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da Monique » 15/06/2013, 14:39
Limisso (in greco Λεμεσός Lemesos, in franco Limassol, in turco Limasol) è una città di 183.656 abitanti dell'isola di Cipro; la seconda per popolazione e il più grande capoluogo dello stato. Situata sulla Baia Akrotiri, sulla costa meridionale dell'isola, è il capoluogo del distretto omonimo. Nel 1974, dopo l'occupazione turca, subì profonde trasformazioni, diventando il maggiore porto di transito del Mar Mediterraneo. Da allora si è sviluppata molto nel settore turistico. Famosa per la sua lunga tradizione culturale, è un vivace centro marittimo, ricco di musei e di siti archeologici di interesse mondiale. Limisso fu costruita tra due antiche città, Amathus e Kourion, perciò durante il periodo bizantino era conosciuta come Neapolis (nuova città). La fascia turistica si estende lungo la costa orientale fino ad Amathus. Nella parte occidentale della città si trova la base militare britannica di Akrotiri.
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da Sandyon » 28/01/2015, 20:15
Aeroporto di Limassol Isola di Cipro 19 Agosto 2109 Ore 10:55... Ok, lo ammetto, forse ti ho iscritta di nascosto anche per garantirmi il soggiorno nel resort. Ma ero sicuro che ce l'avresti fatta a superare le fasi preliminari, ed infatti eccoci qui. Dà un'occhiata a questa foto, forza!Categoria sei stelle. Possibilità di avere colazione, pranzo e cena direttamente in camera. Più di trenta tipologie differenti di intrattenimenti vacanzieri. Accesso libero a casinò, sala da biliardo e discoteca. Tutto questo completamente spesato dall'associazione che ha organizzato il torneo. Erano accettati massimo due parenti assieme al gareggiante, quindi ho fatto figurare me e Danielle come tuoi zii et voilà! Mentre tu dimostrerai la tua innata bravura con l'arco, io e la mia donna potremo goderci una meritata vacanza dopo il duro lavoro. Senza considerare poi che, se ti qualificherai agli ottavi di finale, potremo anche venire a fare il tifo. Inoltre, non dimenticarti che il resort puoi godertelo anche tu... mi hai sempre detto che una delle poche cose che ti piacciono del mondo "civile" è la piscina! Adesso ci puoi sguazzare tutto il tempo che vuoi!Giunti all'aeroporto di Limassol, Cipro, Cole aveva cominciato ad ubriacare il Caporale Herbert di parole su parole su parole, cercando di inneggiare i lati positivi di averla iscritta, a sua insaputa, tre mesi prima, ad un torneo agonistico internazionale di Tiro con l'Arco. Tale torneo, di stampo ovviamente babbano ma con libero accesso anche ai maghi sotto copertura, era stato organizzato dalla "Federazione Europea Sport ad Armi Bianche". Anche se inizialmente Nylea aveva rifiutato categoricamente di mettersi in mostra, la provocazione da parte dell'Auror Sole di Platino Zipman, per la quale era certo che non si sarebbe classificata nemmeno nei primi cento posti, la fece scattare di rabbia, portandola a firmare il foglio di garanzia di partecipazione fissandolo come un predatore che fissava la prossima preda da essere colpita. Difatti il Capitano Darksteel ebbe la netta sensazione che durante la fase eliminatoria (svoltasi in Inghilterra) la ragazza scambiasse ogni bersaglio nella sua immaginazione con la faccia dell'Auror, centrandolo quindi alla perfezione. Piazzatasi tra le prime quindici posizioni della Gran Bretagna, Nylea ottenne dunque la qualificazione al torneo vero e proprio, con sede a Limassol, proprio dove adesso lei con Cole stavano camminando, sotto un bel Sole caldo e un vento fresco marino che faceva percepire la temperatura meno pesante di quanto in realtà non fosse. Ho fatto una missione da queste parti, qualche anno fa... ... E su, perdonami, non guardarmi con quella faccia! Mi stai facendo seriamente sentire in colpa... Ehi ma, che fai, continui? ... Allora vuoi proprio spezzarmi il cuore! ... No, non serve che dici altro, quel dito è già fin troppo esaustivo di suo...Ovviamente lui e la Herbert avevano due stanze separate. Lei possedeva la migliore, in quanto partecipante alla competizione: un attico extra lusso ed extra comfort. Non che a Cole e alla Contessa di Andorra fosse andato molto peggio, comunque, categoria super lusso, quarto piano. In realtà, il Capitano era davvero riconoscente alla ragazza perché gli aveva permesso di invitare la fidanzata in un luogo tanto bello. Possedeva molti soldi, il Sicario, ma non abbastanza da potersi permettere certi tipi di mete turistiche senza fare molti conti con le finanze. Grazie a quel torneo, Danielle non si sarebbe potuta affatto lamentare del luogo di vacanza per quella lunga settimana e Cole ne sarebbe uscito vincitore, almeno per una volta. Per le ultime ferie natalizie, la Contessa aveva affittato uno chalet di 1500 m.q. in Valle d'Aosta per dieci giorni. Nylea ricordava bene quanto Darksteel si fosse sentito un poveraccio di fronte a quella sorpresa. Era consapevole che il divario economico tra loro sarebbe stato eterno, ma era appena un anno che si frequentavano ed aveva bisogno dei suoi tempi per abituarcisi. Ecco perché quella vacanza da sogno a Cipro per lui significava tanto: un piccolo punto a favore di fronte ai prossimi milioni che la Montesquieu avrebbe portato a casa. Bastava quel ragionamento per farsi perdonare dal Caporale? Giardini Sportivi di Limassol Isola di Cipro 19 Agosto 2109 Ore 13:28Wow, la difficoltà qui è aumentata di molto rispetto che in Inghilterra! Guarda lì, bersagli mobili... poi hanno parlato di gara notturna... oh guarda lì Nyl, esercitazioni a tempo, questo significa che ci sarà anche una sfida a chi fa più centri entro un tot di secondi! L'erba è mantenuta perfettamente, sono stati allestiti un sacco di posti a sedere per gli spettatori... Ecco, laggiù è dove ti daranno la maglia numerata e prenderanno i tuoi dati per l'identificazione! ... Continui a non parlarmi eh...Una volta arrivati al banco dei giudici, a Nylea venne data la sua maglia per gareggiare (numero 11), segnato il modello di arco composito utilizzato per svolgere le gare, registrate le impronte digitali e fatto firmare una liberatoria assicurativa che esonerava la federazione da incidenti durante il periodo di permanenza a Cipro nelle ore lontane dalle sfide. Dopo tutta quella tiritera burocratica e noiosa, Cole e Nylea poterono riprendere a camminare per la zona del giardino sportivo, osservando già i primi contendenti che si stavano riscaldando usando dei centri appositamente sistemati per le esercitazioni personali. Dalla mattina successiva la Herbert avrebbe cominciato a farsi onore, ma non era nello spirito giusto, questo Cole Darksteel glielo leggeva negli occhi, quindi l'uomo si fece molto più serio, la fermò e le posò le mani sulle spalle, fissandola intensamente. Ehi, stammi a sentire, d'accordo. Fino ad ora ho scherzato, è vero, ma soltanto perché speravo si potesse risolvere in un sorriso. Vedo che la cosa ti ha rabbuiato e turbato molto e sono certo che la motivazione maggiore è che non ti piace metterti sotto dei riflettori. Oltre a questo c'è anche il fatto che non ti ho interpellata e ti posso assicurare che nel vederti così mi sto davvero mortificando. Nyl... Non so, probabilmente parlerò di nuovo a vuoto ma... non puoi capire quanto io creda in te. Per me sei eccezionale e volevo soltanto che lo riconoscesse il mondo intero. Sono fiero di te a prescindere: tra i primi quindici arcieri in tutto il paese, ti rendi conto? Sei un fenomeno ed anche se non te ne frega nulla che lo riconoscano tutti, so di per certo che per te questa competizione potrebbe risultare un ottimo motivo e un ottimo modo per superare i tuoi limiti, per diventare ancora più forte, per fonderti ancora di più alla tua passione che è anche la tua ragione di vita.L'uomo fece un piccolo sospiro, deglutì silenziosamente, poi proseguì. ... ma se non vuoi proprio, se non te la senti, se non ti va perché non ti interessa minimamente... sono pronto a rinunciare a tutto: comfort, lusso, vacanze, qualsiasi cosa. Il tuo benessere interiore vale molto di più di qualche ora in piscina e questa verità non potrà mai cambiarla niente e nessuno. Per me tu vali anche più di me stesso, della mia vita, quindi dimmi solo quello che desideri di più e ti prometto che ci regoleremo di conseguenza...
