Stoccolma

[Monique]

Stoccolma (in svedese Stockholm [ˈstɔkːˈhɔlm, ˈstɔkːˈɔlm, ˈstɔkːɔlm]; 843.139 ab.) è la capitale della Svezia, capoluogo della contea di Stoccolma. Posta nella parte orientale del paese, sul Mar Baltico, è sede di Governo e Parlamento, oltre che luogo di residenza del capo dello stato, il re Carlo Gustavo XVI. Maggiore città della Svezia, è il centro di riferimento economico e culturale della Svezia.
Anche l'area metropolitana (Storstockholm) è la più grande della regione, contando 2.046.103 abitanti. Amministrativamente la città è divisa in 26 comuni. Il centro e la gran parte dei sobborghi ad esso più vicini sono compresi nel comune di Stoccolma.

[Callisto]

§ Conferenza sul "Prodigio di Ardesia"|12.8.2108|1.08 pm. §

Non era mai stata, lo doveva ammettere, una persona particolarmente interessata alle conferenze di quel tipo: grazie a Tezzereth aveva avuto un'infarinatura generale di tutte le materie che si potevano apprendere nel mondo magico, ma volendo mantenere un basso profilo evitava di farsi vedere troppo in giro, prediligendo passare il tempo nel proprio studio veterinario oppure nella propria casa, al sicuro da chiunque potesse farle del male - perché l'uomo che l'aveva creata era convinto che fosse morta, e doveva rimanere con quella convinzione.
Tuttavia quella non era una conferenza qualsiasi, ma bensì un incontro per presentare un nuovo composto alchemico, chiamato "Prodigio di Ardesia", che secondo gli Alchimisti intervenuti nel corso della conferenza avrebbe potuto tornare utile in molti modi nell'ambito delle cure animali: ed essendo Callisto - per tutti Rachel Dyther - la proprietaria di uno degli studi veterinari più famosi di tutta Londra, era quasi obbligatorio per lei presenziare a quell'incontro nella capitale svedese; chi portava i propri animali da lei la chiamava spesso "la donna dei miracoli", un po' per la sua bravura nel trovare sempre le cure più adatte alle diverse situazioni, anche quelle più critiche, ed un po' per la sua capacità di rassicurare qualsiasi animale, anche quelli più spaventati o ritrosi, e convincerli a lasciarsi curare da lei. Sapeva di dover ringraziare Tezzereth per questo, per quel dono che per molto tempo non era stato altro che una maledizione… ma le dava comunque fastidio pensare di dover qualcosa alla persona che prima le aveva dato una speranza, quella di poter vivere come una persona normale, forse anche speciale, e poi gliel'aveva tolta, strappata dalle mani non appena si era reso conto che Callisto non era perfetta come lui avrebbe voluto.

Ed ora invito tutti i presenti a rifocillarsi al ricco buffet in fondo alla sala!
Grazie a tutti per essere venuti, e buon appetito!

Callisto sospirò, alzandosi in piedi e lisciandosi la giacca che aveva indossato sopra un vestito con spalline sottili e lungo fino al ginocchio, accompagnandolo con delle scarpe décolletées classiche a tacco mediamente alto e ad uno chignon con cui aveva raccolto i capelli, così da avere un aspetto il più professionale possibile.

Finalmente ha finito di parlare!

Hai proprio ragione, non ce la facevo più!
E il tizio accanto a me puzzava da morire…

La Veterinaria rise tra sé nel sentire quelle parole <Udito fino a 10 metri>, conscia che una persona normale non avrebbe potuto sentirle e che lei, invece, grazie al proprio udito sviluppato poteva percepire qualsiasi discorso all'interno di quella stanza.
Scosse leggermente il capo mentre, ancora sorridente, si avviava a testa bassa verso il tavolo del buffet dall'aria piuttosto invitante: non voleva incrociare lo sguardo di nessuno, un po' per paura - come sempre - un po' perché sapeva bene di essere più attraente del normale grazie ai/a causa dei suoi poteri.

