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da Marcus » 06/11/2014, 16:44
Io sono già al tavolo dei 12, senza che lui voglia o decida nulla. Suppongo sia per questo che abbia incaricato te di trovare una soluzione affinché io possa schierarmi dalla sua parte. La vita di Beatriz è una merce di scambio preziosa, su questo non ho dubbi. Tuttavia potrebbe non bastare, valgo molto più della vita della mia pupilla e questo lo sa bene anche lei.
Annuì, non commentando quelle parole che, di sicuro, erano parzialmente vere: certo, lei sedeva di diritto al tavolo dei 12, ora... ma che sarebbe successo quando - e non se - le cose fossero cambiate? Quando Tezzereth avrebbe preso il posto del loro attuale Capo Supremo? Azhad cominciava sempre più a considerare il piano di Al Shamshir non come le semplici visioni di un pazzo in cerca di potere - idea che si era fatto all'inizio - ma come lo sviluppo futuro della Setta: ogni giorno il "Ragno Tessitore" portava dalla propria parte nuovi Mangiamorte, nuovi investitori dell'Organizzazione, ed ovviamente anche gli stessi 12; il punto quindi non era quanto Chandra avesse il diritto di considerarsi parte di loro adesso, ma quanto sarebbe stata legittimata a farlo dopo. E quel diritto, in realtà, dipendeva solo dalla sua scelta.
Riferisci pure al tuo mandante che ci rifletterò su, specie perché prima voglio vedere se davvero riuscirai a tirare fuori dai guai la mia dolce erede. Credo proprio che ora mi ritirerò nelle mie stanze per riposare. Beatriz, ti ordino di rimanere qui con Marcus e definire con lui il da farsi per pararti il culo, dopo di che cortesemente accompagnalo alla porta. Azhad, fa come se fossi a casa tua. Buonanotte.
Buonanotte Chandra.
Buonanotte, Maestra.
La salutò con un inchino veloce ma rispettoso, dopo essersi alzato, lasciando che la donna si ritirasse nelle sue stanze prima di portare lentamente l'attenzione sull'Adepta di lei, ora meno tesa rispetto a prima - si accorgeva di tutto, il Tredicesimo.
Potete prendere qualsiasi cosa vogliate, Eletto. Immagino che avremo molto di cui parlare.
Spero invece che arriveremo presto ad un accordo, Beatriz. - replicò lui, andandosi a versare del whiskey non prima, però, di aver riempito il bicchiere di lei, in un gesto che, se non proprio galante, almeno si poteva considerare piuttosto gentile.
Permettetemi, prima di tutto, di scusarmi con Voi: immagino che abbiate cose più importanti da fare che riparare ai disastri combinati da una persona inferiore come me. Oppure questa è una grossa fortuna per voi: se avete intenzione di usarmi come merce di scambio, significa che siete molto sicuro di riuscire a convincere la mia Maestra a passare dalla vostra parte.
Se non avessi potuto sfruttare questo tuo momento negativo avrei usato qualcos'altro. - confessò candidamente lui, evitando di parlare di un "momento di debolezza" perché sapeva che, un termine del genere, Beatriz l'avrebbe odiato. E visto che era l'Adepta di Chandra, la sua influenza verso la donna non era da sottovalutare - Ma il mio intervento potrebbe risultare favorevoli ad entrambe le cause - quella di Tezzereth e quella della Schtauffen - quindi dovremmo semplicemente rallegrarcene.
Sappiate però che se il prezzo da pagare per salvare la mia vita fosse troppo alto, lei non esiterà a lasciarmi morire. Ve lo ha già detto lei, ma credo che sia giusto che io Vi confermi le sue parole.
Come ho già fatto intendere, nessuno potrebbe mai colpevolizzare la tua Maestra, se le cose andassero storte. Ho intenzione di assumermi tutte le responsabilità, e lasciare entrambe totalmente pulite: dopotutto, non potrei mai chiederle qualcosa di tanto grave se non fossi pronto a mettere qualcosa di "pesante" sul piatto dell'offerta.