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da Nylea » 28/01/2015, 22:37
Ω Tre mesi prima ∞ Casa di Cole e Nylea Ω
Fammi capire bene... tu hai fatto... cosa?
Non ci poteva credere allora, e non ci aveva creduto per i tre mesi successivi alla notizia: aveva guardato storto Cole ad ogni occasione, rifiutandosi di partecipare fino a che quello stronzo di un Auror non l'aveva provocata... aveva firmato il foglio e partecipato alle eliminatorie pensando proprio a Zipman ad ogni centro, piazzandosi tra i primi quindici della Gran Bretagna senza nemmeno sforzarsi; questo le aveva permesso di passare alla fase successiva del torneo, a Cipro, dove si era fatta accompagnare da Cole e da Danielle... anche se in realtà era stato il Capo dei Sicari a chiedere alla Contessa di Andorra di andare con loro.
Ω Aeroporto di Limassol ∞ Isola di Cipro ∞ 19 Agosto 2109 ∞ ore 10.57 Ω
... Ok, lo ammetto, forse ti ho iscritta di nascosto anche per garantirmi il soggiorno nel resort. Ma ero sicuro che ce l'avresti fatta a superare le fasi preliminari, ed infatti eccoci qui. Dà un'occhiata a questa foto, forza!
Aveva guardato la foto con aria impassibile, distaccata... da vera stronza, una stronza che non smetteva nemmeno per un secondo di avercela con lui.
Categoria sei stelle. Possibilità di avere colazione, pranzo e cena direttamente in camera. Più di trenta tipologie differenti di intrattenimenti vacanzieri. Accesso libero a casinò, sala da biliardo e discoteca. Tutto questo completamente spesato dall'associazione che ha organizzato il torneo. Erano accettati massimo due parenti assieme al gareggiante, quindi ho fatto figurare me e Danielle come tuoi zii et voilà! Mentre tu dimostrerai la tua innata bravura con l'arco, io e la mia donna potremo goderci una meritata vacanza dopo il duro lavoro. Senza considerare poi che, se ti qualificherai agli ottavi di finale, potremo anche venire a fare il tifo. Inoltre, non dimenticarti che il resort puoi godertelo anche tu... mi hai sempre detto che una delle poche cose che ti piacciono del mondo "civile" è la piscina! Adesso ci puoi sguazzare tutto il tempo che vuoi!
Stava davvero tentando di convincerla a perdonarlo elencando tutte le cose positive di quel luogo? Gli lanciò un'occhiata gelida, quasi schifata: che cazzo le fregava del casinò, della sala biliardo, della discoteca, dei pasti sontuosi in camera? Quando mai aveva dato peso - a differenza della sua fidanzata megalomane - a quelle cose? A lei bastava una foresta per stare bene, e Cole cercava di corromperla presentandole tutti "lati positivi" che a lei facevano solo venire la nausea, perché se si trovavano lì era solo colpa sua e dell'averla iscritta ad un torneo di tiro con l'arco senza dirglielo?
Ho fatto una missione da queste parti, qualche anno fa...
Silenzio, sguardo pregno d'odio.
... E su, perdonami, non guardarmi con quella faccia! Mi stai facendo seriamente sentire in colpa...
Ancora quello sguardo.
Ehi ma, che fai, continui? ... Allora vuoi proprio spezzarmi il cuore!
La risposta fu un secco quanto esaustivo dito medio.
... No, non serve che dici altro, quel dito è già fin troppo esaustivo di suo...
Ancora silenzio da parte della Herbert, che in realtà aveva accettato di andare avanti nel torneo soltanto perché a Cole sembrava fare immensamente piacere: per quanto la riguardava, già classificarsi tra i primi quindici era una vittoria, non avrebbe avuto bisogno d'altro... ma sapeva che Darksteel si sentiva sempre "inferiore" alla fidanzata, economicamente, e che quella era una delle poche occasioni per pareggiare i conti. L'aveva fatto più per lui che per se stessa, ma questo non voleva dire che fosse felice... anzi, più lui cercava di farle piacere quel posto, più lei lo odiava.
Ω Giardini Sportivi di Limassol ∞ Isola di Cipro ∞ 19 Agosto 2109 ∞ ore 13.30 Ω
Wow, la difficoltà qui è aumentata di molto rispetto che in Inghilterra! Guarda lì, bersagli mobili... poi hanno parlato di gara notturna... oh guarda lì Nyl, esercitazioni a tempo, questo significa che ci sarà anche una sfida a chi fa più centri entro un tot di secondi!
Cole non aveva smesso un secondo di parlare. Lei, invece, non aveva ancora aperto bocca.
L'erba è mantenuta perfettamente, sono stati allestiti un sacco di posti a sedere per gli spettatori... Ecco, laggiù è dove ti daranno la maglia numerata e prenderanno i tuoi dati per l'identificazione!
Ma che meraviglia... non vedeva l'ora.
... Continui a non parlarmi eh...
No, non gli parlava: in effetti era già tanto che fosse arrivata al banco dei giudici per farsi dare la maglia, segnare l'arco con cui avrebbe gareggiato, farsi prendere le impronte digitali e infine firmare una liberatoria che liberava, appunto, l'organizzazione da qualsiasi responsabilità in caso d'incidenti fuori gara. Stranamente - e forse questo era indice di quanto fosse arrabbiata - la Herbert fece tutto con la calma più estrema, senza mai sbuffare, alzare gli occhi verso il cielo né altro: quando tutto fu finito, i due ripresero a camminare... ma visto che Nylea non accennava a parlare, forse era il caso di dare una smossa a quella situazione pesante.
Ehi, stammi a sentire, d'accordo. Fino ad ora ho scherzato, è vero, ma soltanto perché speravo si potesse risolvere in un sorriso. Vedo che la cosa ti ha rabbuiato e turbato molto e sono certo che la motivazione maggiore è che non ti piace metterti sotto dei riflettori. Oltre a questo c'è anche il fatto che non ti ho interpellata e ti posso assicurare che nel vederti così mi sto davvero mortificando.
Almeno aveva capito cosa la facesse arrabbiare tanto... era già qualcosa.
Nyl... Non so, probabilmente parlerò di nuovo a vuoto ma... non puoi capire quanto io creda in te. Per me sei eccezionale e volevo soltanto che lo riconoscesse il mondo intero. Sono fiero di te a prescindere: tra i primi quindici arcieri in tutto il paese, ti rendi conto?
