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Győr

Messaggioda Monique » 09/07/2013, 14:19

Győr (in italiano antico: Giavarino; in tedesco: Raab; in slovacco: Ráb; in latino: Arrabona) è la principale città dell'Ungheria nordoccidentale ed il capoluogo della provincia di Győr-Moson-Sopron.
Bagnata dal Danubio, la città è situata lungo una delle principali vie di comunicazione dell'Europa centrale, a metà strada tra Budapest e Vienna.
La città, che è la sesta in Ungheria per ordine di grandezza, ha una popolazione di 127.594 abitanti.
Ai giorni nostri Győr è uno dei centri amministrativi e culturali (è sede universitaria) più importanti d'Ungheria. Vi è un centro incantevole e molti edifici barocchi. Il centro storico è la collina Káptalan alla confluenza di tre fiumi: il Danubio (ramo laterale detto Danubio di Moson o Mosoni-Duna), il Rába e il Rábca. Győr ha vocazione turistica basata sui numerosi monumenti, sui musei e sulle terme.


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Messaggioda Shuyun » 09/02/2018, 23:47

ANTICA CATTEDRALE DEL SAPERE MAGICO
DINTORNI DI GYÖR
UNGHERIA
18/01/2114
ORE 01:38


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Quello sì che poteva essere definito un tempo schifoso.
Le nubi erano piuttosto fitte e la pioggia battente pareva incessante in quella notte fredda e dal vento sferzante.
Le ombre della cattedrale si confondevano tra loro, creando effetti ottici a volte anche abbastanza spettrali.
Sicuramente non un luogo da villeggiatura, ma comunque tappa obbligata allo scopo di trovare qualcosa di importante e fondamentale.
Tra quelle mura era nascosto tanto di quel sapere di cultura magica da fare impallidire anche le biblioteche più fornite al mondo.
Raggiungere quel posto era stato complesso e soprattutto pericoloso, ma niente che il Sagitta non potesse superare abilmente.
Quelle erano vere e proprie rovine, un reperto gigantesco, nascosto da codici di traduzione magica che ne celavano l'ubicazione precisa.
Inoltre, qua e là per l'edificio, era anche possibile che esistessero ancora delle trappole attive mortali, tanto per non farsi mancare nulla.

... Di qua...

Salì le scale circolari immense, spostandosi abilmente tra delle statue diroccate e distrutte, senza accendere alcuna fiaccola.
Non pensava di certo che ci fosse qualcuno, ma se qualche creatura oscura avesse dimorato lì di straforo, si sarebbe accorta di lui all'attimo.
Il suo compito era quello di ritrovare un tomo antichissimo, tra i più preziosi e nascosti, praticamente leggendario.
Aveva ricevuto valide informazioni sulla sua possibile presenza lì da una stele trovata in Guatemala, dopo circa un anno e mezzo di ricerche personali.
Il motivo di una simile avventura per un MagiInvestigatore? Semplice, privare la Setta della reliquia descritta nel tomo leggendario.
Trovarla e farla propria, avrebbe significato un vantaggio non indifferente per il Supremo e i Dodici, motivo per cui Shuyun si era attivato da ormai tanto tempo.
Sfruttando proprio le informazioni contenute negli archivi della Setta stessa, era risalito fino a quella stele e poi da lì, aveva proseguito da solo.
Di certo mai avrebbe potuto immaginare che quella stessa notte anche altre due persone si trovassero lì, con il suo stesso identico obiettivo.

... Delle voci? Maledizione...

L'allontanamento con Lan Xia era stato inevitabile, dopo l'ennesimo scontro tra la ragazza e la sorella.
Al termine della lotta, nella quale la prima ne uscì finalmente vincitrice, non ci fu alcuna riconciliazione.
Xin Zhang scelse arbitrariamente di uccidersi, trafiggendosi con la propria stessa lama, di fronte agli occhi della minore.
Quel trauma portò lentamente la ex compagna del Muramasa in uno stato di profonda depressione e tristezza.
Per quanto avesse cercato di incoraggiarla a non lasciarsi andare, la ragazza gli aveva intimato di allontanarsi da lei, di lasciarla da sola, per sempre.
Dopo diverse settimane di prove inutili, alla fine Shuyun aveva deciso di andare oltre e di non incaponirsi troppo, anche perché gli mancava il tempo per farlo.
Dunque la Setta aveva un altro elemento dei 12 in meno, ma quella notizia non venne fatta trapelare, il Supremo diede ordine di non dirlo a nessuno.
Evidentemente c'era qualche macchinazione dietro, qualche piano al Muramasa sconosciuto, ma non era abbastanza "Inserito" da potersi permettere di chiedere.

... Questi libri sono disposti in un ordine strano...

Un enigma, senza ombra di dubbio, ed anche piuttosto difficile a giudicare dall'incomprensibile disposizione dei testi nello scaffale a destra della grande sala centrale.
Di tanto in tanto, dei lampi abbagliavano il cielo e facevano quasi arrivare il giorno dentro quel cortile circolare della cattedrale, con il soffitto distrutto.
Il Sagitta era sicuro che lì ci fosse la soluzione, che lì fosse nascosta la soluzione per arrivare al tomo leggendario, ma doveva aguzzare l'ingegno.
Silenzioso osservava le varie combinazioni e la testa lavorava a pieno ritmo, mentre intanto, coperti dal rumore della pioggia, i passi di una donna si fecero più vicini.
Era una delle due persone arrivate fino a lì, divisasi forse per coprire più in fretta l'ampio spazio presente del luogo.
Le parole della stele parlavano di una navata specifica e quella era la navata dove se ne stava fermo l'uomo alto, avvolto in un lungo mantello nero con cappuccio.
Egli ad un tratto si accorse definitivamente di quella presenza, complice anche il fatto che per lui fosse impossibile non individuare il Ghiaccio in lei.
Già, una donna, orientale per giunta, come lui.

... Sarai anche una Consorella, ma non posso permetterti di entrare in possesso di quello che voglio io...

Lo pensò, continuando a guardare l'ordine dei libri, aiutato dalla parziale oscurità che probabilmente non permise subito alla femmina di individuarlo.
Shuyun si serviva di un cerchio di luce preciso che puntava proprio su quel gruppo di tomi sullo scaffale, proveniente da una finestra magica luminosa.
Era certo che da un attimo all'altro, l'altra ospite della cattedrale avrebbe fatto altri passi, avvicinandosi alla propria postazione.
Quello che però non calcolò, fu che ad un tratto, il terreno sotto il piede attento della donna cedesse, franando e sprofondando diversi piani più in basso.
Ella naturalmente sfuggì a quella caduta rovinosa, ma in tal modo aveva creato una grossa spaccatura di certo non superabile con un semplice salto.
Shuyun non aveva la scopa con sé, quindi purtroppo per lui c'era la seria possibilità che gli servisse per forza quell'altra figura per risolvere il quiz antico.
Infatti, una volta capita la disposizione dei libri e il motivo, avrebbe dovuto fare lo stesso con lo scaffale opposto, quello adesso vicino alla donna, per intendersi.
Premere poi in contemporanea i due libri giusti e rivelare un passaggio segreto, ovunque esso si trovasse.

... E se fosse dall'altra parte della sala, sarebbe un bel problema...

Già iniziava ad innervosirsi. Il Fulmine che si agitava e cominciava ad agitare la stessa atmosfera di per sé già tempestosa di suo.
Un altro lampo di brevissimi istanti invase la stanza ed ecco che quindi l'immagine di Shuyun poté arrivare per la frazione di un secondo alla donna orientale.
A quel punto, nascondersi o andarsene divenne fuori discussione. Specie perché aveva un compito da portare a termine.
Probabile poi, che per quella lì, vedere da un attimo all'altro una persona incappucciata in quell'ambiente potesse creare non poca angoscia.
Il Muramasa rimase fermo, provando nel contempo a concentrarsi sull'enigma e calmare lo spirito inquieto, ma non era tanto semplice.
Altri passi, provenienti dal basso, ma ancora piuttosto lontani e distanti. Inoltre un altro Elemento, l'Acqua.
La seconda persona avrebbe raggiunto quella stessa sala nell'arco di massimo un minuto, forse un minuto e mezzo.
La rabbia e il fastidio provati dal Sagitta furono tali che l'Elemento in lui, potente, fece scaturire un ennesimo lampo, lampo che mostrò il suo volto di profilo alla donna.

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Un'occhiata tanto penetrante e seria, quanto intensa ed enigmatica.

Spoiler:
Fujiko, Nausicáa
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Messaggioda Fujiko » 10/02/2018, 23:40

Antica cattedrale del Sapere Magico, dintorni di Györ - Ungheria
18 Gennaio 2114
Ore 01:38


Secondo le iscrizioni trovate da Haytham in Guatemala, il tomo leggendario dovrebbe essere nascosto in questa cattedrale...

Nana... Ti prego, ricordami ancora per quale motivo siamo sgattaiolate qua dentro come delle ladre invece che fare le nostre ricerche domani mattina, alla luce del sole.

Intanto perché non siamo le sole che lo stanno cercando.
Squall potrebbe essere sulle sue tracce esattamente come noi e non mi va che lui mi soffi la scoperta!


Poverina, saresti costretta a pagare pegno col tuo corpo e la cosa proprio non ti va, dico bene?

... E in secondo luogo, mia sarcastica e per niente spiritosa amica, Haytham si è raccomandato la massima discrezione.
Questa è roba che scotta, una simile ricerca deve rimanere segreta quanto più possibile e noi dobbiamo battere sul tempo tutti gli altri.
Siamo arrivate qui questa mattina, non potevo attendere altre 24 ore.
La notte ed il buio ci aiuteranno a nasconderci e poi il cattivo tempo è un ottimo deterrente per i nostri concorrenti.


Sì, ma rende tutto più pericoloso.
Questo luogo sarà pieno di antiche maledizioni e trappole, ne sei consapevole, vero?


Sììììì e la cosa non rende tutto ancora più eccitante?!

Sono tutta bagnata...

Le due giovani donne camminavano fianco a fianco, le bacchette in mano e un doppio Lumos ad illuminare il loro cammino dentro quelle antiche rovine.
Fujiko Danma era la fedele assistente della MagiArcheologa, nonché esperta di culture e popoli magici, Nausicàa Patroklos, dipendente e docente all'Istituto di MagiArcheologia dei fratelli Ravnick.
La loro collaborazione professionale durava da anni e la loro amicizia era nata ancor prima di essa, quando le due erano poco più che delle ventenni, in fuga dai loro problemi.
Fujiko, in particolar modo, scappava da una profonda delusione d'amore e di vita, che l'aveva lasciata profondamente scottata e segnata.
La Gilda Acuan le accolse e in meno di un anno entrambe le giovani ragazze divennero fidate alleate, proseguendo il loro percorso -di vita e lavorativo- insieme.
Pur essendo tipa da scaffali polverosi e scrivania, la Danma aveva sempre accettato di accompagnare Nausicàa nei suoi viaggi, alla ricerca di qualche reperto archeologico.
Ne avevano vissute tante di avventure insieme ed insieme ne erano uscite fuori. Quella notte, tuttavia, un brutto presentimento si era impossessato dell'Acuan Gelum.
Il tempo, non propriamente buono per loro, il luogo, antico e pericoloso, e la consapevolezza di altri sulle tracce della loro ricerca rendevano lo Spirito della giapponese inquieto e sull'attenti.
A differenza della migliore amica, che sembrava molto più entusiasta e sconsiderata. In parte era giustificabile per via della pioggia, che alimentava l'Acqua residente nel suo Spirito.
Ma in parte quella era soltanto una facciata che non intaccava il giudizio della ormai esperta MagiArcheologa Patroklos.
Poteva sentire il pericolo scorrerle nelle vene ed elettrizzarla, ma la sua lucidità rimaneva ferrea al suo posto, facendole presagire ed intuire ogni possibile pericolo.

Mi sento incredibilmente euforica al pensiero di mettere mano su tutto lo scibile magico custodito qui!
Sembra che dentro questa cattedrale ci sia una biblioteca molto antica, dove in passato erano custoditi migliaia di libri sulla magia della Trama.
Se riuscissimo a trovarli, potremmo recuperarne ancora qualcuno, magari abbastanza conservato.
Servirà sicuramente un'esperta di Antiche Rune, ma ho sentito dire che Haytham ne ha assunta una davvero eccezionale.


