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da Monique » 09/07/2013, 14:23
Lussemburgo ( Lëtzebuerg in lussemburghese, Luxembourg in francese, Luxemburg in tedesco) è la capitale del Granducato di Lussemburgo, piccolo stato compreso fra l'Europa occidentale e l'Europa centrale. È situata su uno sperone roccioso alla confluenza della Pétrusse con l'Alzette, conta 127.404 abitanti al 2099 (170.000 contando l'area metropolitana). Su tre lati lo sperone è a strapiombo su dei canali naturali, per cui sin dal Medioevo è stata considerata una fortezza. Vista la posizione a strapiombo sulla sottostante vallata, la città è contornata da alcuni belvedere dai quali si ha una visione sui fiumi sottostanti e sulla sponda opposta nonché sulla città bassa. Un grande spazio verde, nel centro della città, è costituito dal Parco Municipale che ospita molti alberi d'alto fusto.
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da Aidan » 23/10/2015, 22:11
Luxemburg 05/02/2111 (Domenica) Ring Clandestino di Periferia Ore 22:19
Ehi novellino, sei venuto per farti strapazzare un po? Hai chiesto alla mamma il permesso per fare tardi?
L'ho chiesto alla tua prima di andarmene, ma si è raccomandata che tornassi al più presto... Evidentemente non le è bastato...
ATTIVAZIONE POTERE A VOLONTÀ: LETTURA DEL PENSIERO
Non appena venne suonato il gong di fortuna, entrambi i lottatori si scagliarono uno contro l'altro. Stranamente però, già dalle prime battute di attacchi, l'avversario di Aidan si accorse che qualcosa decisamente non andava. Ogni volta che tentava di colpirlo, il biondo schivava velocemente come se quasi sapesse in anticipo cosa fare e in quali misure. Intorno a loro, una folla di tifosi inferociti e impazziti puntava scommesse clandestine, cambiando le puntate di secondo in secondo. Aidan rideva sadicamente ma ancora non contrattaccava, lo voleva far stancare lentamente, sudare e perdere ogni energia in corpo.
GGGRRR... Appena ti prendo vedi come voli giù, stronzo!
La domanda è... Mi prenderai?
Brutto figlio di...
Pur tentando un colpo scorretto sotto la cintura, lo sfidante si ritrovò ad essere scansato anche in quella occasione, andando su tutte le furie. Decise così di passare alle maniere drastiche, cominciando ad assestare pugni in sequenza sempre più veloci, spingendo anche al fine di riuscire nell'intento. Fu proprio allora che Aidan comprese quanto fosse necessario passare alla contro offensiva, considerando anche che l'avversario stava col fiatone. Il primo cazzotto, un montante destro, fece centro quasi subito, seguito da un gancio sinistro e ben cinque jab di fila, devastanti. Il moro scosse il capo del tutto rincretinito, provando a replicare, ma venne investito da un'altra serie di colpi, per lo più diretti e montanti all'addome.
Ah... Ah... Ah... Coff coff... Oh... Ugh...
Scusa se faccio così svelto ma ricordi, no? Ho promesso a tua madre che me la sarei sbrigata in tempi brevi! Ora da bravo, vai giù e non rompere più i coglioni...
Ormai lo sfidante aveva una maschera di sangue al posto del viso, non ci vedeva più e il naso gocciolava alla grande. Aidan però, non essendo affatto un assassino o un pazzo, decise quindi di concentrarsi sull'addome, i fianchi e le spalle, tumefacendoli. Bastarono soltanto altri due minuti con quelle sequenze e quelle botte forti per mandare a tappeto il tizio con un tonfo sordo. L'arbitro evitò anche di contare fino a dieci, gli spasmi muscolari del mezzo morto parlavano da loro ed il biondo venne subito dichiarato vincitore. Appena un round e mezzo, gran delusione per i tifosi, tranne per quelli che avevano scommesso su Aidan, naturalmente.
CIRCA MEZZ'ORA DOPO
Eccoli là, quelli che si potevano definire soldi facili: un gran bel gruzzolo tutto per lui, senza neanche sforzarcisi troppo. Stava quasi cominciando ad assaporare l'idea di entrare in qualche lega di tipo agonistico, chissà, magari poteva pure essere interessante. Raggiunse un pub nelle vicinanze, entrando abbastanza spavaldo e vestito con una maglia attillata nera, giubbotto di finta pelle nera e jeans blu scuro. A concludere scarponi di cuoio nero, una cinta di corda e dei guanti aperti sulle dita di cashmere in accordo con i pantaloni nella tonalità. Appoggiatosi al bancone, si ordinò una bella birra in bottiglia con una fettina di limone, guardandosi attorno: quanta "bella" gente.
Bene... Aidan. Allora siamo d'accordo, collaborerai con noi.
Sì ma ho delle condizioni.
Condizioni? Tu hai delle condizioni? Stai davvero esprimendo delle condizioni al Supremo?
Sì sì, certamente...
E cosa ti fa pensare che io dovrei o potrei scendere a patti con te?