E allora c'era bisogno di andare avanti in quella stupida competizione? Aveva dimostrato di essere brava, molto brava, e dentro di sé sapeva anche di essere la migliore... se Cole era consapevole di quanto odiasse mettersi in mostra, perché trascinarla fino a lì e costringerla a quella buffonata?
Sei un fenomeno ed anche se non te ne frega nulla che lo riconoscano tutti, so di per certo che per te questa competizione potrebbe risultare un ottimo motivo e un ottimo modo per superare i tuoi limiti, per diventare ancora più forte, per fonderti ancora di più alla tua passione che è anche la tua ragione di vita.
Non disse nulla, ancora visibilmente arrabbiata per tutta la situazione.
... ma se non vuoi proprio, se non te la senti, se non ti va perché non ti interessa minimamente... sono pronto a rinunciare a tutto: comfort, lusso, vacanze, qualsiasi cosa. Il tuo benessere interiore vale molto di più di qualche ora in piscina e questa verità non potrà mai cambiarla niente e nessuno. Per me tu vali anche più di me stesso, della mia vita, quindi dimmi solo quello che desideri di più e ti prometto che ci regoleremo di conseguenza...
Peccato che questo discorso tu me lo stia facendo ora che siamo qui, che è tutto prenotato e che anche la tua fidanzata lo sa, anzi, meno di mezz'ora e sarà qui. - finalmente si era decisa a parlare... ma chiaramente non erano commenti sdolcinati o comprensivi, perché Nylea Herbert non era fatta così - Se davvero valevo così tanto, Cole, non mi avresti nemmeno iscritta. Se davvero valevo così tanto mi avresti chiesto prima se mi andava, oppure dopo la fase preliminare ti saresti fermato e non mi avresti spinta a proseguire, a venire qui e fare il teatrino insieme ad altri arcieri solo per provare chi è il migliore, che ovviamente sono io.
Piccola pausa, voce tremante di rabbia.
Se davvero valevo così tanto avresti messo me al primo posto, e non la possibilità di farti una vacanza gratis con Danielle tanto per non far pagare lei una volta. Sapevi che non m'importava niente, sapevi che non m'interessava, lo sapevi fin dall'inizio... ma te ne sei uscito con questo discorso proprio adesso, perché? Forse perché ti sei reso conto di quanto fossi incazzata, forse perché non ti andava che rimanessi in silenzio fino alla fine della competizione, o forse per metterti a posto la coscienza non appena ti avessi detto che è tutto a posto, e non sentirti mortificato ed in colpa per aver fatto tutto questo alle mie spalle?
Abbassò il capo, prese un lungo respiro e ricacciò persino indietro le lacrime di rabbia che le avevano inumidito gli occhi.
No, non voglio. No, non me la sento. No, non m'interessa. E le ragioni le conosci tutte, Cole, perché conosci me meglio di chiunque altro in questo schifo di mondo... ma lo farò lo stesso. Parteciperò a questa gara perché è importante per te, perché in fondo so che l'hai fatto per la stima che provi nei miei confronti; lo farò per te, perché ho visto l'espressione entusiasta di Danielle quando le hai detto dove saremmo andati per la fase finale del torneo... - scosse il capo, sospirando - Ma non farlo mai più, Cole. Mai, non azzardarti mai più nella vita a farmi una cosa simile, a prendere un impegno per me senza consultarmi... perché la prossima volta col cazzo che sarò così comprensiva.
Parole dure... ma le servivano per sfogarsi, e perché voleva che Darksteel capisse. Che lo capisse per davvero.
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da Sandyon » 29/01/2015, 0:22
Peccato che questo discorso tu me lo stia facendo ora che siamo qui, che è tutto prenotato e che anche la tua fidanzata lo sa, anzi, meno di mezz'ora e sarà qui.
Ahia... ... Sta per cominciare...
Se davvero valevo così tanto, Cole, non mi avresti nemmeno iscritta. Se davvero valevo così tanto mi avresti chiesto prima se mi andava, oppure dopo la fase preliminare ti saresti fermato e non mi avresti spinta a proseguire, a venire qui e fare il teatrino insieme ad altri arcieri solo per provare chi è il migliore, che ovviamente sono io.
Quella frase aiutò moltissimo Cole a convincersi di quanto stesse facendo bene a spingerla nel cimentarsi in quella prova. Lei si sentiva la migliore, la più brava, ma doveva incontrare qualcuno bravo quanto lei o magari anche più forte, prendere qualche batosta per apprendere una nuova importante lezione di vita. Ovviamente questo non lo disse, anche perché ora la Herbert era in fase "ti graffio, ti mordo, ti sbrano e ti faccio a brandelli sottili sottili" e lui non aveva assolutamente voglia di finire sul menù. Le parole che Nylea utilizzava erano forti, ma lui nel tempo aveva imparato a resistere bene ai colpi, andando oltre la cattiveria e il cinismo della ragazza e concentrandosi molto di più su ciò che in realtà lei nascondeva, sul vero messaggio che intendeva trasmettere al suo interlocutore, tecnica a Venser Laghoon ancora quasi sconosciuta.
Se davvero valevo così tanto avresti messo me al primo posto, e non la possibilità di farti una vacanza gratis con Danielle tanto per non far pagare lei una volta. Sapevi che non m'importava niente, sapevi che non m'interessava, lo sapevi fin dall'inizio... ma te ne sei uscito con questo discorso proprio adesso, perché? Forse perché ti sei reso conto di quanto fossi incazzata, forse perché non ti andava che rimanessi in silenzio fino alla fine della competizione, o forse per metterti a posto la coscienza non appena ti avessi detto che è tutto a posto, e non sentirti mortificato ed in colpa per aver fatto tutto questo alle mie spalle?
Non rispose nemmeno in quel caso, ma fece solo un leggerissimo sorriso, non di quelli che schernivano il prossimo, non stava ridendo di lei, ma era facile intuire cosa stesse pensando. Nemmeno Nylea stava credendo a quello che diceva, stava solo tirando frecce mentali e verbali al suo interlocutore per tirare fuori tutto lo stress, la rabbia e il risentimento accumulati. Sapeva alla perfezione che Cole non avrebbe mai sfruttato un trucco simile per mettersi a posto la coscienza, in primis perché era impossibile che lei se ne uscisse con un "è tutto a posto". Gli occhi della Sicaria si velarono di lacrime, quelli del Capitano si fecero più attenti, più intensi, divenendo sì, un poco più lucidi, commosso da quei momenti, commosso da quelle poche volte nelle quali la ragazza si sforzava di parlare, di comunicare, di essere viva.
No, non voglio. No, non me la sento. No, non m'interessa. E le ragioni le conosci tutte, Cole, perché conosci me meglio di chiunque altro in questo schifo di mondo... ma lo farò lo stesso. Parteciperò a questa gara perché è importante per te, perché in fondo so che l'hai fatto per la stima che provi nei miei confronti; lo farò per te, perché ho visto l'espressione entusiasta di Danielle quando le hai detto dove saremmo andati per la fase finale del torneo...
... Ma?
Ma non farlo mai più, Cole. Mai, non azzardarti mai più nella vita a farmi una cosa simile, a prendere un impegno per me senza consultarmi... perché la prossima volta col cazzo che sarò così comprensiva.
E per cos'altro lo dovrei fare scusa? Potevo tentare giusto per una competizione simile, l'unica che poteva interessarti, anche solo alla lontana.