Ovvero la vita di Beatriz e la prosperità del suo impero finanziario senza che qualcuno potesse indicare lei e Chandra come colpevoli della morte di Seymour e soci. Bevve un sorso di alcolico, Azhad, lasciando che la Mangiamorte a poca distanza da sé riflettesse eventualmente su quanto appena sentito e decidesse poi di parlare ancora.
Posso permettermi una domanda, Tredicesimo?
Ti ascolto.
Che cosa vi ha convinto a seguire la causa di Tezzereth? Credete davvero che lui possa essere una guida migliore del Supremo?
Si prese qualche istante prima di risponderle, vagliando le possibili alternative che aveva a disposizione così da scegliere quella più conveniente per se stesso e per la causa di Al Shamshir.
Tezzereth è un uomo brillante. Sa come ottenere qualcosa se la desidera, è in grado di calcolare quando rischiare e quando, invece, fermarsi, è dotato di un grande carisma e di fini abilità strategiche. Non è perfetto, ma lo sarebbe con le persone giuste intorno. - i 12, appunto - E credo potrebbe essere una Guida capace al pari del Supremo attuale.
Non migliore, dunque. Perché non mentirle? Perché a volte la sincerità pagava più della migliore delle bugie... anche nel loro mondo.
Mi chiedi cosa mi ha convinto a seguire Tezzereth... - aggiunse poco dopo, lo sguardo che si spostava verso la finestra della stanza e che s'illuminava, preso dal pensiero che, poco dopo, condivise con lei - l'amore. Ecco cosa mi ha spinto. - mormorò, abbastanza forte affinché Beatriz lo sentisse.
Il bisogno di proteggere le persone che amiamo e consideriamo la nostra famiglia è, da sempre, la più grande debolezza dell'uomo... ma al tempo stesso la più grande forza ch'egli possieda, perché gli fa rendere conto di quanto in là sia in grado di spingersi per tenere al sicuro chi conta per lui. Tenere a qualcuno ci rende capaci di qualsiasi cosa, ci permette di accettare qualsiasi missione, qualsiasi offerta: Tezzereth ha saputo bene cosa offrirmi, e vista l'opinione che ho di lui - come possibile Capo della Setta - non ho avuto motivi per non accettare.
Si prese una piccola pausa, il tempo di tornare a guardarla in volto col proprio sguardo intenso, profondo, serio e di nuovo scuro, a tratti inquietante.
Naturalmente non posso prevedere come si evolveranno le cose, in futuro... - ovvero se Tezzereth sarebbe stato in grado o meno di mantenerlo, il potere - Ma al momento ho scelto ciò che è più conveniente per me, pagandone il giusto prezzo. Credo che anche voi dovreste fare lo stesso.
E, quindi, decidere se la vita di Beatriz e le sue finanze fossero il giusto prezzo da pagare per passare dalla parte di Al Shamshir.
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Marcus
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da Beatriz » 07/11/2014, 17:52
Era al cospetto del Tredicesimo eppure la sua presenza non la metteva tanto in soggezione quanto quella della sua Maestra. Intendiamoci, non che la Schtauffen stesse svilendo in quel modo la persona dell'Eletto -era ben conscia di quanto egli potesse essere pericoloso e letale come avversario- ma aveva acquisito con Marcus un'affinità nettamente diversa da quella che aveva stabilito nel corso del tempo con la Ujeroi. Non per niente, era stato proprio Azhad ad insegnarle l'Animagia, cosa della quale Beatriz gli fu eternamente grata. In quel momento però il Ragno Tessitore non era lì per riportare alla mente vecchi ricordi: aveva proposto uno scambio a Chandra, uno scambio nel quale l'oggetto era proprio la vita della Mangiamorte. Avrebbe accettato oppure avrebbe sacrificato la sua adorata pupilla? Tutto era possibile con la Ujeroi, che per il momento preferì astenersi dal dare una risposta definitiva al suo ospite. Invece, ordinò alla sua adepta di pianificare per bene l'assassinio dei nemici che la volevano morta, sottointendendo che nel contempo avrebbe dovuto farsi un'opinione della proposta di Marcus da riferirle poi in separata sede. Ringraziò con un gesto del capo il bicchiere che l'uomo aveva riempito anche per lei -un gesto nel quale lei vedeva solo gentilezza e non altro- per poi prendere posto sulla medesima poltrona occupata poco prima, iniziando a discorrere con l'ospite. Prima però fu preciso dovere della Schtauffen scusarsi con il Tredicesimo per aver coinvolto la sua persona nelle sue faccende private. Non che Beatriz credesse davvero che Azhad si sarebbe intromesso se non avesse avuto un tornaconto personale, ma le sembrava giusto -in quanto di grado inferiore a lui- chiedere il suo perdono. Un modo come un altro per iniziare a indagare sul piano di Tezzereth e farsi così un'idea più completa.
