Re: Edimburgo
Inviato:
08/08/2013, 2:29
da Simon
Eccoti qui!
Non molto, sono arrivata da poco in realtà.
Dai vieni, entriamo dentro. Sto morendo di freddo qua fuori!
Il professore non se lo fece ripetere due volte. Annuì all'invito di Lyra ed entrò con lei all'interno del locale. Appena varcata la soglia Simon non poté non notare l'interno. Sorrise osservando come bene era arredato tutto quanto. Certo non respirava la reale aria giapponese ma quel ristorante glielo ricordava benissimo. Si morse il labbro inferiore chinando la testa osservando come la cantante si trovava proprio a suo agio in quel posto. Gli piaceva osservarla mentre gesticolava in torno per salutare i camerieri. Al contrario suo Lyra poteva contare su un'alta capacità di socializzare. Si umettò il labbro superiore quando una signora anziana ci fermò in mezzo alle due sale.
Misu Benetto no koshitsu ga junbi ga deki tei
Simon ascoltava sia il dire della, forse, proprietaria del locale mentre osservava l'interno delle due sale. Trovò di buon gusto entrambe anche se avrebbe preferito quella più vicina alla cultura giapponese che si trovava sul lato orientale. Quando sentì il termine stanza privata inarcò un sopracciglio. Non sapeva bene l'accezione della parola "privata" in quella frase ma decise di fidarsi.
Hayashi-san, dōmo arigatōgozaimashita
Domo arigatou.
Disse a sua volta il professore. Si meravigliò della buona pronuncia della compagna per la serata. Lui, dal canto suo, l'aveva studiato per via dei moltissimi incontri con gli esperti della Musashi. Simon inoltre trovava interessantissima la cultura e la lingua del Sol Levante. Camminarono insieme verso la sala Est, quella che lui avrebbe scelto e ne fu davvero contento.
Vedrai ti piacerà!
Vengo qui molto spesso e prenoto sempre questa stanza quando è libera.
Hai davvero un buon gusto Lyra, il locale è bellissimo e sono sicuro che anche la stanza che hai scelto non sarà da meno!
Disse tranquillamente lo scozzese mentre camminava lentamente dietro la cantante. Si guardò intorno osservando l'interno delle stanze ancora vuote. Come tradizione voleva non dovevano stare seduti ma in ginocchio. Simon gongolò all'idea, riusciva sempre a rilassarsi in quella posizione che per molti doveva risultare davvero scomoda. Arrivati all'ingresso della stanza Hayashi si allontanò da loro lasciandoli da soli. Fissò Lyra mentre si toglieva lo spolverino liberando quello che sarebbe stato il suo vestito da sera. Simon sgranò gli occhi ed arrossì imbarazzato, ovviamente alcuni vizi non potevano cadere da un giorno all'altro. Ascoltò le sue parole anche se non riusciva a distogliere il suo sguardo dalla schiena, almeno finché Lyra non decise di girarsi. All'improvviso Simon alzò gli occhi verso di lei.
Ho pensato che ti sarebbe piaciuto rivivere un po' del vecchio Giappone.
Questo ristorante è un po' caro, ma offre un servizio impeccabile. E poi adoro parlare con la proprietaria!
E' una vecchietta molto simpatica e, quando le è possibile, viene spesso a farmi compagnia se sono sola.
Sorrise a quelle parole. Si era ricordata del discorso che fecero al parco diversi mesi fa. Annuì fissandola con i suoi brillanti occhi verdi, occhi smeraldini che rilucevano di una luce diversa, più vivida ma anche più calma.
Sei stata bravissima, non potevi scegliere un posto migliore, e poi adoro il cibo giapponese!
Inarcò il sopracciglio ascoltando la seconda parte del discorso mentre anche lui sistemava la sua giacca sull'attaccapanni e si stava togliendo le scarpe rimanendo solamente con le calze. Si umettò il labbro inferiore prendendo fiato e rispondendole.