Quelle mani sulle spalle mutarono posizione e ben presto Nylea si ritrovò con la mano scura dell'uomo che le fece una carezza sulla guancia. Cole le voleva davvero molto bene, enormemente, ma non era semplice dimostrarglielo, non quando a volte doveva fronte per forza ad altre esigenze e priorità della propria vita. La Herbert migliorava di giorno in giorno, ma aveva bisogno di ulteriori stimoli, stimoli che da sola non si sarebbe procurata mai. Era importante che rimanesse sempre autentica, ma questo non cambiava il fatto che dovesse anche oltrepassare certi orizzonti con lo sguardo, esattamente come aveva fatto per l'attuale fidanzato, una figura che un anno prima non avrebbe mai e poi mai considerato. Il Capitano volle farla camminare fino ad una zona isolata, dove nessuno li avrebbe visti o ascoltati.
Adesso vediamo di intenderci meglio. Chi se ne frega di ciò che è importante per me. Chi se ne frega di ciò che è importante per Danielle. Qui si sta parlando di ciò che frega a te, intesi? Non ho pensato prima a ritirarmi perché so che con te bisogna andare a tentativi. Non sapevo se nel lungo andare ti saresti appassionata, ma ho voluto ugualmente rischiare. Sai perché? Perché con te rischio fin da quando ti ho tirato fuori da quella prigione.
La voce era assolutamente morbida e calda, calma all'inverosimile, la voce di qualcuno che non voleva soltanto bene, di più.
Non servirà a nulla partecipare a questa competizione per me o per la mia donna. Se non parteciperai per te allora non ti impegnerai come dovuto e quindi non darai il meglio di te stessa. Nyl, tu sei un enigma che cerco di risolvere giorno per giorno da più di un anno, un bellissimo enigma. Non volevo farti subire una sofferenza gratuita, questo lo sai alla perfezione. Il tuo mondo è il bosco, il silenzio, le gocce di pioggia, i raggi del sole, la rugiada del mattino, lo so, lo so. Ma anche quella piccola parte di te un po' meno selvaggia va alimentata, perché se muore non sarà un bene. Tu forse lo pensi, ma credimi che quando muore una qualsiasi parte di noi, anche la più piccola, è una perdita inestimabile. Da quando sei nella mia vita ti ho sempre spronato ad essere a tuo agio, a comportarti come meglio credi, a vivere come meglio credi. Ma devo anche provare a farti avvicinare ad una realtà differente dalla tua, realtà come queste per esempio. Perché la sfida, il mettersi alla prova, è un fuoco di vita, di emozione, di adrenalina che tu non hai mai provato sulla pelle. Io... io...
Prese un bel respiro, chinando il capo, non sconfitto, ma forse solo un po' provato.
... io volevo regalarti quelle emozioni che tuo padre non ti ha mai voluto e potuto regalare. Ho pensato che potesse essere una sensazione nuova e piacevole sentirsi incoraggiata e tifata da una figura che ti apprezza, che ti stima, che ti considera la migliore nel campo dove tu eccelli... però potrei anche essermi sbagliato, nessuno è perfetto, figuriamoci io.
Rialzò lo sguardo su di lei, sulla sua Sicaria preferita, perché no, con lei non riusciva mai ad essere obiettivo.
Ad ogni modo, voglio tu sappia che Danielle non viene qui solo per la vacanza. Quando le ho specificato che stavi gareggiando, ha sorriso combattiva e mi ha detto che voleva i posti in prima fila per guardarti. Sì, lo so che la consideri un mondo opposto al tuo, ma lei ti vede come una vincente, come una con gli attributi, ti rispetta profondamente. Tsk, adesso sembra quasi una campagna pro-fidanzata e non voglio scadere nel ridicolo...
Sorrise appena, quasi ridendo, per quanto gli occhi rimasero molto seri e non contagiati dal sorriso. Forse si stava per arrivare anche ad uno dei loro momenti affettuosi, chi avrebbe potuto dirlo, peccato che a prescindere qualsiasi fosse stata la reazione della Herbert, una voce lontana, più simile ad un vero e proprio urlo d'avvertimento, irruppe tra i due Sicari facendoli istintivamente voltare di scatto proprio in direzione del suono di pericolo.
ATTENTO! MA CHE C***O STAI FACENDO!
OH NO! MI È SCAPPATA LA MANO!
SPOSTATEVI PRESTO!
Cosa?
Da oltre i cespugli alti della radura, ad un tratto si vide distintamente una freccia correre ad alta velocità proprio verso i Cole e Nylea, i quali purtroppo, anche con i riflessi più allenati, essendo stati colti di sorpresa non avrebbero potuto evitare facilmente quel dardo, rischiando quindi di ferirsi o l'uno o l'altra. Chiaro che in quel momento la prima cosa che venne spontanea al Capitano fu di frapporsi tra la freccia e il Caporale, così da scongiurare ogni pericolo almeno nei suoi confronti, ma non fu necessario incassare alcun colpo letale o comunque doloroso, poiché il proiettile di materiale sintetico plastificato con punta in metallo venne colpito a sua volta da un atro oggetto dello stesso tipo, ma di legno. Qualcuno era riuscito a colpire una freccia in movimento che viaggiava almeno intorno ai 60 chilometri orari. Ma chi poteva essere tanto bravo?
Non... non è successo niente?!
Tutto sotto controllo. Pericolo scongiurato.
L'uomo abbastanza distante e misterioso portava con sé una faretra vecchio stile e un arco lungo di legno, pregiatissimo. La corda metallica si notava chiaramente essere tirata alla perfezione, luminosa ai raggi del sole. Hunter, non essendo un esperto di quello sport e di quella pratica, poté soltanto immaginare alla lontana il talento di quel tizio, ma Nylea Herbert invece, che di tiro con l'arco sì che se ne intendeva, non avrebbe potuto fare altro che rimanere impressionata enormemente da quell'individuo. Colpire un bersaglio in movimento con velocità intorno ai 60 km orari da una distanza di almeno una dozzina di metri o poco di più. Inoltre, indossava anche un cappuccio, ergo era anche possibile che, con il vento, la vista non fosse neanche ottimale.
... Ci vediamo domani alla competizione, ragazza. Buona giornata.
Dopo aver detto questo, l'uomo si volse e si allontanò tra gli alberi del giardino, scomparendo proprio in concomitanza con l'arrivo dei due arcieri da rinchiudere che per poco non ammazzavano qualcuno. Cole si mise all'istante a litigare con loro e per altro con il secondo ci scapparono pure le botte, beh, le botte, il Capitano gli diede un pugno in testa e l'altro svenne all'istante (alla Bud Spencer), ma quello è un altro discorso. Poco più tardi, i due Sicari si trovavano già al resort, aspettando nella hall che dessero le conferme per le loro camere. Danielle aveva mandato un avviso alla reception per indicare un leggero ritardo di un paio d'ore a fronte di un lavoro non ancora portato a termine. Con un bicchiere di té freddo al limone Cole ed uno di succo di frutta alla pera Nylea, forse era il momento per fare due chiacchiere.
... Stai ancora pensando a quel tipo strano?
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da Nylea » 29/01/2015, 12:27
Le era servito sfogarsi, ed in un certo senso non si era fatta alcun problema a farlo perché sapeva che, a differenza di Venser, Cole conoscesse ormai la prassi: quando Nylea attaccava, lo faceva mordendo e graffiando con rabbia e forza, ma in mezzo a tutto ciò c'era sempre qualche messaggio nascosto che bisognava cogliere; il sarcasmo, l'acidume, la cattiveria nelle sue parole serviva spesso a nascondere il nodo centrale della questione, e solo tanto - ma tanto- allenamento permetteva a chi la ascoltava di arrivarci, lasciando perdere tutto il resto.
