... credevo che andasse bene ad entrambi il nostro rapporto senza impegno, cos'è cambiato?
Certo, che poi io non sia andata a letto con nessun altro a parte lui da quando lo conosco è tutto un altro discorso.
Il perché è molto semplice, dottoressa Montgomery: il mio interesse nei suoi confronti va oltre l'aspetto prettamente sessuale.
Voglio che sia completamente mia, che si ricordi ogni istante di appartenermi e che si aspetti di andare a letto esclusivamente con il sottoscritto... A meno che non decidessimo diversamente in due e naturalmente quest'ultima puntualizzazione vale esclusivamente per l'ultima frase da me pronunciata.
Ed io che ti credevo un playboy, pronto ad infrangere i cuori di migliaia di tue fans che seguono esaltate ogni tuo combattimento clandestino e sperano che tu le scelga per farti asciugare il sudore dalla fronte...
A giudicare da alcuni sguardi ricevuti poc'anzi, direi che ad asciugare il mio sudore sulla fronte sarebbero pronte molte tue colleghe anche senza avermi visto combattere.
Quella Sybil ad esempio, giusto per citarne una a caso...
Poteva essere divertente farla ingelosire un poco, tanto era sicuro che lì fuori avrebbe saputo mantenere l'autocontrollo ma non era escluso che poi nei luoghi privati potesse sfogare la gelosia in maniera estremamente interessanti. Era un discorso abbastanza serio quello, il discorso di un ragazzo ed una ragazza che avevano fatto gli amanti per tanto tempo e che adesso stavano fermi ad un punto di svolta, o meglio, un punto di possibile svolta, voluto principalmente dall'irlandese O'Toole, voluto così tanto da finire lì dentro a lavorare con lei, sperando come gesto di sblocca ma purtroppo non fu così. Xylia era incredibilmente bloccata ed Aidan non riusciva a capire completamente il perché. C'erano diversi meccanismi per lui ancora piuttosto complessi, specie quando riguardavano le questioni di coppia e di avvicinamento sentimentale.
Troppo piccante finisce per bruciare e basta... Ogni tanto bisogna pur mitigare col miele, non sei d'accordo anche tu?
Sarò sincera, io il miele non lo ricerco quasi mai, mi nausea...
Il miele del quale parlo io è un miele che c'è ma non si sente, che viene assimilato senza essere forzatamente assaggiato.
Essere fidanzati è proprio quel miele, anzi, mi offendi nel pensare che ti stessi chiedendo paroline dolci o di vincerti un peluche a qualche fiera di paese con le bancarelle.
Cinse i fianchi con le mano, schioccando la lingua al palato con aria di sufficienza e lievissimo nervosismo, come se davvero gli pesasse dover dare spiegazioni inutili ed in effetti era proprio così.
Cosa si stava credendo la dottoressa Montgomery? Che fosse improvvisamente diventato bisognoso di dolci coccole e carezze? No, a lui piaceva quella loro relazione ma i sentimenti andavano considerati ed essendo i primi forti che sentiva dentro di sé sperava di poterlo condividere apertamente con lei, ma le successive parole della ragazza lo spinsero a rimanere in un iniziale silenzio di riflessione, non aspettandosi minimamente che potesse esserci una reazione simile da parte sua, parzialmente spiegata poi dai pensieri avuti in seguito che misero in luce diversi aspetti della psiche contorta della Ricercatrice.
... ho bisogno di pensarci.
Non ho mai avuto una relazione seria con qualcuno, e non sono certa di sentirmi pronta per questo, adesso.
...
Riguardo al fatto di non andare a letto con nessuno che non sia tu puoi stare tranquillo, non l'ho fatto in questi mesi e di certo non mi metterei a farlo ora.
Sul discorso dell'appartenere completamente a te... diciamo che ci possiamo lavorare sopra.
Spero non ci rimanga troppo male.
D'altronde, a chiunque me l'abbia chiesto prima di lui, ho sempre risposto che "essere di qualcuno" era una condizione che mi stava troppo stretta, perciò questo è decisamente un passo avanti... ma che ne può sapere lui?
Si sta dando delle motivazioni da sola, come se volesse auto rassicurarsi sul fatto che sta facendo la cosa giusta.
Era un MagiPsicologo ed in più le sue facoltà cognitive, deduttive e intellettuali generiche lo aiutavano incredibilmente nell'analisi dei comportamenti umani, ma lì non si trattava solo di comportamento della psiche, ma anche del cuore e dell'inconscio, delle strade difficili da controllare e monitorare, spesso buie e piene di buche improvvise. Per la prima volta negli occhi della Montgomery vide sia incertezza che paura, forse la paura di aver detto la cosa sbagliata, forse il timore di essersi giocata qualcosa di importante, ma allora la soluzione qual era? Aiutarla grazie a quella stessa paura a reagire e trovare coraggio oppure far vedere comprensione in modo da spingerla a rivalutare la propria posizione in merito? La seconda opzione gli sapeva molto di "miele", quindi in teoria doveva essere scartata, dunque la migliore era la prima.
Beh, non mi ci devo nemmeno sforzare troppo, mi sento un coglione ad essermi esposto così tanto.
Annuì lentamente, dopo qualche secondo di completo silenzio, alzando le spalle in segno di resa apparente, spostandosi infine verso la scrivania della ragazza per poi sedersi su una delle poltroncine.
Ok.
Allora, dobbiamo regolare i conti, giusto?
La dottoressa Croft mi ha detto di consegnarti il mio fascicolo e il mio curriculum in maniera che tu lo aggiungessi al tuo archivio.
Dalla borsa a tracolla in cuoio bianco che aveva con sé, monospalla, estrasse proprio quei documenti, posandoli sopra la superficie di metallo, aspettando che ella facesse il suo dovere.
Non commentò ulteriormente la decisione della Montgomery sul prendere tempo o sul "lavorare" in proposito della proprietà a vicenda. Per il suo modo di pensare non c'era niente da vedere o sul quale lavorare, una volta che ella avesse accettato di fidanzarsi, il legame sarebbe giunto da solo ed anche se entrambi si sentivano incredibilmente vicini, questo non era comunque abbastanza, non esisteva un accordo verbale e sentimentale vero e proprio. Una volta terminata la rottura di palle burocratica, Aidan si alzò in piedi, pronto per cominciare il lavoro.
Bene, se non c'è altro, direi che possiamo uscire di qui ed iniziare la nostra recita...