Conviene allora dividerci.
Dalle mappe sembra che l'area sia molto estesa.


Buona idea, in questo modo riusciremo a fare prima.
Come al solito, se qualcosa dovesse andare storto...


Abbiamo i localizzatori magici sotto pelle, lo so.
Incrocerò le dita affinché vada tutto liscio.
Sono tre mesi che non torno a casa...


Lo so, me lo ripeti ogni giorno!
Dai ti ho fatto una promessa no?
Dopo questa spedizione, mi sarei presa una lunghissima vacanza...


Che sogno!
Tornare fra i banchi...
Insegnare...
Fare delle ricerche in una biblioteca moderna...


YAAAAAAAWN!

Hai sonno Nana?

Mh?
Ah no, hai fatto una descrizione tanto accurata della nostra vita che semplicemente mi è venuto da sbadigliare dalla noia...


Fujiko le lanciò un'occhiata truce, Nausicàa rispose con uno dei suoi soliti sorrisi, solari, pieni di allegria e apparentemente innocenti.
Sapevano entrambe che doveva alla giapponese quella vacanza, in quanto per la Danma le spedizioni diventavano un sacrificio non indifferente.
Lei non era portata per l'avventura, preferiva un buon libro di fronte ad un camino acceso piuttosto che una corsa nelle foreste pluviali dell'Amazzonia, inseguite da qualche rara creatura magica molto letale.
Non che la Patroklos disdegnasse una vita più tranquilla, ma sembrava proprio ricercare quel tipo di avventure, come se dovesse sopperire ad un bisogno interiore.
Ad ogni modo, dopo quell'ultimo scambio di battute le due giovani donne si separarono, andando ognuna per la propria strada.
Nausicàa si fermò solo qualche istante ad osservare Fujiko risalire la scalinata, mentre lei si dirigeva dalla parte opposta.
Lo sguardo divenne serio e risoluto, mentre i suoi ultimi pensieri vennero rivolti verso la giapponese poco avventurosa ma fedele verso di lei ed il loro lavoro.

Fai attenzione, Fujiko...

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La Danma procedeva con estrema cautela, la bacchetta sempre in mano ad illuminare il proprio cammino e scoprire eventuali trappole.
A furia di seguire la sua migliore amica, anche lei era diventata un'esperta, riuscendo quasi sempre a non essere colta di sorpresa quando c'era qualche trucchetto nascosto.
Indossava una semplice camicia, dei pantaloni scamosciati lunghi color nero, cintura e degli stivali alti con tacco basso.
Risalì le scale ed in breve si ritrovò all'interno di un enorme sala, dove il soffitto era crollato facendo scrosciare la pioggia della tempesta all'interno.

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Ma... Questa sembra...

La famosa biblioteca di cui aveva parlato Nausicàa poc'anzi era proprio lì, sotto i suoi occhi. Fujiko illuminò con la propria bacchetta qualche scaffale vicino, rivelando la presenza di libri antichi e assolutamente preziosi.

Nana... Come al solito, sei un genio...

La bravura della Patroklos era indubbia ed anche se la Danma appariva come quella più tranquilla e lamentona, fra le due, non poteva non sentire anche lei quella sorta di carica elettrica quando si trovava di fronte ad una scoperta rilevante e inimmaginabile.
La giovane donna fece qualche passo in avanti, osservando come la luce che filtrava dalle nubi e dalla notte andasse a colpire due strani scaffali, nei quali erano posizionati dei libri in maniera molto strana e particolare.
Nel tentativo di avvicinarsi per capire di cosa si trattasse, la giapponese posò il piede su una specie di trappola o forse semplicemente su un pavimento ormai totalmente marcio.
Fatto sta che esso crollò completamente, rischiando di portare con sé anche l'Acuan Gelum. Solamente grazie ai suoi riflessi pronti e scattanti, ella riuscì a tirarsi indietro prima di essere trascinata giù, inspirando a pieni polmoni.
Il cuore aveva iniziato a battere più forte, ma Fujiko si impose di rimanere calma e concentrata. Il Ghiaccio venne in suo aiuto, rallentandone i battiti e aiutandola a rimanere ferrea sul proprio obiettivo.
Non sarebbe stato possibile passare oltre saltando la voragine che si era aperta, quindi per il momento poteva solamente studiare la parte di libri che si trovava nella sua zona.
Era esattamente quella la sua intenzione, quando un lampo di luce, provocato da un fulmine, regalò alla Danma la visione di un uomo incappucciato in quella stessa stanza.

Cosa...?!

La borsa, con annessa valigetta scientifica, cadde per terra, provocando un rimbombo ed un eco assurdo all'interno del salone.
La figura incappucciata era durata la bellezza di un nanosecondo, ma bastò alla Danma per farle salire il cuore in gola, spaventata.
Le era sembrato quasi di vedere uno di quei Mangiamorte del passato, con quel mantello lungo ed il cappuccio nero a coprire la testa.
Cercò di nuovo di calmarsi, il braccio teso con la bacchetta in mano, cercando di fare quanta più luce possibile. I suoi tentativi però furono vani, perché la stanza era troppo grande per essere illuminata del tutto.

Forse... Sono solo nervosa...

Il rumore di passi dietro alle sue spalle, dalla parte della scalinata, la resero ancora più allerta mentre con la bacchetta non smetteva di puntare verso la zona dove aveva intravisto il fantasma incappucciato.
Poteva trattarsi di un vero fantasma, in quel caso non avrebbe avuto molto da temere.
Il più delle volte se non erano socievoli, gli spettri si limitavano ad essere inquietanti, ma non potevano nuocere a nessuno.
I passi potevano appartenere alla sua migliore amica, ma per non trovarsi impreparata Fujiko decise di accertarsene.

Nana sei tu?

Sì, tranquilla!
Ti sto raggiungendo, dall'altra parte il muro era franato e non si poteva passare...


Pochi secondi prima che la Patroklos facesse il suo ingresso nel salone, un altro fulmine, ancora più potente del primo, illuminò l'intera sala, rivelando questa volta la figura di Shuyun.
Gli occhi di Fujiko si spalancarono dalla sorpresa e immediatamente ella assunse una posa da combattimento, sospettosa nei confronti dell'uomo.
Questa volta non si era sbagliata, aveva davvero visto qualcuno che aveva scelto di rimanere celato nell'ombra per nascondersi alla vista delle due donne.
E se avesse avuto intenzione di attaccarle? Avrebbe trovato pane per i suoi denti.

Ehi sembra che tu abbia trovato la bibliotec-

Stai indietro!
C'è qualcuno.


Cosa?

Anche la greca si mise subito sulla difensiva con la bacchetta, lo sguardo più serio e pronto alla lotta.
Ma come richiesto dalla Danma, rimase nelle retrovie, anche perché non aveva la minima idea di dove si trovasse questo nemico.

Ti ho visto!
Dimmi subito chi sei e che intenzioni hai!


Una semplice Acuan del Ghiaccio che dava degli ordini al Sagitta in persona.
Ma lei non aveva la minima idea di chi fosse il Muramasa e neanche la MagiArcheologa lo sapeva.
Poteva solo contare sulla sua bravura negli incantesimi a lunga distanza.
Doveva ringraziare il fratello gemello per questo: aveva insistito affinché imparasse a sparare con delle pistole babbane, rendendo -di riflesso- la sua mira negli incantesimi molto più precisa.

Parla!
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Messaggioda Shuyun » 11/02/2018, 19:12

Era alquanto fastidiosa quella situazione, perché di sicuro tutto poteva aspettarsi meno qualcun altro a caccia di guai.
Non gli interessava che fossero donne, di certo non avrebbe permesso loro di prendersi il tomo per senso di galanteria.
Il terreno, essendo crollato, gli permise di guadagnare tempo e proseguire a fissare la biblioteca con tutti quei libri ben disposti.
In realtà però, la luce che veniva dalla finestra magica, illuminava un solo scaffale di preciso, stessa cosa dall'altra parte della sala.
Evidentemente la soluzione logica stava lì, doveva solamente essere trovata.

Nana sei tu?

Sì, tranquilla!
Ti sto raggiungendo, dall'altra parte il muro era franato e non si poteva passare...


L'orientale ha una pronuncia pressoché perfetta.
Evidentemente non vive stabilmente nel suo paese di origine.
L'accento della seconda mi sembra greco, quindi potrebbero venire da Cipro.


Furono solo supposizioni, perché obiettivamente non poteva pensare di certo che fossero due normalissimi avventuriere capitate lì per caso.
Dovevano aver superato una buona percentuale di trappole, anche se di piccola entità, difatti probabilmente il bello doveva ancora venire.
Un lampo più grande, dato dallo stato d'animo inquieto del Sagitta, fece capolino quasi emulando il sole stesso, permettendo a Fujiko di individuare l'Ignis.
Le lanciò un'occhiata seria, austera, decisamente inquietante, ma da un lato quello era il suo normale modo di guardare il prossimo, quando di mal umore.
Magari fosse bastato così poco per mandarle via.

Ehi sembra che tu abbia trovato la bibliotec-

Stai indietro!
C'è qualcuno.


Cosa?

Schioccò la lingua al palato, il Sagitta, restando fermo nella sua posizione, senza ancora fiatare.

Ti ho visto!
Dimmi subito chi sei e che intenzioni hai!


...

Parla!

Se fosse stata una Ignis, probabilmente avrebbe percepito la sensazione di essersi comportata male, in modo irrispettoso.
La donna però, come Acuan del Ghiaccio, non subì quell'influenza, parlando con aria forte e coraggiosa.
Fu un dettaglio che segretamente Shuyun apprezzò, ma sul momento non vi diede troppo peso o importanza.
Si girò piano, così che il Lumos Maxima di entrambe potesse vagamente delineare i contorni della sua figura.
Era molto più alto di loro, oltre il metro e novanta, con una corporatura longilinea, ma non troppo magra.

... Sono la vostra sola speranza di arrivare a ciò che state cercando, come voi la mia.

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Non le rispose apertamente dicendo la propria identità.
Fujiko non aveva per nulla il potere di spingerlo a parlare, rivelarsi davvero.
La voce del Sagitta era profonda, dalla tonalità un po' bassa, ma non roca, come tipico degli orientali.
Nausicàa, osservandolo meglio, avrebbe notato facilmente la sagoma di una impugnatura di spada al suo fianco.
Gli occhi continuarono a fissare quasi con insistenza la Danma, volendola spingere a sentirsi in soggezione.

Carisma Fascino (38) + d20 (8) = 46


Su quella parte di biblioteca c'è uno scaffale maggiormente illuminato.
Contiene un enigma che dovete risolvere.
Ad ogni errore è probabile che possa scattare una trappola magica.
Se non attiveremo da entrambi i lati i giusti libri, non potremo proseguire fino al tomo.
... Che possa apparire più vicino a me o a voi, è un mistero.


Potevano quindi solo collaborare, sperando che la strada verso il reperto fosse più vicina agli uni o all'altro.
Shuyun, dunque si rimise a osservare placido la biblioteca, riflettendo e pensando.
Tanto al massimo avrebbero comunicato nuovamente qualora fossero stati inseriti correttamente i libri dell'enigma.
Sia da una parte che dall'altra, lo scaffale era incompleto di libri.
Ce ne stavano cinque e poi lo spazio per inserirne altri cinque ancora, da prendere eventualmente dallo scaffale più in su o più in giù.
Sul bordo dei cinque libri stavano delle lettere dorate e scintillanti.

D - U - Q - T - S


Evidentemente quelle lettere non erano state disposte a caso, avevano una logica consequenziale da terminare.
Trascorso circa un quarto d'ora, il Sagitta si mosse e prese cinque libri, mettendoli in un preciso ordine.
Non scattò alcuna trappola, segno evidente che avesse portato a termine il proprio compito.
Purtroppo però il suo enigma era differente da quello delle due donne, quindi se la sarebbero dovuta cavare da sole.
O al limite avrebbero anche potuto chiedere consiglio e supporto allo sconosciuto, sempre che non fossero troppo orgogliose.