E per cos'altro lo dovrei fare scusa? Potevo tentare giusto per una competizione simile, l'unica che poteva interessarti, anche solo alla lontana.
La competizione... già. Peccato che, e questo Nylea era arrivata ad ammetterlo nel corso del tempo, non c'era alcun spirito competitivo dentro di lei; lasciò comunque che Cole le accarezzasse una guancia, le labbra che ancora non si distendevano in un sorriso ma lo sguardo che, perlomeno, sembrava meno acceso di rabbia rispetto a prima. Lo seguì silenziosa in una zona più isolata dal resto del giardino sportivo, e mentre lo faceva la Herbert sapeva, perché anche lei ormai aveva imparato a conoscerlo bene, che adesso la filippica toccava a lui.
Adesso vediamo di intenderci meglio. Chi se ne frega di ciò che è importante per me. Chi se ne frega di ciò che è importante per Danielle. Qui si sta parlando di ciò che frega a te, intesi? Non ho pensato prima a ritirarmi perché so che con te bisogna andare a tentativi. Non sapevo se nel lungo andare ti saresti appassionata, ma ho voluto ugualmente rischiare. Sai perché? Perché con te rischio fin da quando ti ho tirato fuori da quella prigione.
E quante volte si era fatto male, metaforicamente, rischiando con lei... i primi tempi era così selvaggia da non parlargli nemmeno, anelando ad una libertà che, sapeva, nessuno le avrebbe potuto dare, perché i servizi sociali magici le avrebbero rotto i c******i a vita - e probabilmente sarebbero stati ben più che felici di sbatterla di nuovo ad Azkaban.
Non servirà a nulla partecipare a questa competizione per me o per la mia donna. Se non parteciperai per te allora non ti impegnerai come dovuto e quindi non darai il meglio di te stessa. Nyl, tu sei un enigma che cerco di risolvere giorno per giorno da più di un anno, un bellissimo enigma.
Schioccò la lingua sul palato, non volendo mostrare quanto, in fondo, quelle parole le facessero piacere.
Non volevo farti subire una sofferenza gratuita, questo lo sai alla perfezione. Il tuo mondo è il bosco, il silenzio, le gocce di pioggia, i raggi del sole, la rugiada del mattino, lo so, lo so. Ma anche quella piccola parte di te un po' meno selvaggia va alimentata, perché se muore non sarà un bene.
Ne dubito...
Tu forse lo pensi, ma credimi che quando muore una qualsiasi parte di noi, anche la più piccola, è una perdita inestimabile. Da quando sei nella mia vita ti ho sempre spronato ad essere a tuo agio, a comportarti come meglio credi, a vivere come meglio credi. Ma devo anche provare a farti avvicinare ad una realtà differente dalla tua, realtà come queste per esempio. Perché la sfida, il mettersi alla prova, è un fuoco di vita, di emozione, di adrenalina che tu non hai mai provato sulla pelle.
Non disse nulla, notando il suo mostrarsi improvvisamente stanco... quasi incerto su cosa dire e come dirlo.
Io... io... ... io volevo regalarti quelle emozioni che tuo padre non ti ha mai voluto e potuto regalare. Ho pensato che potesse essere una sensazione nuova e piacevole sentirsi incoraggiata e tifata da una figura che ti apprezza, che ti stima, che ti considera la migliore nel campo dove tu eccelli... però potrei anche essermi sbagliato, nessuno è perfetto, figuriamoci io.
Ecco, forse era anche per quello che Nylea aveva imparato a volergli bene: perché Cole non era solo un superiore, un amico, un tutore... era come un padre per lei.
Ad ogni modo, voglio tu sappia che Danielle non viene qui solo per la vacanza. Quando le ho specificato che stavi gareggiando, ha sorriso combattiva e mi ha detto che voleva i posti in prima fila per guardarti. Sì, lo so che la consideri un mondo opposto al tuo, ma lei ti vede come una vincente, come una con gli attributi, ti rispetta profondamente. Tsk, adesso sembra quasi una campagna pro-fidanzata e non voglio scadere nel ridicolo...
Quanto sei idiota, Darksteel. - la solita dolcezza "made in Herbert", ovviamente - Non serve che cerchi di regalarmi emozioni particolari, io le vivo ogni giorno da quando sto con te! Le emozioni da padre di cui tu parli, io le provo ogni mattina quando mi sveglio e mi rendo conto che fai parte della mia vita e che io faccio parte della tua, quindi non c'è bisogno che cerchi d'inventarti chissà cosa!
Sbottò, sbuffando con aria infastidita: stava anche per aggiungere altro, magari anche abbracciarlo... quando delle voci li fecero voltare entrambi; Nylea non capì esattamente come accadde, fatto stava che all'improvviso una freccia comparve a tutta velocità, puntata verso di loro. Non ci sarebbe stato tempo per spostarsi, e chiaramente Cole - figuriamoci se non fosse successo - si mise in mezzo per proteggere Nylea... ma non ce ne fu bisogno: un'altra freccia irruppe nel loro campo visivo, scaraventando via quella che li stava per colpire.
Non... non è successo niente?!
Tutto sotto controllo. Pericolo scongiurato.
La Herbert mosse il capo, assottigliando lo sguardo sulla persona che, evidentemente, aveva salvato loro la vita: aveva un arco bellissimo, una faretra vecchio stampo... ed aveva colpito quella freccia come nulla fosse.
... Ci vediamo domani alla competizione, ragazza. Buona giornata.
... gareggerà anche lui...
Lo osservò scomparire tra gli alberi del giardino, e mentre Cole si preoccupava di discutere - leggasi riempire di botte - coi due pazzi che per poco non li avevano feriti, Nylea rimaneva immobile a fissare il punto dal quale l'uomo misterioso si era allontanato. Quanto successo la fece rimanere in silenzio fino al ritorno nella hall del resort, dove in attesa di Danielle, i due si presero qualcosa - ovviamente di analcolico - da bere.
... Stai ancora pensando a quel tipo strano?
Vuoi dire a quello che mi umilierà senza alcuna riserva durante la gara? - replicò lei, seria e vagamente sarcastica - Ci mancava solo che fosse cieco e scoccasse la freccia coi denti, poi avrebbe fatto l'en plein.
Bevve un lungo e lento sorso di succo, leccandosi il labbro superiore prima di sospirare e voltarsi verso Cole.
Tu prima hai detto che il mettersi alla prova, la sfida... che tutto questo è il fuoco della vita, e che quindi la competizione può aiutarmi a migliorare, ricordi? - attese un cenno d'assenso prima di proseguire - Ma io... non sono competitiva, Cole. Non m'interessa confrontarmi con altre persone, non m'interessa considerare il tiro con l'arco come un gioco, perché per me è una cosa seria, è la mia vita! Quel tizio, quello che ci ha salvato la vita, mi straccerà durante la gara di domani, lo farebbe anche ad occhi chiusi, probabilmente... e non mi va. Non mi va di confrontarmi con qualcuno che è più bravo di me, e non perché non penso di poter perdere... - strinse appena il pugno, arrabbiata con se stessa per essersi lasciata andare a discorsi così patetici, ed al tempo stesso abbassò lo sguardo - So, razionalmente, che esistono arcieri migliori di me: ho solo 20 anni, è chiaro che di esperienza posso essermene fatta fino ad un certo punto, e peraltro tutta da sola... e mi sta bene, lo accetto, è giusto. Ma questa è l'unica cosa che so fare davvero.