Uhm, scelta difficile…

Mormorò tra sé alla vista di tutto quel ben di Morgana, chiedendosi cosa prendere per riempirsi lo stomaco - piuttosto rumoroso dentro di lei - ed optando alla fine per un bicchiere quadrato di cocktail di scampi, per rimanere sul leggero e gustare sul palato qualcosa di fresco. Non conosceva nessuno, ma la cosa non sembrava dispiacerle troppo… dopotutto non sarebbe dovuta rimanere lì ancora molto: il tempo di mangiare qualcosa e magari assistere alle domande dei presenti, e se ne sarebbe tornata a casa, circondata dalla sua solitudine… tutto nella norma, insomma, per lei.

Spoiler:

Edward

[Edward]

Stoccolma
Conferenza sul "Prodigio di Ardesia"
12 Agosto 2108
Ore 13:15

E' stata davvero una conferenza illuminante, lei non crede dottor Remingford?

Non c'è dubbio: uno dei congressi più interessanti degli ultimi tre anni, professor McDorman.

Ho parlato molto di lei ai miei ragazzi della Scuola Preparatoria Filosofica di Cambridge.
Perché qualche volta non passa a trovarmi lì?
Vorrei presentarla a tutti loro, sarebbero felici di conoscerla.

Accetto molto volentieri il suo invito, le chiedo solo cortesemente di far giungere l'anno nuovo.
Non mi sono ancora ambientato del tutto ad Hogwarts e vorrei dedicarvi tutto il tempo possibile.

L'anima del viaggiatore che è in lei scalpita per qualche nuova boccata d'aria fresca, non è così?
E' molto rispettoso da parte sua nei confronti della Preside Bergman.
Non si preoccupi, attenderò, anzi, attenderemo io e i miei ragazzi il 2109 con molta ansia!

Troppo gentile, la ringrazio infinitamente professor McDorman.

Ora, se vuole scusarmi, torno dentro a placare un poco i morsi dell'appetito!
Ahahah...

Seguirò il suo esempio molto presto, glielo assicuro!
A tra poco...

Il professor Wilbur McDorman aveva assolutamente ragione, per Edward era estremamente difficile abituarsi alla sedentarietà.
Certo, il posto fisso come docente di ruolo in una struttura prestigiosa come Hogwarts non era assolutamente possibile da rifiutare, ma in molti casi il MagiFilosofo si ritrovava a guardare dalla finestra del proprio alloggio e non poteva fare a meno di sentire il richiamo dell'avventura, del viaggio, della conoscenza in giro per il Mondo a scoprire tutti i segreti e i dettagli che l'arte, la storia, la scienza e l'ignoto avevano da offrire.
A vederlo così, vestito sempre elegante e dal carattere posato, nessuno lo avrebbe potuto credere come un avventuriero incallito e pieno di voglia di vivere e spaziare ovunque, ma non bisognava mai fermarsi all'apparenza, il mantello non faceva il mago insomma.
Non era stato moltissime volte a Stoccolma, ma doveva ammettere che era molto bella come città.
Inoltre, nella zona magica era presente uno dei musei di cultura magica medievale più grandi d'Europa: un bel record quindi.
Magari ci avrebbe fatto un salto dopo la pausa pranzo, d'altronde si era preso la giornata libera dal lavoro e dal fratello ed era intenzionato a sfruttarla in modo costruttivo e divertente, per quanto solo poche persone oltre a lui avrebbero potuto trovare "divertente" andare per musei.
Si sistemò la giacca del completo chiaro, come anche gli occhiali da Sole sugli occhi, poi la cravatta e il fazzoletto, pronto per rientrare.
In fondo, un poco di appetito lo aveva anche lui!



