Limisso

[Nylea]

Ehi ma... Che c***o sta succedendo?!

Sorrise tra sé la Herbert, decisamente soddisfatta e felice del risultato ottenuto: aveva usato l'arco, l'arma che più amava al mondo, e al tempo stesso aveva lanciato un incantesimo che aveva c'entrato l'obiettivo, pietrificando il bastardo che teneva in ostaggio la famiglia; con lo spirito in qualche modo più leggero - e sapeva bene anche il motivo - Nylea scese dall'albero e raggiunse Cole che nel frattempo aveva messo fuori gioco anche il secondo terrorista, legando entrambi e liberando così quei poveri innocenti.
Con maggiore pazienza del solito, la Sicaria accolse i ringraziamenti dello staff e dei clienti del resort, ed approfittò del resto della vacanza per raccontare - solo con lui naturalmente - cos'era avvenuto davvero quella notte, chi fosse il tizio incappucciato e come mai avesse usato un incantesimo contro il bersaglio sulla terrazza del resort.

... Allora ci puoi fare davvero le magie... Ed è fatto con la tua bacchetta...
Ed io che pensavo infatti che avessi usato quella per bloccare il malvivente!

E non ti è parso strano? - ironizzò lei, ma con meno sarcasmo del solito.

... Davvero davvero molto bello e assolutamente incredibile...
Adesso sei ancora più pericolosa di prima e... Ti vedo quasi più "allegra", mi sto forse sbagliando?

Non rispose subito, fingendo di rifletterci su: non aveva segreti con Cole, ma quello degli Elementi nel suo spirito... forse quello era un'informazione troppo profonda ed importante per esporgliela subito, dopo una serie di giornate tanto pesanti; ci sarebbe stato tempo, nel caso, ne era certa.

Beh, sai, l'idea di poter usare, da adesso in poi, sempre e solo l'arco... vale tutta la mia felicità.

Mentì dunque, ma solo in parte, ripromettendosi di dirgli la verità prima o poi, coi suoi tempi chiaramente.
Una volta tornati al quartier generale dei Sicari del Ministero londinese, la Herbert venne festeggiata con applausi, brindisi e quant'altro, compresa una visita a sorpresa che la sorprese, appunto, non poco.

Ci diamo ai festeggiamenti, mh?

Mi sono permesso di autorizzare l'uso di alcolici ma nel limite di un bicchiere per uno.
Lei è al corrente di ciò che è accaduto a Limassol, giusto?

E come non potrei?
Ma non parlo solamente del torneo, ma anche dell'operazione di rapimento sventata da lei Capitano e dal Caporale Herbert.

Il Ministro della Magia in persona era venuto a farle le proprie congratulazioni... un onore immenso, indubbiamente, ma la vera goduria doveva ancora arrivare.

Caporale, c'è qui una persona che avrebbe il piacere di parlare con lei...
ZIPMAN!

S-sì Ministro, eccomi.

Allora?
Non ti volevi congratulare personalmente col Caporale Herbert per il trionfo nel torneo?

Sorrise sotto i baffi, l'anglo-tedesca, osservando la mano che l'odiatissimo Auror le stava tendendo: era colpa sua se Nylea aveva tanto astio contro la loro categoria, perché lui era il primo ad infastidirla e schernirla seppur sempre con una parvenza di finta educazione.

Forza, non faccia la timida, stringa pure la mano all'Auror Zipman.

Le stava davvero dando il permesso di comportarsi alla Herbert-style? Che fosse così o no, in quel modo la Sicaria l'aveva letta, e dunque afferrò la mano di Zipman per stringerla - T/F 25 + 18/d20 + 5 (Bonus) = 48 - con tutta la forza che aveva, rimanendo comunque impassibile esternamente.

AAAAHHH!

Cosa succede Zipman?
Non mi dirà forse che la stretta di una ragazza le ha fatto male?

Eh?
N-no, assolutamente, io allora andrei... Con permesso!

Ghignò semi-malignamente nel vedere l'Auror filarsela, tornando nuovamente seria quando il Ministro le rivolse la parola: era pur sempre del Capo dei Capi che si stava parlando, per quanto lei continuasse a prendere ordini unicamente e solo da Cole.

Cara Nylea... L'impresa di emergenza svolta a Cipro è stata un autentico successo.
Era molto difficile che tu da sola con il Capitano poteste riuscire in una operazione tanto delicata senza aiuti esterni.
Invece per l'ennesima volta hai dato dimostrazione di valore e affidabilità militare, doti che normalmente varrebbero una promozione.
Purtroppo non posso cambiare il regolamento per una singola persona e dunque fino a quando non raggiungerai i 24 anni non potrai essere Sergente, però una cosa potevo farla e l'ho fatta, ovvero rispolverare i vecchi archivi ministeriali che contengono tutte le cariche abolite tra i Sicari nel corso degli anni e farne tornare in vigore una particolare.

Anche lei fissava l'uomo perplessa, perché non capiva a cosa si stesse riferendo: una vecchia carica rispolverata apposta per lei? Ma di cosa poteva trattarsi, visto che di diventar Sergente, considerata la sua giovane età, non se ne parlava?

Caporale Herbert, sono orgoglioso di promuoverla a Primo Caporale Scelto.

Inutile dire che quella carica non l'aveva mai sentita prima, per questo lanciò un'occhiata veloce e perplessa verso Darksteel, almeno per comprendere se lui sapesse di che cosa il Ministro stava parlando.

Sostanzialmente la sua carica rimarrà simile a quella del Caporale, ovvero sarà sempre sotto il Sergente, ma rispetto a tutti gli altri Caporali si troverà un gradino più in alto che dunque dovranno seguire i suoi ordini e quindi si può dire che non appartiene più all'ultima categoria militare dei Sicari. Altro vantaggio da non sottovalutare e l'aumento della paga mensile che sale di ben novanta Galeoni.

Mica male novanta galeoni in più, soprattutto considerando che Cole non le faceva pagare praticamente nulla a casa - dato che la carne la procurava lei cacciando.

Le verrà consegnato un distintivo speciale che differisce da quello del Caporale Semplice e potrà accedere a tutti i privilegi che normalmente potrebbe ottenere solo al Grado di Sergente. Spero che possa ugualmente ritenersi soddisfatto.

... grazie, signor Ministro.

Già solo quelle tre parole sarebbero state una novità - si sperava positiva - per l'uomo, al quale di solito la Herbert non rivolgeva mai parola: gli fece un micro-sorriso mentre lui si allontanava, e sentì un moto d'affetto per Cole nel notare i suoi occhi lucidi.
Si era di nuovo emozionato, allora perché non fargli prendere un colpo vero e proprio?