Se non avessi potuto sfruttare questo tuo momento negativo avrei usato qualcos'altro. Ma il mio intervento potrebbe risultare favorevoli ad entrambe le cause quindi dovremmo semplicemente rallegrarcene.
Annuì, facendo capire all'altro che comprendeva perfettamente il suo discorso. Aveva apprezzato la delicatezza con il quale Marcus aveva parlato dei suoi problemi finanziari, ma non si stupì di tali sue doti: già da tempo era a conoscenza delle capacitò da diplomatico del Ragno Tessitore, infatti. Delle capacità che purtroppo Beatriz non aveva mai posseduto.
Come ho già fatto intendere, nessuno potrebbe mai colpevolizzare la tua Maestra, se le cose andassero storte. Ho intenzione di assumermi tutte le responsabilità, e lasciare entrambe totalmente pulite: dopotutto, non potrei mai chiederle qualcosa di tanto grave se non fossi pronto a mettere qualcosa di "pesante" sul piatto dell'offerta.
In questo modo si presume che Voi lavorerete completamente da solo o che qualcunaltro lo farà al posto mio e vostro?
Chiese conferma all'uomo, perchè era esattamente quello il punto cruciale per la mezza dominicana.
Voi mi conoscete molto bene, Tredicesimo: sapete che non potrei mai accettare un'offerta come questa, seppur vantaggiosa per entrambe le parti. Almeno non di mia volontà.- preferì precisare, perchè lei in tutto questo non aveva alcun potere decisionale- Se la mia Maestra mi ordinerà di lasciar fare tutto quanto a Voi, io mi metterò da parte seppur controvoglia. Spero però di non essere costretta ad arrivare a questo punto. Spero che Voi siate disposto a rendermi attivamente partecipe al vostro piano.
Lei non era una mangiamorte da quattro soldi, che alla prima opportunità di scaricare il lavoro sulle spalle altrui se la dava a gambe levate. Avrebbe accettato l'aiuto di Marcus, in ogni caso: la differenza era nel modo con il quale si sarebbe sottomessa al volere della Ujeroi.
So bene che non ve ne viene alcun vantaggio ad esaudire la mia richiesta. Ma di contro non avete neanche svantaggi.
Almeno lei non ne vedeva. Bevve un sorso del proprio whiskey, in attesa che Marcus rispondesse alla sua controproposta -doveva far si che fosse l'uomo a decidere per lei- formulando in seguito un'altra domanda che tuttavia sarebbe servita ad entrambe le donne, sia a lei che a Chandra.
Tezzereth è un uomo brillante. Sa come ottenere qualcosa se la desidera, è in grado di calcolare quando rischiare e quando, invece, fermarsi, è dotato di un grande carisma e di fini abilità strategiche. Non è perfetto, ma lo sarebbe con le persone giuste intorno. E credo potrebbe essere una Guida capace al pari del Supremo attuale.
Mi fido del vostro giudizio quanto quello della mia Maestra.
