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31 Dicembre 2111
Sede dei Commando del Ministero
Ore 19:10
Insomma hai proprio deciso.
Ci abbandoni così.
Già...
Non ti senti nemmeno un po' in colpa?
Non troppo...
Secondo me stai facendo una grossa cazzata.
Rispetto la tua opinione...
Ma mi stai ascoltando sul serio?!
Devo lavarmi i denti...
Va beh, fai un po' come ti pare!
Grazie...
Era arrivata la fine dell'anno e Xander McFly aveva dovuto fare il punto della situazione e della sua condizione di vita, analizzando i punti salienti con accurata obiettività.
A livello professionale pochi passi avanti, sul piano sentimentale un completo disastro e in linea generale tanti dubbi e tanto desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e sparire.
Da sempre aveva creduto che diventando un Commando ed imparando a lottare, ben presto il faccia a faccia con la verità sul suo passato sarebbe venuto a galla, ma quelle erano solo speranza stupide.
Era stato infantile a credere una cosa simile, era stato stupido a pensare di risolvere tutto in quella maniera: la verità andava cercata, non si presentava alla porta come nulla fosse, dall'oggi al domani.
Grazie ai Commando aveva guadagnato molto, ma si era anche giocato altrettanto, a cominciare dalla sua stabilità di vita e dal ritmo di impegni costanti che lo avevano portato via da casa per settimane.
Forse aveva un po' precipitato: essere Commando non significava solo emergenze improvvise e lontananza non calcolata, aveva avuto solo sfortuna, sì, tanta sfortuna, ma in quel momento era insofferente.
Aveva la giovinezza dalla sua parte, quindi qualora avesse voluto avrebbe potuto cambiare radicalmente tutta la sua esistenza, il problema era capire in che modo e in quale direzione.
Terminò di lavarsi i denti, dopo di che si andò a rivestire, guardando per un'ultima volta gli armadietti dello spogliatoio. Per un bel po' sarebbe stato lontano da tutto ciò, chissà quanto però.
Uscito dal suo ultimo allenamento si diresse verso la segreteria amministrativa, lasciando lì i moduli di aspettativa indeterminata e congelamento del grado raggiunto nella corporazione, salutando la segretaria.
Era difficile sentirsi liberi quando in realtà quella libertà faceva parte di un momento molto complesso di pura indecisione. In quel preciso istante Xander invidiava da morire il fratellastro.
Lui sì che ha trovato la sua strada... Ed anche una fidanzata...
Pensare poi che col carattere di Nylea, credevo di riuscire prima io a sposarmi che Venser a mettercisi insieme definitivamente e combinarci qualcosa.
Le vie della Trama sono proprio strane e assurde...
Con la sacca in spalla e il vento in viso, Xander cominciò a camminare per le strade della Londra Babbana con aria piuttosto svogliata e persa nei propri pensieri, pensieri vaghi e mai precisi.
Stava per finire l'anno, molti si preparavano a qualche super festa a regola d'arte mentre invece lui aveva soltanto il desiderio di starsene per i cavoli propri senza nessun programma particolare.
Quello era un brutto, bruttissimo segno: significava proprio che nella sua testa c'era una tale ansia e confusione da non permettergli di divertirsi, di svagarsi, di essere se stesso.
Essere se stesso, in effetti era da una vita che non lo faceva, ancor prima di avere quella condizione e quello stato d'animo. Non si era mai permesso di seguire un percorso tutto suo, era partito dall'essere un Commando per timore di essere inseguito, di essere colpito e preso alla sprovvista. Coloro che avevano ucciso i suoi genitori non erano più tornati per lui e non aveva nemmeno la certezza che effettivamente lo avrebbero cercato un giorno o l'altro. Forse stava gettando interamente la sua esistenza e non lo sapeva. Si fermò di fronte alla vetrina di un ristorante: molte coppie iniziavano a mangiare per cominciare i festeggiamenti dell'ultimo dell'anno, mentre lui aveva l'umore sotto le scarpe. Un ragazzo che non aveva mai fatto quello che davvero avrebbe voluto, sì ma cosa? Aveva passato così tanto tempo ad immaginarsi in pericolo che adesso non sapeva minimamente immaginarsi in un'altra veste che non fosse quella di un soldato, di un militare. Era talmente difficile riconoscersi una dote o una aspirazione che probabilmente la depressione gli salì ancora di più.
Forse farei bene a cambiare aria ed ambiente per un po'...
Viaggiare, partire ed allontanarsi dall'Europa, forse.