La sala era ancora parecchio gremita di persone, ma non c'era da stupirsi visto lo sponsor che offriva il rinfresco.
Uno dei ristoranti più buoni e conosciuti in tutta la Svezia, famoso per la freschezza dei prodotti e la cura nella loro preparazione.
C'era davvero di tutto da poter scegliere, da cibi cotti a quelli asciutti, e tutto aveva un odore incredibilmente invitante che stimolava lo stomaco.
Edward, togliendosi gli occhiali, si avviò in direzione di uno dei tantissimi tavoli presenti, spaziando con lo sguardo tra le figure cercando di capire se ne conoscesse qualcuna, così da salutare e non fare gaffe di alcun genere.
Fermandosi di fronte ad una serie di vassoi con cocktail di scampi e di fianco tramezzini farciti con tutto e di più, il professore trovò la sua isola felice, essendo lui un estimatore del pane bianco e morbido con il ripieno.
Stava dunque allungando la mano per prenderne uno quando un'altra, diretta invece verso un bicchiere di salsa rosa, sfiorò la sua accidentalmente.
A quel punto lo scozzese alzò immediatamente lo sguardo per scusarsi e rimase piacevolmente estasiato alla vista di una bellissima donna.
Capelli biondi, sguardo acceso e sorriso vispo, allegro, giovanile. Abbigliamento elegante ma femminile.
Afferrò il calice che ella stava per prendere e glielo porse con gentilezza e garbo, sorridendole amichevolmente.

Mi scusi, ecco a lei...
Ho puntato quel tramezzino con stracchino e speck con forse fin troppa irruenza.
Edward Remingford, per servirla...

Se Callisto glielo avesse concesso, avrebbe eseguito un lieve inchino baciandole il dorso della mano sinistra.

E' stata condotta in maniera davvero esemplare la conferenza, non crede?
Lei è qui in veste di Studiosa, Allevatrice o Veterinaria?
Se posso permettermi, ovviamente...

[Callisto]

Avendo puntato un bicchierino di cocktail di scampi non troppo distante da lei, Callisto non pensava certo che ci sarebbero stati problemi od intoppi… invece la sua mano, nel breve tragitto che dovette compiere dal fianco al tavolo, si scontrò contro quella di un'altra persona, arrestandone il movimento: uno scontro leggero, non certo rovinoso, ma che portò la donna ad alzare lo sguardo sull'uomo accanto a sé, vestito con un completo molto elegante che gli donava parecchio, nonostante il colore rosa - e per la poca esperienza che Callisto possedeva, erano pochi gli uomini a cui quel tipo di colore stava bene - e dai profondi occhi scuri.
Quand'egli gli sorrise, la Veterinaria non poté non sorridere a sua volta, curvando le labbra in un sorriso morbido e radioso, irresistibile non esclusivamente ma comunque in buona parte grazie alle capacità <15% di attrattiva verso qualsiasi soggetto> di cui Tezzereth l'aveva fornita prima di decidere che lei non gli serviva più.

Mi scusi, ecco a lei...
Ho puntato quel tramezzino con stracchino e speck con forse fin troppa irruenza.
Edward Remingford, per servirla…

Rachel Dyther, lieta di conoscerla.

Rispose lei, lasciandosi baciare la mano - un baciamano elegante e piacevolmente classico, quello dell'altro - ed azzerando al contempo la presenza degli Elementi dentro di sé: era un accorgimento necessario, quello, per evitare d'imbattersi in qualche membro delle Gilde, le organizzazioni che l'avrebbero voluta morta se solo fossero venute a conoscenza della sua esistenza; non poteva scoprirli semplicemente trovandosi nella stessa stanza con loro, ma aveva bisogno di sfiorarli per percepire la presenza di un qualche Elemento dentro di loro… tuttavia non voleva che la cosa fosse reciproca. Era fondamentale, per la sua sopravvivenza, rimanere il più nell'ombra possibile.
Prese comunque il bicchierino che Edward le stava porgendo e lo ringraziò con un altro sorriso morbido, usando uno stuzzicadenti piuttosto spesso per infilzare uno scampo e morderlo dopo averlo intinto nella salsa cocktail.

E' stata condotta in maniera davvero esemplare la conferenza, non crede?

Sì, l'ho trovata molto interessante.
Non me ne intendo molto di Alchimia - non a quei livelli, comunque - perciò è stato affascinante comprendere come si sia arrivati a tanto partendo da un semplice composto alchemico base. - quelli che persino lei riusciva a creare.

Lei è qui in veste di Studiosa, Allevatrice o Veterinaria?
Se posso permettermi, ovviamente...

La terza che ha detto… - rispose lei, senza problemi - possiedo uno studio veterinario, a Londra.