Era la sua unica vera qualità, l'unica cosa che davvero la facesse sentire bene, e in cui si sentisse seriamente brava.
Io mi metto alla prova ogni giorno, ad ogni allenamento, ogni volta che tento di migliorare il mio record di bersagli colpiti in 30 minuti... non è abbastanza? Non è una sfida abbastanza ardua? Che senso ha sfidare persone più brave di me, sapendo già che non le batterò? Io non sento la competizione con loro, Cole, perché significherebbe considerare l'arco come un gioco, e non come un'estensione del mio braccio, di me stessa... come invece penso io.
Altra pausa, nella quale terminò anche il proprio succo di frutta.
Io non sono mai stata una persona competitiva: non ho mai avuto bisogno d'esserlo, perché ciò che volevo me lo sono sempre guadagnato in solitudine ed in silenzio; non ho mai dovuto competere per poter cacciare nella foresta, né per avere degli amici, una posizione lavorativa, nemmeno un ragazzo che mi piaceva. - alzò lo sguardo su Darksteel, fissandolo intensamente - Ma è così tanto un male non sentire la competizione con gli altri? È un difetto tanto grave non provare alcuna gioia nel confrontarsi con gli altri per scoprire chi è il migliore, ma volerlo fare solo con se stessi?
Sembrava fragile, ora, forse perché in quei momenti le sembrava di essere sbagliata... non agli occhi degli altri, di cui non le importava nulla, ma a quelli di Cole. E questa era una cosa che non poteva sopportare.
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da Sandyon » 29/01/2015, 19:03
Fu una sensazione molto piacevole per il Capitano dei Sicari ascoltare le parole di Nylea Herbert, così dolce a modo suo. Gli si strinse il cuore nel sapere quanto lei lo considerasse importante nella quotidianità della vita e per certi versi ci mise ancora più rabbia nel picchiare il tizio che aveva interrotto il loro momento perché capitava di rado che si abbracciassero o che avessero atteggiamenti tanto affettuosi. Nonostante quel breve intermezzo, la vera novità della giornata fu farsi salvare la vita da quell'arciere misterioso che aveva dato prova di incredibile abilità, un'abilità che il Darksteel non aveva ancora osservato in nessun altro partecipante, nemmeno tra gli altri quattordici qualificati in Inghilterra assieme al Caporale. Una volta giunti al resort, nel vedere Nylea così tanto pensierosa ed avendo un poco di tempo a disposizione per chiacchierare prima che confermassero loro di potersi dirigere nelle proprie camere, Cole decise di provare a parlare con lei, vedendo se poteva in qualche modo scoprire cosa la stesse turbando così tanto da farla rimanere ancora imbronciata e spenta.
... Stai ancora pensando a quel tipo strano?
Vuoi dire a quello che mi umilierà senza alcuna riserva durante la gara? Ci mancava solo che fosse cieco e scoccasse la freccia coi denti, poi avrebbe fatto l'en plein.
Non credo sia soltanto questo, per quanto di sicuro quel tizio sarà un osso duro. Lo sai che con me puoi parlare liberamente, coraggio.
Tu prima hai detto che il mettersi alla prova, la sfida... che tutto questo è il fuoco della vita, e che quindi la competizione può aiutarmi a migliorare, ricordi?
Lo ricordo eccome.
Ma io... non sono competitiva, Cole. Non m'interessa confrontarmi con altre persone, non m'interessa considerare il tiro con l'arco come un gioco, perché per me è una cosa seria, è la mia vita! Quel tizio, quello che ci ha salvato la vita, mi straccerà durante la gara di domani, lo farebbe anche ad occhi chiusi, probabilmente... e non mi va.
Cosa non ti va, esattamente?
Non mi va di confrontarmi con qualcuno che è più bravo di me, e non perché non penso di poter perdere... So, razionalmente, che esistono arcieri migliori di me: ho solo 20 anni, è chiaro che di esperienza posso essermene fatta fino ad un certo punto, e peraltro tutta da sola... e mi sta bene, lo accetto, è giusto. Ma questa è l'unica cosa che so fare davvero.
Nylea Herbert sapeva fare molto di più che solo tirare con l'arco, peccato che non se ne rendesse conto. Era una eccellente cuoca di selvaggina, quando ballava (seppur da ubriaca) dimostrava di avere una sensualità e una tecnica con il movimento dei fianchi davvero esemplare ed erotica, esponeva ragionamenti precisi e logici e il suo istinto di sopravvivenza era talmente tanto sviluppato da essere quasi vicino a quello evoluto in Cole nel corso di tantissimi anni tra i Sicari del Ministero e a fare la guardia del corpo privata. Ovviamente non replicò, non le fece presente tutto questo perché sapeva quando poter parlare e quando invece lasciarla proseguire a ruota libera. Adesso tra le parole della Herbert non c'era veleno o metafore, era tutto autentico, quindi un tesoro prezioso da cogliere in tutto e per tutto.
Io mi metto alla prova ogni giorno, ad ogni allenamento, ogni volta che tento di migliorare il mio record di bersagli colpiti in 30 minuti... non è abbastanza? Non è una sfida abbastanza ardua? Che senso ha sfidare persone più brave di me, sapendo già che non le batterò? Io non sento la competizione con loro, Cole, perché significherebbe considerare l'arco come un gioco, e non come un'estensione del mio braccio, di me stessa... come invece penso io. Io non sono mai stata una persona competitiva: non ho mai avuto bisogno d'esserlo, perché ciò che volevo me lo sono sempre guadagnato in solitudine ed in silenzio; non ho mai dovuto competere per poter cacciare nella foresta, né per avere degli amici, una posizione lavorativa, nemmeno un ragazzo che mi piaceva. Ma è così tanto un male non sentire la competizione con gli altri? È un difetto tanto grave non provare alcuna gioia nel confrontarsi con gli altri per scoprire chi è il migliore, ma volerlo fare solo con se stessi?
Anche l'uomo di colore terminò il suo drink, consapevole che fosse nuovamente il suo momento per parlare.
... Ricordi quando ci trovavamo in missione nella Foresta Gaorak, lo scorso Dicembre? Quell'orso grizzly di quasi 400 kg fu per te una sfida molto ardua, quando ci attaccò mi parve di vedere nei tuoi occhi una luce sconosciuta. Ecco, quella era la luce della competizione, dello scontro, del combattimento unito alla voglia di primeggiare. Non eri tu contro te stessa, ma eri tu contro l'orso e alla fine vincesti tu, non senza sudare e faticare, ma ce la facesti. Lo so bene che per te gli animali valgono molto più degli uomini, gli animali non stuprano, tanto per dirne una, ma prova a ripensare a quella sensazione, quel desiderio di riuscire a prevalere sulla bestia e trasportalo in questo torneo, per quanto non ci siano orsi a fare da protagonisti. E d'accordo, ci sarà anche quel tizio bravissima e fortissimo, ma in primis non dimentichiamoci che esiste il secondo e terzo posto che sono ugualmente di spicco essendo una competizione internazionale, e poi puoi sempre pensare che in realtà se tratta di una sfida aperta con te stessa, per capire quanto puoi superare i tuoi attuali limiti e, nel frattempo, tra il superamento di un limite e un altro, sbaragli pure qualche avversario! Che te ne pare come idea?
... Quello che pare a me è che non hai scelto il modo giusto per fomentare una vera campionessa, Tesoro. Stai cercando di convincerla a trovare grinta per una sfida da circoletto di quartiere o per una competizione coi controcoglioni? Perché se fosse il secondo caso, spiacente mon capitaine ma non ci siamo proprio...
