito dire che Haytham ne ha assunta una davvero eccezionale.
Conviene allora dividerci.
Dalle mappe sembra che l'area sia molto estesa.
Buona idea, in questo modo riusciremo a fare prima.
Come al solito, se qualcosa dovesse andare storto...
Abbiamo i localizzatori magici sotto pelle, lo so.
Incrocerò le dita affinché vada tutto liscio.
Sono tre mesi che non torno a casa...
Lo so, me lo ripeti ogni giorno!
Dai ti ho fatto una promessa no?
Dopo questa spedizione, mi sarei presa una lunghissima vacanza...
Che sogno!
Tornare fra i banchi...
Insegnare...
Fare delle ricerche in una biblioteca moderna...
YAAAAAAAWN!
Hai sonno Nana?
Mh?
Ah no, hai fatto una descrizione tanto accurata della nostra vita che semplicemente mi è venuto da sbadigliare dalla noia...
Fujiko le lanciò un'occhiata truce, Nausicàa rispose con uno dei suoi soliti sorrisi, solari, pieni di allegria e apparentemente innocenti.
Sapevano entrambe che doveva alla giapponese quella vacanza, in quanto per la Danma le spedizioni diventavano un sacrificio non indifferente.
Lei non era portata per l'avventura, preferiva un buon libro di fronte ad un camino acceso piuttosto che una corsa nelle foreste pluviali dell'Amazzonia, inseguite da qualche rara creatura magica molto letale.
Non che la Patroklos disdegnasse una vita più tranquilla, ma sembrava proprio ricercare quel tipo di avventure, come se dovesse sopperire ad un bisogno interiore.
Ad ogni modo, dopo quell'ultimo scambio di battute le due giovani donne si separarono, andando ognuna per la propria strada.
Nausicàa si fermò solo qualche istante ad osservare Fujiko risalire la scalinata, mentre lei si dirigeva dalla parte opposta.
Lo sguardo divenne serio e risoluto, mentre i suoi ultimi pensieri vennero rivolti verso la giapponese poco avventurosa ma fedele verso di lei ed il loro lavoro.
Fai attenzione, Fujiko...
La Danma procedeva con estrema cautela, la bacchetta sempre in mano ad illuminare il proprio cammino e scoprire eventuali trappole.
A furia di seguire la sua migliore amica, anche lei era diventata un'esperta, riuscendo quasi sempre a non essere colta di sorpresa quando c'era qualche trucchetto nascosto.
Indossava una semplice camicia, dei pantaloni scamosciati lunghi color nero, cintura e degli stivali alti con tacco basso.
Risalì le scale ed in breve si ritrovò all'interno di un enorme sala, dove il soffitto era crollato facendo scrosciare la pioggia della tempesta all'interno.
Ma... Questa sembra...
La famosa biblioteca di cui aveva parlato Nausicàa poc'anzi era proprio lì, sotto i suoi occhi. Fujiko illuminò con la propria bacchetta qualche scaffale vicino, rivelando la presenza di libri antichi e assolutamente preziosi.
Nana... Come al solito, sei un genio...
La bravura della Patroklos era indubbia ed anche se la Danma appariva come quella più tranquilla e lamentona, fra le due, non poteva non sentire anche lei quella sorta di carica elettrica quando si trovava di fronte ad una scoperta rilevante e inimmaginabile.
La giovane donna fece qualche passo in avanti, osservando come la luce che filtrava dalle nubi e dalla notte andasse a colpire due strani scaffali, nei quali erano posizionati dei libri in maniera molto strana e particolare.
Nel tentativo di avvicinarsi per capire di cosa si trattasse, la giapponese posò il piede su una specie di trappola o forse semplicemente su un pavimento ormai totalmente marcio.
Fatto sta che esso crollò completamente, rischiando di portare con sé anche l'Acuan Gelum. Solamente grazie ai suoi riflessi pronti e scattanti, ella riuscì a tirarsi indietro prima di essere trascinata giù, inspirando a pieni polmoni.
Il cuore aveva iniziato a battere più forte, ma Fujiko si impose di rimanere calma e concentrata. Il Ghiaccio venne in suo aiuto, rallentandone i battiti e aiutandola a rimanere ferrea sul proprio obiettivo.
Non sarebbe stato possibile passare oltre saltando la voragine che si era aperta, quindi per il momento poteva solamente studiare la parte di libri che si trovava nella sua zona.
Era esattamente quella la sua intenzione, quando un lampo di luce, provocato da un fulmine, regalò alla Danma la visione di un uomo incappucciato in quella stessa stanza.
Cosa...?!
La borsa, con annessa valigetta scientifica, cadde per terra, provocando un rimbombo ed un eco assurdo all'interno del salone.
La figura incappucciata era durata la bellezza di un nanosecondo, ma bastò alla Danma per farle salire il cuore in gola, spaventata.
Le era sembrato quasi di vedere uno di quei Mangiamorte del passato, con quel mantello lungo ed il cappuccio nero a coprire la testa.
Cercò di nuovo di calmarsi, il braccio teso con la bacchetta in mano, cercando di fare quanta più luce possibile. I suoi tentativi però furono vani, perché la stanza era troppo grande per essere illuminata del tutto.
Forse... Sono solo nervosa...
Il rumore di passi dietro alle sue spalle, dalla parte della scalinata, la resero ancora più allerta mentre con la bacchetta non smetteva di puntare verso la zona dove aveva intravisto il fantasma incappucciato.
Poteva trattarsi di un vero fantasma, in quel caso non avrebbe avuto molto da temere.
Il più delle volte se non erano socievoli, gli spettri si limitavano ad essere inquietanti, ma non potevano nuocere a nessuno.
I passi potevano appartenere alla sua migliore amica, ma per non trovarsi impreparata Fujiko decise di accertarsene.
Nana sei tu?
Sì, tranquilla!
Ti sto raggiungendo, dall'altra parte il muro era franato e non si poteva passare...
Pochi secondi prima che la Patroklos facesse il suo ingresso nel salone, un altro fulmine, ancora più potente del primo, illuminò l'intera sala, rivelando questa volta la figura di Shuyun.
Gli occhi di Fujiko si spalancarono dalla sorpresa e immediatamente ella assunse una posa da combattimento, sospettosa nei confronti dell'uomo.
Questa volta non si era sbagliata, aveva davvero visto qualcuno che aveva scelto di rimanere celato nell'ombra per nascondersi alla vista delle due donne.
E se avesse avuto intenzione di attaccarle? Avrebbe trovato pane per i suoi denti.
Ehi sembra che tu abbia trovato la bibliotec-
Stai indietro!
C'è qualcuno.
Cosa?
Anche la greca si mise subito sulla difensiva con la bacchetta, lo sguardo più serio e pronto alla lotta.
Ma come richiesto dalla Danma, rimase nelle retrovie, anche perché non aveva la minima idea di dove si trovasse questo nemico.
Ti ho visto!
Dimmi subito chi sei e che intenzioni hai!
Una semplice Acuan del Ghiaccio che dava degli ordini al Sagitta in persona.
Ma lei non aveva la minima idea di chi fosse il Muramasa e neanche la MagiArcheologa lo sapeva.
Poteva solo contare sulla sua bravura negli incantesimi a lunga distanza.
Doveva ringraziare il fratello gemello per questo: aveva insistito affinché imparasse a sparare con delle pistole babbane, rendendo -di riflesso- la sua mira negli incantesimi molto più precisa.
Parla!