LIBRI CON ALTRE LETTERE A DISPOSIZIONE:

V - D - S - K - Z - O - M - N - P - C

Fujiko e Nausicàa dovranno effettuare una prova di Elaborazione ed una prova di Perspicacia a testa, sommandole assieme.

Punteggio tra 94 e 109 --> Le due donne incorreranno per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 110 e 127 --> Le due donne incorreranno per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 128 e 143 --> Le due donne incorreranno per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 143 --> Le due donne non incorreranno in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Qualora decidessero di chiedere aiuto a Shuyun, otterranno un bonus di +1 sia alla prova di Elaborazione che di Perspicacia.

Nel caso in cui le due donne dovessero incappare in delle trappole, dovranno tirare a seguito un d100 (indifferentemente una o l'altra PG), regolandosi con questi effetti:

01% - 25% --> Trappola "Cruciatus": colei che inserisce il libro errato viene colta da un effetto analogo al "Crucio" per circa dieci secondi.

26% - 50% --> Trappola "Febricitantem": colei che inserisce il libro errato verrà colta da sbalzi di temperatura forti per circa un'ora ad intervalli di dieci minuti.

51% - 75% --> Trappola "Sensibus": colei che inserisce il libro errato si vedrà la vista e l'udito parzialmente ridotti per circa mezz'ora.

76% - 100% --> Trappola "Eros": colei che inserisce il libro errato subirà un incremento insostenibile della libido per circa tre quarti d'ora.
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Messaggioda Fujiko » 13/02/2018, 23:01

Parla!

... Sono la vostra sola speranza di arrivare a ciò che state cercando, come voi la mia.

Il Lumos Maxima di entrambe era rivolto verso la figura del Sagitta, che infine scelse di uscire fuori dall'ombra per farsi vedere dalle due donne.
Era un uomo alto, molto alto per essere un orientale. Una caratteristica che aveva in comune niente di meno che con l'amore di Fujiko, colui che in passato le aveva spezzato profondamente il cuore.
Quel dettaglio non la rese molto ben disposta nei confronti del Muramasa. Ma non fu la sola cosa di lui che la innervosiva.
L'atteggiamento, il modo di guardarla, il suo credere di non dover dare risposte né spiegazioni la resero ancora più sospettosa.
Non si rese conto dell'arma che l'altro portava al fianco, ma l'occhio attento della Patroklos invece la individuò, avvicinandosi di qualche passo alla Danma per sussurrale all'orecchio un avvertimento.

Proséxte.
Eínai oplisménos.

[Stai attenta.
È armato.]


Annuì una sola volta Fujiko, portando il braccio sinistro sopra quello destro, che reggeva la bacchetta contro Shuyun, così da avere una presa più salda e capace di lottare se ce ne fosse stato bisogno.
Il Ghiaccio l'aiutava a mantenere il sangue freddo nelle situazioni di pericolo, ma si dovette scontrare a forza con il carisma esercitato dal Muramasa.
Un carisma che puntava a metterla in soggezione, mentre lo sguardo d'argento dell'uomo non smetteva un solo istante di fissare la Danma che, di riflesso, fece un passo indietro.
La bacchetta, pur rimanendo puntata sulla figura del Sagitta, tremava appena, incerta sul da farsi e soprattutto sulla possibilità di colpirlo.
Questo suo vacillare non le stava piacendo. Il Sagitta era riuscito nell'intento di metterla in soggezione, ma di fronte a quella situazione Fujiko cercò di concentrarsi per richiamare a sé la freddezza e la stabilità del Ghiaccio nel suo Spirito [2d20+16 Concentrazione= 18].
Un tentativo che purtroppo fallì, rendendo l'Assistente MagiArcheologa ancora più nervosa.

Che cosa intendi dire?

Su quella parte di biblioteca c'è uno scaffale maggiormente illuminato.
Contiene un enigma che dovete risolvere.
Ad ogni errore è probabile che possa scattare una trappola magica.
Se non attiveremo da entrambi i lati i giusti libri, non potremo proseguire fino al tomo.
... Che possa apparire più vicino a me o a voi, è un mistero.


Vai a controllare, lo tengo io sotto tiro.

No, è meglio che sia tu a dare un'occhiata.
Hai un Q.I. superiore al mio, sei più capace di me di risolvere enigmi logici.


Entáxei, allá min afínete ti frourá sas káto.
Den ton empistévomai.

[Va bene, ma non abbassare la guardia.
Non mi fido di lui.]


Era una scusa quella utilizzata dalla greca, per dare la possibilità all'amica di riprendere il proprio controllo.
Aveva notato in lei che qualcosa non andava, nel modo in cui puntava la bacchetta contro il Sagitta. Preferì quindi prendere lei il suo posto, lasciandole il compito di risolvere l'indovinello.
Tanto nutriva profonda fiducia nelle capacità logiche della giapponese, al punto da non temere che ella potesse sbagliare.
Si diedero il cambio quindi, con la Patroklos adesso che puntava la bacchetta verso Shuyun, mentre la Danma si avvicinava allo scaffale dove era presente l'enigma, esaminandolo.

Non ti dispiace vero se siamo un po' sospettose nei tuoi confronti?

Fece del sarcasmo Nausicàa, dando il tempo alla giapponese di appurare che le parole di Shuyun fossero veritiere e dunque che l'unica soluzione possibile fosse collaborare e poi sperare che il passaggio si aprisse dalla parte dove si trovavano loro.
Dando le spalle ad entrambi, la Danma si occupò di osservare ed analizzare l'enigma: sullo scaffale centrale erano disposti cinque libri, in un ordine che appariva casuale e senza alcun nesso logico. Sopra e sotto erano presenti altri libri, con sopra incise varie lettere dell'alfabeto.
Anche i cinque libri centrali avevano delle lettere, ma per quanto si sforzasse di capire, per i primi cinque minuti Fujiko non ne ricavò assolutamente nulla.

Eppure deve avere una sua logica...

Si stava focalizzando sulle soluzioni più complesse, andando a considerare la posizione numerica delle lettere nell'alfabeto latino. Poteva essere una questione di corrispondenze, considerano che gli spazi da riempire erano cinque, esattamente come i libri presenti.
Forse avrebbe dovuto contare le lettere dell'alfabeto partendo dalla D, e vedere man mano il numero che ne usciva fuori a quale lettera corrispondeva se si prendeva di nuovo l'alfabeto partendo dalla A.
Prese il primo tomo, quindi, quello con la lettera D, sistemandolo poi nel primo posto vuoto.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!

FUJIKO!!!!

Shuyun ora conosceva il nome dell'Acuan del Ghiaccio. Ma sul momento la Patroklos non badò affatto a quel particolare, precipitandosi ad aiutare l'amica che era stata presa in pieno, purtroppo, dalla prima trappola magica.
Infatti non appena il primo libro era stato inserito, la trappola era scattata scaricando un'ondata di magia che investì la giovane donna a partire dal braccio, fino ad influenzare l'intero corpo.
Non appena Fujiko venne investita dalla maledizione Crucio urlò a squarciagola, facendo risuonare le sue grida di dolore per tutta la sala abbandonata.
La tortura durò all'incirca dieci secondi, dieci secondi interminabili per lei che alla fine cadde in ginocchio, sovrastata da quel dolore, con la mano ancorata al libro come se non riuscisse a staccarla.
Solamente allo scadere dei dieci secondi, ella riuscì di nuovo a respirare e a muoversi, vedendo Nausicàa in ginocchio vicino a lei, preoccupata a morte per la sua salute.

Fujiko stai bene?
Che cosa è successo?


Nulla... Era soltato... un Crucio...

Ne avevano affrontate parecchie di prove in passato per questo la Danma non permise a sé stessa di rimanere scossa da quell'episodio.
Inspirò ed espirò lentamente, calmando l'affanno e rimettendosi in piedi. Si sentiva un po' stordita, ma non si sarebbe permessa di essere da meno rispetto a Shuyun che, nel frattempo, era già riuscito a risolvere il proprio indovinello.

Se hai bisogno di una mano, noi...

... Ce la caveremo da sole, senza chiedere aiuto a quello lì.

Non era uno spirito competitivo, ma orgogliosa sì, lo era, per questo motivo si impuntò a voler trovare a tutti i costi la soluzione.
Era stata troppo avventata, avrebbe dovuto ragionare in anticipo sulla soluzione prima di provare a metterla in pratica. Infatti, come scoprì in seguito, il suo ragionamento sarebbe stato naturalmente sbagliato, perché prendeva in essere lettere che non erano presenti sui libri vicini.
A quel punto era assolutamente necessario non sbagliare di nuovo, anche perché non era detto che le altre trappole non fossero altamente mortali.

Forse mi sto concentrando troppo su una soluzione complessa, mentre invece essa è più semplice, più banale...

La Danma cercò di focalizzarsi con maggiore attenzione sulle lettere, cinque lettere in apparenza sconclusionate, ma che in realtà erano legate fra di loro.
Forse rappresentavano una sequenza numerica, ma non -come aveva pensato lei in precedenza- legata alle lettere dell'alfabeto, bensì alle iniziali dei primi dieci numeri.
D e U potevano stare tranquillamente per Due e Uno. Q e T per Quattro e Tre. La S poteva essere un Sei o anche un Sette. Così come la D iniziale poteva essere un Dieci, ma guardando la disposizione delle lettere, Fujiko finalmente comprese quale fosse la soluzione giusta.
Prese i libri corrispondenti e questa volta li inserì con la sicurezza che non stesse sbagliando, andando a comparre la seguente sequenza.

D - U - Q - T - S - C - O - S - D - N


Ovvero Due-Uno-Quattro-Tre-Sei-Cinque-Otto-Sette-Dieci-Nove.
Il fatto stesso che non fosse scattata nessuna trappola fece sorridere di soddisfazione la Danma, mentre si voltava nuovamente verso Nausicàa facendole l'occhiolino, rassicurandola che fosse andato tutto bene.
Entrambe le due donne erano pronte con la bacchetta in mano. Non appena infatti la porta si fosse aperta, da una parte o dall'altra, avrebbero cercato di reagire in maniera fulminea.
Se fosse capitata dalla loro parte, la Patroklos avrebbe scagliato dei Protego per entrambe, resistendo a qualche possibile offensiva da parte del Sagitta.
Se invece fosse capitata dalla parte del Muramasa, l'Ignis si sarebbe dovuto difendere da un doppio Pietrificus lanciato probabilmente dalle due Acuan.
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Messaggioda Shuyun » 18/02/2018, 16:19

Non ti dispiace vero se siamo un po' sospettose nei tuoi confronti?

E perché mai? Ne avete tutti i motivi.

Continuò a fissare insistentemente Fujiko, avendola ormai in pugno, spostando di seguito l'attenzione altrove.
Nessuna delle due avrebbe colto dove lui stesse guardando, complice anche la penombra, ma sembrava cercasse qualcosa.
Non badò nemmeno al fatto che si fossero messe a comunicare in greco, non lo conosceva, ma non era impensierito.
Nessuna delle due poteva captare il suo Elemento ma lui riusciva invece a percepire le variazioni sia del Ghiaccio, che dell'Acqua.
In parole povere non aveva bisogno di sapere cosa stessero dicendo: le loro intenzioni erano scritte nelle incrinature del loro Spirito.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!

FUJIKO!!!!

Figlia del glicine... O del Monte Fuji... Chissà...

Il riferimento ironico e sarcastico nei confronti del davanzale della donna fu quasi obbligatorio, ma non lo espresse interiormente col sorriso.
Restava sempre e comunque concentrato, serio, aspettando che una delle due si decidesse a trovare la soluzione all'enigma.
Nel frattempo proseguiva a fissare qua e là, sia in alto che in basso, provando ad individuare una zona isolata, liscia, sospetta.
La porta di ingresso alla sala segreta poteva apparire ovunque e lui doveva essere pronto a muoversi in tempo e prima delle due esploratrici.
C'era solo da sperare che si dessero una mossa.

Se hai bisogno di una mano, noi...