Come ci vieni qui da sola? Non c'è nessuno che può farti compagnia? Beh allora ogni volta che ti va di venire qui poi sempre chiedere a me di venire con te!
Le disse come ogni galantuomo dovrebbe rispondere, d'altro canto Simon era davvero sincero nelle sue parole, gli avrebbe davvero fatto piacere avere altri inviti dalla Cantante, l'aveva trovata comunque molto simpatica già al loro primo incontro. Fece un respiro profondo ed al suo...
Dai Simon!
Vieni anche tu!
...Attraversò la stanza sistemandosi al tavolo proprio davanti alla ragazza, trovando poca difficoltà nel sedersi in ginocchio. Sorrise verso Lyra muovendo con l'indice ed il pollice di entrambi le mani le pieghe che si crearono sui pantaloni per quella postura. Si guardò intorno osservando come tutto era inerente al tema del Ciliegio. Gli piacque l'idea, talmente tanto da annuire vistosamente ad ogni disegno e ad ogni ghirigoro.
Allora, come sta Courtney?
Spero non ti abbia soffocato con le sue domande, dopo che ve ne siete andati!
Oh ed anche i giorni seguenti! Non ha fatto altro che chiedere: "Quando la rivedi? Quando viene qui? Ma la presenterai a mamma e papà?" Sai Courtney è sempre stata una ragazza molto romantica e non fa altro che inventarsi nella sua testa storie assurde. Poi le sei rimasta molto simpatica, e di questo ne sono stato contento!
La voce del professore, seppur sempre con qualche incertezza, molto meno del solito comunque, era calda e pulita, calma come uno stagno all'interno della foresta, si morse il labbro inferiore, rimanendo alla fine in silenzio. Riprese a parlare qualche secondo dopo
Comunque ti ringrazio per questo invito e... stai veramente bene così...
Le fece un complimento sistemandosi meglio con le ginocchia. Al contrario della cantante Simon fu obbligato a mangiare in quella posizione essendo abituato ad andare a mangiare da famiglie che aveva aiutato tempo fa da alcune creature magiche. No, non era un parassita, ma si preoccupava ed utilizzava la scusa della cena per controllare che tutto andava per il verso giusto. Come faceva spesso in Russia per i Berretti Rossi.
Non ho ancora avuto modo invece di andare a trovare quel Collie di cui mi hai parlato.
Ma prometto che lo farò prima di Natale!
Ridacchiò a quelle parole. Ancora non le aveva detto che quel Collie era proprio il professore di Cura delle creature magiche. Annuì ascoltando le frasi di Lyra prima di fare un cenno di diniego con la testa. Quel Natale l'avrebbe incontrato sicuramente visto che l'avrebbe passato a Fortis Green insieme alla piccola Elbeth.
Beh, spero che tu lo possa vedere!
Concluse poi osservando l'entrata della stanza. Verso di loro si stava avvicinando una cameriera vestita in di un kimono classico ma comunque più corto per essere più comodo per il suo lavoro. Si voltò di nuovo verso Lyra e le sorrise dolcemente attendendo sia le sue parole che la cameriera per ordinare le pietanze.
Re: Edimburgo
Inviato:
15/08/2013, 21:27
da Lyra
Hai davvero un buon gusto Lyra, il locale è bellissimo e sono sicuro che anche la stanza che hai scelto non sarà da meno!
Simon si dimostrò entusiasta della sua scelta e questo non potè che fare piacere alla giovane donna, che annuì in sua direzione precedendolo verso il luogo dove avrebbero mangiato. Non commentò invece la capacità dell'uomo di saper comprendere il Giapponese, se non addirittura parlarlo, visto che si dimostrò subito pronto a ringraziare, come lei, la proprietaria del locale. Eppure Lyra non avrebbe dovuto meravigliarsene, visto che l'allevatore le aveva rivelato di aver trascorso un po' di tempo nelle terre del Sol levante. Era logico, in fondo, che ne avesse imparato la lingua.
Ne sono consapevole.
Vedrai, ti piacerà!