E così sono arrivata terza in una gara europea, ho sventato un rapimento... ed ora sono Primo Caporale Scelto. - attimo di pausa dopo aver pronunciato quelle parole con aria seria, imperturbabile, gelida come al solito. Già, peccato che poi un sorrisetto le aleggiò sulle labbra, perfetto per accompagnare delle parole scioccanti - ... non mi merito nemmeno un abbraccio da ciascuno di voi, per questo?

Spoiler:

Sandyon

[Sandyon]

... grazie, signor Ministro.

Quelle parole furono capaci di lasciare senza fiato tutti i Sicari ancor più della presenza del Ministro stesso.
Il piccolo sorriso nato sul volto dell'arciera rappresentava una sorta di miraggio al quale era piuttosto difficile credere.
Anche Cole, più abituato degli altri alle piccolissime e rarissime dimostrazioni spontanee della ragazza, non seppe esattamente cosa pensare.
Era davvero possibile che una nuova arma potesse donarle tutto quel buon umore in più? No, gli stava nascondendo qualcosa.

E così sono arrivata terza in una gara europea, ho sventato un rapimento... ed ora sono Primo Caporale Scelto.

È esatto Nyl, ma... che hai?
C'è forse qualcosa che non va?

... non mi merito nemmeno un abbraccio da ciascuno di voi, per questo?

EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!
EH?!

Il primo fra tutti ad avvicinarsi a lei e darle ciò che aveva richiesto fu il Tenente Laghoon, forse approfittando dell'iniziale sconcerto globale.
A dire il vero anche negli occhi del ragazzo si poteva notare una netta nota di stupore, ma evidentemente non si era voluto lasciar sfuggire l'occasione di essere il primo. A poco a poco, tutti quanti i colleghi militari a turno le diedero un forte abbraccio, chi ancora perplesso, chi invece convincendosi che evidentemente quello era l'effetto della vittoria e della promozione e che forse il giorno dopo la Herbert sarebbe tornata "normale". Il Capitano invece, leggeva nello sguardo della sua Nyl qualcosa di molto diverso dal solito. Le iridi chiare apparivano più vive, meno opache del solito, come se su un vetro appannato avessero passato del detersivo e una pezza di stoffa pulita. Non era quello il momento per chiedere spiegazioni, era consapevole che quella giornata doveva essere totalmente di festa per il nuovo Primo Caporale Scelto, senza considerare che se lei in primis non gli aveva parlato, valeva a significare che non si sentiva pronta, quindi pazientemente il Sicario avrebbe atteso che fosse lei a individuare l'istante più propizio per metterlo al corrente della verità. Con dolcezza e immenso affetto, fu l'ultimo a stringerla forte, ancora più commosso, ancora più fiero, ancora più contento di avere quella selvaggia sboccata nella sua vita.

FINE NARRAZIONE

Valutazione Generale:

Il comparto descrittivo in ogni azione è stato curato significativamente.
Emozioni, com anche gesti e parole dosate nella quantità giusta per rendere le azioni corpose ma piacevoli alla lettura.
Ti sei adattata bene alle situazioni, alle variazioni della trama e alle novità inserite nel BG del tuo personaggio.
La modifica emotiva data dagli elementi è stata mostrata correttamente, per quanto mi riservo di osservare le tue giocate future.
Non essendoci state delle vere e proprie prove di abilità al fine del raggiungimento di uno scopo maggiore ma trattatasi di una semplice competizione con un piccolo extra da Sicaria sul finale, non posso conferirti un grosso quantitativo di PX, ma credo che tra i regali ricevuti e la nuova carica mi farò abbastanza perdonare. Se così non dovesse essere, libera pure di prendertela con Zipman.

Punti Esperienza Ottenuti: 30

Punti Extra per Velocità di Risposta: 10

Punti Totali Ricevuti: 40

Oggetto Speciale Ottenuto: Arco Magico

[Gérôme]

Istituto Ravnick per la Ricerca MagiArcheologica e Scientifica
Limassol - Isola di Cipro
Giardini Interni
06 - 05 - 2112
Ore 21:00

Io sono sicura che faranno dei tagli!
Licenziamenti nell'aria!

Professoressa McGrady la prego, si calmi.
I Fratelli Ravnick non hanno dato nessun annuncio del genere...

Questo non significa nulla!
Hanno bisogno di fondi, devono spendere per il nuovo Laboratorio, sicuramente andranno a ridurre il denaro disponibile per questa struttura!
Io dei figli sapete?! Devo mantenerli!

Il gruppetto di docenti dell'Istituto osservava la professoressa di Antiche Scritture con aria un po' perplessa.
Quella donna andava facilmente in crisi d'ansia e spesso e volentieri nessuno dei colleghi sapeva esattamente come prenderla, a parte a legnate.

Va bene, va bene, domani cercherò di contattare il dottor Ravnick e gli chiederò direttamente se ci siano o meno tagli in previsione.

Quale dei due?

Jasper, è lui che si occupa della sezione amministrativa.

La ringrazio Vice Direttore, lei non sa che grosso favore sta facendo alla sottoscritta!

E a tutti, in realtà...

Ha detto qualcosa, professor Lamarck?

Chi?
Io?
No no, assolutamente, chi ha parlato?!

Finalmente quella strana riunione straordinaria del corpo docente venne sciolta e Gérôme poté riprendere la propria passeggiata per i giardini in santa pace.
Si sedette su una panchina vuota, in silenzio e con una lieve punta di nervosismo sul volto. Dalla tasca della camicia estrasse un foglio, un foglio cruciale, un foglio decisivo.

CERCASI VOCAL COACH CON ESPERIENZA PER IMPIEGO IMMEDIATO

PRESENTARSI IN DATA 16/05/2112 E COMUNICARE IL PROPRIO NOMINATIVO ASSIEME AD UN CURRICULUM VALIDO E AGGIORNATO

ASTENERSI PERDITEMPO O INSEGNANTI CON MENO DI 10 ANNI DI ESPERIENZA

Lui dieci anni li compiva esattamente quell'anno, una vera botta di fortuna, ma era una botta di fortuna che gli metteva una fortissima pressione addosso.
Sapeva che quella era la sua occasione, sia per riprendere a vivere assieme alla musica, sia di rivedere lei, Ariel Jiménez, la sua cotta della Cyprus.

Nemmeno si ricorderà di me, sicuramente...

Disse tra sé, piuttosto obiettivo, perché alla fine nel corso dell'unico anno scolastico che li aveva visti conoscersi, avranno scambiato parola sì e no sei volte.
Lui da allora non l'avrebbe mai più dimenticata, ma lei era fin troppo impegnata a fissare da lontano Vergil Cartwright per accorgersi della sua esistenza.

