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Messaggioda Sandyon » 04/07/2014, 15:45

Sandyon...

... Chi è?

Non mi riconosci nemmeno più?
E' grave...


C'è molto buio, non ti vedo... Chi sei?

Non mi vedi ma dovresti ricordare la mia voce.

... Rachel...

Ah, bene, allora non sono proprio finita del tutto nel dimenticatoio!

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Dove sono?
Dove siamo?
Perché riesco a sentirti?


Tranquillo, è solo un sogno, tra poco ti risveglierai...

Sei un fantasma forse?

Basta con queste domande inutili, piuttosto ascolta ciò che ho da dirti.

Sarebbe?

Non ti dannare Sandyon, non puoi continuare a ferirti il cuore per tutta la vita.

Ma io ho ucciso centinaia di persone per colpa di una menzogna, lo capisci?

Si ma, anche se non è un prezzo pagato, ne hai salvate tante altre...

A cosa ti riferisci?
A Lindë
Ad Aryanne?


No, a tutti gli studenti di Hogwarts... Non ricordi forse l'attacco dei draghi?

E allora?

... Ti sei gettato nella mischia ed hai affrontato il nemico per salvare la scuola, per salvare dei ragazzi.
Aiutando nell'impresa hai permesso a tante vite di continuare ad esistere e loro ti saranno grati in eterno.


Magari fosse così semplice...

No, infatti non lo è, ma si tratta già di qualcosa ed in più... Hai ancora tutta la vita per riscattarti.

Si... Lo so...

Sii il Sandyon Vastnor del quale tutti hanno bisogno.
Se tu crolli, prima o poi crolleranno anche gli altri e sarà la fine.
Lo capisci questo?


Lo capisco.

... Oh, si direbbe che questo è odore di menta orzata, la tua preferita!
Credo sia meglio che vada, non sta certo a me rassicurarti come si deve...


Aspetta, dove vai?
Come hai fatto a raggiungermi?


Sssshhh...
Buon risveglio...


Rachel!
Rachel!
RACHEL!


Spalancò gli occhi di improvviso, guardandosi intorno.
Era stato solo un sogno.
Un sogno tremendamente vivido, così tanto che gli pareva ancora di sentire la voce della ragazza nella mente.
Strani scherzi era in grado di fare la vita, la morte, il ricordo, l'anima.
Stranamente però, non era inquieto, anzi, si sentiva molto più calmo, forse proprio perché aveva riposato ed aveva staccato la spina per qualche preziosa ora, recuperando lentamente le forze necessarie per riflettere su tutto quanto.
Il viso di Rachel gli era mancato, ma non in senso sentimentale, bensì affettivo, soprattutto dopo la verità scoperta.
Non avevano mai condiviso davvero nulla insieme ed anche il sesso, no, nemmeno quello.
Sandyon si era rifiutato ed aveva tenuto fede così all'amicizia con Tyslion.
Se da una parte quella verità lo sconvolgeva addolorandolo, da un'altra, riferito al proprio rapporto con il n°2, lo alleggeriva di un grosso peso.
Tirandosi su col busto vide di fronte a sé Monique ed Aryanne, moglie e figlia biologica, preoccupate da morire.

Come ho fatto a...

Tyslion ti ha portato fino a qui, e ti ha colpito per farti dormire... ti senti più... lucido?

... Si, credo di si.

Menta orzata.
Come era possibile che nel sogno si parlasse della stessa bevanda che la francese gli stava porgendo ora davanti?
Sandyon scacciò via quei pensieri e quelle domande per il momento, limitandosi a prendere il bicchiere e mandare giù un generoso sorso della bibita fresca che raggiunto lo stomaco e il cervello con i suoi zuccheri lo aiutò ulteriormente a riprendersi.
Piano piano, le memorie della conversazione al parco tornarono prepotenti, così come anche la figura di Asveras, anche lui molto sconvolto.
Nonostante questo, l'ex amico l'aveva portato fino a lì e lo aveva aiutato a dormire, colpendolo con parecchia forza, difatti lo zigomo gli faceva ancora un poco male, ma di sicuro era stato curato dolcemente dalla consorte.
Posò il bicchiere sul tavolino alla sua destra, poi prese un gran respiro, osservando negli occhi sia Monique che Aryanne, entrambe evidentemente sul punto di voler dire qualcosa, qualcosa che forse si erano preparate nel corso dei minuti di sonno del professore di Difesa.
Lo sguardo del Vastnor era lucido, era sveglio e vivo, segno che le avrebbe ascoltate, che stava valutando ogni dettaglio come anche le loro parole senza perdersi nulla, perché adesso era finalmente in grado di ragionare e riflettere obiettivamente su tutta la faccenda.