Rispose quindi mentre i due si dirigevano verso la Sala dei Ciliegi, assaporando già l'atmosfera che avrebbe respirato in quella stanza separata dal resto del locale.
Sei stata bravissima, non potevi scegliere un posto migliore, e poi adoro il cibo giapponese!
Grazie, professor McDullan!
Non merito forse dieci punti in più per la mia Casata?
L'aveva divertita il tono con il quale Simon l'aveva lodata, quasi si trovasse di fronte ad uno dei suoi studenti piuttosto che una donna in carne ed ossa. Tuttavia la cosa non l'aveva turbata, anzi la cantante aveva colto il pretesto per scherzare, mimando il tono e l'atteggiamento di una scolaretta diligente alle prese col suo insegnante [Talento(a) = 32]. Aveva fatto un'ottima scelta, lo sapeva, e l'entusiasmo l'aveva spinta a raccontare all'uomo di come lei venisse spesso in quel locale a mangiare da sola. L'allevatore, però, dovette trovare davvero strano che una ragazza come lei andasse spesso a cena da sola, tanto da spingerlo a farle alcune domande al riguardo.
Come ci vieni qui da sola? Non c'è nessuno che può farti compagnia? Beh allora ogni volta che ti va di venire qui puoi sempre chiedere a me di venire con te!
Diciamo che amo molto la privacy e non sempre ho il tempo o il modo di uscire fuori a cena con qualcuno.
Rispose la giovane donna, cercando di sviare almeno per il momento il discorso, non volendo rivelarsi subito per quello che era. Era strano notare che effetto facesse alla gente sapere che la persona di fronte a loro era una star, una famosa cantante. Molti cambiavano subito atteggiamento, fissandola come se fosse un'aliena venuta da chissà quale mondo. Certo, non sempre era stato così. Persone come il docente di Trasfigurazione, Lucas Turner, l'avevano trattata normalmente, facendola ridere e divertire con i loro modi di fare. Lyra si chiese incuriosita che faccia avrebbe fatto l'allevatore una volta scoperto che tipo di lavoro svolgesse, ma per ora preferì preoccuparsi solo di passare in maniera piacevole quella serata.
Molto volentieri, Simon, ma non dovresti impegnarti subito per un altro appuntamento.
Potresti scoprire che la mia compagnia non è poi così piacevole e non voler più passare un'altra serata insieme a me...
Rispose scherzando, rivolgendogli uno dei suoi più bei sorrisi per poi domandargli come stesse la sua meravigliosa sorellina Courtney. Nel frattempo, i due si erano seduti, o per meglio dire inginocchiati, di fronte al tavolino, in attesa che la cameriera portasse loro i menù. Lyra notò con soddisfazione che Simon sembrava un figlio del Giappone per la postura assunta e per i modi di fare.
Oh ed anche i giorni seguenti! Non ha fatto altro che chiedere: "Quando la rivedi? Quando viene qui? Ma la presenterai a mamma e papà?" Sai Courtney è sempre stata una ragazza molto romantica e non fa altro che inventarsi nella sua testa storie assurde. Poi le sei rimasta molto simpatica, e di questo ne sono stato contento!
Ed è anche molto vivace! Credo che nessuno sia mai riuscito a stancare così tanto Pantalaimon!
Quindi...per Courtney io e te ci stiamo...frequentando?
In ogno caso...anche lei mi è molto simpatica, specie quando prende in giro il suo fratellone!
Si era divertita a stuzzicarlo con quella domanda, sperando di vedere in lui una reazione interessante e che le facesse scoprire qualcosa di più del suo carattere. Simon sembrava molto più a suo agio rispetto all'ultima volta che si erano visti e sebbene quel cambiamento non fosse così evidente agli occhi della ex-Tassorosso, in quanto non lo conosceva così bene e a lungo, di certo però la sua parlantina maggiormente fluente non poteva passare inosservata.
Comunque ti ringrazio per questo invito e... stai veramente bene così...
Grazie a te per aver accettato: non tutti avrebbero avuto il tuo stesso coraggio!