Che faccio, partecipo allora?
Non dovrei preoccuparmi troppo, ho le carte in regola per farcela... Non è così assurdo già vedersi assunti... Ma non è solo questo...

No, non era solo quello: era preoccupato di rivederla, di ricascarci completamente e poi ritrovarsi come uno stupido a rincorrere una persona senza risultati.
Zephyr gli aveva assicurato che con Vergil la storia non era andata in porto e che adesso fosse sola, ma se stesse ugualmente frequentando qualcun altro in segreto?

Le persone famose o quasi famose lo fanno: tengono la vita privata fuori da quella di spettacolo...

Paranoie, troppe paranoie, forse stava seriamente esagerando, in fondo erano trascorsi anni, parecchi anni, talmente tanti che forse nel rivederla non avrebbe provato più nulla.
In parte cercava di convincere se stesso ed in parte provava ad essere forte e razionale, complice anche il Ghiaccio nel suo spirito che lo aiutava a darsi una scrollata.
Mentre quindi rimetteva al proprio posto il foglietto della casa discografica, Gérôme sentì distintamente dei passi provenire dal vialetto alberato, quindi spostò la propria attenzione da quella parte.
Una studentessa del primo anno stava percorrendo la strada verso la zona dei dormitori, forse aveva da poco finito di ripassare con un gruppo o di mangiare in mensa.

Buonasera signorina Randall!

La salutò cordiale e gentile, mettendosi subito in piedi ed avvicinandosi a lei sorridente, parlando con quella voce che, senza volerlo, ammaliava ogni esemplare di sesso femminile.
Da quando possedeva quella dote le litigate con le colleghe donne si erano ridotte di tanto e quello era un bene, ma in compenso erano aumentate le visite di straforo nella sua stanza in desabillè sia di studentesse che di professoresse e quello non era per nulla un bene, visto che per etica professionale non poteva farsi né l'une, né l'altre. E dire che ad esempio con una come Victoria se la sarebbe fatta volentieri una scappatella. Gran bella ragazza, senza ombra di dubbio, ma il lavoro era lavoro e quindi, per quanto potenzialmente eccitante, era meglio che rimanesse una fantasia astrusa.

Tutto bene?
Piaciuta la lezione di oggi?

[Victoria]

• Istituto Ravnick per la Ricerca MagiArcheologica e Scientifica _ Limassol (Isola di Cipro) _ Martedì _ Maggio, 6 _ 2112 _ ore 21.03 •

Allora io vado, ci vediamo domattina!

D'accordo!
Ah Vicky, se per caso arrivassi prima tu in classe...

Ti tengo il posto accanto al mio, tranquilla.

Oh, grazie!
E ti prometto che se a pranzo ricevo una fetta di pizza migliore della tua, faremo a cambio!

... ora sì che sono ancora più invogliata a tenerti il posto... -sorriso ironico sulle labbra- A domani!

Scuotendo il capo mentre rideva, Victoria Randall diede le spalle alla collega studentessa -Laurel Palmer- e si avviò verso la zona est dei dormitori, nella quale si trovava la sua stanza: c'erano dormitori per tutto il campus, in ognuno dei quattro punti cardinali, e visto che l'aula della professoressa McGrady, la loro prima lezione l'indomani, si trovava più vicina alla parte est del campus, toccava all'ex Draghessa tenere il posto per sé e l'amica Laurel, che invece era stanziata nella zona sud.
Non che le dispiacesse, comunque, tenere il posto agli altri, visto che era una persona puntuale e arrivava sempre in classe con almeno cinque/dieci minuti d'anticipo: i primi giorni di permanenza lì, nell'istituto, aveva temuto fortemente di non riuscire ad inserirsi, o peggio, di capire che quella non fosse affatto la sua strada... ma poi le si era come aperto un mondo; aveva scoperto di appassionarsi alle materie, di trovarle non solo facili, ma anche semplici da studiare e memorizzare, si era pure fatta dei nuovi amici!
Certo, sull'ultima parte era meglio non dire nulla ad Axell per non rischiare di -parole sue- ritrovarselo come infiltrato tra gli studenti per lussare una spalla a chiunque facesse troppo il simpaticone... era arrivato persino a proporle Bertha come guardia del corpo e ad accarezzare l'idea di tenerla d'occhio con le microspie per maggiore sicurezza! E se qualcuno avesse affermato che fosse un semplice modo di dire, un gioco scherzoso, insomma... non lo conosceva per nulla.
Le mancava il suo gigante sexy, con tutto che si erano visti nel weekend ed era appena martedì: non poteva farci nulla, quando stavano insieme avrebbe voluto fermare il tempo e non andarsene più da casa sua, dal suo letto, dalle sue braccia; sospirò, sorridendo tra sé, innamorata e triste per quella lontananza che però era propedeutica al suo futuro lavoro, ravviandosi poi i capelli ed accelerando il passo, o continuando a pensare al Cartwright sarebbe arrivata nei dormitori la mattina dopo.

Buonasera signorina Randall!

Sobbalzò quando sentì la voce del professor Gérôme Lamarck, non tanto perché stesse facendo qualcosa di male o perché non fosse abituata ad incrociare un docente fuori dall'aula -non era più ad Hogwarts e si vedeva, alcuni dei suoi compagni a certi professori davano persino del "tu"- ma perché era la voce: nessuna femmina del campus riusciva a spiegarsi perché il docente di MacroBiologia Storica fosse così ammaliante, perché la sua voce risultasse tanto avvolgente, ma era così; persino Victoria, con tutto che amava immensamente Axell, si sentiva sempre un po' su di giri quando Gérôme le rivolgeva la parola... come in quel caso.

Buonasera... professore!

Tutto bene?

Oh sì!
Ho finito da poco di cenare e stavo tornando in dormitorio... -confermò la Randall, con un sorriso timido ed un po' imbarazzato, l'atteggiamento standard di ogni studentessa che parlava con lui.

Piaciuta la lezione di oggi?

Moltissimo, ma credo che le sue lezioni mi piacciano sempre tutte, quindi non faccio molto testo! -esclamò lei sorridendo e spostandosi i capelli dietro l'orecchio- Ad essere onesta non credevo che mi sarei appassionata tanto alla MacroBiologia Storica... o alla maggior parte delle materie insegnate qui!

Aveva intrapreso quel percorso per sua madre, ma alla fine era riuscito a farlo proprio e di questo era orgogliosa, fiera e felice.

Professore, non so se io sia nella posizione per chiederlo, ma... è vero quello che si sente in giro?
Che ci saranno dei tagli al personale e alle strutture in generale a causa di un incidente ai Laboratori Ravnick?

[Gérôme]

Buonasera... professore!

Tutto bene?

Oh sì!
Ho finito da poco di cenare e stavo tornando in dormitorio...