In fondo il suo distintivo come Commando aveva validità internazionale e qualora gli fosse servito, si sarebbe potuto affiliare ad una sede qualsiasi del Ministero Americano o Asiatico.
Non male come idea, non male come follia di fine anno, ma era una follia che poteva davvero permettersi? Di soldi ne aveva, ma non aveva aspettative o desideri professionali di alcun genere.
In altre parole un viaggio e un trasferimento alla cieca, chissà dove a cercare chissà cosa. Fantastico, ottima prospettiva. I suoi nonni lo avrebbero preso per scemo ed anche il fratellastro probabilmente.
Poi, camminando ancora, incrociò un cartellone pubblicitario di una scuola di studi di recupero. Fu allora che gli venne in mente che non si era mai più dedicato agli studi dopo Hogwarts, gettandosi subito nella mischia del mondo del combattimento. Prendere qualche Master lo avrebbe giovato? Avrebbe potuto scoprire qualche nuova interessante attitudine o professione che gli andasse a genio?
Non era molto come punto di partenza ma studiare non gli era mai dispiaciuto. Oppure anche insegnare non sarebbe stato male, ma insegnare cosa? Ed eccole lì altre miriadi di domande senza risposta.
Se fosse andato avanti così per un'altra ora probabilmente avrebbe cominciato a dare le testate al muro di qualche palazzo, quindi perché non focalizzarsi sul primo step? La partenza!
Una volta cambiato luogo ci penserò, giusto?
Adesso devo solo pensare alla destinazione...
Mentre il Mondo Magico si preparava ai fuochi d'artificio e al benvenuto verso il 2112, Xander McFly si avviava in direzione di un aeroporto.
No, non avrebbe usato la magia, bensì la maniera non magica. Si sarebbe goduto un piccolo viaggio in solitaria verso una qualsiasi località ancora da scegliere.
Il conto era pieno di soldi, in quella sacca c'erano tutti i cambi che gli servivano e nel suo corpo la forza per potersi avvicinare a tutte le novità in arrivo.
Per poter scoprire qualcosa di più cosa dovrei fare?
Forse trovare altri casi simili al mio oppure stare in guardia quando leggo notizie sul giornale che ricordano la mia tragedia...
... Uhm... Giornale... E se ci fossi direttamente dentro?
Sede dei Commando del Ministero
Ore 19:10
Insomma hai proprio deciso.
Ci abbandoni così.
Già...
Non ti senti nemmeno un po' in colpa?
Non troppo...
Secondo me stai facendo una grossa cazzata.
Rispetto la tua opinione...
Ma mi stai ascoltando sul serio?!
Devo lavarmi i denti...
Va beh, fai un po' come ti pare!
Grazie...
Era arrivata la fine dell'anno e Xander McFly aveva dovuto fare il punto della situazione e della sua condizione di vita, analizzando i punti salienti con accurata obiettività.
A livello professionale pochi passi avanti, sul piano sentimentale un completo disastro e in linea generale tanti dubbi e tanto desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e sparire.
Da sempre aveva creduto che diventando un Commando ed imparando a lottare, ben presto il faccia a faccia con la verità sul suo passato sarebbe venuto a galla, ma quelle erano solo speranza stupide.
Era stato infantile a credere una cosa simile, era stato stupido a pensare di risolvere tutto in quella maniera: la verità andava cercata, non si presentava alla porta come nulla fosse, dall'oggi al domani.
Grazie ai Commando aveva guadagnato molto, ma si era anche giocato altrettanto, a cominciare dalla sua stabilità di vita e dal ritmo di impegni costanti che lo avevano portato via da casa per settimane.
Forse aveva un po' precipitato: essere Commando non significava solo emergenze improvvise e lontananza non calcolata, aveva avuto solo sfortuna, sì, tanta sfortuna, ma in quel momento era insofferente.
Aveva la giovinezza dalla sua parte, quindi qualora avesse voluto avrebbe potuto cambiare radicalmente tutta la sua esistenza, il problema era capire in che modo e in quale direzione.
Terminò di lavarsi i denti, dopo di che si andò a rivestire, guardando per un'ultima volta gli armadietti dello spogliatoio. Per un bel po' sarebbe stato lontano da tutto ciò, chissà quanto però.
Uscito dal suo ultimo allenamento si diresse verso la segreteria amministrativa, lasciando lì i moduli di aspettativa indeterminata e congelamento del grado raggiunto nella corporazione, salutando la segretaria.
Era difficile sentirsi liberi quando in realtà quella libertà faceva parte di un momento molto complesso di pura indecisione. In quel preciso istante Xander invidiava da morire il fratellastro.