Il fatto che vi servo parecchio e senza la mia collaborazione tornate gambe all'aria come prima di scoprirmi. Avere due "Chiavi" a disposizione raddoppia la vostra possibilità di tornare ad avere risultati ottimali in tempi ragionevoli. Ergo, credo proprio di poter avere qualche condizione, miss Supremo.
... Capisco, insomma ho davanti a me un individuo dotato di palle.
Oh sì ed anche belle grosse, non mostro solo per paura di scandalizzare!
Ebbene... Quali sarebbero le condizioni, Aidan?
In realtà poca roba: le posizioni lavorative che desidero ed un conto in banca già abbastanza cospicuo. Per il resto, dovete solo farmi sapere quando presentarmi qui per i prelievi ed il gioco è fatto.
Beh, ti credevo più esigente, mi hai stupito in positivo.
Avere le palle è un conto, non possedere cervello un altro.
E sia, dunque, darò disposizioni a Marcus affinché ti fornisca tutto ciò che desideri. Sarà lui di volta in volta a chiamarti quando dovrai recarti qui, anche se per qualche mese non credo avremo bisogno di te. I laboratori sono in assetto e dobbiamo recuperare i pochi dati rimasti di Alejandro.
Uomo Nero, uguale: punturina, afferrato.
... Ricorda di dare rispetto a chiunque qui dentro. Non sentirti troppo un privilegiato o potrei anche decidere di diventare cattiva e ben poco propensa a scherzare... Sono stata chiara?
Direi... Illuminante.
Adesso fuori dai piedi e buona vita, Aidan O'Toole.
Con permesso... Vado a fare i bagagli. Cordiali saluti e omaggi, Supremo.
Terminò la sua birra, rievocando quell'episodio avvenuto ormai da circa una mesata abbondante. Nel suo registro di memoria genetica erano registrate le esperienze e le conoscenze di tantissime persone, in altre parole era una specie di enciclopedia. In realtà, molte delle informazioni che deteneva appartenevano proprio al defunto Tezzereth Al Shamshir, comprese alcuni segreti appartenenti a dei suoi esperimenti davvero interessanti, ma quel dettaglio aveva fatto bene attenzione a non divulgarlo, volendolo preservare per un incontro... Un incontro magari proprio con la cara cugina dello scienziato pazzo. Ogni cosa a suo tempo, comunque, non doveva avere impazienza, non sarebbe servito a nulla.
Quant'è?
Cinque Falci.
Tenga il resto, arrivederla...
AUTOCONCLUSIVA
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Aidan
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da Aidan » 19/02/2017, 15:41
Luxemburg 06/03/2113 (Venerdì) Abitazione di Aidan Ore 23:16
Era mai possibile stancarsi della vita tanto presto? Per uno come lui evidentemente sì. Problemi, obblighi, delusioni, sofferenze, implicazioni pericolose, verità scomode. Ma come c***o faceva la gente a camminare a testa alta ogni giorno senza avere la voglia di suicidarsi? E dire che lui, nella sua sfortuna, era anche un privilegiato, dotato di ogni comfort possibile a causa della sua natura. Gli bastava donare un campione di sangue ogni due o tre mesi e nel frattempo poteva godere di ogni desiderio o sfizio. Peccato che gli sfizi e i desideri ormai stessero cominciando a non compensare più qualcosa che aveva giurato di non viversi mai e che invece lo aveva incastrato.
L'amore. Un sentimento tanto bello quanto scomodo, quando poi finiva o quando poi non veniva più alimentato nella giusta maniera. Prima Xylia, poi Regina, infine di nuovo Xylia e in nessuno di quei casi gli era andata bene, anzi, un vero schifo, una bella m***a. Messo in conto da una, preso in giro da un'altra, in entrambi i casi si era beccato delle grosse batoste, che al confronto gli incontri di boxe erano uno scherzo. Inizialmente fattosi conoscere come "Lucky 7", adesso puntava a far durare gli incontri quanto più possibile, così da non pensare per un po' e magari farsi pure pestare. Nessun potere attivato, solo pura boxe che nella maggiore dei casi lo portava a riempirsi di lividi. Nessun naso rotto però, non ancora almeno. Ormai non gli mancavano più, né la scienziata, né la cantante, ma erano tanti i momenti nei quali sentiva il bisogno di sfogarsi sessualmente e non ci riusciva.
Non meritate nemmeno una s**a...
Il rancore era molto, la voglia di andargliene a dire quattro anche, ma a che pro? Non avrebbero capito, non avrebbero potuto capire cosa avessero significato per lui quelle delusioni. Un individuo con le stesse esperienze umane di un ragazzino, racchiuso nel corpo di un ragazzo maturo, soggetto quindi a dolorose sofferenze che per gli altri invece erano normali e sopportabili. Non potendo comprendere appieno l'effetto del loro rifiuto sull'irlandese, sia Xylia che Regina avevano proseguito per la propria strada non preoccupandosi troppo, ipotizzando si riprendesse in fretta. Invece l'O'Toole ancora stava raccogliendo i cocci di quelle mezze storie, ritrovandosi con un cuore malandato e la voglia ben più che vaga di lasciarsi andare completamente. Si mise l'accappatoio, uscendo dalla doccia, scendendo poi al piano di sotto ed entrando in cucina, dove vide accanto al lavandino una bistecca incartata. L'aveva tirata fuori per mangiarla a cena e se n'era pure dimenticato.