Tu non sei un pazzo assassino, Sandyon, e non devi pensarlo.
Sì, hai ucciso quelle persone per qualcosa di falso, per una bugia... ma non lo sapevi: quando è accaduto, il tuo cuore era dilaniato dal dolore e dalla sofferenza di aver perso le persone che amavi, e tutto ciò per te era reale...
Perciò non darti più colpe di quanto tu non abbia già fatto nel corso degli anni.


...

E non devi darti colpe nemmeno per non aver riconosciuto Dominique dietro Rachel: Merlino solo sa quanto deve averla studiata per imparare a comportarsi esattamente come lei, per farti credere di trovarti sempre di fronte alla stessa persona... non avresti potuto smascherarla, anche perché non avevi motivo di dubitare che ci fosse qualcosa che non andava, in lei.

...

E nemmeno tu, Mog, devi darti colpe: sì, c'era qualcosa di diverso in Rachel, ma come avresti mai potuto immaginare una cosa così orribile? Hai fatto ciò che potevi, piccolino mio, stai tranquillo.

Sigh... Sniff... Ok mammina... Sniff... Sigh...

Dominique Dubois.
Quella donna era l'artefice di tutto.
Lei aveva preso il posto di Rachel, lei aveva giocato coi suoi sentimenti, lei aveva minacciato sua moglie.
A parte questo, non era facile per lui decidere di andare avanti con tanta serenità.
Uomini colpevoli di un numero ben inferiore di omicidi rispetto al suo marcivano ad Azkaban per il resto dei loro giorni.
Perché mai lui doveva essere un privilegiato?
Perché mai lui non avrebbe dovuto scontare le sue colpe e i suoi crimini come chiunque altro?
Forse la risposta era piuttosto semplice e stava nel suo valore e nella sua importanza in quella lotta infinita e indecente contro persone alla pari di Dominique Dubois. Forse il suo modo per farsi perdonare non solo dal Mondo ma anche da se stesso era continuare a lottare, continuare a fungere da punto di riferimento per molte persone e così aiutare nell'impresa di far cessare l'attività di certe pazze scriteriate e ubriache di potere.
L'addestramento di Aryanne ne era un esempio, la vita della professoressa Vilvarin un altro, ma non aveva certo finito lì.
Spostò l'attenzione sulla figlia, la fissò intensamente, le diede il permesso di parlare, di andare avanti, bevendo un altro poco di menta orzata.

… sapevo quello che avevi fatto, quando ho deciso di prendere il tuo cognome ma nonostante lo sapessi, dentro di me ho pensato che non avrei potuto trovare un genitore migliore di te… e lo penso ancora, papà.
Hai cercato di espiare le tue colpe col tempo, hai salvato delle persone, mi hai riempito la vita… non potrai riportarle indietro, ma puoi far sì che tutto ciò che hai passato ti permetta ora di affrontare i tuoi demoni, e rendere migliore la vita di altre persone, come… come hai fatto con me.
Io ti voglio bene, e quello che ho saputo stasera non cambia di una virgola quello che sento per te.
Hai ancora una moglie ed hai ancora una figlia… ed abbiamo bisogno di te: possiamo superare tutto questo insieme, come una famiglia.
Perché è questo ciò che siamo.


Emise un lungo respiro.
Entrambi i discorsi avevano senso, erano importanti e di valore, sia affettivo che logico razionale.
Gli scaldavano il cuore, lo avvolgevano e lo curavano lentamente.
Dentro di lui, la consapevolezza di non essere più solo e non avere più l'odio di Tyslion, probabilmente, contribuivano a dargli modo di reagire, seppure con una iniziale debolezza, una iniziale incertezza, ma che via via andava trasformandosi nella determinazione a rimettersi in piedi.
Strinse il pugno, chiuse gli occhi, riportando alla memoria il viso di Rachel, poi quello della sorella, Faith, poi l'immagine della tomba ed infine quello di Monique al loro primo incontro, quello di Asher, Lindë, Ryan, Robyn ed anche Celine.
Poi si focalizzò sul giorno del matrimonio, su quel momento tanto importante quanto fondamentale per spingerlo a non rimanere in silenzio.
Tutti quanti erano forti, tutti quanti erano in grado di reagire e rialzarsi, ma una catena perdeva ogni solidità se anche solo un anello si spezzava e lui non aveva alcuna intenzione di spezzarsi, per quanto qualche ora prima ci era andato molto vicino.
Avvicinò una mano al volto della donna amata, carezzandolo, poi fece lo stesso con la figlia che per un secondo vide sotto un altro aspetto... e le sorrise come solo un padre era in grado di fare.