Un enorme complimento da fare a chiunque non fosse Chandra Ujeroi.
Mi chiedi cosa mi ha convinto a seguire Tezzereth...
Annuì in silenzio, lasciando all'altro il tempo necessario per raccogliere le idee, prima di darle una risposta.
L'amore. Ecco cosa mi ha spinto.
L'espressione perplessa sul volto di Beatriz fu estremamente palese agli occhi dell'altro e -probabilmente- il motivo che lo spinse a spiegare meglio alla giovane donna cosa avesse voluto dire con quella parola.
Il bisogno di proteggere le persone che amiamo e consideriamo la nostra famiglia è, da sempre, la più grande debolezza dell'uomo... ma al tempo stesso la più grande forza ch'egli possieda, perché gli fa rendere conto di quanto in là sia in grado di spingersi per tenere al sicuro chi conta per lui.
Non credo di poterVi comprendere, Tredicesimo...
Fin da bambina le era stato insegnato che non avrebbe mai dovuto fidarsi di nessuno. Il suo rapporto con Chandra, quello con Marcus...la donna si fidava di loro fino ad un certo punto ma sapeva che, se ci fosse stata l'occasione, l'uno o l'altro non avrebbero esitato a puntarle la bacchetta alla gola e a farla fuori. Anche l'affetto per i suoi genitori era morto ormai da anni: sapeva che un tempo li aveva amati, ma nel suo cuore non era rimasto più alcun ricordo di quegli anni trascorsi a villa Schtauffen, prima di quella fatidica notte. Beatriz aveva smesso di provare amore da troppo ormai per capire che cosa avesse spinto Marcus ad accettare l'offerta di Tezzereth. Ma la cosa che la stupì di più, fu che l'Eletto sembrò fin troppo tranquillo nel rivelarle il suo punto debole. Se fosse stato in lui, avrebbe custodito gelosamente quel segreto o anche distrutto, pur di salvaguardare la propria vita.
Tenere a qualcuno ci rende capaci di qualsiasi cosa, ci permette di accettare qualsiasi missione, qualsiasi offerta: Tezzereth ha saputo bene cosa offrirmi, e vista l'opinione che ho di lui non ho avuto motivi per non accettare.
Anche sacrificare la vostra vita?
Chiese ancora più incredula, inclinando leggermente la testa di lato.
Naturalmente non posso prevedere come si evolveranno le cose, in futuro... Ma al momento ho scelto ciò che è più conveniente per me, pagandone il giusto prezzo. Credo che anche voi dovreste fare lo stesso.
Io non ho alcuna voce in capitolo...- disse con tono appena un po' più amaro, mentre per la prima volta le sue labbra si aprirono in un sorriso ironico -O meglio, la mia Maestra ascolterà la mia opinione, ma alla fine sarà lei a scegliere e io la seguirò.- non poteva fare altrimenti -Al momento posso solo sperare di non doverVi mai avere come mio nemico, Marcus Azhad...- confessò, chiamandolo per la prima volta col suo nome per intero -perchè credo che la cosa mi darebbe un enorme dispiacere.
Poteva assomigliare all'amore del quale l'uomo aveva parlato in precedenza? Non lo sapeva, perchè lei non aveva mai provato amore verso qualcuno ma solo un forte affetto, fra l'altro anche distorto dall'ideologia dell'Organizzazione.
Vi ringrazio per essere stato sincero con me. Immagino che vi sia costato molto dover far questa scelta...
La scelta di seguire Tezzereth per amore di qualcuno: non poteva comprendere il sentimento, ma sapeva come ci si sentisse ad essere costretti ad una decisione.
Posso sapere chi, esattamente, fra i 12 seguirà Voi e lui in questo piano?
Meglio sapere in anticipo chi sarebbero stati gli amici e chi i nemici: anche quello avrebbe pesato nella scelta che avrebbe fatto la Ujeroi.
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da Marcus » 07/11/2014, 18:35
In questo modo si presume che Voi lavorerete completamente da solo o che qualcun altro lo farà al posto mio e vostro?