Aggiunse serena: non si aspettava che lui la conoscesse, perché la sua "celebrità" era circoscritta solo alla capitale inglese - e nelle città vicine, al massimo - e comunque bisognava essere un po' amanti o comunque inseriti nel settore, per ricordarsi di lei; inoltre, per una che non voleva attirare troppo l'attenzione su di sé, faceva comodo non essere facilmente riconoscibile dal prossimo.

Mentre lei invece, è uno studioso?

Gli domandò, anche perché con abiti come quello, che sembrava portare con assoluta naturalezza, dubitava che potesse essere un Allevatore… per quanto, spesso l'apparenza poteva ingannare - e lei ne sapeva qualcosa.

Che ne dice se, intanto, ci avviciniamo al bar e prendiamo qualcosa da bere? Mangiare tutte queste bontà senza aver modo di bagnarsi un po' la gola sarebbe un vero peccato…

Propose infine, ancora sorridente e amichevole, soprattutto perché non aveva percepito in lui alcun Elemento e, dunque, poteva stare tranquilla che se non altro non fosse un Gildato pronto a sgozzarla nell'attimo stesso in cui non fosse venuto a conoscenza della verità su di lei.

[Edward]

Rachel Dyther, lieta di conoscerla.

No, quel nome non gli diceva proprio nulla, ma perché comunque non era troppo informato sul panorama veterinario del paese.
Un MagiFilosofo si interessava di tutto, certo, ma da lì a sapere praticamente ogni cosa ce ne passava di acqua sotto i ponti.
Forse però l'aveva intravista in qualche articolo di giornale, oppure no... bah, magari c'era da dire che era talmente affascinante che era facile sbagliarsi e scambiarla per qualcun altro. In effetti quella ragazza riusciva a trasmettergli una strana alchimia, una strana eccitazione addosso contraria ad ogni emozione normalmente vissuta nei primi istanti di una conoscenza blanda con qualcuno.
Edward preferì non badarci troppo, riferendo quella sensazione alla sua scarsa esperienza con il sesso femminile ormai da moltissimi mesi e si concentrò invece sulla conversazione con lei, che si stava rivelando interessante e piacevole.

Sì, l'ho trovata molto interessante.
Non me ne intendo molto di Alchimia perciò è stato affascinante comprendere come si sia arrivati a tanto partendo da un semplice composto alchemico base.

Noi stessi siamo venuti fuori da particelle infinitamente meno complesse di ciò che siamo oggi...
Spesso l'essenziale per rimanere stupiti è molto più vicino di quanto si possa pensare...

Quella frase sembrò fatta apposta per una persona come Rachel, infatti non era difficile interpretare quelle parole come un vago complimento.
Il professore di Aritmanzia di Hogwarts era un poco arrugginito con il genere femminile, ma questo non significava aver perso anche il suo charme.
Al contrario, con lei gli veniva piuttosto naturale, forse proprio in virtù di quella particolare attrazione strana e inaspettata che lo aveva avvolto fin dal loro primo sguardo e dalle loro prime parole. Quella ragazza avrà avuto all'incirca l'età di suo fratello o qualcosa di molto simile, ma aveva comunque un aspetto adulto e maturo, anche perché altrimenti non si sarebbe trovata lì a quella conferenza così pesante.
In un momento di pausa da parlare, proprio dopo averle chiesto in quale veste lei si trovasse lì, Edward diede un morso al proprio tramezzino, trovandolo incredibilmente buono e dagli ingredienti freschissimi.

... possiedo uno studio veterinario, a Londra.

Interessante... Deduco allora lei ne sia il Capo Reparto.

Mentre lei invece, è uno studioso?

Ufficialmente sono il docente di Aritmanzia di Hogwarts, ma oggi sono qui in veste di MagiFilosofo.
Era da tanto che non partecipavo ad una conferenza, un tempo le adoravo, credo di averne seguite forse una trentina in cinque anni!

Che ne dice se, intanto, ci avviciniamo al bar e prendiamo qualcosa da bere?
Mangiare tutte queste bontà senza aver modo di bagnarsi un po' la gola sarebbe un vero peccato…

Lei ha decisamente ragione, dottoressa Dyther, prego, dopo di lei...