A dire il vero lui non aveva ancora messo niente nello stomaco a causa dell'incontro clandestino del corpo docenti e avrebbe dovuto rimediare presto.
Doveva solamente capire se optare per qualcosa di veloce ai distributori automagici oppure prepararsi qualcosa di effettivamente cucinato nella propria stanza.

Piaciuta la lezione di oggi?

Moltissimo, ma credo che le sue lezioni mi piacciano sempre tutte, quindi non faccio molto testo!

Arriveranno anche le lezioni noiose, te lo assicuro.
Devi solo avere un po' di pazienza!

Una promessa simile ad una minaccia scherzosa, quella del docente, per via di una esperienza fatta sul campo già da qualche mese con i vari studenti dell'Istituto.
Essendo una Scuola preparatoria scientifica aveva anche argomenti meno interessanti, ma andavano affrontati tutti per potersi poi reputare dei veri e propri elementi competenti.

Ad essere onesta non credevo che mi sarei appassionata tanto alla MacroBiologia Storica... o alla maggior parte delle materie insegnate qui!

Parti avvantaggiata su molti altri tuoi colleghi che invece vogliono studiare solo determinati corsi, tralasciando gli altri.
È una bella fregatura che siano tutti obbligatori ma è importante l'apprendimento del mio, altrimenti l'anno prossimo con la MicroBiologia Storica sarete nei guai!

Il suo era uno dei pochissimi corsi completamente propedeutici a quelli successivi, determinante al fine di ottenere il diploma, per quello era così contento di quel posto.
Le sue lezioni venivano ascoltate con interesse e quel lavoro dava un senso a tutto il suo percorso scientifico svolto negli anni precedenti.

Professore, non so se io sia nella posizione per chiederlo, ma... è vero quello che si sente in giro?

Mh, di cosa parli, Victoria?
Quali voci?

Che ci saranno dei tagli al personale e alle strutture in generale a causa di un incidente ai Laboratori Ravnick?

Aaaaahhhh... Quelle voci!

Sorrise morbide, annuendo a conferma del fatto che sì, era a conoscenza anche lui di quelle dicerie, anzi, sentirle urlare dalla collega McGrady non significava semplice "conoscenza".
Quelle chiacchiere viaggiavano in lungo e in largo nell'Istituto da almeno quattro settimane, complice anche il silenzio da parte dei direttori responsabili, ovvero i fratelli Ravnick.

Bisognerebbe cercare di stare tutti un po' più tranquilli.
L'Istituto non chiuderà, se è quello che mi stai chiedendo... E non rischia di subire delle forti riduzioni in termini di qualità d'insegnamento.
I direttori hanno sempre dimostrato di voler mettere al primo posto il progresso e le menti in evoluzioni e queste menti siete tutti voi.
Fino a quando non ci saranno comunicazioni, credo che la cosa migliore sia non farsi prendere dal panico e continuare a studiare e continuare il proprio percorso.

Avendo il Ghiaccio dentro, era ovvio che fosse un tipo particolarmente capace di badare alle proprie emozioni o comunque ad avere il giusto autocontrollo.
A prescindere però, credeva ciecamente nelle proprie parole, era certo che due Gildati non avrebbero mai fatto una cosa simile, ma una tale verità alla Randall non poteva essere esposta.

... Parliamo di cose più allegre e serene, che ne dici?
Sei rimasto sorpresa del nuovo battesimo dell'Aula Magna col nome di tua madre?
La conobbi durante uno stage di MagiArcheologia in Lituania: donna eccezionale, energica e piena di risorse.
Pensi che avresti seguito ugualmente questa strada senza il suo esempio?

Domanda molto difficile quella, doveva ammetterlo, ma era abbastanza curioso, in quanto la Randall possedeva una testa molto sviluppata e doti di assimilazione fuori dal comune.
Secondo il suo criterio, ella aveva fatto la scelta migliore nel dedicarsi al settore scientifico, ma non era detto che per lei fosse lo stesso, magari da piccolina aveva aspirazioni differenti.

[Victoria]

Piaciuta la lezione di oggi?

Moltissimo, ma credo che le sue lezioni mi piacciano sempre tutte, quindi non faccio molto testo!

Arriveranno anche le lezioni noiose, te lo assicuro.
Devi solo avere un po' di pazienza!

Non dica così! -scherzò lei a sua volta, scuotendo il capo con aria addolorata ed affranta, per scherzo ovviamente- Giuro che se qualcuno, prima di conoscerla, mi avesse detto che avrei trovato la sua materia interessante... probabilmente gli avrei dato del pazzo!

Fu molto onesta in tal senso, ma probabilmente lo sapeva anche Gérôme che all'apparenza la MacroBiologia Storica non sembrasse esattamente l'argomento più interessante del mondo... e magari, spiegata da un altro, avrebbe fatto pure addormentare: ma come si faceva a dormire quando la voce del professore Lamarck era così soave, così avvolgente, così... perfetta?

Ad essere onesta non credevo che mi sarei appassionata tanto alla MacroBiologia Storica... o alla maggior parte delle materie insegnate qui!

Parti avvantaggiata su molti altri tuoi colleghi che invece vogliono studiare solo determinati corsi, tralasciando gli altri.
È una bella fregatura che siano tutti obbligatori ma è importante l'apprendimento del mio, altrimenti l'anno prossimo con la MicroBiologia Storica sarete nei guai!

Io credo che siano tutte materie importanti, altrimenti semplicemente non verrebbero insegnate, non pensa?
E poi non si può pensare di poter svolgere bene un lavoro delicato come quello senza studiare, altrimenti saremmo tutti MagiArcheologi in un lampo!

Esclamò Victoria, che certi argomenti li prendeva molto sul serio: era importante studiare ed apprendere il più possibile, per quanto a volte risultasse noioso, altrimenti non sarebbero mai stati dei professionisti capaci e competenti nel loro settore, e la Randall, per esempio, voleva far sì che sua madre, ovunque si trovasse, fosse fiera di lei.

Professore, non so se io sia nella posizione per chiederlo, ma... è vero quello che si sente in giro?

Mh, di cosa parli, Victoria?
Quali voci?

Che ci saranno dei tagli al personale e alle strutture in generale a causa di un incidente ai Laboratori Ravnick?

Aaaaahhhh... Quelle voci!

Eh sì, proprio quelle!

Bisognerebbe cercare di stare tutti un po' più tranquilli.
L'Istituto non chiuderà, se è quello che mi stai chiedendo...

Ammetto che il dubbio mi fosse venuto!

E non rischia di subire delle forti riduzioni in termini di qualità d'insegnamento.
I direttori hanno sempre dimostrato di voler mettere al primo posto il progresso e le menti in evoluzioni e queste menti siete tutti voi.
Fino a quando non ci saranno comunicazioni, credo che la cosa migliore sia non farsi prendere dal panico e continuare a studiare e continuare il proprio percorso.

