Non posso credere che anche tu sei stato un Tassorosso!
Questa è veramente bella...qualche tempo fa ho incontrato un mio ex-compagno di scuola, che peraltro è anche un tuo collega di lavoro...
Si chiama Lucas Turner, immagino che tu lo conosca!
Sorrise a quelle parole, Certo che lo conosceva, anche se non piuttosto bene. Infondo non avevano scambiato più che il saluto e quei pochi convenevoli che la società riteneva validi.
Si che lo conosco! Un ragazzo eccezionale ed un ottimo insegnante!
Questo non voleva dire che non lo stimasse come persone e collega. Rimase in silenzio un attimo continuando a mangiare quel sashimi così saporito e buono. Era deciso, il Kaze no Machi e sarebbe diventato il suo nuovo ristorante giapponese preferito.
Deve avere un carattere molto forte se sta riuscendo a farsi una vita anche senza la magia...
Non avevo dubbi.
Sei un fratello meraviglioso e sono convinta che anche Courtney è molto fiera di te.
Sorrise un poco a quei complimenti. Non era ancora abituato a quelle frasi indirizzate alla sua persona. Si morse il labbro superiore sorridendo timidamente e lasciando cadere il discorso. Nel frattempo la mano destra scivolò dietro la nuca in un gesto molto presente nella figura di Simon McDullan.
Meglio pochi, ma buoni!
Non c'è bisogno di avere tanti amici, quando al tuo fianco ci sono quelli giusti no?
E poi hai appena trovato una nuova amica, quindi non disperare!
Non posso darti torto Lyra! Eh già una amica che potrebbe diventarmi molto cara!
Ovviamente la sua affermazione era tutt'altro che maliziosa. Si trovava davvero bene in presenza della cantante e non poteva negarlo. Le mostrò un bel sorriso prima di ritornare a mangiare quel suo buonissimo piatto giapponese. Qualche minuto di pausa. Simon era molto nervoso per la prima domanda che doveva dare inizio a quello strano gioco di cui non conosceva per niente l'esistenza. Infine la vide decisa su una domanda in particolare.
Allora...sei impegnato sentimentalmente?
Deglutì sonoramente. Questa non se lo aspettava proprio. Si guardò intorno, ricordandosi infine di essere in una stanza particolare di quel ristorante. Tornò ad osservare la figura di Lyra per qualche secondo. Alla fine gli smeraldi andarono sulla bottiglia di sakè. Poteva essere un'ottima via di fuga da quella domanda scomoda. Un cenno di diniego con la testa, doveva essere sincero, alla fine non era una domanda alla quale era vitale non rispondere. Si schiarì la gola cercando di ordinare le idee dentro la sua testa.
Beh...non lo so... Ero innamorato, dieci anni fa, di una donna. Le nostre strade si divisero e non ci vedemmo più. Lei è tornata poco tempo fa, sembrava che andasse tutto bene...ma alcune cose mi fanno pensare invece che non è cambiato nulla.
Non era sicuro che lei non fosse cambiata, ma la mano rotta per via della sua "guardia del corpo" non lo faceva smettere di pensare a qualcosa di davvero sbagliato. Che non si fidasse di lei? Forse non era neanche quello il problema. Cercò di cambiare discorso guardandola in viso.
Bene Lyra, ora tocca a me! Quale è il tuo vero lavoro?
Non si era dimenticato della loro chiacchierata sotto l'albero al parco. Non si era dimenticato di come entrambi avevano mentito in merito alla loro vita. Era il momento di mettere le carte in tavola e di conoscere meglio chi stava di fronte al professore di Cura delle Creature Magiche.
Questa è veramente bella...qualche tempo fa ho incontrato un mio ex-compagno di scuola, che peraltro è anche un tuo collega di lavoro...
Si chiama Lucas Turner, immagino che tu lo conosca!
Sorrise a quelle parole, Certo che lo conosceva, anche se non piuttosto bene. Infondo non avevano scambiato più che il saluto e quei pochi convenevoli che la società riteneva validi.
Si che lo conosco! Un ragazzo eccezionale ed un ottimo insegnante!
Questo non voleva dire che non lo stimasse come persone e collega. Rimase in silenzio un attimo continuando a mangiare quel sashimi così saporito e buono. Era deciso, il Kaze no Machi e sarebbe diventato il suo nuovo ristorante giapponese preferito.
Deve avere un carattere molto forte se sta riuscendo a farsi una vita anche senza la magia...
Non avevo dubbi.
Sei un fratello meraviglioso e sono convinta che anche Courtney è molto fiera di te.
Sorrise un poco a quei complimenti. Non era ancora abituato a quelle frasi indirizzate alla sua persona. Si morse il labbro superiore sorridendo timidamente e lasciando cadere il discorso. Nel frattempo la mano destra scivolò dietro la nuca in un gesto molto presente nella figura di Simon McDullan.
Meglio pochi, ma buoni!
Non c'è bisogno di avere tanti amici, quando al tuo fianco ci sono quelli giusti no?
E poi hai appena trovato una nuova amica, quindi non disperare!
Non posso darti torto Lyra! Eh già una amica che potrebbe diventarmi molto cara!
Ovviamente la sua affermazione era tutt'altro che maliziosa. Si trovava davvero bene in presenza della cantante e non poteva negarlo. Le mostrò un bel sorriso prima di ritornare a mangiare quel suo buonissimo piatto giapponese. Qualche minuto di pausa. Simon era molto nervoso per la prima domanda che doveva dare inizio a quello strano gioco di cui non conosceva per niente l'esistenza. Infine la vide decisa su una domanda in particolare.
Allora...sei impegnato sentimentalmente?
Deglutì sonoramente. Questa non se lo aspettava proprio. Si guardò intorno, ricordandosi infine di essere in una stanza particolare di quel ristorante. Tornò ad osservare la figura di Lyra per qualche secondo. Alla fine gli smeraldi andarono sulla bottiglia di sakè. Poteva essere un'ottima via di fuga da quella domanda scomoda. Un cenno di diniego con la testa, doveva essere sincero, alla fine non era una domanda alla quale era vitale non rispondere. Si schiarì la gola cercando di ordinare le idee dentro la sua testa.
Beh...non lo so... Ero innamorato, dieci anni fa, di una donna. Le nostre strade si divisero e non ci vedemmo più. Lei è tornata poco tempo fa, sembrava che andasse tutto bene...ma alcune cose mi fanno pensare invece che non è cambiato nulla.
Non era sicuro che lei non fosse cambiata, ma la mano rotta per via della sua "guardia del corpo" non lo faceva smettere di pensare a qualcosa di davvero sbagliato. Che non si fidasse di lei? Forse non era neanche quello il problema. Cercò di cambiare discorso guardandola in viso.
Bene Lyra, ora tocca a me! Quale è il tuo vero lavoro?
Non si era dimenticato della loro chiacchierata sotto l'albero al parco. Non si era dimenticato di come entrambi avevano mentito in merito alla loro vita. Era il momento di mettere le carte in tavola e di conoscere meglio chi stava di fronte al professore di Cura delle Creature Magiche.