Sempre galante, sempre educatissimo Edward Remingford.
Non era di sicuro un escamotage per guardare il fondoschiena alla bella ragazza, non si sarebbe mai permesso (quelle erano tattiche più adatte ad una testa calda come Tristan, suo fratello), per questo si limitò ad osservare dritto davanti a sé mentre camminava fino alla zona bar.
Una volta lì, chiese cortesemente un "Campari soda" con succo all'arancia rossa, attendendo che Callisto facesse la sua ordinazione, poi tornò a guardarla negli occhi e soffermò l'attenzione qualche secondo sulle labbra, ma giusto un momento.
Le persone cominciavano ad andare via, forse molte di loro avevano già mangiato ed avevano di meglio da fare, per questo piano piano la folla si diradava permettendo ai due interlocutori di avere meno chiasso intorno e quindi maggiore libertà di conversazione.

Il "Prodigio di Ardesia" verrà commercializzato a partire dal Gennaio 2109.
Pensa che ne ordinerà qualche scatola per il proprio studio fin da subito o attenderà la conferma da altri ospedali?
In fondo, si direbbe una scoperta sensazionale ed anche già sperimentata ma, come si dice, fidarsi è bene non fidarsi è meglio...

Una medicina in grado di rallentare i tumori maligni, eliminare quelli benigni senza bisogno di interventi, diminuire ulteriormente il processo di invecchiamento cellulare e restituire al 30% le facoltà uditive e sensoriali agli animali con deficit genetico non era roba da poco.
Giunsero le due ordinazioni e subito Edward bevve un sorso generoso della propria, beandosi del gusto fresco e appena aspro dato dall'agrume e dall'alcolico del "Campari soda". Il caldo non dava molto scampo, ma per fortuna quel locale era completamente MagiClimatizzato, permettendo così che tutti i partecipanti potessero respirare senza temere qualche collasso (ovviamente per quanto riguardava i più anziani).
Ad un certo punto, durante la conversazione, ad Edward parve anche di scorgere la figura del collega di Astronomia Irvyne Trigger che colloquiava serenamente con alcuni degli ospiti più illustri. Che facesse anche lui parte dell'Ordine MagiFilosofico Internazionale?

Lo sa?
Adesso che ci penso stavo giusto cercando da qualche giorno un veterinario affidabile dal quale fare visita.
Ho trovato un cucciolo di marmotta senza mamma presso la riva di un lago tre giorni fa e l'ho portato con me, non ho resistito.
Solo che adesso necessita di tutte le cure necessarie ed anche di un piccolo aiuto per il nutrimento, in quanto non è stato svezzato.
Abitando in Scozia mi troverei molto vicino a lei, crede di poter riuscire a fare un po' di spazio in agenda per il sottoscritto?

[Callisto]

Noi stessi siamo venuti fuori da particelle infinitamente meno complesse di ciò che siamo oggi...
Spesso l'essenziale per rimanere stupiti è molto più vicino di quanto si possa pensare...

Lo fissò intensamente per un breve istante, dopodiché gli sorrise con aria leggermente imbarazzata ma compiaciuta, avendo riconosciuto nelle sue parole una sorta di velato complimento nei suoi confronti; un uomo elegante senza essere opprimente nella sua galanteria, così Edward si presentava ai suoi occhi, e naturalmente Callisto non poteva che ammirarlo per questo.
Gli rivelò quale lavoro svolgesse - e dunque fu chiaro il motivo della sua presenza lì - domandandogli poi se egli fosse uno studioso: il suo comportamento, il suo modo di fare le suggeriva una tale idea, ma avrebbe anche potuto sbagliarsi dopotutto.

Ufficialmente sono il docente di Aritmanzia di Hogwarts, ma oggi sono qui in veste di MagiFilosofo.
Era da tanto che non partecipavo ad una conferenza, un tempo le adoravo, credo di averne seguite forse una trentina in cinque anni!

Un professore, dunque!
Aritmanzia… non la conosco in maniera approfondita, ma mi hanno sempre affascinata i numeri. - commentò Callisto con un sorriso leggero ed un lieve sospiro: Tezzereth aveva d'altronde plasmato la sua mente in modo tale da permettere alla giovane donna di essere portata per tutte le materie scientifiche, nelle quali era compresa anche l'Aritmanzia, dunque non c'era da stupirsi che la materia insegnata dall'uomo le interessasse - Una trentina in cinque anni, dite?
Vi devono piacere proprio tanto, le conferenze! Io invece non mi appassiono facilmente a qualcosa, ma quando mi succedo mi prendo totalmente per quell'argomento, e allora è difficile farmi distrarre!