... Danielle? Ma, non dovevi arrivare tra un'ora?
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da Danielle » 29/01/2015, 21:17
§ Venerdì 19 Agosto 2109 . Giardini Sportivi di Limassol . ore 14.21 §
Mi sta dicendo... che il suo superiore non si è presentato?!
Danielle...
Avvocato Montesquieu, per lei. Si dia il caso che io abbia una vita che mi aspetta fuori dall'ufficio, e che non abbia tempo da perdere con un cafone maleducato come l'Avvocato Dexter.
Aspetti, non le sembra di esag--
Abbiamo concordato questo incontro proprio questa stessa mattina perché è stato il suo superiore a chiedermelo in tutta fretta, ed ora lui pensa di poter fare come gli pare e d'impegnarmi il pomeriggio per nulla? Bene, allora gli dica pure da parte mia, caro il mio Apprendista paraculo...
Non si perm--
Io mi permetto. E può star certo che il suo superiore me la pagherà anche per questo. Buona giornata.
Se n'era andata non scazzata, di più. L'Avvocato Dexter l'aveva costretta ad avvertire Cole e Nylea che avrebbe fatto tardi per un incontro dell'ultimo minuto, ed alla fine aveva anche il coraggio di non presentarsi all'appuntamento da lui stesso richiesto? L'avrebbe rimpianto molto, molto a lungo, questo era sicuro.
Nightmare, io me ne vado. Finisci di riordinare l'archivio e passa pure i casi 474 e 732 ad Edward, mi aveva già detto che se ne sarebbe occupato lui. Ci vediamo.
Si era smaterializzata dal Ministero direttamente a Cipro, dove faceva molto più caldo che a Londra: il Sicario e l'arciera probabilmente si trovavano già nella hall del favoloso Resort che li avrebbe ospitati... E la Montesquieu ne ebbe la conferma quando, varcata la soglia della struttura, sentì la voce del fidanzato che cercava di... non ne era sicura: stava cercando di spronare Nylea?
[...] Che te ne pare come idea?
... Quello che pare a me è che non hai scelto il modo giusto per fomentare una vera campionessa, Tesoro. Stai cercando di convincerla a trovare grinta per una sfida da circoletto di quartiere o per una competizione coi controcoglioni? Perché se fosse il secondo caso, spiacente mon capitain ma non ci siamo proprio...
... Danielle? Ma, non dovevi arrivare tra un'ora?
Lunga storia, ne parliamo dopo. Senti Nylea, non starlo a sentire, okay? - sfoggiò il suo miglior sorriso da stronza, facendole l'occhiolino - Tu sai di essere brava, giusto? E allora dimostralo. Sì, d'accordo, magari ti batteranno ugualmente, magari qualcuno farà meglio di te... ma cazzo, faglielo sudare il primo posto, mettigli del pepe al culo, fallo vivere fino all'ultimo secondo nell'incertezza di non potercela fare! È come quando vai in missione e devi catturare una persona, hai presente quella sorta di adrenalina nel vederla di fronte a te, e sapere che con un solo colpo puoi decidere del suo futuro? Ecco, qui è la stessa cosa!
Si sedette in braccio a Cole, posandogli un veloce bacio sulla guancia per poi focalizzarsi nuovamente su Nylea.
Qui non si tratta nemmeno di essere competitivi, di voler vincere o altro... tu devi avere fame. Devi prendere in mano il tuo arco ogni giorno e pensare che vuoi fare meglio del giorno precedente: se la vedi in questo modo, beh, cazzo, allora sei a posto! Domani scendi sull'erba e dai il meglio di te, come fosse un esercizio di quelli che fai al Ministero, ma semplicemente in un posto diverso dal solito e con una maggiore difficoltà! Sfida te stessa, e approfittane per sfogarti, centrando l'obiettivo ogni volta ed immaginando che sia... qualcuno che ti da' fastidio, hai presente?
Ennesima espressione da bastarda che, di certe cose, la sapeva lunga.
Se vuoi che nessuno ti dia fastidio, se vuoi essere rispettata e lasciata in pace... dimostra quanto vali, è l'unico modo. Se molli ora, agli Auror non interesserà che tu sia arrivata tra i primi quindici in Inghilterra, ti romperanno il cazzo comunque... e dentro di te, una vocina darà loro ragione, perché avrai mollato. E tu non puoi permetterti di mollare Nylea, diavolo, non te lo permetto io perché so quanto vali, ti ho visto all'opera! Fai sudare i tuoi avversari e manda a 'fanculo tutti quando tornerai a casa, consapevole di aver dato il massimo e di non doverti rimproverare niente.
Solo dopo aver finito di parlare si prese una lunga pausa, sospirando soddisfatta e sorridendo più dolcemente a Cole.
Giusto Capitano?
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da Nylea » 29/01/2015, 22:02
... Ricordi quando ci trovavamo in missione nella Foresta Gaorak, lo scorso Dicembre?
Difficile dimenticarselo... - mormorò Nylea, arricciando il naso.
Quell'orso grizzly di quasi 400 kg fu per te una sfida molto ardua, quando ci attaccò mi parve di vedere nei tuoi occhi una luce sconosciuta. Ecco, quella era la luce della competizione, dello scontro, del combattimento unito alla voglia di primeggiare. Non eri tu contro te stessa, ma eri tu contro l'orso e alla fine vincesti tu, non senza sudare e faticare, ma ce la facesti.
Sì, ma...
Lo so bene che per te gli animali valgono molto più degli uomini, gli animali non stuprano, tanto per dirne una, ma prova a ripensare a quella sensazione, quel desiderio di riuscire a prevalere sulla bestia e trasportalo in questo torneo, per quanto non ci siano orsi a fare da protagonisti. E d'accordo, ci sarà anche quel tizio bravissima e fortissimo, ma in primis non dimentichiamoci che esiste il secondo e terzo posto che sono ugualmente di spicco essendo una competizione internazionale, e poi puoi sempre pensare che in realtà se tratta di una sfida aperta con te stessa, per capire quanto puoi superare i tuoi attuali limiti e, nel frattempo, tra il superamento di un limite e un altro, sbaragli pure qualche avversario!
D'accordo, quando eravamo io contro l'orso volevo vincere... ma lo stavo facendo per salvarmi la vita! Come si può paragonare una situazione di pericolo con una competizione che, all'effettiva, non è nient'altro che... un gioco?
Domandò Nylea, con la fronte aggrottata: certo che aveva combattuto contro il grizzly, che altro avrebbe potuto fare? Se non l'avesse fatto sarebbe anche potuta morire, o avrebbe potuto fare del male a Cole... ma in quel caso, in quel contesto, non c'era alcun pericolo: era solo una manifestazione, una gara, per questo non sentiva il desiderio di impegnarsi e di competere per vincere. Però una cosa giusta, Cole l'aveva detta - o meglio, una cosa che la Herbert considerava giusta e che condivideva: poteva sempre considerare il tutto come una gara con se stessa, per capire se fosse possibile superare i propri limiti... questo poteva essere un ottimo punto di vista.
Che te ne pare come idea?
... Quello che pare a me è che non hai scelto il modo giusto per fomentare una vera campionessa, Tesoro. Stai cercando di convincerla a trovare grinta per una sfida da circoletto di quartiere o per una competizione coi controcoglioni? Perché se fosse il secondo caso, spiacente mon capitain ma non ci siamo proprio...
... Danielle? Ma, non dovevi arrivare tra un'ora?
Lunga storia, ne parliamo dopo. Senti Nylea, non starlo a sentire, okay?