Morire di botte ok, ma di fame proprio no.
Lo stomaco gli funzionava bene, fortunatamente, infatti non ci mise molto a finire la bella fetta di carne di quasi sei etti, cottura al sangue. Niente pane, niente contorno che fosse insalata o patata lessa con panna acida. Non gli andava molto altro, bastava essersi tappato la digestione e messa a tacere la fame. Il sonno però continuava a non arrivare ed erano ormai diverse notti che non chiudeva occhio tanto facilmente prima delle tre del mattino. Decise di vestirsi, darsi una sistemata svelta ed una asciugata ai capelli diventati ormai lunghi, per poi uscire di casa e dirigersi verso qualche locale nei dintorni. Sarebbe rimasto a ciondolare da qualche parte per un paio di ore scarse, poi probabilmente avrebbe finito per rendersi conto della stanchezza, tornando e stendendosi sul divano. Non il programma migliore del mondo, ma l'unico che al momento lo faceva sentire intento nell'occupare il tempo a fare qualcosa, qualsiasi cosa.
Luxemburg 07/03/2113 (Sabato) Luxury House Club Ore 00:51
C'erano bacini che danzavano al ritmo di una musica ripetitiva e scontata, uomini con gli occhi fuori dalle orbite, già alla quarta o quinta birra... E poi c'era lui. Stava con un bicchiere di liquore nella destra e l'attenzione puntata distrattamente su qualche culo e su qualche paio di tette, mentre le ragazze gli sorridevano. Quello era il loro lavoro, non dovevano essere interessate per forza e probabilmente non lo erano per nulla. Anzi, forse aspettavano solo l'agognato orario di chiusura. Mentre mandava giù un altro piccolo sorso di whiskey, un ragazzo tatuato e con un orecchino al naso lo affiancò sorridente e con del cattivo odore di fumo addosso. Si notava lontano un miglio che fosse spacciatore di qualcosa, anche se ancora non si capiva esattamente di cosa. Aidan inizialmente lo ignorò ma ben presto gli fu seriamente difficile, considerando che gli rivolse la parola.
Ehi, bello, ti senti un po' giù? Ti faccio tirare su io, fidati...
Partito della figa amico, spiacente...
Sai benissimo di cosa sto parlando! Guarda qui, è roba purissima...
Il tizio estrasse dal taschino della camicia di flanella una bustina trasparente con dentro delle pasticche piccole e di colore rosa chiaro.
... E di cosa si tratterebbe, esattamente?
La droga migliore sul mercato del Mondo Magico... Si chiama "Osiris".
Una droga col nome del Sovrano sul Regno dei Morti egizio? Non volete venderne molta, evidentemente...
Si chiama così perché risveglia chi è morto e lo fa tornare vivo, strappando un "nulla osta" dal dominio di Osiride! Puoi scommetterci tutto quello che hai... Questa m**da è il top e non costa nemmeno tanto...
E quanto sarebbe il tuo "nemmeno tanto"?
Una pasticca per un Galeone.
Che convenienza... Lasciami perdere adesso... Non ho intenzione di darmi agli stupefacenti.
Questo non è solo uno stupefacente. Questo è la soluzione al malessere e ai problemi della vita, bello mio! Fai come ti pare, sei tu a rimetterci...
Stava per lasciarlo andare via ed evitare così di cadere nella sua trappola, ma come già detto, l'esperienza su certe cose ancora gli mancava e quelli erano i risultati.
... Aspetta. Hai detto un Galeone? Ok... Tieni.
Fammi sapere poi com'è andata... Casomai ti dovessero servire altre scorte, mi puoi trovare sempre qui... A proposito, c'è Cynthia che ti sta proprio mangiando con gli occhi... Manda giù quella e falle vedere chi sei!
Effettivamente, tra tutte le cubiste che si stavano dando allo strip, ce n'era una che sembrava proprio guardarlo per interesse e non per ricerca di mance cospicue. Aidan la fissò a lungo, con ancora quella pasticca nella mancina, poi, la mise in bocca e finì il whiskey, decretando così la sua discesa nel "Regno dei Morti". Quello che accadde nelle ore successive fu quasi un autentico mistero, fatto di sensazioni contrastanti e assurde, assenza di giudizio e piacere fittizio ma fantastico. Quello era l'effetto delle droghe, specie quelle del Mondo Magico, capaci di mandare ancora più su di giri ed essere pericolose rispetto a quelle babbane che per lo meno non potevano contare sulla magia. Da quel giorno in poi, per l'irlandese le cose non sarebbero più state le stesse, tra lavoro, boxe e relazioni sociali o sessuali. Solo l'attesa della sera, della notte, per andare in quel locale, spendere un Galeone e dimenticarsi di tutto e tutti a discapito della sua stessa salute, della sua stessa vita.
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