... Ce la caveremo da sole, senza chiedere aiuto a quello lì.

Orgogliosa e sfrontata, per essere un semplice Ghiaccio. Il Muramasa si focalizzò un attimo sulla frase detta dalla orientale.
Indipendente dal fatto che fosse poco interessato alla questione, dovette ammettere con se stesso che gli piacque il carattere indomito e forte della donna.
Cercava di ribellarsi alle emozioni negative, alla soggezione imposta dal Sagitta, insomma, era quasi adorabile, adorabile come non si accorgesse della sconfitta.
Quando poi anche l'ultimo libro venne posizionato nel modo giusto, un suono di sblocco echeggiò nella grande area scoperta.
L'Acqua e il Ghiaccio nelle due donne ebbero un leggero guizzo e per questo Shuyun stette in allerta e guardia.
Quello che in teoria doveva rimanere un pavimento franato e sprofondato giù, al centro della sala, si ricompose magicamente.
Dopo essersi ricomposto, al centro di esso si aprì un varco con una scala che scendeva verso il basso.
Shuyun era più vicino rispetto alle altre due ed infatti ecco che arrivò l'attacco da parte di entrambe rivolto alla sua figura.

... Sciocche.

A circa un metro e mezzo dall'impatto delle due magie con il proprio corpo, il Muramasa estrasse veloce la lama dal fodero.
Essa colpì in orizzontale tutte e due le scie degli incantesimi, spedendoli a sorpresa alle loro mittenti.
Probabilmente colte alla sprovvista, né l'una né l'altra poterono applicare una difesa efficace, venendo colpite in pieno.
La magia di pietrificazione ebbe quindi effetto su di loro, bloccando i loro movimenti.
Il Sagitta, rinfoderata la spada, si avvicinò a passo tranquillo verso Nausicàa e Fujiko, sempre con il viso coperto dal cappuccio.

Un consiglio per la prossima volta: evitate di spegnere il Lumos in un ambiente di così scarsa visibilità.
Forse, se mi avesse attaccata una sola e l'altra le avesse fatto luce, sarei stato colpito ed ora non sarei in questo stato di vantaggio.
... Che poi, a quale pro parlare di una prossima volta?


Con freddezza gelida estrasse nuovamente l'arma, puntando il filo di essa prima sulla gola di una, poi dell'altra.
Il gelido metallo magico sfiorava la pelle del collo di entrambe ed esse potevano percepire il terrore della morte.
Shuyun assottigliò lo sguardo sia sull'una che sull'altra, soffermandosi qualche istante in più sulla Danma.
Poi, dopo averle fatte pisciare sotto abbastanza, rimise al suo posto la spada, avvicinandosi alla Patroklos e alla sua borsa.
Da essa prese il libro con gli appunti e la mappa completa del luogo, privandole quindi di ogni possibile aiuto.

Questi, se non vi dispiace, li tengo io.
Potrebbero tornarmi utili nella ricerca del tomo.


Indossando dei guanti di cuoio nero, non fu nemmeno visibile il suo Anello Ignis.
Mise tutto quanto nella propria di borsa, per poi avvicinarsi al varco e scendere le scale.
Il passaggio, alcuni secondi dopo, si richiuse e solo a quel punto l'incantesimo sulle due donne si ruppe.
Erano libere di muoversi ma per poter andare appresso al bastardo sconosciuto, avrebbero dovuto riaprire il passaggio.
Questo significava darsi da fare con l'altro enigma, quello risolto da lui, perché il loro era già bello che fatto.
La zona illuminata dalla parte destra era più ampia rispetto a quella opposta e copriva in tutto sette scaffali.
Partendo dal basso, sull'ultimo scaffale c'erano sette libri, poi salendo altri sei, poi cinque e poi quattro.
I tre scaffali più in alto invece erano sprovvisti di libri ma il terzo aveva spazio per tre libri, il secondo per due e il primo per uno.
In altre parole, sembrava una vera e propria piramide di libri e sul dorso di ogni libro c'era, anziché una lettera, un pallino colorato.
Le due donne dovevano quindi inserire gli ultimi cinque libri nel corretto ordine, cercando di capire il meccanismo giusto di incastro.

Immagine

Anche se il Sagitta lo aveva risolto, una volta richiuso il passaggio i libri inseriti erano tornati assieme ad una pila di altri simili sul terreno.
Così come anche i libri con le lettere erano tornati a caso, da riprendere e rimettere a posto.
Dovevano assolutamente sbrigarsi perché ogni secondo in più passato lì, il loro "avversario" si avvicinava al tesoro, al tomo segreto.
Chiaro che anche in quel caso fossero in agguato delle trappole.
Sarebbero state più fortunate rispetto all'ultima volta?

Fujiko e Nausicàa dovranno effettuare una prova di Elaborazione ed una prova di Perspicacia a testa, sommandole assieme.


Punteggio tra 94 e 110 --> Le due donne incorreranno per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 111 e 128 --> Le due donne incorreranno per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 129 e 145 --> Le due donne incorreranno per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 145 --> Le due donne non incorreranno in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.


Nel caso in cui le due donne dovessero incappare in delle trappole, dovranno tirare a seguito un d100 (indifferentemente una o l'altra PG), regolandosi con questi effetti:

01% - 25% --> Trappola "Cruciatus": colei che inserisce il libro errato viene colta da un effetto analogo al "Crucio" per circa dieci secondi.

26% - 50% --> Trappola "Febricitantem": colei che inserisce il libro errato verrà colta da sbalzi di temperatura forti per circa un'ora ad intervalli di dieci minuti.

51% - 75% --> Trappola "Sensibus": colei che inserisce il libro errato si vedrà la vista e l'udito parzialmente ridotti per circa mezz'ora.

76% - 100% --> Trappola "Eros": colei che inserisce il libro errato subirà un incremento insostenibile della libido per circa tre quarti d'ora.
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Messaggioda Fujiko » 21/02/2018, 19:03

La soluzione dell'enigma portò un risvolto inaspettato per tutti. Il pavimento, fino a poco prima del tutto crollato, venne ricomposto magicamente e al suo centro si aprì in due, rivelando una scala che scendeva verso un sotterraneo nascosto.
Fujiko e Nausicàa non persero tempo, attaccando il loro avversario quasi in contemporanea con un Pietrificus, per impedirgli di raggiungere le scale prima di loro. Erano allenate, erano capaci, ma nessuna delle due poteva immaginare che di fronte a loro non ci fosse un ladruncolo qualunque, bensì il Sagitta stesso.
Shuyun nemmeno perse tempo a spostarsi. Estrasse velocemente la spada, rispendendo con essa le due magie delle donne e colpendo loro al suo posto. Nessuna delle due purtroppo fu abbastanza veloce da schivare o da proteggersi, anche perché l'effetto a sorpresa di quel contrattacco funzionò a meraviglia.
I loro volti erano fermi in un'espressione di completo stupore, immobili, mentre l'uomo si avvicinava a tutte e due, con la katana ancora stretta in mano.

Un consiglio per la prossima volta: evitate di spegnere il Lumos in un ambiente di così scarsa visibilità.
Forse, se mi avesse attaccata una sola e l'altra le avesse fatto luce, sarei stato colpito ed ora non sarei in questo stato di vantaggio.
... Che poi, a quale pro parlare di una prossima volta?


La lama affilata della katana accarezzò pericolosamente prima il collo della greca, poi quello della giapponese, entrambe immobili ma dentro un tumulto di paura e terrore. La Danma cercava di contrastare le proprie emozioni con il Ghiaccio, cercava di rammentare a sé stessa tutte le situazioni di pericolo in cui lei e la Patroklos si erano ritrovate.
Potevano sopravvivere? C'era modo di rimanere in vita, seppur con la gola tagliata? Il cuore, nonostante l'incantesimo che la teneva pietrificata, batteva in maniera fortissima e veloce, mentre Shuyun soffermava il suo sguardo pericoloso su di lei, fermando la lama sotto la sua gola.
Fu tutta scena, come scoprirono dopo. Se fosse stato davvero un uomo privo di scrupoli, le avrebbe uccise senza alcuna remora. Invece il suo intento era quello di mettere loro paura, capendolo solo nel momento in cui la spada venne rimessa a posto nel proprio fodero.
Poi il Muramasa si appropriò di qualcosa che non gli apparteneva affatto, smuovendo le Acque che vivevano all'interno dello spirito di Nausicàa. Le rubò gli appunti e la mappa che aveva tracciato di quella zona, un valido aiuto per cercare la reliquia. Aiuto che adesso era finita in mano a quel mascalzone privo di scrupoli.

Questi, se non vi dispiace, li tengo io.
Potrebbero tornarmi utili nella ricerca del tomo.


Fujiko non era una Legilimens nata, ma poteva quasi sentire gli insulti e le maledizioni che l'amica stava lanciando addosso allo sconosciuto. Nulla faceva incazzare di più la Patroklos della slealtà e dell'appropriazione indebita del lavoro altrui.
Purtroppo per loro, quando Shuyun sparì dalla loro vista, il passaggio si richiuse prima che l'incantesimo finisse il suo effetto e non appena questo accadde, Nausicàa si lanciò contro il pavimento, picchiando i pugni a terra visibilmente incazzata.

Come ha osato!
Ha rubato il mio lavoro, quello che mi sono costruita con settimane e settimane di fatica!


Nana... Siamo già fortunate ad essere vive, volevi anche che ti chiedesse il permesso?

Grrrr! Questo Squall non lo avrebbe mai fatto!

In realtà sì... E ti avrebbe anche spogliata, secondo me.

Accidenti!
Mi sto lasciando trascinare dal nervosismo!


Calmati, allora... Cerchiamo di dare un'occhiata al suo enigma.
Forse è ancora possibile riaprire il passaggio.


Posò una mano sulla spalla della donna, cercando di contenere il continuo muoversi dell'Acqua regalando un po' più di stasi attraverso il Ghiaccio. Non poteva fare di più, purtroppo, essendo la sua percentuale di affinità con l'elemento minore rispetta a quella di Nausicàa di almeno il 10%.
Le sue parole però potevano aiutarla tanto quanto il Ghiaccio, ed infatti dopo aver sistemato nuovamente l'enigma risolto in precedenza, poterono procedere a ragionare su quello fatto dal Muramasa, diverso certamente dal loro.

Qua il tempo scorre...

Dammi qualche secondo e vedrai che riuscirò a risolverlo.
Non mettermi fretta, non servirebbe a nulla.


Cercò di tranquillizzarla, mentre Nausicàa fissava prima l'orologio e poi il pavimento, lasciando che fosse la Danma ad occuparsi della risoluzione. Fujiko appariva calma, lucida, forse perché quello era tutto lavoro di concetto. Doveva soltanto risolvere un gioco di logica, non scappare da una tribù inferocita o superare trappole ed insidie nascoste.
Si compensavano a vicenda l'una con l'altra, nelle diverse situazioni che si venivano a trovare durante le loro spedizioni. Per fortuna della greca, la giapponese non ci mise troppo a comprendere in che modo andasse risolto il rompicapo. Questa volta non si perse a cercare soluzioni impossibili, ma provò quella che fosse la più semplice e la più logica.

... Aaaaah wakatta!
[Ah ho capito!]


Mh? Nani?
[Mh? Cosa?]


Venne spontaneo alla Patroklos rispondere nella lingua madre di Fujiko, quando questa se ne uscì con quella espressione. Si avvicinò di più a lei, facendo luce anche con la propria bacchetta, mentre la Danma le spiegava il meccanismo con cui andava completata la piramide colorata.

Apparentemente sembra non esserci alcun motivo logico dietro la disposizione dei colori, ma basta partire dalla base della piramide ed il gioco è fatto!
Vedi? Ogni volta che ci sono due colori diversi, allora il risultato è l'arancione.
Ogni volta che ci sono due colori uguali, allora il risultato è il verde...


Disse, indicando con la mano il rompicapo, in modo che la greca fosse in grado di vedere ed intenderne la soluzione.

Immagine


... Un po' come il principio matematico secondo cui se il segno è uguale allora il risultato è sempre positivo, mentre se il segno è differente allora il risultato è sempre negativo.
In questo caso il nostro pallino arancione rappresenta il meno, quello verde invece il più.