Ora che me l'ha confermato mi sento più tranquilla...
Nemmeno a me i fratelli Ravnick hanno mai dato l'impressione di voler risparmiare sulla qualità, ma sa com'è, si sentono tante di quelle dicerie in giro!

Sorrise, più sollevata e tranquilla, con un sospiro di velata leggerezza: non che quello fosse l'unico Istituto MagiArcheologico del mondo, però insomma, ci si trovava bene e non aveva voglia di doversene cercare un altro chissà dove! E poi, chi altro le avrebbe mai fatto un'offerta tanto vantaggiosa come quella che, all'epoca, spinse la Randall ad accordarsi coi due fratelli per un reciproco vantaggio?

... Parliamo di cose più allegre e serene, che ne dici?

Molto volentieri!

Sei rimasto sorpresa del nuovo battesimo dell'Aula Magna col nome di tua madre?

Un po' sì, ma più vado avanti e più mi rendo conto che non ne ho motivo... -rispose lei, sorridendo con dolcezza al ricordo di Melanie- Mia madre era una fuoriclasse nel suo lavoro, stimata ed apprezzata da tutti... mi dispiace solo che me ne stia accorgendo solo adesso che non c'è più, ma col senno di poi vivremmo tutti molto meglio, no?
Lei ha mai avuto modo di incontrarla di persona?

La conobbi durante uno stage di MagiArcheologia in Lituania: donna eccezionale, energica e piena di risorse.
Pensi che avresti seguito ugualmente questa strada senza il suo esempio?

È una domanda a cui, lo ammetto, non sono in grado di rispondere: forse sì, alla fine avrei comunque raggiunto questo punto perché potremmo dire che sia il mio destino, o forse se non ci fosse stata lei non l'avrei mai preso in considerazione... -ci pensò su qualche istante, poi alzò le spalle con un cenno del capo- D'altronde non si può vivere di "se", giusto? Ci sono così tante variabili, nella nostra vita, che non possiamo certo calcolarle tutte!
Lei, per esempio... ha sempre voluto insegnare MacroBiologia Storica? O c'è stato un evento nella sua vita che l'ha spinta in tal senso?
Se posso chiedere, naturalmente!

[Gérôme]

Ora che me l'ha confermato mi sento più tranquilla...
Nemmeno a me i fratelli Ravnick hanno mai dato l'impressione di voler risparmiare sulla qualità, ma sa com'è, si sentono tante di quelle dicerie in giro!

Stanno affrontando un momento davvero difficile, è comprensibile che per ora non abbiano tempo per parlare.
Se per adesso non ci sono stati disservizi o tagli, credo che la cosa migliore sia non pressarli o infastidirli, ma tanto questo è solo il mio parere...

Perché invece la professoressa McGrady col cavolo che avrebbe ascoltato. Ormai era andata in paranoia e a causa delle sue nervose sfuriate il Vice Preside aveva dovuto accettare di comunicare in tempi ristretti con Jasper Yuan Ravnick e chiedere conferme o smentite su quelle voce che, per l'Acuan Borea probabilmente erano soltanto delle grandissime montature nate dal panico generale. Meglio non pensare alle capocciate che avrebbe voluto dare alla collega e concentrarsi invece sulla chiacchiera con Victoria, persona sicuramente più piacevole e più propensa al dialogo piuttosto che alle sfuriate. Ella era poi la figlia di una donna eccezionale ormai non più in vita, donna che il Lamarck aveva avuto il piacere di conoscere ed ammirare.

Pensi che avresti seguito ugualmente questa strada senza il suo esempio?

È una domanda a cui, lo ammetto, non sono in grado di rispondere: forse sì, alla fine avrei comunque raggiunto questo punto perché potremmo dire che sia il mio destino, o forse se non ci fosse stata lei non l'avrei mai preso in considerazione... D'altronde non si può vivere di "se", giusto? Ci sono così tante variabili, nella nostra vita, che non possiamo certo calcolarle tutte!

C'è sempre un Equilibrio che governa tutto, Victoria, o per lo meno questo è il mio pensiero.
Noi dobbiamo sempre e solo fare ciò che ci sembra giusto, il resto dobbiamo lasciarlo proprio a questo Equilibrio Universale e Cosmico.
Se ci soffermassimo ogni volta a valutare ogni ipotesi, pensi che ci scoppierebbe la testa, ahahah!

Lei, per esempio... ha sempre voluto insegnare MacroBiologia Storica?
O c'è stato un evento nella sua vita che l'ha spinta in tal senso?
Se posso chiedere, naturalmente!

Certo che puoi chiedere, non preoccuparti.
In realtà la MacroBiologia Storica è solo un piccolo ramo della mia conoscenza scientifica.
Questa era la cattedra libera che mi proposero i Ravnick e questa mi sono trovato ad accettare.
In verità la mia branca principale è la MagiBiologia in generale ed anche la MagiArcheologia in diverse forme e studi specifici.
Diciamo che la mia passione è una sorta di tratto del DNA familiare!
Ricordi la lezione che abbiamo fatto su Jean-Baptiste Lamarck la settimana scorsa, non è vero?
Ecco...

A quel punto era ipotizzabile che la bionda lentamente facesse due più due e raggiungesse la consapevolezza di trovarsi di fronte ad un pronipote parecchio alla lontana proprio del celebre biologo babbano vissuto diversi secoli prima. Gérôme aveva iniziato il percorso proprio per quella sorta di richiamo interiore alla scienza, una sorta di dettaglio rimasto immutato nei suoi geni, trasmesso di padre in figlio, fino a lui.
Era felice di aver fatto quella scelta, non se ne pentiva affatto perché sentiva che quello era il miglior lavoro che potesse trovare assieme a quello dedicato alla musica. Tanto comunque stava lavorando anche per quella, quindi forse, piano piano, la sua vita avrebbe preso la piega perfetta, obiettivo difficile per la maggior parte degli esseri umani ma forse... Forse non per lui, anche se certo, mancava una cosa, in effetti.

Beh sì, giusto, sarebbe tutto perfetto se ci fosse anche...

... una ragazza, in generale, non per forza lei, andiamo!

Se avesse potuto, avrebbe iniziato a dare colpi di fronte contro qualche albero, giusto per togliersi dalla testa la presenza di Ariel Jiménez dai suoi pensieri sia casti che meno casti.
Erano trascorsi anni, la cotta era passata, seriamente, doveva essere passata per forza. La apprezzava tantissimo, aveva scelto di provare a voler lavorare con lei perché aveva sempre creduto nelle sue capacità ma non doveva farsi assolutamente strane idee perché tanto loro due non sarebbero mai stati niente di più. Perché ne era così tanto sicuro? Forse perché se allora la cotta non era stata reciproca significava che probabilmente lui non rappresentava il suo tipo. Certo, affermare una cosa simile dopo averci parlato giusto sei volte e per poco più di cinque minuti forse era un po' da disfattisti, però va beh!