Esclamò ancora con una risata leggera e gioiosa, spumeggiante, piacevole più di tante altre perché influenzata dall'attrattiva artificiale che le aveva donato Tezzereth, purtroppo: un purtroppo che la Veterinaria si ripeteva mentalmente ogni volta, poiché nell'approcciarsi agli altri non poteva mai essere sicura di piacere loro per se stessa, per com'era a prescindere dai suoi poteri, o viceversa.
Decisa a non pensarci, però, Callisto propose all'uomo di prendere qualcosa da bere per accompagnare il cibo meraviglioso che stavano gustando, incontrando subito il suo favore.

Lei ha decisamente ragione, dottoressa Dyther, prego, dopo di lei...

La prego, mi chiami Rachel.

Gli disse lei di rimando, con un sorriso gentile, precedendolo verso la zona bar dove ordinò un Martini leggero, per non esagerare con l'alcol: il Fuoco che le divampava in corpo l'aiutava a sopportarlo, naturalmente, ma non c'era affatto bisogno di andarci giù pesante.

Il "Prodigio di Ardesia" verrà commercializzato a partire dal Gennaio 2109.
Pensa che ne ordinerà qualche scatola per il proprio studio fin da subito o attenderà la conferma da altri ospedali?
In fondo, si direbbe una scoperta sensazionale ed anche già sperimentata ma, come si dice, fidarsi è bene non fidarsi è meglio…

Normalmente è vero, ma conosco alcuni degli alchimisti che hanno lavorato al progetto - poiché l'avevano già aiutata in precedenza con altri composti curativi per animali - e so che sono persone molto serie, ricercatori e scienziati che non commercializzerebbero nulla se non fossero sicuri della sua validità… perciò penso che mi fiderò, e ne acquisterò un piccolo campionario, così da testarne l'utilità. - rispose lei, prendendo un sorso di alcolico per poi riprendere - Sa, alcuni clienti preferiscono che i loro animali vengano curati in modo del tutto naturale, facendo il minor ricorso possibile a composti alchemici et simila, ed io cerco sempre di accontentarli così da tranquillizzare il loro nervosismo: gli animali sentono se i loro padroni sono agitati, e si agitano a loro volta di riflesso, una condizione che cerco di evitare il più possibile.

Aveva parlato a lungo, per questo prese un altro sorso di Martini accompagnandolo però da uno scampo coperto di salsa, apprezzando il modo in cui i due sapori si sposassero insieme.

Lo sa?

Mh?

Adesso che ci penso stavo giusto cercando da qualche giorno un veterinario affidabile dal quale fare visita.
Ho trovato un cucciolo di marmotta senza mamma presso la riva di un lago tre giorni fa e l'ho portato con me, non ho resistito.
Solo che adesso necessita di tutte le cure necessarie ed anche di un piccolo aiuto per il nutrimento, in quanto non è stato svezzato.
Abitando in Scozia mi troverei molto vicino a lei, crede di poter riuscire a fare un po' di spazio in agenda per il sottoscritto?

Naturalmente.
In realtà ora lo studio è chiuso per ferie, ma i miei clienti sanno che, in casi di emergenza, possono contattarmi senza problemi… ecco, tenga. - rispose lei, porgendogli il proprio bigliettino da visita che portava sempre con sé nella tasca interna della sua longuette scura, una borsa che s'intonava perfettamente col proprio abbigliamento - Questo è il mio biglietto con l'indirizzo dello studio ed anche il numero di telefono, se se ne intende di tecnologia babbana: se le va bene, potrebbe passare allo studio domani pomeriggio verso le cinque… che ne dice?

Gli propose, sorridente, gentile e disponibile, come sempre: non negava mai il proprio aiuto, e se poi a chiederlo era un bell'uomo dai modi affascinanti, tanto di guadagnato per la sua vista, no?