Fujiko sei un genio!
Se non fosse che andiamo di fretta giuro che ti sbaciuccherei tutta!


Quanto sei scema!

Adesso sbrighiamoci, quel bastardo approfittatore ha già guadagnato troppo terreno e dobbiamo raggiungerlo!
Allora se il tuo ragionamento è esatto, la terza fila è tutta arancione, la seconda tutta verde...


La Patroklos iniziò a prendere tutti i libri che le capitavano a tiro e che servivano a completare l'indovinello, ponendo però poca attenzione a quello che stava facendo. Difatti, per la fretta non si rese conto che sulla sommità della piramide andava sistemato un libro con il pallino verde e non color arancio, come invece fece lei.
A nulla valse l'avvertimento che le urlò la Danma per avvisarla dell'errore di disattenzione. Non appena Nausicàa poggiò il libro sbagliato, da esso partì lo stesso incantesimo che in precedenza aveva colpito la giapponese, facendo riempire la sala per la seconda volta di urla umane, ma questa volta della MagiArcheologa esperta.

Nana!
Nana stai bene???


Porca... Trama... Quanto può far male un Crucio...

Ma vuoi stare più attenta?
Rischiavi di farti ammazzare!


Scusami, hai ragione... Quel tipo mi ha fatto perdere completamente la calma e la concentrazione.
Ecco, l'ultimo mettilo tu, una seconda Maledizione Cruciatus non credo che la sopporterei...


Perché io sì, vero?

Tu sicuramente non sbaglierai come me...

Disse sorridendo e facendole una mezza smorfia, mentre riprendeva fiato e si rialzava nel tempo che Fujiko metteva il libro giusto nell'apposito spazio. La piramide era stata completata finalmente, nella maniera esatta, perché non scattò nessuna trappola nel momento in cui la giapponese inserì l'ultimo libro, quello col pallino verde.

Immagine


Il passaggio si aprì di nuovo al centro della stanza. Nausicàa non volle perdere altro tempo ed insieme scesero le scale, facendosi luce con le bacchette, proseguendo in silenzio per cercare di capire se fosse possibile sentire i passi del loro avversario.
Sembrava purtroppo che Shuyun avesse guadagnato davvero troppo terreno e la prova l'ebbero quando, seguendo un lungo corridoio mattonato, le due donne si trovarono di fronte ad un bivio, uno che portava a sinistra ed uno che portava a destra,
Peccato che quello di sinistra avesse la strada completamente ostruita da una frana.

... È stato lui.
È passato di qua...


Disse con sconforto la Patroklos, esaminando sulle pareti adiacenti i segni di un meccanismo che solamente un altro essere umano avrebbe potuto azionare. Ricordava con rabbia di aver trascritto nei suoi appunti di un bivio, dove una strada portava prima al tomo rispetto all'altra. Evidentemente anche il Muramasa aveva letto con attenzione i suoi trascritti, traendone tutto il vantaggio possibile.

Non perdiamoci d'animo Nana.
Possiamo ancora raggiungerlo!
Sbrighiamoci e prendiamo quest'altro passaggio. Non possiamo permettergli di portarci via il nostro lavoro.


Si scambiarono un solo sguardo d'intesa, prendendo poi il bivio che proseguiva verso destra, quello possibilmente più lungo. Che cosa le avrebbe aspettate? Magari un'altra trappola? I sensi erano allerta ed i livelli di cautela sparati al massimo. Soprattutto la Danma cercava di non lasciarsi prendere dalla fretta, accelerando il passo ma lasciando che il Ghiaccio invadesse il suo Spirito per mantenersi sempre fredda e lucida.
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Messaggioda Shuyun » 24/02/2018, 20:15

Vediamo un po'...
Questo si inserisce qui...
Mentre questo invece da questa parte...
Quindi facendo una equazione di primo grado, ottengo "x" ed "y" uguali...
Ergo la soluzione sarà necessariamente questa...


Sorrise tra sé, il Sagitta, mentre risolveva l'ennesimo enigma trovato in quei sotterranei magici occulti e criptati.
Quella sala non era minimamente raggiungibile da nessun'altra zona dell'antica biblioteca, se non attraverso quel passaggio incantato.
I dati contenuti negli appunti di Nausicàa gli avevano evitato l'incappare nel corridoio con presenti le trappole più pericolose, al costo di indovinelli più complessi.
Ma Shuyun preferiva di gran lunga passare qualche istante in più a pensare piuttosto che ritrovarsi con dei malus pesanti o molto fastidiosi.
Stessa cosa non avrebbero potuto dire le due donne, che per forza di cose avevano dovuto intraprendere la via diametralmente opposta.
Ad una difficoltà meno intensa di test mentali corrispondeva però una grossa pena, nel caso in cui fossero incappate in degli errori.
La porta di pietra si sbloccò di fronte all'Ignis del Fulmine, che quindi proseguì svelto, raggiungendo l'ennesimo passaggio verso il basso.
Evidentemente il tomo si trovava in una segreta nelle profondità della terra, ecco perché si doveva forzatamente scendere ancora e poi forse ancora.

Devo approfittare del vantaggio, anche perché dubito che le due archeologhe abbiano gettato la spugna.

Ma quando mai. Sia la Patroklos che la Danma, nel contempo, avevano imboccato la strada obbligata, avanzando veloci ma restando allerta.
Il tunnel costruito era illuminato da fiaccole che si accendevano al loro passaggio, ma non sembrava ci fossero fossi o spuntoni qua e là.
Quella biblioteca era un luogo costruito da grandi eruditi del passato, appartenenti ad una cerchia di maghi e streghe incredibilmente potenti e saggi.
Di sicuro non bisognava temere di trappole stupide da piramide egizia, bensì degli effetti negativi pesanti, sempre più pesanti.
Trascorsi all'incirca una ottantina di metri, ecco che le donne apparvero in una stanza molto grande e circolare, con tre archi.

Immagine

L'arco centrale portava fino ad una botola impossibile da aprire. Quello era il passaggio per scendere ancora e proseguire in quella avventura a rincorrersi.
I due altri archi a destra e sinistra invece conducevano verso due camere quadrangolari con all'interno, presumibilmente, due nuovi enigmi.
Cosa fare, quindi, fare insieme prima l'uno e poi l'altro unendo le forze, oppure dividersi così da provare a risparmiare tempo?
Una risposta assai facile in verità, dal momento in cui c'era qualcuno già più avanti e sempre più vicino (possibilmente) al tesoro.
Fujiko, decidendo di imboccare l'arco di sinistra, si ritrovò improvvisamente con una barriera magica a bloccarle l'uscita.
Stessa cosa accadde poi alla greca, quando entrò nell'arco a destra, così da sottoporsi al proprio test di intelligenza ed arguzia.
Le due stanze erano completamente vuote e abbastanza piccole, ma quasi subito Nausicàa si vide comparire di fronte delle scritte in lingua Latina.
Pur non conoscendo perfettamente quel linguaggio antico, le sarebbe bastato fare un po' di mente locale per ricordare abbastanza le nozioni adatte per tradurre il testo.

Elaborazione + d20

Tra 24 e 28 --> Traduzione effettuata in circa quindici minuti.
Tra 29 e 35 --> Traduzione effettuata in circa undici minuti.
Tra 36 e 41 --> Traduzione effettuata in circa otto minuti.
Oltre il 41 --> Traduzione effettuata in circa cinque minuti.


Tutti i Pozionisti sono induttivi.
Claudius ama le passeggiate.
Tutte le persone che amano le passeggiate sono induttive.
Se le informazioni riportate sono vere, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera?


A) Claudius è un Pozionista.
B) Tutte le persone induttive sono Pozioniste.
C) Tutti i Pozionisti amano le passeggiate.
D) Claudius è induttivo.
E) Nessuna delle precedenti.


Mentre quindi la greca si cimentava in una tipologia di prova molto logica, alla giapponese invece ne capitò una completamente differente.
Era la matematica a fare da padrona e la donna lo scoprì non appena sul muro davanti a lei si creò una sorta di bassorilievo.
Su di esso, tre colonne con tre celle ciascuna ed all'interno di esse dei numeri, tranne la cella centrale della colonna sulla destra.
C'era un ragionamento numerico sequenziale da fare per arrivare alla soluzione e il tempo scorreva, scorreva, scorreva.
Se non altro la fortuna era che le due avventuriere non avrebbero dovuto per forza risolvere i due enigmi all'unisono, come per la fase precedente.

Immagine

Ai piedi della prosperosa orientale, poi, si materializzò un coltello da scultura, un piccolo scalpello, con il quale avrebbe dovuto dare la risposta esatta.
Qualora poi fossero riuscite nel doppio intento, le due barriere avrebbero smesso di bloccarle, permettendo loro di uscire ed osservare l'apertura della botola.
La pietra circolare, allargandosi, avrebbe quindi mostrato un altro passaggio verso il basso con una scala consumata e metallica, ma non pericolante.
Era una vera e propria corsa contro il tempo, non dovevano sprecare neanche un solo, singolo istante.
Peccato che ben presto, almeno Nausicàa, avrebbe trovato molto ma molto complesso riuscire a non soffermarsi qualche minuto in più in contemplazione mistica.
Già perché la scalinata, una volta finita, conduceva fino ad un'altra grande camera, ma per nulla spoglia e con al centro un altare magnifico.
Non tanto per l'altare in sé, quanto per il reperto depositato su di esso: un cranio di Drago perfettamente conservato, un Drago ormai completamente estinto.
Resti risalenti a come minimo 8.500 anni prima, ancora intrisi di una straordinaria energia magica primordiale, quella che risiedeva in ogni angolo della biblioteca.

Immagine

Riportare a "casa" quella reliquia significava comunque tornare con un pezzo di storia inestimabile, quasi quanto il Tomo Ancestrale.
Il misterioso individuo incappucciato poteva essere ormai troppo lontano, impossibile da raggiungere, quindi perché non farsi tentare?
Anche perché, qualora egli avesse tolto il Tomo dal suo piedistallo, quelle segrete avrebbero smesso di funzionare.
Cercare di raggiungerlo per poi fallire significava non solo perdere il Tomo, ma poi anche la possibilità di tornare a prendere il teschio.
Le attrezzature portate dalla Patroklos le avrebbero permesso di proteggere il reperto dagli urti e renderlo più leggero, ma non di rimpicciolirlo.
Portarselo appresso quindi era fuori discussione, troppo ingombrante, troppo debilitante in una furiosa corsa contro il "ladro di appunti".
Insomma, per farla breve, cranio di Drago fossile o Tomo Ancestrale.
Cosa avrebbe deciso, infine, la bella greca con la sua inseparabile assistente?

In questo caso le prove diventano due, separate, per Fujiko e Nausicàa.
Prima l'una e poi l'altra, quindi, dovranno effettuare una prova sulla Elaborazione (d20) ed una sulla Perspicacia (d12) e regolarsi con lo schema sottostante.
Considerando però la differenza di punteggio Caratteristica, gli schemi sono diversi e personalizzati.


Nausicàa

Punteggio tra 51 e 56 --> Nausicàa incapperà per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 57 e 64 --> Nausicàa incapperà per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 65 e 78 --> Nausicàa incapperà per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 78 --> Nausicàa non incapperà in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.


Fujiko

Punteggio tra 45 e 55 --> Fujiko incapperà per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 56 e 63 --> Fujiko incapperà per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 64 e 72 --> Fujiko incapperà per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 72 --> Fujiko non incapperà in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.


Nel caso in cui le due donne dovessero incappare in delle trappole, dovranno tirare a seguito un d100, regolandosi con questi effetti:


01% - 24% --> Trappola "Cruciatus": colei che dà la soluzione errata viene colta da un effetto analogo al "Crucio" per circa trenta secondi.

25% - 49% --> Trappola "Febricitantem": colei che dà la soluzione errata verrà colta da sbalzi di temperatura forti per circa due ore ad intervalli di dieci minuti.

50% - 74% --> Trappola "Sensibus": colei che dà la soluzione errata si vedrà la vista e l'udito parzialmente ridotti per circa un'ora.