Immagine

Ciò che ho vissuto durante quel periodo era autentico.
Non mi importa se dall'altra parte non è mai stato corrisposto, per me lo era e tanto basta.
Hai detto bene bambina mia, siamo una famiglia, una famiglia vera, una famiglia unita.
Grazie amore per il tuo conforto, ma nulla cambia il fatto che io abbia ucciso comunque.
Prima mi illudevo, mi fornivo un motivo molto poco valido, adesso quel motivo non esiste nemmeno più.
Tuttavia se ora cedessi farei esattamente il gioco delle persone che al tempo desideravano che cadessi sconfitto e come ben sapete, né tuo marito, né tuo padre è mai stato sconfitto da nessuno.


Trasse verso di sé le due donne, facendo si che potesse abbracciarle e farsi abbracciare di riflesso.

Vi chiedo solo qualche giorno per farmi riprendere.
Non mi hanno mai colpito tanto in profondità e in più non sono più il cuore di pietra di un tempo.
Credo che mi prenderò un mese di pausa da Hogwarts.
Moni, amore, potresti farmi gentilmente la cortesia di dare disposizioni affinché Aryanne faccia da supplente fino a fine Settembre?
Ti ringrazio.


Sorrise calmo e abbastanza sereno alla donna lanciando un'occhiata alla figlia come a dire "non una obiezione".

... Grazie ad entrambe, non avrei potuto chiedere nulla di meglio dalla vita.

E grazie anche a te... Che sia stato un sogno... O qualcosa di inspiegabilmente bello.

FINE
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Messaggioda PnG Staff » 06/08/2016, 15:35

Contea del Nottinghamshire
Foresta di Sherwood Magica
Taverna "Green Arrow"
10 Agosto 2112
Ore 14:16


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Ehi, hai saputo?

Chiese un folletto al suo amico mezzogigante comodamente seduti ad un tavolo a bere burrobirra a volontà.

Che cosa?

Sembra che l'Eladrin Legolas non abbia gradito che il Mana ha scelto Robin Hood come proprio tramite durante la scorsa sfida tra Druidi e Gildati!

Oh sì sì, è vero, l'ho sentito dire proprio l'altro giorno da mio cugino!
Eh, ma tanto è inutile che lo sfida per l'ennesima volta, lo sanno tutti che è destinato a perdere!


Sì ma lo sai com'è fatto Legolas, quando vuole vendicarsi se ne inventa sempre una...

Dovrebbe smetterla di provare tutto questo risentimento inutile.
È soltanto un montato e un egocentrico!


Ssssshhhh!
Ti rendi conto che se qualche suo sostenitore ti sentisse e glielo riferisse, passeresti dei guai?!
Cerchiamo di non farci ascoltare, potrebbe anche essere qui senza mostrarsi apertamente... Lo sai che gli Eladrin hanno un udito eccezionale!?


L'unico Eladrin capace di mischiarsi alla popolazione magica è proprio Robin Hood e di sicuro non mi darebbe torto se fosse qui.

In un angolo, mezzo assonnato e con davanti un calice di vino bianco fruttato, una Creatura con indosso un cappuccio giallo stava ascoltando tutto.

Uff... Forse sarebbe il caso che andassi a parlare con Legolas, prima che mi riservi qualche pessima sorpresa...