Non sono solito scaricare ad altri il lavoro che mi prendo personalmente il compito di portare a termine, Beatriz. - non un rimprovero, quanto una constatazione: era un uomo pronto a fare ciò che doveva, a sporcarsi le mani senza nascondersi dietro altri, e non avrebbe di certo cambiato il proprio modo d'essere in quella occasione - Perciò agirò in prima persona, contando sulla mia capacità di sapermi celare al nemico per colpirlo senza che lui possa accorgermene... per farlo avrò bisogno degli appoggi giusti, naturalmente, ma se c'è una cosa che non mi mancano sono le persone a cui chiedere dei piaceri.
Perché con tutti quelli che aveva fatto lui, avrebbe potuto farseli tornare indietro per le successive tre vite.
Voi mi conoscete molto bene, Tredicesimo: sapete che non potrei mai accettare un'offerta come questa, seppur vantaggiosa per entrambe le parti. Almeno non di mia volontà.
Non ti vedo da tempo, kleine Umbuchung...
Piccolo storno, in tedesco.
... ma ricordo il tuo carattere come se ti avessi lasciata solo ieri. E credo ti dispiacerebbe essere messa in disparte mentre mi occupo del lavoro sporco da solo... no, credo tu abbia voglia di macchiarti le mani del sangue dei tuoi nemici. Sbaglio? - era una domanda retorica, lo sapevano entrambi.
E la risposta di Beatriz ne fu la prova.
Se la mia Maestra mi ordinerà di lasciar fare tutto quanto a Voi, io mi metterò da parte seppur controvoglia. Spero però di non essere costretta ad arrivare a questo punto. Spero che Voi siate disposto a rendermi attivamente partecipe al vostro piano.
Così sarà.
Non c'era bisogno di convincerlo in altro modo, in effetti Azhad aveva già deciso che lei sarebbe stata parte dell'azione ancor prima che la Schtauffen gliene chiedesse il permesso: non per niente, era il Tredicesimo. Ed era anche un uomo dalle fini arti diplomatiche, che sapeva cosa dire e quando dirla: alle domande della donna, dunque, in un primo momento si limitò a presentare la sua visione di Tezzereth che fosse obiettiva e al tempo stesso positiva per la loro causa.
Mi fido del vostro giudizio quanto quello della mia Maestra.
La ringraziò per quel complimento - lui lo vedeva come tale - con un cenno del capo, proseguendo poi nello spiegarle, con sincerità, perché avesse deciso di seguirlo: non per devozione, né per bramosia di potere... bensì per amore.
Non credo di poterVi comprendere, Tredicesimo...
Nemmeno io mi sarei compreso, anni fa. - commentò Marcus con tono piatto, pacato - Ma le cose cambiano, il tempo e le persone ci cambiano. Una volta uccidevo solo per proteggere me stesso, oggi uccido per proteggere anche qualcun altro, e sono disposto a dare tutto per questo.
Anche sacrificare la vostra vita?
Sì, anche sacrificare la mia vita. - confermò lui con aria grave - Non posso augurarti di provare un sentimento simile, poiché esso è vincolante e profondo più di ogni altra cosa, più della rabbia, dell'odio o del dolore... e tuttavia nemmeno ti augurerei di non provarlo mai, poiché è capace di renderti completo al di là di ogni immaginazione.
A lui era andata bene/male a seconda dei punti di vista, ma in ogni caso si era sempre ritrovato a pagarne le conseguenze. Non era lì per discutere di se stesso, comunque, ma per far sì che Chandra e la sua Adepta facessero una scelta, e nient'altro.
Io non ho alcuna voce in capitolo... O meglio, la mia Maestra ascolterà la mia opinione, ma alla fine sarà lei a scegliere e io la seguirò. Al momento posso solo sperare di non doverVi mai avere come mio nemico, Marcus Azhad... perchè credo che la cosa mi darebbe un enorme dispiacere.