75% - 95% --> Trappola "Eros": colei che dà la soluzione errata subirà un incremento insostenibile della libido per circa un'ora e mezza.

96% - 100% --> Trappola "Omnia": colei che dà la soluzione errata subirà ogni trappola appartenente però alla categoria tempistica del piano superiore.
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Messaggioda Fujiko » 05/03/2018, 19:13

Erano riuscite ad oltrepassare anche l'ostacolo del secondo indovinello, ma le difficoltà non erano finite lì. Fujiko camminava con accanto Nausicàa, entrambe molto attente a non far scattare altre pericolose trappole.
Sapevano entrambe che il misterioso uomo era avanti loro anni luce, ma le due MagiArcheologhe non avrebbero rinunciato a cercare di arrivare comunque nella sala dove era custodito il famoso tomo cercato dalla Patroklos.
Anche fosse stato semplicemente per non lasciare che quell'essere spregevole cantasse vittoria. Non era cosa da farsi né per la greca né tanto meno per la sua assistente giapponese.

Tornata a casa, chiederò a Kisuke di farmi un bel massaggio alla schiena...

Era questo un pensiero ricorrente nella mente della Danma, sebbene cercasse di non lasciarsi distrarre troppo. Sapeva rimanere focalizzata sull'obiettivo, ma quella avventura si stava rivelando molto più faticosa del previsto.
Beccarsi una maledizione Cruciatus non era proprio una cosa che le capitava tutti i giorni e poi, considerato quanto i massaggi del fratello gemello riuscissero a rilassarla, dopo tutte quelle emozioni negative ne avrebbe avuto veramente bisogno.
Ben presto, comunque, quei pensieri vennero messi da parte, quando le due donne si ritrovarono in una sala, con tre diverse porte fra cui scegliere. Quella centrale presentava una botola, ben sigillata, per cui non rimaneva che andare a cercare nelle altre due se ci fosse un meccanismo che, una volta avviato, la sbloccasse.

Direi che dobbiamo dividerci, se vogliamo cercare di guadagnare tempo...

Va bene.

La giapponese prese la porta di sinistra, mentre la greca quella di destra, ritrovandosi ben presto bloccate da una barriera magica che impediva loro di uscire dalla stanza. Fujiko, così come Nausicàa dall'altra parte, cercò di toccare quella barriera, per comprendere che tipo di incantesimo fosse stato utilizzato.
Era molto probabile che fosse collegato ad un qualche meccanismo magico ed infatti osservando per bene dentro la stanza trovò un altro enigma da risolvere, apparentemente di natura prettamente matematica. Sulla parete del muro che si trovava in fondo alla stanza, erano comparsi dei bassorilievi suddivisi in tre colonne, con tre celle ciascuna. Ogni cella presentava un numero, tranne quella centrale dell'ultima colonna, che era vuota.
Quando la Danma si avvicinò, ai suoi piedi apparve uno scalpello, che ella prese in mano. Era abbastanza chiaro che cosa dovesse fare, ma prima quell'enigma andava risolto. Non le rimaneva che aspettare e spremersi le meningi, sperando che la sua partner e migliore amica fosse stata abbastanza fortunata da incappare in un meccanismo simile e facilmente risolvibile.

Chissà come se la starà cavando...

NEL FRATTEMPO...


Scritte in Latino... Accidenti, e chi se lo ricorda più!

Aveva dei rudimenti della lingua morta, risalenti ai tempi dell'istituto di MagiArcheologia dove si era specializzata e da qualche reperto trovato qua e là, ma non poteva certo definirsi una fine conoscitrice di essa.
La Patroklos sapeva di non poter perdere altro tempo, per questo pur non sentendosi particolarmente forte in quella materia, cercò ugualmente di darci sotto, ripescando fra le sue reminiscenze tutto ciò che avrebbe potuto aiutarla.
Purtroppo il tempo passò troppo in fretta e la bionda riuscì a tradurre correttamente la scritta soltanto dopo undici minuti. Undici minuti di preziosissimo tempo che era andato sprecato perché lei non ricordava perfettamente alcune semplici declinazioni.

Una volta tornata a casa, giuro che mi farò un lungo ripasso di Latino...

Lo ripromise a sé stessa, ma adesso doveva concentrarsi solamente sul sillogismo e risolverlo. Andava abbastanza forte in quello quando andava a scuola, tuttavia non avendo la sicurezza totale di aver tradotto bene la scritta, temeva di incappare in qualche errore non certo per incapacità di pensiero, ma perché la sua traduzione non era abbastanza accurata.
In ogni caso poteva soltanto provarci, anche perché la barriera magica le impediva di uscire fuori dalla stanza e chiedere aiuto alla collega nipponica.

Calma e sangue freddo...
Speriamo che qualunque trappola possa scattare non sia un Avada Kedavra...


Considerando che era stata colpita dalla Maledizione Cruciatus, poteva esserci il rischio che un'altra delle Maledizioni fosse l'Anatema che uccide. Rabbrividì la Patroklos ma cercò ugualmente di rimanere concentrata, leggendo per bene le varie risposte.
Le risultava difficile comprendere, ma non aveva altra scelta che rispondere. Dopo qualche minuto di riflessione, scelse quindi di dare come risposta la lettera B. Quella sbagliata, perché in quel momento fece scattare la sua prima trappola, che le procurò uno stato alternato di gelido freddo e di caldo insopportabile nell'arco di pochissimi secondi.

Ugh... No! no!
Oh ca...Mh!
Brrrrr.... Si gela qui...
E adesso... Accidenti, devo togliermi assolutamente la maglietta!


Lo fece, non riuscì a contenere tutto quel calore che la stava facendo sudare come non mai. Poco prima invece il freddo l'aveva spinta a coprirsi ancora di più, ricercando una fonte di calore che purtroppo non c'era. Tuttavia, prima che potesse fare qualcosa, la Patroklos sentì che gli effetti di quell'incantesimo erano svaniti nel nulla.
Non poteva sapere per quanto, in realtà, ma il fatto che non stesse avendo sbalzi di temperatura la portava a sentirsi molto più tranquilla.
Fino a quando non sentì un urlo di donna provenire dalla zona dove si trovava la Danma.

FUJIKO!

NELL'ALTRA STANZA...


AAAAAAAAAAAAAARGH!

Questa volta non furono soltanto dieci secondi. Ne passarono trenta, prima che la Danma venisse liberata dal terribile dolore che le venne inflitto a causa della Maledizione Cruciatus. La risposta -sbagliata- aveva innescato nuovamente la trappola, facendola cadere a terra, impossibilitata a reagire in alcun modo.
Non riusciva nemmeno a sentire le urla della sua collega, che cercava di richiamare la sua attenzione. L'unica cosa che sentiva era il dolore, un dolore che non accennava a smettere. Almeno per i primi trenta secondi. Poi, una volta passati, Fujiko si ritrovò per terra, con le guance bagnate di lacrime che asciugò con il dorso della mano.

Chi...ku...sho...
[Ma...le...dizione...]


Un'altra maledizione di quel genere e poteva anche decidere di abbandonare seriamente quel lavoro.
Lo pensò, ma non con serietà. Sapeva che non avrebbe mai potuto abbandonare Nausicàa né il suo lavoro. Si era abituata ad esso, pur prediligendo l'ambiente tranquillo dell'Istituto di Ricerca piuttosto che andare in giro a scovare i reperti.
Tuttavia la rabbia del momento la portava a sfogarsi in quel modo, mente la testa si impegnava a ragionare per cercare di risolvere l'enigma. Non c'erano più le urla della Patroklos a chiamarla. Nemmeno si era accorta che stesse accadendo. Doveva solamente concentrarsi su quell'enigma e risolverlo.
Cosa abbastanza difficile da fare, visto che la sua mente, impaurita, temeva il pensiero di essere colpita da un altro Crucio.

Devo farcela... O non uscirò più da qui...

E chi avrebbe voluto rimanere intrappolata all'interno di una stanza, sotto un'antica biblioteca millenaria, in compagnia della nuda pietra? Nessuno, o forse solo un pazzo, ma Fujiko non era ancora arrivata a perdere completamente la ragione per cui aveva tutta l'intenzione di salvarsi.
Si isolò di nuovo dal resto del mondo, recuperando Concentrazione e guardando ancora una volta i numeri incisi sulla parete. Aveva tentato una serie di operazioni che l'avevano portata però ad incidere sul bassorilievo un numero sbagliato.
Evidentemente non avrebbe dovuto sommare fra di loro i numeri e magari doveva concentrarsi sulle singole colonne, senza andare a considerare l'incastro che poteva esserci fra l'una e l'altra. Anche in quel caso però la Danma stava sbagliando metodo. Si lasciava condurre sul sentiero sbagliato dalla propensione a riflettere sulle soluzioni più complesse, tralasciando quelle più semplici.
Alla fine, arrivò a pensare ad un secondo numero da poter incidere nella casella di mezzo della terza colonna. Lo fece, piano, con la mano che tremava dal timore di sbagliare nuovamente. E quello stesso timore, purtroppo, l'aveva indotta a fare un altro ragionamento errato.
Quando diede la risposta sbagliata -per la seconda volta- Fujiko fece scattare una seconda trappola, ma questa volta non ci fu nulla di assolutamente doloroso. Per il tipo di maledizione però che le venne lanciata addosso, la Danma si ritrovò a desiderare un terzo Crucio, considerando che, non appena venne investita dal raggio di magia, sentì immediatamente una forte libidine salirle dentro, offuscando la sua capacità di controllo e di giudizio.

Oh no...NO! NO! NO!

Calore che si concentrava in mezzo alle gambe. Pulsare delle parti più intime e proibite. Desiderio che esplose senza alcuna possibilità di controllo, toccando pensieri lussuriosi in ogni istante, mentre Fujiko tentava con tutta sé stessa di resistere a quell'ondata, aggrappandosi alla freddezza del suo elemento.
Il Ghiaccio però non poteva aiutarla, non al suo stato attuale. Avrebbe dovuto lasciare che l'elemento pervadesse completamente il suo spirito per sperare di poter mitigare in parte gli effetti di quella maledizione. Ma farlo avrebbe significato anche essere meno sé stessa e quindi non capace di frenare l'eccessiva disumanità.
La Danma non voleva questo. Per questo attese trenta secondi, sperando che l'effetto svanisse, esattamente come la maledizione Cruciatus. Ne attese poi altre sessanta, notando che non c'era nessuna differenza.
Non poteva rimanere in quello stato a lungo, ma che cosa avrebbe dovuto fare?
Non riusciva a prendere una decisione e nel frattempo la lancetta dei secondi sul suo orologio da polso scorreva, scorreva e scorreva, mentre dall'altra parte la Patroklos veniva colpita anche lei dalla stessa identica maledizione.

DI NUOVO INDIETRO...


E che diamine!
Aaaah!


Quello che le uscì fuori fu un lungo e sospirato gemito di soddisfazione. Dopo che le urla di Fujiko si erano spente nel nulla, la Patroklos aveva deciso di sbrigarsi a risolvere l'enigma, ponendo un'altra soluzione che però si rivelò essere di nuovo sbagliata.
La Trappola Eros venne quindi attivata anche su di lei che però, a differenza della sua controparte nipponica, non si lasciò abbattere da quanto accaduto. Gli antichi che avevano scelto di costruire quelle trappole per proteggere il tomo dovevano essere dei veri pervertiti, considerando gli effetti della maledizione sulle due donne.
Ma Nausicàa provvide subito a bloccare sul nascere qualunque ostacolo la portasse a pensare al sesso. Si diede all'autoerotismo, lì dove si trovava, dedicando i suoi vari pensieri a Squall -che avrebbe dovuto sentirsi lusingato- e terminando il tutto con un gemito poco rumoroso ma ugualmente efficace.
Dopo aver raggiunto l'apice del piacere, infatti, la greca si ritrovò con la mente un po' più lucida e più agguerrita nel tentare di risolvere il sillogismo.

Adesso basta giocare Nau, devi correre a vedere come sta Fujiko...