Neanche un "ciao" o un "come va", ma forse era anche per questo che la Herbert tollerava la presenza di Danielle nella vita sua e di Cole... in un certo senso, poteva anche definirla simpatica.
Tu sai di essere brava, giusto? E allora dimostralo. Sì, d'accordo, magari ti batteranno ugualmente, magari qualcuno farà meglio di te... ma cazzo, faglielo sudare il primo posto, mettigli del pepe al culo, fallo vivere fino all'ultimo secondo nell'incertezza di non potercela fare! È come quando vai in missione e devi catturare una persona, hai presente quella sorta di adrenalina nel vederla di fronte a te, e sapere che con un solo colpo puoi decidere del suo futuro?
Immagino di sì...
Ecco, qui è la stessa cosa! Qui non si tratta nemmeno di essere competitivi, di voler vincere o altro... tu devi avere fame.
... fame?
Devi prendere in mano il tuo arco ogni giorno e pensare che vuoi fare meglio del giorno precedente: se la vedi in questo modo, beh, cazzo, allora sei a posto! Domani scendi sull'erba e dai il meglio di te, come fosse un esercizio di quelli che fai al Ministero, ma semplicemente in un posto diverso dal solito e con una maggiore difficoltà! Sfida te stessa, e approfittane per sfogarti, centrando l'obiettivo ogni volta ed immaginando che sia... qualcuno che ti da' fastidio, hai presente?
Sì, questo ce l'ho presente di sicuro.
Se vuoi che nessuno ti dia fastidio, se vuoi essere rispettata e lasciata in pace... dimostra quanto vali, è l'unico modo. Se molli ora, agli Auror non interesserà che tu sia arrivata tra i primi quindici in Inghilterra, ti romperanno il cazzo comunque... e dentro di te, una vocina darà loro ragione, perché avrai mollato. E tu non puoi permetterti di mollare Nylea, diavolo, non te lo permetto io perché so quanto vali, ti ho visto all'opera! Fai sudare i tuoi avversari e manda a 'fanculo tutti quando tornerai a casa, consapevole di aver dato il massimo e di non doverti rimproverare niente.
...
Giusto Capitano?
Le sarebbe servito tempo per incamerare entrambi i discorsi, trovarci una logica e capire se potevano essere uno sprono sufficiente per farla gareggiare, il giorno dopo: entrambi comunque avevano sottolineato il fatto di poter scendere sul prato e fingere che quelli fossero semplici esercizi, e forse ciò era la prima ed unica cosa che, ad impatto, Nylea poteva prendere come un buon consiglio. Per tutto il resto le serviva rimanere da sola, e sapeva esattamente dove andare per ottenere ciò di cui necessitava.
Vado a fare una passeggiata, tanto ancora le nostre stanze non sono pronte. Ci vediamo più tardi, e... - lungo respiro - ... grazie, ad entrambi.
Li lasciò soli, un po' perché sapeva che faceva loro piacere godersi la vita fuori dallo stress quotidiano, un po' perché sentiva davvero il bisogno di rimanersene per conto proprio: tornò nel luogo in cui aveva incontrato quell'arciere misterioso, e lì si sedette per terra, immergendosi nella natura che tanto amava e la faceva sentire bene; non appena le stanze fossero state pronte ci si sarebbe potuta chiedere dentro - salvo uscire per cenare con Cole e Danielle - e il giorno dopo... avrebbe deciso che fare con la gara. E con se stessa.
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da Sandyon » 30/01/2015, 23:31
Le parole combinate del Capitano Darksteel e della Contessa di Andorra forse furono abbastanza convincenti per la Herbert, la quale decise di isolarsi un poco per conto proprio in modo da poter riflettere e capire effettivamente cosa fare il giorno dopo, se partecipare o meno. Cole era consapevole che Nylea fosse una ragazza molto difficile da gestire e c'era anche da aspettarsi che alla fine decidesse ugualmente di tornare a casa, ma questo non lo preoccupava. Non le aveva detto una bugia: gli importava più del suo benessere psico-fisico che di una vacanza, quindi la mattina successiva, di buon ora, quando scese di sotto a fare colazione, trovandola già in piedi ed intenta a mangiare, le chiese cosa avesse scelto. L'arciera, pur rimanendo molto distaccata (o magari concentrata), addentò la propria fetta biscottata con il burro e la marmellata, donando all'uomo uno sguardo eloquente, uno sguardo che significava una cosa sola: "Va bene, vediamo un po' come andrà a finire...". Purtroppo però, le fasi iniziali della gara non potevano essere osservate dagli spettatori, i quali avrebbero dovuto aspettare che i vari contendenti arrivassero per lo meno ai quarti di finale. Una bella sfortuna per Cole e Danielle, che comunque all'interno della prima giornata trovarono ugualmente il modo di trascorrere serenamente il tempo tra piscina, massaggi, spuntini in camera e via dicendo... oltre del gran sesso. Ma nel mentre, cosa stava succedendo presso i giardini sportivi di Limassol?
I partecipanti verranno divisi in quattro gruppi da venticinque. Da ogni gruppo usciranno qualificati quindici arcieri che rappresenteranno gli ottavi di finale. La prima sfida della giornata prevede al mattino un normale "Tiro al Bersaglio Fisso", mentre nel pomeriggio "Tiro al Bersaglio Mobile". Come potete vedere ogni centro è formato da diversi anelli, quello più esterno che è azzurro, quello mediano giallo e infine il più piccolo rosso. La classificazione degli atleti verrà calcolata in base ai punti accumulati ed ogni anello ha un quantitativo di punti differente. Il blu conta 50 punti, il giallo conta 70 punti e il rosso 90 punti, questo per quanto riguarda i bersagli fissi. I bersagli mobili invece hanno punteggi maggiori: 100 punti per il blu, 150 punti per il giallo e 200 punti per il rosso. Al termine della giornata si farà il calcolo finale dei punti per ognuno e questo determinerà la prima scrematura! Tutti in posizione seguendo le disposizioni segnate sul tabellone dei gruppi! Buona Fortuna!
Il Fato volle che, nel gruppo di Nylea Herbert, almeno per ora, non capitasse il misterioso arciere, il quale però, osservandola ad un certo punto da lontano, alzò la mano per salutarla facendole anche un sorriso molto particolare. Quel sorriso poteva significare tante cose, ma probabilmente, interpretandolo grazie a quei pochi buoni insegnamenti come Profiler impartiti alla ragazza da Cole, era un augurio di successo nella giornata. Tutti i vari contendenti nel gruppo della Sicaria sembravano molto concentrati, estremamente attenti ad osservare tutti quanti gli altri avversari ed alcuni per altro rispondevano anche male o saltavano per un nonnulla. L'aria era davvero elettrica un po' dappertutto. I bersagli vennero sistemati ad una distanza molto diversa da quella standard proposta nelle eliminatorie nazionali, ben cinque metri più indietro. Molti si lamentarono, reputandola una follia, altri invece prendevano in giro chi si lamentava chiamandoli perdenti. Non appena l'orologio fece scoccare le 11:00 esatte, le frecce iniziarono a volare da una parte all'altra. Il limite di tempo imposto per la prima prova era due ore, mentre per la seconda prova tre; inoltre era previsto anche un limite di frecce: per tutta la mattina centosessanta, mentre per il pomeriggio la metà, ottanta. Giunti alle 18:30, orario della fine totale di quel primo giorno di sfida, il punteggio più alto in assoluto fu quello del ragazzo incappucciato, il quale aveva totalizzato la bellezza di 30250 punti. Invece la selvaggia Nylea Herbert a quanto era arrivata?
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