Uff, penso si sia fatto un po' tardi, è meglio che fai ritorno in dormitorio.
Prima di tutto perché tra quaranta minuti chiudi e secondo... Ci manca solo l'ennesima falsa diceria sulla presunta relazione tra la signorina Randall e il docente di MacroBiologia Storica!

Che poi Victoria fosse abbastanza esperta in relazioni clandestine coi professori, quello era tutt'altro discorso.

Buonanotte, ci vediamo domattina, sogni d'oro...

La salutò gentilmente, calcando un po' il tono senza volerlo, sorridendole ed infine riprendendo il proprio percorso verso la zona vicina all'uscita dell'Istituto.
Dopo diversi passi, in lontananza, gli parve di vedere una figura ben più che conosciuta, una figura che però non aveva alcun motivo di trovarsi lì, non con tutti gli impegni che aveva.

Seduto su una panchina con lo sguardo perso nel vuoto, non appena Axell Cartwright vide il docente, si alzò subito in piedi con un sorriso furbo e soddisfatto, andandogli incontro.
Non appena furono abbastanza vicini, il giocatore di Quidditch gli strinse la mano e gli diede una pacca sulla spalla, salutandolo amichevolmente.

Ehi roccia!
Come andiamo?!

Semmai Iceberg...

Sì hai ragione, ma roccia fa più massiccio!
Sei uno dei pochi individui che conosco con i quali mi sento di una stazza quasi normale, ahahah!

Che ci fai qui?
Non dirmi che sei passato solo a farmi un saluto perché non ci credo!

No, in effetti non è per quello.
Ho bisogno di chiederti un favore...

Di improvviso il Cartwright si fece molto serio, abbassando la voce, comportamento che fece preoccupare Gérôme e lo spinse a fare la stessa cosa.

... Certo, sì, va bene, dimmi, di cosa hai bisogno.

Allora... Non ci girerò troppo intorno, è una questione spinosa...

Attimo di suspence, occhi negli occhi, il Lamarck che annuì concentrato.

... Devi assolutamente controllare che nessun farfallone giri attorno alla mia fidanzata!

COSA?!

In un solo secondo crollò ogni possibile serietà nell'espressione di sufficienza del MagiBiologo.

Guarda che non sto scherzando!
La mia ragazza studia qui e di te mi fido, quindi so che potresti tenerla d'occhio senza... dare nell'occhio, eheheh!

Posso sapere almeno chi è?

Oh certo certo, Victoria, si chiama Victoria Randall!

Vi... Victoria?!
Sul serio Victoria è la tua fidanzata?

Perché?
Che c'è di male?

No, nulla... Ottima scelta, quasi mi stava venendo voglia di tentare un approccio illegale!

Ehi... Stai in campana!
Giù le mani dalla mia ragazza, hai tutto il campus a disposizione...
... Però va beh dai, se accetti di farmi questo favore le dico di farsela una scappatella con te, ma solo perché mi fido!

Eh certo, va a comando no?!

Beh... Sì!

Come?!
... Va beh senti, tralasciando questa storia che non voglio approfondire... Per ora...
Mi spieghi cosa dovrei fare? Le dò un'occhiata e quindi?
Se qualcuno ci prova mica posso menarlo!

Ma no, non serve, basta che lo riferisci a me, mi dai nome e cognome del tizio e poi me ne occupo io.

Axell... Vuoi forse decimarmi l'istituto?

Se dovesse servire...

Lo sai che sei veramente assurdo?
La tua fidanzata sa allontanare benissimo da sola i pretendenti, credimi...

Vuoi dire che qualcuno ci ha già provato?
Maledetti!

Beh, sta qua da qualche mese e se ci ho messo un po' gli occhi addosso anche io, vuol dire che merita... Ed in effetti merita!

... Dannazione, mi sarei dovuto muovere prima...

Axell, fidati, se la caverà perfettamente.
Al massimo posso prometterti che se la vedessi corrispondere qualche approccio, allora te lo farò presente.

Ecco, almeno questo concedimelo, ma tanto non avverrà!
Perfetto, ti sei meritato la ricompensa, aspettatela in camera uno di questi giorni!

Farò finta di non aver sentito...

A proposito, che combini di questi tempi?
Non ti ho visto più al Club dei Duellanti.

Voglio propormi come Vocal Coach di Ariel Jiménez!

Ariel... Jiménez...
... Aspetta, ma è la tettona con cui stava mio cugino!
Niente male, ottimo partito, te l'appoggio!

Ma... Quindi Vergil c'è stato alla fine?
Non immaginavo... E come mai è finita?
A proposito, grazie del tuo benestare, ora mi sento meglio!

Palesemente sarcastico.

È finita perché lui non si è innamorato di lei, quindi hanno chiuso, poi lui si è messo con la mia attuale fidanzata ed io intanto stavo con la attuale sua!

... Non ti sto seguendo.

Storia lunga, lascia perdere!
Beh adesso sarà meglio che vada, domattina ho gli allenamenti.
Stammi bene carissimo e mi raccomando, ricordati il favore!
Conto su di te!

Sì... Sì... Ciao Axell!
... Che testa matta...

Pensò tra sé mentre lo vedeva andare via tutto tranquillo e ringalluzzito dall'accordo firmato con l'amico.
Con un sospiro ed un nuovo compito top secret (e manco tanto alla fine, perché si sperava che Axell lo confessasse alla fidanzata al più presto) quindi, Gérôme si diresse verso il proprio dormitorio, intenzionato a fare un bel riposo. L'indomani sarebbe passato alla "Kusanagi Records" in Giappone per chiedere un enorme favore ad una persona che probabilmente avrebbe mostrato più comprensione e collaborazione della zia.
Ce l'avrebbe fatta a diventare Vocal Coach della colombiana? Solo l'Equilibrio conosceva la risposta.

USCITA PER GÉRÔME

[Victoria]

Pensi che avresti seguito ugualmente questa strada senza il suo esempio?

È una domanda a cui, lo ammetto, non sono in grado di rispondere: forse sì, alla fine avrei comunque raggiunto questo punto perché potremmo dire che sia il mio destino, o forse se non ci fosse stata lei non l'avrei mai preso in considerazione... D'altronde non si può vivere di "se", giusto? Ci sono così tante variabili, nella nostra vita, che non possiamo certo calcolarle tutte!