E apprezzo il complimento. Anche tu stai molto bene vestito così...
La giovane donna si azzardò a parlare con una punta di malizia nella voce, che veniva però prontamente smorzato dal suo sorriso dolce e a tratti innocente. Subito dopo, Lyra espresse il suo rammarico per non essere riuscita ad andare a trovare il Pastore Scozzese che gironzolava dalle parti di Fortis Green.
Beh, spero che tu lo possa vedere!
Lo trovi davvero così divertente?
Rispose di rimando la giovane donna sorridendo, alla quale non era sfuggito il ridacchiare sommesso dell'altro mentre parlava di quel Collie. Proprio mentre terminava di pronunciare quelle parole, Tanabe entrò nuovamente nella stanza, portando loro i menù e rimanendo lì ferma in piedi, in attesa di prendere le loro ordinazioni. Lyra non ebbe bisogno di guardare troppo la lista di cibi che il ristorante offriva: sapeva già quali pietanze prediligeva e quali evitava.
Allora...io prendo un'insalata Kani, una ciotola di Riso bianco, un Sake Temaki e...be', credo che una barca di Sushi e Sashimi per due sia d'obbligo!
E da bere dell'acqua e una bottiglia di sake, grazie!
Attese quindi che Simon ordinasse e che la cameriera uscisse fuori dalla stanza, prima di riprendere il discorso. Erano passati quasi quindici minuti da quando si erano seduti di fronte al tavolino e le gambe della giovane donna iniziavano a dolerle molto per lo sforzo di rimanere ferma nella solita posizione. In fondo, era da molto che non andava in Giappone e la mancanza di esercizio aveva di molto ridotto la sua resistenza. Per questo Lyra dopo un po' preferì cambiare posizione, allungando leggermente le gambe di lato e facendo in modo che il peso del suo corpo poggiasse sul suo fondoschiena piuttosto che sui suoi polpacci.
Perdonami, non sono molto abituata a stare tutto il tempo in ginocchio. Ammiro tantissimo i giapponesi per la loro perseveranza.
Allora, dove eravamo rimasti? Ah si! Mi stavi prendendo in giro per quel Collie...
Disse Lyra, riprendendo il discorso di prima e accusando bonariamente McDullan di essersi preso gioco di lei.
Re: Edimburgo
Inviato:
31/08/2013, 18:11
da Simon
Grazie, professor McDullan!
Non merito forse dieci punti in più per la mia Casata?
Rise a quella battuta. Lyra era divertente ed affabile e questo non poteva che far piacere allo Scozzese. Rimase fermo ad osservala mentre le sorrideva. Venne rapito per qualche secondo. Pensieri attraversarono la sua mente. Si umettò le labbra cercando di ritornare con i piedi per terra. Annuì a quella frase decidendo di stare al gioco. Mostrò un dolce sorriso alla cantante, un sorriso innocente e puro, anche perché il professore non era capace di mostrare malizia nel suo modo di fare.
Anche venti signorina Bennet!
Disse poi come farebbe ad una studentessa. Si morse il labbro inferiore ticchettando con le dita sui jeans. Aveva deciso di buttarsi, di accettare quell'invito, di rompere quel muro che lo allontanava da quel mondo. Mondo di cui lui comunque ne faceva parte. Fissò con i suoi occhi smeraldo la figura della ragazza. Quel vestito le stava davvero d'incanto, il rosso le donava.
Diciamo che amo molto la privacy e non sempre ho il tempo o il modo di uscire fuori a cena con qualcuno.
Ti capisco, anche io amo molto la privacy, e poi non sono una buona compagnia, tendo sempre a stare sulle mie, di solito.
Ricordava perfettamente quante volte a cena veniva messo in disparte per via del suo lato introverso. Alla fine Simon ci fece il callo, ma faceva comunque male nel suo piccolo. Giusto professori come Logan o Tisifone erano propositivi nell'attaccar bottone con lo scozzese. Simon dal canto suo cercava di diventare sempre più aperto. Cercava di trovare un punto di incontro. Trovava molto più semplice parlare con gli studenti che con le persone della sua età. Si sentiva diverso e sbagliato per il loro modo di pensare e non riusciva a legare saldamente praticamente con nessuno.