Era quella la sua spinta, la paura che la Danma stesse troppo male per chiedere aiuto. Si mise buona a riflettere, riuscendo parzialmente a concentrarsi. Ma non le serviva troppa concentrazione, non dopo aver compreso che due delle opzioni erano sbagliate e quindi ne rimanevano in gioco soltanto altre tre.

Rifletti... la A e la B sono sbagliate ed il motivo è anche logico!
Stupida che non sei altro... Tutti i Pozionisti sono induttivi, ma non è che tutte le persone induttive siano Pozioniste.
Quindi per forza di cose la B è sbagliata.
Claudius ama le passeggiate e chi ama le passeggiate è una persona induttiva... Ma se in precedenza ho affermato che non tutte le persone induttive sono Pozionisti allora Claudius non è un Pozionista.
Sbagliata anche la A.
Se la A e la B sono sbagliate, allora anche la C lo è, perché afferma che tutti i Pozionisti amano le passeggiate. Ma se così fosse, Claudius allora sarebbe un Pozionista e ho già visto a mie spese che non è così...
Ma certo! L'unica soluzione possibile è la D!
Claudius ama le passeggiate. Chi ama le passeggiate è induttivo.
Quindi Claudius è una persona induttiva!


Il ragionamento venne espresso ad alta voce, un'abitudine della bionda che non aveva mai perso nel tempo. La risposta era corretta e questo permise alla Patroklos di uscire immediatamente dalla stanza, sicura di aver sbloccato una parte del meccanismo.
Sulla soglia della porta però fu costretta a bloccarsi, presa da un altro attacco di caldo/freddo. Questo poteva significare solamente una cosa, ovvero che l'effetto della prima maledizione non era ancora svanito, così come quello che la portava ad eccitarsi anche in una situazione come quella.
Nausicàa si bloccò accucciata per terra, aspettando che quell'assurda altalena smettesse di farla stare tanto male. Mentre la sua compagna di avventure si ritrovava a prendere una tremenda decisione, dopo aver constato che non ci fosse nessun'altra scelta.

E INFINE...


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Lasciò che il Ghiaccio si impossessasse di lei. Non era la prima volta che lo faceva, ma era capitato -nel corso della sua vita- soltanto due volte e sempre in situazioni piuttosto difficili.
Fujiko sapeva che in questo modo rischiava di perdere parte di sé stessa, ma non poteva lasciare che una trappola la bloccasse all'interno di quella stanza. Per rispondere aveva bisogno di ragionare, per ragionare aveva bisogno di freddezza e lucidità. E solo il Ghiaccio poteva darle ciò che le serviva.
Eseguì a fatica un duro lavoro di Concentrazione, ma alla fine riuscì ad ottenere ciò che voleva. La maledizione era ancora attiva in lei, tuttavia faceva meno presa essendo ora il suo Spirito invaso dall'Elemento almeno al 40%.
Con quella nuova forza negli occhi e nell'animo, la Danma si dedicò dunque alla risoluzione dell'enigma, riflettendo con attenzione e maggiore capacità.

La soluzione di prima non andava perché stavo forzando un'operazione di troppo.
Potrei provare in sequenza a moltiplicare numeri semplici come 2, 3 e 4.
Vediamo.


Prese i tre numeri più bassi, nelle ultime caselle, quindi 6, 9 e 7 e li moltiplicò rispettivamente per 2, 3 e 4.

12... 27... 28.
54 diviso 12 da un numero con la virgola e lo stesso accadrebbe con 36 diviso 28.
Proviamo a sottrarre.


Faceva dei ragionamenti lucidi e precisi, evidenziando il fatto che la soluzione nelle caselle centrali fosse data da una sequenza matematica che coinvolgevano i numeri nella prima e nella terza casella.
Provò a sottrarre quindi 54, 108 e 36 rispettivamente con 12, 27 e 28.
I risultati furono abbastanza incoraggianti (42, 81, 8), perché davano spazio ad una divisione, ma con quale numero?

All'inizio ho moltiplicato per 2, per 3 e per 4.
Adesso dividerò per gli stessi numeri.
42 diviso 2 dà... 21.
Bene, incoraggiante.
108 diviso 3 è uguale a... 27.
Dunque non rimane che l'ultimo.
8 diviso 4...


Il risultato era 2.
Fujiko sentiva di aver trovato la risposta giusta e la incise nell'apposita casella, con lo scalpello che teneva ancora in mano.
Il Ghiaccio, aiutandola a resistere meglio alla trappola, le aveva dato una marcia in più portandola a risolvere l'enigma e a liberare totalmente l'uscita dalla stanza. Lasciando cadere a terra lo scalpello, la Danma uscì fuori dove trovò trafelata una Patroklos che l'attendeva e che l'abbracciò con forza, felice di vederla sana e salva.

Stai bene?
Ti ho sentita urlare, ma non sapevo come raggiungerti, ero bloccata!


Sto bene, Nausicàa, non preoccuparti.

Non ricambiò l'abbraccio, più gelida nei suoi confronti e questo fece scattare un piccolo allarme mentale nella mente della greca.

Fujiko... Che ti prende?

Sono stata costretta a farmi pervadere dal Ghiaccio.
Scusami.
Oltre alla Maledizione Cruciatus, ho fatto scattare una trappola particolare che mi ha resa prigioniera delle mie pulsioni sessuali...


Anche tu?!
Accidenti, siamo davvero nei pasticci...


Nausicàa faceva molti più sforzi della giapponese nel rimanere concentrata ed erano molto evidenti. Ogni tanto il volto mostrava un'espressione deformata, dolorante quasi e le gambe si stringevano di più, come a voler bloccare determinate pulsazioni.
Anche la Danma soffriva, ma bloccava in tempo ogni pensiero ricercando riparo e conforto nel Ghiacico.

Resisti.
Dobbiamo proseguire.
Non possiamo lasciare il tomo in mano a quell'uomo.


Fujiko però, pur notando tutto questo nella migliore amica, non era più in grado di sentire troppa umanità e compassione nei suoi confronti. Non era totalmente un ghiacciolo, ma il 40% del suo elemento la influenzava abbastanza da farla rimanere concentrata nel proprio obiettivo, ovvero raggiungere Shuyun.
D'altronde era ciò che voleva anche la Patroklos, che annuì, pur sentendosi più debole, decidendo dentro di sé di lasciare a lei il comando momentaneamente, nella speranza che gli effetti di entrambe le trappole svanissero in fretta.
Una volta arrivate giù, i suoi pensieri -sessuali- vennero messi abbastanza da parte di fronte al ritrovamento di un cranio di Drago antico, in perfette condizioni, adagiato su un altare all'intero di quella che sembrava una stanza sacra.
La giapponese lanciò ad esso un'occhiata, per poi mettersi in procinto di proseguire. Fu la Patroklos a fermarla, meravigliata di fronte a quella scoperta, mentre osservava e studiava il reperto, valutandone l'autenticità e l'età.

Sarà vecchio almeno ottomila anni... Strepitoso...

Andiamo, stiamo perdendo tempo.

Aspetta Fujiko!
Non capisci che cosa abbiamo appena scoperto?


Sì, il cranio di un drago antico, ma non era questo il nostro obiettivo.

No, non lo è, ma potrebbe essere comunque una bella vittoria da portarsi a casa.

Vuoi arrenderti?

Non voglio arrendermi, ma Fujiko analizza la nostra situazione: né io né te siamo in grado di fronteggiare una persona tanto capace nel combattimento.
Prima abbiamo rischiato di morire, adesso siamo sotto effetto di incantesimi...


Possiamo resistere alle nostre pulsioni.

Sì, ma io non ho solo... AH!

Di nuovo, gli sbalzi di temperatura. La greca fu costretta ad interrompersi, mentre la giapponese alzava le sopracciglia, sorpresa, avvicinandosi a lei. Non sembrava preoccupata, piuttosto incuriosita. Tuttavia l'apparenza poteva anche ingannare.

Che cos'hai?

Ho... F-f-f-f-fred-d-d-do... T-t-t-t-t-tanto... fre... freddo...

Stava tremando, cosa che spinse la Danma ad abbracciarla per donarle un po' più di calore. Poi però la Patroklos fu costretta ad allontanarla, smuovendosi la maglietta che la faceva sudare per il troppo caldo, mentre la sua pelle scottava in maniera incredibile.

Ho notato che questi... uff... sbalzi di temperatura... Anf... Mi capitano... ogni... dieci... minuti...

Sei stata colpita da un'altra trappola?

Sì... Giuro mi spoglierei tutta...
Ma non so... anf... se sia un bene... Con la voglia che ho di... saltarti addosso...


In mancanza di altro, che cosa si poteva aspettare Fujiko?
Una parte di lei non avrebbe voluto darla vinta all'uomo misterioso. Ma lei e Nausicàa erano partner da sempre e nessuno aveva mai abbandonato l'altra, specialmente in un momento di difficoltà.
Nonostante il Ghiaccio, la parte di umanità presente in lei prevalse. La Danma fissò la greca, ancora in silenzio, combattuta interiormente. Poi con un sospiro, annuì, facendole intendere che accettava la logica del suo ragionamento e che avrebbe seguito le sue indicazioni, ancora una volta.

Facciamo come hai detto tu.
Ma non dobbiamo essere avventate.
Questo teschio... sprigiona tanta magia. Potrebbe avere attorno a sé una trappola magica.
Oppure fare da sostegno all'edificio...


Meno male che ci sei tu...
Questa maledizione erotica mi sta uccidendo!
Non riesco a pensare niente altro che al sesso!


... Allora aspetta.
Ti dò una mano.


Non avevano più fretta di raggiungere Shuyun, giusto? Quindi potevano prendersi del tempo per contrastare gli effetti della maledizione, almeno su Nausicàa, la quale non poteva contare di affidare il proprio essere al suo elemento.
L'Acqua non l'avrebbe aiutata come il Ghiaccio, in quel caso, per questo motivo la Danma prese una decisione. Afferrando lucidamente l'amica con le mani. Stringendola a sé con freddezza. E baciandola, mentre le mani si muovevano sul suo corpo.

MMMH?

Traduzione: [Fujiko, ma che stai facendo?]

Non ti preoccupare.
Sarà come in Perù.
Adesso devi essere lucida, ho bisogno che tu lo sia.
Ci metterò poco, tranquilla.


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Ora va meglio?

Sì... Grazie!

C'era un po' di imbarazzo, ma solo perché era stata una situazione abbastanza strana da viversi all'interno di quelle rovine. Tuttavia non era la prima volta e, come quando era accaduto in Perù, le due donne decisero di non parlarne, facendo finta che non fosse mai successo.
Nausicàa si riallacciò i pantaloni, mentre Fujiko osservava freddamente il reperto, castando un incantesimo con la bacchetta per rivelare se ci fossero trappole nascoste. Nulla di quel genere, ma grazie all'incantesimo fu in grado di stabilire che attorno al cranio ci fosse una barriera, con tutta probabilità molto forte.

Hai scoperto qualcosa?

Solamente che non riusciremo a portarlo via da qui facilmente.
Qualcosa mi respinge.


Anche con la magia?

Provarono in due a tentare di sollevarlo, ma la loro magia rimbalzò come di fronte ad una cupola invisibile. Nemmeno i tentativi di rimpicciolirlo andarono a segno, dunque non restava che analizzare l'intera stanza alla ricerca di qualche antica scritta che parlasse di quel manufatto o di un meccanismo magico che lo proteggeva da eventuali furti.

Inizio a sospettare che avessero un motivo preciso per non volere che qualcuno lo prendesse.
Fujiko, mettiamoci a cercare in due, ma se trovi qualche meccanismo non toccare nulla.
Prima voglio capire se sia veramente sicuro spostarlo da qui, d'accordo?


Va bene.
Mi metto subito all'opera.


Si voltò dando la schiena alla greca che nel frattempo si era accucciata vicino all'altare, analizzando la base per trovare eventuali scritte. Mentre sul volto della sua assistente apparve una smorfia, il segno che ella interiormente stesse cercando di combattere contro la voglia di fare sesso.
Eppure qualche pensiero sfuggiva al suo controllo, dando qualche duro colpo al Ghiaccio dentro di lei. Il ricordo dell'ultima volta che si era toccata, guardando fisso l'immagine di un calendario personalizzato, ricordando qualcuno che aveva fatto parte della sua vita ben dieci anni prima.
E che in un angolo remoto della sua mente era rimasto, imperterrito, ad aspettarla.