C'è sempre un Equilibrio che governa tutto, Victoria, o per lo meno questo è il mio pensiero.
Noi dobbiamo sempre e solo fare ciò che ci sembra giusto, il resto dobbiamo lasciarlo proprio a questo Equilibrio Universale e Cosmico.
Se ci soffermassimo ogni volta a valutare ogni ipotesi, pensi che ci scoppierebbe la testa, ahahah!

Un Equilibrio, dice?
Come una forza superiore che governa il mondo e fa sì che il bene sia controbilanciato dal male, e viceversa? Che da' e che riceve?
Uhm... non ci avevo mai pensato, ma credo sia confortante l'idea che possa esistere per davvero!

Allora c'era un motivo superiore se Melanie era morta? Forse, con la sua dipartita, aveva controbilanciato qualcos'altro? Poteva essere morta per permettere a Victoria di seguire le sue orme, essendo destinata a farlo? E ciò che le era successo con Mordenkainen poteva essere tutto un piano superiore per chissà quale fine sconosciuto? Okay, doveva smetterla di pensarci, o le sarebbe venuto un gran mal di testa!

Lei, per esempio... ha sempre voluto insegnare MacroBiologia Storica?
O c'è stato un evento nella sua vita che l'ha spinta in tal senso?
Se posso chiedere, naturalmente!

Certo che puoi chiedere, non preoccuparti.
In realtà la MacroBiologia Storica è solo un piccolo ramo della mia conoscenza scientifica.
Questa era la cattedra libera che mi proposero i Ravnick e questa mi sono trovato ad accettare.
In verità la mia branca principale è la MagiBiologia in generale ed anche la MagiArcheologia in diverse forme e studi specifici.
Diciamo che la mia passione è una sorta di tratto del DNA familiare!

In che senso?

Ricordi la lezione che abbiamo fatto su Jean-Baptiste Lamarck la settimana scorsa, non è vero?
Ecco...

Noooo, non mi dica che lei è un suo discendente, ma che forza!

Esclamò la Randall con un'espressione sorpresa ma sorridente: certo che era proprio forte quel docente, e non solo perché la sua voce fosse in grado di risvegliare i sensi più intimi di lei e di tutte le altre studentesse del campo... colleghe insegnanti comprese!

Uff, penso si sia fatto un po' tardi, è meglio che fai ritorno in dormitorio.
Prima di tutto perché tra quaranta minuti chiudi e secondo... Ci manca solo l'ennesima falsa diceria sulla presunta relazione tra la signorina Randall e il docente di MacroBiologia Storica!

L'ennesima? Perché, ne girano già?! -domandò appena più preoccupata ed infastidita, perché il pensiero che qualcuno mettesse in giro che tra lei e Gérôme ci fosse qualcosa la mandava ai matti- Giuro che se mai beccassi il colpevole, io... anzi, è meglio che lei non lo sappia, professore!

Scosse il capo, cercando di darsi una calmata e ripromettendosi di chiedere all'amica Laurel maggiori informazioni l'indomani, per capire se davvero qualcuno stesse seminando certe voci oppure no: poteva sembrare paranoica, ma ci teneva a certe cose, allo studio e al mantenere comunque una certa reputazione; non voleva diventare quella che prendeva buoni voti perché se la faceva col docente, non l'avrebbe mai permesso, a costo di picchiare qualsiasi studente del campus... o al massimo farlo picchiare del fidanzato!

Buonanotte, ci vediamo domattina, sogni d'oro...

Buonanotte anche a lei, professore...
A domani!

Lo salutò con un sorriso ed un cenno del capo, oltrepassandolo per poi proseguire oltre, fino alla propria stanza: se avesse saputo che Axell era passato da lì senza salutarla, Victoria avrebbe voluto picchiarlo... e se avesse saputo il motivo per cui era passato, allora avrebbe voluto baciarlo.
Forse il professor Lamarck aveva ragione: c'era davvero un Equilibrio in tutto!

Fine

[Hyenn]

16 Settembre 2112
Ore 10:39
Aula Docenti dell'Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick
Limassol
Isola di Cipro

Guardava fuori dalla finestra con aria un po' persa, una delle poche volte nelle quali i suoi occhi non trasmettevano indignazione o inquietudine.
Da qualche tempo i suoi tratti si erano ammorbiditi, forse anche grazie alla presenza di Nayru nella sua vita, una Nayru finalmente pronta a ricambiare i suoi sentimenti.
Ma la questione era diversa, non era solo questo che lo rendeva meno aggressivo, a tratti, più spento e meno propenso a sorridere, anche con lei.
Il suo pensiero inevitabilmente volava verso Charlotte Shepard, la ragazza tornata alla propria vita completamente ignara di ciò che aveva rappresentato, ignara di aver prestato a lungo il suo corpo.
Hyenn le aveva fatto dimenticare ogni cosa, lui compreso, un dettaglio che credeva col tempo gli risultasse sempre meno importante, ma non era così, ancora gli doleva.
Perché mai interessarsi di una umana, una strega qualunque, quando aveva la Dea della Saggezza finalmente devota al suo cuore e lui devoto a lei in tutto e per tutto?

Perché una parte di Nayru è rimasta in te, ne sono più che sicuro.



Quando l'aveva incontrata per caso nel corso di una delle sue ultime ronde al San Mungo (oramai faceva parte del corpo di Vigilanza dell'Istituto, per ovvi motivi), se ne era accorto.
Charlotte non poteva percepirlo, ma un briciolo di Trama Bianca di Nayru l'aveva battezzata per sempre, altrimenti perché iniziare subito a farsi notare per la nuova "bravura".
Già, non solo aveva recuperato la facoltà di effettuare magie di ogni tipo, ma inoltre quelle di guarigione, quelle "bianche", si erano rafforzate, facendosi più efficaci.
Addirittura MediMaghi affermati tal volta chiedevano un suo intervento per sicurezza, insomma, un grosso salto di qualità, apparentemente senza motivo, apparentemente inspiegabile.
Hyenn aveva provato piacere e felicità per lei, innegabile ed ovvio, ma anche l'insano desiderio di stringerla tra le braccia, baciarla, possederla, guardarla negli occhi come un tempo.
Possibile che una parte di lui, dentro di lui, si fosse così divisa chiedendo a gran voce di stare vicino a lei? Tutto ciò era assurdo e per di più doloroso.

Non posso dirglielo, ne soffrirebbe troppo, mi mostrerei un folle ingrato e indegno di lei.