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Contea del Nottinghamshire
Foresta di Sherwood Magica
Pianura Rocciosa "Fantaghirò"
10 Agosto 2112
Ore 16:10


Robin Hood aveva lasciato il clan degli Eladrin ormai diversi secoli prima, allontanandosi e mischiandosi al Mondo Magico Comune, quasi rinunciando al proprio retaggio SemiDivino.
La motivazione stette nella propria constatazione che gli Eladrin e più in generale le Creature Magiche SemiDivine si discostavano parecchio dagli ideali di protezione di Gaia.
I Druidi, nati propri dall'unione degli esseri umani con gli Eladrin, avevano invece preso una strada migliore, pur trovandosi poi a scontrarsi con i Gildati, reputandoli degli impuri.
Evidentemente avevano dimenticato il loro principio o forse ormai quella verità era rimasta sepolta nei meandri del tempo, dimenticata e consumata da dicerie e presunzioni.
Robin Hood in realtà non era un Eladrin vero e proprio come tutti credevano: lui era nato da un Eladrin e da un Druido, quindi in un certo senso era SemiDivino sì, ma non allo stesso livello degli altri.
Quella partizione più mortale però lo aveva reso più sensibile ai problemi dell'umanità, portandolo ad allontanarsi dal paradiso isolato degli altri Eladrin e a perseguire la propria causa.
Una scelta non molto apprezzata da tutti i pari razza, specie nel momento stesso in cui lui aveva dimostrato di possedere una bravura ed una qualità con l'Arco nettamente superiore a tutti.
Colui che però sopportava di meno quella condizione era proprio Legolas, un Eladrin anche più antico di Robin Hood e, prima che arrivasse quest'ultimo, il migliore arciere in assoluto del Mondo.
Il fastidio provato da Legolas verso Robin Hood era conosciuto da ogni Creatura Magica senziente ed in più di una occasione i due si erano sfidati nel tiro con l'arco per stesso volere di Legolas.
Purtroppo però, in quasi tutti gli scontri, Robin Hood ne era uscito vincitore, magari per pochi punti o pochi centri, ma comunque tale, alimentando ulteriormente l'odio del fratello di razza.
Quando il Mezzo Eladrin arrivò verso la Piana Rocciosa, dove solitamente andava a meditare e pensare Legolas, i due si "salutarono" alla loro solita maniera.

Fa' ancora un passo e avrai lo spazio per un terzo occhio sulla fronte.

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Sicuro di poter fare un centro così perfetto con due frecce al posto dei tuoi, di occhi?

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Rimasero fermi ed in silenzio alcuni secondi, prima di abbassare lentamente gli archi.
A quel punto, Robin Hood cominciò a scendere dalla piccola collinetta da dove era arrivato, raggiungendo Legolas, che lo fissava con aria truce.
Già, non scorreva molto buon sangue, anche se a dirla tutta sembrava più il Puro ad essere in collera ed astio, mentre l'Impuro solo stanco.

Che cosa vuoi?
Come osi venire in questo territorio?


Il fatto che me ne sia andato di mia volontà non mi impedisce di camminare per queste terre.

Questo perché Wilhelm Tell è fin troppo buono con i traditori e i meticci.

Sapeva che fossi un meticcio, come mi definisci tu, anche quando iniziò ad insegnarmi a tirare...

Già, perle ai porci.

Sei particolarmente ispirato negli insulti, Legolas, sarà forse colpa della mia nomina tramite il Mana di suo Portavoce nell'ultima sfida tra Druidi e Gildati?

Non darti troppe arie, sei stato designato per quel compito solo perché sei "imparentato" con loro, tsk.

Possibile, ma se così fosse, perché ti brucia in questo modo?

Smettila.
Non mi brucia affatto.


Come vuoi, ti credo allora...
... Beh ci vediamo, ora che so andare tutto bene, non c'è motivo per me di restare.


Robin Hood fece per andarsene, quando la voce di Legolas lo raggiunse di nuovo, sempre graffiante e offensiva.

Ti sfido, Robin Hood... E questa volta perderai!

Se c'era una cosa che il Meticcio proprio non poteva rifiutare erano le sfide, specie quando poteva mettere in gioco la sua bravura con l'Arco.
Sorrise appena tra sé, scuotendo il capo, per poi voltarsi ancora e fissare negli occhi Legolas, spavaldo e sicuro, perché in fondo aveva tutte le ragioni per esserlo.

Sai come accendere sempre il mio interesse.
Insomma vuoi farti umiliare per l'ennesima volta.
E sia, dimmi dove e quando.


Legolas però fece uno sbuffo divertito e rise tra sé.

Mh?
Cos'hai?
Qualche asso nella manica?


Più o meno.
Mi spiace, Robin Hood, ma questa volta la sfida sarà molto più ardua e difficile.
Accetti di sottostare alle regole che ti imporrò?


Nuove regole?
Pf, quelle che vuoi, tanto non ho limiti, lo sai benissimo.


Oh perfetto... Allora... Vieni Chirone!