Lui sì che ha trovato la sua strada... Ed anche una fidanzata...
Pensare poi che col carattere di Nylea, credevo di riuscire prima io a sposarmi che Venser a mettercisi insieme definitivamente e combinarci qualcosa.
Le vie della Trama sono proprio strane e assurde...
Con la sacca in spalla e il vento in viso, Xander cominciò a camminare per le strade della Londra Babbana con aria piuttosto svogliata e persa nei propri pensieri, pensieri vaghi e mai precisi.
Stava per finire l'anno, molti si preparavano a qualche super festa a regola d'arte mentre invece lui aveva soltanto il desiderio di starsene per i cavoli propri senza nessun programma particolare.
Quello era un brutto, bruttissimo segno: significava proprio che nella sua testa c'era una tale ansia e confusione da non permettergli di divertirsi, di svagarsi, di essere se stesso.
Essere se stesso, in effetti era da una vita che non lo faceva, ancor prima di avere quella condizione e quello stato d'animo. Non si era mai permesso di seguire un percorso tutto suo, era partito dall'essere un Commando per timore di essere inseguito, di essere colpito e preso alla sprovvista. Coloro che avevano ucciso i suoi genitori non erano più tornati per lui e non aveva nemmeno la certezza che effettivamente lo avrebbero cercato un giorno o l'altro. Forse stava gettando interamente la sua esistenza e non lo sapeva. Si fermò di fronte alla vetrina di un ristorante: molte coppie iniziavano a mangiare per cominciare i festeggiamenti dell'ultimo dell'anno, mentre lui aveva l'umore sotto le scarpe. Un ragazzo che non aveva mai fatto quello che davvero avrebbe voluto, sì ma cosa? Aveva passato così tanto tempo ad immaginarsi in pericolo che adesso non sapeva minimamente immaginarsi in un'altra veste che non fosse quella di un soldato, di un militare. Era talmente difficile riconoscersi una dote o una aspirazione che probabilmente la depressione gli salì ancora di più.
Forse farei bene a cambiare aria ed ambiente per un po'...
Viaggiare, partire ed allontanarsi dall'Europa, forse.
In fondo il suo distintivo come Commando aveva validità internazionale e qualora gli fosse servito, si sarebbe potuto affiliare ad una sede qualsiasi del Ministero Americano o Asiatico.
Non male come idea, non male come follia di fine anno, ma era una follia che poteva davvero permettersi? Di soldi ne aveva, ma non aveva aspettative o desideri professionali di alcun genere.
In altre parole un viaggio e un trasferimento alla cieca, chissà dove a cercare chissà cosa. Fantastico, ottima prospettiva. I suoi nonni lo avrebbero preso per scemo ed anche il fratellastro probabilmente.
Poi, camminando ancora, incrociò un cartellone pubblicitario di una scuola di studi di recupero. Fu allora che gli venne in mente che non si era mai più dedicato agli studi dopo Hogwarts, gettandosi subito nella mischia del mondo del combattimento. Prendere qualche Master lo avrebbe giovato? Avrebbe potuto scoprire qualche nuova interessante attitudine o professione che gli andasse a genio?
Non era molto come punto di partenza ma studiare non gli era mai dispiaciuto. Oppure anche insegnare non sarebbe stato male, ma insegnare cosa? Ed eccole lì altre miriadi di domande senza risposta.
Se fosse andato avanti così per un'altra ora probabilmente avrebbe cominciato a dare le testate al muro di qualche palazzo, quindi perché non focalizzarsi sul primo step? La partenza!
Una volta cambiato luogo ci penserò, giusto?
Adesso devo solo pensare alla destinazione...
Mentre il Mondo Magico si preparava ai fuochi d'artificio e al benvenuto verso il 2112, Xander McFly si avviava in direzione di un aeroporto.
No, non avrebbe usato la magia, bensì la maniera non magica. Si sarebbe goduto un piccolo viaggio in solitaria verso una qualsiasi località ancora da scegliere.
Il conto era pieno di soldi, in quella sacca c'erano tutti i cambi che gli servivano e nel suo corpo la forza per potersi avvicinare a tutte le novità in arrivo.
Per poter scoprire qualcosa di più cosa dovrei fare?
Forse trovare altri casi simili al mio oppure stare in guardia quando leggo notizie sul giornale che ricordano la mia tragedia...
... Uhm... Giornale... E se ci fossi direttamente dentro?
AUTOCONCLUSIVA