Quanto era ingenuo, Hyenn Liafort, l'Ibrido Nero per Eccellenza.
Nayru in realtà aveva colto quelle sue variazioni già da tempo, non a caso era la Dea della Saggezza, ma aveva atteso paziente, sperando che fosse lui a parlargliene.
Peccato che per il suo Cavaliere decisamente macchiato ma privo di paura parlare fosse come automaticamente insultarla, ecco perché rimaneva a bocca cucita, serrata, muta.
La sala dei docenti era completamente vuota a quell'ora, infatti sapeva che giunta la campanella la sua metà sarebbe stata l'unica a varcare quella soglia, così da passare qualche istante assieme.
Non la disturbava mai, lasciava che si integrasse, che imparasse ad essere una normale e comune insegnante, lei che la "i" di insegnante nel registro avrebbe dovuto averla in maiuscolo, per lui.
Quando sentì la porta aprirsi, chiuse gli occhi, cacciando di nuovo dentro tutto quello strano malessere, respirando a fondo, voltandosi infine con un placido sorriso innamorato al... 99%.

Sei radiosa e splendida come sempre, anzi, oggi anche di più.

Che immane sforzo darle del "Tu", ma come giustamente aveva esposto lei, se in "certi" momenti glielo dava eccome, perché doversi bloccare nel comune parlato?

È andata bene?
Che cosa hai illustrato oggi ai tuoi alunni, mia Dea?

Già, peccato che per Hyenn l'intimità e la vita pubblica fossero due contesti quasi estranei, chissà se quello fosse un lato di lui che ad ella dispiacesse.

[Nayru]

∞ 2112 September, 16th • Istituto di MagiArcheologia dei fratelli Ravnick • 10:41 a.m. ∞

Era stato difficile, per lei: si poteva pensare che mille anni come "parassita" -non amava definirsi in tale modo, ma non poteva essere diversamente- l'avessero preparata, ma non era così; recuperare le funzioni corporee, anche le più semplici, aveva richiesto impegno, pazienza, autocontrollo. Le era capitato di non sapersi trattenere in tempo per andare in bagno -con suo enorme imbarazzo- o di svenire per la fame e l'incapacità, soprattutto, di riconoscere nei crampi segnali di un fabbisogno impellente: aveva dovuto recuperare la consapevolezza di sé, della propria essenza fisica e di ciò che essa richiedeva, funzioni troppo a lungo sconosciute, vissute tramite qualcun altro ma mai in prima persona, mai direttamente.
Il tempo, tuttavia, aveva colmato quelle lacune, insegnandole come parlare, come muoversi, come vestirsi e come pettinarsi per sembrare in tutto e per tutto una di loro, una strega come tante altre e non una Na'eh pura, non il primo baluardo su cui si era eretta la società magica contemporanea: in tutto ciò Hyenn l'aveva aiutata, standole vicino e sostenendola, insegnandole a poco a poco ciò che egli stesso aveva già appreso da tempo; ed ella stessa, ora, si ritrovava ad insegnare lì, in quell'istituto che rappresentava la sua attuale e maggiore fonte di protezione da Leonidas, da colui che bramava la sua carne per ricreare la discendenza Na'eh e dominare così l'intero mondo magico.
La sua infinita conoscenza storica, frutto di mille anni in cui aveva osservato da spettatrice inerme il progresso dell'umanità, era stata messa a disposizione a coloro che pensavano di poterne trarre giovamento, più di quanto Nayru stessa potesse immaginare, lei che al mondo era conosciuta come "Sophitia Al-Sayf" tranne che per coloro di cui si poteva fidare.
Inutile dire che il Liafort fosse uno di questi, anzi, colui che più di chiunque altro la conosceva, la rispettava e la proteggeva, ogni giorno, con amore e devozione: ma il suo cuore, per quanto Nayru l'avesse voluto, non le apparteneva totalmente; un briciolo di quello spirito era rimasto ancorato a colei che più di tutte aveva ospitato la Na'eh, colei che più di tutte era stata messa in pericolo dalla sua presenza... Charlotte Shepard. Comprendeva i sentimenti di Hyenn, perché per avvicinarsi alla sua adorata Dea della Saggezza aveva imparato ad amare anche la dolce Infermiera, ed al tempo stesso quelle emozioni umane ormai instillate dentro di lei la spingevano a provare una nuova seppur lieve gelosia, che conduceva ad un quasi inevitabile rammarico nel non poter avere il Liafort tutto per sé, al cento per cento, così come lei apparteneva totalmente a lui: aveva atteso che fosse l'uomo a parlargliene in tutta sincerità, aprendo il suo cuore alla donna e confessando ciò che lo tormentava, ma egli non dava segni di cedimento, non dimostrava alcuna volontà di affrontare l'argomento e Nayru, per quanto paziente, nella sua umanità non riusciva più a rimanere silente e serena come i primi tempi.
Intanto, comunque, il proprio compagno la aspettava lì, nell'aula all'interno della quale si ritrovava con gli altri docenti suoi colleghi e dove ora, a parte lui, non v'era più nessuno: non avrebbero avuto molto tempo a disposizione, dovendo ciascuno tornare alla propria mansione, ma già solo il poter stare a contatto direttamente, senza intermediari, rappresentava per entrambi il dono più prezioso del mondo; aprì la porta, cercandolo con lo sguardo e trovandolo dove sapeva la attendesse, bello come sempre, unicamente suo... o quasi.

Sei radiosa e splendida come sempre, anzi, oggi anche di più.

È ciò che ripeti ad ogni nuovo sorgere del Sole, mio amore... quando, dunque, dovrò considerarle realmente vere, e non frutto dei tuoi occhi innamorati?

Si sforzava sempre molto, quando il mondo magico reclamava la sua presenza, di parlare e porsi con la modernità che da lei ci si aspettava... ma con lui poteva essere se stessa, poteva comportarsi come la Na'eh umanizzata che era: gli si avvicinò, cercando la sua bocca con lo stesso fervore con cui aveva cercato il suo sguardo poco prima, per posarvi un bacio leggero ma sentito, e gli sorrise dolcemente, osservandolo con intensità.

È andata bene?
Che cosa hai illustrato oggi ai tuoi alunni, mia Dea?

Il sistema curtense medievale.
A volte non sono propriamente certa che i miei studenti seguano tutto ciò che dico, ma il pensiero di aprire le loro giovani menti alla realtà di altre epoche mi spinge a non pormi il problema quanto dovrei, probabilmente... -ammise la donna, accarezzando amorevolmente il volto dell'uomo- E la tua giornata?
È stato tutto tranquillo?

Da quando Leonidas era entrato nelle loro vite ogni giorno era una potenziale minaccia per la loro tranquillità e quella di Thera, ma sembrava che al momento il Na'eh dai folli piani di dominio non sapesse dove trovarli, e alla bionda tanto bastava.

I tuoi occhi mal celano i tristi pensieri che albergano nel tuo animo...
Vuoi parlarmene, affinché io possa alleggerirlo?