... Chi?

Da alcuni cespugli della Foresta di improvviso apparve un Centauro dall'aria piuttosto imbronciata e cattiva, possente e allenato.

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E questo qui chi sarebbe?
La tua nuova cavalcatura?


Prendi in giro se vuoi, nessun problema.
Chirone è il mio discepolo, gli sto insegnando a tirare ed è formidabile, non immagini neanche quanto.
Ha una bravura eccezionale e si allena costantemente tutti i giorni per diventare il migliore arciere magico mortale tra tutte le Creature Esistenti.


Ti piace vincere facile, caro il mio Legolas.
Si sa perfettamente che i Centauri sono stati benedetti dal Mana e predisposti naturalmente nella capacità con l'Arco e le Frecce.
Ma non mi sarei aspettato mai nulla di diverso da te...
Continuo però a non capire cosa c'entri lui con la sfida... Pensi forse che lui possa battermi?
Dove non è mai arrivato il Maestro, credi davvero che possa farlo un discepolo che addestri da quanto?


Circa dieci anni ma non è questo il punto e di certo non dovrai scontrarti con lui.
... Hai presente la Sfida Secolare di Tiro che si tiene qui a Sherwood?


Naturalmente, l'anno prossimo se non erro.
Il tredicesimo anno di ogni nuovo Secolo, per festeggiare Gaia con dei giochi di competizione amichevole.
Allora?


Allora le regole che ti impongo e che tu hai accettato senza nemmeno prima ascoltarle sono queste...
... Non ci sfideremo noi, bensì dei nostri rappresentanti, addestrati da noi, che stabiliranno chi è il migliore.


COSA?!
Ma questo non vale e non conta, le regole pensavo che si riferissero a noi, ad una nostra sfida, non a quella di altri!


Ma si riferiscono a noi, la sfida in questione è per stabilire chi è più bravo a trasmettere la capacità nel Tiro.
Credo sarai d'accordo che un Arciere Perfetto non è da definirsi tale se non sa essere anche un Insegnante altrettanto Prefetto, giusto?


Chirone sorrise con un ghigno e Legolas di rimando incrociò le braccia al petto. Entrambi fissavano Robin Hood aspettando che si arrendesse preventivamente.

... E va bene.

Come?

Va bene, tra dieci mesi, alla Gara di Tiro, porterò un mio discepolo che non solo batterà il tuo, ma vincerà anche l'intera competizione.

Ahahahah... Ma ti rendi conto delle assurdità che stai dicendo?
Chirone è il Centauro più forte in assoluto, il più capace, l'ho scelto dopo una attentissima selezione.
Infatti saprai bene che anche l'Addestratore del futuro Campione riceverà un premio ed una onorificenza.


Era ovvio che non facessi nulla per nulla, Legolas, ne ero certo.
Ad ogni modo, chi ti ha detto che voglia utilizzare un altro Centauro come discepolo?


Tsk, semplice... Il fatto che solo un Centauro ha la predisposizione adatta a sperare di poter confrontarsi con Chirone.
Non esistono altre Creature che tu possa trasformare in Arcieri Avanzati in poco meno di un anno che non siano per lo meno Centauri e lo sai benissimo da solo, Robin Hood.


Forse... O Forse no...
Allora ci vedremo a quella Gara, dico bene?


Facendo quella domanda un po' spiazzante, il Mezzo Eladrin si girò ancora una volta prendendo passo verso una radura.
Poi però, prima di entrare in essa e scomparire, interruppe il suo passo e girò solo la testa per incontrare ancora gli occhi del Puro.

Ho solo una mia regola da imporre, molto piccola e apparentemente vantaggiosa per te, Legolas.
Accetti anche tu al buio oppure hai paura e preferisci assicurarti prima che ti vada bene?


.... Grrr, certo che no!
Accetto al buio, non sono certo meno coraggioso di te!
Dunque, di cosa si tratta?!


Alla Gara, per la prima volta, tra le Creature Magiche verranno accettati anche gli Umani.

SCUSA?!
Gli... Gli Umani?
Mi stai dicendo che vorresti... Che tu vuoi portare alla sfida un misero...


... Ci vediamo tra dieci mesi, Legolas.
Chirone, buon allenamento, sarà necessario molto impegno, perché posso assicurarti che non sarà una sfida facile, quella che affronterai...


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AUTOCONCLUSIVA
TO BE CONTINUED...
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