Itsuki...

Spoiler:
Bonus e Malus dell'Elemento Ghiaccio su Fujiko:

+3 a Res. Magica
+2 a Elaborazione
+1 a Concentrazione

-1 a Cap. magica
-1 a Riflessi

+1 a Talento/Fisico
+3 a Intuito/Perspicacia

-1 a Talento/Arte
-1 a Carisma/Fascino
-1 a Carisma/Arte
-2 a Intuito/Sesto Senso


Variazione Caratteriale:

L'Acuan (Ghiaccio) diventa più impassibile, più controllato, più strategico e difficile da infastidire.
L'Acuan (Ghiaccio) diventa meno comprensivo, meno emotivo, meno capace di interagire in un gruppo e meno creativo.
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Messaggioda Shuyun » 07/03/2018, 0:33

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Eccoti qui, finalmente...

Gli occhi dell'orientale si assottigliarono, mentre muoveva passo verso il tavolo sul quale era poggiato il tomo leggendario.
La stanza era abbastanza buia, eppure la luce emanata dall'interno di quelle pagine era così forte da sembrare una porta sul Sole stesso.
Giunto in prossimità dell'oggetto, avvicinò la mano alla copertina, sfiorandone la superficie con attenzione assoluta.
La pelle delle dita carezzò anche le pagine sul lato del libro, ma Shuyun non si azzardò ad aprirlo ed il motivo era molto semplice.
Quell'artefatto emanava una tale energia magica spaventosa da lasciare completamente basiti e terrificati.

... Non ho mai avvertito tanto potere.

No, la Setta poteva proprio scordarselo di ottenere un simile tesoro: l'Equilibrio doveva preservare quell'oggetto e mantenerlo nascosto.
Il Sagitta non faceva più parte attiva della Gilda Ignis ma il suo era un compito ugualmente delicato ed importante: questo Yamato lo sapeva.
Stava quindi per afferrare il libro, quando delle variazioni nell'atmosfera della Trama attorno a lui lo fecero inizialmente desistere.
Non era finita lì: evidentemente doveva affrontare un'ultima prova prima di potersene andare con quella reliquia.
Si volse piano, individuando la fonte di quella variazione, posando la mano sull'elsa della spada.

Per fortuna sono arrivato prima io.
Se ci fossero state quelle due, a quest'ora avrebbero avuto proprio un bel problema da risolvere.
Non che per me non lo sia, in effetti.
Credo proprio che non mi lascerà andare via facilmente con il tomo.
Ma se ci sono arrivato io qui, potrebbe farlo anche la Setta con eguale facilità, quindi spiacente, dovrai soccombere.


Immagine

Il Muramasa avrebbe perso ancora qualche minuto nel combattimento contro l'avversario.
In quello stesso istante, comunque, Nausicàa e Fujiko scendevano le scale, arrivando nella sala della Testa di Drago Antico.
Quel teschio, apparentemente privo di ogni potere particolarmente offensivo, rappresentava però ugualmente un reperto eccezionale e di altissimo valore storico.
Riuscire a portarlo via di lì sarebbe stata ugualmente una valida alternativa alla vittoria vera e propria, senza alcun dubbio.
Ma come fare ad estrarlo dal suo piedistallo, considerando la barriera magica attorno ad esso?
Proprio un bel casino, che condusse le due donne a dividersi nuovamente i compiti nella ricerca di qualche indizio, pur parzialmente bloccate dagli effetti delle trappole.
La libido (per entrambe) e gli sbalzi di temperatura (per la greca) erano un forte motivo di distrazione.
Fortunatamente però, la Patroklos seppe individuare quasi subito il 50% del lavoro da svolgere per arrivare all'obiettivo.

Tibi Mitto Navem Prora Puppique Carentem


Elaborazione + d20 + Bonus Mente Focalizzata sul Linguaggio (+1)

Tra 24 e 27 --> Traduzione effettuata in circa quindici minuti.
Tra 28 e 34 --> Traduzione effettuata in circa undici minuti.
Tra 35 e 40 --> Traduzione effettuata in circa otto minuti.
Oltre il 40 --> Traduzione effettuata in circa cinque minuti.

In caso di traduzione effettuata nell'intervallo tra gli otto e i cinque minuti, Nausicàa potrà aggiungere il Latino (Base) alla sua lista di competenze linguistiche.


Ancora una volta il caro latino, ma se lo sarebbe dovuto aspettare che potesse tornare alla carica, avendo trovato un indovinello in quella lingua al piano di sopra.
Quella scritta, messa sopra la targa posta in basso rispetto al reperto, nascondeva forse una parola chiave o d'ordine da dire, sfruttando un qualche ragionamento.
Mentre quindi Nausicàa si dedicava alla traduzione (riesumando come sempre le proprie conoscenze della lingua antica romana), Fujiko invece si dava ancora alla matematica.
Infatti, cercando qua e là nella sala, in alto, disegnati sulla vasta volta, la Danma poté riconoscere diversi simboli matematici dorati e scintillanti.
Due segni Meno, due segni Più, due segni Per e tre segni Diviso, per la precisione.
Ma come mai proprio quelli e in quelle quantità?
La risposta giunse non appena, voltandosi, Fujiko vide la presenza di un'altra targa, in argento, dalla parte opposta a quella con la scritta latina.
Sopra di essa c'era una sequenza numerica ipoteticamente casuale con un numero di risultato finale.

4 9 2 1 5 3 7 8 6 4 = 2


Anche prendere e portare via quel reperto non sarebbe stato per nulla facile, dovevano proprio metterselo in testa.
Inoltre, potevano anche essere certe del fatto che pure a difesa di quella scoperta ci potessero essere delle trappole.
Per farla breve, un nuovo rischio, a portata di mano, per carità, ma ugualmente tale.
Il tempo scorreva e probabilmente non appena Shuyun fosse riuscito ad uscire di lì col tomo, anche loro sarebbero state buttate fuori.
Quindi purtroppo non avevano nemmeno tutti i minuti del mondo per giungere alla soluzione.

MASSIMO CINQUANTA MINUTI DOPO

Finalmente ce l'ho fatta.

Il cumulo di rottami metallici magici giaceva al terreno ormai privo di vita e di forza.
Era stata una battaglia piuttosto impegnativa ma era riuscito nell'intento di portarla a termine senza eccessivi danni.
Il cavaliere magico era molto robusto e potente ma anche molto lento, a differenza del Sagitta naturalmente.
Rinfoderò la lama incantata e impossibile da scalfire, osservando alcune parti dei vestiti tagliuzzate qua e là.
Non c'era tempo per mettersi a fare i ripari di sartoria, doveva muoversi e fuggire di lì.
Il tomo venne stretto nella mano destra e non appena fu tolto dal tavolino, parve che la Trama insita in quella struttura iniziasse a perdere vigore.
Poteva un oggetto tanto piccolo fare da batteria magica ad un posto gigantesco come quello?
In verità parte di quella energia derivava anche dal teschio estratto e prelevato da Nausicàa e Fujiko, ma ormai la questione era poco rilevante.

Un passaggio, proprio come descritto negli appunti della signorina greca, perfetto...

La Patroklos aveva scritto che alcuni indizi trovati in precedenti ricerche parlavano di una porta nascosta nella camera del tomo.
Quella porta, trovata facilmente da Shuyun (in quanto unica ancora dotata di magia), venne sfruttata da quest'ultimo per andarsene via svelto.
Congegno analogo alle moderne PassaPorte, il passaggio lo smaterializzò praticamente a distanza di poco meno di venti metri dall'ingresso.
Beh, di sicuro tutto poteva immaginarsi meno che le due donne fossero appena uscite a loro volta ed avessero percorso circa dieci metri.
In pratica, tra loro e lui c'erano più o meno otto metri: ironicamente, la stessa distanza che li aveva separati prima ad inizio avventura.
Con estrema probabilità, Nausicàa gli avrebbe inveito contro, chiamandolo ladro, dicendogli di dargli il manufatto trovato con i suoi appunti.
Ma Shuyun, sempre piuttosto impassibile, mise l'oggetto nella propria borsa a tracolla, voltandosi poi in loro direzione.
Lentamente, si abbassò il cappuccio, guardando entrambe, specialmente Fujiko, cercando ancora una volta di metterla in soggezione.

Carisma Fascino [38] + d20 [18] = 56


Immagine

... Questo libro è analogo ad un Vaso di Pandora.
Il solo aprirlo porterebbe ad un rilascio di energia magica indescrivibile.
Chiunque scegliesse di provare ad imbrigliarlo, magari riuscendoci, otterrebbe delle facoltà oltremodo disastrose.
Ve lo leggo in faccia, siete sicuramente inviate per un museo o per un laboratorio di MagiArcheologia, non avete l'aria delle esploratrici solitarie.
Lasciarlo incustodito ad osservazione turistica condurrebbe al suo furto in meno di un mese.
Non posso permettere che ciò accada, quindi lo terrò con me e troverò il modo di distruggerlo o almeno, di sigillarlo completamente.
A giudicare da quello che vedo nelle vostre mani, avete ugualmente raggiunto un ottimo obiettivo.
Accontentatevi... Consorelle.


Quell'appellativo di sicuro non poté passare inosservato, come nemmeno il fulmine violaceo che si palesò nel cielo, dietro una delle torri della struttura.

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Grazie al proprio Elemento, Shuyun avvolse con l'Elettricità lo Spirito Acqueo di Nausicàa, facendole quasi arrivare il cuore in gola.
Mentre invece, Fujiko venne colpita nel proprio Ghiaccio da una Saetta talmente potente che mandò in frantumi il suo stato di trance glaciale.
Una tale energia scaturita da un Ignis poteva significare solamente una cosa, poteva voler dire una sola persona.
Qualora una di loro lo avesse chiamato, egli non avrebbe risposto, non confermano ma nemmeno smentendo, rimettendosi il cappuccio.
Aveva detto anche troppo, d'altronde era stanco, forse anche più di loro.

Che l'Equilibrio Vi Assista.

E detto ciò, si smaterializzò davanti ai loro occhi, scomparendo.

In questo caso le prove diventano due, separate, per Fujiko e Nausicàa.
Prima l'una e poi l'altra, quindi, dovranno effettuare una prova sulla Elaborazione (d20) ed una sulla Perspicacia (d12) e regolarsi con lo schema sottostante.
Considerando però la differenza di punteggio Caratteristica, gli schemi sono diversi e personalizzati.

Nausicàa

Punteggio tra 51 e 56 --> Nausicàa incapperà per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 57 e 64 --> Nausicàa incapperà per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 65 e 78 --> Nausicàa incapperà per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 78 --> Nausicàa non incapperà in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Traduzione della scritta: "Ti mando una nave senza poppa e senza prua"


Fujiko

Punteggio tra 45 e 55 --> Fujiko incapperà per tre volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 56 e 63 --> Fujiko incapperà per due volte in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio tra 64 e 72 --> Fujiko incapperà per una volta in una trappola magica prima di dare la giusta soluzione.

Punteggio superiore a 72 --> Fujiko non incapperà in alcuna trappola magica prima di dare la giusta soluzione.


Nel caso in cui le due donne dovessero incappare in delle trappole, dovranno tirare a seguito un d100, regolandosi con questi effetti:


01% - 40% --> Trappola "Voracitatem": colei che dà la soluzione errata subirà picchi di appetito incontrollabili per cinque giorni ad intervalli di un'ora e mezza.

41% - 79% --> Trappola "Maximus": colei che dà la soluzione errata si vedrà raddoppiati gli effetti della/e trappola/e subite in precedenza.

80% - 100% --> Trappola "Omnia": colei che dà la soluzione errata subirà ogni trappola appartenente però alla categoria tempistica del primo piano.

Gli effetti e le tempistiche delle trappole sono tutti cumulabili tra loro.

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Shuyun
Ignis Sagitta
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2018-03-05 19:20:08 Nausicàa d20 4  
2018-03-05 19:17:57 Fujiko d20 10  
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