Lo spero anch'io. Sarebbe un vero spreco dover uccidere una donna tanto bella e promettente.
Replicò lui, serio e sincero: perché non aveva alcun dubbio che, in uno scontro tra loro, sarebbe stata lei ad avere la peggio.
Vi ringrazio per essere stato sincero con me. Immagino che vi sia costato molto dover far questa scelta... Posso sapere chi, esattamente, fra i 12 seguirà Voi e lui in questo piano?
Temo di non poterti rispondere. Come immaginerai, si tratta di una situazione oltremodo delicata... e considerando che la tua Maestra non ha preso una decisione, potrebbe essere molto controproducente per la nostra causa fornirle i nomi dei 12 che avrebbe, eventualmente, la facoltà di denunciare all'attuale Supremo. - nulla di personale insomma, stava solo tentando di tutelare coloro che già si erano decisi per una fazione o per l'altra.
Se non c'è altro, toglierei il disturbo. Prima di colpire Seymour e soci sarebbe bene definire un piano d'attacco nei dettagli, e non credo sia questo il momento più adatto per farlo... - doveva rifletterci attentamente, così da non lasciare nulla al caso - Ti prego di riferire alla tua Maestra che, prima di uccidere Seymour, tornerò a chiedere una risposta: non che mi dispiaccia aiutarti, ma non ho intenzione di sporcarmi così tanto le mani per nulla.
Uccidere tutti col rischio che poi Chandra rimanesse dalla parte dell'attuale Supremo? No, grazie.
Buonanotte, Beatriz. E sogni d'oro.
Che per uno come Marcus equivaleva a sogni pieni di sangue e morte.
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da Beatriz » 09/11/2014, 15:19
Non sono solito scaricare ad altri il lavoro che mi prendo personalmente il compito di portare a termine, Beatriz. Perciò agirò in prima persona, contando sulla mia capacità di sapermi celare al nemico per colpirlo senza che lui possa accorgermene... per farlo avrò bisogno degli appoggi giusti, naturalmente, ma se c'è una cosa che non mi mancano sono le persone a cui chiedere dei piaceri.
Aveva bisogno che l'uomo le desse conferma di ciò che aveva solo ipotizzato: Marcus Azhad non lasciava fare a nessuno il proprio lavoro sporco, seguendo una massima molto in voga fra i mangiamorte più scaltri. Meglio portare a termine le proprie missioni affidandosi a sè stessi, piuttosto che a terzi. Beatriz accettò quella realtà, ma al tempo stesso non poteva abbracciarla del tutto. L'Eletto la conosceva bene, sapeva che lei -come lui del resto- non era disposta a lasciare che l'intero piano fosse nelle mani del Ragno Tessitore, seppur questo significasse un successo assicurato. Con che coraggio avrebbe guardato in faccia la sua Maestra, quando lei avesse saputo che la sua pupilla aveva preferito evitare uno scontro? Doveva porre rimedio ai suoi disastri e non lasciare che fosse solo l'uomo ad occuparsene.
Non ti vedo da tempo, kleine Umbuchung... ma ricordo il tuo carattere come se ti avessi lasciata solo ieri.
Kleine Umbuchung. Da quanto non sentiva quel soprannome? Troppo tempo, forse. Ma il piacere di ascoltarlo nuovamente -pronunciato dalle labbra di Azhad- la fece sorridere, mentre faceva cenno col capo di continuare a parlare.
E credo ti dispiacerebbe essere messa in disparte mentre mi occupo del lavoro sporco da solo... no, credo tu abbia voglia di macchiarti le mani del sangue dei tuoi nemici. Sbaglio?
Avete un'ottima memoria, Tredicesimo.- rispose, sollevata che l'altro avesse compreso subito dove volesse andare a parare -Per questo Vi chiedo di lasciarmi partecipare alla missione. Per me sarebbe un grande onore tornare a combattere al Vostro fianco.
Così sarà.