Molto volentieri, Simon, ma non dovresti impegnarti subito per un altro appuntamento.
Potresti scoprire che la mia compagnia non è poi così piacevole e non voler più passare un'altra serata insieme a me...
Deglutì sonoramente a quelle parole. Forse si era scoperto troppo o forse aveva esagerato con le parole. Aveva ragione Lyra? Chiuse per un attimo gli occhi rimanendo in silenzio. Si umettò le labbra cercando di smorzare quel silenzio così opprimente trovando delle parole adeguate per continuare il discorso.
Oh...io trovo molto piacevole la tua compagnia, è più facile che succeda il contrario.
Fece un respiro profondo. Aveva osato anche questa volta cercando di buttarla sullo scherzo. Trovava comunque veramente piacevole la presenza della cantante a quel tavolo. Era una serata diversa, lo poteva sentire e percepire nell'aria. Dopo l'incontro con la sua anima, tutto era cambiato.
Ed è anche molto vivace! Credo che nessuno sia mai riuscito a stancare così tanto Pantalaimon!
Quindi...per Courtney io e te ci stiamo...frequentando?
In ogno caso...anche lei mi è molto simpatica, specie quando prende in giro il suo fratellone!
Grazie a te per aver accettato: non tutti avrebbero avuto il tuo stesso coraggio!
E apprezzo il complimento. Anche tu stai molto bene vestito così...
Alla sua domanda arrossì un poco. Frequentando? L'ultima volta che aveva frequentato una ragazza fu più di dieci anni fa. Davvero stava frequentando Lyra? Si umettò le labbra cercando di mantenere comunque la postura eretta del buon galateo orientale. Annuì lentamente ad alcuni suoi pensieri. Un mezzo sorriso. Dopo essere "rinato" si sentiva davvero capace di fare qualsiasi cosa. Gli occhi tornarono su Lyra prendendo fiato per rispondere.
Beh...ancora no, sai, è la seconda volta che ci vediamo no? Diamo tempo al tempo.
Cominciò a dire il professore verso la ragazza. Non aveva detto ne si ne no, aveva però dato una possibilità a quella domanda. Non voleva certo illuderla ma non poteva troncare subito qualcosa che poteva succedere. Simon ricordava bene quello che le diceva sempre Nyssa durante le lezioni, tutto poteva succedere, niente era impossibile. Non si sentiva ancora pronto di chiudere quella porta, voleva vedere cosa ci fosse stato varcato quella soglia.
Sai, Courtney è una ragazza particolare, quando scopre qualcosa del...nostro...mondo beh, lei si incanta e comincia a fare mille domande. Ha una fervida immaginazione e non può fare a meno di vedere l'amore dappertutto, è ancora una ragazzina sotto questo punto di vista. Eh, mi prende in giro soltanto quando siamo in compagnia, penso che lo faccia per spronarmi. Adoro la mia piccola sorellina.
Concluse quel discorso glissando sul complimento fatto dalla ragazza. Gli fece piacere certo, ma non ne era ancora abituato. Comunque la ringraziò con un sorriso imbarazzato. Si umettò le labbra ascoltando come lei parlasse del fantomatico Collie. Al suo - Lo trovi davvero così divertente? - Fece di no con la testa. Non voleva certamente prenderla in giro. Ecco dunque che arrivò la cameriera per prendere le ordinazioni. Simon avrebbe preso il solito.
Allora...io prendo un'insalata Kani, una ciotola di Riso bianco, un Sake Temaki e...be', credo che una barca di Sushi e Sashimi per due sia d'obbligo!
E da bere dell'acqua e una bottiglia di sake, grazie!
Io prendo del Sashimi misto ed una porzione di Uramaki ebiten, grazie!
Concluse così la sua ordinazione sorridendo alla cameriera e tornando alla cantante. Sorrise vedendola spostarsi in una posizione più comoda.