Ha fatto davvero un bel gesto a prendere il cucciolo con sé, comunque.
Molte persone avrebbero semplicemente fatto finta di niente ed avrebbero proseguito per la loro strada, il suo invece è stato un gesto molto nobile. - commentò qualche istante più tardi, con un velo di ammirazione nello sguardo - Gli ha già dato un nome?

[Edward]

Una trentina in cinque anni, dite?
Vi devono piacere proprio tanto, le conferenze!
Io invece non mi appassiono facilmente a qualcosa, ma quando mi succede mi prendo totalmente per quell'argomento, e allora è difficile farmi distrarre!

La mia invece è una sorta di inclinazione professionale.
Mi piace informarmi un po' su tutto, in fondo credo sappia bene cosa sono i MagiFilosofi.
C'è chi sceglie di gettarsi in qualcosa ricercandone l'eccellenza sul campo e chi invece preferisce essere a buon punto su ogni fronte.
Nessuna delle due strade è sbagliata, né più e né meno!

Infatti, Edward era pronto a scommettere che nel suo campo la ragazza fosse oltremodo preparata e competente, molto più di quanto potesse esserlo stato un suo collega di alto rango e prestigio nel mondo della MagiFilosofia.
Le persone come lui venivano contattate e chiamate per svolgere prevalentemente sostituzioni a ruoli specifici, ma era pressoché impossibile limitarsi a lavorare solo nel settore filosofico senza svolgere di rigore un'altra carriera nel particolare.
Ad esempio per lui c'era l'insegnamento dell'Aritmanzia e prima ancora l'Aritmanzia stessa, una materia che coltivava maggiormente rispetto ad altre per non ritrovarsi mai senza un piccolo primato personale da aver raggiunto nella vita.
Dopo un iniziale scambio di battute in termini molto distaccati, Callisto fu la prima a dare l'ok per una conversazione più sciolta ed Eddia la seguì.

La prego, mi chiami Rachel.

Allora lei mi chiami pure Edward, non formalizziamoci.

Con un sorriso gentile e amichevole, i due interlocutori decisero di passare direttamente ai nomi propri, spostandosi nell'area bar dove venne servito loro qualcosa di fresco, alcolico e dissetante, mentre andavano parlando ancora un po' degli argomenti della conferenza ed un po' della loro vita personale e lavorativa, trovando punti in comune, elementi e spunti di riflessione ed anche informazioni riferite all'altro da poter mettere in un cassetto prezioso al pari di indizi importanti per capire se ci fosse o meno affinità personale.
Il tempo scorreva abbastanza veloce ma questo pareva non disturbarli affatto. Gli altri partecipanti del convegno iniziavano ad allontanarsi da lì ed Edward riuscì a confermare l'ipotesi che ci fosse anche il professor Trigger quel giorno.
Evitò però di alzarsi per andare a salutarlo, essendo in quel momento impegnato in un'altra piacevolissima compagnia.

Normalmente è vero, ma conosco alcuni degli alchimisti che hanno lavorato al progetto e so che sono persone molto serie, ricercatori e scienziati che non commercializzerebbero nulla se non fossero sicuri della sua validità… perciò penso che mi fiderò, e ne acquisterò un piccolo campionario, così da testarne l'utilità.

Giustissimo, certo.

Sa, alcuni clienti preferiscono che i loro animali vengano curati in modo del tutto naturale, facendo il minor ricorso possibile a composti alchemici et simila, ed io cerco sempre di accontentarli così da tranquillizzare il loro nervosismo: gli animali sentono se i loro padroni sono agitati, e si agitano a loro volta di riflesso, una condizione che cerco di evitare il più possibile.

L'istinto riesce a fare questo ed altro.
Ho saputo anche di animali che hanno combattuto con maggiore forza le malattie mortali proprio perché sentivano accanto a loro dei padroni coraggiosi che credevano fermamente nella riuscita delle cure.
Le è mai capitato di assistere ad un caso tanto affascinante, Rachel?