Il sorriso della donna rimase statico, ma l'esplosione di gioia che ebbe dentro di sè fu reale, movimentato e caotico. Era orgogliosa, ma non abbastanza da non scendere a compomessi quando non aveva altra scelta. In quel caso, il suo compromesso riguardava Azhad e la Schatuffen si sentiva più che soddisfatta di essere riuscita a strappargli quella promessa, per lei molto importante. Che poi l'uomo avesse deciso già in partenza di accontentarla, quello era un altro discorso. Subito dopo, l'adepta portò avanti il compito che Chandra le aveva affidato. Parlando con Marcus, sorse spontanea la domanda sul perchè avesse accettato Tezzereth come futuro capo della Setta. Egli doveva possedere doti inimmaginabili se l'uomo gli aveva accordato la sua completa fiducia e devozione. Quello che Beatriz non si aspettava era che di mezzo, invece, vi fosse anche un sentimento che l'organizzazione aveva estirpato ormai da tempo nella mangiamorte: l'amore. Qualcosa che lei non era in grado di comprendere.
Nemmeno io mi sarei compreso, anni fa. Ma le cose cambiano, il tempo e le persone ci cambiano. Una volta uccidevo solo per proteggere me stesso, oggi uccido per proteggere anche qualcun altro, e sono disposto a dare tutto per questo.
Anche sacrificare la vostra vita?
Sì, anche sacrificare la mia vita. Non posso augurarti di provare un sentimento simile, poiché esso è vincolante e profondo più di ogni altra cosa, più della rabbia, dell'odio o del dolore... e tuttavia nemmeno ti augurerei di non provarlo mai, poiché è capace di renderti completo al di là di ogni immaginazione.
Rimase in silenzio, perchè non avrebbe saputo cosa rispondere a quell'affermazione. Lei si sentiva già completa, forse le mancava quel qualcosa in più per essere perfetta, ma non priva della sua interezza. Ciò che la Schatauffen non riusciva a comprendere, era che il sentirsi completi o meno non aveva nulla a che vedere con la possibilità di provare amore per qualcuno. Poteva sentirsi sicura di tutto, ma il giorno in cui -se- avesse incontrato la persona giusta si sarebbe sentita veramente viva per la prima volta in tutta la sua vita. Quel giorno però sembrava al momento ben lungi dall'essere vicino.
Temo di non poterti rispondere. Come immaginerai, si tratta di una situazione oltremodo delicata... e considerando che la tua Maestra non ha preso una decisione, potrebbe essere molto controproducente per la nostra causa fornirle i nomi dei 12 che avrebbe, eventualmente, la facoltà di denunciare all'attuale Supremo.
Capisco il Vostro discorso.
Non c'era altro che potesse aggiungere. Aveva provato a sondare il terreno e adesso che aveva ottenuto le risposte che cercava non aveva motivi per trattenere ancora l'uomo lì.
Se non c'è altro, toglierei il disturbo. Prima di colpire Seymour e soci sarebbe bene definire un piano d'attacco nei dettagli, e non credo sia questo il momento più adatto per farlo...
Sapete dove trovarmi.
Ovvero nel suo appartamento in Germania, dove avrebbero potuto parlare liberamente senza temere che qualcuno potesse intercettare la loro conversazione.
La mia casa è sempre aperta per Voi.
Ti prego di riferire alla tua Maestra che, prima di uccidere Seymour, tornerò a chiedere una risposta: non che mi dispiaccia aiutarti, ma non ho intenzione di sporcarmi così tanto le mani per nulla.
Le riferirò il Vostro messaggio domani mattina, potete starne certo.
Buonanotte, Beatriz. E sogni d'oro.
Buonanotte anche a Voi.
Lo accompagnò fino alla porta, aspettando che l'uomo si allontanasse del tutto prima di chiuderla. Avrebbe avuto molte novità da raccontare alla sua Maestra il giorno dopo: la cosa migliore da fare, quindi, era andare a dormire per poter riflettere poi, l'indomani, con maggiore attenzione sul da farsi.
FINE
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