Perdonami, non sono molto abituata a stare tutto il tempo in ginocchio. Ammiro tantissimo i giapponesi per la loro perseveranza.
Allora, dove eravamo rimasti? Ah si! Mi stavi prendendo in giro per quel Collie...
Oh non ti preoccupare, non mi offendo mica. Ma no dai non ti stavo prendendo in giro non ti preoccupare. Lo vedrai sicuramente, ma sarà molto diffidente! Quindi non ti offendere se si avvicina poco a te!
Concluse poi guardandola negli occhi, riuscendo, stranamente, a mantenere lo sguardo della ragazza, seppur con grande difficoltà.
Re: Edimburgo
Inviato:
09/09/2013, 23:07
da Lyra
Beh, allora dobbiamo aiutarci a vicenda come compagni di casata no?
Gli occhi di Lyra brillarono nel sentire Simon affermare di esser stato anche lui un Tassorosso. La vita era davvero strana, se in ben due mesi la cantate era stata capace di incontrare due appartenenti alla sua ex-Casata, di cui uno per giunta era un ragazzo del suo stesso anno. Ripensare a Lucas e all'incontro che era avvenuto fra loro in Galles, fece spuntare un sorriso sul suo volto, in quanto serbava un bel ricordo di quel giorno passato ad immergersi in un'atmosfera completamente medievale. Due incontri diversi, due mondi diversi: Simon sembrava apprezzare maggiormente la cultura orientale e in particolar modo quella giapponese, a giudicare dall'espressione felice che gli era spuntata in volto fin da quando avevano messo piede al Kaze no machi e. Dal canto suo, la giovane donna amava tutto ciò che stimolasse la sua innata curiosità e una buona compagnia, a suo parere, non guastava mai quando si scopriva un mondo completamente nuovo.
Non posso credere che anche tu sei stato un Tassorosso!
Questa è veramente bella...qualche tempo fa ho incontrato un mio ex-compagno di scuola, che peraltro è anche un tuo collega di lavoro...
Si chiama Lucas Turner, immagino che tu lo conosca!
Lyra non poteva sapere che tipo di rapporto intercorresse fra il docente di Trasfigurazione e quello di Cura, per questo la frase che aveva pronunciato suonava del tutto innocente e priva di un secondo fine, ma era atto solo a dimostrare all'altro quanto fosse curioso che in poco tempo avesse incontrato non uno, ben due professori di Hogwarts ed entrambi appartenenti alla sua vecchia Casata. In ogni caso, la giovane donna andò avanti col discorso, avvisando l'uomo che non si sarebbe risparmiata nessun mezzo per poter conoscerlo meglio.
Se posso sarò davvero contento di darti le risposte che cerchi!
Ci conto Simon, ci conto...
Quelle parole pronunciate con sincero candore, quel sorriso quasi l'allevatore non vedesse l'ora di far scoprire all'altra cosa si celasse all'interno del suo mondo, spinsero la cantante a sorridergli di rimando, con la stessa intensità e la stessa voglia di riuscire ad avvicinare un po' a sè stessa il suo interlocutore. Simon a volte le dava l'impressione di essere una persona molto sola, forse perchè poteva notare anche lei la difficoltà con la quale l'uomo parlava, cercando di comunicare più con i gesti che con le parole. Purtroppo, Lyra non riusciva ancora a captare i segnali che McDullan cercava di inviarle, proprio perchè di lui conosceva ancora troppo poco. Con Lucas era stato tutto diverso, si erano intesi fin da subito, forse perchè i loro caratteri erano molto più affini e portati ad avvicinarsi, a ridere e scherzare in tutta libertà senza pensare alle conseguenze. Era stato un bel gioco, ma era finito lì così com'era iniziato e la minore delle Bennet non poteva fare a meno di chiedersi quali pensieri avessero sfiorato la mente del bel professore di Trasfigurazione. Ma la ex-Tassorosso non era tipa da soffermarsi troppo su quei pensieri, non quando si trovava a cenare con un altro uomo: considerava infatti maleducato pensare tanto spesso ad un altro quando era in compagnia di un ragazzo. Per questo, a parte quel breve accenno a Lucas fatto all'inizio, decise di non pensare più a lui ma di concentrarsi soltanto sull'allevatore e sul modo migliore per farlo parlare. A quanto pare, quando si trattava di parlare della sua sorellina, Simon si dimostrava un uomo prolisso, scandendo una miriade di frasi e informazioni sulla sua piccola Courtney e su quanto fosse orgoglioso di lei. Questo lo spinse anche a rivelare che la piccola McDullan non possedeva alcun potere magico in sè, cosa che fece sorgere in Lyra l'ipotesi che ella fosse una Maganò. La famiglia di Simon, infatti, era Purosangue e molto rinomata nella terra d'origine del professore, fatto risaputo fra tutte le famiglie di maghi e streghe come loro, e quindi anche i Bennet.