Rimase in ascolto molto interessato durante la spiegazione e il successivo racconto della donna, soprattutto perché in quanto Filosofo era convinto che una buona parte della conoscenza alla base delle scienze e delle materie sia magiche che non derivasse dai sentimenti e da una forza speciale, scaturita dall'anima e dallo spirito, in grado di dar vita ad eventi sensazionali, assolutamente inconcepibili per la logica e il raziocinio.
Non era a conoscenza delle Gilde, degli Elementi, del Conflux e quant'altro, ma non ci voleva necessariamente un Gildato per dargli la certezza che esistessero forze naturali molto più auliche e divine di quelle pensate dalla maggior parte delle persone e soprattutto degli studiosi.
Proseguirono con il dialogo, parlando poi del cucciolo di marmotta trovato dal professore, e della possibilità per quest'ultimo di usufruire dei servizi della veterinaria affinché potesse donare al suo animaletto appena preso tutte le medicazioni necessarie e di rito.

Naturalmente.
In realtà ora lo studio è chiuso per ferie, ma i miei clienti sanno che, in casi di emergenza, possono contattarmi senza problemi… ecco, tenga.
Questo è il mio biglietto con l'indirizzo dello studio ed anche il numero di telefono, se se ne intende di tecnologia babbana: se le va bene, potrebbe passare allo studio domani pomeriggio verso le cinque… che ne dice?

Ne dico che come minimo allora le dovrò un invito a cena per la cortesia...

Edward Remingford poteva sembrare uno spesato nel settore flirt, ma fortunatamente aveva un fratello che ogni tanto gli dava qualche piccola ripetizione su come approcciarsi al mondo femminile e soprattutto su come non farsi scappare le occasioni positive quando erano nell'aria.
Obiettivamente c'era di mezzo anche una sincera e onesta gratitudine, ma se a questo si aggiungeva anche la bellezza della persona in questione...

Ha fatto davvero un bel gesto a prendere il cucciolo con sé, comunque.
Molte persone avrebbero semplicemente fatto finta di niente ed avrebbero proseguito per la loro strada, il suo invece è stato un gesto molto nobile.
Gli ha già dato un nome?

A dire il vero no, ma le prometto che per il momento delle visite le saprò rispondere!

Terminò la frase con una piccola risata divertita e solare, osservando di sfuggita l'orologio che adesso in effetti reclamava anche la sua attenzione.
Si era perso così tanto a parlare con lei che la cognizione del tempo se l'era persa completamente.

Vogliate scusarmi bellissima dottoressa, ma gli impegni mi attendono e non posso farli aspettare ulteriormente.
Ad ogni modo ci vedremo presto come da accordo, giusto?
Vi auguro di passare un piacevole proseguo di giornata... I miei omaggi più sentiti e sinceri.

Un veloce baciamano di saluto, poi Edward dovette per forza congedarsi da quel piacevole incontro, conscio però che non sarebbero trascorse moltissime ore prima di poterla rivedere, a prescindere che ella avesse o meno accettato il suo velato invito ad avere un appuntamento assieme.

- Il giorno successivo - Ore 16:55 -

Seguendo il consiglio di Tristan, l'uomo evitò di indossare nuovamente abiti eleganti per andare in un ambulatorio veterinario.
Preferì quindi un look più casual, più giovanile, che fosse in un certo senso anche più gradito ad una ragazza non certo vicina alla trentina.
Il Remingford più giovane gli aveva fatto presente che alle ragazze ogni tanto piace vedere di fronte a loro una persona comunque giovanile, magari non per forza nei modi, ma sicuramente nell'aspetto si, per quello via con una semplice maglia a maniche lunghe con sotto una canottiera verde acqua e dei jeans prestati proprio da Tristan con sotto delle scarpe da trekking di colore marrone scuro.
Nella mano destra teneva una gabbia metallica piuttosto spaziosa che conteneva la piccola marmotta, o meglio, il cucciolo di marmotta trovato da circa quattro giorni. Tremava ogni tanto, insicuro su dove stesse andando, su dove fosse stato trasportato, ancora scosso dall'abbandono della mamma. Una volta entrato all'interno della struttura (per altro quasi completamente vuota per via delle ferie), il professore si guardò un po' attorno, schiarendosi la voce per non risultare fastidioso o chiamare a volume alto come un maleducato, sperando che qualcuno lo sentisse.



-PROSEGUE A LONDRA-