Oh no, non c'è problema. Mica mi hai offeso! Beh, lei è l'unica della famiglia ad essere nata senza magia. Ma nessuno glielo ha mai rinfacciato! Anzi, siamo stati tutti comprensivi con lei. Mi ricordo da piccola come si arrabbiava vedendo me e mia sorella far volare le cose con la bacchetta e lei invece non poteva. Per questo che ho promesso di non far uso della magia vicino a lei, non vorrei fargli pesare il suo fardello. Lei dal canto suo l'ha presa bene, si è iscritta al college ed ha moltissimi amici, forse più di me...
Deve avere un carattere molto forte se sta riuscendo a farsi una vita anche senza la magia...
Ma è questo che mi rende fiero di Courtney, lei non si è data mai per vinta ed ha scelto la sua strada!
Non avevo dubbi.
Sei un fratello meraviglioso e sono convinta che anche Courtney è molto fiera di te.
Rispose sincera, avvicinando appena la mano per stringere teneramente quella del professore, in un gesto atto a fargli capire quanto lei comprendesse la sua situazione e quanto stimasse la sua persona per il supporto che dava alla sua sorellina.
Meglio pochi, ma buoni!
Non c'è bisogno di avere tanti amici, quando al tuo fianco ci sono quelli giusti no?
E poi hai appena trovato una nuova amica, quindi non disperare!
Aggiunse più tardi, facendogli l'occhiolino, avendo sentito l'ultima affermazione fatta da Simon. Subito dopo, vennero loro servite tutte le pietanze che avevano ordinato, lasciando poco spazio libero sul tavolino al quale erano seduti/inginocchiati. L'arrivo della bottiglia di ceramica nel quale era contenuto il sake caldo, fece venire in mente alla giovane donna un'idea, un modo per movimentare un po' la serata divertendosi. Lyra propose quindi all'allevatore di fare una sorta di gioco in stile Verità o Penitenza: ognuno di loro averebbe fatto una domanda all'altro e se si fossero rifiutati di rispondere avrebbero dovuto bere una tazzina di sake come punizione per il silenzio. La cantante sembrava già eccitata all'idea di poter scoprire un po' di cose riguardo la vita privata di Simon e dimostrò il suo entusiasmo battendo le mani come una ragazzina, quando l'uomo accettò di partecipare.
Ci sto!
Splendido!
Allora inizio io!
Rispose, prendendo un altro pezzo di sushi e masticandolo lentamente, mentre pensava alla domanda giusta da fare a McDullan. Non era per nulla facile scegliere: la sua curiosità era tale che la cantante avrebbe anche fatto mille domande insieme tutte in una volta e solo il suo ferreo autocontrollo le impose di non comportarsi come un'adolescente, cogliendo l'occasione di rimproverarla del gesto da ragazzina fatto prima, mentre batteva le mani. Alla fine, in mezzo a tante domande, ce n'era una che incuriosiva la Bennet più di tutte le altre, una domanda molto personale e sicuramente invasiva, ma che scelse comunque di rivolgergli per conoscere la sua risposta.
Allora...sei impegnato sentimentalmente?